Date post: | 01-May-2015 |
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LA PENA DI MORTE NELLA STORIA
A partire dall'origine dei tempi, quando A partire dall'origine dei tempi, quando l'uomo si è eretto sulle proprie gambe ed ha l'uomo si è eretto sulle proprie gambe ed ha deciso di conquistare e dominare il mondo deciso di conquistare e dominare il mondo
e sino ai giorni nostri, la storia e sino ai giorni nostri, la storia dell'umanità, così come noi la conosciamo è dell'umanità, così come noi la conosciamo è stata troppo spesso caratterizzata dal stata troppo spesso caratterizzata dal male
e dalle ingiustizie, attraverso uno spudorato uso del potere e della violenza, contro i diritti naturali dell'essere umano
anche e soprattutto con l'uso delle
condanne a morte
A partire dall'origine dei tempi, quando A partire dall'origine dei tempi, quando l'uomo si è eretto sulle proprie gambe ed ha l'uomo si è eretto sulle proprie gambe ed ha deciso di conquistare e dominare il mondo deciso di conquistare e dominare il mondo
e sino ai giorni nostri, la storia e sino ai giorni nostri, la storia dell'umanità, così come noi la conosciamo è dell'umanità, così come noi la conosciamo è stata troppo spesso caratterizzata dal stata troppo spesso caratterizzata dal male
e dalle ingiustizie, attraverso uno spudorato uso del potere e della violenza, contro i diritti naturali dell'essere umano
anche e soprattutto con l'uso delle
condanne a morte
Il concetto di pena nasce con l'istituzione della società. Essa si configura come giusta punizione per chi infrange le regole dettate
dall'autorità costituita.
Insomma, già presso le comunità
preistoriche la pena di morte era
apliacata abbondantemente. Ma,
essendo le leggi tramandate oralmente, non sono giunte a noi
testimonianze di codici penali scritti.
Tra l'altro le leggi erano applicate in modo soggettivo e arbitrario da parte dei capi
e la condanna a morte era utilizzata per punire crimini
come omicidio, furto e probabilmente anche delitti di lesa maestà e sacrilegi.
Nella Bibbia (Esodo, Levitico) Nella Bibbia (Esodo, Levitico) leggiamo che le persone venivano leggiamo che le persone venivano giustiziate solitamente mediante giustiziate solitamente mediante
lapidazione per crimini che lapidazione per crimini che andavano dall’omicidio alla andavano dall’omicidio alla
sodomia.sodomia.
E' solo con i BABILONESI, invece, che compare il primo codice scritto, il Codice
di Hammurabi, nel quale la pena capitale è largamente prevista per crimini come furto, omicidio e mancanze commesse
nell'esecuzione del proprio lavoro. Non è un codice equo (la gravità della colpa e della pena comminata dipendono dalla
classe sociale a cui appartengono il colpevole e la vittima). Esso tuttavia
rappresenta pur sempre una conquista importante perché elimina l'arbitrarietà e
la soggettività dei giudizi, grazie all'oggettività della legge scritta.
Gli Egizi, applicavano la pena capitale a coloro che infrangevano la Regola universale, che prevedeva crimini
come omicidio, furto, sacrilegio, attentato contro il Faraone (visto come un garante della Regola), spionaggio e infrazioni fiscali. La pena di morte era applicata tramite la
decapitazione, il sacrificio, o l'annegamento nel Nilo all'interno di un sacco chiuso.
E' con i Greci ad ogni modo che si registrano i primi ripensamenti sulla pena di morte ed il
graduale superamento del concetto di
punizione come vendetta. In alcune opere di Platone viene affermata l'eccezionalità della pena di morte da comminare in casi
gravissimi (sacrilegio, omicidio di parenti, crimini contro lo Stato) e nei confronti degli
incorreggibili, secondo la legge del taglione.
Per i delitti privati era in uso la legge del taglione, che spesso portava all'uccisione del colpevole. Le pene erano veramente feroci: decapitazione, fustigazione a morte, impiccagione, taglio degli arti, annegamento, rogo, sepoltura da vivi e la crocifissione per coloro che non godevano della cittadinanza romana.
Anche l'adulterio, considerato come un reato contro la proprietà, era ugualmente punito con la morte: la colpevole veniva consegnata al marito offeso, che la uccideva fracassandole il cranio con una grande pietra.
Un accenno infine alle popolazioni precolombiane (Maya, Aztechi, Incas), presso le quali non esistevano le carceri e la punizione per i reati tendeva a compensare, ove possibile, il danno commesso, il furto veniva punito con la schiavitù e l'omicidio con la morte, se il colpevole non fosse riuscito a procurare un risarcimento alle vittime; il codice morale non distingueva tra omicidio colposo e volontario.
DAL MEDIOEVO AD OGGI
Azzurro: Abolita per tutti i crimini Verde: Riservata a circostanze eccezionali (come crimini commessi in tempo di guerra) Arancione: Non utilizzata Rosso: Utilizzata come forma di punizione legale
LA PENA DI MORTE NEL MONDO
Fondatrice dell’associazioneMADRI CONTRO LA PENA DI MORTE E LA TORTURA
TAMARA CHIKUNOVA
La vendetta è la negazione del perdono(Diego G.)
Ma il Signore gli disse: «Però
chiunque ucciderà Caino subirà la
vendetta sette volte!». Dal libro della
Genesi 4,15
Hanno
detto che …
Potranno recidere tutti i
fiori m
a
non potranno ferm
are la primavera
(Pablo Neruda)
I giovani sono la mia speranza.(Tamara Chikunova)
"La pena di morte non è altro che la guerra della nazione contro un cittadino, perchè giudica necessaria o utile la distruzione del suo essere" Cesare Beccaria - Dei delitti e delle pene, paragrafo sulla Pena di morte
Una produzione di: Diego Gioacchini
Ricerca e scelta testi e immagini di : Diego Gioacchini
Elaborazione testi e immagini di : Diego Gioacchini
Effetti grafici di : Diego Gioacchini
Con la partecipazione di: Diego Gioacchini
Si ringrazia per l’attenzione
La pena di morte nella storia