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La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

Date post: 06-Mar-2016
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Il periodico dell'VIII municipio di Roma
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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno V num 13 - LUGLIO/AGOSTO 2012 - € 1,00 IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO PAG. 12 CASTELVERDE LEVATE LE TENDE ... PAG. 21 FINOCCHIO NIENTE PIÙ CORSI DI LOGOPEDIA E PSICO- MOTRICITANELLA SCUOLA DI VIA CAMPO- FIORITO. SARANNO TRASFERITI IN ZONA AP- PIA PER CARENZA DI FONDI. I GENITORI DEI BAMBINI CHIEDONO AIUTO. PAG. 19 TORRE MAURA A VIA DEI CODIROSSONI ARRIVA UN CENTRO IMMIGRATI, SENZA CHE LA CITTADINANZA SIA STATA AVVISATA PRIMA DALLE ISTITUZIONI. 120 RAGAZZI STRANIERI SOGGIORNERANNO NEL QUARTIERE. PROTESTANO GLI ABITANTI. Arrestato Massimiliano Piccolo, ai domiciliari il fratello Samuele con l'accusa di associazione a delinquere, frode fiscale e finanziamento illecito ai partiti. Avviso di garanzia invece per il Vicepresidente dell'VIII Ezio D'Angelo. Al vaglio la posizione della Consigliera Vanda Raco. Quest’anno le solite vacanze esotiche potrebbe- ro trasformarsi in un lungo soggiorno nella Città Eterna. E ra l’aprile 2011, un anno e mezzo fa, quando pubblicammo sul nostro gior- nale l’inchiesta sullo scandalo dei rim- borsi d’oro in VIII ai consiglieri. Con 7mila euro lordi al mese, la Consigliera Raco, cor- rente Samuele Piccolo, si era aggiudicata il primo posto nella classifica dei ‘rimborsati’. La stessa che nella nostra intervista, ormai datata, non ricordava dove si trovasse la sede della Conser Consorzio, la società per cui perecepiva il rimborso, nè il nome del titolare. Oggi che i grandi quotidiani nazio- nali, in seguito alle indagine della Guardia di Finanza sul gruppo Piccolo, stanno met- tendo in luce un sistema malato che vede il ‘rampollo’ dell’ VIII agli arresti domicilia- ri, fateci dire che noi ‘lo avevamo detto’. Coloro che sapevamo e hanno fatto fin- ta di nulla, l’ammiccamento del Presidente del Municipio agli esponenti della corrente Piccolo in VIII, in questi anni, ha fatto in modo che la situazione degenerasse. La- sciateci dire che mai questo Municipio ave- va toccato un livello politico così basso. Quei pochi esponenti di maggioranza che si so- no distinti nel loro lavoro, si sono comun- que macchiati della colpa più grande: quel- la dell’indifferenza. Oggi abbiamo una si- tuazione a dir poco riprovevole. Il Vicepre- sidente del Municipio Ezio D’Angelo, voluto da Lorenzotti, ha ricevuto un avviso di ga- ranzia. Mentre il suo mentore Samuele Pic- colo si è dimesso dalla carica di consigliere comunale, lui resta lì, fermo sulla sua pol- trona. Il Presidente del Municipio fa orec- chie da mercante, anche se il buon senso vorrebbe che si dimettesse anche lui per non mettere a repentaglio la stabilità isti- tuzionale del nostro territorio. Il centrosini- stra presenta, di nuovo, una mozione di sfi- ducia che sancirà definitivamente con il suo esito il DNA di questa maggioranza. Ora tutto il governo municipale è sotto scacco. I consiglieri di centrodestra fanno pressioni sul Presidente per sostituire D’An- gelo, altrimenti non voteranno la fiducia. Lorenzotti è succube del Vicepresidente. Le correnti del Pdl sono in guerra tra loro per aggiudicarsi l’ Assessorato di D’Angelo, che dovrebbe andare agli esponenti municipali di Rampelli. Mentre quella di Vicepresiden- te dovrebbe passare a Brunetti, che poco cambia visto il Patto politico Piccolo - Anto- niozzi (suo referente). Scordatevi un colpo di reni da questa maggioranza cittadini, que- sti le tende non le leveranno facilmente. FEDERICA GRAZIANI PAG. 2, 3. 4 E 5 SUL PIEDE DI GUERRA I GENITORI DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA DI VIA CATIGNA- NO. IL NUOVO ISTITUTO IN VIA CAMARDA, CHE SPETTAVA A LORO, È STATO ASSEGNA- TO A VIA CITTÀ SANT'ANGELO. VACANZE ROMANE PROSSIMA USCITA 22 SETTEMBRE... LA FIERA AUGURA A TUTTI BUONE VACANZE!
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Page 1: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno V num 13 - LUGLIO/AGOSTO 2012 - € 1,00

IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO

PAG. 12

CASTELVERDE

LEVATE LE TENDE ...

PAG. 21

FINOCCHIO

NIENTE PIÙ CORSI DI LOGOPEDIA E PSICO-MOTRICITA’ NELLA SCUOLA DI VIA CAMPO-FIORITO. SARANNO TRASFERITI IN ZONA AP-PIA PER CARENZA DI FONDI. I GENITORI DEI BAMBINI CHIEDONO AIUTO.

PAG. 19

TORRE MAURA

A VIA DEI CODIROSSONI ARRIVA UN CENTRO

IMMIGRATI, SENZA CHE LA CITTADINANZA SIA

STATA AVVISATA PRIMA DALLE ISTITUZIONI.120 RAGAZZI STRANIERI SOGGIORNERANNO

NEL QUARTIERE. PROTESTANO GLI ABITANTI.

Arrestato Massimiliano Piccolo, ai domiciliari il fratello Samuele con l'accusa di associazione a delinquere,

frode fiscale e finanziamento illecito ai partiti. Avviso di garanzia invece per il Vicepresidente dell'VIII Ezio

D'Angelo. Al vaglio la posizione della Consigliera Vanda Raco. Quest’anno le solite vacanze esotiche potrebbe-

ro trasformarsi in un lungo soggiorno nella Città Eterna.

Era l’aprile 2011, un anno e mezzo fa,quando pubblicammo sul nostro gior-nale l’inchiesta sullo scandalo dei rim-

borsi d’oro in VIII ai consiglieri. Con 7milaeuro lordi al mese, la Consigliera Raco, cor-rente Samuele Piccolo, si era aggiudicata ilprimo posto nella classifica dei ‘rimborsati’.La stessa che nella nostra intervista, ormaidatata, non ricordava dove si trovasse lasede della Conser Consorzio, la società percui perecepiva il rimborso, nè il nome deltitolare. Oggi che i grandi quotidiani nazio-nali, in seguito alle indagine della Guardiadi Finanza sul gruppo Piccolo, stanno met-tendo in luce un sistema malato che vedeil ‘rampollo’ dell’ VIII agli arresti domicilia-ri, fateci dire che noi ‘lo avevamo detto’.

Coloro che sapevamo e hanno fatto fin-ta di nulla, l’ammiccamento del Presidentedel Municipio agli esponenti della correntePiccolo in VIII, in questi anni, ha fatto inmodo che la situazione degenerasse. La-sciateci dire che mai questo Municipio ave-va toccato un livello politico così basso. Queipochi esponenti di maggioranza che si so-no distinti nel loro lavoro, si sono comun-que macchiati della colpa più grande: quel-la dell’indifferenza. Oggi abbiamo una si-tuazione a dir poco riprovevole. Il Vicepre-sidente del Municipio Ezio D’Angelo, volutoda Lorenzotti, ha ricevuto un avviso di ga-ranzia. Mentre il suo mentore Samuele Pic-colo si è dimesso dalla carica di consiglierecomunale, lui resta lì, fermo sulla sua pol-trona. Il Presidente del Municipio fa orec-chie da mercante, anche se il buon sensovorrebbe che si dimettesse anche lui pernon mettere a repentaglio la stabilità isti-tuzionale del nostro territorio. Il centrosini-stra presenta, di nuovo, una mozione di sfi-ducia che sancirà definitivamente con il suoesito il DNA di questa maggioranza.

Ora tutto il governo municipale è sottoscacco. I consiglieri di centrodestra fannopressioni sul Presidente per sostituire D’An-gelo, altrimenti non voteranno la fiducia.Lorenzotti è succube del Vicepresidente. Lecorrenti del Pdl sono in guerra tra loro peraggiudicarsi l’ Assessorato di D’Angelo, chedovrebbe andare agli esponenti municipalidi Rampelli. Mentre quella di Vicepresiden-te dovrebbe passare a Brunetti, che pococambia visto il Patto politico Piccolo - Anto-niozzi (suo referente). Scordatevi un colpodi reni da questa maggioranza cittadini, que-sti le tende non le leveranno facilmente.

FEDERICA GRAZIANI

PAG. 2, 3. 4 E 5

SUL PIEDE DI GUERRA I GENITORI DEGLI

STUDENTI DELLA SCUOLA DI VIA CATIGNA-NO. IL NUOVO ISTITUTO IN VIA CAMARDA,CHE SPETTAVA A LORO, È STATO ASSEGNA-TO A VIA CITTÀ SANT'ANGELO.

VACANZE ROMANE

PPRROOSSSSIIMMAA UUSSCCIITTAA 2222 SSEETTTTEEMMBBRREE...... LLAA FFIIEERRAA AAUUGGUURRAA AA TTUUTTTTII BBUUOONNEE VVAACCAANNZZEE!!

Page 2: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

Associazione a delinquere finalizzataalla frode fiscale, finanziamento ille-cito ai partiti e appropriazione inde-

bita: queste le accuse mosse all'ormai exvicepresidente del consiglio comunale Sa-muele Piccolo e ai suoi più stretti familiari.Samuele e il padre Raffaele sono ai domi-ciliari, mentre il fratello maggiore, Massimi-liano, considerato a ca-po dell'associazione adelinquere, è in carce-re a Rebibbia.

I Piccolo, secondo leinvestigazioni del Nu-cleo Tributario dellaGuardia di Finanza,avrebbero dato vita adun sistema di consorzi e cooperative gesti-te in maniera 'occulta': un giro di fatturefalse per decine di milioni di euro finalizza-te a garantire una serie di crediti Iva fittizi.Sarebbero circa 60 le cooperative al vagliodegli inquirenti, così come le perquisizionidi venerdì 13 luglio. Fra queste ce n'è sta-ta una anche in VIII municipio, negli ufficidel Vicepresidente D'Angelo. L'ipotesi avan-zata dagli inquirenti vor-rebbe che parte dei sol-di sottratti al fisco sa-rebbero stati destinatialla campagna elettora-le del rampollo di fami-glia, Samuele: cene dadecine di migliaia di eu-ro, call center da 500mi-la contatti utilizzati a fini elettorali.

Ed è proprio per un call center sulla Ca-silina, finanziato con 122mila euro, non di-chiarati in bilancio, che spunta fuori il no-me del Vicepresidente del Municipio. Per luial momento c'è solo un avviso di garanzia:il GIP Filippo Steidl ha respinto la richiestadi arresti domiciliari ai suoi danni.

Le cooperative dei Piccolo spesso nasce-vano e morivano nel giro di un anno, spes-so erano intestate a ultranoventenni, o apersone ignare. Le società servivano per fi-nanziare le campagne elettorali di Samue-le Piccolo. Inoltre, sembrerebbe che alcuniconsiglieri comunali e municipali a lui affe-renti siano stati assunti, di proposito, daqueste cooperative in modo da incassareanche i rimborsi elargiti dal Comune perl'attività politica di questi amministratori.

E' il caso di Giorgio Ciardi, delegato del

Sindaco alla Sicurezza, assunto in una diqueste cooperative dopo le elezioni: nel2009 quasi 200mila euro di soli rimborsi.Così come lo stesso Piccolo. Al vaglio degliinquirenti anche la posizione della nostraconsigliera municipale Vanda Raco. Sonopartiti gli interrogatori. Massimiliano Picco-lo ammette e scagiona il fratello ("Il respon-

sabile sono io"), Samuele e il padre non nesanno nulla. "Faccio politica - spiega Sa-muele al GIP - ai soldi non ho mai pensa-to. Mio fratello si occupava di finanziare al-cune delle iniziative elettorali, ma non homai saputo se questi finanziamenti fosserostati messi a bilancio oppure no dalle so-cietà del gruppo". Le indagini, intanto, van-

no avanti: sarebbe al vaglio dei PM anchel'ipotesi del voto di scambio.

Gli inquirenti stanno inoltre verificandola cifra su cui si aggirerebbe l'evasione fi-scale, che sembrerebbe di quasi 100 milio-ni di iva evasa con false fatturazioni, cheequivarrebbe quindi ad un fatturato presun-to di un miliardo di euro. Samuele Piccoloal secondo interrogatorio dichiara agli in-quirenti: “Restituirò tutto”. Ma non avevadetto di non saperne nulla?

DAVIDE LOMBARDI E ANDREA CAVADA

‘Echi è questo?', si chiedeva mezzaRoma nella primavera del 2006,militanti di An compresi. Proprio in

quel periodo iniziavano a comparire per l'in-tera città migliaia e migliaia di manifesti conla sua faccia pulita e da bravo ragazzo: Sa-muele Piccolo aveva appena 25 anni, e dilì a poco tutti avrebbero dovuto comincia-re a fare i conti con lui.

Nel 2006, alle elezioni che confermanoVeltroni al Campidoglio, fa il primo boom di

preferenze (8mila), ma è nel2008, quando An confluisce nelPdl e Alemanno batte Rutelli,che il bravo ragazzo venuto dalnulla, a soli 27 anni, stracciatutti superando quota 12mila.Il più votato della capitale, con4mila preferenze in più del se-condo. Sgombero dei campi

rom, sicurezza, periferie, difesa dei piccolie medi commercianti, Gran Premio di For-mula Uno a Roma, queste le sue parole d'or-dine. E, soprattutto, nonni. Un vero e pro-prio bacino elettorale: è lui, all'età di 22 an-ni, a inventare la 'Festa dei Nonni'. Suglianziani ha scritto persino un libro, pubbli-cato dalla casa editrice di famiglia.

Samuele Piccolo viene dalla periferia estdi Roma: il suo bacino elettorale è l'VIII mu-nicipio, in cui ha preso ben 4500 preferen-ze, ma anche in X non scherza. Cattolicopraticante, molto vicino alla Chiesa e al-l'Opus Dei, è stato insignito del Cavaliera-to dall'Ambasciata Somala presso la SantaSede. Le voci sulla sua rapidissima scalatasi sprecano: dai contatti con l'Opus Dei aiCasamonica, al fratello Massimiliano, verodeus ex machina, come confermano i PMche lo ritengono a capo dell'associazione a

delinquere. C'è ancora molto da scavare, ma il mi-

stero dell'uomo venuto dal nulla che in unbatter d'occhio diventa 'Mr Preferenze' ini-zia a trovare risposte. Il Campidoglio si sca-la con i soldi ovviamente: quelli per stam-pare e affiggere migliaia di manifesti di unsignor nessuno, quelli per le cene elettora-li da decine di migliaia di euro e le super -convention, quelli per allestire e far funzio-nare i call center da 500mila contatti. Fon-di neri, secondo l'accusa, frutto della ge-stione illecita delle società che fanno capoalla sua famiglia.

Tra i fondi neri ci sono anche i 122milaeuro per l'attività di un call center, storiaper cui il Vicepresidente e Assessore muni-cipale Ezio D'Angelo, uomo di punta delgruppo in VIII, si è guadagnato un avvisodi garanzia. Anche lui, secondo i PM, fa par-te dell'associazione. Anche lui, come Picco-lo, ama le cene e i centri anziani, anche luiè solito tappezzare i muri di manifesti perricordare a tutti che esiste. E i Piccolo in VIIIla fanno da padroni, se non altro perchè èproprio da noi che il consigliere comunaleoggi ai domiciliari ha il suo bacino elettora-le. E grazie al patto stretto con Antoniozzipuò contare su ben tre assessori: Brunet-ti, Madama e, appunto, Ezio D'Angelo, im-posto dallo stesso Samuele al PresidenteLorenzotti. I due hanno stretto un patto diferro che ha di fatto emarginato le altrecomponenti del Pdl in VIII, e se D'Angelosognava e studiava da Presidente oggi ne

esce certamente ridimensionato. Non sonoin pochi nel Pdl a ridere a denti stretti, e fraquesti di certo non c'è Vanda Raco, anchese non è indagata. Lei è la numero due del-la corrente in Municipio, la classe dirigentedel gruppo Piccolo non ha eguali. La Con-ser Consorzio, azienda che ha assunto laRaco nel 2009 arrivando a percepire dal Co-mune di Roma rimborsi fino a oltre 7milaeuro lordi al mese, pare sia una delle coo-perative dei Piccolo.

Se Piccolo è stato sospeso sia dal parti-to che dal consiglio comunale, dimettendo-si definitivamente nelle ultime ore da con-sigliere comunale dichiarando: "'Mi ritengoassolutamente estraneo ai fatti che mi ven-gono contestati, ma il rispetto che debboalle istituzioni della nostra città mi impon-gono di separare immediatamente le mievicende personali da quelle della pubblicaamministrazione" , in Municipio non si muo-ve foglia. Eppure ci stiamo dentro con tut-te le scarpe: ci sta dentro il Vicepresiden-te D'Angelo, così come ci sta dentro politi-camente il Presidente Lorenzotti, in virtùdel rapporto sempre più avvolgente crea-tosi con la corrente a cui ha affidato le chia-vi del Municipio. Un Presidente screditato,vittima di ricatti incrociati da parte della suastessa maggioranza, che farebbe bene a di-mettersi e restituire un po' di dignità all'VIII municipio.

E' ora di ricominciare da zero, con uomi-ni meno 'piccoli', possibilmente.

DAVIDE LOMBARDI

L'ASCESA DI 'MR PREFERENZE' E I CONTATTI IN VIII

2 MUNICIPIONUMERO 13 ANNO V

Bufera su Campidoglio e Municipio: Piccolo ai domiciliariL'ACCUSA È DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, FRODE FISCALE E FINANZIAMENTO ILLE-CITO AI PARTITI. C'È INOLTRE UN AVVISO DI GARANZIA ANCHE PER IL VICEPRESIDEN-TE DELL' VIII EZIO D'ANGELO.

L'ASCESA DI UN FENOMENO VENUTO DAL NULLA CHE NEL GIRO DI 2 ANNI ARRIVA A RACCO-GLIERE 12MILA PREFERENZE. UN FENOMENO PIANIFICATO A TAVOLINO, PARE, DAL FRATEL-LO E DAL PADRE, E DAI RAMIFICATI CONTATTI CHE PARTONO DA TOR BELLA MONACA E BOR-GHESIANA FINO A GIUNGERE NELLE SEGRETE STANZE VATICANE. L'EGEMONIA DEL GRUPPO

PICCOLO IN VIII E IL PATTO DI FERRO CON LORENZOTTI.

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MUNICIPIO NUMERO 13 ANNO V 3

Sono le prime ore del mattino di ve-nerdì 13 luglio quando il Nucleo Tri-butario della Guardia di Finanza si re-

ca in Municipio per perquisirela sede dell'Assessorato di EzioD'Angelo.

Per il Vicepresidente, nonchéAssessore ai Lavori Pubblici eMobilità del Municipio VIII, c'èun avviso di garanzia giunto nel-l'ambito della maxi operazionecontro il gruppo Piccolo. EzioD'Angelo per ora se l'è cavata:secondo l'accusa è parte integrante dell'as-sociazione, ma il GIP ha respinto la richie-sta di domiciliari avanzata dai PM. Così sul-la testa del Vicepresidente del Municipio,imposto al Presidente Lorenzotti dallo stes-so Piccolo, pende un avviso di garanzia.

La vicenda riguarda l'attività di un callcenter, con 500mila contatti, messo in pie-di sulla Casilina per sostenere la campagnaelettorale di Piccolo: attività pagata per122mila euro con fondi neri dalla GruppoServizi Globali srl, società che si trova alquartier generale dei Piccolo in via Schia-vonetti e di cui D'Angelo sarebbe rappre-sentante legale. I call center, i manifesti 6

x 3 e le cene strapagate erano imezzi della campagna elettora-le di Piccolo. Così come del no-stro sempre abbronzato Vicepre-sidente. Anche di lui non si sa-peva nulla prima della compar-sa su tutti i muri del Municipiodei suoi manifesti: una sorta dipredestinato, il prescelto dei Pic-

colo, l'uomo proiettato alla guida del nostroMunicipio.

E poi la nascita di comitati di quartierespontanei (Due Leoni, Villa Verde ecceteradove si tiene ogni anno una festa organiz-zata da Piccolo), che, guarda caso, lo ap-poggiano; il predominio su alcuni centri an-ziani, a suon di cene e regali; persino undisplay luminoso avvistato all'incrocio travia di Tor Bella Monaca e via di Torrenova,dove saluta i cittadini; è un tenore di vitadecisamente elevato, fra viaggi (il weekendin Sardegna è un must, le gite in Polinesiae nei più svariati angoli del pianeta non man-cano) e persino "autista e auto privata" co-

me denuncia il capogruppo Pd Scorzoni. Ci sono, agli atti, anche due cene per

64mila euro complessivi finanziate da Pic-colo, ad un ristorante in zona Giardinetti.C'è poco da esultare, quindi, anche se EzioD'Angelo si è risparmiato la misura caute-lare. Quello che è venuto alla luce è un si-stema di potere ben oliato. Un sistema dipotere che ha portato ai vertici del Munici-pio un personaggio dallo spessore politicodecisamente discutibile. Un personaggioche è solo una faccia e un nome su un ma-nifesto 6 x 3, che mai si è distinto in aulaconsiliare.

Un personaggio che preferisce raggiun-gere il consenso con mezzi riprovevoli piut-tosto che conquistarselo sul campo. Ma orai nodi vengono al pettine, e mentre D'An-gelo è costretto in fretta e furia a tornaredalle vacanze sarde, l'aura dei Piccolo ini-zia a svanire e ad assumere connotazioniinquietanti. Forse ora il Vicepresidente vo-lerà più basso … Almeno si spera.

DAVIDE LOMBARDI

Questa è la Giunta Lorenzotti: cosa po-tevamo aspettarci da chi è espressio-

ne della corrente Sammarco - Previti (l'av-vocato di Berlusconi, quello delle mazzet-te ai giudici)? Il Presidente Lorenzotti si ètrovato costretto in VIII a dover fare i con-ti con la corrente Piccolo, che ad oggi, gra-zie al patto stretto con Antoniozzi, espri-me ben tre assessori su quattro.

C'è Mario Brunetti, Assessore al Com-mercio e alle Case Erp, di stretta fede An-toniozzi. C'è Antonio Madama, che ha pat-teggiato in piena tangentopoli un anno e10 mesi di pena per aver venduto il suovoto favorevole al Presidente di Circoscri-zione. E' stato nominato nel 2009 in fret-ta e furia defenestrando improvvisamenteRomano Amato, guarda caso dopo il pat-to stretto da Samuele Piccolo con AlfredoAntoniozzi. E c'è lui, la punta di diamantedel gruppo in VIII, il Vicepresidente EzioD'Angelo, sulla cui testa pende un avvisodi garanzia per associazione a delinquerefinalizzata alla frode fiscale.

Una Giunta sin troppo inquisita. Fermorestando l'indubbia moralità del Presiden-te, gli consigliamo di fare più attenzionenel selezionarsi le amicizie. In politica so-no importanti... DAVIDE LOMBARDI

IL VICEPRESIDENTE DELL' VIII HA RICEVUTO UN AVVISO DI GARANZIA NELL'AMBITO DELLA MA-XI OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA CONTRO IL GRUPPO PICCOLO. A INCHIODARLO SA-REBBE UN ASSEGNO DI 122MILA EURO, NON RIPORTATO IN BILANCIO, EMESSO PER PAGARE L'AT-TIVITÀ DI UN CALL CENTER SULLA CASILINA.

Finanza in Municipio: perquisiti gli uffici di D’Angelo

Viale Schiavonetti 98, lo stabile chiama-to "Supercondominio", al sesto piano

della palazzina B, la Consulit, centrale ope-rativa dei Piccolo, gestita dal fratello mag-giore Massimiliano, era il luogo fisico e giu-ridico al quale facevano capo le cooperati-ve (reali o fittizie) dalle quali si attingeva-no i liquidi per foraggiare una campagnaelettorale che non ha badato a spese.

Manifesti, cene, call center messi su perraggiungere (illegittimamente) gli elettori esuggerire loro la preferenza di voto. Unbuon numero di associati dei diversi centrianziani del nostro territorio riferisce infattidi aver ricevuto telefonate "promozionali"durante la scorsa campagna elettorale. "So-no stata contattata e mi hanno offerto 100euro per votare Piccolo alle elezioni. Io misono rifiutata, ma conosco un'intera fami-glia che, per forza di cose, ha ceduto allaproposta", dice una testimone. E laddove

non è stato possibile pro-cedere per questa via, ilcomitato elettorale di Pic-colo ha optato per meto-di più soft, ma altrettan-to subdoli: inviti a cenaad intere fette di popola-zione.

Come ad esempio agli associati dei cen-tri anziani cittadini, prelevati in massa dapullman appositamente preposti e condot-ti nei diversi ristoranti e pizzerie che ospi-tavano le cene. Un ristorante e un famosohotel in zona Giardinetti sono solo due deilocali visitati dal re Mida e dalla sua corte.Anche qui fonti certe testimoniano della nu-merosa presenza dei commensali: a volte300 persone, altre volte 500. I conti, da ca-pogiro, erano variabili: 64mila euro a Giar-

dinetti, altri 18mila sul-l'Appia Antica, ancora 10mi-la a Saxa Rubra. LucianoTitocci del centro anzianidi Giardinetti, è testimo-ne di questo metodo: "An-che se io non ho mai par-

tecipato personalmente. Non conosco Pic-colo, e con Ezio D'Angelo ho avuto rappor-ti sempre e solo di natura istituzionale". Ro-mano Chilelli, associato del centro, dice: "Hoassistito personalmente a questi inviti, sodi cene a rotta di collo. Io non ci sono maiandato, perché sono un uomo di sinistra eperché non approvo questo modo di farepolitica. Spero solo che la Magistratura fac-cia il suo corso"!

È proprio il caso di dire che Piccolo ha pre-so gli elettori per la gola!

Purtroppo però per il piccolo Samuele, il13 luglio 2011 la Guardia di Finanza, per-cependo l'illecito, ha sequestrato i documen-ti custoditi proprio nella centrale operativadi via Schiavonetti. Quel giorno sono vola-ti giù dal sesto piano della palazzina B unaserie di documenti, di faldoni e di dischet-ti. "C'era una specie di manifestazione peril licenziamento di alcune persone. Abbia-mo rischiato di farci colpire da tutti i faldo-ni che venivano giù. Si può aggiungere iltentato omicidio alle accuse?", ha scherza-to un testimone che in quella palazzina cilavora. Non è gratificante vincere facile!

LUCIA BRAICO

UNA GIUNTA … DA PAURA!

DUE INQUISITI (DI CUI UNO GIÀ CONDAN-NATO) SU QUATTRO, ROBA CHE NEANCHE NEI

PEGGIORI BAR DI CARACAS...

LA RAGNATELA DEI PICCOLO

LE MIGLIAIA DI EURO DISTRATTE DAL LEGALE FLUSSO FINANZIARIO DA PARTE DELLA FAMIGLIA

PICCOLO ERANO L'ASSO NELLA MANICA PER IL SUCCESSO ELETTORALE DI SAMUELE.

Il Quartier Generale in via Schiavonetti

Il centro anziani Giardinetti

Page 4: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

MUNICIPIONUMERO 13 ANNO V4

Anche la consigliera Raco, il cui caso de-nunciammo un anno e mezzo fa per isuoi rimborsi d'oro, percepiti grazie al

contratto di lavoro con la Conser Consorziocooperativa, azienda che molti quotidiani na-zionali riconducono alla famiglia Piccolo, ruo-ta intorno all'inchiesta sull'affai-re Mister 12mila voti.

Le cooperative della famiglia,spesso intitolate a prestanome(persino a ultranovantenni), spes-so nate e morte nel giro di po-chi mesi, servivano ai Piccolo an-che per spillare al Comune diRoma i rimborsi ai datori di lavoro, assumen-do consiglieri comunali e municipali 'amici'.Assunzioni regolari, sulla carta: i datori di la-voro hanno diritto a rimborsi da percepire sul-la base delle assenze per gli impegni politicidei consiglieri, ma l'ipotesi dell'accusa è chesi tratti solo di contratti di comodo per spar-tirseli (fra datore e consigliere 'dipendente').Rimborsi pagati, è bene ricordarlo, metten-do le mani nelle tasche dei cittadini romani.

La Miss 'Anta' del Municipio VIII, Vanda Ra-co, numero due del gruppo Piccolo sul terri-torio, dopo essere stata eletta, nel 2009 vie-ne assunta dalla Conser Consorzio: finchè lanuova legge sui rimborsi non pone fine allevacche grasse, la Raco arriva a costare allecasse comunali anche più di 7mila euro lordial mese. Pagata profumatamente: eppure laRaco, nella nostra intervista, ormai datata,non ricordava il nome dell'azienda, non ricor-dava il nome del titolare né l'indirizzo del suoposto di lavoro. La Conser Consorzio ad og-gi è una società fantasma. Il numero di tele-fono risulta 'inesistente'. Così come la sede:si trova in via Francesco Antolisei, al centrodirezionale 'La Romanina', a due passi dalquartier generale dei Piccolo di via Schiavo-netti. Lì c'è la cooperativa cattolica 'La Casci-na', che occupa gran parte dei locali. 'La Ca-scina', così come Piccolo, è molto vicina allaChiesa e all'Opus Dei, vicina al gran tessito-re dei governi Berlusconi - Letta, che finì in-dagato proprio per una storia di appalti allacooperativa.

Ma sono dettagli:quel che conta è chela Conser Consorzionon si trova più in viaFrancesco Antolisei, esembra aver lasciatodavvero poche traccedi sé, cosa che acca-

de spesso alle società dei Piccolo. Solo allareception ricordano bene che la società eralì, ai piani alti del centro direzionale 'La Ro-manina'. Negli uffici, controllati a tappeto, so-prattutto ai piani alti, la memoria scarseggia.

Quasi nessuno si ricorda di questa ConserConsorzio, e se se ne ricorda è in modo va-go, magari perchè ha letto il nome su unaporta. Nessuno ci riesce a dire in quali ufficisi trovasse di preciso. Una circostanza quan-tomeno singolare, ma neanche tanto se sipensa che persino la dipendente Vanda Ra-co non conosceva l'indirizzo del suo posto dilavoro.

La Raco non ha ancora ricevuto avvisi digaranzia, ma sarebbero proprio quei rimbor-si da capogiro ad inserirla nel filone di inchie-sta. La numero due del gruppo Piccolo in VIII

è inoltre titolare di un'agenzia di assicurazio-ni, l'agenzia 'Wanda', e gestisce un Caf a Bor-ghesiana assieme a Ezio D'Angelo. Anche leiera in Sardegna a godersi il maestrale, con ilfedele amico D'Angelo, mentre la Finanza per-quisiva gli uffici dell'Assessorato Lavori Pub-blici dell'VIII. Va detto che il tenore di vitadella consigliera è decisamente elevato: i wee-kend in Sardegna si fanno con la stessa fre-quenza con cui il romano medio si concedeuna giornata di mare a Terracina, per nonparlare delle vacanze da sogno nei vari an-goli del pianeta. Ma se fino a poco tempo fala Raco si difendeva e rispondeva colpo sucolpo, addirittura si permetteva di querelarechi le rinfacciava i rimborsi da capogiro, daoggi la rossa consigliera dell' VIII sarà anco-ra un po' più rossa. Di vergogna...

DAVIDE LOMBARDI

La Raco e quei rimborsi da capogiroI RIMBORSI DA CAPOGIRO DI VANDA RACO GRAZIE ALLA CONSER CONSORZIO, SOCIE-TÀ CHE L'HA ASSUNTA DOPO LA SUA ELEZIONE AL MUNICIPIO, CHE IN MOLTI SOSTEN-GONO ESSERE UNA DELLE 60 COOPERATIVE DEL GRUPPO PICCOLO.

LA RACO VERSIONE INTEGRALE

La versione integrale dell'intervista rilasciata nell'aprile 2011 dalla consigliera Raco alla nostra ex collaboratrice Elena Bruni in merito alloscandalo rimborsi d'oro in VIII. Specifichiamo che questa è la seconda versione, nella prima la Raco dichiarava di non prendere i rimborsi.Si evince che la consigliera è confusa tra le varie attività lavorative che svolge. Prima si definisce dirigente, poi dipendente ed infine lavo-ratrice autonoma. Dichiara di fare le 4 di mattina presso la sua agenzia per poter svolgere l'attività consiliare. Non si capisce quando ope-rerebbe invece per la Conser Consorzio, società per la quale percepisce rimborsi. Non si capisce inoltre cosa faccia la Conser e lei per es-sa. Servizi, colloqui, catering… In conclusione la Raco sta sempre in Municipio a detta sua, lavora per la Conser e fino alle 4 di mattina perla sua società Agenzia Wanda. Non ricorda né la sede né il Presidente della Conser, società con la quale ha un contratto a tempo indeter-minato da 3000 euro netti al mese. Dichiara che così fan tutti, anzi che hanno sempre tutti "sfruttato" questo sistema e che qualcuno inMunicipio percepisca rimborsi come i suoi. Peccato però che le determine dirigenziali dicano altro. È lei la 'Paperona' del Municipio. Confu-sa, smemorata ma pur sempre 'Paperona'.

Lei l'altro giorno mi ha dichiarato che nonpercepisce rimborsi dal Municipio oltre aigettoni presenza, io ho le determine cheattestano il contrario …Ah sì Conser Consorzio… ah ma io si allora cisiamo interpretate male…Io le ho specificato cinque volte..Però mi hai detto che io prendevo il rimborsoE lei mi ha risposto?Che io non prendo rimborsoLei mi ha risposto: io non prendo rimbor-si e che… La Conser non è la mia societàNon è sua?No, nella Conser c'è un presidenteChe si chiama?Eh non c'ho adesso qui il nomeLei è dipendente della Conser?Si, quindi ecco perché, forse qui c'è stato il ma-linteso, la ditta è la mia ma io non sono assun-

ta presso la mia dittaLa sua ditta quale?Agenzia WandaL'Agenzia Wanda, quella a via Porto Em-pedocle?Quella a via Porto Empedocle, quella è una so-cietà, dove io ho una quota della società. Piùc'è la soc… vabbé c'ho questa società, questacooperativaLei quando è stata assunta da questa so-cietà?Ottobre duemilaeeee… noveChe ruolo ha in questa società?DirigenteE questa società da chi è composta?Più persone, io collaboro sempre con le solitetre, quattro persone, poi quanti sono non lo soHo capito. Nel mese di novembre 2009 c'èun rimborso di 7000 e passa euro, lei quan-to guadagna mensilmente?3.0003.000 euro per ogni mese? Io, ecco il rimborso non è… però questo rim-borso è della coop… di questa cooperativa, ….dove sono assunta… non nella miaÈ una società che si occupa di?Servizi, vari servizi… alberghi.. quindi contrat-ti con la Federalberghi….. per poi proporre lenostre proposte di servizio…Servizi ossia?Società di servizi, io faccio il servizio, noi poiproponiamo, che so, faccio un preventivo conl'albergo che ha bisogno di quelle cose, quindinoi comunque abbiamo…. Che so l'assistenzaper le pulizie che so il pacchetto completo…Tutto quello che si può trovare in un albergo…Quindi lei ha tre lavori e la consiliatura.Ha il suo Caf e l'agenziaAgenzia e Caf sono insiemeConser consorzio non ha sede a Roma?Cioè non me lo ricordo però c'ha sede a RomaLei costa alle casse del Municipio 7.000euro più i gettoni presenza, non le sem-bra una cifra esagerata?Questo è quello che è stato preventivato finoad adesso, non è che sono arrivata io ed è suc-cesso questo, sono anni che va avanti in que-sta maniera, tutti quanti ne hanno usufruito fi-no ad adesso, io quindi questa colpa non mela sento perché comunque l'hanno usufruitatutti quanti, in più sono un dipendente privatoe faccio il mio lavoro da privatoNel momento in cui noi scriveremo che leiviene rimborsata …Per me io te lo sto dichiarando, ovviamente èuna violazione della privacy. È una violazionedella privacy, perché non è che io vado a chie-dere ad altri colleghi quanto percepisconoNon me lo ha detto un suo collega …Cioè non ce lo siamo mai posto il problema per-ché su 25 sappiamo in quanti siamo in questecondizioni...Che guadagnano quanto lei?SiQuindi questa è una sorta di giustificazio-ne?

No non è una sorta di giustificazione ho dettosoltanto che fino adesso che io l'ho fatto, è unanno, gli altri lo fanno….Cosa vuol intendere con questo che non èl'unica in questa condizione?No è che è il sistema è… se vogliamo metter-lo sul discorso che può essere corretto o sba-gliato potrebbe essere sbagliato, forse potreb-be essere giusto che ci passino più gettoni pre-senza, poi comunque tu lo vedi io sono sem-pre presente ma non sono presente solo daquando sono stata assunta, perdipiù essendoun lavoratore autonomo per cui io levo vera-mente il lavoro alla mia ditta, perché io facciole 4 di notte ma nessuno mi viene a guarda-re alle 4 di notte perché tolgo il tempo alla miaattività, quindi questo lo facevo prima quandonon ero dipendente e lo continuo a fare oggi,nessuno è mai venuto a guardà quando io fa-cevo il lavoratore autonomo che io per stareun anno in municipio la sera faccio le 4 di not-te li dentroLei tra giugno e dicembre ha preso 37.000euro di rimborsi…Se la legge ha permesso finora questa cosa l'-ha permesso per tutti, non per Vanda Raco maper tutti i consiglieri che mi hanno preceduto,io è la prima volta che sono eletta, siccome lapolitica è andata avanti sempre in questa ma-niera e quindi comunque credo questo è sem-pre stato fatto.Lei il contratto fino a quando ce l'ha?IndeterminatoLei è dipendente o socia?DipendenteÈ passato il Mille Proroghe che prevede ilrimborso massimo di 950 euro …Faremo qualcosaLei non è d'accordo?No alla fine ci obbliga a fare una scelta, o farepolitica o il dipendente, quindi la politica la con-tinueranno a fare i ricchi, poi vediamo se co-stiamo più noi o qualcun altro.I cittadini spendono 7000 euro è chiaroche vanno al suo datore di lavoro che pa-ga delle tasse e che a lei di netto arriva3000 euro a meno che poi non ci siano as-sunzioni finte, dove c'è un lavoro finto incui datore di lavoro e consigliere si bec-cano il rimborso, è questo il caso?No io vado, vado a fare i colloqui posso porta-re persino persone cioè fino all'altra mattinasono stata alla Federalberghi, io faccio il miolavoroVuole aggiungere altro?Solo che sia chiaro che io non prendo 7000 eu-roLei costa 7000 euro…Io non lo so quanto, a me arriva solo la bustapaga e l'assegnoVuole aggiungere altro?Queste regole non sono state messe ora e datempo che vanno avanti quindi le hanno sfrut-tate… maggioranza e opposizioneLei è il caso più eclatante…Ci sono altre persone che stanno come me.

Vanda Raco e Samuele Piccolo

Page 5: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

MUNICIPIO NUMERO 13 ANNO V 5

Non ha perso un attimo l'opposizione

a portare in aula la mozione di sfidu-

cia al Presidente Lorenzotti: le noti-

zie su Piccolo e l'avviso di garanzia al Vice-

presidente Ezio D'Angelo bastano e avanza-

no come motivazioni.

"La Giunta Lorenzotti vanta tra le sue fila

un assessore implicato in vicende giudizia-

rie gravi negli anni '90 (Madama ndr)

e, da oggi, un Vicepresidente inqui-

sito all'interno di un'indagine che

mostra profili di particolare gravi-

tà", dichiarano in una nota congiun-

ta Sgrulletti, Scorzoni e Cremonesi

per il Pd. Per poi chiedere le dimis-

sioni del Presidente "in virtù di un

rapporto fattosi giorno per giorno

sempre più vincolante con la corrente Picco-

lo, che possiede nel centrodestra del Muni-

cipio VIII uno strapotere dovuto esattamen-

te alle pratiche che oggi emergono dall'in-

chiesta". Va giù duro anche l'Idv, con una

nota del coordinatore municipale Marco Ar-

genti: "Alemanno e Lorenzotti rassegnino ur-

gentemente le dimissioni e concedano alla

magistratura l'accertamento delle responsa-

bilità penali. Quelle politiche sono evidenti a

tutti e bisognerebbe solo prenderne atto e

liberare le istituzioni da questa peste del ma-

laffare. Le dimissioni di D'Angelo, ovviamen-

te, non sono nemmeno oggetto di discussio-

ne: ce le aspettiamo e le pretendiamo". Mat-

tei (Lista Civica) dal canto suo firma la mo-

zione e si dice addirittura 'fiducioso' sulle di-

missioni spontanee di Lorenzotti.

"Credo che si dimetterà, che farà un ge-

sto di responsabilità", dice in aula. Ardita

previsione... Il capogruppo Udc Biferi fa un

breve passaggio, e ricorda la sfiducia che

portò in aula un anno fa, firmata col capo-

gruppo Battistini: "Uno dei pochi momenti

di lucidità di questa maggioranza". E prose-

gue: "La ri-

chiesta di sfi-

ducia presen-

tata oggi do-

vrebbe esse-

re accolta per

porre fine a

questa ago-

nia. Quando

presentai la sfiducia vi avevo avvertiti. Que-

sta inchiesta è il naturale risultato di un'am-

ministrazione nata sotto una cattiva stella".

Molto duro il capogruppo Udc Onorato in

Campidoglio, al quale si allinea anche Bife-

ri, che si scaglia proprio contro i nostri con-

siglieri municipali: "Al di là dei reati, lo spac-

cato più inquietante che emerge da questa

vicenda è un modo di fare politica che ricer-

ca il consenso a tutti i costi attraverso il coin-

volgimento massiccio della terza età, lo sfrut-

tamento delle relative difficoltà e di alcuni

consiglieri municipali 'ingaggiati' attraverso

società private come braccio armato nei ter-

ritori. L' VIII Municipio è un esempio per tut-

ti".

La maggioranza invece fa quadrato, e an-

che quelli che ridono a denti stretti devono

mantenere il silenzio, o una linea almeno

moderata. Il capogruppo Battistini fa un pas-

saggio in aula senza dire praticamente nul-

la: si rifà alla linea del partito romano che

ha sospeso Piccolo, ma riesce a parlare del-

la vicenda senza nominare D'Angelo. Dari ri-

corda invece la differenza tra l'avviso di ga-

ranzia ricevuto da D'Angelo e la misura cau-

telare inflitta a Piccolo: le due cose, spiega,

non si possono paragonare. Grazioso inve-

ce è corrente Piccolo, è subentrato in consi-

glio pochi mesi fa proprio in seguito alla no-

mina ad Assessore di D'Angelo. Lui dell'ami-

co Ezio non dubita: "Lo conosco per amici-

zia, lui secondo me non c'entra niente. E'

troppo bravo come animo, come persona.

Chi ha sbagliato pagherà: Ezio è indagato

ma secondo me non c'entra nulla, poi sarà

la magistratura a decidere".

Ovviamente di dimissioni, di passo indie-

tro, non se ne parla: "Se fosse rinviato a giu-

dizio sarebbe un'altra storia. Ma qui rischia-

mo un altro caso Tortora, o di ricreare il ca-

so delle maestre di Riano. Fermo restando

l'onda emozionale iniziale ora deve essere la

magistratura a fare tutti gli accertamenti. Bi-

sogna essere garantisti". Facile aspettare la

magistratura: spesso arriva tardi, spesso è

lenta, spesso porta alla prescrizione, soprat-

tutto se hai i soldi e ottimi avvocati.

Così tutti dimenticano le enormi respon-

sabilità politiche e i fatti che emergono dal-

l'inchiesta restano sotto il tappeto. E la bat-

taglia si fa sui cavilli giuridici.

DAVIDE LOMBARDI

PD, IDV, PDL E UDC: DAI DURI COMUNICATI DI MARCO ARGENTI E DEL TRIO SCORZO-NI - SGRULLETTI - CREMONESI ALL'APPASSIONATA DIFESA DEL CONSIGLIERE GRAZIOSO.

Anche Forza Nuova scende in campo sul-

la vicenda Piccolo. "Siamo stanchi di chi

fa della politica una mera fonte di guada-

gno privato - spiega Daniele Lopolito, re-

sponsabile di Forza Nuova in VIII - Ci stu-

piamo solo di chi cerca di difendere colpe-

voli provati di "furti di popolo",visto che an-

che in questa occasione la vera vittima è la

gente che ha riposto la sua fiducia in deter-

minati personaggi, millantatori di ideali e

sogni, ma che in realtà si dimostrano sem-

pre di essere i i soliti arrivisti egoisti”.

“Non sottovalutiamo anche il fatto di un

regolamento di conti fra forze di potere per

scardinare la potenza di Piccolo e di tutti i

suoi castelli di soldi. Non per questo voglia-

mo giustificare Piccolo e tutti i suoi alleati,

anzi al contrario lo riteniamo un truffatore,

non solo per aver riciclato soldi, ma per aver

truffato migliaia di romani".

"UN ALTRO 'PICCOLO' LADRO"Terremoto ai vertici del Municipio: le reazioni della politicaE' LO STRISCIONE ESPOSTO DAI MILITANTI DI

FORZA NUOVA A TOR BELLA MONACA IN

PROSSIMITÀ DEL MUNICIPIO VIII PER DE-NUNCIARE L'ENNESIMO ATTO DI "FURBIZIA

POLITICA".

Ci aspettavamo un consiglio caldo lo scorso 16 luglio, a

tre giorni dalla serie di perquisizioni che ha terremota-

to il gruppo Piccolo e colpito al cuore l' VIII Municipio, con

la perquisizione negli uffici del Vicepresidente Ezio D'Ange-

lo. Ma si sa, l'aula di via Cambellotti è fatta così, riesce sem-

pre a stupirci con effetti speciali e superare le aspettative.

Altro che consiglio caldo, quello che ci ritroviamo è un ve-

ro e proprio consiglio 'hot', tutto incentrato sul sesso e sul-

la sessualità.

E così, mentre il Vicepresidente riceve un avviso di ga-

ranzia, mentre Datacoop vorrebbe dire la sua (ma ci rinun-

cia), mentre c'è Roberto Cupolino che attende ancora una

sistemazione, l'aula consiliare parla di omosessuali e pro-

stituzione, approvando due mozioni totalmente inutili, una

favorevole alle coppie di fatto, l'altra favorevole alle case

chiuse.

C'è un clima surreale il 16 luglio in via Cambellotti: l'op-

posizione presenta subito la mozione di sfiducia a Loren-

zotti, e la motiva con un duro discorso del capogruppo Pd

Scorzoni. Poi si passa ai 'temi del giorno'. E in quelle tran-

senne che separano l'emiciclo dal pubblico c'è un oceano.

In aula ci sono una ventina di persone: chi per l'Educativa

di Strada a Villaggio Falcone, chi per Roberto Cupolino, chi

per chiedere le dimissioni di D'Angelo e Lorenzotti.

Di certo nessuno è venuto per vedere approvare due mo-

zioni inutili, per assistere a discussioni che i nostri consi-

glieri potrebbero benissimo fare in un bar o davanti a una

pizza e una birra. Questione di regolamenti, ovvio: ma il

consiglio municipale dello scorso 16 luglio fotografa alla per-

fezione la distanza della politica dal territorio. Anche della

politica più a contatto coi cittadini, come dovrebbe essere

quella municipale.

Lorenzotti non si presenta; D'Angelo non si presenta; ar-

riva la Raco, superabbronzata e tacco alto, ma mentre sfi-

la verso la sua poltroncina subisce l'attacco di Grasso ("Que-

relami ancora, denunci me per diffamazione e non denun-

ci le frodi fiscali?") e capisce che la giornata non è quella

giusta. Così va a chiudersi nella stanza del Pdl, non si farà

mai più vedere. I momenti concitati non mancheranno, dif-

ficile la gestione dell'aula per il Presidente Marco Dari.

Ma alla fine di tutto questo non resta nulla: resta solo

l'immagine di Grazioso, Alveti, Mancuso, Durantini, Vendet-

ti, Mattei, che parlano con tutta calma di coppie di fatto e

case chiuse a tre giorni da una perquisizione della Guardia

di Finanza nell'Assessorato ai Lavori Pubblici. Un'immagi-

ne, consentitecelo, un po' desolante. DAVIDE LOMBARDI

NEL CONSIGLIO MUNICIPALE DEL 16 LUGLIO, A TRE GIORNI DALL'AVVISO DI GARANZIA CHE HA COLPITO D'ANGELO, SI PARLA DI COP-PIE DI FATTO E CASE CHIUSE. RINVIATA LA DISCUSSIONE DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA PRESENTATA DALL'OPPOSIZIONE.

OLTRE I CONFINI DELLA REALTÀ

Page 6: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

MUNICIPIONUMERO 13 ANNO V6

“Ancora bugie per i cittadini della peri-

feria! Il sindaco Alemanno ha inau-

gurato scuole che a settembre di sicuro non

apriranno". Comincia così il comunicato al

vetriolo del capogruppo Pd Fabrizio Scorzo-

ni in merito alla visita del sindaco alle scuo-

le di Castelverde.

"Largo Rotello non apre perchè mancano

una serie di certificazioni necessarie per apri-

re. Bisogna poi fare la convenzione con una

struttura privata che gestisca. La convenzio-

ne ancora non è stata fatta, e vi ricordo che

siamo al 10 luglio. Via Rosciano, una mater-

na comunale da 75 posti e tre aule: lì man-

cano sia gli arredi che gli insegnanti, che van-

no pagati e sono dipendenti del Comune di

Roma". Chiude sulla elementare di via Ca-

marda: "Mancano 135mila euro di arreda-

menti. La realtà è che nel nostro municipio

non ci sono neanche i soldi per traslocare gli

arredi vecchi dalla scuola elementare attua-

le in affitto a via Camarda".

Scorzoni ricorda che la scuola di via Ca-

marda è frutto di un finanziamento del cen-

trosinistra, e ovviamente si augura che le

sue previsioni siano sbagliate: "Ma questa è

la realtà, addolcire la pillola sarebbe avvele-

nare i cittadini. E lo stesso fatto che si parli

solo di emergenza vuol dire che abbiamo

cancellato 4 anni di programmazione".

In risposta Di Cosimo lo corregge, alme-

no su Largo Rotello: le autorizzazioni ci so-

no tutte, dice. Il problema dell'affidamento

e del bando può essere aggirato con una pro-

cedura d'urgenza, tramite affidamento diret-

to per un solo anno. Il tempo di fare il ban-

do e affidare la struttura dal 2013. Non è det-

to che si possa fare. "Ci proveremo", dice Di

Cosimo, che auspica una procedura d'urgen-

za anche per aprire a settembre via Roscia-

no. Ma sulle scuole a Castelverde e la loro

apertura a settembre, in definitiva, ci sono

davvero poche speranze, ed era lo stesso Di

Cosimo ad ammetterlo fino a poco tempo fa.

DAVIDE LOMBARDI

Un calvario lungo 7 anni

SULLE SCUOLE DI CASTELVERDE, VISITATE LO SCORSO 6 LUGLIO DAL SINDACO ALEMANNO,IL CAPOGRUPPO PD ANNUNCIA: "A SETTEMBRE NON APRIRANNO".

DUE DIPENDENTI DEGLI UFFICI TECNICI DELL' VIII FINITI SOTTO ACCUSA PER UN INCIDENTE STRADALE SONO STATI ASSOLTI.

"C'È MALUMORE NEGLI UFFICI TECNICI"

SCORZONI: OPERAZIONE VERITÀ SULLE SCUOLE

Cosa strana, lo scorso 9 luglio in aula consi-

liare si assiste ad una discussione su que-

stioni puramente tecniche, che dovrebbero es-

sere interne agli uffici. Si parla degli incentivan-

ti ai dipendenti degli uffici, un processo non go-

vernato bene a quanto pare. Il Pd ha portato

in aula una mozione per chiedere che la dire-

zione emetta una nota, una lettera chiarifica-

trice. Tra i più attivi in aula si segnala il consi-

gliere Cremonesi, per questo lo abbiamo inter-

vistato.

Cosa succede?Quando non stai sereno sul posto di lavoro

non lavori bene, pensi che il tuo vicino ti pos-

sa fregare. Io ho parlato con molti dipendenti,

è c'è del malumore: la questione degli incenti-

vanti non è governata bene. Alcuni si lamen-

tano, ci sono anche persone andate a giudizio:

'Quando mi devo prendere la responsabilità mi

cercano, se ci sono da dividere 50 euro per un

progetto non mi cercano mai', dicono. Questa

storia deve finire, e se non è così bisogna che

si chiarisca tutto.

Voi cosa chiedete?E' una cosa che va gestita dagli uffici, in cui

la politica non deve entrare mai. Noi deman-

diamo tutto alla direzione, segnaliamo che ci

sono 20 - 30 dipendenti che non lavorano se-

renamente. E' necessaria una lettera, una no-

ta della direzione o della dirigenza che metta

tutto a tacere. I dipendenti non lavorano bene,

pensano che ci sia qualcosa che non va.

Ci sono colpe della maggioranza anche?E' stata proprio la mancanza di questa mag-

gioranza nel controllo dei processi a ingenera-

re questo malumore. Quando gli uffici arriva-

no a questo punto significa che non c'è gover-

no, che non sai governare i processi.

DAVIDE LOMBARDI

Sono finiti i tempi in cuiera l'opposizione a

mandare avanti i norma-li lavori dell'aula consilia-re. Un'opposizione che ga-rantiva ad una maggioranza, sempre decimata nei nume-ri, di arrivare a 13 per raggiungere il fatidico quorum.

Ora però ci si trova di fronte ad un centrodestra che hagettato l' VIII nello scandalo con l'affaire Piccolo, che pre-senta delibere che non riesce ad approvare, che non ha piùla maggioranza, l'opposizione quindi si defila. Spetta a chigoverna trovare i numeri. E i consiglieri di maggioranzaquei numeri non li hanno più. Si discute in aula di una de-libera "per la predisposizione di azioni di contrasto agli in-sediamenti abusivi ed al degrado urbano" (proposta n.15/2012). Alla prima seduta salta il numero, la seconda,in cui basterebbero 8 presenti, arrivano a soli 6 consiglie-ri. Servirebbe l'aiuto dei rappresentanti del Pd presenti inaula, ma questi decidono di uscire. Perché non si può chie-dere a loro di fornire un numero che tra l'altro è per vota-re una proposta del Pdl, che pensate un po' parla di lega-lità, sicurezza e ordine. Temi su cui proprio alcuni consiglie-ri di maggioranza hanno gettato discredito. Si riassume tut-to con una frase del consigliere Pd Cremonesi: "Parlate dilegalità quando il delegato alla sicurezza del Comune di Ro-ma Ciardi è indagato?".

Presenti gli esponenti del gruppo Piccolo al completo,tranne D'Angelo, compreso l'Assessore Brunetti (alleato nu-mero uno). Ma il presenzialismo non basta a dare un mes-saggio politico che dovrebbe essere di continuità e com-pattezza. Sono proprio i colleghi di maggioranza delle al-tre correnti a dare forfait. E' ora di andare a casa, di toglie-re le tende se avete ancora un briciolo di dignità e restitui-re a questo Municipio un po' di decoro. FEDERICA GRAZIANI

Un incidente mortale in via di Borghesiana alle 6:20 di mattina

del 10 gennaio 2005; un verbale dei vigili accorsi sul posto,

firmato dal Comandante Antonio Di Maggio, che si rivelerà

completamente sbagliato. Inizia così il lungo calvario, durato 7 anni

e mezzo, di due dipendenti della Uot municipale: Sergio Della Torre

e Lorenzo Di Meo.

Il motociclista, nel sorpassare una Fiesta, scivolava su una lastra

di ghiaccio e cadeva: dopo un contatto con l'auto appena sorpassata

andava a finire sotto un furgone Ducato proveniente dalla corsia op-

posta. Questa la ricostruzione della Polizia Municipale: la causa è il

ghiaccio. E il verbale si spinge oltre, parla apertamente di "condotta

colposa/omissiva degli organi della Pubblica Amministrazione compe-

tenti", dato che "questo Comando aveva evidenziato più volte la pe-

ricolosità della via". "Non è vero, - spiega Della Torre - erano state

mandate segnalazioni all'Ama per lo spargimento sale". "Mai fatto: -

gli fa eco Lorenzo - si parla di varie comunicazioni nel verbale, ma

l'unica da noi ricevuta riguardava un guardrail danneggiato, e lo fa-

cemmo riparare. E' questa parte che ci fa pensare male, sembra qua-

si che si voglia creare un ambiente negativo per avvalorare qualco-

sa". Il PM prende per buono il verbale dei vigili, così Sergio e Loren-

zo (il primo responsabile Ufficio Strade, il secondo direttore dei lavo-

ri di manutenzione ordinaria) vengono rinviati a giudizio per omicidio

colposo.

E nel corso del processo la perizia del consulente incaricato dal Tri-

bunale dà ragione ai due tecnici. La dinamica è un'altra: la lastra di

ghiaccio è lontana, "non è da porsi in nesso causale con l'evento". In

sostanza il motociclista nel sorpassare la Fiesta si è visto arrivare di

fronte il furgone, ha provato a rientrare ma ha toccato la Fiesta ed è

stato sbalzato sull'altra corsia. Di qui il frontale con il Ducato e la mor-

te del centauro. E bastano le immagini, il Ducato danneggiato e rico-

perto di chiazze di sangue a due metri d'altezza, a sconfessare la te-

si del centauro scivolato e finito sotto al furgone. C'è un concorso di

colpa di tutti e tre, conclude la perizia. L'assoluzione, giunta tre me-

si fa perchè "il fatto non sussiste", è stata preceduta da una requisi-

toria in cui la stessa accusa chiedeva il proscioglimento e parlava di

"indagine grossolana".

Il calvario è finito, ma giustizia è fatta? Chi ripagherà i due tecnici

di anni di sofferenze, di spese legali (come ci spiega Lorenzo Di Meo

infatti solo i dirigenti degli uffici, nonostante gli stipendi a 5 zeri, han-

no la copertura legale garantita dallo Stato)? E i familiari del centau-

ro morto che hanno chiesto per anni risarcimenti ai due indagati?

Adesso il tempo è scaduto.

"Sono molto avvelenato; - spiega Sergio Della Torre - quel verba-

le è stato fatto contro qualcuno. E c'erano delle cose capziose che

parevano messe per rendere l'accusa più pesante". Come hanno vis-

suto questi 7 anni? "Siamo due persone piuttosto emotive, e queste

cose non le vivi bene per niente. Ad un certo punto dell'iter provavo

a staccare la spina, ma è ovvio che quando ti avvicini a un' udienza,

un interrogatorio non ci dormi la notte. Ci siamo molto accalorati",

chiude Lorenzo. DAVIDE LOMBARDI

LA DENUNCIA DEL CONSIGLIERE PD FABRIZIO

CREMONESI. IL PROBLEMA RIGUARDEREBBE GLI

INCENTIVANTI, OSSIA GLI EMOLUMENTI AG-GIUNTIVI CHE SPETTANO AI DIPENDENTI QUAN-DO ASSUMONO UN RUOLO COME DIRETTORE DEI

LAVORI O RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDI-MENTO.

“Non dobbiamo aspettare nessuno, non dobbiamo strin-

gere alleanze". Così Daniele Lopolito, responsabile

venticinquenne di Forza Nuova per il Municipio delle Torri, ha

lanciato la sua candidatura a presidente del consiglio muni-

cipale. In anticipo su tutte le altre perché giocata "al di fuo-

ri degli schieramenti destra e sinistra, senza nessun accordo

politico per rappresentare qualcosa di diverso, un cambia-

mento spirituale".

Durante l'incontro, che si è svolto lo scor-

so 6 luglio presso la Sala Cinema del Mu-

nicipio, Lopolito, infatti, non solo ha riper-

corso la storia locale del partito iniziata "nel

2005 quando la la sezione di Torre Spac-

cata si staccò da Tivoli per poi aprire anche a Torre Angela"

ma ha tenuto a smarcarsi ripetutamente dall'operato del sin-

daco Alemanno. "Un sindaco a cui - ha ribadito - non chie-

deremo mai nessun aiuto". Durante la proiezione di alcuni vi-

deo mostrati a testimonianza dell'operato di Forza Nuova sul

territorio municipale - largo spazio a iniziative come la distri-

buzione di pane contro gli aumenti del prezzo, la befana tri-

colore, la giornata contro la pedofilia - hanno trovato, posto,

infatti, anche le dure contestazioni esibite dal movimento nei

confronti del sindaco. Sia durante la presentazione del Ma-

sterplan in consiglio che nel corso di un incontro fra il comi-

tato di quartiere locale e Alemanno nel quartiere La Rustica.

A sostegno della candidatura, Lopolito ha presentato al

pubblico - non particolarmente numeroso, per stessa ammis-

sione degli organizzatori - le proposte sociali del suo program-

ma elettorale. Articolate in sette punti: calmierare il prezzo

del pane, istituire strisce rosa e colonie per i bambini, aprire

un mercatino del libro dell'usato, fornire più servizi di assi-

stenza agli anziani, progettare case popolari da destinare al-

le giovani coppie e asili nido da destinare prima alle famiglie

italiane perché "non siamo contro gli immigrati ma contro il

concetto di immigrazione". Assente Roberto Fiore - segreta-

rio nazionale di Forza Nuova - che avrebbe dovuto prendere

parte all'incontro. SILVIO GALEANO

La preoccupante cartella clinica di Roberto Cupolino è la

ragione per la quale il municipio, o chi per esso, deve

trovare una soluzione tempestiva alla sua situazione. In se-

guito ad una serie di peripezie personali Roberto Cupolino

ha perso tutto quello che faticosamente aveva realizzato

nel corso della sua vita. Anche

la salute.

Attualmente Cupolino è ospi-

te della struttura pubblica di ac-

coglienza di via Assisi, luogo che

mal si concilia con il recupero del

suo stato di salute. Per questo ha

iniziato la sua protesta portata

avanti in Municipio.

Con il supporto dell'Asia, l'Associazione Sindacale Inquili-

ni e Assegnatari, Cupolino sta avanzando le sue richieste al

Municipio, al quale chiede attenzione e supporto. Marco Da-

ri, Presidente del Consiglio municipale, si è fatto carico in se-

de consiliare di questa triste storia. Ma alla data del 18 lu-

glio, nonostante la movimentazione del presidente, della sua

segreteria e dell'ufficio Servizi Sociali, dall'Assessorato dei

Servizi Sociali e della Salute del Comune non è stata data

nessuna risposta.

"Lo spinoso caso", come definito da Dari, di un cittadi-

no che chiede una sistemazione temporanea per affron-

tare in modo ottimale le sue cure e la sua "convalescen-

za" è diventato anche oggetto di consiglio municipale. Il

16 luglio un agguerrito Fabrizio Scorzoni, proprio ai mi-

crofoni del consiglio, ha rinfacciato al presidente Loren-

zotti i 20mila euro spesi per la festa di Borghesiana; ven-

timila euro che avrebbero garantito a Cupolino la perma-

nenza in un albergo per più di un anno.

Fatto sta che Roberto Cupolino, supportato nella sua lotta

dall'ASIA, non ha intenzione di aspettare ancora a lungo: se

entro breve la sua condizione non subirà la svolta attesa, la

sua protesta si farà più dura. LUCIA BRAICO

SEMBRA INFINITO IL DISAGIO PATITO DAL CITTADINODI DUE LEONI.

DANIELE LOPOLITO (FN) SCENDE IN CAMPO CUPOLINO ANCORA IN CAMERATACONSIGLIO MUNICIPALE, MAI COSÌ IN BASSO!IL COORDINATORE LOCALE DEL MOVIMENTO DI ROBERTO FIORE

HA PRESENTATO LA SUA CANDIDATURA IN VIII MUNICIPIO.NONOSTANTE SI DISCUTA UNA DELIBERA PROPOSTA DAL CEN-TRODESTRA COMUNALE, LA MAGGIORANZA MUNICIPALE NON

RIESCE AD ARRIVARE AL NUMERO LEGALE NÉ IN PRIMA NÉ IN

SECONDA CONVOCAZIONE.

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Ventidue milioni di metri cubi, 66.198nuovi alloggi. Tutto ovviamente nel-le periferie carenti di servizi e infra-

strutture, con tanto di devastazione del-l'agro romano. Inizia a farsi concreto e re-almente pericoloso il social housingdi Alemanno. Tutto parte con la De-libera di Giunta numero 315, appro-vata ad ottobre 2008, quando Ale-manno si era appena insediato alCampidoglio. "Approvazione dell'in-vito pubblico per l'individuazione dinuovi ambiti di riserva a trasforma-bilità vincolata di cui all'art. 67 delleNta del Prg, finalizzati al reperimen-to di aree per l'attuazione del PianoComunale di 'housing sociale' e di al-tri interventi di interesse pubblico".In sostanza è un pubblico invito perl'individuazione di nuove aree da edificareper il social housing. E non solo...

I privati offrono le proprie aree, una Com-missione istituita dal Campidoglio le valu-ta. Così, con determinazione dirigenzialedel 16 maggio 2012 si prende atto dei la-vori della Commissione, che vengono resipubblici: su 334 proposte sono 160 quelleaccolte, che si trasformano nei numeri so-pra elencati. Che si trasformano nella de-vastazione dell'agro romano, nell'ulterioreimpoverimento della qualità della vita inzone già spesso carenti di servizi e infra-strutture.

Eppure qualcosa non torna: la necessi-

tà stimata dalla Delibera numero 315 è di25 - 30mila alloggi, non di 66mila. Il fattoè che gli ambiti di riserva saranno "priori-tariamente" destinati al social housing, e"potranno altresì essere utilizzati per le ul-teriori finalità stabilite dall'art 19 comma 3delle Nta". Stiamo parlando delle ormai fa-mose compensazioni. L'ennesima colata dicemento, col manto benevolo del socialhousing, dovrebbe essere approvata a bre-ve in Giunta e poi passare in Consiglio Co-munale, prima di rendere edificabili areeper oltre 2300 ettari. E tutte, come dice-vamo, in periferia. Sono questi i municipipiù colpiti: VIII, XII, XV, XVIII, XIX, XX.

L'opposizione annuncia battaglia: il Pd è

sceso in piazza con Sel, Idv e vari comita-ti, il consigliere comunale Nanni parla diuna "nuova Acea" in consiglio, e l'unica spe-ranza è che Alemanno non faccia in tem-po. Perchè Roma non ha bisogno di altrocemento, basta pensare alle migliaia di al-loggi inutilizzati e sfitti per capire come larisposta al problema della casa può e de-ve essere data in altro modo. Perchè le zo-ne interessate hanno bisogno di servizi einfrastrutture, non di altre case. E perchècon questo social housing il sindaco saldaalla perfezione il post campagna elettora-le del 2008 con la campagna elettorale del2013. Con la Delibera 315 subito mostra-va le sue intenzioni, dava il segnale ai co-struttori che lo avevano appoggiato. Poi,dopo un lungo lavoro di Commissione, auna manciata di mesi dalle prossime ele-zioni, le nuove aree vengono rese pubbli-che. Se dovessero passare anche in Con-siglio sarebbe un bel biglietto da visita difronte agli stessi costruttori che, è bene ri-cordarlo, a Roma sono i 'grandi elettori'.Ma anche se non dovesse fare in tempoAlemanno potrebbe sempre dire: 'Votate-mi, perchè gli altri questa cosa non la ap-proveranno'. DAVIDE LOMBARDI

Può spiegarci che cos'è l'housing so-ciale?

Ad oggi non c'è stata ancora alcuna de-cisione o emessa alcuna delibera. Né sonostate concesse cubature. Si tratta di un ri-sultato di un bando amministrativo a cuihanno partecipato alcune centinaia di con-correnti proprietari di alcune aree in zoneindividuate per raccogliere aree di riservanel piano regolatore. Aree con vincoli pae-saggistici sono state completamente esclu-si. L'iter è comunque an-cora lungo e nulla vera-mente è stato ancora de-ciso.

Si tratta, però, spes-so di aree agricole - ver-de - che vengono tra-sformate in edificabili,conferma?

Da definizione del PRG area agricola èqualunque area non sia edificabile. È chia-ro che se c'è una zona di un ettaro consi-derata agricola che si trova fa due toponi-mi, ad esempio, due zone O, essa non puòcomunque essere destinata ad uso agrico-lo perché troppo piccola. Cercheremo quin-di di individuare aree agricole vere e nonda Piano Regolatore e, a fronte di uno scree-ning, rivalutare quelle zone in cui nessunopuò fare agricoltura e destinarle all'housingsociale.

Non crede che aumentare le cuba-ture in zone che hanno già troppo ce-mento sia dannoso e perché farlo conl'housing sociale privato e non con unpiano pubblico di case popolari?

Sono aree che non saranno destinateesclusivamente ad housing sociale ma han-no anche altre finalità. Il Comune di Roma,sopra, ci potrà fare quello che vuole. Se traun anno mi occorre di fare una rimessa diautobus, potrò fare anche quella. L'housingsociale va inteso come un ambito estesoche parte dalle case popolari e arriva an-che ad altri utilizzi. È diverso da quella brut-ta accezione del termine che hanno datoda noi. Daremo case anche a iniziativa eco-nomica e popolare ERP, comprese all'inter-no dell'Housing Sociale.

Cosa succederà all' VIII Municipio,già densamente popolato e interessa-to dall'aumento delle cubature anchea causa del Masterplan?

In VIII, da quanto ricordo e ho valutato,non mi sembra ci siano progetti così pesan-ti rispetto ad altri municipi. L'idea è che l'VIII comunque verrà salvaguardato perchéin questi anni c'è stata già una difficoltà alivello di volumetrie. SILVIO GALEANO

Housing sociale… Una colata di cemento160 NUOVE AREE EDIFICABILI PER UN TOTALE DI OLTRE 66MILA ALLOGGI NELLEPERIFERIE, CON DEVASTAZIONE DELL'AGRO ROMANO. SONO STATI PUBBLICATI I RI-SULTATI DEL BANDO PER REPERIRE AREE DA DESTINARE AL 'SOCIAL HOUSING'. ILPIANO DEL COMUNE SI FA TERRIBILMENTE CONCRETO, MANCA L'APPROVAZIONE INGIUNTA CHE DOVREBBE AVVENIRE A BREVE E IL PASSAGGIO IN CONSIGLIO.

MUNICIPIO8 NUMERO 13 ANNO V

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE URBANI-STICA ROMA CAPITALE SPIEGA L'HOUSING SO-CIALE.

“Vedo la volontà di cementificareparti sostanziose di Roma dietro

la ragione morale di dare casa a perso-ne che ne hanno bisogno". Così il con-sigliere comunale Dario Nan-ni boccia il social housing diAlemanno, proponendo l'uti-lizzo dei tanti locali inutiliz-zati e sfitti della capitale. Eannuncia battaglia in consi-glio: "Questa sarà un'altraAcea".

Cosa pensa del piano disocial housing di Alemanno?

Io personalmente e noi come Pd sia-mo contrari a questa cosa. Vediamo lavolontà di cementificare parti sostan-ziose della città dietro la ragione mora-le di dare casa anche a persone che nonsono in condizioni di poterla acquista-re o di pagare un affitto sostanzioso.Ma non ci si può nascondere dietro a

questo: ciò che arriverebbe a questepersone sarebbe solo una piccolissimaparte rispetto a tutto quello che vieneinvece cementificato e costruito.

Colpite soprattuttole periferie, anche l'VIII municipio...

Questa è un'ulterioreaggravante, perchè inperiferia i cittadini siaspettano altro, si aspet-tano servizi, infrastrut-ture. I territori più col-

piti, anche in VIII, sono come al solitoquelli più in ritardo: ossia quelli più pe-riferici del versante casilino e del ver-sante prenestino. E quello che dispiaceè che spesso si trova questo escamo-tage perchè in cambio delle cubature siprospettano alcuni interventi che nonsono assolutamente compensanti diquello che invece sarebbe il problema

che si verrebbe a creare. Ma un piano di housing sociale

serve? Si può realizzare in un altromodo?

Prima di pensare di cementificare par-ti sostanziose e sostanziali della cittàandrebbero prese in considerazione tut-te le possibilità che ci sono a Roma dipoter avere locali e abitazioni. Nella no-stra città ci sono decine di migliaia diappartamenti sfitti. Vuol dire che nonc'è più richiesta, l'interesse dei cittadi-ni romani non si fa dando risposte aqualche imprenditore palazzinaro chepensa che l'unica possibilità sia quelladi continuare a costruire. Non si può perl'interesse di qualcuno spingere la po-litica romana in quella direzione. Un pia-no di housing sociale si potrebbe fareusando i locali inutilizzati e sfitti.

Annunciate battaglia in aula Giu-lio Cesare?

Quando arriverà in consiglio questacosa sarà un'altra Acea.

DAVIDE LOMBARDI

NANNI (PD): "VOGLIONO CEMENTIFICARE LA CITTÀ"ABBIAMO INTERVISTATO IL CONSIGLIERE COMUNALE PD, SECONDO CUI SOTTO IL MAN-TO BENEVOLO DELL'HOUSING SOCIALE SI NASCONDE UN'AMMINISTRAZIONE CHE VUO-LE DARE RISPOSTE AI PALAZZINARI.

DI COSIMO: "NON SONO SOLO CASE"

Si è tenuta l'11 luglio presso la sede di Italia Nostra Ro-ma la riunione di alcuni comitati ed associazioni pre-

occupati per le conseguenze del piano dell'housing socia-le elaborato dalla Giunta di Roma Capitale.

"Si è ritenuto opportuno denominarci come Comitatointerassociativo "Salviamo l'Agro Romano " con sede pres-so di noi - sottolinea Mirella Belvisi, vicepresidente dellasezione romana di Italia Nostra - sull'housing sociale fa-remo un documento apposito per spiegare ai cittadini chequesto strumento non servirà a eliminare l'emergenza ca-sa. Che riguarda, del resto, le famiglie che non hanno adisposizione i circa 400 Euro del canone di affitto, agevo-lato solo per alcuni anni, che i costruttori concorderannocon il Comune in cambio del permesso di costruire allog-gi da mettere sul mercato nelle aree agricole dove il pia-no regolatore vigente non lo permetteva".

Iniziative, quelle di Italia Nostra proposte per far rinun-ciare il Consiglio Municipale a questo progetto ritenuto inu-

tile oltre che dannoso: sono state individuate dallagiunta ben 160 aree ricadenti sull'Agro Romano sul-le quali realizzare 23.000 metri cubi di edifici. Que-sto inciderebbe in primis sulla qualità del territorio,straordinario ambiente di rilevanza naturalistica epaesaggistica, forse unico polmone verde della Ca-pitale.

Non solo: "Sarebbe in modo assoluto più impor-tante un censimento e una riqualificazione di tutti queifabbricati in disuso e di tutte quelle aree dismesse o sot-to sfruttate" prosegue il vicepresidente. Evitando, quindiuna politica urbanistica "casuale"come l'ha definita l'asso-ciazione nella lettera ai Municipi. Scongiurando, oltretut-to, un ampliamento dell'hinterland senza pianificare un

sistema di servizi connessi, la creazione di sempre piùquartieri dormitori e una crescita esponenziale per gli en-ti locali delle spese per la gestione dei servizi.

L'ultimo problema sollevato dalla Belvisiè più di carattere finanziario: "Data la diffi-coltà di vendere il costruito - circa 4 anni -si parla spesso di bolla speculativa immobi-liare a Roma. Un incremento esponenzialedi terreni edificabili non farà altro che am-pliare il fenomeno, che si ripercuoterà sul-l'economia.

Per tutte queste ragioni stiamo preparan-do una lettera al Ministro Ornaghi del Governo Monti, perchiedere di concludere positivamente la procedura già av-viata per l'apposizione dei vincoli sugli importanti com-prensori dell'Agro romano quali ad esempio La Storta ePantano Borghese come è stato già fatto per l'Agro Ardea-tino". JESSICA SANTINI

PIÙ IMPORTANTE RIQUALIFICARE IL DISMESSO PIUTTOSTO CHE

PERMETTERE L'INVASIONE DELL'AGRO ROMANO, SECONDO MI-RELLA BELVISI.

ITALIA NOSTRA, CENSIRE LE AREE IN DISUSO

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MUNICIPIO NUMERO 13 ANNO V 9

La scure del social housing si abbat-te sulle periferie, su quelle periferieche già denunciano la carenza di ser-

vizi e infrastrutture, destinata a diventareancora più opprimente in caso di nuoveedificazioni.

Sono molto colpiti i municipi aest e ovest della capitale: il XV, ilXX, il XVIII, e anche, ovviamen-te, il nostro. Quell' VIII municipiosempre buono per soddisfare gliappetiti dei palazzinari e dei ma-gnati dell'immondizia. Da Castel-verde a Villaggio Prenestino, daFinocchio fino a verso Pantano, zo-ne adiacenti a Corcolle: queste leparti più colpite, quelle più estreme, conmolti meno servizi ma con tante aree agri-cole da devastare.

Sono 22 i nuovi ambiti di riserva a tra-sformabilità vincolata individuati in VIIImunicipio, che si traducono in quasi 3 mi-

lioni di metri cu-bi su oltre 200 et-tari, per un tota-le di 6474 nuovialloggi. Tra l'altroanche le aree edi-ficabili individua-te nel VII e in Xricadono ai con-

fini col nostro municipio. Tra coloro che hanno offerto le due aree

più grandi per edificare in VIII segnaliamodue nomi. Il primo è quello dei F.lli Cara-vita di Sirignano: oltre 40 ettari per 1197alloggi tra Villaggio Prenestino e Castelver-

de, in un'area che si trova fra via Fosso del-l'Osa e via Massa San Giuliano, a ridossodella Prenestina. C'è poi la Società Coope-rativa Anagnina srl che ha offerto oltre 30ettari di aree nel Casilino, nella zona inter-na da Borghesiana a Finocchio proseguen-do verso Pantano. Trenta ettari che si tra-durrebbero in 1357 alloggi.

Insomma, ci mancava solo quest'altropiano scellerato ad aggiungersi alle densi-ficazioni già previste in VIII. Non si puòproprio accettare: e anche se dall'alto di-ranno, come diranno, che con più case ar-riveranno più servizi, c'è poco da credercivisti i precedenti. DAVIDE LOMBARDI

Il social housing in VIII municipio

Cosa succederà nel nostro Municipiocon il piano di Housing Sociale?

In VIII, l'housing sociale riguarda soprat-tutto due piani di zona fra i quali soprattut-to quello di Tor Vergata. Si tratta di aree incui ci sono ancora addirittura le vigne, ter-reni agricoli che verranno trasformati in zo-ne edificabili.

Trasformare aree agricole in cemen-to, com'è possibile che avvenga?

Il piano regolatore prima e ora anche unalegge nazionale prevedono che si possa in-tervenire con varianti che trasformino la cit-tà in questo modo. Costruttori e cooperati-ve che detengono terreni possono mettersid'accordo per fare quel che vogliono perchéormai si è creata una corsia preferenzialeper cambiare le regole urbanistiche. Con leleggi che abbiamo, la variante è quasi au-tomatica.

Perché housing sociale e non casepopolari? Che differenze ci sono?

Sono anni che a Roma non si fa più unpiano di case popolari. Quello che non vie-ne detto è che l'housing sociale consistenell'edificazione di case destinate a perso-ne che hanno un reddito - magari minimo,probabilmente basso - ma ce l'hanno. Per-ché nella gran parte si tratta di case cheverranno vendute e su cui, chi avrà acces-so, accenderà un mutuo in banca: solo unapiccola parte di esse andrà in affitto con-cordato. Ma questo affitto concordato, adesempio, può saltare se il costruttore ef-fettua migliorie - basta un portone blinda-to - che non rientrano nei canoni per cuiesso è stato deciso.

Quali sono dunque i rischi?Il problema è: chi decide come svilup-

pare la città? Con questo sistema, decido-no la proprietà fondiaria e il costruttore edi-lizio che se ne va in giro alla ricerca di nuo-ve zone da acquisire per specularci sopra.Non c'è una regia pubblica. Se spetta alpubblico intervenire per portare infrastrut-ture, servizi, collegare, fornire un proget-to complessivo della città, così è il privatocostruttore che decide in base ai suoi inte-ressi e la città non si sviluppa in base aun'idea.

Come si risolve l'emergenza abita-tiva a Roma?

Con l'housing sociale non si risolve unproblema vero, quello della fascia basa direddito. Si concede qualcosa alla parte pri-vilegiata di quella fascia bassa. Ma chi nonce la fa veramente è costretto ad uscire daRoma mentre in tutta Europa si costruisco-no case pubbliche. Quando Luttazzi nel1911 fa la legge sulle case popolari, con

una forte carica di destrasociale, nella sua relazio-ne in parlamento dice chebisogna guardare alla par-te di popolazione che nonce la fa e andare contro la speculazione edi-lizia. Ora si è persa anche la cultura del ri-conoscere e prendere atto che c'è chi è ric-co e chi è povero. Si è perso il senso dellostare assieme nella società, di esprimersinel complesso. C'è un emergenza abitativa.Si tratta di circa trenta, quarantamila fami-glie: 150.000 persone, circa l'8/10 % degliabitanti romani.

Una fascia che parte dal giovane lavora-tore precario che non riesce a permettersiuna stanza e arriva agli immigrati baracca-ti. La soluzione sarebbe rilanciare l'ediliziapubblica che da sempre è un fattore antici-clico. Per rimettere in moto l'economia at-traverso una filiera gigantesca e dare lavo-ro. SILVIO GALEANO

OLTRE 200 ETTARI DI AREE EDIFICABILI PER QUASI 3 MILIONI DI METRI CUBI. 6474NUOVI ALLOGGI FRA CASTELVERDE, VILLAGGIO PRENESTINO E CASILINO, PASSANDO PER

AREE ADIACENTI A CORCOLLE.

PAOLO BERDINI: "CON L'HOUSING SOCIALE

NON SI RISOLVE L'EMERGENZA ABITATIVA"CATRACCHIA (FDS): "L'HOUSING SOCIALE

NON SOSTITUISCE L'EDILIZIA POPOLARE"

INTERVISTA A LORENZO PARLATI PRESI-DENTE DI LEGAMBIENTE LAZIO.

L'OPINIONE DELL'URBANISTA IN MERITOAL PIANO DI INTERVENTO DI ALEMANNO.

Per Federazione della Sinistra la que-stione housing sociale è da considera-

re un grande ritorno:"La nostra posizione sul social housing

è stata presentata un anno fa in consiglioregionale sul Piano Casa -ricorda Roberto Catracchia,rappresentante della FdSdell' VIII Municipio - taleemendamento è stato re-spinto a maggioranza dalcentrodestra. Rimane tut-tavia la definizione più coe-rente alle norme europee. Il social housingnon è sostitutivo dalla realizzazione di edi-lizia popolare mentre in Italia e a Roma sitenta di dirottare le risorse pubbliche dal-l'edilizia popolare all'housing sociale esclu-dendo di fatto gli indigenti totali da una ri-sposta abitativa".

La proposta dello scorso anno della FdSconsisteva nell'aggiunta di un emendamen-to alla proposta di legge N. 79 del 2010.Va premesso che la Regione Lazio ha rico-nosciuto come propria la definizione datadal Cecodhas (Comitato Europeo per la pro-mozione del diritto alla casa) dell'housingsociale: fornire alle famiglie che hanno dif-ficoltà a trovare un alloggio perché non ingrado di ottenere credito, residenze ade-guate attraverso regole di assegnazione.In linea, del resto con l'idea europea. Nonsostituibile in alcun modo ai piani di edili-zia popolare perché non in grado di rispon-dere alle richieste sociali emergenti, ovve-ro la lunga lista di attesa per la richiesta dicase popolari ancora rimasta inevasa, checon la crisi economica si è andata allun-gando. Al contrario offre la possibilità di unalloggio a canone ridotto rispetto agli stan-dard, 400 - 500 euro al mese, ma comun-que non corrispondente all'effettiva neces-sità.

La richiesta di FdS consisteva nell'elimi-nazione di una parola, che per quanto ba-nale, capovolge completamente il sensodell'housing sociale: se dalla definizione"programmi di edilizia popolare anche so-ciale", venisse eliminata la parola "anche",non sarebbe più possibile realizzare sottofalso nome piani di edilizia residenziale confinalità puramente economiche. E di con-seguenza il compito di Stato, regioni edenti locali sarebbe quello di promuoverel'edilizia residenziale con finalità sociali, inlinea con l'idea Europea e quindi con la re-gione Lazio Stessa. Ma l'emendamento èstato bocciato. JESSICA SANTINI

Quali sono i rischi di un simile proget-to?

I rischi più visibili sono quelli di sacrificare2000 ettari di campagna romana. Con il ri-schio di andare ad intaccare zone dell'Agro ro-mano oggi ritenute protette; di modificarel'assetto generale della città, alterando quel-lo che risulta essere un verde storicamentecaratterizzante; di creare ulteriori disagi frala popolazione, che si vedrà circondata da pa-lazzi senza però usufruire dei servizi neces-sari a sostenere un'ulteriore colata di cemen-to.E questi sono i rischi visibili, quelli menoevidenti?Le aree adiacenti ai parchi verranno chiusefra i palazzi. Si tratterà di verde pubblico enon più di aree protette. Ci saranno pesi in-sediativi enormi, in quartieri dove già oggi cisono problemi legati alla mancanza dei ser-vizi e del trasporto pubblico. Quella che og-gi corrisponde alla cintura verde fra Roma e iComuni limitrofi non esisterà più e sarà elimi-nata del tutto quella che corrisponde ad unapausa urbana. A proposto dell' VIII Municipio?Sono 22 le aree selezionate nella periferia Este corrispondono solo alla decima parte del-l'intero progetto si immagini cosa significa.Non si può pensare di edificare una nuova cit-tà senza tener conto delle conseguenze ine-vitabilmente negative di questa iniziativa.

STEFANIA PANETTA

GIÀ UN ANNO FA, UN EMENDAMENTO DELLAFDS, PER ALTRO BOCCIATO, IMPEDIVA FINA-LITÀ SPECULATIVE DEL SOCIAL HOUSING.

LEGAMBIENTE

UP&DOWNMAGGIORANZA CONSILIARENon tiene mai il numero legale in Aula

LORENZOTTIAffaire Piccolo: “Non vedo,non sento, non parlo”Si dimetta

VILLINO (UDC)Il numero in più della maggioranza

Page 10: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

PRENESTINO - COLLATINONUMERO 13 ANNO V10

Nel corso dei sopralluoghi a Castel-

verde di Alemanno arriva il blitz

che non ti aspetti. Il blitz di una

decina di persone che lavorano alla 'Resi-

denza Castelverde', che arrivano al cen-

tro sportivo e mettono letteralmente spal-

le al muro il sindaco Alemanno.

Lo fermano mentre sta uscendo, lo cir-

condano, e lo tempestano di lamentele,

alcuni anche in lacrime. "Vogliamo lavo-

rare, anziché incentivare e creare lavoro

lo togliete. Dobbiamo fare dei matrimoni

fino al 14 e abbiamo le macchine dei vigi-

li davanti alla villa". I toni sono accesi, le

lacrime si sprecano. Conosciamo la que-

stione della Residenza Castelverde, posta

sotto sequestro lo scorso 16 settembre per

'esercizio di attività musicale non autoriz-

zata' e per la mancanza di alcune autoriz-

zazioni amministrative. I vigili tornano ad

apporre i sigilli proprio mentre Alemanno

era in visita al centro sportivo di Castel-

verde.

Un sindaco avrebbe cercato di spiega-

re con calma la situazione dicendo che lui

non può interferire su queste cose. Ma Ale-

manno prende il suo telefonino e chiama

in diretta il Comandante Di Maggio. "E' tut-

to a posto, fino al 14 luglio sospendiamo

il sequestro, potete svolgere la vostra at-

tività", è il 'nuntio vobis' a telefonata con-

clusa. Le lacrime diventano d'un colpo ap-

plausi, diventano urla tipo 'Bravo sinda-

co', e così via. Alemanno avrà pensato di

essersela cavata bene, si sarà compiaciu-

to con sé stesso per la sua brillantezza,

per aver affrontato la situazione da vero

uomo del fare. Una telefonata e via, tut-

to risolto. Peccato che neanche superAle-

manno possa fermare la Magistratura.

"Non è stato fatto niente, abbiamo an-

cora i vigili qua davanti; - dice Luciano

Sconci, proprietario di 'Residenza Castel-

verde', a tre giorni di distanza - Aleman-

no ha fatto solo chiacchiere, ha preso in

giro una bimba di 16 anni che piangeva.

Del resto non parlo, parlerò solo dopo che

i miei legali avranno messo a posto le co-

se. Niente è sotto sequestro, noi siamo in

regola". Dalla Polizia di Roma Capitale VIII

Municipio spiegano che a Sconci vengono

imputati alcuni illeciti: uno per abusi edi-

lizi, l'altro riguarda una determinazione di-

rigenziale che dice che non si possono com-

piere attività commerciali in un immobile

con abusi edilizi.

Parlano "un atto dovuto". La cosa quin-

di non dipende dal sindaco. A volte ba-

sterebbe un po' di serietà per fare bella fi-

gura. DAVIDE LOMBARDI

Erano le 14.30 di domenica 22 luglio,

quando la tranquillità del quartiere di

Villaggio Prenestino, veniva interrotta bru-

scamente da un enorme boato seguito su-

bito dopo da una nuvola di fumo bianco. In

pochi minuti una

cinquantina di

persone, residen-

ti della zona, si

sono riversati in

strada per capire

cosa stava acca-

dendo.

Dissolta la col-

tre di fumo è apparso il rottame di un'au-

tovettura, un'Audi A3, sopra un marciapie-

de, su un lato della strada completamente

distrutta. Le cinque persone all'interno del-

l'auto, quattro uomini ed una donna di co-

lore, hanno cercato di abbandonare il vei-

colo uscendo dai finestrini, perchè gli spor-

telli erano danneggiati a causa dell'urto.

Una volta fuori dall'auto i cinque hanno cer-

cato di prelevare tutti i documenti dalla vet-

tura e tentato la fuga, ma sono stati bloc-

cati da alcuni ragazzi. Dopo alcuni momen-

ti di tensione in cui i cinque hanno rischia-

to il linciaggio, si è ristabilita la calma. Due

persone però sono riuscite a scappare, in

particolare una donna ferita che si è rifu-

giata poco più avanti dietro un muro della

fermata dell'autobus, mentre di un altro uo-

mo si sono perse le tracce.

Poco dopo sul posto è arrivata l'ambu-

lanza che ha prestato soccorso alle tre per-

sone rimaste. Il personale de 118 ha poi

raggiunto la ragazza che si era data alla fu-

ga e le ha prestato soccorso. I tre comun-

que hanno riportato solo lievi ferite guari-

bili i pochi giorni. Dopo la dipartita dell'am-

bulanza sul posto è arrivata una pattuglia

di polizia e una della Polizia di Roma Capi-

tale che hanno effettuato i rilevamenti. La

dinamica dell'incidente è ancora tutta da

chiarire. Sembrerebbe infatti che l'Audi A3

procedesse a folle velocità in direzione del

quartiere di Lunghezza, arrivata all'altezza

della fermata dell'autobus di via Massa D'Al-

be, il conducente avrebbe perso il control-

lo del veicolo e dopo una frenata lunga più

di 100 metri, la vettura si sarebbe schian-

tata sul muro di recinzione di un'abitazio-

ne di via Fosso Dell'Osa distruggendolo com-

pletamente, da lì poi la vettura avrebe ef-

fettuato un testa coda attraversando tut-

ta la carreggiata terminando la sua folle

corsa sul muro di un'altra abitazione.

Per fortuna o per caso, in quel momen-

to sia la strada che il giardino dell'abitazio-

ne il cui muro è stato distrutto erano com-

pletamente vuoti, quindi nessun altro è ri-

masto coinvolto nell'urto. ANDREA CAVADA

Residenza Castelverde tornano i sigilliDI FRONTE AD UNA DECINA DI PERSONE IN LACRIME IL SINDACO PROMETTE UNA BRE-VE SOSPENSIONE DEL SEQUESTRO PER PERMETTERE DI CELEBRARE ALCUNI MATRIMONI

FINO AL 14 LUGLIO. COSA CHE NON RIENTRA NEI SUOI POTERI.

VILLAGGIO PRENESTINO: INAUGURATO

IL MONUMENTO AI FONDATORI

La storia dei 'pionieri' scesi dalle Marche

per fondare i quartieri di Villaggio Pre-

nestino e Castelverde adesso i cittadini del-

le due zone del prenestino ce l'avranno sot-

to gli occhi tutti i giorni.

E' stato inaugurato lo scorso 8 luglio in

via Fosso dell'Osa, di fronte alla chiesa di S.

Eligio, il monumento ai fondatori. Presenti

il sindaco Alemanno con il suo fido scudie-

ro sul versante prenestino Marco Di Cosimo

e il consigliere Pd Dario Nanni. L'evento è

stato organizzato dal CdQ di Villaggio Pre-

nestino, dal con-

sorzio e dall' Asso-

ciazione 'Il Castel-

laccio'.

Fa un po' strano

vedere Dario Nan-

ni in prima fila du-

rante la celebrazio-

ne della messa, con

Di Cosimo a sepa-

rarlo da Alemanno,

ormai da anni og-

getto delle feroci reprimende giornaliere a

mezzo stampa dello stesso consigliere Pd.

Ma i due consiglieri hanno collaborato insie-

me per questo progetto. Simpatico il sipa-

rietto durante la messa, quando al famoso

'segno di pace', sia Nanni che Alemanno

porgono le mani a destra e a manca ma si

ignorano a vicenda. Finchè Di Cosimo non

richiama prima il sindaco e poi il consiglie-

re Pd quando le strette di mano sembrano

finite per entrambi. Alemanno porge, Nan-

ni accoglie, e il compromesso storico è co-

sa fatta.

Dopo la messa viene tolto il velo tricolo-

re che copre il monumento, poi arriva il di-

scorso di Alemanno. "Grazie per avermi re-

so partecipe di questa splendida giornata.

La vostra storia è bellissima e merita un po-

sto d'onore tra le grandi storie che la città

di Roma racchiude in sè e che la rendono

unica. Radici, identità, valori: stamattina

non abbiamo solo ricordato e commemora-

to l'esperienza di oltre 100 famiglie che ar-

rivarono nella Capitale per costruire il loro

futuro, ma abbiamo trovato dei veri e pro-

pri esempi da seguire".

Abbiamo chiesto un commento a Nanni,

giunto all'inaugurazione su invito del CdQ.

"E' una vicenda che ho seguito, è il mio ter-

ritorio. Sono venuto anche per mantenere

il contatto col territorio e coi cittadini. C'è

stata una gran partecipazione, la causa era

giusta. Detto ciò mi aspetto che il sindaco

venga a inaugurare qualcos'altro. Il centro

polifunzionale ad esempio, e su questo i cit-

tadini sono stati sin troppo buoni con lui".

DAVIDE LOMBARDI

ALLA PRESENZA DEL SINDACO ALEMANNO E

DEI CONSIGLIERI COMUNALI DI COSIMO E

NANNI VIENE INAUGURATA LA STATUA DEDI-CATA AI FONDATORI DI VILLAGGIO PRENE-STINO E CASTELVERDE.

INAUGURATO L'8 LUGLIO IL MONUMENTO DEDICATO AI SOCI FONDATORI DI VILLAGGIO PRENESTI-NO E CASTELVERDE. LA FIERA DELL'EST INCONTRA ALCUNI DEI FONDATORI. LA STORIA DEI DUE

QUARTIERI RACCONTATA DA CHI LI HA VISTI NASCERE.

In origine erano Ovile e Castellaccio. Oggi so-no Villaggio Prenestino e Castelverde. Due

quartieri divisi dal Fosso dell'Osa, ma uniti dauna storia comune fatta di coraggio, speranza eplasmata dai sacrifici degli immigrati che hannofondato queste borgate.

I due quartieri sembranoora piccole città. Ma la loro ani-ma è contadina. Nascono co-me borghi rurali nel Dopoguer-ra, quando questo territorioera sconosciuto. I primi abi-tanti furono gli immigrati mar-chigiani che abbandonaronola propria terra. "Il posto dove sono nato era pri-vo di risorse - racconta Severino Titti di 87 anni,uno dei pionieri di Castelverde - Si lavorava sem-pre, ma la fatica non rendeva. Allora partimmoa cercare altri posti finché si diffuse la voce diquesto luogo".

Inizia l'esodo. Prima arrivano gli uomini, poile donne. Era il 1950. E i primi contadini marchi-giani che giungono in questo versante della cam-pagna romana trovano una distesa di rovi e car-di. "Quando arrivai non c'era niente. Vedevo so-lo pietre e cespugli di spine. Ma ci siamo fatti co-raggio e abbiamo lavorato insieme per rendereabitabile il territorio". Così i coloni si organizza-

rono in una cooperativa agricola: la S.A.C.C.Di. I contadini vivevano in una stalla a Villaggio

Prenestino: l'Ovile. "Dormivamo su brandine -racconta Enrico Zannotti, 89 anni, uno dei socifondatori della cooperativa - per dividere una fa-

miglia dall'altra utilizzavamotavole di legno, ma l'aria pas-sava e la mattina ci svegliava-mo con la testa gelata".

"Ho vissuto nell' Ovile perun anno - spiega Azelio Apol-loni, anche lui socio fondato-re, arrivato a Castelverde al-l'età di 20 anni - Stavamo co-

me le bestie. Ci si lavava alla marana e si cuci-nava in pentoloni enormi".

In seguito a Castelverde fu tirato su un capan-none, nell'area dove oggi sorge la chiesa, e fudiviso in stanze per ospitare altre famiglie. E inun secondo momento i fondatori costruirono leprime case.

Così nascono Villaggio Prenestino e Castel-verde. Due luoghi carichi di identità, dove la me-moria vive nelle parole dei pochi fondatori rima-sti. È per ricordarli che a Largo Scapoli è statoeretto un monumento dedicato a loro. La statuadi due contadini rivolti verso l'Ovile, quella stallache per questi quartieri è storia. CRISTINA CORI

OVILE E CASTELLACCIO, LA NASCITA DI DUE BORGATE

VILLAGGIO PRENESTINO: AUTO A FOLLE VELOCITÀ SI SCHIANTA SUL MURO DI UN'ABITAZIONEDOPO L'URTO LE PERSONE A BORDO DELL'AUTO CERCANO DI FUGGIRE, I CITTADINI ACCORSI

SUL POSTO LI FERMANO, SI RISCHIA IL LINCIAGGIO.

Page 11: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012
Page 12: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

Giornata di sopralluoghi (per le

inaugurazioni è ancora presto)

a Castelverde per il sindaco Ale-

manno, accompagnato ovviamente dal

Presidente della Commissione Urbani-

stica al Comune Marco Di Cosimo e dai

due suoi amici di corrente in Municipio,

Marco Dari e Massimo Mancuso. Inte-

ressante notare la presenza del consi-

gliere Villino, ormai sempre più in mag-

gioranza.

Oggetto dei sopralluoghi del sindaco so-

no il nuovo campo sportivo di Castelverde e

le scuole in costruzione. Si parte dalla gran-

dissima scuola di via Camarda (con sole 10

aule, che però tramezzate diventeranno 15,

assicurano Dari e Di Cosimo). Dal consorzio

fanno sapere che vogliono dare ad un'asso-

ciazione del territorio, molto probabilmente

la Polisportiva Castelverde, l'utilizzo della pa-

lestra il pomeriggio. La casetta del custode

sarà invece adibita, sempre nel pomeriggio,

a biblioteca aperta al quartiere. L'arrivo al

campo sportivo è trionfale, ci sono bambini

e ragazzi della Polisportiva ad attendere il

sindaco. Per l'occasione è stata anche aper-

ta la strada che conduce direttamente al cam-

po in onore del Sindaco, chiusa di nuovo a

festa finita. Di Cosimo fa la parte del profes-

sore che spiega, Alemanno ascolta e annui-

sce. Un campo "bellissimo", dice Di Cosimo,

e l'erbetta sintetica in effetti è qualcosa che

raramente si vede in VIII. Un piccolo appun-

to sulle tribune, prive di copertura e poste di

fronte al sole. Il campo, spiega sempre Di

Cosimo, sarà pronto per settembre, e subi-

to sarà inaugurato con un triangolare fra Cor-

colle, Castelverde e Lunghezza. Alemanno

annuisce, da buon alunno. Poi le pose e i sor-

risi a favor di fotografi, con i ragazzi della Po-

lisportiva, con la Protezione Civile di Lun-

ghezza.

Subito dopo arriva il momento di una toc-

cata e fuga alla scuola di via Rosciano prima

del gran finale al nido di Largo Rotello. Un

gran finale ben studiato, con tanto un ma-

nifesto pro - sindaco: 'Grazie sindaco Ale-

manno per aver difeso Corcolle dalla disca-

rica', difficile credere sia stato messo da cit-

tadini semplici, piuttosto da adepte di Di Co-

simo. A Largo Rotello dunque, dopo una bre-

ve visita all'interno del nuovo asilo, si chiu-

de la passeggiata elettorale con il solito buf-

fet. Con le domande dei cittadini sulle scuo-

le, con il sindaco e Di Cosimo che, nonostan-

te l'emergenza causata dalle precedenti am-

ministrazioni, "stanno facendo molto". Pec-

cato che non siamo a gennaio 2009, siamo

a luglio 2012: questa maggioranza governa

da 4 anni, dovrebbe iniziare a prendersi le

sue responsabilità.

E non si parli di inaugurazioni perchè qui

ancora non c'è niente da inaugurare. Diffici-

le che le scuole oggetto del sopralluogo di

Alemanno aprano a settembre. Tuttavia una

bella passeggiata in onor di fotografi non fa

mai male, soprattutto a meno di un anno

dalle elezioni. E voi, cittadini, usate il mese

di agosto per staccare e rilassarvi, perchè lo-

ro sono intenti ad affilare le armi. Da set-

tembre si fa sul serio. DAVIDE LOMBARDI

Delle scuole in fase di ultimazione a Ca-

stelverde è quella in stato più avanza-

to. Il nido da 60 posti di Largo Rotello, rea-

lizzato come opera a scomputo in seguito a

un accordo raggiunto dalla precedente am-

ministrazione, ha ottenuto tutte le certifica-

zioni, come assicura Di Cosimo, ed è già in

fase di arredo. Tuttavia, come dice Scorzo-

ni, non si possono mettere i bambini in una

scatola vuota, ci vogliono gli educatori. E se

il Comune non ce li ha o non li vuole assu-

mere, va a finire che ci si affida ai privati.

"Prendi una struttura costruita con soldi

pubblici, - spiega Caterina Fida dell'Usb -

spendi un milione e mezzo e poi la dai in

gestione a un privato per anni, per di più

contribuendo alle rette. Gli asili infatti sono

obbligati a prendere i bambini dalle liste, e

il Comune paga". Un suicidio? Non proprio,

perchè i nidi comunali hanno costi molto più

alti, come ci spiega Caterina Fida.

"Nei nidi privati si risparmia sul persona-

le, c'è una vera e propria giungla di contrat-

ti a progetto, interinali, a nero. I costi quin-

di si scaricano sul personale, e necessaria-

mente viene inficiata anche la qualità del-

l'educazione". DAVIDE LOMBARDI

Alemanno a Castelverde

PRENESTINO - COLLATINO12 NUMERO 13 ANNO V

MANCANO GLI EDUCATORI, L'ASILO REALIZZA-TO A CASTELVERDE CON SOLDI PUBBLICI SARÀ

AFFIDATO A PRIVATI.

Ancora scuole, ancora versante Prenesti-

no. Fra liste d'attesa, strutture fatiscen-

ti e strutture quasi pronte, ma non del tutto,

si inserisce anche la classica guerra tra po-

veri. A chi andrà l'ambita scuola elementare

di via Camarda? Il grande edificio quasi rea-

lizzato (anche se è difficile apra i battenti a

settembre) era inizialmente destinato a chi

frequenta la scuola di via Catignano.

Scuola che è in realtà un edificio privato

affittato nel 1979 e adattato a scuola, le cui

condizioni sono "pietose", denunciano i ge-

nitori. Non ci sono spazi per la didattica e per

i laboratori, non c'è una palestra. Per fortu-

na l'edificio è destinato a chiudere e trasfe-

rirsi in via Camarda. Almeno così pensavano

i genitori, vista la promessa del Presidente

Lorenzotti e la delibera del Consiglio d' Isti-

tuto dello scorso maggio. Invece, ci spiega-

no, a fine giugno si decide, "con un'abile ma-

novra di docenti, Dirigente e componenti del

Consiglio d' Istituto che nel nuovo plesso ci

andrà la scuola di via Città Sant'Angelo". Via

Catignano si trasferirà a sua volta in via Cit-

tà Sant'Angelo, a parte due o tre classi che

dovrebbero andare in via Camarda.

I genitori non ci stanno e chiedono un in-

contro alla dirigente dell'I.C. Castelverde, di

cui fanno parte entrambe le scuole. "Dobbia-

mo risolvere questa cosa prima di settem-

bre. Chiediamo un incontro alla Dirigente,

entro il 3 agosto", spiega Deborah Daniele,

una delle mamme indignate. Ci sono due que-

stioni. La prima è di principio. "La scuola era

assegnata a via Catignano, tra l'altro il Con-

siglio d' Istituto aveva deciso. Siamo stati pe-

nalizzati fin troppo, quell'istituto spetta a noi".

L'altra è più logistica: "Anche volendo, non ci

entrano i nostri bambini nelle aule di via Cit-

tà Sant'Angelo. Possono ospitare 20 ragaz-

zini, noi ne abbiamo per ogni classe dai 25

ai 28: non ci entriamo materialmente", spie-

ga Deborah.

Gregorio Tassone, un altro genitore, spie-

ga: "La Dirigente per iscritto non ha messo

ancora nulla, ma pare che sia un problema

di organizzare le ore ai docenti. Questa non

può essere una scusa per mandare il ples-

so di via Città Sant'Angelo in quello di via Ca-

marda". Come ha scritto il capogruppo Udc

Onorato in una mozione presentata lo scor-

so febbraio in aula Giulio Cesare l'istituto di

via Camarda "è stato progettato e costruito

a sostituzione dei locali di via Catignano". E

allora perchè si è deciso di ribaltare tutto?

Forse per mandare a via Camarda chi fa tem-

po pieno? DAVIDE LOMBARDI

GENITORI INDIGNATI A CASTELVERDE

LARGO ROTELLO: IL NIDO VA AI PRIVATI

LO SCORSO 7 LUGLIO IL SINDACO SI È RECATO IN VISITA ALLE OPERE QUASI ULTIMATE,QUASI TUTTE A SCOMPUTO. IL CENTRO SPORTIVO, L'ASILO IN LARGO ROTELLO E LE SCUO-LE DI VIA ROSCIANO E VIA CAMARDA.

La fognatura principale andava fatta proprio lì, in via Liberti, ma da anni non la si riesce a rea-

lizzare, a causa dei soliti ritardi. Problemi di espropri, problemi di una strada, via Liberti, il fa-

moso 'asse interquartiere', non pronta. Troppi ritardi, troppi intoppi: c'è anche il fatto che lì sot-

to c'è la Collatina Antica, e anche quello è un problema. Ma è inaccettabile che oltre a 36 fami-

glie senza una casa acquistata, in via Liberti ci siano anche molte famiglie a cui non può arriva-

re l'acqua, semplicemente perchè manca la fognatura.

"Due anni fa è stata approvata una delibera con cui in sostanza si dava via Liberti al costrut-

tore per fargli fare i lavori. Ma via Liberti non è stata ancora fatta, e non si può dare l'acqua per-

chè non c'è la fogna", spiega Carmine D'Anzica. A fornire l'acqua a tutte queste case sono delle

pompe di sollevamento. Negli scorsi giorni le pompe di sollevamento sono state potenziate, per

permettere di offrire utenza idrica all'intero piano di zona. "E' solo una soluzione provvisoria, -

dice Carmine - ma senza questo potenziamento molti cittadini avrebbero rischiato di rimanere

senz'acqua potabile a breve". I lavori sono stati pagati da tutte le cooperative che costruiscono

a Castelverde B4: "Ognuno ha dato una quota per il rafforzamento delle pompe. Sono stati chie-

sti i soldi ai cittadini che hanno già pagato". Cose normali, per chi ha avuto la sventura di pren-

dere casa nel piano di zona Castelverde B4. DAVIDE LOMBARDI

“Per l'impegno mostrato e la generosità profusa in difesa

della salute, dell'ambiente e del territorio": così recitava-

no le targhe donate da San Vittorino dedicate a chi si è più bat-

tuto contro la discarica di Corcolle. Ad essere premiati il consi-

gliere Pd Panecaldo, il Comitato Giardini di Corcolle, il Comitato

di Capannelle, e anche noi de 'La Fiera dell'Est'. Un altro premio

spettava a Urbano Barberini, impegnato però al festival 'Salvia-

mo Villa Adriana'. L'occasione per distribuire i premi è stata la terza edizione di 'Boxe al borgo',

una manifestazione di pugilato dilettantistico che si è tenuta lo scorso 21 luglio nella piazza prin-

cipale di San Vittorino. Assieme alla targa è stato consegnato anche un cesto di prodotti biolo-

gici "salvati dalla discarica". Ed è proprio sull'agricoltura a chilometro zero e sul biologico che

pongono l'accento sia Franco Vettori che il vicepresidente del gruppo consiliare del Pd in Campi-

doglio Fabrizio Panecaldo. "Li vogliamo difendere questi prodotti tipici?", esclama Panecaldo, per

poi tornare un attimo sulla battaglia di Corcolle. "Una battaglia vinta dai cittadini, è vero, la po-

litica ha fatto poco. Noi quel poco che potevamo, ossia votare un ordine del giorno contrario al-

la discarica, lo abbiamo fatto". Invita a non abbassare la guardia il consigliere Pd. "Ancora non

è stata trovata una soluzione, e ancora si va avanti con Malagrotta". DAVIDE LOMBARDI

A SAN VITTORINO, PREMIAZIONE PER GLI ANTI - DISCARICA

SUL PIEDE DI GUERRA I GENITORI DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA DI VIA CATIGNANO. IL NUOVO ISTITUTO IN VIA CAMARDA, CHE SPETTAVA A LORO, È STATO ASSEGNATO A VIA CITTÀ

SANT'ANGELO.

NEL CORSO DELLA MANIFESTAZIONE 'BOXE AL BORGO' SAN VITTORINO PREMIA COLORO CHE SI

SONO BATTUTI CONTRO LO SCELLERATO PROGETTO DI UNA DISCARICA A CORCOLLE.

VIA LIBERTI, METTIAMOCI UNA TOPPA

IN ASSENZA DI FOGNE, PER NON RISCHIARE CHE IL PDZ RESTI SENZ'ACQUA, SONO STATE POTEN-ZIATE LE POMPE DI SOLLEVAMENTO CHE GARANTISCONO L'UTENZA IDRICA A CASTELVERDE B4.

Page 13: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 13 ANNO V 13

Ci rivolgiamo al direttore dell'Uot per-

chè con il Presidente Lorenzotti ormai

abbiamo perso le speranze. Ed è un

peccato che Gaetano Altamura, dall'alto dei

130mila euro che arriva a percepire in un

anno con le tasse pagate dai cittadini, si trin-

ceri dietro il silenzio che le regole e la poli-

tica imporrebbero agli uffici. "Per noi parla-

no solo gli atti amministrativi", spiega. Dav-

vero un peccato, noi proprio di quegli atti

amministrativi volevamo parlare.

Perchè in un bando di educativa di stra-

da non si valuta la specificità del progetto e

si valuta 'l'esperienza specifica nella gestio-

ne di centri di aggregazione per adolescen-

ti' (cosa che ha poco a che vedere e che non

era valutata dal precedente bando)? Forse

perchè SS. Pietro e Paolo gestisce centri per

adolescenti mentre, come documentato sul

suo sito e dimostrato dalla loro non risposta

alla nostra domanda in merito, non ha mai

fatto educativa di strada? Perchè l'affidamen-

to per due anni? Perchè, Direttore Altamu-

ra, ha avocato a sé tutta la documentazio-

ne per una ventina di giorni? Perchè il risul-

tato alla Datacoop è stato annunciato così

in ritardo e in maniera così irrituale, con una

telefonata della Dott.ssa Alessandroni? Per-

chè quei punteggi sulla localizzazione? Per-

chè dal bando è scomparso il riferimento a

Ponte di Nona (Case Popolari) ed è rimasto

solo il rifermento a Ponte di Nona? Guarda

caso Datacoop ha una struttura nel cuore

delle famose case colorate, SS. Pietro e Pao-

lo a Ponte di Nona Nuova, in via Luigi Gasti-

nelli. E ancora: è un caso che SS. Pietro e

Paolo lavori parecchio anche in X municipio

(a guida centrosinistra), di cui lei, Direttore,

è stato dirigente Uosecs dal 2008 al 2011?

Perchè è stato stravolto il PRS senza passa-

re dal consiglio con uno spacchettamento

che ha favorito, guarda caso, la cooperativa

SS. Pietro e Paolo? Perchè l'anticipazione di

Amato? E le voci sull'affidamento a SS. Pie-

tro e Paolo, questo per rassicurare i trom-

bettieri del Presidente, sono precedenti alla

pubblicazione del bando. Altamura, insom-

ma, poteva rispondere a tutte queste do-

mande, entrare nel merito, dare spiegazio-

ni dall'alto delle sue competenze tecniche e

procedurali. Poteva fugare i dubbi, ma non

lo ha fatto.

Ci sarebbe poi un' altra questione, più po-

litica, che è l'altra preoccupante faccia della

medaglia di questo bando. Perchè un altro

'scippo' a Ponte di Nona vecchia? Il proget-

to Educativa di Strada aveva la sede opera-

tiva nella zona delle case popolari colorate,

e non a caso. La cosa era prevista dal ban-

do iniziale. Con l'affidamento a SS. Pietro e

Paolo la sede si sposta nella Ponte di Nona

residenziale, in via Gastinelli. In tutto que-

sto fa molto rumore il silenzio della politica,

e fa cattivo gioco un'opposizione che non re-

ma tutta dalla stessa parte. "Scherza coi fan-

ti ma lascia stare i santi", recita un vecchio

adagio. A maggior ragione se quei santi si

chiamano Pietro e Paolo. DAVIDE LOMBARDI

Scherza coi fanti ma lascia stare i santi

Criteri alterati, "tali da garantire qual-cuno rispetto a qualcun altro", "con-clamata e colpevole incompetenza

della commissione esaminatrice", un pro-getto, quello di SS. Pietro e Paolo, che "mil-lanta". E intanto l'Educativa di Strada sisposta dalle case colorate a Ponte di NonaNuova, ennesima beffa per Villaggio Falco-ne.

Perchè ha parlato di un bando su mi-sura?

Loro sullo specifico dell'educa-tiva di strada non hanno la stessanostra esperienza: ma nel bandonon viene valutata la specificità delprogetto, perciò noi anche al ca-pitolo esperienza perdiamo un pun-to. Si valuta l'esperienza nei centri per ado-lescenti e non sulla specificità del proget-to. Poi c'è un affidamento consistente (dueanni) che può mettere al riparo la coope-rativa da eventuali futuri cambiamenti nel-l'amministrazione. In questo bando scom-pare il riferimento a Ponte di Nona zona ca-se popolari, luogo dove era opportuno enecessario l'intervento di strada, e restasolo Ponte di Nona: noi abbiamo una sedealle case colorate, loro nella Ponte di Nonaresidenziale. Sono tutte circostanze chenon ci favoriscono, ma favoriscono SS. Pie-tro e Paolo, che inoltre millanta cose incoe-renti con le risorse economiche disponibi-li. E poi i punteggi...

Ad esempio?La localizzazione: loro documentano una

sede che ancora devono affittare, e hannopreso un punto in più di noi che abbiamouna sede da 272 mq già attiva e in servi-zio da anni. Poi otteniamo due punti in me-no sul personale qualificato impiegato: SS.Pietro e Paolo ha presentato curricula nonoperativi all'interno del progetto. Ad esem-pio una posizione di medico valutata comecurriculum molto buono che non è coeren-

te con la natura di quest'intervento. Non èun intervento di profilo socio - sanitario.Noi non abbiamo messo i nostri ottimi fisi-ci nucleari che operano con Datacoop e ciaiutano nei progetti.

Tutto fatto per favorire SS. Pietro ePaolo?

Non lo so, di certo ha sfavorito noi e fa-vorito loro. Con la Dott.ssa Alessandroni hofatto questo esempio: se qui avesse par-

tecipato il gruppo Abele di Torino,riferimento teorico, intellettuale epratico dell'intervento di strada,avrebbe perso. Loro avrebbero avu-to 0 punti (perchè non gestisconoun centro per adolescenti in VIII)e SS. Pietro e Paolo che non ha fat-

to un giorno di educativa di strada qui neavrebbe presi 16. Sono rimasti ammutoli-ti. E poi bisogna finirla con la cattiva pras-si di frequentare le parrocchie del munici-pio, tecniche e politiche, prima dei bandi.E' una prassi che non mi piace, noi non ab-biamo mai avuto questo modo di agire.

Sta dicendo che SS. Pietro e Paolofrequenta la parrocchie amministrati-ve?

C'è evidenza di queste cose, ci sono ri-scontri. Lo stesso assessore che segnala lavittoria in anticipo evidenzia un problema.E' da allora che noi ci siamo allertati, cheabbiamo capito che la partita avrebbe as-sunto contorni diversi, in cui gli interessisarebbero stati forti. Che poteva essere, inqualche modo, una partita alterata.

E adesso?Intanto partiamo col ricorso al Tar, e ve-

rifichiamo se è configurabile un'ipotesi dialterazione dei bandi e quindi turbativad'asta. Nel caso andremo anche in Procu-ra. E comunque chiederemo una sorta diravvedimento operoso al municipio, la leg-ge ne prevede la possibilità.

DAVIDE LOMBARDI

LE DOMANDE SENZA RISPOSTA CHE VORREMMO RIVOLGERE AL DIRETTORE. L'ENNESIMO

'SCIPPO' A PONTE DI NONA VECCHIA, CON IL SERVIZIO EDUCATIVA DI STRADA CHE

PASSA DALLE CASE COLORATE A PDN NUOVA.

BASTA TAGLI A VILLAGGIO FALCONE

LO SCORSO 13 LUGLIO IL MOVIMENTO AR-TICOLO Ø ORGANIZZA UNA SERIE BLOCCHISTRADALI SULLA PRENESTINA ALL'ALTEZZA DIVIA DELLA RISERVA NUOVA. CONTRO I TAGLISUL SOCIALE, CONTRO IL DIMEZZAMENTO DELCENTRO FAMIGLIA E LO SPOSTAMENTO DELL'EDUCATIVA DI STRADA.

Prenestina bloccata contro i tagli a Vil-laggio Falcone. E' successo lo scorso

13 luglio: la chiamata alle armi è stata delMovimento Articolo Ø , hanno risposto laDatacoop,la Cospe-xa, il Co-mitato NoMaster-plan, il Co-mitato Ca-se Popola-ri Colle degli Abeti e ragazzi di Villaggio Fal-cone.

Una trentina di manifestanti ha decisodi scendere in strada e bloccare (con bre-vi blitz uno dietro l'altro, per evitare unblocco permanente che avrebbe certamen-te attirato sul posto le forze dell'ordine) laPrenestina all'incrocio di via della RiservaNuova. Già, perchè di tagli a un quartierestiamo parlando, anche se i trombettiericibernetici del Presidente negano.

Prima si spacchetta, con un atto di Giun-ta, il bando per il centro famiglia, e 120mi-la euro si spostano da Villaggio Falcone alcasilino. Poi, con un metodo ancora più sub-dolo (è bastato togliere dal bando la dici-tura 'Case Popolari' accanto a Ponte di No-na) altri 100mila euro vanno da VillaggioFalcone a Ponte di Nona Nuova. 120milapiù 100mila fanno 220mila euro in menoin una zona già disagiata come Ponte diNona Vecchia.

Ma quando si cerca di difendere l'indi-fendibile anche la matematica può diven-tare un'opinione. 'Vogliamo i servizi'; 'Nonsiamo cittadini di serie B, difendiamo i no-stri diritti e quelli dei nostri ragazzi'; 'Casepopolari Ponte di Nona: serve il sociale, mail centrodestra lo elimina'; e ancora, 'Lo-renzotti dà il colpo di grazia a Ponte di No-na, vergogna'; 'Lorenzotti massacra il so-ciale a Ponte di Nona'.

Un blocco permanente non autorizzatonon si può fare, per questo i circa 30 ma-nifestanti hanno fatto dei veri e propri blitzda un minuto circa, a intervalli abbastan-za brevi. Di persone in strada bisognereb-be portarne 200, 300, 500: non si può con-tinuare a chinare la testa mentre il pro-prio territorio subisce un vero e propriomassacro. DAVIDE LOMBARDI

MARIO BATTISTI: "CRITERI DEL BANDO ALTERATI"

ABBIAMO INTERVISTATO IL PRESIDENTE DELLA DATACOOP, A CUI È STATO TOLTO L'AFFIDAMEN-TO DELL' EDUCATIVA DI STRADA A PONTE DI NONA IN FAVORE DELLA COOPERATIVA SS. PIETRO

E PAOLO.

Il progetto presentato da SS. Pietro e Paolo"millanta cose incoerenti con le risorse econo-

miche a disposizione", sostiene il Presidente del-la Datacoop Mario Battisti. A partire dai curricu-la, con la presentazione di una posizione di me-dico valutata molto positivamente, ma che, spie-ga Battisti, "è incoerente con la natura di questointervento, che non è di tipo socio - sanitario".Medico tra l'altro non menzionato fra le spese delpersonale nel preventivo economico di SS. Pie-tro e Paolo. Possiamo continuare con i mezzi ditrasporto: "Ss Pietro e Paolo ne presenta addirit-tura tre, mentre Datacoop usa da tempo un fur-goncino.

Come fanno a rientrare nelle spese di carbu-rante?", si chiede Mario Battisti. E in effetti nelpreventivo di SS. Pietro e Paolo non c'è tracciadelle spese per il carburante. Difficile fare edu-cativa di strada senza spendere un euro di ben-zina, a meno che non si decida di presentare treauto nel progetto e poi andare in giro a cavallo.In totale nel preventivo economico di SS. Pietroe Paolo ci sono quasi 90mila euro fra personalee altri costi, e c'è un 10% di costi di gestione.

"Decisamente elevato; - spiega Mario Battisti -ammonta a 8.971 euro contro le circa 800 (me-no del 2%), del preventivo di Datacoop". Conl'Iva al 4% si arriva ai 102.630 euro annuali delbando.

Ma il vero giallo è quello dei locali. "Datacoopne ha uno già operativo da anni di oltre 250 mq;SS. Pietro e Paolo ne presenta uno ancora da pren-dere in affitto e arredare, da 60 mq circa. E gua-dagna un punto anche sul fattore localizzazione".Senza contare il fatto che noi pochi giorni fa, vo-lendo, avremmo potuto prendere in affitto quellocale sul quale, ci spiegano dall'agenzia, c'è unatrattativa in corso ma non è conclusa.

Nulla di male nell' individuare un locale di cuinon si è in possesso, ma se noi lo avessimo pre-so in affitto dove sarebbe andata SS Pietro e Pao-lo? E, soprattutto, su che basi la commissione esa-minatrice valuta migliore un locale non ancora ar-redato e attrezzato, e per di più 4 volte più pic-colo del suo concorrente? E poi, sarà per favori-re alcuni a scapito di altri che i bandi da un po' ditempo a questa parte non passano più per la Com-missione Politiche Sociali? DAVIDE LOMBARDI

Alla manifestazione del Movimento ArticoloØ contro i tagli al sociale a Ponte di Nona

c'erano anche alcuni esponenti dell'opposizio-ne municipale e regionale, tra cui Scorzoni eGrasso (Partito Democratico), Natali e Catrac-chia (Federazione della Sinistra), Nicodemi(Unione di Centro), Mattei (Lista Civica). Scor-zoni parla senza mezzi termini di "massacro" poiché, secondo il consigliere, è il ter-mine "più adatto per Ponte di Nona" dal momento che "questa giunta in quattro an-ni e mezzo non ha prodotto assolutamente niente e le poche cose che c'erano statentando di smantellarle. Mi sembra che la protesta dei cittadini sia una corretta eresponsabile reazione". Il suo collega di partito Grasso definisce le decisioni dellamaggioranza "miopi" perché "Ponte di Nona è un quartiere ad alto disagio sociale enon può diventare il pozzo del territorio".

Sulla stessa linea d'onda Roberto Catracchia (FdS) che incalza duramente l'am-ministrazione municipale ricordando una lettera datata 28 giugno 2012 inviata al-l'amministrazione locale "per chiedere la legittimità degli atti sul Piano RegolatoreSociale che il Municipio sta conducendo. Il Campidoglio ha risposto chiudendosi nelmutismo. Lorenzotti e Alemanno si stanno rendendo irresponsabilmente artefici diuna riduzione dei fondi sul sociale in questo Municipio". Anche Nicodemi (Udc) giu-dica severamente l'operato della maggioranza: "Un'azione vigliacca quella di dimez-zare i fondi per il centro famiglia. Hanno di fatto modificato senza passare per il Con-siglio il Piano Regolatore Sociale. Abbiamo bisogno di politici seri e competenti perle politiche sociali in questo territorio". Mattei (Lista Civa) commenta: "Lorenzotti èassente ingiustificato su tutte le cose che riguardano il sociale. Celli e Scorzoni ave-vano investito in questa zona lui è distruggere tutto". MARCO PICCINELLI

MILLANTA E VINCIL'OPPOSIZIONE DICE NO AI TAGLI A PONTE DI NONATRE AUTO E NEANCHE UN EURO DI BENZINA; IL CURRICULUM DI UN MEDICO, "INCOERENTE" CON IL PROGET-TO. IL GIALLO DEI LOCALI: DATACOOP PERDE UN PUNTO CON UN LOCALE QUATTRO VOLTE PIÙ GRANDE.

ALLA PROTESTA ORGANIZZATA DAL MOVIMENTO ARTICOLO Ø PARTECIPANO

ANCHE FDS, PD, UDC E LISTA CIVICA.

Page 14: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

PRENESTINO - COLLATINONUMERO 13 ANNO V14

Èstata indetta il 12 luglio scorso l'as-

semblea pubblica che ha visto la par-

tecipazione dei cittadini, all'interno

dei locali del Centro Anziani di via Avella, a

Colle Prenestino.

A coordinare la discussione c'erano il Pre-

sidente del Comitato Oriano Rebiscini e il

Vicepresidente Severino Di Stefano. Ospi-

te dell'assemblea il Consigliere comunale

Dario Nanni. Argomento dell'incontro il pro-

blema della viabilità sulla via Prenestina.

All'origine dell'incontro, il progetto di una

rotatoria attraverso lo stanziamento pub-

blico del valore di 900 mila euro.

Già mesi addietro, infatti, era stato pre-

sentato il progetto di una rotatoria che per-

mettesse una più rapida circolazione dei

veicoli con una proporzionale riduzione del

traffico.

Il costo della spesa sarebbe coperta da

un finanziamento già disponibile nelle cas-

se comunali. Nel corso dell'Assemblea pe-

rò il consigliere Nanni è intervenuto per

chiedere alla cittadinanza la delega di po-

ter presentare la proposta di un altro pro-

getto che risolverebbe del tutto il grande

problema della viabilità Prenestina.

"Quello della rotatoria darebbe l'illusio-

ne di una maggiore viabilità. I tecnici dico-

no che la rotatoria servirebbe solo a far de-

fluire il traffico e non ad eliminarlo.

Per fare questo il progetto dovrebbe es-

sere un altro. Ovvero una nuova strada che

parta dopo lo svincolo di via di Torrenova,

attraversi il quartiere dall'interno e ricon-

duca alla via prenestina con il senso unico

di marcia in direzione centro, solo per quel

tratto di percorrenza".

Un progetto che costerebbe intorno ai 4

milioni di euro. Bisognerà ora aspettare che

passi agosto per sapere qualcosa di più pre-

ciso solo a settembre. STEFANIA PANETTA

Lunghezzina chiede opere e riqualificazio-

ne da tempo: è solo uno dei tanti quar-

tieri abbandonati del versante prenestino.

Chiede, intanto, la riapertura del quartiere

di Largo Montenerodomo, che dovrebbe av-

venire a settembre.

Così, nel corso della visita a Castelverde,

Antonio Cataldi dell'associazione Roma Ur-

be ne ha approfittato per fermare il sindaco

Alemanno e Marco Di Cosimo. "Abbiamo or-

ganizzato un incontro pubblico con i cittadi-

ni - spiega Antonio Cataldi - per il 7 settem-

bre". Altro problema è la bonifica dell'area

abbandonata nella cava dei Selci: "Abbiamo

raccolto 900 firme per ottenerla, ad Aleman-

no l'ho detto. - continua Antonio - Non glie-

le ho portate lì perchè preferisco portarle al

Campidoglio. Ora sto aspettando la chiama-

ta del segretario del sindaco, che mi

ha detto che voleva le firme". L'asso-

ciazione Roma Urbe è particolarmente sen-

sibile ai temi ambientali, e a Lunghezzina

non c'è solo la cava dei Selci, c'è anche la

questione Ama. "Chiediamo l'avvio del ser-

vizio regolare dell'Ama: mi hanno detto che

con il piano ferie è difficile, e poi c'è la soli-

ta storia che le aree non sono del

comune. Per questo qui è uno schi-

fo", dice Antonio. Insomma, tanti

problemi, ma per Antonio Cataldi

l'impegno a partecipare ad un incontro pub-

blico è una 'piccola ma significativa vittoria'.

"E' comunque una buona notizia, è un im-

pegno: quando facciamo gioco di squadra si

raggiungono i risultati", chiude.

DAVIDE LOMBARDI

Respinto il ricorso dei Comitati Rifiuti Zero Riano e Corcolle: la gestione dei rifiuti non

tornerà in mano agli enti locali. Confermato il commissariamento dunque, e conferma-

to il commissario Goffredo Sottile. La scelta dei giudici del Tar è motivata proprio con il re-

cente cambiamento nella struttura commissariale, con il fatto che le scelte del Prefetto Pe-

coraro non sono più attuali. Il provvedimento d'occupazione di Riano è stato revocato, l'au-

torità di bacino ha detto no a Corcolle: vengono meno dunque le basi sulle quali i comita-

ti avevano fatto il loro ricorso.

Sul sito che dovrà ospitare la discarica del post - Malagrotta è ancora buio pesto: forse

tutti hanno le bocche cucite, basta tirare fuori un nome per scatenare un comitato. Il mi-

nistro Clini invece ce l'ha sempre di più con gli enti locali, tutti e tre: "Si astengano dall'in-

tervenire sui siti proposti, hanno detto che non sono in grado di scegliere e per questo c'è

un commissario, lo lascino lavorare". E a proposito di Clini: c'è sempre il suo piano per Ro-

ma, per raggiungere il 50% di differenziata nel 2014. Perchè nessuno, né Comune né Pro-

vincia né Regione, lo ha ancora sottoscritto? DAVIDE LOMBARDI

Sono partiti i lavori per la realizzazione del-

l'asilo nido da 60 posti che la Master En-

gineering doveva costruire nell'ambito della

convenzione del centro commerciale Roma

Est. La mat-

tina del 10

luglio c'era

Di Cosimo

personal-

mente a

porre la pri-

ma pietra

dell'asilo che

nascerà in via Luigi Crocco, a due passi dal

presidio della C.r.i. e dalle 94 case assegna-

te qualche mese fa agli anziani nelle gradua-

torie per le case popolari.

"L'amministrazione Alemanno dà l'enne-

sima risposta positiva a un quadrante della

capitale che per fin troppo tempo ha patito

una forte carenza di servizi alla cittadinan-

za", è il commento del Presidente della Com-

missione Urbanistica. "Alle politiche insen-

sate del passato, irrispettose delle esigenze

dei residenti dei versanti nelle periferie, -

continua Di Cosimo - rispondiamo con atti

concreti capaci di dare nuove certezze ai cit-

tadini: l'asilo, previsto dalla convenzione ur-

banistica M2 e finanziato come opera a scom-

puto, è fondamentale per Ponte di Nona e

una volta terminato potrà accogliere 60 bam-

bini".

Toni un po' troppo trionfalistici per un ni-

do da 60 posti che la Master Engineering do-

veva realizzare da tempo: la Dia risale a giu-

gno 2010. Ma tutto fa brodo nell'emergen-

za attuale, e ben venga quest'asilo che, stan-

do alle previsioni dei responsabili dei lavori

e stando a quanto scritto sul cartello di can-

tiere, potrebbe alleviare le sofferenze del

quartiere già dall'anno scolastico 2013 - 2014.

La data di fine lavori è infatti prevista per il

30 marzo 2013. DAVIDE LOMBARDI

Spettabile redazione,ora che non sono più Presidente del CSA

N.PONTE DI NONA ma solo Presidente dell' As-sociazione G.I.O.S.E. posso far sentire la miavoce forte e chiara in nome e per conto di tut-ti gli iscritti e simpatizzanti con i quali abbia-mo valori condivisi.

Parliamo di politica e veniamo alle note do-lenti della politica dell'VIII Municipio rappre-sentato da una destra prevaricatrice, da uncentro composto da ignavi e da una sinistrache dovrebbe essere al servizio del cittadinoche è a mezzo servizio per mancanza di forzaelettorale. Noi in qualità di rappresentanti delC.S.A. abbiamo preso le distanze, allontanan-dola, dalla politica del potere.

Ci siamo adoperati, noi cittadini, a tutela-re quello che sarebbe divenuto il nuovo Pre-sidente del C.S.A. Gino Antonini ribadendocolpo su colpo tutti i tentativi di danneggiar-lo, da parte della politica del potere che hautilizzato tutti i mezzi a disposizione per nonfarlo eleggere, coadiuvata da alti dirigenti diquesto Municipio e pertanto lo abbiamo invi-tato pubblicamente ad essere il presidente ditutti gli iscritti e a non prendere le distanzedalla maggior parte dei suoi elettori che glihanno consegnato il centro e l'associazioneC.S.A. formata a suo tempo non con i soldidel comune ma bensì frutto delle capacità deldirettivo precedente su un piatto d'argento,per seguire la volontà di quei pochi, a dire ilvero, pusillanimi e infingardi che tentano difagocitarlo, altrimenti non volta pagina machiude un libro consegnando di fatto il centroalla politica del potere.

Loro certe cose non le sanno, in quanto di-messisi subito, a suo tempo, da 2 anni non so-no entrati più al centro ed è per questo che lo

diciamo pubblicamente. Il termine amico erain uso nella vecchia Democrazia Cristiana edio sono un vecchio socialista, ora solo vecchio,con Scorzoni e Cremonesi, come li chiama lei,abbiamo avuto in questi ultimi tre anni solorapporti istituzionali, anche se a dire il vero noiabbiamo guardato sempre con attenzione l'ope-rato politico dell'onorevole Scorzoni, anche selui non lo sa e ne abbiamo un' alta considera-zione, politico di intuito, lungimirante, di po-che parole e molti fatti, riconosciuto da noi arappresentare la politica del servizio nell'VIIImunicipio ed è per questo che lo invitiamo aprendere coraggio e spezzare quelle cateneche legano gli interessi di tutte le caste di que-sto Municipio per poter poi curare gli interes-si di tutti i cittadini, sia essi italiani che stra-nieri, con interventi veloci ed efficaci, lui ci met-ta il coraggio e porti il cuore oltre l'ostacolo,noi cittadini gli daremo la forza del consenso.

Come associazione G.I.O.S.E., a settembre,inizieremo una raccolta di firme tendente adabbattere tutte le barriere architettoniche esi-stenti nell'VIII municipio. Politicamente par-lando, stiamo prendendo in seria considera-zione, visto che il gruppo acquista consisten-za numerica ogni giorno che passa, di porta-re all'VIII municipio un nostro consigliere scel-to dai cittadini che possa aiutarci a battere ilpotere e l'antipolitica che è al servizio del po-tere. La politica deve prendere atto, qualoranon lo avesse ancora capito, che nell'VIII mu-nicipio è nato un gruppo antagonista, non aquesto o a quel politico, sarebbe riduttivo, maalla politica del potere per il potere. Dobbia-mo ridare ai cittadini l'entusiasmo e la dignitàche è stata mortificata e tolta, loro malgrado,dal potere per asservirli.GIOSE FERRARA

LUNGHEZZINA: ROMA URBE OTTIENE

UN'ASSEMBLEA PUBBLICA CON DI COSIMO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

CONVENZIONE M2, LA PRIMA PIETRA PER L'ASILO NIDO

RIFIUTI: RESPINTO IL RICORSO DEI COMITATI

SONO COMINCIATI IL 10 LUGLIO, CON LA POSA

DELLA PRIMA PIETRA, I LAVORI PER L'ASILO NI-DO VICINO AL CENTRO COMMERCIALE ROMA EST.

Assemblea pubblica a Colle PrenestinoTEMA DEL GIORNO IL PROBLEMA DELLA VIABILITÀ SU VIA PRENESTINA.

FERMATO A CASTELVERDE NEL CORSO DELLA SUA

VISITA COL SINDACO ALEMANNO, IL PRESIDEN-TE DELLA COMMISSIONE URBANISTICA PRENDE

L'IMPEGNO PER IL 7 SETTEMBRE.

AVANTI COL COMMISSARIAMENTO. IL TAR HA RESPINTO IL RICORSO DEI COMITATI CHE CHIEDEVANO

IL RITORNO AGLI ENTI LOCALI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI.

Antonio Cataldi, Ass. Roma Urbe

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 13 ANNO V16

Il secondo tempo c'è stato, ma la sen-

sazione è quella di essere ancora fermi

all'intervallo. In attesa, seduti sulle pol-

troncine e con la scatola dei pop corn an-

cora piena.

Perchè delle famose rispo-

ste che gli amministratori

dovevano portare ai cittadi-

ni ne sono arrivate ben po-

che. Cambiano gli interpre-

ti intanto: De Palo se l'è da-

ta a gambe, la stessa Colo-

simo proprio non si poteva

presentare dopo la figuraccia sui locali Ater

(ma di questa storia parleremo a parte). Di

Alemanno e delle istituzioni del Municipio

neanche a parlarne, così per la maggioran-

za a metterci la faccia sono Mancuso e Di

Cosimo.

I comitati e i cittadini si aspettano rispo-

ste, ma la sensazione è quella di assistere

ad una passerella politica. Sulle aule di via

Prampolini il Municipio non si è mai attiva-

to, difficile si faccia in tempo; sui locali Ater

l'interesse della Colosi-

mo si è rivelato un bluff.

Le stesse scuole di Ca-

stelverde difficilmente

apriranno a settembre.

E quando Scorzoni lo di-

ce chiaro e tondo Di Co-

simo fa i debiti scongiu-

ri rivolgendosi ai gioielli di famiglia.

Nanni porta le sue carte, i suoi OdG e le

sue richieste. "Io ho preso degli impegni,

non sono né Assessore né Presidente di

Commissione, sono un consigliere d'oppo-

sizione. Ho presentato due OdG da discu-

tere in bilancio, che chiedono soldi per una

scuola a Colle degli Abeti e per un prefab-

bricato; e altri due per verificare la possi-

bilità di acquistare dei locali idonei a esse-

re usati come aule. Vedremo in bilancio".

Di Cosimo parte da quello che lui ritiene

il vero problema, ossia Colle degli Abeti, e

non certo per colpa dei colleabetini. Colpa

di chi ha concepito una 167 con scarsa den-

sità abitativa, per cui "non si potranno mai

fare opere di urbanizzazione secondaria".

Rivendica le scuole quasi pronte (la mag-

gior parte a scomputo, o anche con finan-

ziamenti del centrosinistra). Prospetta una

procedura d'urgenza per provare ad aprire

a settembre le scuole di Castelverde. E tor-

na su Colle degli Abeti: "C'è una conven-

zione con Caltagirone che porta quasi 2 mi-

lioni di oneri. Abbiamo chiesto, anche for-

malmente, di realizzare una scuola anziché

una strada . E' ovvio che un imprenditore

preferisce fare la strada, perchè ha un mar-

gine di guadagno maggiore, ma credo che

riusciamo a convincerlo". La scuola sareb-

be una materna, nell'area sotto via Mejo de

Gnente.

Insomma: le risposte sull'emergenza non

sono arrivate. Niente prefabbricati, niente

aule in via Prampolini (a meno di un mira-

colo), niente locali Ater perchè la maggio-

ranza se n'è bellamente infischiata. Mentre

si fa sempre più difficile l'apertura a set-

tembre delle scuole di Castelverde.

La buona notizia è sul nido Oscar Rome-

ro, che a settembre aprirà. E quel che è

peggio è che in questa situazione la mag-

gioranza non si impegna a metterci un po'

di soldi per realizzare una scuola. "Non ci

sono", ovviamente.

Per le scuole, perchè per acquistare l'im-

mobile di Casa Pound i soldi ci sono. Così

come ci sono per le assunzioni allegre, per

le super - convention del sindaco Aleman-

no e per le luminarie natalizie in via del Cor-

so. Persino per l'estate romana a Borghe-

siana... DAVIDE LOMBARDI

DOPO L'ASSEMBLEA DEL 18 MAGGIO, A DISTANZA DI QUASI DUE MESI, L'AMMINISTRA-ZIONE DOVEVA PORTARE RISPOSTE. DOVEVA...

Cinecittà, un pezzo di storia del Paese, la location per ec-

cellenza del cinema italiano, sta per essere smantella-

ta per creare il solito super - albergo con parcheggi, pisci-

na, e chi più ne ha più ne metta.

Questo il progetto di Luigi Abete, amministratore dele-

gato di Cinecittà Spa e fratello di Giancarlo, Presidente del-

la Figc. Un pezzo di storia italiana sommerso da metri cu-

bi di cemento, insomma: un'operazione a cui si oppongo-

no, manifestando e oc-

cupando , i lavoratori.

Manuela Calandrini, ad

esempio: lei lavora a

Cinecittà Studios, il pro-

getto di Abete preve-

de anche un spacchet-

tamento dei lavorato-

ri, che vanno a finire in

multinazionali americane o in società che si occupano di

centri commerciali.

"Siamo in sciopero dal 4 luglio e occupiamo perchè si de-

cide di smantellare un pezzo di storia italiana. Abete vuo-

le costruire all'interno del sito un albergo da 200 stanze,

parcheggi sotterranei, un ristorante, una piscina. E tre me-

si fa ha reso nota la seconda parte del suo progetto, quel-

la che prevede la vendita e l'affitto dei lavoratori a terze

società. Siamo circa 220: una parte va a una multinazio-

nale americana, in affitto, le maestranze vanno a finire in

un'altra società creata da Abete, una società che si trova

sulla Pontina ed è specializzata in parchi a tema e centri

commerciali. Ci sono poi una ventina di licenziamenti, e cir-

ca 40 persone rimarrebbero qui nel sito, a fare cosa non si

è capito bene. Ma al di là del posto di lavoro, non possia-

mo rassegnarci al fatto che si possa fare un'operazione del

genere con un pezzo dello Stato, un pezzo di storia italia-

na".

Abete e soci sono solo gestori: i terreni e gli immobili so-

no dello Stato, tra l'altro quando il sito fu affidato c'era il

vincolo a mantenere la vo-

cazione cinematografica.

Quello che chiedono i la-

voratori è che "lo Stato in-

tervenga sulla vertenza,

perchè è chiaro che l'obiet-

tivo finale è la speculazione". Intanto le procedure per quan-

to riguarda i lavoratori si sono concluse: tutti potrebbero

ricevere da un momento all'altro la lettera. Mentre un al-

tro pezzo di storia italiana sta per essere sommerso di ce-

mento, con la compiacenza delle autorità che dovrebbero

preservarlo. DAVIDE LOMBARDI

Alle 17 e 30 di sabato 7 luglio al Parco dell'Acqua e delVino, nel quartiere di Prato Fiorito, si sono svolti i fe-

steggiamenti di fine centro estivo. "Al termine di ogni pro-getto organizziamo i festeggiamenti.

Questa volta si tratta del centro estivo, che si è conclu-so dopo 15 giorni - ci spiega Bruno Baroni , Presidente del-l'Associazione Pro Prato Fiorito- il Parco dell' Acqua e del Vi-no è stato rimesso a disposizione del quartiere a seguito diuna caccia al tesoro nel corso della quale trovammo 12 bu-stine di polvere bianca nascoste fra le erbacce. L'unico mo-do che avevamo, per conferirgli dignità e non lasciare cherimanesse un ricettacolo di delinquenza era ridarlo alla cit-

tadinanza del quartiere.Di lì è prima nata l'idea'Incontriamoci in Casetta',riprendendo l'espressioneche usavamo per darci ap-puntamento all'interno delparco, poi abbiamo cominciato a mettere su l'impalcaturadella nostra associazione,avendo ottenuto la concessionedello spazio da parte del Municipio.

Dal 2008 diamo vita ad una serie di attività che miranoall'aggregazione sociale del quartiere. Gli abitanti ci sosten-gono in ogni modo. Tutto questo serve a creare comunio-ne fra la gente, bambini e anziani". Come dire dove non ar-riva la circoscrizione, la periferia fa da sé!

STEFANIA PANETTA

FESTEGGIAMENTI A PRATO FIORITOAL PARCO DELL'ACQUA E DEL VINO L'ASSOCIAZIONE PRO PRA-TO FIORITO CONCLUDE IL CENTRO ESTIVO

OCCUPY CINECITTÀI LAVORATORI IN FIBRILLAZIONE CONTRO IL PROGETTO DI

ABETE, CHE PREVEDE UN ALBERGO DA 200 STANZE CON PAR-CHEGGIO SOTTERRANEO NEGLI STUDIOS. E CHE SPACCHETTA

I LAVORATORI, TRASFERENDOLI IN MULTINAZIONALI O IN SO-CIETÀ CHE SI OCCUPANO DI TUTT'ALTRO.

Ponte di Nona e scuole, assemblea parte II

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TORRI NUMERO 13 ANNO V 17

Itecnici della Romeo non venendo a ca-

po di niente, hanno visto nelle fontane

la causa più probabile della perdita. Chiu-

se le fontane si sarebbe dunque dovuta con-

tenere la perdita. Che invece è ancora li, ed

è causa di una pozza che per gran parte del-

l'anno occupa il vano dell'ascensore, provo-

cando muffa sulle pareti e uno stato d'an-

sia continuo, legato al fatto che l'ascensore

è soggetto ad un sistema elettrico alla mer-

cé di acqua e umidità.

La signora V.G. che abita al dodicesimo

piano della torre in questione denuncia con

rabbia e intolleranza una situazione che si

ripropone immutata negli anni. Tolto l'ec-

cesso di acqua dovuto alla perdita menzio-

nata però, anche la torre di via dell'Archeo-

logia ha un problema con la pompa idrauli-

ca che dovrebbe permettere il rifornimento

fino all'ultimo dei quattordici piani.

Delle tre pompe presenti una sola è fun-

zionante, quella che dovrebbe essere la pom-

pa di emergenza. "La Romeo manda i tec-

nici solo per fare foto su foto. Si realizzano

i book", dice con rabbia la signora V. che è

testimone di un'incuria e di una cattiva ge-

stione che durano ormai da trent'anni. Tren-

t'anni di abbandono e di mancata manuten-

zione che sono la causa degli allagamenti,

dell'invecchiamento del cemento che cade

via a toppe, della presenza di muffa, di spac-

cature sulle pareti, tra le mattonelle dei bal-

latoi, delle tettoie. Come se non bastasse,

anche gli areatori che servono i bagni cie-

chi degli appartamenti sono rotti; questa

circostanza, unita alla mancata disinfesta-

zione, sarebbe la causa di potenziali vespai

che periodicamente si creano all'interno del

sistema di areazione. Ulisse Muglia, abitan-

te della torre che versa in condizioni di sa-

lute critiche, porta su di sé tutti i segni del

disagio. Dopo aver subito un trapianto di

polmoni e costretto a far uso della bombo-

la di ossigeno, lamenta le condizioni che è

costretto a subire nel suo appartamento:

continua umidità e rumori dovuti a quell'uni-

ca pompa che lavora incessantemente.

"Qui ce la dobbiamo vedere noi, come e

quando possiamo. Se aspettiamo l'interven-

to della Romeo stiamo freschi", dice scon-

solato Antonio Ercolani, mentre arrampica-

to sulla sua sedie cerca di risistemare il por-

tone di ingresso. LUCIA BRAICO

Collegamento, ristrutturazione dell'esi-stente, creazione di spazi di relazione,

reinserimento sociale, verde e sostenibilitàecologica.

Sono alcune delle parole d'ordine con cuiFrancesco Montillo - urbanista del comita-to No Masterplan - e alcuni studenti del Di-partimento di Architettura de La Sapienza- guidati dalla Professoressa Domizia Man-dolesi - hanno presentato le rispettive pro-poste di riqualificazione per Tor Bella Mo-naca, in un incontro che si è tenuto lo scor-so 24 luglio nel parco di via dell'Archeolo-gia. "Perché da via dell'Archeologia biso-gnerebbe ripartire e ragionare con chi usala testa", ha spiegato MariaVittoria Molina-ri, Presidente del comitato di quartiere Nuo-

va Tor Bella Monaca, fra i promotori dell'in-contro. Stando alle carte, infatti, "non c'èalcun intervento di riqualificazione né trac-cia di abbattimento per l'R8: c'è solo l'arri-vo di nuovo suolo edificabile" ha il-lustrato Francesco Montillo. Le pro-poste sono frutto di un percorso didialogo e partecipazione della cit-tadinanza: il Ce.s.p.p., i comitati diquartiere, i Blocchi Precari Metro-politani per il progetto dell'ingegne-re; il comitato di quartiere ma an-che altre sette università italiane tracui gli studenti de La Sapienza. Quel-la di Montillo è incentrata su unagrande fattoria sociale e aziendaagricola di produzione biologica chevalorizzi il verde ma assicuri ancheil reinserimento lavorativo della fasce so-ciali basse del quartiere.

Quella degli studenti si basa sull'utilizzodell'agricoltura attraverso la creazione di or-ti urbani, sulla creazione di una linea di tra-sporto leggera, sul rimodellamento senzaaumento delle cubature, sul risparmio ener-getico. In entrambi i casi, proposte volte alegare l'urbanistica al sociale e ad imple-mentare i desideri degli abitanti del quar-tiere. Ma, soprattutto, alternative alla sven-dita del patrimonio pubblico e alla specula-zione dei privati. L'incontro si è svolto a po-chi giorni dall'attacco che il sindaco ha in-dirizzato ai movimenti che non "voglionodemolire Tor Bella Monaca ma tenerla cosìperché è bella". "La verità è che Aleman-no - ha replicato Maria Vittoria Molinari -

ha sempre rifiutato il dialogo con icittadini che avevano proposte al-ternative perché non accetta un con-traddittorio". Contraddittorio, impe-dito anche agli studenti. "Quandoabbiamo presentato i progetti all'Ei-re di Milano, davanti ad Alemanno,non c'è stata possibilità di discute-re: ci hanno chiesto di collaborare

ma solo su quello che volevano loro" ha rac-contato la Professoressa Mandolesi.

Nel frattempo, il 30 luglio scadranno i ter-mini per la presentazione delle proposte peril progetto di variante all'intervento n. 1 delPRU di Tor Bella Monaca. Un intervento perun'area compresa fra via Laerte e via del-la Tenuta di Torrenova che avverrà, a diffe-renza del progetto originario, con il finan-ziamento dei privati e, grazie alla delibera74/2011 della Giunta Alemanno andrà aconsumare ancora una volta suolo agrico-lo. L'ennesima operazione di facciata - unacommissione tecnica ha già stabilito l'incre-mento delle cubature concesse ai privati -di una Giunta la cui sola cartuccia è finge-re che le istanze e le proposte dei cittadininon ci siano. SILVIO GALEANO

TOR BELLA MONACA, LE PROPOSTE ESISTONO

Via dell’Archeologia, Torre 1 chiama Romeo!ALLA TORRE 1 DI VIA DELL'ARCHEOLOGIA 241 PERDITE D'ACQUA E DISAGI PER I CITTADINI.

Èdavvero un peccato vederla così. La Tor-

raccia accantonata in un angolo e per

niente valorizzata, i calcinacci scaricati da

chissà chi, l'erba incolta. Parliamo dell'area

compresa fra via Palmiro Togliatti e via Ca-

silina in cui si staglia la storica torre di Cen-

tocelle, eretta nel XII secolo.

Una zona a cui bisognerebbe dare valore

e ricca di memoria. Una zona, già mortifica-

ta, tempo addietro, dall'installazione del Tea-

tro Tenda. Rimosso, dopo il sequestro per

presunti abusi edilizi su interessamento dal-

l'allora ex vice presidente dell'VIII Municipio,

Annamaria

Addante e

con il parere

favorevole

del Consiglio

di Stato e del

Tar del Lazio.

Buona parte

di quel terreno è di proprietà dell'Azienda

Territoriale per l'Edilizia Residenziale - l'Ater

- e, stando al Piano Regolatore, sarebbe de-

stinato a verde e servizi pubblici di livello lo-

cale. A quanto ci risulta, l'azienda nel 2009

ha deliberato per assegnare l'area alla coo-

perativa sociale Zoe che si dovrebbe preoc-

cupare di riqualificare il terreno, in totale sta-

to di abbandono, e allestire un parco pub-

blico. Dando lavoro, al tempo stesso, ad ex

detenuti per aiutarli nel reinserimento post-

carcere.

Ad oggi, però, è stata realizzata solo la re-

cinzione e, qui e là lungo l'area, appaiono

alcuni segni di bonifica, forse anche di livel-

lamento - ci chiediamo se sia a norma - del

terreno. Per quanto al di là della stacciona-

ta, si scorgano anche detriti depositati ma-

gari irregolarmente e ricoperti un po' alla

carlona. Certo è che, in merito alla zona, bi-

sogna rimanere vigili e prestare una parti-

colare attenzione poiché su di essa pesano

tre vincoli. Il primo è di rispetto di acque

pubbliche: dal lato di via Namusa infatti,

scorre nel sottosuolo un corso idrico. Gli al-

tri due sono vincoli di natura archeologica e

monumentale e vietano l'edificazione entro

i 150 metri dallo spazio tutelato della Torre.

Il punto è che, sin da quando è stato con-

cesso il terreno nessun'opera è stata vera-

mente realizzata e non si conoscono pubbli-

camente la destinazione d'uso né il proget-

to che la cooperativa ha in mente per la cit-

tadinanza.

Probabilmente l'Ater e il resto delle istitu-

zioni - sull'iniziativa ha dato parere favore-

vole anche la Giunta Municipale - avrebbe-

ro dovuto essere più accorti nel concedere

un territorio così ricco di cavilli e di insidie e

nell'affidare con leggerezza un'area con una

regolamentazione così stratificata. Oppure

ci deve essere stato un anello dell'ingranag-

gio in cui qualcosa si è bloccato. Con il risul-

tato che gli abitanti non possono ancora usu-

fruire liberamente dell'area e beneficiare di

tutto il verde e dei luoghi pregni di memo-

ria storica che hanno a disposizione nel quar-

tiere. SILVIO GALEANO

Adenunciarlo

è il gestore

di un bar nel cen-

tro commercia-

le Torrema, nel quartiere di Torre Maura.

Ogni volta che si ritrova a portare i rifiu-

ti della sua attività dall'altra parte della stra-

da, dove i cassonetti sono posizionati, ri-

schia non solo di inciampare nei marciapie-

di divelti - che lungo tutta la strada sono

parecchi - ma di dover lasciare i sacchi fuo-

ri, appoggiati ai contenitori. Perché, a quan-

to pare, l'AMA, anche qui, non starebbe svol-

gendo regolarmente la propria attività. "Non

solo i cassonetti sono rotti e andrebbero so-

stituiti ma per la maggior parte del tempo

strabordano di rifiuti. L'azienda municipale,

da queste parte, non si vede molto spesso

con il risultato che il pattume si sparge per

la strada.".

In VIII, inoltre, come più volte documen-

tato, spesso qualcuno decide di smaltire

senza troppa accortezza anche gli ingom-

branti con il risultato di dare vita a vere e

proprie discariche abusive. Così "per ben

due mesi nel parcheggio adiacente i casso-

netti è stato abbandonato un frigorifero".

Vediamo se qualcuno si darà da fare.

SILVIO GALEANO

QUELL'AREA VERDE ATTORNO ALLA TORRACCIA

IL TERRENO CHE CIRCONDA L'ANTICA TORRE ME-DIEVALE DI CENTOCELLE, A TORRE SPACCATA,VERSA IN STATO DI ABBANDONO DA ANNI

DOPO L'ATTACCO DI ALEMANNO AI MOVIMENTI, UN NUOVO INCONTRO PUBBLICO PER PRESENTARE

PROGETTI ALTERNATIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL QUARTIERE.

Antonio Ercolani

TORRE MAURA, QUEI CASSONETTI

IN VIA DELLE ALZAVOLE

Page 18: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

TORRINUMERO 13 ANNO V18

La partita elettorale del sindaco Gian-ni Alemanno in VIII Municipio vedeun campo privilegiato, secondo solo

a quello di Tor Bella Monaca e del suoMasterplan. Si tratta di Grotte Celoni,che solo due mesi fa ha assistito all'ul-tima tornata propagandistica del primocittadino che aveva promesso, nel las-so di due mesi, di far partire tutti i la-vori per il quartiere che da anni sono inincubatrice.

Trascorsi i due mesi però, niente ècambiato per Grotte Celoni, né per i suoicittadini, che oggi vedono smascherate lepromesse del sindaco da un PD agguerritoe dal circolo "Nuovi Orizzonti", in assetto dibattaglia. Il problema più pressante per ilterritorio è quello della sicurezza: via Ac-quaroni e via del Fuoco Sacro, le principa-li strade di raccordo del quartiere, sono an-cora oggi prive di marciapiedi, nonostantefossero stati stanziati proprio a tal fine deifondi che attendono solo di essere sblocca-ti e messi in circolazione. Svincolati i fondi,

gli interventi per Grotte Celoni sarebberonumerosi: marciapiedi, manto stradale, via-bilità, segnaletica. Via del Fuoco Sacro, inrealtà, ha visto effettuato il suo intervento,e cioè l'installazione di parapedonali che as-sicurano l' incolumità ai pedoni. Su via delFuoco Sacro però è possibile notare i para-pedonali posti dall'amministrazione e quel-li privati che i commercianti hanno provve-duto a sistemare davanti alle proprie atti-vità. E ancora per quanta riguarda i para-pedonali, questi sono delle vere e proprie

barriere architettoniche, che impedisconoil passaggio ai disabili in carrozzella perchétroppo stretti. Solo su via Mario Cora sem-brano essere funzionali e ben posti. Via Pie-tro Cardella, da parte sua, soffre della pre-senza di un ingiustificato e pericoloso dop-pio senso di marcia, che da tempo i citta-dini chiedono venga soppresso. La manca-ta sicurezza a Grotte Celoni è determinataanche dalla segnaletica, assente o poco vi-sibile, come le strisce pedonali su via Ac-quaroni: sbiadite e poco funzionali deter-

minano un attraversamento difficile soprat-tutto per i bambini, dato che una banda distrisce invisibili sarebbe proprio antistantela scuola "E. Medi". Su via Acquaroni inol-tre sarebbe necessario il rifacimento delmanto stradale, soprattutto dal civico 97 fi-no all'incrocio con via Attilio Bisio, tratto chesembra cedere ad ogni passaggio di auto-bus, che determina addirittura fortissimevibrazioni all'interno delle abitazioni che lodelimitano.

Felice Sinistri, vicesegretario PD VIII Mu-nicipio, illustra tutti i lavori di cui necessitail quartiere "che sono finanziati da anni or-mai, per 1 milione e 200mila euro, ma chepurtroppo non sono ancora stati realizzati.Il sindaco, portato qui da qualcuno, avevapromesso finalmente la loro realizzazione,ma oggi ancora tutto tace". Si riferisce pro-babilmente al consigliere Api Valter Mastran-geli che proprio un paio di mesi fa avevainvitato il sindaco a Grotte Celoni per mo-strargli i bisogni del quartiere. Sinistri par-la di emendamenti presentati dal Pd in con-siglio, approvati e arenati in Municipio, co-me per quello di via Raffaele De Ferrari chene richiedeva una nuova asfaltatura. Op-pure ancora di lavori eseguiti male e in cir-costanze "ambigue", come per via Alessan-dro Nelli, per la quale l'Api ha fatto appro-vare lo stanziamento di 40mila euro per ilrifacimento del manto stradale. I lavori so-no stati eseguiti in maniera visibilmentesommaria e a detta dei tecnici del Munici-pio sarebbero costati la metà della sommafinanziata. Sorge il dubbio in Sbardella chel'altra metà sia stata indebitamente devia-ta per accontentare i cittadini di altre stra-de, che richiedevano anch'essi l'asfaltatu-ra. "Questa è la politica del consenso faci-le, che si accontenta solo di soddisfare ri-chieste particolari per raccogliere voti, per-dendo di vista i fini generali, quelli che ser-virebbero a tutto il quartiere" dice Sbardel-la. LUCIA BRAICO

Piazza Erasmo Piaggio sembra immo-bile, esposta alla calura estiva che pa-

re abbia immobilizzato anche i lavori diripristino dei marciapiedi. Sono settima-ne infatti che un pezzo di cantiere vigeindisturbato sulla piazza, perimetrandouna piccola area che dai lavori non è sta-ta toccata. Questo a causa della presen-za di alcuni tubi del gas che intralciava-no lo svolgimento dei suddetti lavori. So-lo che l'intervento di Italgas non è statosufficientemente celere, e la piccola areacantierizzata è rimasta per un po' nellostato in cui l'abbiamo potuta osservarefino a non molti giorni fa.

Il consigliere municipale Maurizio Mat-tei commenta: "Si è dovuto richiedereuna determina che impegnasse l'ufficio

tecnico del municipio ad intervenire peril ripristino dell'asfaltatura in seguito al-l'intervento di Italgas, non volendo atten-dere i tempi dell'azienda alla quale spet-tava l'onere e la realizzazione del lavoro.Solo che i tempi si sarebbero allungati ul-teriormente, mentre il ripristino di pochimetri quadrati di marciapiede non deter-mineranno il fallimento delle casse de mu-nicipio. L'attesa ds parte dei cittadini pe-rò sarebbe dimezzata, e in questo modopotranno iniziare anche i lavori di com-pletamento dell'intervento, quelli su viaStefano Breda".

Entro breve i posti auto su piazza Piag-gio saranno pronti, il cantiere smantella-to e l'umore dei cittadini rinvigorito. O al-meno così ci auguriamo! LUCIA BRAICO

SEMBRA IMMINENTE LA CONCLUSIONE DEI LAVORI PER I MARCIAPIEDI DELLA BREDA.

PIAZZA PIAGGIO, A BREVE I PARCHEGGI!

La delusione di Grotte Celoni

IL GIARDINO DI TOR VERGATACOME UN CAMPO DI GRANO

UN QUARTIERE SEDOTTO DALLE PROMESSE DEL SINDACO. E ANCORA ABBANDONATO.

Era febbraio quando riportammo il suc-cesso raggiunto dal Comitato di Quar-

tiere Tor Vergata/Torrenova e l'Associazio-ne Culturale Noi Roma per essere riuscitiad ottenere l'aratura dell'erba alta di quel-lo che i cittadini chiamano il Giardino di TorVergata sull'omonima via. Sono passati po-chi mesi eppure sono stati sufficienti perfar ricrescere l'erba ad un'altezza proibiti-va a chiunque voglia accedervi. Sembra unvero campo di grano con la sua erba arsadal sole.

Luigi Franzini, Presidente del Comitatoha così commentato: "Lo stato di incuria edi nuovo abbandono è visibile a tutti". Giàallora si aspettava un sopralluogo del Pre-sidente della Commissione Ambiente Van-da Raco,ad oggi, quell'intervento non è an-cora avvenuto, e peggio, non risulta a nes-suno che verrà fatto data l'attuale situazio-ne. Ora i cittadini si dicono indignati e labella stagione sta andando via senza chegli abitanti possano aver usufruito dell'uni-ca area verde a loro disposizione.

STEFANIA PANETTA

L'UNICO PUNTO VERDE DIVENTA UNA ZONA OFFLIMITS PER I CITTADINI.

Le torri 1 e 2 di via Brandizzi, a Tor Bel-la Monaca, sono state vittime di una di-

savventure che ha portato i suoi abitanti asfiorare il limite della tolleranza conservatafino ad ora nei confronti della Romeo Ge-stioni.

Fino al 13 luglio, e per più di due setti-mane, le torri non hanno potuto godere delservizio dell'acquacorrente. Dalsesto/settimo pianoin poi infatti la pocapressione dell'acquanon ha permesso ilrifornimento di ungran numero di fa-miglie, di anziani, didisabili.

La causa dell'im-mane disagio è daricercarsi in un danno alle pompe idraulicheche, una volta individuato, è stato lasciatoal suo decorso per settimane. Il consiglie-re municipale Nando Vendetti, presidentedella Commissione Sicurezza, ha seguitopersonalmente tutta la vicenda, cogliendol'occasione, ennesima, per sporgere denun-cia contro la Romeo. Una denuncia per ina-dempienza del contratto, per attentato al-la salute pubblica e un invito ad aprire un'in-dagine che vada a fondo dell'anomalia delcontratto che fino ad oggi ha legato la Ro-meo al Campidoglio.

Il 13 luglio il sistema idraulico delle duetorri è stato ripristinato, attraverso l'instal-lazione di una pompa idraulica di una po-tenza superiore a quelle sostituite, che so-la è in grado di servire entrambe le torri.

"Questo non significa che la Romeo hapagato per la sua cattiva gestione, anzi ladenuncia avanzata nei confronti dell'entesta procedendo dopo essere stata formaliz-zata", specifica Vendetti. LUCIA BRAICO

TORNA L'ACQUA ALLE TORRI DI VIA BRANDIZZIIL 13 LUGLIO IL SISTEMA IDRAULICO DEL-LE DUE TORRI È STATO RIPRISTINATO, AT-TRAVERSO L'INSTALLAZIONE DI UNA POM-PA IDRAULICA.

Page 19: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

TORRI NUMERO 13 ANNO V 19

In quella che era la struttura dell'Azien-da Ospedaliera San Giovanni Addolo-rata a via dei Codirossoni, e oramai

sgomberata da anni, fra il 5 e il 6 luglio so-no stati trasferiti circa 130 immigrati mi-norenni.

Sono partite subito le proteste degli abi-tanti: perché vivono in case dove i porto-ni non si chiudono; dove e illuminazioni fan-no i capricci;e in un quartiere dove i con-trolli non sono molto frequenti. È così chelo straniero diventa lo spauracchio da te-mere. Per il timore di perdere la propriatranquillità. Ma soprattutto se di questinuovi abitanti nessuno si preoccupa di dar-ne avviso è allora che inizia la guerra frapoveri.

"Non ci hanno avvisato di niente dallasera alla mattina ci siamo ritrovati con piùdi cento abitanti accanto alle nostre case.Noi non li vogliamo. Io sono in fase di sfrat-to, perché mi hanno aumentato l'affitto enon posso permettermi di pagarlo, e devovedere che loro hanno tutto e che metto-no anche a repentaglio la nostra tranquil-lità", commenta la signora Anna S. abitan-te delle case Isveur di via dei Codirossoni.Catello Cozzolino, invece, spiega: "Qui èun piccolo paese con degli equilibri interni.Questa situazione ha scombussolato tutto.

Perché non essendo stati avvisati e non sa-pendo chi sono, negli abitanti si è insinua-ta la paura. Soprattutto per i bambini chesono abituati a giocare in libertà". E anco-ra, Barbara Savona: "Senza luci, con i por-toni aperti, è normale che abbiamo paura.Facciamo continue lotte per garantirci la si-curezza e ora portano 130 persone in piùsenza pensare di dirci niente? Noi non ci

stiamo". Mentre la signora Fedora Bianche-di commenta: "Certo non vogliamo negar-gli l'aiuto, glielo possiamo dare ma devo-no tornare a casa loro. Non ci sentiamo piùsicuri da quando ci sono loro e nessuno èvenuto a rassicurarci di niente!".

C'è chi poi fra gli abitanti delle case Isveurfa falsi allarmismi e dice di aver visto nelcorso delle notti gruppi di ragazzi compo-sti da 4 o 5 elementi fare le ronde nei cor-tili delle abitazioni, ma dalla Cooperativa InOpera, che gestisce l'integrazione dei ra-gazzi, arriva la smentita. Una delle opera-trici del centro spiega: "Non è assolutamen-te possibile perché i ragazzi sono obbligatia rientrare entro le 20 e 30. Da quell'ora inpoi a nessuno è permesso uscire. Ci ren-diamo conto che il quartiere avrebbe do-vuto essere avvisato in qualche maniera,ma noi non abbiamo avuto il tempo suffi-ciente per stabilire un rapporto con il terri-torio perché il trasferimento da Rebibbia aqui è avvenuto nel corso di pochi giorni".

Ci chiediamo la responsabilità di avvisa-re il territorio per le eventuali non avreb-be dovuto essere delle Istituzioni? O allacollettività ci si rivolge solo in campagnaelettorale? STEFANIA PANETTA

Via dei Codirossoni, arriva un centro immigratiA TORRE MAURA ARRIVANO CIRCA 120 RAGAZZI IMMIGRATI E IL QUARTIERE VA IN TILT.

Scritto con la collaborazione di 9 gior-nalisti, il libro inchiesta Il Casalese.

Ascesa e tramonto di un leader politico di

Terra e di lavoro, èstato presentato ne-gli spazi del Cesppdi via Dullio Cam-bellotti, nel tardo po-meriggio di venerdì13 luglio. "Un lavo-ro giornalistico co-rale - come lo ha definito Mariella Maga-zù, moderatrice dell'incontro - che ha per-messo di analizzare un sistema di pote-re folle".Una biografia non autorizzata perla quale il fratello di Cosentino ha porta-to l'editore Pietro Valenti in Tribunale,chiedendo la distruzione del testo, oltreche un risarcimento danni.

Ciro Pellegrino, giornalista e autore deIl Casalese, ha così illustrato gli intentidell'inchiesta: "L'intenzione è stata di farcomprendere come si è giunti a selezio-nare una classe politica simile e come aquesta classe politica sia stato concessodi ricandidarsi. Interrogarsi su chi da ilconsenso".

Stefania Catallo ha poi voluto rispon-dere a chi le ha chiesto le ragioni per vo-ler presentare Il Casalese all'interno delCessp "Nel corso della conferenza stam-pa organizzata per Il Casalese, si avvici-narono gli avvocati di Cosentinoagli au-tori e all'editore in tono intimidatorio. Ciòha destato la mia attenzione verso il pro-blema generale della divulgazione di cer-ti argomenti e tenendo conto di Tor Bel-la Monaca ho considerato opportuno chequi fosse dato spazio alla discussione diuna storia di attualità politica; qui che diingiustizie, riciclaggio e infiltrazioni ma-fiose ce ne stanno per tutti i gusti". L'in-contro si è concluso fuori dei locali delCespp dove Mariella Magazù ha letto unestratto dell'inchiesta. STEFANIA PANETTA

BIOGRAFIA POLITICA DI NICOLA COSEN-TINO, IL POLITICO ITALIANO CHE DA CA-SAL DI PRINCIPE ARRIVA A DIVENTARE SOT-TOSEGRETARIO DELL'ECONOMIA, CON DE-LEGA AL CIPE.

IL CESPP PRESENTA

‘IL CASALESE’

“Non abbandoniamo nessuno, i lavo-ri partiranno al più presto". Un Bru-

netti piccato, quello che due mesi fa rispon-deva alla nostra domanda sui famosi lavo-ri di riqualificazione dello stabile R7, sito invia Aspertini. Peccato che l' As-sessore Municipale al Commer-cio e alle Case Erp non abbiaancora mantenuto la promes-sa, e che ormai si sia fatto tar-di per mantenerla del tutto. Bru-netti così come Lorenzotti.

Ricapitoliamo: il 12 marzo2012 vari cittadini dell'R7 irrom-pevano in consiglio municipaleper protestare e chiedere l'inizio dei lavoridi riqualificazione dello stabile, per cui so-no stanziati un milione e 200mila euro. IlPresidente Lorenzotti e l' Assessore Brunet-ti promisero solennemente: 'entro 15 gior-ni cominciano i lavori'. Dopo due mesi il no-stro sopralluogo di verifica, e la risposta pic-

cata di Brunetti. Ancora due mesi, e ad og-gi fanno quattro: noi, malfidati, siamo tor-nati all'R7, e nulla è cambiato.

"Lo vedi da te, cosa devo dirti?". Ci ac-coglie così il signor Carlo. Solita immondi-

zia negli spazi comu-ni, centralina dell'ac-qua aperta, che per-de, fogne completa-mente da risistema-re. "Le devono rifa-re, è inutile che ognitanto le vengano aripulire. L'unico lavo-ro che sono venuti a

fare è un terrazzo di un privato, ma perchèsono stati costretti. Il terrazzino stava crol-lando", spiega Carlo.

Anche i lampioni nel parcheggio antistan-te non funzionano da un po', la cantina deldegrado è stata chiusa. Almeno questa vol-ta ci risparmiamo i topi morti. Non possia-

mo risparmiarci invece la centralina dellacorrente con i fili intrecciati e pendenti. "Epoi da un paio di settimane ogni due o tregiorni scatta la corrente".

Forse qualcuno si è attaccato abusiva-mente, il rischio è che vada tutto a fuoco.Anche sulla questione toponomastica è tut-to fermo: e, ricordiamo a chi di dovere, avolte anche l'ambulanza ha difficoltà a tro-vare il luogo.

Perchè i cittadini dell'R7 non hanno unindirizzo, non hanno un civico. Si identifi-cano in uno stabile: sono solo cittadini del-l'R7. Cittadini di serie B...DAVIDE LOMBARDI

A DISTANZA DI 4 MESI DALLA PROMESSA AGLI INQUILINI DELL'R7, ANCORA NON SONO PAR-TITI I LAVORI ALLO STABILE IN VIA ASPERTINI.

R7, ANCORA NIENTE ALL'ORIZZONTE

Due progetti faraonici e dall'impatto de-vastante che non vedono la luce, e

nel frattempo non si fanno quelle piccolecose che potrebbero rendere i due quar-tieri della capitale migliori. Contro il wa-terfront e il masterplan è nata, in un in-contro tenutosi lo scorso 6 luglio, l'unionedi tra Ostia e Tor Bella Monaca, due zoneche hanno molte cose in comune. "E' una sorta di unione, una presa di consapevolezza an-cora maggiore che l'unione fa la forza; - spiega Maria Vittoria Molinari del CdQ e del comi-tato 'No masterplan - quando dei progetti sono sbagliati dall'inizio perchè non rappresen-tano le reali finalità per cui sono proposti, ma sono solo speculazioni a vantaggio di pochi,i cittadini coscienti si organizzano e si incontrano".

Evelina Forgetta ci spiega come è nato tutto: "Si è creata subito una forte amicizia, pri-ma con Andrea Schiavone, poi con altri anche su Facebook. Ci parlavamo, ci dicevamo lecose che succedevano nei nostri quartieri, e da tempo pensavamo a quest'incontro. Alla fi-ne ci siamo decisi ad andare noi, e ci hanno accolto davvero bene. E' un'unione nata con-tro le cementificazioni". Un incontro anche 'simbolico' per Maria Vittoria: "Può rappresen-tare una sorta di simbolo per dire che noi sul territorio ci siamo, esistiamo, e siamo consa-pevoli che quelle che ci raccontano sono tutte baggianate". DAVIDE LOMBARDI

LO SCORSO 6 LUGLIO PRESSO L'IDROSCALO DI OSTIA È NATO IL GEMELLAGGIO DEI DUE

QUARTIERI CONTRO ALEMANNO E I SUOI PROGETTI FARAONICI.

OSTIA E TOR BELLA MONACA, DUE SITI 'DEALEMANNIZZATI'

Barbara Savona, Caitello

Cozzolino, Fedora Bian-

chedi e Anna S.In alto

l’ingresso del centro immigrati

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TORRINUMERO 13 ANNO V20

La Romeo fa orecchie da mercante in-dossando la sua migliore faccia dibronzo, e mentre sfila impudica nei

suoi abiti altre torri di Tor Bella Monaca af-frontano problemi ormai risaputi.

È il caso della torre 1 di largo FerruccioMengaroni, rimasta a secco proprio men-tre l'acqua corrente avrebbe potuto in qual-che modo contrastare la calura infernaledegli ultimi giorni. Non volendo considera-re poi che l'acqua corrente sarebbe il pri-mo servizio basilare di un conglomerato ur-bano.

Invece, come per quelle di via Brandiz-zi, anche la torre di largo Mengaroni ha pa-tito tutti i numerosi e immaginabili disagilegati al mancato servizio.

"Abbiamo affrontato il disagio con le ener-gie personali, scendendo a fare carichi diacqua alla fontana, o chiedendo ospitalitàa familiari e amici almeno per i bisogni dibase, come il bucato, la doccia. Fino a qual-che giorno fa prendevamo l'acqua dal si-stema di irrigazione del giardino. Anchequesta soluzione però non è più praticabi-le, forse per problemi di pressione - diceBarbara Suriano, inquilina - Il problema nonè stato affrontato allo stesso modo da tut-ti, basta pensare a tutte quelle persone che

vivono in condizioni più disagiate: chi è so-lo, gli anziani, i disabili".

Per questo un piccolo gruppo, guidato daMaria Vittoria Molinari, presidente dell'Asia,e dal consigliere Daniele Grasso, si è reca-to in Municipio a far sentire la propria vocepresso l'Assessore Mario Brunetti, che de-

tiene le deleghe al Commercio, alle CaseERP e alle Attività culturali.

Il problema sembra essere lo stesso: latotale assenza di manutenzione che nel cor-so degli anni ha ridotto la torre a servirsi diuna sola elettropompa che, esausta, hasmesso di funzionare.

Chiamati gli idraulici della Romeo il pro-blema non è stato risolto, essendo dovuto,a detta loro, ad un malfunzionamento elet-trico e non idraulico. Quindi, firmata la chia-mata, la squadra è andata via con un nul-la di fatto. Esasperati i condomini hanno vi-sto l'unica soluzione nella protesta in Mu-nicipio, "intenzionati a bloccare il Municipioin assenza di una rapida risoluzione", co-me proposto da Maria Margherita Di Luca,inquilina della torre. Mentre Orsola Q. rin-

cara la dose: "Quello dell'acqua non è l'uni-co problema. Mancano le condizioni di si-curezza in caso di un eventuale incendio,dato che è stato rubato il rame dei bocchet-toni antincendio, mai più ripristinati. I vigi-li del fuoco non avrebbero bocchettoni a cuipoter attaccare le pompe".

Per il consigliere Grasso lo stato di coseattuale "è determinato da un gioco di sca-rica barile tra Comune e Romeo, un giocoche fa comodo a entrambe le parti".

La protesta dei cittadini ha visto un lietofine, se così lo si vuol chiamare. Il 13 lugliouna squadra di elettricisti accorsa a largoMengaroni ha ripristinato l'elettropompa.Che dovrebbe reggere e fare il suo lavoroper un bel po' di tempo. Almeno questo èquanto ci si augura! LUCIA BRAICO

Non c'è stato nulla da fare per il Classico.Già a marzo si era paventato il rischio di

una mancata apertura della sezione del clas-sico, ma il personale docente sembrava an-cora fiducioso. Era stato lanciato un appelloper spingere le famiglie dell' VIII ad iscriverei propri figli all' Istituto superiore Amaldi. Enonostante la proroga del termine ultimo perle iscrizioni, la sezione del classico non ha rag-giunto il numero minimo di iscritti. "Sarem-mo dovuti arrivare a 27 alunni per poter av-viare la classe, ma abbiamo ricevuto solo 8richieste" spiega il dirigente scolastico Rober-to Bianchet che fa sapere che la sezione delClassico non aprirà neanche in centrale. Maper il preside non si tratta di un fenomeno iso-lato. "Non mi ha stupito il basso numero di ri-

chieste. Io che sono del mestiere me lo aspet-tavo: c'è stato in tutta Italia un crollo delleiscrizioni al Liceo Classico. Non è un proble-ma solo del nostro istituto, ma un calo gene-ralizzato forse dovuto al fatto che questo ti-po di indirizzo è percepito come troppo diffi-cile. Alcuni sono portati a pensare che non of-fra sbocchi professionali e quindi che non val-ga la pena studiare latino e greco, materieconsiderate antiquate ed inutili".

Dai dati forniti dal Miur emerge un aumen-to di preferenze per gli istituti tecnici e pro-fessionali e una diminuzione di iscrizioni ai li-cei. Gli studenti che hanno scelto un istitutoprofessionale sono il 20,60%, mentre il nu-mero di chi ha optato per un tecnico sale al31,50%. I licei invece scendono al 47,90%

rispetto all'anno scorso quando la percentua-le si era assestata al 49,88%. Il classico èquello che soffre di più scendendo dal 7,52%al 6,66% rispetto all'anno scolastico prece-dente. Tra i licei quelli che resistono megliosono lo scientifico (nonostante il calo signifi-cativo rimane il liceo più scelto dagli studen-ti italiani) e il linguistico che anche nella suc-cursale di Castelverde hanno riscosso più suc-cesso. In particolare quest'ultimo è stato il li-ceo, insieme a quello artistico, ad avere unincremento rispetto all'anno passato.

Brutte notizie dunque per tutti quei ragaz-zi che speravano di poter avere un Liceo Clas-sico a poche fermate di autobus da casa. Manon è detta l'ultima parola. Il prossimo annosarà possibile riprovare: verranno nuovamen-te aperte le iscrizioni per il Classico. E chissàche non vada meglio. CRISTINA CORI

NON APRIRÀ LA SEZIONE DEL CLASSICO DEL LICEO AMALDI NÉ ALLA SEDE CENTRALE

DI TOR BELLA MONACA, NÉ ALLA SUCCURSALE DI CASTELVERDE. IL PRESIDE: "ME LO

ASPETTAVO". IN FORTE CALO LE ISCRIZIONI AI LICEI CLASSICI DI TUTTA ITALIA.

NIENTE CLASSICO PER L'AMALDI

Acqua bene di lusso la Torre 1 di largo MengaroniLA ROMEO SEMBRA NON AVER RECEPITO IL MESSAGGIO CHIARO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE DALLA DENUNCIA INOLTRA-TA DAL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SICUREZZA NANDO VENDETTI.

Accadeva nella mattinata del 22 giugnoche il Presidente del Sidi Pietropaolo,

Mario Cecchetti de il Centro Sociale El Chee alcuni cittadini di Tor Bella Monaca si di-rigevano in Municipio forniti di buste di spaz-

zatura, in segnodi protesta controlo stato di abban-dono e sporciziain cui versa largo Ferruccio Mengaroni. E loavevamo riportato.

Ora il Presidente Pietropaolo oltre a pre-cisare che promotore dell'iniziativa è il Sin-dacato dei Disabili, tiene ad avvisare il Mu-nicipio che allo scadere del mese di tempodato come soglia limite oltre cui non poterpiù tollerare la sporcizia "il Sidi farà una ve-ra azione di rottura. La scadenza è previ-sta per il 22 luglio -Pietropaolo continua -Non sarà una semplice manifestazione diprotesta e se dovessero partire le denuncece ne assumeremo la responsabilità. Ab-biamo inviato una richiesta all'Assessore al-l'Ambiente di far pulire il piazzale tre volteal mese.

Questo è uno spazio dove i bambini gio-cano, gli anziani vengono a fare una pas-seggiata. Non ci sono panchine, ci sono leluci perché noi ci siamo battuti per averlema alla sporcizia non possiamo cedere. Sia-mo abbandonati ed è sorprendente comele zone dove vivono i consiglieri siano dicontro tutte ripulite. Mi chiedo cosa ha fat-to il Presidente di questo Municipio? Aves-se almeno la compiacenza di presentarsi insala consiliare. Di blatte, spazzatura e de-grado non se ne può più".

STEFANIA PANETTA

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Sono nata e cresciuta a Montesacro mavivo a Tor Bella Monaca da tanti anni e

ho sempre frequentato il bellissimo teatroche è nel nostro quartiere e che appena duesettimane fa ha concluso splendidamentela stagione con lo spettacolo dei ragazzi dellaboratorio di Antonio Giuliani. "Meglio sulpalco che per strada", ci ha ricordato, tral'altro, il bravissimo attore. Nel mio piccolovorrei che questo messaggio si diffondessesempre più forte e chiaro, a dispetto dellacrisi economica che impone sacrifici soprat-tutto ai più deboli e nei settori già poco va-lorizzati e sostenuti, tra cui, appunto, il tea-tro. La sera del 13 luglio scorso ho assisti-to con emozione ad uno spettacolo orga-nizzato da un gruppo di bambini nell'andro-ne di una palazzina comunale e vorrei tan-to si potesse pubblicare un articolo o unamia lettera a riguardo, affinché la creativi-tà, il talento e l'entusiasmo che spesso vi-vono all'ombra dell'informazione (per le prio-rità di una cronaca principalmente nera) ab-biano un po' di spazio e luce in più.

In attesa di un Vostro cortese riscontro,porgo distinti saluti ALESSANDRA ZADRO

IL SIDI ALLERTA IL MUNICIPIO DANDOUN ULTIMATUM.

ALLARME SPORCIZIA

A LARGO MENGARONI

Barbara Surianoe Orsola Q.

Page 21: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

CASILINO NUMERO 13 ANNO V 21

Ormai è dato per certo: da settem-bre non si potrà più praticare il per-corso riabilitativo prescritto dalla

psichiatra infantile nei locali della scuola divia Campofiorito,a Finocchio, co-me è accaduto fino allo scorsoanno scolastico. Ma ci si dovràrecarsi nella struttura di via Ace-renza, zona Appia.

"Per noi è un problema porta-re il bambino due volte a setti-mana lì - spiega la signora Pon-zo, madre di un bambino - Si-gnifica per lui perdere anche treore di scuola ogni volta. E per noi non po-ter portare avanti l'attività che ci permet-te di vivere". Il piccolo Giorgio ha un di-sturbo borderline cognitivo e da quandoera molto piccolo segue una terapia sia dallogopedista per i problemi di linguaggio, siadi psicomotricità.

Fino allo scorso anno dei terapisti invia-ti dall'Associazione "La nostra scuola" si re-cavano presso l'istituto e due volte a set-

timana seguivano il bambi-no. E tutti gli altri ragazzi conanaloghe problematiche. Mala Asl, adempiendo agli ob-blighi di una normativa, adetta della segretaria dellaneuropsichiatra che tiene incura il piccolo Giorgio, nonpermette più una procedurasimile. A noi è stato detto che

le motivazioni di tale cambiamento sonodue: i locali della scuola non sono idonei eè il neuropsichiatra a decidere l'iter tera-peutico. La signora Ponzo riferisce altro:"La dottoressa sostiene che non ci sono ifondi per portare avanti il progetto com'era.E che noi genitori dobbiamo imparare a fa-re sacrifici. Dobbiamo sacrificarci per i no-stri figli portandoli alla struttura".

Dal canto loro "La scuola Nostra" ha di-

chiarato di non poter fare altrimenti. E' laAsl che decide il protocollo. Ed è quella cheha l'ultima parola. Così se prevede che i ra-gazzi si rechino da loro per fare la terapiainvece che viceversa, loro devono esegui-re e basta.

Il fenomeno dei disturbi cognitivi e del-l'attenzione, disturbi comportamentali, di-slessia e disturbi nel linguaggio, oltre ai va-ri deficit psicomotori, sono in aumento. Pro-babilmente il fenomeno è legato alla mag-giore conoscenza della materia e quindi aduna diagnosi delle diverse problematiche.,fino a poco tempo fa misconosciute. "So-no molte le mamme, anche solo nella scuo-la di Giorgio, con lo stesso problema. Masolo con una terapia adeguata è possibilemigliorare la situazione. E' probabile chesarò costretta a portare avanti una terapiaprivata perché rispettare i tempi della Asl

per una famiglia dove i genitori lavorano èimpossibile".

Giorgio ha un fratello più grande. Al qua-le è stata diagnosticata ansia da prestazio-ne. Ma non ha diritto a cure perché per glistudenti delle medie non è previsto un pro-gramma terapeutico come per i più picco-li. Così la famiglia si trova a dover affron-tare senza il dovuto sostegno una situazio-ne difficile. "Ci ha aiutato la psicologa del-lo sportello di sostegno, finanziato da noigenitori, presso i locali della scuola. Ha pre-so per mano la causa dei miei figli e ci staaiutando. Al contrario del neuropsichiatradella Asl". JESSICA SANTINI

Niente più terapia nella scuola di via CampofioritoLA PAURA DELLA SIGNORA PONZO, E DI MOLTE ALTRE FAMIGLIE, È CONFER-MATA. DA SETTEMBRE I CORSI DI LOGOPEDIA E PSICOMOTRICITÀ SI TERRAN-NO A VIA ACERENZA.

La palestra e le at-tività che propone

sono un motivo di van-to su tutto il territorio,anche perché l'asso-ciazione sportiva, unadelle più titolate, è l'uni-ca sul territorio citta-dino ad essere ricono-sciuta dal C.o.n.i. co-me una Federazione.

Andrea Torre, atleta e maestro di Kara-te, ha della disciplina una visione esalta ilsano spirito sportivo: "Da noi la personaviene prima dell'atleta. Per questo ai ragaz-zi che vengono da noi ad apprendere le di-verse discipline vengono ricordate le prio-rità, che in età adolescenziale sono rappre-sentate sicuramente dallo studio. Gli orari,la portata degli allenamenti e i metodi di"educazione" vengono proposti in virtù diuna collaborazione con le scuole e i genito-ri".

E alla Sport Connection Club, oltre allediscipline sportive in senso stretto, vengo-

no trasmessi lo spiritodi sacrificio, l'umiltà,l'autocontrollo, ingre-dienti indispensabili al-la formazione del ve-ro atleta. La scuola hail vanto di allenare nu-merosi campioni di Ka-rate nazionali e inter-nazionali, come GiadaMenichetti, pluricam-

pionessa italiana, Veronica Colantuono, atle-ta di livello europeo, Manuel Angelini, Da-nilo Di Marco, Francesca Tufi, Danilo Espo-sito che, con la sola eccezione di Danilo DiMarco, ancora piccolo, compongono la squa-dra dell'A.S. che ha ottenuto un prestigio-so ventesimo posto al campionato di Mon-tecatini Terme. Altri componenti della squa-dra sono Mauro Clazer, Valerio Schiavello,Gabriele D'Amico e Giordano Micheletti.

Le iscrizioni sono gratuite e aperte a tut-ti, naturalmente secondo i criteri e le diret-tive imposti dal C.O.N.I. e le mensilità han-no una portata popolare. LUCIA BRAICO

Il Comitato di Quartiere Belvedere ha or-ganizzato per giovedì 26 luglio una se-

rata danzante nell'area del parco intitolataal piccolo Michelangelo Savioli, inauguratoil 19 maggio scorso.

"Sarà una prova tecnica - dichiara il pre-sidente del Comitato di quartiere Alvaro Ba-silio - un'iniziativa adatta a promuovere del-le serate festose estive anche nella perife-ria". Sarà una sola serata dedicata ai ballidi coppia e di gruppo. Per coinvolgere la cit-tadinanza e far divertire piccoli e grandi. Ol-tre a sfruttare il neo augurato parco, unicaarea verde del quartiere sufficientementegrande ad ospitare manifestazioni del ge-nere.

"Se dovesse riscuotere il successo spera-to, a questa seguiranno altre serate. Nonabbiamo mai organizzato nulla del generee stiamo chiedendo la collaborazione dei cit-tadini. Oltre che la loro adesione. Abbiamobisogno di iniziative di questo tipo per va-lorizzare la periferia di Roma e per offrireun'opportunità di svago anche alle personeresidenti in questi quartieri".

JESSICA SANTINI

Da quando è stato istituito il senso uni-co, via Villafranca si è trasformata in

una pista da rally. E attraversare la stradaè diventato estremamente pericoloso.

"In questa via le persone hanno avutosempre la cattiva abitudine di cor-rere - ricorda il signor Zafferino Osti-li, residente proprio nella stradinadi Borghesiana in questione - soloche da qualche tempo la situazio-ne è peggiorata. Prendono la cur-va a tutta velocità, non preoccu-pandosi di rispettare i limiti". L'han-no definita una pista da rally. Faci-le immaginare la folle velocità concui si transita sulla carreggiata.

"Ci vorrebbero dei dossi per li-mitare un po' l'andatura delle vet-ture in transito - sottolinea Mirko Vigilio, unaltro residente della zona - qui abita molta

gente e quando passano così velocementenon si rendono conto che potrebbero inve-stire qualcuno". Peccato che il Comune diRoma abbia da tempo bandito l'utilizzo deidossi nelle strade. Perché sulle vie ad alto

scorrimento sono vietati. Ma non è ilcaso, certo, di via Villafranca. Men-tre per le consolari è necessaria unaforzatura del codice della strada. Sem-pre perché i dossi sono riservati allearee residenziali e private. Così sem-bra che questo mezzo di limitazionedella velocità non sia proprio utiliz-zabile. Allora come fare a costringe-re i conducenti a moderare la veloci-tà? A nulla servono i segnali strada-li. Si potrebbe optare per le banderumorose. Ma recano fastidio ai re-

sidenti. Le strisce pedonali del resto potreb-bero indurre un atteggiamento più pruden-

te e essere garanzia maggiore per i pendo-ni. Ma sono sempre supposizioni.

Spetta alle istituzioni farsi garante del-l'incolumità dei cittadini. Con maggiori con-trolli e i mezzi più appropriati. Noi possia-mo solo accogliere le segnalazioni. E le pro-poste di chi in prima persona ogni giorno,deve aguzzare la vista per non essere in-vestito. JESSICA SANTINI

IL SENSO UNICO HA PEGGIORATO UNA SITUAZIONE GIÀ DIFFICILE. SI PROPONGONO I DOSSI

MA SONO VIETATI PER LEGGE. ALLORA COSA FARE PER EVITARE IL PEGGIO?

VIA VILLAFRANCA, UNA PISTA DA RALLY

SERATA DANZANTE A BELVEDERE

A FINOCCHIO L'A.S.D. SPORT CONNECTION CLUB, DELLA QUALE È PRESIDENTE RO-BERTO VEZZANI, CAMPIONE OLIMPIONICO DI PESI, RAPPRESENTA IL CONTESTO DOVE SI

FORMANO E SI ALLENANO I CAMPIONI DI ARTI MARZIALI.

IL TEMPIO DELLE ARTI MARZIALI A FINOCCHIO

Mirko Vigilio eZafferino Ostili

Page 22: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

CASILINONUMERO 13 ANNO V22

C’eravamo lasciati il mese scorso con

le misurazioni prese dagli stessi mer-

catari, in presenza della Polizia Mu-

nicipale e dei tecnici del Dipartimen-

to per vedere se c'era posto per tut-

ti nella piazza. E, stringendosi un po',

ovvero riducendo sensibilmente gli

spazi per i quali vengono pagati fior

di euro, era possibile per tutti tor-

nare a Largo Monreale.

Il Presidente Lorenzotti, dopo que-

sta notizia, aveva garantito ai commercian-

ti che entro un paio di settimane tutto si sa-

rebbe risolto. E' passato un anno dalla for-

zata migrazione per cui aspettare due set-

timane era sembrato un'inezia: "Il Presiden-

te ha dato forfait - racconta Giancarlo Oddi

(nella foto), portavoce dei venditori - sono

due settimane che non risponde ai messag-

gi che gli lasciamo e penso che non ne vo-

glia più sapere".

Eppure sembrava tutto risolto: "Lo cre-

devamo pure noi. Ma vista la situa-

zione - prosegue Oddi - abbiamo

deciso di fare una cosa. Una cosa

che avremmo dovuto fare già da

tempo considerato l'estratto delle

delibera del 7 giugno 2011".

La delibera dello spostamento

dei mercatari recita testualmente

:"Gli operatori del mercato di Borghesiana

qui sotto elencati , visto l' estratto del ver-

bale delle deliberazioni del consiglio del mu-

nicipio VIII Roma le Torri , con seduta pub-

blica del 7 giugno 2011 in merito allo spo-

stamento del mercato settimanale " Borghe-

siana " martedì da Largo Monreale a via A.

Puccinelli , via G. Toma per consentire ur-

genti lavori di riqualificazione architettonica

e arredo urbano in Largo Monreale per un

tempo strettamente necessario all'esecuzio-

ne dei lavori". Peccato, però che i lavori da

tempo siano terminati: lo scorso dicembre

è stata inaugurata la piazza.

I mercatari avevano accettato di spostar-

si, fermo restando un loro ritorno nelle aree

per le quali avevano pagato: "Abbiamo scrit-

to una lettera al Municipio, rammentando

loro la delibera dello scorso anno , sottoli-

neando l'inidoneità del nostro posto in ter-

mini commerciali rispetto alla piazza - sot-

tolinea Oddi - dove, oltretutto, l'accesso ai

mezzi di soccorso risulta impossibile. Inol-

tre sono gli stessi cittadini, frequentatori del

mercato, ad avere richiesto uno spostamen-

to a Largo Monreale.Il trasloco era momen-

taneo. E i termini sono scaduti".

Questa volta i mercatari fanno sul serio:

"Abbiamo deciso che se nulla cambierà ci ri-

prenderemo i nostri posti. Con o senza il lo-

ro permesso. E' la delibera a stabilirlo. Il

tempo di organizzarci e, come abbiamo av-

visato nella lettera, gli operatori del merca-

to di Borghesiana ritorneranno nella sede

originaria di Largo Monreale. Vogliamo at-

tuare quello che c' è scritto sulla delibera

cioè andare in piazza finiti i lavori. Abbiamo

aspettato così tanto tempo perché ci fida-

vamo delle istituzioni, ma..". JESSICA SANTINI

L’edificio della Biblioteca di Largo Monrea-

le a Borghesiana è considerato dalla So-

vraintendenza ai Beni Culturali patrimonio

storico.

E per questo dovrebbe es-

sere protetto. Evitando dan-

neggiamenti da parte dei so-

liti vandali. E rispettando l'in-

tegrità e l'originalità della strut-

tura. Peccato che le istituzio-

ni per prime non abbiano ca-

pito il concetto. Già in occasio-

ne dell'inaugurazione dei lavori della piazza,

la spersonalizzazione di uno dei pochi di cen-

tri di aggregazione del quartiere, previa so-

stituzione con un parcheggio male organiz-

zato e taglio dei secolari platani per il resty-

ling completo, era stata sollevata la polemi-

ca della targa commemorativa sulla facciata

ottocentesca.

L'importanza storica della struttura era

stata declassata rispetto alla fon-

damentale ostentazione dei re-

sponsabili dell'opera di riqualifi-

cazione: per onorare il Consor-

zio recupero urbano di certo può

essere deturpata una facciata.

Sulla parete laterale, oltre allo

splendido murales - non ottocen-

tesco - dedicato alla tragica scomparsa di una

giovane, sono spuntati da poco i primi mani-

festi: poster celebrativi della festa parrocchia-

le e di quella del Cdq Borghesiana. Ma non

uno ciascuno, una miriade di cartelloni! E poi

i condizionatori che scaricano direttamente

sul marciapiede, una telecamera messa lì con

tutto il proprio impianto a rendere meno ot-

tocentesca una facciata già con molti proble-

mi estetici. Tutte questioni, del resto, risolvi-

bili con una presa di posizione delle istituzio-

ni. JESSICA SANTINI

Da sabato 7 luglio a domenica 22 il parco

"Yaron Salatino" di via Lentini a Borghe-

siana ha ospitato una serie di giornate anno-

verate sotto il nome di "Estate Romana".

L'iniziativa, con il patrocinio del Municipio

VIII e finanziata direttamente dal Gabinetto

del sindaco di Roma Gianni Alemanno, è sta-

ta promossa e organizzata dal Comitato di

quartiere Borghesiana, i rappresentanti del

quale hanno riferito in più di un'occasione di

ritenere la manifestazione "una leva di comu-

nicazione che permette il contatto diretto con

gli spettatori. Per questo, il comitato di quar-

tiere si propone alla realizzazione della I° edi-

zione dell'Estate Romana di Borghesiana. L'ini-

ziativa è finalizzata a creare l'opportunità di

socializzazione, di sviluppo dell'autonomia, di

divertimento, di pratica sportiva, musicale,

culturale".

Di certo una manifestazione importante

per i residenti del quartiere. Per la quale so-

no stati ottenuti ben 20mila euro di finanzia-

mento! Oltre all'animazione per bambini e

agli stand gastronomici, sono state organiz-

zate serate con dimostrazioni di giovani ta-

lenti della scuola di musica Backstage Stu-

dios. Non sono mancate le esibizioni canore

e il cabaret. Gli spettatori hanno potuto par-

tecipare con balli di coppia e di gruppo. Pic-

coli grandi spettacoli, una ritrovata coesione

sociale, che forse giustifica l'arbitraria dona-

zione del Comune. "E' strano questo finan-

ziamento - sostiene il Consigliere del Pd Fa-

brizio Cremonesi - e quello che più risulta

strano è che con quei soldi potevano essere

portate avanti manifestazioni di più alto spes-

sore culturale. Vada per le braciolate e i bal-

li di gruppo, ma con 20mila euro poteva es-

sere pianificato altro".

Si allinea anche il capogruppo Pd Scorzo-

ni. "Mentre il sindaco non ha fondi per garan-

tire asili e scuole il suo Gabinetto trova i sol-

di per la festicciola dell'estate romana a Bor-

ghesiana, quartiere amico del Presidente Lo-

renzotti. L'impegno fondi lo fa il municipio

VIII, credo al CdQ Borghesiana, perchè mi

sembra l'unico soggetto che può spendere

nell'organizzazione di questa festa. In più ve-

do che ci sono 41 sponsor, di cui alcuni im-

portanti come BCC Roma e Pewex".

JESSICA SANTINI

LARGO MONREALE, UN PATRIMONIO DETURPATO

I MERCATARI DI BORGHESIANA HANNO DECISO DI RIPRENDERSI I LORO SPAZI.

AFFISSIONE DI TARGHE E MANIFESTI ABUSIVI DA PARTE DI CHI DOVREBBE TUTELARE IL

BENE COMUNE. SU UN EDIFICIO OTTOCENTESCO PROTETTO DALLA SOVRAINTENDENZA AI

BENI CULTURALI.

Cresce a vista

d'occhio l'edi-

ficio residenziale

a via Mezzoiuso a

Borghesiana. Cre-

sce a dismisura e

in tutti i sensi, sot-

to gli occhi dei cit-

tadini increduli che

continuano la loro inascoltata protesta.

"Non è possibile che vi sia così poca distan-

za tra il confine del terreno, dove del resto c'è

un passaggio pedonale - tuona Pietro Gian-

santi, portavoce del CdQ Borghesiana 2 - do-

vrebbero essere rispettate delle distanze mi-

nime dalla strada e credo che vi sia un abu-

so".

Perché, secondo Giansanti, è impossibile

che sia stata concessa un'autorizzazione che

prevede distanze del genere. Anche se un car-

tello, adiacente il cantiere, ricorda il permes-

so concesso risalente al 2009. Rimanda, al-

lora Giansanti, al buon senso del costruttore?

"La vicinanza esagerata dei balconi al ciglio

stradale potrebbe comportare dei pericoli per

i pedoni". Oltre a ribadire, nuovamente, un

fatto importante per l'intera viabilità: "Una

costruzione lì impedisce la possibilità di un al-

largamento di via Mezzoiuso, una importan-

te strada che permetterebbe di far defluire il

traffico in maniera diversa. Evitando la con-

gestione, ora continua, di via di Borghesia-

na".

Diverse le segnalazioni da parte del comi-

tato dei cittadini alle amministrazioni. Che

sembrano non aver dato alcuna risposta per

quanto concerne la faccenda. Ma la battaglia

continua "perché ci sono delle distanze da ri-

spettare, secondo la legge - conclude Gian-

santi - e l'abuso in corso deve essere imme-

diatamente bloccato". JESSICA SANTINI

E' L'IDEA DEL PORTAVOCE DEL COMITATO

GIANSANTI. CHE CHIEDE CONTROLLI PER-CHÉ RITIENE NON VENGANO RISPETTATE LE

DISTANZE MINIME DALLA STRADA.

ABUSO A VIA MEZZOIUSO?

Un segnalatore luminoso sopra uno stop.

Un intervento degno della strada a più al-

ta percorrenza dell' VIII Municipio. Installato,

invece a via di Castelvetrano.

Un segnalatore indispensabile al fine di evi-

tare incidenti, su una strada dove i segnali pre-

cedenza, ben quattro, si sus-

seguono. Cartelli già di per

sé sufficienti per richiamare

al buon senso i cittadini a li-

mitare la velocità . E a pre-

stare attenzione agli incroci.

Eppure, qualcuno ha ritenu-

to indispensabile installare al

penultimo incrocio due lampadine. Oppure un

altro inutile e fastoso strumento di consenso

popolare? E chissà quanto sarà costato alle

istituzioni un semaforo lampeggiante solo per

richiamare l'attenzione!

Il Comitato di Quartiere Borghesiana, orgo-

glioso dell'operato del Presidente del Munici-

pio Lorenzotti, ha pubblicato la strepitosa no-

tizia sulla propria pagina Facebook. Peccato

che i commenti dei cittadini non siano stati

proprio di acclamazione: chi afferma che il pro-

blema di quell'incrocio è la scarsa visibilità e

sarebbe stato sufficiente installare uno spec-

chio; chi sostiene l'inutilità e lo spreco di de-

naro per il semaforo, richiamando i cittadini al

rispetto del codice della strada; e chi ancora

chiede i dossi, poco prima dell'incrocio, per evi-

tare la folle corsa di alcune persone. I dossi, è

vero, non sono consentiti. Ma maggiori con-

trolli potrebbero fare molto.

In un momento dove ci sono scarse

risorse per i lavori stradali, le poche di-

sponibili vengono sperperate per opere

piuttosto inutili e dispendiose. Per qua-

le motivo? La domanda va a chi ha pre-

so questa decisione. E a chi continua ad

acclamare scelte poco ponderate.. solo

di facciata! JESSICA SANTINI

GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE - FEDERICA GRAZIANISTAMPA FOTOLITO MOGGIOStrada Galli 5, 00100 Villa Adriana (RM)REDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)tel. 0622460838 - [email protected]: La Fiera dell’EstGrafica PIXEL - Impaginazione Alessio Carta© RIPRODUZIONE RISERVATA DI FOTO, TESTI E PUBBLICITÀ

TUTTE LE COLLABORAZIONI SONO GRATUITE SALVO DIVERSI ACCORDI SCRITTI

“Abbiamo atteso perché ci fidavamo delle istituzioni”

QUELL'INUTILE SEMAFORO A VIA DI CASTELVETRANOSOPRA UN SEGNALE DI "STOP" UN DISPOSITIVO LUMINOSO CHE HA BEN POCO VALORE IN TER-MINI DI SICUREZZA. PERCHÉ, INVECE DI MAGGIORI CONTROLLI, SI PREFERISCE ACCENDERE

UNA LAMPADINA?

DAL GABINETTO DEL SINDACO, L'ESTATE 2012 DI BORGHESIANALA PRIMA EDIZIONE DI UNA MANIFESTAZIONE CHE HA COINVOLTO I CITTADINI DEL QUAR-TIERE E NON SOLO. FINANZIATA CON 20MILA EURO DA ALEMANNO

Page 23: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

CASILINO NUMERO 13 ANNO V 23

Da giovedì 19 luglio è ufficiale la ca-

rica del nuovo presidente del Cen-

tro Anziani di Finocchio Franco Gri-

molizzi. Le elezioni erano da tempo atte-

se: dopo i ritardi causati dal Municipio e il

lento ma inesorabile abbandono del con-

siglio da parte di tutti i membri nello scor-

so mandato, il nuovo insediamento si ap-

presta ad affrontare problemi ritenuti in-

sormontabili.

Ha già partecipato alla vita del quar-tiere in altri modi, vero?

Fino a cinque anni fa ero membro del-

l'ormai ex Comitato Casilino 18. Ma a cau-

sa di divergenze con altri membri dello

stesso ho lasciato. Nell'ultimo mandato del

centro anziani sono stato membro nel con-

siglio di garanzia. Quindi conosco molto

bene la borgata e le sue esigenze. E bene

conosco anche il centro anziani.

Per cosa combatterete durante il vo-stro mandato?

La nostra prima e più importante richie-

sta è in continuità con l'ex presidente: una

nuova sede. Questa è troppo pic-

cola e insufficiente per gestire la

quantità di iscritti. Le istituzioni

hanno già segnalato la possibili-

tà di una nuova sede in via Villa-

rosa, una strada dall'altra parte

di via Casilina, traversa di via di

Fontana Candida. Per il progetto sono già

stati spesi 50mila euro. E ce ne sono altri

300 mila circa disponibili per la realizza-

zione. Abbiamo circa 600 iscritti. In 200

partecipano attivamente alla vita del cen-

tro. Abbiamo bisogno di spazi maggiori.

Gli iscritti chiedono a gran voce un nuovo

centro. La contiguità con le abitazione non

ci permette di dare feste o organizzare

molte serate danzanti.

L'ex Presidente aveva dei problemicon il bilancio. Com'è la situazione?

Non abbiamo entrate sostanziali. La leg-

ge ci impedisce di chiedere più di 2 euro

a iscritto. Cosa, oltretutto impossi-

bile e troppo dispendiosa di suo: non

è facile chiedere 2 euro a tutti colo-

ro che nemmeno partecipano alla

vita del centro. Quindi i nostri introi-

ti provengono dai guadagni del bar,

per altro molto scarsi e dalle serate

danzanti. Oltre che da donazioni volonta-

rie degli iscritti. Il Municipio fornisce par-

te delle risorse che abbiamo in servizi: al-

cune aziende ci forniscono oggetti di car-

toleria, stoviglie in plastica o cibi per i rin-

freschi, per un massimo di duemila euro

circa l'anno. Peccato che dobbiamo anco-

ra avere parte del contributo del 2010 e

tutto il 2011 e il 2012. E poi ancora non

sanno come gestire la quota dei rimborsi

al comitato di gestione: il nostro lavoro,

che è volontario e quindi non retribuito, ci

costa molto perché impegniamo per por-

tarlo avanti i nostri mezzi. JESSICA SANTINI

Grimolizzi è il nuovo presidente del Centro Anziani di Finocchio

Sembra che qualcosa si stia muovendo in

via Fontana Rotta a Finocchio. Dopo tan-

te richieste avanzate a tutte le cariche isti-

tuzionali disponibili, almeno

qualche piccolo passo sta per

compiersi.

La notizia arriva dal presi-

dente del CSCB Finocchio An-

gelo Colagrossi che dopo un

incontro con il Presidente del-

la Commissione Lavori Pubbli-

ci del Municipio Massimo Fon-

ti e all'Assessore Lavori Pubblici e Periferie di

Roma Capitale Fabrizio Ghera, ha ottenuto

significative conferme. Sembrerebbe, infat-

ti che lo stesso Fonti abbia

comunicato a Colagrossi

l'inizio dei lavori per l'istal-

lazione della rete per il ser-

vizio del gas diretto da par-

te dell'Italgas su via di Fon-

tana Rotta. In seguito, do-

po le dovute richieste, an-

che le via limitrofe potranno allacciarsi alla

rete. Per quanto riguarda invece la rete fo-

gnaria e la raccolta delle acque la situazione

è più complessa.

"E' impensabile che una zona di Roma Ca-

pitale sia in queste condizioni - tuona Cola-

grossi - ed è impensabile far cadere nel di-

menticatoio la questione. Ogni volta che ce

ne sarà l'occasione ricorderò a che di dove-

re la necessità di intervenire. Andrò all'incon-

tro con i responsabili Acea anche i cittadini.

Dovranno sentire dalle loro bocche in quale

condizione sono costretti a vivere".

JESSICA SANTINI

CAMBIA IL PRESIDENTE MA NON LA RICHIESTA: È NECESSARIA UNA NUOVA SEDE. OLTRE ALLA DISPONIBILITÀ DEL RIMBORSO DEL MUNICIPIO.

COLLINA DELLA PACE, IL COMUNE DIMENTICA I SACCHI DELLA SPAZZATURA

Ha compiuto cento anni. E solo una gran-

de festa poteva celebrare un così im-

portante compleanno. Umberto Tulli ha fe-

steggiato sabato 4 luglio al Centro Anziani

di Finocchio insieme alla sua famiglia e ad

altre settanta persone. Un evento organiz-

zato dal neopre-

sidente del Cen-

tro Anziani Fran-

co Grimolizzi e dai

neoconsiglieri.

Il signor Tulli

rappresenta per

tutti un pezzo di

storia: nato a Val-

montone, una cit-

tadina a circa 30

chilometri da Ro-

ma, ben presto si è trasferito insieme al fra-

tello nella grande città. Dopo una prima per-

manenza nel quartiere San Lorenzo, il signor

Tulli e la sua famiglia vanno a vivere a Fi-

nocchio. Ben 66 anni fa. E da allora non si

sono più spostati.

Per molti anni si è occupato di manuten-

zione per le linee ferroviarie: "Ho percorso

tutta Italia a piedi - ricorda commosso il si-

gnor Umberto - per costruire la rete che tut-

t'oggi permette il passaggio dei treni". Da

Roma a Reggio Calabria, rammentando quan-

do passo dopo passo sono stati montati i tra-

licci e le rotaie dei treni.

Grande è la commozione mentre ricorda

la guerra del '41 : "Sono stato ferito in Gre-

cia e sono stato rimandato in Italia. Ma io

non volevo combattere. Non ho mai ucciso

nessuno. E, come dire, sono sempre stato

comunista. Così mi sono nascosto, per non

combattere quella guerra che non aveva sen-

so". Tanto dolore, ma anche tante gioie: due

figli, 2 nipoti e 5 pronipoti.

"Trascorro le mie giornate con la famiglia

e poi vengo qui, al centro anziani". E' tesse-

rato da ben 40 anni. E tra quattro chiacchie-

re e una partita a carte trascorre la giorna-

ta in compagnia degli altri tesserati. Tutti

stupiti di come ancora tenga loro testa nel

gioco e ricordi le carte durante le partite!

"Siamo molto contenti della riuscita della

festa - sottolinea il presidente Grimolizzi - e

a nome del consiglio ringrazio la famiglia per

averci permesso di organizzare tutto, il co-

mitato di gestione, così attento anche con

un preavviso così minimo. Infine vorrei rin-

graziare il CSCB Finocchio e l'AdQ Collina del-

la Pace per l'intervento. E il Presidente del-

la Commissione Lavori Pubblici Massimo Fon-

ti e i Consiglieri Fabrizio Scorzoni e Fabrizio

Cremonesi per aver partecipato alla nostra

festa". JESSICA SANTINI

'8TTOEBREZZE' FA TAPPA A COLLINA DELLA PACE

“8ttoebrezze" giunge al quinto appun-

tamento: la manifestazione di musi-

ca e teatro organizzata dall'Associazione Se-

ven Cults con il sostegno dell'Assessorato al-

le Politiche Culturali di Roma Capitale si è te-

nuto quest'anno al Parco della Collina della

Pace, dal 24 al 29 luglio.

Si comincia con una serata di festa in

musica, per poi continuare con la rappre-

sentazione del libro di Walter Veltroni sul-

la tragica storia di Alfredino Rampi: 'Ver-

micino, un salto nel buio', è il titolo della

rappresentazione. Il 26 in scena 'In nome

della madre', il 27 'Il Pigiama', il 28 'Co-

me può ridursi un uomo' e il 29 si chiude

con 'Recital irrequieto'. Non mancano i no-

mi altisonanti: da Massimo Wertmuller a

Giancarlo Ratti, da Francesco Montanari (il

famoso Libanese di 'Romanzo Criminale')

ad Alessandro Benvenuti.

Nella conferenza stampa di presentazione

dell'evento in Campidoglio sono intervenuti

il direttore artistico Filippo D'Alessio, il con-

sigliere comunale Dario Nanni e i vicepresi-

denti delle Commissioni Cultura in Campido-

glio e al Municipio delle Torri, ossia Giulio Pe-

lonzi e Fabrizio Cremonesi. Filippo D'Alessio

ricorda l'importanza del luogo in cui si svol-

ge la manifestazione: "Un parco fatto su ter-

reni confiscati ai mafiosi, non a caso è la se-

conda volta che questa manifestazione si tie-

ne a Collina della Pace, un parco un po' ab-

bandonato negli ultimi anni".

Simile il discorso di Cremonesi: "E' un luo-

go che deve avere sempre più riconoscimen-

ti culturali: è una location adatta ed è l'ulti-

mo lembo di Roma. E' bello far vedere che

Roma riesce ad arrivare fino a lì". Pelonzi par-

la di "grande qualità artistica" della manife-

stazione. "Anche con poche risorse si posso-

no fare manifestazioni di qualità e, ne sono

convinto, la partecipazione del territorio sa-

rà forte". Dario Nanni non dimentica il "mo-

stro di cemento" che c'era lì prima del par-

co. Ringrazia Villino: "E' anche grazie a lui

che questo evento si realizza". E chiude sul-

l'importanza di tali manifestazioni in deter-

minate zone di Roma: "C'è sempre un valo-

re aggiunto quando arrivi così lontano e la

gente risponde positivamente, apprezza. Ro-

ma è una: vanno riequilibrate le periferie con

il centro". DAVIDE LOMBARDI

VIA DI FONTANA ROTTA, ITALGAS AL LAVORO

SI È TENUTO DAL 24 AL 29 LUGLIO IL QUINTO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA TEA-TRALE: PER LA SECONDA VOLTA IL LUOGO SCELTO È IL PARCO DI FINOCCHIO, NATO SU

TERRENI CONFISCATI ALLA MAFIA.

E’passato quasi un mese dall'intervento di emer-

genza del Comune al Parco della Collina della

Pace a Finocchio. E ancora non sono stati tolti i sac-

chi neri della spazzatura.

La pulizia dell'area del giardino pubblico, per altro

più volte richiesta a gran voce dai comitati e dalle as-

sociazioni dopo che a maggio era scaduto il bando

della cooperativa che se ne stava occupando fino a

quel momento, è stata vista dai cittadini, che godo-

no dell'unica area verde del quartiere, come un piccolo miracolo. Ma a veder oggi co-

sa è stato lasciato dopo quel provvidenziale intervento c'è poco da gioire: oltre ai

sacchi della spazzatura qua e la pieni di foglie e di sporcizia raccolta dentro e fuori i

cestini, vicino agli alberi a basso fusto e alle siepi, sono rimasti a giacere i resti di

una approssimativa potatura. JESSICA SANTINI

NONOSTANTE FOSSERO ATTREZZATI DI FURGONCINO, SONO STATI LASCIATI NEL PARCO

MOLTI SACCHI NERI.

FINOCCHIO FESTEGGIA I 100 ANNI DI UMBERTOCENTRO ANZIANI IN FESTA PER IL COMPLE-ANNO DEL SIGNOR TULLI. UN UOMO CHE HA

PERCORSO L'ITALIA A PIEDI PER COSTRUI-RE LA FERROVIA.

SONO INIZIATI I LAVORI PER L'ISTALLAZIONE DEL GAS DIRETTO. PER L'INCONTRO CON

L'ACEA BISOGNERÀ ASPETTARE LA FINE DI LUGLIO.

Page 24: La Fiera dell'Est Num. 13 luglio/agosto 2012

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