Date post: | 01-May-2015 |
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La dialettica arte e verità: cenni storici
● Nel corso della storia dell’estetica si va da un dualismo radicale tra arte e verità (Platone), a parziali ricongiungimenti (Aristotele, Baumgarten) fino all’identificazione (Hegel in parte e soprattutto il romanticismo con Schelling). ● Nel corso del ‘900 sempre più spesso l’arte è stata chiamata ad assumere quella dimensione veritativa, metafisica, ontologica abbandonata dai saperi forti della tradizione occidentale (filosofia e in parte le scienze esatte) o contestata alle religioni. ● Prendendo le mosse dall’intuizione hegeliana della “morte dell’arte” possiamo leggere la storia della dialettica tra arte e filosofia nel ‘900 come la parabola di un rapporto sempre più fitto, fino quasi all’identità (es. di Kosuth o del senso dell’arte di Cezanne per il filosofo Merleau-Ponty).
C’è un rapporto, e di che tipo, tra arte e verità? “Deve” esserci un rapporto?
Che verità trova l’arte? “Una” verità? “La” verità? “Le” verità?
Quale fondamento, quale radicamento ontologico possono avere le costruzioni simboliche dell’arte?
Se arte e filosofia inseguono la verità, che rapporto c’è o potrà esserci tra loro?
Come va ripensata l’estetica? Quale utilità può avere l’estetica di Heidegger per la comprensione
del fatto artistico?
La premessa filosoficaIl pensiero heideggeriano e la sua
posizione nei confronti della storia della filosofia
Visione critica della modernità La modernità è dominata dalla tecnica
Qual è l’alternativa alla tecnica? Non la filosofiaLa storia della filosofia occidentale è la storia dell’oblio dell’essere
(storia del progetto umano di dominio sull’ente attraverso la propria volontà di potenza).
Il pensiero umanistico (filosofia) come si è storicamente determinato non è alternativo alla tecnica, anzi ne è l’origine.
L’origine dell’opera d’arte (1935)
Che cosa è un’opera d’arte?Innanzitutto, non una cosa, o meglio non solo
Non èEspressione di esperienzavissuta o stato affettivo.
L’arte è totalità emai esperienza soggettiva.
L’arte usa l’uomo, non viceversa
Non èuna semplice cosa, un ente, un oggetto
manipolabile(es. delle scarpe di Van Gogh)
L’arte è “dimora dell’essere”L’arte è l’alternativa alla tecnica e alla volontà di potenza dell’uomo.
La tecnica non lascia parlare la realtà, la soffoca, la ingabbia, la riduce a proprio strumento. L’arte si offre come spazio d’espressione del mondo.
Nell’arte la verità del mondo si rivela (Mondo) e si nasconde (Terra).
Origine e trasfigurazioneApertura e provocazione
Origine Apertura
Trasfigurazione:le scarpe di Van
Gogh
Prove di estetica heideggerianaPicasso, Michelangelo, Raffaello,
Warhole l’arte come provocazione, apertura e
trasfigurazione
Arte come trasfigurazione: Warhol e la pop-art
R. Lichtenstein
Arte come provocazione e apertura:le “Demoiselles d’Avignon” di Picasso
Le “signorine” di Picasso sono prostitute di un bordello di Rue d’Avignon, a
Barcellona.Ma questa è solo provocazione
La pro-vocazione è la chiamata di frontea noi dell’essere, della verità, la risposta ad un appello La provocazione di Picasso non è nel soggetto ma nel
modo di raffigurare, in questa nuova visione del mondo che il dipinto ci schiude portandola alla luce.
La pro-vocazione nel senso alto di Heidegger non è allora una scoperta dell’arte moderna, ma struttura costitutiva dell’arte
La pro-vocazione non è nella nudità di Pietro, ma in ciò che essa “mette a nudo”: non il corpo di Pietro, ma il suo ruolo e il ruolo della Chiesa rispetto a Dio. Michelangelo rivela cosa Pietro fu ed è in verità.
L’affresco di Raffaello, con pochi tratti essenziali, porta alla luce sintetizzandola la complessa visione del mondo della filosofia platonica e aristotelica.Pro-vocazione come e-vocazione, apertura.
Quelle di Van Gogh sono scarpe da contadino e ne rivelano il mondo
Quelle di Van Gogh sono le sue scarpe, una sorta di “autoritratto in forma di scarpa”.
Le scarpe sono di Heidegger e di chi come lui le ha fatte parlare, di chi ha saputo scorgerne un significato. L’opera non è proprietà dell’artista ma vive di vita propria, non è una copia della realtà (le scarpe vere di Van Gogh) ma un evento dell’essere (Heidegger).
Heidegger
Schapiro
Derrida
“Sentieri interrotti”
“The Still Life as a Personal Object.
A note on Heidegger and Van Gogh”
“La verità in pittura”