Osservatorio sulla Formazione e sul Lavoro degli Italiani all’estero Osservatorio sulla Formazione e sul Lavoro degli Italiani all’estero
Ministero degli Affari Esteri Ministero degli Affari Esteri
Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie
Ufficio II Ufficio II
“La Formazione ed il Lavoro degli Italiani in USA” “La Formazione ed il Lavoro degli Italiani in USA”
Febbraio 2008 Febbraio 2008
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Indice:
1. La presenza Italiana in USA
1.1. Cenni storici sulla settima comunità di italiani all’estero
1.2. Visitare gli USA senza visto
2. Il lavoro degli Italiani in USA
2.1. Gli Italiani in USA: una comunità qualificata e professionalmente integrata
2.2. L’emigrazione intellettuale: il caso dei ricercatori italiani in USA
3. La formazione degli Italiani in USA
3.1. Studiare in USA
3.2 La Commissione Fulbright e gli Scambi Culturali fra l’Italia e gli Stati Uniti
4. I progetti per gli Italiani in USA
4.1. I progetti finanziati: 1998/2004
4.2. “USA l’Italia”: la rete imprenditoriale per la promozione del Made in Italy
4.3. E.USIC: la comunità virtuale di giornalisti per il consolidamento della collettività
italiana in USA
4.4. L’Intervento di Patrizio Di Nicola – Project Director di EUSI.c e docente
dell’Università la Sapienza - Roma
5. I giovani italiani in USA
5.1. I giovani italiani d’America fra nuove e vecchie emigrazioni
5.2. Si riunisce la Preconferenza dei giovani degli Stati Uniti – Newark, 14 e 15
dicembre
6. Rete Diplomatico Consolare Italiana in USA
7. Bibliografia
8. Siti utili
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1. La presenza italiana in USA
1.1. Cenni storici sulla settima comunità di italiani all’estero: 1 americano su
10 dichiara la discendenza italiana
Nell’ultimo quarto del XIX secolo (1876 – 1900), quando prende l’avvio l’esodo
migratorio susseguente agli squilibri creatisi dopo l’unità d’Italia, gli Stati Uniti
accolgono circa 800.000 italiani. La prima ondata di emigrati (1876-1885) proveniva
dalle regioni del Nord Italia (Triveneto, Lombardia e Piemonte), mentre
successivamente cominciò la massiccia migrazione degli abitanti delle regioni
meridionali (abruzzesi, campani, calabresi e siciliani).
Il culmine della “grande emigrazione” italiana (3 milioni e mezzo di sbarchi, per lo più
attraverso il porto-simbolo di Ellis Island) viene raggiunto nel primo quarto del ‘900: la
forte richiesta di manodopera favorisce l’arrivo di lavoratori immigrati, destinati al
consolidamento del settore urbano ed industriale. Nel 1930 viene raggiunto il picco di
presenze: 1.623.580, ma con l’introduzione dell’Immigration Act nel 1921 e di
successive leggi restrizioniste che riducevano sensibilmente la quota di italiani ammessi
negli USA. Il contemporaneo avvento del fascismo contribuisce a frenare il flusso
migratorio, mentre, intanto, emerge la “seconda generazione”: i figli dei nati in America
superano in numero i loro genitori.
Le partenze dall’Italia riprendono nel dopoguerra e tornano consistenti nel 1965 in
seguito all’eliminazione delle quote nazionali. I legislatori statunitensi ridisegnano le
leggi sull’immigrazione inserendo dei nuovi criteri per l’ottenimento del visto, che
contribuiscono a dare una nuova immagine del “migrante”: buon titolo di studio e
qualifiche professionali elevate. Il nuovo emigrato italiano non è solo quello che fugge
dalla miseria, ma anche studenti e professionisti in cerca di successo.
Se qualitativamente si ha un profilo migliore dell’emigrato italiano, quantitativamente
nel decennio 1980-90, la popolazione nata in Italia presente negli USA fa rilevare il
declino di presenze numericamente più rilevante tra gli altri gruppi di immigrati europei,
tanto da non garantire un ricambio generazionale. Al 2000, sono meno di mezzo
milione gli italiani presenti negli Stati Uniti secondo il Censo nazionale (la metà,
secondo le fonti italiane: 231.910 per l’AIRE, 213.624 per le Anagrafi consolari). Nel
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2007 sono iscritti all’AIRE 198.915 cittadini italiani residenti all’estero, mentre gli
italiani registrati nelle Anagrafi consolari risultano essere 187.875. Ogni dieci italiani
che si sono trasferiti negli Stati Uniti in quel decennio, cinque erano meridionali (di cui
tre siciliani), tre settentrionali e due delle regioni centrali, quasi tutti romani.
La comunità italiana si è ben integrata nella società americana nel secondo dopoguerra
grazie all’introduzione di normative che hanno facilitato la naturalizzazione delle diverse
comunità di emigrati. Soprattutto a partire dagli anni ’70, l’ascesa sociale degli
americani di origine italiana subisce un’accelerazione, anche grazie al supporto di
organizzazioni di itlao-americani a rilevanza nazionale come la NIAF (National Italian
American Foundation – www.niaf.org) e l’OSIA (Order od Sons of Italy –
www.osia.org).
Oggi, se al numero di persone di nascita italiana occorre aggiungere quello dei
discendenti, 1 americano su 20 si riconosce di discendenza italiana. Secondo l’ultimo
censimento (anno 2000) il 5,6% della popolazione degli USA ha dichiarato una
discendenza (ancestry) italiana.
E’ necessario tuttavia distinguere fra italiani di seconda e terza generazione e italiani di
nuova emigrazione, ben diversi per condizioni sociali e modalità e caratteristiche di
integrazione. I primi, infatti, infatti, sono ben integrati e presenti in tutte le fasce della
società fino ai massimi vertici; seppur legati sentimentalmente alla terra di origine delle
loro famiglie, hanno tuttavia una conoscenza dell’Italia limitata e filtrata dalle
informazioni mediatiche statunitensi. I nuovi emigrati, invece, sono generalmente
giovani italiani in cerca di una crescita professionale e linguistica o di un
approfondimento formativo, che hanno a che fare con un sistema straniero e
piuttosto competitivo, nel quale non di rado riescono comunque ad inserirsi con ottimi
risultati.
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1.2. VISITARE GLI USA SENZA VISTO:
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I viaggiatori italiani titolari di passaporti emessi a partire dal 26 ottobre 2006 potranno
usufruire del programma "Viaggio senza visto" (Visa Waiver Program) se il loro
passaporto è di tipo "elettronico".
Il Programma "Viaggio senza Visto" (Visa Waiver Program) consente ai cittadini di
alcuni Paesi, fra cui l’Italia, di recarsi negli Stati Uniti per turismo o affari per un
periodo non superiore ai 90 giorni senza dover ottenere un visto, qualora abbiano tutti
i requisiti necessari per partecipare al Programma. Ciascun viaggiatore, in possesso di
passaporto elettronico, deve essere munito del proprio passaporto. Pertanto, se si
viaggia insieme ad un figlio o figlia, anche lui/lei deve essere munito/a di un proprio
passaporto individuale, anch'esso idoneo a partecipare al Programma "Viaggio senza
Visto". I minori che appaiono nel passaporto dei genitori dovranno invece richiedere
un visto per entrare negli USA.
Le informazioni su come richiedere un nuovo passaporto italiano elettronico sono
disponibili sul sito del Ministero degli Esteri e sul . sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/pds/cittadino/passaporto/passapor.htm
Per approfondimenti sul visto per gli USA, consultare la pagina
http://italy.usembassy.gov/visa/default-it.asp
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Tabella 1. Italiani iscritti all’anagrafe consolare (dati Annuario
statistico MAE 2007)
Totale 187.875 Circoscrizioni consolare
1. Cons. Gen. New York 54.896
6
2. Cons. Gen. Filadelfia 23.1203. Cons. Gen. Miami 22.180 4. Cons. Gen. Chicago 14.375
5. Cons. Gen. Boston 13.3566. Cons. Gen. Detroit 13.305 7. Vice Cons. Newark 12.799
8. Cons. Gen. Los Angeles 13.3379. Cons. Gen. San Francisco 12.222 10. Cons. Gen. Houston 4.448
11. Amb. Washington 3.838
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2. Il lavoro degli italiani in USA
2.1. Gli Italiani in USA: una comunità qualificata e professionalmente integrata
Con 187.875 italiani registrati alle Anagrafi Consolari (2007) e 198.915 iscritti all’AIRE
(2007), quella statunitense è la settima comunità in ordine di grandezza. Nell’ultimo
censimento statunitense del 2000, 15,7 milioni di persone hanno dichiarato di essere
discendenti di italiani: un incremento del 7% rispetto ai 14,7 milioni del 1990.
Il gruppo italo americano conserva una accentuata vocazione urbana (solo il 19% vive nelle
aree rurali) ed è concentrato per il 57% negli Stati del Nord Est. E’ nella Circoscrizione di
New York che risiede, infatti, la comunità italiana più numerosa, con 54.896 italiani iscritti
all’Anagrafe Consolare (annuario statistico 2007), seguita dalle Circoscrizioni di Filadelfia
(23.120), Miami (22.180), Chicago (14.375) e Boston (13.356).
Ma la comunità italo-americana presenta caratteristiche molto complesse e differenti
rispetto alle altre comunità di connazionali all’estero. I 15,7 milioni di discendenti italiani
negli Stati Uniti sono i discendenti di chi, partito dal proprio paese natale, si dedicò alla
realizzazione dell’ideale americano. Gli italo americani di seconda e terza generazione ha
ormai perso i legami con la madrepatria e si è perfettamente integrato sul territorio
americano. Infatti, solo il 5% di italiani di terza generazione nati tra il 1976 e il 1985 parla
la lingua madre, un indice di profonda distanza dal paese di origine.
Proprio grazie al completamento del processo di integrazione, anche l’integrazione
socioeconomica sembra ampiamente confermata negli ultimi rilevamenti censuari: gli italo-
americani sono allineati alla media nazionale in termini di scolarità e professionalità e la
superano nei livelli di occupazione e di reddito annuo. Inoltre, la proporzione dei poveri,
all’interno del gruppo italo-americano, risulta la più bassa tra i gruppi etnici.
Il livello elevato di integrazione della comunità italiana negli Stati Uniti, anche
corrispondente ad un tipo di emigrazione non recentissima e legata alla fase di costruzione
del sistema economico USA, si riflette, secondo i dati dello stato di New York, nel forte
posizionamento nelle categorie professionali che includono elevate responsabilità e
conseguente status sociale.
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Le figure dei direttori manageriali e dei liberi professionisti costituiscono una quota
significativa della popolazione di discendenza italiana, tanto maschile quanto femminile
(233.426 uomini e 245.103 donne).
Combinando tutti gli impieghi in macrocategorie settoriali, emerge un quadro che conferma
il radicamento della comunità italiana in alcuni settori di traino (finanza e professioni
scientifiche) e in aree più tradizionali (commercio al dettaglio, trasporti).
Tabella 2 – Stato N.Y. Censimento 2000. Profilo lavorativo (in %) degli italiani nello
stato di New York.
Totale uomini donne
Direzione manageriale e liberi professionisti 37,5 34,5 40,8
- Direzione manageriale e finanza 1 5,3 17,1 13,2
- Liberi professionisti 22,2 17,4 27,6
- Istruzione, formazione, biblioteche 7,4 3,4 11,9
- Sanità 4,6 2,5 7,0
Servizi 14,0 13,9 14,0
Vendita e impieghi amministrativi 30,3 20,8 41,1
Agricoltura, foresta e pesca 0,1 0,2 0,1
Costruzioni, settore estrattivo, manutenzione 8,7 16,1 0,4
- Installazione e manutenzione 3,6 6,6 0,2
Produzione e trasporti 9,4 14,5 3,6
- Produzione 4,7 6,8 2,5
- Trasporti 4,6 7,7 1,2
Valori assoluti 1.277.4
11
676.794 600.6
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Fonte: US Census Bureau, 2002
2.2. L’emigrazione intellettuale: il caso dei ricercatori italiani in USA
Ai giorni nostri, alle motivazioni classiche dell’allontanamento dal luogo di nascita o di
residenza (disoccupazione e sotto-occupazione) che rimangono comunque prevalenti, si
aggiungono aspirazioni a diverse possibilità di carriera, ragioni di studio, ricerca di
realizzazione a livello individuale ed imprenditoriale.
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E’ il fenomeno della “Fuga dei cervelli” o “Brain drain”, ossià l’abbandono della propria
nazione da parte delle intelligenze migliori per trasferirsi in paesi tecnologicamente più
evoluti e più ricchi. Sono soprattutto gli Stati Uniti ad ospitare la nuova emigrazione
intellettuale, dove secondo la Banca dati Davinci (www.esteri.it/davinci) svolgono le loro
attività 495 ricercatori. Grazie alle opportunità offerte dal sistema statunitense, Carlo
Rubbia, Rita Levi Montalcini e Mario Renato Capecchi hanno potuto realizzare le scoperte
scientifiche da premio Nobel.
Non a caso si svolge proprio negli USA la “Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo”,
arrivata quest’anno alla sua terza edizione, organizzata dal COMITES di Houston e con il
patrocinio del Consolato Italiano di Houston.
Il meeting, aperto a tutti i ricercatori italiani e italo-americani che lavorano all’estero nei più
diversi campi di ricerca, è stato un momento di incontro e di scambio di idee fra i ricercatori
e la comunità italiana e italo-americana. All’evento hanno anche partecipato le ditte italiane
che sponsorizzano e beneficiano della ricerca. L’incontro è stato di grande valore sia per la
possibilità offerta ai ricercatori di presentare i propri studi, sia per la sua capacità di
rafforzare la rete dei ricercatori favorendo la nascita di network tematici. Gli estratti dei
lavori sono stati inclusi in una pubblicazione ufficiale disponibile contattando il Consolato di
Houston. Di particolare rilievo, la presenza dei rappresentati del Prometeo Network, la rete
di medici e scienziati provenienti da Paesi e contesti culturali diversi, che ha fra i suoi
fondatori il Dott. Giovanni Abbadessa Manager dell’Italian Life Science Group
(www.prometeonetwork.com).
Recentemente, dietro iniziativa di un gruppo di autorevoli scienziati ed accademici italiani
operanti negli Stati Uniti, tra cui il premio Nobel Dulbecco, è nata la ISSNAF – Italian
Scientists and Scholars in North America Foundation – la fondazione degli scienziati ed
accademici italiani in Nord America, organismo non profit per la promozione di un network
tra scienziati, accademici e professionisti italiani in Nord America. La ISSNAF avrà il suo
primo Nationa Meeting il 4 febbraio 2008 presso le sedi dell’Ambasciata Italiana di
Washington. (www.issnaf.org)
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3. La formazione degli Italiani in Usa
(A cura di Micaela Troiano)
3.1. Studiare negli USA: le offerte del sistema formativo statunitense
Il sistema educativo degli Stati Uniti offre molteplici opportunità agli studenti italiani.
Per studiare negli USA è necessario il visto di studio. Prima di fare la domanda per il visto, è
necessario essere accettati ad un programma di studio ed avere il corrispondente
documento SEVIS (Student and Exchange Visitor Information System). Con questo
documento è possibile richiedere il visto di studio presso un’ambasciata o un consolato
statunitense nel proprio paese di origine.
Le opzioni offerte dal sistema universitario americano agli studenti sono tre: 1) Short-term:
per studiare inglese e passare fino ad un anno accademico negli Stati Uniti; 2)
Undergraduate: primo corso di laurea di quattro anni; 3) Graduate: specializzazione post
laurea – master e dottorato. L’iscrizione ai college è un’operazione complessa e richiede una
lunga trafila fra raccolta di documenti, certificati e lettere di presentazione, spedizione degli
stessi, che deve avvenire entro il 15 aprile dell’anno precedente quello dell’iscrizione.
Condizione essenziale per frequentare l’università negli Stati Uniti è la conoscenza della
lingua che viene accertata tramite il Toefl (Test of English as a Foreign Language), il Sat
(Scholastic Aptitude Test) oppure lo Standard Achievement Test .
Oltre ad un periodo di studio all’estero, è possibile anche completare la propria formazione
scolastica con un’esperienza lavorativa: le opportunità di lavoro più interessanti sono offerte
dalle due formule, interships e summer jobs.
Per avere maggiori informazioni http://www.educationusa.state.gov/
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3.2. La Commissione Fulbright e gli Scambi Culturali fra l’Italia e gli Stati Uniti
Tra le iniziative di partnership Italia – USA in materia di formazione negli USA, sicuramente
assume grande rilievo la Commissione per gli Scambi Culturali fra l’Italia e gli Stati Uniti
che, dal 1948, amministra il Programma per borse di studio Fulbright. In particolare, il
programma Fulbright promuove gli scambi culturali tra Italia e gli Stati Uniti attraverso
borse di studio per cittadini italiani e statunitensi nelle discipline umanistiche, scientifiche,
scienze sociali e le arti.
Nel 2007, ad esempio, ha preso il via il programma Fulbright-BEST con l’intento di
promuovere l’imprenditorialità. Il programma, cui hanno contribuito il Comune di Milano,
ENI, IBM e Poste Italiane, ha offerto a cinque dottorandi italiani un’ esperienza accademica
alla Santa Clara University e un internship nella Silicon Valley, in California. La borsa di
studio Fulbright- Finmeccanica, invece, finanzia un Master in discipline scientifiche e
tecnologiche. La borsa di $80,000, che verrà offerta per tre anni a partire dall’anno
accademico 2009-2010, costituirà un contributo per colmare il divario che spesso si
presenta tra i curricula accademici e le necessità dell’industria in questo settore. Un’altra
borsa di studio è la Fulbright-Carlo Maria Santoro che finanzia ogni anno un Master in
Relazioni Internazionali presso una prestigiosa università negli Stati Uniti.
La Commissione, inoltre, in accordo con i Rettori degli atenei italiani, ha istituito Sportelli
Informativi Fulbright presso diverse Università italiane, dove, insieme alla sede della
Commissione Fulbright a Roma, e le sedi periferiche di Napoli e Palermo, è offerto un
Servizio Biblioteca. Il Servizio prevede l'acquisizione diretta delle preliminari informazioni
sul sistema accademico americano e le università statunitensi tramite la consultazione
bibliografica di pubblicazioni e della documentazione predisposta dalla Commissione.
Per maggiori informazioni: http://www.fulbright.it/
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Per chi
Obiettivo Durata/ Anno Scadenza
Laureati, Diplomati Accademie Arte o
Musica
Master o Ph.D. 9 mesi 2009-10 5/05/08
Laureati Master in Relazioni Internazionali 9 mesi 2009-10 5/05/08
Laureati in discipline scientifiche e
tecnologiche
Master in discipline scientifiche e
tecnologiche2 anni 2009-10 5/05/08
Laureati in discipline scientifiche e
tecnologiche
Ph.D. in discipline scientifiche e
tecnologiche3-5 anni 2009-10 5/05/08
Dottori e dottorandi di ricerca
Corsi in “entrepreneurship e
Management” e training professionale
in azienda
5 mesi 2007-08www.
fulbright.it
Studenti di dottoratoProgetti di ricerca concordati con le
università ospitanti6 mesi 2008-09 18/02/08
Dottori di Ricerca, Ricercatori,
Professori Associati
Progetti di ricerca concordati con le
università ospitanti6 mesi 2008-09 18/02/08
Artisti, Dottori di Ricerca, Ricercatori,
Professori Associati
Progetti di ricerca in Arti
Contemporanee6/9 mesi 2008-09 18/02/08
Professori di prima e seconda fascia
Insegnamento degli Studi Italiani in
discipline umanistiche e scienze
sociali presso le cinque Cattedre
Fulbright negli Stati Uniti
3-5 mesi 2008-09 18/02/08
Giovani laureati con esperienza di
insegnamento
Assistentati all’insegnamento della
lingua italiana presso università
americane
9 mesi 2008-09 14/01/08
Insegnanti di Lingua e Letteratura
Inglese nella scuola secondaria o
Docenti universitari di Scienze della
educazione
Seminari di lingua e cultura
americana
6 settimane estate
200814/01/08
Ricercatori, Professori, espertiRicerca in Studi europei e Storia delle
Relazioni tra Europa e Stati Uniti3-9 mesi 2008-09 31/01/08
Ricercatori, Professori, espertiRicerca, Seminari in Europa e negli
Stati Uniti su argomenti scientifici12 mesi 2008-09 30/04 08
Studiosi, Professori
Incarichi di insegnamento presso
colleges e università negli Stati Uniti
su temi proposti dalle università
4-9 mesi 2008-09 /02/08
Scuole Superiori
Assistentati all’insegnamento della
lingua inglese presso scuole
secondarie italiane
9 mesi 2008-09www.
fulbright.it
UniversitàLezioni, Seminari, Conferenze tenute
da docenti statunitensi2007-08 -------
Università insegnamento di docenti americani
presso università italiane
2-6 settimane
2007-08
Tre mesi
prima
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4. I progetti per gli Italiani in Usa
4.1. I progetti finanziati: 1998/2004
I progetti approvati e finanziati dal Governo italiano per gli italiani residenti negli Stati Uniti
tra il 1998 e il 2001 costituiscono un piccolo numero rispetto all’insieme di progetti
presentati a favore degli italiani residenti all’estero. Trattasi di due progetti, uno per il 1998
e un altro per il 2001.
Nel 1998 la proposta è stata presentata dal gruppo Logos, area di intervento le Nuove
tecnologie, la circoscrizione consolare era quella di New York; l’obiettivo del progetto è
consistito nel formare degli Operatori Multimediali.
Rivolto, invece, al settore della Moda è quello del 2001, presentato da Texilia, Italian
Fashion style, (circoscrizione consolare di Los Angeles), con l’intento di promuovere lo stile
italiano attraverso la formazione di creatori di capi e consulenti di italian style.
Sale decisamente il numero di progetti presentati al MAE (9 in tutto) a seguito dell’avviso
pubblicato sulla G.U.R.I. n° 197 del 23 Agosto 2002. I settori del Commercio, Impresa,
Turismo, sono quelli per i quali sono stati progettati più interventi formativi.
Infine, sono due i progetti per gli Stati Uniti approvati nel 2004 nell’ambito delle iniziative
promosse dai Ministeri del Lavoro e degli Affari Esteri, a favore degli “italiani residenti in
paesi non-UE” (Avviso 1/2004): “USA l’Italia” presentato da ECO.FORM.IT, e “E.USIC” –
Empowerment of US Italy Community dell’Università La Sapienza di Roma.
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4.2. “USA l’Italia”: la rete imprenditoriale per la promozione del Made in Italy
Il progetto “USA l’Italia” ha il duplice obiettivo di diffondere all’interno della Collettività
Italiana conoscenze sul marketing internazionale al fine di promuovere i beni del “Made in
Italy” negli Stati Uniti, e di creare opportunità di business e di cooperazione tra imprese
italo-americane e imprese italiane, attraverso l’attivazione di una rete di interdipendenza tra
il sistema produttivo italiano e quello degli Stati Uniti.
Il progetto, che coinvolge l’area del Tri State (New York, New Jersey, Connecticut), conta su
un partenariato italiano costituito da ECO.FORM.IT (in qualità di Soggetto Capofila), dalla
Regione Campania, dall'Università degli studi di Napoli Federico II Facoltà di Economia, ed
un partenariato transnazionale formato da Fordham University New York, C.M.S. (Center for
Migration Studies), Federation of the Associations of Campania Region in USA.
"USA l'ITALIA" ha messo a disposizione in
" ". Inoltre, il progetto prevede una
fase di “Retizzazione” tra il sistema produttivo delle Piccole e Medie Imprese italiano e
quello degli Stati Uniti. Recentemente sono state individuate attraverso bando pubblico le
imprese italiane da proporre agli imprenditori USA quali possibili partner per lo sviluppo di
idee di business. (
15 borse di studio per la formazione di esperti
Marketing dei prodotti di Alta Qualità del Made In Italy
www.usalitalia.org), mentre nel mese di dicembre è partita la fase di
assistenza tecnica rivolta agli imprenditori italo americani.
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4.3. E.USIC: la comunità virtuale di giornalisti per il consolidamento della
collettività italiana in USA
Contribuire al consolidamento della comunità italo-americana a New York e nel New Jersey
è, invece, l’obiettivo del progetto E.USIC, coordinato dal Dipartimento di Sociologia e
Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza”. Contando su un network di partner
fortemente radicati sul territorio, il progetto ha realizzato un servizio giornalistico su
Internet (www.i-italy.org) creando una comunità virtuale bilingue, di tipo giornalistico,
dedicata alla collettività italiana in America, nonché agli Americani interessati all’Italia. Tale
comunità virtuale ha la caratteristica di essere collegata, nel mondo reale, a un network di
giornali e riviste italiani in America, storicamente presenti nella formazione delle identità
culturali dei nostri connazionali a New York.
Al fine di preparare le professionalità chiave necessarie per animare e gestire in maniera
autonoma la comunità, il progetto ha avviato un corso, parte in presenza e parte a
distanza, per 6 aspiranti giornalisti - esperti di tematiche italiane e italo-americane, capaci
di produrre e gestire contenuti svolgendo la propria professionalità sia in carta che in rete -
e 6 community manager - anch’essi con una formazione giornalistica su queste tematiche,
ma specificamente capaci di dare vita a nuove “reti di socialità online”. Il corso, in avanzata
fase di realizzazione, si tiene presso il Calandra Institute della City University di New York.
(www.eusic.it)
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4.4. L’intervento di Patrizio Di Nicola
Project Director di EUSI.C e
Docente dell’Università di Roma “La Sapienza” – Dipartimento di Sociologia e
Comunicazione
Eusic: quel progetto un po’ speciale
In tutti i progetti vi è una piccola magia, una scintilla creativa che nasce dalla combinazione
degli ingegni che partecipano al disegno dell’esperienza. Ma se questa è la regola, bisogna
dire che tutti noi, mentre pensavamo EUSIC, e ancor di più dopo, durante la sua
realizzazione, avevamo una forte sensazione di avere tra le mani qualcosa di speciale,
difficile da realizzare, ma potenzialmente molto interessante.
Anzitutto EUSIC (acronimo che significa Empowerment of U.S. ltaly Community) non è
nato come un normale corso di formazione nel chiuso di una Facoltà universitaria.
Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche nell’ambito del programma “Interventi
per la formazione degli Italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea”, il
progetto è stato presentato dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione dell’Università
di Roma “La Sapienza” in collaborazione con partner italiani e americani con l’idea di
favorire l’occupabilità degli italiani all’estero migliorando la presenza delle collettività
italiane e la loro relazione con i sistemi produttivi locali, esteri e italiani. Come si vede, un
approccio assolutamente innovativo, in quanto la leva della formazione, indirizzata a 12
giovani italiani dell’area di New York e del New Jersey, si innestava con l’evoluzione
culturale della comunità italiana.
Al centro dei processi formativi di EUSIC vi è la comunicazione, intesa per gli studenti come
avviamento alla professione di Content manager, sia esso inteso in maniera tradizionale,
come un giornalista per la carta stampata, sia esso un operatore dell’informazione nei
sistemi �ndine. Ma per la comunità degli italiani in America EUSIC vuole rappresentare un
servizio nuovo, in grado di consolidare una comunità virtuale di carattere informativo
dedicata alla collettività stessa, e fortemente ancorata sulle reti sociali che già esistono
attorno alle testate italiane all’estero. In tal senso EUSIC è riuscito a promuovere il
confronto tra i diversi sistemi, italiano e americano, e a diffondere negli USA una
conoscenza più approfondita dell’Italia: l’informazione e la cultura, la storia, la lingua e il
cinema, ma anche la moda, la gastronomia, il territorio e il turismo.
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Nella foto:
speciale tratto dal portale www.i-italy.org,
(gestito dagli studenti del progetto EUSI.C)
e pubblicato su Oggi 7,
settimanale di America Oggi
I pilastri di EUSIC
Se dovessimo individuare i pilastri di EUSIC ne vengono in mente due: il valore delle risorse
umane che si sono mobilitate attorno al progetto, e l’uso intensivo e creativo delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Delle risorse umane vi è ben poco da dire, se non che i 12 studenti hanno avuto la fortuna
di confrontarsi con maestri di eccellenza. Nelle aule e nel sistema di formazione online si
sono alternati docenti italiani ed americani provenienti dalle più prestigiose università del
mondo; alla riflessione sul presente e il futuro dell’informazione hanno contribuito
giornalisti, corrispondenti e direttori di testate; le interazioni tra comunicazione e business è
stata al centro dei ragionamenti degli uomini d’azienda che si sono confrontati con i nostri
studenti. Tutti hanno portato le loro esperienze, i loro insegnamenti, componendo un
programma didattico di eccezionale valore, e per questo assolutamente innovativo e in
qualche misura irripetibile.
17
Un discorso a parte vale, invece, per le tecnologie. L’uso che ne e’ stato fatto nell’ambito del
progetto è stato particolarmente incisivo. Anzitutto sono stati creati ben tre aree online: un
sito web di progetto, inteso a comunicare i fondamentali di EUSIC, che ha avuto un ruolo
importante specialmente come canale informativo nella fase iniziale, quando la ricerca degli
studenti e la loro selezione costituiva il centro dei nostri pensieri. Subito dopo è venuto il
Learning Management System, un sito pensato specificamente per erogare la formazione a
distanza, che ci ha permesso di coinvolgere docenti che provenivano da entrambe le sponde
dell’Atlantico. Infine, ultimo nato, il sito di Community, il vero cuore pulsante di progetto,
uno spazio online che cresce tramite contenuti scritti, audio, video, prodotti dagli studenti,
ma anche provenienti da famose risorse di rete, quali You Tube, Wikipedia, Flicker, ecc. E’
questo sito, in fin dei conti, il vero lascito del progetto alla comunità degli italiani in
America: uno spazio interattivo e flessibile, destinato a crescere tramite contenuti specifici
ed universalistici, professionali od hobbistici, ma comunque dedicati all’italianità in America.
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5. I giovani italiani in Usa
5.1. I giovani italiani d’America fra nuove e vecchie emigrazioni
Secondo il censimento ISTAT 2003, il 32,3% degli italiani emigrati in USA ha un’età
compresa fra i 25 e 44 anni, mentre il 10,2% hanno fra i 15 e 24 anni. Una popolazione
piuttosto giovane quella degli italiani in USA, che comprende giovani italiani di prima,
seconda e terza generazione.
I primi si sono trasferiti negli USA di recente, sono immersi in una realtà cosmopolita,
svolgono lavori ad elevata professionalità in diversi ambiti e hanno scelto gli USA proprio
per le opportunità professionali offerte dal paese. Secondo un’indagine realizzata dal
Ministero degli Esteri nel 2004 attraverso la somministrazione di questionari, molti
neoimmigrati sottolineano come nel nostro Paese perduri una logica del lavoro troppo
tradizionale basata sullo scarso riconoscimento professionale. Questo è anche quanto
sottolineato dai giovani ricercatori negli USA intervistati dagli autori del libro “Scienziati di
Ventura”; ricercatori sardi che hanno lasciato l’isola per realizzare le proprie idee in USA,
ma anche in altri paesi, dove trovano maggiori opportunità di crescita per i giovani. Nei
questionari somministrati dal MAE, molti giovani descrivono non solo l’impatto positivo con
la meritocrazia ma anche l’inquietudine legata all’alto livello di competizione.
I giovani italiani di seconda e terza generazione, nati negli USA, sono perfettamente
integrati nella società statunitense ed hanno un’istruzione elevata e una professionalità
avanzata; nonostante giudichino un successo l’emigrazione dei loro genitori, essi
mantengano una conoscenza parziale del passato e della lingua e cultura italiana. L’Italia
per loro è affascinante ma lontana; le informazioni possedute arrivano attraverso i media
americani, che in generale si occupano poco dell’Italia, se non per le tematiche stereotipate
del Made in Italy: lo sport, la gastronomia, le auto e la moda.
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Maschi Femmine Totale Maschi eFemmine
Popolazione italiana residente in USA per classi d’età e sesso (0/65 e più) (dati Censimento ISTAT 2003)
0-14 15-24 25-44 45-64 65 e più Totale
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Popolazione italiana residente in USA per classi d’età e
sesso (0/65 e più) (dati Censimento ISTAT 2003) – dai in
percentuale
Maschi Femmine
Totale Maschi e Femmine
0-14 9,4 10,2 9,8
15-24 10,3 10,1 10,2
25-44 33,6 30,8 32,3
45-64 28,5 28,3 28,4
65 e più 18,2 20,6 19,3
Totale 52,4 47,6 100
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5.2. La Preconferenza dei giovani degli Stati Uniti – Newark, 14 e 15 dicembre
In vista della prima Conferenza Mondiale dei giovani, che si terrà a Roma nel 2008, si è
tenuta a Newark, nel New Jersey, il 14 e 15 dicembre scorsi, la pre-conferenza dei giovani
italiani degli Stati Uniti, alla quale hanno partecipato i giovani esperti degli 11 Comites degli
Usa, il coordinatore dell’Intercomites, i presidenti dei Comites di Houston, Miami, Newark,
New York, Washington, e anche i rappresentanti dei Comites di Los Angeles e Boston,
insieme ai consiglieri del CGIE.
La preconferenza ha deciso la divisione dei lavori in 4 commissioni.
La prima, composta da Francesco Traina in veste di capogruppo, dai colleghi Lucia Peretti e
Vito Totino, e con la supervisione di Vincenzo Arcobelli, coordinatore dei Comites Usa, ha
chiesto agli undici Com.It.es la realizzazione di una “Commissione Giovani” che si riunisca
mensilmente per discutere le problematiche locali e attuali. La seconda commissione, composta dal capogruppo Francesco Daniele, i colleghi Nneka
Stefania Achapu, Elena Gumina, Valerio Chiarotti e con la supervisione del senior Walter
Della Nebbia, ha lavorato sulla individuazione di metodologie per la promozione e
divulgazione della cultura italiana per gli italiani appena arrivati nei Stati Uniti dall’Italia, per
gli italiani di seconda e terza generazione e per gli appassionati dell’Italia in generale.
Per gli italiani emigrati di prima generazione, l’obiettivo è quello di facilitare l’integrazione e
l’orientamento dei neo arrivati, nonché favorire il contatto con le istituzioni ed agevolare gli
incontri con altri connazionali presenti nel territorio mediante eventi di carattere socio-
culturali. Riguardo gli italiani di seconda e successive generazioni si intende individuarne gli
interessi, anche promuovere la conoscenza della lingua italiana.
La terza commissione, composta dal capogruppo Francesco De Leo, i membri Vincenzo
Sorriso, Sara Putto Caussono, Gaetano Puttitta, Manuela Giuffrè e con la supervisione della
senior Maria Abate, si è riunita e ha discusso degli strumenti da utilizzare nella
comunicazione all’interno del network creato nel Paese Usa. Gli strumenti operativi per il
raggiungimento di tale obiettivo sono individuati nella creazione di un sito web indipendente
e/o sezione del già esistente sito web CGIE. Bisogna utilizzare anche i principali portali web
dei giovani come Facebook e Myspace mediante la costituzione di gruppi associativi.
La quarta commissione, composta dal capogruppo Francesco Paolo Tuzzolino, Anniy Brandt
e con la supervisione della senior Silvana Mangione, si è riunita per definire una proposta di
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percorso di arrivo alla conferenza mondiale e ha indicato le scadenze in vista della prossima
Conferenza Mondiale. Entro la fine di aprile 2008 dovrà essere organizzata la seconda
conferenza nazionale dei giovani degli Usa con una partecipazione molto più ampia, che
sarà favorita dalla già prevista creazione delle commissioni giovani nei Comites. La presenza
dei giovani deve comprendere l’ultima immigrazione di ricercatori, professionisti e studenti
insieme alle seconde e successive generazioni veramente coinvolte nelle comunità locali.
Inoltre, la quarta commissione ha proposto la realizzazione di una Conferenza continentale
da tenere in occasione della riunione della Commissione continentale anglofona del CGIE
prevista per settembre in Canada.
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6. Rete Diplomatico Consolare Italiana in USA
Nell’immagine: Mappa delle Rappresentanze Diplomatico Consolari in USA del Ministero degli Esteri
Italiano, con evidenza dei quattro Referenti Istituzionali (in rosso) della Rete dell’Osservatorio sulla
formazione e sul lavoro degli italiani all’estero.
Ambasciate e Consolati
WASHINGTON
AMBASCIATA: Indirizzo: 3000 Whitehaven Street, NW
Washington, DC 20008
001 202 612 4400
001 202 518 2154
Tel.:
Fax:
Homepage:
www.ambwashingtondc.esteri.it
E-mail: [email protected]
CONSOLATO
GENERALE DI
PRIMA CLASSE:
NEW YORK
Indirizzo: 690, Park Avenue - New York,
NY 10065
001 212 439 8600 Tel.:
22
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23
Tel.:
Fax:
Homepage: www.consnewyork.esteri.it
001 212 439 8605
001 212 249 4945
E-mail: [email protected]
BOSTON (Massachusetts)
Indirizzo: 600 Atlantic Ave. - Boston, MA
02210
001 617 722 9201
001 617 722 9202
001 617 722 9407
Tel.:
Tel.:
Fax:
Homepage: www.consboston.esteri.it
E-mail: [email protected]
CHICAGO (Illinois)
Indirizzo: 500, North Michigan Avenue -
Suite 1850 - Chicago, IL 60611
001 312 467 1550
001 312 467 1551
001 312 467 1335
Tel.:
Tel.:
Fax:
Homepage: www.conschicago.esteri.it
E-mail: [email protected]
FILADELFIA (Pennsylvania)
Indirizzo: Public Ledger Building -150
South Independence Mall West - Suite
1026- Philadelphia, PA 19106-3470
001 215 592 7329
001 215 592 9808
Tel.:
Fax:
Homepage: www.consfiladelfia.esteri.it
E-mail: [email protected]
HOUSTON
Indirizzo: 1300, Post Oak Boulevard, Suite
660 - Houston, TX 77056
001 713 850 7520
001 713 850 9113
Tel.:
Fax:
Homepage: www.conshouston.esteri.it
E-mail: [email protected]
CONSOLATI
GENERALI:
LOS ANGELES (California)
Indirizzo: 12400, Wilshire Blvd., Suite 300
- Los Angeles, CA 90025
001 310 826 6207
001 310 820 0727
Tel.:
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Homepage: www.conslosangeles.esteri.it
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MIAMI (Florida)
Indirizzo: 4000 Ponce de Leon Blvd, suite
590 - Coral Gables FL 33146
001 305 374 6322
305 374 7945
Tel.:
Fax: 001
Homepage: www.consmiami.esteri.it
E-mail: [email protected]
SAN FRANCISCO (California)
Indirizzo: 2590, Webster Street - San
Francisco, CA 94115
001 415 931 4924
001 415 931 7205
Tel. :
Fax:
Homepage: www.conssanfrancisco.esteri.it
E-mail: [email protected]
CONSOLATO DI
PRIMA CLASSE:
DETROIT (Michigan)
Indirizzo: 535 Griswold, Buhl Building,
Suite 1840 - Detroit, Michigan 48226
001 313 963 8560
001 313 963 8180
Tel.:
Fax:
Homepage: www.consdetroit.esteri.it
E-mail: [email protected]
VICE CONSOLATO: NEWARK
Indirizzo: One Gateway Center, Suite 100-
Newark, NJ 07102
001 973 643 1448
001 973 643 3043
Tel.:
Fax:
Homepage: www.consnewark.esteri.it
E-mail: [email protected]
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Istituti di CulturaISTITUTO DI CULTURA
CHICAGO Indirizzo: 500 Michigan Avenue, suite 1450 - Chicago - IL 60611
0013128229545 8229622
Tel. : Fax: Homepage: www.iicchicago.esteri.it E-mail: [email protected]
ISTITUTO DI CULTURA
LOS ANGELES
Indirizzo:
Tel. : Fax: E-mail: [email protected]
1023 Hilgard Avenue, California 90024 Los Angeles
0013104433250 4433254
ISTITUTO DI CULTURA
NEW YORK Indirizzo: 686, Park Avenue , New York N.Y. 10021
0012128794242 861-4018
Tel. : Fax: Homepage: www.italcultny.org/ E-mail: [email protected]
ISTITUTO DI CULTURA
SAN FRANCISCO Indirizzo: 425 Washington Street - San Francisco CA 94111
0014157887142 7886389
Tel. : Fax: Homepage: www.sfiic.org E-mail: [email protected]
ISTITUTO DI CULTURA
WASHINGTON Indirizzo:
Tel. : Fax: E-mail: [email protected]
3000 Whitehaven Street NW Washington DC 20008
0012022239800 202 518 0399
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7. Bibliografia
Prima Relazione Annuale sulla Rete degli Osservatori ITENETs: Il lavoro degli
italiani all’estero, formazione e impresa - Novembre 2005, a cura dell’Osservatorio sul
lavoro e sulla formazione degli italiani all’estero
http://www.esteri.it/MAE/DOC/Rapporto_nazionale_DEFINITIVO_2005.pdf
Gli Italiani negli Stati Uniti - 2003, Ricerca ITENETs/ CSER:
http://www.esteri.it/mae/doc_osservatorio/Gli_italiani_negli_USA.pdf
La Comunità Pugliese nella Circoscrizione Consolare di New York – USA, a cura di
Silvana Mangione
(in Rapporto 2006 dell’Osservatorio ITENETs – Regione Puglia)
http://www.itenets.org/regioni/rapporti%20regionali/Rapporto_ITENETS_Puglia_2006.pdf
La Comunità Sarda nella Circoscrizione Consolare di New York – USA, a cura di Anna
Letizia Soria
(in Rapporto 2006 dell’Osservatorio ITENETs – Regione Sardgna)
http://www.itenets.org/regioni/rapporti%20regionali/RAPPORTO_ITENETs_SARDEGNA%20_
2006.pdf
Indagine sui giovani italiani all’estero, maggio 2006 – MAE/DGIT – CGIE
Annuario Statistico MAE 2007
http://www.esteri.it/MAE/IT/Stampa/Pubblicazioni/Annuario_Statistico/
Osservatorio sulla Formazione e sul Lavoro degli Italiani all’estero “La Formazione ed il Lavoro degli Italiani in USA”
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8. Siti utili
http://www.ambwashingtondc.esteri.it/ambasciata_washington - sito dell’Ambasciata
italiana a Washington
http://www.consnewyork.esteri.it – sito del Consolato Generale d’Italia a New York
http://www.consboston.esteri.it sito del Consolato Generale d’Italia a Boston
http://www.consfiladelfia.esteri.it sito del Consolato Generale d’Italia a Filadelfia
http://www.consmiami.esteri.it sito del Consolato Generale d’Italia a Miami
http://www.conshouston.esteri.it/ - sito del Consolato italiano a Houston
http://italy.usembassy.gov/ - sito dell’Ambasciata Americana in Italia
http://www.educationusa.state.gov/ - EducationUSA è un network di più di 450 centri
servizi sostenuto dal the Bureau of Educational and Cultural Affairs at the U.S. Department
of State
http://www.fulbright.it/ - sito della Commissione Fulbright
http://italy.usembassy.gov/p4g/italiano/ - sito del progetto Partnership for Grouth dell’Ambasciata
Americana in Italia
www.usalitalia.org – sito del progetto Usa l’Italia
www.eusic.it – sito del progetto Eusic
www.i-italy.org – portale di informazione gestito dagli studenti del progetto eusic
www.issnaf.org – portale della Italian Scientists and Scholars in North America Foundation
http://www.esteri.it/mae/doc_osservatorio/BookletConferenzadeRicercatorItalianComites%
5b07-11-05%5d.pdf – per gli atti della Conferenza dei Ricercatori in USA
http://texas.comites-it.org/ - portale del Comites di Houston
www.esteri.it/davinci- Banca dati dei ricercatori italiani all’estero a cura del Ministero degli
Affari Esteri, Direzione Generale Politiche Culturali
http://www.poliziadistato.it/pds/cittadino/passaporto/passapor.htm - sito della Polizia di
stato con le informazioni circa il portale elettronico
www.osia.org - sito dell’OSIA, Order od Sons of Italy
www.niaf.org – sito della NIAF, National Italian American Foundation
http://www.amcham.it/Italian/home.asp - sito della Camera di Commercio Americana in
Italia
Osservatorio sulla Formazione e sul Lavoro degli Italiani all’estero “La Formazione ed il Lavoro degli Italiani in USA”
www.esteri.it
Direzione Generale degli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie
Ufficio II Piazzale della Farnesina, 1
00194 - Roma - Italia Tel. +39.06.3691.3726/ 4289
Fax. +39.06.3691.5250 www.esteri.it
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