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LA COMUNICAZIONE · La Fontaine, La cicala e la formica TESTO POETICO esprimere, in versi, le...

Date post: 15-Feb-2019
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Analisi del testo Prof.ssa Alessia Menin 1 LA COMUNICAZIONE Comunicare significa mettere in comune, entrare in relazione con altri per informare, chiedere, scambiare idee, pensieri, progetti…… Si può comunicare per esigenze di tipo materiale ma soprattutto si comunica per esigenze di tipo sociale, per entrare in rapporto con gli altri nei vari momenti della vita quotidiana. Si può comunicare in vari modi: per mezzo di parole scritte o dette: comunicazione verbale per mezzo di gesti, suoni, colori, immagini, oggetti: comunicazione non verbale I sei elementi fondamentali della comunicazione Ogni forma di comunicazione richiede la presenza di sei elementi fondamentali; quando viene a mancare uno solo di questi elementi, la comunicazione non si realizza in modo completo. Nella comunicazione verbale i sei elementi sono: EMITTENTE: chi parla, chi emette il messaggio (la mamma) RICEVENTE o DESTINATARIO: chi riceve il messaggio (Francesca) MESSAGGIO: ciò che viene comunicato (abbassa il volume ….) REFERENTE: ciò a cui si riferisce il messaggio (il volume della TV) CODICE: l’insieme delle regole o dei segni convenzionali in cui il messaggio è formulato e che deve essere noto sia all’emittente che al ricevente (la lingua italiana) CANALE: il mezzo fisico attraverso il quale si trasmette il messaggio (l’aria) Nella comunicazione non verbale i sei elementi sono: EMITTENTE: chi emette il messaggio (il vigile) RICEVENTE o DESTINATARIO: chi riceve il messaggio (il ragazzo in motorino) MESSAGGIO: ciò che viene comunicato (l’obbligo di fermarsi) REFERENTE: ciò a cui si riferisce il messaggio (l’andare in motorino senza casco) CODICE: l’insieme delle regole o dei segni convenzionali in cui il messaggio è formulato e che deve essere noto sia all’emittente che al ricevente (il suono del fischietto) CANALE: il mezzo fisico attraverso il quale di trasmette il messaggio (l’aria)
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Analisi del testo Prof.ssa Alessia Menin

1

LA COMUNICAZIONE

Comunicare significa mettere in comune, entrare in relazione con altri per informare, chiedere,

scambiare idee, pensieri, progetti……

Si può comunicare per esigenze di tipo materiale ma soprattutto si comunica per esigenze di tipo

sociale, per entrare in rapporto con gli altri nei vari momenti della vita quotidiana. Si può comunicare in

vari modi:

per mezzo di parole scritte o dette: comunicazione verbale

per mezzo di gesti, suoni, colori, immagini, oggetti: comunicazione non verbale

I sei elementi fondamentali della comunicazione

Ogni forma di comunicazione richiede la presenza di sei elementi fondamentali; quando viene a mancare

uno solo di questi elementi, la comunicazione non si realizza in modo completo.

Nella comunicazione verbale i sei elementi sono:

EMITTENTE: chi parla, chi emette il messaggio (la mamma)

RICEVENTE o DESTINATARIO: chi riceve il messaggio (Francesca)

MESSAGGIO: ciò che viene comunicato (abbassa il volume ….)

REFERENTE: ciò a cui si riferisce il messaggio (il volume della TV)

CODICE: l’insieme delle regole o dei segni convenzionali in cui il messaggio è formulato e che deve

essere noto sia all’emittente che al ricevente (la lingua italiana)

CANALE: il mezzo fisico attraverso il quale si trasmette il messaggio (l’aria)

Nella comunicazione non verbale i sei elementi sono:

EMITTENTE: chi emette il messaggio (il vigile)

RICEVENTE o DESTINATARIO: chi riceve il messaggio (il ragazzo in motorino)

MESSAGGIO: ciò che viene comunicato (l’obbligo di fermarsi)

REFERENTE: ciò a cui si riferisce il messaggio (l’andare in motorino senza casco)

CODICE: l’insieme delle regole o dei segni convenzionali in cui il messaggio è formulato e che deve

essere noto sia all’emittente che al ricevente (il suono del fischietto)

CANALE: il mezzo fisico attraverso il quale di trasmette il messaggio (l’aria)

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Il contesto

Il contesto è l’insieme delle circostanze, la situazione concreta, in cui avviene la comunicazione.

Per capire bene il messaggio, cioè perché la comunicazione si realizzi pienamente è fondamentale

conoscere anche la situazione in cui essa avviene.

Un messaggio può assumere significati completamente diversi a seconda della situazione comunicativa.

Nella prima figura il messaggio “mettiamolo al fresco” significa mettiamolo in prigione, mentre nella

seconda figura lo stesso messaggio assume il significato di mettiamolo in frigo.

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Il rumore è qualsiasi fattore che disturba, ostacola o impedisce del tutto una comunicazione.

Il rumore può essere un errore di stampa, un difetto di pronuncia, un disturbo sulla linea telefonica o

una macchia di inchiostro su una pagina del libro.

La ridondanza è la ripetizione o il rafforzamento del messaggio

Una ridondanza esprime contemporaneamente lo stesso messaggio in due modi diversi, facilitando la

comunicazione, come ad esempio un gesto che rafforza un messaggio verbale o due semafori affiancati.

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IL TESTO

Il testo è un messaggio di senso compiuto, organizzato in modo completo, ordinato, corretto,

coerente intorno a un contenuto secondo le regole di un codice (la lingua italiana).

I testi possono essere:

verbali quando trasmettono un messaggio di senso compiuto utilizzando il linguaggio verbale in

forma orale o scritta;

non verbali (disegni, quadri, sculture, fotografie, segnali stradali, note musicali) quando

trasmettono un messaggio di senso compiuto utilizzando un linguaggio non verbale (visivo o

acustico);

misti (vignette, fumetti, pubblicità) quando trasmettono un messaggio di senso compiuto

utilizzando un linguaggio misto (verbale e non verbale)

I requisiti fondamentali di un testo verbale:

deve essere intenzionale, cioè deve avere uno scopo e deve essere prodotto con la precisa

intenzione di comunicare qualcosa;

deve essere informativo, cioè deve trasmettere al ricevente delle informazioni riguardo ad un

argomento;

deve essere completo, cioè deve sempre sviluppare in modo organico e completo un argomento;

deve essere coerente sia sul piano delle relazioni logiche, sia sul piano dello stile

o le informazioni si sviluppano intorno ad un argomento

o le informazioni sono esposte secondo precisi rapporti logici (causa-effetto) e

cronologici (prima-dopo)

o le informazioni sono esposte con coerenza di stile, cioè con lo stesso registro

linguistico

deve essere linguisticamente coeso, cioè le parole e le frasi devono essere collegate in modo

adeguato attraverso precisi legami linguistici (concordanze grammaticali; relazioni tra tempi

verbali e connettivi)

deve essere adeguato alla situazione comunicativa.

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La struttura del testo scritto

Ogni testo scritto è costituito da:

l’inizio, generalmente segnalato dal titolo, ma anche dalla prima parola del testo

il corpo centrale, di lunghezza variabile che sviluppa il contenuto del testo

la fine che è segnalata dall’ultima parola del testo o dalla firma dell’autore

Un testo può essere suddiviso in blocchi, via via più brevi, che rispecchiano l’articolazione interna

dell’argomento trattato: capitoli segnalati da un titolo e suddivisi a loro volta in paragrafi.

Ogni paragrafo può essere suddiviso in capoversi, cioè parti di testo compresi tra due “a capo” ed

enunciati, segmenti di testo ancora più piccoli compresi tra due segni di interpunzione forte.

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I vari tipi di testo

I testi possono essere distinti in base allo scopo per cui sono stati scritti e in base alla funzione

linguistica prevalente.

tipologia testuale scopo genere esempio

TESTO

NARRATIVO

raccontare un fatto,

un’azione, un evento

articoli di cronaca

biografie

relazioni di viaggio

fiabe e leggende

novelle e romanzi

poesia epica

Era lunedì 10 giugno 1940. L’estate

si preannunciava calda. Proprio in

previsione dell’inizio del conflitto,

la chiusura delle scuole era stata

anticipata al 31 maggio.

(M. Mafai, Pane nero)

TESTO

DESCRITTIVO

descrivere aspetto

e caratteristiche di

persone, animali,

oggetti e luoghi

descrizioni

trattati

opuscoli scientifici

presentazioni

guide di viaggio

La volta del cielo era disseminata

di nuvolette bianche. Negli spazi

liberi, le stelle erano ancora

visibili, ma non brillavano più.

(C. Cassola, Il cacciatore)

TESTI

ESPOSITIVO-

INFORMATIVI

dare informazioni su

persone, fatti, eventi

avvisi e comunicati

riassunti

cronache

relazioni

didascalie

manuali scolastici

L’Italia dedica uno spazio piuttosto

limitato alle piante industriali, se si

escludono la barbabietola da

zucchero e il tabacco.

G. Vallussi, L’Italia geoeconomica

TESTI

REGOLATIVI

indicare regole,

ordini, divieti e

istruzioni

regolamenti

leggi e divieti

ricette

circolari

istruzioni d’uso

Tra i rifiuti organici puoi buttare

gusci d’uovo, scarti del

giardinaggio, bucce di frutta e

verdura, fondi di caffe……

Capelli-Ferrari, Dove lo butto?

TESTI

ARGOMENTATIVI

sostenere, difendere

o criticare un’idea

mediante un

ragionamento logico

dibattiti

saggi scientifici

discorsi politici

temi

Dobbiamo ammettere che spesso il

progresso è contemporaneamente

buono e cattivo. Internet è una

tecnologia di per sé né buona né

cattiva.

J. Saramago, Le Monde

TESTI

INTERPRETATIVO

VALUTATIVI

guidare alla

comprensione di un

testo o di un film,

esprimere opinioni e

giudizi personali

recensioni

commenti critici

giudizi

Il regista Visconti ricava da uno

dei più affascinanti romanzi della

narrativa italiana contemporanea,

Il Gattopardo, un quadro ampio e

suntuoso della vita nobilare del

Risorgimento …

S. Bernardi, Fare scuola con i film

TESTI

PERSUASIVI

convincere qualcuno a

fare o comprare

qualcosa

messaggi pubblicitari

prediche

arringhe

Aiuta un bambino a crescere

perché il modo di domani possa

essere più buono

COE

TESTI

ESPRESSIVI

esprimere emozioni,

stati d’animo,

sentimenti

lettere, e-mail,

diario, confessioni,

autobiografie

Cara Kitty, per l’ennesima volta ho

litigato con la mamma;

A. Frank, Diario

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I testi letterari

tipologia testuale scopo genere esempio

TESTO

NARRATIVO

narrare in prosa

vicende reali o

fantastiche

romanzi, racconti

e novelle, fiabe,

favole e leggende

La cicala, dopo aver cantato tutta

l’estate, si trovò sprovvista di cibo.

Quando giunse l’inverno …..

La Fontaine, La cicala e la formica

TESTO

POETICO

esprimere, in versi,

le emozioni, i

sentimenti, gli ideali

dell’autore

poesie,

poemi epici

e cavallereschi,

liriche

Tu sei la nuvoletta, io sono il vento;

ti porto ove a me piace;

qua e là ti porto per il firmamento

e non ti do mai pace.

U. Saba, Favoletta

TESTI

TEATRALI

raccontare, in prosa e

in versi, storie vere o

fantastiche, sotto

forma di dialogo tra i

personaggi

commedie

drammi

tragedie

Cortigiani: Buongiorno Maestà.

Imperatore: Buongiorno, signori

cortigiani. Pensiamo a cose serie:

che vestito mi metto.

G. Rodari, Marionette in libertà

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IL TESTO NARRATIVO

Il testo narrativo racconta una storia costituita da una serie di eventi (trama), che riguarda una o più

persone (protagonisti) e che si svolge in un tempo e in uno spazio.

Il testo narrativo è caratterizzato dai seguenti elementi:

1. una storia che si articola in

- situazione iniziale: il punto di partenza della vicenda narrata

- rottura dell’equilibrio iniziale

- svolgimento o sviluppo della vicenda attraverso una serie di eventi

- conclusione della vicenda

2. dei personaggi che, a seconda dell’importanza che assumono nella narrazione possono essere

principali o secondari, e, a seconda del ruolo che hanno si distinguono in protagonista,

antagonista, aiutanti e falsi aiutanti

3. un tempo, cioè l’epoca in cui la vicenda è ambientata, e una durata cronologica

4. un luogo o più luoghi in cui la vicenda è ambientata

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SMONTARE UN TESTO IN SEQUENZE

La sequenza è ciascuna delle parti che contengono una fase della narrazione: ogni sequenza aggiunge

qualcosa di nuovo a quanto detto in precedenza e costituisce il punto di partenza per gli sviluppi

successivi del testo.

Esistono diversi tipi di sequenze che possiamo classificare in base al loro contenuto:

Individuare le diverse sequenze che compongono una narrazione consente di analizzare il testo in modo

più preciso e approfondito. Di solito una nuova sequenza inizia quando:

cambia il luogo

cambia il tempo

è introdotto un nuovo personaggio

c’è un mutamento d’azione, un colpo di scena, un imprevisto

si verificano due o più cambiamenti contemporaneamente (tempo, luogo, personaggi)

cambia il tipo di sequenza

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LE TECNICHE NARRATIVE

L’autore è colui che ha scritto il testo è noi possiamo conoscere il suo nome o il suo pseudonimo perché

appare dopo il titolo.

Il narratore è colui al quale lo scrittore assegna il compito di raccontare; a volte può coincidere con

l’autore stesso.

La trama può essere narrata:

in prima persona, se l’autore è o finge di essere uno dei personaggi; in questo caso la

narrazione è ricca di impressioni o punti di vista dello scrittore

in terza persona, se il narratore si colloca al di fuori della vicenda narrata.

L’autore può scegliere di fare uso:

del discorso diretto sia nel caso dei dialoghi che dei monologhi (il parlare tra sé e sé) dei

personaggi

del discorso indiretto, riferendo i pensieri e le riflessioni dei personaggi senza riportare

testualmente le loro parole tra virgolette

Per rendere più avvincente la storia e coinvolgere il lettore, l’autore può ricorrere a:

colpi di scena, cioè fatti assolutamente imprevisti che hanno la funzione di mutare

improvvisamente la situazione;

suspanse, che è un particolare stato di tensione emotiva creata nel lettore da frasi, fatti,

descrizioni, comportamenti dei personaggi

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LA FAVOLA

Com’è costruito il testo:

la trama è breve, di solito costituita da un unico episodio, per attirare maggiormente

l’attenzione sul messaggio che l’autore vuole trasmettere

il tempo è indeterminato e la durata dell’azione è molto breve

il luogo è indeterminato e descritto in modo generico; spesso corrisponde ad ambienti che

possiamo ritrovare nella realtà (un bosco, uno stagno)

i personaggi sono in numero limitato, di solito animali pensanti e parlanti, più raramente uomini.

Le loro caratteristiche sono ben definite e esemplificano qualità e difetti degli uomini

lo scopo è quello di comunicare una morale, che può essere esplicita o implicita

il linguaggio è caratterizzato da frasi semplici, dialoghi frequenti e aggettivi qualificativi usati

per esprimere i diversi comportamenti

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LA FIABA

Com’è costruito il testo:

il tempo è indeterminato (c’era una volta … tanto tempo fa….) e anche la durata delle vicende è

generica (molti anni dopo…)

il luogo è indeterminato, talvolta corrisponde ad ambienti reali (un castello, un bosco) ma

spesso è immaginario (nell’isola stregata, nel reame di…). I luoghi non sono mai descritti nei

particolari, perché non è importante conoscere come sono, ma cogliere ciò che rappresentano

(il bosco è buio e incute paura …)

tra i personaggi ci sono ruoli fissi (il protagonista buono, l’antagonista invidioso,…) e figure

ricorrenti (esseri fantastici con poteri magici, matrigne cattive, …); solitamente i caratteri

sono netti, ben definiti e in contrasto tra loro (il buono e il cattivo, il generoso e l’egoista)

la trama è caratterizzata da un certo numero di funzioni ricorrenti, a partire dalla situzione

iniziale per giungere al lieto fine; prevalgono le sequenze narrative.

La struttura della fiaba:

situazione iniziale

evento modificatore

sviluppo della vicenda con azion i e peripezie

evento risolutivo che mette fine all’azione e risolve la vicenda

la conclusione

Il linguaggio è caratterizzato da:

espressioni di uso quotidiano, frasi molto semplici

dialoghi frequenti, vivaci e rapidi

nomi particolari che spesso richiamano una caratteristica dei personaggi

formule fisse come c’era una volta … e vissero felici e contenti

brevi filastrocche inserite nella narrazione

voci verbali al modo indicativo: tempo presente nei dialoghi, imperfetto per le caratteristiche

di personaggi e ambienti, e passato remoto per le azioni che determinano lo svolgimento della

trama.

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Nello sviluppo della vicenda si realizzano quasi sempre alcune situazioni tipo che sono state analizzate e

catalogate dallo studioso russo Vladimir Propp che le ha chiamate funzioni; le più frequenti sono

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IL GENERE FANTASY

"Fantasy" è un termine preso in prestito dalla lingua inglese per definire un genere letterario tra l’epico

e il fantastico che ha le sue origini intorno al ‘400 con il romanzo La morte d’Artù di Sir Thomas Malory.

Solitamente il fantasy descrive mondi fantastici e magici, lontani dalla realtà e dà ampio spazio ad

elementi misteriosi e soprannaturali.

All’interno di questo genere letterario si possono distinguere due filoni:

quello storico o eroico, detto Sword and Sorcery, spesso ambientato nel medioevo,

caratterizzato dalla presenza di un eroe che lottando con forze magiche e sovrannaturali salva

eroine e principesse misteriose. Un esempio ne è Conan il barbaro di Robert Erwin Howard

e l’Heroic Fantasy (o High Fantasy) che racconta vicende mitologiche che si svolgono o in un

passato molto remoto o in un lontanissimo futuro o in universi alternativi. I romanzi di questo filone

conservano caratteri medievaleggianti e barbarici che ricordano le saghe nordiche e i poemi

cavallereschi. Ad esso appartengono le opere del conosciutissimo J.R.R Tolkien che scrisse Lo Hobbit (1937) e la trilogia de Il Signore degli anelli (1954-1955).

I romanzi fantasy hanno caratteristiche comuni:

l’eterna lotta fra il bene e il male; oppure il tema della ricerca di un oggetto magico o dagli

straordinari poteri (una spada, un libro, un anello);

l’ambientazione in un medioevo fantastico ossia un luogo di fantasia che ricorda il nostro

medioevo con l’aggiunta della magia: torri d’avorio, paludi della tristezza, alberi che camminano,

foreste incantate, universi paralleli in cui vivono uomini e creature fantastiche

molti protagonisti, anche separati spazialmente, le cui avventure sono seguite in parallelo

dall’autore:

un protagonista semplice che scopre di essere l’unico in grado di salvare il proprio popolo (può

essere un orfano, un contadino o un pastore);

la compagnia, ossia un gruppo di personaggi che accompagnano il protagonista nelle sue avventure

o nella sua ricerca (nani, elfi, draghi, uomini, ecc);

elementi magici: formule dalla potenza misteriosa, anelli fatati, spade dai poteri straordinari,

cerchi magici, unguenti miracolosi

la tecnica narrativa simile a quella delle fiabe: la vicenda ha inizio con la partenza dell’eroe per

compiere una missione; durante il viaggio si trova ad affrontare pericoli di ogni genere e

attraverso incantesimi, colpi di scena, rovesciamento delle aspettative e, molto spesso, una

battaglia campale, si giunge a un finale generalmente lieto.

ogni romanzo racchiude una morale finale, che sia facilmente o difficilmente intuibile a livello di

prima lettura.

La differenza fra il fantasy e la fantascienza sta nel fatto che, mentre nel primo lo scrittore si

basa sul concetto che ogni cosa è spiegabile con la scienza magica, nel secondo tutto è giustificabile

con la scienza tecnica.

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IL RACCONTO FANTASTICO

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IL TESTO DESCRITTIVO

Il testo descrittivo è un testo che “fa vedere” con le parole come è fatta una cosa, una persona o un

animale, specificandone le caratteristiche e gli aspetti più significativi così da permettere al ricevente

di farsene un’immagine il più possibile precisa e completa.

Imparare ad osservare la realtà che ci circonda è fondamentale per poter comunicare agli altri,

attraverso la descrizione, le nostre “scoperte”.

La descrizione può essere di due tipi:

1. la descrizione è oggettiva quando chi scrive presenta l’oggetto attraverso una serie di dati

condivisibili da tutti; non esprime cioè in alcun modo le proprie sensazioni, impressioni, opinioni

e sentimenti personali.

Il linguaggio della descrizione oggettiva è ricco di aggettivi qualificativi che esprimono qualità

oggettive; i verbi sono generalmente al presente e le frasi sono brevi e semplici.

Lo scopo è quello di fornire informazioni chiare, ordinate e corrette

2. la descrizione è soggettiva quando chi scrive presenta l’oggetto attraverso le sue sensazioni,

impressioni e opinioni dando una propria personale interpretazione della realtà.

Il linguaggio della descrizione soggettiva è ricco sia di aggettivi qualificativi, attraverso i quali

vengono espressi giudizi personali, sia di paragoni e metafore; i verbi sono generalmente al

passato e le frasi sono generalmente lunghe e complesse.

Lo scopo è quello di dare una propria rappresentazione della realtà e di suscitare emozioni e

riflessioni.

Per descrivere una persona o un animale è opportuno seguire la seguente scaletta:

presentazione della persona o dell’animale

caratteristiche fisiche

caratteristiche comportamentali o psicologiche

nel caso di una descrizione soggettiva si aggiungeranno valutazioni personali e sentimenti

Per descrivere un oggetto è opportuno seguire la seguente scaletta:

presentazione dell’ oggetto

caratteristiche fisiche percepibili attraverso i cinque sensi

uso e funzionamento

qualità

storia

nel caso di una descrizione soggettiva si aggiungeranno valutazioni personali e sentimenti

Per descrivere un luogo o un ambiente è opportuno seguire la seguente scaletta:

presentazione del luogo

caratteristiche fisiche percepibili attraverso i cinque sensi

aspetti generali e particolari

qualità e funzionalità

storia

nel caso di una descrizione soggettiva si aggiungeranno valutazioni personali e sentimenti

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IL TEMA

Il tema è un testo che viene scritto a partire da un titolo e affronta nel modo più completo e idoneo

possibile l’argomento proposto. Attraverso l’esame del titolo, devo individuare:

il destinatario al quale il testo è indirizzato

lo scopo per il quale scrivo

l’argomento che devo trattare

il tipo di testo (descrittivo, espositivo, normativo, argomentativo, …..) che mi sembra più

opportuno utilizzare per lo svolgimento del tema

il registro linguistico, cioè il modo di esprimersi più adatto per comunicare con il destinatario.

Davanti al titolo devo:

leggerlo attentamente per capirne bene il significato

evidenziare le parole-chiave, cioè quelle che sembrano cogliere la sostanza dell’argomento

individuare quelle parole che mi aiutano a stabilire che tipo di testo devo svolgere: descrivi,

commenta, esprimi il tuo parere, ……

Per raccogliere le informazioni e le idee posso:

procedere per associazione di idee e sviluppare una mappa semplice, costituita da 5 o 6 idee,

attorno alla parola chiave

un altro metodo che facilita la raccolta di idee è porsi le seguenti domande: che cosa? quando?

dove? come? perché? con quali effetti?

un altro metodo è quello del brainstorming: si pone al centro del foglio la parola chiave e poi si

scrive intorno tutto quello che ci viene in mente senza preoccuparci delle associazioni

il grappolo associativo è una tecnica basata sulla libera associazione delle idee che però mette

in evidenza le associazioni tra le varie idee e ne favorisce l’arricchimento

il calcio

lo stadio

il tifo

i calciatori

la schedina

il calcio

le squadre i giocatori i tornei

il campionato

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Analisi del testo Prof.ssa Alessia Menin

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Si deve poi organizzare il materiale raccolto raggruppando le idee collegate tra loro e decidendo con

quale ordine le vogliamo esporre:

ordine cronologico: presentare gli eventi nell’ordine in cui si sono svolti

ordine logico: cominciare dall’argomento più importante e poi esporre gli argomenti secondari

istituendo precisi rapporti interni di collegamento oppure passando dal generale al particolare

o viceversa

ordine artificiale: quando si svolge l’argomento lavorando con fantasia e originalità.

Fatta questa scelta, si deve preparare la scaletta cioè uno schema di lavoro in cui sono disposti

secondo l’ordine scelto gli argomenti da trattare:

1. introduzione: che cosa significa per me il calcio

2. svolgimento: idea generale, 2° idea, 3° idea, …..

3. conclusione

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Analisi del testo Prof.ssa Alessia Menin

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L’ANALISI E IL COMMENTO DI UN TESTO

Analizzare e commentare un testo aiuta che lo ha letto a individuarne i concetti chiave e quindi ….

Nell’analisi e nel commento occorre essere sintetici, ma molto chiari ed esaustivi, e individuare tutte le

informazioni e le caratteristiche più importanti del testo.

E’ consigliabile seguire una scaletta precisa dei punti su cui occorre soffermarsi:

informazioni editoriali

introduzione e presentazione dell’opera

trama

esposizione dell’idea di fondo

caratteristiche letterarie dell’opera

giudizio critico motivato

Indicazioni:

1. indica le principali informazioni editoriali: titolo dell’opera, autore, casa editrice, anno di

pubblicazione.

2. identifica a quale genere letterario appartiene il testo, dove si svolge la vicenda e in che

periodo è ambientata.

3. prosegui con la sintesi del testo: per lavorare con efficacia dividi il testo in sequenze,

identifica i fatti fondamentali del racconto e stendi il riassunto cercando di essere chiaro e di

non dimenticarti nulla di importante.

4. lavora adesso sui personaggi concentrandoti sulle caratteristiche con cui vengono presentati:

sono presentati direttamente o indirettamente, sono descritti nei particolari o per sommi capi.

Soffermati ora sul tema del brano: qual è l’idea di fondo, quale opinione manifesta il

personaggio principale, quale messaggio vuole trasmetterci l’autore.

5. completa la relazione esponendo le caratteristiche dello stile e della lingua dell’autore.

6. alla fine della relazione esprimi un giudizio sul libro: ti è piaciuto, ti ha coinvolto o ti ha

annoiato? perché?


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