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La Popular Music · 2019. 4. 4. · Blackface o (specialmente dopo la guerra civile americana) da...

Date post: 02-Apr-2021
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La Popular Music può essere considerata come la matrice dell’espres- sione popolare della cultura musicale dei popoli, espressa nelle forme e nei contenuti come rappresentativa di un territorio o, ancor meglio, di un’area geografica ben definita. Nata per definizione come alternativa alla cosiddetta musica colta, muove i suoi primi passi negli Stati Uniti nella seconda metà dell’otto- cento ma, seppur in forma meno codificata, contemporaneamente si dif- fonde anche in Europa. Alcune scuole di pensiero concepiscono popular anche il jazz, anche se i più radicali sottolineano distinzioni di stili e di forma. L’aspetto che caratterizza sin dalla nascita la Popular Music è l’aspet- to tecnico e tecnologico; infatti, sin dagli albori, la larga diffusione della musica Pop trova immediato riscontro nella necessità di diffondere attra- verso supporti le canzoni e le opere in genere di grande riscontro. Tra i precursori della musica Pop troviamo Stephen Foster 1 (Pit- tsburgh 1826 – New York 1864), con la sua celebre «Oh! Susanna», e le prime forme di rappresentazioni dal vivo dei minstrel show 2 . 45 1 Conosciuto come «il padre della musica americana», fu il più importante com- positore e scrittore statunitense di canzoni del XIX secolo. Ancora oggi le sue canzo- ni rimangono conosciute e popolari in tutto il mondo dopo più di 150 anni dalla loro composizione. 2 Il minstrel show (o minstrelsy), è considerato la prima forma teatrale origina- le statunitense, e fra il 1830 e il 1840 ebbe un ruolo fondamentale nella nascita del- l’industria discografica americana. Consisteva in una miscela di sketch comici, varie- Franco Liberati Direttore della Scuola di musica e tecnologia dell’Istituto italiano di tecnologie musicali La Popular Music Fenomeno sociale e tecnologico
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Page 1: La Popular Music · 2019. 4. 4. · Blackface o (specialmente dopo la guerra civile americana) da Afroamericani sempre con la faccia dipinta di nero. I Minstrel show rappresentavano

La Popular Music può essere considerata come la matrice dell’espres-sione popolare della cultura musicale dei popoli, espressa nelle forme enei contenuti come rappresentativa di un territorio o, ancor meglio, diun’area geografica ben definita.

Nata per definizione come alternativa alla cosiddetta musica colta,muove i suoi primi passi negli Stati Uniti nella seconda metà dell’otto-cento ma, seppur in forma meno codificata, contemporaneamente si dif-fonde anche in Europa.

Alcune scuole di pensiero concepiscono popular anche il jazz, anchese i più radicali sottolineano distinzioni di stili e di forma.

L’aspetto che caratterizza sin dalla nascita la Popular Music è l’aspet-to tecnico e tecnologico; infatti, sin dagli albori, la larga diffusione dellamusica Pop trova immediato riscontro nella necessità di diffondere attra-verso supporti le canzoni e le opere in genere di grande riscontro.

Tra i precursori della musica Pop troviamo Stephen Foster1 (Pit-tsburgh 1826 – New York 1864), con la sua celebre «Oh! Susanna», e leprime forme di rappresentazioni dal vivo dei minstrel show2.

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1 Conosciuto come «il padre della musica americana», fu il più importante com-positore e scrittore statunitense di canzoni del XIX secolo. Ancora oggi le sue canzo-ni rimangono conosciute e popolari in tutto il mondo dopo più di 150 anni dalla lorocomposizione.

2 Il minstrel show (o minstrelsy), è considerato la prima forma teatrale origina-le statunitense, e fra il 1830 e il 1840 ebbe un ruolo fondamentale nella nascita del-l’industria discografica americana. Consisteva in una miscela di sketch comici, varie-

Franco LiberatiDirettore della Scuola di musica e tecnologiadell’Istituto italiano di tecnologie musicali

La Popular MusicFenomeno sociale e tecnologico

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Il movimento Pop statunitense dette vita ad una nuova era editoriale,che ebbe in Tin Pan Alley3 il principale artefice con la nascita del fono-gramma, prima forma di supporto sonoro che ebbe nei decenni successi-vi tutte le forme evolutive dai cilinders ai compact disc.

La nascita dell’ industria discografica e quindi delle prime compagniediscografiche è proprio la logica conseguenza di un crescente interessenei confronti della Pop Music e della possibilità di fruirne attraversosistemi di riproduzione meccanici.

La North American Phonograph Company ebbe luce intorno al 1890 pro-prio dal fonografo di Edison e, successivamente, diventa la ormai celebreColumbia Phonograph Company, considerata la più antica etichetta fono-grafica.

In Europa, Emile Berliner 4 costruisce il primo grammofono e, di con-seguenza, nascono la “ Berliner Gramophone Company ” (Berlino,1895),“ la Gramophone Co. Ltd. ”(Londra, 1899), ed a seguire filiali in tutti ipaesi europei.

L’invenzione di Berliner crea i presupposti per la prima forma di pro-

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tà, danze e musica, interpretati da attori bianchi con la faccia dipinta di nero, cioè inBlackface o (specialmente dopo la guerra civile americana) da Afroamericani semprecon la faccia dipinta di nero.

I Minstrel show rappresentavano i neri in maniera stereotipata, e quasi sempreoffensiva: in questi spettacoli erano immancabilmente mostrati come ignoranti, pigrie superstiziosi, e veniva accentuato in maniera caricaturale il loro amore per la musi-ca.

3 Tin Pan Alley (cioè «Vicolo della padella stagnata»). Un isolato compreso fraFifth Avenue e Broadway in cui avevano sede un microcosmo di ditte coinvolte nelbusiness della musica popolare: autori di canzoni (publishing house), studi di regi-strazione, talent scout, manager, eccetera. Esso diede il nome all’industria musicalenewyorkese che dominò il mercato della musica popolare nordamericana tra la finedel diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo secolo.

In seguito il termine fu usato per designare l’intera industria musicale. Uno dei nomi più famosi associati a Tin Pan Alley è sicuramente quello di

George Gershwin che iniziò a lavorarvi come song plugger (un pianista che suonavale nuove canzoni per promuovere la vendita degli spartiti).

4 Emile Berliner (20 maggio 1851 – 3 agosto 1929) Inventore tedesco, impiegatodella Bell Telephone Company, divenne famoso per aver utilizzato il disco al postodel cilindro nei sistemi di riproduzione del suono, sviluppando l’idea di CharlesCros. Oltre che inventore del disco Berliner è anche l’inventore del grammofono, chebrevettò nel 1887.

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duzione in serie attraverso la possibilità di stampare un numero illimita-to di copie di dischi da un’unica matrice.

Da quel momento la tecnologia dedicata al settore si è sviluppata dipari passo con le diverse forme di popular music generando un legameimprescindibile che, a distanza di più di un secolo, continua a rappresen-tare una punta d’eccellenza nel settore creativo musicale.

Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un susseguirsi di innovazio-ni tecnologiche che hanno spesso determinato la nascita e lo sviluppo dinuovi linguaggi musicali, pur mantenendo le identità popolari spessodeterminate dalla forma canzone o dal tema portante esposto da unostrumento melodico.

Attraverso il diffondersi di supporti fonografici (o discografici) abbia-no, inoltre, potuto concepire forme di crossovering, ovvero la possibilitàdi proporre musiche di fusione tra diverse culture musicali; ad esempiol’uso di ritmi afro-cubani nella tradizione melodica mediterranea, o lestesse liriche mediterranee nella musica di matrice anglosassone quale ilrock o il blues, piuttosto che l’armonia jazz nelle ballate balcaniche onelle atmosfere orientali.

Negli ultimi anni la crisi dell’industria discografica ha generato unparadosso: nonostante le tecnologie permettano ormai forme creativepotenzialmente illimitate, si è costituita una diffusa scuola di pensieroper cui l’allineamento con i presunti dettami commerciali della distribu-zione di prodotti musicali risulta essere un percorso privilegiato da mol-tissimi addetti ai lavori.

Le avanguardie del Rock, del Progressive, del Funk, della New Wave,del Punk, delle nuove frontiere dell’ elettronica e del crossover che hannorappresentato le diverse fasi evolutive della popular music coerentemen-te con le rispettive fasi storiche e le innovazioni tecnologiche, oggi lascia-no il passo ad un appiattimento verso forme generaliste proponendo sularga scala cliché ormai consumati con l’unico obiettivo di coinvolgeregrandi masse con prodotti «usa e getta».

Le tecnologie dedicate alla produzione musicale offrono, per contro,agli operatori del settore strumenti di elevatissima qualità dalle potenzia-lità creative ormai illimitate.

Ciò ha generato un’ anomalia, in particolare, dal punto di vista socia-le: la musica ha sempre rappresentato, fino a qualche tempo fa, unaforma di espressione della società nella sua contemporaneità.

Escludere la musica dalla società, decontestualizzarla e renderla meroed esclusivo prodotto commerciale, ha generato - e continua a generare -

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processi involutivi che danneggiano non solo il settore della produzionemusicale, ma alimentano il degrado sociale e abbassano il profilo cultu-rale dei popoli.

L’unica strada percorribile per concepire una controtendenza in talsenso è quella di istituire nuove forme di educazione musicale nelle qualigli aspetti tecnici e tecnologici relativi alla produzione musicale contem-poranea rappresentino fonte di ispirazione e nuovi stimoli per elaborareforme sonore innovative e linguaggi musicali diversificati in ogni loroaspetto, li dove culture e stili di diversa provenienza possano fondersigenerando opere musicali di alto profilo culturale.

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