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La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Date post: 02-May-2015
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La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta
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Page 1: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona

presenta

Page 2: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Vincenzo Dalberti Carta geografica del nuovoCantone Ticino

Bandiera Cantone Ticino, con stemma (1803)

Page 3: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

INDICE

1. Introduzione2. Bandiera e cartina della Repubblica Elvetica 1798 - 1802/33. Osservazioni su: Argovia (Fricktal) - Giura - Neuchâtel4. Il Ticino sotto l’Elvetica, alcune caratteristiche, 1798-1802/35. L’Atto di Mediazione6. Atto di Mediazione nella parte riguardante il nuovo Cantone Ticino7. Caratteristiche del Ticino con l’”Atto di Mediazione”8. La costituzione del 19 febbraio 18039. Alcuni personaggi del Piccolo Consiglio10. La rete viaria ticinese11. Monumento all’indipendenza ticinese 1903, Bellinzona piazza Indipendenza12. La bandiera del nuovo Cantone13. Bandiere storiche14. La legge sulla scuola15. I Patriziati16. Archivio Cantonale 180317. La situazione carceraria18. Castello Visconteo di Locarno19. Le monete del nuovo Cantone20. La Svizzera dalla Repubblica Elvetica alla Mediazione21. Bibliografia

Page 4: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

INTRODUZIONE

La presente ricerca non pretende di essere esaustiva,né tantomeno di essere concorrenziale con gli specialisti del settore, si propone invece di presentare in forma semplice e schematica certi aspetti del periodo storico preso in considerazione, optando soprattutto sugli avvenimenti ticinesi. L’intento è dunquequello di fornire un aiuto ai docenti perché possano, forse, trovare uno spunto di partenza per le loro lezioni. Se abbiamo presentato certi avvenimenti, luoghi o personaggi piuttosto che altri è perché pensiamo siano i più significativi. Abbiamo limitato la ricerca storica al solo materiale disponibile al Centro didattico di Bellinzona.

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BANDIERA E CARTINA DELLA REPUBBLICA ELVETICA1798 - 1803

I colori della bandiera ufficiale, disposti orizzontalmente, non hanno nessun legame conla tradizione elvetica e sonoun’adozione della bandieratricolore francese. (Vedi capitolo“Bandiere storiche”)

I 19 Cantoni della Repubblica Elvetica. Il Canton Argovia, il Giura e il Cantone di Neuchâtel non facevano parte della Svizzera a quel tempo.

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Page 6: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Il Fricktal è una parte del Cantone di Argovia che comprende i distretti di Rheinfelden e di Laufenbourg. Nel 1748 l’Austria pensava di vendere il Fricktal a Basilea ma cambiò idea l’hanno seguente. In un articolo segreto di Campo-Formio (17 ottobre 1797) l’imperatore Francesco rinunciavaal Fricktal in favore del duca di Modena, ma le cose non cambiarono fino allapace di Lunéville (9 febbraio 1801). L’articolo due di questo trattato disponevache l’imperatore cedeva alla Francia il Fricktal e tutti i possedimenti situati traZurzach e Basilea. Il governo francese si riservava in seguito il diritto di cedere questa striscia di terra alla Repubblica Elvetica. Ma la cessione non andò mai in porto e il balivo austriaco continuò ad amministrare Rheinfelden. Il medico Fahrländer prese in mano il governo del Fricktal il 6 gennaio 1802, creò una costituzione, e ne divenne il prefetto. Il 18 agosto il direttorio Elvetico ammise ilFricktal come cantone svizzero autonomo. A settembre il prefetto fu rovesciato da un colpo di stato preparato da Karl Fetzer e Baptiste Jehle D’Olsberg, quest’ultimo partecipò alle delibere della Consulta. È probabilmente a seguito di questo intervento che il Fricktal fu definitivamente riunito con l’Atto di Mediazioneal Canton Argovia appena costituito. (DHBS, Neuchâtel, 1921)

Il Giura divenne Cantone nel 1978.

Neuchâtel entrò a far parte della Confederazione Elvetica con il Vallese e Ginevra il 12 settembre 1814.

OSSERVAZIONI SU: ARGOVIA (FRICKTAL) - NEUCHÂTEL - GIURA

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Page 7: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Il TICINO SOTTO L’ELVETICA alcune caratteristiche

1798-1802/3

Ordinamento politico-amministrativo

Sotto il regime unitario scomparvero i “baliaggi italiani” per far posto a due “Cantoni” (o Prefetture), due semplici divisioni amministrative: il “cantone di Bellinzona” comprendente Bellinzona e le tre valli ambrosiane (Valli di Riviera, Blenio e Leventina) e il “cantone di Lugano”comprendente il Sottoceneri (con i distretti di Mendrisio, Lugano), Locarno e la Vallemaggia. Ogni Cantone era amministrato da un Prefetto: il colonnello Giuseppe Rusconi per il Cantone di Bellinzona e Giacomo Bonvicini per il Cantone di Lugano.

La Svizzera dal formarsi delle Alpi agli interrogativi riguardanti il futuro, Ex-libris,

Zurigo, 1975

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Page 8: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Questo nuovo ordinamento politico-amministrativo incontrò l’opposizionedi gran parte del popolo ticinese per motivi diversi:

- peso delle imposte - dover fornire un contingente di ottocento soldati per l’esercito federale- contegno altezzoso dei rappresentati francesi- contrasto tra i due partiti degli Aristocratici e dei Patrioti, detto anche partito francese

Ex voto del soldato Rodoni di Artore, militare al servizio napoleonico feritonel 1808. Dopo il disastro di Russia

il governo, nonostante l’arruolamentocoatto di cattivi soggetti, malviventi e

vagabondi, non riuscì a racimolare che 26 reclute sulle 180 che avrebbe dovuto

fornire alla Francia.Ceschi, Ottocento ticinese, Dadò, 1986

Archivio di stato, Bellinzona

Archivio di stato, Bellinzona

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Page 9: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

L’ATTO DI MEDIAZIONE

L’Atto di Mediazione segnò la fine della Repubblica Elvetica, già da tempo in declino. I conflitti tra le due opposte fazionisi acuirono così tanto che Napoleone Bonaparte, dopo solo cinque anni di governo unitario, impose alla Svizzera una nuova Costituzione (30 settembre 1802),denominata “Atto di Mediazione”.Nasce così la nuova Confederazione di 19 cantoni: tra quelli nuovi compare anche il Ticino con capitale Bellinzona. Non sarebbe stato facile superare i regionalismiper dar vita a un solo cantone: subito divampò la polemica tra Lugano e Bellinzonaper la scelta della capitale.

1803- I nuovi Cantoni: Argovia, Turgovia, San Gallo, Grigioni, Vaud e Ticino

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Page 10: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Atto di Mediazione nella parte riguardante il nuovo Cantone TicinoAmiens, 27 giugno 1803

(Archivio di stato, Bellinzona)

Nell’Atto di Mediazione campeggia la figura della Francia con nella destra la spada e nella sinistra l’alloro.

Non figura la data di stampa, né il nome dello stampatore.Torna

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Page 11: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Caratteristiche del Ticino con l’”Atto di Mediazione”

L’”Atto” sarebbe entrato in funzione il 15 aprile 1803 facendo nascere la Confederazione dei 19 Cantoni che diventano Stati. Dovranno accettare norme comuni nel campo delle dogane, delle monete e della politica estera.

Novità per il Ticino: -il confine amministrativo interno è annullato-si distribuisce in 8 distretti (Mendrisio, Locarno, Vallemaggia, Lugano, Riviera, Bellinzona, Leventina, Blenio)-si istituisce il Gran Consiglio (potere legislativo), il Piccolo Consiglio (potere esecutivo) e un Tribunale d’Appello

-20.05.1803: sessione inaugurale del Canton Ticino al convento dei Benedettini a Bellinzona

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Page 12: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

LA COSTITUZIONE DEL 19 FEBBRAIO 1803

Art. 1. Il Cantone del Ticino comprende, oltre il territorio rinchiuso ne’ suoi limiti attuali, la Valle Leventina.Art.2. Egli è diviso in otto Distretti, cioè: Mendrisio, Lugano, Locarno, Valle MaggiaBellinzona, Riviera, Blenio e Leventina. Bellinzona è il Capo luogo del Cantone.Li otto Distretti sono divisi in 38 Circoli. I cittadini si riuniscono, quando v’ha luogoin Assemblee di Comune, et in Assemblee di Circolo.Art.3. Per esercitare i diritti di Cittadino in un’Assemblea di Comune, o di Circolo,si richiede: 1. Essere domiciliato da un anno nel Circolo, o nella Comune;2. Avere l’età d’anni venti, essere ammogliato, od esserlo stato; oppure avere l’età ditrent’anni se non ammogliato; 3. Esser proprietario, o usufruttuario d’uno stabile del valore di 200 franchi svizzeri, o d’un credito di 300 franchi ipotecato su d’uno stabile;4. Nei circolo ove eranvi dei Patriziati, se non si era prima patrizio d’una delle Comunidel Cantone, pagare alla cassa de’ poveri del suo domicilio un’annua somma, che saràregolata dalla Legge, giusta il valore delle proprietà della Comune, in cui minimum saràdi sei franchi, e il maximum di cinquanta; ciò non di meno per la prima elezione sarà sufficiente di pagare il tre per cento del prezzo dell’ultimo contratto d’acquisto del Patriziato. Sono eccettuati da questa quarta condizione i ministri del Culto, e i capi di famiglia nati in Svizzera, o nel paese una volta suddito della Svizzera, i padri di quattro figli, che passano l’età di anni 16, gl’inscritti nelle milizie e che hanno un mestiere, od uno stabilimento. Torna

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TITOLO 1. DIVISIONE DEL TERRITORIO E STATO POLITICO DEI CITTADINI

Storia della Svizzera, Dorand [et al.], Locarno, Dadò, 2001

Page 13: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Il 20 maggio 1803 si insediano le prime autorità costituzionali: un Gran Consiglio di110 deputati, fra i quali viene eletto un Governo di 9 membri. I magistrati ticinesi devono subitoconfrontarsi con polemiche regionalistiche tra Lugano e Bellinzona per la scelta della capitale, ma anche con altri problemi ben più seri e acuiti dalle difficoltà finanziarie, quali la costruzione della rete stradale, l'istruzione del popolo, la lotta all'indigenza e alle malattie endemiche.L'integrità stessa del cantone è messa in pericolo quando Napoleone, divenuto imperatore, trasforma la Repubblica Cisalpina in Regno d'Italia, che intende ampliare con l'annessione di parte del Ticino. Solo la disastrosa campagna di Russia costringe l'imperatore a ritirare le truppe d'occupazione salvando il Ticino. Con la sconfitta di Napoleone nel 1813 crolla però anche il sistema della Mediazione. Alla fine del 1814 il Ticino si diede una nuova costituzione, che limitava i diritti e le libertà dei cittadini. (Soria della Svizzera, Dorand [et al.], Locarno, Dadò)

Carta geografica del nuovoCantone Ticino, pubblicata

dal P. Paolo Ghiringhellinell’Helvetischer Almanch

für das Jahr 1812.Ceschi, Ottocento ticinese,

Dadò, 1986

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Page 14: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Il Gran Consiglio elegge il Piccolo Consiglio nelle persone di:

V. Dalberti di Olivone, G. Rusconi di Giubiasco, G.B. Maggi di Castel San Pietro, G.B. Quadri di Magliaso, A. Zeglio di Ambrì, A. Maderni di Mendrisio, Zurini arciprete di Riva San Vitale, A. Caglioni di Ascona e G. Reali di Cadro.

Una lastra di marmo posta all’entrata della galleria dei Benedettini a Bellinzona ricorda la prima seduta inaugurale del Gran Consiglio con queste parole:

La seduta costitutiva fu tenuta nel Convento dei Benedettini, ex Banca dello Stato (Piazza Collegiata)

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“Agli albori del secolo XIX il Ticino sorto a dignità di Stato sovrano entrava nella lega dei Cantoni Confederati. Il Gran Consiglio eletto in liberi popolari comizi tenne in questa vetusta sede la sua prima seduta inaugurale il 20 maggio 1803. Autorità e popolo riconoscenti un secolo dopo il 20 maggio 1903 commemorando il fausto evento”.

Page 15: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Il potere giudiziario

L’amministrazione della giustizia, completamente separata dal potere legislativo ed esecutivo, è curata dai Giudici di pace, dai Tribunali di

prima istanza, da un Tribunale amministrativo e da un Tribunale d’Appello, composto di 13 membri nominati per 2 anni dal Gran Consiglio.

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Page 16: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Alcuni personaggi del Piccolo Consiglio

Vincenzo Dalberti primo presidente dell’esecutivo

1803

Nato a Milano nel 1763, studioso, specialista di storia economica, ordinato sacerdote nel 1786, tornò al suo paese

di origine (Olivone) come cappellano. Qui si trasferì poco prima del 1798, mettendo subito in luce le suedoti politiche. Restò in governo fino al 1814 poi assunse la

carica di segretario di Stato e tornò al governo con la Riforma del 1830 fino 1837. Morì a Olivone nel 1847, dove è sepolto.

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Page 17: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Giuseppe Rusconi di GiubiascoConsigliere di stato

1803

Di famiglia di tradizioni militari nacque a Saragozza nel 1749. Ritornò nella sua casa patrizia a Giubiasco con il grado di tenente colonnello.

Comandante delle milizie del baliaggio bellinzonese e prefetto nazionaledel cantone di Bellinzona fino al 1801, morì nel 1817.

“Non era uomo di legge, né pare avesse molto studiato in letteratura, ma era coscienzioso, indefesso, cauto e godeva della stima generale.

Era da tutti chiamato “il Colonnello””.Storia della Svizzera italiana, Franscini, Lugano, 1993

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Page 18: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

La rete viaria ticinese

La prima legge in materia di costruzioni stradaliemanata nel 1804, prevedeva la realizzazionedella “strada maestra” che da Chiasso, attraverso il Ceneri, la cui strada fu iniziata nel 1806, avrebbeportato al S. Gottardo.L’onere finanziario di tali impegnipesò molto sul magro bilancio cantonalenel periodo 1803-1814 per il 38% in media.

Materiali e documenti di storia dell’Ottocento, nel Duecentesimo della nascita di Stefano Franscini,

DIC, DS, UIM, 1996

Cronologia della rete viaria:1805-06 Mendrisio-Coldrerio1806 Bellinzona bivio della Moesa1806-08 Lugano Ponte Tresa1806-08 Lugano Ostarietta Agno1807-08 Coldrerio Chiasso1808-11 Ostarietta Cadenazzo Vira1810 Cadenazzo Bellinzona1810-11 Bellinzona Locarno (riva destra del Ticino)1810-18 Mendrisio-Lugano1813-1816 Bivio Moesa Biasca Giornico1814 Ponte della Torretta

Il ponte della Torretta costruito a Bellinzonanel 1814 toglieva Locarno e i villaggi sulla sponda destra del fiume Ticino da un isolamento stradale plurisecolare.

Ceschi, Ottocento ticinese, Dadò, 1986Stampa di Jakob Meyer,1815 (Lugano, Archivio storico)

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Page 19: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

“Le strade, senza eccezione, sono molto belle e solidamente costruite. Particolarmente quella del Monte Ceneri viene lodata dai competenti. Si desidererebbe solo fossero più larghe per evitare le difficoltà di transito. Da Bellinzona a Lugano, Locarno, alle Valli Leventina e Blenio, in parte si può viaggiare magnificamente in diligenza e in parte non si può fare un passo senza ricevere duri colpi alle costole. Il Cantone ha destinato alla costruzione di nuove strade molto più denaro di quanto ricevuto dalle dogane e dai pedaggi”.

SPESE

Entrate e uscite per il 1808 -1809 -1810

Antonio Galli, Il Ticino all’inizio dell’Ottocento, nella descrizione “topografica e statistica”, di Paolo Ghiringhelli

con note, raffronti e aggiunte, Bellinzona-Lugano, Istituto Editoriale Ticinese, 1943

ENTRATE

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Page 20: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

MONUMENTO ALL’INDIPENDENZA TICINESE 1903

Lo scultore Natale Albisetti (Stabio 1863-1923) è ancor oggi una personalità mal conosciuta. Studiò a Brera, si recò a Lione e poi a Parigi.

Quattro bronzi e una lastra di marmo ricoprono il monumento

all’Indipendenza ticinese,costruito nel 1903 per

commemorare la nascita del Canton Ticino.

L’Obelisco ricordala campagna napoleonica

in Egitto.

1. Il Ticino accolto dalla Confederazione2. La pace, l’abbondanza, la giustizia

1

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BELLINZONA PIAZZA INDIPENDENZA

Page 21: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

LA BANDIERA DEL NUOVO CANTONE

Flavio Cotti, nella sua allocuzione pronunciata in onore del capo dello Stato francese, ha messo in luce la profonda e positiva influenza che la Francia ha avuto sulle sorti del nostro Cantone già nei secoli addietro. Ha rammentato la Rivoluzione francese del 1789, i cui principi di libertà ed uguaglianza non hanno tardato apropagarsi fino alle nostre latitudini. Cotti ha poi ricordato che se il Ticino nel 1803 è stato elevato al ruolo di Cantone sovrano, ciò è stato possibile grazie all'Atto di mediazione concluso a Parigi in quell'anno, sulla cui firma non poca influenza ebbe Napoleone. Il presidente della Confederazione ha poi concluso il suo discorso ricordando con piacere come i colori della bandiera ticinese siano gli stessi di quelli delcomune di Parigi.

Articolo apparso sulCorriere del Ticino,

sabato 31 ottobre 1998,in occasione della visita in Ticino

del presidente della Repubblica francese Jacques Chirac al

Castelgrande di Bellinzona.Torna

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Bandiera attuale

Page 22: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

Bandiera Cantone Ticino, non adottata (1803 ca.)

Misure: tela 180 x 160, asta cm 303Proprietà: Archivio Cantonale, Bellinzona

Bandiera Cantone Ticino, con stemma (1803?)Misure: tela cm 190x175, asta cm 340

Proprietà: Museo storico, città di Lugano

Bandiera Repubblica Elvetica (1798)Misure: tela 180x125, asta cm 307

Proprietà: Archivio cantonale, Bellinzona

BANDIERE STORICHEBandiere storiche ticinesi, mostra storica del Duecentesimo

dell’indipendenza ticinese Lugano, Villa Ciani, agosto-ottobre 1998(Archivio di stato, Bellinzona)

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Page 23: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

LA LEGGE SULLA SCUOLA

La legge prevedeva: - scuola primaria in ogni Comune-obbligo di frequenza per tutti i “minorenni”-affidamento dell’insegnamento “ai Parrochi, Capellani, ed altre persone capaci, e probe indistintamente”-multe ai padri, tutori e curatori non adempienti

Nessun regolamento stabilì però chi fossero i “minorenni” quali i tempi dell’obbligo, e chi dovesse vigilare e chi finanziare.

La prima legge sulla scuola, 4 giugno 1804

Il Canton Ticino aveva istituito la scuolapubblica già nel primo anno della propriaesistenza, nel 1804, eppure dopo oltre 25anni stava ancora aspettando che le buoneintenzioni si traducessero in realtà

Il Canton Ticino nei primi anni della sua autonomia1803-1814

Scuola ticinese, no. 65, Bellinzona, 1978 Torna

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Page 24: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

I PATRIZIATI

La Rivoluzione francese con l’introduzione di nuove strutture e nuove denominazioni (municipalità, prefetto, ecc.), cancella in pratica il termine di vicinia per sostituirlo con borghesia prima e Patriziato poi: dove per Patriziato si intende governo patrizio, denominazionesvizzero tedesca attinta secondo il Caroni, “alla storia di città che come Bena, Lucerna, Friborgo e Soletta erano rette in modo oligarchico da una categoria di privilegiati”.L’atto di Mediazione nel 1803 istituirà accanto al Patriziato il Comune politico, per cui si arriverà alla promulgazione di due diverse leggi intese a ordinare e definire quelle che ormai erano considerate istituzioni separate all’interno di uno stesso comune.

Regolatti, Il Cittadino, Salvioni, Bellinzona, 1996

Il periodo che corre dal 1803 al 1835 è il periodo che si considera del Patriziato comunale.La Costituzione della Mediazione stabilì agli art. 3 e 4 î requisiti richiesti “per esercitare i diritti di cittadino in un assemblea di Comune e di circolo”. Fra questi capeggiava all’art. 3 cifra 4 il possesso dello stato di Patrizio.

Documenti della Commissione di studio sul patriziato ticinese, DI, Bellinzona, 1975

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Page 25: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

La storia dell'Archivio cantonale, sorto per esigenze amministrative, è legata alla nascita del Canton Ticino nel 1803. Fino al 1882 l'archivio non ebbe una sede stabile: non avendo il Ticino una capitale fissa, parte del materiale continuò a peregrinare dal 1821, con un ciclo seiennale fra Bellinzona, Locarno e Lugano, le tre città che a turno ricoprivano la carica di capoluogo.

ARCHIVIO CANTONALE 1803

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Poche settimane dopo la sua installazione il Piccolo Consiglionominò un paio di segretari per il suo “burò” e il primo archivistacantonale, Carlo Lissone. … Una decina di anni più tardi ilConsiglio di Stato, “sentito il rapporto del suo Segretario qualmente l’archivio del Governo è in uno stato di intera confusione, o che per meglio dire non vi è archivio propriamente detto, ne regola certa per rinvenire i documenti”,e ritenuto che “trattandosi di organizzare l’archivio dello statodall’anno 1803 a questa parte (…) è necessario l’impiego dimoltissimo tempo”, decise di nominare ben due archivisti. Al Lissone, riconfermato, venne ad aggiungersi Agostino Pozzi

Scrinium, studi e testimonianze…, Locarno, 1976

Page 26: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

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LA SITUAZIONE CARCERARIA

Uno dei primi atti legislativi più importanti fu la legge del 15 maggio 1804, firmata del Presidente del Gran Consiglio Rusconi e dai segretari Marcacci e Capra, con la quale il Piccolo Consiglio doveva: - provvedere ad erigere una casa di lavoro (che sarà poi chiamata anche Ergastolo o Casa di forza)- “fissare il luogo, le regole, l’ordine e la direzione di tale stabilimento…”- richiamare dai penitenziari di oltre Gottardo i cittadini ticinesi condannati.

Ubicazione: la scelta fu facile: Castelgrande di Bellinzona, già proposto nel breve periododella Repubblica Elvetica, era luogo giudicato ventilato, salubre e vicino all’abitato. È difficile ricostruire tutta la storia dell’Ergastolo cantonale, i documenti sono andati dispersi, i rendiconti governativi possono però fornire ragguagli.

Jacomella, Carceri, carcerieri , carcerati, Locarno, Dadò, 1992

Page 27: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

LE MONETE DEL NUOVO CANTONE

L’undici agosto 1803 la Dieta (assemblea dei rappresentanti dei Cantoni) decideva che le emissioni cantonali dovessero avere una stessa unità

monetaria, “il franco”. Le monete dovevano portare da una parte la scritta “Confederazione Svizzera” con un guerriero abbigliato all’antica e appoggiato a uno scudo dentro il quale doveva stare la scritta

“XIX Cantoni”. Dall’altra parte lo stemma e il nome del Cantone.

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Page 28: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

La vecchia Confederazione 1291-1798

La Repubblica Elvetica 1798-1802/3

La Mediazione 1803-1814

La Restaurazione 1815-1848

CRONOLOGIA

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Page 29: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

DIFFERENZE

REPUBBBLICA ELVETICA MEDIAZIONE

- impopolare- presenza dell’occupazione militare- imposta dall’esterno, non è un fenomeno spontaneo- fine dell’Indipendenza nazionale- non teneva conto della tradizione Svizzera- abolizione del regime corporativo- abolizione delle dogane interne- dichiarazione dei diritti dell’uomo- 19 cantoni- abolizione dei vecchi privilegi feudali- Repubblica unitaria centralizzata, basata sulla sovranità popolare e la separazione dei poteri: legislativo, esecutivo

- popolare- spariscono le truppe d’occupazione- porta la pace e la prosperità- teneva conto delle condizioni cantonali- sviluppo economico- 19 cantoni- Stato federativo, il cantone riacquista la sua autonomia- sovranità popolare scompare in alcuni cantoni- rinasce la dieta- separazione dei poteri non è mantenuta a livello cantonale

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Page 30: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

BIBLIOGRAFIA

SVIZZERA

- La Svizzera dal formarsi delle Alpi agli interrogativi riguardanti il futuro, Zurigo, Ex Libris, 1975

- Calgari / Agliati, Storia della Svizzera, dalla preistoria al 1815, Bellinzona, Casagrande, 1969

- Kreis, Cento anni della nostra storia, la Svizzera nell’Ottocento Locarno, Dadò, 1986

- Dictionaire Historique & biographique de la Suisse, Neuchâtel, 1921 - Dizionario storico della Svizzera, (trilingue), http://www.dhs.ch/

- Dorand, Storia della Svizzera, Locarno, Dadò, 1989

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Page 31: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

TICINO

- Rossi / Pometta, Storia del Cantone Ticino, Locarno, Dadò, 1980 - Quirici, Lineamenti di storia ticinese e svizzera, Lugano, Bellinzona Istituto editoriale ticinese, 1969

- Calgari, Idea di una storia del Ticino, Locarno, Pedrazzini, 1966

- Il Cantone Ticino nei primi anni della sua autonomia 1803-1814…, Bellinzona, DPE, 1978, in Scuola ticinese, no. 65 (+tavole)

- Nel duecentesimo della nascita di Stefano Franscini, materiali e documenti di storia ticinese dell'Ottocento, a cura degli esperti di storia di Scuola media,

Bellinzona ,UIM, 1996

- Ghiringhelli, Il Ticino all'inizio dell'Ottocento…, Bellinzona, Lugano, Istituto editoriale ticinese, 1943

- Nething, Il San Gottardo…, Bellinzona, Banca del Gottardo, 1980

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Page 32: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

- Foletti, Arte nell’Ottocento…, Locarno, Dadò, 2001

- Caldelari, Stradario del borgo di Giubiasco, Porza, Lugano, Trelingua, 1978

- Ceschi, Ottocento Ticinese, Locarno, Dadò, 1986

- Scrinium, studi e testimonianze…, Locarno, 1976

- Guida dell’Archivio Cantonale, a cura di Giuseppe Martinola, Bellinzona, Grassi, 1951

- Bandiere storiche ticinesi, mostra storica del Duecentesimo dell’indipendenza ticinese Lugano, Villa Ciani, agosto-ottobre 1998 (Archivio di Stato, Bellinzona)

- Ghiringhelli, Il cittadino e il voto, materiali sull’evoluzione dei sistemi elettorali nel Canton Ticino, 1803-1990, Locarno, Dadò, 1995

- Franscini, Storia della Svizzera italiana, dal 1797 al 1802, Lugano, Unione di Banche Svizzere, 1993

- Jacomella, Carceri carcerieri - carcerati, Locarno, Dadò, 1992

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Page 33: La Biblioteca del Centro didattico cantonale di Bellinzona presenta.

- Galli, Il Ticino all’inizio dell’Ottocento, nella descrizione “topografica e statistica” Bellinzona-Lugano, Istituto editoriale Ticinese, 1943

Copy: DIC, DS, CDBe - Realizzato da: Onella Monti / Manuel Droz - 2002Torna

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