2
LA MIA SPERANZA La mia speranza è come il battito del mio cuore, a volte un po’ affannato a volte un po’ lento, ma segue sempre il respiro della mia vita. Come quando dormo non mi accorgo di respirare, così, quando tutto è buio emerge come un canto. (Ernesto Olivero, L’Amore Amato – dialoghi con l’eternità, pag.97)
3
CAPPELLA TSCHIDERER
SEMINARIO MAGGIORE
INCONTRO DI SPIRITUALITA’
DELLA SCUOLA DIOCESANA
PER LA POLITICA L’ECONOMIA E IL SOCIALE
Non lasciarti cadere le braccia:
la Speranza dentro la crisi
Guida: dove trovare un po’ di luce che rischiari le nostre tenebre? In chi
scoprire una forza che possa rinvigorire le nostre ginocchia
vacillanti? Perché essere, nonostante tutto, ancora persone di
speranza? Quale strada da percorrere per una vita piena?
Domande del nostro cuore, interrogativi del desiderio di felicità,
richieste della necessità di poter essere soggetti all’interno di una
società. Dio stesso ha infuso in noi aspirazioni di vita, di bene, di
bello e di buono: e per trovare soddisfazioni a tutti questi desideri
ci siamo ritrovati nuovamente davanti a Cristo Pane vivo disceso
dal cielo che nell’Eucaristia concretizza il suo messaggio di
essere sempre con noi fino alle fine dei tempi terreni. In questo
tempo di crisi non semplicemente economica, preghiamo e
adoriamo il Cristo fonte di speranza e di vita nuova, affinché ogni
persona possa impegnarsi per il bene di tutti e di ciascuno.
Apriamo il nostro cuore a Cristo con il seguente canto:
Se il chicco di grano,
caduto in terra
non muore, rimane solo.
Se invece muore,
porta molto frutto.
( Gv.12,24 )
E SONO SOLO UN UOMO ( SYMBOLUM ’80) (SEQUERI)
Io lo so, Signore, che vengo da lontano
prima nel pensiero e poi nella tua mano
io mi rendo conto che tu sei la mia vita
e non mi sembra vero di pregarti così:
«Padre d’ogni uomo» - e non t’ho visto mai
«Spirito di vita» - e nacqui da una donna
«Figlio mio fratello» - e sono solo un uomo:
eppure io capisco che tu sei verità.
E imparerò a guardare tutto il mondo
con gli occhi trasparenti di un bambino
e insegnerò a chiamarti «Padre nostro»
ad ogni figlio che diventa uomo. (1 v.)
Io lo so Signore che tu mi sei vicino,
luce alla mia mente, guida al mio cammino,
mano che sorregge, sguardo che perdona
e non mi sembra vero che tu esista così.
Dove nasce Amore tu sei la sorgente
dove c’è una croce tu sei la Speranza
dove il tempo ha fine, tu sei vita eterna:
e so che posso sempre contare su di te!
E accoglierò la vita come un dono
e avrò il coraggio di morire anch’io
e incontro a te verrò col mio fratello
che non si sente amato da nessuno. (1 v.)
Presidente: Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.
Tutti: Amen
5
Presidente: Grazia a voi e pace, da Colui che è, che era e che viene, da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe della Pace. (Ap. 1,4-6)
Tutti: E con il tuo Spirito.
Presidente: A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Tutti: Amen
Non lasciarti cadere le braccia
Dal libro del profeta Sofonìa (3,14-20)
Rallégrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d'Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
"Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia".
"Io raccoglierò gli afflitti,
privati delle feste e lontani da te.
6
Sono la vergogna che grava su di te.
Ecco, in quel tempo io mi occuperò
di tutti i tuoi oppressori.
Soccorrerò gli zoppicanti, radunerò i dispersi,
li farò oggetto di lode e di fama
dovunque sulla terra sono stati oggetto di vergogna.
In quel tempo io vi guiderò,
in quel tempo vi radunerò
e vi darò fama e lode
fra tutti i popoli della terra,
quando, davanti ai vostri occhi,
ristabilirò le vostre sorti", dice il Signore.
Parola di Dio.
Riflessione di mons. Tisi
Guida: Grati al Signore per il dono della Sua Parola che ci chiama a fidarci
di Lui e della Sua bontà, rispondiamo con le parole del Salmo 85. Lo
recitiamo in alternanza, un solista e poi tutti:
Sei stato buono, Signore, con la tua terra,
hai ristabilito la sorte di Giacobbe.
Hai perdonato la colpa del tuo popolo,
hai coperto ogni loro peccato.
Hai posto fine a tutta la tua collera,
ti sei distolto dalla tua ira ardente.
Ritorna a noi, Dio nostra salvezza,
e placa il tuo sdegno verso di noi.
Forse per sempre sarai adirato con noi,
di generazione in generazione riverserai la tua ira?
Non tornerai tu a ridarci la vita,
perché in te gioisca il tuo popolo?
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
7
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
Come era nel principio, è ora e sempre
Nei secoli dei secoli. Amen.
Canto: Come un fiume (Gen verde 2011)
Come un fiume il frutto della tua vittoria Viene a Te. Tutto quello che ci hai dato nella storia diamo a te. Ecco il mondo, immensa patena dei fermenti dell’umanità; ecco il pane ardente dei giorni che il Tuo Amore ci dà Come un fiume il frutto della tua vittoria viene a Te. Tutto quello che ci hai dato nella storia diamo a te.
8
Ecco il mondo, calice immenso d’ogni pena, d’ogni povertà; ecco il vino ardente del tempo, questo tempo che va. (strum.) Come un fiume il frutto della tua vittoria viene a Te. Tutto quello che ci hai dato nella storia diamo a te. (2x) ……diamo a te
9
Chi ci separerà dall’amore di Cristo?
Guida: Cristo vuole che abbiamo paura di tutto ciò che è offesa a
Dio. Lo vuole, perché è venuto nel mondo per liberare l’uomo nella
libertà. L’uomo è libero mediante l’amore, perché l’amore è fonte di
predilezione per tutto ciò che è buono. Tale amore, secondo le parole
di S. Giovanni, scaccia ogni timore (1Gv 4,18)1.
Dalla lettera di s. Paolo apostolo ai Romani (8,31-39)
Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi
sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio
Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà
forse ogni cosa insieme a lui?
Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio
è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è
morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per
noi!
Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la
tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la
nudità, il pericolo, la spada?
Come sta scritto:
Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo considerati come pecore da macello.
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie
a colui che ci ha amati.
Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né
principati, né presente né avvenire, né potenze, né
altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai
1 Giovanni Paolo II, Varcare la soglia della Speranza, 1994, pag 249
10
separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro
Signore. Parola di Dio
Momento di preghiera e riflessione personale
Guida: possiamo accontentarci di essere ottimisti? La speranza
cristiana non è un semplice ottimismo, né una consolazione
illusoria a buon prezzo. La parola di Dio appena ascoltata ci
dice che la speranza nasce dalla fede, ma anche alimenta la
fede. Chi spera vigila e può quindi accogliere il Dio che
viene, il Cristo che risorge; chi spera diventa forza per l’altro
ed energia per continuare il cammino della vita. Papa
Benedetto XVI nel novembre del 2007 ci ha donato
un’enciclica sulla speranza: Spe salvi, nella speranza siamo
stati salvati. Ascoltiamone un brano
Dall’Enciclica di Benedetto XVI Spe salvi
L'uomo ha, nel succedersi dei giorni, molte speranze –
più piccole o più grandi – diverse nei diversi periodi
della sua vita. A volte può sembrare che una di queste
speranze lo soddisfi totalmente e che non abbia bisogno
di altre speranze. Nella gioventù può essere la speranza
del grande e appagante amore; la speranza di una certa
posizione nella professione, dell'uno o dell'altro successo
determinante per il resto della vita. Quando, però, queste
speranze si realizzano, appare con chiarezza che ciò non
era, in realtà, il tutto. Si rende evidente che l'uomo ha
bisogno di una speranza che vada oltre. Si rende evidente
che può bastargli solo qualcosa di infinito, qualcosa che
sarà sempre più di ciò che egli possa mai raggiungere. In
questo senso il tempo moderno ha sviluppato la speranza
11
dell'instaurazione di un mondo perfetto che, grazie alle
conoscenze della scienza e ad una politica
scientificamente fondata, sembrava esser diventata
realizzabile. Così la speranza biblica del regno di Dio è
stata rimpiazzata dalla speranza del regno dell'uomo,
dalla speranza di un mondo migliore che sarebbe il vero
«regno di Dio». Questa sembrava finalmente la speranza
grande e realistica, di cui l'uomo ha bisogno. Essa era in
grado di mobilitare – per un certo tempo – tutte le
energie dell'uomo; il grande obiettivo sembrava
meritevole di ogni impegno. Ma nel corso del tempo
apparve chiaro che questa speranza fugge sempre più
lontano. Innanzitutto ci si rese conto che questa era forse
una speranza per gli uomini di dopodomani, ma non una
speranza per me. E benché il « per tutti » faccia parte
della grande speranza – non posso, infatti, diventare
felice contro e senza gli altri – resta vero che una
speranza che non riguardi me in persona non è neppure
una vera speranza. E diventò evidente che questa era una
speranza contro la libertà, perché la situazione delle cose
umane dipende in ogni generazione nuovamente dalla
libera decisione degli uomini che ad essa appartengono.
Se questa libertà, a causa delle condizioni e delle
strutture, fosse loro tolta, il mondo, in fin dei conti, non
sarebbe buono, perché un mondo senza libertà non è per
nulla un mondo buono. Così, pur essendo necessario un
continuo impegno per il miglioramento del mondo, il
mondo migliore di domani non può essere il contenuto
proprio e sufficiente della nostra speranza. (n. 30)
Riflessione di mons. Tisi
12
Guida: L’ascolto della Parola e del magistero della Chiesa deve tradursi
in preghiera.
Preghiamo con il seguente testo che faremo a due cori: il primo
nella bancata alla vostra destra ed il secondo in quella alla vostra
sinistra.
Preghiera per una nuova speranza
O Dio nostro Padre,
nel Cristo Signore ci chiami ad essere luce del mondo e sale
della terra e per diffondere speranza in questa umanità.
Fa’ che la nostra vita sia sempre aperta a Te
per accogliere la tua Grazia che ci rincuora costantemente.
Gesù Cristo nostro Signore, che sei disceso dal cielo per
portare nella nostra storia il Regno di Dio e ci chiedi di
accoglierlo nella nostra quotidianità,
concedici la capacità di conversione per poter accogliere il tuo
Regno e godere della speranza di una vita piena e salvata.
Spirito Santo consolatore e fonte di verità, che con i tuoi sette
santi doni ci dai la luce per credere in Cristo, il Figlio di Dio
fatto uomo, morto e risorto, concedici la grazia di essere segno
di sicura speranza anche in mezzo alle menzogne di questo
mondo e nelle tenebre del male.
Maria, donna di Nazareth, fonte di speranza, che hai accolto in
te la Parola che si è fatta carne e nelle nozze di Cana hai
chiesto l’intervento di Gesù per ridare speranza a quegli sposi
che avevano terminato il loro vino, intercedi per noi, affinché
possiamo vivere nello spirito delle beatitudini ed essere lievito
che fermenta la pasta, per una vita di luce, nella pace, nella
carità e verità. Amen
13
Canto: Il canto dell’Amore (Federico Russo)
Se dovrai attraversare il deserto non temere Io sarò con te se dovrai camminare nel fuoco la sua fiamma non ti brucerà seguirai la Mia Luce nella notte sentirai la Mia Forza nel cammino Io sono il tuo Dio, il Signore. Sono Io che ti ho fatto e plasmato ti ho chiamato per nome Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il Mio Amore perché tu sei prezioso ai miei occhi vali più del più grande dei tesori Io sarò con te dovunque andrai. Non pensare alle cose di ieri cose nuove fioriscono già aprirò nel deserto sentieri darò acqua nell'aridità perché tu sei prezioso ai miei occhi vali più del più grande dei tesori Io sarò con te dovunque andrai perché tu sei prezioso ai miei occhi vali più del più grande dei tesori Io sarò con te dovunque andrai. Io ti sarò accanto sarò con te per tutto il tuo viaggio sarò con te Io ti sarò accanto sarò con te per tutto il tuo viaggio sarò con te.
14
Pronti sempre a dare ragione della speranza (1 Pt 3,8-18)
Guida: “Sperare”, vuol dire vivere secondo un certo stile, rispondendo
all’iniziativa gratuita e salvifica di Dio, rivelata e attuata in Cristo, e
accogliendo quella che viene ripetutamente chiamata la chàris = carità di
Dio.
Perché il cristiano spera? Non soltanto perché Dio può fare l’impossibile,
ma perché questo impossibile si è realizzato già nella resurrezione di Cristo.
La speranza cristiana è fissata qui. Nel fatto che il progetto di Dio si attua
comunque. Il vinto diventa il vincitore, il povero ha ragione del potente,
l’ucciso si rivela come il vivente e ci precede sulle strade del mondo. La
speranza cristiana ha dunque nome e cognome: è Gesù Cristo Risorto che
“voi amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui”.2
Accogliamo ora la parola del Risorto presente tra noi, alzandoci in piedi per
il canto dell’Alleluja:
Alleluia, Tutto il mondo deve sapere (Gen verde 2011)
Alleluja, Alleluja, Alleluja, Alleluja, Alleluja, Alleluja
Alba di un tempo diverso: è il mattino dei mattini per l’universo. Tutto già profuma d’eterno: c’è il Risorto fra noi. E le sue piaghe e la gloria sono vive dentro la nostra storia, segni di un amore che resta qui per sempre, qui con noi.
Alleluja, Alleluja, Alleluja, Alleluja, Alleluja, Alleluja, Alleluja
2 Adriano Caprioli, Vescovo di Reggio Emilia - 1Pt 3,1-8 Meditazione per Ritiro AC, 2008
15
Dal vangelo secondo Luca ( cap 5)
Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la
parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret,
vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano
scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di
Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e
insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il
largo e gettate le vostre reti per la pesca". Simone rispose:
"Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo
preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". Fecero
così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti
quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni
dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e
riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi
affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle
ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontànati da me,
perché sono un peccatore". Lo stupore infatti aveva
invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che
avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di
Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone:
"Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". E,
tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore
Riflessione di mons. Tisi
Momento di preghiera e riflessione personale
16
Canto: Il Signore è il mio Pastore
Il Signore è il mio pastore: nulla manca ad ogni attesa, in verdissimi prati mi pasce, mi disseta a placide acque. È ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida per amore del santo suo nome, dietro Lui mi sento sicuro. Pur se andassi per valle oscura non avrò a temere alcun male: perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro. Quale mensa per me Tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici! E di olio mi ungi il capo: il mio calice è colmo di ebbrezza. Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino; io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni.
PREGHIERE DEI FEDELI
Mons. Lauro Tisi: Fratelli e sorelle, Cristo ha promesso di rimanere con
noi fino alla fine del mondo. Certi della sua protezione e intercessione,
presentiamo con fiducia le nostre preghiere.
17
Lettore: Preghiamo insieme e diciamo: Donaci la tua Pace, o Signore.
Preghiamo per i giovani: perché con il loro entusiasmo e la loro
spinta vitale siano sempre in grado di offrire al mondo idee
nuove e forte speranza per la creazione di un mondo più
rispettoso del Bene di tutti gli esseri viventi. Preghiamo
Per gli educatori, affinché siano esempio di integrità morale e
di vita e abbiano l'entusiasmo di cercare in ogni giovane
esistenza, anche la più fragile, le potenzialità di ciascun
ragazzo, il suo tesoro da scoprire e valorizzare. Preghiamo
Per le famiglie, perché siano luogo di educazione alla Pace,
riescano a guidare i figli nel cammino della vita ispirandosi ai
valori umani e cristiani di solidarietà tra generazioni, di
rispetto delle regole, di perdono e di accoglienza dell'altro.
Preghiamo
Per coloro che nelle istituzioni hanno compiti educativi: veglino
con grande senso di responsabilità affinché la dignità di ogni
persona sia rispettata e valorizzata sempre, avendo cura che
ogni giovane possa scoprire la propria vocazione,
accompagnandolo nel far fruttare i talenti che il Signore gli ha
donato. Preghiamo
Per tutti gli adulti, affinché riescano a trasmettere ai giovani
quel desiderio di riconoscere nell'uomo l'immagine del
Creatore e, di conseguenza, ad avere un profondo rispetto per
ogni essere umano e ad aiutare gli altri a realizzare una vita
conforme a questa altissima dignità. Preghiamo
Per gli operatori di pace, affinché educhino alla collaborazione,
alla fraternità e ad essere attivi all'interno della comunità e
vigili nel destare le coscienze sulle questioni nazionali e
internazionali e sull'importanza di ricercare adeguate modalità
di cooperazione allo sviluppo, alla ridistribuzione delle
ricchezze, di promozione dello sviluppo integrale e di
risoluzione pacifica dei conflitti. Preghiamo
18
Per tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore la causa della
pace, per tutti noi qui riuniti, perché, con gioia ed amore
fraterno, condividano i loro sogni e le loro aspirazioni nel
costruire, giorno dopo giorno un mondo dal volto più umano,
uniti nella responsabilità verso le generazioni presenti e future.
Preghiamo
Il presidente della celebrazione introduce il Padre nostro
Benedizione
19
Canto: Come fuoco per il mondo
Il mondo che nasce ogni giorno alla vita,
il mio sguardo non lo conterrà,
il mondo che cresce e come un seme germoglia
il mio cuore non lo porterà ,
il mondo che ha fame, lotta e cerca giustizia
la mia vita non lo salverà ….
ma se alzo lo sguardo ed allargo il mio cuore
questo mondo Lui mi affiderà
Dio cerca te come fuoco per il mondo ,
Santo come Lui, per cambiare il male in bene !
Dio vuole te!
Appassionato fino in fondo,
per la Vita di ogni uomo,
che con te, Lui salverà.
Pregare col cuore, è un gran gesto d’amore ,
sono uomo e ho bisogno di Te …
Fatica e dolore, è costruire la Storia:
il mio posto nel mondo qual è?
Dare la Vita con tutti i miei doni, fedele nella Carità!
Gioco la Libertà, obbediente alla Vita: il Suo Spirito mi accenderà!
Dio cerca te come fuoco per il mondo ,
Santo come Lui, per cambiare il male in bene !
Dio vuole te!
Appassionato fino in fondo,
per la Vita di ogni uomo,
che con te, Lui salverà.
20
Arcidiocesi di Trento
Pastorale Sociale, Ambiente e Turismo
Scuola per la Politica, l' Economia e il Sociale Comitato Diocesano Trentino Locride Via Barbacovi 4 - 38122 Trento email ufficio: [email protected]
tel: 0461/891.324 - 323 fax: 0461/891.325
www.diocesitn.it/lavoro
www.diocesitn.it/trentinolocride
stampato su carta ecologica
ciclostilato in proprio – ad uso interno