La derivazione araldica dello stemma del Comune di Cassano
d'Adda prende nome dell’antica famiglia lombarda dei “Da
Cassano”.
L’immagine è rappresentata da tre casette, originariamente
d’oro su uno sfondo rosso, affiancate dal corso del fiume Adda.
Col passar del tempo le casette sono state rappresentate in
rosso e lo sfondo tutto in argento.
PRIMA ORA
A sud-est corre la Muzza,fiume artificiale, fatto costruire con lo
scopo di proteggere l'antico castello (monumento più antico di
Cassano) e di portare acqua potabile all’ospedale di Lodi.
Il Castello a sua volta venne costruito per impedire l’accesso di
Milano ai veneziani.
Ospitava varie famiglie di nobili.
Tuttora il castello ha varie stanze tra cui una sala da pranzo molto
ampia, alcune camere, una cucina e gallerie sotterranee che
conducono al castello di Trezzo (non accessibili).
Il castello di Cassano è
riportato anche su un
affresco della
Cascina Taranta.
Il Linificio è testimone di un passato in cui le acque che bagnavano Cassano,
rappresentavano una risorsa per l’approvvigionamento dell’energia elettrica.
Per alimentare il Linificio fu aperta la centrale elettrica che sfruttava le acque della
Muzza. Esso fu completato con i reparti per la tessitura e il candeggio di lino e canapa.
Il luogo era occupato da una filanda che possedeva
già uno stabilimento a Fara Gera d’Adda, l’azienda
ne fece uno dei più grandi linifici d’Europa.
L‘isola comprende un’area umida in parte sommersa e in parte occupata da isole.
Intorno sono presenti boschi molto ampi, spazi a prato libero per l’attività di gioco,
passeggio o didattica ambientale,
oltre ad una rete di percorsi
ciclopedonali e pedonali.
Dennis Airoldi Fabiana Kola
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