Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
LA DIDATTICA DELL’ITALIANO E DELLE DISCIPLINE DI STUDIO
Giovanna SoldiDocente di italiano nella scuola secondaria (Pisa)
Formatore AID
Presidente sezione AID-Pisa
BORGO A BUGGIANO - 17 febbraio 2012
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Piano di esposizione
• segnali di DSA
• la didattica inclusiva e personalizzata
• studiare
• leggere
• scrivere
• riflessione linguistica
• verifiche e valutazioni
• orientamento scolastico
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Come è il ragazzo con DSA nella scuola secondaria
• Non ci sono marcatori visibili di diversità: non si riconosce subito
• Ci sono molte variabili individuali (caratteristiche di personalità, epoca della diagnosi)
• Possono intervenire problematiche emotive e comportamentali
• E’ lento in tutte le abilità esecutive (non scolastiche e scolastiche)
io sono come sono !
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Segnali di DSA - il tempo
Costituiscono segnali da prendere in considerazione le seguenti caratteristiche:
• lentezza nell’esecuzione dei compiti scolastici e non scolastici
• apparente frastornamento
• alternanza tra lentezza e frettolosità
• difficoltà di lettura dell’orologio analogico• incertezze sulla data di oggi, di ieri e domani; incertezze
sull’ordine delle stagioni, dei giorni della settimana, delle festività
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diario
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Segnali di DSA - lo spazio
• equilibrio precario: il ragazzo casca dalla sedia, urta i banchi, sbatte negli stipiti
• difficoltà o incapacità di riordinare e mantenere in ordine le proprie cose
• perdere gli oggetti, non trovare oggetti• scarsa coordinazione, difficoltà ad allacciarsi bene le scarpe
Come? Sei cascato di bicicletta? Andavi troppo veloce?
Hai frenato?
No! Ero fermo!Ero fermo e sono cascato sulla macchina parcheggiata!
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Segnali di DSA - memoria e linguaggio
• difficoltà con la memoria a breve termine e nel recupero delle conoscenze
• buona memoria delle vicende vissute, dei racconti conosciuti, dei luoghi visitati, delle immagini (memoria a lungo termine)
• buona comprensione del concetto (evento, personaggio, luogo…) ma difficoltà nel trovare la parola per esprimerlo
• difficoltà di processare il linguaggio (difficoltà di comprendere chi parla velocemente)
• eloquio poco fluido
• interventi nella conversazione fuori tempo
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Episodio di classe
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L’ultimo re Tranquillino...
Smettila di fare il
buffone!
Che asino!
Ah! Ah!
La battaglia di Guantanamela ...
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Segnali di DSA - in classe
• predilezione per la scrittura con la matita
• risposte alle domande non sempre congruenti• parola o riga di lettura non tenute
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Hai scritto con la matita????Forse siamo alle
elementari?!?
Dove guardi?? Stai al segno!
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Segnali di DSA - in classe
• difficoltà a partecipare al gioco di gruppo al momento opportuno
• difficoltà a rimanere a lungo al proprio posto
• segnali di affaticamento: il ragazzo appoggia la testa sul banco, piange facilmente, si distende per terra, rifiuta di fare il compito richiesto, lamenta mal di testa, appare arrossato
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
E da grande?
Ci sono molti segni tendenzialmente persistenti nella dislessia, comparsi nell’infanzia che possono essere ancora presenti nell’adulto, soprattuto nei momenti o nei periodi di stress:
•Confusione tra parole che indicano direzioni, ad es. dentro/fuori, su /giù, destra/
sinistra, e/o parole di significato opposto (caldo/freddo, asciutto/bagnato...)
•Difficoltà nelle sequenze: sequenza dei giorni, dei mesi, stagioni, sequenze di
numeri…
•Difficoltà a memorizzare o a recuperare nomi (delle persone, delle vie...)
•Difficoltà a fissare associazioni: volti-nomi, luoghi-toponimi, concetti-parole
•Difficoltà a memorizzare indicazioni di percorsi e procedure
•Facile affaticamento
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
test ingresso 1^ media: descrivi te stesso
Io sono alto m 1,49 i capelli castani occhi marrone chiaro mi piace giocare all’aperto solo con gli amici i difetti sono la scrittura
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Test ingresso 1^media: Le tue prime impressioni
Le mie impressioni sono: nessun professore o compagno antipatico, le lezioni mi piacciono. Anche la scuola è bella, solo che non ho visto i piani superiori e non ho ancora conosciuto certi professori. Speriamo che siano simpatici! E bisogna anche sperare che il resto dei giorni siano belli come i primi tre.
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Sintesi delle caratteristiche - Punto di partenza
Nella progettazione e nell’azione didattica è necessario ricordare che il D.S.A. porta il ragazzo a:
• affaticarsi
• prestare attenzione per un tempo limitato
• essere disorganizzato nelle attività
• essere lento nello svolgimento di attività e compiti
• avere un rendimento scolastico altalenante
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
E il positivo?
Steven Spielberg, regista, dislessico
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Imparano
Hanno una buona intuizione
Trovano soluzioni originali
Sono intelligenti, spesso anche oltre la media
Sono creativi
Giovanna Soldi 17 febbraio 201217
Risultati esame di statoLiceo scientifico tecnologico
I prova scritta: 13/15II prova scritta: 14/15III prova scritta: 13/15
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Quale rapporto con il ragazzo con DSA?
• conosciamo bene le sue difficoltà
• sappiamo che è intelligente
• sappiamo che può imparare e che deve imparare
• gli forniamo gli strumenti per imparare
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• dalla diagnosi e dall’osservazione diretta
• puntiamo sulla sua intelligenza
• usiamo la didattica appropriata
• strumenti compensativi di vario genere
• noi stessi diventiamo i suoi strumenti
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Quale didattica?
GLI INSEGNANTI DICONO:
• “Non posso fare una didattica solo per lui, ho 27 alunni, tra cui 5 stranieri, 1 con il disturbo di attenzione, 1 con gravi problemi in famiglia”
IN EFFETTI
• oggi le classi della scuola pubblica sono così, ma...
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Giovanna Soldi 17 febbraio 201220
Si deve [...] sottolineare che le metodologie didattiche adatte per i bambini con DSA sono valide per ogni bambino, e non viceversa.
LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
La didattica appropriata
• apprendimento cooperativo
• lavoro di gruppo
• lavoro di coppia
Non assegnare al ragazzo con DSA un ruolo passivo
Sfruttare nel gruppo i suoi punti di forza
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Cosa chiedere al ragazzo con DSA?
•evitare che il peso del lavoro gravi sul singolo studente•favorire le strategie di controllo•favorire il coinvolgimento emotivo.
per
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Per tutti gli insegnanti
• dare tempo, non avere fretta
• non dettare testi da studiare
• non fare copiare dalla lavagna o dal libro
• verificare oralmente gli apprendimenti che non prevedono lo scritto
•non far leggere a voce alta
•non pretendere appunti
• realizzare e sollecitare la realizzazione di mappe e schemi dei contenuti
• lasciare usare mappe e schemi in qualunque momento
• sollecitare la videoscrittura per i lavori a casa (e a scuola)
• sollecitare l’uso del libro digitale e dei programmi di lettura
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Italiano
GLI INSEGNANTI DICONO:
• “Ha una diagnosi di dislessia, ma non legge male, ti dirò… è anche meglio degli altri” “Dice che è disgrafico, ma non scrive male… ha fatto terapia, forse gli è passata” “Fa errori ortografici come tutti, perché non glieli devo contare?” “Se sta attento, capisce; è che non sta attento!”
IN EFFETTI:
• Il bambino con DSA è capace di leggere e di scrivere correttamente.
• Il tempo “di correttezza” varia secondo l’età, la natura del disturbo, le terapie e le iniziative didattico-educative intraprese.
• Le energie impegnate nel compito sono sempre molto alte (come quando noi leggiamo ed eseguiamo un compito in inglese) e quindi velocemente esauribili, se il compito si prolunga.
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Italiano: cosa fare
• puntare sul contenuto, utilizzare gli strumenti compensativi per lettura e scrittura
• ignorare gli errori ortografici, usare liste ortografiche, rispondere ad ogni incertezza
• porre attenzione alla sintassi, proporre esempi corretti
• porre attenzione alla pianificazione del testo, produrre e usare schemi e mappe del contenuto
• non far leggere a voce alta se il ragazzo non vuole
• non dettare testi da studiareDaniel Pennac, scrittore.Un anno intero per imparare la prima lettera dell’alfabeto
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
L’alunno con DSA: la lettura
• ha imparato a leggere e scrivere con difficoltà o in ritardo rispetto ai fratelli
• legge “male”: scarsa accuratezza, intoppi, riprese e ripetizioni
• ha difficoltà nel ricordare la corretta associazione suono-segno e fa confusione tra le seguenti coppie: b-d p-q palatali (c-g) s-z a-e u-o m-n palatali/velari(c-ch g-gh)
• omette lettere o sillabe o le pronuncia nell’ordine sbagliato o le ripete più volte: salato= salalato, salota, salto bambino: bamino, babamo, babmino
• nella frase, omette intere parole
• legge i numeri “rovesciandoli” o scambiandoli in vari modi: 2-5, 9-6, 438-843…
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Giovanna Soldi 17 febbraio 201229
“Su” pisseBer
ta, “dopbia
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toperepues odcor nappi
nno
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pcorn.”lapido
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Giovanna Soldi 17 febbraio 201230
“Doppia
momanghiare
duelloce
putoder
eraca terra?”
cieseSusan.
“Possiamola
varlo”bisse
Berta.
“Buonibea”
risposeSusan
Giovanna Soldi 17 febbraio 201231
mpinesiLepa miseroala
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llemoltotembo
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raccioglieretu
ttoildodcorn. Poilo
dortaronoin
ciuchinaeBerta
lolavò.
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
La lettura: criticità
• Il ragazzo con DSA deve leggere: non abbandonare la lettura personale, a voce alta o silenziosa
• Bisogna essere disponibili alle sue richieste di lettura delle parole che non riesce a leggere
• Bisogna anticipare le parole sconosciute presenti nel testo (nella presentazione)
• Lettura in coppia: alcune parti il ragazzo, il resto l’adulto
• L’ascolto della lettura ben eseguita dall’adulto permette al ragazzo con DSA di comprendere, ma “stare al segno” o anche guardare il testo può impedirgli di comprendere
• Non va obbligato a stare “al segno”
• Sostenere la video-lettura33
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Sostenere la lettura a voce alta
Non dire mai: “non hai letto bene, rileggi”, ma:
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Se il ragazzo non si corregge da solo, leggergli subito (o al massimo al secondo tentativo) la parola che sbaglia senza commenti di alcun genere
Dare il tempo di correggere
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Come comprende la lettura?
• Si affida principalmente all’anticipazione
• La fase del controllo è affidata prevalentemente a indizi extratestuali: conoscenza dell’argomento (vocabolario), conoscenza delle caratteristiche testuali, conoscenza del contesto
• Comprende meglio con la lettura mentale (rimangono libere più energie, si possono correggere più velocemente le ipotesi sbagliate)
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Però…
• è lento
• può essere incapace di leggere parole che: • non si aspetta di trovare nel testo
• non conosce
• non ha mai trovato scritte
• può essere incapace di leggere parole isolate fuori dal loro contesto
• può essere incapace di leggere una parola inesistente
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
E allora?
• Non pensare che le difficoltà di oggi siano immodificabili
• Dare tempo
• Non avere fretta
• Avere fiducia nella crescita e nella maturazione
• Avere fiducia nell’efficacia del lavoro che si sta svolgendo
Tom Cruise, dislessico
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
La lezione per tutta la classe.1
★partire dalle preconoscenze sull’argomento
★sollecitare collegamenti con la propria esperienza personale
★sollecitare le aspettative sui contenuti
★trattare l’argomento utilizzando le risorse del manuale: immagini, titoli, paragrafi, parole in neretto...
★verificare la correttezza delle ipotesi formulate in corso d’opera
★scrivere alcune parole chiave della lezione
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
La lezione per tutta la classe.2
★realizzare una mappa (della memoria o concettuale) collettivamente
★promuovere l’analisi o lo studio del testo, anche digitale, a coppie d’aiuto
★promuovere la redazione di un elenco di termini specifici (illustrati)
★a casa: studiare quanto fatto in classe, realizzare mappe, applicare la metodologia appresa
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Cosa NON fare per lo studio
• non ingrandire il testo di studio (in genere il ragazzo con DSA non è ipovedente)
• non dettare testi da studiare
• non consegnare, per studiare o per lavorare, testi o fotocopie di testi scritti in corsivo
• non consegnare fotocopie con collage di vari tipi di testi, magari disposti in direzioni diverse per risparmiare sulle fotocopie
• non chiedere di prendere appunti
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è sufficiente che il testo sia nitido e non avvicinato
usare il manuale!
il corsivo aumenta le difficoltà di
lettura
nominare un segretario di classe
!!!
Giovanna Soldi 17 febbraio 201241
nominare un segretario di classe
far usare il registratore
è nominato a rotazione
prende appuntirielabora gli appunti
scrive un testo
elabora una mappa
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Lo studio disciplinare (da G.Stella)
• Come si studia• Viene effettuato quasi esclusivamente attraverso la lettura
• Richiede continui processi di controllo (comprensione)
• I processi di controllo si realizzano attraverso la ri-lettura
• La ri-lettura utilizza la via fonologica
• Lo studio negli individui con DSA• Tendenza a leggere solo una volta
• Utilizzo quasi esclusivo della via lessicale
• Tendenza a “riparare” le incongruenze senza ricorrere alle verifiche attraverso la ri-lettura
• Difficoltà a sviluppare tecniche di analisi testuale (parole chiave, sintesi..)
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Gli ostacoli alla comprensione: nel testo
densità informativa
complessità sintattica
lessico ricercato o specialistico
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• costruire un rapporto bilanciato tra le informazioni codificate in forma scritta e gli apparati di supporto
(immagini …)
• alleggerire il carico informativo: semplificazioni testuali. Introduzione di espedienti grafici: dimensione carattere,
a capo, interlinea …
• utilizzare una sintassi più semplice (frasi brevi con poche subordinate)
• utilizzare il lessico di base, con pochi vocaboli non noti al lettore
attenzione alla scelta del libro di
testo
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
L’aspetto del testo
• il carattere tipografico non deve essere troppo piccolo (corpo 12)
• la pagina non deve presentarsi coperta uniformemente dal testo• il testo deve avere molti “a capo” o molti paragrafi
• meglio molti capitoli brevi piuttosto che pochi capitoli lunghi
• La pagina non deve presentarsi confusa• immagini, note e approfondimenti devono essere posizionati in modo da non dover
rincorrere il testo
• non devono essere presenti troppi interventi
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attenzione alla scelta del libro di testo
parole in grassetto?
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Gli ostacoli alla comprensione: nel lettore
• difficoltà a spostarsi dalle proprie conoscenze al testo e dal testo alle proprie conoscenze
• difficoltà a muoversi all’interno del testo: processi inferenziali
• scarsa propensione a formulare ipotesi e cercare riscontro nel testo
• scarsa propensione a controllare la plausibilità informazioni
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Modesto vocabolario
Modesta esposizione al testo complesso
Scarsa mobilità cognitiva
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Gli ostacoli alla comprensione: cosa fare con il lettore
• sollecitare il ragazzo a collegare il testo con le proprie conoscenze attraverso domande mirate (cosa ti fa venire in mente?)
• guidare la comprensione delle inferenze svelandone il meccanismo (cosa devi capire, che non è scritto nel testo?)
• sollecitare la formulazione di ipotesi (cosa pensi succederà adesso?)
• sollecitare il controllo della plausibilità informazioni (pensi sia corretto questo?)
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Modesto vocabolario
Modesta esposizione al testo complesso
Scarsa mobilità cognitiva
• il vocabolario individuale si accresce con la frequentazione di situazioni linguistiche significative
• esporre gradualmente il ragazzo a testi via via più complessi
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Facilitare, semplificare, ridurre
•facilitazione• Il testo rimane inalterato; si mettono in atto strategie di facilitazione della
comprensione (contestualizzazione, anticipazione del contenuto, individuazione delle parole chiave, individuazione del tema, anticipazione del lessico specifico)
•semplificazione• Riscrittura del testo di partenza; testi brevi di 200-250 parole; frasi brevi e periodi
con ipotassi limitata.
•riduzione delle unità informative• individuazione delle unità informative fondamentali del testo
• selezione e “salvataggio” nel nuovo testo
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Prima di leggere
Prima di iniziare a leggere, il lettore abile analizza e valuta:• perché si accinge a leggere quello specifico testo (lo scopo della
lettura: avere indicazioni, scegliere, conoscere, trovare…);• dove avviene l’atto di lettura (per strada, a casa, a scuola…);• dove compare il testo (giornali, confezioni, libri…);• con quale aspetto si presenta il testo (titolazione, carattere
grafico, colori, organizzazione, note…);• se il testo è corredato da vignette, disegni, immagini...
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La valutazione di questi elementi conduce il lettore ad attivare lo
scenario appropriato a ciò che si appresta a leggere; questa fase
anticipatoria, esterna al testo, è essenziale alla sua comprensione
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Strategie di lettura
• proporre un percorso sugli scopi della lettura e sulla tipologia dei testi
• l’insegnante di italiano può sfruttare i vari momenti e le varie attività quotidiane per svolgere questo percorso
• sollecitare la verbalizzazione dello scopo e della metodologia scelta per raggiungerlo
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Leggere con uno scopo.1
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Cercare
(lettura selettiva)scorrere vari tipi di elenchi per trovare il testo di cui ho bisogno
nell’antologia, nel libro di grammatica, di storia, di geografia, in un catalogo di testi, anche digitale
• un testo narrativo e uno poetico che trattano il tema
dell’amicizia;• i testi di un autore, di cui diamo il nome, che ci
interessa per il motivo precedentemente dichiarato• il testo che abbiamo letto qualche tempo prima• le tavole delle coniugazioni dei verbi attivi, passivi,
riflessivi• un documento sulla vita quotidiana nel Medioevo• la tabella dei confronto dell’economia dei Paesi
dell’Euro• …
Leggere per… Dove Che cosa
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Leggere con uno scopo.2
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Cercare
(lettura orientativa)scorrere un testo per trovare le informazioni di cui ho bisogno
Testi non conosciuti di vario tipo, anche di una certa ampiezza,anche digitali (non devono essere letti per intero)
• Informazioni su un personaggio (es. la madre di
Harry Potter)• Informazioni su un particolare ambiente (es. la
savana)• Informazioni su una procedura (come arrivare al
Comune)• Informazioni sulle mansioni svolte dalle donne
(durante la Prima Guerra Mondiale)• …
Leggere per… Dove Che cosa
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Leggere con uno scopo.3
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Ritrovare(lettura selettiva)scorrere un testo conosciuto per ritrovare specifiche informazioni
Testi conosciuti di vario tipo
• dove vengono nominati i personaggi;• le caratteristiche fisiche e di carattere dei
personaggi• le caratteristiche dell’ambientazione: luoghi, tempi,
durata• una o più azioni di un personaggio• una o più parole determinate• …
Leggere per… Dove Che cosa
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Leggere con uno scopo.4
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Scoprire(lettura approfondita)leggere in modo sistematico tutto il testo
Testi non conosciuti (letterari, espositivi)
• come vanno a finire le storie• come agiscono i personaggi• come sono gli ambienti• cosa pensa l’autore• cosa vuole insegnare l’autore• come si sono svolte le vicende• perché sono accaduti certi fatti• …
Leggere per… Dove Che cosa
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Leggere con uno scopo.5
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conoscere(lettura approfondita)leggere in modo sistematico tutto il testo
Testi non conosciuti (letterari, espositivi)
• vicende umane• persone• teorie, ipotesi• mondi diversi• …
Leggere per… Dove Che cosa
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
L’anticipazione del significato come presupposto alla comprensione
Qualunque sia la strategia di lettura adottata, la comprensione si basa su due fasi
principali:
• Anticipazione (formulazione di un’ipotesi sul significato): il lettore, ricorrendo al
contesto di lettura e alle proprie conoscenze testuali e extra-testuali, anticipa il
significato delle parole che sta leggendo
• Controllo (verifica dell’ipotesi): il lettore controlla che le parole che ha appena letto
abbiano un significato congruente con il significato del testo che sta ricostruendo; se il
controllo non conferma l’anticipazione, il processo ricomincia con la formulazione di una
nuova ipotesi
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
L’incipit di Pinocchio
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- C’era una volta…
- Un re! Diranno subito i miei piccoli lettori.
- No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di
legno.
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
L’incipit di Pinocchio
57
- No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di
legno...
attivazione delle conoscenze
quali conoscenze attiva un pezzo di legno nei ragazzi di oggi?
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
L’incipit di Pinocchio
58
- No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di
legno.
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Controllo della lettura e DSA
• il controllo non può essere affidato alla decifrazione
• il controllo deve basarsi sulla costruzione del significato del testo
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Arrivato al secondo quadrimestre, Giovanni prese il quaderno di matematica; il professore glielo chiese più volte per correggere gli esercizi, lui portò delle scuse per giustificarsi fino a quando fu costretto a confessare la verità.
perse
ghetto laghetto
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Non aiuta il ragazzo dire:
• non tirare a indovinare, guarda cosa c’è scritto!
• non hai letto bene, rileggi bene!
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Bisogna invece:
• dare il tempo di correggersi
• se l’errore non si corregge, leggere la parola che sbaglia
senza commenti di alcun genere
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Italiano, lettura e comprensione
Per la lettura del testo utilizzare:
• la lettura mentale
• la lettura con la sintesi vocale
• la lettura eseguita da un compagno o dall’insegnante
Per il compito di lettura:
• assegnare più tempo
• lasciar consultare schemi predisposti
• non far leggere a voce alta se il ragazzo non vuole
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Le domande che favoriscono la comprensione
1. Le domande poste prima della lettura favoriscono la formazione di una traccia di lettura: fanno nascere aspettative, focalizzano l’attenzione sull’argomento, stimolano previsioni su ciò che si sta leggendo, stimolano la ricerca di esperienze nel proprio vissuto
2. Le domande inserite nel testo migliorano la comprensione e l’apprendimento, perché fissano l’attenzione su aspetti significativi già individuati dalla domanda
3. Le domande poste dopo la lettura favoriscono la revisione del testo, sono utili soprattutto a verificare la comprensione
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
I punti per affrontare il testo narrativo
1. Leggo il titolo e penso a tutte le cose che già conosco sull’argomento
2. Mi chiedo chi è il protagonista
3. Mi chiedo dove si svolge il racconto
4. Mi chiedo quando succedono i fatti
5. Mi chiedo cosa succede
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Italiano, produzione
puntare sul contenuto
ignorare gli errori ortografici
porre attenzione alla sintassi
porre attenzione alla pianificazione del testo
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alleggerire gli aspetti esecutivi favorendo l’uso degli strumenti compensativi per la scrittura
usare liste ortografiche, rispondere ad ogni incertezza
proporre numerosi esempi corretti
produrre e usare schemi e mappe del contenuto
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
i dubbi dei disortografici
C’è – ce n’è: ci vuole un’acca?
gli: ci vuole una l, ma dove la metto?
che: ci vuole un apostrofo?
gatto: ci vuole una i?
chiesa: ci vuole l’acca?
perché: accento o apostrofo? (perc’è)
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•preparare un catalogo ortografico
•rispondere immediatamente al dubbio senza commentare
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Come può imparare a scrivere senza errori se non lo correggo?
L’ortografia si stabilizza:
• attraverso l’esposizione ripetuta alla parola corretta
• con il tempo (3^media- scuola superiore)
• con l’uso di qualsiasi video-scrittura (anche sul telefonino)
• con l’immediato aiuto di un corretto scrittore che non emette giudizi
66
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Analisi della consegna
Attività da avviare con il gruppo classe, successivamente attività individuale
67
Nel corso dell’anno scolastico hai avuto modo di incontrare più volte la tematica del razzismo; considera quello basato sulle differenze religiose, presenta gli argomenti che sono stati portati a suo favore, racconta quali conseguenze ha avuto nella recente storia dei popoli ed esponi il tuo punto di vista.
Giovanna Soldi 17 febbraio 201268
Molti criticano la televisione perché sarebbe nociva per i ragazzi, ma è proprio sempre così? Come si possono evitare gli aspetti negativi? Esprimi la tua opinione in proposito.
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Ideazione e pianificazione
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televisione sì o no
si vedono risse
si sentono parolacce
no
si conoscono i fatti
ci si diverte
sì
si imparano nuove cose
io penso.....
8
65
7
4
32
1
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Grammatica
Molti individui con DSA hanno grosse difficoltà ad eseguire compiti di carattere grammaticale dovute alla necessità di tenere sotto controllo molte informazioni nello stesso momento
Le difficoltà maggiori si incontrano nella tradizionale analisi grammaticale e analisi della frase.
La maggior parte delle difficoltà è dovuta al reperimento nella memoria dei nomi delle varie parti grammaticali.
Per fare bene, può non bastare al ragazzo avere la disponibilità di tabelle e liste.
70
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Grammatica:cosa fare?
• individuare il livello di competenza da raggiungere, per es: riconoscimento del verbo nella frase, individuazione di nomi, aggettivi qualificativi...
• lavorare su un elemento alla volta: verbo - nome - aggettivo...
• fornire numerosi esempi, lavorare insieme, far vedere come si fa
• preparare e lasciar usare schemi, tabelle, tavole dei verbi...
• Meglio questa consegna: Nel seguente testo, sottolinea tutti i verbi di modo indicativo….
…di questa: Fai l’analisi grammaticale dei verbi contenuti nel seguente testo
71
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
riflettere sulla lingua è utile e importante per acquisire
consapevolezza
ma
non è necessario sapere
che ebbi avuto è il trapassato remoto del verbo avere
per costruire ponti
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
PDP - personalizzazione degli obiettivi, Italiano
7. PERSONALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAI PIANI DI STUDIO
Italiano (scuola media, Ist.Prof., Ist.Tec...)
• Legge, con lettura mentale o con sintesi vocale, e comprende testi scritti
• Scrive testi
• corretti nella morfosintassi
• pertinenti alla consegna
• ben organizzati
• coerenti
• completi
• Produce sintesi del testo
• Individua nel discorso le parti seguenti: nome, verbo, modificante del nome (agg.qualif.) e del verbo (avverbio), sostituenti (pronome personale, altri pronomi)
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semplici
• corretti nell’ortografia con l’uso di programmi di videoscrittura
• individuandone gli elementi e le relazioni principali
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
CRITERI VALUTAZIONE ESAMI
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA – ITALIANO
La prova scritta servirà a verificare la seguente competenza:Pianifica e produce testi scritti corretti e adeguati agli scopi e ai destinatari (testi descrittivi, narrativi, espositivi, argomentativi), rispettando le convenzioni ortografiche ed i criteri morfologici, sintattici e lessicali.
Obiettivo 1. Pianifica e produce testi scritti adeguati agli scopi e ai destinatari (testi descrittivi, narrativi, espositivi, argomentativi) Indicatori di valutazione:
- Comprensione della traccia / pertinenza rispetto alla traccia- Completezza della trattazione / organizzazione del contenuto
Descrizione livelli espressa in scala decimale 10 Il testo presenta un contenuto pertinente, organico e esauriente con notevoli approfondimenti personali
9Il testo presenta un contenuto pertinente, organico e esauriente con approfondimenti personali(...)
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
CRITERI VALUTAZIONE ESAMI
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA – ITALIANOObiettivo 2. Produce testi rispettando le convenzioni ortografiche ed i criteri morfologici, sintattici e lessicali. Indicatori di valutazione:
- Correttezza ortografica- Impostazione sintattica- Uso del lessico
Descrizione livelli espressa in scala decimale10- Il testo è corretto, usa appropriatamente strutture sintattiche anche complesse, un registro adeguato alla situazione comunicativa ed un lessico vario, efficace, appropriato all’argomento e al tipo di testo9- Il testo è corretto, usa appropriatamente strutture sintattiche anche complesse ed un lessico vario, adeguato ed efficace rispetto all’argomento e al tipo di testo
8- Il testo è corretto, usa appropriatamente le strutture sintattiche ed un lessico adeguato all’argomento e al tipo di testo.(...)
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
CRITERI VALUTAZIONE ESAMI (DSA)
ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO (DSA)
Per gli alunni con DSA non si procede alla valutazione della correttezza ortografica e si considera che, nella sintassi, l'alunno può incorrere in qualche omissione, secondo la caratteristica del disturbo specifico; pertanto l'obiettivo 2 e la conseguente Descrizione dei livelli espressa in scala decimale risultano così modificati:
Obiettivo 2. Produce testi rispettando le convenzioni ortografiche ed i criteri morfologici, sintattici e lessicali. Indicatori di valutazione:
Impostazione sintattica generaleUso del lessico
Descrizione livelli espressa in scala decimale10- Il testo usa appropriatamente strutture sintattiche anche complesse (pur contenendo qualche omissione), un registro adeguato alla situazione comunicativa ed un lessico vario, efficace, appropriato all’argomento e al tipo di testo9- Il testo usa appropriatamente strutture sintattiche anche complesse (pur contenendo qualche omissione) ed un lessico vario, adeguato ed efficace rispetto all’argomento e al tipo di testo
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Giovanna Soldi 17 febbraio 201277
Esempio Italiano: COMPETENZA
Saper scrivere testi corretti
Saper scrivere testi
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
• ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO (DSA)
Per gli alunni con DSA non si procede alla valutazione della correttezza ortografica e si considera che, nella sintassi, l'alunno può incorrere in qualche omissione, secondo la caratteristica del disturbo specifico; pertanto l'obiettivo 2 e la conseguente Descrizione dei livelli espressa in scala decimale risultano così modificati:
Obiettivo 2. Produce testi rispettando le convenzioni ortografiche ed i criteri morfologici, sintattici e lessicali. Indicatori di valutazione:
Impostazione sintattica generaleUso del lessico
Descrizione livelli espressa in scala decimale10- Il testo usa appropriatamente strutture sintattiche anche complesse (pur contenendo qualche omissione), un registro adeguato alla situazione comunicativa ed un lessico vario, efficace, appropriato all’argomento e al tipo di testo9- Il testo usa appropriatamente strutture sintattiche anche complesse (pur contenendo qualche omissione) ed un lessico vario, adeguato ed efficace rispetto all’argomento e al tipo di testo
8- Il testo usa appropriatamente le strutture sintattiche (pur contenendo qualche omissione) ed un lessico adeguato all’argomento e al tipo di testo.7 - Il testo usa appropriatamente le principali strutture sintattiche (pur contenendo qualche omissione) ed un lessico complessivamente adeguato all’argomento e al tipo di testo.
6- Il testo presenta alcune incertezze, non riconducibili al disturbo specifico, nell’uso delle strutture sintattiche, un lessico poco specifico ma chiaro e pertinente.
5Il testo presenta errori nelle scelte lessicali e nella costruzione della frase, non riconducibili al disturbo specifico.
4Il testo presenta gravi errori, non riconducibili al disturbo specifico, nella costruzione della frase anche semplice e l’uso di un lessico molto limitato e poco pertinente.
SI PRECISA CHE IN OGNI CASO REQUISITO INDISPENSABILE AI FINI DEL RAGGIUNGIMENTO DI UNA VALUTAZIONE COMPLESSIVA DI SUFFICIENZA E’ LA COMPRENSIONE GLOBALE DELLA TRACCIA PROPOSTA.
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Verifiche: richieste improprie
1. Costruisci la linea del tempo, inserendovi le varie diciture sottoelencate. Avanti Cristo - dopo Cristo - Età moderna - Alto Medievo - scoperta dell’America - Età antica - nascita di Cristo - Basso Medioevo - caduta dell’Impero romano d’Occidente - Medioevo - Età contemporanea
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Cosa c’è di sbagliato?costruzione della linea
troppe richieste
la successione degli eventi è un punto critico
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Verifiche: richieste improprie
1. Costruisci la linea del tempo, inserendovi le varie diciture sottoelencate. Avanti Cristo - dopo Cristo - Età moderna - Alto Medievo - scoperta dell’America - Età antica - nascita di Cristo - Basso Medioevo - caduta dell’Impero romano d’Occidente - Medioevo - Età contemporanea
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presentare un esercizio di tipo “a completamento”
diminuire il numero delle diciture
consegnare la linea del tempo già predisposta
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Verifiche
• LE DISCIPLINE CHE PREVEDONO PROVE SCRITTE SONO POCHE
• UTILIZZARE PREVALENTEMENTE VERIFICHE ORALI, PROGRAMMATE, GUIDATE, CON DOMANDE CIRCOSCRITTE E UNIVOCHE (NON DOMANDE CON DOPPIE NEGAZIONI), LASCIANDO IL TEMPO UTILE PER RIELABORARE LA DOMANDA
•PIANIFICARE LE VERIFICHE IN MODO CHE NON VE NE SIANO PIÙ DI UNA AL GIORNO E PIÙ DI TRE ALLA SETTIMANA
•NON USARE COME VERIFICA FORME MAI UTILIZZATE
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
VERIFICARE
• EVENTUALMENTE UTILIZZARE VERIFICHE SCRITTE IN MAIUSCOLO/ MAIUSCOLETTO ANCHE CORPO16
•DIVIDERE LE RICHIESTE PER ARGOMENTO CON UN TITOLO ED EVIDENZIARE LA PAROLA-CHIAVE
•PREFERIRE LE VERIFICHE STRUTTURATE
•EVENTUALMENTE PARTIRE DALLE RICHIESTE PIÙ FACILI AUMENTANDO GRADUALMENTE LA DIFFICOLTÀ
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riflettere su cosa è facile
Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
VERIFICARE
• GARANTIRE TEMPI PIÙ LUNGHI O/E VERIFICHE PIÙ BREVI
•PREFERIRE I TEST DI RICONOSCIMENTO, A QUELLI DI PRODUZIONE
•FORMULARE LE CONSEGNE SEMPRE ANCHE A VOCE (PER ES. “SBARRARE LE RISPOSTE GIUSTE”, “NON SCRIVETE A MATITA”)
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
VERIFICARE
• ESPLICITARE L’INDICATORE : - COMPRENSIONE- PRODUZIONE
•CONSENTIRE DURANTE TUTTE LE PROVE DI VERIFICA L’USO DELLA CALCOLATRICE, DEI VARI AUSILI, DELLE TAVOLE COMPENSATIVE (ES. VERBI IRREGOLARI PER L’INGLESE, PRODOTTI NOTEVOLI PER MATEMATICA, ECC), DI SCHEMI E MAPPE CONCETTUALI
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
VALUTAZIONE
• PERSONALIZZARE LA VALUTAZIONE
•BILANCIARE IL PESO DI PROVE ORALI E PROVE SCRITTE
•VALUTARE SEPARANDO GLI ERRORI DAL CONTENUTO
•SEPARARE LA COMPRENSIONE DALLA PRODUZIONE
•VALUTARE UTILIZZANDO DIVERSE TIPOLOGIE DI PROVE
•CONSIDERARE:IMPEGNO/VOLONTÀ/MOTIVAZIONE
•TENER CONTO DEL PUNTO DI PARTENZA E DEI
RISULTATI CONSEGUITI
•EVIDENZIARE E PREMIARE I PROGRESSI E GLI SFORZI
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Giovanna Soldi 17 febbraio 2012
Orientamento scolastico
Fare un’analisi attenta delle caratteristiche del ragazzo e del suo
disturbo, ricordando che i DSA sono disturbi evolutivi.
Se le maggiori difficoltà scolastiche sono:
• nelle lingue straniere, NON scegliere un indirizzo linguistico
• in matematica, NON scegliere indirizzi tecnico-scientifici
• nell’analisi grammaticale o logica, NON scegliere indirizzi con lingue
antiche
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Giovanna Soldi 17 febbraio 201291
Si descrive da un lato il processo neurologico della lettura (il suo apprendimento, la sua varietà di forme, il suo danno principale: la dislessia), dall'altro i cambiamenti e i vantaggi che essa comportò per la specie. La Wolf illustra lo straordinario fatto che l'alfabeto inglese attiva zone del cervello diverse da quelle di chi legge il giapponese e il cinese. Il carattere (sia pur solo parzialmente) pittografico delle due ultime grafie richiede un intervento delle aree visive molto più vasto di quello che comporta l'alfabeto latino, assai più astratto (ed efficiente).(Raffaele Simone)
ed.Vita e pensiero