Date post: | 19-Jul-2015 |
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La PedagogiaLa Pedagogiacontemporaneacontemporanea
Prof.ssa Lucia Gangale
IndiceIndice
Prof.ssa Lucia Gangale
La globalizzazioneEducazione e new mediaEducazione e cittadinanzaEducazione e interculturaEducazione e disabilitàCompetenze chiavePer concludere
La globalizzazioneLa globalizzazione
Prof.ssa Lucia Gangale
La globalizzazioneLa globalizzazione• 1957 – Istituzione della Cee (Comunità Economica Europea)
• 1968 – Contestazione giovanile. Lotta alla società tradizionale, al consumismo, alle disuguaglianze. Lotta contro l’apartheid negli Stati Uniti d’America.
• 1989 – Caduta del Muro di Berlino, per quarant’anni emblema della Guerra Fredda e della divisione del mondo nel blocco orientale (comunista) ed occidentale (capitalista)
• Anni Ottanta: inizio dei flussi migratori dai Paesi in via di sviluppo a quelli sviluppati.
Uno sguardo d’insieme
L’educazione nella società globalizzataL’educazione nella società globalizzata
Scuola di massa
Passaggio dalla scuola meritocratica a quella
democratica
Documenti internazionali Unesco e Comunità EuropeaDocumenti internazionali
Unesco e Comunità Europea
Piena alfabetizzazione
Formazione permanente
Nuovi approcci multidisciplinari
Rinnovamento delle pratiche didattiche
Obbligo scolastico fino ai 16 anni (decreto
2005)
L’educazione nella società globalizzataL’educazione nella società globalizzata
Nasce la scuola aperta a tutti
Superamento del puerocentrismo
Scuola nel dopoguerra vista come investimento per il futuro dei figli
Istruzione ed educazione si associano alla «formazione», cioè ad un complesso do competenze utili alla vita ed acquisibili anche al di fuori del contesto scolastico
Negli anni Settanta si delinea la «scuola di massa» (termine sociologico) o «scuola aperta a tutti» (termine pedagogico)
Approccio multidisciplinare alle tematiche dell’educazione. Nascita delle Facoltà di Scienze della Formazione
La globalizzazioneLa globalizzazione
Nel XX secolo si registra lo sforzo di andare oltre la scuola attiva e la questione educativa diventa globale, cioè richiede di andare oltre la semplice questione del rispettare la tappe della crescita mentale, e diventa così necessità di sfruttare appieno le nuove conoscenze.La globalità dell’educazione è espressa in alcuni documenti internazionali.Per l’UNESCO, l’educazione è strumento di pace fra i popoli e come tale è responsabilità della società intera. Il sociologo francese Edgar Morin, in alcuni scritti per l’UNESCO, sostiene la necessità di formare teste ben fatte piuttosto che «teste piene».
I documenti internazionali
La globalizzazioneLa globalizzazione
Ci sono poi i documenti della Comunità Europea. Si delinea in essi la cosiddetta «società della conoscenza», cioè basata sul valore strategico della conoscenza, che scaturisce dal famoso Rapporto Cresson, detto anche Libro Bianco sulla formazione (1995).Si sottolina, altrove, la necessità di una maggiore integrazione tra sistema scolastico, formazione professionale ed imprese produttive.Nel documento intitolato Istruzione e formazione 2020 (del 2009), si indicano gli obiettivi strategici da perseguire in vista del 2020.
La globalizzazioneLa globalizzazioneEssi sono:
apprendimento permanente e mobilità di studenti e lavoratori;
potenziare qualità ed efficacia dell’istruzione, soprattutto nelle lingue straniere e nelle abilità informatiche;
combattere lo svantaggio socioculturale attraverso un’istruzione inclusiva, cioè aperte a persone di ogni etnia e condizione personale, fisica e psichica, per promuovere le differenze umane e sviluppare la convivenza democratica;
incoraggiare il triangolo della conoscenza, cioè istruzione – ricerca – innovazione.
La globalizzazioneLa globalizzazione
Il Rapporto Education for All dal titolo Reaching the Marginalized, del 2010, evidenzia drammaticamente il mancato accesso all’educazione per milioni adolescenti. Ciò è frutto della crisi globale, che ha pregiudicato gli sforzi compiuti negli ultimi decenni per garantire la scolarizzazione a tutti.A fare le spese di questa situazione sono soprattutto le minoranze etniche, politiche e religiose. Il documento evidenzia, così, lo stretto legame tra sviluppo economico ed alfabetizzazione.
La globalizzazioneLa globalizzazioneL’apprendimento è un processo che dura tutta la vita.A partire dagli anni Cinquanta si intrapresero azioni dirette alla piena alfabetizzazione, per cui vennero istituite le famose scuole serali per adulti.Tale concetto fu poi superato da quello di educazione permanente.A partire dagli anni Settanta si cominciò a parlare di una formazione che interessasse l’intero arco della vita, in modo da migliorare le condizioni personali e professionali di ogni cittadino.L’ampliamento delle conoscenze non solo apporta miglioramenti al mondo produttivo, ma anche alla qualità della vita delle persone.
L’educazione permanente
La globalizzazioneLa globalizzazione
I bisogni formativi per adulti sono dovuti a diverse ragioni1)Esigenze professionali. Adulti che tornano alla formazione per cambiare o migliorare la propria situazione lavorativa.2)Esigenze elettive/creative. Non dettate da lucro, sono dirette ad ampliare il patrimonio delle conoscenze personali e di socializzazione. Si parla di autoformazione.3)Esigenze tecnologiche. La necessità dell’alfabetizzazione informatica, per scopi professionali e/o per arricchimento personale.
L’educazione permanente
Educazione e new mediaEducazione e new media
Prof.ssa Lucia Gangale
Educazione e new mediaEducazione e new media
Necessità di un utilizzo consapevole degli strumenti telematici. La qualità dell’esperienza tecnologica aumenta la qualità dell’esperienza educativa.
La Società in rete
Educazione e new mediaEducazione e new media
Società in rete Vantaggi e limiti
Nuove tecnologieNuove tecnologie
Realtà virtuale
Quantità ed immediata reperibilità di materiali
informativi
Immagazzinamento di una enorme quantità di dati su hard disk o su
rete: esternalizzazione dei processi mentali
Immagazzinamento di una enorme quantità di dati su hard disk o su
rete: esternalizzazione dei processi mentali
La Rete come finestra aperta sul mondo
Fenomeni di solitudine e dipendenza da InternetOnline learning
Educazione e new mediaEducazione e new media- Internet pervasivo delle nostre vite
- Possibilità di applicare la Rete all’istruzione, sfruttandone tutte le potenzialità
- Sfruttare le possibilità di interazione della Rete
- Lavorare sugli ipertesti, per ricavare materiali culturali, risorse, informazioni
- Aggiornamento continuo dei docenti per colmare la «divergenza cognitiva» con gli studenti
- Utilizzo di strumenti didattici multimediali (cd rom, dvd, Lim, Internet)
La Società in rete
Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
Prof.ssa Lucia Gangale
Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
Inclusione e coabitazione
Problema di convivenza e democrazia
Formazione della cittadinanza
Formazione della cittadinanza
Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
La multiculturalità odierna impone la necessità di una convivenza civile, basata su regole comuni e sul reciproco rispetto.
Il glocalismo è la capacità di tenere insieme il locale e il globale. In educazione, esso significa da un lato conservare la memoria comune, dall’altro aprirsi al valore della diversità.
L’educazione oggi ha di fronte nuove sfide: creare dei processi di inclusione e non di esclusione; gestire positivamente i conflitti; accogliere le diversità, viste non come fonte di paura o qualcosa nei cui confronti si è mossi da sentimenti di superiorità; vivere la propria identità ed appartenenza all’interno di un contesto sempre più multiculturale.
Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
Alcuni documenti da ricordare
1.Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Adottata dall’assemblea generale dell’ONU il 10 dicembre 1948. E’ divisa in tre parti:a)Diritti umani di prima generazione: detti così perché furono i primi a essere riconosciuti fin dalle Dichiarazioni dei diritti che seguirono le Rivoluzioni americana e francese: diritto alla vita, alla libertà, al giusto processo;b)Diritti di seconda generazione: impegnano la pubblica autorità a prevedere interventi mirati per salute, lavoro, alimentazione, abitazione, educazione;c)Diritti umani di terza generazione: diritti di solidarietà, di pace, rispetto dell’ambiente, diritti relativi allo sviluppo.
Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
Alcuni documenti da ricordare
2. Dichiarazione dei diritti del fanciullo. Approvata nel 1959 e recepita da un ridotto numero di Stati
3. Convenzione sui diritti dell’infanzia. Approvata dall’ONU, costituisce il testo più ratificato al mondo. Infatti è stata sottoscritta da 193 Stati. E’ lo strumento normativo più importante e completo in materia di difesa dei diritti dell’infanzia.
I diritti dell’infanzia sono rispettati in ogni parte del mondo?
No, come emerge dai rapporti di Amnesty International e di molte associazioni di volontariato. Molti di loro sono oggetto di violenza, di turismo sessuale, sono ridotti in schiavitù, non hanno cibo né istruzione.
Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
Infanzia negata
Paesi asiatici ed islamici fanno notevoli resistenze al recepimento di diritti umani di concezione occidentale.La concezione religiosa islamica, detta shari’a, fonda diritti e doveri dell’essere umano non sull’uomo, ma sulla volotà di Dio. Il Corano è in contrasto con i principi di uguaglianza del mondo occidentale (tipo il rapporto uomo-donna o quello tra musulmano e non musulmano). Per cui molti paesi islamici, invocando i «diritti dell’uomo nell’Islam», di fatto si rifiutano di sottoscrivere i documenti degli organismi internazionali.
Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
L’UNESCO
Ha avuto finora un ruolo fondamentale nella messa a punto di interventi educativi in materia di diritti umani. Obiettivi di tale insegnamento, sono: la tolleranza, il rispetto e la solidarietà; diffusione della conoscenza dei diritti umani; azioni di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani.
Educazione e interculturaEducazione e intercultura
Prof.ssa Lucia Gangale
Educazione e interculturaEducazione e intercultura
Edgard MorinSapere dinamico fondato su
complessità e globalità
Società multiculturale ed interculturale
Ingresso di alunni stranieri nella scuola
Martha C. NussbaumMetodo socratico, sapere
umanistico
ContenutiContenutiAlasdair MacIntyre
Tradizione e narrazione che riportano ai valori della
comunità di appartenenza
Educazione e interculturaEducazione e intercultura
L’attuale società è molto diversa da quella del passato, per la convivenza di stili di vita, fedi, culture, tradizioni diverse. E’ una società multiculturale.Alcuni studiosi si sono interrogati sulle proposte educative da mettere in campo in un mondo dalla fisionomia così mutata.
Edgard Morin Alasdair MacIntyre Martha Nussbaum
Educazione e interculturaEducazione e intercultura• Edgard Morin, filosofo e sociologo francese, dice le persone dovrebbero
imparare a convivere in quanto «umani del pianeta Terra»;
• Alasdair MacIntyre, filosofo scozzese, al contrario dell’universalismo di Morin, propone un sapere basato sulla comunità, sul contesto etico e sociale in cui si vive. I valori comunitari sono appresi e praticati e tenuti insieme dalla forza della narrazione. La solidarietà universale è il riflesso di quella comunitaria, proprio come in un’orchestra i diversi strumenti (archi, violini, percussioni, ecc.) mantengono la propria specificità, contribuendo ciascuno alla melodia musicale.
• Martha Crawen Nussbaum, filosofa statunitense, afferma che occorre reagire all’indebolimento della cultura umanistica, per evitare che vada persa la capacità di pensare criticamente. Il metodo socratico, basato sulle domande, aiuta a formare persone autonome e risponde al bisogno di democrazia.
La riflessione degli studiosi
Educazione e interculturaEducazione e intercultura
- Presenza sul territorio nazionale di persone e gruppi di diversa provenienza geografica;
- Aumento degli alunni stranieri, distribuiti in modo non omogeneo nel territorio nazionale. Nell’anno scolastico 2013/14 i minori stranieri in Italia sono stati 600mila, cioè l’8% della popolazione scolastica complessiva, esclusa la scuola dell’infanzia;
- La scuola italiana ha promosso un piano di piena integrazione degli studenti e di educazione interculturale. Modello inclusivo.
Come cambia la scuola italiana
Educazione e disabilitàEducazione e disabilità
Persone con disabilitàPersone con disabilità
Didattica personalizzataDidattica personalizzata
Inclusione scolasticaInclusione scolastica
Servizi di aiuto e per il benessereServizi di aiuto
e per il benessere
Educazione e disabilitàEducazione e disabilità
L’inclusione scolastica risponde ai complessi «bisogni educativi speciali» di alcuni studenti. La didattica speciale è fondata su progetti personalizzati, in modo da non emarginare la persona portatrice di disabilità, ma, al contrario, in modo da farla sentire parte di una grande comunità.A tale scopo sono necessari alcuni fattori: pari opportunità, rispetto dei diritti altrui, partecipazione sociale, diritto alla formazione. L’educazione ha come fine di tendere allo sviluppo armonico della personalità ed a una reale partecipazione alla vita sociale.
Competenze chiaveCompetenze chiave
Prof.ssa Lucia Gangale
Competenze chiaveCompetenze chiave
Empowerment
Termine inglese che indica la possibilità del singolo o di gruppi di acquisire o aumentare le proprie capacità, prendendone sempre maggiore consapevolezza, rafforzando l’autostima di sé come persone capaci e competenti, responsabili, libere e autonome.
Competenze chiaveCompetenze chiave
Competenze chiave per l’apprendimento permanente identificate dall’UE
1.Comunicare in madrelingua2.Comunicare in lingua straniera3.Competenze matematiche, scientifiche e tecnologiche4.Competenze digitali5.Imparare ad imparare6.Competenze sociali e civiche7.Spirito di iniziativa ed imprenditorialità8.Consapevolezza ed espressione culturale
Competenze chiaveCompetenze chiave
Per l’economista Amartya Sen e per la filosofa Martha Nussbaum è necessario formare capacità.
Per concluderePer concludere
Rifletti sui seguenti argomenti:
1.La scuola ha davanti a sé nuove sfide, legati ai rapidi cambiamenti in atto: la globalizzazione, lo sviluppo tecnologico, l’economia. Traccia un quadro di questi cambiamenti e come ad essi può rispondere l’educazione permanente.2.La didattica multimediale e le sue recenti applicazioni. Vantaggi e svantaggi della multimedialità nella vita delle persone.3.Il rapporto tra istruzione e cittadinanza, il nesso tra educazione e democrazia. Diritti dell’infanzia ed infanzia negata. Il lungo cammino dei diritti della persona nei documenti internazionali.4.Etnocentrismo ed etnorelativismo: quale il modello educativo migliore? Modelli educativi a confronto: problematizzazione del reale, condivisione,
Prof.ssa Lucia Gangale