+ All Categories
Home > Documents > La didattica laboratoriale le discipline scientifiche - GRIMeD · informazioni, intuire e...

La didattica laboratoriale le discipline scientifiche - GRIMeD · informazioni, intuire e...

Date post: 16-Feb-2019
Category:
Upload: phungdien
View: 215 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
58
La didattica laboratoriale le discipline scientifiche 15 maggio 2015 Brunetto Piochi GRIMED - Dipart. Matematica UniFI
Transcript

La didattica laboratoriale

le discipline scientifiche

15 maggio 2015

Brunetto Piochi

GRIMED - Dipart. Matematica UniFI

Discipline e sapere

Le discipline oggi sono tutte accessibili ed esplorate in mille

forme attraverso risorse in continua evoluzione. Sono

chiamati in causa l’organizzazione della memoria, la

presenza simultanea di molti e diversi codici, la

compresenza di procedure logiche e analogiche, la

relazione immediata tra progettazione, operatività,

controllo, tra fruizione e produzione.

Il fare scuola oggi significa mettere in relazione la

complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento.

Al contempo significa curare e consolidare le competenze e

i saperi di base

Standardizzazione e Individualizzazione

Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono più adeguate

L’obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri

La scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno.

Il Laboratorio

In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l'alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive.

Discipline scientifiche

Matematica Fisica

Chimica

Biologia

Scienze Naturali

Scienze della Terra

ecc. ecc.

Induttive Deduttiva

Babilonia (1700 ac - Yale coll.)

I numeri segnati sulla tavoletta

sono sessagesimali e rappresentano

il calcolo di √2 :

1 + 24/60 + 51/602 + 10/603 =

1 + 0,4 + 0,014166667 +

0,000046296 = 1,41421296

( √2 = 1,41421356..... )

Egitto (2900 ac)

Metodo della corda

La Matematica è l’unica scienza che viene insegnata in tutte le scuole del mondo e per tutte le età degli studenti, spesso con gli stessi contenuti.

Perché ???

… insegna a ragionare meglio

… è utile nella vita e nel lavoro

… fa parte delle nostre radici culturali

… è il linguaggio della scienza

… insegna a risolvere i problemi

… è formativa

L’educazione matematica deve contribuire, insieme

con tutte le altre discipline, alla formazione culturale

del cittadino, in modo da consentirgli di partecipare

alla vita sociale con consapevolezza e capacità

critica. Le competenze del cittadino, al cui

raggiungimento concorre l'educazione matematica,

sono per esempio: esprimere adeguatamente

informazioni, intuire e immaginare, risolvere e porsi

problemi, progettare e costruire modelli di situazioni

reali, operare scelte in condizioni d'incertezza. . (UMI 2003)

Matematica: Perché? Cosa?

• Le conoscenze matematiche contribuiscono alla

formazione culturale delle persone e delle comunità,

sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il

“pensare” e il “fare” e offrendo strumenti adatti a

percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni

naturali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo, eventi

quotidiani.

• In particolare, la matematica dà strumenti per la

descrizione scientifica del mondo e per affrontare

problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a

sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di

argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di

vista e le argomentazioni degli altri.

(Indicazioni Nazionali)

Matematica: Perché? Cosa?

La competenza matematica è la capacità di un

individuo di identificare e comprendere il

ruolo che la matematica gioca nel mondo

reale, di operare valutazioni fondate e di

utilizzare la matematica e confrontarsi con

essa in modi che rispondono alle esigenze

della vita di quell’individuo in quanto

cittadino che esercita un ruolo costruttivo,

impegnato e basato sulla riflessione.

(OCSE-PISA)

Matematica: Perché? Cosa?

“La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati.” (Assi culturali: asse matematico).

Matematica: Perché? Cosa?

“al termine del percorso quinquennale di istruzione professionale [...] lo studente deve essere in grado di utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.” (Riforma Scolastica 2010: obiettivi di Matematica per Istituti Professionali).

Matematica: Perché? Cosa?

Al termine del percorso dei licei classico, linguistico, musicale coreutico e della scienze umane lo studente conoscera i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in se considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di semplici fenomeni, in particolare del mondo fisico.

(Ind. Naz. Licei p. 269)

Quale Matematica per gli alunni in

difficoltà (ma non solo per loro) ?

• un oggetto sociale, da “condividere” con

altri al pari di ogni altro sapere,

• uno strumento che serva a collegare /

modellizzare / interpretare / comunicare,

• un mezzo essenziale all’autonomia

personale e all’esercizio della cittadinanza.

… dunque una matematica

• dove la sintassi è secondaria rispetto alla

semantica,

• dove le formule sono mezzi e non fini,

• dove anche la mediazione narrativa è

centrale per l’apprendimento

• non parcellizzata, dove i diversi registri

comunicativi si illuminano e chiariscono a

vicenda.

A proposito di automatismi

(A. Del Zozzo 2013)

Sono state esaminate 403 espressioni di vario

tipo e di vari gradi di difficoltà svolte da 15

soggetti DSA

Per 9 soggetti su 15 la moda degli errori era

(di gran lunga) la «trascrizione»

Se si esce da questo quadro....

QUALI DIFFICOLTA’?

Collegare esperienze e teoria

Argomentare

Problem solving

comprensione del testo

scelta delle operazioni

costruzione dell’algoritmo risolutivo

Scoraggiamento, demotivazione, insuccesso

“Mio figlio sta leggendo il tuo libro e gli piace molto!

Ma quando gli parlerai non dirgli che sta facendo

della matematica, perché odia la matematica! Se

dovesse immaginare che questa è effettivamente

matematica, immediatamente smetterebbe di leggere

il libro!”.

R. Smullyan – Donna o tigre?

La matematica non è che questo: porsi domande,

giocare, trastullarsi con la propria

immaginazione.

Sta in questo, l’arte della matematica: nel creare

queste piccole, stupende poesie del pensiero,

questi sonetti di pura ragione.

P.Lockart – Contro l’ora di matematica

In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l'alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive.

…ma soprattutto con un

APPROCCIO LABORATORIALE !

• “Il laboratorio di matematica non è un luogo fisico

diverso dalla classe, è piuttosto un insieme strutturato di

attività volte alla costruzione di significati degli oggetti

matematici. Il laboratorio, quindi, coinvolge persone

(studenti e insegnanti), strutture (aule, strumenti,

organizzazione degli spazi e dei tempi), idee (progetti,

piani di attività didattiche, sperimentazioni).”

“L’ambiente del laboratorio di matematica è in qualche

modo assimilabile a quello della bottega rinascimentale,

nella quale gli apprendisti imparavano facendo e vedendo

fare, comunicando fra loro e con gli esperti.”

(UMI-CIIM, 2003)

Gli strumenti del laboratorio di

matematica Gli strumenti possono essere di tipo tradizionale oppure

tecnologici

• Il “cervello” , gli “altri” ,la “parola” (discussioni in classe, lavori di gruppo, relazioni)

• I materiali “poveri”; le mani ;…

• I giornali, le ricerche su Internet; la storia della matematica

• I software: fogli elettronici, geometria o manipolazione simbolica

• Le calcolatrici grafico-simboliche

• Le macchine matematiche

Uno sfondo teorico: Inquiry Based

Science Education (IBSE)

Con il termine Inquiry (=Indagine) si può intendere la ricerca della verità, di informazioni e di conoscenza, ricercando informazioni mediante indagini. Le persone “indagano” per scoprire il senso del loro mondo fin dal momento della nascita: i neonati osservano le facce che si avvicinano, afferrano oggetti, portano le cose alla bocca, e si girano verso le voci. I dati e le informazioni sono raccolti utilizzando i cinque sensi: vista, udito, tatto, gusto e olfatto.

Uno sfondo teorico: Inquiry Based

Science Education (IBSE) • Una indagine efficiente è un processo complicato. È

necessario convertire i dati e le informazioni in conoscenza utilizzabile e questo coinvolgere fattori diversi: il contesto su cui porsi e porre domande, una cornice generale per le domande, il “focus” a cui riferire livelli diversi di domande, ecc.

• L’indagine non è fatta per cercare la risposta giusta che consente di ottenere un buon voto; del resto potrebbe non esserci nessuna risposta, o potrebbero essercene più di una. Occorre cercare risposte appropriate a domande appropriate, il che è qualcosa di assai più complicato e dunque richiede una forte motivazione.

In Laboratorio…

si «combatte» alla pari

con armi dispari

La didattica laboratoriale: alla

ricerca di un equilibrio

• Costruzione negoziata della conoscenza

Discussione

• Trasmissione della conoscenza

Lezione/Spiegazione

La didattica laboratoriale: alla

ricerca di un equilibrio

• Contestualizzazione / Decontestualzizazione

• Pensiero divergente, critico e creativo / Omologazione

• Cooperazione / Competizione

Nelle classi finali della scuola elementare e nella

prima media è stato proposto un approccio diverso

al problema “stereotipo” , privilegiando l’interazione

con il testo piuttosto che la risoluzione.

I problemi del libro di testo possono essere trasformati

utilmente in stimoli di apprendimento per i ragazzi?

I ragazzi sono in grado di leggere una situazione

‘standard’ e trasformarla mediante una rielaborazione

personale?

“Problemi” e domande

Abbiamo utilizzato

un problema tra

quelli presenti nel

libro di testo,

abbiamo eliminato

la domanda e

abbiamo chiesto ai

ragazzi di formulare

tutte le domande

che venivano loro

in mente.

Cinque ragazzi decidono

di organizzare una festa.

Comprano 16 lattine di

bibita a mezzo euro

l’una, 5 scatole di

biscotti a un euro e

mezzo l’una e 12

focacce a 60 centesimi

di euro l’una ……

Domande “attese”

• Quanto spendono in

tutto ?

• Se vogliono dividere

la spesa, quanti soldi

deve mettere ciascun

ragazzo?

• Quanto costano tutte

le lattine?

• Quanto costano tutte

le focacce ?

• Quanti sono gli invitati?

• Perché solo 5 ragazzi ?

• Se sono così pochi

perché decidono di

comprare così tanta

roba da bere ?

• Perché hanno deciso di

spendere 22,70 € ?

• Come mai costano 60

centesimi le focacce ?

Domande “inattese”

INDOVINARE UN NUMERO

– Pensate un numero 6

– Moltiplicate per 5 30

– Sommate 3 33

– Moltiplicate per 4 132

– Aggiungete 12 144

– Moltiplicate per 5 720

Ora ditemi il risultato ed io indovinerò il numero

che avete pensato

720 6

INDOVINARE UN NUMERO

– Pensate un numero 6

– Moltiplicate per 5 30

– Sommate 3 33

– Moltiplicate per 4 132

– Aggiungete 12 144

– Moltiplicate per 5 720

x 5x 5x + 3 4(5x+3) = 20x+12 20x + 12 + 12 = 20x + 24 5(20x+24)=100x+120

720 –120 = 6*100 6

INDOVINARE LA DATA Pensa alla data del compleanno: G/M 12/09

Somma 4 al mese M 13

Moltiplica questo numero per 50 650

Ora somma a questo il giorno G

e poi ancora 5 667

Raddoppia il totale 1334

Ora ditemi il risultato ed io indovinerò la vostra data del

compleanno

1334 12 settembre

INDOVINARE LA DATA Pensa alla data del compleanno: G/M 12/09

Somma 4 al mese M 13

Moltiplica questo numero per 50 650

Ora somma a questo il giorno G

e poi ancora 5 667

Raddoppia il totale 1334

M M+4 50(M+4)=50M+200 50M+G+205 100M+2G+410 1334 – 410 = 924= 9*100 + 2*12 12/09

Modelli Matematici

Da sempre la matematica si è posta il problema (nel tentativo di ‘gestire’ la complessità del reale) di costruire rappresentazioni efficaci dei fenomeni della realtà: si sono così costruiti dei modelli matematici, che usano strumenti della matematica per rispondere a domande sul fenomeno prevedendone l’evoluzione.

Cosa è un Modello Matematico ?

Un modello matematico è una descrizione in termini matematici, cioè mediante funzioni, equazioni,…, di un fenomeno reale ed è in grado di descrivere i legami esistenti tra le grandezze caratteristiche del fenomeno. Ad esempio, i modelli matematici sono utilizzati per la descrizione della numerosità di una popolazione di individui, della velocità di un oggetto in caduta libera, della concentrazione di un reagente in una reazione chimica, dell’aspettativa di vita di una persona alla nascita, etc.

Matematizzare la realtà

Tradurre il problema dalla

realtà alla matematica • identificare gli aspetti matematici pertinenti a un

problema collocato nella realtà;

• rappresentare il problema in modo diverso, cioè organizzarlo secondo concetti matematici ed effettuare supposizioni adeguate;

• capire le relazioni tra il linguaggio del problema e il linguaggio simbolico e formale richiesto per capire il problema dal punto di vista matematico,

• trovare regolarità, relazioni e pattern;

• riconoscere aspetti isomorfi ad altri problemi già noti;

• tradurre il problema in termini matematici, cioè in un modello matematico

Lavorare sul modello matematico

• l’uso di diverse rappresentazioni e il passaggio da una all’altra;

• l’uso di un linguaggio simbolico, formale e tecnico e delle operazioni;

• la rifinitura e l’adattamento dei modelli matematici, l’associazione e l’integrazione dei modelli;

• l’argomentazione;

• la generalizzazione.

Interpretare e convalidare i risultati

• la comprensione delle potenzialità e dei limiti dei concetti matematici;

• la riflessione sulle argomentazioni matematiche e la spiegazione e la giustificazione dei risultati;

• la comunicazione del procedimento seguito e della soluzione trovata;

• la critica del modello e dei suoi limiti.

Giochi di carte

Gioco delle 21 carte es.

Gioco delle 20 carte 1 2

1

21

12

8

14

10

Gioco delle 21 carte Inizio

Fine 3 smazzata Fine 2 smazzata

Fine 1 smazzata

11

Gioco delle 20

(+20) carte

Generalizziamo il modello…

Variamo il numero q di carte

Che cosa cambia se varia il numero di carte per

mazzetto? Ad esempio: se si conta fino a 11

Ad esempio: se si conta fino a q ?

Generalizziamo il modello…

Variamo il numero q di carte

Che cosa cambia se varia il numero di carte per

mazzetto? Ad esempio: se si conta fino a 11

Ad esempio: se si conta fino a q ?

http://www.treccani.it/scuola/lezioni/in_aula/fisica/insegnare_fisi

ca_e_matematica/corridoni.html

Progetto Ma.Co.Sa. Il Dipartimento di Matematica dell’Università di Genova

ha dato vita a un progetto chiamato

MaCoSa (Matematica per Conoscere e per Sapere),

realizzando anche un testo gratuito in 2 volumi ; link:

http://macosa.dima.unige.it/sup1.htm;

http://macosa.dima.unige.it/sup2.htm

(i ricercatori hanno rinunciato ai Diritti d’Autore)

ma utilizzabile anche direttamente dal Web,

stampando eventualmente solo le pagine che si desiderano.

MaCoSa è ricco di spunti che legano la matematica al mondo reale e all’esperienza concreta,

Progetto PolyMath

Il progetto PolyMath http://areeweb.polito.it/didattica/polymath/

ha una raccolta di quesiti

http://areeweb.polito.it/didattica/polymath/htmlS/Archivio/Mappa/Problemiegiochi/ProbeSol.htm

ma anche una serie di lezioni che collegano la matematica alla Storia, dell’Arte, ad aspetti della

Realtà

http://areeweb.polito.it/didattica/polymath/htmlS/Archivio/Mappa/Argomenti/Matematicae.htm

Piano [email protected] e PQM

All’indirizzo web:

http://risorsedocentipon.indire.it/ si possono trovare tutte le proposte di formazione

finanziate coi fondi europei.

In particolare segnalo le attività del Piano [email protected] (per la scuola secondaria di II grado ma anche di I)

e quelle del Piano PQM

(possono essere utilizzate per il recupero…)

Laboratori del Sapere Scientifico

L’azione di sistema della Regione Toscana,

erede del Progetto Educazione Scientifica

http://eduscienze.areaopen.progettotrio.it

Sta producendo attività che saranno raccolte

in un data base all’indirizzo

http://www.regione.toscana.it/lss

Didattica laboratoriale

e valutazione • Dovremo imparare a legare consapevolmente la

valutazione alle scelte didattiche che l’insegnante opera.

• Occorre cercare nuovi strumenti e metodologie valutative per attività laboratoriali e metacognitive

• Dovremo rinunciare a ricercare metodi e criteri “assolutamente oggettivi” di valutazione, accettando che la valutazione non possa mai essere totalmente oggettiva; essa è soggettiva proprio in quanto coinvolge “soggetti” in una interazione reciproca.

Valutare : con quali strumenti ?

Esistono alcuni mezzi che permettono di dare un supporto oggettivo al procedimento soggettivo di valutazione. Tali mezzi, per essere efficaci, considerano il “processo” e non il “prodotto”, anche e soprattutto in occasione di attività laboratoriali:

• osservazioni continue e sistematiche (anche sulla base di griglie di lavoro o check-list);

• redazione e analisi di relazioni e/o “diari di bordo”;

• prove strutturate e non strutturate, su livelli diversi e con modalità diverse (pratiche, teoriche, operative);

• dialoghi specifici, anch’essi strutturati e non, riferiti a situazioni collegate a quanto fatto o appreso;

• autovalutazione da parte di tutti i soggetti interessati.

Studente Partecipazione Apprendimenti

Presenza Coinvolgimento Ruolo

propositivo

Sapere

(conoscenza)

Saper fare

(abilità)

A

B

C

D

Conclusioni

Come si vede, proprio queste modalità rendono la valutazione

a sua volta un fatto metacognitivo e di crescita, impegnando

competenze diverse e soprattutto coinvolgendo il soggetto

in approcci non usuali ma altamente educativi.

È comunque fondamentale che la valutazione non consideri

solo la singola performance ma il quadro generale, il trend

di crescita, sulla base di mete e obiettivi condivisi e con-

valutati coi mezzi sopra citati.

La valutazione diventa in questo modo “diagnosi”, anche al

fine di valutare lo scarto tra l’atteso e l’ottenuto e poter

“aggiustare il tiro” didattico/educativo al fine di superare

quello scarto


Recommended