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LA DOMENICA - Parrocchia S.Genesio Dairago ottobre 25 Prima dopo la... · E la promessa coniugale...

Date post: 22-Feb-2019
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Prima dopo la DEDICAZIONE della CHIESA CATTEDRALE LA DOMENICA PARROCCHIA SAN GENESIO MARTIRE IN DAIRAGO (MI) A nno VIII / Num. 358 25 ottobre 2015 Diocesi di Milano - Zona Pastorale IV - Decanato di Castano Primo UNO SOLO È DIO! Benedizione delle Famiglie - Natale 2015 [M] mattino: 10-12 # [S] sera: 18-20 PAPA FRANCES CO FAMIGLIA - 30. Fedeltà dell’amore Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Nella scorsa meditazione abbiamo riflettuto sulle impor- tanti promesse che i genitori fanno ai bambini, fin da quando essi sono pensati nell’amore e concepiti nel grembo. Possiamo aggiungere che, a ben guardare, l’intera realtà famigliare è fondata sulla promessa - pensare bene questo: l’identità famigliare è fondata sulla promessa -: si può dire che la famiglia vive della promessa d’amore e di fedeltà che l’uomo e la donna si fanno l’un l’altra. Essa comporta l’impegno di accogliere ed educare i figli; ma si attua anche nel prendersi cura dei genitori anziani, nel proteggere e accudire i membri più deboli della famiglia, nell’aiutarsi a vicenda per realizzare le proprie qualità ed accettare i propri limiti. E la promessa coniugale si allarga a condividere le gioie e le sofferenze di tutti i padri, le madri, i bambini, con generosa apertura nei confronti dell’umana convivenza e del bene comune. Una famiglia che si chiude in sé stessa è come una contraddizione, una mortificazione della promessa che l’ha fatta nascere e la fa vivere. Non dimenticare mai: l’identità della famiglia è sempre una promessa che si allarga, e si allarga a tutta la famiglia e anche a tutta l’umanità. Ai nostri giorni, l’onore della fedeltà alla promessa della vita famigliare appare molto indebolito. Da una parte, perché un malinteso diritto di cercare la propria soddisfazione, a tutti i costi e in qualsiasi rapporto, (continua in II pag)
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Prima dopo la DEDICAZIONEdella CHIESA CATTEDRALE

LA DOMENICAPARROCCHIA SAN GENESIO MARTIRE IN DAIRAGO (MI)

Anno VIII / Num. 35825 ottobre 2015

Diocesi di Milano - Zona Pastorale IV - Decanato di Castano Primo

UNO SOLO È DIO!

Benedizione delle Famiglie - Natale 2015

[M] mattino: 10-12 # [S] sera: 18-20

PAPA FRANCESCO FAMIGLIA - 30. Fedeltà dell’amore

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Nella scorsa meditazione abbiamo riflettuto sulle impor-tanti promesse che i genitori fanno ai bambini, fin da quando essi sono pensati nell’amore e concepiti nel grembo.Possiamo aggiungere che, a ben guardare, l’intera realtà famigliare è fondata sulla promessa - pensare bene questo: l’identità famigliare è fondata sulla promessa -: si può dire che la famiglia vive della promessa d’amore e di fedeltà che l’uomo e la donna si fanno l’un l’altra. Essa comporta l’impegno di accogliere ed educare i figli; ma si attua

anche nel prendersi cura dei genitori anziani, nel proteggere e accudire i membri più deboli della famiglia, nell’aiutarsi a vicenda per realizzare le proprie qualità ed accettare i propri limiti. E la promessa coniugale si allarga a condividere le gioie e le sofferenze di tutti i padri, le madri, i bambini, con generosa apertura nei confronti dell’umana convivenza e del bene comune. Una famiglia che si chiude in sé stessa è come una contraddizione, una mortificazione della promessa che l’ha fatta nascere e la fa vivere. Non dimenticare mai: l’identità della famiglia è sempre una promessa che si allarga, e si allarga a tutta la famiglia e anche a tutta l’umanità.Ai nostri giorni, l’onore della fedeltà alla promessa della vita famigliare appare molto indebolito. Da una parte, perché un malinteso diritto di cercare la propria soddisfazione, a tutti i costi e in qualsiasi rapporto, (continua in II pag)

Vita dell’ORATORIO

Le Domeniche insieme vedranno oggi rac-colte le famiglie del Gruppo SAN PAOLO: sono coloro che riceveranno la Cresima

nel prossimo mese di maggio 2016.

Domenica 8 novembre sarà la volta di tutti i Gruppi MEDIE, mentre la domenica successiva, 15 novembre, saranno invita-

te a vivere una domenica insieme tutte le fami-glie del nascente Gruppo NAZARETH (i ragazzi della seconda elementare).

Cine Auditorium Paolo VIÈ questo il nome che abbiamo recuperato dalla nostra storia e con il quale abbiamo deciso di intitolare il nostro Salone del cinema, pronto ormai ad accogliere la proiezione di una nuova serie di

*** FILM ***Ecco dunque il programma:sabato 28/11 ore 21.00e domenica 29/11 ore 16.30 - AVENGERS: AGE OF ULTRON

sabato 5/12 ore 21.00e domenica 6/12 ore 16.30 - INTERSTELLAR

domenica 27/12 ore 16.30 e 21.00 - MAD MAX

viene esaltato come un principio non negoziabile di libertà. D’altra parte, perché si affidano esclusivamente alla costri-zione della legge i vincoli della vita di relazione e dell’impegno per il bene comune. Ma, in realtà, nessuno vuole essere amato solo per i propri beni o per obbligo. L’amore, come anche l’amicizia, devono la loro forza e la loro bellezza proprio a questo fatto: che generano un legame senza togliere la libertà. L’amore è libero, la promessa della famiglia è libera, e questa è la bellezza. Senza libertà non c’è amicizia, senza libertà non c’è amore, senza libertà non c’è matrimonio.Dunque, libertà e fedeltà non si oppongono l’una all’altra, anzi, si sostengono a vicenda, sia nei rapporti interpersonali, sia in quelli sociali. Infatti, pensiamo ai danni che producono, nella civiltà della comunicazione globale, l’inflazione di promesse non mantenute, in vari campi, e l’indulgenza per l’infedeltà alla parola data e agli impegni presi!Sì, cari fratelli e sorelle, la fedeltà è una promessa di impegno che si auto-avvera, crescendo nella libera obbedienza alla parola data. La fedeltà è una fiducia che “vuole” essere realmente condivisa, e una speranza che “vuole” essere coltivata insieme. E parlando di fedeltà mi viene in mente quello che i nostri anziani, i nostri nonni raccontano: “A quei tempi, quando si faceva un accordo, una stretta di mano era sufficiente, perché c’era la fedeltà alle promesse. E anche questo, che è un fatto sociale, ha origine nella famiglia, nella stretta di mano dell’uomo e la donna per andare avanti insieme, tutta la vita.

La fedeltà alle promesse è un vero capolavoro di umanità! Se guardiamo alla sua audace bellezza, siamo intimoriti, ma se disprezziamo la sua coraggiosa tenacia, siamo perduti. Nessun rapporto d’amore – nessuna amicizia, nessuna for-ma del voler bene, nessuna felicità del bene comune – giun-ge all’altezza del nostro desiderio e della nostra speranza, se non arriva ad abitare questo miracolo dell’anima. E dico “miracolo”, perché la forza e la persuasione della fedeltà, a dispetto di tutto, non finiscono di incantarci e di stupirci.

ANNUNCIATE !Il Vangelo, a sorpresa, oggi parla più degli apostoli che di

Gesù. Di una missione che ricevono, e io con loro: «Annun-ciate». Niente altro. Non dice: organizzate, occupate i posti

chiave, emanate leggi, ma semplicemente: «Annunciate».Che cosa? Il Vangelo. Non le mie idee più belle, non la

soluzione di tutti i problemi, non una politica o una teologia migliori: solo il Vangelo, la storia di Cristo.

E mi sembra persino facile, quando lo amo e lo respiro! L’ul-timo versetto chiude il Vangelo di Marco e al contempo apre il mio: «Il Signore operava insieme con loro». Il verbo greco suona così: «Il Signore era la loro energia». Cristo, il “Vicino-

lontano”, forza del cuore, sinergia degli amori.Una famosa preghiera dice: «Cristo non ha mani se non le

nostre mani; non ha piedi se non i nostri piedi». Vorrei capo-volgere questa preghiera e dire: Sono io che non ho mani se

non sono le mani di Cristo. Io che non ho voce, non ho parole, non desideri o sogni veri,

se non sono quelli venuti dal Vangelo. Non ho un mio amore se non è sinergia con l’amore di Dio.

Prima dopo la DEDICAZIONE della CHIESA CATTEDRALE

Dagli Atti degli Apostoli (8, 26-39) In quei giorni. Un angelo del Signore parlò a Fi-lippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etìope, eunuco, funzionario di Can-dace, regina di Etiopia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia. Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse in-nanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. Il passo del-la Scrittura che stava leggendo era questo:Come una pecora egli fu condotto al macelloe come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca.Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita.Rivolgendosi a Filippo, l’eunuco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o

di qualcun altro?». Filippo, prendendo la pa-rola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù. Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eu-nuco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò. Quando risa-lirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada.

Prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (2, 1-5) Carissimo, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Que-sta è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla cono-scenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli

uomini, l’uomo Cristo Gesù.

Dal Vangelo secondo Marco (16, 14b-20) In quel tempo. Il Signore Gesù apparve agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e du-rezza di cuore, perché non avevano cre-duto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salva-to, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagne-ranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai mala-ti e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertut-to, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Tutti i Santi e commemorazione dei defunti: cosa celebriamo esattamente?

Ci avviciniamo al mese di novembre. Un mese che iniziamo con la gioiosa celebrazio-ne di tutti i santi, il giorno 1 e con il ricordo della morte e dei nostri defunti – il giorno 2. Ciò significa che anteponiamo la vita alla morte; la vita in Dio, in cielo, di quanti si sono aperti, nella vita e nella morte, alla sua bontà e alla sua misericordia, nella fede, nella speranza e nell’amore. Nella festa di Tutti i Santi celebriamo i meriti di tutti i santi, il che significa soprattutto celebrare i doni di Dio, le meraviglie che Dio ha opera-to nella vita di queste persone, la loro risposta alla grazia di Dio, il fatto che seguire Cristo con tutte le conseguenze è possibile. Una moltitudine immensa di coloro che sono arrivati alla pienezza che Dio vuole per tutti. Celebriamo e ricordiamo dunque la chiamata universale alla santità che ci rivolge il Signore: “Siate perfetti com’è perfetto il Padre vostro che è nei cieli”.L’abitudine di pregare per i defunti è antica come la Chiesa, ma la festa liturgica risale al 2 novembre 998, quando venne istituita da Sant’Odilone, monaco benedettino e quinto abate di Cluny. Roma adottò questa pratica nel XIV secolo, e la festa si diffuse in tutta la Chiesa. In questi giorni, una delle nostre tradizioni più radicate è la visita ai cimiteri per andare a trovare i familiari defunti. Momento di preghiera, momento per ricordare i cari che ci hanno lasciato, momento di riunione familiare. Queste tradizioni si vedono da qualche tempo invase da quelle provenienti da altri luoghi, rese popolari dal cinema e dalla televisione e che sembrano molto

intrise di superficialità e consumismo. Sarebbe un peccato che un approccio puramente ludico tra lo scherzo e il terrore a base di teschi, streghe, fantasmi e altro finisse per alterare le tradizioni secolari della nostra terra e della nostra fede, più basate sulla convivenza e sull’incontro di festa con la famiglia e i propri cari, nella preghiera per i nostri defunti e nella contem-plazione di Dio, il Santo, che ci chiama alla perfezione.

Domenica 18 abbiamo celebrato il Battesimocon il quale sono stati inseriti nel corpo vivo della Chiesa i piccoli Lucrezia, Noemi, Achille, Greta, Arianna e Alessandro. Siano aiutati dai loro genitori e da tutta la comunità cristiana a crescere nella fede in Gesù di Nazaret, il Buon Pastore!

Sante Messe dal 26 ottobre all’1 novembre 2015

Casa parrocchiale: tel. 0331 43 12 14 / E-mail: [email protected] / Sito: www.sangenesio.eu don Paolo: 347 27 91 736 / E-mail: [email protected] / Segreteria Oratorio: tel. e fax: 0331 43 33 98

Concedi il dono dell’a-more filiale, o Dio

santo e buono, a chi ti supplica nell’umiltà e nella fede; fa’ che i credenti ti esprimano una riconoscen-za senza fine e cantino gioiosi la gloria della tua provvidenza. Per Cristo no-stro Signore. AMEN.

APPUNTAMENTI di OTTOBREMercoledì 28 - (ore 21.00 in oratorio): Riunione dei volontari e animatori del Gruppo Caritas.Giovedì 29 - (ore 21.00 in casa parrocchiale): Riunione della Commissione Liturgica.Sabato 31 - (ore 18.00): Santa Messa vigiliare nella solennità di Tutti i Santi.

APPUNTAMENTI di NOVEMBREDomenica 1 - Solennità di Tutti i Santi: Sante Messe secondo l’orario festivo.Lunedì 2 - Commemorazione di tutti i fedeli defunti: S. Messa alle 15.30 al cimitero e 20.45 in chiesa.Giovedì 5 - Adorazione eucaristica del primo giovedì del mese: 15.30 - 18.30.Lunedì 9 - Incontro del Consiglio Pastorale Parroc-chiale. A tema la realtà del nostro Oratorio. Sarebbe utile far giungere ai Consiglieri suggerimenti, valuta-zioni e proposte sul tema.Mercoledì 11 - (ore 21.00 in oratorio): Incontro per i genitori, padrini e madrine dei bimbi che saranno battezzati domenica 22 novembre.

Domenica 25 ottobre, ore 16.30 in oratorio,il terzo incontro di quest’anno per tutti i genitori dei bam-bini battezzati nel 2013, 2014 e 2015 [dovremmo ritro-varci in 140 famiglie!!!]Domenica 8 novembre, ore 16.30 all’Asilo, il terzo incontro di quest’anno per tutti i genitori dei bam-bini battezzati nel 2009, 2010, 2011 e 2012 [dovremmo ritrovarci in almeno 160 famiglie!!!].

OTTOBRE MISSIONARIO

Oggi pomeriggio, domenica 25 ottobre, alle ore 16.00 in oratorio

TESTIMONIANZA dall’AFRICAReportage e testimonianza di un recente viaggio

in Africa di una nostra giovane parrocchiana.*** TUTTI SONO INVITATI ***

Battesimi 201610/1 – 7/2 – 20/3 – 24/4 – 22/5 – 26/6 – 10/7 – 18/9 – 23/10 – 20/11È opportuno telefonare prima per fissare un appuntamento con don Paolo. È bene preoccuparsi per tempo per la celebrazione

del Battesimo, onde evitare di arrivare sempre all’ultimo momen-to, creando inevitabili spiacevoli situazioni. È bene che all’incon-

tro con don Paolo si presentino entrambi i genitori.

Lunedì 26 Feria - Per i sacerdoti 8.30 Martedì 27 Feria - Per i ministri della Chiesa 8.30 Antonio Verrini / Calloni Mauro e RitaMercoledì 28 Festa - SS. Simone e Giuda, apostoli 8.30 Giovedì 29 Feria - Per le vocazioni sacerdotali 8.30 Pisoni GianninoVenerdì 30 Feria - Per le libertà civili 8.30 Calloni Stefanina e fa. OlgiatiSabato 31 Feria - Per la Beata Vergine Maria 8.30 18.00 Verrini Giuseppina, Lattuada Luigi / Branca Luigi / Provasi Maria / Calloni Agnese / Provasi CarolinaDomenica 1 Solennità - Tutti i Santi 8.30 Nervei Norberto / Mocchetti Carmela e Colombo Angelo 10.30 Boioli Teresa e Malanchini Virginia / Barlocco Luigia e Citton Benvenuto / Maria e Carlo Olgiati 18.00 Olgiati Augusto / Ateri Carlo Se non hai ancora visitato il nostro

SITO, è ora di farlo. Puoi raggiungerlo anche mediante il codice QR.Troverai un pensiero per la Messa di ogni giorno; link ai siti più importanti; foto gallery aggiornatissima; gli avvisi delle iniziative parrocchiali, ...

Lezionario Ambrosiano

Festivo: anno BFeriale: anno I, settimana della I domenica dopo la dedicazioneLiturgia delle ore: II settimana

ma avere nuovi occhi!


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