LA MIA
SETTIMANA PERFETTA
= INVERNO =
I nostri consigli per ogni giorno
Vi auguriamo un piacevole soggiorno,
Famiglia Fischer con staff!
IL MIO PERFETTO LUNEDÍ
City tour a Bressanone
Case borghesi ornate di “Erker”, le tipiche sporgenze o bovindi, facciate colorate
dominano il centro urbano di Bressanone. I fiori coprono quasi la vista dalle
molte finestre. Merli adornano i tetti. Sotto gli archi dei Portici Grandi e Piccoli
si trova una serie di locande e storiche osterie. Dalla montagna più vicina, la Plose, saluta il
verde alpino e allude ad un paesaggio collinare di borghi, pascoli e boschi.
Improvvisamente, inaspettatamente, le strette vie antiche del centro di Bressanone si aprono
su Piazza Duomo, attorniata da viali alberati. Le due torri decorate con cupole sembrano voler
raggiungere il cielo, proprio come se raccontassero la vicinanza di Dio. Con la sua severa
grandiosità, l'interno della chiesa si presenta con dipinti sul soffitto del pittore sudtirolese Paul
Troger. Il più impressionante monumento alpino di pittura a muro è sicuramente il chiostro:
un libro illustrato dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Vicino alla piazza della cattedrale si trova il Palazzo Vescovile. Esso testimonia l’antico potere
del clero su tutta la zona di Bressanone. La residenza si rivela come un’affascinante simbiosi
tra un esterno fortificato medievale ed il cortile, in cui si fondono elementi rinascimentali e
barocchi. Tra loggiati, statue in terracotta e le sale riccamente ornate, qui si trova anche il
Museo Diocesano.
Culturale: Abbazia di Novacella
L'abbazia venne eretta nel 1142 per volontà del vescovo Hartmann di
Bressanone. Fra i compiti principali dell'istituto vi era la cura delle cerimonie
liturgiche e delle anime della parrocchia. La scuola dell'abbazia, l'ospizio e il
luogo di pellegrinaggio hanno trasformato ben presto l'Abbazia di Novacella in un punto di
riferimento del panorama spirituale europeo.
Oggi i frati agostiniani di Novacella si occupano di 20 comunità parrocchiali nel Tirolo
meridionale e orientale. La cantina del convento può vantare un'esperienza di 850 anni ed oggi
è particolarmente rinomata per alcuni vini bianchi tipici della regione della Valle Isarco, come
il Sylvaner, il Müller Thurgau, il Kerner, il Traminer aromatico e il Veltliner.
Per sciatori: Plose
Vicinissimo alla città di Bressanone (solo 7 km di distanza) e solo 14 km
dall’uscita dell’autostrada A22 (uscita Chiusa).Vacanze sulla neve in Alto
Adige con un panorama spettacolare sulle Dolomiti.Non è un segreto che la
Plose è una vera perla all‘interno del carosello Dolomiti Superski e la meta
ideale per le vostre vacanze sulla neve in Alto Adige. Le varie offerte per sciatori, slittinisti,
escursionisti e famiglie con bambini rispondono perfettamente alle vostre esigenze per una
vacanza indimenticabile. Sulla Plose Vi aspettano 7 moderni impianti di risalita e oltre 40 km
di piste di vari livelli, tutti preparati perfettamente per la vostra giornata sugli sci o sullo
snowboard.
Per i non sciatori: Da Fistilboden al rifugio Halsl
Dal parcheggio Fistilboden un paio di metri sulla strada asfaltata in
direzione di Eores e alla prima strada forestale girare a destra. Attraverso il
bosco e la baita Peitlerknapphütte fino alla linea degli alberi. Nuovamente
a destra e proseguire fino al rifugio Genziana. Sulla strada forestale fino a
raggiungere la seconda malga. Qui deviare a destra e attraverso i prati scendere fino al rifugio
Halsl (aperto anche d'inverno). Da li attraverso il sentiero n. 10 (Bachweg) attraverso il
paesaggio invernale ritornare al parcheggio.
IL MIO PERFETTO MARTEDÍ
City tour: Vipiteno
La Torre delle dodici vigila sui tetti di Vipiteno. Con i suoi 46 metri domina le
case circostanti con le loro giocose facciate colorate. Da oltre 500 anni la porta
di pietra di Vipiteno collega la città vecchia alla città nuova.Un magnifico viale,
pieno di negozi attraversa il centro. Frontoni, torri, bovindi e insegne in ferro battuto delle
locande sono costanti e fedeli accompagnatori. Le case si stringono le une alle altre e
abbracciano il viale. Solo alcuni stretti vicoletti riescono nell’intento di separarle. Testimone
delle vecchie glorie di Vipiteno è tra l’altro il municipio, uno dei più belli in tutto il Tirolo: Un
magnifico palazzo tardo-gotico ornato di bovindi artisticamente decorati. La sala consiliare si
presenta con un pesante soffitto a travi, pannelli di legno e vecchie porte. Nel cortile interno
si trova una riproduzione della stele del Dio Mitra, che è stata trovata nelle vicinanze della città.
Sulla piazza, a due passi, si trova la Chiesa del Santo Spirito. Esternamente poco appariscente,
presenta tutto il suo sfarzo all’interno con i suoi ricchi affreschi colorati.
Culturale: Fortezza
Questo forte, con i suoi 65.000 m² di superficie, è il più grande complesso
storico dell’Alto Adige. Voluto dall’Arciduca Johann, costruito sotto l’Imperatore
d’Austria Franz I e completato dall’Imperatore Ferdinando, questo enorme
progetto di costruzione fu inaugurato nel 1838, dopo soli cinque anni di lavoro. Il progetto fu
elaborato dal Generale Franz von Scholl, un geniale ingegnere militare.
Questo Forte è un capolavoro tra le opere di fortificazione e porta il nome dell’Imperatore
Franz I. Il Forte Asburgico di Fortezza non è un museo nel senso comune del termine, ma è un
luogo di incontro e di scambio culturale.
Sin dal 2005 viene utilizzato per eventi sociali e culturali ed è sede di grandi mostre
straordinarie che trasformano gli immensi spazi e le sequenze di stanze in un gigantesco
palcoscenico da esplorare e scoprire.
Per sciatori: Obereggen – Ski Center Latemar
Obereggen - Ski Center Latemar: 48 chilometri di piste tra cui piste per sci e
slittino notturni. Ed ancora: due snowpark con halfpipe per gli amanti dello
snowboard, tre parchi per bambini e dodici rifugi accoglienti. Divertimento
assicurato da fine novembre a Pasqua. Gli ospiti più esigenti possono godersi
gli oltre 100 chilometri di piste delle aree sciistiche della Val di Fiemme/Obereggen con un
solo skipass oppure il carosello del Dolomiti Superski: oltre 1200 chilometri di piste immerse
in quel patrimonio mondiale UNESCO chiamato Dolomiti.
Per i non sciatori: Da Kreuztal sulla Plose alla malga Rossalm
L’escursione inizia pochi metri sotto la stazione d’arrivo della cabinovia per
Kreuztal; seguendo l’indicazione “Rossalm” si percorre la stradina ben
preparata e pressoché pianeggiante verso est, fino alla malga (2150 m,
trattoria); ore 1.30. Si torna sul percorso dell’andata.
IL MIO PERFETTO MERCOLEDÍ
City tour a Brunico
Il city tour parte al Vicolo San Floriano al centro di Brunico. Dietro la pittura
dell'artista Rudolf Stolz deviare a destra e lungo la via Hintergasse fino alla
splendida Chiesa delle Orsoline e l'Ursulinentor. Si procede sulla via Centrale
attraverso il centro storico. Poi si raggiunge l'arco Oberragener Tor, attraverso questo
camminare fino a Oberragen.
Il vicolo Molini conduce dalla piazza Kirchplatz fino al fiume Rienza. Qui seguire il corso
d'acqua, lungo la passeggiata scendere fino al quartiere Ragen di Fuori, dove si trova la chiesa
Spitalkirche.
Il percorso ora conduce di nuovo in direzione della città. Dal Oberragener Tor in salita fino al
castello di Brunico. La via di ritorno avviene lungo la bella passeggiata intorno al castello fino
alla strada principale. Su questa scendere verso il centro e ritornare al punto di partenza.
Culturale: MMM Corones
L'alpinismo tradizionale: mostra permanente
Situato sul Plan de Corones (2275 m), al margine del più spettacolare altopiano
panoramico dell’Alto Adige, il MMM Corones è dedicato all’alpinismo tradizionale, disciplina
che ha plasmato ed è stata plasmata in maniera decisiva da Reinhold Messner.
La vista mozzafiato sulle Alpi, che si gode dall’inconfondibile edificio progettato da Zaha
Hadid, è parte integrante dell'esperienza museale: lo sguardo spazia in tutte e quattro le
direzioni cardinali, anche oltre i confini provinciali, dalle Dolomiti di Lienz a est fino all’Ortles
a ovest, dalla Marmolada a sud fino alle Alpi della Zillertal a nord.
Per sciatori: Plan de Corones
La montagna dal profilo tondeggiante si trova tra Brunico, San Vigilio e
Valdaora e, con i suoi vasti pendii, praticamente senza alberi, è annoverata,
con 119 km di piste e 32 moderni impianti di risalita, tra le destinazioni per
gli sport invernali più all’avanguardia dell’Alto Adige. Per quanto riguarda le
categorie delle piste, viene offerto tutto quello che principianti, appassionati occasionali e
appassionati delle slitte desiderano. Le lunghe piste regalano ampie e tranquille discese verso
valle, mentre le “Black Five”, le cinque piste nere, richiedono una certa abilità anche ai più
esperti.
Per i non sciatori: Dalla funivia fino a Skihütte/Rifugio Sci
Questo tracciato facile parte dall’Albergo Geisler e attraverso terreno
agevole porta in leggera salita in direzione sudest. Dopo ca. 30 minuti si
arriva ad un bivio al quale girate a destra in direzione Skihütte/Rifugio Sci
(segnavia nr. 17). Dapprima pianeggiante lungo il limite del bosco, il
percorso prosegue in leggera discesa fino ad arrivare infine al
Hotel/Ristorante Schlemmer, dove vi aspetta un’ambiente accogliete per
finire in comodità la vostra camminata. Il tracciato è lungo 3 km, calcolate circe 1,5 ore per
l’andata. Per il ritorno scegliete lo stesso tracciato.
IL MIO PERFETTO GIOVEDÍ City tour a Bolzano
Punto di partenza è piazza Walther. Subito vicino si trova il duomo di Bolzano.
A circa 100 metri dal duomo in direzione nordest si trova il Monumento Walther
von der Vogelweide. Attraverso la via Goethe si giunge alla famosa piazza delle Erbe.
A nord di questa inizia la via dei Francescani, che conduce all'omonima chiesa. Ritornare pochi
passi indietro a imboccare a sinistra la via Dottor Schreiter. Alla fine della via ancora a sinistra
per la via dei Bottai. Alla fine della via si trova il Museo di Scienze Naturali. Pochi passi in
direzione nord lungo la via Weggenstein e deviare a destra per la via Cavour, e poco dopo a
sinistra per la vicolo San Giovanni. Camminare in direzione sud lungo il vicolo Ca' De Bezzi fino
all'omonima osteria. Nuovamente attraverso la via dei Bottai e fino alla piazza del Municipio.
Ad ovest della piazza inizia la via dei Portici. Lungo la via Portici e poi deviare per il vicolo della
Pesa, sulla quale si raggiunge la piazza del Grano. In parallelo alla via dei Portici si trova la via
Argentieri, camminare su questa via in direzione nord ed imboccare la via Pfarrgasse che devia
a sinistra. Poi attraverso la galleria Sernesi si raggiunge la Libera Università di Bolzano. A
sinsitra intorno all'università, e sulla via Dante fino al Museion. Attrversare il Talvera sul ponte
dietro il Museion e camminare in direzione nord fino al ponte Talvera. Qui girare a destra per
raggiungere la via Cassa di Risparmio. Passare per il Museo Civico e il Museo Archeologico ed
imboccare la via Museo, sulla quale si ritorna al punto di partenza.
Cultura: Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige
Sulla scorta di svariati esempi, la mostra permanente illustra la genesi e le
caratteristiche dei paesaggi tipici dell’Alto Adige. I visitatori partecipano
attivamente alla visita del museo, non limitandosi alla semplice osservazione.
Oltre ai classici diorami, le sale del museo propongono modelli, giochi, esperimenti e, fiore
all’occhiello, il grande acquario marino con una capacità di ben 9000 litri ed il nuovo acquario
Nautilus. Nella prima parte dell'esposizione è illustrata l’evoluzione geologica di quattro
paesaggi tipici dell’Alto Adige. Tracce che risalgono ad oltre 300 milioni di anni testimoniano
il complesso sviluppo geologico del nostro paesaggio. Un’evoluzione che ha avuto come
protagonisti, oltre a vulcani e barriere coralline tropicali, le incredibili forze del corrugamento
alpino. Infine agirono i fenomeni delle glaciazioni: i ghiacciai diedero l'ultimo ritocco al
paesaggio. Nella seconda parte della mostra permanente vengono illustrati al visitatore
quattro ambienti naturali tipici dell’Alto Adige. Particolare attenzione è rivolta alle capacità di
adattamento delle specie al loro ambiente e alle continue interazioni fra uomo e natura.
Per sciatori: Alpe di Siusi
Da dicembre ad aprile, gli amanti degli sport invernali possono godersi dolci
discese, tracciati da fondo perfettamente battuti e impeccabili sentieri
escursionistici. Inoltre, numerosi alberghi sorgono direttamente sulle piste o
sono perfettamente collegati con il comprensorio sciistico Val Gardena/Alpe
di Siusi grazie a un bus-navetta.
Per i non sciatori: Alla malga Gampen di Funes
L'escursione invernale conduce fino al si sopra del limite della vegetazione
arborea e attraverso pendii innevati fino alla malga Gampen. Dal parcheggio
si torna al ponte, proseguendo sulla stradina 32 di destra. Si sorpassa
l’albergo Sas Rigais, e si risale la valletta lungo il ruscello. Al bivio si svolta a
sinistra (segnavia 35), uscendo poi sui pascoli aperti che conducono alla malga Gampen (2062
m, trattoria); ore 1.30 dal parcheggio. Si scende diritti lungo la pista degli slittini fino ad un
pianoro. Chi ha lo slittino segue la pista verso destra, mentre chi va a piedi gira a sinistra sulla
strada forestale a tornanti, che attraverso il bosco riconduce in un’ora al punto di partenza.
IL MIO PERFETTO VENERDÍ City tour a Merano
Con una lunghezza di circa 400 metri i portici di Merano, detti “Gwölbe”, sono i
più lunghi di tutto il Tirolo e dell'Alto Adige. In direzione ovest-est collegano
Piazza del Grano e Piazza Parrocchia. Il city tour inizia alla piazza Teatro nel
centro. Di fronte il teatro comunale, denominato secondo il compositore Giacomo Puccini, si
trova una fermata e un Taxi stand. Da lì deviare per il Corso della Libertà. Già dopo pochi metri
si nota l'alta frequenza di pedoni. Negli ultimi anni il Corso della Libertà insieme ai portici di
Merano sono diventate vie amate per fare shopping e gironzolare. Soprattutto al si sopra la
Piazza Cassa di Risparmio il Corso della Libertà è diventato un mix affascinante di Stile liberty
mondano sulla destra e architettura urbana sulla sinistra. Noi però deviamo sulla rampa
leggermente pendente, di fronte la Piazza Cassa di Risparmio, per la Passeggiata Lungo
Passirio e svoltiamo subito a sinistra. Il famoso Kurhaus di Merano è esempio tipico di Stile
liberty. Proseguiamo in salita fino al ponte della Posta, attraverso il Passirio e deviamo al
"Parco-Sissi" per la via Cavour. Subito a destra si adocchia il prestigioso Parchotel. Proseguire
lungo la via Cavour in leggera salita e dopo 150 metri deviare a destra per la via Winkel. Questa
via e anche il confine tra i quartieri di Merano Maia Alta e Maia Bassa. Dopo circa 200 metri
deviamo a sinistra per la via Schaffer e la seguiamo fino alla fine. Deviamo a sinistra per via
Dante e raggiungiamo la piazza Fontana. Direttamente alla piazza parte la via Salita alla Chiesa.
Lungo questa via si raggiunge la via San Giorgo. Da qui è consigliabile camminare sulla
passeggiata d'estate e tornare al ponte della Posta. Questa volta restiamo sul lato sinistro del
Passirio e passeggiamo fino al ponte Teatro. Attraversiamo il ponte e arriviamo alla piazza
Teatro, punto di partenza del city tour.
Culturale: Il Museo delle Donne in un edificio storico Merano
Il Convento delle Clarisse fú costruito nel 1309 sulla piazza del Grano dalla
duchessa Euphemia di Carinzia. Per 500 anni questa fondazione principesca
caratterizzava l’immagine della cittá di Merano. Accanto alla chiesa parrocchiale
San Nicoló la chiesa del convento era il piú importante edificio religioso della cittá. Le Clarisse
conducevano inoltre l’unico convento femminile meranese nel medioevo. Il convento fú luogo
della devozione mariana, scuola per giovani ragazze, ospitó confraternite locali e corporazioni,
sepolture di tanti cittadini e nobili locali. 1782 l’imperatore Giuseppe II sopresse tutti I conventi.
Le suore furono costrette a lasciare il convento. 1923 l’edificio fu acquistato dalla “Spar- und
Vorschusskasse”, che in seguito diventó la Banca Popolare – Volksbank, la quale occupa
tutt’ora il piano terra. Gli affreschi furono documentati, rimossi a pezzi e ricollocati nel grande
chiostro del convento. Nel 2010 I due piani superiori furono adibiti per il Museo delle Donne
e prese in affitto da parte del Comune di Merano per il Museo delle Donne, la cui nuova sede
fú inaugurata ufficialmente nel 2011.
Per sciatori: Merano 2000
Gli sciatori potranno scegliere tra 40 chilometri di piste diverse, mentre
freerider, carver e snowboarder apprezzeranno i vasti pendii. La "terrazza
soleggiata di Merano" anche d'inverno è un'ambita meta per escursioni con
le ciaspole, scialpinismo, sci di fondo e pattinaggio.
Per i non sciatori: Sull’Alpe di Rodengo/Luson
L’escursione si svolge sulla giogaia che separa la bassa Pusteria dalla valle
tributaria di Luson, spingendosi verso la Val Badia.
Dal parcheggio di Zumis (1725 m) si segue la stradina sgombra toccando
dopo un’oretta la Ronerhütte (1832 m); si continua per almeno un’altra ora
pressoché in piano sulla dorsale libera. Passando accanto alla Rastnerhütte, si raggiunge infine
la malga Starkenfeldhütte (1936 m). Si ritorna sul percorso dell’andata.
IL MIO PERFETTO SABATO
City tour a Chiusa
Gudon, Lazfons, Pratello, Verdines e la cittadina degli artisti di Chiusa
compongono il comune di Chiusa nel cuore della Valle Isarco. Vigneti e
castagneti si adagiano sui pendii soleggiati e costituiscono, insieme alle rupi, ai
masi sparsi, ai pascoli verdeggianti ed alle caratteristiche località, un’immagine davvero unica.
Le Alpi Sarentine da un lato, una splendida vista sulle Dolomiti dall’altro, Chiusa garantisce una
vacanza per ogni desiderio.
Il cuore del comune è indubbiamente la località medievale di Chiusa all’Isarco, che nel 2002 è
stata dichiarata uno dei borghi più belli d’Italia. Il suo suggestivo monastero benedettino è
sicuramente uno dei maggiori punti d’interesse del comune, sia dal punto di vista
paesaggistico, sia da quello storico.
Altri luoghi d’interesse sono in particolar modo Koburg e Summersberg, da non perdere anche
una gita in montagna alla Croce di Lazfons.
Se trascorrerete le vostre vacanze in questa zona nel periodo d’autunno, non dovete perdervi
una bella serata di Törggelen. Le Giornate delle Castagne e la Festa dei Vicoli di Chiusa
completano il ventaglio di offerte. A Chiusa non vi resta che l’imbarazzo della scelta.
Culturale: Il Museo della Farmacia di Bressanone
Il Museo della Farmacia di Bressanone è aperto ai visitatori dall’autunno 2002. I
particolari oggetti esposti relativi alla produzione di medicinali – comprimitrici
per compresse, sezionatori per pillole, stampi per supposte ecc. – ne fanno una
vera miniera di storia della farmacia sia per gli esperti che per i non addetti ai lavori.
Gli strumenti, i farmaci, i vasi e le confezioni in mostra provengono dall’uso quotidiano in
farmacia e descrivono i progressi e le trasformazioni dell’arte farmaceutica attraverso una
raccolta originale. Con la loro continuità e completezza, documentano oltre quattrocento anni
di storia della farmacia.
Per sciatori: Monte Cavallo a Vipiteno
Circa 18 km di piste perfettamente preparate sono pronte per essere
esplorate. Blu, rosse o nere - qui si può competere in tutti i livelli di difficoltà.
Bambini e principianti possono testare le loro capacitá - la vostra esperienza
sugli sci per tutta la famiglia! Tempi di attesa brevi, pendii soleggiati e
panorami impressionanti ispirano il vostro cuore da sciatore.
Per i non sciatori: Giro panoramico Ometti di pietra-Rifugio Anratter
Punto di partenza per il giro è la stazione a monte Jochtal (2.007 m) sopra
Moso in val di Valles. Dapprima sulla marcatura 11 in direzione sudovest. Al
primo bivio deviare a sinistra sul sentiero 1A e in salita fino agli ometti di
pietra (2.118 m). Accompagnati da un panorama da favola scendere fino alla
spianata del “Jöchlboden” (1.929 m) e proseguire fino alla malga Hinterleitalm. Sul sentiero
fino alla malga Weberalm (1.813 m). Qui a sinistra e sul sentiero 9 lungo la strada forestale fino
al rifugio Anratter (1.850m). Proseguire sul sentiero 9 fino al punto di partenza.
LA MIA PERFETTA DOMENICA
City tour a Glorenza
Glorenza è piccola. Glorenza in tutto non raggiunge i 900 abitanti. Eppure è una
città. Una città con mucche e fattorie. Una città-villaggio. L’attrattiva di Glorenza
è dunque Glorenza stessa: una meraviglia storica ed urbanistica, un caso
esteticamente unico. La città di Glorenza era allora, come lo è rimasta ai giorni nostri, perché
qui la storia continua a vivere. Protetta da spesse mura con torrioni semicircolari, sotto archi
imponenti porte, tra muri, nelle massicce case borghesi. Tutto nell’unica località dell’Alto Adige
ancora cinta completamente dalle mura racconta di tempi passati.
Oggi la piccola cittadina di Glorenza si presenta nuovamente in tutta la sua bellezza. Le pareti
delle case riccamente dipinte, bassi passaggi tortuosi sotto i portici, vicoli, nicchie, angoli, la
piazza del mercato con le tre fontane ed il campanile barocco della chiesa: insieme formano
un quadro delizioso, quasi un nascondiglio. Dopo la ricostruzione della città, essa fu sempre
restaurata amorevolmente e oggi è un gioiello dell’architettura e dell’arredamento in stile
alpino.
Culturale: Castello di Tures
Il particolare carattere abitativo di castel Taufers (anche noto come castel Tures
o castello di Tures), già rocca dinastiale dell'omonima schiatta baronale, attira
annualmente circa 75.000 visitatori.
Il fascino dell'armeria coinvolge soprattutto i più piccoli, li amanti dell'arte si fanno rapire
piuttosto dagli affreschi di Pacher, mentre i romantici dall'atmosfera medioevale che il castello
trasuda. I suoi interni sono per la maggior parte rivestiti in legno e muniti di stufe in maiolica.
Castel Taufers (castello di Tures) rappresenta un partricolare monumento di storia patria ed il
Südtiroler Burgeninstitut ne garantisce l'accessibilità e la fruizione da parte del visitatore.
L'osteria, così come le diverse manifestazioni culturali e le mostre temporanee, hanno anche il
compito di invogliare non solo i turisti, ma anche i valligiani a visitare il castello non solo una
volta.
Negli ultimi tre decenni, sotto la gestione del Südtiroler Burgeninstitut, sono stati compiuti
vasti lavori di restauro e sono state aperte al pubblico nuove zone del castello.
Per sciatori: Sellaronda nelle Dolomiti
Tutto intorno al Gruppo del Sella si estende un percorso sciistico e stradale
noto anche come Giro dei 4 passi che ogni anno attira turisti e appassionati
di montagna in ogni periodo dell'anno. Il gruppo montuoso delle Dolomiti,
chiamato Sella si trova tra le valli di Fassa, Livinallongo, Badia e Gardena. I
passi che si possono oltrepassare compiendo tutto il giro sono: Passo Sella che collega Val di
Fassa e Val Gardena, il Passo Pordoi (2239 m) che collega la Val di Fassa con la Val di
Livinallongo del Col di Lana-Fodom, Passo Campolongo (1875 m) che collega la Val di
Livinallongo del Col di Lana-Fodom con la Val Badia e Passo Gardena (2121 m) che collega Val
Badia e Val Gardena..
Per i non sciatori: Alla baita Brugger presso Velturno
Escursione invernale comoda al di sopra del limite della vegetazione
arborea. Dal parcheggio si prosegue sulla strada forestale a tornanti
sgombrata nel bosco e poi fra i pascoli oltre il limite degli alberi, in salita
lunga ma moderata, per arrivare infine alla baita Bruggerschupfe (2008 m,
aperta nei fine settimana); ore 2 dalla macchina. Si torna sulla via dell'andata.