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LA CIlIA E I TRASPORTI Tramvia, prima di tutto binari sicuri€¦ · per il tratto Piagge - Campi...

Date post: 05-Jul-2020
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LA CIlIA ' E I TRASPORTI Tramvia, prima di tutto binari sicuri Nardella: «I ritardi non contano». E domani c'è l'esame europeo di PAOLA FICHERA OSTENTA tranquillità il sinda- co Dario Nardella il giorno dopo il primo `incidente' sulla linea 3 della tramvia durante una delle operazioni di collaudo. «Quello che è successo - commenta - di- mostra quanto siano necessarie le prove tecniche di collaudo, e quanto sia importante non trala- sciare neanche una virgola di tut- ta l'infrastruttura della tramvia». Venerdì mattina mentre la tram- via transitava dalla curva di piaz- za Dalmazia si è distaccato da un palo uno degli elementi sospesi LA COMMISSARIA CRETU Evenuta a controllare se i 120 milioni della Ue sono stati spesi bene a Firenze necessari per l'elettrificazione. Episodio «grave» ha detto l'asses- sore ai lavori pubblici e mobilità, Stefano Giorgetti che la Tram spa si è impegnata a risolvere in una settimana. Non solo ripristinan- do quell'elemento sospeso, ma an- che controllando tutti e 439 i pali delle linee 2 e 3. Il sindaco, però, a questo punto è passato alla fase zen. «Quando mi viene detto che bisogna accorcia- re i tempi per far presto - ha spie- gato - io dico è necessario usare il tempo che ci vuole, perché un'opera così complessa deve esse- re supersicura il giorno in cui i cit- tadini cominciano a utilizzarla; del resto abbiamo ingegneri straordinari, tecnici ottimi, tant'è che il problema dell'altro giorno è stato ripristinato, e lunedì potre- mo fare il viaggio completo da Ga- reggi a Santa Maria Novella». Domani infatti la passeggera del- la linea 3 della tramvia sarà Cori- na Cretu, commissaria dell'Unio- ne europea alla politica regionale accompagnata dal sindaco Dario Nardella e dal governatore Enri- co Rossi. E non si tratta di una vi- sita banale: Cretu è venuta a con- trollare se i 120 milioni di euro fi- nanziati dall'Unione Europea (sui 139 globali investiti dalla Re- gione) sono stati ben spesi. Dopo la Brexit inglese e gli inevitabili tagli ai fondi europei, è bene che la tramvia fiorentina superi l'esa- me a pieni voti. «NON CI SONO particolari mo- tivi di preoccupazione - insiste Nardella - restiamo in prima li- nea per ottenere i finanziamenti per completare il sistema tranvia- rio, come del resto siamo stati fi- nora. Ad oggi abbiamo già i finan- ziamenti per il tratto della linea 2 dall'aeroporto al Polo di Sesto e per la linea 4, primo lotto, fino al- le Piagge». Binari ancora in salita, invece, per il tratto Piagge - Campi della linea 4 e per le altre due linee ver- so Bagno a Ripoli e Campo di Marte. Per questi due percorsi è allo studio anche l'opzione del jumbo bus, collegamento veloce su gomma elettrico e sempre in corsia protetta. Nel 2019, sicuramente dopo le ele- zioni per non correre il rischio di nuovi esasperanti cantieri in cam- pagna elettorale, dovrebbero in- tanto partire i lavori per la famosa staffa a nord per l'ingresso al cen- tro storico: Fortezza, viale Lava- gnini, San Marco, La Marmora e di nuovo viali di circonvallazio- ne.. Già finanziati L'allungamento della linea 2 dall ' aeroporto al Polo Universitario e la linea 4 dalla Leopolda alle Piagge Da finanziare I binari dalle Piagge a Campi Bisenzio e le due nuove linee fino a Bagno a Ripoli e a Campo di Marte Infrastrutture, mobilità, viabilità, Pagina 1
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LA CIlIA ' E I TRASPORTITramvia, prima di tutto binari sicuriNardella: «I ritardi non contano». E domani c'è l'esame europeo

di PAOLA FICHERA

OSTENTA tranquillità il sinda-co Dario Nardella il giorno dopoil primo `incidente' sulla linea 3della tramvia durante una delleoperazioni di collaudo. «Quelloche è successo - commenta - di-mostra quanto siano necessarie leprove tecniche di collaudo, equanto sia importante non trala-sciare neanche una virgola di tut-ta l'infrastruttura della tramvia».Venerdì mattina mentre la tram-via transitava dalla curva di piaz-za Dalmazia si è distaccato da unpalo uno degli elementi sospesi

LA COMMISSARIA CRETUEvenuta a controllare se i120 milioni della Ue sonostati spesi bene a Firenze

necessari per l'elettrificazione.Episodio «grave» ha detto l'asses-sore ai lavori pubblici e mobilità,Stefano Giorgetti che la Tram spasi è impegnata a risolvere in unasettimana. Non solo ripristinan-do quell'elemento sospeso, ma an-che controllando tutti e 439 i palidelle linee 2 e 3.Il sindaco, però, a questo punto èpassato alla fase zen. «Quando miviene detto che bisogna accorcia-re i tempi per far presto - ha spie-gato - io dico è necessario usare il

tempo che ci vuole, perchéun'opera così complessa deve esse-re supersicura il giorno in cui i cit-tadini cominciano a utilizzarla;del resto abbiamo ingegneristraordinari, tecnici ottimi, tant'èche il problema dell'altro giorno èstato ripristinato, e lunedì potre-mo fare il viaggio completo da Ga-reggi a Santa Maria Novella».Domani infatti la passeggera del-la linea 3 della tramvia sarà Cori-na Cretu, commissaria dell'Unio-ne europea alla politica regionaleaccompagnata dal sindaco DarioNardella e dal governatore Enri-co Rossi. E non si tratta di una vi-sita banale: Cretu è venuta a con-trollare se i 120 milioni di euro fi-nanziati dall'Unione Europea(sui 139 globali investiti dalla Re-gione) sono stati ben spesi. Dopola Brexit inglese e gli inevitabilitagli ai fondi europei, è bene chela tramvia fiorentina superi l'esa-me a pieni voti.

«NON CI SONO particolari mo-tivi di preoccupazione - insisteNardella - restiamo in prima li-nea per ottenere i finanziamentiper completare il sistema tranvia-rio, come del resto siamo stati fi-nora. Ad oggi abbiamo già i finan-ziamenti per il tratto della linea 2dall'aeroporto al Polo di Sesto eper la linea 4, primo lotto, fino al-le Piagge».

Binari ancora in salita, invece,per il tratto Piagge - Campi dellalinea 4 e per le altre due linee ver-so Bagno a Ripoli e Campo diMarte. Per questi due percorsi èallo studio anche l'opzione deljumbo bus, collegamento velocesu gomma elettrico e sempre incorsia protetta.Nel 2019, sicuramente dopo le ele-zioni per non correre il rischio dinuovi esasperanti cantieri in cam-pagna elettorale, dovrebbero in-tanto partire i lavori per la famosastaffa a nord per l'ingresso al cen-tro storico: Fortezza, viale Lava-gnini, San Marco, La Marmora edi nuovo viali di circonvallazio-ne..

Già finanziatiL'allungamento dellalinea 2 dall 'aeroportoal Polo Universitario ela linea 4 dallaLeopolda alle Piagge

Da finanziareI binari dalle Piagge aCampi Bisenzio e le duenuove linee fino aBagno a Ripoli e aCampo di Marte

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II caso

Dopo il guasto controlli a tappeto su 439 bracci aerei della tramviaLa verifica riguardal'apparato elettrico di tuttee due le nuove linee. Nardella:"Prove tecniche di collaudonecessarie. Escludo rinvii"

Via ai controlli su tutti i bracci ae-rei dell'alimentazione della tram-via. Dopo l'incidente di venerdìscorso Palazzo Vecchio e i costrut-tori avviano una verifica a tappe-to sull'apparato elettrico di tuttee due le linee in costruzione. Nonuna bazzecola: i bracci che porta-no la corrente ai vagoni sono 201sulla linea 3 per Careggi, dove si èverificato il guasto all'incrocio traviale Morgagni e via Vittorio Ema-nuele, e 238 sulla linea 2 per l'ae-roporto. Ma il sindaco Dario Nar-della mentre inaugura la nuovapiazzetta del Giglio ieri non si mo-stra preoccupato: «Quanto è acca-duto dimostra quanto sia necessa-ria tutta la fase di prove tecnichedi collaudo, e quanto sia impor-tante non tralasciare neancheuna virgola. Quando mi viene det-to che bisogna accorciare i tempiper far presto io dico è necessariousare il tempo che ci vuole per-ché un'opera così complessa de-ve essere supersicura il giorno incui i cittadini cominciano a utiliz-zarla». Non è un modo di dire che

i tempi però si allungheranno. Ilsindaco e l'assessore al trafficoStefano Giorgetti escludono inquesto momento la possibilità diritardi: «Non è un tema di discus-sione», è quel che filtra dal Comu-ne. «Dalle prime verifiche non ri-sultano motivi di particolare pre-occupazione», si aggiunge. Se èvero che l'episodio di venerdìscorso è stato molto grave di persè oltre ad aver mandato in tilt iltraffico, lo è anche che non ci do-vrebbero essere ripercussioni in-somma, spiegano da Palazzo Vec-chio. E anche da Tram, il consor-zio dei costruttori, si escludonoproblemi: «Sono di per sè le curveparticolarmente strette comequella dove si è verificata la cadu-ta ad essere delicate. Occorre veri-ficare per bene in questa fase tut-to l'attrezzaggio tecnologico inquei punti: sia dei binari che dellalinea di alimentazione. Analizze-remo per bene la tenuta in curva

dunque ma non ci sono elementistrutturali tali da far pensare checi siano problemi ulteriori. Pareche un crollo come quello di viaVittorio Emanuele sia successoanche durante il pre esercizio del-la linea 1, per quanto grave si trat-ta di una cosa comune», spiega ilpresidente delle imprese Fabri-zio Bartaloni. «Abbiamo ingegne-ri straordinari, il problema dell'al-tro giorno è stato ripristinato e lu-nedì potremo fare il viaggio com-pleto da Careggi a Santa Maria No-vella» dice del resto il sindaco ri-cordando l'arrivo per domani del-la commissaria europea per gli af-fari regionali Corina Cretu. Sicu-ro sui finanziamenti europei allefuture linee di tramvia? Nardellasi dice certo per l'oggi, fiduciosoper il futuro. Esclude però che icantieri della staffa Fortezza-SanMarco possano iniziare prima del2020. - e.f.©R IPR ODUZIO NE RISERVATA

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La campagna

"Non solo busanche la viabilitàsi chiamadesiderio"Gli autisti di Ataf inviano a Repubblica le foto diauto in sosta nelle fermate, in doppia fila, pedonie bici scorrette: "I ritardi non sono colpa nostra"

MAURIZIO BOLOGNI

«È la viabilità a doversi "chiama-re desiderio". È la giungla diostacoli che incontrano quoti-dianamente gli autisti dei busche provoca ritardi e disagi. Daoggi aggiungeremo la nostra do-cumentazione fotografica aquella che gli utenti inviano aRepubblica». Lo dicono gli auti-sti di Ataftramite la loro rappre-sentanza sindacale. Quella ini-ziata da Repubblica (la campa-gna social "Un bus chiamato de-siderio"), «è una battaglia chepossiamo e dobbiamo combat-tere insieme - spiega GianlucaMannucci, sindacalista dellaFit-Cisl e vice coordinatore Rsudi Ataf - Una battaglia da com-battere non solo con la stampae gli utenti ma anche con Ataf evigili urbani. Dovrebbe esserecreata una conferenza perma-nente a cui ognuno porti il pro-prio contributo di conoscenza ebuon senso per migliorare unasituazione critica. Perché - soloper fare un esempio - nessuno

conosce meglio di un autista setra le ore 7 e le 9 della mattina èpiù utile tenere un vigile in untal punto nevralgico invece chein un altro. E può suggerirlonell'ambito della conferenza».«Gli utenti - prosegue Mannuc-ci - hanno la percezione che siatutta colpa dei cantieri dellatramvia. Ma non è solo questo.C'è una lunga serie di lavori,transenne e comportamentiscorretti degli utenti della stra-da che finisce per dirottare iltraffico su un numero ristrettodi arterie e le intasa. La concen-trazione di bus in via Lamarmo-ra, ad esempio, è conseguenzadi lavori di pavimentazione chenulla hanno a che fare con latramvia. Puntare il dito sui ritar-di e sui disservizi del trasportopubblico è giusto. È sbagliatonon chiedersi perché un bus ri-tarda o non passa, si rischia dialimentare lo sfogo dei passeg-geri senza sviluppare un'analisiragionata. Vogliamo denuncia-re i problemi che devono essererisolti per il bene comune e pernormalizzare una città stressa-

ta, troppo vulnerabile perchésoggetta alla maleducazionestradale e alla continua cantie-rizzazione. Se non si punta il di-to e non si agisce su questi fatto-ri, la puntualità dei mezzi pub-blici resterà una chimera!».Scrive la Rsu di Ataf. «Il disservi-zio è servito non certo per colpadei lavoratori. Ma forse è più co-modo non vedere il problemadella maleducazione stradaleche impedisce il transito deibus: decine di capolinea impos-sibili da effettuare, fermate oc-cupate da sosta vietata e dop-pia fila, strade bloccate, veicolicontromano, pedoni che si infi-lano nel mezzo all'improvviso,bici che sbucano ovunque». Perquesto il sindacato di Ataf invi-ta tutti i colleghi a segnalarecon foto, scattate solo in sicu-rezza e da fermo, tutti gli impe-dimenti e gli ostacoli che incon-trano in servizio, e si ripromet-te di girarle a Repubblica, chegià da oggi comincia a pubblica-re gli scatti degli autisti. «I lavo-ratori non possono essere il ca-pro espiatorio di disservizi cau-sati da altri» conclude la pro-pria nota la Rsu.Alla redazione di Repubblica, in-tanto, continuano ad arrivarefoto e segnalazione. Rinnovia-mo l'invito scriverci e a inviarele vostre foto di pullman sovraf-follati e disagi alla mail firen-ze@a repubblica.it.©RIPRODUZI ONE RISERVATA

La Rsu: "I lavoratori nonpossono essere il caproespiatorio di disservizicausati da altri". Nuovesegnalazioni dai lettori

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Le segnalazioniSopra il capolinea "obliquo" a cui è costretto il 17Bfotografato da Federico Mileto. A sinistra e sotto lesegnalazioni degli autisti Ataf alla Leopolda e in via II Prato

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IL PUNTO SULLA NUOVA PISTAFIRENZE FIRMA (UNITA ) PER L'AEROPORTO

DI FERDINANDO SEMBOLONI

Firenze propensa a lagnarsi e dividersisu qualsiasi problema questa volta

sembra mobilitarsi unita per l'aeroporto.Il progetto della nuova pista di Peretolache non aveva trovato posto nel Pianostrategico della Città metropolitana pernon sollevare il dissenso di qualchecomune della Piana, e che il Tar dellaToscana aveva cancellato dal pianoregionale, sembra ora riunire i sostenitori.Che hanno dimostrato il sostegno alprogetto con una manifestazione che si èsvolta al Palaffari di Firenze il 7 maggio,alla quale hanno partecipato le forzepolitiche e quelle imprenditoriali,capeggiate dal presidente della Camera diCommercio di Firenze, LeonardoBassilichi che insieme a ConfindustriaFirenze e altre associazioni ha costituito ilComitato per il si alla nuova pista. IlComitato, attraverso il suo sitowww.siaeroporto.org aveva lanciato neigiorni scorsi un appello in rete che haraccolto più di 2mila adesioni di cittadinie forze imprenditoriali. Un appello simileè stato promosso da Dario Nardella,sindaco di Firenze, al quale hannoaderito 31 sindaci dei comuni della

Metrocittà, tra cui Empoli e Scandicci, ealtri tra cui i sindaci di Siena e Arezzo.Mancano i comuni della Piana, inclusoPrato che contro l'aeroporto hanno fattoricorso al Tar. L'arrivo di ToscanaAeroporti del gruppo CorporacionAmerica che è divenuto l'azionista dimaggioranza dei due aeroporti toscani,ha fatto da catalizzatore nei confrontidella classe economica e di quellapolitica, ma forse anche laconsapevolezza di essere oramai in unaeconomia delle connessioni deve avergiocato il suo ruolo. Un aeroportoefficiente, e di facile accesso, significaessere connessi alla rete globale, e laquantità di connessioni di una cittàdiviene importante quanto la suainfrastruttura produttiva. Se tutto questofervore ci fosse stato nel 1974 quando laRegione Toscana chiese al Governo didirottare i fondi previsti per l'aeroportofiorentino verso quello di Pisa, colconsenso di quasi tutte le forze politichefiorentine, forse non ci troveremmo inquesta situazione. Ora occorre far partirela Conferenza dei servizi che deve dare alprogetto la conformità urbanistica in basealla quale si potrà procedere agli esproprie realizzare l'opera ottemperando, sotto il

controllo dell'Osservatorio, alleprescrizioni del parere di Valutazione diimpatto ambientale, che sono a tuteladell'ambiente e della salute dei cittadini.Per ora il Ministero delle infrastrutture hachiesto alla Regione di verificarel'esistenza della conformità che almomento non esiste dato che i pianistrutturali dei comuni della Piana nonincludono l'aeroporto e che la pista di2mila metri, prevista dal piano regionale,il Pit, è stata cancellata dalla sentenza delTar. Di fronte alla prevedibile rispostanegativa della Regione, il Ministero dovràconvocare la Conferenza che ha il poteredi stabilire la conformità urbanistica eche avrà 90 giorni di tempo per farlo. Nelfrattempo, poiché la pista attuale è l'unicafunzionante, c'è da registrare una multache Arpat, l'Agenzia regionale perl'ambiente, ha elevato nei confronti diToscana Aeroporti per il rumore chesupera i limiti di legge in due condominidi Quaracchi sorvolati da aerei a bassaquota. Con il che si rileva sia che la salutedei cittadini va messa al primo posto, maanche che la realizzazione della nuovapista dovrebbe portare un miglioramentoper questa popolazione, spostando isorvoli su zone meno abitate.

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ASSOCIAZIONE

Toccafondisull'aeroporto«Sì alla politicache fa le cose»

«SÌ alla nuova pistadell'aeroporto di Peretola,sì alla politica che discutema alla fine prende delledecisioni». L'onorevoleGabriele Toccafondi ieriha lanciato così il primoappuntamento della suaassociazione `Percorso -Laboratorio di idee,politica e cultura'. El'ampliamento dello scalofiorentino, è diventatol'occasione per mandareun messaggio forte: «Laparola politica non è unaparolaccia , dobbiamoriscoprire il vero senso delfare politica, delladiscussione, che deve farseguito però all 'azione».Un messaggio al Pd invista delle prossimeamministrative a Firenze:«E' importante andareavanti . Il Pd deve deciderese tornare al vecchio Pds ealle telefonate chebloccarono lo sviluppo diFirenze oppure proseguireverso l'azione di governovero». Tema del prossimoincontro: l'emergenzaeducativa.

LA CI FáRïRÄSP3PTITiamvia, prima di ma. 6ìnari

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Sosta selvaggia e code in ZtlE i parcheggi? Semi desertiVenerdì notte il solito caos. L'azienda: proviamo a ridurre i prezzi

Un altro venerdì nero per iresidenti del centro . Tra par-cheggi abusivi , incolonna-menti, strombazzate e smog,ieri l'altro (soprattutto in 01-trarno), è andata in scena lasolita «commedia dell'assur-do», dicono i comitati.

Ma anche nel resto della cit-tà le cose non sono andatemeglio. Un esempio è via deiPecori, nell 'ultimo tratto,completamente invasa damezzi non autorizzati : «Quel-la è una zona pedonale di TipoA dice il tassista TizianoBerchielli che per documen-tare ciò che accade a due passida piazza Duomo ha pubblica-lo un video su "Traffico Firen-ze" registrato a mezzanotte emezzo In quell 'area posso-no passarci solo taxi, auto del-le forze dell 'ordine e mezzi disoccorso ma ieri notte (vener-dì) era completamente conge-stionata . Ho voluto pubblicarequelle immagini solo per de-nunciare quanto sia facile ac-cedere al Duomo».

Un altro problema che sipresenta in tutti i weekend dimovida è la tanto temuta so-sta selvaggia , con le auto inogni buco disponibile, suogni marciapiede, nelle piaz-ze, davanti ai passi carrabili e

nei posteggi riservati ai disa-bili, mentre paradossalmentetutti i parcheggi gestiti da Fi-renze Parcheggi risultavanoquasi vuoti. Basta controllaresulle App di Firenze Parcheggiche in tempo reale monitora-no la situazione all'interno deipropri garage. Alle 23 di ve-nerdì sera ad esempio, men-tre centinaia di fiorentini re-stavano in coda a caccia di unposto sui lungarni (con tantodi manovre pericolose comealla Zecca Vecchia) ecco co-m'era la situazione dei postiliberi: alla Stazione 451 su 607,alla Leopolda 217 su 300, allaFortezza 438 su 521, a San Lo-renzo 61 su 175, in piazza Ghi-berti la situazione migliora:65 su 371.

«E scandaloso commen-ta un residente che tutti ifine settimana, e non solo, sipreferisca lasciare centinaiadi posti vuoti anziché renderliutilizzabili magari a tariffe ri-dotte. Ma fino a quando Palaz-zo Vecchio non deciderà di ri-mettere la Ztl giorno e notteinvece di quella estiva, e ma-gare pensare a delle navette,nessuno sceglierà il parcheg-gio a pagamento invece dellasosta selvaggia consapevole difarla franca». Ma qualcosa, a

Auto in coda in via dei Pecori. Sarebbe zona pedonale

Firenze Parcheggi, sembramuoversi: lo anticipa il presi-dente Angelo Falchetti che,nei giorni scorsi, ha avutomodo di confrontarsi sia conl'assessore alla mobilità Stefa-no Giorgetti che con quello al-lo Sviluppo economico Ceci-lia Del Re. «Premessa neces-saria: le tariffe per i parcheggipubblici le stabilisce una deli-bera comunale, noi non ab-biamo alcuna libertà di gestir-le, ma posso dire che stiamofacendo una riflessione conl'amministrazione. Ci sono unpo' di ipotesi che stiamo va-gliando: pensiamo a degli in-centivi, ma bisogna capire inche modo poterli applicare.Credo che quello della sostaselvaggia sia un problema cul-turale».

Antonio Passanese© RIPRODUZIONE RISERVATA

451I posti autoliberi alle 23alla Stazionesu 607 totali

217I posti ancoradisponibilialla Leopoldaalle 23 su 300

438I posti autodisponibilialle 23 allaFortezza sultotale di 521

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IL PROGETTO

Piazza del Cestello,domani in ConsiglioDopo gli incontri degli ultimigiorni con i residenti el'annuncio dell'intenzione neiprossimi anni di eliminare iposti macchina in piazza, ilcaso di piazza del Cestelloverrà trattato domani durantela seduta del Consigliocomunale.

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Il «salotto» degli Angeli(e le scritte tui'intorno)Musica e disegni in piazza del Giglio ripulita dai volontari

I bassorilievi di John F. Ken-nedy e papa Giovanni XXIIIspiccano, puliti, in piazza delGiglio. Come il tabernacolomariano, solo qualche setti-mana fa ricoperto di scritte.Sono tutti puliti, come i muridi questo anfratto sconosciu-to persino a tanti fiorentinima non agli imbrattatori e achi, soprattutto di notte, lo hautilizzato come toilette. Suo-na il trio jazz, in piazza del Gi-glio, mentre il sindaco DarioNardella, con i volontari degliAngeli del Bello guidati dalpresidente Giorgio Morettibrinda al recupero della piaz-za.

E l'intervento che concludela «settimana del bello». Il se-condo nelle piazzette nasco-ste del centro recuperate dal-l'intervento degli Angeli delBello, dopo Piazzetta dei TreRe. «Questa piazza era un luo-go buio e sporco e ora tornauno spazio accessibile a tutti

ha detto il sindaco Nardellaa fianco dell'assessore all'am-biente Alessia Bettini gra-zie soprattutto agli Angeli delbello e al loro lavoro fatto divolontà e tenacia». Moretti ri-corda che «vogliamo oggi, maanche in ogni intervento che ivolontari fanno, richiamare

Piazzetta dei Giglio ripulita dopo l'intervento degliAngeli del Bello che hanno così concluso la settimanadi iniziative anti degrado in città

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Canto della Quarconia pieno di scritte e spesso usatocome toilette a cielo aperto. È uno dei vicoli intornoa piazzetta del Giglio che restano preda del degrado

l'attenzione di tutti sui temidella bellezza, del decoro edella pace». C'è pure una«Open art gallery», nata gra-zie al contributo dell'Associa-zione Firenze Donna e del Co-mitato dei Cento. I materialiper la pulizia sono stati fornitida Sikkens, le piante da Me-notti Melani Stabilimento Bo-tanico.

Tutto bellissimo. Ma bastaritornare in via del Corso egettare un occhio in vicolo delBazar per esser costretti a no-tare una delle finte mime uri-nare in bella vista mentre i tu-risti passano. E pochi passipiù in là, girando tra le stradi-ne, restano decine di «tag»,firme degli imbrattatori, alcu-ni murales (qualcuno anchecarino), ma soprattutto scritteovunque. Alcune porte sonoun florilegio di messaggi evernice. Al Canto della Quar-conia ci sono, oltre a decine discritte lì da tempo, anche mo-torini parcheggiati in divietoe bici lasciate appoggiate almuro (anche perché di ra-strelliere, nella zona, se ne ve-dono poche). E non ci si puòsempre affidare agli Angeli,del Bello.

Marzio Fatucchi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cultura e biblioteche Pagina 11

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L'intervento

_"Piazzetta del Giglio, inaugurato il restylingDOPO Piazzetta dei Tre Re, un altro angolo sconosciuto diFirenze viene recuperato: è la piazzetta del Giglio, piccolo spaziotra via del Corso, via Calzaiuoli e via delle Oche, il cui restyling èstato inaugurato ieri alla presenza del sindaco Nardella,dell'assessore Alessia Bettini e del presidente degli Angeli delBello Giorgio Moretti. «Questa piazza era un luogo buio e sporco eora torna uno spazio per a tutti» ha detto il sindaco Nardella.

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Rivoluzione AtafCosì cambierannolinee e percorsiB. A wvou Arrivane i bus e lettrici

Dopo la soppressione della linea 33, potrebbe essere il `nuovo' 23a collegare direttamente Bagno a Ripoli con Santa Maria Novella

POTREBBE arrivare entro pochimesi la rivoluzione Ataf a Bagno aRipoli: l'azienda di trasporto pub-blico sta studiando i progetti pro-posti dal Comune, il principale è ilcollegamento diretto tra Bagno aRipoli e la stazione di Santa MariaNovella. Un percorso che era statocancellato insieme alla linea 33, or-mai molti anni fa. Ma tra poco po-trebbe tornare con il 23. Invece difare capolinea a Sorgane, nei pro-

getti di Ataf dovrebbe continuarela corsa verso Bagno a Ripoli attra-verso la direttrice di via Roma perpoi fare l'ultima fermata nella rin-novata piazza di Croce a Varliano,proprio laddove c'era il fine corsadel 33.«Il territorio è vittima di disagicontinui tra corse saltate, ritardi, li-nee che non arrivano nel centro diFirenze - dice il sindaco France-sco Casini -. Da mesi stiamo lavo-

rando per potenziare il servizioAtaf su Bagno a Ripoli: un lavoroin corso di definizione, ma moltoavanzato. Da parte nostra speria-mo che le proposte possano diven-tare presto operative e rendere lavita più facile ai tanti studenti e la-voratori. Con Firenze e il sindacoNardella stiamo lavorando per tro-vare le migliori soluzioni possibiliper dare collegamenti affidabili,veloci e diretti anche utilizzandobus elettrici di ultima generazio-ne».

NELLE previsioni, il 23 partiràda Croce a Varliano ogni 15 minu-ti. Anche la linea 31 dovrebbe esse-re prolungata fino a Santa MariaNovella, con capolinea in vialeStrozzi vicino al binario 16. Stessopercorso dovrebbe fare la linea 32dall'Antella con nuove corse a van-taggio dell'ospedale di Ponte a Nic-cheri. La linea 24 dovrebbe cam-biare percorso, abbandonandoCroce a Balatro per un viaggio cir-colare tra Grassina, Antella e Ba-gno a Ripoli e capolinea in via donPerosi condiviso con le linee 48 e49. I148 da via don Perosi dovreb-be imboccare via Fratelli Orsi ver-so Rimaggio, Candeli e Villama-gna, `bypassando' Rignalla: man-cherebbero i necessari requisiti disicurezza della sede stradale.Il 49 tra San Polo e Capannucciasarà prolungato verso Bagno a Ri-poli attraverso via di Ritortoli, po-tenziato a servizio della zona indu-striale di Capannuccia visto il nuo-vo insedimento Fendi che porterànumerosi utenti in quella zona.Un bussino elettrico dovrebbe cu-rare la circolazione all'interno diGrassina e tra Antella e Croce a Ba-latro.

Manuela Plastina

Infrastrutture, mobilità, viabilità, Pagina 2

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CAMBIA LA LEGGE SUL TURISMO )) AI TOSCANACancellati i limiti per gli affitti breviII Consiglio Regionale ha tolto l'obbligo di creare un'impresa perle locazioni a fini turistici di più di due appartamenti

di Alessandro Bientinesi1 FIRENZE

Non è una rivoluzione del set-tore turistico in Toscana ma civa molto vicino. Il consiglio re-gionale, un anno e mezzo do-po l'approvazione del testounico sul turismo, ha infattimodificato in maniera radicalela legge 86 del 2016. In partico-lare l'articolo 70 che prevedeval'obbligo, unico in Italia, di darvita a un'impresa per chiun-que affittasse a fini turistici piùdi due appartamenti facendopiù di 80 contratti all'anno.LEGGE NON COSTITUZIONALEA tutti gli effetti la Regione deci-deva quando si configuraval'attività d'impresa, materiache normalmente era riservataalla competenza esclusiva del-lo Stato. Un obbligo di attivitàimprenditoriale che era stataintrodotta con l'intento di argi-nare il dilagare degli affitti turi-stici, spesso non dichiarati enon tassati, fortemente volutadagli albergatori. Passaggiodella legge impugnata dal Go-verno alla Corte Costituzionalee che ha spinto la Regione a ef-fettuare le ultime modifiche

approvate in consiglio pochigiorni fa. Adesso, dunque, nonci sono più obblighi per chi af-fitta. Resta in piedi solo quellodi comunicare al Comune, conmodalità telematica, le «infor-mazioni relative all'attivitàsvolta, utili a fini statisti ci».I DATI DEI FLUSSI TURISTICIPer prima cosa la Regione pro-verà a mettere insieme un mec-canismo con il quale tracciare iflussi turistici "non tradiziona-li". I dati delle presenze e degliarrivi, infatti, vengono calcola-ti considerando solo quanto di-chiarato da alberghi, bed &breakfast, affittacamere e strut-ture ricettive classiche.

L'intento della Regione è dicreare un vero e proprio data-base in grado di condividere in-formazioni, comunicazione eaccoglienza con la creazione di28 ambiti omogenei. «La gran-de novità è l'istituzione di que-sti ambiti omogenei - spiegal'assessore regionale al turi-smo Stefano Ciuoffo -. Questoè un modo nuovo per program-mare promozione e servizi aivisitatori, partendo dalle speci-ficità dei territori che possonofare sistema per far emergerele proprie peculiarità». All'in-

terno dei 28 ambiti turistici iComuni potranno associarefunzioni di informazione e ac-coglienza turistica sovracomu-nale.

L'attività di promozione turi -stica, però, resterà in capo all'a-genzia regionale "Toscana Pro-mozione". Anche se l'esercizioin forma associata non è obbli-gatorio per i Comuni che po-tranno, dunque, non imporrealle amministrazioni di aderi-re.DEFINIZIONE DI AFFITTI BREVIInsieme a questo provvedi-mento il nuovo testo uscito dalconsiglio regionale prevede unveloce adeguamento della nor-mativa sugli affitti turistici allalegge 50 del 2017. Un provvedi-mento nazionale che da moltiè stato considerato una leggeanti Airbnb. Il portale leadernel mondo per gli annunci de-gli affitti brevi. Nella legge, in-fatti, si definisce per la primavolta il concetto di "locazionebreve".

Definita come i contratti diimmobili ad uso abitativo didurata non superiore ai 30 gior-ni, inclusi quelli che prevedo-no la prestazione di servizi difornitura di biancheria e di pu-lizia dei locali, stipulati da per-sone fisiche al di fuori dell'eser-cizio di attività d'impresa. Que-sto anche attraverso la gestio-ne di portali online.MANCANO I REGOLAMENTIPer chi affitta con brevi locazio-ni, come privato o imprendito-re, resta da capire cosa accadrà

da qui alla pubblicazione deiregolamenti attuativi. Se la leg-ge a tutti gli effetti conferma ildiritto di disporre delle proprieproprietà private come si vuo-le, dall'altra è possibile chevengano inseriti dei paletti bu-rocratici che complichino lecose a chi sceglie questo tipo diaffitto per il proprio immobile.

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Firenze è la città regina dei turismo e degli affitti brevi in Toscana

O L'unico obbligorimasto in piedi

con la variazione di leggeè quello di comunicaretelematicamenteal Comunei dati delle presenzema solo afini statistici

Vengono creatianche i 28 ambiti

turistici omogeneinei quali i Comunipotranno associarsiper condividere funzionidi informazionee accoglienza turistica

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II testo sul turismo della Regione Toscana si dovrà adeguare alla legge nazionale 50 del 2017, definita anti Airbnb

IL/ I1U

Milioni di presenze non tracciate «Sancito il diritto di proprietà))Federalberghi l'ha più volte definita una«concorrenza sleale». Quella del business legata alportale Airbnb è da sempre combattuta dalle varieassociazioni di categoria . In Toscana , infatti, cisarebbero almeno 3,5 milioni di struttureinadempienti all'obbligo di comunicazione degliarrivi (e in molti casi anche alla tassazione ). Ancheper questo la Regione , pur modificando lanormativa del 2016, ha deciso di obbligarecomunque privati o property managers chegestiscono uno o più immobili destinati agli affittituristici a comunicare le presenze degli ospiti neivari immobili . Quello di Airbnb nella nostraRegione è , infatti, un enorme mercato parallelorispetto a quello turistico più tradizionale . L'Istat,infatti, traccia 45 milioni di presenze nel 2016 inToscana. Ci sono , però , 40 milioni di notti , secondole stime delle associazioni degli albergatori, chenon sono state trascorse nelle strutturetradizionali . Turisti che visitano musei , mangianonei ristoranti , comprano souvenir quasi invisibili.E generano un enorme giro di affari , che peralmeno due terzi sarebbe completamente in nero.Si parla, e la statistica vale per il mese disettembre 2017, di un giro di affari di 23 milioni dieuro nelle principali località turistiche toscane.Solo a Firenze più di lOmila annunci attivi propriosu Airbnb.

In Toscana l'associazione Property Managers Italiagestisce oltre 1000 immobili a Firenze e 500 nellealtre province . Un totale di 8500 posti letto legatiproprio agli affitti turistici brevi. «L'errore dellaRegione nella stesura delle legge del 2016 eraevidente - spiega Nicola Pardini, membrodell'associazione -. Non si deve avere paura dellelocazioni turistiche , perché siamo i primi ad averpagato le tasse di soggiorno e i primi a fare daintermediari di imposta per il versamento dellacedolare secca del 21%. Cosa che tra le altre coseAirbnb non sta facendo nonostante una normativanazionale sia stata pensata proprio per questo. Ma ilnostro lavoro, che gestisce a 360 gradi l 'affitto per iclienti , anche privati, dalla prenotazione fino a tutti iservizi accessori dell'abitazione , è un'opportunità enon una minaccia per l'economia Toscana».Per il dietrofront della Regione esultano anche iprivati, rappresentati da Prolocatour. Associazioneche tutela i diritti dei proprietari che fanno locazioneturistica. «Si è sancito il diritto , previsto dallaCostituzione, di disporre dei propri beni privati comemeglio si crede - spiega il presidente Fabio Diafera -.La locazione turistica è un'opportunità per ilproprietario che può avere redditi senza il rischio deicontratti a lungo termine . L'abitazione è semprenella disponibilità e non va incontro al rischio dioccupazione abusiva del bene».

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