+ All Categories
Home > Documents > LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro:...

LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro:...

Date post: 06-Aug-2020
Category:
Upload: others
View: 2 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
48
N on sono in molti, cre- diamo, a ricordare chia- ramente gli avvenimen- ti di quasi 34 anni fa. È il 5 set- tembre del 1972 quando, duran- te le Olimpiadi di Monaco, otto terroristi palestinesi del gruppo “Settembre Nero“, irrompono nottetempo nei quartieri della squadra israeliana, prendono in ostaggio 11 atleti israeliani per ottenere in cambio la liberazio- ne di 200 palestinesi detenuti in Israele. Ogni tentativo di media- zione del ministro degli Interni tedesco fallisce e, quando i ter- roristi con i loro prigionieri van- no in aeroporto e cercano di sa- lire sull’aereo che dovrebbe por- tarli in Egitto, uomini dei reparti speciali tedeschi aprono il fuo- co: nell’azione, tutti gli ostaggi, cinque terroristi e un poliziotto perdono la vita. La “festa dello sport” è insanguinata e il tragico episodio sbigottisce il mondo in- tero. Da più parti si levano voci autorevoli che chiedono la so- spensione delle Olimpiadi, ma il presidente del Cio, Brundage, è nettamente contrario e dichiara che il comitato olimpico non de- ve lasciarsi ricattare da “un pu- gno di terroristi”. Qualcuno potrebbe domandarsi: perché ricordiamo quel dramma- tico evento, proprio a poche setti- mane dalla chiusura dei Giochi Olimpici invernali di Torino 2006? Proprio perché ci siamo messi, come si dice, nei panni di quanti hanno avuto l’onere di organizza- re e di gestire quell’evento così importante. E nessuno può disco- noscere come tutto si sia svolto nel migliore dei modi e che quei giochi saranno ricordati a lungo, per i risultati conseguiti sulle piste e sui campi come per la capacità, ampiamente dimostrata, di gestire l’evento sotto tutti i profili. E ci ri- feriamo alla logistica, alle cerimo- nie di apertura, di premiazione, di chiusura ecc. già il terrorismo, legato soprat- tutto alla questione palestinese, oggi il fenomeno è cresciuto in dimensioni e pericolosità, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, la nascita di Al Qaeda, l’Iraq, le bombe di Madrid e di Londra, ancora la questione palestinese. Senza trascurare i potenziali ri- schi che potevano provenire dai nostrani “sfascisti”, dai no-global ai no-tav. Questi ultimi, partico- larmente temuti, non per il ri- schio di attentati ma per il danno che avrebbero potuto portare mettendo in crisi l’organizzazio- ne. Sarebbe bastato bloccare qualche strada o stazione per rendere difficile o impossibile lo sviluppo regolare delle comples- se attività legate all’Olimpiade, per acquisire “visibilità”, come 1 UNUCI n. 3/4 marzo/aprile 2006 LA DODICESIMA MEDAGLIA Il ruolo delle Forze Armate e della sicurezza in un Paese democratico. È argomento ri- corrente nelle conversazioni del Presidente Nazionale. Ed è giusto, noi ci permettiamo di aggiungere, che sia così, perché il ruolo fondamentale del nostro Sodalizio è quello di offrire costante sostegno agli uomini e alle donne che operano per il bene del Paese, in ogni luogo e in ogni circostanza. Questa volta lo spunto è offerto dalle recenti Olim- piadi invernali di Torino, occasione nella quale le Forze Armate e le Forze di Polizia hanno offerto un contributo di altissimo rilievo, in tutti i campi, da quello logistico a quello della sicurezza. Per finire a quello dei lusinghieri risultati sportivi. Con il triste ri- cordo della tragica Olimpiade del 1972, funestata da una strage terroristica, e guar- dando alla recente manifestazione di Torino, all’insegna della gioia e dell’amicizia, il Presidente Nazionale ci guida ad un interessante parallelismo fra l’impegno del con- corso alle Olimpiadi e quello in terra straniera per la pace e la ricostruzione. “Ma ci riferiamo soprattutto alla questione sicurezza, gestita in modo esemplare”. Ma ci riferiamo, soprattutto alla questione sicurezza, gestita in modo esemplare. E non dimenti- chiamo che se nel 1972 esisteva era stato con le deviazioni impo- ste al percorso della Fiaccola nei giorni che hanno preceduto l’a- pertura dei Giochi.
Transcript
Page 1: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

N on sono in molti, cre-diamo, a ricordare chia-ramente gli avvenimen-

ti di quasi 34 anni fa. È il 5 set-tembre del 1972 quando, duran-te le Olimpiadi di Monaco, ottoterroristi palestinesi del gruppo“Settembre Nero“, irrompononottetempo nei quartieri dellasquadra israeliana, prendono inostaggio 11 atleti israeliani perottenere in cambio la liberazio-ne di 200 palestinesi detenuti inIsraele. Ogni tentativo di media-zione del ministro degli Internitedesco fallisce e, quando i ter-roristi con i loro prigionieri van-no in aeroporto e cercano di sa-lire sull’aereo che dovrebbe por-tarli in Egitto, uomini dei repartispeciali tedeschi aprono il fuo-co: nell’azione, tutti gli ostaggi,cinque terroristi e un poliziottoperdono la vita. La “festa dellosport” è insanguinata e il tragicoepisodio sbigottisce il mondo in-tero. Da più parti si levano vociautorevoli che chiedono la so-spensione delle Olimpiadi, ma ilpresidente del Cio, Brundage, ènettamente contrario e dichiarache il comitato olimpico non de-

ve lasciarsi ricattare da “un pu-gno di terroristi”.Qualcuno potrebbe domandarsi:perché ricordiamo quel dramma-tico evento, proprio a poche setti-mane dalla chiusura dei GiochiOlimpici invernali di Torino 2006?Proprio perché ci siamo messi,come si dice, nei panni di quantihanno avuto l’onere di organizza-re e di gestire quell’evento cosìimportante. E nessuno può disco-noscere come tutto si sia svoltonel migliore dei modi e che queigiochi saranno ricordati a lungo,per i risultati conseguiti sulle pistee sui campi come per la capacità,ampiamente dimostrata, di gestirel’evento sotto tutti i profili. E ci ri-feriamo alla logistica, alle cerimo-nie di apertura, di premiazione,di chiusura ecc.

già il terrorismo, legato soprat-tutto alla questione palestinese,oggi il fenomeno è cresciuto indimensioni e pericolosità, dopol’attentato alle Torri Gemelle, lanascita di Al Qaeda, l’Iraq, lebombe di Madrid e di Londra,ancora la questione palestinese.Senza trascurare i potenziali ri-schi che potevano provenire dainostrani “sfascisti”, dai no-globalai no-tav. Questi ultimi, partico-larmente temuti, non per il ri-schio di attentati ma per il dannoche avrebbero potuto portaremettendo in crisi l’organizzazio-ne. Sarebbe bastato bloccarequalche strada o stazione perrendere difficile o impossibile losviluppo regolare delle comples-se attività legate all’Olimpiade,per acquisire “visibilità”, come

1

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

LA DODICESIMAMEDAGLIA

Il ruolo delle Forze Armate e della sicurezza in un Paese democratico. È argomento ri-corrente nelle conversazioni del Presidente Nazionale. Ed è giusto, noi ci permettiamodi aggiungere, che sia così, perché il ruolo fondamentale del nostro Sodalizio è quellodi offrire costante sostegno agli uomini e alle donne che operano per il bene del Paese,in ogni luogo e in ogni circostanza. Questa volta lo spunto è offerto dalle recenti Olim-piadi invernali di Torino, occasione nella quale le Forze Armate e le Forze di Poliziahanno offerto un contributo di altissimo rilievo, in tutti i campi, da quello logistico aquello della sicurezza. Per finire a quello dei lusinghieri risultati sportivi. Con il triste ri-cordo della tragica Olimpiade del 1972, funestata da una strage terroristica, e guar-dando alla recente manifestazione di Torino, all’insegna della gioia e dell’amicizia, ilPresidente Nazionale ci guida ad un interessante parallelismo fra l’impegno del con-corso alle Olimpiadi e quello in terra straniera per la pace e la ricostruzione.

“Ma ci riferiamo soprattuttoalla questione sicurezza, gestitain modo esemplare”.

Ma ci riferiamo, soprattutto allaquestione sicurezza, gestita inmodo esemplare. E non dimenti-chiamo che se nel 1972 esisteva

era stato con le deviazioni impo-ste al percorso della Fiaccola neigiorni che hanno preceduto l’a-pertura dei Giochi.

Page 2: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

2

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Non spetta certamente a noi, co-me istituzione, assegnare pagelleo dare giudizi ma, come italiani,come cittadini comuni, non pos-siamo che compiacerci per co-me le cose si sono svolte. Senza,cioè, alcun problema, alcun se-gnale di pericolo, di turbamen-to. Dove vogliamo arrivare?Guardate per un momento ledue fotografie che, secondo noi,esprimono il senso di quantopensiamo e vogliamo condivide-re con i lettori. Non pretendia-mo che tutti siano d’accordo, masperiamo che il nostro suggeri-mento sia interpretato come uninvito alla riflessione. Sono duemomenti storici, distanti 34 annil’uno dall’altro. Uno, quello del-la fotografia di destra, rappre-senta un attimo cruciale dell’O-limpiade della paura, della stra-ge, del sangue. Anche in questocaso non giudichiamo.

mo, essere tutti soddisfatti e or-gogliosi del grande successo.Un successo a tutto campo, co-me abbiamo già accennato. Sul-la grande manifestazione che l’I-

talia ha avuto l’onore e l’oneredi organizzare, tutto è stato det-to e scritto dagli organi di infor-mazione, specialmente la televi-sione. Televisione che ci ha fat-to vivere in diretta le emozionidelle gare e quelle delle sugge-stive cerimonie di apertura e dichiusura. Cerimonie - sia dettoper inciso - nelle quali abbiamonotato, con soddisfazione, se-gnali palesi di riscoperta dell’or-goglio nazionale, di una gioiosapresenza del Tricolore, dell’“Ita-lian Style”, di un’esibizionecompiaciuta di valori, quasi di-menticati, della nostra storia,cultura e tradizioni come da

“...il Tricolore al Carabiniere simbolostorico della sicurezza del nostro Paese”.

tempo non accadeva di vedere.Così è stato anche per le ceri-monie di premiazione nella stu-penda Piazza Castello di Torino,con l’inno di Mameli cantato agran voce e festoso sventolio diTricolori. Sappiamo tutti che lapartecipazione “azzurra” si èconclusa con il soddisfacente“bottino” di 11 medaglie: 5 Orie 6 Bronzi.

Fu la sorpresa a giocare il suoruolo e a mettere in scacco l’ap-parato di sicurezza. Vinsero laragionevolezza e la convinzioneche il mondo civile non dovesse

cedere al ricatto di una mino-ranza. I giochi continuarono.Nella fotografia di sinistra unagiovane donna consegna il Tri-colore al Carabiniere - simbolostorico della sicurezza del no-stro Paese - perché lo issi sulpennone più alto dello Stadiodel Ghiaccio all’inizio dell’Olim-piade della gioia, del sorriso,dell’amicizia. A manifestazioneconclusa possiamo, e dobbia-

“...su 21‘medagliati’complessivi,fra disciplineindividualie di squadra,ben 18 indossanol’uniforme”.

Page 3: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

Sappiamo anche che è altissimala percentuale di queste meda-glie conquistata da atleti appar-tenenti ai gruppi sportivi delleForze Armate e dei Corpi Armatidello Stato. I numeri parlanochiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individualie di squadra, ben 18 indossanol’uniforme. Possiamo, quindi, af-fermare che ancora una voltaemerge con chiarezza la bontàdelle scelte adottate per pro-muovere la diffusione dellosport fra i giovani e per incenti-vare e favorire la loro partecipa-zione alle grandi manifestazioninazionali e internazionali. E, conquesto, contribuire ad accresce-re il prestigio italiano nel mon-do. Ma non è nemmeno questol’argomento che ha spinto la no-stra riflessione. Il motivo vero èche noi riteniamo di dover asse-gnare un’altra medaglia, la dodi-cesima, ovviamente simbolica,ma altrettanto splendente, dimetallo nobile, da conferire contutto il cuore a quanti, in modonon vistoso, hanno dato un con-tributo irrinunciabile alla perfettariuscita della XX Olimpiade In-vernale. Ci riferiamo alle mi-gliaia di militari di ogni gradoche, coordinati dal ComandoOperativo delle Forze Aeree edal Comando delle Truppe Alpi-ne, si sono occupati della sicu-rezza dei siti olimpici. La com-plessa macchina del concorsoalla sicurezza è scattata in armo-nia con le esigenze rappresenta-te dal Ministero dell’Interno edal Comitato Organizzatore deiGiochi (TOROC). Ci limitiamo aricordare, a titolo di esempio,che il Capo di Stato Maggioredella Difesa ha autorizzato, frale esigenze primarie: il potenzia-mento del dispositivo di difesaaerea, a cura dell’AeronauticaMilitare; le misure di restrizionedello spazio aereo al volo civile;la realizzazione di un sistema

informativo geospaziale (GIS), acura dell’IGM; la vigilanza dei si-ti olimpici, a cura dell’Esercito,nell’ambito dell’Operazione“Domino”.Altri uomini sono stati impiegatinella preparazione delle piste ein concorsi di ogni tipo, da quel-lo sanitario a quello logistico; 170i conduttori di automezzi; oltre70 i conduttori di mezzi speciali.Una collaborazione numerica-mente e qualitativamente rilevan-te, in alcuni settori decisiva. Per-ché la medaglia? La dodicesimamedaglia, secondo noi, va con-cessa per più di un motivo. Pri-ma di tutto perché, pur nella do-vizia delle informazioni e dei ser-vizi sui Giochi, ci sembra neglet-ta proprio questa partecipazionesilenziosa, ancorché preziosa, epoco vistosa. Se si fa eccezione,ovviamente, per le riprese e i pri-mi piani, occasionali, nel corsodelle cerimonie ufficiali.

ni internazionali di cui l’Italia èparte hanno più volte espressoper le attività condotte dalle no-stre unità nelle numerose opera-zioni di pace nelle quali ancoraoggi sono impegnate. Tale ap-prezzamento è anche testimo-niato dagli importanti incarichidi comando che nel corso del2005 sono stati assegnati all’Ita-lia. Circa 9000 nostri militari, ri-cordiamo, sono tuttora presentinelle più diverse aree del mon-do e non per portare la guerra.Hanno aiutato ed aiutano uomi-ni, donne, bambini a riprenderela convivenza civile, dopo annidi oppressione, repressione,persecuzione. Hanno aiutato edaiutano a far funzionare gli uffi-ci, gli ospedali, i servizi. Hannoaiutato ed aiutano le forze mili-tari e le polizie locali a struttu-rarsi secondo i principi delloStato di diritto. Non hanno pre-teso nulla, ma dato molto, in

3

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

“...vuol dire che il Paeseha fiducia nelle Forze Armatee che queste funzionano”.

Un altro motivo, certamente ilpiù rilevante, discende da unasemplice considerazione. Se ilconcorso è stato chiesto alla Di-fesa dalle istituzioni responsabilidella grande manifestazionevuol dire che il Paese ha fiducianelle Forze Armate e che questefunzionano, grazie anche alprofondo processo di rinnova-mento avviato negli anni scorsie tuttora in corso. Anche perquesto, oggi le Forze Armate so-no in grado di operare in uncontesto internazionale in cui lapace e la stabilità sono minac-ciate da nuovi pericoli quali ilterrorismo e la potenziale diffu-sione di armi di distruzione dimassa. Ed è unanime, a livellointernazionale, la considerazioneche i Governi e le Organizzazio-

ogni senso.Queste considerazioni c’induco-no ad un parallelismo: il concor-so fornito in occasione delleOlimpiadi non è altro che l’im-magine speculare ravvicinata diquanto le Forze Armate e dellasicurezza fanno in tante aree delnostro tormentato pianeta. Sipuò dialogare, discutere su mo-dalità, opportunità e convenien-ze, ma una cosa deve esserechiara a tutti: che esse svolgonoil compito loro assegnato concapacità, senso del dovere, uma-nità sempre ed ovunque, indi-pendentemente da qualsiasi in-teresse di parte.E questo è il ruolo che devonoavere in un Paese democratico.

Il Presidente NazionaleGen. C.A. F. Pietro MURARO

Page 4: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

4

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

A vete mai provato a chiu-dere gli occhi e a cammi-nare nella casa dove vive-

te e della quale conoscete ognidettaglio, ogni percorso, la dispo-sizione di ogni mobile, di ogniostacolo? Non è facile, e fa paura,mette addosso una strana sensa-zione di angoscia. Provate a chiu-dere gli occhi e a lanciarvi, unpaio di sci ai piedi, lungo un pen-dio ripidissimo, sulla neve ghiac-ciata, in un percorso obbligato,articolato e disseminato di paletti.Credo che nessuno abbia maiprovato, ma deve essere terribil-mente difficile. Eppure ci sonopersone che queste cose le hannofatte, le fanno e si misurano an-che in gare ad alto livello comequelle di un’Olimpiade, anche sesi chiama Paralimpiade ed è ri-servata ad atleti che oggi usiamochiamare “diversamente abili”,quasi provassimo vergogna per-ché disponiamo di un fisico nor-male, senza menomazioni, conge-nite o acquisite malauguratamen-te ad un certo punto dell’esisten-za. Il nostro Presidente Nazionaleha conferito - e credo che siamotutti d’accordo con la sua decisio-ne - la dodicesima medaglia ai no-stri militari, che si sono impegna-ti e non sono mai stati nel cer-chio di luce dei riflettori, né sonosaliti sui gradini del podio per ri-cevere medaglie. Forte di questoesempio mi permetto di propor-re una tredicesima medaglia,quella che dedichiamo a tutti gliatleti delle Paralimpiadi, per quel-lo che di buono e di importanteci possono insegnare il loro im-pegno e il loro coraggio. La loro è

una lezione estrema del sensodella vita e della dignità. Grazie!Giova ricordare che anche a que-sta manifestazione le Forze Ar-mate hanno dato un contributoindispensabile in termini di assi-stenza logistica, sportiva e di si-curezza di tutti gli impianti,

Chi ha praticato lo sci alpino sa be-ne quale emozione si provi nell’af-frontare un pendio, ancorché di mo-desto dislivello, con gli sci ai piedi.Si comincia con la tecnica a “spazza-neve” e si raggiunge una velocitàveramente modesta in quel “campet-to” dei principianti, ma la paura por-ta istintivamente, per frenare la cor-sa, a reclinarsi su un fianco e a ter-minare la “discesa” con il fondoschiena. Chi avrà coraggio prose-guirà con gli sci paralleli e apprez-zerà la gioia di scendere velocemen-te sulle piste azzurre, poi sulle rossee, infine, sulle nere. Sentirà l’aria fre-sca che gli accarezza il volto, sentiràil fruscìo degli sci sulla neve, arri-verà in fondo per poi risalire ancoraper un’altra discesa e un’altra anco-ra. Nello sci agonistico, si sa, la di-sciplina più impegnativa è la discesalibera, con pendii ripidissimi, salti,cambiamenti di direzione e velocitàelevatissime. Una disciplina che ri-chiede forza fisica, resistenza e, so-prattutto, molto coraggio. Meritanoammirazione, pertanto, quegli atletiche affrontano allenamenti faticosi estressanti per presentarsi al via nellegare più importanti della Coppa delMondo o dei Giochi Olimpici. Finqui tutto bene; se il fisico è adatto,gli allenamenti idonei, la scelta deimateriali curata in ogni dettaglio e ilcoraggio non manca. Quello che

stupisce e commuove è il fatto chequelle stesse discipline vengano pra-ticate anche da persone, da atleti cuila sorte non ha dato, o ha fatto per-dere nel corso degli anni, l’integritàfisica. Leggere che un atleta “nonvedente” ha vinto una medaglia nel-la discesa libera stupisce ed emozio-na. L’atleta scende lungo il pendiocondotta, con l’uso di un megafonoo di un trasmettitore, dalla voce diuna guida che lo precede lungo ilpercorso dandogli ordini secchi, pre-cisi. Sciano e si battono in tutte lediscipline, dall’Hockey al fondo, alloslalom, al gigante, persone cui man-ca un braccio, entrambe le gambe, osono mutilate in altre parti del cor-po. Ma la cecità è la menomazioneche maggiormente penalizza unapersona che vive un’esistenza “nor-male”; figuriamoci un atleta. La ce-cità comporta una sorta di isolamen-to totale; si vive non al buio, ma nelnulla (affermazione di una protago-nista dei giochi). Abbiamo letto testi-monianze dolorose, sconvolgenti,ma abbiamo anche attinto, dal com-portamento e dalle testimonianze diquesti atleti dai nervi d’acciaio unasorta di gioia, di voglia di vivere …e di vincere. Sono persone toccateda una sorte terribile ma che non siconsiderano vinte e vogliono com-petere nel campo agonistico comein quello della vita lavorativa, dellafamiglia, della società. Per questo,noi pensiamo che, al di là delle me-daglie conquistate singolarmente sulcampo, queste persone meritino, tut-te insieme, una medaglia simbolica,appunto la tredicesima, da parte ditutti noi, ed un corale, caloroso ab-braccio.

Adolfo Alemanno

DIVERSAMENTE ABILIAlla proposta, di cui al mio editoriale, di una simbolica dodicesima medaglia alle Forze Armate e diPolizia impegnate a garantire il corretto svolgimento delle recenti Olimpiadi Invernali, il Gen. Ale-manno rilevava l’opportunità di un’altra medaglia - simbolo per tutti i partecipanti alle Paraolimpiadi.Giusta l’osservazione: anche se non riguarda a stretto rigore il settore di nostro specifico interes-se, che è quello militare, il fatto rilevato attiene a pieno titolo alla Società di cui siamo parte e co-stituisce esempio di fiducia e di coraggio meritevole di attenzione e riflessione.Da questa considerazione nasce “Diversamente abili”, quasi un supplemento di editoriale, delquale siamo grati al Gen. A. Alemanno, nostro Direttore Responsabile.

Il Presidente Nazionale

Page 5: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

5

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

V enerdì 27 aprile, alle 08.50 ora locale(06.50 ora italiana), lungo una stradaa sud ovest dell’abitato di Nasiriyah

una pattuglia del Contingente italiano, com-posta da quattro veicoli protetti del Reggi-mento Carabinieri della MSU (MultinationalSpecialized Unit) con a bordo un Ufficialedell’Esercito, 15 militari dell’Arma dei Carabi-nieri ed un graduato della Polizia Militare ru-mena venivano coinvolti nell’esplosione di unordigno posto al centro della carreggiata.L’Ufficiale dell’Esercito, due Sottufficiali deiCarabinieri ed il Caporale della Polizia Milita-re rumena sono deceduti. Un terzo Sottuffi-ciale dei Carabinieri è rimasto gravemente fe-rito ed attualmente si trova ricoverato pressol’ospedale da campo italiano. Sul posto sonointervenuti immediatamente i soccorsi e di-verse pattuglie del Contingente italiano che,con l’ausilio della polizia locale, hanno prov-veduto a mettere in sicurezza l’area. Il convo-glio si stava recando al PJOC (Provincial JointOperation Centre, la sala operativa integratadelle Forze di sicurezza della Provincia) dovei militari coinvolti nell’attacco avrebbero do-vuto svolgere il loro regolare servizio per leconsuete attività di coordinamento con le For-ze di sicurezza locali nel controllo del territo-rio. I militari coinvolti nell’esplosione sono:Capitano dell’Esercito Ciardelli Nicola, effetti-vo al 185° Reggimento Paracadutisti Ricogni-zione Acquisizione Obiettivi “Folgore” di Li-vorno, deceduto; Maresciallo Capo dei Cara-binieri Lattanzio Franco, effettivo al ComandoProvinciale Carabinieri di Chieti, deceduto;Maresciallo Capo dei Carabinieri De TrizioCarlo, effettivo al Comando Provinciale di Ro-ma - Nucleo Radiomobile, deceduto. Il Mare-sciallo Aiutante s.UPS dei Carabinieri, Frassa-nito Enrico, effettivo al Comando Provincialedei Carabinieri di Verona, è rimasto ferito edattualmente si trova ricoverato presso l’ospe-dale da campo italiano di Nasiriyah. Le suecondizioni sono gravi. Nell’esplosione è dece-

duto anche il Caporale della Polizia rumenaHancu Bogdan.Fin qui lo scarno e tecnico comunicato, dira-mato dallo Stato Maggiore della Difesa nellastessa mattinata del 27 aprile scorso, quandole agenzie di stampa cominciavano a batterela notizia e il dolore e lo sdegno ci stringeva-no come in una morsa e ci facevano tornarealla memoria la terribile strage del novembre2003. Queste note le scriviamo cinque giornidopo, quando ormai si sono conclusi i solennifunerali di Stato, alla presenza del Presidentedella Repubblica e dei massimi rappresentantidelle istituzioni, che una folla commossa haseguito, tributando un caloroso applauso al-l’uscita delle salme dalla Basilica di SantaMaria degli Angeli. Quello di applaudire è unmodo nuovo di testimoniare la propria pre-senza e i propri sentimenti in occasione di ce-rimonie funebri. Nuovo, inconsueto, ma effi-cace, perché fa capire quanto forti siano que-sti sentimenti. Non sappiamo e non possiamodire se siano di rabbia, di affetto, di solida-rietà, forse un po’ tutto insieme. Noi diciamosoltanto che quell’applauso è molto più fortedi quel grido infame: “10, 100, 1000 Nasi-riyah” che si ripete, ormai, troppo spesso. Èun grido che ci fa rabbrividire, ci rattrista, ciaddolora, ma non ci preoccupa, perché sap-piamo che è espressione solo di una mino-ranza “moralmente analfabeta”. Condivi-diamo pienamente, perciò, le parole pronun-ciate dall’Ordinario Militare, Mons. AngeloBagnasco, nell’omelia. “Il cuore dell’Italia -ha detto - è qui e pulsa per i Caduti di unnuovo vile attentato terroristico. Sono vitespente da un lampo, in modo brutale e con to-tale disprezzo della vita umana mentre eranointenti al generoso adempimento della missio-ne di pace. Il loro spirito non abbandonerà ilnostro popolo, giustamente fiero di questi suoifigli che volevano fare del bene, innanzituttoai più deboli”.

Il Presidente Nazionale

“Quelle vite spenteda un lampo”

Ancora sangue italiano a Nasiriyah

Page 6: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

6

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Il comando e controllo

Q uando da bambini andavamo a scuola,quella di una volta non quella di oggi,sperimentavamo sulla nostra pelle il

concetto di Comando e Controllo. Non sapeva-mo di essere oggetti e soggetti di quella natura,né potevamo saperlo visto che il Comando eControllo è stato più o meno catalogato a partiredagli anni ’80, eppure la sequenza degli eventi siconfaceva perfettamente alla sua logica.La maestra, suprema raffigurazione del Potere As-soluto, decretava che bisognava fare i compiti acasa e con questo esercitava la funzione del Co-mando, il giorno dopo esercitava quella del Con-trollo, verificando se i Compiti erano stati fatti.I due primi cardini del concetto di quello chesarebbe poi stato chiamato C2, che sarebberopoi le due “C” di Comando e Controllo in Italia-no e Command and Control in inglese, eranofissati.Tuttavia la maestra si spingeva oltre e dopoaver verificato “se” i compiti erano stati fatti,passava ad una fase successiva: il “come” eranostati fatti. Sulla base dei risultati prendeva le“misure” del caso che potevano andare dall’ul-teriore spiegazione per chi non era riuscito perincapacità, alla bacchettata sulle dita per chinon era riuscito per dolo.L’esempio apparrà banale, ma rende l’idea co-me il concetto di Comando e Controllo sia insi-to nella mentalità umana che lo elabora conti-

nuamente per l’esecuzione di tutte le sue azio-ni, sia semplici, sia complesse.Per le azioni semplici, quale per esempio puòconsiderarsi l’accendere o spegnere la lucequando si lascia una stanza (buona cosa per ri-sparmiare energia), il cervello umano non fatroppe elaborazioni, al Comando “esco” fa se-guito la Misura “spengo” ed infine il Controllo“luce spenta” che chiude il ciclo.Tuttavia lo stesso cervello non agisce semprecosì semplicemente, ma elabora ordini, dati einformazioni in modo estremamente complesso.Per esempio immaginiamo di essere alla guidadell’auto ad un incrocio trafficato. Il cervello,prima di emettere l’ordine ai muscoli di “gira-re” lo sterzo, elabora le informazioni che rice-ve e le correla con i dati disponibili. Determi-na dove sono i pedoni, a che velocità si muo-vono, di che colore è il semaforo, quale traiet-toria seguono le auto che sopraggiungono dasinistra e da destra e solo quando tutto il pa-norama della “banca dati” assegnata per l’atti-vazione della procedura dello “svoltare” ècompleto, rilascia l’ordine ai muscoli di girarelo sterzo.Il ciclo inoltre non finisce con l’ordine perché,durante la sua esecuzione verifica, istante peristante, la correlazione dei parametri memoriz-zati. Verifica cioè che il semaforo continui adessere verde, verifica che le traiettorie dei veico-li siano coerenti con quelle che erano state pre-se a riferimento e, se necessario, attiva le “misu-

Il Comando e il ControlloCon questo articolo si apre una finestra sull’evoluzione tecnico-scientifica delle ForzeArmate moderne, con specifico riferimento agli assetti elettronici. Il taglio editoriale as-segnato agli articoli è orientato per una facile lettura destinata a coloro che, pur se in-teressati a questo tipo di argomenti, non dispongono delle conoscenze tecniche specia-listiche e che pertanto non trovano beneficio dalla lettura delle riviste specializzate. Gliarticoli, scritti dal T.Col. Gars Luciano CASANI dell’A.M., sono stati pertanto concepitida un Ufficiale ad uso di altri Ufficiali che possano così essere aggiornati sulle temati-che delle nuove tecnologie trattate nelle loro caratteristiche principali più interessanti esignificative, senza però scendere nei dettagli tecnici. Questa serie si apre con il Co-mando e Controllo e proseguirà con i sensori radar, i protocolli di scambio dati per iltramite di reti di distribuzione dati e si concluderà con le nozioni di guerra elettronica.Nel ringraziare il T.Col. Luciano Casani per la sua disponibilità a collaborare con larivista invito i lettori a formulare commenti e suggerimenti per meglio adattare neltempo la rubrica agli argomenti che dovessero emergere.

Page 7: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

re di controllo” per modificare l’ordine o agiresul freno e annullare l’ordine stesso.Chiunque sia alla guida di mezzi, siano essi ipropri piedi o velivoli da combattimento, è sog-getto alla buona esecuzione della funzione diComando e Controllo.Se il processo di Comando e Controllo è impre-ciso le conseguenze negative sono proporzionalial margine di errore commesso, si va dalla di-storsione alla caviglia di chi cammina, perchè lafunzione di Controllo del territorio non ha vistola buca nel terreno o, se l’ha vista, la “misura” dicontrollo non è stata attivata per tempo, ovveronon è stato inviato l’ordine giusto alle gambe, al-la perdita del velivolo o peggio della vita.Ora che i concetti fondamentali sono stati assi-milati risulterà più semplice affrontare le proble-matiche connesse all’esercizio del Comando eControllo ed inizieremo dall’Aeronautica Milita-re, sia perché è l’arma di appartenenza di chiscrive, ma soprattutto perché utilizza e si oppo-ne ai mezzi più veloci, fatto che obbliga a con-tenere al minimo possibile i tempi di elabora-zione del Controllo a sostegno delle decisioni diComando, altrimenti si diviene spettatori dell’e-vento, ma non lo si domina.Prima di tutto occorre catalogare e definire conaccuratezza quale scopo di prefigge il Sistemadi Comando e Controllo e contro a quale ipote-si di minaccia deve opporsi.Pensiamo a ciò che accadde l’11 settembre del2001 a New York. La nazione più fornita di siste-mi di Comando e Controllo al mondo si ritrovòper un tempo infinitamente lungo pressoché im-potente a fronteggiare un evento non previsto.Non era importante che l’evento fosse imprevi-sto, ma che un tale evento non fosse stato cata-logato come una possibile minaccia.I sistemi di Difesa Aerea erano infatti “calibrati”per scoprire, intercettare ed eliminare una mi-naccia proveniente dall’esterno, non generatada un velivolo di linea civile e per di più anchedecollato da un aeroporto nazionale.In quel contesto terribile il tempo di reazione si èallungato per quel tanto sufficiente a consentireall’estemporaneo nemico di metter a segno il suoproposito. Oggi un’azione del genere, ancorchésempre possibile, avrebbe probabilità di riuscitapressochè nulle e non perché i sistemi di avvista-mento siano migliorati, ma perché gli algoritmi dicalcolo associati ai sistemi di Comando e Control-lo sono stati adeguati al nuovo tipo di minaccia.La banca dei dati disponibili, il cosiddetto data-base, acquisita pertanto una valenza maggiore

quanto più complessa sia l’elaborazione che de-ve essere eseguita. Se prima infatti i sistemi mi-litari si limitavano ad osservare il traffico civileal solo scopo di verificarne la correlazione frapiano di volo e posizione nello spazio, per poilasciare il velivolo nelle mani del controllo deltraffico aereo civile, oggi ogni oggetto volante,a meno dei velivoli militari amici di posizioneconosciuta, sono seguiti passo passo ed i siste-mi di difesa sono pronti all’azione in caso di va-riazione dalla rotta prestabilita.Stabilita la natura della minaccia si costruisce labanca dati, o meglio, nel linguaggio corrente si“popola” il database.

Il DatabaseNell’esempio della guida di un’auto ad un in-crocio il database si popolava di informazionipredefinite quali il semaforo, i pedoni, le autoetc. Lo stesso procedimento si applica agli sce-nari di possibile impiego operativo: prima si po-pola il database con le informazioni, poi si inte-ragisce con esso prelevandone i dati, correlan-doli con altre informazioni ed elaborando i ri-sultati mediante “algoritmi”, ovvero elaborazionimatematiche.A titolo di esempio immaginiamo che un velivo-lo civile identificato e conosciuto, devii dallarotta senza averne l’autorizzazione. Il sistema dicalcolo del sistema di Comando e Controllo perprima cosa deve essere in grado di accorgersiche il velivolo ha cambiato rotta, poi dovrà for-nire tutte le informazioni relative al velivolo ecalcolare quanto tempo occorrerà per raggiun-gere dalla sua posizione attuale, l’ipoteticoobiettivo da proteggere. Inoltre fornirà i dati egli ausili per l’attuazione delle misure di Con-trollo, ovvero da quale base aerea si potrà de-collare per l’intercettazione, quanto tempo siimpiegherà, in quale punto nello spazio avverràl’intercettazione. Sulla base delle informazionielaborate il Comandante possederà tutti gli ele-menti utili a prendere le decisioni in armoniacon le regole d’ingaggio applicabili.L’esempio è molto semplificato e dà appenaun’idea di quanto complessa possa essere unabanca dati di un Sistema di Comando e Control-lo. Nella realtà le quantità di informazioni chevi sono immagazzinate sono innumerevoli: sipassa dallo stato di prontezza degli aeroporti,dalla loro agibilità, dal numero dei piloti, dallasituazione meteo, dal carburante, dal tipo di ar-mi, dagli assetti elettronici, ai medicinali, alle 7

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Page 8: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

8

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

munizioni, alle parti di ricambio, ai materialiconsumabili e, per quanto si tenterà di porre laparola fine, si troveranno sempre nuovi elemen-ti da aggiungere.Assumiamo perciò di aver popolato il “databa-se”. Occorre adesso utilizzarlo e, a seconda dicome lo si interroga il sistema di C2 muta la suaconfigurazione d’impiego.Si possono pianificare le attività emanando gliordini per un’azione che dovrà avvenire neltempo a breve, media o lunga scadenza, ovverodi pianificazione o si possono seguire le attivitàcorrenti, quelle che nel gergo aeronautico sonochiamate operation “real time” in “tempo reale”.Nel primo caso si acquisiscono le informazionidi “intelligence”, dell’ordine di battaglia sia deimezzi sia delle componenti elettroniche delleforze opponenti e si pianificano le operazioniconseguenti.Nella fase di pianificazione si preleva dal data-base ciò che serve per elaborare le decisioni diComando e contemporaneamente lo si popolacon le informazioni che via via si rendono di-sponibili e si accumulano, fino a che si raggiun-ge il massimo risultato possibile compatibilecon le informazioni di cui si è in possesso.Ne conseguono una serie di disposizioni che ilComandante emana sotto forma di ordini la cuieseguibilità è verificata con l’ausilio di sistemi disimulazione elettronica in modo da eliminare glierrori, sempre in agguato e sempre possibili.Se le simulazioni non rivelano che i velivoli ordi-nati di andare a destra vadano invece a sinistra,si valida il piano e il Comandante, attraverso il si-stema di Comando e Controllo, emana l’ordine.

L’OrdineSpiegare ad un militare cosa sia un ordine appa-re pleonastico. Tuttavia per disegnare il modellomatematico al quale deve uniformarsi un’azioneper poter essere riconosciuta da un sistemainformatico, occorre definirlo in senso logico.L’ordine pertanto può essere definito in quella se-rie di disposizioni che consentono l’avvio, l’esecu-zione e la conclusione di un’operazione militare.Per lo scopo dell’articolo ci si sofferma su unsolo aspetto significativo dell’ordine trasmessoper via informatica, la sua “sicurezza”.L’ordine, indipendentemente dalla sua efficaciao adeguatezza alla situazione che esula dagliaspetti tecnici del C2, deve avere una sua speci-fica caratteristica di “sicurezza” intrinseca, inmodo tale che chi riceve l’ordine sia:

• certo della sua provenienza;• sicuro che chi lo ha emanato abbia il titoloper farlo;• certo della sua validità;• certo che l’esecuzione sia di sua competenza;• sconosciuto nei suoi contenuti al nemico;• in grado di attivare le misure richieste.Nei film di guerra tutto ciò appare ovvio e faci-le, nella realtà lo è molto meno.Le energie e le risorse spese per garantire i pun-ti suesposti sono ingenti perché di sicurezza, omeglio per carenza di sicurezza, si può morire.I sistemi informatici associati al C2 consentono in-fatti elaborazioni di una mole di dati enorme intempi rapidissimi, per consentire di fornire al Co-mandante la piena visibilità su quanto a lui neces-sita per prendere le decisioni. Ma se per coinci-denza o “dolo” una o più informazioni sono inaffi-dabili il Sistema C2 potrebbe divenire una formida-bile arma nelle mani del nemico per distruggerci.Per massima esemplificazione supponiamo chedurante la fase di pianificazione di un’operazio-ne un velivolo da combattimento sia accidental-mente urtato da un automezzo e ne risulti dan-neggiato. Fra il fatto e l’informazione disponibi-le al Comandante nel database che indichi chein linea operativa del dato aeroporto c’è un ve-livolo in meno del previsto, teoricamente do-vrebbe corrispondere il tempo che lo specialistadella linea di volo impiega per comunicare ilfatto al Gruppo di volo.Un aereo in meno (e un pilota in più) può esse-re o non essere significativo, ma spetta al piani-ficatore e a lui soltanto la decisione. Risulta per-tanto vitale garantire che il risultato di una talepotenza di calcolo non sia vanificata dalla per-meabilità del sistema stesso che possa “inquina-re” il contenuto del database e conseguente-mente dell’Ordine emesso. L’Ordine, pertanto,per essere blindato e reso inattaccabile devepoter contare su sistemi che garantiscano l’in-violabilità dei dati immagazzinati ed i sistemiche possono usarsi sono molteplici, ma qui ci sideve fermare per ovvi motivi “di sicurezza”.

L’esecuzione dell’OrdineL’ordine viene cosi’ trasmesso per via elettroni-ca a tutta la rete dei computers del sistema C2,e ciascuno di essi, provvede ad eseguirlo per lapropria parte di competenza..Tuttavia...Malgrado le attività di pianificazione siano stateeseguite perfettamente e l’operazione sia stata

Page 9: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

“provata” al simulatore, potrebbe darsi chequalcosa non vada per il verso giusto. Ciò potràaccadere per causa di errore umano, come adesempio l’inserimento di coordinate geografichecon dati errati per errata digitazione, ma ancheper l’insorgenza di eventi non programmati.Supponiamo che nello spazio aereo designatoal raggruppamento dei velivoli prima del lanciodi un’operazione di interdizione aerea o di at-tacco al suolo si sia addensato un inaspettatocorpo nuvoloso che comprometta la visibilità inquota. Tale fatto sarà comunicato a chi ha ema-nato l’ordine proponendo una modifica del pia-no e suggerendo una zona alternativa, magaripiù lontana che comprometta l’autonomia del-l’attività di volo.In tal caso si invierà un messaggio di “richiestadi una misura di controllo” alla quale corrispon-de un’attività di elaborazione da parte di chi haemanato l’ordine che potrà approvare la “misu-ra” proposta o modificarla.Fatto tutto ciò, l’operazione di pianificazione,estesa fino alle propaggini temporali “pre volo”ha termine e si passa alle Operazioni di Coman-do e Controllo delle Operazioni Correnti”.L’Ordine, emanato dall’Autorità Superiore, è or-mai in fase di esecuzione e pertanto il suo Con-trollo è generalmente demandato ad un’Autoritàdi rango inferiore a quella di chi ha emanatol’Ordine di Operazione.Infatti il ruolo del Controllore di Esecuzione de-gli Ordini è principalmente quello di verificareche tutto proceda come previsto e di interveniretempestivamente per risolvere situazioni anoma-le, non contemplate o impreviste. A titolo diesempio se l’Ordine emanato era per l’abbatti-mento di un ponte ed era stato elaborato sullabase di una serie di informazioni che davano ilcampo di battaglia sgombro da missili terra-aria;i velivoli inviati potrebbero non essere equipag-giati con mezzi idonei a contrastare un’eventua-le minaccia di quel tipo. L’armamento potrebbeprevedere bombe tradizionali o intelligenti, manon missili anti-radiazione contro i radar nemi-ci. Supponiamo però che in prossimità dell’o-biettivo ci si trovi ad essere ingaggiati dai radardelle batterie di missili terra aria.Tali batterie saranno individuate dai velivoli da ri-cognizione o segnalate dalle truppe terrestri e laloro posizione sarà inserita nel “database” del si-stema di Comando e Controllo fornendo, al Co-mandante delle “Current Operations” le informa-zioni necessarie per decidere se si debba comun-que proseguire nell’azione o la si debba abortire.

Le informazioniLe informazioni sono di vario tipo, tutte intera-genti fra loro e spesso difficilmente verificabilidall’uomo nel poco tempo a disposizione, per-tanto i sistemi C2 debbono porre la massimacura ed attenzione nella gestione delle informa-zioni e, soprattutto, per eseguire le attività dideconflittazione.Supponiamo che due radar vedano lo stessobersaglio e che ne riportino la posizione inpunti spaziali diversi. Come questo possa acca-dere lo si tratterà nel corso dell’articolo dedicatoai radar, per ora limitiamoci a ritenere l’ipotesiveritiera.Se la traccia rilevata è identificata come amicanon ci sono problemi, ma se non è identificabi-le o se è identificata come nemica la reazionecontro un velivolo sarà certamente diversa daquella contro due.Per un sistema C2 che si rispetti il numero deisensori radar ad esso associati è ragguardevolee altrettanto ragguardevole diventa il margine dierrore conseguente.Nella individuazione delle forze sul campo dibattaglia si associano le informazioni fornite dairadar terrestri e aviotrasportati, le informazionidi intelligence, le reti Links e ad ogni associa-zione di più informazioni corrisponde una ridu-zione o una amplificazione del margine di erro-re risultante.La sommatoria di due sistemi imprecisi non famai un sistema preciso.Se ad esempio un radar ha una risoluzione dierrore di 1000 metri, due radar che vedono lostesso bersaglio possono avere un errore di 2000metri rispetto alla reale posizione del velivolo.Sistemi di avvistamento radar, sovrapposti a si-stemi Link, se non allineati correttamente, pos-sono portare ad errori di posizione spaziale del-l’ordine delle decine di miglia ed in qualche ca-so particolarmente infelice anche di 100 miglia.L’accuratezza della fonte è pertanto indispensa-bile per definire l’accuratezza dell’informazione.I sistemi elettronici possono sopperire, ma nonsostituirsi all’uomo che deve sempre essere ingrado di poter mediare e dirimere le palesidifformità.Infatti qualsiasi algoritmo di associazione delleinformazioni necessita di verifiche complesseprima di essere reso disponibile per le opera-zioni.Un messaggio proveniente da X che comunichiche ci sono 8 piloti disponibili sull’aeroporto Y, 9

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Page 10: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

10

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

ma che ometta di segnalare che quattro di essihanno effettuato 8 ore di volo notturno nelle ul-time 24 ore, costituisce un’informazione, maquanto poi questa informazione sia nella realtàutilizzabile per pieno ausilio al Comandante èun’altra storia.Sarà pertanto compito del sistema C2 effetuarequei controlli incrociati sul database per deter-minare la fondatezza delle informazioni ricevutee per eventualmente integrarle con i dati man-canti, prelevati da altre fonti “validate”.Per esempio dall’attività di volo del Gruppo Z,trasmessa per via informatica, sarà possibile as-sociare le ore di volo effettuate da ogni singolopilota e quando il messaggio di cui soprà arri-verà il sistema C2 si genererà un “allarme”, ov-vero il C2 segnalerà all’operatore che è necessa-rio eseguire un’ulteriore verifica prima di poterinserire i dati di disponibilità dei piloti delGruppo Z nel database.Il procedimento, con algoritmi completamentediversi, vale per tutto ciò che è destinato a po-polare il database affinché l’accuratezza e l’affi-dabilità dei dati ivi disponibili siano mantenutele più alte possibili.

L’interoperabilitàI sistemi C2 nascono generalmente per soddi-sfare le esigenze della singola Forza Armata esono disegnati per risultare gestibili dall’utiliz-zatore.In Aeronautica, per esempio, dove l’uso dellalingua inglese è obbligatorio per il traffico aereocivile e militare, tale lingua è diventata di norma.Non altrettanto può dirsi per l’E.I., la M.M. o iC.C. e pertanto le banche dati dei vari sistemi diC2 possono essere non sempre intellegibili.Non solo il formato delle informazioni può ge-nerare confusione, ma anche lo stesso oggetto,rilevato da sistemi d’arma diversi, può avere unsignificato diverso a seconda di chi lo interpreti.A puro titolo di esempio assumiamo che unanave nemica sia ferma in mezzo al mare. Perl’Aeronautica un oggetto fermo non costituisceuna minaccia, tanto che gli algoritmi di calcololo cancellano, mentre ben diverso sarà l’interes-se della Marina per una nave, soprattutto se fer-ma in mezzo al mare.In un tale contesto ci si potrà rendere conto chel’interoperabilità fra due o più sistemi C2 nonsia cosa semplice.Non si tratta infatti soltanto di mantenere alli-neati i dati ricevuti da più sistemi, ma di saperli

riconoscere in modo univoco per poterli inter-pretare e renderli disponibili in una forma com-prensibile al sistema d’arma che ne richiede ladisponibilità.Ancora una volta si ricorre ad un esempio.Si supponga che l’E.I. assegni ad un ponte ilsimbolo di un triangolo e che la posizione delponte necessiti all’A.M. per il bombardamento ealla M.M. per un’operazione di sbarco nelle suevicinanze.L’A.M. potrà identificare il ponte con un cerchioe la Marina con una stella: ciò non è un proble-ma, ma il fatto saliente è che tutti siano in gra-do di interpretare l’informazione assegnandogliil significato di un ponte e che si tratti di unponte da attaccare e non da difendere.Sembra facile, ma un’informazione trasferita ma-le crea danni e quelli causati dal fuoco amiconegli ultimi conflitti sta a dimostrare quanto ar-dua e lunga sia la strada ancora da compiere.Invece che inviare il simbolo del ponte, sogget-to ad interpretazioni diverse se eseguita da si-stemi non omogenei fra loro, si procederà all’ot-timizzazione dei sistemi C2.Ma l’ottimizzazione dei sistemi C2 per i vari si-stemi d’arma li confina inevitabilmente nellaloro specializzazione e pertanto l’utilizzazionedei dati per altri scopi può rendersi altrettantoardua.Occorre allora disegnare ed attivare “filtri” dicomunicazione che siano in grado di interpre-tare e tradurre con precisione i dati disponibili.In buona sostanza i triangoli in stelline o cer-chietti, ma poiché le traduzioni, per quanto ac-curate, spesso non corrispondono all’originale,occorre fare molta attenzione ed è necessariol’intervento umano per integrare i dati trasmessida un sistema ad un altro, intervento teso allaverifica del mantenimento della integrità del-l’informazione.In ambito NATO ed interforze si studia conti-nuamente il problema e si stanno tentando so-luzioni specifiche che impongano una sorta diEsperanto, una lingua comune che renda tutti imessaggi intellegibili ed interpretabili.Purtroppo però lingua “elettronica” comune si-gnifica precisa codificazione del suo formatocon l’uso di caratteri speciali, spazi, stanghette,“campi” dedicati dove inserire il dato e quel da-to soltanto, non altro, altrimenti il ponte potreb-be risultare lungo 3 metri ed alto 1 chilometro emezzo, con buona pace del bombardiere micro-metrico e del marinaio aspirante alpinista.

T.Col. Luciano CASANI

Page 11: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

G iarre, 29 ottobre 2005: alla presenza di alte Au-torità politiche nazionali, delle più alte Autoritàlocali, militari, civili, religiose, di rappresentan-

ze di Associazioni Combattentistiche e d’Arma e dei fa-miliari, è stata celebrata la cerimonia di intitolazionedella Sede della Sezione UNUCI di Giarre alla Medagliad’Oro al Valor Militare Gen. B. CC Salvatore Pennisi, va-loroso combattente della seconda guerra mondiale. Sal-vatore Pennisi nacque a S. Alfio (CT) il 1° novembre1913, e nel 1937 si laureò in Giurisprudenza presso l’U-niversità Cattolica di Milano, per poi essere ammesso,nel settembre 1938, al Corso AUC presso il 52° Rgt Fan-teria “Alpi” a Spoleto. Al termine del Corso, nel luglio1939, con il grado di Sottotenen-te fu assegnato al 34° Rgt Ftr “Li-vorno” a Fossano. Congedatonel settembre 1940, nel dicem-bre dello stesso anno chiese edottenne di essere richiamato inservizio, frequentando dal mag-gio al luglio 1941, un corso ap-plicativo-pratico presso il Co-mando Gruppo RR.CC. di Asti,per passare nell’Arma dei Cara-binieri. Al termine fu nominatoS.Ten. RR.CC. e venne assegnatoalla Legione Carabinieri di Ales-sandria, per comandare la Te-nenza di Vinadio. Successiva-mente, nell’ottobre 1941 vennetrasferito alla 414ª Sezione Cara-binieri, alle dipendenze della 4ªDivisione Alpina “Cuneense”,dove, nel gennaio 1942 fu pro-mosso Tenente. Nell’agosto del-lo stesso anno raggiunse con ilproprio reparto il fronte russo,dove prese parte a numerose operazioni contro parti-giani e paracadutisti sovietici. A causa della violenta of-fensiva sovietica nel gennaio 1943, Pennisi fu costretto alasciare, insieme al suo reparto, la linea difensiva delDon, sostenendo coraggiosamente i feroci combatti-menti verificatisi durante quel drammatico ripiegamen-to. Al termine della lotta, la Div. “Cuneense” venne so-praffatta dai russi; Pennisi, insieme ad altri suoi commi-litoni, cadde prigioniero il 27 gennaio 1943 e fu interna-to. Da quel momento ebbe inizio una lunga prigionianei campi detentivi dei sovietici, che lo consideravanocriminale di guerra, e che si concluse, con lunghe soffe-

renze, dopo ben 11 anni, quando rientrò finalmente inItalia il 13 febbraio 1954, accolto come un eroe. Egliaveva tenuto duro nell’inferno dei campi detentivi, sor-retto dal desiderio di rivedere i propri cari e dalla con-sapevolezza di aver compiuto il proprio dovere di sol-dato. Dall’ottobre 1954 fu a disposizione della LegioneCC di Messina e dal 15 aprile 1955 di quella di Palermo,comandando la Compagnia CC di Caltanissetta anchequando fu promosso Capitano. Precedentemente, per ilcoraggio dimostrato sul fronte orientale tra l’agosto 1942ed il gennaio 1943, era stato trasferito in SPE per meritidi guerra nell’Arma dei Carabinieri. Con il grado diMaggiore, fu trasferito alla Legione CC di Chieti, assu-

mendo dal 12 gennaio 1957 ilcomando del Grp. CC di Cam-pobasso. Alla fine, le sofferenzepatite durante la prigionia e sop-portate in nome dei suoi cari edella Patria, trovarono il lorogiusto riconoscimento: conD.P.R. 22 giugno 1960 vennemeritatamente decorato con laMOVM. Promosso Tenente Co-lonnello, il 16 novembre 1961 futrasferito alla Legione di Torino,dove comandò il Grp. InternoCC di Torino; in seguito, dal 1°Settembre 1965, fu Comandantedella Scuola Allievi CC di Tori-no. Dopo la promozione a Co-lonnello, il 15 marzo 1968 fu tra-sferito a comandare la LegioneCC di Bari. Dal 1° settembre1970 passò alla Legione CC diMessina, a disposizione della IXBrg. CC di Palermo, dislocata aS. Alfio, il suo paese natale. Ven-

ne poi promosso Generale di Brigata, assumendo il 10marzo 1972 il comando della III Brg. CC di Padova. Il15 settembre 1973 fu trasferito con incarichi speciali alComando Generale dell’Arma, per essere in seguito po-sto in congedo il 2 novembre 1975. Salvatore Pennisiconcluse così la sua lunga e onorevole carriera di solda-to, caratterizzata da innumerevoli atti di coraggio, sacri-ficio ma anche soddisfazioni; sempre accompagnatodall’affetto dei suoi cari e dall’ammirazione di conoscen-ti ed amici, decedette a Roma il 5 ottobre 1988, raggiun-gendo nel cielo dei combattenti i commilitoni che loavevano preceduto. 11

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Ricordiamo le nostre Medaglie d’Oro

In nome dei miei e della Patriaa cura di Marco Mattioli

Il Gen. CC MOVM Salvatore Pennisi (1913-1988).

Page 12: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

12

Si trascrive per conoscenza la lettera del 2 marzo 2006 di questa Presidenza, diretta al Ministero della Difesa -Persomil, riguardante il beneficio previsto dall’ex art. 117 R.D. 31.12.1928 e legge 15.7.1950 n. 539:

Oggetto: Attribuzione benefici ex art. 117 R.D. 31.12.1928 e L. 539/1950.

Un Socio di questo Sodalizio ha chiesto un parere circa il diritto al godimento del beneficio previsto dagli artt.117 e 120 del R.D. 3458/1928 e dalla L. 539/1950. Beneficio finora negato in quanto la normativa, così comerisulta interpretata prevede che il beneficio possa essere attribuito solo quando l’ascrivibilità sia accertata, at-tribuita e verbalizzata servizio durante.In effetti le motivazioni relative al mancato accoglimento dell’istanza non sembrano esaustive. Infatti, a pareredi chi scrive, avrebbe dovuto esplicitare meglio le stesse: Il richiamo alla circolare n. DGPM/IV/11ª/CD/139758in data 9.11.2001 non è di per se sufficiente a convincere il richiedente solo perché “l’ascrivibilità non risultaavvenuta durante il servizio” in quanto non chiarisce la ragione stessa racchiusa nella direttiva.Tale ragione non può essere recepita dal richiedente in quanto, in primo luogo, prevale il senso egoistico in-teso ad ottenere il beneficio economico. Secondo, quasi sempre è privo di quella preparazione tecnica giuri-dica necessaria per una corretta interpretazione della disposizione, ragione per cui occorre esplicitare unaanalisi in maniera più accessibile anche ai più refrattari.La ragione pertanto deve essere chiara e convincente proprio per evitare incomprensioni che spesso sono ilvero motivo del contendere.Il motivo è semplice: essendo il richiedente in quiescenza non gode di retribuzione soggetta a scatti stipen-diali. Pertanto privo del necessario riferimento retributivo.Tuttavia, in punta di diritto, nella ipotesi in cui l’ascrivibilità fosse avvenuta in posizione di ausiliaria, il beneficio,sempre a parere di chi scrive, potrebbe essere attribuito all’atto del transito nella posizione di riserva. Nel mo-mento in cui, come noto, si provvede alla riliquidazione della pensione così come prevede l’art. 55 del T.U. ap-provato con DPR 1092/1073. In quella circostanza oltre agli scatti biennali di anzianità potrebbe includersi il piùvolte citato beneficio, anche in considerazione che la posizione di ausiliaria è stata sempre equiparata a quellain servizio. Tant’è che in tale posizione, è bene ricordarlo, il militare paga onerosi contributi previdenziali.Va da sé che il parere di chi scrive non può essere risolutivo se non recepito e condiviso da codesta Direzio-ne Generale.Per quanto precede si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro che si spera possa essere favorevole.

Il Presidente Nazionale(Gen. C.A. F. Pietro Muraro)

TUTELA DEGLI ISCRITTIa cura del Ten. Gen. Giuseppe Marciano

E-mail: [email protected]

“Benefici ex art. 117 R.D. 31.12.1928 e Legge 15.7.1950 n. 539”

“I periodi di permanenza degli Ufficiali e Sottufficiali in Ausiliaria”Relativamente alla durata del periodo di Ausiliaria, per il personale che può essere interessato, riportiamo unabreve descrizione della normativa in vigore nel periodo odierno.L’art.7 - comma 2 - D.M. 165/97 prevede la riduzione graduale della permanenza in ausiliaria, sia per il perso-nale già collocato sia per quello da collocare in tale posizione, di un anno ogni tre anni a decorrere dal 1°gennaio 1998. Si riporta la sottonotata tabella di riduzione della durata dell’ausiliaria da 8 a 5 anni:

Dalla data dell’01.01.1998 per i collocati in ausiliaria nel corso del 1990:- alla data di compimento del 7° anno di ausiliaria nel 1998 per i collocati in ausiliaria nel corso del 1991;- alla data di compimento del 7° anno di ausiliaria nel 1999 per i collocati in ausiliaria nel corso del 1992;- alla data di compimento del 7° anno di ausiliaria nel 2000 per i collocati in ausiliaria nel corso del 1993.

Dalla data dell’01.01.2001 per i collocati in ausiliaria nel corso del 1994:- alla data di compimento del 6° anno di ausiliaria nel 2001 per i collocati in ausiliaria nel corso del 1995;- alla data di compimento del 6° anno di ausiliaria nel 2002 per i collocati in ausiliaria nel corso del 1996;- alla data di compimento del 6° anno di ausiliaria nel corso del 1997.

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Page 13: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

Il transito dalla posizione di stato di “ausiliaria” a quella di “riserva” viene sancito con provvedimento emana-to dal Ministero della Difesa - Persomil II° Reparto - (IV Divisione Ufficiali - V Divisione Sottufficiali).

13

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Dalla data dell’ 01.01.2004 per i collocati in ausiliaria nel corso del 1998:- alla data di compimento del 5° anno di ausiliaria nel 1998 per i collocati in ausiliaria dopo il 31.12.1998.

Trasferimento di sede del VI Reparto di PERSOMILSi informa il personale militare in quiescenza che il VI Reparto di Persomil che tratta le pratiche di pensioneordinarie e privilegiate, e i relativi trattamenti accessori del personale militare, è stato trasferito presso il nuo-vo Centro Direzionale del Personale Militare, alla Cecchignola, Viale dell’Esercito n. 186, raggiungibile dallastazione Metro Linea B Laurentina con le linee Atac nn. 761, 763 e 768.Ufficio Relazioni con il Pubblico e operante in sede.Tel. centralino 06- 51701 - Ufficio Informazioni: 06 - 50231019

“Assicurazione infortunio lavoratori tratto casa abitazione posto di lavoro”Il Tar del Lazio Sezione II bis, con sentenza n.2695 del 13.4.2005, ha deciso che non è indennizzabile l’infor-tunio in itinere accaduto al lavoratore sulle scale condominiali, mentre si avvia in ufficio.Secondo la predetta decisione i giudici amministrativi hanno interpretato il “percorso di andata e ritorno dalluogo di abitazione a quello di lavoro” contenuto nella disposizione di legge D.L. 23.2.2000 e testo unico 1124del 30.6.1965, come percorso che ha inizio da quando il lavoratore si immette nella pubblica via e non daquando chiude la porta della propria abitazione.Per intenderci meglio, secondo i giudici, il percorso “abitazione - pianerottolo - scale - portineria - inizio stra-da” non è indennizzabile; è indennizzabile esclusivamente il percorso stradale intercorrente tra l’edificio di cuifa parte la casa di abitazione e quello in cui ha sede il posto di lavoro.

“L’Accademia Italiana della Marina Mercantile”L’11 novembre 2005, è stata inaugurata l’Accademia Italiana della Marina Mercantile, con sede a Genova (nel-la Villa Candita - Via Nicolò Oderico, 10 - C.A.P. 16145). Nata con lo scopo di rispondere ad una precisa esi-genza del settore armatoriale e dell’economia marittima del nostro paese, si prefigge di formare e aggiornaregli Ufficiali della nostra flotta mercantile.L’Accademia è gratuita per tutti i giovani non occupati che aspirano alla carriera del mare e hanno i requisitiper intraprenderla.Gli indirizzi on line sono: www.accademiamarinamercantile.it oppure www.shippingacademy.it.

“Cassa Ufficiali Esercito”Si porta a conoscenza dei Soci che con Decreto del Ministero della Difesa del 17 novembre 2005, sono stateapprovate le misure dell’assegno speciale proposte dal Consiglio di Amministrazione della Cassa.Gli importi (lordi annui) nuovi approvati sono: Generale di Corpo d’Armata t 720; Generale di Divisione t 720;Generale di Brigata, Colonnello, Tenente Colonnello t 660; Maggiore t 460; Capitano t 380; Subalterni t 300.Dette misure saranno corrisposte dal 1° luglio 2006, con gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2005.

“Adeguamento assegni accessori - Importo annuo assegni di medaglia”Con decorrenza 1° gennaio 2006, gli assegni accessori annessi alle pensioni privilegiate di 1ª cat. sono statiaumentati in misura pari al 3,04%, corrispondente all’incremento percentuale dell’adeguamento delle pensionidi guerra. La maggiorazione ha interessato anche gli assegni erogati per le medaglie al “Valor militare” secon-di i seguenti importi annui: medaglia d’oro t 3920,40, medaglia d’argento t 696,95, medaglia di bronzo t217,80, Croce di guerra t 130,68.

Page 14: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

14

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

“Assegno sostitutivo dell’accompagnatore militare”Sulla Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17 febbraio 2006 è stata pubblicata la legge 7/02/2006 n. 41 con la qualel’assegno sostitutivo dell’accompagnatore militare per gli anni 2006 e 2007 è stato fissato in euro 900 mensiliper gli invalidi iscritti alla tabella A n. 1, 2, 3, e 4, secondo comma, e A-bis della tabella E annessa al T.U. del-le norme in materia delle pensioni di guerra, di cui al D.P.R. 27/12/1978 n. 915.La misura è ridotta del 50% agli invalidi iscritti alle lettere B n.1, C, D ed E, n. 1, della citata tabella E.

“Idoneità al Servizio Militare”Per quanto di interesse si rende noto che, sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 300 del27/12/2005 pari data, sono stati pubblicati i decreti del Ministero della Difesa contenenti le direttive tecnicheriguardanti il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare e l’accertamento delle imperfe-zioni e delle infermità che sono causa di non idoneità.

“Riscatto delle lauree per i dipendenti pubblici”L’art. 2 del D.L. n.184 del 30 aprile 1997 (G.U. n. 148 del 27 giugno 1997 in vigore dal 12 luglio 1997) prevedeanche nei confronti degli iscritti ai fondi esclusivi dell’assicurazione generale obbligatoria (Stato e INPDAP) lafacoltà di riscatto dei corsi universitari di studio, dettando nuovi criteri. Questa norma elimina per gli apparte-nenti al pubblico impiego le disposizioni restrittive contenute nell’art. 13 del D.P.R. 1092/1973 e nella legge881/1982 secondo le quali i diplomi di laurea potevano essere riscattati semprechè costituissero “condizionenecessaria per l’ammissione in servizio”, oppure fossero considerati utili “ai fini dello sviluppo di carriera”. IlMinistro del Tesoro ha espresso l’avviso che la nuova norma si applichi anche ai fini della buonuscita (dipen-denti statali) e dell’indennità premio di servizio (dipendenti degli enti locali). Per le domande presentate dal12 luglio 1997, quindi la facoltà di riscatto della durata legale dei corsi universitari può essere citata anche dacoloro che sono stati immessi della pubblica amministrazione in qualifica o livello per i quali non era richie-sto il possesso di diploma universitario e anche per i corsi di studio frequentato in epoca precedente. La valu-tazione dei periodi di studio va effettuata a partire dall’inizio dell’anno accademico di iscrizione all’Universitàe non più, come avveniva in precedenza, calcolando a ritroso della data di conferimento della laurea. Tra lenovità introdotte dal D.L. 184/1997 va segnalata la riscattabilità, inoltre, dei corsi di studio universitario indica-ti nell’art.1 della legge n. 341 del 19 novembre 1990 (riforma degli ordinamenti didattici universitari). Questiperiodi sono riscattabili sempre a domanda, limitatamente al periodo di durata legale stabilita per il consegui-mento del relativo titolo e a condizione che si consegua il titolo stesso.

Nassiriya: Riesumata la legge “dei combattenti”Con la legge 206/2004, sedici articoli in tutto, avente per oggetto “Nuove norme in favore delle vittime delterrorismo e delle stragi di tale matrice” è entrata in vigore la nuova disciplina legislativa in favore delle vitti-me del terrorismo e delle stragi.Le disposizioni, che prima tutelavano solo le vittime del terrorismo “nostrano”, con la citata legge, fortementevoluta dal Ministro degli Esteri, vengono estese anche agli atti di terrorismo extra nazionali.Nel richiamare i punti più salienti si sottolinea che la speciale elargizione prevista dalle precedenti norme saràcorrisposta nella misura massima di t 200.000/00 (duecentomila) in proporzione alla invalidità accertata, inragione di t 2.000/00 (duemila) per ogni punto percentuale.La nuova legge fa salvi i trattamenti pensionistici più favorevoli e prevede in favore, di chi ha subito unainvalidità permanente, nonché alle vedove ed agli orfani, l’applicazione dell’art. 2 della legge 336/1970 (at-tribuzione ai soli fini della liquidazione della buonuscita, di tre scatti di stipendio o a domanda l’attribuzio-ne della qualifica o classe stipendiale immediatamente superiore a quella posseduta al momento dell’even-to dannoso).Altri benefici consistono:- un aumento figurativo di anni dieci di contribuzione utili ad aumentare l’anzianità pensionistica maturata,

nonché il trattamento di fine rapporto, per coloro che hanno riportato una invalidità permanente inferioreall’80% della capacità lavorativa, con l’esenzione totale dall’IRPEF;

Page 15: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

15

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

- equiparazione ai grandi invalidi di guerra, con il riconoscimento immediato alla pensione calcolata in baseall’ultima retribuzione percepita per coloro che hanno riportato una invalidità superiore all’80% della capa-cità lavorativa. Tali modalità si applicano anche per la determinazione della pensione di reversibilità. I trat-tamenti sono in esenzione totale dall’IRPEF;

- nell’attribuzione, oltre della particolare elargizione di cui è fatto cenno, di uno specifico assegno vitalizionon reversibile di t 1.033/00 mensili, soggetto a perequazione automatica. In caso di decesso dei sogget-ti è prevista, oltre alla pensione di reversibilità, la corresponsione di due annualità comprensive di 13ªmensilità;

- nell’adeguamento costante delle relative pensioni al trattamento in godimento dei pari grado in attività;- nell’esenzione totale della partecipazione alla spesa per l’assistenza sanitaria;- nel patrocinio gratuito nei procedimenti penali, civili ed amministrativi.Le fasi burocratiche devono essere definite e liquidate nel termine di quattro mesi dalla relativa delibera-zione.I benefici si applicano dal 1° gennaio 1961, per gli eventi verificatesi nel territorio nazionale e dal 1° gennaio2003 per gli eventi verificatesi all’estero.

RISPOSTE A QUESITI VARIa cura del Gen. Vincenzo Ruggieri

Le soluzioni dei quesiti non impegnano la Rivista che svolge soltanto consulenze a titoloassolutamente gratuito.I nostri iscritti nel formulare quesiti giuridico-amministrativi, sono pregati di comunicareil proprio indirizzo ed il numero di telefono, per eventuali contatti diretti, informazioni echiarimenti.

Domanda:

L’Ammiraglio X Y (data la delicatezza del quesito ne ometto le generalità) mi ha fatto pervenire il seguentequesito:Le sarò grato se vorrà cortesemente farmi conoscere a chi andrà la pensione di reversibilità nel caso dimia premorienza. Sono divorziato e risposato. Tenga presente che prima di contrarre nuove nozze ho con-vissuto con la seconda moglie per tre anni. La risposta me la dia attraverso la ns. rivista.

Risposta:

Preliminarmente desidero precisare che non esiste norma di legge che disciplini compiutamente il suo caso.Anche se potrebbe essere ricorrente. Il problema è stato risolto dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 23in data 22.1.1991, che così si è espressa. Il coniuge divorziato ha diritto alla pensione anche in presenza delconiuge superstite. Ai fini della quota da attribuire in questa ipotesi non possono che essere usati criteri diver-si da quelli della durata dei singoli rapporti matrimoniali. Va da sè che il parametro unico che consenta unaripartizione equa ed omogenea è la durata dei singoli matrimoni. Premetto che il periodo di convivenza moreuxorio prematrimoniale non assume rilevanza. Ne consegue che la pensione di reversibilità a ciascuno dei co-niugi non può che essere data dal rapporto tra la durata legale del suo matrimonio con l’ex coniuge e la mi-sura costituita dalla somma dei due periodi matrimoniali.Allo scopo di chiarire meglio il concetto mi esprimo con un esempio:- pensione di reversibilità t 1.000/00, in assenza di familiari a carico;- durata del matrimonio tra il coniuge superstite ed il pensionato deceduto anni 10;- durata del matrimonio tra il coniuge divorziato e l’ex coniuge anni 15;- somma dei due periodi anni 25.

Questa è la ripartizione:t 1.000 : 25 x 10 = 400/00 al coniuge superstite;t 1.000 : 25 x 15 = 600/00 al coniuge divorziato.

Page 16: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

16

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Il 59° Congresso Estivo della CIOR e 60° della CIOMR si terranno, quest’anno, a Viterbo dal 4 al 7 lu-glio 2006.

Gli Ufficiali, Soci UNUCI, in regola con il versamento della quota annuale d’iscrizione, che desiderassero par-tecipare in qualità di Delegati liberi - DAL (Delegate At Large) dovranno inviare la scheda per la richiestasotto riportata, entro il 20 Maggio 2006, a:

V. Presidente CIOR - ITALIAc/o Presidenza Nazionale UNUCI

Via Nomentana, 313 - 00162 ROMA

Scheda Richiesta

Il sottoscritto desidera partecipare quale Delegato libero - DAL (Delegate at Large) al 59° Congres-so CIOR o al 60° della CIOMR che si terrà a Viterbo nei giorni 4 - 8 luglio 2006.

Cognome...........................................................................Nome ................................................................................

Grado ..............................................................Arma di Appartenenza .................................................................

Data e luogo di nascita:................................................Professione ....................................................................

Abitante a: Via.................................................................CAP ...............Città ..........................................Prov. ......

Telefono: Abit.:................................................Uff. ..................................................Fax: ..........................................

E-mail................................................................................

Sarà accompagnato da N° ...........................................................famigliari

Sezione UNUCI di ...........................................................Tessera n° ........................................................................

Il sottoscritto:• Ha preso parte a precedenti Congressi CIOR/CIOMR: SI / NO.

(In caso negativo allegare un proprio “curriculum-vitae”)• Desidera partecipare indossando l’ Uniforme SI / NO.• Si impegna ad attenersi alle disposizioni riportate nelle note sotto riportate.

Data ..........................................

Firma .......................................................................................................

Visto del Presidente della Sez. UNUCI di appartenenza ..................................................................................

NOTE:- Non verrà dato seguito alle domande incomplete od inviate in data successiva a quella sopra riportata;- La scheda potrà essere inviata per posta normale, per FAX (06841455), per posta Elettronica ([email protected] e

p.c. a [email protected]);- Sarà concessa la partecipazione in Uniforme solamente ad Ufficiali non transitati in congedo assoluto. L’uniforme deve

essere quella attualmente in uso per gli Ufficiali in servizio;- Alle ricezione dell’assenso scritto, che verrà inviato entro il 30 Maggio 2006 dal V. Presidente CIOR-IT (per posta nor-

male, per Fax o per posta Elettronica), l’interessato potrà procedere alla iscrizione propria e dei familiari che eventual-mente lo accompagneranno;

- L’iscrizione deve essere fatta direttamente al Comitato Organizzatore sul Sito www.uniciinternational.it compilando ilmodulo in esso riportato oppure inviando al Comitato Organizzatore, per posta o per FAX, il modulo ricevuto insiemeall’autorizzazione alla partecipazione, entro e non oltre il 10 Giugno 2006.

- Contestualmente deve essere effettuato il versamento delle quote di partecipazione, a mezzo bonifico bancario, sul c/c delComitato Organizzatore: c/c intestato a U.N.U.C.I - Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia - N°000005748X29; ABI 05696; CAB 03211; CIN K; (IBAN K 05696 03211 000005748X29), della Banca Popolare di Sondrio.

- A coloro che non usano Internet insieme al modulo d’iscrizione saranno inviate, per FAX o per posta normale, tutte leinformazioni relative a: Indirizzo del Comitato Organizzatore, Quota di partecipazione, Programmi delle attività compre-se nella quota d’iscrizione e facoltative con pagamento a parte, Lista degli alberghi prenotabili.

Attività della CIOR - CIOMR 2006

Page 17: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

ELEZIONI PER LA CARICADI PRESIDENTE DI SEZIONE

Nel corrente anno, 2006. nelle Sezioni di seguito ri-portate, si svolgeranno le elezioni per il rinnovodella carica di Presidente di Sezione. Ove non spe-cificato, la sede del Seggio elettorale sarà la sedeUNUCI, giorni ed orari di votazione quelli riportati:

17

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Comunicazioni della Presidenza Nazionale

Sezione Giorno Orario

Mantova Sabato 18 Nov. 09.00 - 12.00Domenica 19 Nov. 09.00 - 12.00

Palermo Venerdì 10 Nov. 09.30 - 12.3016.00 - 19.00

Sabato 11 Nov. 09.30 - 12.3015.30 - 19.00

Gorizia Venerdì 9 Giug. 18.00 - 19.00Sabato 10 Giug. 10.00 - 11.00

Grosseto Venerdì 7 Aprile 08.30 - 17.00Sabato 8 Aprile 08.30 - 15.00

Savona Venerdì 24 Nov. 09.00 - 12.0015.00 - 18.00

Sabato 25 Nov. 09.00 - 12.00

■ I Soci che volessero candidarsi devono invia-re un breve curriculum che deve pervenirealla Sezione almeno trenta giorni prima del-l’elezione.

■ Si ricorda che, i Soci per avere diritto al vo-to, devono essere in regola con la quota as-sociativa.

■ Il diritto al voto può essere esercitato an-che per corrispondenza, comunicando ilproprio nominativo alla Sezione almenoquaranta giorni prima delle elezioni. In talcaso il Presidente di Sezione invierà lettera- invito, che firmata e contenente il nomi-nativo dell’Ufficiale che si intende votare,dovrà essere restituita alla Sezione di ap-partenenza.

Il diritto al voto può essere esercitato anche perdelega. In tal caso ogni Socio può ricevere almassimo tre deleghe firmate e corredate dallatessera del delegante.

INTESTAZIONE SEZIONE DI NAPOLIL’ufficio di Presidenza, nella riunione del 12gennaio u.s., in accoglimento alla proposta for-mulata, ha deliberato di intitolare la SezioneUNUCI di Napoli al “S.Ten. di Fanteria cpl.Giuseppe De Vita, del 39° Reggimento Fan-teria” Medaglia d’Argento al Valor Militare.

N.B.:■ Per le modalità e informazioni dettagliate gli inte-

ressati possono contattare direttamente la Sezione.

Mostre, raduni e iniziative varieINCONTRO DEGLI UFFICIALI OSSERVATORI MILITARI

DELL’ONU IN PALESTINA

Il Gen. Giovanni Gambardella propone un incontro aLecce degli ufficiali delle FF. AA. che hanno prestatoservizio quali osservatori militari dell’ONU in Palestina(UNTSO), da effettuare in maggio o settembre 2006.Gli interessati potranno mettersi in contatto con ilproponente via E-mail [email protected], oppure presso la sezione UNUCI di Lecce, viaLiborio Romano 35, 73100 Lecce, Tf..0832/308016

UNUCI AVEZZANO:MOSTRA INTERREGIONALE D’ARTE

La Sezione di Avezzano organizza per il periodo com-preso fra il 23 e il 29 ottobre 2006 la 9ª Mostra Inter-

regionale d’Arte (Pittura, Fotografia, Scultura, Grafica,Medaglistica, Letteratura e Poesia, dedicata alla me-moria del “Capitano Pietro Cimini, del Capitano Anto-nio Salvatori e del S.Tenente Cesare Paris”. La Mostrasarà ospitata nella “Galleria di Arte Moderna” di Avez-zano, e vi potranno partecipare ufficiali in congedo,Amici UNUCI, ufficiali in servizio attivo e familiari.Le opere dovranno essere trasmesse a UNUCI Avez-zano dal 5 al 18 ottobre. Gli interessati potranno ri-chiedere alla Sezione UNUCI (anche a mezzo postaelettronica e-mail [email protected]) il re-golamento della Mostra.

UNUCI BENEVENTO: MOSTRA DI PITTURA

Nell’ambito delle attività culturali della Sezione diBenevento, il Socio Ten. Giovanni Giammetti ha or-

Page 18: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

18

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

ganizzato una mostra di pittura presso la BibliotecaProvinciale di Benevento, esponendo quadri chehanno ricevuto il consenso sia del pubblico chedella critica.

RADUNO 124° CORSO AUC SCUOLADI FANTERIA E DI CAVALLERIA CESANO DI ROMA

In occasione del ventennale, il Ten. Giovanni Matteiintende organizzare un raduno tra i colleghi del 124°Corso AUC, tenutosi presso la Scuola di Fanteria eCavalleria di Cesano di Roma nel luglio - dicembre1986, da effettuarsi possibilmente presso la sede del-la Scuola stessa, nel corso del presente anno.Gli interessati sono pregati di contattare l’orga-nizzatore ai seguenti indirizzi:Ten. Giovanni MatteiCell. 3298110788E-mail: [email protected]

3° RADUNO DEGLI EX ALLIEVI UFFICIALI SMALPIl S.Ten. Giorgio Bartoli Petroni, ex Allievo del 90°Corso AUC - SMALP, comunica che, con il patrociniodel Comune di Aosta e del Centro Addestramento Al-pino, si terrà ad Aosta dal 28 giugno al 2 luglio 2006il 3° Raduno degli ex Allievi Ufficiali dei Corsi 27 -180 della Scuola Militare Alpina di Aosta (SMALP).Per informazioni contattare il sito web:www.emmepierre.org/SMALPADUNATAAOSTA

CINQUANTENNALE DELLA STELLETTADELL’11° CORSO

Dal 14 al 18 giugno p.v., gli Ufficiali frequentatoridell’11° Corso dell’Accademia Militare si riuniranno aTorino per celebrare il “Cinquantennale” della loronomina.Il raduno prevede questo programma: giovedì 15, gi-ta turistica ed in serata concerto; il 16, cerimonia mi-litare presso il Palazzo dell’Arsenale, sede della Scuo-la di Applicazione e Istituto di Studi Militari dell’Eser-cito con Onore ai Caduti, rintocchi della Campanadel Dovere, consegna del dono ricordo all’Istituto evisita allo stesso, quindi seconda colazione con gliUfficiali Allievi. La giornata si concluderà con la tra-dizionale serata di gala al Circolo Ufficiali di Presidio.Sabato 17 e domenica 18, turismo in città. È il casodi notare quanto sia largamente rappresentato questocorso in ambito UNUCI. Infatti ne fanno parte tra glialtri il Gen.C.A. Solaini, Vice Presidente Nazionale, eben tre Delegati Regionali: il Gen.Brig. Marcozzi perl’Emilia-Romagna, il Gen.Brig. Consolini per la Siciliae il Gen.Brig. Lombardozzi per il Piemonte e la Vald’Aosta. Buon Compleanno 11° Corso!!

RICERCA COMMILITONI

Il Cap. Andrea Caronia desidera mettersi in contat-to con l’allora Tenente Sebastiano Ellena, da luiconosciuto durante il suo servizio di prima nomina,effettuato nel 1970 presso il 76° Reggimento Fanteriadi Cividale del Friuli.Contattare il Cap. Andrea CaroniaIndirizzo e-mail: [email protected]: 035373019

RICERCA DI UFFICIALI DELLA GUARDIAALLA FRONTIERA

Il S.Ten. Emilio Tomasini, della Sezione di Mode-na, sta ricostruendo la storia del XXVI Settore di Co-pertura della Guardia alla Frontiera nel periodo1940 - 1943. A tale scopo desidera contattare Uffi-ciali che nel periodo indicato abbiano prestato ser-vizio in tale unità, oppure con Ufficiali di altre unitàGaF che prestarono servizio nelle località di Villadel Nevoso, Cabar, Ermesburgo, Sussak (Oggi Slo-venia e Croazia).Contattare il S.Ten. Emilio Tomasini al seguenteindirizzo:Via Pia, 117 - 41049 Sassuolo (MO)Cell: 335425969E-mail: [email protected]

RICERCA LIBRI DI TESTO UNIVERSITARI

La Sig.na Chiara Zarcone, figlia del Ten.Liborio,della Sezione di Palermo, al fine di conseguire laLaurea in Scienze Giuridiche, ha scelto come argo-mento della propria tesi di Istituzioni di Diritto Priva-to “Il testamento dei militari”. La laureanda chiede in-dicazioni sull’argomento a chiunque abbia esperien-za di tale materia testamentaria.Contattare la richiedente all’indirizzo:Cell. 3202171884e-mail: [email protected]

RICERCA NOTIZIE MILMART

Il S.Ten. Vasc. Sandro Baldan chiede di poter contat-tare, per motivi di studio, Ufficiali che hanno fattoperte della Milmart di Sebenico, Dalmazia, alla datadell’otto settembre 1943 ed in particolare conoscereil nominativo del Comandante.Le informazioni possono essere fornite diretta-mente all’interessatoTel. 041434943o all’indirizzoSTV arch. Sandro BaldanVia G. Verdi 34/A/4 - 30035 Mirano (VE )

Page 19: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

LA GUERRA DELLO YOM KIPPUR- 6 ottobre 1973 -

La “Guerra dei sei giorni” aveva inferto ai popoliarabi una tremenda lezione militare che li avevaprofondamente umiliati. Questo aveva accresciuto ilfanatismo arabo, accentuato gli atti terroristici pale-stinesi e le repressioni israeliane. Parecchi sforzi, inverità, erano stati fatti per giungere ad un accomo-damento della situazione, ma questa era rimasta talee quale, anzi ad un tratto era peggiorata, tanto cheil nuovo presidente egiziano, Sadat, il 20 novembre1971 affermava: “Non c’è alcuna speranza di solu-zioni pacifiche “. Ed il 24 gennaio 1972 annunciava:“ Il paese deve prepararsi ad una economia di guer-ra ”. I discorsi guerrafondai erano dettati soprattuttodalla frattura che stava delineandosi tanto all’ester-no che all’interno dell’Egitto. I capi di stato arabinon condividevano, infatti, la linea morbida seguitada Sadat, e gli studenti cairoti accusavano Sadat del-la situazione di “ non guerra, non pace “. A questopunto, falliti i mezzi pacifici per comporre la que-stione, si ricorse alla guerra. I piani di guerra siro -egiziani contenevano un importante elemento di in-ganno, sia politico sia militare. Una serie di eventicoincidenti nei mesi e nei giorni prima della guerrasi fuse con la deliberata campagna di inganni e val-se a disorientare la mente degli israeliani che elabo-rarono una valutazione errata di quello che accade-va o stava per accadere. L’attenzione ai preparativibellici arabi venne così distolta, oppure gli osserva-tori e gli intercettatori israeliani si lasciarono convin-cere a credere che quelli che stavano ascoltando eosservando non erano preparativi di guerra. Lacampagna di mistificazione degli arabi, con moltasorpresa di chi l’aveva ideata, funzionò a perfezio-ne! Appare pressoché impossibile che le ripetute di-chiarazioni di intenti fatte ai quattro venti dal Presi-dente Sadat per tutto il 1972 e il primo semestredell’anno successivo siano servite a rendere ciechi idirigenti israeliani, in merito ai reali preparativi allaguerra dell’Egitto!I servizi segreti israeliani non vi prestavano ormaialcuna attenzione, ritenevano Sadat un millantatore.

Il 1° maggio 1972, Sadat dichiarò che nella futuraguerra non si sarebbe limitato a liberare i territorioccupati, ma avrebbe fatto pagare cara l’impudenzae la tracotanza sempre sfoggiate da Israele. Aggiun-geva che per raggiungere lo scopo era pronto a sa-crificare un milione di uomini. Nel novembre dellostesso anno, Sadat dichiarò che sarebbe sceso inguerra entro sei mesi, un anno al massimo. Un’ulte-riore sua pubblica dichiarazione confermò la suaconvinzione: essendo falliti tutti gli sforzi per giun-gere ad una soluzione diplomatica, l’unico mezzoper liberare le terre conquistate da Israele era laguerra. Alle orecchie dei servizi segreti e del gover-no israeliani tali continue minacce, mai realizzate,suonarono come pure smargiassate e finirono persminuire la credibilità di Sadat. Così quando RadioCairo, l’11 settembre 1973, annunciò che l’argomen-to dell’incontro in corso nella capitale egiziana fraSadat e re Hussein di Giordania era relativo ai pre-parativi per la battaglia decisiva contro Israele, nes-suno a Gerusalemme prese sul serio la notizia. Il di-scorso di Sadat, in occasione dell’anniversario dellamorte di Nasser, tenuto una settimana prima dell’i-nizio delle ostilità, fu utilizzato per ingannare gliascoltatori israeliani che stavano finalmente comin-ciando a preoccuparsi per i massicci ammassamentidi truppe lungo i loro confini. A questo è utile ag-giungere i molti diversivi in atto in quei giorni cru-ciali che contribuirono notevolmente a distoglierel’attenzione dei politici e dei servizi segreti israelianida ciò che stava accadendo realmente in MedioOriente: - il 28 settembre 1973, due terroristi arabibloccarono al confine austriaco un treno provenien-te dalla Cecoslovacchia con a bordo emigranti ebreirussi. I due terroristi pretesero, per il loro rilascio, lachiusura del campo di transito di Schonau a Vienna,che serviva da posto tappa per gli ebrei provenientidall’Unione Sovietica e diretti in Israele. Il Cancellie-re austriaco, Bruno Kreisky, benché egli stessoebreo, cedette subito, mandando su tutte le furie ilgoverno israeliano. Benché non esistano prove masolo voci più che credibili, si presume che tale inci-dente fosse stato opportunamente architettato e ge-stito dal governo siriano con personale palestinese 19

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Adesioni all’invito a collaborare

La Redazione ringrazia i Lettori per l’interesse dimostrato per questa Rubrica, e rivol-ge a tutti i Soci Collaboratori un cortese invito ad inviare i loro articoli su dischetto oall’indirizzo E-MAIL: [email protected] per un più rapido esame, citando laSezione di appartenenza ed un recapito telefonico.Solo gli articoli ritenuti più interessanti e rispondenti ai requisiti richiesti saranno sceltiper la pubblicazione.

Page 20: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

20

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

della cellula di As-Saiqa, una fazione dell’OLP; - unaltro motivo che contribuì a disorientare il governoe i servizi segreti israeliani nei mesi precedenti laguerra, fu lo smascheramento di numerosi agentidel Mossad in ottime posizioni in Egitto; - i servizisegreti israeliani non dettero la dovuta importanzaad un avvenimento politico che doveva portare allaguerra. Ai primi di settembre del 1973 Egitto e Gior-dania avevano ripreso le relazioni diplomatiche, in-terrotte nel marzo dell’anno precedente, quando reHussein aveva reso pubblici i suoi piani per una fe-derazione giordano - palestinese; - altro avvenimen-to fuorviante per gli israeliani fu il fatto che nel cor-so del 1973 i ministri egiziani intrattennero continuicolloqui con i governi occidentali, in cui non man-cavano di ribadire le loro intenzioni pacifiche, men-tre radio e stampa egiziane e siriane non perdevanooccasione per sottolineare la preoccupazione dei lo-ro rispettivi paesi per la ricerca di una soluzione pa-cifica al conflitto in Medio Oriente. Insomma, lacampagna degli inganni fu una delle principali armidell’Egitto e, in misura minore, della Siria prima del6 ottobre e, senza dubbio, sortì effetti negativi sulpensiero di una sicura e imminente guerra cheavrebbe dovuto elaborare il governo israeliano esulla conseguente mobilitazione dei riservisti. Cometutte le guerre, anche questa trae origine dalla pre-cedente, dalla “Guerra dei sei giorni” del 1967. Ileaders arabi non avevano dimenticato le sconfitte ele umiliazioni subite. Fu però la mente fervida delPresidente Sadat che concepì una complicata strate-gia per recuperare l’intera area del Sinai per l’Egittoe i territori sottratti dagli israeliani nella “Guerra deisei giorni”. Tale strategia si doveva basare su unacombinazione di mosse ed iniziative politiche e mi-litari. Egli pervenne alla conclusione che l’iniziativamilitare egiziana sarebbe dovuta essere ben studiatae massiccia, poiché la reazione israeliana sarebbestata violenta e altrettanto forte. Pertanto, non rima-neva altra alternativa agli egiziani se non quella dipreparare un potente attacco di sorpresa. La valuta-zione fatta dallo Stato Maggiore israeliano fu chec’erano delle probabilità per un attacco egiziano at-traverso il Canale di Suez, ma si pensava che gliegiziani, dopo la lezione subita nel 1967, non si sa-rebbero azzardati ad iniziare una nuova guerra, fin-ché non si fossero sentiti in grado di infliggere uncolpo mortale alle forze aeree, alle difese aeropor-tuali e agli aeroporti israeliani. Questo era stato in-tuito anche dagli egiziani e per attuarlo chiesero al-l’Unione Sovietica e ai paesi amici bombardieri ecacciabombardieri in grado di controbattere l’avia-zione nemica. I servizi segreti israeliani assicuraronoil loro governo che gli armamenti e i velivoli richie-sti non sarebbero giunti in Egitto prima del 1975 eche, quindi, al momento non c’era alcun pericoloche scoppiasse una guerra. La giusta valutazioneisraeliana non poteva essere accettata dal governo

egiziano, poiché a causa dei pressanti problemi po-litici interni, il Presidente Sadat non poteva attende-re fino a quella data, per cui si vide costretto a ri-cercare una soluzione alternativa. Essa venne offertadall’Unione Sovietica, durante una missione che ilMinistro della guerra egiziano, Generale AhmedIsmail Alì, svolse a Mosca nel febbraio 1972. I russigli proposero l’approvvigionamento di un conside-revole numero di missili terra - aria del tipo SAM -2, SAM - 3 e SAM - 6, più una abbondante quantitàdi armi convenzionali contraeree. Queste armiavrebbero costituito un impenetrabile ombrello pro-tettivo lungo tutto il Canale di Suez e la zona delleoperazioni militari, annullando di fatto la superioritàaerea israeliana. Altro problema che assillava lo Sta-to Maggiore egiziano consisteva nell’abilità che ave-va sempre dimostrata l’aviazione israeliana di sapercolpire il territorio nemico in profondità. Per evitarequesto pericolo, i sovietici avrebbero fornito un cer-to numero di missili terra - terra SCUD, capaci dicolpire obiettivi all’interno d’Israele, per una distan-za di 180 miglia; ciò avrebbe tenuto “a casa” l’aero-nautica israeliana, per la difesa del territorio. I primimissili SCUD arrivarono in Egitto nell’aprile del1973. Questo fatto fece decidere il Presidente Sadatdi entrare in guerra. Nel frattempo, convinse il Pre-sidente siriano Al - Assad a procedere nel momentoopportuno ad un contemporaneo assalto: i siriani anord e gli egiziani a sud dei confini israeliani. Lostesso armamento venne fornito dai sovietici anchealla Siria, che così fu in grado di “coprire” l’area trail Golan e Damasco. Visto il crescente peggiora-mento della situazione, il Capo di Stato Maggioreisraeliano, Generale David Elazar, ordinò una par-ziale mobilitazione. Ma non accadde nulla. Sadatdecise di procrastinare la data di entrata in guerra,in attesa di tempi migliori e più propizi, possibil-mente in settembre o in ottobre. Lo Stato Maggiore,il Ministro della Difesa, Generale Moshe Dayan, e iservizi segreti israeliani, nonostante le evidenze, re-stavano nella convinzione che gli egiziani non sa-rebbero entrati in guerra finché non avessero termi-nato l’addestramento sulle nuove armi e non si fos-sero presentate migliori opportunità per l’attacco. Ilpiano d’inganno egiziano era stato concepito in mo-do da persuadere anche gli irriducibili; inoltre, unaserie di interviste fatte da giornalisti stranieri in Egit-to confermò in modo assoluto tale convinzioneisraeliana. In conclusione, gli egiziani, avendo stu-diato e compreso la lezione avuta dagli israelianinella “Guerra dei sei giorni”, grazie all’aiuto sovieti-co, poterono realizzare un fitto muro impenetrabiledi missili e armi contraeree per annullare o, quantomeno, ridurre al minimo gli effetti devastanti dell’a-viazione israeliana. In relazione all’urto dei reparticorazzati nemici, gli egiziani schierarono un’enormequantità di armi controcarro, compresi RPG e missiliSagger. Il Presidente Sadat, a questo punto, convin-

Page 21: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

se re Feisal dell’Arabia Saudita, che l’arma del pe-trolio sarebbe stata molto importante nella guerrache stava per scoppiare. Tuttavia, contrariamente aquanto si possa credere, quest’arma non venne im-piegata, e ciò spiega in parte le fratture nel mondoarabo. Nell’agosto 1973, i piani di guerra egizianierano ormai in via di completamento. Venne decisoche il giorno dell’attacco, il 6 ottobre, coincidessecon la ricorrenza festiva più importante per gliebrei, lo Yom Kippur, poiché normalmente durantequel giorno la nazione si ferma completamente edanche le truppe osservano il precetto, assicurandosoltanto i servizi di sicurezza essenziali. Inoltre, ladata prescelta coincideva con le maree e le correntifavorevoli nel Canale di Suez. Il concetto di difesaisraeliano si è sempre basato su 3 elementi: - il ser-vizio segreto, che deve fornire tutte le informazionisul nemico, comprese quelle che riguardano i tempinecessari per la mobilitazione delle proprie truppe;- un esercito sempre pronto per il combattimento; -una grande e forte aeronautica. In quella occasione,però, i servizi segreti non adempirono completa-mente ai loro compiti. Le ostilità iniziarono alle ore14,00 del 6 ottobre 1973. Forze armate pari a quelleschierate dalla NATO in Europa si scagliarono con-temporaneamente e con violenza contro i confinid’Israele: a nord ad opera dei siriani, a sud ad ope-ra degli egiziani. Ma non sorpresero gli israeliani,che per quanto stessero celebrando lo “Yom Kip-pur”, da qualche tempo, e anche durante la giorna-ta del Kippur, avevano iniziato i preparativi di guer-ra e richiamato i riservisti. Per spiegare questo com-portamento degli israeliani, occorre aggiungere che,a dispetto della calma dichiarata dai servizi segreti,il Capo di Stato Maggiore israeliano, non ritenendo-si convinto, il 5 ottobre chiese ed ottenne dal go-verno di porre in stato di all’erta tipo “C” le truppe,di realizzare un robusto schieramento di reparti e didar inizio ad una seppur limitata mobilitazione deiriservisti, al fine di completare i reparti di élite el’aeronautica. Nelle prime ore del 6 ottobre, appenail servizio segreto confermò che gli arabi avrebberolanciato in giornata un attacco contro Israele, il Ga-binetto si riunì per le conseguenti decisioni. Mentrei membri del governo israeliano erano in riunione,giunse la notizia che le operazioni militari da partedegli egiziani erano appena iniziate. Il fatto, però,che l’attacco di sorpresa avveniva durante la festi-vità dello Yom Kippur fu una vera fortuna, poichéessendo tutta la popolazione nelle sinagoghe o acasa, il traffico automobilistico era molto ridotto eciò facilitò notevolmente la mobilitazione. Agliisraeliani non restò che togliersi gli indumenti dellepreghiere e indossare l’equipaggiamento militare.Israele imbracciava di nuovo le armi per difenderela sua stessa esistenza. Purtroppo, però, aveva sot-tovalutato il valore delle truppe arabe. Queste, gra-zie all’addestramento accurato ed intensivo ricevuto

dalle missioni militari sovietiche, sorpresero il mon-do intero ma, soprattutto, gli Stati Maggiori israelia-ni. Gli egiziani riuscirono a realizzare solide teste diponte sulla riva orientale del Canale di Suez, si ad-dentrarono in profondità nel Sinai e, dopo averespugnato i 15 punti fortificati della linea difensivaBar Lev, attesero. I siriani superarono le alture delGolan dilagando con le truppe corazzate in territo-rio israeliano e, soprattutto, resero incapace di ogniiniziativa operativa lo Stato Maggiore israeliano. Leloro vittorie stavano trascinando nella guerra le altrenazioni arabe, compresa la Giordania. Il pericoloper l’aviazione israeliana fu enorme quando si ac-corse di non potere assolutamente intaccare le lineeegiziane a causa della fitta copertura missilisticapredisposta dagli egiziani. A questo punto, lo StatoMaggiore israeliano predispose un piano operativoavente lo scopo di dare una pesante lezione ai siria-ni, riconquistando il Golan e la pianura sottostante,marciando verso Damasco e minacciando la capita-le siriana da presso, con l’impiego dell’aviazione. Inquesto modo, se la Giordania si fosse convinta adentrare in guerra, per Israele sarebbe stato facileschiacciarla, dato il terreno favorevole. Sul frontedel Sinai, una grossa colonna moto corazzata, per-correndo l’estremo lembo orientale della penisola,in modo da eludere la sorveglianza dello schiera-mento egiziano, avrebbe dovuto attraversare il Ca-nale di Suez, costituire una o più teste di ponte,sfondare alla congiuntura tra la 2ª e la 3ª armata,isolare l’esercito egiziano nel Sinai, tagliargli i rifor-nimenti, occupare le batterie missilistiche SAM so-vietiche e costituire una minaccia permanente sulCairo. Doveva, inoltre, occupare le rotabili che daSuez e da Ismailia portano al Cairo. L’abile pianovenne interamente realizzato. L’11 ottobre gli israe-liani scatenarono una massiccia offensiva lungo l’as-se Kuneitra (sul Golan) - Damasco, penetrando per10 km all’interno della Siria. Il 16 ottobre, GoldaMeir annunciò al parlamento israeliano che un con-tingente di truppe, costituenti una potente Task For-ce, operavano già in territorio egiziano al di là delCanale di Suez. All’altezza dei Laghi Amari, in queigiorni, si svolsero cruente battaglie tra forze coraz-zate. Alla fine, la Task Force ebbe ragione degli egi-ziani, annientandoli e occupando una striscia di ter-ritorio egiziano profonda più di 30 km e larga 40, aldi là del Canale di Suez. Ora le forze israeliane, di-sposte a tenaglia, minacciavano da un lato la rotabi-le Cairo - Suez e dall’altro la strada di Tel el Kebir, ilgrande campo militare della zona del Canale, giàbase britannica. A questo punto, si verificò un fattoveramente vergognoso. Le due superpotenze finoad allora si erano astenute da qualsiasi intervento,lasciando che i loro protetti risolvessero le loro que-stioni da soli. Ma quella che doveva essere nelle lo-ro intenzioni una guerra lampo, si era trasformata inuna guerra lunga e dispendiosa. I loro protetti, 21

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Page 22: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

22

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

sprovvisti di industrie pesanti, non erano in gradodi potere continuare una guerra di logoramento;inoltre, i paesi produttori di petrolio avevano chia-ramente chiamato in causa le potenze occidentali apronunciarsi sul conflitto. Il pericolo che uno deicontendenti potesse distruggere l’altro, causandocosì una perdita di credibilità presso i propri protet-ti, fece decidere le superpotenze a costituire gigan-teschi ponti aerei, attraverso i quali poterono rifor-nire di armi i belligeranti. Ancora una volta le su-perpotenze avevano dimostrato cinismo ed oppor-tunismo. Avevano, inoltre, fatto capire con quell’at-to, ai contendenti ed al mondo intero, che la solu-zione di qualsiasi problema, in qualsiasi parte dellaterra, era subordinata alla loro volontà. E così fu.Infatti, mentre gli egiziani, arrivati alla linea Bar Levsi erano fermati di loro iniziativa in attesa del “ces-sate il fuoco” da parte dell’ONU, in quanto ritene-vano che sarebbe bastata quella vittoria per poteresedere al tavolo delle trattative a testa alta, agliisraeliani non faceva comodo presentarsi al tavolodella pace con il Sinai occidentale e il Canale diSuez sotto controllo egiziano; quindi decisero direalizzare una manovra avvolgente, per tagliarefuori la 3ª armata egiziana nel Sinai, riconquistareambedue le sponde del Canale e minacciare dapresso il Cairo. A questo punto, Unione Sovietica eStati Uniti interruppero i rifornimenti ed elaboraro-no una tregua che sottoposero, pro forma, al Con-siglio di Sicurezza dell’ONU. La tregua prevedeva: -la cessazione immediata del fuoco e l’interruzionedi tutte le operazioni militari in atto; - la realizza-zione della risoluzione ONU 242 in ogni sua parte;- l’inizio dei negoziati di pace, intesi a stabilire unagiusta e duratura pace nel Medio Oriente. Questarisoluzione ONU, per quanto potesse sembrareun’imposizione delle superpotenze, giungeva salu-tare per Sadat, che si trovava con la 3ª armata ac-cerchiata e la Task Force israeliana nelle vicinanzedel Cairo. Diversamente la pensavano gli israelianiche volevano sfruttare il successo e non vollero ri-spettare i primi quattro giorni della tregua. Più in-gannati di tutti si sentirono i palestinesi che, nono-stante le guerre combattute, non erano riusciti a ri-solvere i loro problemi, anzi, con l’imposizione del-la tregua e l’impegno di dar vita alla risoluzioneONU 242, essi venivano trattati da profughi e, co-me tali, non potevano aver diritto ad una nazione.Ancora una volta, le superpotenze avevano dimo-strato incapacità ad affrontare con concretezza iproblemi del conflitto mediorientale. Occorrevacercare altre strade e cominciare a creare le condi-zioni da cui potesse nascere la futura pace in Me-dio Oriente. Comunque, occorre riconoscere che ladiplomazia americana, con il consenso dei sovieti-ci, era riuscita a fare grandi passi, facendo sedereal tavolo della pace i contendenti. E ciò grazie alSegretario di Stato Henry Kissinger, in carica sotto

l’amministrazione Nixon. In sostanza: - Egitto eIsraele avevano concordato di osservare il “cessateil fuoco”; - entrambe le parti si impegnavano adiniziare immediatamente trattative per risolvere laquestione del ritorno sulle posizioni del 22 ottobre(1° cessate il fuoco); - facilità di rifornimenti per lacittà di Suez e per la 3ª armata; - sostituzione deiposti blocco israeliani con militari dell’ONU; - im-pegno per entrambe le parti di tenere una riunioneal km 101 della strada Cairo - Suez, per la firmadell’accordo e per iniziare le trattative di pace. L’11novembre 1973 avveniva il fatto storico nelle vici-nanze del posto di blocco israeliano al km 101. Iltrattato, oltre al resto, impegnava le parti ad inizia-re al più presto negoziati di pace. Si andava dun-que verso una soluzione del problema. Ma gli arabinon erano tutti d’accordo. Tra loro, in pratica, esi-steva un divario tra le parole e l’azione, una diver-sità di vedute. C’era chi, pur di sedersi al tavolodella pace per recuperare i territori perduti nellevarie guerre combattute, aveva fatto versare il san-gue di migliaia di uomini: era il caso di Sadat, As-sad e Hussein. C’era chi di sangue non ne avevaversato, ma aveva perduto solo un po’ dei suoiguadagni sul petrolio e parlava ancora di aggressio-ne israeliana e di continuazione della guerra finoallo sterminio del popolo israeliano, ed era il casodi Feisal dell’Arabia Saudita e dei ricchi sceicchi de-gli Emirati Arabi. Nel caso di Israele, inoltre, non sierano ancora messi d’accordo se fosse una questio-ne di sopravvivenza oppure di assegnazione di unaparte della Palestina che l’ONU aveva fatto agliebrei. Rimaneva da chiarire, inoltre, il problema deipalestinesi. Il 28 ottobre 1973 i dirigenti dell’OLPvennero invitati a partecipare ai negoziati di pacecon Israele, in vista della creazione di uno stato pa-lestinese in Cisgiordania. La partecipazione allaconferenza di pace avrebbe dovuto significare il ri-conoscimento da parte palestinese dello Stato d’I-sraele e che perdeva ogni speranza di recuperodelle terre sottratte loro dagli ebrei. Il movimentodi liberazione, a tal proposito, si era trovato divisoin varie correnti, tra moderati e arrabbiati, per cuicon il passare del tempo si trovarono sempre piùisolati, fino a non rappresentare più per i vari go-verni arabi una entità nazionale in cerca di una pa-tria, ma semplicemente un problema di scomodiprofughi da tollerare, in nome del nazionalismoarabo. Con le iniziative di pace separata, Sadat -Begin e la mediazione di Carter, la situazione di-venne ancora più ingarbugliata, poiché esse pro-dussero una profonda frattura tra i popoli arabi. E,soprattutto, rimaneva sempre aperta la questionepalestinese. Del resto, tutte le nazioni furono, e so-no tuttora, ben consapevoli che non ci potrà esserepace in M.O., finché non verrà data una patria aipalestinesi.

Col. (r) S. PARISI

Page 23: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

L’ALBERGO SAVOIA OSPITA:- Ufficiali in Congedo iscritti UNUCI- Ufficiali in Servizio Attivo- Amici dell’UNUCI- Associati ANUPSA E ANUMPSE- Associati ANUA- Confederati CIOR e CIOMR (Conf.ne Interalleata Ufficiali della Riserva)

- Ufficiali in congedo di tutte le Associazioni d’Arma...e relativi familiari.

PERIODO DI APERTURA PER L’ANNO 2006:14 APRILE (periodo pasquale)- FINE OTTOBRE

Durante il periodo di chiusura, la Direzione è disponibile 24h/24,con servizi di segreteria telefonica, fax, posta elettronica ed il lu-nedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, vi rispon-derà il personale addetto.

TARIFFE PER LA STAGIONE 2006(PENSIONE COMPLETA, BEVANDE ESCLUSE)

Aprile, Maggio, Giugno e dal 21 Settembre a fine Ottobre t 45,00Luglio t 49,00Agosto t 57,001-20 Settembre t 52,00Supplemento singola t 2,00Supplemento balcone a persona t 2,00

BAMBINI: - da 0 a 7 anni gratuiti- da 7 a 12 anni sconto del 50%

GRUPPIPer gruppi, raduni di Corso e convegni, la Direzione formula pac-chetti turistici e relativi preventivi.

PRENOTAZIONIInviarle direttamente all’Albergo Savoia in Chianciano Terme.La Direzione comunicherà la conferma.NOTE: * Si accettano Carte di Credito

* Animali non ammessi

LE CONVENZIONIL’Albergo Savoia è convenzionato con:

• LE TERME DEL TERRITORIOPer cure epato-biliari sconto 20%, cure diuretiche sconto 25%,cure laringoiatriche, di bellezza, piscina termale, percorsivascolari e palestra riabilitativa sconto 15%.

• GLI IMPIANTI SPORTIVIConvenzioni su ingressi ed abbonamenti.

• I NEGOZI E LE BOUTIQUES DEL CENTRO

A CHIANCIANO SI ARRIVAIn auto: l’Autosole (A1), uscita casello n. 29 Chiusi-Chianciano T.In treno: scalo alla stazione FFSS di Chiusi-Chianciano T., lineaFirenze-Roma, con collegamenti automobilistici in coincidenza.In aereo: arrivo a Roma/Pisa/Firenze/Perugia Loc. S. Egidio.

ALBERGO SAVOIA U.N.U.C.I.(UNIONE NAZIONALE UFFICIALI IN CONGEDO D’ITALIA)

Viale della Libertà, 51053042 Chianciano Terme (SI) - ITALIATel. 0578 60191 r.a. - Fax 0578 64883

E-mail: [email protected]: www.hotelsavoia-unuci.it

Il “Soggiorno Savoia U.N.U.C.I.” sito inChianciano Terme è di proprietà del-l’U.N.U.C.I. e gestito dall’Unione afavore dei propri associati, – in regolacon la quota associativa dell’anno – eloro familiari conviventi.Il Soggiorno è allineato, per organizzazione e servizi, conquelli a tre stelle della stessa sede termale e dispone di 88 ca-mere tutte con servizi privati, telefono, televisione e impiantodi ventilazione a soffitto.È inoltre dotato di sala meeting, sala lettura, sala da pranzo,bar, soggiorno tutte climatizzate oltre a 2 sale TV, terrazzopanoramico coperto, ampio giardino e parcheggio privato.

I prezzi della pensione completa per persona,sono fissati, ogni anno, dalla Presidenza

Nazionale sulla base del preventivo dispesa dell’esercizio del Soggiorno e

sono sempre sensibilmente inferiori aquelli richiesti da alberghi di pari categoria e

nella stessa località, non avendo la gestione del Soggiornoscopo di lucro.Ritirato nel verde dei suoi giardini è posto in posizione strategi-ca, a pochi metri dalle Terme sulla passeggiata centrale. Perquesti comforts l'albergo SAVOIA U.N.U.C.I. offre l’opportu-nità di trascorrere una piacevole vacanza e di sottoporsi a saluta-ri cure Termali, in assoluta tranquillità e privacy.

UNA OPPORTUNITÀ PER I SOCI UNUCI:

L’ALBERGO SAVOIA

Ricordiamo ai signori Soci che gli stabilimenti termali di Chianciano Terme sono convenzionati con il Servizio Sanitario Na-zionale dove potranno usufruire delle prestazioni prescritte. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Direzione dell’albergo.

Page 24: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

24

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

“DETASSAZIONE DELLA P.P.O.”Storia infinita

Quando c’è un interesse soggettivo, è difficile anziimpossibile essere al di sopra delle parti.La mancata previsione normativa relativa alla detas-sazione dell’aliquota del privilegio (art. 34 D.P.R.601/1973) è senza alcun dubbio una anomalia legi-slativa così come anomalo è l’elemento “risarcito-rio” che prescinde dal grado invalidante. Per cui sipuò verificare, anzi si verifica, che una infermitàascrivibile all’ottava categoria sia “risarcita” in misu-ra maggiore di una infermità ascrivibile alla sesta.Questo perché l’aliquota del privilegio è strettamen-te legata alla misura della pensione ordinaria.Le considerazioni del collega Izzo - sotto l’egoisticoaspetto - sono condivisibili in quanto evidenzianopalesi contraddizioni. Tuttavia non tengono contoche il decimo o il doppio decimo, come indica l’e-stensore sono, come già precisato, strettamente le-gati alla misura del reddito annuo lordo e non al-l’imponibile. Inoltre occorre tenere presente che ildiritto alla p.p.o. sorge, non all’atto del riconosci-mento dell’infermità e della categoria ascrivibile, maall’atto della cessazione del servizio. E se così nonfosse la norma avrebbe dovuto prevedere la cumu-labilità della p.p.o. con agli assegni di attività, cosìcome avviene per la pensione privilegiata di guerra.È noto, inoltre, che l’elemento risarcitorio è unaconseguenza della ridotta capacità lavorativa e quin-di di un minor guadagno. Però va ricordato che lap.p.o. viene concessa dopo il collocamento in quie-scenza. Pertanto, pur in presenza di una presunta ri-dotta capacità lavorativa, non v’è minor guadagno.Va ricordato inoltre, che è possibile convenire ingiudizio la Pubblica Amministrazione come re-sponsabile del danno e quindi ottenere un vero eproprio risarcimento così come prevede l’art. 2043del codice civile. Per cui si dovrebbe addiveniread una altra valutazione del danno stesso. Ma quiil discorso si fa tecnico/giuridico molto allargato,specie per quanto ha tratto la compatibilità dellenorme che regolano la concessione della p.p.o. edil citato articolo del codice civile.È possibile, anzi è quasi certo che le prime sen-tenze della Corte costituzionale fossero riferite al-l’intero trattamento pensionistico. Ma è altrettantovero che i ricorrenti all’epoca si erano illusi di ot-tenere una detassazione totale. Infatti attraverso lalettura dei ricorsi dell’epoca e delle relative sen-tenze, non si fa cenno all’aliquota del 10%.In sede di un Consiglio Nazionale ed in altre occa-sioni feci osservare tale inconveniente ma non mirisulta che i successivi ricorsi (di quelli portati

avanti alla Corte Costituzionale) siano stati formu-lati alla luce della separazione della pensione or-dinaria da quella c.d. di privilegio.Tuttavia sarà cura della Presidenza Nazionale chie-dere al Centro contabile dell’INPDAP i motivi percui la privilegiata non risulti come voce autonomae quali motivi osterebbero ad evidenziarla comevoce a se stante, anche in considerazione che incaso di premorienza del titolare, senza che la stes-sa possa essere reversita al coniuge superstite, laquota di privilegio viene ovviamente estrapolata.Infine, è da tener infine presente che, ai fini fisca-li, non è solo la detassazione dell’aliquota, ma èl’intero imponibile che diminuisce a vantaggio delcontribuente. Cosa questa che suggerisce pruden-za al legislatore. Pertanto le varie iniziative potreb-bero risultare validi strumenti di pressione politicaaffinché sia modificato ed integrato l’art. 34 D.P.R.601/1973 prevedendo l’esenzione fiscale della piùvolte citata aliquota.Al di là di ogni aspetto polemico, non posso nonevidenziare che questi problemi dovevano esseresollevati e risolti all’epoca della riforma tributaria.Quando cioè non esistevano le palesi ostilità an-che da parte dei vertici della Difesa talchè, primaancora di leggere un’ istanza, è già prevista la ne-gativa risposta.

Gen. Vincenzo Ruggieri

Il Ten.Col. Leopoldo Teglia, della Sezione UNU-CI di Perugia, ci scrive:Sfogliando vecchie copie del bollettino UNUCI mi ècapitato di rileggere una lettera pubblicata nel n.1-2del 2003, relativa all’opera benemerita delle Croce-rossine in guerra. Ho notato però che non è statocitato un episodio che dovrebbe far onore alla Cro-ce Rossa e a tutti gli italiani. Si tratta delle Sorellecatturate l’8 settembre ’43 negli ospedali da campodi Atene e dei Balcani insieme a tutto il personale,ai medici e ai malati, e deportate nel Res. Lazz.Zeithain in Germania. Tranne alcune che aderironoalla RSI, tutte le altre rimasero con i loro malati, ne-gandosi ad ogni adesione ai nazi-fascisti. Di esse lapiù giovane (purtroppo ora scomparsa), Maria Vit-toria Zeme, pubblicò nel 1944 il suo diario (“Il tem-po di Zeithain” - ed. Alberti Libraio editore - Verba-nia Intra), che documenta il calvario vissuto daqueste Sorelle. La Zeme si ammalò curando i malatisoprattutto di TBC e, guarita, continuò la Sua operain Italia come Ispettrice per la Lombardia, e meritòl’alta onorificenza della Croce Rossa Internazionale:la medaglia “Florence Nightingale”.Sarebbe doveroso ricordare l’esempio di questeCrocerossine!

Lettere in Redazione

Page 25: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

UNUCI N. 3/4 CI

Le Forze di Riserva nel mondoPremessa

Nei numeri precedenti abbiamo fatto un esame delle Riserve in vari paesi ed in questa occasione, navigando su internet, racco-gliendo dati e documenti, concludiamo la panoramica commentando il sistema israeliano e quello svizzero.Credo che sia stato interessante conoscere le azioni svolte da altre nazioni che hanno progressivamente diminuito il personaledi leva a favore di personale di carriera puntando a maggiore specializzazione e a possibilità di interventi operativi fuori dai pro-pri confini nazionali.Ed è con la concezione di eserciti con caratteristiche professionali che nasce l’esigenza della Riserva come vera e propria For-za Armata e di un suo approccio culturale e sociale.

Israele

Uno degli Stati che dalla sua fondazione, nel lontano 1948, creò letteralmente dal nulla una nuova concezione delle Forze Ar-mate fu Israele.Dall’inizio della sua tormentata storia la minuscola nazione ebraica dovette rendersi consapevole di essere costantemente mi-nacciata da centinaia di milioni di potenziali nemici che non ne accettavano l’esistenza senza tener conto della palese ostilitàdell’URSS che finanziava e riforniva gli stessi per evitare di rafforzare l’influenza USA nell’area che a sua volta cercava di soste-nere Israele.Ma lo Stato ebraico non poteva permettersi, citando il Presidente Nasser, grande avversario della stella di David, di perdere40.000 uomini al mese in guerra dato che ne nascevano ben più all’ombra delle piramidi ed in base a questa consapevolezza ileader israeliani, primo fra tutti il ministro Ben Gurion, elaborarono una concezione singolare di quella che sarebbe diventata“Tzahal” la forza di autodifesa di Israele.Nata dalle ceneri dell’esercito clandestino ma “regolare” denominato “Haganah” e di gruppi radicali quali Stern e Irgun, talestruttura fu concepita come un esplicito fondamento inerente la sopravvivenza dello Stato e quindi un assoluto dovere per ognicittadino maggiorenne di entrambi i sessi.Ogni giovane raggiunta l’età prestabilita avrebbe dovuto imparare l’arte del combattimento nelle rispettive specialità per tre an-ni; ciò avrebbe permesso di inculcare nel profondo le tattiche e le tecniche militari, ma anche facendo ciò, il problema numeri-co non sarebbe stato risolto.Basti pensare ai costi sostenuti per addestrare un pilota, un incursore della Marina o un fante della Brigata Golani. Inoltre l’in-dole non militarista del popolo di Israele non incentivava la carriera in quanto vera e propria professione.Nonostante l’altissima qualità dei propri soldati e dei quadri Ufficiali e Sottufficiali il problema numerico rimaneva insoluto euna vera spina nel fianco dal punto di vista militare e della sicurezza. Ma proprio i difetti sopra citati fecero emergere un’opzio-ne che permise di concepire il ruolo unico del “cittadino-soldato” numericamente e qualitativamente rilevante ed il tutto attiva-bile in tempi record di 24/48 ore.In pratica dopo i tre anni di servizio, al militare congedato veniva consegnato il proprio equipaggiamento personale che avrebbedovuto mantenere nelle migliori condizioni e sotto la sua diretta responsabilità.Ciclicamente il cittadino, pur se in formale congedo “provvisorio” sarebbe stato richiamato in servizio per rinnovare le tecnicheapprese in precedenza, per gli aggiornamenti del caso e per rinsaldare il proprio ruolo militare al servizio della propria comu-nità. In caso di attacco nemico alle proprie frontiere i militari in servizio avranno l’iniziale ruolo di contenimento. In tempi brevis-simi il personale riservista a conoscenza delle parole d’ordine e i luoghi di assembramento, si mette immediatamente in movi-mento per raggiungere i punti di raccolta ed inquadrarsi nei rispettivi reparti di appartenenza.Ogni veicolo militare o civile diverrà parte integrante della messa in atto del richiamo mentre personale civile impossibilitato aprestare servizio quali invalidi anziani e giovanissimi, organizzeranno banchetti distributori di generi di conforto o controllo.In pratica è l’intera società che si mobilita come Riservista mentre numericamente bassi rimangono i militari di professione ein servizio permanente. Per loro è l’unica garanzia di sopravvivenza; il dovere di difendere la propria realtà nazionale, infatti ipochissimi obbiettori di coscienza spesso indossano comunque l’uniforme delle Forze di Autodifesa pur essendo destinati aiservizi non armati.Dal punto di vista economico, inoltre, tutte le priorità vanno a Tzahal che gode in rapporto dei più elevati finanziamenti a livellomondiale per equipaggiamento ed armamento.Tra i riservisti dell’Esercito, Marina ed Aviazione, caso ulteriormente anomalo, non esiste soltanto la figura del soldato un po’anonimo anche se preparato ma anche quegli elementi delle Forze Speciali del tipo “Commandos” (Sayeret”) o “Incursori” chesmessi gli abiti civili tornano in azione con conosciuti risultati letali per il nemico.La storia ci insegna che i Riservisti riuscirono sempre anche a prezzo di elevate perdite a difendere la loro patria e in seguito acontrattaccare e a mettere in fuga o accerchiare le forze avversarie come durante la Guerra di Yom Kippur nel 1973.Ma il cittadino riservista militare, caso altrettanto unico, rappresenta anche una temibile forza politica che non va sottovaluta-

IL RISERVISTAa cura del Gen. B. Angelo Silva

Page 26: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

CII UNUCI N. 3/4

ta: basti pensare all’indomani della sofferta vittoria durante la guerra sopra citata che vide Israele confrontarsi con ben tre at-taccanti contemporaneamente e senza dichiarazione formale di guerra.Un capitano della Riserva Militare che riteneva giustamente colpevoli i vertici dell’Esercito e del Governo di incuria nell’acquisi-zione, valutazione e reazione delle informazioni inerenti il prossimo attacco riuscì a sensibilizzare i veterani e la popolazione alpunto tale che il celeberrimo Ministro della Difesa Moshe Dayan ed il Governo di Golda Meir sommersi dall’ondata di sdegno edi protesta popolare furono costretti a dimettersi.Allo stesso modo è noto che numerosi elementi dei succitati elementi Sayeret (Special Forces) si sono rifiutati di combatterenella Zona Autonoma Palestinese nonostante essi siano la lecita risposta alle tecniche terroristiche di Hamas, che porta a con-siderare i Riservisti come una realtà significativa e fondamentale.

Svizzera

Nell’immaginario collettivo della Svizzera ricordiamo la pace perenne garantita da secoli di neutralità, i formaggi squisiti, gli oro-logi, l’ordine e la pulizia che regna sovrana in un paese circondato dalle montagne. Tutto vero, ovviamente, ma non bisogna di-menticare che i lunghi anni di pace sono stati garantiti non solo dalla gelosa protezione diplomatica ma anche da una delle piùefficienti strutture militari presenti in Europa e configurata con la loro tipica efficienza e precisione.L’atipicità delle Forze Armate Elvetiche, concepite su un modello di Milizia, è rappresentata, oltre che dalla mancanza di unamarina militare per ovvi motivi, anche per l’importanza che gli svizzeri hanno dato al “diritto” e non all’obbligo dei propri cittadi-ni non solamente a prestare servizio armato a difesa del proprio Paese ma anche di mantenere pronta e in efficienza la figuradel militare in congedo. Il Riservista Militare, ossia il cittadino che ha prestato servizio e in seguito viene immesso in una sortadi “congedo provvisorio”, non solamente porta a casa il bagaglio di conoscenze ed esperienze ma anche il proprio equipaggia-mento individuale, armi comprese.Il tutto per garantire al minuscolo Stato la possibilità di mantenere un minimo numero di effettivi professionisti ma un elevatis-simo bacino di Militari della Riserva periodicamente sottoposti a richiami e a sessioni aggiornative e di addestramento.La prima comunicazione sull’imminenza del servizio militare o di protezione civile viene inviata ai giovani di 16 anni tramite let-tera dal cantone di domicilio e tale servizio sarà obbligatorio per gli uomini e facoltativo per le donne.Fondamentali gli sforzi dello Stato per l’attività pre-militare basata sul coinvolgimento dei giovani attraverso una serie di ini-ziative didattico sportive appositamente create per iniziare un dialogo con i futuri soldati e Riservisti in base a un chiaroconcetto di consapevolezza che purtroppo, almeno nel caso dell’Italia, ha sempre designato l’impegno con le Forze Armatecome la nota “Naja”.Esiste inoltre la possibilità di svolgere il servizio militare non armato per chi non concilia l’utilizzo delle armi con le proprieconvinzioni morali o religiose ma che è consapevole dell’importanza della difesa propria e altrui realizzata attraverso l’impe-gno militare.Chi viene accettato, dopo quella serie di valutazioni psico-fisio-attitudinali equiparabili ai nostri vecchi “3 giorni”, riceve imme-diatamente gli stivaletti da combattimento e servizio che indosserà entro un minimo di tre e un massimo di dodici mesi per ilproprio servizio militare e nel frattempo inizierà a prepararsi per questa esperienza fondamentale per ogni cittadino/a elvetico.Numerosi i possibili incarichi che andrà a ricoprire, alcuni dei quali veramente singolari quali tamburino, pontoniere battipaloo zappatore mentre le possibilità di inserimento in particolari Reparti o Specialità sono ovviamente a disposizione di pochifortunati.Il servizio propriamente detto, attualmente in vista di un suo prolungamento, è rappresentato da una permanenza alla ScuolaReclute della durata di 15 settimane dove il soldato, o milite, verrà istruito su tutto ciò che compete il proprio ruolo e cioè ri-condizionamento fisico, addestramento basico alle armi, corso di specializzazione etc...Al termine dello stesso il militare, pur tornando alla normalità della vita “civile”, verrà ciclicamente richiamato onde frequentarecorsi di aggiornamento o a far parte integrante di esercitazioni: suo è l’obbligo di mantenere in perfetta efficienza il materialeche l’Esercito gli ha dato in consegna e cioè divise, buffetterie, armamento etc...Attualmente gli obblighi dei Riservisti, oltre 80.000 unità, di prestare servizio ciclicamente presso caserme o altre aree militariè valevole fino al 42° anno di età anche se alcune proposte in merito vorrebbero abbassarlo al 30° per evitare i danni economi-ci dovuti alla permanenza degli stessi a corsi o esercitazioni. L’Esercito XXI, altra dicitura della Milizia, è inoltre consapevoledelle possibilità che le proprie forze armate siano obbligate a fornire personale alle varie operazioni di Peace-Keeping e PeaceEnforcement assieme ad altri contingenti Europei nelle varie aree di interesse.Se in queste ultime saranno i veri e propri professionisti in carriera nelle Forze Armate ad intervenire, sull’area elvetica la verae propria difesa nazionale sarà ancora, oggi come ieri, affidata ai militi della Riserva che a tutt’oggi risultano una delle più vin-centi configurazioni di concezione militare al mondo.

Conclusioni

Il viaggio è terminato: alcuni modelli commentati possono aver destato maggiore attenzione, ma nella nostra realtà appare almomento evidente che solo l’UNUCI ha la possibilità, grazie alla convenzione stipulata con lo Stato Maggiore, di operare in am-bito addestrativo e didattico per il personale di ogni specialità e grado.Il tutto, però, con notevolissime difficoltà economiche, in quanto le varie sezioni sparse sul territorio nazionale, solo grazie asacrifici personali, riescono a portare a compimento i propri programmi minimi a favore dei Riservisti.Ci si trova di fronte a una strana situazione: da una parte la nuova figura ha preso piede nella politica di difesa, dall’ altra nonsi riescono a trovare i modi per tenerla attiva e viva (richiami anche brevi, ma cadenzati nel tempo, partecipazione ad attività direparti operativi, vantaggi anche simbolici).

Page 27: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

UNUCI N. 3/4 CIII

In sintesi, il riservista ha necessità di partecipare e nel contempo di essere visibile anche in campo sociale con attività chepossano incentivare chi ha già dato la propria disponibilità all’impiego e nel contempo essere elemento capace di invogliare al-tri uomini.

Gen. B. Angelo Silva

Ten. Elena Croci Ufficiale della “Riserva Selezionata”Un’ Italiana organizza il recupero dei monumenti della Firenze d’ Oriente

Un’esperta d’arte milanese ha indossato la divisa per 8 mesi e con i soldati dell’ISAF ha catalogato i tesori dell’arte afghanaper salvarli.Una storia millenaria è nascosta dalla sabbia del deserto afghano: troppe guerre, troppi lutti, troppo oblio, L’Afghanistan erauna terra felice, ricca di cultura, e a Herat (nella zona occidentale, dove le Forze Armate italiane comandano il Prt, Provincial re-construction team), un progetto punta a catalogare le fortificazioni, i minareti, la moschea per facilitare futuri restauri, grazie aun’esperta, Elena Croci, che ha indossato la divisa dell’Esercito con la “Riserva selezionata”, che consente di arruolare profes-sionisti di diversi settori.Herat non è una città qualunque.Importante centro commerciale già nel VII secolo sotto gli arabi, era nota come la Firenze d’Oriente. La Croci, milanese di 34anni, laureata in lettere alla Sorbona di Parigi con una tesi sulla pittura italiana dell’Ottocento, quattro lingue, esperta in comu-nicazione culturale. Nominata Tenente nel giugno 2004, dopo un iter cominciato l’anno prima, Croci ha indossato la divisa perotto mesi tra il 2004 e il 2005.L’arte di Herat ha prodotto gioielli: la Moschea del Venerdì del 1200 (uno dei più importanti esempi al mondo di architetturaislamica), la fortezza o il ponte di Pul-i-Malan, del X secolo. “Purtroppo gli afghani non hanno idea del loro patrimonio” raccontaancora l’esperta, che ricorda i 55 mila libri bruciati da russi e mujaheddin. Poi i talebani completarono l’opera pianificando ledevastazioni, come nel caso dei Buddha giganteschi, vecchi di 1.800 anni, deturpati nel 2001 nella valle di Bamiyan (è previstoil restauro)”.E tentare di restituire una memoria al paese dà ulteriore lustro ai soldati italiani che ricoprono un ruolo di assoluto rilievo dalloscorso agosto, quando il Generale Mauro Del Vecchio ha assunto il comando dell’Isaf, la forza multinazionale con sede a Ka-bul. Il lavoro di Croci, racchiuso in un libro bilingue, sarà edito a marzo dallo Stato Maggiore dell’Esercito “Ho accettato per fa-re un’esperienza in più. E il suo contributo dimostra che Esercito non è solo sinonimo di guerra”.

Segnaliamo:

59° Convegno CIOR, CIORM, NRFC e competizioni sportive-militari

Dal 4 all’8 luglio 2006 avrà luogo a Viterbo presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito e la Scuola Marescialli dell’ AeronauticaMilitare l’annuale congresso Cior (Confèdèration Interallièe Officiers de Reserve), Ciorm (Confèdèration Interallièe Officiers Me-dicaux de Reserve), NRFC ( National Reserve Force Committee).Presso la Scuola dell’Esercito avranno luogo anche le competizioni sportivo-militari che, pur svolgendosi nello stesso periodo,necessitano di alcuni giorni precedenti le gare per i necessari allenamenti e la pratica di tiro con le armi in dotazione all’ Eserci-to ospitante.L’organizzazione del Congresso e delle connesse gare sportive spetta all’Italia secondo una turnazione tra i Paesi Nato.Si tratta di un avvenimento di importanza fondamentale nell’ambito dell’Alleanza e, in particolare per quei Paesi che vantanomaggiori esperienze e tradizioni nell’ impiego delle Riserve.Vi partecipano Ufficiali in servizio e della Riserva che sotto varie prospettive gestiscono le problematiche delle Forze di Riserva.La sollecitazione da parte del Comitato NATO delle Riserve di svolgere nel 2006 il Congresso in Italia è stata a suo tempo rap-presentata a SMD con l’indicazione di affidarne l’organizzazione, come in passato, all’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo.Fra le varie attività del Sodalizio in fase organizzativa sarà:- aperto un sito internet nel quale riportare tutte le attività programmate (www.unuciinternational.it);- richiesto agli SS. MM. di richiamare 30 Ufficiali;- ricercata la disponibilità di Soci per collaborare con la Presidenza.L’ UNUCI, pertanto, conferma di essere nel particolare settore elemento fondamentale sia come elemento propositivo che or-ganizzativo. Il Congresso in parola diverrà banco di prova (quello del 1995, tenuto a Roma accolse 1.050 congressisti apparte-nenti a 21 Paesi ), e tenuto conto dell’allargamento del numero di Paesi membri dell’ Alleanza diverrà vetrina internazionale diefficienza e contenuti.

Forze di Completamento della Marina Militare

Nell’ambito dei provvedimenti di riordino dello strumento militare, con l’art. 10 del D.L. 28 dicembre 2001, n. 451, convertitoin legge, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2002, n. 15, sono state istituite le “Forze di Completamento” delle qualifanno parte Ufficiali, Sottufficiali e personale di Truppa che, dopo il congedo, sono richiamati in servizio, su base volontaria e atempo determinato, per svolgere attività addestrative, operative e logistiche sua sul territorio nazionale sia all’estero.Per avere la possibilità di essere chiamati a far parte delle “Forze di Completamento” della Marina Militare è necessario:- aver prestato servizio in Marina;

Page 28: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

CIV UNUCI N. 3/4

- aver presentato l’apposita Dichiarazione di Disponibilità.Oppure pur non avendo svolto alcun servizio militare o avendolo svolto in altra Forza Armata, essere in possesso di particolariprofessionalità di interesse della Marina per essere inseriti con il grado di Ufficiale, nella “Riserva Selezionata”.Il personale attualmente in servizio compila la Dichiarazione al momento di lasciare il servizio presso l’ultimo Comando di ap-partenenza.Il personale già in congedo che:- non abbia successivamente prestato o presti servizio in altra F.A. o nella G.d.F.;- non presti servizio nelle altre Forze di Polizia o nei Vigili del Fuoco;- non appartenga alle categorie dell’ausiliaria, della riserva, della riserva di complemento o del congedo assoluto,può compilare ora la Dichiarazione di Disponibilità ed inviarla al seguente indirizzo: MARINA MILITARE - Ufficio Generale del Per-sonale - Piazza della Marina n. 4 - 00100 ROMA.Attualmente la Marina Militare, in relazione alle esigenze funzionali e numeriche compatibili con le risorse assegnate, selezio-na, fra il personale che ha rilasciato la Dichiarazione, quello da richiamare ed invia agli interessati un “preavviso di richiamo”che specifica il periodo, la durata ed il Comando presso il quale prestare servizio. L’interpellato, se accetta, risponde con una“dichiarazione di assenso”.La non adesione non comporta alcuna conseguenza sulla possibilità di richiami successivi. È inoltre possibile recedere dalla“Dichiarazione di disponibilità” in ogni momento seguendo la procedura indicata nella dichiarazione stessa.I richiamati hanno diritto:- alla conservazione del posto di lavoro;- alla valutazione nei concorsi pubblici del servizio prestato.Il personale richiamato gode dello stato giuridico e del trattamento economico dei pari grado in servizio.L’istituzione delle “Forze di Completamento” non ha indotto alcuna innovazione riguardo ai richiami obbligatori (coattivi) previstidalla legge.Le modalità per la costituzione della “Riserva Selezionata” della Marina Militare sono in fase di stesura per la successiva divul-gazione.

Attività delle Sezioni

UNUCI Palermo: esercitazione di pattuglia militare “White Fox 2006”La Sezione di Palermo, nel qua-dro delle attività previste e pianfi-cate per l’addestramento dei vo-lontari UNUCI - Forze di Comple-tamento, ha organizzato e svoltoall’interno del Parco delle Mado-nie un’esercitazione di pattugliamilitare, continuativa, diurna enotturna, in bianco, su terrenomontano boschivo, denominata“White Fox 2006”.All’esercitazione, diretta dal Cap.Claudio Zaccardo e dal Ten. Al-berto Quattrocchi, hanno parteci-pato 33 volontari riservisti paler-mitani e due nuclei di Ufficiali ri-servisti delle Sezioni di Agrigentoed Enna, che con impegno, moti-vazione e professionalità, hannoaffrontato e superato le diversifi-cate prove tecnico-addestrativeprogrammate, incluso l’appronta-mento di un bivacco.

Richiami per avanzamentoNell’ambito delle Forze di Completamento, il Cap. Giovanni Manzone, Presidente della Sezione UNUCI di Rapallo, ha terminatoil periodo di richiamo per avanzamento al grado superiore presso il 4° Rgt Carri di Bellinzago Novarese. Nel corso dei tre mesidi intensa attività lavorativa, gli sono stati affidati numerosi incarichi, allo scopo di verificare le capacità operative dell’Ufficialeall’interno delle Forze di Completamento.

Esercitazione di pattuglia militare, continuativa, diurna e notturna, in terreno montano bo-schivo: “White Fox 2006”.

Page 29: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

Magg. Alberto Ciambricco

25 GIALLID’ANNATA N. 2L’Autore, noto scrittore di gialli e creatore del fa-moso personaggio del Tenente Sheridan, ha rac-colto in un secondo volume altri 25 raccontigialli. Il volume è caratterizzato da cinque rac-conti ambientati negli USA; 10 hanno come pro-tagonista il Ten. Sheridan; cinque come Interpoleuropea, con un personaggio della polizia italia-na assegnato all’Interpol, il commissario Falchi, egli ultimi cinque sono tutti ambientati in variezone e città d’Italia con personaggi italiani. L’Au-tore ha il merito di avvincere con le sue trame illettore, il quale, una volta iniziata la lettura diqueste pagine, troverà difficile il distaccarsene.Inoltre, cinque gialli di Sheridan si fermano pri-ma della fine, e l’Autore invita il lettore a indovi-nare chi è il colpevole prima della rivelazione diSheridan; un divertente incentivo a coinvolgerenel caso il lettore, rendendolo partecipe attivo.In ogni racconto è riprodotta la tavola che a suotempo illustrava il giornale dell’epoca su cui ilracconto fu pubblicato, le ultime sei sono staterealizzate dal nipote dell’Autore. In realtà, i giallidiventano 26 per l’inserimento di un raccontoumoristico tratto dal volume “Molta mala pocobene”, scritto dall’Autore insieme a Casacci e il-lustrato dal grande Jacovitti.Come per il primo volume, anche per questoCiambricco ha rinunciato ai suoi dirittid’autore, che, insieme al ricavato della ven-dita del libro, saranno interamente devolutiper scopi benefici alla Società San Vincenzode’ Paoli di Fabriano, un’associazione cheaiuta le persone in difficoltà, fornendo lorovitto e alloggio.

Magg. Alberto Ciambricco: “25 gialli d’annatan. 2”. Fondazione Cassa di Risparmio di Fa-

briano e di Cupramontana, 2006. Per l’acqui-sto di copie: versamento di 10 euro (cadauna)sul c/c postale n. 17035601 intestato a: SocietàS. Vincenzo de’ Paoli - Via Mamiani, 40 - 60044Fabriano (AN).

Cap. Vincenzo MelecaUNA FINE,UN INIZIOLa vicenda del protagonista di questo romanzo hainizio quando egli apprende di essere affetto daun male incurabile, decidendo, di conseguenza, dicompiere il suo ultimo viaggio. Ed è appunto lanarrazione di questo viaggio verso la fine della vi-ta, che si sviluppa attraverso le pagine di questolibro, al termine di una vita vissuta dal personag-gio principale con entusiastiche passione e sensi-bilità. Stimolato continuamente dalla curiosità ver-so quanto di bello il mondo circostante può offri-re, a chi sa cercarlo, il protagonista è passato attra-verso tutte le inevitabili delusioni, distacchi, perdi-te, sconfitte e speranze che accompagnano l’uma-no incedere in un mondo come il nostro, caratte-rizzato anche da meraviglie senza fine. E di questemeraviglie il nostro personaggio ne ha viste molte,avendo viaggiato non poco e vissuto intensamen-te. E sarà appunto nella luce di un’isola eritrea,nel Mar Rosso, che egli affronterà i suoi ultimi mo-menti terreni.Si tratta di un libro di scorrevole lettura, che per-metterà al lettore di viaggiare con la mente in luo-ghi e situazioni differenti tra loro.

Cap. Vincenzo Meleca: “Una fine, un inizio”.Milano, Greco&Greco editori, 2006. Prezzo _9,50. Per l’acquisto rivolgersi alle librerieoppure direttamente all’editore: Greco&Gre-co editori - Via Verona, 10 - 20135 Milano.www.grecogrecoeditori.it.

25

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA: “RAFFAELLO NOVELLI - UN PILOTA DI MONFALCONE” - Una dettagliata ed interes-sante rievocazione della vita di un pilota del 4° Stormo Caccia nella 2ª guerra mondiale.

Le richieste possono essere indirizzate con copia del versamento di Euro 10,00 (costo comprendentele spese postali) sul c/c n. 12930590 intestato alla Sezione di Monfalcone dell’Associazione Arma Ae-ronautica - Via Mazzini, 1 - 34074 Monfalcone.

Pubblicazioni dei nostri Soci

RecensioniN.B. PER LE SEGNALAZIONI È NECESSARIO FAR PERVENIRE IN REDAZIONE UNA COPIA DEL VOLUME.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AGLI AUTORI

Page 30: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

26

Un aiuto per i bambini del villaggiodi Bucane

Il 14 ottobre 2005 ha avuto luogo la cerimoniadi inaugurazione dei lavori di ricostruzione del-l’infrastruttura della scuola elementare del villag-gio di Bucane, in Kosovo. Il taglio del nastroinaugurale è stato effettuato dal Comandante delcontingente italiano, Col. Alecci, insieme al viceSindaco di Pec, Smajl Shala ed al comandantedella 3ª Zona del TMK, Nazmi Brahimaj. I lavorisono stati effettuati in collaborazione tra i milita-ri della KFOR ed il TMK, realizzando per la pri-ma volta, all’interno dell’area di responsabilitàitaliana, un progetto in comune. Grazie alla col-laborazione tra i militari italiani (Cellula S5 di“Aquila” e di “Alcione” -186° Par. Folgore), quellikosovari, ed i Vigili del Fuoco di Milano, gli sco-lari di Bucane hanno anche ricevuto vari doni,tra i quali un computer. In segno di gratitudineper l’ottimo lavoro svolto, il direttore didatticodella scuola, Naim Krasniqi, ha rilasciato un atte-stato al Ten. Walter Valentini, che ha realizzatola presentazione del progetto ed ha coordinato ilavori, insieme al KIKPC Team (KFOR Inspecto-rate for Kosovo Protection Corps) di “Aquila”.

UNUCI Orvieto commemoraun Caduto di El Alamein

Nell’Aula consiliare del Comune di Orvieto, ilGen. Giulio Schina, Presidente della SezioneUNUCI di Orvieto, ha consegnato la piastrina di

riconoscimento del Fante Gino Buzzurra, clas-se 1920, deceduto, alle figlie del Caduto e tutto-ra residenti ad Orvieto.L’eccezionalità dell’evento consiste nel fatto cheil prezioso cimelio è stato ritrovato, a 60 anni didistanza, nei luoghi della battaglia di El Alamein,dal Cap. Giuseppe di Girolamo della SezioneUNUCI di Milano. Il Capitano, degno di lode perla sua bravura e sensibilità, nel corso di una visi-ta al Sacrario di El Alamein è stato avvicinato daun anziano beduino del luogo, che gli ha offerto(a pagamento) il prezioso ricordo di guerra. Conintensa commozione, l’Ufficiale ha letto sullapiastrina i dati dell’intestatario, uno delle mi-gliaia di militari italiani caduti in quel settore:“Fante Buzzurra Gino di Gioacchino e FormicaMaria - classe 1920 - Orvieto (Terni) - n. 7651(69) C.”. La piastrina è stata riportata in Italiacon il doveroso rispetto e riconoscimento per lamemoria del valoroso Caduto, ed è stata conse-gnata al Gen. Mario Sciuto, Presidente della Se-zione di Milano e Delegato Regionale UNUCILombardia. Quest’ultimo ha fatto pervenire ilprezioso cimelio al Gen. Franco Stella, DelegatoRegionale UNUCI Umbria, il quale, dopo attentericerche, è riuscito a rintracciare una delle figliedel Caduto, la Sig.ra Claudia.Al bravissimo Cap. Di Girolamo sono andati i rin-graziamenti e la riconoscenza da parte dell’UNU-CI Umbria, ed in particolare dei veterani di Orvie-to e di tutti i parenti del fante di El Alamein.

UNUCI Bisceglie commemorai Caduti della corazzata “Roma”

Ha avuto luogo a Bisceglie la cerimonia di scopri-mento e benedizione di una lapide in marmo inricordo dei Caduti della corazzata “Roma”, affon-data da formazioni aeree germaniche il 9 settem-bre 1943 nel Golfo dell’Asinara, alcune ore dopola proclamazione dell’armistizio. Nella stessa gior-nata, il luogo dove è stata posta la lapide ha as-sunto il nome di “Largo Caduti della corazzata“Roma”, essendo stata avanzata dalla locale Sezio-ne UNUCI una richiesta in tal senso sin dal 1998.Tra le migliaia di uomini dell’equipaggio scom-parsi in mare con la corazzata, oltre all’Amm. Car-

C R O N A C H E

UNUCI Orvieto - Il Pres.Sez., Gen. Giulio Schina con le fi-glie del Fante Gino Buzzurra, caduto ad El Alamein.

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Page 31: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

lo Bergamini, decorato con la MOVM, vi furonoanche cinque marinai ed un sottufficiale originaridi Bisceglie. Alla commovente cerimonia hannopresenziato la Sezione UNUCI di Bisceglie insie-me alle rappresentanze di altre Associazioni Com-battentistiche e d’Arma, varie Autorità militari e ci-vili e rappresentanze studentesche. Tra i presenti,il Ten.Vasc. Renzo Valentini, per diversi anni Pre-sidente della Sezione di Bisceglie il quale, al mo-mento dell’affondamento della “Roma” era imbar-cato sulla corazzata “Italia”, a sua volta colpita da-gli aerei tedeschi, ed il Comandante Pier PaoloBergamini - figlio dell’Ammiraglio caduto - il qua-le, insieme ad un marinaio, ha scoperto la lapide.Hanno fatto quindi seguito gli interventi del Sin-daco, Avv. F. Napoletano e del C.Amm. Ciulli, Di-rettore Marittimo di Puglia e Basilicata.

Il Magg. Andrea Rossidelle Frecce Tricolori al Convegno

d’Autunno di UNUCI BellunoTrentaquattrenne romano, solista della PattugliaAcrobatica Nazionale, con alle spalle 2400 ore di

volo, il Magg. Andrea Rossi è stato il protagonistadel 21° Convegno d’Autunno organizzato dallaSezione UNUCI di Belluno. All’incontro eranopresenti le massime Autorità della Provincia, ilprefetto Cernetig, il questore Faggiano ed il co-mandante dei Carabinieri, insieme ad alcune clas-si del Liceo Scientifico “Galilei” e dell’Istitutocommerciale “Calvi” di Belluno. Una presenza dicui il pilota ha voluto tener conto, avvalendosidella proiezione di filmati girati con una fotoca-mera installata su un aereo della pattuglia. Inun’ora e mezza, il Magg. Rossi ha raccontato “lameravigliosa avventura delle Frecce Tricolori”, co-me egli stesso l’ha definita, dalle origini ad ogg,ed ha spiegato nei dettagli come 10 AermacchiMB 339 possano volare ad un metro e mezzo didistanza alla velocità di 700 km all’ora, illustrandoi trucchi del mestiere. Ha parlato di gestione ocu-lata ed addestramento dei piloti, allenati a sop-portare accelerazioni ad otto g (gravità terrestre).Ha raccontato, insomma, di una leggenda che,come la Rossa di Maranello, è il miglior bigliettoda visita dell’Italia all’estero. Al termine del con-vegno, il Presidente uscente, Gen. Edoardo Giani,ha comunicato l’esito delle votazioni per la desi-gnazione del Presidente di Sezione per prossimoquadriennio 2006-2011: dallo scrutinio delle sche-de, è risultato eletto il Gen. Vittorio Lucchese.

Lutto nella Famiglia UNUCIGrave lutto per il Gen.C.A. Giuseppe Calama-ni, Past President UNUCI e Consigliere Onorario,per la perdita della gentile consorte, Sig.ra Franca.Al Gen.C.A. Calamani, così gravemente colpi-to negli affetti, a nome di tutto il Sodalizio, va-dano il cordoglio e le più vive condoglianzeda parte della Presidenza Nazionale UNUCI.

Ufficiali che onorano l’UNUCIQuattro Ufficiali della Sezione di Varese sono statiimpiegati, per molteplici periodi, nel corso dellaMissione in atto in Iraq ed in modo particolare aBaghdad ove, com’è noto, gli Italiani hanno riscos-so unanime apprezzamento sia in ambito localeche internazionale. Gli Ufficiali sono: 1° Cap.Ferruccio Modena, Cap. Gianluigi Tonero, Ten.Gabriele Piccinelli, Ten. Vito Mermina.Ai capitani Modena e Tonero è stata conferita la“Medaglia d’Oro al Merito” dal CommissarioStraordinario della Croce Rossa Italiana, Avv.Maurizio Scelli. 27

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

UNUCI Bisceglie - Cerimonia di scoprimento della lapide inonore dei Caduti della cz. “Roma”.

UNUCI Belluno - Il Maggiore Andrea Rossi, solista delleFrecce Tricolori, insieme al Presidente uscente della Sezionedi Belluno, Generale Edoardo Giani.

Page 32: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

28

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

CataniaLa Sezione di Catania ha presoparte, con una propria pattuglia,denominata “Falco 1”, e compo-sta da cinque elementi, all’eser-citazione “Fearless Recon”, or-ganizzata dalla Sezione di Paler-mo nel bosco della Ficuzza(PA). La Sezione catanese conti-nua il suo programma addestra-tivo in previsione della parteci-pazione all’impegnativa gara in-ternazionale “Dragon Recon2006” a Persano.

LuccaUna pattuglia italiana compostadal Ten. Mario Pesi, della Sezio-ne di Lucca, dai Ten. Paolo Er-coles e Andrea Pellagna rispetti-vamente delle Sezioni di Firenzee Bologna e dal Par. Davide Ne-gri della Sezione di Torino, hapartecipato alla gara internazio-nale per pattuglie “Swiss RaidCommando 2005”, svoltasi pres-so la caserma di Bure dell’eser-cito svizzero e la città di Yver-don sul lago di Neuchatel. Lasquadra italiana, superando levarie ed impegnative prove ri-chieste, si è classificata al 42°posto su 112 pattuglie interna-zionali partecipanti.

* * *Soci della Sezione di Lucca e diTorino hanno partecipato ad uncorso per l’uso dell’autorespira-tore a ossigeno A.R.O., impiega-to dagli incursori della Marinasin dal secondo conflitto mon-diale. Il corso si è svolto pressol’OMG di La Spezia, ditta all’a-vanguardia nella costruzione dimateriale subacqueo per impie-ghi militari e fornitrice di nume-rose Forze Armate nazionali ed

estere, tra cui il Comsubin dellaMarina Militare.

Monza e BrianzaPer il quinto anno consecutivo,la squadra della Sezione di Mon-za e Brianza ha vinto la gara di

orientamento ed accertamentomilitare “Sforzesca”, organizzatadalle Sezioni di Milano e Mele-gnano. La pattuglia monzesecomposta dal Ten. Maurizio Pa-rolini e dal Ten. Medico GiorgioMarchesi, si è classificata al 1°posto assoluto, al termine delpercorso attraverso i terreni e lecascine della “bassa milanese”.Nei punti di prova i concorrentihanno svolto esercizi su temati-che di cultura militare, riconosci-mento armi, mezzi, uniformimateriali, pronto soccorso, storiamilitare, diritto internazionale. Al6° posto si è classificata la cop-pia di UNUCI Monza e Brianzacomposta dal S.Ten. Galbiati edall’Aviere Sc. Pastore.

* * *La Sezione di Monza e Brianzaha organizzato la 7ª edizione del-la gara di orientamento “TrofeoTen. Raffaele Merelli”, dedicato alcittadino monzese, Medaglia d’O-ro al Valor Militare, caduto du-rante la prima guerra mondiale. Iconcorrenti hanno eseguito pro-ve pratiche di topografia e rico-noscimento mezzi militari su unpercorso di 8 km nel Parco dellavalle del Lambro. Alla manifesta-zione hanno partecipato squadrecomposte da militari in servizio,della Riserva ed in congedo,iscritti all’UNUCI ed alle Associa-zioni d’Arma, più una squadradell’ Associazione Svizzera deiSottufficiali di Mendrisio e delBasso Ceresio. Al 1° posto si èclassificata la squadra di UNUCIMilano, seguita da UNUCI Monzae Brianza ed UNUCI Bergamo.

NovaraLa Sezione di Novara ha organiz-zato la 1ª Prova di CampionatoRegionale di Orientamento 2006,svoltasi nella zona di Morghengo(NO) il 25 marzo u.s. La garaaveva lo scopo di addestrare ipartecipanti all’uso della carta to-pografica e della bussola, supe-rando varie prove su un percor-so della lunghezza di circa 8 km.Questi i primi classificati per ca-tegorie:Cat.Junior (under 42): 1° Ten.Giorgio Zanotto - Sezione di Asti;2° AU Nicola Agosti - Sezione diVercelli; 3° S.Ten.Vasc. AndreaPughetti - Sezione di Torino.Cat. Senior (over 42): 1° Ten.Giuseppe Lacchia - Sezione diBiella; 2° Magg. Fausto Cardano -Sezione di Monterosi; 3° Ten. Ro-berto Agosti - Sezione di Vercelli.

Attività AddestrativaC R O N A C H E

UNUCI Monza e Brianza - Gara diorientamento ed accertamento militare“Sforzesca”: la pattuglia monzese,composta dal Ten. Maurizio Parolini edal Ten. medico Giorgio Marchesi,classificatasi al 1° posto assoluto.

Page 33: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

ComoSi è svolta la quarta edizione del-la gara di pistola in calibro d’ordi-nanza organizzata dalla Sezionedi Como in collaborazione con lalocale sezione del Tiro a SegnoNazionale.

La competizione, tenutasi nel poli-gono di Camerlata era aperta atutti gli appartenenti alle Forze Ar-mate dello Stato, Polizie di Stato eLocali ed a tutte le Associazionid’Arma riconosciute. La partecipa-zione è stata numerosa, con oltre70 tiratori provenienti dalla Lom-bardia, dal Piemonte, dal Veneto edalla Confederazione Elvetica.Questa la classifica finale:Individuale: 1° Carlo Jannantuo-no - A.N.P.d’I. Milano; 2° CarloFalcetta - Questura di Como; 3°Loris Messaggi- A.N.P.d’I. Milano.Squadre: 1° A.N.P.d’I. Milano; 2°InterForze Polizia; 3° PoliziaChiasso.La Coppa “C.Cugnasca”, riservataal primo ufficiale in congedo, èstata vinta dal S.Ten. FrancescoGaielli di UNUCI Como, piazzato-si sesto in classifica generale.

LatinaPresso il Poligono TSN di Cisterna,ha avuto luogo la 10ª Gara Interse-zionale di tiro a segno con pistolacal. 9, organizzata dalla Sezione diLatina, al termine della quale si èsvolta la premiazione con coppe etarghe di vincitori. Questi i primiclassificati per categorie:Categoria Golden: 1° Ten. Rena-to Fontana - Sezione di Latina; 2°AU Francesco Palumbo - Sezionedi Latina; 3° AU Raffaele Di Me-glio - Sezione di Roma.Categoria Silver: 1° AU LucianoLa Paglia - Sezione di Anzio; 2°Ten. Marco Barca - Sezione di La-tina; 3° AU Giuseppe Ginanneschi- Sezione di Roma.

LeccoHa avuto luogo sulle nevi dell’Al-pe Palù a Chiesa in Valmalenco, il13° Trofeo di Sci - Slalom e Fondodella Sezione di Lecco e Sondrio“Allievo Ufficiale Pilota Rag. PieroMagnani Lecco”. La Sezione si èdistinta per il terza volta consecu-tiva, fra oltre 130 partecipanti, trai quali, oltre ai Soci delle SezioniUNUCI della Lombardia, ancheAllievi Ufficiali della Accademiadella Guardia di Finanza e unconsistente gruppo di Alpini del-l’A.N.A. di Giussano. Questi i pri-mi classificati per categorie:SLALOMFamiliari Ragazzi fino 10 anni:1° Elio Meriggi SO. Familiari Ra-gazzi fino a 15 anni: 1° MassimoMinniti CR. Familiari Donne: 1°Chiara Orsenigo LC; Ufficiali ol-tre-65 anni: 1* S. Ten. Santo Au-relio Melegnano; Ufficiali 50-65anni: 1° Ten. Vartan GianighianLC.; Ufficiali fino a 49 anni: 1°S. Ten. Luca Sega SO. Familiariuomini oltre 39 anni: 1° Gio-vanni De Giorgi LC. Familiari uo-mini fino a 39 anni: 1° Umberto

Guardigli LC.; SNOWBOARD: 1°Guardiamarina Riccardo Forni LC.FONDO PATTINATOFamiliari Donne: 1° Milena GuidiGiussano; Ufficiali 50-65 anni: 1°Vartan Gianighian LC. Familiarioltre 40 anni: 1° Fabrizio FolcioGiussano; Familiari fino a 40 an-ni: 1° Simone Colzani Giussano.FONDO ALTERNATO:Ufficiali 50-65 anni: 1° Ten.Giancarlo Cavagnolo SO. Fami-liari Donne: 1° Fulvia Griggi Ra-gno. Familiari oltre 40 anni: 1°Claudio Pellegatta SO.COMBINATA:Uomini 50-65 anni: 1° Ten. Var-tan Gianighian LC.; Donne: Cin-zia Biancotti SO. Familiari oltre40 anni: 1° Cesare Nana SO. Fa-miliari fino a 40 anni: 1° MatteoFolcio Giussano.CLASSIFICA TROFEO: 1° UNUCILecco; 2° UNUCI Sondrio; 3°UNUCI Cremona; 4° AccademiaGdF Bergamo; 5° UNUCI Como;6° UNUCI Melegnano.

MeranoIl Gruppo sportivo UNUCI Sci diFondo della Sezione di Merano hapartecipato alle gare nazionali di scidi fondo, svoltesi in Val Pusteria nelconteso delle Gare Nazionali di scidelle Truppe Alpine. Anche in que-sta edizione gli atleti del GruppoSportivo UNUCI hanno conseguitoottimi risultati a livello nazionale.Fondo 15 km (3ª Categoria): 1°Col. Genio Trasmissioni SandroCaneppele;Fondo 15 km (4ª Categoria): 2°Magg. GdF Bruno Teti.Nella classifica per Sezioni UNUCIpartecipanti, la Sezione di Meranosi è classificata al 4° posto assoluto.Il Presidente di Sezione, Gen. Anto-nio Mautone, ha fatto pervenire lesue congratulazioni a tutti gli atletidel G.S. UNUCI, ed in particolare aiCampioni d’Italia di categoria. 29

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Attività SportiveC R O N A C H E

UNUCI Como - Gara di tiro: il Presi-dente di Sezione, Ten. Mauro Zanutel,consegna la coppa “C. Cugnasca” alS. Ten. Francesco Gaielli, primo ufficia-le UNUCI classificatosi.

Page 34: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

30

PescaraIl 12 marzo 2005 la Sezione di Pe-scara ha effettuato l’8ª Gara sezio-nale di Tiro a Segno con arma adaria compressa (pistola e carabi-na) presso il poligono TSN di Pe-scara. I numerosi partecipanti del-la Sezione UNUCI di Pescara han-no dimostrato un ottimo grado dipreparazione risultante dagli ele-vati punteggi. La manifestazione èproseguita con la consegna dei

trofei ai primi classificati da partedel Presidente Col. CC ManfrediRanalli. Questi i primi classificatiper specialità:Specialità P10: 1° A.U. FrancescoPalma; 2° Ten. Alfredo Ciamaro-ne; 3° Ten. Marcello Murgano.Specialità C10: 1° Ten. GiulioPezzi; 2° Ten. Gianluca Cancelli;3° Ten. Francesco Romanazzi.

Valle d’AostaLa Sezione della Valle d’Aosta ha or-ganizzato l’annuale incontro inver-nale sulle nevi di Rhêmes-Nôtre-Da-me aperto ai Soci del Sodalizio eagli appartenenti alle Forze Armate,di Polizia di Stato e Corpi di PoliziaUrbana, in servizio e in congedo, eai loro familiari. La competizione,che prevede una gara di slalom gi-gante e una prova di fondo a tecni-ca libera, ha visto una grande parte-cipazione di concorrenti. Prima del-la premiazione il Delegato UNUCI

Valle d’Aosta, Ten. Col. Mauro Gam-baro, ha chiesto ai presenti un mi-nuto di raccoglimento a ricordo delcompianto generale Filippo Bon-fant, Presidente onorario della Se-zione valdostana, spirato nella notteprecedente. Al termine delle dueprove sono risultati vincitori i se-guenti concorrenti. Slalom gigante,categoria seniores (fino a 35 an-ni compiuti): 1° C.le Christian De-giovanni; categoria master A (da36 a 50 anni): 1° Ten. Massimo Ro-fi; categoria master B 1 (da 51 a60 anni): Cap. Giuseppe Ruffa; ca-tegoria master B 2 (da 61 a 70 an-ni): 1° S.Ten. Giuseppe Sapegno;categoria master B 3 (da 71 annie oltre): 1° Col. Romano Campana;categoria L (sotto i 13 anni): 1°Valentina Campana. Fondo a tecni-ca libera, categoria A seniores: 1°C.le Laurent Perruchon; categoriamaster A: 1° Ten. Enrico Ripamon-ti; categoria master B 1: 1° Cap.

Giuseppe Ruffa; categoria B 3: 1°Gen. Licurgo Pasquali; categoria I(figli sotto i 13 anni): 1° MarcoVodano; categoria L (figlie sotto i13 anni): 1° Valentina Campana.Un premio speciale è andato alGen.Ettore Riccio, che ad 80 anniha terminato la gara di fondo conun tempo più che dignitoso.

VicenzaLa Sezione di Vicenza ha organiz-zato le gare di tiro e slalom “Me-morial Augusto Martini”, nel ricor-do del Presidente che fino al 1995diresse con impegno e passione lasezione UNUCI di Vicenza. La ga-ra di tiro si è svolta presso il poli-gono di Vicenza, lo slalom sullepiste da sci del Verena. Alle com-petizioni hanno presenziato nu-merose Autorità militari e civili.Queste le classifiche delle gare:Tiro Ufficiali in congedo: 1°Cap. Edoardo De Roit - Sezione diVicenza; 2° Ten. Massimo Grotto -Sezione di Schio; 3° Magg. GuidoStocchiero - Sezione di Vicenza.Tiro Associazioni d’Arma: 1°Luca Bicego, 2° Daniele Corti, 3°Davide Cornolò - Ass. CC.Tiro Amici UNUCI: 1° AU PaoloPetrucci - Sezione di Vicenza; 2°AU Paolo Schiavone - Sezione diSchio; 3° AU Alessandro Danuso -Sezione di Vicenza.Slalom: 1° Ten. Francesco Rigoni -Sezione di Verona, 2° Cap. AlbertoLora - Sezione di Schio; 3° Ten. Giu-seppe Pollara - Sezione di Padova.

UNUCI Pescara - 8ª Gara sezionale ditiro: un momento delle premiazioni.

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

UNUCI Valle d’Aosta - Premiazionedelle gare di sci a Rhemes Notre Dame.

UNUCI Vicenza - “Memorial Augusto Martini”: un giovane concorrente impegnatonella gara.

Page 35: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

AvezzanoUn gruppo di Ufficiali e AmiciUNUCI della Sezione di Avezzano,guidato dal Presidente di SezioneCap. Floriano Maddalena, ha visi-tato lo stabilimento della Mycrondi Avezzano. Lo stabilimento, uni-co in Italia, produce dispositivi asemiconduttore e rappresenta unpolo tecnologico di eccellenzamondiale per la produzione di di-schi di silicio con tecnologia d’a-vanguardia. Il gruppo è stato in-

trattenuto anche nella sala riunio-ni dove sono stati proiettati deidocumentari.

BolognaNel corso della riunione annualedei Soci per il 2006, alla presenzadel Sottosegretario alla Difesa On.Filippo Berselli, del Delegato Re-gionale UNUCI Emilia Romagna,Gen. Domenico Marcozzi e dellaMOVM Mons. Enelio Franzoni, il

Grande Invalido di Guerra Magg.T.O. Ugo Poli, ha donato unanuova Bandiera alla Sezione diBologna.

BresciaLa Sezione di Brescia ha organiz-zato una conferenza sul tema: “ICarabinieri ieri e oggi”, tenuta dalGen.Div. CC Lamberto Disibio, giàComandante della Legione Carabi-nieri di Brescia e della RegioneCarabinieri Friuli - Venezia Giulia.Il relatore ha tracciato dettagliata-mente i due secoli di storia del-l’Arma.

CaltanissettaIl gruppo di ricostruzione storica“Reggimento Real Marina” dellaSezione di Caltanissetta, presiedu-ta dal Ten. Calogero Bonfanti, hapartecipato alle manifestazioni te-nutesi a Gaeta in occasione del200° anniversario dell’assedio del1806, quando la città fu l’ultima acapitolare alle armate murattianeche avevano invaso il regno diNapoli. Il programma comprende-va un corteo storico, il convegno“L’identità meridionale tra tradizio-nalismo e globalizzazione” e larievocazione vera e propria. Ilgruppo di ricostruzione nisseno haripetuto le ultime salve di cannoneche la storica batteria “Transilva-nia” sparò 200 anni fa dalla fortez-za, prima della capitolazione.

CamerinoLa Sezione di Camerino ha pre-senziato alle celebrazioni per il62° anniversario dell’ Eccidio diBracano (marzo 1944); è stata an-che commemorata la figura didon Enrico Pocognoni, sacerdotee uomo della Resistenza. Eranopresenti oltre ai familiari delle vit- 31

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Attività Culturali e VarieC R O N A C H E

UNUCI Bologna - Il Magg. T.O. Ugo Poli consegna una nuova Bandiera alla Sez.bolognese.

UNUCI Avezzano - Visita allo stabilimento Mycron.

Page 36: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

32

time, Autorità civili e religiose, ilGonfalone del Comune di Mateli-ca, la Bandiera dell’ AssociazioneNazionale Partigiani delle sezionidi Matelica e di Fabriano, il Laba-ro della sezione Paracadutisti diMatelica e la rappresentanza conBandiera, della Sezione di Cameri-no. Al termine della Messa, il cor-teo ha deposto ai piedi del localeMonumento due corone di alloroda parte del Comune e dell’ Asso-ciazione Partigiani. Hanno fattoseguito discorsi del Vice Sindaco,del Presidente Associazione Parti-giani, e del nipote del Sacerdotecommemorato.

ComoUn gruppo di Soci della Sezione diComo ha effettuato una visita cul-turale di tre giorni a Venezia, dovei visitatori, accompagnati dal Presi-dente di Sezione, Ten. Mauro Za-nutel, hanno potuto ammirare imonumenti e l’architettura dellacittà lagunare. Di particolare inte-resse è risultata la visita al celebreArsenale ed al Museo Storico Nava-le, ricchi di cimeli e ricordi di storiamarittima veneziana ed italiana.

ChiancianoLa Sezione di Chianciano ha orga-nizzato un seminario rivolto agli

aderenti delle Forze di Completa-mento al fine di aggiornamento eproselitismo, sul tema “Le missio-ni internazionali e l’impiego dei ti-ratori scelti”. Il seminario è statocurato dal Consigliere Ten. Miche-langelo Barbi con la partecipazio-ne del Ten. Paride Minervini. L’e-vento, molto seguito dal numero-so pubblico convenuto, si è con-cluso con l’illustrazione di alcunearmi per il tiro di precisione e deirelativi sistemi di puntamentodiurno e notturno, gentilmentemesse a disposizione dal Ten. Mi-nervini.

GrossetoIl 23 marzo 2006, su invito delComandante Provinciale della Fi-nanza Col. Gianfranco Mariani, laSezione di Grosseto, rappresenta-ta dal Comm. Straordinario Col.A.M. Giancarlo Indiati e dalTen. Gino Baldassarri, ha potutovisitare la nave scuola della Guar-dia di Finanza all’ancora nel maredi Porto Santo Stefano (Grosseto).

LugoOrganizzata dalla Sezione di Lugo,ha avuto luogo una conferenzasul tema: “1943-1945: la Resisten-za degli Italiani”, relatore ilGen.C.A. Alberto Zignani, già Co-mandante Generale della Guardiadi Finanza e figlio della MOVMGoffredo Zignani. L’oratore ha il-lustrato esaurientemente l’argo-mento al numeroso pubblico edalle varie Autorità convenute.

* * *La Sezione di Lugo ha indetto, inoccasione del 209° Anniversariodel Tricolore, ideato dal lugheseGiuseppe Compagnoni nel 1797,il concorso “Una cartolina per ilTricolore”. Nel corso della cerimo-nia, svoltasi nel contesto della

UNUCI Brescia - Conferenza del Gen. Div. CC Lamberto Disibio sulla storia del-l’Arma dei Carabinieri.

UNUCI Grosseto - Intitolazione di una via di Alberese (Grosseto) all’App. Sc. Fran-cesco Giorgioni: l’allocuzione del Comandante Provinciale dei CC di Grosseto,Ten.Col. Luigi Cortellessa. Alle sue spalle la moglie dell’Appuntato Giorgioni, suofratello anche lui Carabiniere, suo figlio ed il Vice Sindaco della Città di Grosseto.

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Page 37: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

“Giornata del Tricolore”, sono sta-ti premiati gli studenti delle scuolesuperiori lughesi per le cartolinesulla Bandiera nazionale giunte dapiù lontano.

ModenaPresso la Sezione di Modena ilTen. Giuseppe Bellei Mussini hatenuto una relazione sul tema:“Cenni di storia e di cultura dell’I-slam”. Alla presenza di numerosiconvenuti, il relatore ha tratteggia-to la nascita dell’Islam in seguitoalle vicende che portarono Mao-metto ad essere il Profeta dellanuova religione. Infine l’oratoreha evidenziato le differenze tra lediverse interpretazioni degli scritticoranici, le quali hanno portatoalle diverse sette islamiche, comei Sunniti e gli Sciiti.

* * *Presso la Sezione di Modena ilMagg.Gen. Paolo Matucci ha tenu-to una conferenza sul tema: “Lacampagna in Africa Orientale Ita-liana dal 1940 al 1941”. Il relatoreha illustrato esaurientemente l’ar-gomento ai numerosi Soci conve-nuti, descrivendo la battaglia del-l’Amba Alagi e la figura del Ducad’Aosta, vicerè d’Etiopia.

Monza e BrianzaLa Sezione di Monza e Brianza haorganizzato una conferenza sultema: ”il G.P.S. (global positio-ning system) sull’ utilizzo del na-vigatore satellitare comunementenoto come G.P.S. Il relatore,Magg. Umberto Pini, Presidentedella Sezione, ha illustrato, conl’ausilio di diapositive il sistemadi satelliti artificiali in orbita intor-no alla terra che consentono l’uti-lizzo di questo fantastico stru-mento di navigazione. L’oratoreha altresì evidenziato i vari meto-di di utilizzo sul terreno, a bordodi automezzi o di natanti e lepossibilità offerte dai softwarecomplementari agli strumenti.

* * *Nella sede della Sezione di Monzae Brianza, si è tenuta una confe-renza sul tema: “Pensiero strategi-co e capacità di stare in situazio-ne: analisi dell’agire in Annibale enell’Enrico V di Shakespeare”, re-latore il Ten. Giovanni Bertanza,Socio della Sezione, psicologopsicoterapeuta. Nel suo interven-to, il relatore ha trattato il temadella leadership mettendo in evi-denza i modi comportamentali dicomando del condottiero Cartagi-nese Annibale e di Enrico V d’In-ghilterra, durante le campagne mi-litari da loro intraprese.

NovaraUn folto gruppo di Soci della Se-zione di Novara, guidato dal Pre-sidente di Sezione, Gen.Div. DelioCostanzo, ha visitato il “Joint Re-search Centre” ad Ispra (VA). Undirigente del complesso ha spie-gato ai Soci il compito che ha ilcentro di fornire sostegno scienti-fico e tecnico alla progettazioneed all’attuazione delle politichedell’Unione Europea, ricerche nu-cleari tutte a finalità pacifiche. Ilgruppo ha visitato le strutture delCiclotrone dove si produce ilFluoro 18, necessario per la dia-gnosi precoce dei tumori, e l’Isti-tuto per la Protezione e la Sicu-rezza del Cittadino (IPSC), dove èstato presentato il sistema di stu-dio dell’edilizia alle sollecitazionidei terremoti.

PalermoLa Sezione di Palermo ha contri-buito ad organizzare il 17° TrofeoInteraziendale ASC (AssociazioniSportive Confindustria), concorsofotografico svoltosi a Termini Ime-rese, al quale hanno partecipatonumerosi concorrenti. Sono stateparticolarmente apprezzate, in se-de di premiazione, dal pubblico edalla giuria, le fotografie realizzatedal Ten. Mario Di Liberto, daiS.Ten. Luigi Cannella e Mario Car-

nemolla, e dagli Amici UNUCIUgo Frasconà e Francesco Cacca-mo, che sono state pubblicate nelcatalogo annuale delle prestigiosarassegna fotografica.

* * *Il Delegato Regionale UNUCI Sici-lia e Presidente della Sezione diPalermo, Gen.Brig. Gualtiero Con-solini, alla presenza di un foltopubblico, ha presentato il libro dimemorie “Prigionieri, deportati ointernati? Solo schiavi. Memorie diuno di loro”, scritto dal Socio 1°Cap. Domenico Saputo, uno deiDecani della Sezione. Il volume,che ha riscosso l’unanime consen-so ed il plauso di tutti i convenuti,è stato recensito nel n.1 & 2 2006della Rivista.

PescaraIl Presidente della Sezione di Pe-scara, Col. CC Manfredi Ranalli,alla presenza di numerose Auto-rità. Dei Presidenti delle Associa-zioni Combattentistiche e d’Arma,e di rappresentanze studente-sche, ha rievocato l’eroico com-portamento del M.llo dei Carabi-nieri Marino Di Resta, caduto inconflitto a fuoco con alcuni mal-viventi il 16 novembre 1996 a Pe-scara, e decorato di MOVM allamemoria.

* * *Presso la Sezione di Pescara, ilProf. Marcello Rapinese, ricercato-re oculistico presso l’Università“D’Annunzio” di Chieti, ha tenutouna conferenza sul tema: “Catarat-ta - Degenerazione maculare seni-le”. Il relatore ha esposto l’argo-mento ai presenti, ricevendo altermine il crest sezionale dal Pre-sidente di Sezione, Col. CC Man-fredi Ranalli.

PisaLa Sezione di Pisa ha organizzatouna conferenza sul tema: “Unosguardo alla società arabo-musul- 33

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Page 38: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

34

mana”, tenuta dal prof. Luigi Sa-pio, Socio UNUCI e docente ricer-catore presso la Scuola S. Anna diPisa. Il relatore ha illustrato ilcomplesso argomento ai numerosiSoci e familiari intervenuti all’e-vento ed al termine ha ricevuto iringraziamenti e l’apprezzamentodel Presidente di Sezione, Col.Giombattista Carbonaro.

PordenoneSi è tenuta a Villa Prinz, a Trieste,la 17ª edizione del concorso mo-dellistico militare, organizzato dalCentro Regionale Studi di StoriaAntica e Moderna di Trieste. Nel-l’ambito della manifestazione èstato assegnato il 3° Trofeo UNU-CI per il miglior modello di mez-zo militare, vinto dal Ten. Med.Aldo Vignocchi della Sezione diPordenone, con il modello VCRLynx. Lo stesso concorrente si èaggiudicato il premio speciale del-la giuria, per il modello VCC War-rior, trofeo offerto dal 1° Rgt “SanGiusto” di Trieste.

Reggio EmiliaUn numeroso gruppo di Soci del-la Sezione di Reggio Emilia, gui-dati dal Presidente di Sezione,Magg. Daniele Mattioli, si è recatain visita all’Accademia della Guar-

dia di Finanza di Bergamo. I Socisono stati cordialmente accolti dalpersonale dell’Istituto nel corsodell’evento che è risultato moltointeressante e coinvolgente.

Schio-Alto VicentinoPresso il Monumento ai Cadutiad Alte di Ceccato (VI), è statascoperta una targa bronzea a ri-cordo dei Caduti e Dispersi ditutte le FF.AA., recante la pre-ghiera approvata da Mons. An-gelo Bagnasco, Ordinario Milita-re per l’Italia. È stato poi bene-detto il Labaro della FederazioneItaliana dei Combattenti Alleati(FIDCA). La Bandiera della Se-

zione UNUCI di Schio ed AltoVicentino, portata dal Ten. Clau-dio Rizzato, ha sfilato con tuttele altre Associazioni Combatten-tistiche e d’Arma presenti. Hafatto poi seguito la deposizionedi corone di fiori al Monumentoai Caduti e al Monumento delTen. Art. Enrico Tigrucci, travol-to da una slavina durante unaesercitazione in alta montagna,dieci anni fa. Alla cerimonia era-no presenti Autorità Militari e Ci-vili ed il Presidente di Sezione,Col. Gianfranco Ciancio.

SiracusaPresso la Capitaneria di Porto diSiracusa, si è tenuta una conferen-za, organizzata dalla Sezione sira-cusana, sul tema: “Genesi, evolu-zione e futuro dell’universo”. Il re-latore, Prof. Rancieri, con l’ausiliodi diapositive, ha illustrato in det-taglio ai presenti gli spazi siderali.A nome del Presidente di Sezione,Cap. Giuseppe Boccadifuoco, l’o-ratore ha ricevuto una targa ricor-do dal Col. Noto.

* * *La Sezione di Siracusa ha effettua-to, presso la struttura universitaria“Cerica” il primo corso teorico diavvicinamento all’aeromobile. L’i-struttore, AU Giuseppe Privitera,con l’ausilio di diapositive, ha illu-

UNUCI Pescara - Conferenza: il Pres. Sez. Col. CC Manfredi Ranalli, consegna ilcrest sezionale al relatore, Prof. Marcello Rapinese.

UNUCI Schio-Alto Vicentino - Cerimonia ad Alte di Ceccato (VI).

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Page 39: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

strato al pubblico presente le nor-me basilari utili per l’avvicinamen-to in sicurezza al mezzo aereo(elisoccorso) in tempo do pace edin zona di operazione. Al termine,il Presidente di Sezione, Cap. Giu-seppe Boccadifuoco, ha ringrazia-to i presenti ed il relatore, al qua-le ha donato una targa con il crestsezionale.

TarantoNumerosi Soci della Sezione diTaranto, insieme al Presidente diSezione, Ten. Antonio Secchioni,sono stati ospitati dal soggiornomontano dell’Esercito a Fago delSoldato (Cosenza), incontrando-si, in tale occasione, con i com-militoni delle Sezioni calabresi,guidati dal Delegato RegionaleUNUCI Calabria Gen. GiovanniDe Luca.

Valle d’AostaPresso il salone delle manifestazio-ni della locale Sezione dell’Asso-ciazione Nazionale Alpini, si èsvolta la Cerimonia di consegnadegli Attestati di Benemerenza, or-ganizzata dalla Sezione di Valled’Aosta, alla presenza delle più al-te Autorità civili e militari valdosta-

ne e rappresentanti delle varie For-ze Armate. Il Presidente di Sezio-ne, Ten.Col. Mauro Gambaro, hatenuto un breve discorso durante ilquale sono stati ricordati tutti gliappartenenti alle Forze Armate edi Polizia “andati avanti” nel corsodell’anno. Ci si è dati poi appunta-mento al 18 marzo 2006 sulle nevi

di Rhêmes Notre Dame (AO) perla tradizionale gara di sci.

VogheraNumerosi Soci della Sezione i Vo-ghera e dell’Oltrepò Pavese, hannopartecipato alla tradizionale riunione

sezionale. Il Presidente della Sezio-ne, Ten.Col. Giuseppe Beccari, harivolto i suoi saluti alle Autorità pre-senti, quindi tutta la Sezione ha par-tecipato alla Santa Messa ed al ter-mine sono state riassunto le attivitàdell’anno 2005: È stato dato il ben-venuto ai nuovi iscritti della Sezionee rivolto un saluto ai Soci della Se-zione di Vigevano che dal 2005 èconfluita nella Sezione di Voghera edell’Oltrepò. Alla fine sono staticonsegnati gli attestati di anzianità edi benemerenza e i premi ai con-correnti delle gare di tiro autunnali.Inoltre, con scambio di doni, è statoribadito il legame di cooperazione edi amicizia tra l’Italia e le Forze Ar-mate della Confederazione Elvetica,rappresentate da una delegazionedel Circolo Ufficiali di Bellinzona. 35

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

UNUCI Valle d’Aosta - Cerimonia attestati di benemerenza: da sx Cap. CC Puzzo,Vice Questore Vicario Villa, Ten.Col. Gambaro (Presidente della Sezione), Ten. Va-sc. Corradino (Vicepresidente della Sezione), Ten. Polizia Munic.le Boero.

Riunione Sezionale UNUCI Voghera - da sx, il Dott. Aurelio Torriani, Sindaco diVoghera, il Ten.Col. Giuseppe Beccari, Presidente della Sezione UNUCI di Voghe-ra Oltrepò, il Prefetto della Provincia di Pavia, Dott. Vincenzo Cosimo Macrì.

Page 40: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

36

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

CONVENZIONIL’UNUCI ha stipulato varie convenzioni con Enti oStrutture di rilevanza Nazionale riportate nei siti:• www.unuci.org/conhotel.htm (cure termali e al-

berghi in Italia con sconti non inferiori al 15%.)• ww.unuci.org/agevol.htm (convenzioni varie).Tali agevolazioni sono riservate ai Soci in regola conil pagamento della quota annuale.

GLI UFFICIALI IN CONGEDOSI SCHIERANO CON LA RICERCA

La sfida della ricerca trova un nuovo alleato all’inter-no della Società Civile: è stato firmato un protocollodi intesa fra Telethon e l’Unione Nazionale UfficialiIn Congedo d’Italia.Il documento, sottoscritto da Susanna Agnelli e dalGenerale Muraro, Presidenti dei due Enti, sancisce lavolontà dell’UNUCI di sostenere l’attività di Telethon,attraverso la sensibilizzazione dei suoi associati edella collettività.A titolo gratuito e “in pieno spirito di liberalità” l’U-NUCI intende supportare concretamente le iniziativedi informazione e di raccolta fondi a favore della ri-cerca scientifica sulle malattie generiche.

CURE TERMALIOltre che sul sito www.unuci.org/conhotel.htm -presso la Presidenza Nazionale, le Delegazioni e le Se-zioni, è possibile prendere visione delle condizioni of-ferte ai Soci UNUCI dalle strutture che hanno aderitoall’iniziativa di stipulare convenzioni per cure termali.

NUOVO CONTO CORRENTEDELLA SEZIONE UNUCI DI MATERA

La Sezione UNUCI di Matera ha provveduto adestinguere il c/c postale nr. 10550754, e di conse-guenza i versamenti delle quote d’iscrizione tramitec/c postale devono essere effettuati utilizzando ilc/c postale nr. 634006, intestato alla PresidenzaNazionale UNUCI, avendo cura di indicare sul bol-lettino oltre al proprio nome e cognome anche ilproprio numero di tessera e la Sezione di apparte-nenza, Matera nr. 206.

L’UNUCI VICENZA NEL SOCIALE:VICENZA TUTOR

Alcuni Ufficiali dell’UNUCI di Vicenza, nell’anno2002 hanno fondato l’Associazione di volontariato“Vicenza Tutor”, una ONLUS (organizzazione non lu-crativa di utilità sociale), apartitica, con lo scopo è diaiutare le persone interdette, inabilitate o in condi-zioni di disagio che incontrano difficoltà: nella ge-stione del proprio patrimonio, nel riconoscimentodei loro diritti previdenziali e assistenziali, nella ga-ranzia della loro salute ed assistenza quotidiana. Nel-l’anno 2006 sono in programmazione i corsi per tuto-ri, curatori e amministratori di sostegno nei seguenticomuni: Asiago, Arsiero, Breganze, Brendola, Creaz-zo (20 e 27 marzo), Marano, Marostica e Valdagno.Nel sito www.vicenzatutor.it sono riportate tuttele informazioni riguardanti le finalità dell’asso-ciazione, le modalità operative, i volontari el’Organigramma.Per ulteriori informazioni contattare il Magg. Gui-do Stocchiero, Tel. 0444320883 o 0444321381 del-l’UNUCI Vicenza, orario 9-12 dal lunedì al venerdì.

INDIRIZZO SEZIONE UNUCI DI MIAMISi ricorda a tutti i Soci che la costituita la SezioneUNUCI di Miami ha il seguente indirizzo:Sez UNUCI Miami:7600 Beach View Drive - North Bay VillageMiami - Florida 33141 - U.S.A.Presidente di Sezione:Magg. Pil. G.di F. Antonio PiantaTel. 13059326153 fax.13059326158N.B. La notizia verrà anche riportata sull’agendi-na 2007.

AGGIORNAMENTO INDIRIZZIE-MAIL E SITI

Circoscrizione LombardiaSul sito www.unuci.org l’E-mail della CircoscrizioneLombardia è errata: deve essere:[email protected]

Sezione UNUCI di MilanoL’E-mail della Sezione di Milano è cambiata: ora è:[email protected]

Sezione UNUCI di VicenzaIl nuovo sito di UNUCI Vicenza è: www.unucivi-cenza.it

notizieutili

Page 41: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

Sezione UNUCI di Schio ed Alto Vicentino:Il sito di UNUCI Schio e Alto Vicentino è: www.unu-cischio.itL’E- mail di UNUCI Schio e Alto Vicentino è:[email protected]

COMPETIZIONE INTERNAZIONALEPER PATTUGLIE MILITARI

“LOMBARDIA 2006”Sono aperte le iscrizioni alla competizione in oggetto,che si terrà nei giorni 26-27-28/5/2006 a Luino (VA).Gli interessati alla partecipazione, potranno trovaretutte le informazioni nsul sito internethttp./www.unucilombardia.org/unucilombardia/mainlombardia.htmSu richiesta potranno essere inviate via email oposta.

ADDESTRAMENTO E SPORTTiro al Volo

A partire dal corrente anno l’UNUCI può parteciparealle gare organizzate dalla Federazione Italiana Tiro

Al Volo (FITAV) alle stesse condizioni previste per leForze Armate ed i Corpi di Polizia. Di seguito si ri-porta il programma pervenuto dalla Federazione:- 30 aprile/1 maggio Campionato italiano “fossa uni-

versale” Bellavista (AR);- 9/10 giugno Gran Premio “fossa olimpica” Racconi-

gi (CN);- 13/21 giugno Campionato italiano “Double Trap”

NAVE in porto di Taranto;- 6/7 luglio Gran Premio “Skeet - Double Trap” Foli-

gno (PG);- 15/16 settembre Campionato Italiano “Fossa O. -

Skeet” Valle Aniene (Roma).Sono previste gare individuali e per squadre.Per informazioni ed iscrizioni fare riferimentoal nostro referente C.F. Domenico LUFRANO alnumero telefonico 3394956686.

PER CHI VUOLE RICEVEREDIRETTAMENTE INFORMAZIONI

Per cause tecniche sono andati perduti gli indirizzi E-mail privati.Si prega chi desidera ricevere informazioni di caratte-re generale via E-mail di segnalare il proprio indirizzocompleto di autorizzazione a ricevere comunicazioni.

37

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

nella famiglia

dell’UNUCIN.B. LE SEGNALAZIONI SONO RIFERITE AI SOLI SOCI IN REGOLA CON LE QUOTE ASSOCIATIVE

PROMOZIONI (Solo Soci)

GENERALE C.A.Sez. Avezzano: Filippo Cosimati.Sez. Firenze: Giancarlo Fabbri.Sez. Taranto: Antonio Maggio GdF.

GENERALE D.Sez. Taranto: Antonio Miricola.

COLONNELLOSez. Catanzaro: Ciro Santangelo.Sez. Val Pusteria: Renato Mazzalai..

TEN. COLONNELLOSez. Bologna: Sabino Marinelli.Sez. Milano: Marcello Giachery.Sez. Napoli: Landolfo AmbrogioCaracciolo di Melissano.

MAGGIORESez. Anzio-Nettuno: Claudio DeFelici.

Sez. Bologna: Antonio Zacheo R.O.Sez. Napoli: Domenico Desiderio.Sez. Pistoia: Carlo Bardi CC.Sez. Sondrio: Giorgio Bertalli.Sez. Vicenza: Matteo Marchiori.

TENENTE VASC.Sez. Genova: Fabio Mandrilli.

1° CAPITANOSez. Ancona: Emanuele Memè.Sez. Bologna: Vincenzo De Castro,Massimo Baudo.Sez. Como: Giovanni Riva.Sez. Trieste: Flavio Fabris.Sez. Udine: Francesco D’Osualdo.Sez. Verona: Renato Farinon.Sez. Vicenza: Nevio Zanni.

CAPITANOSez. Bari: Angelo Satalino, France-sco Ricci, Francesco Laraspata.

Sez. Bologna: Luciano MazzacuratiCRI, Vincenzo Pochinu Carta CCR.O., Giuseppe Pellitteri CC R.O.,Angelo Romanini, Stefano Grandini.Sez. Bolzano: Luciano Plesnicar.Sez. Borgosesia: Carlo Gualdi.Sez. Cagliari: Cap. Luigi Trudu.Sez. Latina: Camillo Palma.Sez. Lucca: Giovanni Guidi.Sez. Mestre: Dario Masat.Sez. Palermo: Salvatore Pio Fucari-no.Sez. Perugia: Riccardo Rossetti.Sez. Pordenone: Giacinto Covelli.Sez. Siena: Andrea Giannetti, Ro-berto Crociani, Raffaele Gambassi.Sez. Siracusa: Alberto Giammanco.Sez. Verona: Ferdinando ZanasiT.O. Fabio Vitale, Francesco Sollaz-zo.

Page 42: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

38

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

TENENTESez. Ancona: Cristiano Boggi.Sez. Bari: Beniamino Pomes.Sez. Belluno: Andrea Lucchese,Mauro Girardi.Sez. Bologna: Carlo Ravagnan, Gu-glielmo Ognibene.Sez. Catanzaro: Antonio Staglianò.Sez. Chieti: Francesco Cicchitti.Sez. Monza e Brianza: GiorgioMauro Marchesi.Sez. Napoli: Marcello Capocci.Sez. Palermo: Arnaldo Minardo,Calogerfranco Grippi, Salvatore Al-banese.Sez. Parma: Michele Minari.Sez. Perugia: Alessio Vinti.Sez. Pescara: Carlo Bazzucchi, Eu-genio Vozzo.Sez. Piacenza: Fabio Pezza.Sez. Piombino: Pierfrancesco Bo-lano.Sez. Pordenone: Alberto Posocco.Sez. Roma: Andrea Nicolai, Massi-mo Caporaletti, Paolo Brasioli, Pao-lo Alfieri.Sez.Schio ed Alto Vicentino: Mas-simo Grotto, Walter Pilati, PaoloBrunaldi.Sez. Siena: Maurizio Accordi.Sez. Udine: Carmelo Intersimone,Paolo Parussini.Sez. Verona: Flavio Pecorari CRI,Erik Marangoni CC, Giovanni Ven-turini, Nicola Vacca, Marco Zenone.

S.TEN. VASC.Sez. Cremona: Giorgio Marieni.Sez. Genova: Gian Paolo Di Salvo.Sez. Massa: Roberto Marrai.Sez. Roma: Michele Latorre.

ONORIFICENZE (Solo a Soci)

Conferite su proposte di altreAmministrazioni:Il Gen. C.A. Cesare Pucci, dellaSezione di Firenze, ha ricevutodalle mani del Capo dello Stato, leinsegne di Cavaliere di Gran Cro-ce al Merito della Repubblica Ita-liana.All’A.U. Sig. Emilio Giani, dellaSezione di Milano, nominato Cava-liere O.M.R.I.Al 1° Cap. Giacomo Patti, dellaSezione di Udine, nominato Cava-liere O.M.R.I.Al Ten. GdF Francesco Savasta-no, della Sezione di Asti, nominatoCommendatore O.M.R.I.

Al 1° Cap. Ferruccio Modena edal Cap. Gianluigi Tonero, entram-bi della Sezione di Varese, insignitidella “Medaglia d’Oro al Merito”della Croce Rossa Italiana.Al Ten. Luigi Pacucci, della Sezio-ne di Taranto, nominato CavaliereO.M.R.I.Al Cap. Corv. Adolfo Spadavec-chia, della Sezione di Taranto, no-minato Cavaliere O.M.R.I.Al Gen. B. CC Giuseppe PersanoAdorno, della Sezione di Ancona,nominato Commendatore O.M.R.I.Al Ten. Carmine Tedesco, dellaSezione di Noto, nominato Cavalie-re O.M.R.I.All’A.U. Sig.ra Maria Carmela Iur-laro, della Sezione di Lecce, nomi-nato Cavaliere O.M.R.I.Al Gen. C.A. Antonino Vaccaro,della Sezione di Savona, nominatoCommendatore O.M.R.I.1° Cap. Giuseppe Campana, dellaSezione di Ancona, nominato Cava-liere Ufficiale O.M.R.I.Cap. Giovanni Micolitti, della Se-zione di Pescara, nominato CavalierUfficiale O.M.R.I.Ten. CRI Giovanni Menè, dellaSezione di Tivoli, nominato Cava-liere O.M.R.I.Al Magg. Pompeo Querques, del-la Sezione di Foggia, nominatoGrande Ufficiale O.M.R.I.Al Col. Giancarlo Giulio Martini,della Sezione di Rieti, insignito, daS.S. Benedetto XVI del titolo di “Ca-valiere di San Silvestro Papa”.

CONGRATULAZIONI(Solo a Soci)

Al Ten. Antonio Nicoletta, dellaSezione di Siracusa, per il Premio“Totus Tuus”, - un contest poeticodedicato a Karol Wojtyla - aggiudi-cato dal “Gazzettino del Tirreno”.All’A.U. Sig. Pierangelo Leoni,della Sezione di Sondrio, nominatoSotto Tenente CRI.Al 1° Cap. Vincenzo Di Fede, del-la Sezione di Palermo, per la con-cessione del “Diploma della Crocedi Anzianità di 1ª Classe” della CRI.Al Ten. Amato Sogno e all’A.U.Sig. Mario Morazzo, entrambi del-la Sezione di Savona, per il concre-to e lodevole contributo dato du-rante le Olimpiadi Invernali Torino

2006 come volontari nel SupportoLogistico Organizzativo.Al S.Ten. Daniele Giangiulli, dellaSezione di Chieti, nominato Diretto-re della Confartigianato di Chieti.Al S.Ten. Mauro Brunello, dellaSezione di Padova, nominato CapoArea Controllo dell’Agenzia delleEntrate - Ufficio di Verona 2.Al Cap. Paolo Paladini, della Se-zione di Ancona, per la nomina aCoordinatore per l’attività di Prote-zione Civile, conseguita presso l’U-niversità degli Studi di Perugia.Al Cap. Franco Gardella, consi-gliere della Sezione di Genova,eletto Capogruppo del Gruppo Al-pino Genova Centro.Al S.Ten. CRI Pasquale Girone,della Sezione di Napoli, per il con-ferimento della Medaglia d’Argentodel Rotary Club Napoli Ovest.Al Ten. CRI Pierluigi Villani, dellaSezione di Como, autorizzato a fre-giarsi della “Croce di Anzianità”della Croce Rossa Italiana.Al Ten. Gen. Francesco Ferroni,della Sezione di Camerino, per unattestato ricevuto dall’AssociazioneNazionale Alpini ai veterani excombattenti iscritti all’Associazione.Al Cap. Francesco Masciandaro,della Sezione di Matera, per l’incari-co di Presidente del Comitato Re-gionale di Basilicata e Reggentedella Sezione Provinciale di Matera.Al Ten. Col. Giuseppe Villone,della Sezione di Matera, per la no-mina a Presidente del ComitatoProvinciale UNICEF di Matera.Al G.M. Diego Domingo Bonavi-na, della Sezione di Roma, per ilconseguimento del titolo di “Capi-tano di Lungo Corso”, presso la Di-rezione Marittima di Genova.All’A.U. Galliano Rosset, della Se-zione di Vicenza per il bozzettorealizzato e scelto per l’Adunata de-gli Alpini ad Asiago.All’A.U. Sig. Gaetano Rizzo, dellaSezione di Acireale, eletto nellaGiunta Esecutiva Regionale dellaFederazione Nazionale della Stam-pa.All’A.U. Sig. Renato Italo De Feo,della Sezione di Savona, eletto VicePresidente Nazionale della Federa-zione Italiana “Amici dello Sport”.Al Cap. CRI Sergio De Tata, dellaSezione di Benevento, nominatoResponsabile del Nucleo Arruola-

Page 43: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

mento e Attività Promozionali dellaC.R.I. in seno al Comitato Provin-ciale di Benevento.Al Ten. Mauro Nazzareno Meda-glini, della Sezione di Livorno,consacrato Sacerdote da S.E. l’Arci-vescovo Ordinario Militare, Mons.Bagnasco, presso il SeminarioPrincipale di Roma, e destinato aTrieste presso il 1° Rgt. Fanteria S.Giusto.Al S.Ten. CRI Pasquale Girone,della Sezione di Napoli, nominatoResponsabile NA.A.PRO per laprovincia di Napoli del Corpo Mili-tare della CRI - Responsabile Dife-sa Civile e Consigliere Provincialedella CRI.Al Col. Giancarlo Giulio Martini,della Sezione di Rieti, nominato“Portavoce e addetto comunicazio-ni e stampa” di “Italia opera”.

VARIE IN BREVE

NOZZE DI DIAMANTE(Solo a Soci)

Sez. Augusta: S.Ten. Vasc. Euri-sio Cecio, con la Sig.ra GiovannaMalaspina. S.Ten. Vasc. FilippoNeri Carta, con la Sig.ra TeresaFrixa.

NOZZE ANNIVERSARI VARI(Solo a Soci)

Sez. Catania: Ten. Col. T.O. Miche-le Murgo con la Sig.ra Angela. (60anni)Sez. Varese: Ten. Col. GiovanniCosentino con la Sig.ra Ina De Am-brosis.

NOZZE D’ORO(Solo Soci e figli)

Sez Piazza Armerina: Cap. PaoloAlessi, con la Sig.ra Francesca Sici-liano.Sez. Reggio Calabria: Ten. France-sco De Benedetto, Vice Presidentedella locale Sezione, con la Sig.raAngela.Sez. Savona: Cap. Corv. Ermo Bru-no Segnani, con la Sig.ra MariaGiusto.

NOZZE (Solo Soci e figli)

Sez. Avezzano: Sig. Antonio Per-rotta, figlio del S.Ten. Guido, con la

Sig.na Patrizia Lusi, figlia del S.Ten.Sigismondo.Sez. Chieti: S.Ten. Daniele Gian-giulli, con la Sig.na Francesca DiFelice.Sez. Giarre: S.Ten. Salvatore Casta-niotto, con la Sig.na Ilaria Vigo. Sig.Roberto Marchese, figlio del Ten.Sebastiano, con la Sig.na SimonaScornavacca.Sez. Lussemburgo: Sig.na LuisaMauro, figlia del Magg. Furio, con ilSig. Philippe Partridge.Sez. Reggio Calabria: Sig.na Ra-chele Ammendola, figlia del Ten.Giovanni, con il Sig. GiuseppeSciarrone.Sez. Siracusa: 1° Cap. Antonino DiGrande, con la Sig.na Carla Cassia.Sez. Taranto: S.Ten. AlessandroD’Errico, con la Sig.na AngelaGiammarella.

NASCITE (Solo figli di Soci)

Sez. Arezzo: Filippo, primogenitodel S.Ten. Riccardo Mikan e dellaSig.ra Stefania Ceccatelli.Sez. Catania: Isabella, figlia delS.Ten. Vasc. Luigi Sorrenti e dellaSig.ra Alessia.Sez. Cesena: Noemi, figlia delTen. Luca Signorini.Sez. Como: Laura, terzogenita delTen. Marcello Pontiggia. Luca, fi-glio del Cap. Damiano Sabbadini.Sez. Modena: Federico, terzogeni-to del S.Ten. Stefano Serri e dellaSig.ra Magali.Savona: Matteo, figlio del Ten.Claudio Colombi e della Sig.ra Pao-la Marizzano. Pietro, figlio delG.M. Luca Venturino e della Sig.raCaren Usai.Sez. Schio ed Alto Vicentino: Sa-muele, figlio del Ten. GiuseppeNardello e della Sig.ra Elena Poz-zan.Sez. Viterbo: Azzurra, secondoge-nita del Ten. Adone Calabrò e dellaSig.ra Barbara.

LAUREE (Solo Soci e figli)

Sez. Bologna:In Scienze Strategiche: Gen. C.A.Aldo Fragomeno, presso l’Univer-sità degli Studi di Modena e ReggioEmilia.In Lettere: Sig.na Silvia Fortuzzi, fi-glia del Ten. Mauro, presso l’Uni-versità degli Studi di Bologna.

Sez. Chieti:In Economia e Management:S.Ten. Daniele Giangiulli, pressol’Università “G. D’Annunzio” di Pe-scara.

Sez. Palermo:In Psicologia: Sig. Marco AntonioPernice, figlio del Ten. Salvatore,presso l’Università degli Studi diPalermo.

Sez. Pordenone:In Ingegneria Meccanica: Sig.Paolo Paternicò, figlio del Col. Lui-gi, presso l’Università degli Studi diUdine.

Sez. Reggio Calabria:In Storia e Conservazione deiBeni Architettonici ed Ambienta-li: Sig. Antonio Pavone, figlio delCap. Nicola, Presidente della localeSezione, presso l’Università degliStudi di Reggio Calabria.

Sez. Roma:Laurea Magistrale in IngegneriaInformatica: Sig. Roberto Pariset,figlio del Cap. Francesco, pressol’Università degli Studi di Roma 3.

Sez. Rovereto:In Lettere, indirizzo Classico:Sig.ra Amanda Zendri, moglie delG.M. (CP) Ciro D’Antuono, pres-so l ’Univers i tà degl i S tudi diTrento.

Sez. Sondrio:Magistrale in Giurisprudenza:A.U. Sig. Federico Vido, figlio del-l’A.U. Sig. Alberto, presso l’Univer-sità Cattolica del Sacro Cuore di Mi-lano.

Sez. Taranto:In Scienza Tecnica della Inter-culturalità: Sig.na Giuliana Uberti-ni, figlia del S.Ten. Massimo.In Ingegneria Gestionale: Sig.Giuseppe Mele, figlio del S.Ten.Domenico.

Sez. Trento:In Lingue e Letterature Moderne:Sig.na Giulia Casagrande, figlia del1° Cap. Ivo, presso l’Università de-gli Studi di Trento.

Sez. Treviso:In Economia e Commercio: Sig.Enrico Pavan, figlio del Col. Flavio,presso l’Università degli Studi “Ca’Foscari” di Venezia. 39

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Page 44: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

40

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

In Ingegneria Aerospaziale: Sig.Emanuele Pavan, figlio del Col. Fla-vio, presso l’Università degli Studidi Padova.

Sez. Trieste:In Economia Aziendale: Sig.naFrancesca Aureliana D’Ambrosio, fi-glia del Magg. Gen. Med. Marino,presso l’Università degli Studi diTrieste.

Sez. Vibo Valentia:In Giurisprudenza: Sig. FrancescoArena, figlio del Ten. Antonio,presso l’Università degli Studi diBologna.

SPECIALIZZAZIONI(Solo Soci e figli)

In Psicologia: Sig. Massimo Miche-le Ventricelli, della Sezione di Bari,figlio del Ten. Michele, presso l’U-niversità degli Studi di Bari.Dottore di Ricerca Economica:S.Ten. Dean Fantazzini, della Sezio-ne di Bologna.Master in Diritto Internazionale:Ten. Rocco Toffaletti, della Sezionedi Verona, presso l’IMLI di Malta.Allevamento, Igiene, Patologiadelle specie acquatiche e Con-trollo dei prodotti derivati:S.Ten. Emanuele De Poi, della Se-zione di Treviso, presso l’Universitàdegli Studi di Padova.

NON SONO PIÙ TRA NOI(Solo Soci)

A tutti i familiari degli Scompar-si le più sentite condoglianze daparte della Presidenza Nazionalee dell’Ufficio Rivista.Sez. Acireale: Ten. Col. SalvatoreGrasso, Cap. Camillo Patanè, Cap.Salvatore Garozzo.Sez. Ancona: S.Ten. Agostino Vi-sconti, Brig. Gen. Luigi Saini, S.Ten.Vasc. Giuseppe Novelli, Col. Giu-seppe Di Sabatino, Cap. Vasc. Pao-lo Grassini, C.Amm. Alberto Manini,Amm. Michele Cimaglia, Amm.Isp.Luciano Checchia, A.U. Sig.ra Rosa-lia Casucci ved. Saracini, Cap. Lo-renzo Boromei, Cap. Bruno Bagan-toni.Sez. Anzio-Nettuno: A.U. Sig.Francesco Failla, S.Ten. GiulianoGuidi.Sez. Aosta: Gen. C.A. Filippo Bon-fant, Gen.D. Pasquale De Girolamo..

Sez. Arezzo: Cap. Eros Aglietti,S.Ten. Pierluigi Latil, Ten. BrunoTortora, Ten. Col. Aldo Torrini,Cap. Donato Abbate.Sez. Augusta: A.U. Sig. FrancescaBattaglini, S.Ten. Francesco Rizza,A.U. Sig.ra Lucia Lombardo.Sez. Bisceglie: Ten. Francesco Pe-done.Sez. Bologna: Magg. Silvano Tra-versari, Ten. Col. Enzo Montanari,Ten. Col. Ezio Frizzera, Ten. Rober-to Trentadue, Cap. Dario Biagetti.Sez. Bolzano: Col. Gaetano Liuni,Col. Giuseppe Mariani.Sez. Bracciano: Col. Giuseppe Ne-si, Ten. Pietro Scipioni, Gen. B. Raf-faello Mazzarini.Sez. Brescia: Ten. Col. Fausto Co-petta, Cap. Aldo Giani, Gen.B. Ge-rardo Caiazza.Sez. Capua: S.Ten. Tullio Palmese.Sez. Catania: Gen. B. Mario Di Ma-rino, Ten. Aldo Veneziani.Sez. Cesena: Ten. Col. Aldo Iacuz-zi.Sez. Civitanova Marche: Ten.Giovanni Tolozzi.Sez. Como: Cap. Raimondo Beret-ta.Sez. Cosenza: Ten. Guerino Gi-gliotti.Sez. Cremona: Ten. Col. AndreaAffatato.Sez. Cuneo: Magg. Felice Pollano,S.Ten. Gian Paolo Desmero.Sez. Ferrara: Ten. Giulio Chierici.Sez. Firenze: Gen. D. GiuseppeNuccio, S.Ten. T.O. Vincenzo Gallo,Brig. Gen. Francesco Floridia,S.Ten. Vasc. Guerrino Nati.Sez. Foggia: A.U. Sig. Ciro DelleFave.Sez. Genova: Cap. Freg. Luigi Fer-raro M.O.V.M., Cap. Aldo Calvani.Sez. Imola: Ten. Enrico Scheda,Ten. Col. Alfonso Tonelli.Sez. La Spezia: Amm. Sergio Fon-tanesi, Cap. Freg. Giustino Scalese,già Presidente della locale Sezione.Sez. Legnano: S.Ten. Roberto Ga-lozzi.Sez. Lugo: Cap. Gaetano Baldini,Ten. Col. Ivo Tampieri, Ten. Col.Mario Lucaccini, Cap. Renato DeVincenzo.Sez. Merano: Ten. Col. Enea Baz-zoli, A.U. Sig.ra Veralita Vuga ved.Gujon.Sez. Messina: Gen. D. CC AntonioVittorio Tomaselli, Gen. B. Miche-

langelo Triolo, A.U. Sig. AntonioLuigi Costa.Sez. Milano: Cap. Franco Mattavel-li, A.U. Sig. Franco Manzini.Sez. Modena: Ten. Col. GiancarloGiroldi.Sez. Molfetta: Cap. DomenicoCalò.Sez. Monterosi: S.Ten. Vasc. Giu-liano Somma.Sez. Novara: A.U. Sig.ra Maria An-gela Mella in Ferraris.Sez. Ostia Lido: Col. Salvatore Va-dalà.Sez. Parma: 1° Cap. Giulio Agnetti,Ten. Luciano Gandolfi.Sez. Pavia: Magg. Rosolino Grechi.Sez. Penisola Sorrentina: Cap.Freg. Giovambattista CafieroM.A.V.M.Sez. Perugia: Ten. Col. T.O. Gior-gio Giorgini.Sez. Pescara: Cap. T.O. RiccardoTarelli, S.Ten. Franco Naglia,Cap.T.O. Mario Di Giorgio.Sez. Pisa: Ten. Bruno Della Santa,Gen. B. Alessio Panico, Presidentedella locale Sezione dal 1984 al1994.Sez. Pistoia: Magg. CC GiorgioAlessandri.Sez. Potenza: Cap. Emilio Maro-scia.Sez. Reggio Calabria: Cap. Maria-no Morabito.Sez. Rieti: 1° Cap. Aldo Banchelli.Sez. Roma: Ten. Matteo Dell’Olio,Amm. Isp. Concetto Sparatore,S.Ten. Mario Lucianetti, Amm.Isp.Gualtiero Gatti.Sez. S.Agata Militello: Ten. Dome-nico Pizzurro.Sez. Savona: Cap. Stefano Sciutto.Sez. Schio e Alto Vicentino:Magg. Appio Claudio Grossato.Sez. Siena: Ten. Giovanni Laurenti,Cap. Corv. Anton Francesco ParentiAdami, S.Ten. Roberto Nappi.Sez. Sondrio: Cap. Med. FrancescoRadaelli.Sez. Taranto: Cap. Raffaele Melli,A.U. Sig. Antonio Tanese, A.U. Sig.Alfredo Vitale, Cap. Aldo Baratto.Sez. Torre Del Greco: Ten. Anto-nio Avenia.Sez. Trieste: Cap. Carlo Piccinini.Sez. Udine: Magg. Enzo Bergagni-ni, Ten. Guerrino Propedo, S.Ten.Giuseppe Coppo, Gen.B. GuerrinoBenussi, Ten. Stefano Bortolotti,Gen. B. Bruno Rossi.

Page 45: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

Sez. Varese: A.U. Sig. Oreste Quattrini.Sez. Venezia: G.M. Sergio Sambo.Sez. Verona: Gen. C.A. RaffaeleGandolfi, Col CC Lanfranco Pezzei,Ten. Alessandro Canestrari.Sez. Viterbo: Gen. B. Arcangelo Si-meoni.

CONDOGLIANZE (Solo a Soci)

Al Ten. Col. Alvise Mosca, dellaSezione di Biella, per la perdita del-la consorte, Sig.ra Carla.All’A.U. Sig. Roberto Alunni, dellaSezione di Rieti, per la perdita delMadre Sig.ra Geltrude D’Ascenzi.Al Cap. Lucio Sanzone, della Se-zione di Genova, per la perdita del-la madre.Al Gen. D. GdF Antonio Mitra,della Sezione di Genova,per la per-dita della consorte; Sig.ra LucillaFelici.Al Ten. Franco Daddi, della Sezio-ne di Piombino, per la perdita dellamadre, Sig.ra Quintilia Marmugi.Al Cap. Pier Domenico Scagliot-ti, della Sezione di Casale Monfer-

rato, per la perdita della consorte,Sig.ra Franca Almini.Al Cap. Alberto Ostorero, dellaSezione di Torino, per la perditadella mamma, Sig.ra Luigina Picco.Al Cap. CRI Antonietta Pettolino,della Sezione di Caserta, per la per-dita del padre.Al S.Ten. Massimo Tanese, dellaSezione di Taranto, per la perditadel padre.Al Gen. B. R.O. Enrico Frasca,della Sezione di Palermo, per laperdita della consorte, Sig.ra Enri-chetta Dominicis.Al Ten. Pietro Mulas, della Sezio-ne di Forlì, per la perdita della so-rella, Sig.ra Raffaella.Al Ten. Patrizio Greco, della Se-zione di Benevento, per la perditadella madre Sig.ra Nunzia Fazzini.All’A.U. Sig.Vittorio Cavalluzzo,della Sezione di Benevento, per laperdita del padre Sig. Cosimo.All’A.U. Sig. Vincenzo Bavasso,della Sezione di Cosenza, per laperdita del fratello Pietro.Al Cap. Giuseppe ed al Ten. Pie-

tro Gigliotti, della Sezione di Co-senza, per la perdita del padre Ten.Guerino.All’Amm. Isp. Leonardo Fontana,della Sezione di Savona, per la per-dita della consorte, Sig.ra RosannaMarinaccio.Al Ten. Alessandro Malpelo, dellaSezione di Modena, per la perditadel padre Magg. CC Emilio.Al Ten. Leopoldo Nesi, della Se-zione di Bracciano, per la perditadel padre, Col. Giuseppe.Al Cap. Cesare Leoni, della Sezio-ne di Cremona, per la perdita dellamadre Sig.ra Angiolina Pedroni.Al Ten. Gianluca Lo Gatto, dellaSezione di Vibo Valentia, per laperdita del padre, Sig. Nazzareno.Al S.Ten. Vasc. Giuseppe Del Buo-no, della Sezione di Vittoria, per laperdita del padre, Sig. Salvatore.Al Ten. Giuseppe Galofaro, dellaSezione di Vittoria, per la perditadella madre.Al Ten. Francesco Marotta, dellaSezione di Vittoria, per la perditadella consorte, Sig.ra Enza.

41

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

FondoPotenziamentoRivista (Solo Soci)

Sez. Genova: Ten. Pietro Sessarego Euro 50,00S.Ten. Riccardo Gallo Euro 50,00

SOCI BENEMERITI(Solo Soci)

Sez. Acireale: Gen. B. Alfio Russo, Cap. CC Bru-no Pagliata, S.Ten. Giuseppe D’Agostino, Ten. Col.Salvatore Cordaro.Sez. Alessandria: S.Ten. R.O. Mario Mariscotti,Ten. Guido Lami, Ten. Riccardo Alberto Casella,Cap. Aldo Rossi, Ten. Antonio Gavazza, Ten. Stefa-no Fava, Ten. Franco Parodi, Gen. B. Franco Fasel-la, A.U. Sig.ra Adele Ghidini ved. Bastita, A.U. Sig.Marcello Casella, Ten. Ezio Prati, S.Ten. GiuseppeLanfranchi, Ten. Col. Pietro Bensi, Ten. Luciano Pe-ruzzo, Ten. Alberto Milanese, Ten. Alfredo Boratto,Ten. Carlo Depaoli, C.Amm. Guglielmo Santaniello,Col. CC Antonio Olivieri, Ten.Col. Pietro Bensi.Sez. Ancona: Ten. Franco Mazzi, Ten. Col. Gual-tiero Bevilacqua, Cap. Torquato Cutrufo, Gen. B.

Giuseppe Amati, Gen. Sq. A. Elio Ilari, Gen. B.Franco Lo Sacco, A.U. Sig. Carlo Allegrezza.Sez. Anzio Nettuno: Gen. D. Luigi Calcagno, A.U.Sig. Corrado Trojse, Col. Sergio Ferrazzano.Sez. Bari: Ten. Raffaele Valenza, Ten. Duilio Pa-cucci.Sez. Belluno: Ten. Ido De Lorenzo, Cap. OresteArgenta, Cap. Stefano Camurri, A.U. Sig.ra EsterRiposi, A.U. Sig. Fulvio Monti Cavaler.Sez. Bergamo: S.Ten. G.Franco Iezzi, S.Ten. Gio-vanni Pietro Rotundo, Ten. Michele Di Sieno,S.Ten. Sergio Seloghi, S.Ten. Vincenzo Cicililla(anni 2005 e 2006), Gen. B. Giovanni Ortolani,Ten. Col. T.O. Adriano Di Lullo, S.Ten. GiovanniLegrenzi, S.Ten. Dionigi Zambetti, Ten. Pieranto-nio Cortinovis, Ten. Col. T.O. Arbace Mazzoleni.Sez. Bologna: Ten. Rocco Polidoro, Ten. Ambro-gio Bernasconi, Cap. Gianni Manfredi.

Page 46: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

42

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

Sez. Brescia: Ten. Stefano Aluisini, Ten. Pietro La-beni Grossi, 1° Cap. Mauro Mor, Ten. Danilo Mi-gliorati, S.Ten. Vasc. Martino Isidoro Scotti, S.Ten.Francesco Valenti, Ten. Rosario Presti, Magg. Ric-cardo Frangipane, A.U. Sig. Annibale Gabusi,S.Ten. Gianluca Gorlani, S.Ten. CRI Esterina Paset-ti Venier, Ten. Enrico Superfluo, Ten. Danilo Valot-ti, Ten. Flaminio Valseriati, A.U. Sig. Giorgio Ve-nier, Col. Mario Giuseppe Bindi,.Sez. Busto Arsizio: Ten. Lanfranco Mambrini,A.U. Sig.ra Angela Caffù, 1° Cap. Luigi Milanese,Cap.Gabriele Mario Chierichetti, Ten. LanfrancoMambrini.Sez. Cagliari: A.U. Sig. Matteo Casubolo, Gen.B. Giu-seppe Deliperi, Cap. Ennio Merella, A.U. Sig.ra Anto-nietta Mulas Bistrussu, Ten. Vittorio Sanna Ronchetti,Ten. Paolo Siotto Pintor, Gen. B. Giorgio Vadilonga,S.Ten. Giovanni Daniele, Magg. Raimondo Scano,G.M. Adriano Delunas, S.Ten. Vasc. Claudio Cau.Sez. Capua: Cap. Gabriele Rendina, Ten. MicheleScotto Lavina, Cap. Raffaele Ranucci, Ten. Col.Mariano Palermo.Sez. Casale Monferrato: Cap. Corv. Pier AntonioCapra Marzani.Sez. Chianciano: Cap. Alessandro Billeri.Sez. Civitavecchia: S.Ten. Carlo Zeppilli, Ten. Ste-fano Suriano, Ten. Gen. Francesco Di Giovanni,A.U. Sig.ra Maria Luisa Fanuele Carlevaro, A.U. Sig.Antonio Maria Carlevaro, Gen. B. Vincenzo Di Ciò.Sez. Firenze: Magg.Gen. Calogero Cirneco, Ten.Ennio Furesi, A.U. Sig.ra Nadia Rigatti ved. Berna-bei, Gen. C.A. Mario Giannullo.Sez. Gaeta - Sud Pontino: S.Ten. Romolo Ricci,S.Ten. Giovanni Naddeo, S.Ten. Egidio Naddeo,Magg. Gen. Michele Naddeo, Ten. Gaetano Manci-ni, A.U. Sig. Giovanni Ialongo, A.U. Sig.ra CynthiaJ. Granger Naddeo, A.U. Sig. Carlo Fratocchi.Sez. Genova: S.Ten. Riccardo Gallo, S.Ten. Vasc.Fabio Mandrilli, Ten. Pietro Giacalone, S.Ten.Mauro Gori, S.Ten. Alberto Majocchi, Ten. PietroSessarego, Ten. Sergio Gareffi, Cap. Luciano Ago-stini, Cap. Gian Paolo Corazzari, A.U. Sig.ra Eleo-nora Gallucci, Ten. Col. Alfredo Coluccia, Cap.Adriano Torti, S.Ten. Giovanni Zavarise, Cap. Pao-lo Siciliano, Ten. Giacomo Ottonello, Ten. Edoar-do Picciotto,Ten. Pietro Sessarego, 1° Cap. AlbertoMaccione, S.Ten. Riccardo Gallo, Ten. GiuseppeAntonio Mazza, Ten. Franco Felicori, S.Ten. Gior-gio Fossa.Sez. L’Aquila: Cap.Renato Velletri, A.U. Sig. RoccoMastriccola.Sez. Latina: S.Ten. Giovanni Meschini,S.Ten. An-gelo Boumis, Col. Roberto Presutti, S.Ten. MarioRossoni.Sez. Lecce: Brig. Gen. Spedito Antonio Carafa,Ten. Col. Vincenzo Gallo, Ten. Fernando AntonioLibetta, Magg. Giuseppe Novembre, Ten. SalvatorePastore.

Sez. Lecco: Gen. D. Ugo Mangani, S.Ten. MarcoAless. Buratti, Magg. Gianmaria Salvagni, Ten. Vit-torio Ragno, Cap. Alessandro Galeazzi.Sez. Matera: Ten. Giovanni Battista Lavini, S.Ten.Enrico Pio Plati.Sez. Messina: S.Ten. Giuseppe Damiri, Cap. An-gelo Bettini.Sez. Monterosi: Magg. Fausto Cardano, Magg.Luigi Pozzi, Gen. C.A. Luciano Antonio Canu,Col. Triestino Paoletti, Cap. Giovanni Di Macco,S.Ten. Vittorio Amedeo Marinelli, Cap. RobertoGalbiati.Sez. Monza - Brianza: Ten. Luigi Andreoli, Ten.Fausto Pedrazzi, Ten. Edoardo Meregalli.Sez. Napoli: Ten. Adolfo Stella, Ten. Angelo Neri,Ten. Giuseppe Montagna, Gen. C..A. FrancescoDe Vita, S.Ten. Osvaldo Vigilante, Ten. Ciro Oli-viero, Ten. Remo Raio, Cap. Giuseppe Beneduce,Ten. Col. Giovanni Vingiani, Ten. Gennaro Vitiel-lo, Col. Agostino Schettino, Ten. Antonio Fiore,Cap. Antonio Chambejront, S.Ten. Guido Taccone,Col. Nunzio Antignani.Sez. Novara: Ten. Roberto Martelli, Ten. ClaudioLimontini, A.U. Sig. Nicola Nello, S.Ten. BrunoMora, S.Ten. Enrico Nerviani, A.U. Sig. GiorgioGori, Cap. Corv. Franco Ghisellini, 1° Cap. PierAlfonso Zocchi, A.U. Sig.ra Maria Lucia Taglioni,S.Ten. Gian Antonio Salsa, Ten. Ruggero Laria,Ten. Romeo Robiglio, A.U. Sig. Ezio Fizzotti, 1°Cap. Roberto Bolla, Cap. Francesco Viviani, A.U.Sig. Renato Massara.Sez. Padova: S.Ten. Giovanni Vallerotonda, Ten.Eugenio Plumari, Cap. Franco Giuriato, Ten. More-no Contri, Ten. Francesco Cavalla, S.Ten. RobertoBovo, Cap. Edoardo Casiglia.Sez. Parma: Ten. Carlo Alberto Borsari, Ten. Gil-berto Troglia, Ten. Gaetano Ughetti.Sez. Pescara: Ten. Col. Luigi Di Carmine, Cap.Romolo Palermi, Ten. Piergiorgio Di Carmine,A.U. Sig. Ezio Baldoni, A.U. Sig. Ettore Marino,A.U. Sig. Silvino La Barba, A.U. Sig.ra AntoniettaPelliccione, A.U. Sig.ra Antonella Nicolai, A.U. Sig.Giuseppe Del Villano, Col. Vincenzo Del Cielo,S.Ten. Domenico Di Clemente, Cap. T.O. NicolaMarcheggiani, Ten. Carlo Marrone, C.Amm. GuidoNatale, Gen. B. Tommaso Polidoro, Cap. SilvioRuggeri, A.U. Sig.ra Ida Parolari, Ten. Nicola Irace,A.U. Sig. Michele Ramundo, A.U. Sig. Tito Di San-te, Cap. Mario Alcini, Ten. Gianluca Cancelli, A.U.Sig. Sergio Di Berto, Ten. Giovanni Tatoni.Sez. Piombino: Magg. Carlo Umberto Mazzarri,Amm. Sq. Mario Porta.Sez. Pisa: Ten. Col. Mario Luconi, Gen. D. AdolfoGiunta,Ten. Pasqualino Tambasco.Sez. Pordenone: A.U. Sig. Antonietta Bombenved. Redigonda, Magg. Angelo Papaiz.Sez. Reggio Calabria: Cap. Giuseppe Sinopoli,Ten. Col. Domenico Sinopoli.

Page 47: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

Sez. Roma: Gen. D. Renato Stara, Col. PasqualeRetico, Cap. Benito Cocco, Ten. Luigi Gabriele,Ten. Andrea Sampaolesi, Col. Giuseppe Zucchini,Ten. Paolo Falciani, S.Ten. Bruno Lucatelli, Cap.Massimo Di Genova, Gen. D.A. Gennaro Adamo,Brig. Gen. Alessandro Perrotta, S.Ten. Guido Zam-pini, Ten. Ettore Zampini, Magg. Gen. GiorgioMazza, Ten. Matteo Dell’Olio, Gen. C.A. GaetanoScolamiero, Brig. Gen. Mario Giuseppe Giardino,Ten. Lamberto Canali, Gen. C.A. Errico Vignes,Amm. Isp. Francesco Roncallo, Gen. C.A. Sergio Si-racusa, Gen. D.A. Francesco Fagiolo, Ten. Ferdi-nando Bartoli, Ten. Col. Carlo Desideri, Magg.Gen. Sergio Labonia, Ten. Carlo Calamia, Gen. C.A.Franco Pescatori, Gen. C.A. Giovanni Romeo, Brig.Gen. Agatino Del Campo, Ten. Gen. Aurelio DiGangi, S.Ten. Antonio La Greca, Ten. Gen. France-sco Otti, Magg. Giorgio De Dominicis, Gen. C.A.Luigi Simoncini, Col. Guglielmo Manini, Gen. Brig.Antonio Sambataro, Gen. Isp. Vincenzo Ciaramella,S.Ten. Fabio VIvirito, Gen. C.A. Francesco Di Mu-ro, G.M. Valter Cralli Chirieleison, S.Ten. Ezio Leo-ne, C. Amm. Angelo Ferrauto, S.Ten. Fabrizio Man-nocchi, Ten. Massimo G. Paternostro, Ten. Gen.Valter Sini, Ten. Luigi Benedetti, Amm. Sq. SergioMajoli, Magg. Gen. Domenico Fornabaio, Ten.Marco Casella, Ten. Riccardo Santoboni, Gen. Sq.A. Franco Pisano, S.Ten. Claudio Paris, Ten. Gen.Luigi Monaco, A.U. Sig. Antonino Barbuzza, Cap.Amedeo Arcangeli, A.U. Sig. Michelangelo Bivona,Gen.C.A. Gianfranco Farotti, Ten. Luigi Masci, Ten.Col. Riccardo Cornoldi, Gen. Sq.A. GiovanniProietti, Ten. Giovanni Falcioni, Ten. Col. EdgardoVerganti, S.Ten. Vittorio Bernini, Ten. VincenzoRizzitiello, Cap. Salvatore Cirafici, A.U. Sig. Giovan-ni Pandolfi, Ten. Gianpaolo Albini, S.Ten. SimoneMariotti, Ten. Giovanni Mannini, Gen. C.A. LuigiD’Errico, Cap. Primo Micara, S.Ten. Vasc. RobertoAlessandrini, Gen. D. Paolo Inzerilli, Gen. B. Ber-nardo Musumeci, Gen. C.A. Paolo Mearini, Ten.Gen. Gianfranco Ottogalli, Col. Luca Valentini,Cap. Freg. Giorgio Rittore, Cap. Giampiero Pizzuti,S.Ten. Antonio Nati, Gen. C.A. Guido Corazzini,Gen. C.A. Giovanni Narici, Col. Giuseppe Di Maio,S.Ten. Luigi Podagrosi, S.Ten. Rosario Bertone.Sez. Rovigo: Ten. Luigi Barbato, Ten. Samuel Bu-sin, 1° Cap. Giuseppe Camellin, Ten. AntonioCappellini, S.Ten. Luca Mazzuccato, S.Ten. Rober-to Merighi, 1° Cap. Amedeo Massarotto, Ten. Pier-luigi Ferlini, Cap. Rino Hanau, Ten. Giuseppe Le-gnaro, Ten. Guerrino Mosca, Ten. Paolo Negrini,

Ten. Col. Adolfo Pavani, 1°Cap. Mario Semeghini,Ten. Mario Testa, S.Ten. Tiberio Tocchio, Ten.Giorgio Turolla.Sez. Sanremo: A.U. Sig. Sergio Camani.Sez. Savona: Ten. Col. Benedetto Pallanca, Cap.Corv. Ermo Bruno Segnani, Col. Giovanni Berton-cini, S.Ten. Marco Pastorino.Sez. Siena: G.M. Marcello Montomoli, S.Ten. LuigiMara.Sez. Teramo: Ten. Gioacchino Pantoni, S.Ten.Gianni Roveda.Sez. Terni: Brig. Gen. Francesco Lombardi.Sez. Tivoli: Cap. CRI Edoardo Serata, S.Ten. Mau-ro Meucci.Sez. Torino: Ten. Ugo Bassi, Ten. Francesco Ber-ta, Magg. Umberto Bianchi, Col. Pasqualino Co-loatto, Ten. Giuseppe Dalla Chiara, S.Ten. PierPaolo Filippi, S.Ten. Paolo Gallo Modena, S.Ten.Paolo Laiolo, S.Ten. Raimondo Lisotto, Ten. Col.Maurizio Martina, S.Ten. Massimo Murdocca, Ten.Pier Angelo Peraldo Neia, Cap. Carmen FiorellaRosso, 1° Cap. Marcello Salvadori, Ten. Gino Sara-gaglia, Magg. Angelo Tessarolo, Ten. Marco Viora,Gen. C.A. Angelo Becchio, 1° Cap. Marco Gian-netto, S.Ten. Paolo Giarrusso, Ten. Francesco Mar-zullo, Ten. Giacinto Minchiante, Cap. GianlucaMoretto, Ten. Massimo Nardilli, Ten. FrancescoNovara, S.Ten. Riccardo Pecchio, Gen. B. GasparePlatia, Cap. Domenico Danilo Randazzo, Ten.Gen. Antonino Tambuzzo, Cap. Franco Ruy Tessu-to, Ten. Alberto Vaccino.Sez. Torre del Greco: S.Ten. Luca Frattasio, S.Ten.Vasc. Michele Iuliano.Sez. Treviso: Ten. Col. Italo Anoja, Ten. Col. ItaloAnoja, Cap. Vincenzo Mazzoccato, Ten. Col. Ro-dolfo Bianchi.Sez. Trieste: Ten. Col. Renato Apollonio, Magg.Guido Candiani, Ten. Col. Giovanni Giuricin, Ten.Col. Franco Napoletano, Col. Giuseppe Nobile,Col. Giuseppe Nobile,Ten. Col. Renato Apollonio,Magg. Guido Candiani, Ten. Col. Franco Napolita-no, S.Ten. Vasc. Fulvio Rocco, Cap. Luciano Callie-rotti, Ten. Col. Giuseppe Tendella, Magg. PasqualeVito Fiorino, Ten. Col. Brenno Taverna, Ten. Ro-berto Visintini.Sez. Udine: Ten. Carlo Appiotti, Magg. SalvatoreCapomacchia, 1° Cap. Maurizio De Colle, Gen. D.Emilio Fusco, Ten. Guerrino Propedo, Ten. PaoloParussini.Sez. Vercelli: Ten. Francesco Ottino, Ten. AngeloPasserini, Ten. Gianni Garavaglia.

43

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

ERRATA CORRIGEA pag. 27 del numero 1-2/2006 della Rivista UNUCI, nella rubrica “Attività Addestrative”, non è stato riporta-to il nome del Cap.le Marco Tirapelle come facente parte della squadra di UNUCI Schio-Alto Vicentino,vincitrice della gara di orientamento “Cesano 2005”, insieme ai Capitani Antonio Garello e Fabrizio Frassoni.

Page 48: LA DODICESIMA MEDAGLIA - UNUCIForze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I numeri parlano chiaro: su 21 “medagliati” com-plessivi, fra discipline individuali e di squadra, ben

44

UN

UCI

n.3/4

marz

o/a

pri

le 2

006

La dodicesima medaglia Pag. 1Diversamente abili Pag. 4Quelle vite spente da un lampo Pag. 5Il Comando e il Controllo Pag. 6In nome dei miei e della Patria Pag. 11Tutela degli iscritti Pag. 12Risposte a quesiti vari Pag. 15Comunicazioni della Presidenza Nazionale Pag. 17Mostre, raduni e iniziative varie Pag. 17Adesioni all’invito a collaborare Pag. 19Lettere in Redazione Pag. 24Recensioni Pag. 25Pubblicazioni dei nostri Soci Pag. 25Cronache Pag. 26Attività Addestrative Pag. 28Attività Sportive Pag. 28Attività Culturali e Varie Pag. 31Notizie utili Pag. 36Nella famiglia dell’UNUCI Pag. 37Fondo Potenziamento Rivista Pag. 41

SOMMARIO


Recommended