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Bollettino n. 7 del Rotary Club Sesto Milium Centenario - Distretto 2040
Martedì 13 Aprile 2010 Anno Rotariano 2009/2010
Il R.C. Sesto Milium Centenario e la
La Fondazione Grazia Focacci è un progetto di cui tutti
noi abbiamo sentito parlare. L’abbiamo sostenuta con
l’acquisto delle giacomette, con i banchetti in piazza e con
le affissioni. Ma l’abbiamo realmente capita? Sappiamo
quali sono i valori e gli sforzi di chi, ogni giorno, la
sostiene? Il progetto è nato da un Club Rotaract milanese e ha
immediatamente ottenuto consensi nell’intero Distretto
2040 e in tutta Italia, divenendo quasi subito progetto
distrettuale e nazionale. Un progetto che ha generato una Fondazione che lavora,
con costanza, grazie all’impegno e al service prestato da molti soci rotariani e
rotaractiani.
L’attività della Fondazione si compone di due principali linee d’azione: il
finanziamento di progetti di Ricerca mirati e, soprattutto, il service attivo di
sostegno ai malati di cancro e alle loro famiglie.
Per quanto riguarda il finanziamento della Ricerca sono attivi due progetti distinti il
primo è relativo a un progetto di 3 anni associato ad una borsa di studio. Tale borsa,
intitolata a Nicola Tragni e a Marco Fossati (Past President del Rotaract
Vigevano), è stata assegnata a giugno alla Dott.sa Chiara Martinoli che opera
quotidianamente presso il centro IFOM-IEO dell’Istituto Europeo di Oncologia. Tale
progetto, ha un costo complessivo di circa 70.000 euro annui. Il secondo progetto
attivo è stato attivato il 18 marzo 2010, su parere favorevole del Comitato
Scientifico, stabilendo l’erogazione di un contributo del valore complessivo di euro
90.000 a sostegno del Progetto MelaViD. Tale progetto, sostenuto anche da IEO e
dalla Fondazione Umberto Veronesi, ha l’obbiettivo di sperimentare un farmaco
basato sulla Vitamina D come cura per i pazienti affetti da Melanoma. Attualmente,
infatti, un paziente di questo tipo subisce un’operazione chirurgica ma non esistono
terapie in grado di combattere il sopraggiungere di eventuali recidive. Il progetto
MelaViD si pone l’obbiettivo di trovare un farmaco in grado di diminuire
sensibilmente il numero di recidive in persone già trattate chirurgicamente.
Nonostante l’importanza del fund raising, dato anche lo spirito rotariano con cui è
nata, il cuore della Fondazione è il service attivo. La Fondazione, infatti, è nata per
La Bacheca del
Sesto Milium
PRESIDENTE
Pier Mario Biava
E-mail: [email protected]
VICE PRESIDENTE
Alberto Ceppi
E-mail: [email protected] SEGRETARIO
Mario Santi
E-mail: [email protected] PREFETTO
Stefania Vangeli
E-mail: [email protected] TESORIERE
Fausto Dell’Orto
E-mail: [email protected] ROTARY FOUNDATION
Emanuele Borgonovo
E-mail: [email protected] INCOMING PRESIDENT
E-mail: Federico Santini
PAST PRESIDENT
Sergio Airaghi
E-mail: [email protected]
REDAZIONE de ‘LA BACHECA’
Andrea Fosco
E-mail: [email protected]
SITO INTERNET
www.rotarysestomilium.it
SEDE: Grand Hotel Barone di Sassj - Sesto S.G.
“Sono le nostre azioni quotidiane, e le nostre decisioni
quotidiane, a determinare il corso del Rotary per tutti noi. Il
Futuro del Rotary è nelle vostre mani”
John Kenny
Earth & Environmental Ingegneria e Consulenza
Ambientale Sesto San Giovanni (MI)
- tel 02. 9288 9650
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essere un punto di riferimento tra i malati e i medici. Spesso chi si trova colpito da
patologie oncologiche vede in queste malattie delle “oscure condanne” e non
distingue cosa fare e dove andare. La Fondazione vuole essere presente proprio in
quel momento. Vuole che i suoi volontari siano pronti a porsi tra pazienti e medici
per poter essere delle guide e degli assistenti in grado di indirizzare e sostenere i
malati e le loro famiglie ricordando loro che ogni malattia deve essere affrontata a
testa alta e con speranza. Se è vero che è importante trovare il medico e le cure
giuste, è ancor più vero che la convinzione e la forza siano la migliore delle
medicine. E in questo i volontari della Fondazione sono l’anima della Fondazione.
Per essere volontari non serve essere medici: ogni volontario ha un medico di
riferimento per poter rispondere alle richieste dei pazienti e, quindi, non deve essere
formato sulle patologie.
Grazie all’aiuto di Cisco Systems, che ha donato il
centralino e le apparecchiature necessarie per fornire il
servizio di assistenza telefonica, la Fondazione è stata in
grado di attivare un numero verde che è centrale
nell’attività di assistenza. Ogni volontario può prestare il proprio servizio dando la
disponibilità, anche di poche ore, visto che le chiamate saranno indirizzate
direttamente sul proprio telefono cellulare, senza necessità di trovarsi in un luogo
determinato.
Il service adesso è attivo e dobbiamo, come rotariani, sforzarci di trovare nuovi
volontari e di far conoscere un servizio che è realmente utile solo se chi ne necessita
ne è a conoscenza.
Ci tenevo a illustrare quanto fatto a tutti voi poiché quanto sopra è solo l’inizio di un
lavoro che, con il supporto di tutti, ci auspichiamo possa aiutare moltissime famiglie
ad affrontare e, a VINCERE, la battaglia contro il cancro.
La strada della Speranza inizia da un numero: 800 438311
Matteo Tiberi
"Quem quearitis - Chi cercate?"
Con queste parole - nell'antica liturgia pasquale della Chiesa - l'Angelo accoglie le pie donne che, immediatamente dopo la Resurrezione, si recano al sepolcro per pregare sul corpo di Cristo. La risposta delle donne "Jesum Nazarenum" è come una
Gli appuntamenti di Aprile per i soci del Sesto Milium
Martedì 13 Aprile: Grand Hotel Barone di Sassj - ore 20,15
Conviviale con il nostro socio Prof. Emanuele Borgonovo sul
tema ‘Rischio e Incertezza’
Mercoledì 21 Aprile: Università Bocconi – ore 14.00/19.00
Convegno: “Ricerca e Modelli di Assistenza nella
Sclerosi Laterale Amiotrofica e nelle malattie
Cronico-Degenerative”
Martedì 27 Aprile: Grand Hotel Barone di Sassj - ore 20,15
Conviviale con il Prof. Attilio Carlo Boriani, membro
dell’Accademia dei Lincei e padre del nostro socio Andrea
Boriani
Spazio alla musica del Sesto Milium: ‘Quem quaeritis’
Il cuore della Fondazione
è il service attivo
Il NUMERO VERDE
DELLA SPERANZA
In evidenza:
convegno sulla SLA
La nostra consueta
rubrica mensile
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scintilla che innesca un incendio: da questo breve dialogo del X secolo, la musicologia moderna fa inequivocabilmente derivare le prime forme di teatro musicale religioso (il cosiddetto Dramma Liturgico) e, nei secoli successivi, di teatro musicale tout court. Per l'arte dei suoni, tuttavia, il significato di questo inizio è di portata ben più generale. Dopo secoli di canto cristiano (l'universale Canto Gregoriano e i suoi confratelli locali Mozarabico, Gallicano, ecc.) volto a rappresentare, nella totale concordanza monodica delle voci, la soprannaturale unità del popolo, si introduce - con la giovanile ingenuità del Medioevo - un elemento di frattura di quell'unità. Per la prima volta, la musica diventa simbolo di una sensibile pluralità. Il discorso musicale - da inno corale - diventa veramente dialogo tra soggetti, più o meno concordi. I secoli successivi porteranno a splendida maturità quel tenero germoglio iniziale. Così, nel Rinascimento e nel Barocco il dialogo si fa "obliquo", tra soggetti posti a diverse altezze nello spazio sonoro (le "voci" della polifonia classica, che si imitano reciprocamente). Nel Settecento e dopo,
invece, il dialogo si dispone su un piano più "orizzontale": abbiamo l'alternanza di due o più idee musicali che si susseguono educatamente l'una all'altra senza, tendenzialmente, sovrapporsi. Stiamo parlando della splendida fioritura della forma-sonata, il "motore" delle sinfonie di Mozart e di Beethoven, dei quartetti di Haydn e di Brahms, della
miriade di Sonate pianistiche del Romanticismo e del Novecento.
Per noi, oggi, queste cose sono date per scontate e fanno parte del panorama uditivo di ogni appassionato di musica. Invece, questa concezione della costruzione sonora è caratteristica tipica dell'Occidente e della civiltà cristiana che ne ha segnato lo straordinario sviluppo. La capacità di accogliere in unità elementi (musicali) anche fortemente contraddittori - di creare, quindi, una forma - presuppone una superiore percezione dell'unità del mondo; la fiducia in un Principio ordinatore del creato che ha manifestato definitivamente la sua potenza in quel giorno di Pasqua di due millenni fa.
Umberto Bombardelli
Non capita molto spesso di incontrare persone che fanno dei loro ideali un business. Che credono che l’attività imprenditoriale abbia primariamente la funzione e il compito di migliorare il mondo in cui viviamo. Marco
Roveda è una di queste. Marco Roveda nasce a Milano nel 1951. A vent'anni fonda un'impresa di costruzioni e due anni
più tardi ne costituisce una seconda. A 22 anni si ritrova già titolare di due imprese edili, con quaranta dipendenti.
Martedì 9 Marzo: Conviviale con Marco Roveda
Musica simbolo di
pluralità e dialogo
Marco Roveda accanto
alla sua gentile
accompagnatrice
e a Pier Mario Biava
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A 27 anni ha già una discreta ricchezza, conseguita in base al modello trasmesso dal "sistema": "Studia che poi lavori, lavora che poi guadagni, guadagna che poi sei felice". Invece, trova soltanto la gratificazione materiale. Decide così di dare una svolta alla propria vita. La sua personale ricerca della felicità gli fa capire che, per essere felice,
doveva dare un senso alla sua vita e il
senso lo trova cercando di promuovere un
mondo migliore. Significa una civiltà ricca di valori e d'ideali.
Dal 1978 abbraccia l’agricoltura biodinamica e dal 1981 diviene eco imprenditore. Con Fattoria
Scaldasole, nata nell'86, si rivolge a quella che allora era una nicchia di persone già pronte a recepire un nuovo messaggio. Attraverso un
prodotto alimentare, un prodotto quindi di largo consumo, vicino alla gente, diffonde coscienza ecologica e una filosofia di vita. Con lo yogurt non vendeva solo un prodotto sano, prodotto biologicamente, ma proponeva, attraverso questo prodotto, un nuovo modo di guardare al mondo, ai consumi, all'ambiente, cercando di proporre dei valori. Nel 1997, Marco Roveda riceve il premio di Imprenditore dell'anno per la
categoria "Qualità della vita". Nel 1998, anno in cui vende la sua azienda, 1 ettaro su 15 in Italia era coltivato in modo biologico e in breve tempo oltre 60.000 aziende, ispirate dal modello di successo di Scaldasole, hanno cominciato a produrre e a trasformare prodotti biologici.
Terminata l’esperienza di Scaldasole, nasce il desiderio di continuare ad impegnarsi, non più solo attraverso un prodotto, ma a 360 gradi. Non più lavorando solamente nel mercato, ma con le persone. Dopo due anni di riflessioni su "come fare?", si concretizza il nuovo progetto: nella primavera del 2000 nasce l’idea LifeGate, presentata nel settembre 2001 e subito assurta a piattaforma del mondo eco-culturale, centro di aggregazione delle persone e delle aziende che vogliono far propri i princìpi dell'etica, dell'amore, della sostenibilità. LifeGate è la piattaforma per il mondo eco-culturale, nata per diffondere
coscienza ecologica e promuovere uno stile di vita etico, eco-sostenibile, equo-
solidale. Promuovendo i concetti di ‘People, Planet e Profit’ intende diffondere un nuovo modello economico nel quale convivano profitti, rispetto per l’ambiente e attenzione per il sociale. LifeGate ha creato il network di comunicazione (radio,
portale internet, magazine) per lo sviluppo e la diffusione del mondo dell’eco-cultura e offre alle aziende servizi di Corporate Social Responsibility per un nuovo modo di fare impresa secondo elevati standard etici, sociali e ambientali. Rientrano in quest'ambito i progetti concreti in campo ambientale
Impatto Zero® e LifeGate Energy energia rinnovabile®. LifeGate si espande in ogni sua dimensione, come network (radio, portale, magazine) e come advisor per lo sviluppo sostenibile (Impatto Zero, LifeGate Energy…).
Nel 2008 Marco Roveda riceve da Fondazione Schwab e World Economic Forum il premio internazionale “Social Entrepreneur of the Year”, che individua i migliori imprenditori sociali in trenta nazioni diverse.
Davvero straordinario è stato l’entusiasmo con cui Marco Roveda ha parlato dei propri progetti, delle proprie convinzioni, dei propri ideali. Straordinari sono stati, soprattutto, i risultati imprenditoriali che è riuscito ad ottenere nel coltivare e portare avanti tali obiettivi.
A.F.
Un marchio sinonimo
indiscusso di qualità
LifeGate: la nuova sfida
di Marco Roveda
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Pascal Mittermaier. Giovanissimo e brillante Amministratore Delegato della Filiale Italiana di una delle più importanti Aziende Farmaceutiche del mondo. La Roche Diagnostics S.p.a.
Un dirigente che sta dimostrando come sia possibile coniugare sostenibilità ambientale e performances imprenditoriali. Risparmio energetico ed economico insieme secondo il principio ‘People, Planet, Profit’ tanto caro al nostro precedente ospite, Marco Roveda.
Il Dott. Mittermaier ha illustrato - dati di bilancio alla mano - come la strutturazione dei processi produttivi di un’azienda secondo principi di sostenibilità ambientale sia non solo doveroso sotto un profilo sociale, ma anche vantaggioso sotto un profilo prettamente economico-imprenditoriale. A partire dal 2008 Roche e Roche Diagnostics hanno promosso in Italia un ventaglio di progetti ed iniziative volte a promuovere e
rafforzare tra i propri dipendenti una forte sensibilità legata alle tematiche di sostenibilità racchiusi nel progetto “Piccoli gesti che fanno molto per l’Ambiente”. Tutte le iniziative intraprese nell’ambito del programma hanno come obiettivo il risparmio delle risorse ambientali e la riduzione delle emissioni di CO2”: Carta riciclata, lampade a risparmio energetico, sensori per luci, bicchieri biodegradabili, pannelli solari, veicoli non inquinanti ed altre iniziative, piccole ma importanti, che possono fare tanto per l’ambiente. I risultati sono i 2.547 gj di energia consumati in meno nel 2008 presso il sito di Monza; le 271 tonnellate di emissioni di Co2 generate in meno nel 2008 nel sito di Monza; solo l’1,2% del totale rifiuti prodotti presso il medesimo sito destinato all’inceneritore; il 100% di energia rinnovabile acquistata ad impatto zero. Il progetto “Piccoli gesti” è stato accompagnato da una campagna di comunicazione interna. Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione affiancata al progetto è stata creata una sezione dedicata all’interno degli intranet aziendali, nella quale è stato inserito un Ecodecalogo, volto a suggerire a tutti i dipendenti alcuni piccoli gesti che, se sommati e costanti, possono diventare importanti per l’ambiente, a casa, nel proprio ufficio, negli spazi comuni dell’azienda. Tale fase dell’iniziativa sarà ulteriormente rafforzata e ampliata nel corso dei prossimi anni, con l’obiettivo di trasformare quanto proposto dall’azienda nel corso del progetto in patrimonio comune e
condiviso. La nuova campagna di comunicazione spiegherà le motivazioni di tali azioni per permettere ai piccoli gesti di tradursi in volano di comportamenti virtuosi anche nella vita extra-lavorativa di ciascun dipendente.
Pascal Mittermaier. Roche Italia S.p.a. e Roche Italia Diagnostics. Altri esempi virtuosi che è nostro dovere civico e morale seguire e trasmettere ciascuno in seno al proprio ambiente.
A.F.
Martedì 23 Marzo: Conviviale in interclub con il R.C dell’Adda
Pascal Mittermaier,
Amministratore Delegato
di Roche Diagnostics
Gli ospiti della conviviale,
in interclub con il
R.C dell’Adda
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Nell'anno 2010/2011 il nostro club sarà impegnato nuovamente nello scambio giovani organizzato dal Distretto. L'anno scorso abbiamo avuto ospite una ragazza americana, Katherine. Quest'anno abbiamo ancora ospite una ragazza americana, Kendall che abbiamo potuto incontrare in occasione della visita del Governatore al nostro club. Kendall ama la moda e ha voluto cogliere l'occasione di un anno di studio in Italia e a Milano, patria dell'alta moda e dei più importanti stilisti al mondo.
Perché scegliere lo Scambio Giovani del Rotary? Perché da più di 75 anni, gli studenti e le famiglie ospiti hanno avuto l'occasione di ampliare i propri
orizzonti attraverso lo scambio giovani del Rotary.
L’obiettivo dello Scambio Giovani risiede nella formazione delle nuove
generazioni, attraverso l’impegno scolastico ed il contatto “dal vivo” e quotidiano con abitudini, costumi e culture diverse da quelle di casa. Il perfezionamento della lingua, non è l’elemento essenziale del programma, anche se è molto importante perché aiuta a comunicare nel paese di destinazione. Lo scambio comporta reciprocità, quindi ospitalità verso i giovani stranieri ed accoglienza nei confronti dei nostri ragazzi: è un affidare reciproco dei propri figli in mani sicure. Il Rotary Club che sponsorizza lo scambio deve assolvere ad alcuni importanti compiti durante tutto il periodo di permanenza dello studente straniero: • pagare la tassa di iscrizione alla Scuola pubblica ed i libri di testo • farsi carico dei costi dell'abbonamento ai mezzi pubblici necessari a raggiungere la scuola • corrispondere regolarmente una "paghetta" mensile • invitare lo Studente alle conviviali ed alle iniziative del Club • affiancare il Tutor nella sua attività di controllo e supporto
Le famiglie che ospitano i ragazzi
assolvono ai compiti di ospitalità più
importanti e si impegnano ad accogliere e a guidare i ragazzi nella loro avventura in paese straniero. Gli studenti stranieri sono ragazzi motivati ma anche molto giovani. Arrivano in un Paese straniero di cui conoscono molto poco, a cominciare dalla lingua. I primi tempi sono davvero duri sia in famiglia che a scuola, completamente diversa da
quella a cui sono abituati e decisamente più impegnativa per qualità e quantità. Ed è la prima famiglia che li accoglie che ha sulle spalle il compito più importante; sarà lei a dare la prima impressione del paese che li accoglie. E' quindi molto importante un'accoglienza calorosa e senza riserve da parte di tutti i membri della famiglia ospitante. Le famiglie successive troveranno uno studente già ben introdotto nel nostro sistema familiare e scolastico, con generalmente una discreta padronanza della lingua Italiana ma sempre bisognoso di attenzioni ed affetto. Le regole saranno state comunque assimilate ma andranno ribadite in quanto devono essere rispettate anche se lo studente è ormai più inserito ed autonomo. Ogni studente ha una suo passato ed una sua personalità. La famiglia dovrà avere quindi la sensibilità di gestire l'ospitalità
Il Rotary Sesto Milium e lo Scambio Giovani
Marina Rasnesi Lo scambio giovani:
un progetto portato
avanti da più di 75 anni
Gian Galeazzo Riario
Sforza, il figlio Umberto e
la moglie Elena con
Kendall
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calibrando l'atteggiamento in base al carattere ed al comportamento del ragazzo/a ospite.
Lo studente straniero ha ricevuto prima della partenza dal Rotary locale le stesse indicazioni e regole da osservare dello studente italiano in partenza. E' quindi obbligato, pena il rimpatrio, a comportarsi in maniera adeguata. In ogni caso sono riconosciuti dei diritti e dei doveri che ogni studente straniero e italiano in procinto di partire deve assimilare.
DIRITTI
• Inserimento nella famiglia con affetto e coinvolgimento • rispetto della sua personalità e delle sue convinzioni religiose • sistemazione confortevole e con possibilità di momenti di privacy • vitto adeguato • illustrazione delle attrattive culturali e turistiche locali, possibilmente anche di altre località Italiane • supporto da parte del Tutor nominato dal Club sponsor • "paghetta" a carico del Club Rotary corrisposta regolarmente
DOVERI
• la lingua Italiana deve essere studiata ed appresa il più velocemente possibile • la frequenza costante e con profitto della Scuola è obbligatoria • adeguamento alle abitudini della famiglia ospite • comportamento rispettoso ed educato sia a casa che a scuola • partecipazione alle attività del Club Rotary sponsor • partecipazione agli incontri organizzati dalla Commissione Scambio Giovani Il Tutor nominato dal Club sponsor rappresenta il punto di riferimento per lo Studente e le famiglie ospitanti; tiene i contatti con il Club sponsor e con la Commissione Distrettuale. La qualità del suo impegno garantisce la riuscita dello scambio. Alcuni dei compiti principali del Tutor sono: • accogliere con calore, insieme alla famiglia ospitante, lo Studente all'arrivo, • fornire immediatamente i propri riferimenti telefonici e di posta elettronica in modo da poter essere contattato da subito in caso di necessità. • essere reperibile e disponibile, sia per lo Studente che per le famiglie, per informazioni, consigli e sostegno. • invitare lo Studente alle conviviali del Club Quest'anno, per la prima volta, mi sono avvicinata al mondo dello scambio giovani con l'incarico, insieme a Ming San Hu, di tutor di
Kendall e ho scoperto un mondo nuovo. Ho imparato a vedere la mia città con occhi diversi, quelli di una ragazza che arriva e
non conosce nulla. E ho imparato a confrontarmi con i problemi di tutti i giorni di una ragazza di 17 anni. Kendall è una ragazza decisa, ha imparato velocemente la nostra lingua, si è inserita molto bene a scuola, ha raggiunto risultati decisamente lodevoli e mi auguro che riporti in America un po' del nostro spirito e del nostro calore.
Marina Rasnesi
Diritti e doveri degli
studenti stranieri
Kendall insieme a Pier
Mario e al Governatore
Marino Magri
Ming San Hu
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Il prossimo Mercoledì 21 Aprile - alle ore14:30 presso l’Università Bocconi - si svolgerà un importantissimo Convegno, organizzato dai Centri di ricerca Eleusi (diretto dal nostro socio Prof. Emanuele Borgonovo) e Cergas (direttore Prof. Borgonovi), e patrocinato dal nostro Club e dal Distretto 2040, dal seguente titolo:
"Ricerca e modelli di Assistenza nella Sclerosi Laterale Amiotrofica e
nelle Malattie Cronico-Degenerative".
Patologie quali la sclerosi laterale amiotrofica, e, più in generale, le malattie
cronico-degenerative, non coinvolgono soltanto aspetti medici, ma vanno ad
interessare il tessuto sociale e familiare intorno al malato. Gli interrogativi che
medici e centri di assistenza si pongono riguardano da una parte le frontiere della
ricerca, della scienza e delle nostre conoscenze del funzionamento del corpo umano,
dall’altra vedono la necessità di organizzare nuovi modelli di assistenza. Scopo del
convegno è di esaminare gli aspetti sociali, assistenziali, economici, medici e di
ricerca scientifica relativi alla sclerosi laterale amiotrofica e, più in generale, alle
malattie cronico-degenerative (Prof. E. Borgonovo) Saranno presenti, tra gli altri, il Governatore Marino Magri e l'Amministratore
Delegato della Bocconi , Bruno Pavesi. Il convegno vedrà altresì la presenza, in qualità di relatori, di Professori e Ricercatori provenienti dagli USA, nonché il Prof. Melazzini (Presidente Nazionale AISLA Onlus), Chantal Borgonovo (moglie del calciatore Stefano Borgonovo affetto da SLA,), il nostro socio onorario Giovanni Longoni, il Direttore Sanitario del Niguarda e altri medici.
Il convegno si svolgerà presso l’Aula N02, Piazza Sraffa n. 13. La partecipazione è libera e gratuita. È richiesta l’iscrizione all’indirizzo www.unibocconi.it/eventi.
Cari Soci,
in previsione dell'importante convegno organizzato in collaborazione con l'Università Bocconi sulla ricerca per la lotta contro la SLA, ho pensato di ricordare una massima che ben raffigura le due anime che indirizzano la nostra vita, due impulsi a volte in competizione, ma che uniti, possono costituire un vero e proprio moltiplicatore di forze, nella ricerca scientifica, così come nella vita di tutti i giorni.
Ming San Hu
"Ragione e passione sono timone e vela
della nostra anima navigante" (Kahil Gibran)
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La striscia di Ming
Prossimi eventi di Club: 21 Aprile Convegno sulla SLA UN APPUNTAMENTO
ASSOLUTAMENTE
DA NON PERDERE
Pillole di saggezza…