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Date post: 15-Feb-2019
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PREVENZIONE DEL DISAGIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE Progetti educativi per ragazzi, insegnanti, personale scolastico, educatori e genitori. CPS Società cooperativa sociale
Transcript

PREVENZIONE DEL DISAGIO

E

PROMOZIONE DEL BENESSERE

Progetti educativi per ragazzi, insegnanti, personale scolastico,

educatori e genitori.

CPS Società cooperativa sociale

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3

Sommario

PROGETTI EDUCATIVI PAG. 5

1. PROPOSTE PER RAGAZZI PAG. 6

Accoglienza PAG. 10

Relazione PAG. 11

Relazioni difficili PAG. 12

Espressione teatrale come sostegno educativo PAG. 13

Dipendenze PAG. 14

Affettività / Sessualità PAG. 15

Prevenzione al bullismo PAG. 16

Vissuti giovanili PAG. 17

Strategie di apprendimento PAG. 18

4

2. SUPERVISIONE E PROPOSTE FORMATIVE PER INSEGNANTI,

PERSONALE SCOLASTICO ED EDUCATORI PAG. 19

Leggere i segni 1 dipendenze PAG. 21

Leggere i segni 2 dipendenze PAG. 22

Prevenzione al bullismo PAG. 23

Situazioni di disagio e classi difficili PAG. 24

Leggere i segni 3 disturbi del comportamento alimentare PAG. 25

Professione insegnante PAG. 26

Supervisione PAG. 27

3. PROPOSTE PER I GENITORI PAG. 28

4. PROPOSTE PER EDUCATORI E RAGAZZI DELL’EXTRA-SCUOLA PAG. 29

5. IL CENTRO D’ASCOLTO PAG. 30

LE RISORSE E LE PROFESSIONALITA’ PAG. 32

Sommario

5

è un servizio nato dalla pluridecennale esperienza del Ceis nei confronti della scuola di ogni

ordine e grado in tutte le sue componenti: bambini, ragazzi, insegnanti, genitori, personale

ausiliario, tecnici di laboratorio e operatori sociali del territorio reggiano

da marzo 2006 Progetti Educativi appartiene alla Cooperativa di prevenzione sociale (Cps),

che opera sulla base di un protocollo d’intesa con il Comune e la Provincia di Reggio Emilia e

continua ad occuparsi della prevenzione del disagio in contesti di normalità

si muove in ambito strettamente educativo ma orienta e indirizza, qualora lo si ritenga oppor-

tuno, le persone ai servizi specialistici

6

Obiettivi generali e metodologia

Obiettivo generale dei nostri interventi è il miglioramento delle relazioni di classe.

In particolare offriamo ai ragazzi occasioni di approfondimento della conoscenza reciproca e di se

stessi, possibilità di confronto su tematiche di interesse giovanile e personale, condivisione di dubbi,

paure ed esperienze, discussione su eventuali soluzioni concrete da sperimentare a livello individua-

le o di gruppo.

Ci proponiamo di lavorare con i ragazzi trasversalmente su diverse dimensioni quali:

emozioni (accoglienza emotiva, consapevolezza, espressione delle emozioni, empatia).

autostima

autoefficacia

comunicazione (stili comunicativi, assertività, messaggio “io”, non verbale, ascolto e rispetto)

soluzione dei problemi (problem solving, soluzione dei conflitti, lavoro cooperativo di gruppo)

Grande importanza assumono la progettazione dell’intervento insieme agli insegnanti e la flessibili-

tà sulla base delle esigenze che emergono dal gruppo classe e dalla scuola.

1. PROPOSTE PER I RAGAZZI

7

La metodologia utilizzata comprende attività animative, discussione in cerchio, lavoro in piccolo e

grande gruppo, attività teatrali e di drammatizzazione, questionari di valutazione .

Per ogni progetto è previsto e incluso nel preventivo:

un incontro o più di progettazione con gli insegnanti per raccogliere informazioni e

concordare insieme il percorso personalizzato per il gruppo classe

una serie di incontri da due ore ciascuno con ogni classe (il numero di incontri è da

concordare in base alle caratteristiche della richiesta)

un incontro di restituzione con gli insegnanti responsabili del progetto (quelli pre-

senti in aula e, ove possibile, l’intero consiglio di classe) e uno con i genitori

8

Il ruolo dell’insegnante

L’esperienza maturata ci ha condotto a considerare il ruolo dell’insegnante come fondamentale per

la buona riuscita degli interventi.

Infatti, l’insegnante:

conosce il clima relazionale della classe, le esigenze e le priorità che si evidenziano

può essere al corrente di situazioni personali che vanno tenute in considerazione qualunque sia il

tipo di lavoro proposto

può essere presenza attiva nel gruppo per stimolarne le dinamiche interne

è una preziosa fonte di confronto con gli operatori riguardo al processo educativo in atto

può fare da tramite e referente per il resto dei docenti e il consiglio di classe

ha l’occasione di vedere la classe impegnata in attività inconsuete e può ricavarne buoni spunti

può garantire la continuità di un migliore clima educativo durante tutto l’anno scolastico

9

Per una maggiore efficacia del progetto

E’ necessario che:

ci sia un insegnante per classe disponibile a seguire tutto il progetto, partecipando in modo atti-

vo alle nostre proposte e mettendosi personalmente anche un po’ in gioco, pur conservando il

proprio ruolo di adulto autorevole e responsabile di ciò che accade all’interno della classe

si ridefiniscano insieme agli operatori le modalità della sua presenza nel caso i ragazzi mostrino

imbarazzo e resistenze oppure le caratteristiche del progetto o della classe lo richiedano

i ragazzi e i colleghi siano informati circa le finalità e i modi del progetto e siano stati definiti i det-

tagli organizzativi (eventuali concomitanze con altri impegni scolastici, date e orari) in modo da

garantire la continuità del lavoro nei tempi stabiliti

siano possibili momenti di confronto – anche brevi e informali - in itinere con gli operatori, per

condividere le osservazioni effettuate, risolvere eventuali dubbi e rimettere a punto, se occorre,

la strategia da adottare

10

Obiettivi specifici:

incrementare le occasioni di conoscenza tra studenti , tra studenti e insegnanti

del primo anno di corso

prevenire l’instaurarsi di dinamiche relazionali di “etichettamento”, pregiudizio ed esclusione

favorire il confronto su aspettative, desideri e paure legate alla scuola e ai nuovi compagni

ACCOGLIENZA

( per l’inizio del primo anno del ciclo scolastico)

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Obiettivi specifici:

monitorare le dinamiche relazionali interne alla classe

favorire la presa di coscienza di tali dinamiche attraverso attività e libera discussione, nel caso la

classe sia disponibile a mettersi in gioco

offrire nuovi spazi e forme di conoscenza reciproca

far emergere e affrontare i conflitti in atto più o meno espliciti per sbloccare le situazioni

problematiche radicalizzate

facilitare la convivenza e l’accettazione reciproca facendo sperimentare un modo nuovo di stare

con gli altri, secondo modalità di relazione più libere e strutturate in attività ludiche

facilitare la cooperazione tramite l’espressione dei vissuti e dei sentimenti all’interno del piccolo e

grande gruppo

stimolare la creatività

RELAZIONE

Proposte per ra

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Obiettivi specifici:

cogliere con precisione le espressioni e i significati del problema

stabilire una relazione e un’alleanza educativa con i ragazzi offrendo loro il tempo di assimilare i

contenuti, le modalità e il senso dell’esperienza

avere sempre sotto controllo l’evoluzione dei comportamenti e i cambiamenti in atto

intervenire sull’urgenza

concordare e tentare dei percorsi di cambiamento

valutare questi passaggi e la ricaduta con i ragazzi e con gli insegnanti

Questo percorso è pensato per le classi particolarmente conflittuali e problematiche che

necessitino di un intervento mirato e non di un percorso preventivo

RELAZIONI DIFFICILI

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Obiettivi specifici:

sviluppare la creatività

favorire la comunicazione

migliorare l’ascolto

creare un atteggiamento di disponibilità

favorire l’integrazione e la coesione del gruppo

aiutare il gruppo ad acquisire coesione

aumentare la tolleranza, il rispetto e la comprensione tra i componenti del gruppo

aumentare la consapevolezza e la capacità di valutare i limiti fisici, sociali ed emozionali

sviluppare abilità sociali, fisiche, verbali

sviluppare l’immaginazione e le capacità ludiche

favorire l’interdisciplinarietà

ESPRESSIONE TEATRALE COME SOSTEGNO EDUCATIVO

Proposte per ra

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Obiettivi specifici:

sondare l’immaginario e i luoghi comuni relativi al tema delle dipendenze

fare emergere il livello e la qualità delle informazioni possedute dai ragazzi, integrandole ed even-

tualmente correggendole

stimolare la riflessione su alcuni punti specifici quali:

Il concetto di dipendenze

le motivazioni e i bisogni legati al consumo delle sostanze stupefacenti

il divertimento e la trasgressione

il ruolo del gruppo dei pari

con chi ne parlano i ragazzi e quando

cosa si può fare in caso di bisogno, dove e come trovare le informazioni e i servizi

DIPENDENZE

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Obiettivi specifici:

favorire l’espressione libera dei vissuti personali legati alle trasformazioni in atto e connessi al più

generale tema dell’affettività e della sessualità

affrontare Il concetto di affettività: la sfera dei sentimenti e delle emozioni

condividere la riflessione su alcuni punti specifici quali:

il retroterra culturale legato alle aspettative generazionali, le persistenze e i mutamenti

l’innamoramento, il corteggiamento, il rifiuto, l’amicizia tra ragazzi e ragazze

le similitudini e le differenze nei vissuti di ragazze e ragazzi

il ruolo del gruppo dei pari

il ruolo dei genitori, degli educatori e degli adulti in genere

con chi se ne parla

cosa si può fare nel caso in cui si abbiano dubbi e preoccupazioni

dove e come trovare informazioni

i princìpi, le regole, le responsabilità personali nelle scelte comportamentali

Attraverso il confronto, fornire possibili risposte di gruppo ai dubbi e alle domande che i

ragazzi esprimono con la garanzia dell’anonimato

L’intervento verrà adeguato al livello di familiarità dei ragazzi con il tema

AFFETTIVITA’ / SESSUALITA’

Proposte per ra

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Obiettivi specifici:

far emergere le reali dinamiche relazionali e le difficoltà individuali delle "vittime" e dei

"prevaricatori"

prevenire o interrompere modalità di soluzione dei conflitti attraverso dinamiche di prevaricazio-

ne, affinché i soggetti imparino a gestire diversamente le loro relazioni

aiutare i protagonisti della dinamica a riconoscere, legittimare ed esprimere le proprie emozioni

considerare il bisogno d’aiuto dei "prevaricatori"

stimolare le capacità relazionali e collaborative di gruppo, allo scopo di raggiungere un maggior

benessere collettivo

contribuire alla costruzione di un terreno sociale per l'educazione alla legalità

rinforzare il ruolo educativo dell’insegnante attraverso una partecipazione attiva durante gli in-

contri

PREVENZIONE AL BULLISMO

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Obiettivi specifici:

offrire ai ragazzi la possibilità di raccontarsi in grande gruppo

condividere difficoltà, speranze, paure e desideri caratteristici della loro età

sviluppare capacità di ascolto ed empatia

offrire un’esperienza positiva di dialogo in uno spazio protetto e strutturato, sviluppando temi di

riflessione proposti dai ragazzi stessi

facilitare l’espressione dei sentimenti sospendendo i giudizi

condividere la riflessione su alcuni punti, quali:

il rapporto genitori-figli, giovani-adulti di riferimento

le paure e i desideri del crescere

il divertimento

i rapporti con i coetanei (amicizie ed affetti)

la scelta tra libertà e responsabilità

cosa farò da grande?

come si sta a scuola

l’ elaborazione di lutti, perdite, allontanamenti

le forme del disagio giovanile

VISSUTI GIOVANILI

Proposte per ra

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Obiettivi specifici:

analizzare i processi di apprendimento

sviluppare negli studenti una maggior consapevolezza rispetto alle proprie risorse e ai propri limiti

in relazione al metodo di studio

aumentare la capacità di autoregolazione rispetto ai compiti da eseguire

mettere in relazione l’uso consapevole di strategie al miglioramento delle prestazioni scolastiche

fornire esempi e modelli di apprendimento

normalizzare la rappresentazione negativa dell’ “errore”

trasmettere il valore della collaborazione

analizzare le percezioni e le aspettative che ciascuno nutre nei confronti della propria capacità

di raggiungere la meta prefissata e che spesso sono influenzate dai risultati ottenuti in prece-

denza

STRATEGIE DI APPRENDIMENTO

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2. SUPERVISIONE E PROPOSTE FORMATIVE PER INSEGNANTI, PERSONALE SCOLASTICO ED EDUCATORI

Obiettivi generali e metodologia

I corsi proposti, indipendentemente dal tema specifico, sono caratterizzati da uno stile interattivo e

dinamico e grazie a questa peculiarità tendono ad accogliere le aspettative specifiche di ogni par-

tecipante. D’altra parte gli appuntamenti concepiti come lezione tout court si propongono di offrire

una conoscenza dei fenomeni trattati (attraverso cenni storico-teorici e l’analisi dello stato della ri-

cerca) e fornire strumenti operativi e materiale didattico.

I corsi iniziano con una verifica della motivazione e delle conoscenze del gruppo; Nel massimo ri-

spetto dei partecipanti è richiesta, inoltre, una breve presentazione individuale al fine di creare un

clima di accoglienza e di conoscenza reciproca. La cura della dimensione relazionale interna al

gruppo è obiettivo trasversale a tutti i corsi proposti; l’indirizzo pedagogico specifico di queste pro-

poste formative individua nell’opera coordinata e condivisa da parte dell’equipe di “educatori-

insegnanti” la prima risorsa utile allo sforzo di raggiungere importanti risultati educativi e di preven-

zione delle più conosciute forme di disagio.

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Per il singolo partecipante si tratta di acquisire uno stile relazionale idoneo ad una più efficace indivi-

duazione del disagio di matrice scolastica o esistenziale, sperimentarsi in uno spazio di confronto sul

ruolo degli educatori e delle figure di riferimento e in alcuni casi avere la possibilità di progettare insie-

me un intervento di prevenzione da attuarsi durante tutto l’anno scolastico.

In un secondo momento, la proposta di supervisionare l’attività educativa dei corsisti nasce dalla ne-

cessità di accompagnare gli stessi nell’applicazione delle metodologie e delle tecniche apprese,

supportare il lavoro con l’analisi dei casi e attivare risorse interne ed esterne al gruppo al fine di favori-

re l’autonomia del gruppo insegnante (o educatore).

Durante i corsi e i momenti di supervisione si alterneranno pre-briefing, lavori in piccolo e grande grup-

po, sperimentazione attiva degli strumenti da proporre in classe e coi gruppi in genere, lezioni frontali,

attività animative e de-briefing.

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Obiettivi specifici:

diffondere informazioni scientifiche relative alle sostanze stupefacenti

riconoscere i diversi tipi e le diverse modalità d’assunzione delle sostanze più utilizzate

distinguere fra l’uso di sostanze stupefacenti, l’abuso e i meccanismi di dipendenza

informare circa “slang” e usi dei giovani assuntori

conoscere il traffico delle sostanze stupefacenti e in particolare i mutamenti in atto nella realtà

reggiana

riconoscere segnali e comportamenti dei giovani consumatori

operare le necessarie distinzioni tra mondo del divertimento, comportamenti a rischio, disagio e

normalità

nominare e condividere in gruppo le emozioni e i sentimenti profondi che riguardano il tema

individuare strategie di approccio ai casi e alle situazioni problematiche

LEGGERE I SEGNI 1 dipendenze

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Obiettivi specifici:

riprendere e aggiornare, in continuità col primo anno, gli argomenti già affrontati

lavorare in modo specifico sui bisogni personali del gruppo previa raccolta delle aspettative

lavorare sui sentimenti di ansia e sui meccanismi di difesa individuali di chi si confronta profes-

sionalmente e umanamente con giovani consumatori

analizzare casi e situazioni problematiche per individuare strategie particolari, indirizzi e procedu-

re condivise

offrire una mappa dei servizi sociali attivi sul territorio

LEGGERE I SEGNI 2 dipendenze

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Obiettivi specifici:

apprendere nozioni storiche e di contesto, presupposti teorici e motivazionali del fenomeno bul-

lismo

accedere ad una bibliografia e a materiale didattico qualificato

sperimentare tecniche specifiche per la collaborazione d’equipe

riconoscere attori e meccanismi di prevaricazione

individuare le risorse disponibili e i confini delle responsabilità relative alle parti coinvolte

saper approntare procedure idonee per affrontare le problematiche rilevate

acquisire tecniche educative da sperimentare con il gruppo classe

apprendere tecniche di valutazione degli interventi ideati

PREVENZIONE AL BULLISMO

Proposte per in

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Obiettivi specifici:

offrire una panoramica del mondo giovanile e delle problematiche emergenti

raccogliere il quadro delle situazioni concretamente problematiche che gli insegnanti stanno

vivendo nelle loro classi

fornire una griglia di lettura dei casi

condividere strategie, strumenti e progetti per affrontare le situazioni difficili

sperimentare alcune tecniche di lavoro con i ragazzi

mettere in rete le competenze educative di ciascuno

SITUAZIONI DI DISAGIO E CLASSI DIFFICILI

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LEGGERE I SEGNI 3 disturbi del comportamento alimentare

Obiettivi specifici:

offrire una riflessione su:

la complessità del rapporto dell’uomo con il cibo e la sua evoluzione nel tempo

identità e immagine corporea

rapporto tra individualismo, successo personale e corpo

messaggi e modelli sociali “di successo” proposti dai mass-media

stili alimentari oggi presenti tra i giovani

fornire informazioni sui disturbi del comportamento alimentare (DCA), approfondendo in partico-

lare:

definizione, epidemiologia e cause dei DCA

pericoli e rischi per ragazze e ragazzi che sviluppano un DCA

quali segnali osservare per riconoscerne i sintomi

come essere d’aiuto ad una ragazza o ad un ragazzo con DCA (in particolare: come

affrontare l’argomento la prima volta, il rapporto quotidiano e facilitare la loro guari-

gione) dove e come trovare informazioni e servizi sul territorio

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PROFESSIONE INSEGNANTE

Obiettivi specifici:

offrire una panoramica del mondo giovanile, delle problematiche emergenti e dei cambiamenti

in corso

fornire informazioni circa le nuove forme e tecnologie di comunicazione giovanili

presentare lo strumento del patto formativo come esempio di lavoro efficace con il gruppo

classe

sperimentare alcune tecniche di comunicazione e lavoro di gruppo che permettano di cogliere

le dinamiche relazionali presenti in una classe e i segnali che necessitino di intervento

mettere in rete le competenze educative di ciascuno

progettare insieme i modi per affrontare alcune situazioni

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SUPERVISIONE

Obiettivi specifici:

analizzare i casi individuali

approntare interventi educativi

confrontarsi sulle possibili problematiche inerenti il gruppo classe

agevolare il lavoro di rete attraverso il contatto con altre agenzie pubbliche e private

monitorare le evoluzioni del contesto scolastico/educativo

raccogliere le richieste formative dell’equipe

La supervisione è auspicata in continuità con alcuni

dei percorsi formativi sopra indicati

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Percorsi di accompagnamento e di rinforzo del proprio ruolo educativo

Obiettivi specifici:

acquisire conoscenze relative al mondo giovanile e alle sue forme di espressione e di comunica-

zione

riflettere sui mutamenti e le persistenze

condividere fra adulti ansie, dubbi, aspettative relativi al proprio ruolo e strategie mirate al

cambiamento

valorizzare e mettere in rete le competenze educative di ciascuno

favorire il confronto, lo scambio delle esperienze e il mutuo aiuto

stimolare la riflessione su:

il rapporto fra genitori e figli, le modalità di comunicazione, gli stili educativi

le regole e il conflitto

le dipendenze e il consumo di sostanze stupefacenti

la sfera dell’affettività e della sessualità

il mondo della comunicazione giovanile e le nuove tecnologie

i disturbi del comportamento alimentare

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3. PROPOSTE PER I GENITORI

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Da diversi anni riceviamo richieste di formazione da parte di gruppi di educatori che incontrano i

ragazzi nei contesti dell’extrascuola. I temi richiesti riguardano il mondo dei giovani nel suo comples-

so:

le dipendenze e il divertimento giovanile tra piacere e rischio

le differenze di genere, affettività e sessualità

la relazione: la conoscenza, la comunicazione e l’ascolto, il rispetto e l’accettazione dell’altro , il

senso del gruppo

il rapporto giovani-adulti: le regole, gli adulti visti dai ragazzi, i cambiamenti del mondo attuale,

le nuove tecnologie

la supervisione di casi difficili

I percorsi sono molto flessibili e vengono concordati direttamente con gli educatori in base

alle loro esigenze. Per avere un’idea delle modalità vi rimandiamo alle pagine rivolte

a insegnanti e genitori

4. PROPOSTE PER EDUCATORI E RAGAZZI DELL’EXTRA - SCUOLA (parrocchie, luoghi dell’abitare e della socialità, gruppi scout, associazioni sportive,

centri giovani, gruppi informali….)

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Il Centro d’ascolto, che opera in convenzione con il Comune di Reggio Emilia e in collaborazione

con i poli territoriali del servizio sociale, accoglie, presso la sede di via Brigata Reggio 29, ma anche

nei luoghi della socialità quotidiana di quartiere in cui si trasferiscono, se necessario, sportelli d’a-

scolto più vicini e flessibili, le richieste di informazione e di aiuto di giovani e adulti sui temi dell’agio e

del disagio di vivere, comunque si manifestino; offre percorsi individuali e di gruppo rivolti al soste-

gno, al cambiamento e alla valorizzazione delle risorse di cui ciascuno è portatore; indirizza e ac-

compagna, se occorre, ai servizi territoriali specifici; organizza e gestisce progetti formativi territoriali

in ambito educativo, relazionale e animativi.

5. IL CENTRO D’ASCOLTO

Per fissare un appuntamento con un operatore chiamare 0522-934769

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Obiettivi specifici:

incidere sulle difficoltà relazionali che si manifestano in ambito familiare per tradurle in un oriz-

zonte positivo di condivisione e comunicazione che renda protagonisti figli, genitori, coppie

accompagnare i genitori di adolescenti in un percorso educativo e di crescita personale

fornire informazioni, supporti e riferimenti ai partner, agli amici e agli educatori di persone in diffi-

coltà

promuovere occasioni di socialità e di confronto

migliorare le relazioni fra generazioni ed etnie diverse per favorire il benessere delle comunità

liberandole dalle barriere del reciproco pregiudizio

Servizi offerti:

colloqui di accoglienza, orientamento e sostegno per giovani e adulti

percorsi di counseling individuali e di coppia

gruppi di auto-aiuto per giovani e adulti rivolti al sostegno educativo, all’autoprogettazione e

alla motivazione al cambiamento

itinerari formativi, interventi motivazionali in rete e consulenza ai servizi educativi

invio e accompagnamento ai servizi specialistici del territorio

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LE RISORSE E LE PROFESSIONALITA’

I servizi si avvalgono, a seconda delle necessità, di :

pedagogisti, psicologi, educatori professionali, counselor, animatori sociali, sociologi, esperti di tecni-

che teatrali, insegnanti, medici, legali ed esperti nella conduzione di gruppo.

Responsabile del servizio e presidente Cps: dott.ssa Laura Artioli

Referente per progetti territoriali e vice presidente : Tommaso Bertolini

Referente per progetti educativi: dott. ssa Mariangela Magnani

Referente per il centro d’ascolto: e.p. Gianna Gaioli e Fabio Gianotti

Referente per i percorsi di counseling: e.p. e counselor Giovanna Valentinetti

Orari e tempi:

L’équipe e i referenti del centro d’ascolto e di progetti educativi sono contattabili telefonicamente

dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00,

Gli orari delle attività e degli interventi elencati potranno essere concordati con gli interessati.

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Dove siamo: Via Brigata Reggio 29 a Reggio Emilia

CPS Cooperativa di Prevenzione Sociale

Via Brigata Reggio 29, 42100 - Reggio Emilia

tel. 0522 / 934769 fax 0522 / 305748

e-mail : info@ cipiessere.it - sito : www.cipiessere.it

In collaborazione con:

Comune di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia


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