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LA FUNZIONE COMMERCIALE
seconda parte: analisi della domanda e dellemotivazioni di acquisto
LA FUNZIONE COMMERCIALE
seconda parte: analisi della domanda e dellemotivazioni di acquistoProf. Arturo Capasso
Anno Accademico 2004-2005
Economia e Gestione delle Imprese
2A.A. 2004 - 2005
• ANALISI QUANTITATIVA DELLA DOMANDA
(Approccio strutturalista)
- domanda attuale e potenziale
- concentrazione della domanda
- quota di mercato
- elasticità della domanda
• ANALISI QUALITATIVA DELLA DOMANDA
(Approccio comportamentista)
- consumer behaviour
- customer behaviour
L’ANALISI DELLA DOMANDA
3A.A. 2004 - 2005
LA DOMANDA DI MERCATO
Definiamo il mercato (prodotto/servizio x
spazio x tempo)
Valutiamo il mercato
Quanto vale il mercato di riferimento per un
particolare prodotto o servizio?
N.B. Attenzione alla definizione corretta del
prodotto/servizio e dei confini del mercato
4A.A. 2004 - 2005
LA DOMANDA DI MERCATO
La domanda di mercato, o domanda primaria, consiste nel volume totali degli acquisti di un dato prodotto, posti determinati confini spazio-temporali.
La domanda dell’impresa, o domanda secondaria, coincide con la quota di domanda primaria rappresentata dalle vendite dell’impresa stessa, con riguardo al medesimo prodotto in esame, considerando i confini spazio-temporali determinati.
In termini analitici:
Q (a) = s(a) x Q dove:
• Q (a) sono le vendite dell’impresa “a”
(domanda secondaria);
• s (a) è la quota di mercato dell’impresa “a”;
• Q è la domanda primaria.
5A.A. 2004 - 2005
IL POTENZIALE DI MERCATO
E’ il limite teorico - massimo - che la domanda di un prodotto può raggiungere, considerando determinati ambiti spaziali ed un certo intervallo temporale, nell’ipotesi in cui gli investimenti di marketing cumulati (ossia quelli realizzati da parte di tutte le imprese che operano nel business) abbiano raggiunto il livello massimo.
Potenziale di mercato = N x D x T
dove:
• N è il numero dei consumatori potenziali
del prodotto Y;
• D è il consumo pro-capite potenziale
(o dosaggio);
• T è l’intervallo temporale di riferimento.
6A.A. 2004 - 2005
Investimenti di marketing nel
settore (X)
Potenziale di mercato
Domanda attuale
Gap di potenziale
Livello di investimenti
previsto
IL GAP DI POTENZIALE
DI MERCATO
7A.A. 2004 - 2005
La stima del potenziale di mercato, nelle diverse configurazioni geografiche, assume grande rilevanza nei processi decisionali e valutativi riguardanti:
• l’introduzione di nuovi prodotti;
• l’allocazione degli investimenti di marketing;
• le quote di vendita;
• la locazione di nuovi impianti;
• l’attivazione di nuovi canali distributivi.
IL POTENZIALE DI MERCATO: LE STIME
8A.A. 2004 - 2005
Tra gli approcci per la stima del numero dei consumatori potenziali e del dosaggio pro-capite rilevano:
• l’approccio teorico (ipotesi ottimistica: tutti i potenziali fruitori, con dosaggio massimo “fisiologico”)
• i break down methods (basati su dati storici);
• i build up methods (basati su dati raccolti con interviste ad hoc);
• l’approccio analogico (paesi/prodotti/mercati “analoghi”).
IL POTENZIALE DI MERCATO: LE STIME
9A.A. 2004 - 2005
L’ELASTICITA’ DELLA DOMANDA
L’elasticità della domanda al prezzo segnala la “sensibilità” dei
consumatori, in termini di quantità acquistate, alle variazioni
del prezzo.
= ( q / q) / ( p / p)
In termini analitici, esprime la derivata della funzione (quindi
l’inclinazione della relativa curva) che lega le quantità vendute
del prodotto “x” al prezzo dello stesso prodotto.
In caso di prodotti indifferenziati la domanda sarà
caratterizzata da una forte elasticità, mentre per i prodotti che
forniscono valore in forme distintive si avrà una domanda
anelastica.
10A.A. 2004 - 2005
L’ELASTICITA’ INCROCIATA
Per il Marketing Management può essere molto rilevante
l’esame dell’elasticità incrociata, ovvero la considerazione
della sensibilità della domanda di prodotti dell’impresa
rispetto a variazioni dei prezzi dei prodotti concorrenti:
(a,c)
= ( qa / qa) / ( pc / pc)
Quando la relazione tra prezzi dei concorrenti e quantità
venduta dall’impresa è di diretta proporzionalità il grado di
differenziazione è molto contenuto.
11A.A. 2004 - 2005
LE PREVISIONI DELLE VENDITE
(SALES FORECASTING)
• Controllabilità delle variabili causali
• Conoscibilità di un fenomeno e delle relazioni
causali
• Orizzonte temporale
• Esperienze maturate e registrate: feedback
12A.A. 2004 - 2005
LE PREVISIONI DELLE VENDITE: I METODI
Temporali (desk)• trend e analisi serie storiche• exponential smoothing Causali (desk)• Relazioni ed analogie• Regressione semplice e multipla• modelli econometriciQualitativi (field)• Panel venditori • Panel consumatori• Metodo DelphiSperimentali (field)• Concept test (conjoint analysis e POSSE)• Pre-market test (LMT e LITMUS)• Market test
13A.A. 2004 - 2005
ANALISI QUALITATIVA DELLA DOMANDA
(APPROCCIO COMPORTAMENTISTA)ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI E DEI
CLIENTI
(PROCESSO E MOTIVAZIONI D’ACQUISTO E DI CONSUMO)
- l’approccio all’analisi secondo il modello stimolo-
risposta
- il modello delle 6 “W”
14A.A. 2004 - 2005
IL COMPORTAMENTO DI ACQUISTO:IL MODELLO DESCRITTIVO DELLE 6 “W”
What ? Oggetti di acquisto
Who ? Soggetti e ruoli
When ? Fasi ed occasioni
How ? Operazioni e coinvolgimento
Where ? “Place” e reperibilità
Why ? Motivazioni all’acquisto
15A.A. 2004 - 2005
LE FASI DEL CUSTOMER BEHAVIOUR
Valore atteso Acquisto Valore percepito
SoddisfazioneFiduciaRiacquisto
Fedeltà comportamenta
le
Analisi del valore
monadico
Fedeltà mentale
Analisi del valore diadico
LEALTA’
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