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La Dott.ssa Carlini del Servizio T.E.P. e Spese Varie ... RM CO La Dottssa... · probabilmente Lei...

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Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’ INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA Prot. 654/12 S.N. Roma, 25 giugno 2012 AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Antonio MANGANELLI OGGETTO: La Dott.ssa Carlini del Servizio T.E.P. e Spese Varie è il nuovo Capo della Polizia??? Preg.mo Prefetto Manganelli, probabilmente Lei ancora non ne è stato informato (di solito chi viene rimosso ne viene a conoscenza sempre per ultimo) ma la Dott.ssa Daniela Carlini, Direttore del Servizio T.E.P. e Spese Varie, è stata nominata nuovo Capo della Polizia e tale nomina risale addirittura a tempo addietro. Manca solo la firma da parte del Presidente Monti che non ha potuto apporla solo per il fatto di non essere riuscito a trovare una penna (la spending review ha prodotto effetti inaspettati anche sui capitoli di spesa relativi alla cancelleria). I meriti della citata funzionaria? L’aver deciso di negare le norme contrattuali che statuiscono benefici economici per i Poliziotti e l’averlo saputo fare garantendosi il Suo disinteresse. Di talché - hanno deciso - se la collaboratrice è più brava del Capo, corre d’obbligo fare un cambio di incarico. Ebbene, in realtà non è accaduto il cambio al vertice della Polizia sopra menzionato ma vero è, purtroppo, che c’è stato e c’è tuttora un “vivo disinteresse”, Suo e del Dipartimento di cui Lei è oggi il Capo, nei confronti di un dirigente dell’Amministrazione civile dell’interno che si permette di negare ai poliziotti soldi dei quali per legge hanno pieno diritto. Trattamento economico di missione nazionale del personale della Polizia di Stato. Il comma 13 dell’art. 12 del DPR 51/2009 statuisce che “L'Amministrazione, a richiesta dell'interessato, autorizza preventivamente, oltre al rimborso delle spese di viaggio, la corresponsione a titolo di rimborso di una somma forfetaria di euro 110,00 per ogni ventiquattro ore compiute di missione, in alternativa al trattamento economico di missione vigente, nell'ambito delle risorse allo scopo assegnate sui pertinenti capitoli di bilancio. Il rimborso forfetario non compete qualora il personale fruisca di vitto o alloggio a carico dell'Amministrazione. A richiesta è concesso l'anticipo delle spese di viaggio e del 90 per cento della somma forfetaria. In caso di prosecuzione della missione per periodi non inferiori alle 12 ore continuative è corrisposto, a titolo di rimborso, una ulteriore somma forfetaria di euro 50,00. Resta fermo quanto previsto in tema di esclusione del beneficio in caso di fruizione di vitto o alloggio a carico dell'Amministrazione e circa la concessione delle spese di viaggio. La norma contrattuale, in buona sostanza, statuisce che il “DIRITTO” del personale a vedersi corrisposta la somma forfettaria non sussiste solo nel caso in cui tale personale fruisca di vitto o alloggio a carico dell'Amministrazione. Non vi sono altre situazioni che possono consentire il diniego del rimborso forfetario e tale norma è stata voluta tanto dai Sindacati quanto dal Suo Dipartimento ed è stata recepita con decreto del Presidente della Repubblica che, in questo Stato, non è certo uno qualunque! Ebbene, ciò nonostante, la dott.ssa CARLINI, Direttore del Servizio T.E.P. e Spese Varie, si è permessa di predisporre e poi far sottoscrivere al Direttore Centrale per le Risorse Umane, prefetto Fioriolli, una circolare, datata 29 maggio 2012 e recante Prot. nr. 333-G/II.2624/02, ove, relativamente al trattamento economico di missione nazionale ed al menzionato art. 12 comma 13, si afferma che
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Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] www.coisp.it

COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA

Prot. 654/12 S.N. Roma, 25 giugno 2012

AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Antonio MANGANELLI

OGGETTO: La Dott.ssa Carlini del Servizio T.E.P. e Spese Varie è il nuovo Capo della Polizia???

Preg.mo Prefetto Manganelli,

probabilmente Lei ancora non ne è stato informato (di solito chi viene rimosso ne viene a conoscenza sempre per ultimo) ma la Dott.ssa Daniela Carlini, Direttore del Servizio T.E.P. e Spese Varie, è stata nominata nuovo Capo della Polizia e tale nomina risale addirittura a tempo addietro. Manca solo la firma da parte del Presidente Monti che non ha potuto apporla solo per il fatto di non essere riuscito a trovare una penna (la spending review ha prodotto effetti inaspettati anche sui capitoli di spesa relativi alla cancelleria).

I meriti della citata funzionaria? L’aver deciso di negare le norme contrattuali che statuiscono benefici economici per i Poliziotti e l’averlo saputo fare garantendosi il Suo disinteresse.

Di talché - hanno deciso - se la collaboratrice è più brava del Capo, corre d’obbligo fare un cambio di incarico.

Ebbene, in realtà non è accaduto il cambio al vertice della Polizia sopra menzionato ma vero è, purtroppo, che c’è stato e c’è tuttora un “vivo disinteresse”, Suo e del Dipartimento di cui Lei è oggi il Capo, nei confronti di un dirigente dell’Amministrazione civile dell’interno che si permette di negare ai poliziotti soldi dei quali per legge hanno pieno diritto.

Trattamento economico di missione nazionale del personale della Polizia di Stato. Il comma 13 dell’art. 12 del DPR 51/2009 statuisce che “L'Amministrazione, a richiesta dell'interessato, autorizza preventivamente, oltre al rimborso delle spese di viaggio, la corresponsione a titolo di rimborso di una somma forfetaria di euro 110,00 per ogni ventiquattro ore compiute di missione, in alternativa al trattamento economico di missione vigente, nell'ambito delle risorse allo scopo assegnate sui pertinenti capitoli di bilancio. Il rimborso forfetario non compete qualora il personale fruisca di vitto o alloggio a carico dell'Amministrazione. A richiesta è concesso l'anticipo delle spese di viaggio e del 90 per cento della somma forfetaria. In caso di prosecuzione della missione per periodi non inferiori alle 12 ore continuative è corrisposto, a titolo di rimborso, una ulteriore somma forfetaria di euro 50,00. Resta fermo quanto previsto in tema di esclusione del beneficio in caso di fruizione di vitto o alloggio a carico dell'Amministrazione e circa la concessione delle spese di viaggio. La norma contrattuale, in buona sostanza, statuisce che il “DIRITTO” del personale a vedersi corrisposta la somma forfettaria non sussiste solo nel caso in cui tale personale fruisca di vitto o alloggio a carico dell'Amministrazione. Non vi sono altre situazioni che possono consentire il diniego del rimborso forfetario e tale norma è stata voluta tanto dai Sindacati quanto dal Suo Dipartimento ed è stata recepita con decreto del Presidente della Repubblica che, in questo Stato, non è certo uno qualunque! Ebbene, ciò nonostante, la dott.ssa CARLINI, Direttore del Servizio T.E.P. e Spese Varie, si è permessa di predisporre e poi far sottoscrivere al Direttore Centrale per le Risorse Umane, prefetto Fioriolli, una circolare, datata 29 maggio 2012 e recante Prot. nr. 333-G/II.2624/02, ove, relativamente al trattamento economico di missione nazionale ed al menzionato art. 12 comma 13, si afferma che

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“qualora si accerti l’indisponibilità di strutture dell’Amministrazione per il vitto e per l’alloggio, il Dirigente, avrà cura di individuare il trattamento economico di missione da corrispondere, se quello ordinario con rimborso delle fatture di pernottamenti e pasti o il pagamento della somma forfettaria. Sarà, pertanto, auspicata un’analisi comparata dei costi della trasferta in relazione alle diverse modalità di liquidazione, per valutare quale sia la più conveniente in conformità alle politiche di bilancio finalizzate al contenimento ed alla riqualificazione della spesa pubblica ”. Si è preteso di far diventare una facoltà dell’Amministrazione quello che era ed è, per legge, un DIRITTO del personale della Polizia di Stato. E tale prepotenza è stata messa in atto da un Servizio tra i cui compiti non vi è certo quello di interpretare le norme che disciplinano il rapporto di lavoro dei Poliziotti, né di decidere dove effettuare quei risparmi per contenere la spesa pubblica.

Capitolo 2624/02-Esercizio 2012. Missioni ordinarie effettuate nel territorio nazionale. Fondo a disposizione per missioni ordinarie. Il comma 13 dell’art. 12 del DPR 51/2009 statuisce che “Al personale comandato in missione fuori dalla sede di servizio, che utilizzi il mezzo aereo o altro mezzo non di proprietà dell'Amministrazione senza la prevista autorizzazione, è rimborsata una somma nel limite del costo del biglietto ferroviario.” Tale disposizione contrattuale, che il Servizio T.E.P. e spese varie non può permettersi di ritoccare né di negare, CONFERISCE al personale della Polizia di Stato inviato in missione il DIRITTO di utilizzare un mezzo non dell’Amministrazione, quale può essere la propria privata autovettura, per il viaggio dalla sede di servizio a quella di missione e ritorno. Tale DIRITTO può essere fruito SENZA AUTORIZZAZIONE da parte di alcuno ed il personale che se ne avvale HA DIRITTO a vedersi rimborsata una somma nel limite del costo del biglietto ferroviario! Finalità del rimborso è quindi quello di compensare, seppur in parte, i costi sostenuti dal dipendente che usufruisce di un mezzo proprio! È probabilmente inutile ribadire che tale norma è stata voluta tanto dai Sindacati quanto dal Suo Dipartimento, Signor Capo della Polizia, e che è stata recepita con decreto del Presidente della Repubblica. Non lo è certamente rammentare che nessuno dovrebbe permettersi di negarne l’applicazione! Eppure, anche in questo caso, la dott.ssa CARLINI, Direttore del Servizio T.E.P. e Spese Varie, si è permessa di predisporre e poi far sottoscrivere, anche stavolta, al Direttore Centrale per le Risorse Umane prefetto Fioriolli, una nota, datata 23 aprile 2012 e recante Prot. nr. 333-G/2.2.24/02.O, indirizzata al Questore di Padova il quale ne mutuava i contenuti in una propria circolare con la quale affermava che “…per quanto attiene alle spese di viaggio … che la Regione Veneto con L.R. 30/10/1998 n. 25 art. 33-bis ha garantito la libera circolazione, per motivi di servizio, sui mezzi di trasporto pubblico locale, agli agenti ed ufficiali delle forze dell’ordine” e disponeva quindi che il personale comandato di missione in ambito regionale dovrà obbligatoriamente far uso dei mezzi pubblici gratuiti, per poi precisare addirittura che “non si potrà procedere al rimborso delle spese di viaggio, eventualmente affrontate con l’uso del mezzo proprio senza la prevista autorizzazione, in quanto la somma da rimborsare dovrà essere pari al costo del biglietto ferroviario che in tali casi, per effetto della richiamata Legge Regionale, è pari a zero.”. Anche in questo caso si è preteso di negare quello che è, per legge, un preciso DIRITTO del personale della Polizia di Stato, vale a dire di vedersi rimborsata una somma, nel limite del costo del biglietto ferroviario, nel caso di utilizzo del mezzo proprio.

- I compiti del Servizio T.E.P. e Spese Varie e la (in)capacità di assolverli. Il Servizio Trattamento Economico del Personale e Spese Varie è costituito da tre Divisioni e dal C.E.N.A.P.S.. o La Prima Divisione tratta le seguenti materie:

Gestione dei capitoli di spesa relativi all'attribuzione di stipendi e altri assegni fissi (paghe, indennità pensionabile, indennità integrativa speciale ecc.) al personale della Polizia di Stato; Assegno di funzione; Indennità di posizione; Indennità per festività particolari; Indennità servizi esterni; Monetizzazione congedo ordinario; Benefici per infermità, ecc.; Attribuzione dell'assegno per il

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nucleo familiare; Elaborazione del bilancio di previsione e rendicontazione dei capitoli di spesa gestiti; Predisposizione di provvedimenti economici conseguenti a promozioni, ricostruzioni di carriera, riammissioni in servizio e ad altre posizioni giuridiche riguardanti il personale della Polizia di Stato, etc..

o La Seconda Divisione tratta le seguenti materie: Compenso per lavoro straordinario; Trattamento di missioni nazionali e all'estero; Trattamento di trasferimento di sede; Indennità di Ordine Pubblico; etc..

o La Terza Divisione tratta le seguenti materie: Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali; Indennità di rischio, di cassa, meccanografica, di servizio notturno e festivo, di compensazione, premio disattivazione ordigni esplosivi; Indennità operative (aeronavigazione, volo, imbarco, ecc.) e indennità di seconda lingua spettanti al personale della Polizia di Stato; Premi per segnalati servizi di polizia; Indennità di presenza qualificata al personale dirigenziale delle Forze di Polizia; Spese per accertamenti sanitari, cure, ricoveri e protesi., etc..

La gestione, il calcolo ed il pagamento del trattamento economico fisso, accessorio e di tutte le competenze spettanti ai poliziotti: questo deve fare il Servizio T.E.P., che non ha tra i propri compiti quello di decidere se pagare o meno un compenso, una indennità, un qualsiasi beneficio economico! Né, lo ribadiamo ancora, di interpretare le norme contrattuali!! Invece, la dott.ssa CARLINI del Servizio TEP si permette di interpretare e negare le norme che conferiscono benefici economici ai poliziotti ed è talmente presa da tale suo compito da infischiarsene se poi il suo Servizio non paga le competenze di cui il personale della Polizia di Stato ha diritto! Anzi, secondo tale Servizio le competenze vengono sempre regolarmente pagate, come nel caso delle prestazioni di lavoro straordinario che il personale della Polizia di Stato ha dovuto compiere per assolvere alle procedure amministrative di regolarizzazione delle posizioni lavorative corrispondenti alle dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari.

Il Servizio TEP - ce lo rappresenta l’Ufficio per le Relazioni Sindacali con nota del 6 giugno u.s. - ha affermato “che tutte le ore di lavoro straordinario in questione risultano essere state liquidate” quando invece molti poliziotti, ad esempio quelli di Caserta, non hanno ancora visto il becco di un quattrino.

Tutto ciò premesso, ha modo Lei, Egregio Signor Capo della Polizia, di obbligare il Servizio TEP e Spese Varie ad adempiere esclusivamente ai propri compiti senza intromettersi su come devono essere applicate le norme contrattuali? E far eventualmente rispristinare il funzionamento degli Uffici a ciò invece preposti, visto che esistono ed hanno queste specifiche competenze? E magari far smettere anche la malsana abitudine di veder fare quesiti inopportuni, se non idioti, da parte degli uffici centrali e periferici, al Servizio Tep che ha già il suo bel daffare nel fare le somme dei conti??

Ha modo Lei di farsi garante del rispetto dei diritti, economici e non, di quelli che sono i Suoi uomini??

Ha modo e, soprattutto, ha voglia Lei, Signor Capo della Polizia, di porre in essere un deciso intervento nei confronti del Direttore del Servizio T.E.P. e Spese Varie, dott.ssa CARLINI, affinchè questa la smetta definitivamente di tentare di negare le norme che sanciscono diritti economici dei poliziotti, ma si limiti ad applicarle pedissequamente??

In attesa di cortese riscontro (sarebbe la prova per i poliziotti che il loro Capo c’è ed intende tutelarli), inviamo cordiali saluti.

Il Segretario Generale del Co.I.S.P. Franco Maccari

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COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA

Prot. 610/12 S.N. Roma, 9 giugno 2012

MINISTERO DELL'INTERNO

UFFICIO AMMINISTRAZIONE GENERALE DIPARTIMENTO DELLA P.S.

UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI 00184 ROMA

OGGETTO: Capitolo 2624/02, esercizio 2012 - Missioni ordinarie effettuate nel territorio

nazionale. Le norme contrattuali non possono essere modificate né negate dal Servizio T.E.P. e spese varie.

Con nota del 23 maggio 2012, recante prot. 1460 e pari oggetto della presente, il Questore di Padova, in merito alle missioni effettuate dal personale della Polizia di Stato, ha affermato che “…per quanto attiene alle spese di viaggio … che la Regione Veneto con L.R. 30/10/1998 n. 25 art. 33-bis ha garantito la libera circolazione, per motivi di servizio, sui mezzi di trasporto pubblico locale, agli agenti ed ufficiali delle forze dell’ordine” per poi disporre, in buona sostanza, che il personale comandato di missione in ambito regionale dovrà obbligatoriamente far uso dei mezzi pubblici gratuiti.

Tali disposizioni venivano avversate dalla nostra Segreteria Provinciale di Padova la quale, con nota recante prot. 660/2012/S.P. del 27 maggio 2012, evidenziava al Questore di quella provincia che quanto dallo stesso affermato è in contrasto con la normativa vigente ed in particolare l'art. 13 del DPR 51/2009 il quale prevede: “Al personale comandato in missione fuori dalla sede di servizio, che utilizzi il mezzo aereo o altro mezzo non di proprietà dell'Amministrazione senza la prevista autorizzazione, è rimborsata una somma nel limite del costo del biglietto ferroviario. Al personale autorizzato i rimborsi vengono effettuati secondo le disposizioni vigenti in materia.” e lo invitava a modificare la propria circolare “in quanto le norme contrattuali NON possono essere modificate e di conseguenza si DOVRÀ corrispondere il costo del biglietto ferroviario ai colleghi che useranno il mezzo proprio”.

Il Questore di Padova, in data 6 giugno u.s., replicava alla nostra struttura provinciale richiamando una “circolare ministeriale, avente Prot. 333-G/2.2.24/02.O del 23/04/2012, del Servizio T.E.P. e spese varie” affermando che il contenuto della propria nota era stata mutuata da tale circolare e che “non appare in contrasto con quanto previsto dalla normativa vigente ed in particolare dall’art. 13 del D.P.R. 51/2009”. Aggiungeva che “Infatti, fatte salve le ipotesi in cui la L.R. 30/10/98 n. 25 art. 33-bis, che autorizza il personale della P.d.S. a viaggiare gratuitamente in ambito regionale, risulti incompatibile con la peculiarità del servizio da svolgere, il dipendente avrà la possibilità di avvalersi di tale beneficio e pertanto di fruire di un costo del biglietto ferroviario pari a zero” e che “In tali casi pertanto, non si potrà procedere al rimborso delle spese di viaggio, eventualmente affrontate con l’uso del mezzo proprio senza la prevista autorizzazione, in quanto la somma da rimborsare dovrà essere pari al costo del biglietto ferroviario che in tali casi, per effetto della richiamata Legge Regionale, è pari a zero.”.

Ciò premesso, nel condividere appieno la posizione della nostra Segreteria Provinciale di Padova, preme fare una riflessione sulla “circolare avente Prot. 333-G/2.2.24/02.O del 23/04/2012” che il Servizio T.E.P. e spese varie ha predisposto e poi fatto sottoscrivere al Direttore Centrale per le Risorse Umane, prefetto Fioriolli.

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Tale “circolare”, che in realtà è una nota indirizzata alla sola Questura di Padova, ha in primis il fine di comunicare l’ammontare delle risorse assegnate al citato Ufficio periferico per le “missioni ordinarie”. La stessa quindi, nel rammentare “che prosegue la politica di governo del contenimento e revisione della spesa pubblica”, afferma, riguardo alle missioni, che “Con lo stesso rigore potranno essere utilizzati nei viaggi, mezzi di linea diversi dalla ferrovia, nel rispetto della vigente normativa …”, evidenzia “che alcune Regioni hanno emanato provvedimenti che garantiscono la libera circolazione, per motivi di servizio, agli agenti ed ufficiali delle forze dell’ordine” e che “In ragione di ciò … si invitano gli Uffici competenti a valutare al momento dell’emanazione del provvedimento di invio in missione la possibilità di avvalersi di tale beneficio, per gli spostamenti dei propri dipendenti nella regione, sempre che essa risulti compatibile con il servizio da svolgere”.

Ebbene, l’articolo 13 comma 1 del D.P.R. 51/2009 afferma, come già prima ricordato, che “Al personale comandato in missione fuori dalla sede di servizio, che utilizzi il mezzo aereo o altro mezzo non di proprietà dell'Amministrazione senza la prevista autorizzazione, è rimborsata una somma nel limite del costo del biglietto ferroviario. Al personale autorizzato i rimborsi vengono effettuati secondo le disposizioni vigenti in materia.”.

Tale disposizione contrattuale, che il Servizio T.E.P. e spese varie non può permettersi di ritoccare né di negare, CONFERISCE al personale della Polizia di Stato inviato in missione il DIRITTO di utilizzare un mezzo non dell’Amministrazione, quale può essere la propria privata autovettura, per il viaggio dalla sede di servizio a quella di missione e ritorno. Tale DIRITTO può essere fruito SENZA AUTORIZZAZIONE da parte di alcuno ed il personale che se ne avvale HA DIRITTO al rimborso di una somma nel limite del costo del biglietto ferroviario!

Finalità della norma è quindi quella di compensare, seppur in parte, i costi sostenuti dal dipendente che usufruisce di un mezzo proprio e NON HA ALCUNA VALENZA che in determinate regioni sia data facoltà “agli agenti ed ufficiali delle forze dell’ordine” di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici, oltre al fatto che si tratta di una facoltà e non certo un obbligo.

Si pretende pertanto un deciso intervento nei confronti del Servizio T.E.P. e spese varie affinchè la smetta definitivamente di tentare di negare le norme che sanciscono diritti economici dei poliziotti, ma si limiti ad applicarle pedissequamente. Andrebbe inoltre valutata opportunamente la gravità del fatto che tale Servizio ha sottoposto e fatto sottoscrivere al Direttore Centrale per le Risorse Umane una nota che è in netta contrapposizione con una norma contrattuale.

Chiaramente si esige la revoca di tale nota avente prot. 333-G/2.2.24/02.O del 23/04/2012 inviata alla Questura di Padova, nonché di tutte le altre analoghe lettere che sono state eventualmente trasmesse ad Uffici periferici e centrali dell’Amministrazione.

In caso di disaccordo con quanto affermato e preteso da questa O.S., la presente è da intendersi quale formale istanza di sottoposizione della questione alla Commissione Paritetica prevista dall’art. 29 comma 2 del D.P.R. 164/2002.

In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

La Segreteria Nazionale del COISP

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Segreteria Provinciale di Padova Piazzetta Palatucci 5 – Padova

Tel. +39 049 833217

Fax: +39 049 661258

e-mail: [email protected] - [email protected]

www.coisp.it - www.coisp-padova.it

COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA

Prot. n. 660/2012/S.P. Padova, 27 maggio 2012

La Segreteria Provinciale Co.I.S.P. di Padova

OGGETTO: Missioni ordinarie effettuate nel territorio nazionale.

Segnalazione.

AL SIGNOR QUESTORE PADOVA

e, p.c.

ALLA SEGRETERIA NAZIONALE Co.I.S.P. DI ROMA

Egregio signor Questore,

abbiamo ricevuto la sua nota nr. 1460 datata 23 maggio 2012 (che si allega) relativa al capitolo

2624/02 riguardante le missioni ordinarie effettuate nel territorio nazionale primo semestre 2012, nella

quale comunica alcune disposizioni che gli uffici della nostra Provincia devono adottare in conformità alle

disposizioni emanate dal Governo per il contenimento e revisione della spesa pubblica.

Il Co.I.S.P. padovano deve fare però alcune considerazioni in merito al contenuto di questa missiva

e confutare quanto da lei scritto che riportiamo testualmente: “Per quanto attiene alla spese di viaggio,

avendo sempre quale riferimento la necessità del contenimento della spesa, si rappresenta che la Regione

Veneto con L.R. 30/10/1998 n. 25 art. 33-bis ha garantito la libera circolazione, per motivi di servizio,

sui mezzi di trasporto pubblico locale, agli agenti ed ufficiali delle forze dell’ordine. In particolare, per

le testimonianze presso Uffici giudiziari, situati in ambito regionale, il dipendente dovrà assolutamente

usufruire del mezzo di trasporto pubblico, azzerando così il costo del viaggio, e non potrà ritenersi

giustificato in alternativa l’uso del mezzo proprio.”

Ebbene, Signor Questore, quanto da lei affermato è in contrasto con quanto previsto dalla

normativa vigente, infatti, vogliamo sottolineare che l'art. 13 del DPR 51/2009 prevede: “Al personale

comandato in missione fuori dalla sede di servizio, che utilizzi il mezzo aereo o altro mezzo non di

proprietà dell'Amministrazione senza la prevista autorizzazione, è rimborsata una somma nel limite del

costo del biglietto ferroviario. Al personale autorizzato i rimborsi vengono effettuati secondo le

disposizioni vigenti in materia.”

Per quanto sopra esposto il Co.I.S.P. la invita a modificare la circolare del 23 maggio u.s. in quanto

le norme contrattuali NON possono essere modificate e di conseguenza si DOVRA’ corrispondere il

"costo del biglietto ferroviario" ai colleghi che useranno il mezzo proprio. Va indubbiamente ricordato ai

colleghi la possibilità di usufruire gratuitamente dei mezzi pubblici (treno, autobus, ecc.) come da Legge

Regionale.

In attesa di riscontro l'occasione c'è gradita per porgere, distinti saluti.

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COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA

Prot. 384/12 S.N. Roma, 14 aprile 2012

MINISTERO DELL'INTERNO UFFICIO AMMINISTRAZIONE GENERALE

DIPARTIMENTO DELLA P.S. UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI

00184 ROMA OGGETTO: Prestazioni di lavoro straordinario per assolvere alle procedure amministrative di

regolarizzazione delle posizioni lavorative corrispondenti alle dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari. Ancora una volta il MEF si trattiene i soldi dei poliziotti.

SOLLECITO

Con la presente si sollecita un urgente riscontro alla nota di questa O.S. del 15 febbraio 2011,

recante prot. 268/11 S.N. e pari oggetto della presente, che ad ogni buon fine si allega.

Cordiali Saluti.

La Segreteria Nazionale del COISP

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Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 335 7262435 - 335 7262863 Fax: +39 06 48903735 [email protected] – www.coisp.it

COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA

Prot. 268/11 S.N. Roma, 15 febbraio 2011

MINISTERO DELL'INTERNO UFFICIO AMMINISTRAZIONE GENERALE

DIPARTIMENTO DELLA P.S. UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI

00184 ROMA OGGETTO: Prestazioni di lavoro straordinario per assolvere alle procedure amministrative di

regolarizzazione delle posizioni lavorative corrispondenti alle dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari. Ancora una volta il MEF si trattiene i soldi dei poliziotti.

SEGUITO Con nota del 25 settembre 2010, recante prot. 884/10 S.N. e pari oggetto della presente (che si allega), questa O.S. ha denunciato il mancato pagamento del lavoro straordinario che il personale della Polizia di Stato è stato obbligato ad effettuare per far fronte alle procedure di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari, disposte dall'art. 1-ter del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009, n. 102.

Ciò stante, in questi giorni, sembra che agli Uffici Amministrativo Contabile delle Questure siano giunti i tabulati per l’esecuzione dei dovuti controlli amministrativi propedeutici al pagamento dei citati straordinari, ma gli stessi tabulati venivano successivamente ritirati dalle Prefetture.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha bloccato il pagamento dello straordinario dei poliziotti: questo è quanto è stato rappresentato.

Invitiamo codesto Ufficio a volersi interessare fattivamente affinché i poliziotti ricevano il corrispettivo per il lavoro aggiuntivo che hanno dovuto fare.

Si attende cortese urgente riscontro.

Cordiali saluti

Il Segretario Generale del COISP Franco Maccari

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COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA

Prot. 884/10 S.N. Roma, 25 settembre 2010

Preg.mo On. Giulio Tremonti Ministro dell'Economia e delle Finanze

e, per conoscenza, Preg.mo On. Roberto Maroni Ministro dell’Interno

Agli Onorevoli Deputati e Senatori del Parlamento Italiano (con preghiera di voler valutare ogni più opportuno intervento)

Preg.mo Signor Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Antonio Manganelli

Preg.mo Capo del Dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione Prefetto Angela Pria

Al Ministero dell'Interno Ufficio Amministrazione Generale Dipartimento della P.S. Ufficio per le Relazioni Sindacali

e, per opportuna conoscenza, con cortese preghiera di pubblicazione e diffusione,

Alle testate stampa ed organi di informazione OGGETTO: Prestazioni di lavoro straordinario per assolvere alle procedure amministrative di

regolarizzazione delle posizioni lavorative corrispondenti alle dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari. Ancora una volta il MEF si trattiene i soldi dei poliziotti.

Preg.mo Signor Ministro Tremonti,

come certamente Lei ben sa, l'art. 1-ter del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, disciplina la procedura di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari, comunque presenti nel territorio nazionale, adibiti in attività di assistenza di persone affette da patologie o handicap che ne limitino l'autosufficienza ovvero nel lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare, e prevede la copertura finanziaria degli oneri derivanti dalla citata procedura di emersione, compresi quelli di natura amministrativa e organizzativa facenti capo al Ministero dell'interno e al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

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Saprà anche che in data 27 novembre 2009, con Ordinanza recante n. 3828 del Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 284 del 5 dicembre 2009, sono state fornite “Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per il contrasto e la gestione dell'afflusso di cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea”.

In particolare, con la stessa, “rilevato l'eccezionale numero di dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari presentate dai datori di lavoro ai sensi dell'art. 1-ter del menzionato decreto-legge”, “considerato che appare urgente e indifferibile approntare le misure organizzative necessarie ad un'efficace gestione delle procedure amministrative di regolarizzazione delle posizioni lavorative corrispondenti alle predette dichiarazioni di emersione”, “ravvisata, pertanto, la necessità di approntare ulteriori misure straordinarie per fronteggiare la situazione di emergenza nei termini sopra descritti”, è stato disposto, tra le altre, che “per una più efficace gestione delle procedure di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari … il Ministero dell'interno - Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione e il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali possono autorizzare il personale in servizio direttamente coinvolto nelle procedure di regolarizzazione dei cittadini extracomunitari ad effettuare, non oltre il 31 dicembre 2010, fino a 40 ore mensili di lavoro straordinario oltre il limite previsto dalla normativa vigente, nel limite massimo, rispettivamente, di 1.200 unità per il Ministero dell'interno e di 300 unità per il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Al personale del Ministero dell'interno si applica la procedura di cui all'art. 51 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3703 del 12 settembre 2008”.

Ebbene, a seguito di quanto sopra, la Direzione Centrale per le Risorse Umane – Servizio TEP e Spese Varie, Divisione II – del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha comunicato che il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno ha rilasciato l’autorizzazione ad effettuare le suddette ore di lavoro straordinario (… fino a 40 ore mensili oltre il limite previsto dalla normativa vigente, nel limite massimo di 1200 unità …), “riservandosi di disporre gli accreditamenti dei fondi necessari al pagamento non appena il Ministero dell’economia e delle Finanze avrà provveduto alla rassegnazione dei fondi occorrenti”.

Centinaia di poliziotti sono stati quindi costretti ad effettuare lavoro straordinario in maniera largamente eccessiva, con ciò sacrificando i propri interessi e le proprie famiglie.

Tutto ciò premesso, Egregio Ministro Tremonti, come costantemente si verifica, il Suo Ministero si trattiene per mesi i soldi dei poliziotti.

I nostri colleghi che hanno dovuto sopperire in questi mesi all’ennesima “emergenza” causata dal Governo, ad oggi, in buona sostanza, l’hanno fatto gratuitamente.

Ciò detto, considerato che per poter percepire quanto è loro dovuto, il personale della Polizia di Stato che è stato utilizzato nelle procedure amministrative di regolarizzazione delle

1 Si trascrive il testo dell’art. 5 dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3703 del 12 settembre 2008, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 220 del 19 settembre 2008: art. 5 – comma 1 “Il capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno può autorizzare, con proprio provvedimento, il personale in servizio presso gli Uffici immigrazione delle Prefetture - Uffici territoriali del Governo e delle Questure e presso le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, direttamente coinvolto nell'attività istruttoria delle istanze di riconoscimento della protezione internazionale, di quelle di competenza dello sportello unico per l'immigrazione, nonché di quelle di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno, nel limite massimo di milleduecentocinquanta unità complessive, ad effettuare fino a 40 ore mensili di lavoro straordinario oltre il limite previsto dalla normativa vigente” – comma 2 “I Prefetti titolari di sede provinciale, nei limiti del contingente di personale e del monte ore assegnati con il provvedimento dipartimentale di cui al comma 1, provvedono all'assegnazione delle quote di ore di lavoro straordinario in funzione delle esigenze degli Uffici immigrazione delle Prefetture Uffici territoriali del Governo e delle Questure e delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale”.

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posizioni lavorative corrispondenti alle dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari, deve attendere che il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione accrediti i fondi direttamente alle Prefetture (è questa la procedura … non c’è passaggio che interessi il Dipartimento della P.S.), considerato che l'Ufficio Affari economico-finanziari di citato Dipartimento dovrebbe (siamo certi che lo ha già fatto) aver già predisposto tutto il necessario per il versamento, considerato che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha l’unica incombenza di dare indicazioni al Cenaps per la parte operativa dei pagamenti e per il calcolo delle imposte, l’unica cosa che manca è quindi che il Suo Ministero dell’Economia e delle Finanze accrediti i fondi al citato Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione!

Vuole essere così gentile, Preg.mo Ministro Tremonti, di non trattenere ulteriormente presso il Suo Ministero soldi che spettano ai poliziotti quale corrispettivo di prestazioni lavorative svolte da mesi?

Non è la prima volta che Lei non riesce a trovare una penna per firmare un provvedimento volto ad accreditare soldi che spettano ai poliziotti. Quando però c’è da togliere dalle loro tasche, come avvenuto con la recente manovra finanziaria, sembra però che qualche firma sia riuscita a metterla.

La ringraziamo sin d’ora per la solerzia con la quale immediatamente provvederà a disporre con urgenza l’accreditamento di quanto sopra rappresentato.

Se ne renda conto, tanto Lei quanto tutto il Governo: non è accettabile trattare così coloro dai quali si pretende anche la salvaguardia della propria incolumità!

Saluti.

Il Segretario Generale del COISP Franco Maccari

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