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La formazione dei popoli europei

Date post: 08-Jan-2017
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La formazione dei popoli europei Dai regni romano-barbarici alle monarchie nazionali PERCORSI DI STORIA E GEOSTORI per il biennio Autore: Luca Montanari 1
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Page 1: La formazione dei popoli europei

La formazione dei popoli europei

Dai regni romano-barbarici alle monarchie nazionali

PERCORSI DI STORIA E GEOSTORIAper il biennio

Autore: Luca Montanari

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LE ORIGINI GRECHE XIII-IV secolo a.C.

La ninfa delle origini

• Secondo un importante mito greco, citato dal poeta Esiodo nella Teogonia, Europa è una ninfa figlia di Oceano e Teti.

• Una delle sue sorelle, Asia, occupa la porzione delle terre emerse che confina con la sua dalla parte dell’Oriente, ma ha un carattere diverso.

• Europa vuole essere libera, mentre Asia si sottomette ai sovrani.

La fanciulla di Zeus

• Un’altra versione del mito afferma che Europa è una fanciulla rapita e sedotta da Zeus sotto le sembianze di un toro.

• L’amore fra il dio e la giovane prende corpo nel bacino del Mediterraneo, il simbolo del mondo greco.

Radici culturali

• La civiltà greca pone le basi filosofiche e culturali dell’Occidente, ma non arriva a teorizzare la costruzione dell’Europa.

• Le póleis libere e indipendenti non accettano la sottomissione a un’entità statale posta al di sopra delle città o delle nazioni.

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CHE COS’È? LA XENOFOBIA…

Xenofobia: paura dello straniero e odio nei suoi confronti

Il termine deriva dall’unione delle parole greche xénos (straniero) e fóbos (paura).

Le città-stato puntano

sull’identità etnica dei propri

abitanti.

Tutti coloro che non sono in

possesso della cittadinanza sono

stranieri.

Nelle comunità cittadine i

sospetti nei confronti degli estranei sono piuttosto forti.

I non-greci vengono definiti barbari poiché non riescono a esprimersi in greco senza balbettare.

La minaccia persiana

convince i greci a un’alleanza di carattere etnico-

nazionale.

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La parola xénos non indica solo lo straniero che deve

essere escluso.

Lo stesso termine si riferisce

all’ospite che merita accoglienza.

L’ospitalità è un dovere sacro e

un’istituzione irrinunciabile.

La tradizione si tramanda

attraverso le generazioni.

Il rispetto dell’ospite…

Nell’Iliade il troiano Glauco e l’acheo Diomede rinunciano a sfidarsi a duello poiché scoprono di essere legati da un’antica ospitalità.

… e il disprezzo della civiltà

Nell’Odissea il ciclope Polifemo rifiuta i doni dell’ospitalità e cerca

di divorare tutti i compagni di Ulisse.

Il mancato rispetto dell’ospitalità

indica la barbarie.

CHE COS’È? … E L’OSPITALITÀ

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• Alessandro Magno sconfigge i persiani e conquista un impero che si estende fino al Gange.

LE CONQUISTE

• La gestione di un territorio così vasto si rivela problematica: la morte coglie l’imperatore a Babilonia a soli 33 anni.

L’IMPERO E LA MORTE

• I diadochi (successori) si spartiscono i possedimenti sulla base di criteri geografici e danno vita a una cultura che unisce la tradizione greca ad alcuni aspetti della civiltà orientale.

I REGNI ELLENISTICI

L’ETÀ ELLENISTICA Dal IV al Isecolo a.C.

La battaglia di Isso combattuta da Alessandro Magno e Dario III nel 333 a.C.

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L’IMPERO FRAMMENTATO Dal I al IVsecolo d.C.

MACEDONIA• Antigonidi

EGITTO• Tolomei

SIRIA• Seleucidi

PERGAMO• Attalidi

I regni dei diadochi

La spedizione militare di Alessandro Magno contro i persiani garantisce ai Macedoni un vasto impero, ma la morte prematura del sovrano provoca la divisione del

territorio in quattro regni rivali.

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LA CONQUISTA DELL’ITALIA Dal V secolo a.C. al III secolo a.C.

Un lungo processo

• Dopo il V secolo a.C. Roma s’impegna in una serie di guerre contro le città e i popoli italici per l’egemonia sulla penisola.

La prima fase

• Il controllo del Lazio richiede quasi un secolo, ma la politica di alleanze aiuta Roma ad allargare la sua influenza.

La seconda fase

• Le guerre sannitiche e la vittoria contro Pirro consentono a Roma di dominare sull’Italia centro-meridionale.

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LA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO

Dal III secolo a.C. al II secolo d.C.

Il concetto territoriale del mondo romano si collega direttamente al bacino del Mediterraneo e non alle terre dell’estremo Nord. L’Africa settentrionale è infatti molto meno distante, sia geograficamente, sia nelle abitudini e tradizioni.

Le guerre puniche segnano l’avvio dell’egemonia di Roma sul Mediterraneo: tra il II secolo a.C. e il II secolo d.C. Roma forma un impero che va dalla Spagna al Medio Oriente.

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L’IMPERO UNIVERSALE? Traiano98-117 d.C.

L’imperatore Traiano porta Roma alla massima espansione territoriale

L’Impero includeva Britannia, Gallia e penisola iberica.

Giungeva fino al Mar Nero, occupava le coste mediterranee dell’Asia Minore e la Mesopotamia, fino al

Mar Nero e al Mar Caspio.

Occupava le coste settentrionali dell’Africa.

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• L’oratore ionico Elio Aristide vive nel II secolo d.C. e gode del benessere che l’età del principato adottivo regala al mondo romano.

• L’appartenenza all’Impero garantisce ricchezza, stabilità e sicurezza.

LA CITTÀ DEL MONDO

• In una delle sue opere più famose, l’Encomio a Roma, Elio Aristide celebra la città che ha riunito sotto il suo potere quasi tutte le terre conosciute e ha garantito ai popoli l’opportunità di convivere in pace.

• L’Urbe è un simbolo del mondo antico.

L’ELOGIO

• L’elogio di Elio Aristide rivela la volontà celebrativa di uno straniero che si sente accolto nel sistema romano, ma dimostra anche il fascino e la forza che il modello imperiale esercitavano sulle élites colte dei territori conquistati.

TRA PROPAGANDA E REALTÀRitratto in forma di scultura classica di Elio Aristide, letterato greco del II secolo d.C.

I DOCUMENTI DELLA STORIA L’ENCOMIO DI ROMA

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Nel III secolo d.C. l’esercito diventa l’arbitro del potere imperiale: i militari controllano l’elezione dei principi.

DECADENZA DELL’IMPERO

La fine delle conquiste complica il bilancio dello Stato.

Pressioni dei popoli germanici sui confini.

Crisi economica e contrasti sociali.

Perdita di potere da parte del Senato.

IL CROLLO DI UN MONDO Dal III secolo d.C.

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Intorno alla metà del IV secolo i popoli barbari delle steppe orientali si spostano verso occidente e penetrano nei territori romani, favorendo la crisi dell’Impero.

I PROTAGONISTI DELLA STORIA

LE TRIBÙ DEI BARBARI

VIDEOLe invasioni barbarichehttp://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-dbaeed93-98a4-4308-898c-6ccb245c8ee9.html

Dalla steppe dell’Asia gli unni attraversarono

l’Europa giungendo in Gallia e nella

Pianura Padana.

Dalla penisola iberica i vandali giunsero a

invadere diverse aree dell’Impero.

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ITALIAostrogoti e longobardi

SPAGNAvisigoti

FRANCIAfranchi e burgundi

ISOLE BRITANNICHEangli e sassoni

I REGNI ROMANO-GERMANICI Dal V all’VIII secolo d.C.

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OSTROGOTI

Italia: dal 497 al 553 d.C.

Regno di Teodorico: rinascita e convivenza con i romani.

Problemi tra barbari ariani e romani cattolici

535-553 d.C.: guerra greco-gotica e vittoria bizantina.

VISIGOTI

Spagna: V-VII secolo d.C.

Frammentazione politica.

Recaredo si converte al cattolicesimo.

Codice di leggi che facilita la convivenza tra romani e germani.

L’espansione dell’islam pone fine al regno

IMPERO BIZANTINO

Forza economica e stabilità militare.

Le minacce dei barbari sono sventate.

Giustiniano sogna l’Impero universale e cerca di

riconquistare l’Occidente.

Il progetto fallisce con la sua morte.

I LUOGHI DELLA STORIA IL MEDITERRANEO

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LUOGHI• I regni romano-germanici

consolidano le comunità nazionali nelle vecchie province romane.

TEMPI

• Dopo i traumi dei saccheggi e delle invasioni, i romani e i germani ritrovano un equilibrio di convivenza.

• Nel VI secolo d.C. le strutture nazionali dei regni sono più solide.

MODI

• Scrittura dei codici di leggi.• Amministrazione ai romani, ruoli

militari ai barbari.• Conciliazione tra cattolici e ariani o

conversione dei barbari.

LA NASCITA DEI POPOLI EUROPEI Dal V all’VIIIsecolo d.C.

Il matrimonio del re dei franchi Clodoveo con Clotilde, nel 493.

VIDEOLa cavalleria nei regni romano-germanicihttp://www.raistoria.rai.it/articoli/cavalleria-i-regni-barbarici/7629/default.aspx

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Alla fine del VI secolo i Longobardi si impongono come conquistatori e dominatori. Cinquant’anni dopo cercano di integrare la componente romano-bizantina nella società attraverso una maggiore tolleranza religiosa e una politica più aperta nei confronti dei vecchi abitanti della penisola.

Copertura di evangelario, in avorio, oro e pietre preziose. VIII-IX secolo, civiltà longobarda.

Nel 569 d.C. i longobardi scendono in Italia.

L’Italia risulta divisa fra longobardi e bizantini.

L’esarcato d’Italia controlla solo metà della penisola.

Sconfiggono i bizantini e fondano ducati.

I LONGOBARDI VI-VIII secolo d.C.

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Re dei franchi capace di sconfiggere i longobardi e le popolazioni renane.

Carlo Magno fonda il Sacro Romano Impero: Sacro: protegge il papa e la Chiesa; Romano: ripercorre il progetto universale

di Roma; Impero: riunisce più popoli.

I PROTAGONISTI DELLA STORIA

CARLO MAGNO

Le conquiste gli permettono di controllare quasi tutta l’Europa centrale e l’Italia.

La notte di Natale dell’800 viene incoronato imperatore dal papa.

Carlo Magno (742-814), imperatore del Sacro Romano Impero.

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Le radici più antiche del progetto europeo affondano nell’età carolingia: il baricentro si sposta dal Mediterraneo all’area renana.

Politica di assimilazione culturale ed elaborazione di sistemi comunicativi capaci di riunire i popoli.

Europa centrale e Italia, con la speranza di allargare il territorio alla penisola iberica.

Recuperare la grandezza dell’Impero romano in uno spirito cristiano.

Obiettivi

Territorio

Modalità

Carlo Magno a cavallo a colloquio con Genelon. Vetrata istoriata della cattedrale di

Notre-Dame, Chartres, Francia.

L’ETÀ CAROLINGIA VIII-IX secolo d.C.

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L’autonomia della Francia e i contrasti fra la Chiesa e l’Impero segnano la nuova frammentazione della politica europea.

Ottone I e Ottone III cercano di affermare il potere dell’imperatore sui feudatari e di imporre la supremazia della Corona sul clero: inizia la lotta per le investiture.

Nel X secolo d.C. gli Ottoni di Sassonia danno vita al Sacro Romano Impero Germanico

Il baricentro dei territori imperiali diventa la Germania, ormai divisa dalla Francia per le consolidate dinamiche dinastiche.

LA SVOLTA L’IMPERO DEGLI OTTONI

Ottone III in una miniatura

dall'Evangelario di Bamberga, Germania, X

secolo.

Re Berengario rende omaggio all'imperatore Ottone I. Tratto dal Chronicon di Ottone di Frisinga (1109-1158).

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FRANCIADal X secolo

INGHILTERRADal 1066 d.C.

LE MONARCHIE NAZIONALI Dal X secolo d.C.

Conquista dei normanni: i re inglesi sono feudatari

dei sovrani francesi.

1215: Magna Charta Libertatum. Si pongono le basi per la monarchia

costituzionale.

Successione di varie dinastie.

Continuità del territorio nazionale.

De Agostini © 2015 – De Agostini Scuola – NovaraAutore: Luca Montanari

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Per quali motivi i greci e i romani, che hanno posto le basi della cultura occidentale, non hanno mai plasmato un’idea di Europa come entità politica?

Individua le principali caratteristiche dei regni romano-germanici e prova a spiegare per quale motivo il loro sviluppo ha favorito la nascita degli Stati nazionali.

Ritieni che l’idea dell’Europa che emerge dal progetto di Carlo Magno corrisponda a quella contemporanea, almeno in senso geografico?

E ORA… FISSIAMO I CONCETTI

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