INTERDISCIPLINARITÀ
Verranno proposti percorsi interdisciplinari che affronteranno in maniera articolata un periodo storico di particolare interesse.
Discipline diverse si “incontrano” e si “integrano” per fornire una visione d’insieme con l’obiettivo di sviluppare la capacità di approfondimento e di lettura complessa degli eventi.
LE IDEOLOGIE
• scienza ricerca della verità per il benessere dell’umanità
• fiducia nella scienza come strumento per conoscere e dominare il reale
• 1859C.Darwin e L’origine della specie (evoluzionismo, lotta per la vita e selezione naturale)
• Comte e Spenceril positivismo (compito della filosofia = ordinare i risultati della ricerca scientifica)
LE PAROLE - CHIAVE
• Naturalismo
– Francia 1865-1890 (Zola, Flaubert, De
Goncourt, etc..)
– Dalla partecipazione all’osservazione
distaccata
– Influsso del positivismo e del darwinismo
– Lo scrittore specialista “scienziato”
Queste soluzioni politiche mostrarono come si fosse ben lontani dall’ideale positivista di benessere diffuso e generalizzato, il benessere dei paesi europei si era potuto ottenere grazie allo sfruttamento delle risorse di altre popolazioni, in base all’unico principio riconosciuto come valido, “il principio del più forte”
La scienza produce anche sofferenze e strumenti di morte
Quindi l'orgoglio per il progresso e la fiducia nella scienza, cioè i due elementi portanti della cultura positivistica, non durarono a lungo nè rimasero incontrastati.
Già a fine Ottocento si diffuse, tra gli intellettuali, un atteggiamento opposto. Ai loro occhi la vecchia Europa, con la sua prestigiosa e millenaria cultura, appariva sull'orlo del disfacimento.
Diversi autori parlavano di «tramonto», di crepuscolo, di fine della civiltà: il grande compositore tedesco Richard Wagner musicò un melodramma intitolato: II crepuscolo degli dei (1876)
Positivismo:
Valori predominanti: governo liberale, popolo, convivenza civile
La scienza: può risolvere tutti i problemi dell’essere umano
Gli scrittori: credono di poter interpretare `il reale’
ciò che è reale, concreto, sperimentale, è positivo;
ciò che è utile, efficace, produttivo è positivo
Decadentismo:
Entrano in crisi i valori sostenuti
La scienza mostra i suoi limiti - relativismo
Gli scrittori si rendono conto che non sono in grado di rappresentare la realtà nè di modificarla.
Si favorisce la ricerca spirituale ed interiore
L’artista si chiude in se stesso, ascolta le voci interiori e le folgorazione che lo portano a trovare le famose "correspondances", che collegano in modo misterioso tutte le cose.
La realtà non è conoscibile con la ragione, perchè la vera essenza del mondo si trova al di là della realtà sensibile
H. L. BERGSON PARIGI 1859 – PARIGI 1941
Primo pensatore anti
positivista
Il mezzo di conoscenza
preferibile non è
l’intelligenza razionale ma
l’intuizione
Solo l’intuito fa cogliere
l’essenza della vita
Il “tempo vissuto” dallo
spirito
La “morte di Dio” ovvero la fine del sistema di valori e di ideali che aveva catterizzato la cultura europea e cristiana
S. FREUD
Ulteriore spinta verso l’affermazione dell’irrazionale
Scoperta dell’inconscio che determina il nostro agire anche se la coscienza e le regole sociali cercano di nasconderlo
Sul finire dell'Ottocento viene meno la
necessità anche per le arti figurative, di
rappresentare la realtà, si affermano
immagini che suggeriscono stati d'animo ed
evocano il mondo interiore dell'artista.
I francesi Odilon Redon (1840-1916 e
Gustave Moreau (1826-98) danno vita nei
loro dipinti a incubi e ossessioni, caricando le
scene di ornamenti e architetture visionarie.
Odilon Redon, (Bordeaux 1840 - Parigi 1916)
Artista che percorre le strade della pittura e della grafica, è una delle figure più rilevanti del Simbolismo in campo figurativo.
Il ciclope, 1895-1900, olio su tavola, 64 x 51 cm
Autoritratto
L’ URLO È UNO DEI
QUADRI PIÙ FAMOSI
DELL’ARTE
CONTEMPORANEA E
QUELLO PIÙ
CONOSCIUTO DEL
PITTORE NORVEGESE
E. MUNCH.
DIPINTO NEL 1885,
RAPPRESENTA
UN’ANGOSCIA
UNIVERSALE, TANTO
FORTE DA CAMBIARE
TUTTA LA PERCEZIONE
DELL’UNIVERSO INTORNO
AL PROTAGONISTA
L’opera è un simbolo dell’angoscia e dello smarrimento
Male di vivere
Solitudine
Angoscia
Incomunicabilità
Il dipinto sintetizza molti temi chiave dell’arte decadente sorta negli ambienti di Parigi tra gli anni 80 e 90.
La sensazione di essere giunti alla fine di un'epoca genera il
tema della decadenza che colpisce gli uomini, le loro civiltà e
tutto ciò che esiste.
Con timore - e talvolta con morboso compiacimento - si
sottolineava che la ragione e la vita umana sono minacciate
da forze incontrollabili e distruttive, contro cui è inutile lottare
Decadente fu appunto definita la tendenza letteraria più
tipica di quest'età
Nato negli ultimi due decenni dell'Ottocento, il Decadentismo
si prolungherà fino al 1915-20 circa.
Decadentismo: si parla di età, non di movimento.
Un periodo variegato, e il termine è un’etichetta
onnicomprensiva, indiscriminatamente assegnata a
tante manifestazioni anche diverse tra loro che
devono essere considerate: è difficile infatti far
convivere esperienze come quella di D’Annunzio e
Pascoli
Il Decadentismo storico è però quello che nacque e
fiorì in Francia nell’ultimo ventennio dell’800.
La denominazione è dovuta ad poeta Paul Verlaine,
che nel sonetto “Langeur” pubblicato nel 1883
scriveva:
“Sono l’impero alla fine della decadenza / che
guarda passare i grandi barbari bianchi /
componendo indolenti acrostici / in uno stile dorato
in cui danza il languore del sole...”.
Quest’idea della decadenza di una
civiltà, questa denominazione di
decadente, piacque tanto ai poeti del
gruppo che intitolarono “Le décadent”
anche una rivista che essi fondarono e
che divenne il loro organo ufficiale.
Grazie alla natura stessa del Decadentismo, connesso alle tematiche della vita interiore e del mistero, questo movimento diede origine a diverse correnti o poetiche:
• Il simbolismo
• l'estetismo,
• l'impressionismo,
• il surrealismo,
• il dadaismo
nell'ambito italiano:
• il panismo,
• l'ermetismo,
• il futurismo
• il crepuscolarismo
I simbolisti muovevano dall’idea che la realtà non
fosse quella che l’esperienza poteva percepire, ma un
qualcosa di profondo, di misterioso che sfuggiva alla
ragione.
Pensavano tuttavia che vi fosse un modo per arrivare
almeno ad intravedere la verità più profonda, cogliere
la realtà nella sua essenza, e questa strada era per
loro quella della poesia.
Il poeta pertanto venne considerato un veggente
capace di sondare il mistero, di arrivare all’ignoto e di
rivelarlo.
1883
1890 Oscar Wilde – A picture of Dorian
Gray il rifiuto del conformismo e il rifugio
in una vita di bellezza e di piacere
1889 D’Annunzio – Il Piacere riprende gli
stessi temi ed è il primo romanzo
antinaturalista italiano
I poeti maledetti – Verlaine, Rimbaud,
Mallarmée Compare il nuovo
intellettuale irrazionale, simbolista,
“veggente”, isolato dalla società
1885 Huysmans – A’ rebours Compare la
figura del Dandy, l’intellettuale raffinato,
colto, ma che rifiuta la società
Rimbaud e i
suoi viaggi in
Africa, l’oriente
di Baudelaire, I
viaggi
immaginari e
simbolici
Baudelaire e
l’uso
dell’assenzio.
O.Wilde, “fare
della proria vita
un’opera d’arte”,
D’Annunzio e la
sua villa a
Gardone, e i
suoi gesti
droghe viaggi L’estetismo
Il rifugiarsi
nelle “piccole
cose” dei
Crepuscolari,
la provincia di
Gozzano, la
campagna di
Pascoli
La campagna
Il Decadentismo tuttavia è un fenomeno
complesso, versatile nella sua multiforme
tematica, nei suoi esiti artistici, pertanto
non c'è una poetica che faccia da punto di
riferimento comune al variare delle
singole esperienze.
Si hanno varie direzioni di ricerca, che possono in
parte legarsi a due movimenti culturali della
letteratura europea: il simbolismo e l'estetismo.
Anche in Italia non è possibile ritrovare una
corrente letteraria unificante, ma piuttosto
poetiche individuali che si rifanno ai miti italiani:
quella del «superuomo» in D'Annunzio, del
«fanciullino» in Pascoli
Accomuna queste esperienze la ricerca di nuovi
strumenti espressivi, il rigetto della cultura
positivista e il rifiuto spesso aristocratico della
società contemporanea in ciò che essa ha di
abitudinario, di etica comune, di valori diffusi a
livello di massa
Decadentismo
B
E
C
D
A Rifiuto del
metodo scientifico
L’irrazionalità
Forte individualismo
La ricerca della bellezza
Arte anti naturalistica
LA POESIA DECADENTE
Per i Decadenti la poesia per il suo carattere di intuizione irrazionale e immediata può cogliere il significato delle cose
Diventa quindi:
la più alta forma di conoscenza - capace di esprimere le sensazioni che derivano dall’anima
I poeti si servono di:
• SIMBOLI
• SUONI SUGGESTIVI
• PAROLE con musicalità
• UN LINGUAGGIO VAGO, ALLUSIVO, OSCURO,
• I VERSI sono liberi dalle regole metriche
Il Decadentismo in Italia
La durata
Gli autori
L’inizio
In ritardo
rispetto al resto
d’Europa, per la
presenza del
Verismo e per il
provincialismo
della cultura
italica
Fu però + lungo
che in altri paesi
Riguardò la
poesia, ma
anche il teatro,
più
marginalmente la
narrativa
D’Annunzio e
Pascoli all’inizio.
Poi Pirandello,
Svevo, Ungaretti
e la Nuova
Poesia, Montale
e il primo
Quasimodo