25 GIUGNO 2014, ore 9.30 – 13.00
La casa oltre la casa.
Dalla coabitazione al Condominio Solidale
GABRIELE DANESI COORDINATORE PROGETTO
2008 – Partecipazione e vittoria al Bando Percorsi di Innovazione
Ottobre 2009 – Avvio progetto con pochi compagni di viaggio (Artemisia, Comune di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli....)
UN PO' DI STORIA
2010/2012 – Sperimentazione (totalmente a carico dell'associazione Auser Territoriale Firenze)
2012 in corso – Convenzione con il
2013 – Primo Protocollo d'intesa fuori dalla Provincia di Firenze
Estate 2013 – Sostegno della . Potenziamento espansione regionale e nazionale
UN PO' DI STORIA
Autunno 2013 – Inserimento del progetto Abitare Solidale nel nuovo Piano Integrato Socio Sanitario Regionale
2014:
- Riconoscimenti europei (progetti di ricerca Help, Innoserv, Siforage su welfare di comunità )
- Vittoria bandi di innovazione sociale
26 febbraio 2014: Nasce !!!!!!
DA DOVE SIAMO PARTITI
La tempesta perfetta
RIDUZIONE DELLE RISORSE PER I SERVIZI TRADIZIONALI
- limitata capacità di risposta (soprattutto in fase preventiva)
- impossibilità di adeguarsi ai ritmi della crisi
INCREMENTO ESPONENZIALE DELLE RICHIESTE DI AIUTO
in termini quantitativi e qualitativi con l’affacciarsi di nuovi, inattesi soggetti a rischio di emarginazione
CRITICITA' LEGATE AL TEMA CASA
- domiciliarità TANTI ANZIANI VIVONO SOLI - diritto alla casa come opportunità di vita
ANCORA PIU' EMERGENZE
IL SETTORE SPECIFICO: LA CASA
SERVIZI DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ:interventi insufficienti di fronte alla moltiplicazione e diversificazione dei bisogni degli anziani e all’allungarsi dell’aspettativa di vita.
867.000 over 74 soli, residenti in Toscana oggi. 962.000 nel 2020
PROBLEMI MANUTENTIVI E GESTIONALI
RISCHIO INCIDENTI DOMESTICI + SOLITUDINE=PERDITA DELL’AUTONOMIA con conseguenti costi economici e sociali
POLITICHE ABITATIVE PUBBLICHE.- Diminuzione delle risorse- Norme di accesso all'alloggio inadeguate alle trasformazioni socio/economiche- Aumento/diversificazione di richieste da parte di:
IL SETTORE SPECIFICO: LA CASA
FAMIGLIE E SINGOLI con difficoltà economiche strutturali e/o temporanee
DONNE VITTIME DI VIOLENZA E DELLA TRATTA
POVERTA' INTERMITTENTI (divorziati, cassintegrate/i, licenziate/i, lavoratori atipici). 5,2% delle famiglie sono a povertà relativa
Tradurre il problema casa da emergenza a opportunità SOCIALE
Attraverso un servizio di accompagnamento a forme di COABITAZIONE fondate sul principio del mutuo aiuto
L'IDEA
GLI OBIETTIVI
Portare a SINTESI più istanze sociali espresse da:
PROPRIETARI/AFFITTUARI:
Anziani soli che vivono in case troppo grandi per le loro possibilità ed esigenze di vita, A RISCHIO DI PERDITA DI AUTOSUFFICIENZA
Famiglie con difficoltà a CONCILIARE TEMPO DEGLI AFFETTI E DEL LAVORO
OSPITI:
Soggetti a RISCHIO NUOVE POVERTÀ’ E MARGINALITA’
Donne vittime di violenza e tratta alla ricerca di opportunita’ PER UN NUOVO PROGETTO DI VITA
INVERTIRE I RUOLI: promuovere una buona pratica scaturita direttamente dall’esperienza e le risorse del volontariato, a INTEGRAZIONE e SOSTEGNO delle politiche abitative e sociali ufficiali.
Sostituire i tradizionali rapporti di natura economica tra persone, con legami più solidi fondati sui principi di reciprocita’, trasformando i soggetti fragili in protagonisti attivi di nuovi modelli di Welfare.
GLI OBIETTIVIAvviare una piccola rivoluzione
culturale
INTEGRARE, in una comune ridefinizione e rimodulazione dei sistemi di protezione sociale, E SENZA SOVRAPPOSIZIONI ANTIECONOMICHE competenze, figure professionali e sensibilità diverse: volontari, psicologi, consulenti legali, architetti, servizi sociali, politici. UNA RETE REALE!
Ricercare EFFICACIA, ADEGUATEZZA ED ECONOMICITÀ di intervento attraverso:
• IBRIDAZIONE DELLE RISORSE: 30% ECONOMICHE (pubbliche e private), 70% RECIPROCITY RESOURCES•OTTIMIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ABITATIVO ESISTENTE (pubblico e privato)
3. ATTIVAZIONI PERCORSI DI COABITAZIONE. MONITORAGGIO
ABITARE SOLIDALE:ENTRIAMO NEL VIVO
LE 3 FASI PRINCIPALI
1. COMUNICAZIONE - INTERCETTAZIONE DELLA DOMANDA/OFFERTA
2. RICEZIONE, VALUTAZIONE, GESTIONE DEI CONTATTI
LA PROMOZIONE
* DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO PRESSO LUOGHI FREQUENTATI DAI TARGET DEL PROGETTO Uffici Comunali,Supermercati, Centri Anziani,Parrocchie, Ambulatori……
ATTIVITA’ UFFICIO STAMPA:Pubblicazione articoli su quotidiani, mensili Partecipazione a programmi radio/tvWeb e social network
*CATENA DI SANT’ANTONIO!!!!:Il passaparola e le altre forme di pubblicità relazionale.Pensate a quante persone si fidano dei vostri volontari
MODALITA’ DI RICEZIONE DELLE CANDIDATUREDomanda e offerta possono pervenire da DIRETTI INTERESSATI,
ASSISTENTI SOCIALI, VOLONTARI, ASSOCIAZIONI, mediante vari canali:1. NUMERO VERDE AUSER
2. NUMERO APERTO DEDICATO
3. EMAIL ALL’INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA
RICEZIONE, VALUTAZIONE, GESTIONE DEI CONTATTI
GESTIONE DELLE RICHIESTE:Elaborazione della scheda identikit – profilo personale Inserimento nel database
VALUTAZIONE DEI CONTATTI E SEGNALAZIONI
LA TERZA FASE:PERCORSI DI COABITAZIONE.
Incontri di conoscenza tra i candidati: fondamentale per valutare l'effettiva compatibilità tra i soggetti individuati e far emergere bisogni ed aspettative reciproci. Per gli anziani è indispensabile partecipino anche i figli.
Abbinamento potenziali coabitanti mediante analisi delle compatibilità presenti nei profili personali.
Raccolta dei desiderata e delle condizioni di coabitazione negoziate tra le parti ed elaborazione accordo di coabitazione (scrittura privata), denominato Patto Abitativo
Incontri individuali
LA TERZA FASE:PERCORSI DI COABITAZIONE.
Firma Patto Abitativo; avvio fase di sperimentazione della coabitazione (30 gg di media) nel corso della quale viene monitorata la qualità delle relazioni tra le parti e il rispetto del Patto (1 o 2 visite “a sorpresa”; telefonate di controllo).
Ufficializzazione Coabitazione mediante Comodato d’Uso Precario Gratuito d’Immobile.
PROFILO PERSONALE:
contiene notizie e informazioni su storia, esigenze, hobby di ogni singolo utente, disponibilità a svolgere piccoli servizi, utile per valutarne caratteristiche e compatibilità con altri soggetti; viene compilato, al momento del primo contatto, con la collaborazione dell’utente
I NOSTRI STRUMENTI
I NOSTRI STRUMENTI
PATTO ABITATIVO:
accordo elaborato e sottoscritto dai destinatari del progetto a seguito della concertazione sulle reciproche esigenze e disponibilità. Il Patto, espressione di mutualità, in quanto elaborato direttamente dagli interessati rappresenta il più importante strumento di autogestione della coabitazione e il parametro utilizzato dai volontari e dagli operatori per verificare la qualità della coabitazione in itinere.
Se cambiano le condizioni di coabitazione e le parti sono concordi, il Patto può essere modificato in ogni momento. Venendo meno i presupposti presenti nell’accordo, invece, la coabitazione si interrompe.
Il Patto contiene anche indicazioni in merito alla durata del periodo sperimentale.
COMODATO D'USO GRATUITO PRECARIO D'IMMOBILE, strumento giuridico esistente che non prevede canoni di locazione e neppure il termine della coabitazione, ma solo il tempo di preavviso per una eventuale interruzione del rapporto qualora venissero meno le condizioni negoziate nel Patto.
I NOSTRI STRUMENTI
UN CLUSTER SOCIALE PUBBLICO/PRIVATO, Una rete reale di Enti Pubblici, Associazioni e Terzo Settore.....Integrazione di ruoli, competenze, funzioni
I NOSTRI STRUMENTI
L'IBRIDAZIONE PROFESSIONALE Il progetto necessita di molteplici professionalità, tante quanti sono i target e le azioni del servizio.
IBRIDAZIONE = MAGGIOR EFFICACIA= NUOVA FIGURA PROFESSIONALE
I NOSTRI STRUMENTI
I RISULTATI….a stamattina
I NUMERI730 contatti/segnalazioni
122 coabitazioni attivate 244 famiglie,257 persone coinvolte
I RISULTATILA QUALITA', LE RELAZIONI, LE PROSPETTIVE
Il progetto è riuscito a creare un MODELLO TRASFERIBILE in vari contesti territoriali e sociali e adattabile a specifiche istanze e target. Già in corso nuove sperimentazioni! IN TOSCANA E IN ITALIA.
GARANTISCE risposte adeguate a una PLURALITÀ DI BISOGNI
Sviluppa nuovi sistemi di protezione sociale, fondati sui principi del MUTUO AIUTO e sull’OTTIMIZZAZIONE delle risorse, coinvolgendo NUOVI ATTORI SOCIALI: gli stessi beneficiari del servizio che divengono essi stessi erogatori di mutualità
Moltiplica i risultati e abbatte i costi grazie alla Rete
UN NUOVO CONCETTO DI IMPRESA SOCIALE:
ABITARE SOLIDALE non consuma risorse pubbliche, ma crea nuove economie di scala:
I RISULTATI LA QUALITA', LE RELAZIONI, LE PROSPETTIVE
Potenziando la RESILIENZA delle COMUNITA’
Cercando fondi in autonomia
Garantendo la replicabilità gratuita in altri contesti territoriali, mediante appositi protocolli
Favorendo risparmi nella spesa pubblica
Sviluppando e riscrivendo norme e strumenti per il BENESSERE della collettività
Abitare Solidale è una risposta, non LA risposta
L’EVOLUZIONE DALLE CRITICITA’
Famiglie numerose, padri separati difficilmente trovano risposte nel progetto per motivi di spazi e relazioni, come pure nelle politiche abitative tradizionali
E DUNQUE?
Seguiamo Darwin....Evolviamoci!!!
Rigenerazione urbana in termini di recupero architetture dismesse, qualità delle relazioni tra spazi della città, tempi di vita, occasioni di socialità e valorizzazione rapporti interpersonali, di Comunità
Ottimizzazione delle risorse pubbliche: in virtù dei processi interni di mutualità, della sospensione di contributi quali il conto affitti......
Promozione di rapporti solidaristici tra utenti, finalizzati a facilitare processi di empowerment individuale, personale e collettivo fondati su dinamiche del Welfare di Comunità
Prevenire nuove povertà e marginalità sociale
IL CONDOMINIO SOLIDALE: OBIETTIVI
Socialità e solidarietà: soluzioni progettuali con spazi comuni che facilitino socialità, rapporti intergenerazionali e approcci solidali nella vita quotidiana e nel rapporto verso il contesto urbano esterno.
Flessibilità dell'intervento e adeguatezza alle istanze delle varie tipologie di abitanti: spazi abitativi modulati e progettati per le esigenze di destinatari eterogenei per qualità dei bisogni, composizione del nucleo familiare, durata della permanenza
Sostenibilità economica energetica e ambientale
Abbattimento barriere architettoniche/domotica
I PRINCIPI NELLA PROGETTAZIONE
INDIVIDUAZIONE DEGLI UTENTI (BANDO)
I PRINCIPI NELLA GESTIONE
soggetti a povertà intermittenti, ovvero singoli e famiglie che per cause eterogenee (difficoltà economiche, divorzi, eventi traumatici, pensione minima) sono a rischio di nuove povertà e marginalità, ma che – per mancanza parziale delle caratteristiche ISEE - si trovano a non poter accedere immediatamente ai protocolli di assistenza
procedere verso la ricostruzione di una micro società all'interno della quale la diversità dei destinatari interessati (anziani, famiglie, singoli, donne vittime di violenza con o senza figli, famiglie monoparentali, ecc) e di conseguenza delle loro abitudini, competenze e esigenze, faciliti la strutturazione di rapporti fondati sui principi della sussidiarietà orizzontale, della mutualità.
LOCAZIONE E DURATA DELLA PERMANENZA
I PRINCIPI NELLA GESTIONE
Un affitto a metà tra canone di mercato e canone ERP, compensato da un monte orario mensile di prestazioni volontarie a favore degli altri condomini (stabilito nel contratto di locazione)
LA PERMANENZA
Il progetto prevede pertanto tre livelli indicativi di permanenza (prorogabile), INVERSAMENTE proporzionale alle possibilitàdi miglioramento delle proprie condizioni socio economicheLUNGAMEDIA BREVE. La permanenza è altresì connessa con il rispetto delle condizioni solidali di accesso
GLI STRUMENTI
CARTA SOLIDALE DEL CONDOMINIO E DEGLI IMPEGNI ovvero un documento composito che contiene:
tradizionali regolamenti di condominio con norme stabili generali per una corretta convivenza tra coinquilini e per il rispetto delle norme di buon vicinato.
obbligazioni solidali variabili a seconda di tipologia, disponibilità, competenze e bisogni degli abitanti, definiranno, con una logica di cittadinanza attiva livelli di reciprocità e mutuo aiuto che interesseranno e vincoleranno i coabitanti
indicazioni per l'autogestione di servizi ed iniziative: babysitteraggio, manutenzioni, auto condivisa, orti condominiali, Gruppi di Acquisto Solidale, eventi culturali e conviviali (concerti, cene etniche/tradizionali per valorizzare l'origine di ogni condomino)
GLI STRUMENTI
PROTOCOLLO PER L'AUTONOMIA, sottoscritto dall’utente insieme di azioni di sostegno, indirizzo e affiancamento agli utenti del progetto nella ricerca di impiego, formazione professionale e di ogni altra opportunità che possa garantire il recupero di una totale autonomia di vita.
MAPPA DEGLI INQUILINI E DELLE COMPETENZE per far conoscere a tutti:composizione e localizzazione dei vari nuclei familiaricompetenze/servizi messi a disposizione come aiuto solidale verso gli altri condoministrumenti/attrezzi di proprietà concessi in uso solidale agli altri inquilini (es: decespugliatore; tronchesi; trapano ecc.)
E facilitare spontanei processi di mutualità
LA GESTIONE
UNA GESTIONE IBRIDA:Istituzione + Ente conduttore ERP + Associazioni di
volontariato che
definisce contenuti finali del bandofacilita la composizione del condominio con la partecipazione attiva dei futuri residenti
monitora le dinamiche relazionali interne e valuta periodicamente i risultati del progetto in maniera informale, aperta No riunioni, ma FESTE DI CONDOMINIO aperte anche al vicinatocura la funzione di portierato socialesi integra con servizi complementari alla personagestisce eventuali criticità
IL CO-AFFITTO O AFFITTO SOLIDALE
A CHI SI RIVOLGE
SINGOLI O FAMIGLIEcon limitata agibilità economica, sicuramente impossibilitati a sostenere una locazione di mercato
ANZIANI (e non)con una espressa necessitàdi sostegno economico per mantenere il godimento della propria casa
IMPRESE O PRIVATIproprietari o titolari di appartamenti sfitti o invendutiLA CRISI COME OPPORTUNITA':7000 alloggi invenduti43.000 case sfitte
IL CO-AFFITTO & L'AFFITTO SOLIDALE
COME FUNZIONA
COSTITUZIONE BANCA ALLOGGI tramite avvisi pubblici che definiscono:1. costo massimo per la locazione e/o coaffitto2. entità del vantaggio fiscale offerto all'impresa e al privato3.fondo di garanzia contro eventuali morosità (costituito con fondi regionali, risparmi di amministrazione, risorse da bandi)
SELEZIONE SOGGETTI IDONEImedianteBando di locazione per alloggi vuoti Autocandidatura o segnalazione da parte dei partner per il coaffitto
In entrambi casi secondo criteri reddituali e curriculari.
Vincolante l'accettazione di una compensazione sociale per il beneficio economico goduto
IL CO-AFFITTO & L'AFFITTO SOLIDALE
LA GESTIONE
AFFITTO SOLIDALE (1 alloggio, 1 utenza):
Contratti di affitto
Carta dell'impegno volontarioSiglata dall'utente, contiene la quantificazione e la tipologia di attività volontarie che il locatario sociale dovrà garantire alla Comunità quale forma di compensazione per il beneficio ricevuto (cura aree verdi, manutenzione arredi, pulizia aiuole, attività presso associazionismo ecc.)
COAFFITTO (1 alloggio, 2 o più nuclei familiari)
Modelli di profilazione ed attività di accompagnamento
Patti AbitativiSimili per contenuto e finalità a quelli in uso nel servizio di coabitazioni solidali
Contratti di affitto siglati in forma privata tra coinquilini