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LA FUNZIONE DEL TUTOR NEI PROCESSI DI … E... · costruire uno scaffolding affettivo e...

Date post: 11-Aug-2018
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LA FUNZIONE DEL TUTOR NEI PROCESSI DI FORMAZIONE •La formazione degli adulti •Condurre gruppi di lavoro di adulti professionalizzati •Il ruolo del tutor nella formazione degli adulti •Le caratteristiche della formazione on-line •Il ruolo dell’ e-tutor •La piattaforma PuntoEdu Riforma
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LA FUNZIONE DEL TUTOR NEI PROCESSI DI FORMAZIONE

•La formazione degli adulti•Condurre gruppi di lavoro di adulti professionalizzati•Il ruolo del tutor nella formazione degli adulti•Le caratteristiche della formazione on-line•Il ruolo dell’ e-tutor•La piattaforma PuntoEdu Riforma

LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI

Come e perchè imparano gli adulti, soprattutto se si tratta di adulti professionalizzati, come i docenti?

Elementi salienti degli adulti in formazione:1. concetto di sè2. ruolo dell’esperienza3. motivazione ad apprendere e finalizzazione

dell’apprendimento

Concetto di sè e ruolo dell’esperienza

• Il concetto di sè genera una percezione di autonomia, indipendenza, autogoverno che, in situazione “costrittiva” tende a manifestarsi mediante adeguamento o resistenza

• L’esperienza pregressa, a sua volta, tende a favorire l’emergere di idee e mappe mentali preformate, da non sottovalutare ( perchè ciò genera percezione di rifiuto) ma da considerare come risorsa

Motivazione ad apprendere e finalizzazione dell’apprendimento

• La motivazione all’apprendimento è un processo “clinico” rappresentabile in fasi successive:

ℵ bisogno ℵ assunzione di comportamenti ℵ traguardi da raggiungere

• L’apprendimento è efficace se volto a risolvere il bisogno; presuppone quindi forme di apprendimento centrate su problemi, sulla loro soluzione e sulla applicabilità delle stesse ad un contesto operativo quotidiano

CONDURRE GRUPPI DI LAVORO DI ADULTI PROFESSIONALIZZATI

Le regole fondamentali:ℵ chiarezza nella definizione degli obiettiviℵ considerazione dei “bisogni” all’interno del gruppoℵ programmazione delle modalità di lavoroℵ definizione dei tempi di lavoroℵ stimolo alla libera circolazione delle ideeℵ disponibilità al confrontoℵ superamento dei conflittiℵ attenzione alla soluzione del compitoℵ ricerca di un’ampia base di consenso su situazioni operative

...quindi ...

• un gruppo si coinvolge, fornendo informazioni chiare, dirette, esaustive e formulando un piano di lavoro condiviso

• un gruppo si guida agendo sulla motivazione ad apprendere

• un gruppo funziona meglio e raggiunge gli obiettivi fissati se i compiti sono chiari, le procedure definite

IL RUOLO DEL TUTOR NELLA FORMAZIONE DEGLI ADULTI

Il termine tutor è di origine latina e deriva dal sostantivo “tutor tutoris” e questo dal verbo tueri, il significato può essere così inteso: colui che cura, che sostiene , che protegge, che dà sicurezza.

Il tutor, pertanto è:• un facilitatore dell’ apprendimento• una guida• un affiancatore di situazioni da vivere, comprendere, assimilare• un accompagnatore nell’ambiente di apprendimento • un garante dello svolgimento del programma di formazione concordato

La funzione di tutoraggio si esplica...

• nell’accoglienza e nell’integrazione degli “studenti” • nell’individuarne potenzialità e limiti• nel consigliare gli studenti sulle attività da svolgere• nel monitorare i progressi individuali • nel creare le condizioni opportune che consentano di

superare difficoltà e ostacoli• nell’offrire attenzione, ascolto, guida, orientamento• nell’ascoltare e raccogliere le richieste di aiuto

Il tutor, per essere efficace, deve:

• possedere competenze metodologico-didattiche nella conduzione di gruppi in apprendimento

• fornire cooperazione costante in funzione “facilitatrice”

• gestire la collaborazione tra i corsisti

• moderare i flussi comunicativi degli altri e propri

• assicurare coerenza ai vari elementi del percorso di apprendimento

Le funzioni e le azioni del tutorindividuare potenzialità: facilitare nel soggetto il riconoscimento di risorse da lui utilizzabilicostruire uno scaffolding affettivo e motivazionale: incoraggiare, aiutare, approvareorientare: mostrare come si fa, rendere espliciti gli obiettivi, delineare delle possibilitàComunicare e far comunicare: favorire l'interscambio e le integrazioni di conoscenze teorico-pratiche tra i diversi partner.

•motivazione

•animazione

•coordinamento

•organizzazione

•comunicazione

•sostegno

LE CARATTERISTICHE DELLA FORMAZIONE ON-LINE

Una premessa d’obbligo: l’e-learning non è questione di “macchine” ma strumento per stimolare la partecipazione sociale

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Elementi caratteristici:

• Uso di materiale strutturato per essere fruito in autoistruzione

• Organizzazione di classi virtuali i cui componenti interagiscono in rete

E-learningApprendimento basato su materiali reperibili in rete

Apprendimento in rete

Apprendimento individuale

Apprendimentoassistito

Apprendimento collaborativo

Apprendimento mutuato

Navigazionelibera

della rete

Uso di materialididattici strutturati

FaD

Uso di materialididattici

+ tutoring

Uso di approcci misti

presenza/ distanza

Uso di approcci

online “puri”(formazione

in rete)

Uso di approcci basatisulle comunità

di pratica

E-learning integrato

Formazione on-line

Formazione in presenza

Flessibilità dei percorsi

L’e-learning è un modello di formazione mista...

• Un intervento in presenza di tipo tradizionale (lezione, lavoro di gruppo ecc.);

• Una fase di apprendimento individuale, basato sull’uso di materiali reperibili online, strutturati e non;

• Un momento di attività collaborativa in rete (discussione, produzione di gruppo ecc.)

articolato in tre momenti complementari:

Il modello di interazione:

emittente ricevente

facilitatore

- TUTOR -

Aula: luogo perdiscutere

confrontarsi

approfondire

cercare condizioni per fare rete

partecipantipartecipanti

espertiesperti

tutortutor

L’E-tutor: campi di interventopiano gestionale: interviene sulle procedure, cura

l'organizzazione, svolge funzioni "amministrative" in senso lato(ovviamente in riferimento all'attività che si svolge in rete: calendario, scadenze…).

piano pedagogico: assume se necessario un ruolo di stimolo intellettuale, stabilisce gli argomenti che saranno oggetto di discussione.

piano sociale: si preoccupa del mantenimento di un clima di fiducia reciproca all'interno del gruppo di discussione, analizza le relazioni interpersonali, cerca di risolvere eventuali conflitti.

piano tecnico: si preoccupa del corretto funzionamento del sistema utilizzato e aiuta i partecipanti a risolvere eventuali problemi di natura tecnica.

Le competenze dell’ E-tutorCompetenze tecniche: • è necessario che abbia un buon grado di familiarità con gli strumenti

informatici. • deve essere capace di inoltrare messaggi con allegati, comprimere e

decomprimere file, conoscere Word e Excel

Competenze didattiche: • deve conoscere almeno i principi base dell'apprendimento e saper

progettare un percorso formativo• deve sapere quando intervenire, quali suggerimenti dare,

pianificare programmi di studio, essere in grado di definire finalità, obiettivi e contenuti

Competenze umane-relazionali: • deve stimolare nell'utente il desiderio e la necessità di comunicare

attraverso la rete• deve motivare, accompagnare e facilitare l'utente• deve essere disponibile all'ascolto

L’ E-tutor quindi....

• aggrega il gruppo• sa gestire le relazioni• coordina le fasi di lavoro• aiuta i corsisti nel collegamento alla piattaforma• favorisce lo scambio di idee• sintetizza esperienze e contributi• conosce i materiali di studio• veicola contenuti esperti (poco)• assicura circolazione di informazione

L’ E-tutor: tipologie e caratteristiche

Il tutor istruttore o accompagnatore: • eroga materiali, indica fonti bibliografiche, fornisce chiarimenti e

feedback sui contenuti• sa individualizzare e personalizzare i percorsi di apprendimento in

base alle differenze dei discenti• è orientato a un lavoro sui contenuti.

Compiti:• introduce all'attività in generale• illustra gli obiettivi dell'attività• indica i materiali da utilizzare• riporta i compiti da svolgere• comunica via e-mail con gli iscritti• risponde ai messaggi nel forum• verifica che i compiti assegnati ai corsisti siano stati svolti, che i

risultati siano posti nel Forum Web nei tempi stabiliti, invitando gli eventuali ritardatari al rispetto delle scadenze.

Il tutor facilitatore o di processo• ha competenze di carattere psicologico-sociale, di ascolto e di

stimolo • monitora l’attività aiutando a risolvere problemi, a chiarire dubbi• si fa garante del rispetto delle regole della comunicazione• provvede a guidare, motivare e gratificare i corsisti

Compiti:• garantisce il rispetto della netiquette • anima il web forum• verifica se è il caso (anche sulla base di come si sta sviluppando la

discussione) di integrare la documentazione con altri suggerimenti• analizza la situazione in prossimità della scadenza della fase in

corso e valuta se è il caso di procedere con una fase più orientata alla cooperazione.

Il tutor moderatore o animatore• ha competenze di carattere psicologico-sociale. • svolge funzione di scaffholding (sostegno) nelle fasi iniziali del corso• funge da osservatore critico• vigila sul processo di apprendimento soprattutto di gruppo• provvede a monitorare adeguatamente• interviene per moderare e stimolare la discussione• è orientato alla gestione dei gruppi di lavoro e della discussione

aperta.

Compiti:• ha un ruolo attivo • valuta se e come apportare variazioni agli obiettivi stabiliti • produce un "report" periodico sullo stato dell'attività in corso• sollecita i corsisti nel corso delle attività collaborative • controlla i forum e la posta; • produce report di autovalutazione dell'esperienza in corso.

LA PIATTAFORMA PUNTO EDU RIFORMA

Caratteristiche: personalizzazione del processo: non semplice erogazione di materiale ma scelta di contenuti e tematiche che consentono al corsista di creare il proprio percorso

centralità della dimensione operativa: l’insegnante sceglie attività vicine al proprio contesto di lavoro

sviluppo della “community”: scambio tra pari, mutuo sostegno professionale, area di scambio materiali, forum articolati

STRUTTURA DELL’OFFERTA FORMATIVAPiano di formazione ( Riforma del sistema scolastico)

AREE

Lingua stranieraInformaticaSostegno ai processi

di innovazione

flessibilitàportfolio piani di studio

funzione tutoriale

SEZIONI

OBIETTIVI FORMATIVI

conoscere il contesto normativo per l’introduzione del portfolio

sperimentare modelli di portfolio in classe

elaborare nuovi modelli di portfolio

comparare modelli di portfolio a livello internazionale

ATTIVITA’ studio di caso

esperienze in rete

problem solving

role play

RISORSE forum con esperto schede approfondimento

Caratteristiche del sistema PuntoEduSistema a legami deboli centrato su obiettivi e strumenti con forte connotazione operativa

Ogni obiettivo:•è centrato su un nodo problematico•si articola in una serie di attività•è espresso in termini operativi•descrive comportamenti professionali da raggiungere

L’utente:•sceglie l’obiettivo•accede alle attività•sceglie le risorse

•Non c’è legame sequenziale tra le attività•Ogni obiettivo/ attività sono autoconsistenti per disegnare in maniera autonoma il proprio percorso formativo

Per finire, la “netiquette”ovvero, il decalogo del tutor

1: Rispettare gli altri2: Comportarsi “online” nello stesso modo in cui ci si comporta nella realtà 3: Sapersi orientare nel Cyberspace4: Rispettare i tempi e la “bandwidth” delle altre persone 5: Essere gentili online6: Condividere la conoscenza ( del mezzo)7: Aiutare a tenere sotto controllo le dispute8: Rispettare la privacy degli altri 9: Non abusare del tuo potere10: Non arrabbiarti per gli errori degli altri

Buon lavoro e....

buona navigazione!!


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