ANNO XXXIX - N° 1 Quadrim. di informazione, cultura, politica, sport - Autoriz. Trib. di Lecce n. 420 del 18.01.1988 - Sped. in abb. post. gr. IV - 70% - DICEMBRE 2014
LA VOCELA VOCELA VOCELA VOCEDI CORSANOLA VOCEDI CORSANO
Sì, proprio nel 1975 ti stampavamo per laprima volta. Sin da subito sei diventata “ La
Voce di Corsano”, il periodico che ha caratte-rizzato, registrato e documentato tutte le vi-cende del nostro paese. Sei stata la voce di tanticambiamenti, la sentinella dell’informazione lo-cale e la pettegola di Corsano, richiamandosempre l’attenzione e la curiosità di tutti. Ti ab-biamo apprezzata sin da subito per la tua venaironica ma al tempo stesso seria, impostata emeticolosa nel raccontare i retroscena che neglianni si sono susseguiti. Da 40 anni a questa parte sei conosciuta e amatadalla stragrande maggioranza dei corsanesi, haipreso per mano il paese e lo hai condotto lungola strada della cronaca e della storia.Anzi, più precisamente, il paese, la nostra Cor-sano, ha preso per mano te, si è appoggiato, so-stenuto e avvalso delle tue pagine nelle quali hairegistrato e tracciato, lungo l’arco dei 40 anni,la vita dell’ intera comunità. Era proprio il 1975, quando io non ero ancoranata, Biagio Ciardo aveva 27 anni, Biagio Ca-racciolo ne aveva 25, Biagio Cazzato 18, BiagioRaona 15 e Biagio Martella 7. Come si vede al-lora il nome Biagio era di moda. In quegli anninasceva Martina Colombari, Stefano Fiore, Ales-sio Tacchinardi, veniva fondato Microsoft, finivala guerra in Vietnam, avveniva il delitto Pasolini.Eravamo nel pieno degli anni di piombo.A Corsano il centro-sinistra (DC e PSI) si scon-trava con il centro-destra (MSI-Liste Civiche),Don Ernesto guidava la parrocchia, Biagio An-tonazzo era il Preside della Scuola Media, Fran-cesco Chiarello era il Sindaco in carica epotremmo così continuare, ma credo che a que-sto punto il quadro sia abbastanza chiaro e ilcontesto altrettanto evidente. Questo sì, lo ricordo, quando hai cambiato look:il nuovo vestito, tutto colorato e moderno, ti haresa ancora più giovane e attraente. Hai cam-biato stile, ma non la sostanza, anzi, hai solo ar-ricchito le tue pagine circondandoti di nuovi egiovani firme. Ti sei agghindata a festa ogni Ca-podanno, contenta di essere la prima a fare gliauguri a tutta la comunità che ti ha sempre ap-prezzata e seguita. Come d'altronde ho fatto ioche, grazie a te, ho studiato e imparato la storiadi Corsano da quaranta anni a questa parte e hodeciso di prendere il testimone di Biagio Carac-ciolo e lasciarmi trasportare dalla tua penna. Haisvolto sempre il tuo lavoro, non curandoti dellecritiche e degli apprezzamenti non sempre po-sitivi, ma come sai, noi donne suscitiamo sem-pre un po’ di invidia. Per questo Capodanno,sono io a voler farti per prima gli auguri: tanticari auguri, Voce di Corsano, felice anno elunga vita insieme, complimenti per quello chehai fatto fino ad ora e chissà quanto altro lavoroancora ti attende. Da parte mia un unico sem-plice impegno: il 2015 faremo di tutto perchénon passi inosservato alla tua attenzione.Te lo meriti.
Miriam Ciardo
SOTTO IL VESTITO NIENTE
NON C’è DUE SENZATRE... SPERIAMO!
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Il ricordo di
Servizio a pag. 7
Andrea
Ferramosca
E SONO 40
Dall’insediamento dell’Amministra-zione Comunale sono trascorsi 7
mesi abbondanti, un lasso di tempo ormaipiù che sufficiente per capire la direzionedi marcia e la qualità della stessa.Di solito si dice che i primi 100 giornisono indicativi per comprendere l’indi-rizzo dell’azione amministrativa. Noi ab-biamo atteso ben oltre, proprio per avereuna maggiore e migliore conoscenza diciò che gli amministratori pensavano epensano di realizzare. Delusione totale.Ad oggi non vi è cenno alcuno di una
Foto Renato Capece
Dopo anni di torpore, sembra oggi che lanostra comunità sia stata improvvisa-
mente carezzata dalla grazia di Dio, almeno intermini di vocazioni sacerdotali. Lo scorso agosto, ad un anno esatto dalla con-sacrazione di don Biagio Orlando, è arrivatoallo stesso traguardo anche don Biagio Errico(l’altro Biagino, il più giovane tra i due). E trapochi giorni anche Davide Russo prenderà ildiaconato…e probabilmente la serie di giovanichiamati da Dio non finirà qui.
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Amministrazione Martella
qualsivoglia attività amministrativa chepossa in qualche modo dare una spinta al-l’economia al paese, favorendo cosìquelle attività che producono ricchezza eoccupazione.Nulla di tutto ciò. Non solo non si ha trac-cia di progetti aventi grande respiro, maciò che più preoccupa è che si nota l’as-
senza di una qualsiasi idea di programma-zione lungimirante.E intanto il paese arretra. Ecco qualche dato indicativo per com-prendere lo stato delle cose. Nei primi seimesi del 2014 le unità avviate al lavoro,sotto qualsiasi forma contrattuale, sonostate 401. Nel secondo semestre appena360. Come si vede la disoccupazione con-tinua ad aumentare. Da considerare che ilnumero maggiore dei disoccupati si regi-stra ancora una volta nei giovani sino a 35anni. Un altro dato: nei primi 6 mesi i soggettiche hanno presentato dichiarazione di im-mediata disponibilità al lavoro risultano129. Nei secondi 6 mesi 182. Anche quicome si vede il numero dei richiedenti la-
A 7 mesi
dall’insediamento
encefalogramma piatto
di Concettina Licchetta
moli culturali della scuolache andavano incontroalla sua spiccata curiositàcognitiva e critica.Ha partecipato a tutte leattività scolastiche con di-ligenza e dedizione lode-voli. Tutto ciò le haconsentito di contraddi-stinguersi in ogni occa-sione didattica,permettendole di raggiun-gere sia risultati eccellenti
in tutte le discipline, sia un elevatogrado di maturità personale”.A Liliana La Voce di Corsano auguraun buon proseguimento negli studi su-periori.
Enrica Bernini
Dicembre 2014
La scuola dell’infanzia di Cor-sano, nata negli anni ottanta da
una felice intuizione di valorizzarela porzione di territorio più affasci-nante del Comune, è il luogo doveormai da decenni i nostri figli muo-vono i primi passi nel percorso diformazione della loro vita. La struttura, concepita in manieramoderna, si pone al centro diun’area verde con numerose edampie aperture verso l’esterno ècertamente uno dei più belli edificiscolastici della zona. Negli anni, però, non sempre è statovalorizzato il grande potenzialedella struttura e soprattutto deglispazi esterni, perché le aree circo-stanti l’edificio non sono state con-siderate idonee a far giocare ibambini in sicurezza. Partendo da questa constatazione,l’Associazione di Genitori “Gep-petto Torna a Scuola” ha volutorealizzare uno spazio sicuro, deli-mitato ed attrezzato per consentireai bambini di usufruire di que-st’area per trascorrere parte delleore scolastiche all’aria pura. Labuona volontà dei membri dell’As-sociazione, insieme ad altri volon-tari che hanno contribuito con laloro professionalità, le loro mae-stranze e le attrezzature necessarie,hanno reso possibile l’intervento. èstato fondamentale l’apporto ed ilsostegno della dirigenza scolasticae delle due amministrazioni comu-nali che si sono succedute in questoanno. Il progetto è stato realizzatolo scorso dicembre e presentato allacomunità nel periodo Natalizio,quando l’Associazione “GeppettoTorna a Scuola” ha dato vita ad al-cune iniziative sociali finalizzatealla raccolta dei fondi necessari a
realizzare l’intervento. I lavorihanno avuto una fase iniziale di pu-lizia e delimitazione dell’area. Suc-cessivamente è stata livellata lasuperficie e si è proceduto con larealizzazione dell’impianto di irri-gazione e semina del prato. In seguito è stato creato un recintodel parchetto con installazione digiochi quali altalena, scivolo, gio-strina, dondoli, prelevati da un’altrastruttura comunale dove erano inu-tilizzati. I volontari con un investimento dicirca mille euro (fondi derivanti daprecedenti attività dell’associazionee da progetti finanziati dal Csv Sa-lento) hanno concluso la prima fasenel mese di settembre, garantendopoi un’accurata manutenzione delprato con lavori di arieggiatura, pu-lizia, tosatura e concimazione. Resta ancora tanto da fare, perchél’attuale recinzione verrà sostituitada una siepe di piante mediterranee,per dare sempre più un impatto na-turalistico e per rendere sempre piùil luogo a misura di bambino. Questo è un piccolo esempio di cit-tadinanza attiva, che con risorseeconomiche limitate e con tanta vo-glia di fare può rendere più bello epiù vivibile il nostro paese.Colgo l’occasione per ringraziareuno ad uno Stefano e Daniele Russoper l’opera gratuita di lavori di scavoe movimentazione terra, Donato DeFrancesco per lavori in muratura,Carmelo Chiarello per lavori diidraulica, Gianni Chiarello l’araturae la semina, il collaboratore scola-stico Marcello, gli elettricisti Fabri-zio e Leonardo, oltre a una decina di‘Geppetti’ stakanovisti.
Mimina Orlando
FINALMENTE
SIAMO AL... VERDE
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Si è giunti quest’anno allasedicesima edizione dellaborsa di studio “B. Anto-nazzo”. Il premio per l’anno2013-2014 è stato assegnatoall’alunna Liliana Martelladella III C con la seguentemotivazione“Nel corso del triennio Li-liana ha lavorata con un im-pegno e una costanza tali chele hanno consentito non solodi consolidare e potenziare leconoscenze, ma anche di saperle riela-borare in forma personale e critica. Puressendo molto riservata, ha instauratorapporti corretti e leali con docenti ecompagni, verso i quali si è dimostratasempre disponibile e rispettosa.Si è dimostrata sempre attenta agli sti-
CORSANO (LE) - Via della Libertà
BORSA DI STUDIO“B. ANTONAZZO”
“Educare alla cittadinanza attiva ealla convivenza civile, attraverso lapromozione della cultura della par-tecipazione e della legalità”.All’insegna di questa finalità la Scuola,con le agenzie educative del territorio,avvia gli studenti-cittadini alla vita pub-blica e politica, a conoscere le normeche regolano la vita associativa peresprimere opinioni, confrontare idee,discutere liberamente nel rispetto delleregole condivise.Il Consiglio Comunale dei Ragazzi èun’opportunità data ai ragazzi per sug-gerire soluzioni alle problematiche diattualità e del proprio territorio, perelaborare proposte di miglioramentodella realtà in cui vivono.Sabato 29 novembre 2014 nelle sedidella Scuola Primaria e Secondaria sisono svolte le elezioni del nuovo CCR. Venerdì 19 dicembre, alle ore 11:00presso l’Aula Consigliare, ha avutoluogo l’insediamento del nuovo Sin-daco: Bortune Matteo (II B) e dellasua Giunta con il passaggio di conse-gne da parte del Sindaco uscente SergiChristian (I C). Erano presenti il Primo
cittadino: Ing. Biagio Martella, l’As-sessore alla Cultura Antonella Nicolì,il personale docente e una delegazionedi alunni della scuola Primaria e Se-condaria. Il sindaco baby ha presentato i com-ponenti della Giunta:Chiarello Fiamma (IC) vicesindaco,Chiarello Andrea (IB) assessore, RisoRiccardo (IIA) assessore, Russo M.Letizia (IIC) assessore, De MarcoLaura (V A) consigliere, LongoMarco (IV B) consigliere, LicchettaCarmelo (IIC) consigliere, Peri Gior-gia (IV C) consigliere, Roberti Lo-renzo (V B) consigliere, Sergi Biagio(IIB) consigliere, Russo Diana (V C)consigliere, Cavalieri Chiara (I C)consigliere.
Prof. Maria Luisa Ricchiuto
Il CCR si rinnova (2014/2016)
Dicembre 2014
Èstato presentato il 27 novembreu.s., nella Sala Conferenze Retto-
rato Università del Salento a Lecce ilvolume di Carlo Ciardo dal titolo “Pub-blico e Privato nel Servizio Sanitario.L’esperienza italiana e il modello in-glese”, edito da Edizioni ScientificheItaliane, Napoli, 2014, pp. 210.Alla presentazione, di fronte ad unasala gremita da un qualificato pub-blico, erano presenti, tra gli altri,L’avv. Valdo Mellone, Direttore Ge-nerale ASL Lecce, Giuseppe Guida,direttore distretto socio-sanitario, Ga-gliano del Capo, Prof.ssa GabriellaDe Giorgi, Ordinario Diritto Ammini-strativo, Università del Salento.Hanno relazionato il dott. Renato Fi-nocchi Ghersi, Sostituto ProcuratoreGenerale presso la Corte di Cassa-zione, il Prof. Massimo Siclari, Ordi-nario Diritto Costituzionale,Università degli Studi di Roma Tre eil Dott. Alfio Vecchio, MagistratoCorte dei Conti, Sezione di Bari. Amoderare l’incontro era presente ilProf. Luigi Melica, Ordinario DirittoPubblico Comparato Università delSalento.Qui di seguito riportiamo una recen-sione al libro della Prof.ssa MauriziaPierri.La monografia di Carlo Ciardo., sisofferma su un tema estremamentesuggestivo, soprattutto se collocato
all’interno del dibattito sulle incerteprospettive dello Stato sociale delXXI secolo. Il diritto alla tutela dellasalute rileva infatti “non solo come in-teresse della collettività, ma anche esoprattutto come diritto fondamentaledell’individuo […] diritto primario edassoluto, pienamente operante anchenei rapporti tra privati”, come nonmanca di sottolineare la Corte Costi-tuzionale nella sentenza n. 559 del1987. Dunque, toccare il tema dell’or-ganizzazione sanitaria nel suo com-plesso, comporta la difficoltà diarticolare il discorso sul doppio li-vello dell’interesse privato e pub-blico, del diritto della persona e degliobiettivi di efficienza dell’agire pub-blico, di entitlements e provisions, se-condo la terminologia elaborata daDahrendorf. Si tratta di obiettivi il cuiperseguimento è minacciato dalla at-tuale crisi economica, che ridimen-siona sempre più il limite della“riserva del possibile”, anche nellaprospettiva della “sostenibilità”, e mi-naccia la fruibilità dei servizi a tuteladi diritti fondamentali.Il lavoro di Carlo Ciardo prende attodi tutti questi elementi e delle innu-merevoli chiavi di lettura della mate-ria ad essi strettamente connessi,cimentandosi nella ricerca di una lorosistematicità scientifica. A questo scopo ripercorre le originistorico-giuridiche degli interventi incampo sanitario, a far data dal 1348(anno in cui si verificarono le primeemergenze epidemiologiche), sino agiungere alla stesura dell’art. 32 dellanostra Costituzione.L’analisi della legge 833/1978, istitu-tiva del Servizio Sanitario Nazionale(SSN), con l’enunciazione dei prin-cipi di universalità, eguaglianza, uni-cità e programmazione è ilcornerstone intorno al quale le succes-
sive riforme degli anni ’90 hanno in-nestato logiche amministrative, assi-stenziali, economiche aventi accenti econnotazioni differenti.Il baricentro del SSN, infatti, sembraessere stato spostato – a volte anche re-pentinamente - con successive appros-simazioni, in virtù degli interventilegislativi del 1992, 1996 e 1999. Si è quindi partiti dalla aziendalizza-zione sanitaria, frutto di una logica pa-raconcorrenziale del D.Lgs. 502/1992,per giungere alla riforma incardinatacon il D.Lgs. 229/1999 attraverso laquale si è dato vita a quello che è statadefinito un modello tendenzialmentefederale (o semifederale) a Costitu-zione invariata e che ha solo precorsoi tempi di quella che nel 2001 si inveròin una vera e propria riforma del TitoloV della Carta Costituzionale e che haposto in capo proprio alle Regionil’onere dell’organizzazione sanitaria(ex art. 117 Cost.).I passaggi focali succintamente ri-chiamati trovano puntuale disaminaall’interno del lavoro di Ciardo che hail pregio di focalizzare l’attenzionesugli interventi legislativi di maggioreinteresse. Allargando la prospettivadella ricerca, l’autore ha inteso affian-care l’ interpretazione della evolu-zione normativa, ad una lettura deiprincipali arresti giurisprudenzialidella Corte Costituzionale e degli or-gani di giustizia amministrativa. Perquesta ragione, la monografia rappre-senta non solo il risultato di una ri-cerca, ma anche uno strumento utileper gli operatori del settore.Gli spunti comparatistici che scaturi-scono dal parallelismo tra il ServizioSanitario italiano e il National HealthService britannico che, per molti
aspetti, viene descritto come antesi-gnano, se non ispiratore, del legisla-tore italiano, rappresentano un valoreaggiunto non trascurabile: l’analisidella struttura del NHS, l’attenzionefocalizzata sulla medicina territorialebritannica, con particolare riferi-mento ai General Practitiner, la diva-ricazione tra il ruolo e la funzionedelle nostre ASL rispetto alle HealthAutorities, sono solo alcune delle ri-flessioni che la ricerca suggerisce, alfine di comprendere quale sia stato losviluppo del servizio sanitario britan-nico nella logica della tutela della sa-lute e sostenibilità economica,rispetto all’assetto organizzativo dellasanità italiana e il suo difficile rap-porto tra strutture pubbliche, struttureprivate, universalità nelle rogazionedei servizi, tutela dei livelli essenzialidi assistenza e compatibilità econo-mica.Infine il quadro viene completato dauna disamina delle interferenze reci-proche tra il c.d. quasi-mercato sani-tario, la regionalizzazionedell’organizzazione sanitaria italianae l’implementazione dell’efficienzanell’erogazione di assistenza sanitariada parte strutture pubbliche nel con-fronto dei privati (accreditati e non).L’analisi scientifica è complessa, ar-ticolata e ricca di spunti argomenta-tivi che, come è del tutto evidente,non possono trattare esaustivamenteil tema, ma possono rappresentare unvalido avvio della riflessione, soprat-tutto nella prospettiva di ripensa-mento complessivo del welfare state.
Prof.ssa Maurizia PierriRicercatrice Dir. Pubbl. Comparato
Università del Salento
Pubblico e Privatonel Servizio Sanitario
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NUOVA SERIE
32
CARLO CIARDO
PUBBLICO E PRIVATO
NEL SERVIZIO SANITARIO
L’ESPERIENZA ITALIANA
E IL MODELLO INGLESE
COLLANA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
UNIVERSITÀ DEL SALENTO
Dicembre 2014
UNA GIORNATA ECOLOGICA“INQUINATA” DALLA FAZIOSITÀ
Anche quest’anno le primarie delcentro-sinistra corsanese ci
permettono di capire bene di chepasta è fatta la cosiddetta classe di-rigente locale, bramosa di arrivarenon si sa bene dove. Innanzituttoanalizziamo i dati.A Corsano sono andati al voto perscegliere il candidato regionale delcentro-sinistra appena 211 simpatiz-zanti. Una media piuttosto bassa pa-ragonata ai paesi viciniori.Solo per fare qualche esempio, in-fatti, Castrignano del Capo ha avuto242 elettori e persino Tiggiano ne haavuti 216, per non parlare di Alessanoche ha superato i 350. Magro bottinoquello corsanese. Ancor più magro sequesto dato lo si paragona con i tes-serati del PD risultanti sulla carta. Vi ricordate “l’exploit” dello scorso
Domenica 23 novembre è stata or-
ganizzata dal Comune di Cor-
sano una encomiabile giornata
ecologica denominata “Ecologica-
mente: natura è vita”.
Iniziativa lodevole, salvo che per una
dimenticanza quanto mai significa-
tiva. La stessa Amministrazione ha
realizzato il tutto sottacendo il fatto
che la giornata era organizzata grazie
ad un finanziamento di oltre 10.000
Nel caso in cui, invece, fosse stato un
gesto voluto, allora saremmo davanti
alla volontà di contravvenire alle
norme di un avviso pubblico pur di
non riconoscere meriti altrui.
In entrambi i casi siamo davanti una
giornata ecologica “inquinata” dalla
faziosità.
euro stanziato nel corso della trascorsa
consiliatura provinciale ed ottenuto in
virtù di un progetto denominato esat-
tamente “Ecologicamente: natura è
vita” presentato dalla passata Ammini-
strazione Comunale su iniziativa del-
l’allora assessore Francesco
Caracciolo.
Comodo fare gli ecologisti con i fondi
reperiti da altri.
Sarebbe, comunque, poca cosa, se fos-
simo davanti ad un “semplice” vuoto
di memoria derubricabile a pura scor-
rettezza istituzionale. Vi è di più e peg-
gio.
Nei manifesti illustrativi dell’iniziativa
è assente qualsivoglia logo dell’Ente
di Palazzo dei Celestini (finanziatore
dell’attività) e, cosa ancorpiù grave,
non vi è traccia della dicitura indi-
cante proprio il fatto che la giornata
ecologica rientrava nei progetti finan-
ziati con i bandi ambientali provin-
ciali.
Tale ultimo aspetto era espressamente
e obbligatoriamente previsto nell’av-
viso pubblico redatto dalla Provincia di
Lecce, tanto da essere annoverato come
uno degli elementi essenziali per la cor-
retta rendicontazione ai fini della liqui-
dazione delle somme. Una evidente
violazione dell’avviso pubblico.
L’Amministrazione Comunale corsa-
nese, così comportandosi, ha messo a
rischio il finanziamento. Se fosse pura
dimenticanza, ci troveremmo dinanzi a
dilettanti allo sbaraglio che per sciat-
teria amministrativa mettono in peri-
colo i fondi.
Insomma hanno fatto dell’istituzionecomunale cosa loro, tanto da assog-gettarla ai loro obiettivi, per i lorofini. Qualcuno si chiederà: il Sindacoquale ruolo svolge in questa vicenda? Risposta: la figura “dell’utileidiota”, per dirla con Lenin (che daquelle parti è ben conosciuto). Con-sapevole o no, il risultato finale èquello del portatore d’acqua al mu-lino del PD, mortificando l’istitu-zione comunale e quindi l’interacomunità corsanese. Proprio lui che ha esordito dicendo:sarò il Sindaco di tutti. Alla prova deifatti non ha dimostrato altro se non diessere il Sindaco alle dipendenze delPD, ai suoi ordini e alle sue voglie.Anzi più precisamente agli ordini ealle voglie di alcuni del PD.Se questo è il nuovo, che Dio ci aiuti.
anno quando le tessere di colpo, quasiper miracolo, passarono da 27 a 143,tanto che i giornali nazionali ne par-larono abbondantemente con sarca-smo è disprezzo?Ora, se i soli tesserati PD si attestanoal numero che loro stessi dichiarano,come mai l’intera coalizione arrivaappena a quel dato? L’esito esiguo dei votanti è peraltro ilfrutto di una intensa campagna e di unaspasmodica gara per battere l’avversa-rio interno. Dopo avere registrato il mi-sero dato delle primarie e aver valutatoi metodi della peggiore Prima Repub-blica applicati dai nuovi dirigenti, po-tremmo dire: cavoli loro! Il discorsoinvece assume un significato del tuttoserio e profondo quando in questa ba-garre vengono trascinate le istituzioni.Infatti, lor signori, nella speranza di
racimolare qualche elettore in più,non si sono fatti scrupolo di istituireil seggio elettorale delle primarienell’auditorium comunale in conco-mitanza con una manifestazionedell’associazione Banca del Tempo,la quale, nello stesso giorno e nellestesse ore, condivideva l’auditoriumcon il seggio del centro-sinistra, tantoda non capire più quale fosse il seggioe quale fosse l’attività della Banca delTempo. La stessa associazione a suavolta ha sede legale (caso unico nellastoria di Corsano!) in una stanza al-l’interno della sede municipale doveha a disposizione i servizi e le utenzedel nostro Comune.Di più. Guarda caso la Presidente del-l’associazione risponde al nome diLuana Agosto, già candidata in quotaPD nella lista di Biagio Martella.
Le PRIMARIE, il PD e le istituzioni4
Via Regina Elena - CORSANOTel. 349.4124395
Dicembre 2014
L’Amministrazione Martella si è in-sediata spinta dal vento forte di un
risultato elettorale inequivocabile invirtù delle parole d’ordine: cambia-mento e partecipazione.In merito al “cambiamento” non è datoconoscere quale sia stata l’effettivasvolta posta in essere dalla nuova com-pagine amministrativa, visto che al dilà dell’ordinaria amministrazione,dell’utilizzazione di precedenti pro-getti e di qualche manifesto auto cele-brativo, non vi è stata alcuna decisione.Sembra quasi che i nostri amministra-tori si siano ritrovati in mano una citta-dina da governare senza avere, però,alcuna cognizione delle problematicheda affrontare, né, tantomeno, alcuna no-zione delle dinamiche amministrative.Siamo da mesi alle prese con un infi-nito rodaggio nel corso del quale chi,nella maggioranza, ritenendo di saperetutto ha inanellato gaffe plateali anchein Consiglio Comunale e chi, invece,ammettendo umilmente di essere a di-giuno da tutto, non ha, però, il tempo ela voglia di applicarsi o di lasciarsiconsigliare (salvo accerchiarsi di cat-tivi consiglieri in cerca di prebende).Non ci resta che arrivare alla secondaparola chiave della passata campagnaelettorale, la “partecipazione”.Su questo aspetto non si può di certodire che siano mancate le prese di po-sizione, le dichiarazioni, per non par-lare dei manifesti spuntati come funghicon i quali si convocavano assembleepubbliche.In verità, già al secondo appuntamento“partecipato” vi è stata una diserzionedi massa da parte dei cittadini, i quali
hanno capito sin da subito che se alladiscussione (più o meno pilotata), poinon seguono fatti, non ci si trova da-vanti ad una pagina di vita comunitaria,ma ad una passerella.Quella completa assenza di pubblico èstata la migliore risposta a chi pensavadi poter essere il pifferaio magicopronto ad incantare le folle per cinqueanni suonando qualche melodia socio-logica. Ci si aspetta risposte concrete,non parole vuote.A ciò si aggiunge la realtà cruda dellecose. Tutto ciò che i nostri amministra-tori si guardano bene dal porre dinanziad una discussione pubblica e ai tantipubblicizzati incontri partecipati, spuntainvece nei meandri delle delibere.La partecipazione per le briciole, le se-grete stanze per la sostanza.Dalla lettura degli atti emerge che chiè arrivato sullo scranno più alto haavuto una mutazione genetica. Presen-tatosi come rassicurante amministra-tore, si sta comportando come unpadrone solitario.Le casse comunali sono divenute benpresto come una sorta di diligenza daassaltare. Per dare una dimostrazione basta toc-care con mano quanto si è deciso inquesti mesi.Facciamo un solo esempio. è stataadottata dalla Giunta Comunale unadelibera con la quale si approva un pro-getto di 29.000 euro per una serie di at-tività ludiche. Di questa somma ben15.000 euro saranno sborsati dal Co-mune di Corsano: 6.000 in denaro so-
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La “Voce di Corsano” Augura a tutti i cinquantenni di Corsano una lunga vita
RAONA HA VINTO LA GUERRAMA STA PERDENDO LA PACEDella vittoria di Raona nell’ultima
competizione elettorale amministra-tiva, abbiamo già detto e scritto. Il tuttoè avvenuto un po’ per fortuna, un po’ peril suo intuito.Nulla da aggiungere se non una ulterioreconferma di ciò che abbiamo analizzato.A distanza di sette mesi dall’accaduto, in-fatti, come è naturale, la visione è ancorapiù chiara e tale chiarezza ha aggiuntocertezza a ciò che all’inizio era solo unaanalisi istantanea.Ma vincere la guerra non basta. Dopo siè alle prese con la “pace”.Fuor di metafora: dopo la campagnaelettorale i vincitori sonoalle prese con la am-ministrazione dellacosa pubblica. Equi viene il bello.In queste righe nonintendiamo analiz-zare la bontà o menodell’azione amministra-tiva. Rischieremmo di essereripetitivi, in quanto è un tema che ab-biamo già affrontato in altre parti delgiornale.Adesso invece vogliono dare uno sguardoper capire chi realmente traccia la rottadell’Amministrazione e chi sono i bene-ficiari dell’azione amministrativa. Non dicerto i cittadini. Su questo versante Raona è completa-mente estromesso. Non ha alcun peso de-cisionale e crediamo non conoscaneanche le scelte che sono in via di deli-berazione.Dal punto di vista dei beneficiari notiamoche parecchi “mungitori” appartengonoproprio a quella schiera proveniente dalgiovanilismo che si era contrapposta allasua persona, quando si è trattato di sce-gliere il candidato sindaco. Oggi, nono-
stante siano stati battuti dalla realtà deifatti, beneficiano a piene mani.A questo punto non ci è dato sapere seBiagio Raona abbia scelto di prendere ledistanze dall’Amministrazione o se in-vece sia stata l’Amministrazione a pren-dere le distanze da lui.Sta di fatto che questa vicenda cominciaad avere del paradossale. All’interno del-l’Amministrazione, chi ha vinto sta per-dendo e chi ha perso sta vincendo.Logicamente il tutto si svolge con la com-plicità del Sindaco, il quale, un po’ perignavia, un po’ per indolenza, un po’ persuperficialità, avvantaggia gli sconfitti a
danno di chi è stato ar-tefice della sua vitto-
ria.Concludendo, ri-teniamo chel’obiettivo della
vittoria non possaessere un fine, ma,
al più, uno strumentoper poi realizzare quella
“buona amministrazione” alla quale tuttii contendenti hanno fatto riferimento.Se, invece, tutto si conclude nell’appaga-mento del risultato finale, trascurandol’obiettivo principale, a quel punto sitratterebbe di una sciocca vittoria diPirro.Se così fosse i nostri amministratori avreb-bero precipitato il paese in una pessimaspirale di incongruenza e inefficienza am-ministrativa, a tutto vantaggio di chi bene-ficia di piccole prebende a dannodell’intera comunità. è possibile che tutto ciò accada senzache Biagio Raona se ne accorga? E secosì non è, c’è qualche motivo che impe-disce a chi ha vinto la guerra di vincereanche la “pace”?
Biagio Caracciolocontinua in ultima
È iniziatol’assalto alla diligenza
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saranno avviate le ispezioni sugli impianti termici
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Dicembre 2014
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voro aumenta costantemente. Insommadati sconfortanti.L’unico certificato di esistenza in vitadell’amministrazione è firmato da unaserie di iniziative intrise di sociologismod’accatto lungo il filone del cosiddetto“percorso partecipativo” comprendente: labanca del tempo, deviazione della viabi-lità, scalo di alaggio e via di questopasso…Iniziative, per altro vissute solo dagliaddetti ai lavori o poco più, che pos-sono sì dare una parvenza di coinvolgi-mento, ma che nulla portano in terminidi valida attività amministrativa. In so-stanza è come se in una famiglia, men-tre i figli soffrono la fame, i genitori siattardano a pulire il tavolo da pranzo esistemare le posate, senza nulla portarea tavola.Di contro, quasi non bastasse, si è regi-strato un dinamismo in termini di tas-sazione e costo dei servizi. Qui si èapplicato con solerzia un generale au-mento (raccolta dei rifiuti, addizionaleIRPEF, TASI).In sostanza, a fronte di una mancata po-litica di sviluppo, e quindi di un paeseche piega sempre di più le ginocchiaper via della crisi economica nazionalee locale, non solo non si va incontro aicittadini riducendo la tassazione, ma alcontrario si aggrava la situazione pena-lizzandoli ulteriormente.Mentre tutto ciò accade, il capogruppodell’opposizione, che dovrebbe essereil controllore e al tempo stesso il fusti-gatore della giunta e della maggio-ranza, così come il mandato elettoralericevuto dai cittadini recita, illudendosiancora di essere il vice sindaco delpaese, balbetta appena qualche dis-senso di facciata senza scalfire minima-mente l’impianto amministrativo. Noipensiamo che la sua inattività derividalla forma mentis acquisita negli annidel governo cittadino quando, per gra-zia ricevuta, da vice sindaco godeva delruolo di governo. Siamo certi inveceche la sua incongruente azione non siadovuta al fatto di aver richiesto i voti apiù di uno della maggioranza per l’ele-zione provinciale di secondo livello chelo vedeva in lista, per altro, voti scar-samente ottenuti e dalla quale compe-tizione ne è uscito collezionando uninsignificante risultato.Di tutto ciò, ed altro ancora, ci impe-gniamo ad aggiornarvi appena raccolteed analizzate le informazioni che da piùparti ci giungono. In conclusione il ri-sultato è che mentre il tempo inesora-bilmente passa, niente e nessunosembra avere al momento la minimacapacità e volontà di incidere positiva-mente sul futuro della comunità corsa-nese, nonostante i proclami e iprogrammi iniziali. Insomma, sotto il vestito niente.
Dalla prima
SOTTO IL
VESTITO
NIENTE
Dicembre 2014
Il perdurare di un fastidioso mal digola che affliggeva mio padre, An-
drea Ferramosca, procurandogli ancheuna strana febbriciattola dall’anda-mento capriccioso, ci costrinse a inter-rompere il nostro soggiorno balneare,che sino a quel momento era statospensierato come sempre, per far ri-torno in paese ancor prima che finissela calda estate del 1974. Comunque,nonostante l’anticipato rientro a casa,nessuno era particolarmente preoccu-pato per ciò che sembrava poco più diuna banale faringite, né si pensava,neppure lontanamente, che quella sa-rebbe stata l’ultima estate passata as-sieme a lui e ancor meno che, dopopochi mesi, il 27 novembre, il mio caroe premuroso papà non ci sarebbe statopiù. Si dice che il Signore chiami a Sé,prematuramente, solo le persone mi-gliori, ma è una consolazione assai dif-ficile da accettare, così comecomprendere una prova di fede tal-mente crudele e straziante. In fondo,mio padre aveva solo 53 anni e crede-vamo, io e i miei familiari, di vederlolentamente invecchiare assieme a miamadre, Luisa Bleve, la sua amata con-sorte e perfetta compagna. Infatti,anche se i miei genitori erano dotati dicaratteri assai diversi, si completavanotalmente bene, da essere sempre unitie affiatati in ogni circostanza, a talpunto che nessuno avrebbe mai potutoimmaginarli separati o in contrasto.Purtroppo, però, non ci è stato con-cesso di vedere mio padre incanutirecoll’incedere del tempo e lentamentecurvarsi sotto il peso degli anni, né
sorreggersi incerto con un bastone o in-forcare un paio di occhiali ancora piùspessi di quelli che solitamente utiliz-zava. Forse, sarebbe potuto diventareanche nonno, con sua grande gioia, main quell’infausto uggioso giorno autun-nale di quarant’anni fa, il destino decisedi scrivere per noi una storia totalmentediversa. E da quel momento, per chiun-que l’abbia conosciuto, mio padre è ri-masto giovane per sempre, con i capelliscuri ben azzimati nonostante l’avan-zata calvizie, signorile nel portamentoeretto, dai modi garbati e gentili, ma so-prattutto si ricorda la sua grande uma-nità e disponibilità verso chiunqueavesse avuto bisogno del suo aiuto. An-dandosene, ci ha lasciato in eredità,come patrimonio prezioso, il suo buonnome. Una referenza rivelatasi assaiutile incontrando persone che lo ave-vano conosciuto, pertanto disponibili afidarsi di me, come di Valerio o Aurora,semplicemente perché eravamo i suoifigli. Da questo mio intervento, gentilmente ri-chiestomi dal dottor Biagio Caracciolo,amico da vecchia data e che ringrazio,probabilmente ci si attendeva che trat-tassi di mio padre, ricordandolo a qua-rant’anni dalla sua scomparsa, comeamministratore pubblico, dei suoi annida sindaco o del particolare rapporto conla DC, che lui fondava sul concetto di di-gnità, intesa come reciproco rispetto e le-altà, ma non accettando di svilirsi in unfedele servilismo o accondiscendentesudditanza ai discutibili diktat della no-menklatura. Ma cos’altro avrei mai po-tuto aggiungere a fatti noti e bendocumentati? Vi avrei tediato nel ripe-tere che, come si sa, era un amministra-tore capace e attento nel tenere in ordinei bilanci del comune per non gravare diesose gabelle i “suoi” amati corsanesi.Poi, rischiando d’impegolarmi tra noiose
cifre e date, avrei potuto proseguire nelmenzionare le spese, ben ponderate econtrollate, per realizzare le tante operepubbliche, sempre utili, anche se talvoltafrutto di scelte sofferte ma necessarie pertenere Corsano al passo con gli esaltantianni del “boom” economico italiano. Visarei sembrato certamente pedante se,per concludere la mia disamina, mi fossidilungato nello sciorinare una pedissequasequela di dati ed elencare, oltre al resto,anche l’efficienza nei servizi offerti, no-nostante l’esiguo numero dei dipendentipubblici. Tralasciando tutto ciò, quindi,c’è da dire che mio padre poneva parti-colare attenzione nel cercare un ottimorapporto, spesso raggiunto, con i suoi
collaboratori in amministrazione, persvolgere un perfetto gioco di squadra epoter essere, così, sempre tutti vicini e aservizio della loro comunità. Avrei po-tuto ricordare, questo sì, che un tempo sifaceva politica solo per passione, comeBiagio Mastria e il professor Pietro Lic-chetta, epici esponenti della politica lo-cale che difesero sempre con coerenza eardore le loro diverse idee, anche a costodi rimetterci di tasca propria. E, a tal pro-posito, rilevare come anche gli ammini-stratori comunali considerassero il loromandato, una missione. Motivo per cui,non chiedevano altro compenso se nonl’appagante positiva considerazione deiloro concittadini. Credo, però, che tuttoquesto non sia talmente straordinario dadover evidenziare e tramandare, ma sem-plice normale e ordinaria amministra-zione per chiunque svolga il lavoro siada sindaco, quanto per qualsiasi altrocompito che derivi da un incarico poli-tico, o mi sbaglio? è eccezionale, forse,solo il grande affetto e la stima che mol-tissimi corsanesi, indipendentementedalla fede politica, serbavano per miopadre, che raccoglieva consensi in modo
Un ricordo a quarant’anni
dalla sua scomparsa
Cenni biografici
Andrea Ferramosca nasce a Castiglione
d’Otranto il 23 gennaio 1921, da Alceste
e dalla corsanese Aurora Bleve. A soli sei
anni rimane orfano della mamma e il
fratellino Enzo, appena nato, è accolto a
Gagliano del Capo dagli zii materni, il
barone Francesco Comi e Maria Bleve,
che non hanno figli. Il padre si risposa
con Flora Erriquez, dalla quale ha due
figli, Marcello e Luigi, ma rimane nuo-
vamente vedovo e sposa Amelia Grassi
Perrone, che gli dà un quinto figlio, Sil-
vano, che muore dopo circa un anno.
Nonostante un’infanzia alquanto com-
plicata, a diciotto anni, Andrea conse-
gue, con ottimi voti, la maturità classica
presso il Liceo Capece di Maglie. Poi, lo
scoppio della guerra lo costringe a so-
spendere gli studi di giurisprudenza in-
trapresi presso l’università di Bari. E’
arruolato in cavalleria, che lascia subito
per accedere all’accademia dell’aero-
nautica militare a Caserta dove, comple-
tato il biennio d’ingegneria, con esami
all’Università di Napoli, diviene ufficiale
pilota. Conosce poi la spigliata cugina
Luisa, figlia maggiore dello zio materno,
Vito Bleve. Per entrambi è un colpo di
fulmine, ma c’è la guerra a separarli.
Terminata la guerra, i due si sposano ed
ebbero subito due figli, Enzo nel 1946 e
Valerio Vito nel 1947. Nel frattempo An-
drea aveva ripreso gli studi universitari
laureandosi lodevolmente a Bari nel
1946 e inizia a lavorare come avvocato
presso lo studio legale dell’avv. Rodolfo
Resci a Corsano. Nel 1949 vince il con-
corso da Segretario Comunale, che lo
porta a lavorare in varie sedi d’Italia
(l’ultima è Ugento, dove fa amicizia con
un giovane sacerdote, don Tonino Bello,
che anni dopo scriverà commosso il suo
ricordino funebre). Nel 1960 è eletto sin-
daco di Corsano e nel ’61 nasce il terzo
figlio, Alceste, che vive soli tredici mesi.
Dopo alcuni anni arriva l’attesissima fi-
glia, alla quale impone il nome della sua
cara mamma, Aurora.
Ebbe anche una esaltante esperienza po-
litica con la Democrazia Cristiana che lo
porta ad essere eletto sindaco del co-
mune di Corsano nel 1960. Carica che
ricoprì fino 1967 quando fu interrotta
bruscamente per divergenze interne al
suo partito. Pur tuttavia nel 1968 venne
rieletto Sindaco capeggiando la lista Ci-
vica “L’Orologio” fino al 1973. Succes-
sivamente ricopri l’incarico di
consigliere di opposizione sino all’estate
del 1974, quando ha i primi sintomi della
malattia che in pochi mesi, il 27 novem-
bre, lo stronca a soli 53 anni. Al termine
della funzione funebre, celebrata da don
Ernesto Valiani, dal sagrato della chiesa,
Biagio Mastria ricorda l’amico scom-
parso con un toccante elogio funebre da-
vanti a una piazza S. Biagio gremita di
corsanesi visibilmente commossi.
Mio padre Andrea Ferramosca
Ritratto di famiglia. Andrea Ferramosca con la moglie Luisa e i figli Enzo, Vito e Aurora. Continua in ultima
di Enzo Ferramosca
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8Dicembre 2014
Lo scorso anno ho chiesto a don Biagio Or-lando di raccontarmi della sua vocazione.Quest’anno le medesime domande le ho rivoltea don Biagio Errico. Ecco le sue risposte:
Don Biagio, puoi brevemente raccontarecome è nata la tua vocazione sacerdotale?C’è qualche episodio particolare che ha con-tribuito ad orientarti verso questa deci-sione?Credo che la vocazione sia una questione le-gata a ciascuno di noi dalla nascita. Si trattasoltanto di scoprirlo; scoprire il progetto di vitache è inscritto nell’esistenza di ciascun uomoe donna del mondo. Nel mio caso ho scopertodi essere stato chiamato per questa vita cam-min facendo. Comunque gli episodi sono mol-tissimi, ma forse due i più importanti: il segnodella croce imparato in famiglia da piccolis-simo (riportatomi dai miei familiari, perché ionon ne ho memoria), unita alla vita di fede re-spirata in parrocchia da sempre; e poi la testi-monianza, gioiosa e bella, di tanti sacerdotiincontrati che hanno suscitato in me il dubbiodel: perché sono così? Ma ciò che conta è ilVangelo! Quando scopri ciò che vuole Dio date, alla luce delle parole di Gesù di Nazaret,non puoi tirarti indietro! Perciò “l’episodio” diogni vocazione è solo una parola: quella diCristo! Per me quella raccontata da Giovannial capitolo 6: “Signore, da chi andremo? Tuhai parole di vita eterna e noi crediamo che tusei il Figlio del Dio vivente”. Non ho potutotirarmi indietro, perché l’amore che ti investee ti rende salva la vita, lo insegui! E lo porti diconseguenza a tutti come se fosse un bisognourgente!
Come ha reagito la tua famiglia quando lehai comunicato l’intenzione di diventare Sa-cerdote?Come la maggior parte delle famiglie, prima colsilenzio; poi alla ricerca delle cause dell’“er-rore” (e lì tutti a cercare, accusare bonariamentechi o cosa avesse potuto provocare questa deci-sione, domandarsi perché, come se dipendesseda quello) e poi, alla fine, con la gioia di chi ve-deva una vita realizzarsi in pienezza e felicità,come per ogni figlio, fratello, cugino o nipote.Purtroppo abbiamo una mentalità psicologiz-zata e vogliamo sempre avere la presunzione disapere tutto! Il che è un bene, ma anche un as-sillo che può portare quasi alla paranoia.
E gli amici? Si sono mostrati contenti, stu-piti o inclini alla derisione?Se lo aspettavano. Speravano cambiassi idea,ma l’amore è sempre più grande! Credo (espero) siano contenti. Un amico è tale proprioperché sa come sei fatto e vive della felicitàdell’altro! Io sono felicissimo, perciò presumolo siano anche loro per me!
Che ricordi conservi degli anni trascorsi inseminario? Hai dovuto superare momentidi crisi? Se sì… Chi ti ha maggiormente aiu-tato a superarli?I ricordi più belli del seminario sono le belleesperienze vissute insieme a tanti ragazzi che,come me, si mettevano in cammino per capirecosa volesse Dio per loro. Le difficoltà sonostate tante e i momenti di crisi si sono rivelatipreziosi, perché solo se metti in discussione latua vita alla fine ci capisci qualcosa. E Dio timette in crisi continuamente. Occorre la santitàdell’onestà con se stessi e l’esercizio dellavirtù. In ogni cosa mi ha aiutato Dio stesso nelsilenzio della preghiera ed è stato fondamen-tale il ruolo del mio educatore don MimmoBelvito, della diocesi di Conversano-Monopoli… ma anche la frase di Alfieri che mio nonnoBiagio ripeteva sempre a noi nipoti: “volli,volli e ancora volli, fortissimamente volli, e adispetto dell’impossibile, ottenni la vittoria”,tradotta nel semplicissimo: “quantu sulu te voi,fìju!”. Può sembrare banale, ma è stato cosìper me.
Oggi che sei diventato sacerdote: che effettoti fa poter finalmente celebrare il S. Sacrifi-cio della Messa?È un sogno che si avvera! Una realtà che mi superae mi rende completo. Non so descriverla. Celebrareogni messa come se fosse la prima, l’unica e l’ul-tima si rivela per me una cosa meravigliosa: c’è unaintimità col Signore che arriva quasi all’estasi. Orami sento completo!
Verso quale tipo di Apostolato ti senti piùattratto?
Dalla prima
NON C’è DUE SENZA TRE... SPERIAMO!
Il Presepe Vissuto, organizzato dalla Par-
rocchia Santa Sofia di Corsano, con il pa-
trocinio del Comune di Corsano, è oramai
giunto alla 6° edizione. Esso si svolge ogni
anno presso la località “pozze”, alla peri-
feria del paese, nei giorni delle feste natali-
zie.
Il percorso è una ricostruzione fedele e sug-
gestiva. Si snoda dalla scuola materna, con
ingresso dalla stazione di controllo delle
guardie romane e prosegue con la posta-
zione del costruttore di barche, dove vi sono
pure delle capanne dei pescatori che filano
e lavorano con metodo antico le reti.
Lungo il ruscello troviamo le lavandaie. In
seguito, lungo il percorso, troviamo la zona
del mercato con i mercanti, le postazioni per
i pellegrini, sino ad arrivare alla reggia di
Erode. Successivamente si entra in un’antica
masseria, dove nelle varie stanze sono col-
locate postazioni degli artigiani che presen-
tano vari mestieri dell’epoca. La
presentazione dei diversi mestieri artigianali
continua nel porticato della stessa masseria
e lungo il viale del bosco situato nella parte
anteriore dl fabbricato.
Uscendo dal bosco il viale ci conduce presso
la guarnigione romana con gli accampa-
menti e l’arena per gli allenamenti dei sol-
dati.
Tramite un caratteristico ponte in legno in-
teramente ricostruito dalle sapienti mae-
stranze, si può accedere ad un altro
appezzamento di terreno dove troviamo il
IL PRESEPE VISSUTO.UN PERCORSO NEL TEMPO
Lo scoutismo è la spiritualità che più mi appar-tiene. Mi sento scout allo stesso modo di comemi sento prete. Le due cose per me sono inscin-dibili e penso che essere prete scout renda il miocristianesimo più autentico. L’essenzialità, lastrada, il servizio, l’impegno per il Paese, l’in-tensità delle esperienze che si vivono all’internodi questo sono per me alcuni tra i migliori modidi vivere la vita sulla terra.
Che consiglio pratico ti senti di dare ai gio-vani di oggi, spesso confusi ed indecisi sul tipodi vita da intraprendere? Esiste qualche cri-terio per conoscere il progetto di Dio nellapropria vita?Con le parole di Gandhi: “di essere il cambia-mento che vogliono vedere nel mondo”. Difficil-mente le cose cambieranno se non si cambiadentro; se non si capisce che ognuno di noi è unprodigio e che è stato creato per cose grandi ...non per la droga o per le scommesse al fantacal-cio o, peggio ancora, per mascherarsi dietro ai
social network. La strada verso il successo nonha molte regole e non è complicata, come lamentalità di oggi spesso ci vuol far credere!Basta solo l’amore. L’amore è sia ciò che misento di dire ai nostri ragazzi sia il criterio perconoscere il progetto di Dio nella propria vita.E quando dico amore, intendo l’amore vero! Lapassione per l’uomo! Per la sua “reale gran-dezza” – come diceva don Milani. Un amore chenon ti fa dormire la notte e che non smette maidi capire, di capirsi; un amore che non si diapace finché tutto non sia stato compiuto. El’amore ha il nome di Dio; ha il volto di Gesù ela potenza nello Spirito Santo. Questo amorenon è religione! Questo è Dio! E Dio è concreto!Spero che possano amare concretamente, a fattie non a parole! Che escano dal loro egoismo,dalla rassegnazione che abbuia i loro orizzonti,dalla caparbietà di fare soldi, di arricchirsi. Cheil loro obiettivo nella vita sia solo questo:AMARE!
Concettina Licchetta
Continua a pagina 11
di Piero De Giorgi
9Dicembre 2014
Linea: 214 Di SANTA MARIA DI LEUCA-TRICASE-DEPRESSACodice corsa 2142 2144S 21410S 2146CS 2144 21416 21416S 2146 2146SValidità L/S SAB. SAB. SAB. L/V L/V SAB L/V SAB.
TRICASE CAMPOVERDE 12:35 12:35 12:40 13:25 13:25TRICASE MAGISTRALE 12:35 13:35TRICASE OSPEDALE 07:42CAPRARICA DEL CAPO 07:47 12:40 12:45 12:50TRICASE MAGISTRALETIGGIANO 12:45 12:50 12:55 13:00 13:45 13:45CORSANO 08:05 12:50 12:55 13:05 13:05 13:50 13:50ALESSANO 08:10 12:55 13:05 13:20 13:20MONTESARDO 08:15 12:57 13:10 13:25BARBARANO 13:02RUGGIANO 13:07SALVE 13:12MORCIANO 13:17PATU' 13:22GIULIANO 13:25SAN DANA 08:20 13:15 13:25 13:28GAGLIANO DEL CAPO 08:30 13:25 13:30 13:35 13:55 13:55CASTRIGNANO D. CAPO 13:30 13:30 13:30PATU' 13:40MORCIANO 13:45SALVE 13:50MONTESARDO 14:00ALESSANO 14:05SANTA MARIA DI LEUCA 13:35 13:40 13:40 13:45GAGLIANO DEL CAPO 13:50ALESSANO 14:10
Nell’anno appena trascorso, la ProLoco di Corsano, oltre all’organizza-zione degli ormai celebri eventi, resipossibili, grazie all’aiuto del Comunedi Corsano, di tutta la comunità Cor-sanese, i numerosi sponsor ed ai varienti ed Istituzioni (Carnevale, SagraAgreste e Giochi Rionali), si è resaprotagonista di una nuova iniziativa,l’adozione della zone Pozze, con unaconseguente opera di rigenerazione,che ci ha visto impegnati nella realiz-zazione di un nuova staccionata, dialcune panchine e la sistemazionedell’impianto di illuminazione. Per ilprossimo anno seppur con una note-vole razionalizzazione economica etra mille difficoltà di ogni genere,niente ci impedirà di organizzare tuttei nostri appuntamenti in calendario,che ormai fanno parte del vissuto diogni corsanese, a partire dallaXXXIII edizione del Carnevale diCORSANO, con la partecipazionedei carri realizzati dai maestri Cesa-rio Ratano, Carlo Morrone ed AngeloDorsa e di numerosi gruppi masche-rati, ed anche in questa edizione sem-pre per il nostro progetto di fardiventare il Carnevale il fiore all'oc-
Pro Loco: programmi futurichiello del Capo di Leuca, faremotappa ad Alessano, con il seguenteprogramma 8 febbraio (Alessano) 15e 17 febbraio (Corsano). Gli appun-tamenti proseguiranno nel pieno del-l'estate corsanese con la sagra agresteed i Giochi Rionali, per quest'ultimi
colgo l'occasione di ringraziare il vec-chio comitato organizzatore ed augu-rare buon lavoro al nuovo comitato,già visto all'opera nell'edizione diquest'anno. Ricordando, che ognisuccesso da noi ottenuto è sempre daripartire nei meriti grazie alla colla-
borazione di tutti i corsanesi, dal so-stegno di enti ed istituzioni e da tuttigli sponsor. Ringrazio la redazioneper lo spazio concesso ed auguro atutti i corsanesi buone feste.
Salvo BlevePresidente Pro Loco Corsano
Ecco la nuova sEdE dElla Farmacia notaroA differenza delle tradizionalifarmacie degli anni passati oggianche Corsano avrà all’internodella stessa i servizi più avanzatiche già nelle grandi farmaciedelle città hanno cominciato adessere erogati. Questo risulta unvantaggio per l’intera comunitàe un modo diverso di approc-ciarsi alle esigenze sanitarie.
In questo quadro la farmacIa dI corsano appronta I seguentI servIzI:
- Autoanalisi- La prova della pressione- Prenotazione CUP- Consulenza nutrizionale- Holter Pressorio e Holter Dinamico- Screening diretto su prenotazione con apposita giornata dedicata a:
a. Insufficienza venosab. Densitometria osseac. Spirometria
- Distributore automatico Easy Shop 24- Tutti i prodotti della Dermocosmesi e cura del SE’ con
apposita addetta al reparto e apposita cabina cosmetica- Vasta gamma di prodotti per Celiaci e Diabetici- Prodotti per la Prima Infanzia- Fidelity Card
Dicembre 2014
La Fidas Leccese di Corsanochiude quest’anno con un
evento molto importante della pro-pria attività e cioè la ricorrenza del30° anniversario di Fondazione.“Trent’anni di vita per la vita” èstato lo slogan che ha accompa-gnato il 2014 in tutte le sue inizia-tive. La manifestazione culminantesi è svolta il 24 agosto u.s. con unprogramma semplice ma significa-tivo con la partecipazione massic-cia di tantissimi donatori alla SantaMessa. Si è proceduto, poi, al-l’inaugurazione della nuova sede. IlConsiglio Direttivo ha fermamentee fortemente voluto intitolarla alBenemerito e Presidente OnorarioMonsignor Don Ernesto VALIANI,promotore e Fondatore dell’Asso-ciazione Donatori Volontari di San-gue di Corsano. All’inaugurazione,oltre ai miei donatori, sono statoonorato dalla presenza del Presi-dente Provinciale Fidas Leccese,Emanuele GATTO; del Maresciallodella Stazione Carabinieri, France-sco LEONE; del parroco, Don Luca
DE SANTIS; del Presidente FidasPuglia, D.ssa Rosita ORLANDI;del Sindaco, Ing. Biagio MAR-TELLA; dei familiari di Don Erne-sto VALIANI e dei rappresentantidelle altre Sezioni Fidas Lecceseche hanno voluto partecipare algrande evento e che ringrazio divero cuore.Se ciò è stato possibile, è doverosoringraziare tutti i donatori volontaridi sangue corsanesi che si sono im-pegnati in questi trent’anni algrande gesto del “DONO” e graziea loro l’Associazione ha raggiuntomete (il traguardo non si raggiungemai) significative e importanti.Corre l’obbligo, pertanto, augurar-gli un sincero Buon Natale e unNuovo Anno ricco di soddisfazioni,amore verso il prossimo, felicità eserenità familiare.Sentiti ringraziamenti e auguri allaDirezione de “La Voce di Corsano”.Auguri di buone feste.
Il Presidente
Mario Chiarello
TRENT’ANNI DIVITA PER LA VITA
Racconto, narrazione orale. Per se-
coli le persone hanno tramandato
di bocca in bocca storie, leggende,
miti; pensate alla Bibbia, all’Iliade o
all’Odissea, solo per citarne alcune.
Un pulviscolo infinito di racconti
giunto fino a noi grazie alla tradizione
orale.
“C’era una volta..” frase totemica che
spesso apriva il racconto, magari da-
vanti al fuoco, nella penombra, in si-
lenzio, è lì che il narratore, come un
sapiente artigiano della parola, legava
la sua storia attraverso la voce i gesti
e catturava l’attenzione dell’uditorio,
in una atmosfera unica e irripetibile.
Non a caso l’origine della parola “rac-
conto” contiene due significati: racco-
gliere e legare appunto.
Nel nostro tempo è difficile incontrare
narratori dal respiro antico ma, sa-
rebbe un delitto contro l’umanità per-
dere le storie che hanno attraversato le
nostre terre e non saperle più raccon-
tare.
Con questo spirito “Ti racconto a
Capo”, fin dalla sua prima edizione, ha
scelto di raccontare: storie, esperienze
di vita vissuta, ricordi, i quali non ne-
cessariamente sono legati al Capo di
Leuca. Infatti, il nostro progetto ogni
anno accoglie sedici persone prove-
nienti da ogni parte del mondo, oltre
agli ospiti delle varie serate, ed è pro-
prio attraverso que-
sti incontri che il
racconto si conta-
mina con questa
terra e la sua gente.
In questo percorso
impegnativo il teatro
e soprattutto gli at-
tori, accolti nelle
case dei corsanesi,
hanno sempre cer-
cato il punto di vista del narratore per
raccogliere ogni parola, gesto o ri-
cordo. Giorno dopo giorno hanno cu-
cito ogni pezzo con la propria
esperienza, per dare vita a otto piccoli
capolavori che per una sera, come i
vecchi narratori nella penombra,
hanno incantato il pubblico in una
magia irripetibile.
Ogni anno cerchiamo un argomento
che possa affrontare la tradizione e allo
stesso tempo arricchirci dell’espe-
rienza altrui. Quest’anno lo abbiamo
fatto attraverso un sentimento univer-
sale, qual è “l’amore”, che non ha una
definizione univoca ma, grazie al rac-
conto abbiamo esplorato il linguaggio
di questo sentimento, un viaggio nella
gestualità e nella sua grammatica
ormai in disuso.
Ora, siamo pronti per un nuovo per-
corso, come ogni anno guidati da Ippo-
lito Chiarello, che per l’edizione 2015
ha sussurrato: “Il viaggio è negli
occhi”.
Anche se oggi siamo abituati a coprire
lunghe distanze in poco tempo e spo-
starci come mai l’uomo ha fatto in pre-
cedenza, siamo orfani del senso del
viaggio e del suo movimento. In questo
pellegrinare incerto e nella perenne ri-
cerca di se stessi mi viene in mente il
testo di una canzone che inizia così:
“Ogni nome è un uomo ed ogni uomo è
solo quello che… scoprirà inseguendo
le distanze dentro se…Quante devia-
zioni quali direzioni e quali no?...
prima di restare in equilibrio per un
po’”…con questo rotolare verso sud, vi
aspettiamo per la prossima edizione di
“Ti Racconto a Capo”.
Luciano De Francesco
Il Viaggio è negli occhi
10
Via U. Foscolo, 373033 Corsano (Le)
Tel. 0833.532158Cell. 328.7339248
Via U. Foscolo, 373033 Corsano (Le)
Tel. 0833.532158Cell. 328.7339248
Nei giorni scorsi la Confcommercio ha premiato Donato Tagliaferro col
titolo di "Maestro del Commercio" per i 40 anni di incessante impegno
lavorativo nel campo della panificazione. Complimenti dalla redazione
a chi nella sua vita ha saputo dimostrare "di che pasta è fatto"!
TI RACCONTO A CAPO:
Indovina chi(non) viene a cena
11Dicembre 2014
IL PRESEPE VISSUTO. UN PERCORSO NEL TEMPO
Lo sapevate che il seguito dell’in-
contro in piazza San Biagio con il
giornalista Marco Travaglio è
stato abbastanza “travagliato”?
Si dice, infatti, che nonostante un
noto ristorante della zona (peral-
tro sostenitore dell’evento) avesse
preparato una cena succulenta in
suo onore, qualcuno abbia ingiu-
stamente messo i bastoni tra le
ruote. Alla faccia della indiscuti-
bile bravura ed eccellenza culina-
ria che è propria di quel locale e
che lo ha reso famoso in tutta Ita-
lia, pare ci sia stata una levata di
scudi da certi “duri e puri”
pseudo ambientalisti.
Quei moralizzatori ecologisti, che
tanto avevano desiderato la ve-
nuta del giornalista del Fatto
Quotidiano a Corsano pare ab-
biano obiettato che quel ristorante
non fosse abbastanza in linea con
la loro ortodossia ambientalista.
Ma il bello deve ancora venire.
Hanno tirato fuori quello che, se-
condo loro, era un asso nella ma-
nica.
Volevano ospitare Travaglio,
guarda un po’, in una villa al mare
di loro proprietà. Insomma un
sogno diventava realtà. Ospitare,
davanti agli occhi del popolo, il
loro mito nel loro èremo. Un
trionfo da riportare negli annali,
ma che presto è svanito.
Sapete, infatti, cosa pare sia suc-
cesso? Sembra che Travaglio
abbia rifiutato perentoriamente
quella proposta, affermando che
non intendeva frequentare abita-
zioni private nelle quali non sapeva
a chi si sarebbe accompagnato.
E i loro sogni? Visto l’argomento,
diciamo che sono rimasti a bocca
asciutta. Come sempre accade:
hanno trovato uno più puro che li
ha epurati…che figuraccia.
Continua da pagina 8
mercato, le locande e il tempio dei sommi
sacerdoti.
Infine questo viaggio nel tempo giunge
presso la grotta della natività (situata all’in-
terno di una antica “pajara”), posta su una
piccola collina non molto lontana dal resto
del sito. Ai piedi del leggero promontorio,
vi sono i pastori.
Il presepe si contraddistingue per l’assoluto
clima di silenzio e raccoglimento, in quanto
il visitatore viene totalmente immerso nel-
l’atmosfera che con sapienza ed arte è stata
creata.
Proprio per questo contesto è bene eviden-
ziare che il Presepe è definito “vissuto” e
non “vivente”, poichè colui che lo visita
non guarda delle scene presenti lungo il
percorso, ma viene coinvolto in quello che si
sta visitando. I personaggi, infatti, si muo-
vono, parlano, coinvolgono lo spettatore an-
nunciando l’evento della nascita e guidandolo
verso la grotta della natività. A riprova di ciò
si pensi che al visitatore viene anche offerta
la possibilità di degustare i prodotti del-
l’epoca, come ad esempio il pane azimo e i
dolci.
Tutto è curato nei minimi particolari, nella lo-
gistica, la riproposizione degli utensili, sino
alla realizzazione minuziosa dei vestiti.
Grazie al Presepe Vissuto la comunità corsa-
nese ha realizzato anche un’opera di integra-
zione, in quanto in esso partecipano come
personaggi anche gli extra comunitari che
abitano in paese e che in tal modo sono fatti-
vamente partecipi della vita sociale.
La visita del Presepe Vissuto è totalmente gra-
tuita, nonostante gli sforzi non di poco conto
per realizzarlo sia quanto a difficoltà organiz-
zative, sia in relazione alle esigenze economi-
che che una iniziativa di tale portata
comporta. Lungo il percorso non vi è alcuna
richiesta di denaro, proprio a dimostrazione
che è creato grazie allo spirito volontaristico
di un’intera comunità.
Quest’anno, inoltre, l’itinerario è stato poi
raddoppiato rispetto alle precedenti edizioni,
con una estensione che abbraccia un’area
considerevole della campagna corsanese. In
questa ottica si è stati accorti anche nel pro-
grammare le necessità di mobilità e di sicu-
rezza, predisponendo ampie zone per il
parcheggio e definendo punti di assistenza,
soccorso e accoglienza.
L’itinerario, che annovera 20 punti fissi di
rappresentazione, può essere percorso in circa
un’ora di tempo e con una capienza massima
di 50 persone per volta, al fine di garantire la
fruizione ottimale e il giusto clima di racco-
glimento utili ad apprezzare ogni particolare
che compone questo quadro senza tempo.
Non resta che predisporci al meglio al periodo
natalizio lungo un sentiero di oltre 2000 anni fa,
facendosi coinvolgere ed abbracciare dalla tra-
dizione nei giorni di apertura previsti il 23 (l’at-
tesa), 25 e 28 dicembre, oltre al 1 e 6 gennaio.
Piero De Giorgi
Comitato Presepe Vissuto
CORSANO IN CIFRE
NASCITEDichiarate nel comuneFuori comune (atti trascritti)All’estero (atti trascritti)
MORTINel comuneFuori comune (atti trascritti)All’estero (atti trascritti)
MATRIMONINel comune rito civileNel comune rito concordatarioFuori comune (atti trascritti)All’estero (atti trascritti)
ABITANTIFAMIGLIE
2014 *
2979
29202
218103
55551991
2013
346
14
22180
718188
55861968
* I dati sono riferiti al 22.12.2014
La Famiglia Bleve rin-grazia l’anonimo au-tore del testo delseguente manifestoche ha accompa-gnato il ricordo delcaro Pippi nei mo-menti della sua ve-glia. Poche e incisivefrasi che ci hanno ri-cordato una vita sor-retta dai pilastri dellafamiglia, della rettitu-dine e del lavoro.Grazie dal profondodel cuore.
I N S E R Z I O N E
Dicembre 2014
12
IL LUPO PERDE ILPELO MA NON IL
MUTUOHanno ricominciato esattamente doveavevano finito 5 anni fa: inguaiano il bi-lancio comunale con una nuova ondatadi mutui. I nuovi amministratori ave-vano promesso che avrebbero messo inatto tutti gli stratagemmi possibili peralleggerire le casse pubbliche. Erano fi-nanco disposti a consumarsi le ginoc-chia per andare a chiederefinanziamenti. Tutto questo, alla prima occasione, èstato brutalmente smentito dai com-portamenti. Infatti, hanno recente-mente proposto di accendere un mutuodi qualche centinaia di migliaia di europer realizzare delle vasche per la rac-
colta dell’acquapiovana. Per qualemotivo? Perchépare sia stato rife-rito (da non si saquale fonte uffi-ciale) che con que-sta iniziativapotrebbero forse
riuscire a partecipare al bando regio-nale per la rete pluviale, dal quale inestate erano stati sonoramente boc-ciati. Insomma, nessuna certezza e nienteiniziative mirabolanti per reperirefondi. La strada più comoda e veloce èsempre un bel mutuo e poi chi vivràvedrà. Hanno tanto a cuore il futuro diCorsano e dei giovani, che già si stannoimpegnando a gravarlo di debiti.
GESTO COERENTECi risulta che il vicesindaco CosimoBello abbia rinunciato al 50% delproprio compenso. L’unico dei com-ponenti la giunta ad essere coerentecon quanto detto in campagna elet-torale, gli altri intascano tutto. Alla faccia degli elettori presi in giro.Ma su questo aspetto ci ritorneremo.Chi crede di cavarsela così si sbagliadi grosso.Per ora diamo atto all’attuale vicesindaco di essere fedele agli impegni.Ora viene spontaneo il paragone tral’attuale e l’ex vice sindaco. Diciamo su-bito che tra i due preferiamo il primo.Motivo? È coerente e costa di menoalle casse comunali.
L’AMMINISTRAZIONERIFÀ IL MURO DI
BERLINONel 1989 la caduta del muro di Berlinoe la fine della tra-gica cortina diferro comunistaha segnato unappuntamentocon la storia as-surto anche a
dichiarato di volerricevere per interol’indennità, ad ec-cezione solo delVice Sindaco cheha rinunciato coe-rentemente al50%. Le promesse
della campagna elettorale ridotte infrantumi, per l’indennità invece nes-suna riduzione. Alla faccia del cambia-mento.
FANNO LA FESTA ALLEFAMIGLIE?
La realizzazione di momenti ricreativiè certamente un aspetto dell’attività co-munale, ma tutta l’azione amministra-tiva non può esaurirsi in questo.Organizzare feste è un impegno, ma aquesto devono aggiungersi gli atti, al-trimenti sono tentativi di distrazionedi massa per distogliere l’attenzione daiproblemi che non si riescono e non sisanno risolvere.Un esempio è dato dalla (assente) poli-tica amministrativa di sostegno alle fa-miglie. L’Amministrazione ha volutoche fosse realizzata la festa delle fami-glie. Una iniziativa che ha visto il lode-vole e instancabile impegno della ProLoco. Ma se i vo-lontari hannofatto (comesempre) la loroparte, quello chetoccava fare al-l ’Amministra-zione in favoredelle famiglie è stato realizzato? O fi-nita la festa gabbato lo santo?La risposta è data dai fatti. L’Ammini-strazione ha approvato la TASI esclu-dendo agevolazioni significative per lefamiglie. Ha deciso la tassazione comu-nale e ha messo nel cestino la prece-dente delibera che premiava icommercianti che eliminavano le slotmachine dai loro esercizi, e che tantidanni provocano a situazioni familiaridisastrose. Non tutto può essere nasco-sto dietro il clamore e la baldoria di unfesteggiamento. Quando poi le famigliefanno i conti in tasca hanno poco da fe-steggiare.
IL COMUNEMANIFESTA
Il Comune di Corsano ha una produ-zione di manifesti, volantini e locandineda fare invidia ad una agenzia di stampa.Il bello è che li utilizza per pubblicizzareanche ciò a cui non ha minimamentecontribuito. Ecco due esempi. Ha pubbli-cizzato come un grande evento le offerteper l’allaccio alla tubazione del gas fattada una azienda privata, peccato che que-sto sia accaduto in tutti i paesi del Sa-lento alle stesse condizioni economichead opera della stessa ditta. Altro che
grande opportunità strappata dai nostriamministratori. Il secondo esempio èdato da una comunicazione che richia-mava l’attenzione dei disoccupati per at-tività socialmente utili, ma anche inquesto caso non c’è nessun merito da at-tribuirsi al Comune, visto che è un’operacompita su tutta la provincia da centriper l’impiego. Ma chi se ne importa dellarealtà, l’essenziale non è l’opinione pub-blica, ma l’opinione pubblicata..su qual-che manifesto.
BUIO PESTONel mese di novembre, per un paio digiorni, è rimasta al buio buona partedi via della Li-bertà prima chesi provvedesse ariparare il gua-sto. Lo stesso èavvenuto per lazona adiacenteall’anfiteatro co-munale. Qualche mese fa questo sa-rebbe stato dipinto come un drammaapocalittico, oggi invece passa tutto insordina. Dove sono finiti gli ammini-stratori pronti h24 a risolvere i pro-blemi? Dove sono nascosti quei“disinteressati” cittadini pronti a pole-mizzare e scattare foto? Acqua pas-sata, ora che l’Amministrazione“partecipata” è ai posti di comandonon c’è uno spiffero polemico, perloro. Altro che Amministrazione illu-minata, qui è buio pesto.
lando spigolando spigolando spigolando spigolando spigolando
Le ultime
parole
famose
In campagna elettoralela sinistra ebbe a dire:“Cari compagni dimez-
zeremo le indennità a
sindaco e assessori”
Bene queste parolevanno corrette in questomodo: “ Cari compagni
dimezzeremo l’indennità
all’assessore (Bello)” Ev-
viva la coerenza!
giornata nazionale, per tutta Italia eper tutta Europa tranne che per l’Am-ministrazione Comunale di Corsano.Dopo una legge del parlamento 2005che ha istituito “Il Giorno della Li-bertà”, nel corso del quale ricordarequella tremenda striscia rossa tracciatadall’ideologia comunista sulla pelle deipopoli, lo scorso 9 novembre il Comunedi Corsano ha fatto finta di nulla. Nelmondo è stato celebrato il venticinque-simo anniversario di questo evento maa Corsano neanche un manifesto, nes-suna iniziativa, eppure i nostri ammi-nistratori sono sempre prontinell’organizzare feste pubbliche e nel-l’affissione di manifesti. Se ne sono di-menticati? Bella scusa, grave errore.Hanno deciso di non ricordare? Erroreancora peggiore. Le tragedie umane im-pongono rispetto. La memoria nonverrà cancellata dagli smemorati diturno.Sindaco Martella così dimostri di essereprigioniero della peggior sinistra.
I MUNGITORIÉ comparsa da qualche mese a Cor-sano una nuova categoria di figurichiamati: “I Mungitori”. Non vogliamoassolutamente portare offesa agli one-sti lavoratori della terra che allevano icapi di bestiame.Loro svolgono un’opera nobile, oltread avere tutto il diritto di mungere icapi di bestiame che allevano, inquanto frutto del loro lavoro. I “mun-gitori” ai quali noi facciamo riferi-mento appartengono a quellacategoria di persone che ha pensatobene di aggrapparsi alle mammelledell’amministrazione comunale e disucchiare risorse a proprio vantaggioe a tutto danno dell’intera comunità.Che i “mungitori” abbiano tutto l’inte-resse a spremere le mammelle dellacomunità corsanese attraverso l’am-ministrazione comunale lo si intuivasin da prima; ciò che invece non cispieghiamo e che non capiamo è comemai il Guardiano non si accorga ditutto ciò.Insomma, da quale parte del lettodorme mentre i mungitori mungono?
PER UN PUGNO DIEURO
Risuonano ancora roboanti le parole incampagna elettorale del candidatoMartella sul taglio delle indennità degliamministratori. Giusto per mettere laciliegina sulla torta, aveva promesso so-lennemente una riduzione delle inden-nità. Passata la festa gabbato lo santo!In sede di approvazione del bilancio ilneo Sindaco ha avuto un sussulto, tra-dendo platealmente le promesse eletto-rali. Guarda un po’, tutta la giunta ha
13Dicembre 2014
• L’Amministrazione ha intrapreso un “percorso
partecipato”. L’appuntamento programmato per
l’inizio di ottobre presso l’anfiteatro aveva tutti i
crismi dell’ufficialità. Erano stati affissi i manife-
sti, fatto percorrere un bel giro pubblicitario ai
dipendenti comunali con la macchina di servizio
allestita di tutto punto per l’annuncio in pompa
magna. Insomma le risorse pubbliche (economi-
che e umane) erano state spese appieno. Pur-
troppo, però, gli amministratori hanno dovuto
rinunciare alla serata, perché mancava un piccolo
dettaglio: il pubblico. Un appuntamento parteci-
pato senza partecipanti. Ottimo inizio…ma
quando inizieranno ad amministrare?
1 1 1
• Ogni sera c’è un cellu-
lare che è diventato una
webcam di facebook su
piazza Umberto I°. Loca-
tion: Bar Santa Sofia; Pro-
tagonisti: Pietro Casciaro
e Umberto Longo (la
strana coppia); Comparse:
gli avventori del bar e i passanti; Trama: infinite
partite a carte; Regista: Biagetto Licchetta….risul-
tato? Un mezzo virtuale per delle risate reali.
1 1 1
• L’evidente, esasperato, presenzialismo del Sin-
daco. Su 10 inviti è presente a 11. Spera così di co-
prire il vuoto della sua amministrazione. Ma ad
una condizione però: che siano, in qualche modo,
di marca sinistra.
1 1 1
• I nuovi geni dell’amministrazione hanno stu-
diato la seguente tattica: le associazioni presenti
in paese non rispondono del tutto agli input?
Poco male. Ne creiamo delle nuove, con alla testa
donne e uomini di fiducia, e il gioco è fatto. Se si
rivelano poi scatole vuote pazienza.
1 1 1
• Gli addobbi natalizi nelle vie del paese. Anche
quest’anno Via Vittorio Emanuele si è classificata
1. Senza ironia, complimenti.
1 1 1
• Dal punto di vista commerciale notiamo una
spontanea competizione tra Via R. Elena e Via
Vittorio Emanuele. Al momento ci sembrano so-
stanzialmente alla pari. Tra un anno faremo un
primo approfondito bilancio. Vedremo chi la
spunterà.
1 1 1
• La nuova sede della farmacia in via della Li-
bertà. Un vero tocco di classe che arricchisce este-
ticamente il paese. Ma al tempo stesso ci
auguriamo che i prodotti medicinali non neces-
sitino ad alcuno.
COSE CHE SI NOTANO
i partecipanti al secondo incontro “partecipato” organiz-zato dall’Amministrazione presso l’anfiteatro comunale. Par-tita persa a tavolino, tutti a casa.
le postazioni fisse del Presepe Vivente, alle quali siaggiungono tante altre ricostruzioni.
le maestranze impiegate per realizzare la nuovasede della farmacia in piazza San Biagio.
i giocatori che in media partecipano giornalmente(senza sosta) alle gare dei puni in piazza Santa Teresa. Lavecchia guardia non molla mai.
manifesti, volantini o incontri pubblici realizzati dalcapogruppo dell’opposizione per informare i cittadini. Non di-sturba il conducente, non si sa mai.
0
20758100
31 ottobre 2014. Imponente manifestazione Pro275 a Leuca. Tra le tante presenze istituzionali
ne manca una. Sapete dirci qual è? Diversamente rivolgersi a “chI L’ha vISTo?”
1 1 1
• In Piazza Santa Teresa, sotto lo sguardo vigile
di San Bartolo, il gioco dei Puni attrae sempre più
giocatori. Ma per essere ammessi bisogna supe-
rare l’esame della commissione composta dai vin-
citori del campionato dello scorso anno. E sia
chiaro, non si accettano raccomandazioni.
1 1 1
• Il tradizionale mercato settimanale. Purtroppo
sempre meno acquirenti, sempre meno venditori,
sempre meno mercato. E’ il segno dei nostri
tempi. Ahi noi!
1 1 1
• Il “Drone fotografo” di Renato Capece. Ottima
idea. Però Renato “cu stu strumento nu né ca te
minti a ncapu cu vidi, de rassusu, a ru stamu e ci
facimu ogni santu giurnu?
1 1 1
• La nuova staccionata dell’area antistante la
scuola materna ad opera della Pro-loco. Ottimo
lavoro. Bravi gli esecutori in primis Massimo Ga-
lati.
1 1 1
• Non è assolutamente vero che i colpi del calcio
mercato sono lontani dal campionato italiano.
Certamente quello più discusso è stato tutto cor-
sanese. Ci riferiamo al cambio di casacca di Ales-
sandro Casciaro, passato
dalla “Amatori Silvio Bleve”
alla “Libertas Corsano”. Gli
estimatori lo definiscono un
salto di qualità, per i detrat-
tori è un tradimento. Ri-
mane un dubbio: chi ci ha
guadagnato? La risposta la
darà il campo.
Dicembre 2014
14
Come avviene ormai da diversi anni,il calcio che conta a Corsano fa
rima con “Amatori”. Quest’anno le no-stre squadre si stanno facendo valere neirispettivi campionati. Ai nastri di partenza le nostre compaginicalcistiche amatoriali si sono presentatedivise in due gironi. Nel girone che in-clude un calciatore “under 30”, parte-cipa la Libertas Corsano; mentre nelgirone dedicato solo agli “over 30”hanno preso parte l’A.C. del Cuore “Sil-vio Bleve” e il Bar del Corso “BiagioDe Masi”. Per quanto riguarda il primo girone laLibertas Corsano sta letteralmente am-mazzando il campionato. Ad oggi hafatto registrare l’en plein con 8 vittoriesu 8 partire, non avendo rivali.La squadra è stata attrezzata per vincerequesto campionato e a proseguire ilcammino verso la fase nazionale, com-petizione alla quale ha partecipato già loscorso anno, diventando protagonistadelle fasi finali svoltesi ad Alba Adria-tica ed ottenendo, anche in quella sede,un ottimo risultato. Anche quest’anno, dunque, la Libertas èuna macchina da gol. Finora ha totaliz-zato 26 reti, subendone appena 6. Le in-seguitrici viaggiano ormai staccate di 6punti. Tutto questo , però, non può la-sciare il campo a distrazioni, bisognastare sempre attenti.
Forza Libertas dunque!Nell’altro girone (over 30) si sta distin-guendo l’A.C. Silvio Bleve. Il gruppodelle contendenti è molto equilibrato,infatti tutte le squadre viaggiano al me-desimo ritmo, racchiuse nello spazio ditre punti di distacco l’una dall’altra. Lacompagine Corsanese A.C. Silvio Blevesi trova al secondo posto, con due puntidi distacco dal vertice, ma con una par-tita in meno. Ad oggi sono lusinghieri i risultati otte-nuti grazie allo spirito di gruppo checontraddistingue la squadra. Infatti in 7partite sono state 4 le vittorie e 2 i pa-reggi, lasciando per strada una solasconfitta (in vero immeritata) a Patù.Con 8 gol fatti e 3 subiti continua a farregistrare un’ottima media. I numeri dicono che il reparto che stasoffrendo di più è l’attacco, con pochigol realizzati, seppure tutti decisivi aifini della classifica. Al contrario c’è unadifesa granitica (la migliore del campio-nato) che subisce poco. Quest’anno sono state molte le novità inquesta squadra, a partire dalla sociètà.Infatti è stato nominato nuovo Presi-dente Biagetto Palumbo e co-presidenteSalvatore Russo. La società è compostaanche da Gianfranco Chiarello, AntonioLicchetta, Biagio de Giorgi, AntonioChiarello, Rossano Bleve e Mario DeFazio, che con grande passione sono vi-
Classifica campionato 2014/2015
SQUADRA PT G V N P RETI A.C. AMATORI CALCIO GAGLIANO 16 8 5 1 2 16-9
A.C. AMATORI PATU' 16 8 5 1 2 13-8
A.C. CORSANO SILVIO BLEVE 14 7 4 2 1 8-3
A.C. AMATORI SALVE 13 7 3 4 0 11- 7 A.C. MACELLERIA SALENTINA ALESSANO 13 8 3 4 1 14-8
A.C. AMATORI LEUCA 12 7 3 3 1 9- 9
A.C.A.S. SALVE 11 8 3 2 3 16-14
F.C. CASTRIGNANO 2006 9 8 1 6 1 11-12
A.C. AMATORI MORCIANO 6 7 1 3 3 6-10 A.S.D. RUDIANUS 6 8 1 3 4 9-15
A.C. MONTESARDO HYDRO SYSTEM 4 8 0 4 4 6-13 A.C. BAR DEL CORSO CORSANO 2 8 0 2 6 9-20
AmatoriCorsano in vetta
DUE CORSANESI ALLARIBALTA NAZIONALE
Due corsanesi ai campionati italiani!
Biagino Bleve e Walter Bleve i super
appassionati di cavalli americani, dopo
aver ottenuto ottimi risultati nel campio-
nato regionale per ben sei volte nelle edi-
zioni precedenti, quest'anno si sono
nuovamente classificati in finale al primo
posto: Biagino nel Pole Bending (slalom
tra i paletti) e Walter al secondo posto;
nel Barrel Racing (corsa tra i barili), in-
vece, Biagino si è classificato al terzo
posto.
Dopo aver formato la squadra con i mi-
gliori 11 del campionato regionale, l'as-
sociazione NBHA - distretto Puglia si è
preparata agonisticamente per parteci-
pare al Fieracavalli di Verona, la storica
kermesse che raduna tutti gli appassio-
nati del mondo equestre. Gli ottimi risul-
tati non sono mancati neanche in questa
occasione: Walter nel primo “GO” ha
staccato tutti realizzando un tempo eccel-
lente e Biagino, nella stessa disciplina, si
è classificato primo in terza divisione,
così come nel secondo “GO”.
Straordinario anche il risultato raggiunto
nel complesso dall’intera squadra pu-
gliese che, nella Coppa delle Regioni, si
è classificata prima al secondo “GO”.
Nel giorno della finale, la squadra del
Pole Bending composta da Biagino Bleve
da Corsano, Ippazio Bleve da Tiggiano,
Francesco Bramato da Miggiano e Da-
niele Stefanelli da Taviano, ha affrontato
l'ultimo “GO” è riuscita, grazie ai tempi
utili conquistati da Ippazio Bleve e Fran-
cesco Bramato e nonostante qualche ab-
battimento (no time), a far piazzare la
Puglia in terza posizione nella classifica
assoluta nazionale. Per quanto riguarda
invece il Reserv Champion, Biagino e Ip-
pazio Bleve sono riusciti a conquistare la
terza divisione come singoli cavalieri.
Ora ci prepariamo per l’imminente com-
petizione europea del prossimo maggio,
certi di impiegare ogni nostro sforzo per
raggiungere traguardi sempre più presti-
giosi, facendoci valere anche oltre i con-
fini nazionali.
Biagino Bleve
Scelti tra i migliori cavalieri regionali,
conquistano i podi al Fieracavalli di Verona
cini alla squadra e la spronano nei mo-menti più difficili. Per ciò che concerne l’organico, invece,l’A.C. “Silvio Bleve” hanno perso duegiocatori importanti come ChiarelloGraziano (17 gol lo scorso campionato)e Biagino Longo (10 gol), che sono statisostituiti con l’ingresso di Antonio Ca-valieri e Giuseppe Chiarello, oltre al-l’ulteriore innesto difensivo di RobertoBleve. Per ciò che concerne il Bar del Corsodel mister-presidente Tonino Branca, lecose non stanno andando come si spe-rava, solo per sfortuna. Infatti in molteoccasioni la squadra è stata penalizzatada giudizi arbitrali almeno discutibili.
La compagine, rispetto agli altri anni, èmolto più equilibrata con nuovi innestigiovanili sia a centrocampo che in at-tacco, basti pensare ad esempio a Fa-biano Chiave e Massimo Martella, dueragazzi che sicuramente fanno la diffe-renza. Oggi la posizione in classificache occupa non è sicuramente all’al-tezza delle potenzialità e naturalmenteconfidiamo molto in una pronta risalita,anche perché il gioco espresso è dasquadra di vertice. Dunque non ci resta che concludere conForza Bar del Corso, Forza A.C. SilvioBleve e Forza Libertas!
Rossano Bleve
OVER 30
Dicembre 2014
15
abbiamo ricevuto, equi integralmentepubblicata, una richie-sta di rettifica aquanto scritto nel tra-filetto del settembre2014, anche questo quiriportato.Abbiamo inteso pub-blicare tutto per corret-tezza, in modo che siabbia un’idea precisa diciò di cui si tratta e persoddisfare la richiestadella scrivente, pubbli-cando per intero la sualettera.Chiunque può rendersi conto, leg-gendo l’antefatto, che non ab-biamo inteso minimamente lederenulla e nessuno, né disconoscere“i criteri di ricevimento di inca-
richi professionali”.
La scrivente come prima conside-razione, nella sua lettera, precisache l’affidamento di incarichi le-gali…poggia sulla competenza esul rapporto di fiducia.Bene, concordiamo perfettamentecon queste affermazioni e aggiun-giamo che se così non fosse iltutto verrebbe distorto.Di rapporto di fiducia e di com-petenza ha parlato anche il Sin-daco nel cercare di giustificare lesue scelte. Non avendo noi maimesso in discussione - così comepotete ben leggere - le qualitàprofessionali della scrivente, neiconfronti della quale non vi èalcun riferimento nell’articolo,non capiamo per quale ragioneabbia la stessa inteso chiedere larettifica a quanto da noi detto. Con riferimento, invece, alla fidu-cia, questa attiene alle valutazionidel Sindaco e della sua Giunta.Alla luce della scelta fatta, presu-miamo che il Sindaco, nel valu-tare tutti i professionisti locali enon solo, abbia ritenuto di riporrela fiducia nella figura di un Avvo-cato di Terlizzi, così come speci-ficato nell’atto di incarico(Delibera di Giunta n.79 del17.07.2014, con previsione dionorario pari ad € 2.502,00). è stata questa una scelta oppor-tuna? Si è ritenuto che non vi fos-sero professionalità localiall’altezza? Queste valutazionisono libere, rientrano nel diritto di
formazione e manifestazione delpensiero e nel diritto di cronaca einformazione.O ci è vietato, forse, analizzare ifatti e arrivare ad una nostra con-clusione?Sarebbe assurdo se dopo 40 anni divita del nostro giornale per laprima volta dovessimo essere stop-pati per paura di incorrere in chissàquali conseguenze.40 anni di presenza costante, ap-prezzata, sostenuta dai cittadini diCorsano.Un servizio di cronaca, di storia, dicostume, di attività amministrativae di analisi politica, reso ai cittadinidi Corsano, i quali hanno sempreapprezzato il periodico.Per quanto riguarda poi l’ultimaosservazione riferita al “piccolo
giochino di prestigio” è prestodetto: abbiamo ipotizzato, e la no-stra è solo un’ipotesi, che con quel-l’incarico si sia voluto dare unriconoscimento – in maniera fidu-ciaria e del tutto legittima – a sog-getti affini all’Amministrazionecomunale.Per completezza d’informazione,però, è bene riferire che, dalla pub-blicazione di quell’articolo delloscorso settembre ad oggi, lo stessoprofessionista ha ricevuto due altriincarichi: uno con Delibera diGiunta n.135 del 17.11.2014 e l’al-tro con Delibera di Giunta n.137del 17.11.2014, per € 400,00 cia-scuno, oltre accessori IVA e CAP.Per chiudere, sappiano il Sindaco ei suoi fiduciari che i cittadini diCorsano sono più intelligenti e per-spicaci di quanto loro possano pen-sare.
Biagio Caracciolo
Direttore Editoriale e politico
Cari lettori,
Linea: 006 As ALESSANO-SPECCHIA-LECCE Z.I.Codice corsa 61 63Validità L/V L/V
MONTESARDO DEPOSITO 03:50 11:50ALESSANO 03:55 11:55CORSANO 04:01 12:01TIGGIANO 04:04 12:04CAPRARICA DEL CAPO 04:06 12:06TRICASE 04:07 12:07LUCUGNANO 04:13 12:13SPECCHIA 04:18 12:18MIGGIANO 04:24 12:24MONTESANO 04:27 12:27NOCIGLIA 04:39 12:39SAN CASSIANO 04:44 12:44BOTRUGNO 04:49 12:47MAGLIE PAR. VIA OTRANTO 05:00 12:58BIVIO CORIGLIANO 05:06 13:06ZOLLINO 05:12 13:12LECCE VILLA BIANCA 05:30 13:30LECCE ZONA IND. 05:40 13:40
,
da “Il Foglio” 2014
Dicembre 2014
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Mio padre Andrea Ferramoscatrasversale agli schieramenti di partito.Così, nella sua prima elezione (1960),per reciproca stima personale, BiagioMastria decise di non presentare la sualista con il MSI, storica opposizione allaDC che, in quell’occasione, proponevacome candidato a sindaco, proprio miopadre. Un fatto ancora più singolare ac-cadde in una delle successive consulta-zioni (1968), che era ritenutadifficilissima per mio padre, reduce daun’amara esperienza amministrativa for-temente condizionata da un travagliatorapporto con un gruppo della sua DC.Così, a malincuore, si trovò a dover fron-teggiare una parte dei suoi stessi compa-gni di partito che, come la storia avrebbepoi evidenziato, avevano vedute diffe-renti dalle sue, ma trovò il sostegno el’adesione di altri corsanesi che, pur ani-mati da ideali politici diversi, ne condi-videvano principi e regoleamministrative, per cui si unirono in una
formazione civica. In quella tornata elet-torale, la situazione fu ben compresaanche dagli altri partiti in competizione(PSI e PCI) che, pur non aderendo allacoalizione, seppero comunque trovare,con responsabilità e intelligenza, il modoper superare i loro angusti steccati ideo-logici. Così, accadde che, pur di non di-sperdere il consenso, le loro liste nonottenessero neppure tutti i voti deglistessi candidati o solo qualcuno in più,contribuendo in modo decisivo all’ina-spettata rielezione di mio padre. Eccoperché, alcuni anni dopo, furono in tantia non esitare di scendere in piazza,quando ritennero oltraggiata la sceltaespressa col voto che, alterata con stranianomali stratagemmi, li privava ingiusta-mente del “loro” amatissimo sindaco.Era la sera del 19 dicembre 1973 e perCorsano iniziava una nuova storia.
Enzo Ferramosca
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È iniziato l’assalto...nante e 9.000 in servizi che la strutturacomunale dovrà fornire.Questo è uno degli impegni di spesa dimaggiore entità che l’Amministrazioneha recentemente deciso di approvare.Sapete chi sono i protagonisti di questoprogetto? Ebbene, dalla delibera spiccala presenza di una ben nota associa-zione e come direttore artistico vi èl’ex assessore a tutto, affetto dal-l’eterna necessità di essere il centrodella scena.Questa era una decisione discrezionaleche il Comune poteva prendere? Cer-tamente sì. è una scelta che gli ammi-nistratori potevano assumere?Assolutamente sì. Ma visti i loro pro-positi elettorali legati alla partecipa-zione, avrebbero dovuto dar conto diquesto alla cittadinanza, assumendo-sene le responsabilità. Hanno, invece,preferito nascondersi dietro al burocra-tese degli atti amministrativi, con lasperanza che i cittadini non fossero at-tenti.Perché decisioni come questa non sonostate inserite tra i punti delle riunioniconvocate? Dove è andata a finire latrasparente partecipazione nel mo-mento in cui la Giunta Comunale stavaper approvare quello stanziamento chepeserà sul bilancio 2015 e quindi sulletasche di tutti?A quei cittadini, che hanno chiesto chevenisse creato un nuovo tratto di illu-minazione pubblica in una zona sprov-vista e ai quali è stato risposto che nonvi sono fondi a disposizione, perché inostri amministratori non hanno speci-ficato con chiarezza che preferivanoimpiegare i denari pubblici anche peraltre iniziative, piuttosto che illuminareuna parte del paese?Quando la maggioranza ha respinto leagevolazioni sulla TASI e revocato leagevolazioni IRPEF decise dalla pre-cedente amministrazione, perché nonha motivato le proprie scelte con la ne-
cessità di fare cassa immediatamentein quanto c’erano da destinare questesomme anche a progetti come quelligià evidenziati?Quando l’Amministrazione si è rap-portata con le associazioni, perché in-vece di affermare che non vi sonorisorse per tutti, non ha invece specifi-cato che il Comune si assume la re-sponsabilità di destinarle ad alcuni enon ad altri?Il tutto avviene mentre non si ha trac-cia di iniziative forti e puntuali intra-prese dal capogruppo di opposizione.Di questo, in verità, non ci si meravi-glia perché, parafrasando il Don Ab-bondio manzoniano, uno il coraggio ela correttezza politica o ce l’ha o nonce l’ha.Altro che nuove parole d’ordine, qui siè davanti ad una filosofia amministra-tiva ben conosciuta: il tassa e regala.Preparare un banchetto con i soldi ditutti al quale far accomodare la sparutaflotta di sostenitori.L’orizzonte di una comunità non puòrisolversi nei volti di chi è politica-mente fedele alla linea del potere. L’at-tenzione amministrativa non puòessere catalizzata esclusivamente dalleistanze di chi ha lo stesso colore. Ilprogramma amministrativo ed econo-mico non può essere il menù dal qualequalcuno ha il privilegio di scegliere ilpiatto più succulento.Chi si presentava come l’amministra-tore di tutti, si è trasformato nell’am-ministratore di tutto, alla faccia ditutti. Chi pensa che amministrare significhitenersi stretta una cerchia di sosteni-tori giocando sulla pelle e sulle taschedi un’intera comunità ha sbagliatostrada e prospettiva. Di questo passo,a breve, i conti non torneranno e al-lora non ci saranno giochi contabili,tonache, manifesti o cori osannantiche potranno nascondere la realtà.
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