A cura di Marco Magrini 1
LA CONTABILITA‟ ECONOMICA
PATRIMONIALE
NEGLI ENTI PARCO REGIONALI
della REGIONE TOSCANA
introduzione della contabilità generale
Evoluzione dei sistemi contabili nella P.A.
Il sistema di rilevazione contabile degli enti pubblici
rappresenta un argomento di particolare interesse da tempo
al centro di un costante dibattito e legislazione dedicata.
Nel concetto economico – aziendalistico privato il sistema
delle rilevazioni contabili è indirizzato alle finalità di
conoscenza al fine di ottenere il massimo livello di
espressione delle reali caratteristiche della gestione.
Fino a poco tempo fa nella pubblica amministrazione il
contenuto economico – aziendale dei sistemi contabili ha
avuto carattere sicuramente marginale.
A cura di Marco
MAGRINI2
Evoluzione dei sistemi contabili nella P.A.
La cosiddetta “Funzione Autorizzativa” del sistema contabile
prevaleva al fine porre un rigido vincolo “Ex Ante” delle decisioni di
spesa.
Tale condizione di gestione della realtà contabile degli enti è
gradualmente progredita coerentemente con il cosiddetto processo
di
“aziendalizzazione della pubblica amministrazione”.
E‟ di attualità la questione dell‟opportunità di sostituire
l‟orientamento del sistema di rilevazione degli enti pubblici
ottenendo l‟osservazione “Ex Post” della gestione, ovvero di
provvedere al perseguimento contemporaneo sia delle finalità ex
ante che delle finalità ex post della gestione medesima.
A cura di Marco
MAGRINI3
Evoluzione dei sistemi contabili nella P.A.
Normativa e prassi di riferimento prevede sistemi con rilevazioni
contabili:
• tradizionali, con prevalente finalità autorizzativa, unicamente attraverso
la contabilità finanziaria (c.d. pubblica), come sistema fondamentale;
• analoghe a quelle delle aziende private con particolare attenzione alla
gestione economica attraverso la contabilità generale (c.d. economico –
patrimoniale);
• miste che associano la tecnica della contabilità pubblica ad un
sistema “analitico” di valutazione del risultato attraverso la creazione di
reports gestionali sul dato di estrazione “finanziaria”;
• miste che associano la tecnica della contabilità economico –
patrimoniale ad un sistema di contabilità analitica per il controllo della
gestione in assenza dell‟impianto autorizzativo della contabilità
finanziaria. A cura di Marco
MAGRINI4
Evoluzione dei sistemi contabili nella P.A.
I sistemi di rilevazione di contabilità finanziaria
ed economico – patrimoniale possono definirsi
indipendenti anche se non completamente
alternativi l‟uno rispetto all‟altro.
Nella realtà della pubblica amministrazione sono
fra di loro complementari e comunque più
efficaci se associati ad un ulteriore sistema di
rilevazione analitica.
A cura di Marco
MAGRINI5
Evoluzione dei sistemi contabili nella P.A.
Le P.A. sono oggi interessate all‟introduzione del sistema
di rilevazione di contabilità generale con associato un
sistema di controllo di gestione supportato da una
contabilità analitica, per molteplici motivi:
• specifico obbligo imposto dalla Legge;
• esigenza interna degli amministratori di sviluppare
un‟attività contabile adeguata, anche per accedere
gradualmente al controllo di gestione;
• esigenza di informativa esterna ed interna, chiarezza
della lettura dei risultati, utilizzo di un linguaggio
contabile internazionale comunemente conosciuto ed
applicato.
A cura di Marco
MAGRINI6
SINTESI DIFFERENZE FRA
CONTABILITA‟ FINANZIARIA E GENERALE
Aspetti Contabilità Generale
(Economico Patrimoniale)
Contabilità Pubblica
(Finanziaria)
FINALITA’
PRINCIPALE
Osservazione gestione e
valutazione risultato (ex-post)
Funzione autorizzativa
(ex-ante)
METODO E TECNICA
DI RILEVAZIONE Partita Doppia Partita Semplice
MOMENTO
RILEVAZIONE
Variazione della moneta e del
credito
Fasi decisionali processi di
entrata e di spesa
TECNICA DI
COSTRUZIONE
DELLE SINTESI
Ricorso a stime/congetture Nessun ricorso a stime e
congetture
A cura di Marco
MAGRINI7
SINTESI DIFFERENZE FRA
CONTABILITA‟ FINANZIARIA E GENERALE
Rilevazioni Contabilità Generale
(Economico Patrimoniale)
Contabilità Pubblica
(Finanziaria)
CARATTERISTICHE
DELLE
RILEVAZIONI
Contabili
Monetarie
Concomitanti e consuntive in
prevalenza
Con finalità di informativa
interna ed esterna
Obbligatorie e facoltative
Cronologiche e Sistematiche
(sulla base della dottrina e
standard nazionali e
internazionali)
Contabili
Monetarie
Preventive in prevalenza
Con finalità’ di informativa
esterna
Obbligatorie in prevalenza
Cronologiche
Sistematiche (sulla base della
prassi)
A cura di Marco
MAGRINI8
ASPETTI DISTINTIVI IMPATTO CONTABILE COFI E COGE
DI OPERAZIONE ACQUISTO
Fase Acquisto Contabilità Generale
(Economico Patrimoniale)
Contabilità Pubblica
(Finanziaria)
ANALISI E VALUTAZIONE
ACQUISTO
Nessuna rilevazione Nessuna rilevazione
DECISIONE PROCEDERE
ALL’ACQUISTO
Nessuna rilevazione Nessuna rilevazione
(salvo prenotaz.
impegno)
TRATTATIVA FORNITORE
BENE O SERVIZIO
Nessuna rilevazione Nessuna rilevazione
(salvo prenotaz.
impegno)
ORDINE E/O STIPULA
CONTRATTO FORNITORE
Nessuna rilevazione Iscrizione definitiva
impegno
A cura di Marco
MAGRINI9
ASPETTI DISTINTIVI IMPATTO CONTABILE COFI E COGE
DI OPERAZIONE ACQUISTO
Fase Acquisto Contabilità Generale
(Economico Patrimoniale)
Contabilità Pubblica
(Finanziaria)
RICEVIMENTO DEL BENE
E/O ULTIMAZIONE DEL
SERVIZIO ACQUISTATI
Nessuna rilevazione
(salvo in occasione chiusura
bilancio)
Nessuna rilevazione
RICEVIMENTO DELLA
FATTURA DI ACQUISTO
Rilevazione P.D.
Dare: Acquisti (CE)
Avere: Fornitori (SP)
Liquidazione fattura
PAGAMENTO DELLA
FATTURA
Rilevazione P.D.
Dare: Fornitori (SP)
Avere: Istituto Tesoriere
(SP)
Emissione mandato
A cura di Marco
MAGRINI10
INTRODUZIONE CONTABILITA‟ ECONOMICO PATRIMONIALE
NECESSITA‟
- Predisposizione di articolato progetto di avvio che, con
progressivi controlli sulla reale attuazione, permetta di
addivenire alla implementazione della nuova “cultura”
contabile ed al sistema di rilevazione
- Impostazione progetto in base ad ogni singola realtà in
riferimento alla struttura organizzativa, competenze del
personale e delle dotazioni informatiche
- Avvalersi di una “check-list”, appositamente realizzata
in ogni singola realtà, che consenta a coloro i quali sono
chiamati a sviluppare l‟indagine statistica iniziale di
addivenire ad una visione omogenea delle varie
situazioni
A cura di Marco
MAGRINI11
INTRODUZIONE CONTABILITA‟ ECONOMICO PATRIMONIALE
AUTORILEVAZIONE SITUAZIONE ESISTENTE
Il progetto di avvio ed implementazione, tenderà ad
evidenziare:
- la rispondenza della/e struttura/e rispetto ai requisiti
minimi necessari per l‟introduzione del nuovo sistema
contabile;
- la criticità in termini di risorse, procedure, informazioni
disponibili e carenze di collegamenti;
- gli interventi necessari per eliminare o minimizzare le
predette criticità tracciando un „apposita “ipotesi di lavoro”;
- le aree organizzative d‟intervento che saranno chiamate a
svolgere un ruolo nel sistema di gestione della nuova
contabilità.
A cura di Marco
MAGRINI12
INTRODUZIONE CONTABILITA‟ ECONOMICO PATRIMONIALE
PIANO OPERATIVO DI AVVIO
• nella sua struttura essenziale dovrebbe essere molto
vicino alla organizzazione finale che s‟intende dare
compreso i compiti ai vari attori
• è opportuno evitare sconvolgimenti organizzativi, salvo
evidenti incompatibilità od elementi di eccessivo
contrasto, facendo riferimento e modellando i flussi di
governo della contabilità finanziaria esistenti
• deve essere oggetto di attenta valutazione la tempistica
e le modalità d‟implementazione in considerazione del
fatto che l‟organizzazione tradizionale COFI delle varie
aree amministrative non garantisce la regolarità dei flussi
e necessita di una specifica “rivisitazione” allo scopo.A cura di Marco
MAGRINI13
INTRODUZIONE CONTABILITA‟ ECONOMICO PATRIMONIALE
L‟accertamento dei requisiti minimi si effettua
attraverso l‟analisi :
• del ciclo passivo ordinario;
• del ciclo passivo gestione cespiti;
• del ciclo attivo ordinario;
• del ciclo attivo gestione cespiti;
• della struttura informazioni connessa al
trattamento economico del personale;
• degli altri aspetti generali.
A cura di Marco
MAGRINI14
I PRINCIPI GENERALI
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA
E‟ il criterio con il quale
sono imputati gli effetti delle operazioni svolte dall‟ente
mediante il quale si evidenziano le «utilità economiche»
acquisite/cedute, anche se ad esse non corrispondono
movimenti finanziari
15A cura di Marco Magrini
CONCETTO DI COSTO - SPESA
CONTABILITA‟ ECONOMICA
IL SISTEMA ASSUME QUALE RIFERIMENTO IL COSTO, VALE A DIRE IL
VALORE DELLE RISORSE UMANE E STRUMENTALI (BENI E SERVIZI)
EFFETTIVAMENTE UTILIZZATE
CONTABILITA‟ FINANZIARIA
IL RIFERIMENTO E‟ LA SPESA, CHE RAPPRESENTA L‟ESBORSO MONETARIO
LEGATO ALL‟ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
DISALLINEAMENTI
NEI CASI IN CUI IL PERIODO DI UTILIZZO E‟ DIVERSO DA QUELLO
DELL‟ESBORSO MONETARIO PER L‟ACQUISIZIONE DEI BENI E DEI SERVIZI
16A cura di Marco Magrini
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
SECONDO LE NORME CIVILISTICHE
Il bilancio d’esercizio è un documento di consuntivazione che si compone di
tre parti inscindibili:
CONTO ECONOMICOHa lo scopo di mostrare il
risultato economico
dell‟esercizio mettendo in
evidenza i relativi componenti
positivi e negativi di reddito
STATO PATRIMONIALEEsprime la situazione
patrimoniale e finanziaria
dell‟impresa mostrando la
composizione e valutazione
del patrimonio aziendale.
NOTA INTEGRATIVAHa lo scopo di integrare i
precedenti prospetti, fornisce
tutte le informazioni
complementari indispensabili
per una più chiara lettura del
bilancio.
17A cura di Marco Magrini
SCHEMA DI STATO PATRIMONIALE DA C.C.
ATTIVO PASSIVO
• A- CREDITI V/SOCI
• B- IMMOBILIZZAZIONI
• C- ATTIVO CIRCOLANTE
• D- RATEI E RISCONTI
•A- PATRIMONIO NETTO
•B- FONDI RISCHI E ONERI
•C- TRATTAMENTO DI FINE
RAPPORTO
•D- DEBITI
•E - RATEI E RISCONTI
18A cura di Marco Magrini
CONTO ECONOMICO
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
DIFFERENZA A-B
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B±C±D±E)
IMPOSTE DELL’ESERCIZIO
UTILE / PERDITA D’ESERCIZIO19A cura di Marco Magrini
L’effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere
rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale
tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in
cui si concretizzano i relativi incassi e pagamenti. La
determinazione dei risultati d’esercizio implica un
procedimento di identificazione, di misurazione e di
correlazione di ricavi e costi relativi ad un esercizio.
20A cura di Marco Magrini
I ricavi, come regola generale, devono essere
riconosciuti quando si verificano le seguenti condizioni:
1) il processo produttivo dei beni o dei servizi è stato
completato;
2) lo scambio è già avvenuto, si è cioè verificato il
passaggio sostanziale e non formale del titolo di
proprietà. Questa fase è rappresentata dalla spedizione o
dal momento in cui i servizi sono resi e sono fatturabili.
21A cura di Marco Magrini
I costi devono essere correlati con i ricavi d‟esercizio.
Tale correlazione si realizza:
1) per associazione di causa ad effetto tra costi e ricavi;
2) per ripartizione dell‟utilità pluriennale su base razionale e
sistematica (esempio tipico: ammortamento)
3) per imputazione diretta dei costi al conto economico
dell‟esercizio quando:
a) i costi sostenuti nell‟esercizio esauriscono la loro utilità
già nell‟esercizio stesso;
b) viene meno o non è valutabile l‟utilità futura di costi che
erano stati sospesi in esercizi precedenti;
c) l‟associazione di causa ad effetto o la ripartizione
dell‟utilità pluriennale su base sistematica non sono di
sostanziale utilità.
22A cura di Marco Magrini
COMPETENZA DEI COSTI : ASPETTI OPERATIVI
MATURAZIONE ECONOMICO TEMPORALE
PER GLI EVENTI CON MATURAZIONE PROPORZIONALE AL TEMPO, UN
COSTO E‟ DI COMPETENZA NELLA MISURA IN CUI E‟ MATURATO,
PROPRIO IN RELAZIONE AL TEMPO.
ESEMPI : ASSICURAZIONI, INTERESSI, FITTI
RILEVAZIONI CONTABILI : RATEI E RISCONTI (ANCHE PLURIENNALI,
COME NEL CASO DEI LEASING)
UTILITA‟ FORNITA AL PROCESSO PRODUTTIVO
IL COSTO E‟ DI COMPETENZA NELLA MISURA IN CUI HA FORNITO
UTILITA‟ AL PROCESSO PRODUTTIVO
ESEMPIO : CESPITI E AMMORTAMENTO. LA QUOTA DI AMM.TO
RAPPRESENTA L‟UTILITA‟ FORNITA (ED E‟ COSTO DI COMPETENZA) E SI
VA A STRATIFICARE NEL FONDO AMM.TO PER SIGNIFICARE MINOR
UTILITA‟ FUTURA
23A cura di Marco Magrini
RELAZIONI CONTABILITA‟ ECONOMICA - FINANZIARIA
PAGAMENTO PREMIO ASSICURAZIONE ANNUO 31.10.13 € 1.200CONTABILITA‟ ECONOMICA
CONTO ECONOMICO 2013 : 200 €C.ECON. 2014 : 1.000 €
ST.PATRIM. 31.12.13 : DIMINUZ. DI CASSA 1.200, RISCONTO ATTIVO 1.000
VARIAZIONE DI PATR. NETTO : -200
CONTABILITA‟ FINANZIARIA
COMPETENZA FINANZIARIA 2013 : 1.200
CONCILIAZIONE 2013 :
IMPEGNI 1200
- RISCONTI ATT. FINALI 1000
COMPET.ECONOMICA 200
CONCILIAZIONE 2014
IMPEGNI 0
+ RISC. ATT. INIZIALI 1000
COMPETENZA ECON. 1000
24A cura di Marco Magrini
COMPETENZA DEI COSTI : ASPETTI OPERATIVI
CORRELAZIONE CON I RICAVI
UN COSTO E‟ DI COMPETENZA SE HA TROVATO COPERTURA
NEL CORRELATIVO RICAVO.
ESEMPIO RIMANENZE MERCI :
- COSTO DI COMPETENZA = COSTO DEL VENDUTO = R.I. +
COSTI ACQUISTO-R.F.
25A cura di Marco Magrini
COMPETENZA FINANZIARIA ED ECONOMICA:
La competenza finanziaria è il criterio con il quale, in base
alla data dell’accertamento o dell’impegno vengono
imputate le entrate e le uscite ad un esercizio piuttosto
che ad un altro;
La competenza economica imputa gli effetti delle
operazioni all’esercizio nel quale è rinvenibile l’utilità
economica ceduta o acquisita, anche se diverso da quello
in cui si concretizzano i relativi movimenti finanziari;
( l’introduzione della contabilità economica patrimoniale richiede la determinazione dei costi e dei ricavi secondo logiche aziendali.)
26A cura di Marco Magrini
RILEVAZIONI CONCOMITANTI E RETTIFICHE
LETTURA DEI FATTI DI GESTIONE
CIASCUN FATTO DI GESTIONE DEVE ESSERE LETTO NELLA PROPRIA
COMPONENTE NUMERARIA (SORGERE DEL DEBITO/ CREDITO OVVERO
PAGAMENTO/INCASSO) LA QUALE PUO‟ :
- MISURARE UNA COMPONENTE ECONOMICA (COSTO/RICAVO)
- ESSERE COMPENSATA DA COMPONENTE NUMERARIA DI SEGNO
OPPOSTO
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICO-TEMPORALE
PER I FATTI DI GESTIONE CHE SI SVOLGONO A CAVALLO DI DUE O PIU‟
PERIODI AMMINISTRATIVI, I COSTI ED I RICAVI RILEVATI/NON RILEVATI IN
CORSO D‟ANNO DEVONO ESSERE RETTIFICATI/INTEGRATI AL FINE DI
ESSERE OMOGENEI E CONFRONTABILI PER DETERMINARE IL RISULTATO
ECONOMICO SECONDO I PRINCIPI CIVILISTICI
27A cura di Marco Magrini
RELAZIONI CONTO ECONOMICO - STATO PATRIMONIALE
CONTO ECONOMICO
DIMOSTRA IL RISULTATO ECONOMICO PER CAUSE CONTRAPPONENDO
COSTI E RICAVI DI COMPETENZA, A PRESCINDERE DALL‟EPOCA DELLA
LORO MANIFESTAZIONE NUMERARIA/CONTABILIZZAZIONE
STATO PATRIMONIALE
- RAPPRESENTA IL CAPITALE, COME VARIATO PER EFFETTO DELLA
GESTIONE (RISULTATO D‟ESERCIZIO = VARIAZIONE DI PATR. NETTO)
- GLI ELEMENTI DEL CAPITALE SONO VALORI NUMERARI (DENARO,
CREDITI, DEBITI) E ECONOMICI (COSTI E RICAVI SOSPESI)
- CESPITI, RIMANENZE, RISCONTI ATTIVI DEVONO ESSERE LETTI COME
COSTI CHE DARANNO UTILITA‟ AL PROCESSO NEGLI ESERCIZI SUCCESSIVI
28A cura di Marco Magrini
POSTULATI DI BILANCIO
Il costo come criterio base delle valutazioni di bilancio di un ente in
funzionamento
Il costo costituisce il criterio base delle valutazioni delle poste di
bilancio.
Il costo va inteso come complesso degli oneri che sono stati
sostenuti per procurarsi un dato bene/servizio compresi gli oneri di
diretta imputazione (ad esempio, iva non deducibile, spese di
spedizione, interessi passivi pagati per la realizzazione di quel bene
maturati prima della sua entrata in funzione,etc.).
Equilibrio del bilancio di esercizio a preventivo
Il bilancio di esercizio a preventivo deve essere approvato in equilibrio.
Si possono utilizzare riserve patrimoniali e utili derivanti
dall‟esercizio in corso al momento di predisposizione del bilancio per
assorbire eventuali disequilibri di competenza.
29A cura di Marco Magrini
PRINCIPI CONTABILI
La gestione contabile e la predisposizione delle sintesi deve essere
conforme ai principi contabiliDi seguito si analizzano alcuni aspetti peculiari e caratteristici dei
Principi Generali
- stabiliti dalle professioni e dalla Dottrina (Organismo
Italiano di Contabilità – OIC)
– stabiliti dalle norme che governano il funzionamento e la
contabilità delle PA
Viene rinviata al seguito l‟analisi dei
Principi Speciali
- stabiliti dalla Regione Toscana per gli Enti parco Regionali
(che sono tuttavia in gran parte coerenti con quelli OIC)
30A cura di Marco Magrini
PRINCIPI DI VALUTAZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI
Le immobilizzazioni materiali sono beni durevoli, facenti parte dell‟organizzazione
dell‟ente, acquisiti per la realizzazione delle proprie attività e servizi e per questo
durevolmente impiegati.
Rientrano in questa categoria anche le immobilizzazioni utilizzate per la
realizzazione di progetti di ricerca finanziati con risorse esterne.
I beni messi a disposizione da terzi non rientrano, invece, in questa
categoria, bensì sono indicati nei Conti d‟Ordine.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione,
comprensivo degli oneri accessori.
Il costo delle immobilizzazioni materiali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo,
deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio, in proporzione al
periodo di utilizzo ed in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione.
L‟ente esplicita in Nota Integrativa le percentuali di ammortamento adottate.
Le immobilizzazioni materiali qualificate come “beni di valore culturale, storico,
artistico, museale” non vengono assoggettate ad ammortamento perché tendono a
non perdere valore nel corso del tempo.31A cura di Marco Magrini
PRINCIPI DI VALUTAZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI
I costi di manutenzione ordinaria delle immobilizzazioni sono
addebitati, interamente, all‟esercizio in cui sono sostenuti.
I costi di manutenzione straordinaria, cui è connesso un
potenziamento della capacità produttiva del bene o del
prolungamento della vita utile, sono portati ad incremento del
valore del bene cui ineriscono e poi ammortizzati.
L‟immobilizzazione che, alla data di chiusura dell‟esercizio,
risulti durevolmente di valore inferiore, deve essere iscritta a
tale minor valore e tale svalutazione deve essere motivata in
Nota Integrativa.
Se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della
svalutazione, si ripristina il valore originario.
32A cura di Marco Magrini
RILEVAZIONE IMMOB.NI MATERIALI
COSTO STORICO
COSTO DI RIACQUISTO O DI
RIPRODUZIONE, in caso di apporto;
COSTO DI ACQUISTO, in caso di acquisizione da
terzi;
.
COSTO DI PRODUZIONE, nel caso di
costruzione in economia.
33A cura di Marco Magrini
AMMORTAMENTO ART. 2426 COD. CIV.
Bisogna predisporre un piano di ammortamento sulla base di:
• Valore da ammortizzare;
• Vita utile del bene;
• Criterio di ripartizione, che può essere:
• a quote costanti: uguali in tutti gli esercizi di vita utile del bene;
• a quote decrescenti: via via minori in ogni esercizio;
• a quote variabili: calcolate in relazione all’utilità apportata dal bene
nell’esercizio.
L’ammortamento viene rilevato con procedimento indiretto, cioè la quota
viene fatta affluire in un apposito fondo ammortamento, che in bilancio verrà
portato in diminuzione del valore del relativo cespite indicato fra le
immobilizzazioni materiali (o immateriali).
N.B.: I TERRENI NON SI AMMORTIZZANO34A cura di Marco Magrini
I COEFFICIENTI DI AMMORTAMENTO
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI TABELLA PRINCIPIO CONTABILE N. 2:
Costi di impianto e di ampliamento 20%
Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell‟ingegno
20%
Altre immobilizzazioni immateriali 20%
Costi di ricerca e sviluppo 20%
Immobilizzazioni in corso ed acconti 0%
35A cura di Marco Magrini
I COEFFICIENTI DI AMMORTAMENTO
UN RIFERIMENTO E‟ COSTITUITO DAL D.M. 31.12.1988 , NORMALMENTE
ASSUNTO IN QUANTO DETTA I LIMITI MASSIMI FISCALMENTE
RICONOSCIUTI
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI TABELLA PRINCIPIO CONTABILE N. 3:
Terreni 0%
Fabbricati 3%
Fabbricati destinati alla vendita 0%
Impianti inseriti stabilmente nel fabbricato 3%
Impianti e macchinari 12,5%
Attrezzature alta tecnologia 20 %
Attrezzature ordinarie 12,5 %
Mobili ed arredi 10 %
Automezzi 20 %
Informatica audiovisivi e macchine da ufficio 20 %
Beni economali 12,5 %
36A cura di Marco Magrini
PRINCIPI DI VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO LIBRARIO
Per la valutazione del patrimonio librario degli enti bisogna distinguere tra:
- Libri e collezioni nella fase di impianto questi sono iscritti tra le
immobilizzazioni di Stato Patrimoniale e non vengono ammortizzate in quanto
iscritte con valore cespite = a fondo
- libri e collezioni acquistate dopo l‟impianto della COGE, per cui gli enti
possono considerare alternativamente due approcci:
- «patrimonializzazione» degli acquisti. In questo caso, il valore dei volumi
acquistati (definito in termini di risorse per l‟acquisto) deve essere iscritto
tra le immobilizzazioni ed ammortizzato al 100%.
- iscrizione interamente a costo del valore annuale degli acquisti di
volumi.
In ogni caso, l‟adozione di un approccio in luogo dell‟altro deve essere
debitamente descritto e giustificato in Nota Integrativa.
37A cura di Marco Magrini
PRINCIPI DI VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO LIBRARIO
«Patrimonializzazione» degli acquisti.
Seguendo questo approccio, tuttavia, si pongono tre problemi:
- l‟ammortamento annuale dei volumi e la loro gestione come cespite;
- la registrazione della perdita di valore connessa allo smarrimento e al
deterioramento dei volumi;
- la valutazione del valore iniziale della biblioteca, nel primo anno di passaggio
dalla contabilità finanziaria a quella economico-patrimoniale. Tale valutazione
può essere molto difficile in ragione della presenza di volumi il cui valore è
difficilmente riconducibile al costo di acquisto o al «valore di realizzo»
Iscrizione interamente a costo del valore annuale degli acquisti di volumi.
Adottando questo approccio, ovviamente, viene meno qualunque
rappresentazione della consistenza patrimoniale del patrimonio librario, ma
vengono superati tutti i problemi legati a tale processo di «patrimonializzazione»:
valutazione della consistenza iniziale, registrazione di eventuali perdite di valore,
ammortamento annuale.
38A cura di Marco Magrini
LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Le immobilizzazioni immateriali sono beni, caratterizzati dalla
natura immateriale e dalla mancanza di tangibilità che
manifestano i benefici economici lungo un arco temporale di
più esercizi e non solo in quello di sostenimento dei costi.
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di
acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori.
Il costo delle immobilizzazioni immateriali, la cui utilizzazione
è limitata nel tempo, deve essere sistematicamente
ammortizzato in ogni esercizio, in proporzione ai mesi di
utilizzo ed in relazione con la loro residua possibilità di
utilizzazione.
39A cura di Marco Magrini
LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
L‟ente esplicita in Nota Integrativa le percentuali di ammortamento
adottate.
Nel caso di diritti di brevetto industriale e utilizzazione di opere
dell‟ingegno, in via prudenziale, i costi vanno iscritti a Conto
Economico. Comunque, posta la titolarità del diritto di utilizzo da
parte dell‟ente, se è possibile provare oggettivamente l‟utilità futura
di tali diritti si può procedere alla loro capitalizzazione, fornendone
le indicazioni in Nota Integrativa.
I costi sostenuti per le migliorie e spese incrementative su beni a
disposizione dell‟ente (affitto, leasing, uso, godimento, diritti di
superficie, ecc.) sono capitalizzabili ed iscrivibili in questa voce se
le migliorie e le spese incrementative non sono separabili dai beni
stessi (ossia non possono avere una loro autonoma funzionalità).
Diversamente, essi sono iscrivibili tra le immobilizzazioni materiali
nella specifica categoria di appartenenza.
40A cura di Marco Magrini
LE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Rientrano in questa categoria titoli e partecipazioni destinate
ad investimento durevole.
Nella valutazione si considera il costo sostenuto per
l‟acquisizione dei titoli e delle partecipazioni
comprensivo degli oneri accessori, rettificato in
diminuzione in presenza di perdite durevoli di valore.
Si ritiene che anche i depositi cauzionali durevoli
debbano essere rilevati nella categoria (es. enel, telecom,
altre utenze)
41A cura di Marco Magrini
PRINCIPI DI VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE
Tra le rimanenze di magazzino si includono i beni destinati
alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella
normale attività dell‟ente.
La valutazione delle rimanenze di magazzino avviene al
costo di acquisto o di produzione, ovvero al valore di
realizzazione desumibile dall‟andamento del mercato, se
minore.
42A cura di Marco Magrini
PRINCIPI DI VALUTAZIONE DEI CREDITI
I crediti vanno esposti in bilancio al valore di presunto realizzo.
Il valore nominale dei crediti in bilancio deve essere rettificato, tramite un
fondo di svalutazione appositamente stanziato, per le perdite per
inesigibilità che possono ragionevolmente essere previste e che sono
inerenti ai saldi dei crediti esposti in bilancio.
Detto fondo deve essere sufficiente (adeguato, ma non eccessivo) per
coprire, nel rispetto del principio di competenza, sia le perdite per
situazioni di inesigibilità già manifestatasi, sia quelle temute o latenti.
Il fondo non deve essere separatamente evidenziato nel «passivo» ma
deve essere portato in diretta diminuzione del valore nominale dei crediti
cui si riferisce
43A cura di Marco Magrini
LE DISPONIBILITA‟ LIQUIDE
Per disponibilità liquide si fa riferimento a :
- depositi bancari (anche nel sistema di Tesoreria
Unica),
- depositi postali,
- assegni,
- Denaro, valori bollati e altri valori.
Nel caso di poste in valuta esse sono valutate al
cambio di fine esercizio.
44A cura di Marco Magrini
CONTABILITA’ ECONOMICA : RATEI ATTIVI E PASSIVI
Sono quote di entrate e di uscite che si riferiscono ,
rispettivamente, a ricavi e costi che hanno avuto la loro
manifestazione economica nell’esercizio in chiusura ma
che avranno la loro manifestazione finanziaria
nell’esercizio successivo ( sono posticipati- calcolati in
funzione del tempo- maturati ma non liquidati).
Si dovrà procedere all’individuazione di quella quota di
ricavo da porre a favore dell’esercizio o della quota di
costo da porre a carico dello stesso.
45A cura di Marco Magrini
CONTABILITA’ ECONOMICA : I RISCONTI
I risconti attivi e passivi sono, rispettivamente, costi o
ricavi la cui manifestazione finanziaria è avvenuta
nell’esercizio in chiusura ma che devono ancora
manifestarsi economicamente nell’esercizio successivo
(sono anticipati, calcolati in proporzione al tempo, sono
liquidati ma non ancora maturati).
Nel bilancio Finanziario risulta scritturato interamente
l’impegno (accertato). Si dovrà individuare la quota di
costo (ricavo) da rinviare nell’esercizio successivo, da
stornare dall’impegno (accertamento).
46A cura di Marco Magrini
L’ente concede in locazione un immobile in data 1/9/n
all’impresa BETA per un anno, con la pattuizione che il
canone sarà pagato posticipatamente
Al 31/12/n si calcola un RATEO ATTIVO per la quota di fitti che
è già maturata, ovvero quella calcolata dal 1/9/n al 31/12/n e che
è di COMPETENZA dell’esercizio “n”. Il rateo è, in questo caso,
ATTIVO, perchè corrisponde al credito per fitti già maturati.
47A cura di Marco Magrini
ESEMPIO RATEO ATTIVO L‟impresa ALFA concede in locazione annuale in
data 1/9/n all‟ente BETA. Il canone, di 12.000 €
deve essere pagato dopo un anno, l‟1/9/n+1,
1/09/n 31/12/n 1/09/n+1
Il rateo calcolato dall’ 1/09/n al 31/12/n è:
12.000/12* 4 (mesi) = 4000 € (RATEO ATTIVO)
48A cura di Marco Magrini
ESEMPIO RISCONTO ATTIVO
30/11/n 31/12/n 30/11/n1
La quota di competenza anno n è pari a 1/12 e cioè a 100, mentre per 11/12
occorre rinviare il costo alla competenza dell’anno n+1 mediante l’iscrizione
di un risconto attivo:
L‟ente ALFA ha stipulato in data 30/11/n polizza
assicurativa di 1200 € per un anno, con copertura fino
al 29.11.n+1
12 : 1200 = 11 : X
X = 1100 € (RISCONTO ATTIVO)
49A cura di Marco Magrini
L’ente ottiene un mutuo quinquennale in data 1/6/n della
banca CARISA con interessi pagabili semestralmente in
via posticipata.
Al 31/12/n si calcola un RATEO PASSIVO per la quota di
interessi che sono già maturati, ovvero quelli calcolati dal
1/12/n al 31/12/n (perchè gli interessi si pagano
semestralmente) e che sono di COMPETENZA dell’esercizio
“n”. Il rateo è, in questo caso, PASSIVO, perchè corrisponde al
debito potenziale per gli interessi già maturati.
50A cura di Marco Magrini
ESEMPIO RATEO PASSIVO
1/12/n 31/12/n 1/6/n1
Il rateo calcolato dall’ 1/12/n al 31/12/n è:
66000 * 5 * 1 (mesi)
1200
= 275 (RATEO PASSIVO)
L‟ente ALFA ottiene un mutuo quinquennale per 66.000 €
in data 1/6/n dalla banca CARISA con interessi pagabili
semestralmente in via posticipata al tasso 5%.
51A cura di Marco Magrini
L’ente ALFA ha stipulato in data 15/10/n un contratto di affitto
annuo di un fabbricato non strumentale ricevendo il
versamento anticipato del canone quadrimestrale.
Al 31/12/n si calcola un RISCONTO PASSIVO per la parte di
fitto attivo relativo al periodo 1/01/n+1 al 15/02/n+1 e che è di
COMPETENZA dell’esercizio n+1,cioè quello successivo. Tale
quota va quindi stornata dai ricavi di esercizio e deve affluire al
patrimonio di funzionamento come risconto passivo. PASSIVO
proprio perchè obbliga a fornire una prestazione.
52A cura di Marco Magrini
ESEMPIO RISCONTO PASSIVO
15/10/n 31/12/n 15/02/n1
Il risconto calcolato dall’ 1/01/n1 al 15/02/n1 (perchè il canone è
quadrimestrale) in giorni (45) è:
120 : 4600 = 45 : X
X = 1725 € (RISCONTO PASSIVO)
L‟ente ALFA ha stipulato in data 15/10/n un contratto di
affitto annuo di un fabbricato non strumentale ricevendo il
versamento anticipato del canone quadrimestrale di
4600€.
53A cura di Marco Magrini
L’ente ALFA ha ottenuto in data 30/11/n una sovvenzione dalla
banca per un anno, con interessi calcolati anticipatamente.
Al 31/12/n si calcola un RISCONTO ATTIVO per la quota di
interessi passivi relativa al periodo che va dal 1/01/n+1 al
30/11/n+1 e che è di COMPETENZA dell’esercizio n+1,cioè
quello successivo. Tale quota va quindi stornata dai costi di
esercizio e deve affluire al patrimonio di funzionamento come
risconto attivo. ATTIVO perchè è il diritto a fruire di una
prestazione.
54A cura di Marco Magrini
FONDI PER RISCHI ED ONERI
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti destinati a coprire perdite
o rischi aventi le seguenti caratteristiche:
- natura determinata,
- esistenza certa o probabile,
- ammontare o data di sopravvenienza indeterminati alla chiusura dell‟esercizio.
I fondi del passivo non possono essere utilizzati per rettificare i valori dell‟attivo
(fatta eccezione per il fondo svalutazione crediti) oppure per attuare politiche di
bilancio tramite la costituzione di fondi rischi ed oneri privi di giustificazione
economica.
Non sono dettati criteri di valutazione specifici per gli accantonamenti ai fondi per
rischi ed oneri.
Nella valutazione degli stessi occorre tenere presente i principi generali del
bilancio, in particolare i postulati della competenza e della prudenza.
55A cura di Marco Magrini
CONTO ECONOMICO
Di seguito si illustrano alcuni aspetti con riserva di
riprendere casi specifici nell‟analisi dei principi
regionali
56A cura di Marco Magrini
CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO
I contributi in conto esercizio sono invece le somme erogate da terzi
per sostenere il funzionamento dell‟ente o comunque per realizzare attività
non classificabili tra gli investimenti.
I contributi in conto esercizio, posta particolarmente significativa per il
contesto, devono essere iscritti come voci di proventi nel Conto
Economico.
Anche la competenza dei contributi in conto esercizio può essere
rimandata nel tempo nel caso si riferiscano ad iniziative specifiche la cui
realizzazione si protrae oltre l‟esercizio contabile.
57A cura di Marco Magrini
OPERAZIONI IN MONETA ESTERA
I costi e gli oneri relativi a operazioni in valuta sono
determinati al cambio corrente alla data nella quale la
relativa operazione è avvenuta (ordine/entrata merce).
Eventuali utili e perdite su cambi che dovessero manifestarsi
al momento del pagamento vanno iscritte nelle apposite voci
di Conto Economico nella sezione dei Proventi e degli Oneri
Finanziari (Perdite su cambi o Utili su cambi), quindi non
vanno in rettifica degli importi originari e nel caso delle
immobilizzazioni non vanno considerati quali oneri accessori
all‟acquisizione del bene.
58A cura di Marco Magrini
OPERAZIONI IN MONETA ESTERA
Al termine di ogni esercizio nel rispetto del principio
della competenza economica, è inoltre necessario
valutare e iscrivere a Conto Economico l‟emergere di
eventuali perdite/utili su cambi di tutte le operazioni in valuta
estera aperte;
nel caso emerga un utile questo viene accantonato in una
riserva non utilizzabile fino al momento dell‟effettivo realizzo
della perdita/utile.
59A cura di Marco Magrini
SCRITTURE DI AMMORTAMENTO
Attribuiscono all’esercizio le quote di costi e ricavi
pluriennali considerate di competenza.
• AMMORTAMENTO IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
• AMMORTAMENTO IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
60A cura di Marco Magrini
N N+1 N+2 N+3 N+4
QUOTA AMMORTAMENTO
61A cura di Marco Magrini
AMMORTAMENTO: logiche differenti nella contabilità finanziaria e
nella contabilità economica.
Ipotizzando un’attività resa possibile dall’acquisizione di una
attrezzatura specifica:
Costo d’acquisto: € 35.000.00 durata presunta 5 anni
Ricavi annui derivanti dall’attività di laboratorio € 8400,00
ANNO
n
ANN
O n+1
ANNO
n+2
ANNO
n+3
ANNO
n+4
TOTALE
RICAVI 8400 8400 8400 8400 8400 42000
COSTI 7000 7000 7000 7000 7000 35000
RISULTATO 1400 1400 1400 1400 1400 7000
CONTABILITA’ ECONOMICA
62A cura di Marco Magrini
ANNO n ANNO
n+1
ANNO
n+2
ANNO
n+3
ANNO
n+4
TOTALE
ACCERTAMENTI 8400 8400 8400 8400 8400 42000
IMPEGNI 35000 / / / / 35000
RISULTATO (26600) 8400 8400 8400 8400 7000
SECONDO LA LOGICA DELLA CONTABILITA’ FINANZIARIA
63A cura di Marco Magrini
LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
INIZIALE : CRITERI GENERALI
Patrimonio immobiliare e terreni di proprietà:
è necessario procedere ad una stima a valori di mercato o
comunque al costo di ricostruzione.
Successivamente occorre determinare il fondo
ammortamento cumulato nel tempo, tenendo conto del
momento iniziale in cui il cespite ha iniziato ad essere
utilizzato in ente e della vita utile media per la specifica
tipologia di bene.
64A cura di Marco Magrini
LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
INIZIALE : CRITERI GENERALI
Immobili e terreni di terzi a disposizione:
il relativo valore va imputato nei conti d‟ordine, salvo i casi
in cui l‟ente non abbia diritti reali perpetui su tali beni.
In quest‟ultimo caso anche il valore di tali immobili va
imputato tra le immobilizzazioni
65A cura di Marco Magrini
LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
INIZIALE : CRITERI GENERALI
Beni mobili:
è necessario procedere ad una ricognizione inventariale dell‟ente.
Successivamente occorre determinare il fondo ammortamento
cumulato nel tempo, tenendo conto del momento iniziale in cui il
cespite ha iniziato ad essere utilizzato nell‟ente e della vita utile
media per la specifica tipologia di bene.
Eventuali contributi in conto capitale ricevuti per il finanziamento delle
immobilizzazioni vanno inseriti nella voce risconti passivi di stato
patrimoniale solo per la parte a copertura del residuo valore da
ammortizzare del cespite.
66A cura di Marco Magrini
LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
INIZIALE : CRITERI GENERALI
Immobilizzazioni finanziarie:
sono iscritte al valore di acquisizione, corretto di eventuali perdite durevoli
di valore.
Residui attivi e passivi di contabilità finanziaria:
preliminare è la verifica della loro effettiva sussistenza.
I residui riconducibili, secondo i principi della contabilità economico
patrimoniale, a crediti e debiti vanno classificati nelle relative poste;
altrimenti vanno classificati negli “altri fondi per oneri” del passivo di stato
patrimoniale (ad esempio fondi accantonati per il pagamento del fondo
accessorio al personale) o nelle diverse riserve di patrimonio netto.
Nel tempo poi tali voci verranno utilizzate a copertura dei relativi costi.
Ordini e contratti che al 31/12 dell‟ultimo esercizio in contabilità finanziaria
risultano non ancora legati ad una fattura o ad un compenso:
vanno migrati nel nuovo esercizio in competenza, aumentando
corrispondentemente l‟avanzo libero o l‟avanzo vincolato.
67A cura di Marco Magrini
LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
INIZIALE : CRITERI GENERALI
Crediti e debiti tributari
Nelle voci di credito e debito è necessario inserire anche eventuali crediti
e debiti tributari emersi dal modello Unico dell‟esercizio precedente a
quello di introduzione della contabilità economico patrimoniale.
Idem per l‟Iva o per le ritenute su lavoro dipendente o autonomo operate
ma non ancora versate al 31.12
Mutui:
devono essere imputati alle voci di debito a medio lungo-termine, tenendo
traccia degli importi in scadenza
- entro i dodici mesi,
- entro i tre anni,
- entro i cinque anni
- oltre i cinque anni.
68A cura di Marco Magrini
LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
INIZIALE : CRITERI GENERALI
Progetti finanziati:
Occorre determinare il loro stato avanzamento al 31/12
dell‟ultimo esercizio in contabilità finanziaria.
A tal fine è necessario confrontare i ricavi registrati fino a quel
momento a partire dall‟avvio del progetto con i costi: nel caso
in cui i ricavi siano maggiori si procede alla valorizzazione dei
risconti.
Nel caso di passaggio dalla contabilità finanziaria per cassa
alla contabilità economico patrimoniale è possibile sostituire i
dati di costo e ricavo con i dati di pagato e incassato.
69A cura di Marco Magrini
LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
INIZIALE : CRITERI GENERALI
Avanzo libero:
deve essere imputato in una riserva utilizzabile denominata
“riserva derivante da avanzo libero esercizi precedenti”.
Avanzo vincolato:
deve essere suddiviso tra le diverse poste di riserva, di fondo
o di risconto del passivo di Stato Patrimoniale, attraverso
un‟analisi puntuale delle differenti determinanti.
Patrimonio netto iniziale
L‟eventuale differenza che dovesse emerge tra attivo e
passivo patrimoniale va imputata ad una voce indisponibile di
Patrimonio Netto “Patrimonio Netto di Apertura indisponibile”.
70A cura di Marco Magrini
A cura di Marco Magrini 71
LA TECNICA DI
RILEVAZIONE DEI FATTI
DI GESTIONE E LE
SCRITTURE CONTABILI
CHIAVE DI LETTURA DEI FATTI DI GESTIONE
compensazione o permutazione num.
Settore numerario V.N+ VN-
+denaro - denaro
E = +crediti U = - crediti
-debiti + debiti
misuraz. misur.
Settore economico V.E.+ V.E -
Ricavi compensazione o permutazione econ. Costi
72A cura di Marco Magrini
REGOLE BASE DELLA P.D.
Ogni operazione aziendale viene esaminata secondo due criteri
diversi e si attua una costante eguaglianza fra addebitamenti e
accreditamenti effettuati in due serie di conti, coordinati a sistema,
nel rispetto delle seguenti regole fondamentali, in ragione delle
quali ogni operazione viene :
- annotata due volte,
- in conti diversi fra loro,
- in opposte sezioni,
- rispettando l’uguaglianza tra il totale degli importi scritti in «Dare»
ed il totale degli importi in «Avere»,
- senza segni negativi.
73A cura di Marco Magrini
REGOLE DI FUNZIONAMENTO DEI CONTI
CONTI NUMERARI
V.N + V.N. –
Entrate di denaro Uscite di denaro
+ crediti - crediti
- debiti + debiti
CONTI ECONOMICI
CONTI ECONOMICI DI REDDITO CONTI ECONOMICI DI CAPITALE
VE- VE+ VE- VE+
Costi Ricavi Costi pluriennali (Imm.) F.di amm.to
Rettifiche ricavi Rettifiche costi Risconti attivi Risconti pass.
Perdita d‟esercizio Utile d‟esercizio
Dimin. di capitale/PN Aumenti di capit.
74A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.
Acquisto di beni di consumo con Iva indetraibile (100+21):
Beni di consumo (c/econ di reddito) @ Debiti vs. fornitore 121
X(c/numerario)
Acquisto prestazione servizi con Iva detraibile (100+21):
Diversi @ Debiti vs. fornitore X 121
Prestazioni di servizi (c/econ. Reddito) 100
Iva c/acquisti (c/num.) 21
Pagamento fattura fornitore :
Fornitore X @ Tesoreria (c/num.) 121
75A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.
Incasso tasse su servizi
Tesoreria (num. BIV1) @ Proventi per servizi (c/econ.di reddito A I)
Emissione fattura per servizi resi (100+21)
Crediti vs. cliente X (c/num.) @ Diversi 121
Proventi per servizi (c/econ.reddito) 100
Iva c/vendite (c/num.) 21
Incasso fattura
Tesoreria @ Crediti vs. cliente X 121
76A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.
Acquisto cespite con Iva indetraibile
(per gli ammortamenti e le dismissioni si veda infra)
Attrezz. scientifiche (c/econ. di cap. A I) @ Debiti vs. forni. X (c/num D7)
Fatture di professionisti con Iva indetraibile (100+4+21,84).
Al ricevimento :
Prestazioni professionali (c/ec reddito) @ Debiti (c/num) 125,84
Al pagamento del professionista :
Debiti @ Diversi 125,84
Tesoreria (c/num) 105,84
Debiti vs. erario per ritenuta (num) 20,00
Al pagamento della ritenuta:
Debiti vs. erario per ritenuta @ Tesoreria 20,00
77A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.
Contrazione mutuo
Diversi @ Mutui passivi verso Istituto X (num.) 1000
Tesoreria 990
Commissione e spese (c/econ. di reddito) 10
Pagamento rate
(quota capitale 10, quota interessi 60; i problemi della competenza
verranno affrontati trattando delle scritture di assestamento)
Diversi @ Tesoreria 70
Mutui passivi 10
Interessi passivi (c/econ di reddito) 60
78A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.
CONTRATTO - CO.CO.CO.
Dati ipotizzati
Compenso: 1000; Inps 18% (di cui 2/3 a carico Ente)
Inail 0,6% (di cui 2/3 a carico Ente) rit fisc : 200
A fine mese :
Diversi @ Diversi
Cococo (c/ec h4c) 1000
Inps (c/ec h4c) 120
Inail (c/ec h4c) 4
Debito verso Inps (c/num d10) 180
Debito verso Inail (c/num d 10) 6
Debito veso Erario (c/num d 10) 200
Debito vs. cococo (d 10) 738
79A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.
ACQUISTO COLLEZIONI LIBRARIE
Acquisti libri (c/econ di reddito B.1) @ Debiti verso fornitori (D 7)
Non soggetto ad ammortamento, ma occorre monitorare perdite di valore
per deterioramenti/smarrimenti/furti (vedasi infra)
ACQUISTO BENI DI CARATTERE MUSEALE, CULTURALE, STORICO
Opere d‟arte/museali (A I 4) @ Debiti verso fornitori (c/num D 7)
Soggetto ad ammortamento
80A cura di Marco Magrini
LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
FINALITA‟
Integrare e rettificare le operazioni rilevate in corso d‟anno per
- cogliere la competenza economica di tutti i fatti di gestione,
- determinare il risultato economico di periodo (concetto di flusso)
- rappresentare il capitale al 31.12 (concetto di stock).
SCRITTURE DI RETTIFICA
- Risconti
- Rimanenze
- Lavori in corso
SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
- Fatture da emettere
- Fatture da ricevere
- Ratei
- Fondi spese
- Fondi rischi
SCRITTURE DI AMMORTAMENTO
81A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : I RATEI
Operazioni passive :
rilevazione al 31/12 :
fitti passivi @ ratei passivi
per la parte di competenza
Alla chiusura conti :
conto economico @ fitti passivi
ratei passivi @ stato patrimoniale
Alla riapertura conti
stato patrimoniale @ ratei passivi
All‟epoca di manifestazione numeraria
diversi @ debiti
ratei passivi
fitti passivi 82A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : I RATEI
Operazioni attive :
rilevazione al 31/12 :
ratei attivi @ fitti attivi
per la parte di competenza
Alla chiusura conti :
fitti attivi @ conto economico
stato patrimoniale @ ratei attivi
Alla riapertura conti
ratei attivi @ stato patrimoniale
Alla manifestazione numeraria
crediti @ diversi
ratei attivi
fitti attivi
83A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : I RISCONTI
Operazioni passive :
rilevazione in corso d‟anno
Premi di assicurazione @ Tesoreria
rilevazione al 31/12 :
risconti attivi @ premi di assicurazione
per la parte non di competenza
Alla chiusura conti : conto economico @ premi assicuraz.
stato patrimoniale @ risconti attivi
Alla riapertura conti
risconti attivi @ stato patrimoniale
Premi assicurazione @ risconti attivi
84A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : I CESPITI
Acquisto cespite :
diversi @ debiti
Cespite (c/ec.di capitale da epilogare a stato patr.)
Iva a credito (se detraibile)
Quota annua di ammortamento :
Ammortamento (c/econ. di reddito da epilogare a c/econ.)
@ fondo amm.to (c/econ. di capitale da epilogare a stato
patrimoniale)
85A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : I CESPITI FINANZIATI CON
CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE
ASPETTO SOSTANZIALE
Il contributo deve affluire a conto economico con la stessa cadenza
temporale con cui affluisce a conto economico l‟ammortamento
dell‟investimento effettuato
RAPPRESENTAZIONE CONTABILE
ESISTONO TRE METODI, fra i quali i principi contabili regionali privilegia
il primo:
1) Utilizzo della tecnica dei risconti passivi
2) Capitalizzazione del cespite al netto del contributo
3) Movimentazione di posta specifica all‟interno del patrimonio netto
86A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : CESPITI FINANZIATI CON
CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE
DATI DI RIFERIMENTO
Investimento: 1000 Contributo 80% Aliquota ammortamento 20%
A conto economico, ogni anno, dobbiamo avere un impatto netto per -40
TECNICA DEI RISCONTI PASSIVI
Al decreto di erogazione del contributo:
Credito v/Regione (c/num BII1) @ Contributi Regione (c/ec reddito A5A)
800
Alla realizzazione dell‟investimento
Impianti (c/ec capitale AI2) @ Debiti vs. fornitori (c/num D7) 1000
Al 31 dicembre del 1° anno
Ammort.to (cec redd. L) @ F.do amm.to impianti (c/ec capit. – AI2) 200
Contributi Regione (c/ec reddito) @ Risconti passivi (c ec capitale) 640
e così per i successivi finchè la voce del risconto passivo non si
azzera 87A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.
CESSIONE/DISMISSIONE CESPITI
Occorre confrontare prezzo di cessione e valore contabile (dove:
Valore contabile = costo storico meno fondo ammortamento)
PREZZO DI CESSIONE > VALORE CONTABILE = PLUSVALENZA
PREZZO DI CESSIONE < VALORE CONTABILE = MINUSVALENZA
Plus e minusvalenze devono essere indicati nel conto economico in parte
ordinaria o straordinaria a seconda che derivino o meno da una normale
attività di sostituzione cespiti obsoleti
88A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.
CESSIONE/DISMISSIONE CESPITI
1 . prezzo di vendita > valore contabile: si genera una plusvalenza
(componente economica positiva) per la differenza (nell‟esempio che
segue : pr. vendita 8.000 –valore contabile 7.000)
diversi @ diversi
f.do amm.to 3.000
crediti 8.000
cespite 10.000
plusvalenza 1.000
2. prezzo di vendita < valore contabile: si genera una minusvalenza
(componente economica negativa) per la differenza (nell‟esempio che
segue : pr. vendita 5.000 – valore contabile 7.000)
diversi @ cespite 10.000
f.do amm.to 3.000
crediti 5.000
minusvalenza 2.00089A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.
Nel caso in cui l‟ente realizzi beni (materiali ed immateriali, quali ad
esempio brevetti) con proprio personale e proprie strutture, si genera la
situazione degli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni.
I costi sostenuti (per personale, materiali, servizi esterni) rimangono
imputati a conto economico, ma sono sterilizzati dalla voce «Incrementi di
immobilizzazioni per lavori interni» (A4A nei principi regionali)
Impianti (c/econ di capitale) @ Incrementi di immobilizzazioni per lavori
interni (c/econ di reddito)
L‟impianto formerà poi oggetto di ammortamento
90A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO:
Normalmente affluiscono interamente a conto economico, voce A.5
Se però sono destinati a finanziare attività che non si sono completate
nell‟anno ed i cui costi saranno in parte sostenuti nell‟anno successivo,
occorre iscrivere un risconto passivo per il principio della competenza.
La misura del risconto sarà data dalla percentualizzazione dei costi non
ancora imputati a conto economico ed il totale dei costi stimati per lo
specifico progetto
Al decreto di erogazione :
Crediti v/Regione per contributi (c/num) @ Contributi Regione (c/econ di
reddito)
Al 31.12 Contributi Miur @ risconti passivi
91A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
Occorre distinguere fra :
- Rimanenze di lavori in corso per commesse pluriennali
- Rimanenze di materie prime, materiali, merci
COMMESSE PLURIENNALI
Se gli importi che l‟ente fattura non sono trattati come acconti ma come
ricavi, la tecnica da assumere per ricondurli alla competenza è quella dei
ratei e risconti (si veda la parte relativa ai principi).
Potrebbero comunque essere valorizzate rimanenze con riferimento alla
parte di commessa eseguita dopo l‟ultimo SAL
In tale evenienza, l‟esposizione deve avvenire .
- a conto economico la variazione rispetto al 31.12. dell‟esercizio
precedente
- a stato patrimoniale : l‟intera consistenza al 31 dicembre
92A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
LE RIMANENZE DI MATERIE PRIME, DI LABORATORIO, MERCI NELLE ATTIVITA‟
COMMERCIALI DI VENDITA :
I principi contabili prevedono una voce specifica di conto economico per la
variazione delle rimanenze, come anche il codice civile.
Esempio di tecnica utilizzabile per la rilevazione:
In apertura dei conti rilevazione delle rimanenze iniziali in contropartita del conto “
stato patrimoniale iniziale”Rimanenze iniziali a Stato Patrimoniale iniziale 4
immediato epilogo di “Rimanenze iniziali “ (c/ec.cap) a“ Variazione delle rimanenze “(c/econ):
Variazione delle rimanenze a Rimanenze iniziali 4
a fine esercizio si valutano le “ Rimanenze finali “(c/econ. di capitale) e si imputano
alla sezione avere del conto “Variazioni delle rimanenze “:Rimanenze finali a Variazioni delle rimanenze 5
chiusura del conto “ Variazioni delle rimanenze “ al “ Conto economico “:
Variazioni delle rimanenze a Conto economico 1
93A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
LE RIMANENZE DI MATERIE PRIME, DI LABORATORIO, MERCI NELLE ATTIVITA‟
COMMERCIALI DI VENDITA :
Nel caso, invece, di un decremento delle rimanenze, la scrittura di
chiusura del conto “Variazioni delle rimanenze “ al “ Conto economico “
sarà la seguente:Conto economico a Variazioni delle rimanenze
Il conto “ Rimanenze finali “ sarà epilogato al conto stato patrimoniale
finale con la scrittura di chiusura dei conti accesi agli elementi attivi del
patrimonio:
Stato patrimoniale finale a Rimanenze finali
94A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
MUTUO PASSIVO :
1.000.000 erogato 1.11.12 (spese 1.000)
Rate semestrali posticipate; I rata : 7.000 di cui quota capitale 1.000
All‟erogazione:
Diversi @ mutui passivi 1.000.000
Tesoreria 999.000
Spese bancarie 1.000
Al 31.12.2012
Interessi passivi (c/ec di reddito comp. „12) @ ratei passivi 2.000
Al 30.04.2013
Diversi @ tesoreria 7.000
Ratei passivi 2.000
Interessi passivi (c/ec di reddito comp. ‟13) 4.000
Mutui passivi 1.000
95A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
FATTURE DA EMETTERE
Per le prestazioni nell‟attività conto terzi, si possono verificare due casi :
- Prestazioni già eseguite e ultimate ma fatture non ancora emesse : al
31.12 occorre rilevare il credito per fatture da emettere (stato
patrimoniale) con contropartita il ricavo (conto economico);
- Prestazioni in corso : rilevare la rimanenza o il rateo attivo
PROVENTI SERVIZI
Per i corrispettivi dovuti da terzi sui servizi maturati fino al 31.12 e non
ancora incassati, occorre iscrivere il credito verso i beneficiari (BII3) con
contropartita il provento di conto economico (A1B o A1A)
CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO
A fronte di costi sostenuti, occorre iscrivere la quota di contributo maturata
fra i proventi e fra i crediti, semprechè esista la certezza dell‟erogazione
96A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
FATTURE DA RICEVERE : IMPEGNI E PRENOTAZIONI DI IMPEGNO
In chiave esemplificativa, possiamo affermare che esistono due tipi di
impegni in contabilità finanziaria
1) quelli aventi necessità di ulteriori atti oltre l‟approvazione del bilancio
2) quelli non aventi necessità di ulteriori atti oltre l‟approvazione del
bilancio (ad esempio per il trattamento economico del personale e relativi
oneri sociali, per le rate di ammortamento dei mutui, per le somme dovute
in base a disposizioni di legge).
Le determinazioni non costituiscono “impegni” bensì “prenotazioni” di
impegno sull‟intervento di bilancio; al termine dell‟esercizio, qualora non
sia stata assunta obbligazione verso terzi (stipula contratto, convenzione,
ordine, ecc.) le prenotazioni decadono e costituiscono economia di
bilancio.
A tale ultima affermazione costituisce eccezione la fattispecie delle
prenotazioni relative alle gare bandite prima della fine dell‟esercizio ma
non concluse entro il 31 dicembre.
97A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
FATTURE DA RICEVERE : IMPEGNI E PRENOTAZIONI DI IMPEGNO
Sulla base di tali premesse, occorre ragionare in termini di contabilità
generale economico-patrimoniale ai fini del primo impianto della
contabilità generale:
per gli impegni sub 1), occorre operare la seguente distinzione :
- impegno a fronte di gare solo bandite : nessuna rilevazione di debito e
costo/cespite ma quota di patrimonio netto – avanzo vincolato
- impegno a fronte di contratto stipulato ma fornitura/prestazione da
eseguire : nessuna rilevazione di debito e costo/cespite ma quota di
patrimonio netto – avanzo vincolato
- impegno a fronte di fornitura/prestazione eseguita e spesa liquidata
ovvero da liquidare: rilevazione di debito (per fattura ricevuta e/o da
ricevere) e costo/cespite
98A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
FONDI SPESE
Trattasi di fattispecie afferenti eventi che avranno manifestazione
numeraria futura, certa nell‟”an” ma ignota nell‟epoca e, talora, nel
“quantum”.
E‟ il caso, ad esempio, del TFR ovvero di fondi per manutenzione ciclica
ovvero ancora di fondi per il recupero ambientale.
Rilevazione a ciascun 31/12 :
accantonamento (c/econ.di reddito) @ fondo (c/patr.)
Alla manifestazione numeraria :
diversi @ debiti
Costo (quota ultimo esercizio o comunque non precedentemente
imputata)
Fondo
99A cura di Marco Magrini
ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
FONDI RISCHI
Trattasi di fattispecie afferenti eventi la cui manifestazione numeraria
futura è incerta sia nell‟”an” che nel “quantum”.
E‟ il caso, ad esempio, del fondo svalutazione crediti nonché dei fondi per
rischi di diversa natura.
Rilevazione a ciascun 31/12 :
accantonamento(c/econ.di reddito) @ fondo (c/patr.)
Alla manifestazione numeraria :
diversi @ credito
Costo (quota non già imputata a c/ec.)
fondo
100A cura di Marco Magrini
LE SCRITTURE DI CHIUSURA
Dopo le scritture di assestamento, occorre procedere alle
scritture di epilogo;
dapprima
vengono epilogati i conti economici di reddito al Profitti e
Perdite con rilevazione del risultato economico
successivamente
i conti numerari ed i conti economici di capitale (ivi compreso
il conto, appena rilevato, acceso al risultato d‟esercizio)
sono epilogati a Stato Patrimoniale.
101A cura di Marco Magrini
LE SCRITTURE DI CHIUSURA
Epilogo dei componenti negativi di reddito al “ Conto Economico “:
Conto economico @ diversi
B1) Acquisti di beni
B2) Acquisti di servizi
B3) manutenzioni e riparazioni
B4) Godimento beni di terzi
B5) Personale
B6) Ammortamenti e svalutazioni
B7) Variazione rimanenze materie prime, sussidiarie di
consumo merci
B8) Accantonamenti per rischi e oneri
B9) Oneri diversi di gestione
C3) Interessi passivi
C4) Altri oneri finanziari
D2) Svalutazioni
E2) Oneri straordinari
Imposte sul reddito dell‟esercizio
102A cura di Marco Magrini
LE SCRITTURE DI CHIUSURA
Epilogo dei componenti positivi di reddito al “ Conto Economico “:
Diversi @ conto economico
A Valore della produzione
C. PROVENTI finanziari
D. RIVALUTAZIONI
E. PROVENTI STRORDINARI
103A cura di Marco Magrini
LE SCRITTURE DI CHIUSURA
Rilevazione del risultato economico d‟esercizio :
Risultato positivo d‟esercizio:
Conto economico a Utile di esercizio
Risultato negativo d‟esercizio:
Perdita d‟esercizio a Conto economico
104A cura di Marco Magrini
LE SCRITTURE DI CHIUSURA
Epilogo a Stato patrimoniale dei conti il cui saldo ha segno “ dare”
(attività di bilancio):
Stato patrimoniale finale @ Diversi
Tutte le voci dell‟ATTIVO
Diversi @ Stato patrimoniale finale
Tutte le voci del PASSIVO
105A cura di Marco Magrini
LE SCRITTURE DI RIAPERTURA
All‟inizio del periodo d‟imposta successivo,
occorre riaprire i conti,
con articolo speculare a quello di chiusura generale
a Stato patrimoniale finale.
Normalmente, tutti i conti vengono riaperti mediante
utilizzo del conto transitorio Stato patrimoniale
iniziale.
I conti che vengono riaperti sono dunque tutti i conti
numerari e quelli economici di capitale
106A cura di Marco Magrini
LE SCRITTURE DI APERTURA
In sede di primo impianto della contabilità economico-
patrimoniale, occorre :
1) Predisporre un piano dei conti in cui i singoli conti siano
agganciati alle linee di bilancio d‟esercizio obbligatorie
2) Aprire le due serie di conti, come mostrato per le scritture
di riapertura a regime e cioè conti numerari e conti
economici di capitale (accesi al patrimonio netto ed ai
costi e ricavi sospesi)
3) Per valorizzare le singole grandezze, ricordare i principi di
impostazione della contabilità
107A cura di Marco Magrini