PREVENZIONE DEL DISAGIO
E
PROMOZIONE DEL BENESSERE
Progetti educativi per ragazzi, insegnanti, personale scolastico,
educatori e genitori.
CPS Società cooperativa sociale
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Sommario
PROGETTI EDUCATIVI PAG. 5
1. PROPOSTE PER RAGAZZI PAG. 6
Accoglienza PAG. 10
Relazione PAG. 11
Relazioni difficili PAG. 12
Espressione teatrale come sostegno educativo PAG. 13
Dipendenze PAG. 14
Affettività / Sessualità PAG. 15
Prevenzione al bullismo PAG. 16
Vissuti giovanili PAG. 17
Strategie di apprendimento PAG. 18
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2. SUPERVISIONE E PROPOSTE FORMATIVE PER INSEGNANTI,
PERSONALE SCOLASTICO ED EDUCATORI PAG. 19
Leggere i segni 1 dipendenze PAG. 21
Leggere i segni 2 dipendenze PAG. 22
Prevenzione al bullismo PAG. 23
Situazioni di disagio e classi difficili PAG. 24
Leggere i segni 3 disturbi del comportamento alimentare PAG. 25
Professione insegnante PAG. 26
Supervisione PAG. 27
3. PROPOSTE PER I GENITORI PAG. 28
4. PROPOSTE PER EDUCATORI E RAGAZZI DELL’EXTRA-SCUOLA PAG. 29
5. IL CENTRO D’ASCOLTO PAG. 30
LE RISORSE E LE PROFESSIONALITA’ PAG. 32
Sommario
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è un servizio nato dalla pluridecennale esperienza del Ceis nei confronti della scuola di ogni
ordine e grado in tutte le sue componenti: bambini, ragazzi, insegnanti, genitori, personale
ausiliario, tecnici di laboratorio e operatori sociali del territorio reggiano
da marzo 2006 Progetti Educativi appartiene alla Cooperativa di prevenzione sociale (Cps),
che opera sulla base di un protocollo d’intesa con il Comune e la Provincia di Reggio Emilia e
continua ad occuparsi della prevenzione del disagio in contesti di normalità
si muove in ambito strettamente educativo ma orienta e indirizza, qualora lo si ritenga oppor-
tuno, le persone ai servizi specialistici
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Obiettivi generali e metodologia
Obiettivo generale dei nostri interventi è il miglioramento delle relazioni di classe.
In particolare offriamo ai ragazzi occasioni di approfondimento della conoscenza reciproca e di se
stessi, possibilità di confronto su tematiche di interesse giovanile e personale, condivisione di dubbi,
paure ed esperienze, discussione su eventuali soluzioni concrete da sperimentare a livello individua-
le o di gruppo.
Ci proponiamo di lavorare con i ragazzi trasversalmente su diverse dimensioni quali:
emozioni (accoglienza emotiva, consapevolezza, espressione delle emozioni, empatia).
autostima
autoefficacia
comunicazione (stili comunicativi, assertività, messaggio “io”, non verbale, ascolto e rispetto)
soluzione dei problemi (problem solving, soluzione dei conflitti, lavoro cooperativo di gruppo)
Grande importanza assumono la progettazione dell’intervento insieme agli insegnanti e la flessibili-
tà sulla base delle esigenze che emergono dal gruppo classe e dalla scuola.
1. PROPOSTE PER I RAGAZZI
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La metodologia utilizzata comprende attività animative, discussione in cerchio, lavoro in piccolo e
grande gruppo, attività teatrali e di drammatizzazione, questionari di valutazione .
Per ogni progetto è previsto e incluso nel preventivo:
un incontro o più di progettazione con gli insegnanti per raccogliere informazioni e
concordare insieme il percorso personalizzato per il gruppo classe
una serie di incontri da due ore ciascuno con ogni classe (il numero di incontri è da
concordare in base alle caratteristiche della richiesta)
un incontro di restituzione con gli insegnanti responsabili del progetto (quelli pre-
senti in aula e, ove possibile, l’intero consiglio di classe) e uno con i genitori
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Il ruolo dell’insegnante
L’esperienza maturata ci ha condotto a considerare il ruolo dell’insegnante come fondamentale per
la buona riuscita degli interventi.
Infatti, l’insegnante:
conosce il clima relazionale della classe, le esigenze e le priorità che si evidenziano
può essere al corrente di situazioni personali che vanno tenute in considerazione qualunque sia il
tipo di lavoro proposto
può essere presenza attiva nel gruppo per stimolarne le dinamiche interne
è una preziosa fonte di confronto con gli operatori riguardo al processo educativo in atto
può fare da tramite e referente per il resto dei docenti e il consiglio di classe
ha l’occasione di vedere la classe impegnata in attività inconsuete e può ricavarne buoni spunti
può garantire la continuità di un migliore clima educativo durante tutto l’anno scolastico
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Per una maggiore efficacia del progetto
E’ necessario che:
ci sia un insegnante per classe disponibile a seguire tutto il progetto, partecipando in modo atti-
vo alle nostre proposte e mettendosi personalmente anche un po’ in gioco, pur conservando il
proprio ruolo di adulto autorevole e responsabile di ciò che accade all’interno della classe
si ridefiniscano insieme agli operatori le modalità della sua presenza nel caso i ragazzi mostrino
imbarazzo e resistenze oppure le caratteristiche del progetto o della classe lo richiedano
i ragazzi e i colleghi siano informati circa le finalità e i modi del progetto e siano stati definiti i det-
tagli organizzativi (eventuali concomitanze con altri impegni scolastici, date e orari) in modo da
garantire la continuità del lavoro nei tempi stabiliti
siano possibili momenti di confronto – anche brevi e informali - in itinere con gli operatori, per
condividere le osservazioni effettuate, risolvere eventuali dubbi e rimettere a punto, se occorre,
la strategia da adottare
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Obiettivi specifici:
incrementare le occasioni di conoscenza tra studenti , tra studenti e insegnanti
del primo anno di corso
prevenire l’instaurarsi di dinamiche relazionali di “etichettamento”, pregiudizio ed esclusione
favorire il confronto su aspettative, desideri e paure legate alla scuola e ai nuovi compagni
ACCOGLIENZA
( per l’inizio del primo anno del ciclo scolastico)
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Obiettivi specifici:
monitorare le dinamiche relazionali interne alla classe
favorire la presa di coscienza di tali dinamiche attraverso attività e libera discussione, nel caso la
classe sia disponibile a mettersi in gioco
offrire nuovi spazi e forme di conoscenza reciproca
far emergere e affrontare i conflitti in atto più o meno espliciti per sbloccare le situazioni
problematiche radicalizzate
facilitare la convivenza e l’accettazione reciproca facendo sperimentare un modo nuovo di stare
con gli altri, secondo modalità di relazione più libere e strutturate in attività ludiche
facilitare la cooperazione tramite l’espressione dei vissuti e dei sentimenti all’interno del piccolo e
grande gruppo
stimolare la creatività
RELAZIONE
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Obiettivi specifici:
cogliere con precisione le espressioni e i significati del problema
stabilire una relazione e un’alleanza educativa con i ragazzi offrendo loro il tempo di assimilare i
contenuti, le modalità e il senso dell’esperienza
avere sempre sotto controllo l’evoluzione dei comportamenti e i cambiamenti in atto
intervenire sull’urgenza
concordare e tentare dei percorsi di cambiamento
valutare questi passaggi e la ricaduta con i ragazzi e con gli insegnanti
Questo percorso è pensato per le classi particolarmente conflittuali e problematiche che
necessitino di un intervento mirato e non di un percorso preventivo
RELAZIONI DIFFICILI
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Obiettivi specifici:
sviluppare la creatività
favorire la comunicazione
migliorare l’ascolto
creare un atteggiamento di disponibilità
favorire l’integrazione e la coesione del gruppo
aiutare il gruppo ad acquisire coesione
aumentare la tolleranza, il rispetto e la comprensione tra i componenti del gruppo
aumentare la consapevolezza e la capacità di valutare i limiti fisici, sociali ed emozionali
sviluppare abilità sociali, fisiche, verbali
sviluppare l’immaginazione e le capacità ludiche
favorire l’interdisciplinarietà
ESPRESSIONE TEATRALE COME SOSTEGNO EDUCATIVO
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Obiettivi specifici:
sondare l’immaginario e i luoghi comuni relativi al tema delle dipendenze
fare emergere il livello e la qualità delle informazioni possedute dai ragazzi, integrandole ed even-
tualmente correggendole
stimolare la riflessione su alcuni punti specifici quali:
Il concetto di dipendenze
le motivazioni e i bisogni legati al consumo delle sostanze stupefacenti
il divertimento e la trasgressione
il ruolo del gruppo dei pari
con chi ne parlano i ragazzi e quando
cosa si può fare in caso di bisogno, dove e come trovare le informazioni e i servizi
DIPENDENZE
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Obiettivi specifici:
favorire l’espressione libera dei vissuti personali legati alle trasformazioni in atto e connessi al più
generale tema dell’affettività e della sessualità
affrontare Il concetto di affettività: la sfera dei sentimenti e delle emozioni
condividere la riflessione su alcuni punti specifici quali:
il retroterra culturale legato alle aspettative generazionali, le persistenze e i mutamenti
l’innamoramento, il corteggiamento, il rifiuto, l’amicizia tra ragazzi e ragazze
le similitudini e le differenze nei vissuti di ragazze e ragazzi
il ruolo del gruppo dei pari
il ruolo dei genitori, degli educatori e degli adulti in genere
con chi se ne parla
cosa si può fare nel caso in cui si abbiano dubbi e preoccupazioni
dove e come trovare informazioni
i princìpi, le regole, le responsabilità personali nelle scelte comportamentali
Attraverso il confronto, fornire possibili risposte di gruppo ai dubbi e alle domande che i
ragazzi esprimono con la garanzia dell’anonimato
L’intervento verrà adeguato al livello di familiarità dei ragazzi con il tema
AFFETTIVITA’ / SESSUALITA’
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Obiettivi specifici:
far emergere le reali dinamiche relazionali e le difficoltà individuali delle "vittime" e dei
"prevaricatori"
prevenire o interrompere modalità di soluzione dei conflitti attraverso dinamiche di prevaricazio-
ne, affinché i soggetti imparino a gestire diversamente le loro relazioni
aiutare i protagonisti della dinamica a riconoscere, legittimare ed esprimere le proprie emozioni
considerare il bisogno d’aiuto dei "prevaricatori"
stimolare le capacità relazionali e collaborative di gruppo, allo scopo di raggiungere un maggior
benessere collettivo
contribuire alla costruzione di un terreno sociale per l'educazione alla legalità
rinforzare il ruolo educativo dell’insegnante attraverso una partecipazione attiva durante gli in-
contri
PREVENZIONE AL BULLISMO
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Obiettivi specifici:
offrire ai ragazzi la possibilità di raccontarsi in grande gruppo
condividere difficoltà, speranze, paure e desideri caratteristici della loro età
sviluppare capacità di ascolto ed empatia
offrire un’esperienza positiva di dialogo in uno spazio protetto e strutturato, sviluppando temi di
riflessione proposti dai ragazzi stessi
facilitare l’espressione dei sentimenti sospendendo i giudizi
condividere la riflessione su alcuni punti, quali:
il rapporto genitori-figli, giovani-adulti di riferimento
le paure e i desideri del crescere
il divertimento
i rapporti con i coetanei (amicizie ed affetti)
la scelta tra libertà e responsabilità
cosa farò da grande?
come si sta a scuola
l’ elaborazione di lutti, perdite, allontanamenti
le forme del disagio giovanile
VISSUTI GIOVANILI
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Obiettivi specifici:
analizzare i processi di apprendimento
sviluppare negli studenti una maggior consapevolezza rispetto alle proprie risorse e ai propri limiti
in relazione al metodo di studio
aumentare la capacità di autoregolazione rispetto ai compiti da eseguire
mettere in relazione l’uso consapevole di strategie al miglioramento delle prestazioni scolastiche
fornire esempi e modelli di apprendimento
normalizzare la rappresentazione negativa dell’ “errore”
trasmettere il valore della collaborazione
analizzare le percezioni e le aspettative che ciascuno nutre nei confronti della propria capacità
di raggiungere la meta prefissata e che spesso sono influenzate dai risultati ottenuti in prece-
denza
STRATEGIE DI APPRENDIMENTO
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2. SUPERVISIONE E PROPOSTE FORMATIVE PER INSEGNANTI, PERSONALE SCOLASTICO ED EDUCATORI
Obiettivi generali e metodologia
I corsi proposti, indipendentemente dal tema specifico, sono caratterizzati da uno stile interattivo e
dinamico e grazie a questa peculiarità tendono ad accogliere le aspettative specifiche di ogni par-
tecipante. D’altra parte gli appuntamenti concepiti come lezione tout court si propongono di offrire
una conoscenza dei fenomeni trattati (attraverso cenni storico-teorici e l’analisi dello stato della ri-
cerca) e fornire strumenti operativi e materiale didattico.
I corsi iniziano con una verifica della motivazione e delle conoscenze del gruppo; Nel massimo ri-
spetto dei partecipanti è richiesta, inoltre, una breve presentazione individuale al fine di creare un
clima di accoglienza e di conoscenza reciproca. La cura della dimensione relazionale interna al
gruppo è obiettivo trasversale a tutti i corsi proposti; l’indirizzo pedagogico specifico di queste pro-
poste formative individua nell’opera coordinata e condivisa da parte dell’equipe di “educatori-
insegnanti” la prima risorsa utile allo sforzo di raggiungere importanti risultati educativi e di preven-
zione delle più conosciute forme di disagio.
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Per il singolo partecipante si tratta di acquisire uno stile relazionale idoneo ad una più efficace indivi-
duazione del disagio di matrice scolastica o esistenziale, sperimentarsi in uno spazio di confronto sul
ruolo degli educatori e delle figure di riferimento e in alcuni casi avere la possibilità di progettare insie-
me un intervento di prevenzione da attuarsi durante tutto l’anno scolastico.
In un secondo momento, la proposta di supervisionare l’attività educativa dei corsisti nasce dalla ne-
cessità di accompagnare gli stessi nell’applicazione delle metodologie e delle tecniche apprese,
supportare il lavoro con l’analisi dei casi e attivare risorse interne ed esterne al gruppo al fine di favori-
re l’autonomia del gruppo insegnante (o educatore).
Durante i corsi e i momenti di supervisione si alterneranno pre-briefing, lavori in piccolo e grande grup-
po, sperimentazione attiva degli strumenti da proporre in classe e coi gruppi in genere, lezioni frontali,
attività animative e de-briefing.
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Obiettivi specifici:
diffondere informazioni scientifiche relative alle sostanze stupefacenti
riconoscere i diversi tipi e le diverse modalità d’assunzione delle sostanze più utilizzate
distinguere fra l’uso di sostanze stupefacenti, l’abuso e i meccanismi di dipendenza
informare circa “slang” e usi dei giovani assuntori
conoscere il traffico delle sostanze stupefacenti e in particolare i mutamenti in atto nella realtà
reggiana
riconoscere segnali e comportamenti dei giovani consumatori
operare le necessarie distinzioni tra mondo del divertimento, comportamenti a rischio, disagio e
normalità
nominare e condividere in gruppo le emozioni e i sentimenti profondi che riguardano il tema
individuare strategie di approccio ai casi e alle situazioni problematiche
LEGGERE I SEGNI 1 dipendenze
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Obiettivi specifici:
riprendere e aggiornare, in continuità col primo anno, gli argomenti già affrontati
lavorare in modo specifico sui bisogni personali del gruppo previa raccolta delle aspettative
lavorare sui sentimenti di ansia e sui meccanismi di difesa individuali di chi si confronta profes-
sionalmente e umanamente con giovani consumatori
analizzare casi e situazioni problematiche per individuare strategie particolari, indirizzi e procedu-
re condivise
offrire una mappa dei servizi sociali attivi sul territorio
LEGGERE I SEGNI 2 dipendenze
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Obiettivi specifici:
apprendere nozioni storiche e di contesto, presupposti teorici e motivazionali del fenomeno bul-
lismo
accedere ad una bibliografia e a materiale didattico qualificato
sperimentare tecniche specifiche per la collaborazione d’equipe
riconoscere attori e meccanismi di prevaricazione
individuare le risorse disponibili e i confini delle responsabilità relative alle parti coinvolte
saper approntare procedure idonee per affrontare le problematiche rilevate
acquisire tecniche educative da sperimentare con il gruppo classe
apprendere tecniche di valutazione degli interventi ideati
PREVENZIONE AL BULLISMO
Proposte per in
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Obiettivi specifici:
offrire una panoramica del mondo giovanile e delle problematiche emergenti
raccogliere il quadro delle situazioni concretamente problematiche che gli insegnanti stanno
vivendo nelle loro classi
fornire una griglia di lettura dei casi
condividere strategie, strumenti e progetti per affrontare le situazioni difficili
sperimentare alcune tecniche di lavoro con i ragazzi
mettere in rete le competenze educative di ciascuno
SITUAZIONI DI DISAGIO E CLASSI DIFFICILI
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LEGGERE I SEGNI 3 disturbi del comportamento alimentare
Obiettivi specifici:
offrire una riflessione su:
la complessità del rapporto dell’uomo con il cibo e la sua evoluzione nel tempo
identità e immagine corporea
rapporto tra individualismo, successo personale e corpo
messaggi e modelli sociali “di successo” proposti dai mass-media
stili alimentari oggi presenti tra i giovani
fornire informazioni sui disturbi del comportamento alimentare (DCA), approfondendo in partico-
lare:
definizione, epidemiologia e cause dei DCA
pericoli e rischi per ragazze e ragazzi che sviluppano un DCA
quali segnali osservare per riconoscerne i sintomi
come essere d’aiuto ad una ragazza o ad un ragazzo con DCA (in particolare: come
affrontare l’argomento la prima volta, il rapporto quotidiano e facilitare la loro guari-
gione) dove e come trovare informazioni e servizi sul territorio
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PROFESSIONE INSEGNANTE
Obiettivi specifici:
offrire una panoramica del mondo giovanile, delle problematiche emergenti e dei cambiamenti
in corso
fornire informazioni circa le nuove forme e tecnologie di comunicazione giovanili
presentare lo strumento del patto formativo come esempio di lavoro efficace con il gruppo
classe
sperimentare alcune tecniche di comunicazione e lavoro di gruppo che permettano di cogliere
le dinamiche relazionali presenti in una classe e i segnali che necessitino di intervento
mettere in rete le competenze educative di ciascuno
progettare insieme i modi per affrontare alcune situazioni
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SUPERVISIONE
Obiettivi specifici:
analizzare i casi individuali
approntare interventi educativi
confrontarsi sulle possibili problematiche inerenti il gruppo classe
agevolare il lavoro di rete attraverso il contatto con altre agenzie pubbliche e private
monitorare le evoluzioni del contesto scolastico/educativo
raccogliere le richieste formative dell’equipe
La supervisione è auspicata in continuità con alcuni
dei percorsi formativi sopra indicati
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Percorsi di accompagnamento e di rinforzo del proprio ruolo educativo
Obiettivi specifici:
acquisire conoscenze relative al mondo giovanile e alle sue forme di espressione e di comunica-
zione
riflettere sui mutamenti e le persistenze
condividere fra adulti ansie, dubbi, aspettative relativi al proprio ruolo e strategie mirate al
cambiamento
valorizzare e mettere in rete le competenze educative di ciascuno
favorire il confronto, lo scambio delle esperienze e il mutuo aiuto
stimolare la riflessione su:
il rapporto fra genitori e figli, le modalità di comunicazione, gli stili educativi
le regole e il conflitto
le dipendenze e il consumo di sostanze stupefacenti
la sfera dell’affettività e della sessualità
il mondo della comunicazione giovanile e le nuove tecnologie
i disturbi del comportamento alimentare
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3. PROPOSTE PER I GENITORI
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Da diversi anni riceviamo richieste di formazione da parte di gruppi di educatori che incontrano i
ragazzi nei contesti dell’extrascuola. I temi richiesti riguardano il mondo dei giovani nel suo comples-
so:
le dipendenze e il divertimento giovanile tra piacere e rischio
le differenze di genere, affettività e sessualità
la relazione: la conoscenza, la comunicazione e l’ascolto, il rispetto e l’accettazione dell’altro , il
senso del gruppo
il rapporto giovani-adulti: le regole, gli adulti visti dai ragazzi, i cambiamenti del mondo attuale,
le nuove tecnologie
la supervisione di casi difficili
I percorsi sono molto flessibili e vengono concordati direttamente con gli educatori in base
alle loro esigenze. Per avere un’idea delle modalità vi rimandiamo alle pagine rivolte
a insegnanti e genitori
4. PROPOSTE PER EDUCATORI E RAGAZZI DELL’EXTRA - SCUOLA (parrocchie, luoghi dell’abitare e della socialità, gruppi scout, associazioni sportive,
centri giovani, gruppi informali….)
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Il Centro d’ascolto, che opera in convenzione con il Comune di Reggio Emilia e in collaborazione
con i poli territoriali del servizio sociale, accoglie, presso la sede di via Brigata Reggio 29, ma anche
nei luoghi della socialità quotidiana di quartiere in cui si trasferiscono, se necessario, sportelli d’a-
scolto più vicini e flessibili, le richieste di informazione e di aiuto di giovani e adulti sui temi dell’agio e
del disagio di vivere, comunque si manifestino; offre percorsi individuali e di gruppo rivolti al soste-
gno, al cambiamento e alla valorizzazione delle risorse di cui ciascuno è portatore; indirizza e ac-
compagna, se occorre, ai servizi territoriali specifici; organizza e gestisce progetti formativi territoriali
in ambito educativo, relazionale e animativi.
5. IL CENTRO D’ASCOLTO
Per fissare un appuntamento con un operatore chiamare 0522-934769
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Obiettivi specifici:
incidere sulle difficoltà relazionali che si manifestano in ambito familiare per tradurle in un oriz-
zonte positivo di condivisione e comunicazione che renda protagonisti figli, genitori, coppie
accompagnare i genitori di adolescenti in un percorso educativo e di crescita personale
fornire informazioni, supporti e riferimenti ai partner, agli amici e agli educatori di persone in diffi-
coltà
promuovere occasioni di socialità e di confronto
migliorare le relazioni fra generazioni ed etnie diverse per favorire il benessere delle comunità
liberandole dalle barriere del reciproco pregiudizio
Servizi offerti:
colloqui di accoglienza, orientamento e sostegno per giovani e adulti
percorsi di counseling individuali e di coppia
gruppi di auto-aiuto per giovani e adulti rivolti al sostegno educativo, all’autoprogettazione e
alla motivazione al cambiamento
itinerari formativi, interventi motivazionali in rete e consulenza ai servizi educativi
invio e accompagnamento ai servizi specialistici del territorio
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LE RISORSE E LE PROFESSIONALITA’
I servizi si avvalgono, a seconda delle necessità, di :
pedagogisti, psicologi, educatori professionali, counselor, animatori sociali, sociologi, esperti di tecni-
che teatrali, insegnanti, medici, legali ed esperti nella conduzione di gruppo.
Responsabile del servizio e presidente Cps: dott.ssa Laura Artioli
Referente per progetti territoriali e vice presidente : Tommaso Bertolini
Referente per progetti educativi: dott. ssa Mariangela Magnani
Referente per il centro d’ascolto: e.p. Gianna Gaioli e Fabio Gianotti
Referente per i percorsi di counseling: e.p. e counselor Giovanna Valentinetti
Orari e tempi:
L’équipe e i referenti del centro d’ascolto e di progetti educativi sono contattabili telefonicamente
dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00,
Gli orari delle attività e degli interventi elencati potranno essere concordati con gli interessati.
CPS Cooperativa di Prevenzione Sociale
Via Brigata Reggio 29, 42100 - Reggio Emilia
tel. 0522 / 934769 fax 0522 / 305748
e-mail : info@ cipiessere.it - sito : www.cipiessere.it
In collaborazione con:
Comune di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia