LA BIOETICA e IL DOLORE
L’ATTUALE ORGANIZZAZIONE INFERMIERISTICA della TERAPIA del DOLORE nell’ASL CN2
Maria Gabriella Brociero
LA BIOETICA e IL DOLORE
““Il dolore Il dolore èèqualsiasi cosa che qualsiasi cosa che la persona che lo la persona che lo prova dice che prova dice che èèed esiste ogni ed esiste ogni qualvolta la qualvolta la
persona dice che persona dice che cc’è”’è”
M.McCafferyM.McCaffery
˝…
“ … ma io ero viva e sentivo tutto”
Preferiamo parlare di…
• Pianificazione dell’assistenza infermieristica per la persona con dolore (>>> soggetto)
piuttosto che di…
• Gestione del dolore (>>> fenomeno)
CODICE DEONTOLOGICO DELL’INFERMIERE 2009
� Articolo 34
L’infermiere si attiva per prevenire e contrastare il dolore e alleviare la sofferenza.
Si adopera affinché l’assistito riceva tutti i trattamenti necessari
D.I. di DOLORE
� Il processo diagnostico che l’infermiere compie per una corretta anamnesi algologica infermieristica non può e non deve limitarsi all’osservazione oggettiva di un dolore fisicizzato, ma è piuttosto fondato sulla valutazione del dolore comunicato
Il PROCESSO di ASSISTENZA INFERMIERISTICA
Consente di interpretare efficacemente
• sia l’oggettività del dolore
• sia la soggettività del dolore della p.a., secondo una peculiare ed unica esperienza personale (dimensione comunicativa e sociale del dolore)
la comprensione della persona che prova dolore può trovare adeguata risposta operativa non tanto nel singolo atto sanitario, ma piuttosto in un complesso di rimedi di tipo strategico e non standardizzabile
Indicatori di efficacia
OBIETTIVO
Rendere accettabile il dolore che si prova nello svolgimento delle più comuni attivitàquotidiane del vivere: alimentarsi, muoversi, eliminare feci e urine, respirare…
Massimizzare la qualità di vita della persona nonostante il dolore
Pluralità di interventi
• Somministrazione di farmaci• Tecniche di rilassamento e controllo
(training autogeno, biofeedback…)• T. di distrazione (deviazione verso altri
stimoli: visivo, uditivo, tattile cinestesico…) • T. di stimolazione cutanea (massaggio,
applicazioni fredde e calde…)
La prima terapia del dolore è il professionista stesso (presenza, ascolto, contatto fisico)
Accertamento: l’infermiere raccoglie i dati completi
relativi alla salute dell’assistito o alla situazione
Diagnosi infermieristica: l’infermiere analizza i dati
dell’accertamento per determinare il problema
assistenziale
Pianificazione dei risultati: l’infermiere identifica i
risultati attesi per un piano personalizzato per
l’assistito e definisce gli indicatori di valutazione
Pianificazione degli interventi: l’infermiere elabora
un piano di assistenza che prescrive strategie e
alternative per ottenere i risultati attesi e
programma le attività infermieristiche assistenziali
Attuazione: l’infermiere attua il piano di assistenza
stabilito e registra le attività pianificate
Valutazione: l’infermiere valuta l’evoluzione verso il
raggiungimento dei risultati identificati
ACCERTAMENTO CARATTERISTICHE DEFINENTI E
FATTORI DI RISCHIO
TASSONOMIA NANDA
SCALE DI
VALUTAZIONE
DIAGNOSI NANDA
PIANIFICAZIONE
DEI RISULTATI
TASSONOMIA NOC
INDICATORI
DI VALUTAZIONE
TASSONOMIA
NOC
PIANIFICAZIONE
DEGLI INTERVENTI
TASSONOMIA NIC
ATTIVITA’
TASSONOMIA
NIC
ATTUAZIONE
VALUTAZIONE
Fasi del processo infermieristico
Accertamento inf.cosecondo M. Gordon
1. Percezione della salute - gestione della salute
2. Nutrizionale - metabolico
3. Eliminazione
4. Attività – esercizio fisico
5. Riposo - sonno
6. Cognitivo - percettivo
7. Percezione di sé - concetto di sé
8. Ruolo-relazione
9. Sessualità - riproduzione
10. Adattamento - tolleranza allo stress
11. Valori – convinzioni
1. Percezione della salute - gestione della salute
2. Nutrizionale - metabolico
3. Eliminazione
4. Attività – esercizio fisico
5. Riposo - sonno
6. Cognitivo - percettivo
7. Percezione di sé - concetto di sé
8. Ruolo-relazione
9. Sessualità - riproduzione
10. Adattamento - tolleranza allo stress
11. Valori – convinzioni
_GESTIONE DEL DOLORE 1400
Attività specifiche
Esaminare insieme alla persona i fattori che allievano/aggravano il dolore
Osservare la persona per rilevare eventuali segni non verbali di dolore, specie nelle persone che non sono in
grado di comunicare efficacemente
Agire sui fattori ambientali che possono influenzare la risposta della persona al dolore
Insegnare i principi della gestione farmacologica del dolore
Insegnare delle tecniche non farmacologiche (ad es. musicoterapia, applicazioni calde/fredde, massaggi)
prima, dopo e, se possibile, durante le attività dolorose; prima che il dolore insorga o si aggravi; e insieme ad
altre misure di sollievo del dolore
Somministrare i farmaci prescritti prima di una attività o di una procedura dolorosa
Somministrare i farmaci prescritti
Valutare l'efficacia delle misure per il controllo del dolore mediante il continuo accertamento dell'esperienza
dolorosa
Avvisare il medico se le misure adottate sono inefficaci
Includere i familiari nelle modalità di sollievo del dolore, se possibile
Usare misure di controllo del dolore prima che questo diventi intenso (scala VNS)
_SOMMINISTRAZIONE DI ANALGESICI 2210
Attività specifiche
Controllare la prescrizione del medico relativamente al farmaco, al dosaggio e alla frequenza di
somministrazione dell'analgesico prescritto
Verificare nella storia clinica dell'assistito l'eventuale presenza di allergia a farmaci
Valutare e documentare il livello di sedazione nelle persone trattate con oppioidi
Provvedere ai bisogni di comfort e ad altre attività che contribuiscono al rilassamento, per facilitare la risposta
all'analgesia
Documentare la risposta all'analgesico e ogni effetto indesiderato
_POSIZIONAMENTO 0840
Attività specifiche
Evitare di mettere la persona in un a posizione che ne aumenti il dolore
Ridurre al minimo la frizione e la forza di taglio nel posizionare o girare la persona
Utilizzo dei presidi (reggischiena, tavoletta, archetto, sacchetti sabbia, parti mobili del letto)
Coinvolgere la persona nei cambi di posizione
Inserire nel piano di assistenza la posizione che la persona preferisce per dormire
_CONTROLLO DEL DOLORE
1605
160502 Riconosce l’inizio del
dolore
160504 Adotta misure di
sollievo non analgesiche
160505 Usa correttamente
gli analgesici
160511 Riferisce che il
dolore è sotto controllo
_LIVELLO DI STRESS 1212
121213 Irrequietezza
121214 Disturbi del sonno
121220 Irritabilità
_LIVELLO DI DOLORE 2102
210201 Dolore riferito
210206 Espressioni facciali
210217 Lamento e pianto
CARATTERISTICHE DEFINENTI
_La p.a. riferisce di provare
dolore
_Evidenza osservata di dolore
_Gesti di protezione dal dolore
_Comportamento di difesa
_Comportamento espressivo
(irrequietezza, gemiti, pianto)
_Disturbo del modello di sonno
_Maschera facciale (volto
contratto)
_Posizione antalgica
_Risposte mediate dal sistema
simpatico quali: sudorazione,
alterazione PAO, FC,FR
FATTORI CORRELATI
_Agenti lesivi (biologici, chimici,
fisici, psicologici)
INTERVENTI INFERMIERISTICI (NIC)
RISULTATI (NOC) E
INDICATORI DI
VALUTAZIONE
CARATTERISTICHE
DEFINENTI E FATTORI
CORRELATI
D.I.: DOLORE ACUTO – Modello funzionale della salute: MODELLO COGNITIVO - PERCETTIVO
Esperienza sensitiva ed emotiva spiacevole che deriva da un danno tissutale reale o potenziale, o viene descritta nei termini
di tale danno (International Association for the Study of Pain), insorgenza improvvisa o lenta di qualunque intensità da
lieve a grave, costante o ricorrente, con un termine previsto o prevedibile e una durata fino a 6 mesi (00132)