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La Brianza

Date post: 25-Feb-2016
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La Brianza. Lavoro eseguito da Wafa Rezzaq classe 5 a TST – ISIS “G.Meroni” Lissone. La Brianza è una zona della Lombardia. I suoi confini sono il Canale Villoresi a sud, l’Adda a est, le valli prealpine a nord e il fiume Seveso a ovest. - PowerPoint PPT Presentation
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Lavoro eseguito da Wafa Rezzaq classe 5 a TST – ISIS “G.Meroni” Lissone
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La Brianza è una zona della Lombardia. I suoi confini sono il Canale Villoresi a sud, l’Adda a est, le valli prealpine a nord e il fiume Seveso a ovest.

Si possono individuare due grandi aree geografiche: una pianeggiante a sud e a ovest ed una collinare a nord e a est.

Il documento più antico che fa riferimento al termine Brianza è del 1107.

Il nome Brianza deriva probabilmente dal termine celtico big (colle, altura).

Il territorio viene formalmente diviso in Brianza milanese Brianza milanese (che corrisponde alla Provincia di “Monza e Brianza” di nuova istituzione) e in Brianza comascaBrianza comasca

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MonzaMonza è la città principale dal punto di vista economico, culturale e demografico, ma ci sono altre città interessanti come Lissone, Desio, Seregno e Vimercate.

La colonna portante dell’economia economia della Brianza sono le piccole e le medie imprese che rappresentano un modello un modello di industrializzazione diffuso e una rete altamente di industrializzazione diffuso e una rete altamente produttiva basata sulla collaborazione tra le varie ditte. produttiva basata sulla collaborazione tra le varie ditte.

Lo sviluppo economico e produttivo della Brianza si basa su un processo innovativo e produttivo di alta qualità a un processo innovativo e produttivo di alta qualità a livelli internazionalilivelli internazionali.

La Brianza possiede però anche innumerevoli risorse innumerevoli risorse turisticheturistiche che, molto spesso, non sono pienamente valorizzate nell’ottica dello sviluppo di questo fondamentale settore dell’economia nazionale.

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Le risorse naturaliLe risorse naturalitre elementi paesaggistici tipici della Brianza:

montagne, laghi, pianura.

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Presenza di un patrimonio artistico e culturale con la

creazione o ristrutturazione di strutture di pregio

preesistenti

Zone verdi, parchi

Tradizioni ed artigianato

Vicinanza ad altre aree “turistiche” (laghi, montagna)

Gran Premio di F1

Archeologia industriale

Nuovi poli di svago

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Dimore storiche (ville e palazzi) Luoghi religiosi (chiese e santuari) Risorse ambientali (parchi) Risorse culturali (musei, pinacoteche,

biblioteche) Siti archelogici (reperti romani, longobardi… ) Siti di archeologia industriale Castelli e torri Teatri storici

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La Brianza “milanese” fu una delle classiche mete di villeggiatura della nobiltà milanese.

Ricca di memorie, prediletta dei poeti e artisti, questo territorio presenta notevoli testimonianze del passato.

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Le innumerevoli dimore patrizie presenti in Brianza vengono attualmente chiamate dai cultori dell’arte “ville “ville di delizia”di delizia” non solo a causa della funzione che svolgevano in passato, ma anche per il pregio architettonico, per la ricchezza artistica degli elementi decorativi nonché di parchi e giardini che le circondano.

Attualmente sono stati effettuati degli interventi su tali dimore storiche finalizzati ad un recupero e recupero e valorizzazionevalorizzazione anche attraverso una ridestinazione d’uso: ricettività di prestigio per eventi importanti spazi congressuali spazi espositivi museali case di cura beauty-farm

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Villa Baldironi-Reati – Villa Baldironi-Reati – Lissone Lissone

Palazzi di Cesano Palazzi di Cesano MadernoMaderno

Villa Traversi-Tittoni – Villa Traversi-Tittoni – DesioDesio

Villa Castelbarco – Villa Castelbarco – Vaprio d’AddaVaprio d’Adda

Villa Cenacolo – Villa Cenacolo – LentateLentate

Villa Vertua-Masolo - Villa Vertua-Masolo - Nova MilaneseNova Milanese

le Ville di Arcorele Ville di Arcore

Villa Casati - MuggiòVilla Casati - Muggiò

Alcuni esempi di pregio tra le centinaia “ville di delizia” brianzole sono:

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Situata in LISSONE, la villa, circondata da un parco, ha Situata in LISSONE, la villa, circondata da un parco, ha origine nel tardo 500 .origine nel tardo 500 .

Nel 1981 la villa viene acquistata dall’amministrazione Nel 1981 la villa viene acquistata dall’amministrazione comunale e vengono eseguiti i primi interventi di comunale e vengono eseguiti i primi interventi di recupero.recupero.

L’edificio comprende due piani: il primo non L’edificio comprende due piani: il primo non accessibile, il secondo è invece aperto al pubblico.accessibile, il secondo è invece aperto al pubblico.

Attualmente il piano ristrutturato è utilizzato per concerti Attualmente il piano ristrutturato è utilizzato per concerti ed eventi culturali ed eventi culturali

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1- Palazzo Arese Borromeo

2- Palazzo Arese Jacini

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Tipica villa di campagna della nobiltà milanese in stile neoclassico. 1651 - proprietà dei Cusani 1824 - famiglia Traversi primi ‘900 - famiglia Tittoni.1975 - patrimonio del comune di DesioHa inizio un lungo intervento di ristrutturazione non ancora completato per conservarla, riaprirla e renderla idonea a ospitare servizi pubblici quali la biblioteca civica ed esposizione di opere d’arte

DESIODESIO

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VILLA CASTELBARCOVILLA CASTELBARCO Esempio di recupero / valorizzazione di una dimora patriziaEsempio di recupero / valorizzazione di una dimora patrizia La suggestiva cornice naturale di Villa Castelbarco, la sua posizione

strategica e le magnifiche sale affrescate ne fanno il luogo ideale per presentare ogni fiera con risultati di sicuro successo.

La struttura della villa è infatti in grado di soddisfare ogni esigenza espositiva,con spazi eleganti e tuttavia funzionali: un’atmosfera particolarmente suggestiva che coinvolge il visitatore.

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La villa di Lentate è stata costruita nei primi decenni degli anni 700 dalla famiglia milanese Stoppani, nell’800 la villa fu

di proprietà della famiglia di Alessandro Volta. Recentemente, negli anni 80, fu acquistata dall’ attuale

società proprietaria.

La struttura ha subito al proprio interno molti adeguamenti, finalizzati alle esigenze di una casa di cura.

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La villa Vertua Masolo è situata a Nova Milanese.

Sede della collezione Sede della collezione permanente delle Arti del permanente delle Arti del FuocoFuoco ( opere contemporanee di pittura su porcellana, ceramica, smalti su metallo e vetrofusione)

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La villa è ubicata al nord di Arcore e prende il nome dai primi proprietari, i Cassola (o Cazzola ) che risalgono al XIV secolo.Deve il suo attuale aspetto all'intervento di Carlo Amati famoso architetto monzese del 1812; la villa di proprietà privata è inserita in un grande parco.

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Giungendo ad Arcore non si può fare a meno di rimanere incantati di fronte a questa villa e al suo parco. Emblema della città, la villa è sorta nel 1700. L’attuale sistemazione della villa e del parco sono il frutto di due interventi significativi. Il primo è stato fatto da Giovanni d’ Adda intorno al 1840, il secondo dall’architetto Emilio Allemagna per conto di Emanuele d’Adda.Nel 1980 il Comune ha acquistato la villa e il parco.

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Nel binomio villa-giardino in questo caso è noto soprattutto il giardino che fu creato nei primissimi decennni del secolo da Mansueto Ravizza con l’aiuto dell’architetto Ludovico Belgioioso.

Tutto l’apparato decorativo ne completa la ricchezza e la suggestione barocca al punto che questo giardino considerato uno dei più curati della Brianza è stato considerato di matrice settecentesca.

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L’antico monastero benedettino di S. Martino fu acquistato dal conte Giorgio Giulini nel 1713. Nel 1848 Anna Giulini della Porta

ereditò la villa sposandosi nel 1840 con Camillo Casati.

Nel 1970 fu acquistata da Silvio Berlusconi, proprietario attuale. Negli anni 90 la villa diviene uno dei centri fondamentali

dell’attività politica.

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Situata nel comune di CESANO MADERNOSituata nel comune di CESANO MADERNOMirabile esempio di tardo barocco lombardo, realizzata Mirabile esempio di tardo barocco lombardo, realizzata nella seconda metà del ‘600 da Bartolomeo III Arese, è un nella seconda metà del ‘600 da Bartolomeo III Arese, è un elemento di rilievo nel panorama storico-monumentale elemento di rilievo nel panorama storico-monumentale della Brianza e dell’ intera Lombardia.della Brianza e dell’ intera Lombardia.

Nel 1987 è stato sottoscritto l’atto di acquisto: il palazzo Nel 1987 è stato sottoscritto l’atto di acquisto: il palazzo Arese Borromeo è ora di proprietà pubblica.Arese Borromeo è ora di proprietà pubblica.

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Eretto tra il 1618 e il 1628 da Marco Maria I Arese, venne Eretto tra il 1618 e il 1628 da Marco Maria I Arese, venne modificato nel 1716. modificato nel 1716.

La sua denominazione deriva dall’ultimo passaggio di La sua denominazione deriva dall’ultimo passaggio di proprietà dinastico avvenuto nel 1895. proprietà dinastico avvenuto nel 1895.

Situato nel nucleo storico della città di CESANO, oggi è la Situato nel nucleo storico della città di CESANO, oggi è la nuova sede degli uffici Comunali di rappresentanza.nuova sede degli uffici Comunali di rappresentanza.

Dal 16 marzo 2003 la dimora barocca nella parte più Dal 16 marzo 2003 la dimora barocca nella parte più antica accoglie il World Museum, prima mostra al mondo antica accoglie il World Museum, prima mostra al mondo

dedicata agli orologi Swatch.dedicata agli orologi Swatch.

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Civica galleria d’Arte Contemporanea di Lissone

Civica Biblioteca del Mobile e dell’Arredamento di Lissone

Museo Civico “Carlo Verri” di Biassono

Musei, Gallerie, Pinacoteche e BibliotecheMusei, Gallerie, Pinacoteche e Biblioteche

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CIVICA GALLERIA D’ARTE CIVICA GALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEA A LISSONECONTEMPORANEA A LISSONE

Inaugurata nel dicembre 1989.Inaugurata nel dicembre 1989. Rappresenta un agile strumento nell’ampio contesto Rappresenta un agile strumento nell’ampio contesto

delle strutture espositive contemporanee.delle strutture espositive contemporanee. Spazio qualificato per la sperimentazione e il Spazio qualificato per la sperimentazione e il

dibattito sui più attuali temi artistici.dibattito sui più attuali temi artistici. Obiettivi: agevolazione e sviluppo di un ampio Obiettivi: agevolazione e sviluppo di un ampio

confronto nazionale e internazionale.confronto nazionale e internazionale. Dal 2001 è ospitata in un palazzo del centro storico Dal 2001 è ospitata in un palazzo del centro storico

in via Belenzani.in via Belenzani. Dal 1997 viene curato uno specifico progetto Dal 1997 viene curato uno specifico progetto

“architettura e design” nel cui ambito sono stati “architettura e design” nel cui ambito sono stati autori di grande rilievo.autori di grande rilievo.

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CIVICA BIBLIOTECA DEL MOBILE CIVICA BIBLIOTECA DEL MOBILE E DELL’ARREDAMENTOE DELL’ARREDAMENTO

Unica nel suo genere, creata nel 1941 dalla donazione della scuola professionale di legno ed intaglio della sua biblioteca.

Istituita per dare vita ad un’istituzione specialistica per coloro che si occupano della lavorazione del legno e della fabbricazione di mobili, arricchita da donazioni di privati e ditte lissonesi, il servizio pubblico comincia nel 1956.

Dal 2002 la biblioteca occupa il secondo piano della nuova sede di piazza IV novembre.

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MUSEO CIVICO CARLO VERRI MUSEO CIVICO CARLO VERRI A BIASSONOA BIASSONO

Inagurato nel 1977 presso la Cascina Sant’Andrea La sua fondazione è collegata ad importanti ritrovamenti

archeologici, tra i reperti una cisterna (visitabile) e scarse opere murarie.

La nuova sede, inaugurata l’11 novembre 1994, nel palazzo cinquecentesco Palazzo Croce-Bossi, da allora intitolato a Carlo Verri, grazie al suo supporto alla città di Biassono.

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LUOGHI DI CULTO

SS Pietro e Paolo - Basilica di Agliate

Beata Vergine del transito - chiesina di Palazzo Arese

Chiesa di Santa Caterina - Besana Brianza

Cappella della Madonna dell’Atto - Barlassina

Santuario della Santuario della Madonna del BoscoMadonna del Bosco

Duomo di MonzaDuomo di Monza

Basilica di SS Siro e Basilica di SS Siro e Materno - DesioMaterno - Desio

Chiesa Prepositurale dei Chiesa Prepositurale dei Santi Pietro e Paolo - Santi Pietro e Paolo - LissoneLissone

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SS. PIETRO E PAOLO - BASILICA DI AGLIATE -

SPLENDIDO COMPLESSO ROMANICOCostruita dall’Arcivescovo Ausperto sul finire del IX sec. Molto simile in alcune parti alla chiesa di S. Ambrogio a Milano, probabilmente costruita su un antico edificio di culto del sec. V-VI. All’interno ci sono tre navate con copertura a travi, il presbiterio è coperto da una volta a botte e sopraelevato per la presenza di una cripta; ai lati vi sono due cappelle absidate.

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BEATA VERGINE DEL TRANSITO 

La chiesa della Beata Vergine del transito, comunemente indicata come la chiesina di Palazzo Arese o con quello di "la geseta dal Pasqué", si affaccia sulla piazza omonima, ed è stata acquisita alla proprietà comunale insieme al palazzo.

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CHIESA DI S. CATERINA BESANA BRIANZA

Dedicata a Santa Caterina d'Alessandria e consacrata il 25 Novembre 1413 Era molto decaduta, quando nel 1827, fu ristrutturata in stile barocchetto.La chiesa ha un'unica navata, ed è in stile tardo romanico. Alcuni strati di affreschi, i più antichi risalenti al '400, sono riaffiorati sui muri dell'abside nel corso dell'ultimo restauro.

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CAPPELLA DELLA MADONNA DELL’AIUTO (affresco Luini)- Barlassina-

Dedicata a S. Giulio nel XIII secolo. L'edificio era a pianta rettangolare abside semicircolare, oggi è a pianta a croce latina con l'aggiunta e la trasformazione di altari, dipinti, affreschi, cappelle.

Bellissima è la cappella della Madonna dell'Aiuto, una delle quattro cappelle superstiti, contenente dipinti del Luini venne restaurata nel

1965..

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SANTUARIO DELLA SANTUARIO DELLA MADONNA DEL BOSCOMADONNA DEL BOSCO

È uno dei Santuari più conosciuti e più frequentati della Brianza; centro insigne di pietà mariana e meta costante di innumerevoli pellegrini. La devozione a Maria e la presenza del suo Santuario hanno la loro origine nel tempo lontano in due avvenimenti straordinari:

• L'apparizione della Madonna il 9 maggio 1617.

• il miracolo della liberazione di un bambino dalle fauci crudeli di un lupo.

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BASILICA S. SIRO E MATERNO (DESIO)

La Basilica dei Santi Siro e Materno di Desio fu eretta nei secoli XVII-XVIII ed allargata nella parte posteriore alla fine del secolo scorso (architetti Leveni e Cesa Bianchi). L'interno cinquecentesco, ospita diversi altari con decorazioni barocche. Per la scultura risultano assai interessanti l'altare maggiore, opera degli scultori Nava ed Antignati (1744). Notevoli gli affreschi riportati su tela raffiguranti l'Ingresso di Gesù in Gerusalemme (1861) e Gesù ed i fanciulli (1858), opera di Mauro Conconi. La decorazione delle volte è opera del pittore bergamasco Giuseppe Riva.

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CHIESA PREPOSTURALE DEI SANTI PIETRO E PAOLO (LISSONE)

Iniziata nel 1904, conclusa e consacrata nel 1926, presenta motivi gotico-lombardi che riproducono in modo eclettico stili tardo romanici e gotici. E' un edificio a tre navate con pianta a croce latina. I bracci laterali e la navata centrale terminano con absidi ottagonali. All'altezza del braccio destro del transetto sorge il campanile.

                                                    

 

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• Crespi d’Adda

LE RISORSE LE RISORSE TURISTICHETURISTICHEARCHEOLOGIA INDUSTRIALEARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

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CRESPI D’ADDA

Crespi d'Adda è il più interessante esempio in Italia del fenomeno dei villaggi operai. Il villaggio operaio di Crespi d'Adda si è conservato perfettamente integro. Costruito per volontà dell’industriale cotoniero Crespi alla fine dell’800.Nel 1995 è stato annesso alla WORLD HERITAGE LIST redatta dall’UNESCO poiché riconosciuto patrimonio architettonico ambientale di rilevanza e d’importanza mondiale.

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PARCHI DELLA BRIANZA

• Il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone

• Il Parco della Valle del Lambro• Civate e il parco del monte

Cornizzolo• Parco dell’Adda

LE RISORSE TURISTICHELE RISORSE TURISTICHE

Il territorio della Brianza non è solo centri abitati e zone produttive ma è soprattutto un’area prevalentemente verde, ricca di parchi protetti e ben gestiti dalle piccole comunità locali e dalle istituzioni provinciali e regionali. Tra i numerosi esistenti in tutta il territorio della Brianza, sia in pianura che sui rilievi i più importanti meritevoli da inserire in un itinerario turistico sono:

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GASTRONOMIALE RISORSE TURISTICHELE RISORSE TURISTICHE

I piatti della tradizione gastronomica briantea sono stati oggetto negli ultimi anni di un’attenta opera di riscoperta e di valorizzazione. La tradizione alimentare della Brianza si basava su ciò che passava la terra, per cui, quanto ai primi, era un fiorire di:

• zuppe e minestre, a volte poverissime, a volte arricchite con l’immancabile lardo.

• polenta che non mancava mai sulle tavole e ci si riteneva fortunati quando la si poteva accompagnare con un pezzetto di cotechino.

I primi piatti della tradizioneI primi piatti della tradizione

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Diffusi, anche se a un livello sociale più elevato, erano i raviolini di carne in brodo, il cui ripieno era costituito da un composto di arrosto di manzo, pollo e tacchino tritati. il risotto, che da Milano conquistò Monza e tutti i paesi della Brianza, trovando una felice combinazione in quel saporito primo che è il risotto con la luganega, la cosiddetta salsiccia di Monza.

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GASTRONOMIALE RISORSE TURISTICHELE RISORSE TURISTICHEI secondi della tradizioneI secondi della tradizione

Le osterie lungo il Lambro un tempo servivano pesce in quantità, compresi i famosi e, pare, buonissimi gamberi di fiume, ora completamente scomparsi, come gran parte dei pesci che abitavano il fiume prima dell’era industriale.

Tra i secondi ricordiamo gli üselett scapaa, che sono in realtà delle fettine di fesa di vitello o di lonza di maiale infilati su stecchini con pancetta e salvia, ottimi serviti con la polenta. 

Il maiale è il re di questa cucina contadina, il piatto principe è indubbiamente la cassoeula, nella quale, dei piccoli salamini chiamati verzitt; il tutto cotto con verze, sedano, carote, cipolle e salsa di pomodoro. Ancora la persistente tradizione del salame brianzolo (oggi garantito da un marchio di originalità territoriale) .

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Risotto con filetti di pesce persico                                                                          

Ingredienti (per sei persone)gr. 500 di burro, l. 1,5 di brodo bollente, gr. 100 di burro, una piccola cipolla, 20 filetti di pesce persico, tre cucchiai di farina bianca, una decina di foglie di salvia, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe q.b.

Preparazione:In una casseruola rosolate una cipolla finemente tritata con 50 gr. di burro. Aggiungete il riso mescolando il riso e, quando è ben caldo, versate il vino bianco rimestando fin quando è evaporato. Aggiungete poi il brodo bollente e con pazienza lasciate cuocere. Mentre controllate la cottura del riso, mettete in una padelle uno ad uno i filetti di persico dopo averli ben infarinati in un piatto, estraeteli appena dorati e manteneteli caldi. Controllate continuamente il riso, girandolo verificandone il sapore ed il punto di cottura, aggiungendo se del caso eventuale brodo, pepe e sale. Appena raggiunta la cottura da voi gradita, scodellate il riso in un piatto di portata caldo, deponetevi i filetti di persico a corona. Riscaldate il burro con la salvia che avete utilizzato per dorare il persico e versatelo sopra il riso. Buon appetito!

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GASTRONOMIALE RISORSE TURISTICHELE RISORSE TURISTICHE

I dolci della tradizioneI dolci della tradizione Quanto ai dolci, va ricordata la torta paesana (un composto di pane raffermo, amaretti, latte, uova, cacao, uvette e pinoli) e la rusümada, che, ormai dimenticato dai più, era un autentico ricostituente a base di rosso d’uovo, zucchero e vino rosso.

La Rüsümada La Torta paesana

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ENOLOGIALE RISORSE TURISTICHELE RISORSE TURISTICHELa Brianza milanese, vista la caratteristica prettamente pianeggiante del territorio, non possiede una produzione vitivinicola ma solo uva da tavola.

Nella Brianza collinare, invece, è famosa la produzione di vino di Montevecchia, prodotto dei vigneti coltivati sulla primo rilievo collinare.

ENOLOGIA

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ENOLOGIALE RISORSE TURISTICHELE RISORSE TURISTICHEENOLOGIA

Montevecchia

A Montevecchia, in Brianza, a pochi chilometri da Monza troviamo le vigne più vicine a Milano; ed è quanto di meglio si possa desiderare.

Ci sono ventisei qualità di uve, tra rosse e bianche, utilizzate per la produzione dei vini.Le sue Aziende Agricole sono a significativa testimonianza della millenaria storia vitivinicola di Montevecchia. Situate sul versante sud della collina permettono alle loro vigne un’esposizione ottimale che contribuisce una produzione di uve a livelli qualitativi eccellenti.

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FESTE E SAGREIn tutta la Brianza anche nei più piccoli centri sopravvivono feste e sagre legate alla storia e alle tradizioni locali. Molto spesso tali appuntamenti traevano spunto da una festività religiosa o contadina- pagana.

Ecco alcuni esempi di sagre paesane:

Il Palio degli asini, preceduto da una sfilata in costume e da carri allegorici, viene disputato in quattro manches intercalate da tre giochi (il gioco della pizza vesuviana, il puzzle dell'Italia e il giro gastronomico) e consiste, oltre che in una animatissima corsa degli asini, anche nella disputa di vari giochi popolari inventati e proposti dalle contrade.Mercatini, sagra gastronomica, la premiazione della gara e la lotteria finale si svolgono in piazza.

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VIMERCATE: La Sagra di Sant'Antonio abate, si svolge nel mese di gennaio ed ha il suo culmine il 17 con il tradizionale falò, nel letto del torrente Molgora.

La tradizionale sagra orenese con stand gastronomici, concerti, ballo liscio, spettacoli teatrali, mostre, animazioni per bambini, giochi e il grande corteo storico per le vie del centro.Nata nel 1968, la Sagra della patata coinvolge l'intero borgo di Oreno a cadenza biennale nel mese di settembre.

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Superamento della visione Brianza come area Superamento della visione Brianza come area esclusivamente industriale.esclusivamente industriale.

Linee d’intervento:Linee d’intervento: Potenziamento risorse/ opportunità Potenziamento risorse/ opportunità Valorizzazione identità culturale, storica, Valorizzazione identità culturale, storica,

artistica e ambientaleartistica e ambientale Incremento appeal turisticoIncremento appeal turistico Potenzialità di attrarre turisti e visitatoriPotenzialità di attrarre turisti e visitatori

BRIANZA TURISTICA BRIANZA TURISTICA DOMANIDOMANI

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LE LINEE DI TENDENZA PER LE LINEE DI TENDENZA PER UNO SVILUPPO DEL UNO SVILUPPO DEL

MARKETING DEL MARKETING DEL TERRITORIOTERRITORIO

• Aumento della forza della località turistica di pregio Aumento della forza della località turistica di pregio (“marca turistica”).(“marca turistica”).

• Necessità di differenziazione e qualificazione Necessità di differenziazione e qualificazione (vantaggio competitivo).(vantaggio competitivo).

• Inclinazione a fare marketing diretto (arrivare Inclinazione a fare marketing diretto (arrivare direttamente al turista senza intermediazioni direttamente al turista senza intermediazioni commerciali esterne).commerciali esterne).

• Aumento della diffusione nel settore turistico di azioni Aumento della diffusione nel settore turistico di azioni di marketing congiunto con marche affermate di beni e di marketing congiunto con marche affermate di beni e servizi di largo consumoservizi di largo consumo.

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OBIETTIVI DA PERSEGUIRE1. QUALIFICARE IL PATRIMONIO ARTISTICORecupero e valorizzazione dei luoghi di pregio artistico

2. VALORIZZAZIONE DEGLI EVENTI CULTURALIcreando un CALENDARIO DEGLI EVENTI on line

3. VISIBILITA’ AL PATRIMONIOchiedendo la CERTIFICAZIONE DA PARTE DELL’ UNESCO con l’iscrizione alla WORLD HERITAGE LIST

4. CREARE FIERE DI SETTOREBORSA DEL TURISMO ENO-GASTRONOMICO - BORSA DEL TURISMO CONGRESSUALE- BORSA DEL TURISMO RELIGIOSO

5. IL RECUPERO DELLE TRADIZIONIRealizzazione di eventi e manifestazioni finalizzate al recupero delle tradizioni locali,accompagnate da mercatini dove è possibile ammirare le lavorazioni artigianali del posto e prodotti enogastronomici locali.


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