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La Cia lancia i “Network dei Valori” · la gestione aziendale di ben 21 mila euro l'anno. ......

Date post: 21-Feb-2019
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PIEMONTE Periodico della Confederazione Italiana Agricoltori Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/BN Anno XXXIII - n. 10 - Novembre 2016 - Euro 1,00 Alessandria - PSR: proposta Cia sull'Agroambiente Il PSR della Regione Piemonte con- tinua a fare discutere. Le misure agro-climatico-ambientali hanno particolarmente sfavorito l'Ales- sandrino. A PAGINA 12 Asti - L’agricoltura, o il destino del territorio Presentato ad Asti il documento con cui la Cia chiede un forte impegno alle istituzioni: stop al consumo di suolo, valorizzazione delle filiere, tutela del paesaggio. A PAGINA 14 Cuneo - Più che positiva l'annata castanicola Nella Granda la situazione è stata più che confortante, con castagne di buona pezzatura, soddisfacente quantità e il prezzo è stato re- munerativo. A PAGINA 16 Novara - Sovescio: migliora la produzione e il terreno Gli innumerevoli vantaggi di que- sta tecnica antichissima. Per sce- gliere la specie da usare occorre tenere conto di diversi fattori: pe- riodo, terreno, beneficio. A PAGINA 18 Torino - La Bolkestein tiene in bilico i mercati E’ probabile il rinvio del Governo, la Cia segue da vicino l’evolversi della situazione. 60 giorni per pre- sentare le domande, a luglio il rilascio delle nuove concessioni. A PAGINA 20 All’interno ASSEMBLEA NAZIONALE Creare accordi sinergici tra agricoltura, artigianato, commercio, logistica ed enti locali La Cia lancia i “Network dei Valori” «Il progetto è ambizioso ma è una strada che bisogna percorrere perché porterebbe benefici a tutti i comparti coinvolti» Si è chiusa un’a n nat a di crisi per latte e grano La scadenza di San Martino (11 novembre) rap- presenta da sempre la fine dell’annata agraria ed è quindi un’occasione per tracciare un primo bilancio. Quella che si è chiusa è stata un’annata sicuramente difficile per i produttori di latte e di grano, i cui prezzi all’origine sono precipitati largamente al di sotto dei costi di produzione. Gli interventi fino a qui messi in campo dall’Unione Europea e dal Governo non han- no dato risultati significativi. Prezzi non adeguati anche per il mais nazionale che viene pagato meno del mais biotech di importazione. In crisi anche la zootecnia da carne. Le cause sono molteplici: la diminuzione dei consumi, la pressione competitiva degli altri Paesi, la scarsa valorizzazione del prodotto nazionale la normativa sullo spandi- mento dei reflui, le nuove regole per le emissioni in atmosfera. Gli allevatori sono preoccupati anche per le ricorrenti campagne di stampa contro il consumo di carne rossa, basate il più delle volte su studi e ricerche prive di criticità, superficiali, con molte incongruenze e con conclusioni viziate dai pregiu- dizi. Un sospiro di sollievo hanno potuto invece tirare i suinicoltori, soprattutto negli ultimi messi, perché i prezzi della carne di maiale sono risaliti. E’ stata un’annata “sufficiente” per la frutta e buona per l’uva da vino, mentre il riso è sempre alle prese con l’eccesso di importazioni dall’estremo oriente che fanno concorrenza al nostro prodotto ed i produttori sono sempre in attesa che l’Ue ripristini i dazi. Rimangono ancora lontani da una soluzione gli an- nosi problemi dell’agricoltura, in primis l’eccesso di burocrazia. Il mondo agricolo ha dovuto fare i conti nel 2016, come negli anni precedenti con una mol- teplicità di leggi e disposizioni tra le quali gli agri- coltori sono in difficoltà a districarsi. Poco o nulla è stato fatto anche per quanto riguarda il contrasto alla proliferazione della fauna selvatica che danneggia i raccolti. Si tratta di un problema molto sentito dagli agricoltori, che la Cia del Piemonte ha messo più volte in evidenza, senza però che Istituzioni siano ancora intervenute in maniera efficace. E’ già possibile rinnovare la tessera per l’anno 2017 presso tutti gli uffici Cia. Versando la quota contributiva si avrà diritto alla consulenza, all’as- sistenza e ai servizi riservati agli as- sociati di tutto lo staff dell’Organiz- zazione. E soprattutto si contribuirà a rendere più forte la Cia per una mi- gliore difesa del settore agricolo e degli agricoltori. Tesseramento 2017 L'agricoltore italiano perde un giorno su quattro per as- solvere le pratiche e gli adempimenti burocratici. Prima di poter commercia- lizzare un litro di latte, deve superare 7 step normativi e mettere in conto uscite per la gestione aziendale di ben 21 mila euro l'anno. Ancora oggi una pratica di subentro in azienda agricola, da ge- nitore a figlio, genera un fal- done di 22 kg di carta alto 80 centimetri, accumulato in un "pellegrinaggio" che tra i vari uffici coinvolti dura quasi due anni. La stessa pratica, eseguita nei Paesi virtuosi del Nord Europa, si risolve con la stampa di tre mail di posta elettronica certificata. Sono solo due esempi del "peso" della bu- rocrazia che ogni anno co- sta oltre 26 miliardi alle pic- cole e medie imprese, pri- ma di tutto quelle agricole. Non a caso, i produttori ita- liani indicano tra le mag- giori difficoltà proprio l'ec- cessivo appesantimento de- gli obblighi normativi e la pressione della fiscalità. A cui si aggiunge un problema strutturale legato all'orga- nizzazione commerciale del prodotto e a una distri- buzione del valore non equa all'interno delle filiere. Da questa premessa prende forma il progetto della Cia-Agricoltori Italiani che nella sua Assemblea nazio- nale del 15 novembre scor- so ha lanciato i "Network dei Valori". La proposta della Cia è sem- plice e chiara: bisogna crea- re accordi sinergici ben co- dificati tra l'agricoltura, l'ar- tigianato, il commercio, la logistica e gli enti locali per costruire un percorso vir- tuoso intorno alle produzio- ni agroalimentari. Una sorta di patto per dare vita a "Reti d'impresa territoriali" capa- ci di mettere in trasparenza l'intero processo che porta i prodotti agricoli e alimen- tari di quel luogo dal campo al consumatore. Con un co- dice di tracciabilità "ad hoc", da apporre sul pac- kaging dei cibi, a certifica- zione e garanzia del pro- cesso avvenuto all'interno di un accordo di "Net- work". «Il progetto è ambizioso - ha sottolineato il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino alla presenza dei ministri Poletti e Martina intervenuti all'Assemblea - Ma è una strada che bisogna percorrere perché portereb- be benefici a tutti i comparti coinvolti: non solo quello produttivo, ma anche quel- lo della logistica e del com- mercio fino ad arrivare ai consumatori». In questo senso, ha continuato Sca- navino, «la tragedia del ter- remoto che ha colpito il Centro Italia può rappre- sentare il banco di prova per iniziare il percorso dei ‘Net- work dei Valori' proprio dai territori feriti dal sisma, per dare impulso alla ripresa delle attività economiche e sostenere la commercializ- zazione delle produzioni ti- piche e locali». Da una prima proiezione della fattibilità del progetto, con i "Network dei Valori" secondo la Cia si potreb- bero risparmiare circa 18 miliardi di euro. «Più di 800mila aziende agroali- mentari italiane - ha con- cluso il presidente della Cia - chiedono sostanzialmente questo: ovvero un netto ab- battimento del peso buro- cratico, facendo leva su un sistema maggiormente fi- duciario tra imprenditori e istituzioni e su reti semplici, snelle e dirette tra i vari componenti di ogni filiera». “Agricoltura, è tempo di cambiare”: questo il te- ma dell’As- semblea Na- zionale della Confederazio- ne Nazionale Agricoltori che si è tenu- ta a Roma il 15 novembre
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Page 1: La Cia lancia i “Network dei Valori” · la gestione aziendale di ben 21 mila euro l'anno. ... Nona caso,i produttoriita- ... per i formaggi e il latte intero in polvere. Sul

PIEMONTE

Periodico dellaC o n fe d e ra z i o n eItaliana Agricoltori

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/BN

Anno XXXIII - n. 10 - Novembre 2 016 - Euro 1,00

Alessandria - PSR: propostaCia sull'AgroambienteIl PSR della Regione Piemonte con-tinua a fare discutere. Le misureagro-climatico-ambientali hannoparticolarmente sfavorito l'Ales-sandr ino.

A PAGINA 12

Asti - L’agricoltura,o il destino del territorioPresentato ad Asti il documentocon cui la Cia chiede un forteimpegno alle istituzioni: stop alconsumo di suolo, valorizzazionedelle filiere, tutela del paesaggio.

A PAGINA 14

Cuneo - Più che positival'annata castanicolaNella Granda la situazione è statapiù che confortante, con castagne

di buona pezzatura, soddisfacentequantità e il prezzo è stato re-mu n e rat i vo.

A PAGINA 16

Novara - Sovescio: migliorala produzione e il terrenoGli innumerevoli vantaggi di que-sta tecnica antichissima. Per sce-gliere la specie da usare occorretenere conto di diversi fattori: pe-riodo, terreno, beneficio.

A PAGINA 18

Torino - La Bolkesteintiene in bilico i mercatiE’ probabile il rinvio del Governo,la Cia segue da vicino l’e volversidella situazione. 60 giorni per pre-sentare le domande, a luglio ilrilascio delle nuove concessioni.

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ASSEMBLEA NAZIONALE Creare accordi sinergici tra agricoltura, artigianato, commercio, logistica ed enti locali

La Cia lancia i “Network dei Valori”«Il progetto è ambizioso ma è una strada che bisogna percorrere perché porterebbe benefici a tutti i comparti coinvolti»

Si è chiusa un’a n nat adi crisi per latte e granoLa scadenza di San Martino (11 novembre) rap-presenta da sempre la fine dell’annata agraria ed èquindi un’occasione per tracciare un primo bilancio.Quella che si è chiusa è stata un’annata sicuramentedifficile per i produttori di latte e di grano, i cui prezzia l l’origine sono precipitati largamente al di sotto deicosti di produzione. Gli interventi fino a qui messi incampo dall’Unione Europea e dal Governo non han-no dato risultati significativi. Prezzi non adeguatianche per il mais nazionale che viene pagato menodel mais biotech di importazione.In crisi anche la zootecnia da carne. Le cause sonomolteplici: la diminuzione dei consumi, la pressionecompetitiva degli altri Paesi, la scarsa valorizzazionedel prodotto nazionale la normativa sullo spandi-mento dei reflui, le nuove regole per le emissioni inatmosfera. Gli allevatori sono preoccupati anche perle ricorrenti campagne di stampa contro il consumodi carne rossa, basate il più delle volte su studi ericerche prive di criticità, superficiali, con molteincongruenze e con conclusioni viziate dai pregiu-dizi.Un sospiro di sollievo hanno potuto invece tirare isuinicoltori, soprattutto negli ultimi messi, perché iprezzi della carne di maiale sono risaliti. E’ st at aun’annata “su f f i c i e nte” per la frutta e buona per l’uv ada vino, mentre il riso è sempre alle prese conl’eccesso di importazioni dall’estremo oriente chefanno concorrenza al nostro prodotto ed i produttorisono sempre in attesa che l’Ue ripristini i dazi.Rimangono ancora lontani da una soluzione gli an-nosi problemi dell’agricoltura, in primis l’eccesso diburocrazia. Il mondo agricolo ha dovuto fare i continel 2016, come negli anni precedenti con una mol-teplicità di leggi e disposizioni tra le quali gli agri-coltori sono in difficoltà a districarsi.Poco o nulla è stato fatto anche per quanto riguarda ilcontrasto alla proliferazione della fauna selvatica chedanneggia i raccolti. Si tratta di un problema moltosentito dagli agricoltori, che la Cia del Piemonte hamesso più volte in evidenza, senza però che Istituzionisiano ancora intervenute in maniera efficace.

E’ già possibile rinnovare la tesseraper l’anno 2017 presso tutti gli ufficiCia. Versando la quota contributiva siavrà diritto alla consulenza, all’as-sistenza e ai servizi riservati agli as-

sociati di tutto lo staff dell’Or ganiz-zazione. E soprattutto si contribuirà arendere più forte la Cia per una mi-gliore difesa del settore agricolo edegli agricoltori.

Tesseramento 2017

L'agricoltore italiano perdeun giorno su quattro per as-solvere le pratiche e gliadempimenti burocratici.Prima di poter commercia-lizzare un litro di latte, devesuperare 7 step normativi emettere in conto uscite perla gestione aziendale di ben21 mila euro l'anno. Ancoraoggi una pratica di subentroin azienda agricola, da ge-nitore a figlio, genera un fal-done di 22 kg di carta alto 80centimetri, accumulato inun "pellegrinaggio" che tra ivari uffici coinvolti duraquasi due anni. La stessapratica, eseguita nei Paesivirtuosi del Nord Europa, sirisolve con la stampa di tremail di posta elettronicacertificata. Sono solo dueesempi del "peso" della bu-rocrazia che ogni anno co-sta oltre 26 miliardi alle pic-cole e medie imprese, pri-ma di tutto quelle agricole.Non a caso, i produttori ita-liani indicano tra le mag-giori difficoltà proprio l'ec-cessivo appesantimento de-gli obblighi normativi e lapressione della fiscalità. A

cui si aggiunge un problemastrutturale legato all'orga-nizzazione commercialedel prodotto e a una distri-buzione del valore nonequa all'interno delle filiere.Da questa premessa prendeforma il progetto dellaCia-Agricoltori Italiani chenella sua Assemblea nazio-nale del 15 novembre scor-so ha lanciato i "Network deiValor i".La proposta della Cia è sem-plice e chiara: bisogna crea-re accordi sinergici ben co-dificati tra l'agricoltura, l'ar-tigianato, il commercio, lalogistica e gli enti locali percostruire un percorso vir-tuoso intorno alle produzio-ni agroalimentari. Una sortadi patto per dare vita a "Retid'impresa territoriali" capa-ci di mettere in trasparenzal'intero processo che porta iprodotti agricoli e alimen-

tari di quel luogo dal campoal consumatore. Con un co-dice di tracciabilità "adhoc", da apporre sul pac-kaging dei cibi, a certifica-zione e garanzia del pro-cesso avvenuto all'internodi un accordo di "Net-w ork".«Il progetto è ambizioso - hasottolineato il presidentenazionale della Cia DinoScanavino alla presenza deiministri Poletti e Martinaintervenuti all'Assemblea -Ma è una strada che bisognapercorrere perché portereb-be benefici a tutti i comparticoinvolti: non solo quelloproduttivo, ma anche quel-lo della logistica e del com-mercio fino ad arrivare aiconsumatori». In questosenso, ha continuato Sca-navino, «la tragedia del ter-remoto che ha colpito ilCentro Italia può rappre-

sentare il banco di prova periniziare il percorso dei ‘Net -work dei Valori' proprio daiterritori feriti dal sisma, perdare impulso alla ripresadelle attività economiche esostenere la commercializ-zazione delle produzioni ti-piche e locali».Da una prima proiezionedella fattibilità del progetto,con i "Network dei Valori"secondo la Cia si potreb-bero risparmiare circa 18miliardi di euro. «Più di800mila aziende agroali-mentari italiane - ha con-cluso il presidente della Cia- chiedono sostanzialmentequesto: ovvero un netto ab-battimento del peso buro-cratico, facendo leva su unsistema maggiormente fi-duciario tra imprenditori eistituzioni e su reti semplici,snelle e dirette tra i varicomponenti di ogni filiera».

“Ag ri c o l tu ra ,è tempo dic a m b i a re”:questo il te-ma dell’As -semblea Na-zionale dellaConfederazio -ne NazionaleAg ri c o l to riche si è tenu-ta a Roma il15 novembre

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Novembre 2 01 62 | RE GIONALE

Prezzo del latte, esistono le condizioniper un aumento significativo...Ismea ha tracciato unquadro dell’a n da m e ntodei prezzi dei prodottilattiero-caseari, da cuiemerge che sul mercatointernazionale i prezzidei derivati del latte, nelcorso dell’estate e in mi-sura più accentuata nelmese di settembre, han-no finalmente invertito latendenza, mostrando si-gnificativi rialzi, comeconseguenza di un ral-lentamento della produ-zione di latte e di unaritrovata vivacità delladomanda mondiale.La spinta verso l’alto èstata particolarmenteevidente per i prezzi delburro, a fronte di unarobusta richiesta prove-niente dal mercato in-ternazionale, soprattuttodalla Cina (+35% nel pe-riodo gennaio-agosto2016) divenuto il primoimportatore mondialedavanti alla Russia. Prez-zi in forte rialzo ancheper i formaggi e il latteintero in polvere. Sulfronte della domandaestera continua l’e spa n-sione registrata dai pro-dotti lattiero caseari ma-de in Italy. Nei primi set-te mesi del 2016 sonostati complessivamenterecuperati oltre 270 mi-lioni di euro in termini dideficit della bilanciacommerciale del settore

lattiero caseario e, in par-ticolare, le esportazionidi formaggi sono cresciu-te del 6,2% in volume edel 6,1% in valore. Moltopositive anche le perfor-mance registrate dai for-maggi freschi e latticini(+7,0% in volume e+10,7% in valore), grat-tugiati (+16,2% in volumee +11,7% in valore) ederborinati (+8,0% in vo-lume e +6,3% in valore).Esistono quindi tutte lecondizioni per un au-mento significativo delprezzo del latte. Produrreun litro di latte in Italiaarriva a costare ancheoltre 40 centesimi di eu-ro, ma agli allevatori vie-ne pagato non solo moltomeno di quanto costa

produrlo, ma almenodieci centesimi in menodel latte fuori dagli ac-cordi contrattuali, quelloche gli addetti ai lavorichiamano “spot ”. Una si-tuazione assurda.«Siamo al fianco degliallevatori - ha dichiaratoil presidente regionaledella Cia, Lodovico ActisPerinetto - per superarequesta fase molto com-plicata». Ed ha aggiunto:« Un’equa remunerazio-ne degli sforzi degli al-levatori è una priorità perla Cia del Piemonte. Da-gli industriali lattiero-ca-seari un atteggiamentop i ù r e s p o n s a b i l e .Da l l’Europa e dal Gover-no ci aspettiamo rispostemolto più concrete».

Maltempo: raccolti compromessi, danni nelle aziendeL’emergenza maltempo è finita. Lagrande paura è passata. Ma per ilPiemonte è cominciata la conta deidanni provocati dalla furia dell’a l-luvione che ha messo in ginocchiodecine di paesi in tutto la regione,devastando strade, ponti, allagan-do decine e decine di ettari diterreni e campi coltivati, danneg-giando seriamente molte aziendeagr icole.I tecnici della Cia sono all’op eraper una prima verifica dei dannisulla base delle segnalazioni pro-venienti dalle aziende. Il presi-

dente Sergio Chiamparino ha chie-sto lo Stato di calamità naturale peril Piemonte. Ma oltre a recepire lostato di calamità, il Governo deveintervenire fin da subito perl’emergenza delle aree devastatedal l’alluvione, inserendo misurededicate già nell’attuale Legge diBilancio. L’areale agricolo investitodal maltempo costituisce un ser-batoio importante per l’e conomiacomplessiva del settore primarionon solo in Piemonte, ma anche inIt a l ia.Nonostante i danni, sono da ap-

prezzare i risultati dell’ottimo la-voro di prevenzione che la Pro-tezione civile ha fatto in questianni, ottimamente organizzata equalificata. Un lavoro costante dimarginatura dei fiumi che ha evi-tato che ci fossero danni ancoramaggiori alle cose o alle persone.La Cia del Piemonte rivolge ungrazie sentito ai volontari e aiprofessionisti impegnati nella ge-stione dell’emergenza in tutto ilPiemonte che hanno fatto un pre-zioso e insostituibile lavoro a tuteladella nostra comunità.

Cia Piemonte consegna kit solidale dell’amatriciana al presidenteChiamparino e all’assessore FerreroIl presidente regionale dellaCia, Lodovico Actis Perinetto, ilvice presidente regionale Ga-briele Carenini e il direttoreGiovanni Cardone hanno con-segnato al presidente della Re-gione Piemonte, Sergio Cham-parino, il kit per la pasta allaamatriciana, una scatola contutti gli ingredienti che ser-vono per preparare una ama-triciana secondo la ricetta tra-dizionale. Presente alla con-segna anche l’assessore regio-

nale all’agricoltura GiorgioFer rero.Il kit sarà distribuito, ad offertalibera, a cura delle Organiz-zazioni territoriali della Cia delPiemonte. L’intero ricavato sa-rà destinato alle popolazionicolpite dal terremoto nell’It a l iacentrale, in particolare per so-stenere la ricostruzione delleaziende agricole colpite dalsi s ma.«Bisogna mettere le aziende incondizione di ripartire e, per

fare questo, servono risorse -ha dichiarato il presidente re-gionale della Cia - Ecco ilperché della nostra iniziativas olidale».«Aiutare la ricostruzione e ilrilancio delle attività agricole eagroalimentari - ha aggiunto ilvice presidente regionale - èfondamentale per mantenerevivo il tessuto economicod e l l’area, visto che si tratta dizone a forte vocazione rura-le».

REGIONE Si è tenuto il tavolo tecnico con Assessorato e associazioni, assente Assola tt e

Ma gli industriali chiudono ogni possibile trattativaSi è tenuto il 21 novembre inRegione il tavolo tecnico sul latte.Presenti funzionari dell’Ass ess o-rato e i tecnici incaricati dalleassociazioni dei produttori. As-sente invece il rappresentante diAssolatte, il quale ha comunicatoche gli industriali non intendonosottoscrivere accordi interprofes-sionali che, come avevano chie-

sto i produttori, prevedano prezziregionali del latte alla stalla el’adeguamento della tabella lat-te-qualità piemontese a quellalombarda. Gli industriali inten-dono risolvere tutti gli aspetticontrattuali concernenti il con-ferimento del latte a livello disingole aziende e con i singoliproduttor i.

« L’atteggiamento degli industria-li - ha sottolineato il presidentedella Cia Lodovico Actis Peri-netto - è di netta chiusura. Per orane prendiamo atto, ma reagi-remo. Discuteremo con i pro-duttori quali iniziative assumerein futuro, non esclusa la disdettamassiva dei contratti di confe-r imento».

«Se gli industriali continuerannoa dare segni di irresponsabilità -continua Actis Perinetto - in unasituazione per altro positiva per ilmercato dei derivati del latte,chiederemo all’Assessore di te-nerne conto in fase di destina-zione delle risorse del Program-ma di sviluppo rurale perl’agroindustr ia».

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Novembre 2 01 6REGIONALE | 3

L’andamento climaticodurante tutto il periodovendemmiale è stato ca-ratterizzato da giornatecalde e luminose, spessoanche ventose con pochee sporadiche piogge chehanno aiutato a comple-tare un’equilibrata matu-razione delle uve rosse.Anche nel mese di set-tembre si sono registrategrandi escursioni termi-che tra il giorno (26-28°) ela notte (12-14°) che han-no favorito l’as ciugaturadei grappoli. Lo stato sa-nitario dell’uva è risultatoottimale, caratterizzato dabucce integre, spesse eresistenti e con dimen-sioni normale degli acini.I mosti ottenuti hannomanifestato un elevatocontenuto in zucchericon punte particolarmen-te elevate nei vitigni abacca rossa che, in diversicasi promettono di rag-giungere il 16% di alcol.Per i vini aromatici Mo-scato e Brachetto si sonoregistrate gradazioni so-pra la media, con aromidifformi ma comunquesempre interessanti a se-conda delle zone, proba-bilmente a causa di ter-reni siccitosi e aree cal-d e.Nella zona del Gavi, lepoche piogge di iniziosettembre, anche se unp o’ tardive, hanno favo-rito una buona matura-zione delle uve con ungrado medio leggermenteinferiore rispetto allascorsa vendemmia, macon buon equilibrio aci-d o.

La Barbera d’Asti e il Niz-za hanno potuto bene-ficiare dell’ottima stagio-ne e, grazie ad una ma-turazione eccezionale, iprimi riscontri di cantinarilevano un’elevata inten-sità colorante.I Nebbioli da Barbarescoe Barolo evidenziano in-vece grandi profumi etannini morbidi grazie al-la perfetta maturità fe-nolica. Complessivamen-te in tutta la regione si

stima una produzionecompresa tra i 2,5 e i 2,6milioni di ettolitri, mentrela qualità è da conside-rare senza alcun dubbioottima con molte punte die ccellente.Il mercato ha rilevato unaumento delle quotazionidelle uve rosse (in par-ticolare per il Barbera) acausa delle giacenze incantina decisamente con-tenute, mentre il mercatodei vini risulta stabile.

La vendemmia nella nostra regione:quantità superiore del 3% sul 2015

IL PUNTO DI ASSOENOLOGI

Il testo unico del vino è leggeLa Commissione Agricoltura della Cameraha approvato all’unanimità in sede le-gislativa il Testo unico sulla viticoltura e laproduzione del vino, confermando il testoinviato dal Senato, che è quindi legge.Secondo il ministro delle Politiche agri-cole, Maurizio Martina, «con il Testo unicopossiamo contribuire a rafforzare la cre-scita di un settore che già oggi vale più di 14miliardi di euro e con un export che superai 5,5 miliardi». La legge - approvata «graziea l l’impegno dei parlamentari e al con-fronto costruttivo con tutti gli attori dellafiliera», precisa il viceministro Andrea Oli-

vero - dà anche spazio all’innovazione conla possibilità di introdurre in etichetta si-stemi di informazione al consumatore chesfruttino le nuove tecnologie contribuen-do ad aumentare la trasparenza.La Cia giudica positivamente la legge«frutto di un lavoro intenso durato anni,che ha visto impegnati tutti i gruppi par-lamentari e le organizzazioni del settorevitivinicolo. Rivendichiamo con orgoglioche il nostro Paese è il primo che si è dotatodi un unico strumento a livello europeo, ingrado di conferire maggiore competitivitàalle nostre imprese».

Gli agriturismi sono in continua crescita,il Piemonte è primo per fattorie didattiche

Malghe di proprietà pubblica,nuova disciplina per l’a f f i tto

Più 129%. E’ la crescitad el l’agriturismo italiano dal1998 a oggi. Dalle 9.718 strut-ture di allora infatti si è oggiarrivati a 22.238 agriturismiautorizzati. Una crescita co-stante se si pensa che dal 2003è stata del 70,8% e solo dall’u l-timo anno a oggi del 2,3%.La crescita è più consistentenel Centro (+5,1%), rispetto alNord (+1,7%), mentre nelMezzogiorno (Sud e Isole) siregistra un calo (-1,1%). Larisposta del mercato è altresìpositiva: nel 2015 infatti, se-condo l’indagine Istat sul mo-vimento dei clienti negli eser-cizi ricettivi, le presenze (nu-mero di notti) degli ospiti ne-gli agriturismi sono ammon-tate a 11,3 milioni (+4,9% ri-s p e t t o a l 2 0 1 4 ) . P i ù d iun’azienda agrituristica su tre(36,1%), è a conduzione fem-minile. La maggiore concen-trazione di aziende gestite dadonne si rileva in Toscana(1.791 aziende, che rappre-sentano il 40,8% delle aziendedella regione e l’8% di quellenazionali). Un agriturismo sudue (il 50,4%) offre il serviziodi ristorazione, un dato cheoltretutto è in crescita di anno

in anno.In Piemonte sono quasi 1.300gli agriturismi censiti. La no-stra regione si posiziona alsesto posto in classifica per lapresenza di agriturismi, ma èla prima regione d’Italia per lefattorie didattiche.

Il punto del settore è statofatto ad Arezzo Fiere e Con-gressi dall’11 al 13 novembrein occasione della quindice-sima edizione di AgrieTour, ilsalone nazionale dell’agr itu-rismo e dell’agricoltura mul-t i f u n z i o na l e.

La Regione, riconoscendo l’i m-portanza economica e ambien-tale dei pascoli alpini, ha sta-bilito una disciplina omogeneaper l’affitto degli alpeggi (mal-ghe) di proprietà pubblica, perregolamentarne l’utilizzo e fa-vorire una corretta gestione de-gli allevamenti e delle produ-zioni foraggere e, in ultima ana-lisi, perseguire la salvaguardiadella biodiversità e del terri-tor io.La superficie dei pascoli alpinipiemontesi ammonta a 305.405ettari (di cui circa il 42% diproprietà pubblica) prevalen-temente comunale, per la qualel’Assessorato all’Agricoltura, incollaborazione con l’Ass ess ora-to alla Montagna, ha elaborato

una modulistica per fornire aiproprietari e agli allevatori ilnecessario supporto tecni-co-amministrativo per la stipuladi contratti e capitolati di af-f i tto.«Con la nuova regolamentazio-ne intendiamo osteggiare fe-nomeni speculativi che rischia-no di cancellare la storia e latradizione dei nostri alpeggi -ha commentato l’assess oreGiorgio Ferrero - Lo abbiamofatto anche per venire incontroalle esigenze manifestate daiComuni montani che possie-dono territori a pascolo e daitanti malgari che con il lorolavoro onesto e appassionatomantengono viva la monta-g na».

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Novembre 2 01 64 | RE GIONALE

SENATO La Commissione Agricoltura ha approvato il ddl sulla promozione della coltivazione e della filiera

C’è la legge sulla canapa industrialeQuesto prodotto ha diversi vantaggi ambientali e numerosi utilizzi commerciali consentiti, dall’alimentare all’ediliziaLa Commissione Agricoltu-ra del Senato ha approvato,in sede deliberante, il ddlsulla promozione della col-tivazione e della filieraagroindustriale della cana-pa. E’ stato colmato un vuo-to legislativo e viene rego-lamentato un settore in for-te espansione, con notevolimargini di crescita.La canapa è una coltura ingrado di contribuire alla ri-duzione dell’impatto am-bientale in agricoltura, delconsumo dei suoli, della de-sertificazione e della perditadi biodiversità. Inoltre ha unutile impiego come sostitu-ta di colture eccedentarie ecome coltura da rotazione.Secondo quanto prevede lalegge gli ambiti di utilizzoconsentiti per la canapa col-tivata sono: alimenti e co-smetici prodotti esclusiva-mente nel rispetto delle di-scipline dei rispettivi settori;semilavorati, quali fibra, ca-napulo, polveri, cippato, olio carburanti, per forniturealle industrie e alle attivitàartigianali di diversi settori,compreso quello energeti-co; materiale destinato allapratica del sovescio; mate-riale organico destinato ailavori di bioingegneria oprodotti utili per la bioedi-lizia; materiale finalizzatoalla fitodepurazione per labonifica di siti inquinati;coltivazioni dedicate alle at-tività didattiche e dimostra-tive nonché di ricerca daparte di istituti pubblici oprivati; coltivazioni destina-te al florovivaismo.

I controlli sui campi sonoeffettuati dal Corpo foresta-le dello Stato mentre il Mi-nistero delle politiche agri-cole alimentari e forestali,compatibilmente con lanormativa europea in ma-teria di aiuti di Stato, destinaannualmente una quotadelle risorse disponibili avalere sui piani nazionali disettore di propria compe-tenza, nel limite massimo di700.000 euro, per favorire ilmiglioramento delle condi-zioni di produzione e tra-

sformazione nel settore del-la canapa. Vengono infine,secondo quanto si legge nelddl, promosse azioni di for-mazione in favore di coloroche operano nella filieradella canapa e diffondono,attraverso specifici canaliinformativi, la conoscenzadelle proprietà della canapae dei suoi utilizzi nel campoagronomico, agroindustria-le, nutraceutico, della bioe-dilizia, della biocomponen-tistica e del confeziona-m e nto.

Mais e soia: il surplus di offertamondiale deprime i listiniL’esordio della campagnacommerciale 2016/17 delmais risulta caratterizza-to da un sensibile calodei listini (-9,6% a ot-tobre rispetto a luglio), diriflesso all’i ncrementodel l’offerta mondiale,che secondo recenti sti-me dell’Icg, potrebbe su-perare il record del 2014,grazie al recupero di Usa,Brasile, Ue e Ucraina. Èquanto si evince dal nu-mero di novembre 2016del report “Te n d e n ze” diIsmea, relativo al mais ealla soia.La produzione nazionaledi mais si attesterebbeinvece –- sulla base deidati provvisori dell’Istat -a 6,6 milioni di tonnel-

late, in significativa fles-sione (-6,7%) su base an-nua. Il calo dei raccolti èda imputare esclusiva-mente alla riduzione del-le superfici investite, afronte di un andamentopositivo delle rese, graziealle favorevoli condizionimete oclimatiche.Il calo della superficiecoltivate a mais è dovutoal fatto che coltivatori so-no molto delusi perché ilmais non garantisce unreddito adeguato e per-ché il prezzo del maisnazionale, persino il mi-gliore in termini sanitari,è quasi sempre ed im-motivatamente inferiorea quello di provenienzaextra Ue. I coltivatori so-

no anche preoccupatiperché si sono trovati adaffrontare in questi ul-timi anni un’altra serie digravi difficoltà, come lalimitazione delle conce,la comparsa della Dia-brotica e la presenza dimicotossine. L’Italia è ilPaese europeo con ildanno più alto da pi-ralide: temperature not-turne alte e umidità fa-voriscono l’insetto che èconsiderato tra i mag-giori responsabili dellacontaminazione. Perfo-rando le spighe del maisl’insetto offre la stradaalla penetrazione dellemuffe che producono lem i c o to ssi n eAnche per la soia, si ri-

leva un avvio di cam-pagna all’insegna diprezzi in flessione (-9,3%da luglio a ottobre 2016),come conseguenze dellestime di crescita dei rac-colti mondiali e dellabuona consistenza dellescor te.

Nel nostro Paese, i rac-colti di soia dovrebberorimanere stabili nel 2016a poco più di 1,1 milionidi tonnellate; dinamicafrutto della crescita dellerese ad ettaro mentre lesuperfici hanno eviden-ziato un calo.

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Novembre 2 01 6REGIONALE | 5

ALESSANDRIASEDE PROVINCIALEVia Savonarola 31, 15121 Ales-sandria - Tel: 0131236225 int 3e-mail: [email protected] TERMEVia Da Bormida 4, 15011 AcquiTerme - Tel: 0144322272e-mail: [email protected] MONFERRATOVia Del Carmine 15, 15033 Ca-sale M.to - Tel: 0142454617e-mail: [email protected] LIGURECorso Piave, 6, piano 1°, 15067Novi Ligure - Tel: 014372176OVA DAVia Monsignor Cavanna 10/12,15076 Ovada Tel: 0143835083e-mail: [email protected] ORT ONAVia Montemerlo 25, 15057 Tor-tona - Tel: 0131822722e-mail: [email protected]

ASTISEDE PROVINCIALEPiazza Alfieri 61, Asti - Tel.0141.594320 – Fax 0141.595344w w w . c i a - a s t i . i t , e - m a i l :[email protected], [email protected]

C ANELLIViale Risorgimento 31, Tel.0141.835038 – Fax 0141.824006MONTIGLIO MONFERRATOVia Roma 83, Tel. 0141.994545 –Fax 0141.691963NIZZA MONFERRATOVia Pistone 93, Tel. 0141.721691– Fax 0141.702856

BIELLABIELL AVia Tancredi Galimberti 4, Tel.015.84618 – Fax 015.8461830e-mail: [email protected] SATOPiazza Angiolo

CUNEOSEDE PROVINCIALEPiazza Galimberti 1/C, Cuneo -Tel. 0171.67978 – 64521 - Fax0171.691927email: [email protected] BAPiazza Michele Ferrero n. 4, Tel.0173.35026 - Fax 0173.362261email: [email protected] SANOPiazza Dompe’ 17/a, Tel.0172.634015 - Fax 0172.635824

email: fossano@ciacune o.orgMOND OVI’P i a z z a l e E l l e r o 1 2 , Te l .0174.43545 - Fax 0174.552113email: mondovi@ciacune o.orgSALUZ ZOV i a M a t t a t o i o 1 8 , T e l .0175-42443 - Fax 0175.248818email: saluzzo@ciacune o.org

N OVA R ASEDE PROVINCIALEVia Ravizza, 10, Novara - Tel.0321.626263 – Fax 0321.612524e-mail: [email protected] OMANEROCorso Sempione, 38, Tel.0322.336376 – Fax 0322.842903e-mail: [email protected]

TO R I N OSEDE PROVINCIALEVia Onorato Vigliani, 123, To-rino - Tel. 011.6164201 - Fax011.6164299e-mail: [email protected] ino.itTORINO - Sede distaccataVia S. Francesco da Paola 22,Te l . 0 1 1 5 6 2 8 8 9 2 - F a x011.5620716

ALME SEP i a z z a M a r t i r i , 3 6 , Te l .011.9350018e-mail: [email protected] COVia Cotta 35/D, Tel .011.4081692- Fax 011.4085826CARMAGNOL AVia Giacomo Leopardi, 6, Tel.011.9721081 – Fax 011.83131199e-mail: [email protected] RIVia San Giacomo, 5, Tel. e Fax011.9471568e-mail: [email protected] OVia Bettoia, 50, Tel. 011.9832048- Fax 011.9895629e-mail: [email protected] OVia E. Gallo, 29 Zona IndustrialeChind, Tel. 011.9113050 - Fax011.9107734e-mail: [email protected] AVia Bertinatti, 9, Tel. 0125.43837- Fax 0125.648995e-mail: [email protected] ROLOCorso Porporato 18, Tel. e fax0121.77303

e-mail: [email protected] PELICEVia Caduti della Libertà, 4, Tel.0121.953097RIVAROLO CANAVESEVia Merlo, 11, Tel. 0124.424027 -Fax 0124.401569e-mail: [email protected]

VCOVE RBANIAVia San Bernardino 31/e, lo-c a l i t à S a n t ' A n n a , T e l .0323.52801e-mail: [email protected] AVi a A m e n d o l a n . 9 , Te l .0324/243894e-mail: [email protected]

VERCELLIVicolo San Salvatore, Tel.0161.54597 – Fax 0161.251784e-mail: [email protected] LIANOCorso Umberto I° n. 66, Tel.0161/44839e-mail: [email protected] OSESIAViale Varallo 35, Tel. 0163.22141e-mail: [email protected]

CIA - Ecco dove siamo: gli indirizzi delle sedi provinciali e di zona

Direttore Responsabile ATTILIO BORRONI

COMITATO DI REDAZIONE Lodovico Actis Perinetto,

Giovanni Cardone, Attilio Borroni,

Daniele Botti, Gianfranco Falco,

Gianfranco Fasanino, Paolo Monticone,

Genny Notarianni, Luca Sossella

Autorizzazione Tribunale di Torino n.3068 del 16.6.1981

EDITORE AGRIEDITER SERVIZI srl

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Tel 0011 534415 / Fax 011 4546195

STAMPA LITOSUD

Pessano con Bornago

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EUROPA Il 30 ottobre Canada e Bruxelles hanno firmato l’Accordo che stabilisce una zona di libero scambio

Firmato il Ceta, affossato il Ttip?«La Cia ritiene che, se ben gestiti, i trattati di commercio internazionale possono rappresentare un’opportunit à»Il 30 ottobre scorso il Ca-nada e l’Unione europeahanno firmato a Bruxellesl’Accordo economico ecommerciale globale (Ce-ta) che stabilisce una zonadi libero scambio tra i duepartner. Si tratta di un ac-cordo che prevede l’eli-minazione quasi totale deidazi doganali, allo scopodi far risparmiare gliesportatori e offrire unascelta più ampia ai con-sumator i.Il sito della Commissioneeuropea assicura che l’ac-cordo lascia inalterate lenormative europee incampo alimentare e am-bientale: «I produttori ca-nadesi potranno esportaree vendere i loro prodotti inUE solo se rispetterannopienamente la pertinentenormativa europea», scri-ve. Quindi niente carni bo-vine canadesi contenentiormoni della crescita néalimenti transgenici. Inpiù, ciascuna parte do-vrebbe poter adottare infuturo le ulteriori norma-tive che dovesse ritenereopportune. Il Ceta tutelerà143 prodotti a indicazionege ografica.Secondo l’ass ociazioneStop Ttip, che si è battutastrenuamente anche con-tro l’approvazione del Ce-ta, queste dichiarazioninon sono sufficienti per

garantire che le normativeeuropee in materia ali-mentare non si ammor-bidis cano.«La Cia ritiene invece che,se ben gestiti, gli accordi dicommercio internazionaletra l’Unione europea e iPaesi Terzi possono rap-presentare una risorsa eun’opportunità per il si-stema agroalimentare Ma-de in Italy. Tenendo fissol’obiettivo imprescindibile

di salvaguardia delle no-stre produzioni agricole -ha dichiarato il presidentenazionale della Cia DinoScanavino - i risultati po-sitivi ottenuti con il Ca-nada possono rappresen-tare un esempio di lavoroda seguire all’interno deinegoziati ancora in corso».Chiara l’allusione al Ttip(il partenariato Ue-Usa) ilcui negoziato è in stallo esembra debba essere af-

EIMA BOLOGNA Conseguenza della minore redditività delle colture

Si vendono meno macchine agricoleSi è tenuta a Bologna Eima, lafiera della meccanica in agri-coltura giunta ormai alla sua42esima edizione. Durante laconferenza stampa di presen-tazione dell’edizione 2016, Mas-simo Goldoni, presidente dei co-struttori italiani di macchineagricole, ha diffuso i dati sulleimmatricolazioni: ad ottobre èstato registrato un calo delle trat-trici dell’1,2% rispetto allo stessomese del 2015. Sono state infattivendute solo 15.283 macchine(dovrebbero sfiorare le 18mila afine anno), poco più della metàrispetto alle 30mila del 2006 einferiori anche rispetto alle18.400 dello scorso anno. Giùanche le mietitrebbiatrici, meno

2% con solo 329 macchine ven-dute. Stabili invece i rimorchi,più 1%, mentre salgano le trat-trici con pianale di carico, più

17,7% (678 macchine).Le vendite in calo non signi-ficano disinteresse degli agricol-tori verso la meccanizzazione,

ma sono la conseguenza di unaminore redditività delle colture,soprattutto delle commodities.Secondo Goldoni la crisi deiprezzi delle derrate alimentari,iniziata nel 2014, sembra chedurerà anche tutto il 2017 e forsesolo nel 2018 vedremo un au-mento dei prezzi.Il 10 novembre è partita la pre-registrazione per accedere albando Inail per l’acquisto dimacchine con elevati standard disicurezza. In questo caso i mi-lioni messi a disposizione sono45. I produttori di macchine agri-cole sperano in questo aiuto. Ilgoverno ha inoltre da poco ap-provato il piano per l’Industr ia4.0, strategia della quale fa parteanche l’agricoltura. Obiettivo delgoverno è quello di traghettare ilsettore primario verso il pre-cision farming su cui il Mipaafdovrebbe presentare un piano adhoc nel giro di poche settima-n e.

fossato definitivamentedal nuovo presidente Do-nald Trump.Certo non è facile definirecon precisione quali sa-ranno le reali implicazionidi un trattato così vasto ecomplesso come quellodel libero scambio con Ca-nada. Probabilmente, dialcuni effetti ci renderemoconto solo se e quandoentrerà effettivamente invig ore.

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Novembre 2 01 66 | RE GIONALE

L’ANGOLO DELL’AV VO C ATO

Vendita di erbee contratto di affittoSono proprietario di un appezzamento diterreno di circa quattro giornate piemontesiinteramente coltivate a prato. Il vicino che ètitolare di un allevamento di bovini mi hachiesto di consentirgli di pascolare il miofondo, nei mesi estivi da giugno a settembrepagando un prezzo per il pascolo. Io sareid’accordo, ma ho timore che il vicino, unavolta insediato sul fondo, possa sostenereche il contratto che ha stipulato con me è uncontratto di affitto. Avente la scadenza quin-

dicennale prevista dalla legge. Come possocautel armi?(V.G. - Villastellone)

La materia è regolamentata dall’articolo 56della legge3/5/82 N. 203, che recita te-stualmente: «Le disposizioni della presentelegge non si applicano ai contratti agrari dicompartecipazione limitata a singole col-tivazioni stagionali né alle concessioni percoltivazioni intercalari né alle vendite dierbe di durata inferiore ad un anno quandosi tratta di terreni non destinati a pascolo

permanente, ma soggetti a rotazione agra-ria». Quindi lei può legittimamente stipu-lare un contratto di vendita di erbe li-mitando la raccolta o meglio il pascolo aduna sola stagione.La distinzione tra il contratto di vendita dierbe (cosiddetto pascipascolo) ed il con-tratto di affitto di fondo pascolativo sta nellacircostanza che nel primo contratto, il cuioggetto principale è l’erba, l’u t i l i zz az i o n edel fondo rappresenta soltanto il mezzo perl’apprensione e l’utilizzazione della cosavenduta, mentre l’affitto è caratterizzatodalla gestione produttiva del fondo da parted e l l’affittuar io.Ne l l’affitto, la detenzione qualificata delfondo è elemento essenziale del contratto,finalizzata alla gestione produttiva, mentrenella vendita di frutti maturi, la detenzionedel fondo e quindi del bene fruttifero in-terviene in via accessoria ed eventuale,

quando sia pattuito che alla raccolta prov-vederà lo stesso compratore ed è limitata altempo necessario a separare i frutti e atrasportarli fuori dal fondo.«Il contratto di vendita di erbe non è equi-parabile all’affitto di fondo pascolativo eresta sottratto alla disciplina della legge203/82, come disposto dall’art. 56 dellastessa, quando, oltre ad avere una duratainferiore all’anno e contenuto limitato allasemplice raccolta dell’erba o comunque alprelievo pascolativo della stessa si riferiscaa terreni effettivamente assoggettati a ro-tazione agraria» (Cass.19/3/97 n.2422).Nel caso in esame lei potrà, quindi, sti-pulare il contratto di vendita di erbe me-diante prelievo a mezzo pascolo, senza al-cun vincolo. Per maggiore sua tranquillitàle consiglierei di stipulare il contratto informa scritta indicando con precisione ilperiodo in cui il pascolo potrà avere luogo.

A cura dell’avvocato Giovanni AIMARStudio legale Viale Angeli n. 1 - 12100 CuneoTel. 0171.698312 - Fax 0171.488466 - e-mail: [email protected]

ALESSANDRIA Il presidente nazionale Scanavino all'evento organizzato da Cia - Anp provinciale

La protesta del grano e le soluzioni dal territorio«Deve esserci un grande impegno della politica e la doverosa vicinanza di ministri e assessori alle aziende»Il presidente nazionale del-la Cia Dino Scanavino hapartecipato all'incontro or-ganizzato dalla Cia di Ales-sandria e dall'Anp - Asso-ciazione Nazionale Pensio-nati, dal titolo: “Grano e pa-ne, parliamone insieme traproduttori di ieri e di oggi”,svoltosi lo scorso 18 no-vembre al Circolo Europa -La Casetta di Alessandria.I relatori hanno fatto con-siderazioni sul compartodel grano alessandrino esulle vicende di carattereeconomico che hannocoinvolto i produttori e leAssociazioni di categoria lascorsa estate, in quella cheè stata chiamata «la pro-testa del grano», nata per iprezzi troppo bassi offerti aiproduttori, dovuto alle fortispeculazioni presenti sulmercato italiano.A fare analisi e riflessionisono stati Vittorio Tallone,presidente provinciale AnpAlessandria che ha aperto ilavori; Gian Piero Ameglio eCarlo Ricagni, presidente edirettore Cia Alessandria,che hanno commentato leragioni della crisi e gli svi-luppi propositivi del settorecerealicolo; Gian Paolo Co-scia, presidente della Ca-mera di Commercio diAlessandria, che ha ricor-dato il progetto “G ra n oAlessandr ino” di qualcheanno fa, evoluto nel nuovoprogetto “Coltiviamo ilbuon grano di qualità” ela -borato da Cia e Confagri-coltura Alessandria insie-me alle principali Coope-rative del territorio, rappre-sentate all'incontro da Fa-bio Castelli, direttore dellaSettevie di Castellazzo, che,in particolare ha anchespiegato quali sono le areealessandrine che determi-nano la qualità di caratteresuperiore; Gabriele Careni-ni ha ricordato la manife-stazione regionale di sen-sibilizzazione dello scorsoagosto a Torino.Ospite dell'evento è stataanche Rita Rossa, presiden-te della Provincia e sindaco

di Alessandria, che ha mo-strato più volte interesse,nei mesi scorsi, per le pro-blematiche trattate dallaCia e, a un tavolo di con-fronto della scorsa estate,aveva già dichiarato l'inten-zione di mettere a dispo-sizione gli strumenti urba-nistici per valorizzare il ter-ritorio e le nostre produ-zioni.Molto apprezzata è stata lapartecipazione del presi-dente nazionale Cia DinoScanavino il quale, dopoaver sintetizzato i punti fon-damentali dell'assembleanazionale svoltasi a Romaqualche giorno prima, harisposto alle numerose do-mande poste dai produttoridella Cia alessadrina che,sfruttando l’occasione dellasua presenza, hanno toc-cato diversi argomenti po-litico-sindacali. Sulle pro-

blematiche relative al gra-no, Scanavino ha commen-tato: «La protesta ha coin-volto tutta Italia, partendoda Alessandria per il granotenero e attraversando tuttol’Appennino per il granoduro. Deve esserci un gran-de impegno della politica -ha commentato il presiden-te - e la doverosa vicinanzadi ministri e assessori alleaziende agricole nella pro-gettualità e nei percorsi dafare, per ottenere un red-dito adeguato a sostenere leaziende cerealicole, perchéper gli agricoltori, se lasciatisoli, sarà una fatica immen-sa». Riguardo l'associazio-nismo Scanavino ha ag-giunto: «Cia e Confagricol-tura lavorano per l'agricol-tura, come dimostra la col-laborazione formalizzata inAgrinsieme, mentre Coldi-retti valorizza il proprio

marchio e non si può fareunità con chi non vuole es-sere coeso».Inoltre, sono state fatte an-che considerazioni relativea l P s r e a l l e m i s u r e“Ag roambientali”, con ladiscussione in platea: «Iproblemi dei contributi le-gati ai bandi del Psr sonoevidenti - hanno puntua-lizzato Ameglio e Ricagni -La Cia di Alessandria insistesul fatto che alcuni regoledei bandi siano da rivedereper il futuro secondo le realiesigenze delle aziende deidiversi territori» (rif. paginelocali di Alessandria, ndr).In conclusione di giornata,prima del pranzo convivia-le al quale sono stati invitatitutti i partecipanti, sonostate illustrate le iniziativesolidali promosse dalla Cianazionale e alessandrina(insieme alle Cia di Asti,

Cuneo, Novara e la Cantinacooperativa di Vinchio Va-glio Serra) per l'acquisto ditre Unità Abitative da con-segnare a tre aziende agri-cole di Norcia. Le offerte,generose, degli agricoltori

presenti per il kit “Amatri -ciana solidale” e per il ca-lendario 2017 alessandrino“CIA iutiamo” contr ibui-ranno all'acquisto e allaconsegna (imminente) del-le casette.

ENTRO IL 15 DICEMBREPresentazione delledenunce vitivinicole

Il servizio tecnico della Cia comunica che a partireda l l’ultima vendemmia è cambiata le data di sca-denza per la presentazione delle denunce vitivi-nicole, relativa all’annata 2016.La nuova scadenza, dopo una recente proroga che haspostato tutti i termini a dicembre, è stata fissata al 15dicembre 2016.Entro questo termine dovranno essere presentate:• la Denuncia della raccolta uve;• la Denuncia della produzione vitivinicola.

Quarantacinque milioni di euroa fondo perduto messi a di-sposizione delle micro e piccoleaziende del settore agricolo persostenere il miglioramento dellecondizioni di salute e sicurezza:è questo lo stanziamento delbando Isi-Agricoltura 2016 fi-nanziato per 25 milioni di euroda l l’Inail e per 20 milioni di eurodal Ministero del Lavoro. In par-ticolare, gli incentivi sono de-stinati agli investimenti per l’a c-quisto o il noleggio con patto diacquisto di macchine e trattori

agricoli caratterizzati da solu-zioni innovative per la riduzionedel rischio rumore, del rischioinfortunistico (più del 52% dellemorti in agricoltura è dovuto alribaltamento dei trattori) o diquello derivante dallo svolgi-mento di operazioni manuali.L’operazione è stata realizzata incollaborazione con il Ministerodelle politiche agricole, alimen-tari e forestali.Il commissario straordinariod e l l’Inail, Massimo De Felice, haspiegato in conferenza stampa,

assieme ai ministri del LavoroGiuliano Poletti e delle politicheagricole Maurizio Martina, lemodalità del bando che con-sente alle imprese fino al pros-simo 20 gennaio di inserire sulportale Inail il progetto per ilquale viene richiesto il finan-ziamento. Gli incentivi sono ri-partiti in due assi di intervento; ilprimo, da cinque milioni di euro,è riservato ai giovani agricoltori,organizzati anche in forma so-cietaria, mentre il secondo, da 40milioni di euro, è destinato alla

generalità delle imprese agrico-le. Per ciascun progetto il fi-nanziamento potrà essere com-preso tra un minimo di milleeuro e un massimo di 60milae u ro.«Questo bando è un’o ccasioneper le imprese che intendonolavorare sul fronte della soste-nibilità, innovazione e sicurezza- afferma il ministro Martina -Un ’interessante premessa perinserire il settore agroalimentaren e l l’ambito del piano generale diIndustria 4.0».

Inail: 45 milioni di finanziamento alle imprese agricole per la sicurezza

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Novembre 2 01 6ANP - PATRONATO INAC | 7

Un passo in avanti nellastrada di pensioni piùeque. Sembra che qualcosasi stia muovendo nel versogiusto. E’ ancora presto perdare un giudizio definitivo,perché occorre vedere be-ne il decreto legge;ma quanto annun-ciato in materia dipensioni ci fa direche è cambiato ilclima e si sta ragio-nando nel modogiusto. E’ p ositivo,infatti, che sia cam-biato l’approccio ela strategia verso ipensionati e i pen-si o na n d i .E v i d e n t e m e n t el ’ i n i z i a t i v a d iAnp-Cia, seria, cor-retta e insistente (lap e t i z i o n e c o n100mila firme) co-mincia a dare risultati.« L’aumento annunciato al-le pensioni minime - com-menta il vice presidente re-gionale della Cia GabrieleCarenini - sembra essereassai modesto, e questa è laparte che non apprezzia-mo della proposta di legge.Tuttavia è un passo in

avanti verso quello che noiindichiamo come l’obiet -tivo principale: 650 euromensili come chiede laCarta Sociale Europea. Be-ne la quattordicesimamensilità alle pensioni sot-

to i mille euro, utile l’in -nalzamento del livello del-la non tax area. Tutto ciò èapprezzabile ma lo consi-deriamo un acconto per-ché la condizione di disa-gio dei pensionati richie-derebbe altri provvedi-menti più sostanziosi, e ilnostro impegno a riguardo

non si fermerà».Importanti sono anche iprovvedimenti verso colo-ro che potranno andare inpensione in maniera an-ticipata in ragione anchedel tipo di lavoro svolto e

considerato usu-rante. E’ un limiteed un errore il fattoche al momento laproposta di leggenon consideri fra il a v o r i u s u r a n t iquelli degli agricol-tori e dei lavoratoriagricoli. Tuttavia, lastrategia impostataa favorire la possi-bilità di andare inpensione in manie-ra anticipata è dacondividere perchéapre una finestrasulla possibilità diragionare e correg-

gere il sistema dell’allun -gamento dell’età pensio-nabile attraverso il concet-to della “cosiddetta aspet-tativa di vita” che ha pro-dotto solo ingiustizie e di-sagi ai lavoratori, compre-so gli agricoltori.Con questa proposta dilegge di bilancio, si può

Festa regionale dei pensionati“e non” d e l l’Anp/Cia PiemonteQuesto importante appuntamentoregionale quest'anno si terrà alRistorante Hotel Sesia di CarpignanoSesia, sulla strada per Ghislarengo.P RO G R A M M AOre 10,30 appuntamento all'HotelSesia per esaminare i trattamentipensionistici per l'anno 2017Ore 12,30 Pranzo Sociale allietati damusica e canti popolare«Sarà una giornata particolare chepasseremo in allegria con amici vecchie nuovi, lontani dalle incombenzequotidiane», ha ricordato il presidentedell’Associazione Pensionati Cia delPiemonte, Eugenio Pescio.La quota di partecipazione è di 30 euro+ 2 euro da destinare ai terremotatidell’Italia centrale.

Le prenotazioni dovranno essere fattepresso gli uffici Cia provinciali e dizona entro e non oltre il 30 novembre2016, versando un acconto di 20 europro capite. All'iniziativa possonopartecipare amici e parenti.Tutti i partecipanti verranno“omaggiati” con una confezione di“Super Riso bianco”.

aprire una nuova stagioneper le pensioni. Dopo annidi prelievi sul sistema pen-sionistico, si torna ad in-vestire in favore dei pen-

sionati e dei pensionandi.Ci sono cose buone e altremeno buone, come il trop-po modesto aumento allepensioni minime. Tuttavia

l’Anp raccoglie la sfida: ap-prezza le cose migliori e siimpegna a modificarequelle ritenute carenti osbag l iate.

INFORMAZIONI UTILI Sostegno al reddito per i coltivatori

Assegni familiari: a chi spettano?Gli assegni familiari corrispostida l l’Inps, sono una forma disostegno al reddito per le fa-miglie di coltivatori diretti, co-loni e mezzadri e titolari dellepensioni a carico delle gestionispeciali dei lavoratori autono-mi - sia comunitari che extra-comunitari - che non superinoun limite di reddito personale edel nucleo familiare stabilitodalla legge (si distinguono da-gli assegni al nucleo familiare, iquali sono destinati alle fa-miglie di lavoratori dipendentie dei pensionati da lavoro di-pendente). Possono esserechiesti: per il coniuge, anche

nel caso in cui sia legalmenteseparato (purché a carico), so-lo se il richiedente è titolare dipensione a carico delle ge-stioni speciali dei lavoratoriautonomi; per i figli o equi-parati (anche se non convi-venti) e per i fratelli, le sorelle,i nipoti conviventi, con etàinferiore a 18 anni o appren-disti o studenti di scuola media

inferiore (fino a 21 anni) ouniversitari (fino a 26 anni enel limite del corso legale dellalaurea) o inabili al lavoro (sen-za limiti d’età); gli ascendenti(genitori, nonni, ecc.) ed equi-parati, ma solo se il richiedenteè piccolo coltivatore diretto; ifamiliari di cittadini stranieriresidenti in Paesi con i qualiesista una convenzione inter-

nazionale in materia di trat-tamenti di famiglia. Spettano8,18 € mensili ai coltivatoridiretti, coloni, mezzadri per ifigli ed equiparati, 10,21 €mensili ai pensionati delle ge-stioni speciali per i lavoratoriautonomi e ai piccoli colti-vatori diretti per il coniuge e ifigli ed equiparati, 1,21 € m e n-sili ai piccoli coltivatori diretti

per i genitori ed equiparati. Ladomanda può essere presen-tata telematicamente ed è pos-sibile farlo altresì tramite lavostra più vicina sede del Pa-tronato Inac.

Nuovi volontari del ServizioCivile Nazionale all’Ina cIl 7 novembre, 13 ragazzi – di cui 4 aTorino, 3 ad Alessandria, 2 ad Asti, 2 aNizza Monferrato, 1 a Casale Monfer-rato ed 1 ad Alba – hanno iniziato la loroesperienza di Servizio Civile Nazionalecon l’Inac, attraverso il progetto “Ser viziin rete - Inac Piemonte 2016” (in fotodue ragazze del Servizio Civile con laloro operatrice locale di progetto); altridue volontari subentreranno a dicem-bre; il loro percorso all’Inac durerà 12mesi e avrà come obiettivo l’au m e ntod e l l’integrazione e dell’inclusione so-ciale degli immigrati. Si tratta, in par-ticolare, di dare continuità ad un lavoro,già avviato nel corso del 2015, di svi-luppo di uno sportello informatizzatogià presente sul sito regionale della Cia,nella sezione dell’Inac Piemonte. Il Pa-tronato, attraverso tale sportello, ha giàmosso i primi passi di avvicinamentoalla “re te” con i due precedenti progetti

di Servizio Civile, ed ora verrà datacontinuità al disegno, sfruttando un’al-tra importante rete, quella delle as-sociazioni e, in particolare, quelle com-poste da giovani immigrati, come leassociazioni italo-cinese Angi, maroc-china Sofare Assalam, peruviana EsPer-To, camerunense Aect e quella dei me-diatori interculturali Ammi.

Bilancio sociale Inps Piemonte 2015:tornano a crescere le erogazioniIl Bilancio Sociale dell’Inps Piemonte,esposto l’11 novembre dal direttored e l l’Inps Gregorio Tito e dal presidentedel Comitato Regionale dell’ente Gian-franco Germani - alla presenza anche delPatronato Inac - ha mostrato che, os-servando i flussi pensionistici (numero diliquidazioni e importi medi), il 2015 sem-bra segnare il riassorbimento degli effettidella Riforma Fornero: i flussi di pen-sionamento tornano a crescere, come gliimporti medi e il picco di maggior ten-sione provocato dal cambiamento di re-gime pensionistico sembra superato.L’Inps del Piemonte valuta positivamentela Riforma Fornero anche se, allo statoattuale, si individuano due categorie chesoffrono di più il sistema: chi era ad unpasso dalla pensione e a cui sono statispostati in avanti i termini per andarci e igiovani, precari o in ogni caso in situa-zione instabile fino ai 30-35 anni, e per-

tanto con un futuro previdenziale debole.Il Bilancio Sociale rivela come in Pie-monte, nel 2015, siano vigenti più di 1,5milioni di pensioni e i pensionati sonopoco più di 1,3 milioni, non contando lepensioni erogate ai dipendenti pubblici.Delle pensioni, l’86,5% sono trattamentiprevidenziali, mentre tra i trattamenti as-sistenziali, la gran parte - 11,2% - è co-stituito da indennità per invalidità civile.

DALLA LEGGE DI BILANCIO Ancora presto per dare un giudizio definitivo, ma quanto annunciato fa ben sperare

Pensioni basse: un primo passo in avanti«Verso quello che noi indichiamo come l’obiettivo principale: 650 euro mensili come chiede la Carta Sociale Europea»

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Novembre 2 01 68 | FISCO & LEGISLAZIONE

EQUITALIA Il 24 ottobre è entrato in vigore il Decreto Legge 193/2016 con diverse misure di carattere fiscale

La rottamazione delle cartelle di pagamentoPer i carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2015, esteso anche al 2016, si possono estinguere i debiti senza le sanzioniCon la pubblicazione sullaGazzetta Ufficiale n. 249 del24 ottobre scorso è entratoin vigore il Decreto Legge193/2016 che, tra le diversemisure di carattere fiscale,contiene anche la nuova«rottamazione delle cartel-le di pagamento».Sotto il profilo normativotale previsione trova collo-cazione all’articolo 6 deldecreto, secondo cui: «Re-lativamente ai carichi in-clusi in ruoli, affidati agliagenti della riscossione ne-gli anni dal 2000 al 2015, idebitori possono estingue-re il debito senza corri-spondere le sanzioni inclu-se in tali carichi, gli inte-ressi di mora di cui all’ar -ticolo 30, comma 1, del de-creto del Presidente dellaRepubblica 29 settembre1973, n. 602, ovvero le san-zioni e le somme aggiun-tive di cui all’articolo 27,comma 1, del decreto le-gislativo 26 febbraio 1999,n. 46 (…)».

A chi si riferisceDa ll’analisi della disposi-zione normativa di cui so-pra emerge che la “rotta -maz i o n e” si riferisce a tutti icarichi inclusi in ruoli,compresi gli accertamentiesecutivi, affidati agli agen-ti per la riscossione nel pe-riodo compreso tra il 1°gennaio 2000 e il 31 dicem-bre 2015. Tuttavia, con lerecenti modifiche apporta-te al collegato fiscale, la“ro tt a maz i o n e” è estesa an-che ai ruoli affidati agli

agenti della riscossione nelcorso del 2016.Dal punto di vista pratico, alfine di stabilire la possibi-lità di accesso o meno, nonrileva la data di notifica alcontr ibuente-debitore,bensì si deve tener contodella data in cui i carichitributari sono stati affidatia l l’Agente per la riscossio-ne. Di conseguenza, non èutile conoscere la data dinotifica, elemento ricavabi-le anche da un sempliceestratto ruoli, ma è neces-s a r i o i n d i v i d u a r enel l’estratto ruoli o nellastessa cartella di pagamen-to la data in cui il “credi -to re” (Agenzia delle entra-te, Istituti previdenziali,ecc.) ha affidato la riscos-sione ad Equitalia.Anche sotto il profilo og-gettivo, la riportata normanon pone particolari limiti,infatti, possono essere og-getto di definizione tutti iruoli riguardanti imposte,

contributi previdenziali eassistenziali, tributi locali eviolazioni del Codice dellastrada, affidati all’Ag ente.

Estinzione del debitoP e r q u a n t o r i g u a r d al’aspetto sostanziale, sem-bra si possa affermare che ildebito si estinguerebbe conil pagamento:• delle somme affidatea l l’Agente della riscossionea titolo di capitale, qualiimposte, tributi e contribu-ti;• degli interessi da ritardataiscrizione a ruolo, ossiaquelli dovuti dal giornosuccessivo a quello di sca-denza del pagamento finoalla data in cui il ruolo èdivenuto esecutivo;• delle somme maturate afavore dell’Agente della ri-scossione a titolo di aggiodella riscossione, da ride-terminare tenendo peròconto della sola quota ca-pitale e degli interessi da

ritardata iscrizione a ruolo;• delle somme a rimborsoper le procedure esecutive;• delle spese di notifica del-la cartella di pagamento.L’estinzione del debito èammessa quindi con il be-neficio della cancellazionedelle sanzioni, compresequelle di natura contribu-tiva, nonché degli interessidi mora e delle somme ag-giuntive dovute sui contri-buti previdenziali. Sotto ta-le aspetto, sembra potersiaffermare, da un’applica -zione letterale della norma,che la definizione avvengacon la cancellazione di tut-te le sanzioni collegate alleimposte iscritte a ruolo,senza alcuna esclusione oapplicazione parziale,aspetto meritevole in ognicaso di chiarimento da par-te dell’Amministrazione fi-nanziar ia.

Procedura e terminiDal punto di vista proce-durale, la definizione siperfeziona con il pagamen-to di tutte le somme di cuisopra; pagamento che puòessere eseguito in un’u n i casoluzione o in modo ratealecon un massimo di cinquerate. Fermo restando che il70% delle somme comples-sivamente dovute deve es-sere versato nell'anno 2017e il restante 30% nell'anno2018, il pagamento è effet-tuato, per l'importo da ver-sare distintamente in cia-scuno dei due anni, in ratedi pari ammontare, nel nu-mero massimo di tre nel

2017 e due nel 2018. Le pri-me tre da pagare nel 2017avranno scadenza luglio,settembre e novembre2017, mentre le rimanentidue rate con scadenza apri-le e settembre 2018.Il contribuente che intendeaderire alla definizioneagevolata deve presentareun’apposita istanza a Equi-talia entro il 31 marzo 2017con possibilità per di in-tegrare la dichiarazione,sempre entro tale data. Soloper quanto riguarda i ruolidel 2016, entro il 28 feb-braio 2017, l'agente della ri-scossione, con posta ordi-naria, avvisa il debitore deicarichi affidati nell'anno2016 per i quali, alla datadel 31 dicembre 2016, glirisulta non ancora notifi-cata la cartella di pagamen-to ovvero inviato l'avviso dia d d eb i to.Nella domanda dovrà es-sere segnalata l’e ventualependenza di contenziosiaventi ad oggetto i carichicui si riferisce la richiesta didefinizione agevolata, conl’impegno a rinunciare alricorso. La modulistica conle istruzioni è già stata resadisponibile sul sito di Equi-talia, nella sezione “Modu -l i st i ca” dove è possibile uti-lizzare il modulo DA1.La dichiarazione di adesio-ne alla definizione agevo-lata può essere presentatadal contribuente presso glisportelli dell’Agente dellariscossione utilizzando ilmodulo DA1 ovvero me-diante invia alla casella

e-mail/PEC della Direzio-ne Regionale di EquitaliaServizi di riscossione di ri-ferimento, inviando il mo-dulo DA1, debitamentecompilato in ogni sua par-te, unitamente alla copiadel documento di identità.Sarà cura di Equitalia co-municare al contribuenteentro il 24 aprile 2017 (180giorni dopo la pubblicazio-ne del Decreto Legge sullaGazzetta Ufficiale) l’a m-montare complessivo dellesomme dovute e nonchéinviare i bollettini per ef-fettuare il pagamento.Con un altro emendamen-to approvato viene previstoche nei confronti di chiaderisce alla rottamazionesono sospesi, per i carichioggetto della domanda didefinizione agevolata, finoalla scadenza della prima ounica rata delle somme do-vute, gli obblighi di paga-mento che derivano da pre-cedenti piani di dilazionegià in essere relativamentealle rate di queste dilazioniin scadenza in data succes-siva al 31 dicembre 2016.Da segnalare anche la pos-sibilità per Comuni e Re-gioni che riscuotono attra-verso ingiunzione di paga-mento e non attraversoruolo di in una sanatoriadelle sanzioni. In questocaso gli enti interessati do-vranno deliberare le rispet-tive entrate che potrannoessere sgravate da sanzionie il numero di rate in cui sipotrà rottamare anche lasomma dovuta.

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Novembre 2 01 6FISCO & LEGISLAZIONE | 9

SCADENZARIO FISCALEGIOVEDÌ 15 DICEMBREIva, corrispettivi grande distribuzione.Invio telematico dei corrispettivi relativial mese di novembre da parte delleimprese della grande distribuzione com-merciale e di servizi.

VENERDÌ 16 DICEMBREIva, liquidazione mensile. L iquidazioneIVA riferita al mese di novembre e ver-samento dell’imposta dovuta.Irpef, ritenute alla fonte su redditi dilavoro dipendente e assimilati. Ve r -samento delle ritenute operate a no-vembre relative a redditi di lavoro di-pendente e assimilati (collaboratoricoordinati e continuativi – codice tributo1004).Irpef, ritenute alla fonte su redditi dilavoro autonomo. Versamento delle ri-tenute operate a novembre per redditi dilavoro autonomo (codice tributo 1040).Irpef, altre ritenute alla fonte.Versamento delle ritenute operate a no-vembre relative a:• rapporti di commissione, agenzia, me-diazione e rappresentanza di commercio(codice tributo 1038);• utilizzazione di marchi e opere dell’in-gegno (codice tributo 1040);• contratti di associazione in parteci-pazione con apporto di lavoro ancora inessere dopo il D.Lgs. n. 81/2015 (codicetributo 1040) e con apporto di capitale omisto (codice tributo 1030) se l’am-montare dell’apporto è non superiore al25% del patrimonio netto dell’ass ocianterisultante dall’ultimo bilancio approvatoprima della data di stipula del con-t ratto.Ritenute alla fonte operate da con-

domini. Versamento delle ritenute (4%)operate a novembre da parte dei con-domini per le prestazioni derivanti dacontratti d’appalto /d’opera effettuaten e l l’esercizio d’impresa o attività com-merciali non abituali (codice tributo1019 a titolo di IRPEF, 1020 a titolo diIRE S).Inps, dipendenti. Versamento dei con-tributi previdenziali relativi al personaledipendente, per le retribuzioni maturatenel periodo di paga di novembre.Inps, gestione separata.• Versamento del contributo del 24% -31,72% da parte dei committenti, suicompensi corrisposti a novembre a col-laboratori coordinati e continuativi, col-laboratori occasionali, incaricati allavendita a domicilio e lavoratori auto-nomi occasionali (compenso superiore a€ 5.000).• Versamento da parte dell'associante delcontributo dovuto sui compensi cor-risposti a novembre agli associati inpartecipazione con apporto di lavorocon contratti ancora in essere dopo ilD.Lgs. n. 81/2015, nella misura del 24% -31,72% (soggetti non pensionati e noniscritti ad altra forma di previdenza).Rivalutazione Tfr. Versamento dell’ac-conto dell’imposta sostitutiva dovuta peril 2016 sulla rivalutazione del Fondo TFR(codice tributo 1712).Imu, saldo 2016. Versamento tramitemod. F24 o bollettino di c/c/p del saldod e l l’imposta dovuta per il 2016.Tasi, saldo 2016. Versamento tramitemod. F24 o bollettino di c/c/p del saldo

d e l l’imposta dovuta per il 2016.

MARTEDÌ 27 DICEMBREIva comunitaria, elenchi Intrastatm ensil i. Presentazione in via telematicadegli elenchi riepilogativi delle cessionidi beni / servizi resi e degli acquisti dibeni / servizi ricevuti, registrati o soggettia registrazione, relativi a novembre (sog-getti mensili).Iva, acconto. Versamento dell’a c c o ntoIVA per il 2016 da parte dei contribuentimensili, trimestrali e trimestrali speciali(codice tributo 6013 per mensili, 6035per trimestrali)

VENERDÌ 30 DICEMBREStampa registri contabili. Stampa deilibri contabili (registri IVA, libro giornale,incassi e pagamenti, ecc.) relativi al 2015da parte di imprese / lavoratori au-to n o m iConservazione elettronica registric ontabili. Termine entro il quale ef-fettuare, in alternativa alla stampa, laconservazione elettronica dei libri con-tabili relativi al 2015 ai sensi del DM17.6.2014.Conservazione elettronica fatture elet-tronich e. Termine entro il quale ef-fettuare la conservazione delle fattureelettroniche relative al 2015 ai sensi delDM 17.6.2014.

SABATO 31 DICEMBREFondi previdenza integrativa. Co mu -nicazione al fondo di previdenza in-tegrativa / compagnia di assicurazione

d e l l’ammontare dei contributi versati enon dedotti nel mod. UNICO o 730/2016,in quanto eccedenti i limiti di dedu-cibilità.Regime di trasparenza, opzione 2016 -2 0 1 8. Termine per l’invio telematicoa l l’Agenzia delle Entrate della comu-nicazione dell’opzione per il regime ditrasparenza per le neo società costituiteda l l’1.10 al 31.12.2016 che intendonoscegliere tale regime per il triennio 2016- 2018.Irap, opzione 2016 - 2018. Termine perl’invio telematico all’Agenzia delle En-trate, da parte di ditte individuali esocietà di persone in contabilità or-dinaria, costituite dall’1.10 al 31.12.2016,della comunicazione dell’opzione per ladeterminazione, dal 2016, della baseimponibile IRAP con il metodo c.d. “dab i la n c i o” ( l’opzione vincola il triennio2016 – 2018).

LUNEDÌ 02 GENNAIOInps, dipendenti. Invio telematico delmod. UNI-EMENS contenente sia i daticontributivi che quelli retributivi relativial mese di novembre. L’a d e mp i m e ntointeressa anche i compensi corrisposti acollaboratori coordinati e continuativi,incaricati alla vendita a domicilio, la-voratori autonomi occasionali, nonchéassociati in partecipazione con apportodi lavoro con contratti ancora in esseredopo il D.Lgs. n. 81/2015.Iva, acquisti da San Marino. Invio te-lematico della comunicazione degli ac-quisti (senza IVA) da operatori econo-mici aventi sede a San Marino, annotati anovembre, utilizzando il quadro SE delModello di comunicazione polivalente.

Crisi e casa: il paradosso della rinunciaalla proprietà per evitare la tassazioneOrmai da qualche anno,con sempre maggiore fre-quenza rispetto al pas-sato, ai notai viene ri-chiesto di ricevere «atti dirinuncia alla proprietà».A causa del contesto dicrisi economica e fortepressione fiscale, semprepiù facilmente può emer-gere la volontà, da partedei proprietari, di rinun-ciare a beni o diritti di cuinon si vuole più soste-nere l'onere tributario,ovvero che non sono piùdi interesse, in quanto discarso valore e pratica-mente ingestibili (si pensia un piccolo fabbricatofatiscente inservibile ov-vero alla quota di com-proprietà su un piccoloterreno infruttuoso sito inuna località molto distan-te da quella di residen-za).

La rinunziaAtteso che non esiste unadefinizione di rinunzia,una parte della dottrinaricava un argomento te-stuale a favore della suaammissibilità dagli arti-coli 1350 e 2643 del Co-dice Civile. Tali norme,richiedendo la prima laforma scritta e la secondala trascrizione degli atti dirinunzia a diritti reali im-mobiliari, implicitamen-te sembrerebbero con-sentire la rinunzia al di-

ritto di proprietà di beniimmobili. Che la rinunziasia istituto giuridico “t i-p i c o” lo si desumerebbeanche dall'articolo 827del Codice Civile, il qualestabilisce che i beni im-mobili che non sono piùdi alcuno spettano al pa-trimonio dello Stato.Essa viene generalmentericostruita come negoziogiuridico unilaterale me-diante il quale l’au to redismette una situazionegiuridica di cui è titolare.La rinunzia in argomentoè unicamente quella “a b-d i cat i va” e, laddove il ne-gozio in esame fosse in-serito in un contratto aprestazioni corrispettive(sinallagmatico), perde-rebbe la sua natura e lasua causa propria, perché

non potrebbe considerar-si un’autentica rinunzia.Risulta, quindi, condivisal’idea che il negozio inesame avrebbe carattereneutro o incolore, nonpotendosi ricondurre néalla categoria dell’o n e ro-sità né a quella della gra-tuità, stante il suo effettomeramente abdicativo.Mentre il bene mobile èsuscettibile di abbando-no, inteso quale atto concui il soggetto si disfadella cosa lasciandola inluogo aperto al pubblico,divenendo così res nul-lius (“cosa di nessuno”),in quanto tale suscettibiledi occupazione, per il be-ne immobile ciò non èpossibile: al fine di di-smettere la proprietà im-mobiliare occorre un for-

male negozio di rinunzia,il quale richiede la formascritta ad substantiam edè soggetto a trascrizione.

La demolizioneOltre a chi rinuncia allaproprietà vi è poi chi de-cide di demolire defini-tivamente la propria “s e-c o n da” casa fatiscenteper renderla ufficialmen-te inagibile, oppure chiscoperchia i capannoniabbandonati per non pa-gare Imu e Tasi. Bastipensare al disoccupato,cassaintegrato o assuntocon contratto a termineche eredita dal nonno lacasa della sua infanzia,ma l'immobile si trova inuna località sperduta inpieno calo demografico,e, come seconda casa,pagherebbe Imu e Tasispropositate rispetto alreale valore di mercatodel bene che, consideratal'assenza di potenzialicompratori o di possibiliaffittuari, sarebbe pros-simo allo zero. Il “f o r-tu nato” erede, non riu-scendo a pagare le tasse,preferirà rinunciare alla“ca ra” (in tutti i sensi)casa del nonno e ai ri-cordi connessi.Non si può non essereamareggiati nell'assisterea tale distruzione del pa-trimonio immobiliare,ma questo è il risultato di

un fisco poco lungimi-rante che tassa anche gliimmobili che non pro-ducono alcun reddito.

Immobili tartassatiPertanto, per non pagarepiù il conto al fisco, chesugli immobili ha messoormai profonde radici edeciso di finanziare il de-ficit dello Stato, si ricorrealla dismissione delleabitazioni o alla rinunciadell'ere dità.Un tempo, acquistare unsecondo posto auto, unsecondo garage o unapiccola casa al mare o inmontagna era un ambi-zioso traguardo dellaclasse media (ora in fasedi estinzione); oggi rap-presenterebbe una scia-gura finanziaria, un pen-

siero malsano a causadell'annuale salasso diimposte locali (Imu, Tasi,Tari, ecc.), importi fissidelle bollette, spese con-dominiali, oneri di ma-nutenzione, ecc. che, afronte dell'instabilità ge-nerale dell'economia edella precarietà dei la-vori, è preferibile nonprendere nemmeno inc o n si d e raz i o n e.Questo è il risultato pa-radossale di diseducativepolitiche ideologiche edemergenziali che hannopuntato inopinatamentesull'equazione casa ugua-le ricchezza prelevabile,colpendo al cuore e alportafoglio una nazioneintera e il pilastro por-tante della sua econo-m ia.

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Novembre 2 01 610 | CIPA .AT

AVVIO ANTICIPATO INIZIATIVA PREVISTA NELLA DOMANDA DI SOSTEGNO N° 20201062856 TRASMESSA IN DATA 30/09/2016 AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE

MISURA 1 – OPERAZIONE 1.2.1- AZIONE 1: “ATTIVITA’ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”.

FEASR

In Piemonte la coltivazio-ne della susina Angelenooccupa circa 1.100 ettari,di cui il 90% in provinciadi Cuneo. Eppure, quantisono i consumatori che laconoscono? Intanto, oc-corre distinguere tra le su-sine propriamente dette, otipologia cino-giappone-se, e le prugne, o susineeurope e.Le susine cino-giappone-si, tra cui l’Angeleno, siriconoscono bene daquelle europee, oltre cheper la maggiore pezzatura(da 60-80 fino a 150-160g), per la forma sfericamentre le susine europee,invece, hanno forma ovoi-dale o ellissoidale. A RoataChiusani, a Centallo (Cn),Franco Biglione producequel tipo di susina da oltretrent ’anni. Aveva introdot-to questa coltura in quan-to il suo periodo di ma-turazione, e quindi di rac-colta, tardivo, a metà set-tembre, ben si inseriva nelcalendario delle altre pro-duzioni, mais, fagioli e ki-wi, della sua azienda. «Erauna susina che trovai mol-to gustosa - racconta Bi-glione - si presentava conuna pezzatura mediogrossa, di forma semisfe-rica, di colore viola-ne-rastro, con polpa bian-co-gialla che la distingue-va nettamente dalle altrevarietà conosciute, con

un’ottima conservabilità.Eravamo, allora, in po-chissimi in provincia acoltivarla mentre ora,stante anche la difficilesituazione che contraddi-stingue da alcuni anni ilcomparto frutticolo di al-tra frutta, assistiamo ad uncrescente interesse deglioperatori per l’Ang eleno,considerata la sua altaproduttività per pianta, gliinteressanti sbocchi com-merciali ed il consegui-mento di un discreto red-dito anche se non pa-ragonabile a quello di20/30 anni fa».Qualche problema si pre-sentò all’inizio, soprattut-to di allegazione in quanto

questa varietà di susino èautosterile e, quindi, nonfruttifica se non a seguitod e l l’impollinazione incro-ciata con altre varietà enon risultò facile abbinarebuoni impollinatori cheavessero epoca corrispon-dente di impollinazione,da distribuire nell’app ez-zamento nella percentua-le del 10% delle piante.Dopo vari tentativi si di-mostrarono ottime le va-rietà S. Rosa, Friar, Sorrisodi Primavera, Obilnaja,Ozark Premier, Mirabola-no. «Per quanto riguardale problematiche fitopa-tologiche - informa il frut-ticoltore centallese - iprincipali trattamenti ri-

guardano le malattie fun-gine e gli attacchi di ci-d ia » .Si tratta, comunque, di unfrutto soprattutto destina-to all’esportazione, in par-ticolare in Germania e Re-gno Unito, dove è moltoapprezzato. Altri mercatiesteri di riferimento sonoil Canada, il Sud America,il Brasile, Dubai, gli Emi-rati, senza dimenticare ilNord Europa (Svezia e Da-nimarca in particolare)mentre, a causa dell’e m-bargo, non trova più col-locazione sul mercato rus-so che ne assorbiva unadiscreta quantità. «Sonoconvinto che per l’Ang e-leno ci sono ancora spazi

produttivi - sostiene Bi-glione - anche perché stacrescendo l ’ interess ecommerciale per le susinea buccia scura (nero-vio-lacea) e polpa giallo-rossache, nelle susine, si tra-duce in una maggiore aro-maticità, in un buon sa-pore, equilibrato fra com-ponente zuccherina e aci-dica, in una complessivasensazione di benessere

che il consumatore asso-cia ad una ricca compo-nente nutraceutica perl’elevata presenza di an-tiossidanti. Per reggere lasempre maggior esposi-zione alla pressione com-petitiva internazionale è,comunque, indispensabi-le evitare l’eccessiva mas-sificazione e differenziare,per qualità, il nostro pro-d o tto » .

Franco Biglione nei suoi frutteti di Centallo

PRODOTTI DA VALORIZZARE In Piemonte occupa circa 1.100 ettari, di cui il 90% in provincia di Cuneo

Angeleno, una susina da scoprireAbbiamo chiesto a Franco Biglione di Centallo, che la produce da oltre trent’anni, le sue qualità e come si coltiva

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE PIEMONTE 2014-2020: OPERAZIONE 4.4.3

Scade il 15 dicembre il bando “Salvaguard ia,ripristino e miglioramento della biodiversità”

L'operazione sostiene investi-menti non produttivi di pub-blica utilità, finalizzati alla pro-tezione e all'incremento delpotenziale di biodiversità non-ché alla tutela, conservazione evalorizzazione degli habitat edelle specie elencate nelle di-rettive comunitarie 92/43/CEEe 2009/147/CE, effettuati dagliEnti gestori delle aree naturaliprotette della Regione Piemon-te (i cui territori ricadono in sitidella Rete Natura 2000, in-dividuati ai sensi dell’art. 12della L.R. 19/2009 “Testo unicosulle Aree naturali e sulla Bio-d i ve rsi t à ”.In particolare sono finanziabili

gli investimenti per:• ripristino di ecosistemi dielevato valore per la biodi-versità, di habitat favorevolialla flora e alla fauna selva-tiche, di corridoi ecologici;• costituzione, protezione, re-cupero e miglioramento di am-bienti naturali e seminaturali edi aree umide, opportunamen-te associati a biotopi capaci difornire alla fauna selvatica ri-fugio, nutrimento e siti di ri-produzione. Particolare atten-zione deve essere riservata allespecie e agli habitat di cui alladirettive Uccelli e Habitat e alleliste rosse locali, dell'Unioneinternazionale per la conser-

vazione della natura e del-l'Unione europea;• acquisto di terreni per rea-lizzare gli investimenti sud-detti nei limiti del 10% delcontributo concesso. E’ es clusala compravendita di terreni co-munali e provinciali.E’ concesso un contributo inconto capitale sulle spese am-missibili pari al 100%, con unmassimale di intervento pari aEuro 500.000,00 per domandadi sostegno. Tale contributo èerogato in base ai costi ef-fettivamente sostenuti.Per maggiori informazioni: ter-r itor io-ambiente@cer t.regio-n e. p i e m o nte. i t.

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Novembre 2 01 6CIPA.AT | 11

AVVIO ANTICIPATO INIZIATIVA PREVISTA NELLA DOMANDA DI SOSTEGNO N° 20201062856 TRASMESSA IN DATA 30/09/2016 AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE

MISURA 1 – OPERAZIONE 1.2.1- AZIONE 1: “ATTIVITA’ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”.

FEASR

Zone vulnerabili ai nitrati: cambiacalendario invernale degli spandimentiLa buona gestione delletecniche agronomichepermette un’efficace tu-tela delle risorse idriche,sia sotterranee che di su-perficie. Nella stagioneautunnale, particolare at-tenzione deve essere po-sta nel gestire corretta-mente le distribuzioni incampo degli effluenti diallevamento. Fino all’a n-no scorso, in attuazionedella Direttiva Nitrati eraprevista la sospensionedegli spandimenti secon-do un calendario fisso.Accogliendo le richiesteavanzate dal mondo agri-colo di una maggiore fles-sibilità dei calendari infunzione dell’a n da m e ntometeorologico autunnale,e recependo le novità in-trodotte a maggio dalnuovo Decreto Effluenti,da quest’anno nelle ZoneVulnerabili ai Nitraticambia la modalità di ge-stione del calendario in-vernale degli spandimen-ti. L’areale di applicazio-ne è dato dalle sole zonedesignate come vulnera-bili ai nitrati. All’i nte r n odelle zone sono stateidentificate 6 macroareemeteoclimatiche: Ales-sandrino, Cuneese, Epo-rediese-Biellese, Novare-se, Poirinese, Torinese.Per gli effluenti zootec-nici distribuiti sul suolodotato di copertura ve-getale o residui colturali,vigeva per 90 giorni unasospensione fissa (dal 15novembre al 15 feb-

b ra i o ) .Da quest’anno la sospen-sione fissa dura solo 60giorni, dal 1 dicembre al31 gennaio compresi; gliulteriori 30 giorni di so-spensione sono definitidalla Regione Piemonte apartire da novembre conun bollettino, pubblicatosul sito web regionale,che dà semaforo rosso overde allo spandimentoper i giorni successivi. Ladefinizione delle moda-lità operative deve basarsi

sul grado di saturazionedei suoli e sull’a n da m e n-to meteorologico. Il bol-lettino ha il compito didefinire la possibilità omeno di operare in cam-po interventi di utilizzoagronomico per ciascunamacroarea tramite indi-catori di facile compren-sione (colore rosso e ver-de, testo SI/NO). La re-dazione del bollettino ècurata dal Settore Fito-sanitario regionale, incollaborazione con DiSa-

Fa dell’Università di To-rino e IPLA, già dal 15novembre 2016.Per consultarlo è possi-bile accedere alla paginawww.3acloud.it :8000/pan/o tramite sito regionalewww.re gione.piemon-te.it/agr i/politiche_agr i-c o l e / d i re tt _ n i t rat i / i n-dex .htmPer la stagione autunnale2016, il bollettino sarà di-sponibile dal 15 novem-bre fino al 29 novembrecompreso, e nuovamenteda martedì 31 gennaio2017 fino a venerdì 24febbraio 2017, o fino alraggiungimento dei 30giorni complessivi di di-vieto previsti.Restano gestiti con il con-sueto calendario gli span-dimenti invernali di ef-fluenti zootecnici distri-buiti su suolo nudo, di-gestati, letami e compostdistribuiti in ZVN, non-ché le distribuzioni fuoriZ VN.

CON L'APERTURA DELLA STAGIONE DI TAGLIO 2016-2017

Attivati nuovi sportelli forestaliCon l'apertura della stagione di taglio 2016-2017comunichiamo l’attivazione di nuovi sportelli fo-restali: alcuni sono eredi del passaggio dalle Co-munità Montane alle Unioni Montane di Comuni,altri sono di nuova costituzione; molti di questi sononati grazie a impegni presi su fondi PSR2007-2013.In particolare si segnalano:• nuovi sportelli presso uffici regionali - Acqui Termee Capriata d'Orba (AL);• nuovi sportelli presso Comuni, ex Comunità eUnioni Montane - Andorno Micca, Piedicavallo eValle Mosso in provincia di Biella; Prascorsano,Valperga, Locana, Andrate e Ceres in Provincia diTorino; Crodo in provincia VCO.Si ricorda di rivolgersi agli sportelli forestali inparticolare per eseguire tagli boschivi e per in-formazioni e assistenza alla compilazione dellecomunicazioni sui tagli boschivi, nonché per iscri-zione e conferma all'Albo delle Imprese Forestali,verificando sempre sul sito web sedi, contatti eorar i.Per ulteriori informazioni: Settore Foreste - C.so StatiUniti, 21 - 10128 Torino - e-mail: elisa.guiot@re-g i o n e. p i e m o nte. i t.

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Novembre 2 01 612 | ALES SANDRIA

PSR L'idea di rivedere il bando per agevolare le aziende del nostro territorio penalizzate dalle nuove misure

La proposta Cia sull'AgroambienteRicagni: «Riteniamo opportuno che la Regione Piemonte prenda in considerazione i territori più deboli»n di Genny Notarianni

Il PSR della Regione Piemon-te continua a fare discutere.In particolar modo, le misureagro -cli mat i co - amb ie nt a li ,così come sono state pre-sentate, hanno particolar-mente sfavorito le impresedell'Alessandrino. Inoltre, ilpassaggio delle competenzedalla Provincia alla Regioneha creato ulteriore confusio-ne burocratica, che si è som-mata ai problemi di carattereinformatico tra tutti gli entic o i nvo l t i .Non possiamo dimenticareche in alcune zone della no-stra provincia i redditi azien-dali sono ulteriormente di-minuiti negli ultimi mesi,specie nelle aree di pianuravocate a seminativo, per que-sto motivo gli agricoltori ales-sandrini hanno attivato de-cise proteste nel corsod e l l’estate. In particolare ab-biamo assistito al crollo deiprezzi del grano e dei cereali,che - ancora oggi - stentano arialzarsi, provocando fortitensioni tra i produttori. An-che per questi motivi le do-mande per l'Agroambientesono aumentate ma, del no-

stro territorio, ne sono stateapprovate in graduatoria re-gionale solamente 55 a frontedi 625 presentate. Siamo con-sapevoli che l'Agroambientenon debba essere interpre-tato come il sostegno alleaziende, ma nella nostra pro-vincia queste azioni hannouna storia lunga e positiva,fatta di miglioramenti azien-dali, tutela dell'ambiente, ri-guardo del consumatore e,conseguentemente, del pro-duttore, senza dimenticaretutta l'organizzazione di ser-

vizi tecnici specifici al tipo diorientamento aziendale, pre-visti dal bando di Sviluppor urale.Continuano a susseguirsi in-contri istituzionali e politicied è accentuata la pressioneverso chi deve decidere sulfuturo delle attività. SpiegaCarlo Ricagni, direttore pro-vinciale Cia Alessandria: «Noicrediamo che sia necessario,dare l'opportunità alle azien-de escluse di poter aderirea l l a M i s u r a d e l P s rd e l l’Agroambiente, riapren-

do, appena possibile, un nuo-vo bando che tenga conto, neipunteggi della graduatoria,anche delle peculiarità dellaprovincia di Alessandria, par-ticolarmente penalizzata dalbando che si è chiuso. Ri-teniamo opportuno che la Re-gione Piemonte prenda inconsiderazione i territori piùdeboli, che sono stati sfavoritin e l l’ultimo bando, che ha av-vantaggiato territori e azien-de già attrezzate e compe-titive per affrontare il mercatoe gli attuali cambiamenti».

CIPA.AT ALESSANDRIAIncontro sull’ottima gestione del territorio: viticolturasostenibile, l’esempio del Biodistretto del Chianti

Lo scorso 7 novembre pressol’agriturismo Cascina Marcanto-nio di Acqui Terme si è tenuto uninteressante incontro organizzatodal Cipa.At di Alessandria, conRuggero Mazzilli dello Spevis (Sta-zione Sperimentale per la viticol-tura) di Panzano in Chianti (SI)che ha presentato il Biodistrettocreato in quella parte di Toscanabuona produttrice di Chianti. Perla Cia c’erano i responsabili tecnicie di Zona Fabrizio Bullano, PaoloBarbieri, Sonia Perico, AndreaGrillo, Cinzia Cottali, Italo Danielli

oltre gli imprenditori agricoli as-sociati del territorio.Il Biodistretto è un progetto cheparte dall’agricoltura ma che coin-volge anche tutta la popolazionenon agricola tanto che il territorioviene visto non come somma macome insieme delle singole pro-prietà. Così nel progetto è coin-volta l’intera territorialità e tutto ilBiodistretto di Panzano in Chiantiapplica nel suo sistema vigneto lamedesima tecnica colturale. Ilpunto di partenza è l’ap p l i caz i o n edei metodi dell’Agricoltura Biolo-

gica e grande importanza è data“a l l’ag ro n o m ia” nella gestionedelle viti.Innanzi tutto si mira a contenere lavegetazione partendo con un im-pianto più fitto del normale, perstimolare la competizione e de-terminare un maggior approfon-dimento delle radici. La fertiliz-zazione è basata sulla preparazio-ne di compost aziendali derivatidagli scarti di cantina (vinacce eraspi) a cui sono aggiunti i sar-menti di potatura triturati. Questabiomassa aziendale è fatta matu-rare e distribuita al vigneto la cam-pagna successiva. Molta cura è de-stinata poi alla gestione del suolo,mantenuto inerbito, o con vege-tazione spontanea o con semina diopportune essenze. L’erba vienelasciata alta e poi sfalciata (nontrinciata) e rimane sul posto con il

duplice effetto di pacciamatura edi contenimento dell’umidità delsuolo. Le lavorazioni del terrenosono spesso limitate a tagli radicalifatti in prossimità dei filari e arincalzature del sottofila. Moltacura poi è destinata alla gestionedel verde: sfogliatura precoce, inmodo particolare delle foglie ba-sali, selezione dei germogli, spol-lonatura, il tutto fatto con l’i nte ntodi ridurre la compattezza dei grap-poli e le loro dimensioni. Un grap-polo piccolo e spargolo resiste me-glio alle malattie fungine così co-me una parete vegetativa nontroppo rigogliosa. La difesa è ba-sata sul rame e sullo zolfo distri-buiti con attrezzature a flusso tan-genziale oppure con macchinefornite di organi per il recuperodella soluzione che non arriva sul-la parete vegetativa, per diminuire

o annullare gli effetti di deriva. Inannate favorevoli si riduce l’us odegli agrofarmaci con l’ausilio dicorroborati naturali e grazie a unapuntuale zonazione fitoiatrica.«Il risultato ottenuto da questa ge-stione del vigneto in Biodistretto èduplice: ambientale, perché si ri-duce al minimo l’impatto dellachimica sul territorio ma ancheeconomico in quanto i vini ot-tenuti sono di altissima qualità,hanno una fortissima connotazio-ne territoriale e di conseguenzariescono a spuntare ottimi prezzidi mercato - spiega Fabrizio Bul-lano, responsabile Cipa.At Ales-sandria - Il Biodistretto di Panzanoè una chiara dimostrazione di co-me si possa fare viticoltura so-stenibile, salvaguardando il suoloe utilizzando il minimo di prodottifitoiatr ici».

CIAIUTIAMO! IL CALENDARIO 2017A novembre, come da consuetudine, apre lacampagna di tesseramento annuale, in tuttigli uffici zonali della Cia, con tante nuoveconvenzioni con attività e servizi del ter-ritorio. Un appuntamento abbinato alla so-lidarietà, a fronte di una libera donazionealla consegna del calendario associativo.Quello del 2017 della Cia di Alessandria haper titolo esplicativo “CIA iutiamo!”. I pro-tagonisti delle pagine sono i titolari di dodiciaziende associate (una per mese) che, rap-presentativi di tutto il territorio provinciale edi varie produzioni e attività, hanno posatoper le foto scattate nelle proprie aziende,

diventando, in un certo senso, “te st i m o n ia l”per un messaggio di augurio e speranza perla ripresa dei colleghi colpiti dal sisma incentro Italia, cui sono destinate azioni disostegno. La Cia di Alessandria, insieme allaCia di Asti, Cuneo e Novara e alla Cantinacooperativa di Vinchio Vaglio Serra, ha ac-quistato tre unità abitative mobili per 4/5persone che, nelle prossime settimane, sa-ranno consegnate a imprenditori della Ciarimasti senza casa e che devono (e vogliono)proseguire l'attività agricola senza abban-donare l’azienda. Calendari disponibili intutti gli uffici Cia del territorio.

Si chiude l'anno... con amore

La Cia di Alessandria supporta azioni disostegno sul nostro territorio durante ilcorso dell'intero anno. Non è nuova lacollaborazione con la Fondazione Uspi-dalet onlus che opera nella direzionedella raccolta fondi per l'acquisto distrumentazioni mediche e operatorie dialtissimo livello, con particolare rife-rimento al presidio infantile Cesare Ar-rigo di Alessandria. Commenta CarloRicagni, direttore provinciale Cia Ales-sandria: "Anche quest'anno la Cia è sta-ta partner dello spettacolo-concerto diNatale 2016 in cui noti artisti si sonoesibiti senza percepire compenso, mahanno avuto in omaggio una selezionedei migliori produttori agricoli del no-stro territorio". Il concerto, svolto il 18novembre al Teatro Alessandrino, haavuto sul palcoscenico Gigliola Cin-quetti, Ermal Meta, Chiara Grispo, DearJack, Loredana Errore.Altro spettacolo (amatoriale, questa vol-ta) atteso è quello portato in scena daproduttori e collaboratori della Cia diCasale Monferrato che, ogni anno a ini-zio febbraio, propongono un nuovo ca-pitolo della saga che ha per protagonistaun giovane contadino alle prese con la

vita di campagna. Leofferte libere raccol-te sono totalmentedevolute alle sezionicasalesi di enti so-cio-assistenziali. Ilbeneficiario 2017 èl'Oftal - Opera Fede-rat iva Trasp or toAmmalati Loudes.Come disse il grandeimprenditore statu-nitense Henry Ford:non c'è esercizio mi-gliore per il cuoreche stendere la ma-no e aiutare gli altriad alzarsi.

I giovani a confronto Si è svolto a Palazzo Monferrato adAlessandria il convegno "Agricolturadel presente, ritorno al passato" or-ganizzato dalla SS San Martino di Um-berto Signorini (Occimiano) in colla-borazione alla Cia di Alessandria. L'in-contro ha valorizzato le opportunitàdel territorio e il ruolo dei giovani nelsettore primario; tra gli interventi, an-che Paolo Viarenghi, responsabile Po-litiche del Lavoro della Cia e l'associatoDario Capogrosso, chiamato a raccon-tare la sua esperienza di giovane im-prenditore. Spazio anche al sostegnodelle aziende terremotate con l'inizia-tiva nazionale della Cia del "kit Ama-triciana solidale".

Al centro, l'associato Umberto Signorini consegna il kit "Ama-triciana solidale" al sindaco di Quargento Luigi Benzi, tra ungruppo di funzionari Cia

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Novembre 2 01 6ALESSANDRIA | 13

AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA Tra rinnovo cariche e danni da fauna, l'impegno della Cia

ATC: il cambiamento è in atto«Il rapporto tra selvaggina, ungulati, territorio e produzioni agricole è un tema, per noi imprenditori, molto importante»Gli Ambiti Territoriali diCaccia (ATC) stanno viven-do il percorso di modifica edi rinnovo, con conseguentenuova nomina dei rappre-sentanti. La finalità della ri-forma è l'ottenimento di unarappresentanza più qualifi-cata nell'ottica di unificazio-ne degli ambiti. Sui terrenidei nostri imprenditori as-sociati si svolge l’attività ve-natoria e alcune specie difauna selvatica arrecano seridanni alle coltivazioni agri-cole e sono causa crescentedi incidenti stradali, pertan-to queste tematiche devonoessere prese in seria con-siderazione dagli Organiprep osti.La Provincia ha recente-mente richiesto alle Asso-ciazioni venatorie, agricole,ambientaliste e agli Enti Lo-cali la designazione dei rap-presentanti per il rinnovodelle cariche negli ATC.La Regione, con appositadelibera, ha modificato l'as-setto di questi enti, riducen-do il numero dei Comitati iGestione previsti. In provin-cia di Alessandria, i quattroComitati diventano due:uno che gestirà l'ATC AL1Casalese insieme ad AL2Alessandrino, l'altro che ge-stirà AL3 Novese/Tortoneseinsieme ad AL4 Acque-se/Ovadese. Allo stesso mo-do, sarà dimezzato il nume-ro di amministratori, che daottanta diventeranno qua-

ranta. La Regione, inoltre,ha inserito nei regolamentiun nuovo vincolo di incom-patibilità, per cui i rappre-

sentanti di una categorianon possono appartenereanche ad altra categoria nel-l'ATC interessato; ad esem-

pio: il rappresentante agri-colo o l'ambientalista nonpuò essere cacciatore nel-l'ATC di riferimento, il rap-presentante degli Enti Lo-cali non può essere impren-ditore agricolo professiona-le né cacciatore nell'Ambitodi interesse della carica.Tra le novità, ogni Associa-zione deve nominare unrappresentante per ogniATC oppure due se la suarappresentanza supera il68%.La Cia, insieme alle altre Or-ganizzazioni agricole, ha in-viato una lettera a tutti i sin-daci e ai presidenti delleUnioni Montane, cui segui-

ranno incontri, con la ri-chiesta che le nomine per-fezionate dai loro Enti ten-gano conto dell'esigenza diter zietà.Commenta Giuseppe Botto,vicedirettore provinciale CiaAlessandria: «Il nostro au-spicio è che questi Enti ab-biamo una logica di funzio-namento super partes chepermetta di trovare nei Co-mitati di Gestione adeguatemediazioni tra gli interessirappresentati: agricolo, ve-natorio e ambientalista».Conclude Gian Piero Ame-glio, presidente provincialeCia Alessandria: «Il rappor-to tra selvaggina, ungulati,

territorio e produzioni agri-cole è un tema, per noi im-prenditori, molto importan-te. Le rappresentanze delmondo agricolo all'internodelle ATC che dobbiamo se-gnalare entro fine mese, do-vranno trovare all'internodelle medesime propostevolte alla sostenibilità del-l'invasione degli ungulati,dei piccioni e delle nutrie,attualmente vero flagelloper le nostre produzioni eper la sicurezza stradale.Auspico che le altre com-pagini condividano le no-stre difficoltà e che faccianodella sostenibilità ambien-tale il tema portante».

Il Pastore Transumante in CampidoglioDario Capogrosso, allevatore di canida pastore e di alpaca a Sarezzano, èil vincitore di Bandiera Verde 2016, ilriconoscimento nazionale della Ciaagli imprenditori che si adoperanoper la salvaguardia del territorio edella biodiversità.Questa la motivazione, letta alla ce-rimonia di premiazione svolta a Ro-ma in Campidoglio: «Molto di più diun allevamento, il Pastore Tran-sumante è il luogo dove l’univers oche ruota attorno al cane biancodella transumanza viene riproposto

e vissuto in chiave moderna. E’passione e professionalità. Un pro-getto ideato e creato dallo zoonomoDario Capogrosso che ha saputomettere a valore le sue esperienzegiovanili quando, in terra di Puglia,conobbe, presso la masseria delnonno, il cane da pastore marem-mano abruzzese e ne rimase in-namorato. L’obiettivo principale del-l'attività, che ben si coniuga con lefinalità ispiratrici del Premio Ban-diera Verde Agricoltura, è la va-lorizzazione della biodiversità. L'at-

tività di allevamento diventa così unserbatoio della biodiversità da cuiattingere per la conservazione dellarazza in funzione della sua varia-bilità. Inoltre, l’iniziativa impren-ditoriale, è stata recentemente ar-ricchita da una web-serie dedicata almondo dei cani da pastore, in col-laborazione con la CIA di Ales-sandr ia».Per seguire la webserie, visitate lahomepage del sito www.ciaal.it (ecliccate su “Il Pastore Transuman-t e”).

A destra, ilpremiato Da-rio Capogros-so con Apol-lo; al centro, ilp re s i d e n tep rov i n c i a l eCia Alessan-dria Gian Pie-ro Ameglio; asinistra, il pre-sidente nazio-nale Cia DinoS c a n av i n o

BASTIAN CUNTRARI

Incertezze, certezze, solidarietàNon c’è più certezza che l’incer-tezza .Mi pare così tutto assurdo: tante leparole sprecate ma nessuna spesaper dire «vogliamo garantire unreddito agli agricoltori». Gli sforziCia per aumentare il reddito sonovanificati da molte altre incom-benz e.Ci è sempre stato insegnato chel’agricoltura è il settore primario,quello su cui si dovrebbero basarele fondamenta dell’economia ,quello che dovrebbe rappresen-tare la certezza del futuro. Maquale futuro? Non ci è dato asapere in un epoca dove quello chespetta si fa fatica a ricevere, quelloche è un diritto non sempre vienericonosciuto, quelle che sono ri-sposte alle nostre legittime richie-

ste tardano sempre ad arrivare oforse non arrivano mai, le for-malità spesso inutili che preval-gono sulla sostanza.Potrebbe sembrare un discorso ge-neralistico... è vero! Però provia-mo ad applicarlo a ogni settoredella nostra agricoltura e quantoho affermato trova sicuramenteapplicazione: il Psr che stenta adecollare, i premi comunitari chetardano ad arrivare e che si in-cagliano a ogni singolo cavillo, iprezzi dei prodotti che non ga-

rantiscono la remunerazione delnostro lavoro, i danni da animaliselvatici che non trovano rispostee soluzioni e potrei continuare conl’elenco all’infinit o.Una cosa però ci contraddistingueed è una certezza: la solidarietà.In un momento difficile per tantici sono persone che ne vivono unoancora più drammatico: i terre-mot ati.Davanti a certe immagini che cihanno sconvolto tutto il resto pas-sa in secondo piano e vorrei che

non si spendessero tante parolema che siano i fatti per una volta ap arlare.E solo chi ha vissuto delle ca-tastrofi, siano esse fatte di acqua ofuoco o terra che trema, può com-prendere lo stato d’animo di chiha perso tutto, forse, anche la spe-ranza, perché siamo “incer ti” su lfuturo ma rassegnatamente “cer-t i” del presente. E sulla solidarietàla Cia non è seconda a nessuno.S olidale,

vostro Bastian Cuntrari

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Novembre 2 01 614 | AST I

PROGETTO Presentato ad Asti il documento con cui chiediamo un forte impegno alle istitu z i o n i

L’agricoltura, o il destino del territorioStop al consumo di suolo, valorizzazione delle filiere agroalimentari, conservazione del paesaggio

«Non chiediamo nuove risorse maalle istituzioni un radicale cambiodi rotta dell’impegno nei confrontide ll’agricoltura che deve essereconsiderata un elemento econo-mico e di sviluppo al pari degli altrisettori se non il più importante inassoluto per il nostro paese». Que-ste le parole con cui Dino Sca-navino, presidente nazionale dellaCia, ha concluso ad Asti la pre-sentazione di “Il territorio comed e st i n o”, un articolato e complessoprogetto-protocollo con cui la Con-federazione richiama l’atte n z i o n edel paese, e soprattutto di sindaci epresidenti di Regione e Provincesul ruolo che deve essere ricono-sciuto a quello che un tempo eradefinito il settore primario dell’in -tero apparato socioeconomico na-

z i o na l e.Ogni giorno in Italia si cementi-ficano 55 ettari di suolo, compro-mettendo in questo modo l’inte -grità del paesaggio, plasmato neltempo dall’attività agricola e mo-tivo d’attrazione per i turisti sem-pre più numerosi. E’ giunta l’ora dilimitare in modo sostanziale que-sta tendenza e restituire al com-parto agricolo la sua caratteristicadi elemento di successo economi-co e sociale condiviso fuori, maanche dentro, le cerchie urbane.Il progetto è stato presentato, pri-mo incontro in Italia, al Polo Uni-versitario di Asti davanti ad un foltopubblico di operatori, tecnici edagr icoltor i.Dopo la presentazione degli obiet-tivi del documento da parte di Al-

berto Giombetti, responsabile del-le relazioni esterne della Cia na-zionale, sono stati chiamati adesprimere le loro opinioni e pro-poste in una animata e fecondatavola rotonda, Marco De Vecchi(presidente dell’Osservatorio delpaesaggio per il Monferrato el’Astigiano), Riccardo Beltramo(Master Il management e creativitàdei patrimoni collinari), PiercarloGrimaldi (Rettore dell’Un ive rsi t àdi scienze gastronomiche di Pol-lenzo), l’assessore regionalea l l’agricoltura Giorgio Ferrero, ilsindaco di Asti Fabrizio Brignolo,l’esperto di questioni agricole Gio-vanni Pensabene e il sociologoEnrico Ercole del Master di Svi-luppo Locale.La discussione, a cui hanno preso

parte anche il presidente provin-ciale Cia, Alessandro Durando, ilviceprefetto vicario dottor Paolo-Ponta, il presidente ed il vicepre-sidente regionale della Cia, Lodo-vico Actis Perinetto e Gabriele Ca-renini, ha affrontato una lunga se-rie di questioni irrisolte e di pro-blemi dell’immediato futuro chehanno disegnato un quadro tuttosommato poco rassicurante sull’at -tuale situazione del territorio.Il quesito finale è stato «chi devefare che cosa» e la risposta della Ciaè quella di chi si propone comesoggetto attivo per affrontare i variproblemi, articolandone la naturaa seconda delle diverse esigenzedei territori italiani (filiere strate-giche, difesa del suolo, valorizza-zione del paesaggio, ecc.).

PROVINCIA Il sindaco di Canelli confermato presidente

Dalla Cia auguri e un appelloMarco Gabusi, giovanesindaco di Canelli, è statoeletto il 13 novembre scor-so presidente della Provin-cia di Asti. Incarico che giàricopriva ma nel ruolo di“facente funzione” dop oche il presidente eletto nel2014, Fabrizio Brignolo,era stato dichiarato deca-duto nel marzo 2015 perincompatibilità con altrecar iche.«Non possiamo che augu-rare buon lavoro al presi-dente Gabusi - ha affer-mato il presidente provin-ciale della Cia di Asti, Ales-sandro Durando - nel solcodella consuetudine che ve-de la Confederazione ita-liana agricoltori dare im-portanza al lavoro che vie-ne svolto dai rappresen-tanti delle istituzioni piut-tosto che alla loro appar-tenenza politica». «Ora au-spichiamo - ha proseguitoDurando - che il suo nuovoperiodo di presidenzacoincida con una premi-nente attenzione della Pro-vincia verso i problemi del-la settore primario che, co-me è noto, non attraversaun periodo particolarmen-te felice tra basse quota-zioni dei cereali, una crisilatente della zootecnia e la

crescente diffusione di un-gulati ed altri animali pre-datori che da tempo pro-vocano danni ingenti allecolture agricole». «Confi-diamo dunque - concludeil presidente Cia - che aquesta rinnovata attenzio-ne contribuisca anche ilmantenimento dell’Uf f i c i oagricoltura in Asti che trabreve dovrebbe trasferirsinei locali dell’Enofila dicorso Cavallotti dando fi-nalmente una destinazio-ne consona, anche se par-ziale, ad una struttura il cuifuturo era stato finora deltutto incerto».

Fiocco azzurroIn casa Capra

Negli ultimi giorni di ottobre, Daniela Capra, com-ponente femminile giovane della famiglia titolared e l l’azienda zootecnica “Isola della Carne” di Re-pergo di Isola d’Asti, ha dato felicemente alla luce unbel maschietto a cui è stato imposto il nome diLorenzo. Festa dunque all’azienda dove ogni anno sisvolge, con la collaborazione del Cipa-At e della Ciadi Asti, l’ormai tradizionale Giornata della Piemon-tese e gli immancabili auguri per il nuovo arrivato, lamamma e il papà, Giovanni Sacco.

Marco Gabusi è stato confer-mato alla presidenza della Pro-vincia di Asti

Sala gremita al Polo Universitario di Asti per la presentazione del progetto Cia “Il territorio come destino” Il saluto del presidente provinciale Cia, Alessandro Durando, ai partecipanti alla tavola rotonda

Il presidente nazionale Cia, Se-condo Scanavino, intervistatodal Tgr alla presentazione de “IlTerritorio come destino”

Coltiviamo la passioneper il libro locale

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Novembre 2 01 6ASTI | 15

WORKSHOP Un incontro del Cipa-At a Nizza Monferrato

Cardo gobbo, come e perchéLe giuste informazioni sul misterioso ortaggio che accompagna la bagna caudaIl cardo gobbo di NizzaMonferrato, piccole produ-zioni per grandi qualità. Unprodotto di nicchia che vie-ne prodotto soltanto in unapiccola enclave del sudastigiano, nella valle delBelbo e che da sempre èl’ortaggio principe di ac-compagnamento alla ba-gna cauda. Insomma un ve-ro e proprio “must ” a cui laConfederazione italianaagricoltori ed il Cipa-Atstanno dedicando, graziealla collaborazione dei nu-merosi produttori associati,una particolare attenzionedovuta alle sue peculiariproprietà alimentari, diete-tiche e gastronomiche.E’ in corso di realizzazione,infatti, da parte del Cipa-AtPiemonte, in collaborazio-ne con la Cia e l’Associa -zione Giovani Agricoltori(Agia) di Asti, una sinteticaguida alla scoperta del Car-do gobbo di Nizza Mon-ferrato che arricchirà, dopoi fascicoli dedicati all’Eti -chettatura dei prodotti ali-mentari ed alla Coltura delNocciolo, la mini collanaeditoriale informativa cura-ta dalla Confederazione. Lapresentazione del volumet-to avverrà venerdì 16 di-cembre alla Signora in Ros-so di Nizza Monferrato (viaCrova) in occasione di unworkshop informativo chetratterà per l’appunto dellacoltivazione e del consumodi questo ortaggio che hatrovato, in una circoscrittaarea del sud est astigiano, ilsuo habitat più favorevole.Il workshop, con inizio alle18, si avvarrà, dopo la pre-sentazione dell’i n i z iat i vada parte dei vertici provin-ciali e regionali della Cia ed e l l’Agia, della presenza diun produttore associato al-la Confederazione, di unnutrizionista di chiara famae di un esperto gastronomoche illustreranno, ognunoper le proprie competenze,quali sono i valori di unprodotto agricolo che haraggiunto in questi ultimianni una notevole notorie-

tà, ma di cui, come spessoaccade nell’attuale realtàagroalimentare, ben pochiconoscono modi di colti-vazione, proprietà nutritivee consuetudini alimentari.Il mondo del cardo gobboresta infatti per i più in-quadrato in piccole e gran-di leggende che non sem-pre corrispondono alla

realtà a cominciare dalladenominazione che, risen-tendo dello storico uso dialcuni particolarismi dia-lettali, sovente non chiari-sce, ad esempio. che cosastiano ad indicare la defi-nizioni “g obb o”, “stor to” o“spa d o n e”. In questo casola Cia di Asti cercherà difare chiarezza sull’arg o-

mento, anche grazie al con-tributo culturale ed all’ope -ra di valorizzazione del“g obbo” attuata in questianni da Slow Food e da unagiovane Associazione diProduttori attiva proprio aNizza e dintorni.A questo proposito è inte-ressante segnalare che pro-prio Slow Food e la sua“c o n d o tt a” hanno stilato unDisciplinare di produzioneche stabilisce una serie di“re g ole” di buona praticaagronomica, tra cui quelleriguardanti il divieto all’us odi erbicidi chimici, le resemassime, il periodo di rac-colta, il confezionamento,l’area di produzione (NizzaMonferrato, Calamadrana,San Marzano Oliveto, Ca-nelli, Vinchio, Vaglio Serra,Incisa Scapaccino, Castel-nuovo Belbo e Bruno) e al-tre ancora.Il work shop si concluderàcon una degustazione“es emplificativa” di piccolepreparazioni al cardo gob-b o.

RIFORMA DELL’AT CSui danni da ungulatie tutela dell’a mb i e nte

Si sta avviando in queste settimane il percorso diattuazione della riforma degli ATC (Ambiti Ter-ritoriali della Caccia) della provincia di Asti che, purrestando due (uno a Nord e uno a Sud del Tanaro),saranno gestiti d’ora in avanti da un solo consiglio diamministrazione all’interno del quale la Cia di Astiha deciso di essere rappresentata attraverso unaccordo apparentamento con Confagricoltura Asti eAt i ma.« E’ auspicabile che il nuovo assetto - afferma ildirettore provinciale della Cia di Asti, Mario Porta -veda crescere la collaborazione tra le organizzazioniagricole e le associazioni venatorie al fine di potertrovare soluzioni condivise ai problemi, partico-larmente importanti per il comparto agricolo, dellacrescente presenza degli ungulati, in particolarecinghiali e caprioli, nelle nostre campagne con irelativi, sempre più pesanti, danni alle colture e delrisarcimento dei danni».« D’altra parte sarà anche indispensabile - proseguePorta - che si apra un confronto più ampio egeneralizzato sull’attività venatoria, intesa non sol-tanto come pratica di caccia, ma anche di iniziativedi tutela ambientale e delle colture agricole, at-traverso il contenimento di specie, come le gazze, icorvi, le volpi e altre ancora il cui numero èaumentato in modo esponenziale in questi ultimianni provocando seri danni non soltanto alle pro-duzioni agricole ma anche all’ecosistema. Stannoinfatti sparendo, per l’aggressività delle specie giàcitate, molti uccellini e piccoli animali che co-stituivano da sempre una componente indispen-sabile per l’equilibrio ambientale nelle nostre cam-pag ne».

NOCCIOLE La Confederazione astigiana all’incontro tecnico di Moasca

La difesa dalla cimice asiaticaSulla felice stagione del noc-ciolo e della sua, per ora, inar-restabile espansione in Piemon-te, potrebbe, come sovente ac-cade in natura, incombere ilproblema della Halyomorphahalys, meglio nota come Cimiceasiatica, che può provocaredanni seri alle piante riducendoal contempo il livello qualitativodelle produzioni. Se ne è di-scusso ampiamente nei giorniscorsi al Castello di Moasca inun convegno scientifico orga-nizzato dall’Ordine dei dottoriagronomi e forestali della Pro-vincia di Asti, con la parte-cipazione, tra gli altri, del pre-sidente provinciale della Cia,Alessandro Durando, e del tec-nico Anna Guercio. Introdottodal presidente dell’Ordine, dot-tor Marco Devecchi e trattatoampiamente dalla professores-sa Luciana Tavella (Universitàdi Torino), il tema è stato og-getto di un’ampia discussionevolta soprattutto a migliorare laconoscenza del “nu ovo” f i to-

fago ed a proporre le più op-portune strategie di lotta.Su l l’importanza di tali incontrisi è soffermato il presidenteDurando sottolineando come lamiglior conoscenza del proble-

ma sia il giusto metodo peraffrontare senza isterismi ed ec-cessivi timori l’arrivo di questonuovo nemico del nocciolo,mentre Anna Guercio ha det-tagliatamente illustrato le nu-

merose azioni intraprese dallaCia in questi anni per il mi-glioramento agronomico deinoccioleti e la valorizzazionedella qualità della tonda gentiledel Piemonte.

Il gruppo deipartecipanti (tracui il presidenteAlessandro Du-rando e il tecni-co Anna Guer-cio) all’i n c o n t rotecnico sulla ci-mice asiatica diMoasca

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Novembre 2 01 616 | CUNE O

«L'allarme comparso sumolti giornali secondo iquali il 2016 sarebbe stato,per la castanicoltura, unanno pessimo, non ci trovaaffatto d'accordo» - dichia-ra Marco Bellone, presi-dente zonale della Cia diC u n e o. « I lquadro delcomparto ca-stanicolo cheè stato illu-s t r a t o d a imedia fa ditutta l'erbaun fascio enon fotografad e tt ag l iat a-mente la si-tuazione. Se,in effetti, ilCentro ed ilSud Italia so-no alle presecon l'infesta-zione del ci-nipide, il cui debellamentonon è ancora dietro l'an-golo, se molti territori diquelle zone sono stati ca-ratterizzati da una prima-vera con piogge eccezio-nali e successiva siccità e,di conseguenza, si è re-gistrata una bassissima

produzione di castagne,non altrettanto si deve direper il Piemonte e, in par-ticolare, per la provincia diCuneo. Nella Granda la si-tuazione è stata più checonfortante, con castagnedi buona pezzatura, sod-

d i s f a c e n t equantità, conpochissimo onullo bacatoe marciumee, non ulti-mo, il prezzoè stato remu-n e rat i vo » .« Ho volutoprendere a ri-ferimento -c o n t i n u aMarco Bello-ne - i prezzirilevati in al-cuni mercaticuneesi negliultimi 5 anni

e ne è emerso che dallamedia di 1,1 €/kg del 2011,dall'1,72 € del 2015 siamopassati ai 2,70 € di que-st'anno con punte di 4 euroall'inizio delle prime set-timane della stagione enon soltanto per il prodot-to di notevole pezzatura

delle varietà euro-giappo-nesi ma anche per i nostrigarroni, rossi e neri, cherestano pur sempre le ca-stagne preferite dai con-sumator i».La castanicoltura cuneeseha superato, allora, tutte ledifficoltà?«Certamente no - rispondeil presidente zonale dellaCia di Cuneo - Indubbia-mente, ma questo vale perquasi tutti i prodotti agri-coli, le problematiche delcomparto in altre regioniitaliane e la conseguentediminuzione di prodottoanche a fronte di una do-manda in forte espansionea livello internazionale,hanno giocato un ruoloimportante nella lievita-zione dei prezzi. Nel con-tempo, però, è da sotto-lineare positivamente ilrinnovato interessamentodelle amministrazioni lo-cali per la valorizzazionedella castagna. A Cuneo ol-tre centocinquantamilapersone hanno partecipa-to alla recente edizionedella Fiera Nazionale delMarrone, che ha confer-mato il capoluogo come

capitale della castagna inEuropa ed ha consentito,da una parte, di mettere invetrina il prodotto e farlotornare un frutto d'eccel-lenza e, dall'altra, di riba-dire il ruolo fondamentaledel castagno nella bellezzadei boschi, nel presidio delterritorio e nella salva-guardia dell'assetto am-bientale ed idrogeologico.La Cia ha partecipato connumerosi stands alla ma-nifestazione dimostrandoancora una volta di essereun'organizzazione in pri-ma linea sulla frontieradella difesa del patrimoniocastanicolo e della valoriz-zazione dei suoi prodotti».Sull'argomento è altresì in-tervenuto il vicedirettoredella Cia cuneese, SilvioChionetti, che ha informa-to: «In un recente conve-gno internazionale la ca-stanicoltura italiana è ri-sultata in controtendenzarispetto al resto d'Europa edel mondo, dove si stannoeffettuando grandi im-pianti di nuove varietàibride. Sono tre i Paesi pro-duttori di castagne che at-tualmente superano l'Ita-

lia per quantità: Cina, Co-rea e Turchia e, per man-tenere la quarta posizionedobbiamo difenderci daSpagna, Francia e Greciain Europa e dal Cile nelmondo. Quest'ultimo haun notevole vantaggio ri-spetto a noi,lavora in con-tro -stagi one,raccoglie inprimavera enon conosce,al momento,alcuna ma-lattia ed in-setti dannosi.Abbiamo lacons olazionedi avere il pri-mato mon-diale nell'e-xport, graziein buona par-te al prodottospagnolo eportoghese appositamen-te importato per la com-mercializzazione nel mer-cato asiatico, nordameri-cano e nella restante parted'Europa. Anche se nellapianura cuneese comin-ciano a diffondersi gli im-pianti intensivi di casta-

gne, per lo più ibride, lacaratteristica principaledel nostro prodotto è le-gata ai castagneti storiciubicati nelle zone monta-ne. E' quanto mai urgentecompiere nuovi passi or-ganizzativi sia per quanto

r i g u a rd a i lraffor zamen-t o c o nt rat-tuale dei ca-stanicoltor i,l ' o f f e r t a èatom izz at a,troppo debo-le nei con-fronti delladomanda or-ganizzata ge-stita da un ri-dotto nume-ro di soggettiin grado dico nd iz io na rel'a n dam e ntodegli scambi,

sia per ciò che concerne lariqualificazione del pro-dotto in tutte le sue de-clinazioni, a cominciare,come la Cia chiede da tem-po, da specifiche misure asostegno dei produttorinell'ambito del PSR dellaRegione Piemonte».

Marco Bellone Silvio Chionetti

IN PROVINCIA DI CUNEO Quantità e qualità del prodotto in controtendenza rispetto al dato nazionale

Più che positiva l'annata castanicola«Nella Granda la situazione è stata più che confortante, con castagne di buona pezzatura e il prezzo è stato remunerativo»

Azienda Pianeta Bio: Roberta ed Enricoe il loro sogno di vivere in campagna

«Voglio andare a vivere in cam-pagna, voglio la rugiada che mibagna...», ebbene sì molti giovanihanno tradotto in concreto le pa-role della canzone fine anni ‘90decidendo di andare a osservarecosa succede in natura, a pren-dere ispirazione da essa, a sco-prire valori sconosciuti o dimen-ticati come l’osservazione, l’at -tesa o momenti esclusivi quali lagermogliazione e la fruttificazio-ne mettendosi a coltivare la terra.Così è stato, ed è, per Roberta edEnrico, che, oltre un anno fa, han-no voluto scommettere sull’agr i-coltura, rischiare in questo set-tore, abbandonando, lei, l’idea diun lavoro in linea con i suoi studie, lui, l’occupazione quale tec-nico di strutture termoacustiche,cercando di realizzare il sogno divivere e lavorare in campagna,dando vita all’ Azienda agricolaPianeta Bio, a Castelletto Stura.« E’ un mondo, questo - ci con-fessa Enrico - di cui conosco ilfascino fin da bambino, quandovenivo a trovare i nonni e sco-privo atmosfere e profumi chesolo la campagna può regalare.Roberta ed io abbiamo avuto lafortuna di trovare nella miamamma la generosa mecenateche ci ha concesso gratuitamentei terreni di sua proprietà, 25 milamq, che abbiamo destinato adindirizzo orticolo biologico. Ter-reni tramandati da mio bisnonnoa mio nonno, successivamente amia mamma e infine a me, che miimpegnerò per portare avanti illavoro e le tradizioni di famiglia.Un importante privilegio, altri-menti sarebbe stato quasi impos-sibile intraprendere l’att i v i t àagricola partendo completamen-te da zero, considerati i prezzi,d’acquisto dei terreni o anche so-lo di affitto. Nessuno di noi due

disponeva di una solida compe-tenza né teorica né, tantomeno,pratica ma ci siamo dichiarati di-sponibili ad imparare da chi hasvolto questo lavoro trovando ra-pidamente preziosi collaboratoriper questa nostra “for mazione”.Abbiamo appreso i ritmi freneticidella vita in campagna, conosciu-to la natura che non aspetta, lepiantine con i loro cicli, le suc-cessioni colturali, i parametri chedettano i periodi della semina edella raccolta, non ultime le fasilunari, le stagioni che si susse-guono velocemente per cui è in-dispensabile pianificare bene itempi, pena la perdita del rac-c o l to » .Nella loro azienda coltivano noc-ciole e in pieno campo una gam-

ma molto vasta di ortaggi: in-salate, patate, cipolle, zucchini,cavoli, cavolfiori, peperoni, me-lanzane, spinaci, finocchi, broc-coli, ecc..., che, poi, forniscono,freschi, direttamente a negozi diCuneo e dintorni, a consumatoriche hanno conosciuto tramite unpassaparola che ha trasmessol’informazione dei sapori auten-tici dei loro prodotti, ottenuti conla necessaria attenzione, pazien-za, affinando le tecniche per ilmantenimento della fertilità delsuolo. «Il metodo colturale - spe-cifica Roberta - è assolutamentequello biologico, non facciamomai ricorso a sostanze chimichedi sintesi, la nostra sola preoc-cupazione è quella di curare laterra come facevano i nostri non-

ni per dar vita a prodotti sani ericchi di proprietà organolettichenutrienti. I nostri clienti (anche aCuneo la sensibilità verso questatipologia di produzione è note-volmente aumentata) sanno cherispettiamo i disciplinari definitidagli organismi di controllo dellacoltivazione biologica e diffon-dono l’infor mazione».Roberta ed Enrico, ogni giornoche passa, scoprono il lato ro-mantico dell’agricoltura, quelloche rivela come la passione per laterra ed i suoi frutti sappia farsuperare le difficoltà legate ai tan-ti sacrifici ed alle incertezze deiprezzi di mercato dei prodotti.«Scommettiamo con decisionesulla qualità dei nostri prodotti -riferisce Roberta - ed allora è pia-cevole lavorare secondo i ritmidella natura e non importa se,dalla primavera all’autunno, c’èmolto, molto da fare, le giornatesono lunghe perché si cominciapresto al mattino e si finisce tardila sera. Vivere e lavorare in cam-pagna è il modo migliore permettersi alla prova tutti i giorni,affrontando nuove sfide, che cer-chiamo di risolvere con creativitàed ingegno. Certo gli investimentida fare sono tanti ed i tempi dirientro lunghi pur avendo otte-nuto la garanzia del premio diinsediamento previsto dal vigen-te Piano di Sviluppo Rurale, maabbiamo necessità di contare suulteriori linee di finanziamentoper il miglioramento e l’ammo -dernamento dell’azienda. Perfortuna non ci manca la passione

per questo lavoro!».Sia Roberta che Enrico hanno unsogno nel cassetto: lei quello dipoter offrire altri servizi ambien-tali e sociali a cominciare dal darvita ad una “fattoria didattica”, «ilcanale ideale per poter dare ilgiusto riconoscimento ai valoridella vita contadina ed a far gu-stare a tanti bambini e ragazzi isapori genuini prodotti dalla ter-ra», e lui di realizzare una col-tivazione di luppolo, destinato al-la produzione di birra artigianale.Enrico ha già fatto la conoscenzadi questa coltura lavorando inun’azienda in Germania e dandovita, successivamente, sempre aCastelletto Stura, ad un suo Hop-fgarten, un “giardino del luppo-l o” in cui ha sperimentato diversevarietà di questa pianta. «Il miodesiderio - informa Enrico - èquello di coltivare 5 o 6 varietà diluppolo, di prima scelta, conl’obiettivo della sostenibilità, del-la trasparenza sul metodo di col-tivazione, da effettuarsi con tec-niche completamente naturaliper poi passare alla lavorazioneed allo stoccaggio. A marzo 2017verranno gli amici tedeschi a se-guirmi nell’avvio di questa pro-du zione».Sarà l’occasione per un nuovoappuntamento, per far conoscereai consumatori come si possa darnutrimento alla nostra terra sen-za l’utilizzo della chimica realiz-zando prodotti in grado di sod-disfare pienamente il desiderio ditutti di “salubr ità” e di salvaguar-dia dell’a mb i e nte.

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Novembre 2 01 6CUNEO | 17

Da Potenza in cerca di efficienti cani antilupoDue fratelli pastori del Parco del Pollino, su informazione di loro colleghi, si sono rivolti al Centro

Italiano Selezione Cani Anti Lupo di Peveragno per la difesa delle loro greggi dai continui assalti

Giovanni e Vincenzo Troia-no sono titolari di un’im -portante azienda zootecni-ca situata nel cuore del Par-co Nazionale del Pollino,dove producono eccellenzedi formaggi pecorini e ca-prini biologici (tra i moltiriconoscimenti la “chio c-c i o la” di Slow Food), fruttodella coniugazione dellatradizionale arte casearia ti-pica della Basilicata con lepiù moderne attrezzatureper la lavorazione del latte.Attività, la lo-ro, che - comequella di tantipastori - è for-temente a ri-schio a segui-to dei ripetutiassalti dei lu-pi alle pecoree conseguen-te decimazio-ne delle greg-gi.C o m e a l t r icolleghi delP o t e n t i n o ,anche i fratelliTroiano han-no seguito leindicazioni dell’a m m i n i-strazione del Parco, inse-rendo nel loro allevamentocani da guardianìa di razzamastino-abruzzese senzaperò ottenere i risultati au-spicati: ancora nei giorniscorsi l’ennesimo assalto dilupi ha provocato la mortedi 2 pecore e 6 capre.

La scoperta del CiscalGiovanni, di recente, haavuto l’occasione di leggeresu facebook il racconto diun giovane pastore dellaprovincia di Arezzo che, do-po aver speso «un sacco disoldi per l’acquisto di canida pastore dichiarati anti-lupo senza ottenere alcunbeneficio in quanto risultatidel tutto inadeguati al la-voro con il gregge», si erarivolto al Ciscal (Centro Ita-liano Selezione Cani AntiLupo) che ha sede a Pe-veragno, in provincia di Cu-neo, e si era confrontato conaltri colleghi pastori cunee-si ricevendo preziosi con-sigli e, in dotazione gratuitadal Ciscal, dei cani davveroa l l’altezza della situazione,come confermato daglistessi che li utilizzano a pro-tezione delle greggi.Di qui la decisione di pren-dere un appuntamento conil Ciscal e partire da Potenzaper la Provincia Granda eincontrare a Peveragno ilpresidente dell’associazio -ne CISCAL – FICG e alcunipastori della zona.«Abbiamo un patrimoniozootecnico - riferisce Gio-vanni Troiano - fra pecore ecapre, di circa 1.000 capi enon possiamo permettercidi dar da mangiare ai lupi.Dopo le aggressioni gli ani-mali superstiti hanno abor-ti, riducono il latte, depe-

riscono, muoiono in con-seguenza dello stress, tuttol’allevamento ne risentemortalmente. I lupi attac-cano di notte e di giorno, èimpossibile vederli. Ci pos-sono riuscire solo i cani, percui è indispensabile munir-si di buoni esemplari capacidi proteggere realmente ilgregge in quanto dotati diun mix di forza, rapidità edintensità, tali da mettere ve-ramente in grossa difficoltà ilupi. Abbiamo appreso da

molti pastoridella interes-sante ed utileiniziativa delCiscal e, sen-za indugio,siamo venutia Peveragno».

Una grandepassioneE z i o Ma r i aRomano è ilp r e s i d e n t edella Federa-zione ItalianaCani da Guar-d i a c h e h afondato il CI-

SCAL e, nel corso dell’in -contro, informa: «Per noidel Centro i cani antiluposono innanzitutto una gran-de passione e quando in-

contriamo dei pastori in se-rie difficoltà dovute alle pre-dazioni, cerchiamo sempredi aiutarli sia offrendo lorodei consigli su come gestireil bestiame al pascolo, siaregalando loro alcuni cuc-cioli o soggetti adulti di ot-timi cani da gregge. Nes-suno di noi predilige unarazza canina piuttosto diu n’altra, anzi, sosteniamoaddirittura la tesi che sianoproprio i “ba st a rd i” che ac-compagnarono per secoli ipastori di un tempo a rap-presentare la vera soluzionecontro il “mo derno” preda -tore e non quanto prodottonelle gabbie degli allevatoridi città. Il concetto di “razz apu ra”, che attualmente sista portando avanti, non hail minimo senso se rappor-

tato alle reali necessità dellavita rurale, poiché qualsiasicane di oggi, non è altro cheun “s ottoprodotto” dei me-ticci che un tempo lavora-vano al fianco dei pastori,come ben sanno i pastoripiù anziani, prima ancorache la cinofilia moderna cimettesse le mani e dispo-nevano di una dote moltorara ma indispensabile: nontemere la presenza del lupo!A noi piacciono i cani dapastore veramente “capa c i”di saper difendere il bestia-me, al di là dei club di razzae ci schieriamo a favore delconcetto che il lupo non va-da ucciso, avendo anche luiil diritto di esistere sulla ter-ra come tutti gli altri animalicreati dalla Natura ma, pri-ma di tutto, vanno difesi i

pastori e le loro greggi senzai quali la già fragile econo-mia montana morirebbe,con conseguenze devastan-ti sul piano socio-economi-co ed ambientale».

Un vero problema«La problematica dei ripe-tuti assalti di lupi alle greggi- dichiara il direttore dellaCia di Cuneo, Igor Varrone -sollecita al più presto undialogo costruttivo fra tuttele parti interessate, rappre-sentanze dia l l e v a t o r i ,e sp re ss i o n iambie ntali-ste, istituzio-ni. Il disagiodi pastori ema r ga r i haraggiunto il li-vello massi-mo di esaspe-razione, pergli inadeguatie d i n s u f f i-cienti str u-menti di pre-venzione, inparticolare, ed i r i s a r c i-mento, poi. La conservazio-ne della specie non deveentrare in conflitto con l'at-tività agricola e non solo perragioni di ordine economi-

co; si chiede il riconosci-mento del ruolo, del lavoro,della fatica, e dello stress,aumentati a dismisuraquando si tratta di difen-dere il gregge dai predatori.Occorre mettersi attorno adun tavolo per individuarescelte condivise, costruttiveche vadano al di là degliinteressi di parte: di mezzoc'è il mantenimento diun'attività che è garantedello sviluppo delle aree ru-rali montane, e dell'am-

biente. E' in-disp ensabilein div idua restrumenti ef-f i c a c i p e run'e quilibra-ta gest ionedella faunas e l v a t i c a ed e l l 'att i v i t àagricola, a co-minciare dal-la rivisitazio-ne delle at-tuali misuredi interventopreviste nel-l'ambito delPiano di Svi-

luppo Rurale della RegionePiemonte. La disponibilitàdella Cia di Cuneo a lavo-rare insieme su questiobiettivi è piena e totale».

Igor Varrone

I fratelli Troiano dalla Basilicata alla sede del Ciscal

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La Cia è stata sponsor istitu-zionale e tecnico di due im-portanti manifestazioni svoltesia metà novembre in provincia

Il BitegLa Borsa Internazionale del Tu-rismo Enogastronomico che siè svolta, quest’anno, al CastelloMalabaila di Canale d’Alba. Unappuntamento unico per sco-prire e confrontarsi sui nuovitrend del turismo enogastrono-

mico italiano, da sempre pontefra tradizione e innovazione epunto di riferimento del mer-cato a livello internazionale.Giustificata la soddisfazionedel presidente provinciale, Ro-berto Damonte, per questa im-portante collaborazione dellaCia cuneese con realtà pubbli-che e private nel campo del-l'enogastronomia, fra i miglioriambasciatori del made in Italynel mondo ed autentico motore

di crescita e sviluppo per unfuturo sostenibile dei nostri ter-r itor i.

“Scrittori in Città”La kermesse letteraria, giuntaalla 18ª edizione, che ha coin-volto Cuneo, i suoi cittadini emigliaia di persone giunte daogni parte d'Italia per una seigiorni di incontri, laboratori,spettacoli, mostre, film, eventiextra, all'insegna della cultura.

Sergio Capaldo, presidente delConsorzio di allevatori “La Gran-d a” e responsabile qualità carni diEataly, è stato ospite di Geo, il pro-gramma televisivo di RaiTre nelcorso del quale ha presentatol’agricoltura simbiotica. «Sono tan-te le porte che si sono aperte inagricoltura nell’arco degli ultimisecoli: da quella convenzionale aquella sostenibile, da quella inte-grata a quella biologica fino a quel-la biodinamica - ha detto il dottorCapaldo - Oggi arriva l’agr icolturasimbiotica, un mioglioramento,un'evoluzione che vuole rendere lepratiche agricole ancora più so-stenibili sotto il punto di vista eco-nomico. L'epoca in cui viviamo havisto venir meno il legame fra lepiante e la popolazione di microor-ganismi presenti nel suolo e questoa causa degli effetti negativi dei vari

con conseguenti ri-sultati per i frutti del-la terra e poi per l’uo -mo. Il nome simbio-tico indica proprioquesto profondo le-game di simbiosi chesi trova in natura».La Cia si è espressasull'argomento in unapposito Convegnosostenendo che pro-durre di più, meglio econ sempre meno

chimica è l'imperativo del pros-simo futuro. In questo senso l'a-gricoltura eco-simbiotica può rap-presentare una delle risposte piùvalide e innovative per il settore,esprimendo un alto «valore ag-giunto», quello della sostenibilità edella qualità, e favorendo le mi-gliori condizioni ambientali per le

persone e il territorio.«L'agricoltura - rileva la Cia - oggi sitrova di fronte a due sfide: da unlato la crescita della domanda ali-mentare globale che richiede in-crementi di produttività, dall'altrola sempre più limitata disponibilitàdi risorse (acqua, terra, energia)che desta grande preoccupazione.E' chiaro, quindi, che in un quadrodel genere, temi come la tuteladella biodiversità e del paesaggio,la fertilità dei suoli, più in generalela sostenibilità ambientale, diven-tano sempre più strategici per losviluppo competitivo del compar-to. Uno degli strumenti con cuirispondere a queste nuove sfide èproprio l'agricoltura eco-simbioti-ca, che rappresenta una delle piùimportanti novità nel panoramadelle "tecniche sostenibili" di ge-stione produttiva».

Sergio Capaldo alla trasmissione Geo di RaiTre

Roberto Damonte

Ezio Maria Romano

IL PRESIDENTE DE “LA GRANDA” INTERVISTATO A RAITRE

Sergio Capaldo parla di Agricoltura Simbiotica

trattamenti chimici che stanno de-terminando la sterilità del terreno.Entra allora in gioco la nuova fron-tiera dell'agricoltura eco-simbioti-ca, ossia il recupero della fertilitàdel suolo, della vitalità microbio-logica inoculando nel terreno deicomposti microbici grazie ai qualile radici si sviluppano molto di più

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Novembre 2 01 618 | NOVARA-BIELL A-VERCELLI-VCO

IL SOVESCIO Gli innumerevoli vantaggi di questa tecnica antichissima, sopratutto a vantaggio del terreno

Migliora la produzione e difende le colturePer scegliere la specie da usare occorre tenere conto di diversi fattori: semina, suolo, beneficio conseguibilen di Gabriele Balzaretti

Nel numero di ottobre si èparlato di sovescio qualemisura obbligatoria o vo-lontaria aggiuntiva legataai sistemi di agricolturaintegrata, conservativa odiversificata finanziati dal-le misure PSR.Il sovescio sovente è at-tuato da parte di alcuniimprenditori agricoli solocon la finalità di percepireun maggiore contributo odi assolvere un obbligo.Questa pratica invece, seattuata correttamente,consente di migliorare laproduzione e di rispar-miare sulla fertilizzazionee sulla difesa delle col-tu re.Per orientarsi sulla specieda seminare occorre te-nere conto di molteplicifattori: epoca di semina,tipo di terreno (sciolto,compatto, asfittico), bene-ficio conseguibile.Il sovescio ha innumere-voli vantaggi, tra i più im-portanti ricordiamo che:aumenta il tenore di so-stanza organica all’i nte r n odel terreno, controlla l’e ro -sione superficiale, miglio-ra l’areazione del suolo,stimola lo sviluppo dell’at -t i v i t à m i c ro b i o l o g i c aa l l’interno del suolo, mi-gliora la regimazione idri-ca, migliora la struttura delterreno, controlla i nema-todi dannosi del terreno,facilita la mobilitazionedei micronutrienti. Possia-mo pertanto dire che ilsovescio serve a migliorarele caratteristiche del ter-reno a tutto vantaggio del-le successive produzioni.Il sovescio è una tecnicaantichissima che però èstata abbandonata a fa-vore della concimazionechimica. E’ stata reintro-dotta in agricoltura dopoche ci si è accorti che lemoderne tecniche di col-tivazione impoverivano ilterreno di sostanza orga-nica senza mai reintegrar-la. La sola concimazionechimica non basta a ga-rantire il perpetuarsi dellaproduzione agraria. Latecnica pertanto non ènuova, è però stata otti-mizzata e migliorata for-mulando miscugli di se-menti appropriati per ognisi tu az i o n e.Non bisogna seminareuna specie da sovescio acaso, ma occorre tenerepresente molti fattori. Laprima valutazione va fattaanalizzando il periodo disemina che può essere au-tunnale o primaverile, giàquesto aspetto farà variarela composizione del mi-scuglio. Poi bisogna sta-bilire se si intende appor-tare un elevato quantita-tivo di biomassa o si sepredilige la fissazione

d e l l’azoto piuttosto che ri-solvere problemi sanitari(nematodi) del terreno.

Sovescio di crucifere(colza, ravizzone,senape)Nel numero di settembre èstato segnalato il ritrova-mento in risaia di un ne-matode galligeno perico-losissimo su riso. In questocaso il sovescio effettuatocon crucifere è in grado dieliminare in parte questotremendo parassita graziealla biofumigazione. Labiofumigazione consisten el l’interramento dellabiomassa trinciata prodot-ta dalle crucifere (colza,ravizzone, senape, rafano)che permette la liberazio-ne dei Glucosinolati in es-sa contenuti e la loro suc-cessiva conversione in iso-tiocianati. Quest’u l t i masostanza svolge l’ef fettotossico contro importantipatogeni fungini del suolo.L’interramento di impor-tanti quantità di sostanzaorganica migliora inoltrela fertilità del terreno perle colture successive. Conil sovescio di crucifere sieliminano i seguenti fun-ghi: Gaeumannomyces,Rhizoctonia, Fusarium,H e l m i n t h o s p o r i u mPythium; e i seguenti ne-matodi: Nematode dellabarbabietola, Nematodigalligeni, Nematode deglisteli e dei bulbi. La bio-fumigazione consente diottenere un controllo sumolte larve di insetti ter-ricoli e persino un blandocontrollo sui semi delle er-be infestanti. Le cruciferesi adattano a quasi tutti iter reni.

Sovesciodi graminacee(loietto, orzo, grano,triticale, segale)E’ indicato per le semineeffettuate in ritardo, in ge-nere a novembre. Richie-dono terreni caratterizzatida PH non eccessivamen-te acidi. Le graminacee a

differenza delle legumino-se devono essere sceltenon per l’azoto fissazione,ma per altri motivi. Pos-siedono un apparato ra-dicale fascicolato e più su-perficiale che agisce comemiglioratore soprattuttodelle proprietà fisiche delsuolo (es. porosità e strut-tura). Inoltre avendo unabiomassa organica moltopiù abbondante rispettoalle leguminose, presen-tano un rapporto carbo-nio/azoto C/N più alto acausa della presenza diuna maggiore quantità diresidui legnosi nei tessutidella pianta. Questo per-mette di rilasciare una mi-nore quantità di azoto maun maggior contenuto dimateriale organico. Laprincipale funzione dellecover crop, in italiano“colture di copertura”, è,come suggerisce il nome,quella di coprire il terrenoallo scopo di proteggerlodai fenomeni erosivi. Percontenere l’erosione entrolimiti compatibili, si è sta-bilito che il terreno nonresti mai privo di vege-tazione o che i residui col-turali, che rimangono sulterreno tra due coltivazio-ni, coprano almeno il 30%della superficie. Per averequesta funzione è neces-

sario che la coltura si op-ponga efficacemente aglielementi erosivi (acqua,vento) o che produca ab-bastanza biomassa da co-prire il terreno al terminedel periodo di coltivazio-ne, fino all’avvento dellacoltura successiva. La fun-zione antierosiva non rap-presenta l’esclusivo bene-ficio apportato dalle covercrop, diverse tra loro perfamiglia botanica, periododi crescita e modalità dicoltivazione. Le colture dicopertura, accomunateda l l’utilizzo come coltureintercalari, non necessa-riamente da reddito, svol-gono diversi altri compitiagronomi co-amb ienta li,rivestendo un ruolo fon-damentale nella sosteni-bilità del sistema agrario.Fra questi, non si può nonannoverare la cattura deinutrienti, in particolarequelli più mobili, come initrati, che vengono im-mobilizzati nella biomassavegetale e sottratti alla li-sciviazione in falda. Lecolture che svolgono taleruolo sono definite catchcrop. Nelle condizioni pe-doclimatiche che caratte-rizzano la Pianura Padanail fenomeno della liscivia-zione dei nitrati si verificaprevalentemente nel pe-

riodo autunno-invernalequando le precipitazionisono più abbondanti,l’evapotraspirazione è piùridotta e il terreno è nudo,non coperto da colture ingrado di assimilare nu-tr ienti.I sistemi colturali che pre-vedono la stessa colturasullo stesso appezzamentoper più anni e che fannolargo uso di fertilizzanti eeffluenti di allevamento ri-sultano notevolmente piùa rischio di lisciviazione.Tutte le colture di coper-tura (cover crops) a pre-scindere da una raccoltaper fini produttivi, sonoanche considerate colture“trapp ola” (catch crops),vale a dire capaci di as-sorbire nitrati che altri-menti liscivierebbero inf a l da.L'inserimento di cover ocatch crops all’interno diuna rotazione permette dicoprire il terreno nei pe-riodi in cui la coltura prin-cipale non è coltivata.Questo serve ad ottenerebassi livelli di nitrati nelsuolo e a evitare l’e ro si o n ee il conseguente trasportodi nutrienti, compreso, inquesto caso, anche il fo-sforo. Tali colture di co-pertura sono in grado diassorbire almeno in parte

l’azoto minerale che rima-ne nel terreno dopo la rac-colta della coltura prin-cipale e che altrimenti po-trebbe essere allontanatodal sistema suolo-pianta.Le asportazioni dell’azo tominerale residuo succes-sivamente alla coltura pri-maverile-estiva variano daun minimo del 50% (gra-minacee solo) fino ad unmassimo del 75% (grami-nacee consociate a cru-cifere). Le cover crop, ca-ratterizzate da rapida cre-scita e aggressività neiconfronti di altre colture,rappresentano una validasoluzione per il controllodelle malerbe, con le qualientrano in competizioneper la luce, l’acqua e inutr ienti.

Sovesciodi leguminose(trifogli e veccie)Le leguminose sono le col-ture da sovescio miglioriperché permettono di ele-vare il contenuto d’azo toal pari di una concima-zione letamica, con ab-bondante rilascio anche dimateriale organico e mi-glioramento notevole del-le proprietà chimiche enutrizionali del terreno.Richiedono terreni senzaristagni idrici e semine ef-fettuate entro metà otto-bre. Il rilascio di azoto N,avviene grazie all’ab ba s -samento del rapporto car-bonio/azoto C/N proprioper la loro capacità di fis-sare l’azoto atmosfericodovuta all’attività dei bat-teri azotofissatori presentia livello dei noduli radicalidi tali specie. Ma in questocaso quanti kg di azotopuò risparmiare l’agr icol-tore? Mediamente da 30 a100 kg a ettaro per quantoconcerne un sovescio ditrifoglio e fino a 180 per unsovescio di veccia vellu-tata. Per ottenere questirisultati ovviamente la col-tura deve rimanere incampo fino alla fase diinizio fioritura.

Importanti riconoscimentiper i nostri allevatoriL’Azienda Agricola Baragiooj diCeresa Diego di Ameno ha par-tecipato il 4-5-6 novembre 2016alla 37ª Mostra Nazionale di BoviniRazza Piemontese a Cuneo, con lamanza di nome Zill che si è ag-giudicata il titolo di campionessadi riserva manze della 9° categoria,Manze da 14 a 18 mesi.Il titolare Diego Ceresa ha ricevutoanche il premio quale migliore pa-ratore (gara in cui si guarda comesi conduce l'animale nel ring e lo sipresenta al giudice), nella cate-

goria over 18 anni.Alla mostra era presente anche unaltra azienda del Novarese, Tini-vella Luciana di Borgomanero, cheha ottenuto ottimi piazzamenti.Premi che certificano la buonaqualità degli allevamenti dell’a l tonovarese, area in cui la zootecnia èancora ben presente con alleva-menti e produzioni che, seppur inanni difficili, si segnalano per l’ele -vata professionalità e qualità.Complimenti dunque a Diego eavanti cosi! Diego Ceresa con Zill alla Mostra Nazionale di Bovini Razza Piemontese a Cuneo

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Novembre 2 01 6NOVARA-BIELLA-VERCELLI-VCO | 19

FITOFARMACI Bisogna prestare attenzione alle modifiche delle disposizioni normative per evitare sanzioni

Importanti novità in campo fitosanitarioRevocata l'autorizzazione al commercio e impiego del glifosate e vietato il fungicida triciclazolo (Beam)Sono recentemente scat-tate delle importanti no-vità per alcuni tipi di pro-dotti fitosanitari, per cui ènecessario prestare atten-zione per non incorrere insa n z i o n i .

GlifosateA decorrere dal 22 agosto2016 è stata revocata l'au-torizzazione all'immissio-ne in commercio ed im-piego dei prodotti fitosa-nitari contenenti la sostan-za attiva glifosate abbinataal coformulante amminadi sego polietossilata. Datale data i rivenditori ave-vano tempo di vendere en-tro 3 mesi (fino al 22 no-vembre) le giacenze di ma-gazzino dei prodotti erbi-cidi con queste caratteri-stiche, mentre gli utilizza-tori possono utilizzarli en-tro 6 mesi (22 febbraio2017) dall’emanazione diquesto decreto. In extre-mis al giorno 21 novembreè stata concessa, grazie al-le pressioni delle organiz-zazioni sindacali, un'ulte-riore proroga di 90 giorni.Per cui i commercianti po-tranno vendere fino al 22

febbraio 2017 i formulati abase di glifosate revocati,mentre gli agricoltori li po-tranno utilizzare entro il 22maggio 2017. Si rammentaa tale proposito di avereuna particolare attenzionen el l’indicare sul registrodei trattamenti o quader-no di campagna, strumen-to sempre più richiestodurante i controlli, il pe-riodo e la modalità cor-retta dell’impiego dellegiacenze di magazzino diquesto erbicida. Quasi tut-ti i formulati a base di gli-fosate rientrano nella nor-mativa, uno dei pochi

esclusi è ROUNDUP PLA-TINUM. Il decreto tra l’al-tro vieta l’impiego di que-sto principio attivo, anchecon le nuove formulazioni,al di fuori di applicazioniper uso agricolo ed in luo-ghi potenzialmente fre-quentati da donne in gra-vidanza e bambini. Questacondizione richiede quin-di una particolare atten-zione per i trattamenti ef-fettuati ad esempio inprossimità di piste cicla-bili, in quanto una denun-cia ad opera di passantipotrebbe aprire un graveprocedimento giudiziale a

carico dell’u t i l i zz ato re.

Tr i c i c l a z o l oUn altro grave problema sipone nella produzione delriso europeo a seguito del-la bocciatura del fungicidatriciclazolo (Beam) appli-cato nella difesa del risocontro il brusone. Il 14 ot-tobre scorso è infatti scat-tato il divieto dell’u t i l i zzodi questo fungicida con lapubblicazione del Regola-mento di esecuzione (UE)2016/1826 della Commis-sione in conformità al re-g o l a m e n t o ( C E ) n .1107/2009 del Parlamento

europeo e del Consigliorelativo all'immissione sulmercato dei prodotti fito-sanitari. Il triciclazolo è ri-tenuto uno strumento in-dispensabile soprattuttoper la difesa delle varietàsulle quali si regge il mer-cato interno. Anni di au-torizzazioni in deroga,concesse proprio per lanecessità di utilizzarlo persalvare i raccolti, non sonoquindi serviti ad aprire lastrada alla registrazioned e f i n i t i va.Grande sconcerto e preoc-cupazione in Italia, Statorelatore sul triciclazolo, ilquale aveva dato luce ver-de al prodotto anche ap-poggiandosi ai pareri fa-vorevoli già espressi negliStati Uniti dalla Environ-mental Protection Agency.Cartellino rosso, invece, daEfsa in Europa. A suo pa-rere, vi sarebbe una partedel dossier prodotto daDow AgroSciences chenon poteva essere consi-derata valida. Ciò potreb-be aprire la strada a unnuovo limite dei residui dilegge che renderebbero difatto inutilizzabile tricicla-

zolo su riso. Passare da unmilligrammo per chilo asoli 0,01 stroncherebbe in-fatti non solo ogni residuavelleità registrativa per lamolecola, ma impedireb-be perfino le autorizzazio-ni in deroga. Unica notapositiva sta nel fatto chefermerebbe le importazio-ni che presentassero trac-ce della sostanza attiva re-vocata. Anche per questocaso si rammenta che leeventuali giacenze azien-dali di Beam non possonoessere più utilizzate. Sirammenta che l’impie godi un prodotto antiparas-sitario non consentito por-ta l’utilizzatore ad un pro-cedimento di natura giu-diziale penale, al seque-stro ed alla distruzione delraccolto trattato e adun’ammenda pecuniariafino a oltre 50.000 euro.Bisogna stare quindi mol-to attenti in quanto l’us oscorretto si evince non so-lo durante l’ap p l i caz i o n ein campo, ma in modoparticolare sul prodotto fi-nale che sempre contieneresidui non più conformicon i nuovi limiti imposti.

RISO I nuovi organismi al posto delle attuali borse merci

Anche la Cia dice no al Cun«No alle Cun al posto delleBorse Merci». Le Cun(Commissioni Uniche Na-zionali) sancirebbe l’e st i n-zione delle Borse Risi diNovara, Mortara/Pavia, Mi-lano e Vercelli, quest’u l t i mala più importante d’It a l ia.Agrinsieme, coordinamen-to che rappresenta le azien-de e le cooperative di Cia,Confagricoltura, Copagri eAlleanza delle cooperativeagroalimentari, ha ribaditocon un documento inviatoal ministro Maurizio Mar-tina la contrarietà all’i st i-tuzione di questi organi-

smi: un esempio di Cun èquella che attualmente re-gola a livello nazionale lecontrattazioni nel settoredei suini.«Il mercato del riso - scri-vono al ministro delle Po-litiche Agricole - è arti-colato in quattro piazze na-zionali, che corrispondonoalle aree dove è presente il90% delle risaie italiane. Inqueste Borse Merci i risonisono contrattati sulla basedelle caratteristiche delcampione presentato daivenditori, e la rilevazionedei prezzi è fatta con ri-

ferimento alle compraven-dite concluse nella giornatadi mercato».Finora, spiega Agrinsieme,il sistema fisico di rileva-zione dei prezzi ha fun-zionato in modo efficiente,pur con qualche limite nel-la formulazione dei listinida parte delle diverse BorseMerci. «Per questo motivoriteniamo che non ci sianole condizioni per istituireuna Cun al posto delle at-tuali commissioni nelleBorse Risi che indichi set-timanalmente la tendenzadei prezzi». La Borsa del riso di Vercelli

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Novembre 2 01 620 | T ORINO

EUROPA 60 giorni per presentare le domande, a luglio il rilascio delle nuove concessioni

La Bolkestein tiene in bilico i mercatiE’ probabile il rinvio da parte del Governo, seguiamo da vicino l’evolversi della situazioneI tempi sembrano ormai es-sere maturi, la direttiva eu-ropea 2016/213 che regolala liberalizzazione dei mer-cati, l’ormai celebre Bolke-stein, potrebbe diventarerealtà nel corso del 2017 eper chi non si adegua, il ri-schio potrebbe essere quel-lo di non poter lavorare per12 anni. Il provvedimentoemanato dall’Unione Euro-pea prevede infatti che, apartire dalla prossima pri-mavera, anche gli ambulan-ti debbano partecipare aibandi per il rinnovo dellel i c e n ze.Il Comune di Torino, conuna delibera, ha deciso dicongelare per il momento ibandi per i singoli posteggiin attesa che il quadro nor-mativo della Bolkestein siareso più chiaro e che il Go-verno prenda una posizionein merito, concedendoun’ulteriore proroga oescludendo gli ambulantida l l’applicazione di questadirettiva, come richiesto dadiverse amministrazioni lo-cali e associazioni di cate-gor ia.Una volta aperti i bandi cisarebbe una finestra di 60giorni per inviare la docu-mentazione al Comune at-traverso il portale telema-tico www.sistemapiemon-te.it che agevola la compi-lazione ricavando i dati an-

che dal SIAP. Ipotizzandoun’apertura del bando al 1°dicembre ci sarebbe quinditempo fino al 31 gennaio2017 per inoltrare le do-ma n d e.Alle procedure sono am-messe le ditte individuali, lesocietà di persone, le so-cietà di capitali o le coo-perative regolarmente co-stituite purché in possessodei requisiti necessari perl’esercizio dell’attività com-merciale. E’ possibile avva-lersi di un delegato prov-visto di firma digitale ma chisceglie questa strada dovràprodurre una procura spe-ciale e aggiungere la propriafirma autografa.Le domande devono co-munque essere accompa-gnate, pena l’inammissibi -lità, dai dati anagrafici delrichiedente, dal codice fi-

scale o dalla partita IVA,da l l’indicazione del posteg-

gio e del giorno al quale ladomanda si riferisce, l’au -tocertificazione dei requisitim o ra l i ( a r t . 4 , D. L g s.228/2001), un indirizzo PECvalevole per tutta la duratadel bando. Dovranno inol-tre essere allegati anche unacopia del documento diidentità, in corso di validità,di tutti i dichiaranti ove pre-vista la firma autografa, lacopia del permesso di sog-giorno (in caso di cittadininon comunitari) e, se que-sto scade entro i 30 giornisuccessivi alla data di pre-sentazione della domanda,

la copia della ricevuta dellarichiesta di rinnovo.I casi di inammissibilità ri-guardano l’incompleta oinesatta presentazione delledomande e dei documentiallegati, il mancato paga-mento delle imposte locali(COSAP, TARI) per l’anno2014 ed eventuali sanzioniamministrative definitive aruolo per violazioni dellenorme sul commercio suarea pubblica.L’intera procedura dovreb-be concludersi nel luglio2017, data a partire dallaquale dovrebbero essere ri-

lasciate le nuove concessio-ni. Chi non si adeguasse o sivedesse respingere la do-manda rischierebbe di nonpoter lavorare per 12 anni,perché un nuovo bandoverrebbe aperto soltanto nel2029.Alla luce delle recenti evo-luzioni e dell’impasse ve-nuto a crearsi in diversi co-muni la situazione è ancorain evoluzione e si attendeche il Governo intervengaper fare chiarezza e adottareuna decisione definitiva.La Cia di Torino segue conattenzione gli sviluppi dellavicenda e, nel caso in cui siarrivasse all’apertura deibandi, è pronta a suppor-tare i propri associati nellepratiche di compilazione einvio della domanda. Per ul-teriori informazioni è pos-sibile contattare il servizioMercati e Fiere ai recapiti331.4093445 o inviare unamail a [email protected].

CIA TORINOConsegnato kit per l’amatr icianasolidale alla sindaca AppendinoContinua l’impegno della Cia - Agricoltori Italiani infavore delle popolazioni del centro Italia colpite daiterremoti di agosto e ottobre. Lo scorso 10 novembreil presidente provinciale Roberto Barbero e il di-rettore Francesco Amatuzzo hanno consegnato il “Ki tper l’amatriciana solidale” alla sindaca di Torino,Chiara Appendino. All’interno del kit, che è statoproposto anche al mercato de “La Spesa in Cam-pag na” nella domenica successiva, ci sono tutti gliingredienti e la ricetta originale per cucinare una verapasta all’amatriciana, uno dei piatti che hanno fatto lastoria della cucina italiana e che prende il nomeproprio da uno dei comuni più colpiti dal sisma,Amatr ice.

ISTITUZIONI A rappresentare la Confederazione sarà Lucia Dentis

Torino avrà di nuovo la Commissione AgricolturaLo scorso 3 novembre ilConsiglio comunale di To-rino ha votato all’u na n i -mità per istituire nuova-mente dopo quindici annila Commissione consulti-va per l'Agricoltura e le fo-reste. Una richiesta che laCia di Torino pose al primopunto nella piattaformaprogrammatica presentataquesta primavera ai can-didati a sindaco.Prevista infatti da una leg-ge regionale del 1978 laCommissione non venivaconvocata da ben tre con-siliature, sebbene Torino

conti 400 aziende agricoleregistrate alla Camera diCommercio e il 5% del ter-ritorio cittadino sia desti-nato ad attività di agricol-tura e arboricoltura.Più volte nel corso di que-sti ultimi 15 anni la Ciaaveva richiesto al Comunedi attivare nuovamentequesta commissione che

ha funzioni propositive,consultive, di studio e disupporto all'Amministra-zione comunale attraversopareri e perizie.L'organo è composto dalsindaco o da un assessoredelegato, da due consiglie-ri comunali di cui uno diminoranza, da un rappre-sentante per ognuna delle

principali organizzazioniprofessionali agricole e daun rappresentante dei sin-dacati agricoli.A rappresentare la Cia saràLucia Dentis, membro del-la giunta provinciale dellaConfederazione e titolaredi un’importante aziendazootecnica situata all’i n-terno dei confini comuna-

li. «Siamo molto contenti eci teniamo a ringraziare ilComune che ha volutoascoltare la nostra richie-sta - dichiara - per noi è unimportantissimo punto disvolta perché apre un dia-logo fondamentale conl'Amministrazione e per-ché dimostra come l'agri-coltura venga finalmente

tenuta in considerazione.Non dobbiamo infatti di-menticare che il compartoagricolo Torinese è vivo eattivo e fornisce occupa-zione a moltissime perso-ne. Non vediamo l'ora diiniziare i lavori e di portareall'attenzione del Comunele istanze del mondo agri-colo».

Nuovi appuntamenti per i patentini fitosanitariSegnaliamo l’avvio dei corsi per l’acqui -sizione e il rinnovo dei patentini fitosa-nitari per i mesi di dicembre e di gennaio.I corsi di rilascio sono rivolti agli utiliz-zatori professionali di attività agricole enon agricole che richiedono per la primavolta il certificato di abilitazione ai sensidelle ultime normative (D.M. 22.1.2014).La durata di questi corsi è di 20 ore eprevedono la frequenza al 75% delle ore dilezione e il superamento di un test finale.Anche coloro che hanno lasciato scadere ilpatentino da più di 5 anni devono iscriversinuovamente a questi corsi. Sono inveceesentati dalla frequenza, ma sono tenuti alsuperamento della prova finale, i diplomatie laureati nelle discipline abilitanti rico-nosciute dalla normativa.I corsi di rinnovo sono invece rivolti agliutilizzatori professionali di attività agricole

e non agricole che richiedono il rinnovodel certificato di abilitazione prima deltermine della scadenza dei 5 anni di va-lidità.Ricordiamo che tutti i patentini in sca-denza entro il 31/12/2016 beneficiano diuna proroga di validità di 6 mesi ulteriori,invece tutti i patentini in scadenza a partiredal 01/01/2017 scadranno esattamente altermine dei 5 anni. Alla luce di ciò viinvitiamo a presentarvi presso i nostri ufficidi zona per segnalare le vostre esigenzeformative entro i termini di scadenza.Di seguito le proposte dei corsi in par-te n z a.CHIERI RINNOVO presso Sala riunioniConvento San Domenico in data 13,14, 15e 20 dicembre dalle 18 alle 21.CHIERI RILASCIO presso Sala riunioniConvento San Domenico in data 1,2,5,6

dicembre dalle 18 alle 22 e 3 dicembre dalle9 alle 13, esame previsto il 7 dicembre.TORINO RILASCIO presso sede Cia ViaOnorato Vigliani mese di gennaio in dateda confermare orario seraleCAVOUR RINNOVO presso sede da con-fermare mese di gennaio in date da con-fermare orario serale.CALUSO RINNOVO presso sede Consor-zio del Canale mese di gennaio in date daconfermare orario serale.CALUSO RILASCIO presso sede Consorziodel Canale mese di febbraio in date daconfermare orario serale.Per ulteriori informazioni e iscrizioni siprega di contattare la segreteria didatticaCipa.at - UL 17 Torino (Elena Massarenti)via mail [email protected] o al numero011.6164210 oppure la segreteria CIPA-ATPIEMONTE mail [email protected].

FORMAZIONESicurezza e macchine

agricole, i prossimi corsiAnche nel mese di dicembre la Ciapropone una serie di corsi per l'a-bilitazione a condurre trattori e mac-chine agricole. Si tratta in particolaredei moduli teorici da quattro ore chesi svolgeranno il 24 novembre adAlmese, il 30 novembre a Ivrea, il 9, 16e 22 dicembre a Caluso.Per i mesi di gennaio e febbraio sonoin programma i corsi di RSPP esicurezza antincendio rivolti ai datoridi lavoro. Questi ultimi si svolge-ranno, in data da definirsi, presso lasede Cia di via Onorato Vigliani aTorino e a Leinì, in luogo ancora dad e f i n i re.

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Novembre 2 01 6TORINO | 21

L’agricoltura italiana è go-vernata e regolata da unagalassia normativa spessooscura e criptica, all’i nte r n odella quale può risultare dif-ficilissimo muoversi. Le no-vità introdotte di recentehanno inoltre mutato il qua-dro generale. Sono questialcuni dei motivi che hannospinto la Cia di Torino a or-ganizzare il convegno che siè tenuto presso la sede so-ciale del capoluogo lo scor-so 28 novembre.I lavori dell’incontro, apertodal direttore provincialeFrancesco Amatuzzo, sonoentrati da subito nel vivocon l’intervento di DaniloDe Lellis, rappresentanted e l l’Ufficio nazionale lavoroe relazioni sindacali di Cia.Uno dei temi principali èstato la nuova legge sul ca-poralato che si prefigge dicontrastare i fenomeni dellosfruttamento e del lavoronero in agricoltura con peneseverissime per i cosiddetti“cap orali”.Particolare attenzione è sta-

ta poi dedicata all’argomen -to dei voucher, la cui nor-mativa di riferimento ècambiata recentemente, su-scitando il disappunto diCia per le modalità scelte.La nuova legge prevede in-fatti che gli imprenditorinon agricoli o professionistidebbano effettuare la co-municazione almeno 60 mi-nuti prima dell’inizio dellaprestazione lavorativaa l l’Ispettorato nazionale dellavoro mediante sms o po-sta elettronica indicandodati anagrafici e codice fi-scale del lavoratore, il luogo,il giorno e gli orari di inizio etermine della prestazione.Alle stesse modalità sono te-

nuti gli imprenditori agricolicon la specifica che la du-rata della prestazione deveessere indicata con riferi-mento a un arco temporalenon superiore a tre giorni. E’su quest’ultimo punto che siconcentrano le perplessità

perché la norma sembraimporre che per lavori su-periori alla durata indicataoccorra dare comunicazio-ne spirati i primi tre giorni.Il convegno è stato ancheoccasione per dare notiziadel bando ISI Agricoltura

2016 dell’Inail che finanziamicroimprese e piccole im-prese operanti nella produ-zione agricola per l’a c q u i stoo noleggio con patto di ac-quisto di trattori agricoli oforestali che siano dotati disoluzioni innovative per ilcontenimento delle emis-sioni inquinanti, la riduzio-ne del rumore, il migliora-mento del rendimento edella sostenibilità delleaziende agricole. Il finanzia-mento, a fondo perduto finoa esaurimento, è di 45 mi-lioni di euro così ripartiti: 5milioni per giovani agricol-tori anche organizzati in so-cietà e 40 milioni per la ge-neralità delle imprese.

E’ toccato poi a Luigi Bacco,responsabile ufficio forma-zione e sicurezza della CiaTorino fornire un excursussugli adempimenti e sulleabilitazioni all’utilizzo di at-trezzature, patentini, sugliobblighi di sicurezza e suquelli formativi.Il responsabile dell’uf fi ci ofiscale Cia Torino, CarloPacchiotti, ha affrontato iltema delle novità fiscali in-trodotte dalla legge di Sta-bilità 2016 lasciando poispazio alle domande deipresenti e al dibattito sui te-mi trattati. A chiudere i la-vori con un intervento finaleè stato il presidente provin-ciale Roberto Barbero.

Legge di stabilità, caporalato,voucher: Cia illustra le novità

UN CONVEGNO PER INFORMARE GLI AGRICOLTORI: TANTE NORME E POCA CHIAREZZA

Una risposta alla proliferazione delle nutrie,ree di devastare le coltivazioni e minare lastabilità degli argini fluviali, potrebbe esserequestione di settimane. Come è risaputo sitratta di un problema annoso, propagatosianche nelle nostre zone e denunciato ri-petutamente dalla Cia in rappresentanzadegli agricoltori. Sebbene però la nutria nonsia più da tempo unaspecie protetta e lasua eliminazione pos-sa essere condottasenza accorgimenti olimiti particolari, lasoluzione appare an-cora molto lontana.La Regione Piemonteha infatti declinatol’ipotesi di un pianocoordinato di conte-nimento che coinvol-ga tutto il territoriopiemontese e ha lasciato mano libera aglienti locali. La Città Metropolitana, in oc-casione dell’ultimo tavolo verde, si è resadisponibile a dare il via all’eliminazione diquesti roditori infestanti concedendo gra-tuitamente un certo numero di gabbie Lar-sen per la cattura.Stando a quanto emerso è stato chiesto alleassociazioni di categoria di individuare

agricoltori che si rendano disponibili a piaz-zare sui propri terreni le gabbie, a gestirle ead occuparsi dell’eliminazione. Una solu-zione preferita all’impiego di metodi tra-dizionali di caccia considerato che le armida fuoco potrebbero spaventare gli animali,costringerli a nascondersi e finendo persortire un effetto opposto.

Il nodo resta quellodello smaltimentodelle carcasse che, se-condo quanto discus-so nel corso del tavoloverde, potrebbero es-sere sotterrate in mi-sura non superiore a 4per ettaro.Finora però non ci so-no provvedimentiscritti e manca unadata ipotetica per l’av -vio delle misure ma la

Cia ha già iniziato a verificare tra i propriassociati chi potrebbe rendersi disponibile aospitare le gabbie e contribuire all’elimi -nazione dei roditori.Resta tuttavia il dubbio sulla reale efficaciadi queste modalità. Emblematico il caso delRegno Unito dove nonostante un piano de-cretato a livello nazionale ci sono voluti ben10 anni per risolvere l’emergenza nutrie.

Il Gas Propano Liquido (Gpl) rappresentaspesso in agricoltura scelta di grande uti-lità per la sua eccellente resa energetica ecalorifica. Per questo motivo la Cia - Agri-coltori Italiani di Torino ha deciso di sti-pulare un accordo con l’azienda WTS -Walter Tosto Gas, società leader nella pro-duzione di caldaie e serbatoi per questotipo di combustibile che vanta un’espe -rienza di oltre mezzo secolo.A tutti gli associati Cia che ne farannorichiesta la WTS offrirà una consulenzagratuita in merito alla corretta applica-zione delle agevolazioni fiscali per gliaventi diritto, la valutazione della con-gruità delle bollette, l’analisi tecnicad e l l’impianto con verifica del rispetto del-le norme ed eventuale ottimizzazione deiconsumi e la verifica dell’andamento deiprezzi applicati rispetto alla quotazionemensile del Gpl.Chi invece vorrà valutare una fornituradiretta con la WTS Gas potrà inoltre be-neficiare di un risparmio del 20% rispettoal prezzo di fornitura attuale, di un sistemagratuito di telecontrollo del livello del ser-batoio (con ricezione di allarme h 24 per365 giorni l’anno). La WTS si incaricheràanche dell’installazione degli impianti incompleta sicurezza grazie all’impiego del

serbatoio AMICO GPL ideato, brevettato eprodotto dalla stessa azienda e caratte-rizzato da una doppia parete che lo rendepronto all’uso e anche all’inter ramento.La WTS offre il serbatoio in comodatod’uso gratuito senza costi di installazione emette a disposizione di chi lo volesse of-ferte personalizzate con piani tariffari chegarantiscono la massima chiarezza sulprezzo di acquisto perché mensilmentelegati alle quotazioni del Listino inter-nazionale dell’energia o alle quotazionidel Gpl per autotrazione pubblicate dalMis e.Infine è possibile usufruire di un’a reaclienti sul sito www.wtsgas.it che offre lapossibilità di monitorare fatture, control-lare il livello del serbatoio, effettuare ordinie cogliere al volo le nuove promozioni.Per ulteriori informazioni e proposte com-merciali è possibile rivolgersi al respon-sabile d’area di WTS Gas Federico Mar-chioli al 3355742680.

GUERRA ALLE NUTRIE Contro la loro proliferazione

Si fa sul serio oppure no?Firmato un accordo con WTS Gasper la fornitura agevolata di Gpl

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LE NOSTRE COOPERATIVE

Agri 2000 Soc. Agr. Coop. via Circonvallazione - Castagnole P.te (TO) Tel. 011 9862856Magazzino di Carignano via Castagnole - Carignano (TO) Tel. 011 9692580

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Dora Baltea Soc. Agr. Coop. via Rondissone - Villareggia (TO) Tel. 0161 45288Magazzino di Alice Castello Loc. Benna - Alice Castello (VC) Tel. 0161 90581Magazzino di Saluggia C.na Tenimento - Saluggia (VC) Tel. 0161 486373

Rivese Soc. Agr. Coop. C.na Vercellina - Riva Presso Chieri (TO) Tel. 011 9469051

San Pietro del Gallo Soc. Agr. Coop. Fraz. San Pietro del Gallo - Cuneo Tel. 0171 682128

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Novembre 2 01 6MERCATINO | 23

Mercatinocompro, vendo, scambio

Questa rubrica è luogo di in-contro dei lettori che inten-dono comperare, vendere,scambiare qualsiasi cosa. In-vitiamo gli interessati a uti-lizzare la scheda per renderepiù agevole il nostro servizio.Le schede vanno trasmessealla redazione di “Nuo vaAgricoltura Piemonte”, viaOnorato Vigliani, 123 - To-rino - Fax 011.4546195 -e-mail: [email protected] pubblicazione è intera-mente gratuita. Gli annuncirestano in pubblicazione perun mese, dopo di che è ne-cessario inviare un nuovo ta-gli ando.

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