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La preghiera del Vescovo - Proseguono le Messe quaresimali … · 2020-04-01 · in latino....

Date post: 23-Jul-2020
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SETTIMANALE DIOCESANO FONDATO NEL 1950 Anno LXIX - n. 12 · 26 marzo 2020 • Corriere - 1,80 Euro · Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Torino CMP Romoli - art. 1, comma 1 COURRIER DE LA VALLÉE D’AOSTE EMERGENZA SANITARIA: L’IMPEGNO DELLA DIOCESI CATECHESI Pregare l’Angelus in famiglia Servizio a pagina 6 Servizio a pagina 4 (altri servizi sull’emergenza sa- nitaria nelle pagine inter- ne) . Antonella Zilio e Agostino Roffin alle pagi- ne 7, 8 e 9 fanno il punto sulla situazione valdosta- na e sul decreto nazionale. Nelle pagine centrali tro- vate molte delle tantissi- me iniziative di solida- rietà sviluppate in questi giorni con alcune indica- zioni date dall’Azienda USL per garantire una maggiore efficacia nelle azioni di aiuto A PAGINA 3 Lettera del Vescovo agli insegnanti di religione La preghiera del Vescovo - Proseguono le Messe quaresimali «Vierge Marie intercède auprès de ton Fils» “Vogliamo implorare misericordia per l’umanità du- ramente provata dalla pandemia di coronavirus”. È questo, ha spiegato il Papa, il senso della recita del Pa- dre Nostro, guidata dal Santo Padre e trasmessa in di- retta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico (ieri alle 12). “Oggi ci siamo dati appunta- mento, tutti i cristiani del mondo, per pregare insie- me il Padre Nostro, la preghiera che Gesù ci ha inse- gnato”, ha esordito Francesco, introducendo la pre- ghiera per eccellenza dei cristiani, tutti riuniti nel mondo in questo momento, alla stessa ora, a comin- ciare dai capi delle Chiese cristiane: “Come figli fidu- ciosi ci rivolgiamo al Padre. Lo facciamo tutti i giorni, più volte al giorno; ma in questo momento vogliamo implorare misericordia per l’umanità duramente provata dalla pandemia di coronavirus. E lo facciamo insieme, cristiani di ogni Chiesa e Comunità, di ogni tradizione, di ogni età, lingua e nazione”. “Preghiamo per i malati e le loro famiglie; per gli operatori sanitari e quanti li aiutano; per le autorità, le forze dell’ordine e i volontari; per i ministri delle nostre comunità”, l’in- vito del Papa: “Oggi molti di noi celebrano l’Incarna- zione del Verbo nel seno della Vergine Maria, quando nel suo ‘Eccomi’, umile e totale, si rispecchiò l’ ‘Ecco- mi’ del Figlio di Dio. Anche noi ci affidiamo con piena fiducia alle mani di Dio e con un cuore solo e un’ani- ma sola preghiamo”. Poi la recita del “Padre Nostro” in latino. “Uniamo le nostre voci di supplica al Signo- re in questi giorni di sofferenza, mentre il mondo è duramente provato dalla pandemia”, l’invito di Fran- cesco durante l’udienza di oggi, in diretta streaming dallo stesso luogo: “Voglia il Padre, buono e misericor- dioso, esaudire la preghiera concorde dei suoi figli che con fiduciosa speranza si rivolgono alla sua onni- potenza”. Prossimo appuntamento: il momento di preghiera che il Santo Padre presiederà dopodoma- ni, venerdì 27 marzo, alle ore 18, sul sagrato della Ba- silica di San Pietro. All’ascolto della Parola di Dio e all’adorazione del Santissimo Sacramento seguirà la Benedizione Urbi et Orbi, con annessa l’indulgenza plenaria. Uniamo le nostre voci EDITORIALE Redazione: [email protected]Amministrazione: [email protected] DOMENICA 29 MARZO ALLE 2.00 DI NOTTE TORNA L ORA LEGALE. PORTARE AVANTI LE LANCETTE DI 60 MINUTI L 'impegno della Diocesi, attraverso la Caritas, per il sostegno alle persone in difficoltà in questa fase di emergenza: 1. È stato attivato un numero verde (800 90 92 16) per l'ascolto e per la rac- colta delle richieste e dei bisogni; i vo- lontari del Centro d'Ascolto proseguo- no inoltre ad accompagnare telefoni- camente le persone con cui erano già in contatto. 2. È stato attivato un sostegno economi- co – attraverso i fondi dell'8 per mille e raccolta di offerte sono stati stanziati per il momento 50.000 euro – per nu- clei in difficoltà, per sostenerli nelle spese "base": si rivolge in primo luogo a chi si ritrova senza lavoro a causa dell'e- mergenza: lavoratori stagionali, perso- ne che stavano effettuando un tiroci- nio, precari, persone con contratto in scadenza e che inevitabilmente non verrà rinnovato. Ove necessario, l'aiuto viene dato a seguito di una valutazione in collaborazione con i servizi sociali. 3. È sostenuto e promosso il fondo atti- vato dalla Fondazione Comunitaria in partnership con numerosi soggetti, per l'acquisto di alimenti freschi a fa- vore di nuclei in difficoltà socio–eco- nomica. 4. I servizi gestiti dalla Fondazione Opere Caritas sono stati mantenuti, ri- modulati e in parte ampliati: – la Mensa Tavola Amica resta aperta tutti i giorni, pur modificando le mo- dalità del servizio: a malincuore, non siamo più in grado di accogliere le per- sone all'interno, ma viene distribuito un pasto da asporto; attualmente di- stribuiamo tra 50 e 60 pasti al giorno; – il dormitorio di Via Stevenin, che ac- coglie attualmente 10 persone, conti- nua a funzionare a pieno regime, ga- rantendo l'apertura 24 ore al giorno, per permettere alle persone accolte di non dover uscire; – anche il dormitorio di Viale Gran San Bernardo, pensato inizialmente solo come emergenza per i mesi più freddi, continua la sua attività: anche qui sono ospitate 10 persone e l'aper- tura è garantita 24 ore al giorno. Caritas Diocesana di Aosta
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Page 1: La preghiera del Vescovo - Proseguono le Messe quaresimali … · 2020-04-01 · in latino. “Uniamo le nostre voci di supplica al Signo-re in questi giorni di sofferenza, mentre

SETTIMANALE DIOCESANO FONDATO NEL 1950Anno LXIX - n. 12 · 26 marzo 2020 • Corriere - 1,80 Euro · Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Torino CMP Romoli - art. 1, comma 1

C O U R R I E R D E L A V A L L É E D ’ A O S T E

EMERGENZA SANITARIA:

L’IMPEGNO DELLA DIOCESI

CATECHESI

Pregare

l’Angelus

in

famigliaServizio a pagina 6

Servizio a pagina 4 (altri

servizi sull’emergenza sa-

nitaria nelle pagine inter-

ne) . Antonella Zilio e

Agostino Roffin alle pagi-

ne 7, 8 e 9 fanno il punto

sulla situazione valdosta-

na e sul decreto nazionale.

Nelle pagine centrali tro-

vate molte delle tantissi-

me iniziative di solida-

rietà sviluppate in questi

giorni con alcune indica-

zioni date dall’Azienda

USL per garantire una

maggiore efficacia nelle

azioni di aiuto

A PAGINA 3

Letteradel

Vescovoagli

insegnantidi

religione

La preghiera del Vescovo - Proseguono le Messe quaresimali

«Vierge Marie intercèdeauprès de ton Fils»

“Vogliamo implorare misericordia per l’umanità du-ramente provata dalla pandemia di coronavirus”. Èquesto, ha spiegato il Papa, il senso della recita del Pa-dre Nostro, guidata dal Santo Padre e trasmessa in di-retta streaming dalla biblioteca privata del Palazzoapostolico (ieri alle 12). “Oggi ci siamo dati appunta-mento, tutti i cristiani del mondo, per pregare insie-me il Padre Nostro, la preghiera che Gesù ci ha inse-gnato”, ha esordito Francesco, introducendo la pre-ghiera per eccellenza dei cristiani, tutti riuniti nelmondo in questo momento, alla stessa ora, a comin-ciare dai capi delle Chiese cristiane: “Come figli fidu-ciosi ci rivolgiamo al Padre. Lo facciamo tutti i giorni,più volte al giorno; ma in questo momento vogliamoimplorare misericordia per l’umanità duramenteprovata dalla pandemia di coronavirus. E lo facciamoinsieme, cristiani di ogni Chiesa e Comunità, di ognitradizione, di ogni età, lingua e nazione”. “Preghiamoper i malati e le loro famiglie; per gli operatori sanitarie quanti li aiutano; per le autorità, le forze dell’ordinee i volontari; per i ministri delle nostre comunità”, l’in-vito del Papa: “Oggi molti di noi celebrano l’Incarna-zione del Verbo nel seno della Vergine Maria, quandonel suo ‘Eccomi’, umile e totale, si rispecchiò l’ ‘Ecco-mi’ del Figlio di Dio. Anche noi ci affidiamo con pienafiducia alle mani di Dio e con un cuore solo e un’ani-ma sola preghiamo”. Poi la recita del “Padre Nostro”in latino. “Uniamo le nostre voci di supplica al Signo-re in questi giorni di sofferenza, mentre il mondo èduramente provato dalla pandemia”, l’invito di Fran-cesco durante l’udienza di oggi, in diretta streamingdallo stesso luogo: “Voglia il Padre, buono e misericor-dioso, esaudire la preghiera concorde dei suoi figliche con fiduciosa speranza si rivolgono alla sua onni-potenza”. Prossimo appuntamento: il momento dipreghiera che il Santo Padre presiederà dopodoma-ni, venerdì 27 marzo, alle ore 18, sul sagrato della Ba-silica di San Pietro. All’ascolto della Parola di Dio eall’adorazione del Santissimo Sacramento seguirà laBenedizione Urbi et Orbi, con annessa l’indulgenzaplenaria.

Uniamo le nostre voci

EDITORIALE

Redazione: [email protected] — Amministrazione: [email protected]

DOMENICA

29 MARZO

ALLE 2.00

DI NOTTE

TORNA

L’ORA LEGALE.

PORTARE

AVANTI

LE LANCETTE

DI 60 MINUTI

L'impegno della Diocesi, attraverso laCaritas, per il sostegno alle persone

in difficoltà in questa fase di emergenza:

1. È stato attivato un numero verde(800 90 92 16) per l'ascolto e per la rac-colta delle richieste e dei bisogni; i vo-lontari del Centro d'Ascolto proseguo-no inoltre ad accompagnare telefoni-camente le persone con cui erano giàin contatto.

2. È stato attivato un sostegno economi-co – attraverso i fondi dell'8 per mille eraccolta di offerte sono stati stanziatiper il momento 50.000 euro – per nu-clei in difficoltà, per sostenerli nellespese "base": si rivolge in primo luogo achi si ritrova senza lavoro a causa dell'e-mergenza: lavoratori stagionali, perso-ne che stavano effettuando un tiroci-nio, precari, persone con contratto inscadenza e che inevitabilmente nonverrà rinnovato. Ove necessario, l'aiutoviene dato a seguito di una valutazionein collaborazione con i servizi sociali.

3. È sostenuto e promosso il fondo atti-vato dalla Fondazione Comunitaria in

partnership con numerosi soggetti,per l'acquisto di alimenti freschi a fa-vore di nuclei in difficoltà socio–eco-nomica.

4. I servizi gestiti dalla FondazioneOpere Caritas sono stati mantenuti, ri-modulati e in parte ampliati:– la Mensa Tavola Amica resta apertatutti i giorni, pur modificando le mo-dalità del servizio: a malincuore, nonsiamo più in grado di accogliere le per-sone all'interno, ma viene distribuitoun pasto da asporto; attualmente di-stribuiamo tra 50 e 60 pasti al giorno;– il dormitorio di Via Stevenin, che ac-coglie attualmente 10 persone, conti-nua a funzionare a pieno regime, ga-rantendo l'apertura 24 ore al giorno,per permettere alle persone accolte dinon dover uscire;– anche il dormitorio di Viale GranSan Bernardo, pensato inizialmentesolo come emergenza per i mesi piùfreddi, continua la sua attività: anchequi sono ospitate 10 persone e l'aper-tura è garantita 24 ore al giorno.

Caritas Diocesana di Aosta

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2 Giovedì 26 marzo 2020 In primo piano

Amerigo Vecchiarelli

(Direttore Agenzia SIR)

Pregare il Rosario.Quante volte nel

corso della vita abbiamoavuto tra le mani una co-rona. Dalla più semplicealla più preziosa, ricordidi santuari visitati, di pel-legrinaggi, o semplice-mente di momenti dipreghiera personale. Ro-sari che hanno rischiatodi diventare pezzi da col-lezione, tenuti in bella vi-sta, mostrati ad amici eparenti come trofei. Pro-babilmente utilizzati sen-za mai comprendere fi-no in fondo il valore au-tentico di questa straor-dinaria preghiera.Solo per “grazia” possia-mo intravedere il mare

di bene che nasce ognivolta che meditiamo,uno dopo l’altro, queigrani più o meno prezio-si legati in una catena diamore che “apre le portedel paradiso”.L’Immacolata Concezio-ne insegnava a Bernadet-te nella grotta di Lour-

des che ogni Ave Maria è“come una freccia d’a-more nel cuore di Gesù”.Ieri sera abbiamo recita-to il rosario in casa, cosìcome i nostri Vescovi ciavevano chiesto. Un mo-mento di comunionecon il Santo Padre. Cisiamo ritrovati davanti

alla tv, con mia moglie e imiei figli a sgranare unadopo l’altra le 50 “AveMaria” pensando al tem-po che stiamo vivendo. Èstato un momento digrazia, unico e, se voglia-mo, non irripetibile! Enon eravamo soli. Erava-mo un unico corpo con inostri pastori, con i sa-cerdoti e i cristiani spar-si in Italia e nel mondointero. Eravamo insiemea chi ogni giorno si spen-de e dona la propria vitaper salvare altre vite.Eravamo con chi è nellasofferenza, perché mala-to o perché parente diun malato. Eravamo alfianco di chi ha perdutoil proprio caro senzaaver avuto la possibilitàdi salutarlo. Eravamo in-sieme a tutti gli uomini ele donne di buona vo-lontà nel chiedere a Diotramite Maria di ferma-re l’avanzata di questovirus.Non sappiamo come equando questo virusmollerà la presa, sappia-mo però con certezzache quella preghieraprofuma davanti all’alta-re di Dio.

Venerdì scorso abbiamoseguito la stella, la “stel-la del mattino”, Coleiche precede l’aurora diGesù, che sempre ci pre-cede e come Madre cisalva. A Lei abbiamo af-fidato la nostra umanitàdolente ben sapendoche non resterà delusa.E allora faccio mia e vo-stra la preghiera di SanBernardo di Chiaravallesperando contro ognisperanza, certi che quel-la litania altro non è cheil battito del nostro cuo-re, del cuore di ogni uo-mo, che cerca riparo nelcuore di Dio.Tu che nell’instabilitàcontinua della vita pre-sente t’accorgi di esseresballottato tra le tempe-stesenza punto sicuro do-ve appoggiarti, tieni benfisso lo sguardo al fulgo-re di questa stellase nonvuoi essere travolto dallabufera.Se insorgono i venti delletentazioni e se vai a sbat-tere contro gli scogli del-le tribolazioni, guarda lastella, invoca Maria!Se i flutti dell’orgoglio,dell’ambizione, della ca-lunnia e dell’invidia ti

spingono di qua e di là,guarda la stella, invocaMaria!Se l’ira, l’avarizia, l’edo-nismo squassano la navi-cella della tua anima, vol-gi il pensiero a Maria!Se turbato per l’enor-mità dei tuoi peccati,confuso per le brutturedella tua coscienza, spa-ventato al terribile pen-siero del giudizio, staiper precipitare nel bara-tro della tristezza, enell’abisso della dispera-zione, pensa a Maria! Nei pericoli, nelle angu-stie, nelle perplessità,pensa a Maria, invocaMaria! Maria sia sempresulla tua bocca e nel tuocuore.E per ottenere la sua in-tercessione, segui i suoiesempi. Se la segui nonti smarrerai, se la preghinon perderai la speran-za, se pensi a lei nonsbaglierai.Sostenuto dalei non cadrai, difeso dalei non temerai, con lasua guida non ti stan-cherai, con la sua bene-volenza giungerai a de-stinazione.Non siamo soli. Tutto andrà bene!

Evento - Tante le famiglie coinvolte in tutta Italia

L’Italia prega il Rosario: un momento di grazia

unico ma non irripetibile

Anche Papa Francesco, in questi ul-timi giorni, ha manifestato la sua

paterna vicinanza e ha rinnovato l’invitoa pregare incessantemente per gli amma-lati di Coronavirus.Affinché tutti coloro che soffrono a cau-sa del Covid–19, proprio nel mistero diquesto patire possano riscoprire «lastessa sofferenza redentrice di Cristo»,la Penitenzieria Apostolica «confidan-do nella parola di Cristo Signore e con-siderando con spirito di fede l’epidemiaattualmente in corso, da vivere in chiavedi conversione personale, concede ildono delle Indulgenze a tenore del se-guente dispositivo».È concessa l’Indulgenza plenaria ai fe-deli affetti da Coronavirus, sottoposti aregime di quarantena per disposizionedell’autorità sanitaria negli ospedali onelle proprie abitazioni se, con l’animodistaccato da qualsiasi peccato, si uni-ranno spiritualmente attraverso i mezzidi comunicazione alla celebrazione del-la Santa Messa, alla recita del Santo Ro-sario, alla pia pratica della Via Crucis oad altre forme di devozione, o se alme-no reciteranno il Credo, il Padre Nostroe una pia invocazione alla Beata VergineMaria, offrendo questa prova in spiritodi fede in Dio e di carità verso i fratelli,con la volontà di adempiere le solitecondizioni (confessione sacramentale,comunione eucaristica e preghiera se-condo le intenzioni del Santo Padre),non appena sarà loro possibile.Gli operatori sanitari, i familiari e quanti,

sull’esempio del Buon Samaritano, espo-nendosi al rischio di contagio, assistono imalati di Coronavirus secondo le paroledel divino Redentore: «Nessuno ha unamore più grande di questo: dare la vitaper i propri amici» (Gv 15,13), otterran-no il medesimo dono dell’Indulgenzaplenaria alle stesse condizioni.La Penitenzieria Apostolica, inoltre,concede alle medesime condizioni l’In-dulgenza plenaria in occasione dell’at-tuale epidemia mondiale, anche a queifedeli che offrano la visita al SantissimoSacramento, o l’adorazione eucaristica,o la lettura delle Sacre Scritture per al-meno mezz’ora, o la recita del Santo Ro-sario, o il pio esercizio della Via Crucis,o la recita della Coroncina della DivinaMisericordia, per implorare da Dio On-nipotente la cessazione dell’epidemia,il sollievo per coloro che ne sono afflittie la salvezza eterna di quanti il Signoreha chiamato a sé.La Chiesa prega per chi si trovasse nel-l’impossibilità di ricevere il sacramentodell’Unzione degli infermi e del Viati-co, affidando alla Misericordia divinatutti e ciascuno in forza della comunio-ne dei santi e concede al fedele l’Indul-genza plenaria in punto di morte, pur-ché sia debitamente disposto e abbia re-citato abitualmente durante la vita qual-che preghiera (in questo caso la Chiesasupplisce alle tre solite condizioni ri-chieste). Per il conseguimento di taleindulgenza è raccomandabile l’uso delcrocifisso o della croce.

IN VALLE D’AOSTA

Andrea Portigliatti

Una Cogne deserta con le stradeormai abbandonate a se stesse ha

assistito davanti alla televisione alla ve-glia di preghiera promossa dalla CEI: fa-miglie al completo ma anche personesole, anziani si sono riuniti e uniti ideal-mente e a distanza attorno alla recita delSanto Rosario per implorare la salvezzadalla epidemia che sta colpendo il no-stro paese ma anche il mondo intero.Qualche candela accesa, qualche drap-po bianco esposto ma anche candele ac-cese all'interno delle proprie case con lestatue di Gesù e della Madonna a prote-zione, ad invocazione umile e solenne inquest'ora di sofferenza e di tribolazione.

Cogne: Veglia di preghiera

San Giuseppe

Affidando la nostra e tutte le fami-glie del mondo all'intercessione

di San Giuseppe, che "rende possibili lepiù impossibili delle cose", come recitauna bella preghiera di san Francesco diSales.

Ezio, Anna Maria ed Eleonora Bérard ■ Famiglia Bérard

■ Famiglia Volget (Patrizio, Elisa, Marisol, Fe-derico e René) - Aymavilles

■ Gaia Bonino - Quart

■ Elfrida roullet

■Mattia Champion, della parrocchia di Ville surNus, desidera offrire a tutti una luce di speranza inquesto periodo di sofferenza

Coronavirus: concessa l’Indulgenza plenaria

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Carissimi, in questotempo di grande

fatica per il nostro Paese eper la nostra Valle deside-ro inviarvi un saluto rico-noscente perché so chemolti di voi si sono attivatiper continuare il servizioscolastico e la vicinanzaagli alunni attraverso glistrumenti di didattica a di-stanza. La vostra presenzafedele nella scuola è mol-

to importante in questomomento per alunni e fa-miglie. Innanzitutto costi-tuisce una bella testimo-nianza di serietà profes-sionale e di impegno civi-co, virtù sociali che nonpossono mancare in uncristiano. In secondo luo-go penso che la vostra pa-rola e le vostre propostedidattiche possano aiuta-re gli alunni a riflettere e aconfrontarsi su quanto staaccadendo, rappresen-tando un tentativo con-creto di interpretazione

alla luce della Parola diDio. Penso sia utile pertutti, ma ancor più per igiovani, cercare di dareun senso al tempo e alle si-tuazioni che si vivono. An-che se non è possibile tro-vare la risposta al «Perchéaccade questo?», è invecepossibile elaborare insie-me delle risposte sul co-me affrontare il momentocritico senza chiudersi suse stessi, ma aprendosicreativamente verso l’al-to, affidandosi alla Provvi-denza di Dio, e verso gli al-

tri con forme di carità e diimpegno a distanza, ma ri-scoprendo anche quelladella prossimità domesti-ca. Mi piace anche pensa-re che voi possiate esseresul territorio una presen-za della Chiesa, sempre adistanza e accanto a quel-la del Parroco, nei riguar-di di qualche famiglia col-pita dalla malattia o dallutto. Vorrei infine ricor-darvi che per gli educato-ri cristiani, quali voi siete,sono due le facce dellamissione educativa. Ac-canto all’attività didatticac’è la preghiera di inter-cessione con la quale por-

tate al Signore gli alunniche vi sono affidati e le lo-ro famiglie. Se questa pre-ghiera dev’essere semprepresente, ora va proprioincentivata e sarei feliceche questa intercessioneda parte vostra si inserissenella grande invocazionea Maria, Regina della Val-le d’Aosta, che ho propo-sto a tutti i fedeli della dio-cesi ogni sera alle ore 21con la recita del Santo Ro-sario. Con Maria invo-chiamo anche l’interces-sione del nostro Patrono,San Grato, e degli altriSanti della nostra diocesi,a partire dai Santi Patroni

delle nostre parrocchie.Che il Signore benedicavoi, le vostre famiglie, i vo-stri colleghi e soprattutto ivostri alunni e le loro fa-miglie! Aosta, 21 marzo2020

Franco Lovignana

Mi rivolgo a voi perrassicurarvi a

proposito della salutespirituale di coloro che sitrovano nel nostro ospe-dale. Scrivo questo nonsolo perché continuo asvolgere il mio servizioper i malati e per il perso-nale, ma soprattutto per-ché è Dio stesso ad essereaccanto a chi soffre e achi lo invoca con fede.Nessuno è abbandonato.Per chi ha ricevuto il do-no della fede, l’unico ve-ro abbandono è l’atto didocilità che si compienello Spirito Santo. Laprima effusione delloSpirito viene dalla croce.Noi sappiamo che la si-

tuazione straordinaria diemergenza in cui ci tro-viamo purtroppo ci im-pone di limitare se nonaddirittura di privarci to-talmente, del contattocon i nostri cari. Nono-stante questa dolorosacostrizione, noi non ci di-mentichiamo di esserepopolo di Dio in pellegri-naggio verso di Lui, fon-te di ogni bontà. Lo sia-mo per la grazia del Bat-tesimo, la quale vera-mente ci ha irreversibil-mente resi fratelli nellapersona di Gesù Cristo.Questo legame indisso-lubile ci rende un greggesaldo e compatto deter-minato a raggiungere lasalvezza nonostante qua-lunque privazione, fosseanche quella apparente-mente definitivamentedella morte. Nulla ci puòseparare dall’amore diCristo, quindi, nemme-no dall’amore per i no-stri fratelli se è nel suonome che lo esercitere-mo, siano essi i nostri fa-migliari più cari o i picco-li dall’altra parte delmondo che conoscere-mo da concittadini delcielo. Proprio questa si-curezza ci spinge a pren-dere seriamente sia la sa-lute del corpo che quelladello spirito, entrambe,infatti, sono costitutivedella nostra persona pel-legrinante così come il

Creatore l’ha plasmata.Qui in ospedale si stannoprofondendo con gene-rosità molte energie siaper l’una che per l’altra.Per quanto riguarda ilmio ministero, chiedo lavostra collaborazioneper raggiungere quellepersone che sono nellanecessità di essere ac-compagnate. Potete far-lo in qualunque ora alnumero di telefono0165543258 anche sem-plicemente lasciando unmessaggio nella segrete-ria telefonica.La preghiera, la benedi-zione di Dio e i sacra-menti hanno valore in sé.Tuttavia, proprio perchéin questa vita siamo an-cora creature fragili, inalcuni risvolti, questi do-ni celesti possono agirein modo ancor più effica-ce se chi li riceve è co-sciente, consapevole del-la loro azione curativa.Per questo motivo con-cludo raccomandandovidi non aver nessuno scru-polo nel contattarmi perraggiungere i nostri fra-telli ricoverati. Nonaspettate!Come Maria, la Chiesa èmadre sempre, comun-que e ovunque.Io ci sono, voi restate acasa!

Don Sami, diacono,

assistente religioso

Don Isidoro Mercuri Giovinazzo,responsabile dell’Ufficio diocesa-

no per la pastorale della Salute e assi-stente religioso dell’Ospedale “UmbertoParini” ha affidato ad un video il pen-siero che proponiamo per iscritto ai letto-ri del Corriere. Don Isidoro nel suo mes-saggio si presenta, in casa parrocchiale,pronto per celebrare. Ecco le sue parole:«Fratelli e sorelle, davanti a questoaltare da dove vi parlo, davanti aquesto pane e a questo vino che di-ventano vero corpo e vero sanguedi Gesù, per dirvi cosa sia questa si-tuazione di grande paura che stia-mo vivendo: in realtà è un'occasio-ne per trasformare una disgrazia inuna grazia di Dio! Noi, sappiamobenissimo che la paura ci induce ariflettere, a guardare dentro al no-stro "io" più profondo, dentro alnostro cuore, a riflettere sulla pre-carietà della salute, della vita, suipregiudizi, sulle false credenze chequalche volta ci accompagnano. Epoi, all'ombra della paura, si na-sconde una virtù, che è quella dellaprudenza alla quale tutti siamochiamati in questo particolare mo-

mento: il non poter uscire di casa, ilnon poter intrattenere relazioni dicontatto ci impone uno sforzoenorme ma, si tratta di buona pru-denza: è l’intelligenza di questotempo. La paura, trova un riscon-tro positivo nell'unità e nella colla-borazione che tutti noi, anche gra-zie ai moderni mezzi di comunica-zione, possiamo sia offrire che rice-vere. La paura non ci deve paraliz-zare ma, ci deve vitalizzare, ci deverestituire entusiasmo, voglia di farela differenza: la paura si deve trasfor-mare in creatività! Dobbiamo davve-ro riflettere sul fatto che la paura èanche per noi un invito all'umiltà,un’umiltà che possa riuscire ad ac-crescere la nostra umanità. La pauradel contagio ovviamente promuoveun certo sviluppo della spiritualità,anche nei confronti di quelle perso-ne che sono un p’ distanti, personeche non hanno tanto pensato allaloro interiorità, alla relazione conDio e con il prossimo, a quel beneche siamo tutti chiamati ad operarein questo mondo. Teniamo dunquequesta occasione per tirare davvero

fuori il meglio di noi stessi, per far ve-dere quanto può brillare la grazia diDio in ciascuno di noi. Sia lodatoGesù Cristo!

3In primo piano Giovedì 26 marzo 2020

Lettera del Vescovoagli insegnanti

di religione cattolica

Pastorale della Salute:il messaggio di don Isidoro

Il Vescovo ha scritto que-

sta settimana una lettera

agli insegnanti di Reli-

gione Cattolica che pro-

poniamo ai nostri lettori.

Come già fatto in passa-

to ribadiamo la nostra

disponibilità a collabo-

rare con gli insegnanti di

religione.

LE DIRETTE SU RADIO PROPOSTA INBLU

Aseguito della sospensione delle celebrazioni religiose, Radio Proposta...in-Blu trasmetterà in diretta le Stazioni quaresimali e le Messe della domenicaeffettuate a porte chiuse. Tutte le celebrazioni saranno presiedute dal nostro Vescovo, mons. Franco Lovi-gnana.Sarà possibile seguire in diretta:– le Stazioni quaresimali(tutti i mercoledì di Qua-resima), con inizio alleore 17.30;– la Messa della domenica,con inizio alle ore 9.30.

Le altre modalità di frui-zione saranno:– ASCOLTARE la direttadalla radio;– ASCOLTARE la direttadal cellulare, scaricandol'App della radio dai "PlayStore";– VEDERE la diretta strea-ming dal proprio compu-ter, collegandosi al sitowww.radiopropostain-blu.it e cliccando "play" inalto nella Home page

Nessuno è abbandonato

Domenica 29 marzo – V di QuaresimaCappella del Seminario Maggiore– ore 10.00 – S. Messa – senza partecipazione dell'assembleatrasmessa in diretta su Radio Proposta in Blu

Mercoledì 1° aprileCappella del Seminario Maggiore - ore 18.00 - S. Messa - senza partecipazione del-l'assembleatrasmessa in diretta su RadioProposta in Bluper la quinta Stazione quaresimale

GLI IMPEGNI DEL VESCOVO

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4 Giovedì 26 marzo 2020 In primo piano

La Santa Messa dellaquarta Domenica di

Quaresima, presieduta dal Ve-scovo di Aosta, Mons. FrancoLovignana, presenti anche ilVicario generale don FabioBrédy e il Direttore della CasaSeminario Maggiore Fra Mar-cello Lanzini, è stata comesempre trasmessa dalla Cap-pella del Seminario in direttasu Radio Proposta in Blu (an-che via streaming) e per la pri-ma volta anche su Rai 3 Valled’Aosta, sotto le regia di donDaniele Frimaire. Al terminedella celebrazione il Vescovo haaffidato la nostra regione aMaria. Molti mi hanno se-gnalato in varie maniere difar pervenire al Vescovo il loroapprezzamento per questa ini-ziativa che ci fa sentire tuttiparte di una comunità piùgrande e approfitto di questospazio per farlo. Proponiamoper la riflessione e la preghierale parole del Vescovo durantela celebrazione.

All’inizio

della celebrazione

Carissimi fratelli e sorelle,grazie a Radio Proposta e,oggi, anche a Rai tre entronelle vostre case per cele-brare con voi, sia pure a di-stanza, la Santa Messa. Nel-

la fede, lo Spirito Santocrea comunione tra noi at-torno a Gesù.Quante sofferenze, quan-te fatiche, quanta genero-sità e quanta speranza de-poniamo sull’altare. Por-tiamo nella preghiera imalati e chi li assiste, i de-funti e le loro famiglie,tutti coloro che si spendo-no perché la vita possacontinuare, da chi ci pre-

para il pane a chi assicurala spesa, da chi tiene puli-ta la nostra città e i nostripaesi a chi custodisce l’or-dine e la sicurezza. Pregocon voi e per voi. Pregoper questa nostra Valle,perché possiamo vederepresto un raggio di spe-ranza e di luce.

All’omelia

Io sono la luce del mon-

do; chi segue me, noncamminerà nelle tenebre,ma avrà la luce della vita(Gv 8, 12). n questi giorniabbiamo l’impressione dicamminare nel buio. Checosa sta accadendo? Finoa quando durerà l’epide-mia? Quali prospettive ab-biamo per il futuro? Per-ché tutto questo?Con tali interrogativi nelcuore e nella mente ria-scoltiamo le parole di Ge-sù e il racconto della gua-rigione del cieco nato.A noi che siamo nella pro-va Gesù si presenta comeluce, non come colui cherisolve tutto, ma come co-lui che accompagna i no-stri passi accendendo laluce della sua parola, del-la sua presenza, della sua

grazia. In realtà, come di-ce san Paolo, la luce di Ge-sù si è accesa in noi fin dalBattesimo: Fratelli, untempo eravate tenebra,ora siete luce nel Signore.Proviamo, carissimi, a farsplendere più forte la lucedivina che è in noi.È la luce della fede. Gesùsquarcia il buio che pesasu di noi: non siamo soli,

Dio è con noi. Dall’altodella croce ripete cheDio... ha tanto amato ilmondo da dare il Figliounigenito, perché chiun-que crede in lui non vadaperduto, ma abbia la vitaeterna. In questo tempodi travaglio e di fatica, al-ziamo spesso lo sguardoalla croce di Cristo, affi-diamoci sinceramenteall’aiuto di Dio, gridiamoa Lui con insistenza e sen-za falsi pudori la nostrasupplica.È la luce della speranza.Gesù ha pregato prima dinoi il Salmo di oggi. Forselo ha fatto anche mentresaliva al Calvario. Ora con-segna a noi la sua preghie-ra come un’ancora allaquale aggrapparci pernon andare alla deriva: IlSignore è il mio pastore:non manco di nulla. Miguida per il giusto cammi-no a motivo del suo no-me. Anche se vado peruna valle oscura, non te-mo alcun male, perché tusei con me. Il tuo bastonee il tuo vincastro mi dan-no sicurezza. Facciamoladiventare la preghieradella famiglia, magari pri-ma di sederci a mensa allasera. A voi bambini, cheavete già imparato a scri-vere, faccio una proposta:trascrivete questa pre-ghiera su tanti fogliettiquanti sono i componentidella famiglia, avendo cu-ra di metterli accanto alpiatto di ognuno quandosi apparecchia la tavola.È la luce della carità. SanPaolo dice di essere lucegli uni per gli altri: Com-portatevi perciò come fi-gli della luce; ora il fruttodella luce consiste in ognibontà, giustizia e verità.Proviamo in questa setti-mana a pulire un po’ lenostre relazioni – quellevicine, in casa, e quella adistanza – perché diven-tiamo un po’ più traspa-renti alla luce dell’amoreche Dio ha riversato nei

nostri cuori.Seguiamo Gesù nella cer-tezza che chi segue Luinon cammina nelle tene-bre, ma ha la luce della vi-ta. Lasciamoci accompa-gnare dalla sua luce peraffrontare con fede, spe-ranza e carità questa nuo-va settimana.

Alla fine

della celebrazione

Fratelli e sorelle, al termi-ne di questa Liturgia,mentre vi do appunta-mento a mercoledì serasu Radio proposta, desi-dero esprimere la gratitu-dine di noi tutti a chi inquesti giorni combatte inprima linea in ospedale esul territorio perché nes-suno sia abbandonato,ma tutti possano averel’assistenza e le cure ne-cessarie. Grazie a medici,infermieri, operatori sani-tari, cappellani e a tutti co-loro che lavorano con ge-nerosità per arginare ilcontagio. Grazie anche aRadio Proposta e a Rai treche ci hanno messo in col-legamento.Tutti benedica il Signore.

Ho provato a rilegge-re la prima lettura

alla luce della domandache si ponevano gli Israeli-ti in difficoltà nel deserto:Il Signore è in mezzo a noisì o no? (Es 17, 7). È la stes-sa domanda che ci abita inquesto tempo di prova:«Dov’è il Signore?».Mosè colpì la roccia e nescaturì acqua. Gesù, il Ri-sorto, viene in mezzo a noie con la sua Parola ci indi-ca due percorsi che posso-no dare un po’ di luce aquesti giorni.Il primo percorso è quel-lo dell’ascolto: Israele,ascolta le leggi e le nor-me che io vi insegno, af-finché le mettiate in pra-tica, perché viviate…Cogliamo il tempo piùlungo che passiamo in soli-tudine o in famiglia per ri-prendere in mano il Van-gelo. Da soli o con i nostrifamigliari, ascoltiamo la

parola di Gesù e guardia-mo al suo esempio comemetro e strada per una vitabuona. La predicazione el’esempio di Gesù ci sonodati perché noi viviamo.

Dio vuole starci vicino:Quale grande nazione hagli dèi così vicini a sé, comeil Signore, nostro Dio, è vi-cino a noi ogni volta che loinvochiamo?

Viviamo la vicinanza amo-rosa di Dio.Il secondo percorso èquello della memoria:Guardati bene dal dimen-ticare le cose che i tuoi oc-

chi hanno visto, non tisfuggano dal cuore … leinsegnerai anche ai tuoi fi-gli e ai figli dei tuoi figli.Celebriamo nel cuore e tranoi e raccontiamo ai piùgiovani e ai bambini ciòche Dio ha fatto per la sal-vezza degli uomini. Con-templiamo e raccontiamo,in questi giorni quaresima-li, la liberazione di Israeledall’Egitto e la Passione diGesù, segno luminoso del-l’amore di Dio per l’uma-nità. Non dimentichiamotutte le volte che questoamore si è concretizzatonella nostra vita. Può farcidel bene, in un momentotanto faticoso, ricordare eraccontare le grazie cheabbiamo ricevuto nella no-stra vita, le grazie che Dioha operato per noi. Ognu-no di noi conosce chequell’incontro che gli hacambiato la vita, quell’aiu-to ricevuto, quella luce o

forza interiore giunta almomento giusto, quellaparola o quella gioia segre-ta rimaste impresse nell’a-nimo non sono stati casua-li, ma dono di un amorepiù grande, dono di Dio. Èquesta la nostra storia sa-cra, la storia della vicinan-za di Dio con il suo popoloe con ciascuno di noi. Nondimentichiamo e raccon-tiamo ai nostri figli la Sto-ria dell’amore di Dio, dallacreazione ad oggi, fino allanostra vita.Ascolto e memoria scandi-scano questi giorni di clau-sura. Non possiamo usci-re, ma abbiamo ampi spaziinteriori da percorrerenella fede, con ricono-scenza e con apertura mis-sionaria. Sì, con aperturamissionaria perché l’an-nuncio è sempre raccontodell’esperienza vissuta del-la Grazia di Dio.Così sia.

22 marzo: l’omelia del Vescovo per la messa della quarta Domenica di Quaresima

18 marzo: l’omelia del Vescovo in occasione della terza stazione quaresimale

Atto di affidamento

a Maria

Vierge Marie,Reine immaculée

du peuple valdôtain,je viens déposer

entre tes mains la prièreque chaque jour

nous élevons vers Toi.Intercède auprès de ton Fils,

le Sauveur du monde,pour que cesse l’épidémie.

Nous Te confions les malades,

ceux qui les assistentet ceux qui travaillent pour le bien de tous.Console les familles

en deuil et accompagne les défunt

à la rencontre du Père de miséricorde.

Amen.

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“In questo momen-to è tutto emer-genza, ogni piccolo con-tributo è benedetto”.“Molti dei nostri ospiti so-no a totale nostro carico”.“Stiamo aprendo un altroreparto Covid perché laRegione non ce la fa più”.“Siamo una delle pochemense per i poveri rima-ste aperte”. Queste alcu-ne tra le voci che si eleva-no dalle strutture sanita-rie e socio–sanitarie catto-liche in Italia e fotografa-no il dramma in cui versail Paese, ma anche la fidu-cia e l’impegno con cuistanno operando. In ri-sposta ad alcune delletante situazioni di neces-sità, la Conferenza epi-scopale italiana – racco-gliendo il suggerimentodella Commissione epi-scopale per la carità e lasalute – ha stanziato 3 mi-lioni di euro provenientidall’otto per mille, che icittadini destinano allaChiesa cattolica. Il contri-buto raggiungerà la Pic-cola Casa della DivinaProvvidenza – Cottolen-go di Torino, l’Aziendaospedaliera “CardinaleGiovanni Panico” di Tri-case, l’Associazione OasiMaria Santissima di Troi-na e, soprattutto, l’Istitu-to Ospedaliero Poliam-bulanza di Brescia, che –in meno di un mese – hamutato radicalmente l’or-

ganizzazione dell’Ospe-dale: gli interventi chirur-gici, i ricoveri e tutte le at-tività ambulatoriali pro-crastinabili sono sospesi,come tutte le attività pri-vate. In questo modo, sisono liberate risorse uma-ne, posti letto e attrezza-ture destinate completa-mente all’emergenza Co-ronavirus. Si tratta di 435

posti letto, di cui 68 di te-rapia intensiva e 70 di Os-servazione Breve Intensi-va in Pronto Soccorso.Prima dell’emergenza iposti letto di terapia in-tensiva erano 16.“La cro-naca ci riporta la profes-sionalità di medici, infer-mieri, sanitari e curantiche con un esemplareimpegno testimoniano

un amore e una dedizio-ne verso tutti i bisognosidi cure – afferma donMassimo Angelelli, diret-tore dell’Ufficio nazio-nale per la pastorale del-la salute della Cei –: oggicostoro rappresentanoquell’attenzione che eb-be, come racconta unadelle parabole evangeli-che più provocanti, un

Samaritano, mosso dallacompassione per la curadi un ferito che era statoda altri ignorato”. “Le no-stre Caritas sono impe-gnate in prima linea nelrispondere ai bisogni ditanta gente”, sottolineamons. Carlo Roberto Ma-ria Redaelli, arcivescovodi Gorizia e presidentedella Commissione epi-

scopale per la carità e lasalute: “Questo stanzia-mento – aggiunge – vuolessere un segno concretodi vicinanza, perché nonmanchino strumenti esupporti per assicurare atutti la possibilità di cu-ra”. Per sostenere le strut-ture sanitarie viene aper-ta una raccolta fondi. Chiintende contribuire puòdestinare la sua offerta –che sarà puntualmenterendicontata – al contocorrente bancario: IBAN:IT 11 A 02008 0943100000 1646515 – intesta-to a: CEI – causale: SO-STEGNO SANITÀ

Jefferson Curtaz

Sono passate più di due setti-mane da quando, a causa

dell’emergenza sanitaria Covid–19 che attanaglia il nostro Paese,sono state sospese tutte le celebra-zioni liturgiche con concorso dipopolo. Grazie al prezioso sup-porto delle tecnologie delle co-municazioni è comunque possibi-le unirsi spiritualmente assisten-do alle Sante Messe, ai rosari o allepie pratiche su varie emittenti na-zionali e regionali, che hanno op-portunamente intensificato que-sto genere di trasmissioni. Nella nostra Diocesi, Mons. Vesco-vo presiede le stazioni quaresimalidel mercoledì e la Messa della do-menica mattina dalla Cappelladel Seminario, permettendo cosìa tanti valdostani, grazie alla tra-smissione via radio e in streaming

da parte di Radio Proposta in Blu,di “partecipare” comunque allaSanta Messa (quella di Domenicaè stata trasmessa da RAI3 Valled’Aosta ndr).Pur trattandosi comunque di cele-brazioni “senza concorso di popo-lo”, sono tuttavia garantiti i diversiministeri previsti dalla liturgia; c’èsempre qualcuno che canta, qual-cuno che legge e che fa la comu-nione. Per quanto fisicamente mi-nimale, è quindi presente l’assem-blea, non solo per assicurare il de-coro celebrativo, ma anche per si-gnificare che anche la “Messa sen-za popolo” è un’azione ecclesialeche coinvolge tutta la Chiesa.Questo servizio di presenza è cu-rato da una piccola rappresentan-za della Cappella MusicaleSant’Anselmo, composta da solitre elementi, che cura tanto il can-to, quanto la proclamazione delle

letture, del salmo e delle risposte. I canti proposti, sono per la mag-gior parte attinti dal nostro reper-torio diocesano, come ad esem-pio il popolare canto Changez voscoeurs o Purificami, o Signore;non mancano poi brani altrettan-to popolari come Attende Domi-ne o il Sanctus e l’Agnus Dei dellaMessa detta “dei defunti” (ma inverità è anche la Messa propriadelle ferie di Avvento e Quaresi-ma). Accanto a questo repertoriopopolare, vengono eseguiti an-che brani polifonici di antica enuova composizione, in particola-re durante il rito della Comunio-ne; ciò rappresenta un modo di-verso per realizzare comunque la“partecipazione dei fedeli”: unapartecipazione che non è menoattiva, in quanto anche l’ascolto dibrani più elaborati con testi dellatradizione è un’occasione per me-

ditare sui Santi Misteri celebrati.Dopo l’atto di affidamento allaVergine Maria, Regina Vallis Au-gustanae, viene sempre eseguito ilpopolarissimo canto Je te salue, at-traverso il quale da sempre il po-polo valdostano si rivolge alla Ver-gine. Forse, soprattutto in questoperiodo di criticità, nessun altrocanto potrebbe raccogliere edesprimere meglio le tante aspira-zioni, la devozione e la supplicadel popolo valdostano nei con-fronti della Santa Madre, invocatacol titolo di Regina di tutta la Valled’Aosta. Certamente è bello pensare che,al termine di ogni Santa Messa, alrisuonare delle prime note di que-sto semplice e potente canto, tantifedeli si uniscano non solo inte-riormente, ma anche cantandocon la propria stessa voce, dalleproprie case.

CEI: stanziati 3 milioni di europrovenienti dall’8 per mille

Musica liturgica in tempi di emergenza sanitaria

5In primo piano Giovedì 26 marzo 2020

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6 Giovedì 26 marzo 2020 Catechesi

LA PREGHIERA DELL’ANGELUS SPIEGATA IN FAMIGLIA a cura del Servizio per la catechesi e la pastorale giovanile e vocazionale

Cari bambini e ragazzi,care famiglie,

come la settimana scorsa, anche og-gi vogliamo rivolgerci a voi. Sappia-mo che questo momento storiconon è facile da vivere e che in alcunicasi porta con sé molta solitudine,noia, preoccupazione. Ma è pro-prio adesso, in questa grande diffi-coltà, soprattutto per chi soffre, chedobbiamo rimanere uniti tra noi econ Dio, che dobbiamo essere fa-miglia, comunità, Chiesa! Per que-sto motivo il nostro vescovo Francoci propone dei momenti di pre-ghiera insieme e chiede soprattutto

a voi, bambini, di aiutare le vostrefamiglie a pregare.

Nella "lettera del Vescovo a tutti i fe-deli della Diocesi di Aosta" del 18marzo 2020 si legge: "Riscopriamoche tutte le nostre chiese parroc-chiali diffondono tre volte al giornoil suono delle campane (al mattino,a mezzogiorno e alla sera), invitan-doci alla preghiera dell’Angelus oalmeno dell’Ave Maria. Perché, ca-rissimi, non recuperare questa pre-ghiera bellissima e recitarla in fami-glia almeno una volta al giorno?"

Cogliamo, dunque, questa occasio-

ne per riscoprire questa preghierae capirne il significato. Riportiamo di seguito le parole del-l'Angelus con qualche breve com-mento e un testo di Carlo Carrettoche aiuterà grandi e piccini a capireciò che Maria ha vissuto e provato.

Sul sito della diocesi (www.dioce-

siaosta.it), nella DOCUMENTA-

ZIONE troverete anche dei files

sull'Angelus da leggere, pregare e

colorare!

Diffondete la notizia a tutti quelli

che posono essere interessati.

L'Angelo del Signore portò l'annunzio a Maria

– Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.

Ave Maria...

Immaginiamo per un momento cosa vuol dire perMaria sentirsi dire una frase del genere dall’Arcange-lo Gabriele. All’improvviso vede nella sua casa un an-gelo, molto bello, che le dice che lo Spirito Santo lefarà concepire un bambino. Cosa avremmo fatto noial suo posto? Ci saremmo spaventati! Non lo sappia-mo. Immaginiamo però che all’improvviso Dio cichieda una cosa strana di cui noi non capiamo il signi-ficato. Una cosa che potrebbe metterci in imbarazzodavanti agli altri. Ad esempio se ci chiedesse di parla-re di Gesù ai nostri compagni, raccontare loro comelo abbiamo conosciuto e perché lo amiamo. Sarem-mo a rischio di essere presi in giro……. Ma chissà per-ché Dio ci chiede questo? Dio ci chiede di fare cosecoraggiose!

Eccomi, sono la serva del Signore.

– Si compia in me la tua parola.

Ave Maria...

Maria non chiede spiegazioni all'Arcangelo Gabrielema si fida totalmente, si rende disponibile a Dio com-pletamente. E non ha paura delle conseguenze per-ché sa che se Dio le chiede questo è perché vuole chelei lo aiuti a fare qualcosa di Bello. Maria accetta. An-che a noi potrebbe capitare che Dio ci chieda di fareuna cosa strana nella nostra vita, e così anche se ab-biamo paura di farlo dobbiamo fare come ha fattoMaria: lasciarci guidare da Lui, fidarci, perché sicura-mente ha un bel progetto su di noi!

E il Verbo si fece carne.

– E venne ad abitare in mezzo a noi.

Ave Maria...

Così si compie in Maria il regalo più bello che Diopossa fare agli uomini. Un regalo con un valore ine-stimabile. È un regalo che durerà per sempre! Diostesso decide di diventare un uomo, di vivere comeun uomo: sarà bambino, poi falegname come suo pa-dre Giuseppe, poi inizierà a parlarci di Dio, suo Pa-dre, e ci insegnerà ad amare così tanto da donare lasua vita per salvare tutti noi.

Prega per noi, santa Madre di Dio. Perché siamo resi

degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo.

Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu,

che nell'annunzio dell'angelo ci hai rivelato l'incarna-

zione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce

guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo no-

stro Signore. Amen.

Gloria al Padre... (tre volte)

L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad es-

si la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.

Che cos'è?

L’Angelus

è una preghiera della tradizione cattolica in ricordodel mistero dell'Incarnazione, del fatto cioè che Diostesso si è fatto un uomo in carne ed ossa, come noi,nascendo da Maria. È una preghiera formata da tre brevi testi che raccon-tano l'annuncio dell'Arcangelo Gabriele, il "sì" di Ma-ria che accetta di accogliere in sé il figlio di Dio e la na-scita di Gesù. I tre testi sono alternati con l'Ave Maria.Questa preghiera viene recitata tre volte al giorno, al-l'alba, a mezzogiorno e al tramonto – nelle nostre par-rocchie valdostane, di solito alle 7, alle 11:30 e alle 19– momenti in cui viene suonata una campana (detta"campana dell'Angelus" o "campana dell'Ave Ma-ria").

Il racconto di Maria

Il racconto di MariaMaria, dimmi come è andata? Raccontalo a me comel’hai raccontato a Luca l’evangelista. [...]

“lo vivevo a Nazareth in Galilea e la mia vita era la vita ditutte le ragazze del popolo: lavoro, preghiera, povertà,molta povertà, gioia di vivere e soprattutto speranza nel-le sorti di Israele. Abitavo con Anna, mia madre, in unacasetta molto semplice che aveva un cortile davanti edun gran muro di cinta fatto apposta perché noi donne cisentissimo in libertà ed intimità. Lì sostavo sovente perlavorare e pregare. In me l’una e l’altra cosa si mescola-vano ed ero piena di pace e di gioia. Quel giorno ero solanel piccolo cortile e una gran luce mi avvolgeva. Prega-vo, seduta su uno sgabello. Tenevo gli occhi socchiusi esentivo una gioia invadermi tutta. La luce aumentava edio incominciai a socchiudere le palpebre che avevochiuso per non restare abbacinata. Ero contenta di la-sciarmi riempire di quella luce. Mi pareva il segno dellapresenza di Dio che mi avvolgeva come un manto. Adun tratto quella luce prese l'aspetto di un Angelo. Hosempre pensato agli Angeli così come lo vidi in quel mo-mento. Tu sai come è la questione della fede. Non saimai se la visione è dentro o fuori. È certamente dentroperché se fosse solo fuori potresti dubitare come fosseuna illusione. Ma dentro l’illusione non c’è, è così, saiche è così: ne è testimone Dio. Io stavo molto ferma perpaura che tutto scomparisse. E invece l’Angelo parlò.Anche qui: non sai mai se la voce la senti nell’orecchio opiù in profondo. Certamente in profondo perché se fos-se solo nell’orecchio potresti illuderti. La voce la senti làdove lo stesso Dio è il testimone”.

E che ti disse?“Mi disse: “Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con Te”.

E Tu che provasti?“È evidente che ne fui turbata. Era come se fossi visitatada cose troppo grandi per me e per la mia dimensionecosì piccola. Tu puoi pensare alle cose di Dio con im-menso desiderio ma quando ti toccano non puoi nonspaventarti. Difatti mi disse subito: “Non temere, Ma-ria”. Mi feci coraggio perché la stessa frase l’avevo sentitaalla Sinagoga quando si leggeva la storia di Abramo.Non temere, Abramo. Io sono il tuo scudo”. Poi l’Ange-lo mi diede l’annuncio della maternità con poche paro-le ma così chiare che avevo l’impressione mi stessero na-scendo dentro. Non mi era mai capitato di sentire paro-le come fossero avvenimenti”.

Dimmi, Maria, sei stata colta di sorpresa? Non avevi maipensato prima che Tu... proprio Tu...”Oh sì! Ci avevo pensato. Noi ragazze ebree non pensa-vamo ad altro. Sentivamo che i tempi erano quelli equando pregavamo nella Sinagoga l’aria era satura di at-tesa del Messia”.

Che hai capito quando l’Angelo ti disse che eri Tu la scel-ta e che il Messia sarebbe nato da Te?“Capii esattamente cosa voleva dirmi, e rimasi soltantostupita della straordinarietà della cosa. Come era possi-bile se io ero vergine? L’Angelo mi spiegò le cose e mi fufacile accettarle perché mi sentivo immersa in Dio comein quella luce vivissima del mezzogiorno. Confusamen-te capii anche che pasticci ce ne sarebbero stati, che nonsarei riuscita a spiegarmi con mia madre, specialmentecol mio fidanzato Giuseppe, ma non avrei potuto fer-marmi tanta era forte la presa di Dio su di me e tanta erala certezza che mi veniva dalle parole dell’Angelo: “Nul-la è impossibile a Dio”. Adagio, adagio la luce diminuì enon vidi più l’Angelo. Vidi mia madre Anna attraversareil cortile e mi venne voglia di parlarle, ma non ne fui ca-

pace perché non trovai le parole adatte. Capii subito chenon c’erano parole con cui potevo spiegare le cose. Cosìnei giorni che seguirono, anzi, più andavo avanti e piùdiventavo silenziosa. Fu più difficile il discorso con Giu-seppe, mio fidanzato. Tu sai come avvenivano le cosenelle nostre tribù. La sposa veniva promessa molto pre-sto. Era come un patto tra famiglie. Ma essendo così gio-vane la futura sposa continuava a vivere in famiglia in at-tesa della maturità. Allora con grande festa, di notte, sicompiva lo sposalizio e lo sposo accompagnato dai suoiamici veniva con tante luci e canti e gioia a prendere lasua sposa ed a condurla a casa. Da quel momento si eraveramente sposati. Quando l’Angelo mi apparve per an-nunciarmi la maternità, io ero ancora in casa. Ero statapromessa a Giuseppe ma non ero ancora andata ad abi-tare con lui. Bastarono pochi mesi perché tutto divenis-se complicato agli occhi degli uomini. Io non potevo na-scondere la mia maternità e il mio ventre mi denuncia-va. Capii allora cos’era la fede oscura, dolorosa. Come potevo spiegarmi con mia madre? Come potevo discutere col mio fidanzato Giuseppe? Vissi tempi veramente dolorosi e l’unico conforto mi ve-niva nel ripetere: “Tutto è possibile a Dio. Toccava a Luispiegarsi ed io avevo tanta confidenza. Ma ciò non to-glieva la mia sofferenza che in certi momenti mi strazia-va l’anima. Come potevo trovare le parole per dire chequel bimbo che portavo in seno era il figlio dell’Altissi-mo? Intanto non osavo più uscire di casa ed una volta vi-di una vicina guardarmi da sopra il muro del cortile conevidente attenzione puritana. Ci furono dei momentiterribili ed io tremai al pensiero di essere denunziata co-me adultera. Ci voleva così poco. Bastava che Giuseppeandasse alla Sinagoga a spiegare la cosa e non gli sareb-bero mancati gli zelanti che l’avrebbero seguito con lepietre per lapidarmi. Non era la prima volta che a Naza-reth veniva uccisa un’adultera. Ma è vero: “Dio può tut-to”. E si spiegò Lui. Si spiegò con Giuseppe per primoche mi disse di avere avuto un sogno veramente straor-dinario e che non aveva perduto la confidenza in me eche mi avrebbe sposata lo stesso. Che gioia quando melo disse! Ma che paura avevo provato! Che oscurità! Sì, ilfatto mi aveva spiegato che la fede è di quella natura eche dobbiamo abituarci a vivere nell’oscurità.

Tratto da "Beata te, che hai creduto", Fratel Carlo Carretto

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7In primo piano Giovedì 26 marzo 2020

Antonella Zilio

Èsempre più pesanteil bilancio dell’e-mergenza Coronavirus inValle d’Aosta. Si attestanoa 20 i decessi per covid–19:17 uomini e tre donne fra i61 e i 98 anni di cui 19 de-ceduti in ospedale e uno alproprio domicilio. Sono71 i pazienti ricoverati nelreparto dedicato e 20 (14maschi e 6 femmine) quel-li ricoverati in terapia in-tensiva. Le persone positi-ve sono invece 401 mentrequelle con tampone nasofaringeo negativo sono472. Fra i soggetti positivi sicontano una trentina dioperatori sanitari fra me-dici, infermieri e oss. 2604sono le persone in isola-mento. La Valle d'Aosta re-gistra i primi due guaritidall'infezione di coronavi-rus Covid–19. L'esito nega-tivo dei tamponi è stato co-municato nelle ultime oreai diretti interessati. Si trat-ta di due pazienti di circa60 anni.

Situazione in Ospedale

Nel reparto rianimazionesono disponibili 20 posti

estendibili a 25, mentre130 posti sono disponibilinel reparto Covid. L’A-zienda Usl purtroppo hacomunicato che è in corsouna carenza di farmaci cu-rarici e di sedativi e ipnoti-ci, che vengono utilizzatinel reparto di Rianimazio-ne per la sedazione e laventilazione dei pazienti“intubati”. Inoltre, sono invia di esaurimento anchele sostanze reagenti impie-gate dal laboratorio analisicliniche per i test su Covid–19. “Questa situazione digrave difficoltà – spiegaPier Eugenio Nebiolo, di-rettore sanitario Usl – èanaloga a numerose strut-ture sanitarie e ospedalierein tutta Italia. Per fronteg-giare questa criticità abbia-mo attivato tutti i canali diapprovvigionamento a li-vello nazionale e interna-zionale e stiamo valutandoogni possibile soluzione ealternativa. Purtroppo, ri-schiamo di dover affronta-

re anche possibili rallenta-menti nell’attività dellestrutture interessate”. An-che la Valle d’Aosta sta pro-cedendo all’apertura dibandi per trovare medici einfermieri, ma anche perreperire farmaci e materia-le sanitario utile all’emer-genza. I bandi verrannopubblicati nei prossimigiorni. Una fornitura difarmaci ipnotici e sedativi èin arrivo nelle prossimeore.

Un nuovo ospedale da camponel piazzale dellazona F8 di Aostaper anticiparela richiesta di nuovi letti

Venti volontari di Prote-zione civile, coordinatida Maurizio Lanivi, han-no avviato l’allestimento

del nuovo ospedale dacampo, che si trova nelpiazzale antistante lapartenza della funivia diPila, che già nel 2003 haospitato l’ospedale dacampo degli Alpini diBergamo in occasionedell’Adunata nazionale.I lavori prevedono 17tende su una superficiedi 550 metri quadratiche potranno ospitare40/50 pazienti. Il nuovoospedale da campo nonrisponde a un’esigenzaimmediata di posti letto,ma è stato creato in mo-do da prevenire eventua-li problematiche sanita-rie che potranno emer-gere con l’evoluzionedella situazione. Al nuo-vo ospedale da campo, siaggiunge, per esigenzesanitarie, anche la dispo-nibilità dei locali dellaFondazione Ollignan diQuart.

Protocollo per procedimenti funerari

L’emergenza ha creatoproblemi anche nella ge-stione della morgue, a se-guito delle nuove disposi-zioni relative ai riti religio-si. In attesa dell’espleta-mento delle procedurevolte alla conferma dellapositività al coronovirusdei deceduti e delle auto-rizzazioni alla cremazione,come da procedura attiva-ta tra Protezione civile el’Azienda USL, in confor-mità a quanto avviene nelresto del territorio nazio-nale e secondo le direttiveDPCM 8 marzo 2020, le ba-re vengono allocate in unaapposita zona, che è stataindividuata all’internodell’aeroporto CorradoGex di Saint–Christophe.

Controlli e denunceda partedelle Forze di polizia

Ad oggi sono 13mila 647 icontrolli effettuati dall’11marzo su persone ed eser-cizi commerciali da partedi Carabinieri, Guardia diFinanza, Polizia di Stato,Corpo forestale della Valled’Aosta, con il supportodelle Polizie locali e delCorpo di sorveglianza delParco Gran Paradiso. Ledenunce sono state 195 intotale (di cui 5 ad esercizicommerciali), 21 nella so-la giornata del 24 marzo(solo a persone).

Campagna con gli atleti valdostani #Iorestoacasa

I campioni degli sport in-vernali e di altri sport han-no risposto con entusia-smo all’appello della Re-gione e dell’azienda Uslper la creazione di unacampagna di sensibilizza-zione al fine di limitare glispostamenti e per ricorda-re alla popolazione la rego-la comportamentale di ri-manere presso la propriaabitazione #iorestoacasa.L’Ufficio Stampa provve-derà a editare e a diffonde-re sui canali social dell’Am-ministrazione Regionaleuna serie di video che, neiprossimi giorni, interesse-ranno anche personaggidel mondo della monta-gna, della scuola e dellacultura e dell’arte, ma an-che dell’artigianato e dellatradizione, dell’allevamen-to e del mondo rurale.

Ricette mediche.Nuove modalità trasmissione

Cambiano le modalità per

richiedere e ritirare i far-maci in Valle d'Aosta. Dalunedì 23 marzo, il medicopotrà inviare il numerodella ricetta (NRE, Nume-ro della ricetta elettroni-ca) al proprio assistito viae–mail, Sms, Whatsapp, avoce con il telefono o tra-mite il Fascicolo sanitarioelettronico (per chi lo haattivato). Nel caso dell'e–mail, conterrà la ricettaelettronica e il Numero(NRE) per il ritiro dei far-maci in farmacia. Potrà es-serci sia la ricetta completacon il numero NRE, sia uncodice a barre (barcode).Non c'è bisogno di stam-pare la ricetta: l'assistitopotrà farla vedere dal pro-prio smartphone o tabletal farmacista, che rileveràil barcode con un appositolettore oppure inseriràmanualmente il numeroNRE sul proprio compu-ter. Il Numero della ricettapotrà essere inviato anchevia sms (con questa moda-lità il farmacista inseriràmanualmente i dati indi-cati nel messaggio) o what-sapp (con trasmissionedella fotografia del NRE).Via telefono, il medico co-municherà invece a voce ilNRE al proprio assistito. Intutti i casi, è richiesta la tes-sera sanitaria.

Ordinanze

Per la prevenzione e gestio-ne dell’emergenza epide-miologica da Covid–19 inValle d’Aosta, il Presidentedella Regione ha comuni-cato di aver firmato due or-dinanze: la prima in mate-ria di igiene e sanità pubbli-ca mentre la seconda ri-guarda la chiusura dei can-tieri e il contrasto alle for-me di assembramenti dipersone. Il primo provve-dimento, illustrato dall’As-sessore alla Sanità, dispo-ne: la sospensione, con de-correnza immediata, del-l'accesso libero dei pazientiagli ambulatori dei medicidi assistenza primaria, dicontinuità assistenziale edei pediatri di libera scelta;lo svolgimento dell'attivitàmedica ambulatorialeesclusivamente su appun-tamento, per i casi non dif-feribili e, se necessario, conun solo accompagnatore,dopo contatto e triage te-lefonico da parte del medi-co di assistenza primaria, dicontinuità assistenziale edei pediatri di libera scelta;la misurazione della tem-peratura corporea al pa-ziente ed eventualmenteall'accompagnatore, quan-do disponibile, con termo-metro ad infrarossi, primadi entrare in ambulatorio;il divieto, all'interno dellesale di attesa e degli studimedici, della contempora-nea presenza di più pazien-ti; nel caso di accompagna-tori o di compresenza dibreve durata fra pazienti inattesa, è obbligatorio il ri-spetto della distanza di si-curezza interpersonale dialmeno un metro tra i pre-senti; L'effettuazione dellavisita medica ambulatoria-

La situazionein Valle d’Aosta

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Agostino Roffin

Nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 mar-zo 2020 è stato pubblicato il Decreto–

Legge 17 marzo 2020, n. 18 recante: “Misure dipotenziamento del Servizio sanitario nazionale edi sostegno economico per famiglie, lavoratori eimprese connesse all’emergenza epidemiologicada COVID–19”. Il decreto–legge, soprannomi-nato "Cura Italia", è una sorta di "Finanzia-ria–bis" per l'impatto che le misure hanno supraticamente tutti i settori perché contiene normesu sanità, lavoro, liquidità imprese e famiglie, fi-sco. Vediamo le misure di principale interesse perprofessionisti, lavoratori e imprese ricordandoche, trattandosi di decreto–legge, lo stesso dovràessere convertito in legge entro 60 giorni dallasua pubblicazione.

1 - Misure di potenziamento del Serviziosanitario nazionale— Vengono incrementate di 250 milionidi euro le risorse destinate al lavoro straor-dinario del personale del servizio sanita-rio nazionale direttamente impiegato nel-le attività di contrasto alla emergenza epi-demiologica determinata dal diffondersidel COVID–19;— viene previsto il finanziamento dell’au-mento dei posti letto in terapia intensiva enelle unità di pneumologia e malattie in-fettive (anche in deroga ai limiti di spesa)mentre le strutture private devono mette-re a disposizione il personale sanitario inservizio, i locali e le proprie apparecchia-ture (per un costo di 340 milioni);— viene previsto che la Protezione civilepossa disporre la requisizione da soggettipubblici o privati di presidi sanitari e me-dico–chirurgici e di beni mobili necessariper fronteggiare l’emergenza sanitaria. IPrefetti potranno disporre la requisizio-ne di alberghi o altri immobili per ospitar-vi persone in sorveglianza sanitaria (150milioni);— viene data la possibilità, dove non siapossibile reclutare nuovo personale, ditrattenere in servizio il personale del Siste-ma Sanitario Nazionale che avrebbe i re-quisiti per la pensione;— viene previsto che il conseguimentodella laurea magistrale a ciclo unico in Me-dicina e chirurgia, abiliti all’esercizio dellaprofessione di medico chirurgo previogiudizio di idoneità sui risultati relativi allecompetenze dimostrate nel corso del tiro-cinio pratico–valutativo svolto all’internodel corso di studi;— vengono introdotte disposizioni speci-fiche per velocizzare le procedure d’ac-quisto e di pagamento di materiali e stru-mentazioni sanitari;— viene stanziato un fondo per la puliziastraordinaria degli ambienti scolastici euno per la sanificazione degli ambienti diProvince, Città metropolitane e Comuni;— viene previsto, sino al 31 luglio 2020,che l’acquisizione di forniture e servizi daparte delle aziende, agenzie e degli entidel Servizio sanitario nazionale da utilizza-re nelle attività di contrasto alla diffusionedel COVID–19, qualora sia finanziata invia esclusiva tramite donazioni di personefisiche o giuridiche private, avvenga me-diante affidamento diretto, senza previaconsultazione di due o più operatori eco-nomici, per importi non superiori alle so-glie previste dalla vigente normativa sugliappalti; — viene data alle regioni la possibilità diattivare, anche in deroga ai requisiti auto-rizzativi e di accreditamento, aree sanita-rie anche temporanee sia all’interno cheall’esterno di strutture di ricovero, cura,accoglienza e assistenza, pubbliche e pri-vate, o di altri luoghi idonei, per la gestio-ne dell’emergenza COVID–19, sino al ter-mine dello stato di emergenza.— Vengono previsti incentivi e finanzia-menti agevolati per la produzione e la for-nitura di presidi medici e dispositivi di pro-tezione individuale, ai valori di mercatocorrenti al 31 dicembre 2019, in relazionealla inadeguata disponibilità degli stessinel periodo di emergenza COVID–19— Viene stabilito che, le mascherine chi-rurgiche reperibili in commercio siano daconsiderarsi dispositivi di protezione indi-

viduale per i lavoratori che nello svolgi-mento della loro attività sono oggettiva-mente impossibilitati a mantenere la di-stanza interpersonale di un metro— Viene permesso ai lavoratori, fino al ter-mine dello stato di emergenza, l’utilizzo dimascherine filtranti prive del marchio CEe prodotte in deroga alle vigenti norme.— Viene consentito produrre, importaree immettere in commercio mascherinechirurgiche e dispositivi di protezione in-dividuale in deroga alle vigenti disposizio-ni. I produttori e gli importatori delle ma-scherine chirurgiche e dei DPI devono in-viare all’ISS (istituto Superiore della Sa-nità), per le mascherine chirurgiche, eall’INAIL, per i DPI, una autocertificazio-ne e ogni altro elemento utile attestante laloro rispondenza ai requisiti di sicurezzavigenti per la loro validazione. Gli Enti, ISSe INAIL, entro 3 giorni dal ricevimentodella documentazione si pronunciano cir-ca la rispondenza di tali dispositivi alle nor-mative vigenti. In caso di esito negativo do-vrà essere cessata la produzione e la com-mercializzazione dei dispositivi

2 - Sostegno ai lavoratori e alle aziende,con l’obiettivo che nessuno perda il postodi lavoro a causa dell’emergenza— viene estesa all’intero territorio nazio-nale la cassa integrazione in deroga, a tuttii dipendenti, di tutti i settori produttivi;— è riconosciuto un indennizzo di 600 eu-ro, su base mensile, non tassabile, per i la-voratori autonomi e le partite IVA. L’in-dennizzo va a una platea di quasi 5 milionidi persone: professionisti non iscritti agliordini, co.co.co. in gestione separata, arti-giani, commercianti, coltivatori diretti, co-loni e mezzadri, stagionali dei settori delturismo e degli stabilimenti termali, lavo-ratori del settore spettacolo, lavoratoriagricoli;— è prevista l’equiparazione alla malattiadel periodo trascorso in quarantena o inpermanenza domiciliare fiduciaria consorveglianza attiva, per il settore privato(per il pubblico lera già prevista);— a sostegno dei genitori lavoratori, a se-guito della sospensione del servizio scola-stico, è prevista la possibilità di usufruire,per i figli di età non superiore ai 12 anni ocon disabilità in situazione di gravità ac-certata, del congedo parentale per 15giorni aggiuntivi al 50% del trattamentoretributivo. In alternativa, è prevista l’as-segnazione di un bonus per l’acquisto diservizi di baby–sitting nel limite di 600 eu-ro, aumentato a 1.000 per il personale delServizio sanitario nazionale e le Forze del-l’ordine;— è incrementato di ulteriori complessivedodici giornate il numero di giorni di per-messo mensile retribuito coperto da con-tribuzione figurativa di cui all’articolo 33,comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n.104, in caso di handicap grave (valido soloper i mesi di marzo e aprile);— viene prorogato al 1° giugno 2020 il ter-mine di presentazione delle domande didisoccupazione nel settore agricolo.

— Vengono sospesi i termini relativi ai ver-samenti dei contributi previdenziali e assi-stenziali e dei premi per l'assicurazioneobbligatoria dovuti dai datori di lavoro do-mestico in scadenza nel periodo dal 23febbraio 2020 al 31 maggio 2020. Tali ver-samenti dovranno essere effettuati entro il10 giugno 2020;— Vengono sospesi, per due mesi, gli ob-blighi inerenti alla fruizione del reddito dicittadinanza;— È riconosciuto come infortunio sul la-voro l’infezione da coronavirus contrattain occasione di lavoro. L’INAIL assicura latutela dell’infortunato anche per il perio-do di quarantena o di permanenza domi-ciliare fiduciaria dell’infortunato con laconseguente astensione dal lavoro— misure in favore del settore agricolo edella pesca, come la possibilità di aumen-tare dal 50 al 70% la percentuale degli an-ticipi spettanti alle imprese che hanno di-ritto di accedere ai contributi PAC.

3 - Sostegno alla liquidità delle famiglie edelle impreseIl decreto prevede numerosi interventi fi-nalizzati ad evitare a imprese e nuclei fami-liari la carenza di liquidità, anche attraver-so la collaborazione con il sistema banca-rio. Di seguito i principali.— Una moratoria dei finanziamenti a mi-cro, piccole e medie imprese (che riguar-da mutui, leasing, aperture di credito e fi-nanziamenti a breve in scadenza);— potenziamento del fondo centrale digaranzia per le piccole e medie imprese,anche per la rinegoziazione dei prestitiesistenti. — rafforzamento dei Confidi per le mi-croimprese, attraverso misure di semplifi-cazione;— estensione ai lavoratori autonomi esemplificazione dell’utilizzo del fondoper mutui prima casa;— misure per l’incremento dell’inden-nità dei collaboratori sportivi;— norme sul rimborso dei contratti di sog-giorno e sulla risoluzione dei contratti diacquisto di biglietti per spettacoli, musei ealtri luoghi della cultura, con la previsionedel diritto al rimborso per le prestazioninon fruite sotto forma di voucher di pariimporto al titolo di acquisto, da utilizzareentro un anno dall’emissione;— l’istituzione di un fondo emergenzespettacolo, cinema e audiovisivo e ulterio-ri disposizioni urgenti per sostenere il set-tore della cultura;

4 - Misure in campo fiscale, allo scopo dievitare che obbligazioni e adempimentiaggravino i problemi di liquidità— Sospensione, senza limiti di fatturato,per i settori più colpiti, dei versamenti del-le ritenute, dei contributi previdenziali eassistenziali e dei premi per l’assicurazio-ne obbligatoria per i mesi di marzo e apri-le, insieme al versamento Iva di marzo. Isettori interessati sono: turistico–alber-ghiero, termale, trasporti passeggeri, risto-razione e bar, cultura (cinema, teatri),

sport, istruzione, parchi divertimento,eventi (fiere/convegni), sale giochi e cen-tri scommesse;— sospensione dei termini degli adempi-menti e dei versamenti fiscali e contributi-vi per contribuenti con fatturato fino a 2milioni di euro (versamenti IVA, ritenutee contributi di marzo);— disapplicazione della ritenuta d’accon-to per professionisti senza dipendenti,con ricavi o compensi non superiori a eu-ro 400.000 nel periodo di imposta prece-dente, sulle fatture di marzo e aprile;— sospensione sino al 31 maggio 2020 deitermini relativi alle attività di liquidazione,di controllo, di accertamento, di riscossio-ne e di contenzioso, da parte degli ufficidell’Agenzia delle entrate;— sospensione dei termini per la riscossio-ne di cartelle esattoriali, per saldo e stral-cio e per rottamazione–ter, sospensionedell’invio nuove cartelle e sospensione de-gli atti esecutivi;— premi ai lavoratori: ai lavoratori conreddito annuo lordo fino a 40.000 euroche nel mese di marzo svolgono la propriaprestazione sul luogo di lavoro (non insmart working) viene riconosciuto un pre-mio di 100 euro, non tassabile (in propor-zione ai giorni lavorati);— l’introduzione di incentivi e contributiper la sanificazione e sicurezza sul lavoro:per le imprese vengono introdotti incenti-vi per gli interventi di sanificazione e di au-mento della sicurezza sul lavoro, attraver-so la concessione di un credito d’ imposta,nonché contributi attraverso la costituzio-ne di un fondo INAIL; analoghi contribu-ti sono previsti anche per gli enti locali at-traverso uno specifico fondo;— donazioni COVID–19: la deducibilitàdelle donazioni effettuate dalle imprese aisensi dell’articolo 27 L. 133/99 viene este-sa; inoltra viene introdotta una detrazioneper le donazioni delle persone fisiche finoa un beneficio massimo di 30.000 euro;— affitti commerciali – a negozi e botte-ghe viene riconosciuto un credito d’impo-sta pari al 60% del canone di locazione delmese di marzo;— la sospensione fino al 31 maggio 2020dei versamenti dei canoni di locazione econcessori relativi all’affidamento di im-pianti sportivi pubblici dello Stato e deglienti territoriali per le associazioni e societàsportive, professionistiche e dilettantisti-che, che operano sull’intero territorio na-zionale;— misure straordinarie urgenti a soste-gno della filiera della stampa.

Oltre questi 4 punti Il decreto prevedeinoltre ulteriori misure, tra le quali:— il rinvio d’ufficio a data successiva al 15aprile delle udienze calendarizzate dal 9marzo al 15 aprile per i procedimenti civilie penali pendenti presso tutti gli uffici giu-diziari e la sospensione, nello stesso perio-do, del decorso dei termini per il compi-mento di qualsiasi atto dei procedimenticivili, penali e amministrativi, salvo specifi-che eccezioni;— misure straordinarie in materia di lavo-ro agile e di esenzione dal servizio e di pro-cedure concorsuali, con la previsione che,fino alla data di cessazione dello stato diemergenza epidemiologica, il lavoro agileè la modalità ordinaria di svolgimento del-la prestazione lavorativa nelle pubblicheamministrazioni;— misure per assicurare il recupero delleeccedenze alimentari e favorirne la distri-buzione gratuita agli indigenti;— la proroga al 31 agosto della validità deidocumenti di riconoscimento scaduti o inscadenza successivamente alla data di en-trata in vigore del decreto;— rinvio al 30 giugno di scadenze adempi-menti relativi a comunicazioni sui rifiuti;— misure per la continuità dell’attività for-mativa e a sostegno delle università delleistituzioni di alta formazione artistica mu-sicale e coreutica e degli enti di ricerca;— contributi per le piattaforme per la di-dattica a distanza;— misure per favorire la continuità occu-pazionale per i docenti supplenti brevi esaltuari.

Analizziamo il Decreto«Cura Italia» nel dettaglio

8 Giovedì 26 marzo 2020 In primo piano

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9In primo piano Giovedì 26 marzo 2020

le da parte del medico di assisten-za primaria, di continuità assi-stenziale e dai pediatri di liberascelta protetti con idonei DPI an-che a pazienti asintomatici; di ri-servare la ricettazione negli studimedici ai soli casi in cui non siapossibile utilizzare il sistema del-la dematerializzazione della ri-cetta; l'abolizione della GuardiaInterdivisionale Medica; l'istitu-zione di una Guardia Interdivi-sionale Ospedaliera unica, ga-rantita dal personale dirigentemedico afferente al Dipartimen-to delle specialità chirurgiche; ilprecetto di tutto il personale diri-gente medico afferente al Dipar-timento delle specialità chirurgi-che. La seconda ordinanza di-spone la chiusura dei cantieri,con l’avvertenza che la prosecu-zione dell’attività negli stessi av-venga limitatamente al tempostrettamente necessario per leoperazioni legate alla chiusura.Sono esclusi dal campo di appli-cazione, i cantieri impegnati nel-la realizzazione di opere necessa-rie ad assicurare la fornitura diservizi pubblici essenziali alla po-polazione, ovvero al ripristino distrutture o alla sanificazione diimpianti a seguito di eventi omalfunzionamenti. La chiusuraal pubblico di parchi e giardinipubblici, al fine di evitare assem-bramenti di persone. L’uso dellabicicletta e lo spostamento a pie-di sono consentiti esclusivamen-te per le motivazioni ammesseper gli spostamenti delle personefisiche, ossia ragioni di lavoro, disalute o di altre necessità prima-rie. L’attività motoria per ragionidi salute o l’uscita con l’animaleda compagnia per le sue esigen-ze fisiologiche sono ammesse so-lo in prossimità della propria abi-tazione. A seguito delle disposi-zioni previste dal decreto–legge17 marzo 2020, n. 18, il Presiden-te della Regione ha reso noto chel’Amministrazione regionale haintrodotto ulteriori misurestraordinarie in materia di lavoroagile, riduzione dell’orario di la-voro e di sostegno ai lavoratori di-pendenti, che vanno a integrarele direttive in precedenza impar-tite. Fino alla cessazione dello sta-to di emergenza epidemiologicada COVID–19, per il compartopubblico regionale, il lavoro agi-le costituisce la modalità ordina-ria di svolgimento della presta-zione lavorativa. Per quanto con-cerne l’attività indifferibile cherichiede invece la presenza deldipendente nella sede lavorativa,questa dovrà essere assicurata,per quanto possibile, da una ro-tazione del personale, nel rispet-to delle disposizioni in vigore.

La scuola

Per quanto riguarda la scuolavaldostana, l’Assessora all’Istru-zione Chantal Certan ha confer-mato che, dal 5 marzo, giornodella sospensione delle attivitàdidattiche, non avvengono piùcontatti diretti tra studenti e in-segnanti. L’autorità sanitaria re-gionale ritiene quindi che, daoggi, eventuali esiti di tamponipositivi siano indipendenti daigruppi classe. L’Assessora ha co-municato che, ad oggi, in Valled’Aosta, su 210 plessi (per un to-tale complessivo di circa 17.000studenti e 2500 insegnanti,) so-no state interessate da misure perla gestione dell’emergenza epi-demiologica da Covid–19, 2scuole dell’infanzia, 2 scuole pri-

marie e 2 scuole secondarie di IIgrado. L’Assessora ha nuova-mente invitato le famiglie a noncreare occasioni di incontro, tan-to meno per lo scambio di com-piti. In merito alla sanificazionedelle strutture scolastiche, l’As-sessora ha specificato che sonostate messe in atto due modalità:la sanificazione e l’igienizzazionecome da disposizioni del Ministe-ro della Salute per i plessi in cui viè stata conoscenza di tamponepositivo; le pulizie straordinarieper tutti gli altri edifici con i pro-dotti adeguati e consigliati sem-pre dal Ministero della salute.Per quanto riguarda la didatticaa distanza (DAD), dal 16 marzo,le attività su “WebEcole app” regi-strano un totale di 18.811 utentiattivi, 1.528 utenti in più rispettol’inizio dell’emergenza. Per

quanto concerne l’Universitàdella Valle d’Aosta, l’Assessora haconfermato che al momento ri-sultano 99 gli studenti in moda-lità studio all'estero, tutti in con-tatto con l'Università e che stan-no valutando la possibilità dirientrare in Italia.

Incontro dei responsabilidelle microcomunità

È stata decisa l’attuazione di mi-sure di controllo più stringenticon misurazione della tempera-tura a tutte le persone che acce-dono alle strutture. Il personalesanitario provvederà quindi a for-mare gli operatori socio–sanitariin merito alle nuove regole, aicomportamenti corretti da tene-re in caso di ospiti in isolamento,alle procedure per evitare la tra-smissione del COVID–19, all’uti-lizzo dei dispositivi di protezione(mascherine, camici monouso,occhiali di protezione) e alle nor-me di comportamento per gliospiti e per i visitatori. Inoltre,tutte le microcomunità dovran-no individuare degli spazi per l’i-solamento di pazienti COVID–19 o sospetti tali. L’ammissionedi nuovi ospiti sarà consentita so-lo previo tampone con risultatonegativo. Il Gruppo di coordina-mento ha poi confermato la pre-disposizione di un piano di testper tutti gli ospiti e per tutto ilpersonale delle microcomunitàdel territorio valdostano.

Chiarimenti in merito all’Ordinanza

Il Soggetto attuatore per il coor-

dinamento delle attività in Valled’Aosta impegnate nella gestio-ne dell’Emergenza Covid–19,Pio Porretta, ha diramato unanota inviata a tutti i comuni dellaValle d’Aosta contenente alcunichiarimenti in merito all’ordi-nanza n. 116 del 19 marzo 2020del Presidente della Regione. Afronte della crescente diffusionedell’emergenza sanitaria che haormai coinvolto quasi tutti i co-muni valdostani, il Soggetto at-tuatore ha ricordato che, con lasuddetta ordinanza, è stata di-sposta la chiusura dei cantieri alfine di limitare ancor più gli spo-stamenti e contenere gli assem-bramenti. Nella nota Porretta haprecisato che dal campo di appli-cazione dell’ordinanza sonoesclusi: i cantieri impegnati nellarealizzazione di opere necessa-

rie ad assicurare la fornitura diservizi pubblici essenziali alla po-polazione, quali la fornitura dienergia elettrica, di acqua pota-bile, di gas o di altri combustibili;i cantieri necessari al ripristinodi strutture a seguito di eventi omalfunzionamenti o la Messa insicurezza di strutture ed abitati.Rientrano in tali casistiche, lamanutenzione della rete viaria,la riparazione degli acquedotti,delle fognature e degli impiantidi depurazione, le attività di di-sgaggio conseguenti a frane,smottamenti, valanghe, cadutamassi; i cantieri impegnati nellasanificazione di locali o impian-ti, quali attività di sanificazionedi uffici o di attrezzature, al finedella tutela della salute pubblica;i lavori di Messa in sicurezza al-l’interno dei cantieri, quali atti-vità di Messa in sicurezza di unoscavo, di una copertura in corsodi rifacimento o di una demoli-zione in corso, in vista della chiu-sura del cantiere. Ha inoltre pre-cisato che è ammessa invece laprosecuzione delle attività dicantiere di per sé vietate, limita-tamente al tempo strettamentenecessario alla chiusura dellestesse, quali il ricovero di mezzi odi materiali e lo smontaggio diattrezzature. Ha ricordato che,nei cantieri aperti, devono sem-pre essere rispettate le misure diprotezione previste dalla norma-tiva a tutela dei lavoratori dal pe-ricolo di contagio.Per quanto riguarda i cantieriagricoli, Porretta ha precisatoche sono da considerarsi cantie-ri agricoli, quindi soggiacenti al-le restrizioni indicate, solo quel-le attività che dispongono di tito-

lo abilitativo temporaneo (qualeSCIA o altro titolo). Per le altreattività agricole, che non sono daconsiderarsi cantieri tempora-nei ma attività ordinarie, vale ladisciplina generale di cui all’art.1 punto 4) del DPCM 11 marzo2020 che consente, nel rispettodelle norme igienico–sanitarie,l’attività del settore agricolo,zootecnico di trasformazioneagro–alimentare comprese le fi-liere che ne forniscono beni eservizi. Tale disposizione valeesclusivamente per le attivitàsvolte da imprese agricole, permezzo dei loro titolari, familiari,coadiuvanti e dipendenti. Taledisposizione non vale invece perchi dall’attività agricola non traereddito, ma svolge attività agrico-la per l’autoconsumo.Questi ul-timi dovranno dunque osserva-

re le disposizioni generali pertutta la popolazione e restarepresso la propria abitazione, fat-te salve quelle attività, quali i trat-tamenti fitosanitari, che, su indi-cazione delle autorità compe-tenti, sono resi obbligatori perprevenire problematiche di or-dine generale.

Aosta: chiusura centri conferimentorifiuti e cimiteri

Il sindaco di Aosta con una ordi-nanza ha decretato: la chiusuraal pubblico dei Centri comunalidi conferimento siti, rispettiva-mente, in via Caduti del Lavoro,11 e in località Montfleury, fattesalve esigenze indifferibili e ur-genti da comunicare al NumeroVerde della società Quendoz800.778.797; la chiusura al pub-blico del Cimitero comunale perle visite ai defunti; la chiusura alpubblico di tutti i cimiteri dellefrazioni comunali e dell'anticocimitero di Sant’Orso.

Chiuso il Centro Donnecontro la Violenza

A seguito del decreto per argi-nare la diffusione del Coronavi-rus, il Centro Donne contro laViolenza di Aosta, in accordocon la Regione Autonoma Valled’Aosta Assessorato Sanità, Salu-te e Politiche Sociali, comunicala chiusura della sede di Via To-rino 18 e la sospensione di ogniattività all’interno dei locali.Non è pertanto attivo neanche ilnumero di telefono 0165238750. Il lavoro del Centro,

però, non si ferma, soprattuttoin un momento in cui la reclu-sione in casa può generare edamplificare i problemi di violen-za all’interno delle mura dome-stiche. Resta quindi attivo il ser-vizio di accoglienza e ascolto perle donne in difficoltà raggiungi-bile telefonando o mandandoun msg su Whatsapp al numerodi cellulare 344 0789888 tutti igiorni dalle ore 8 alle ore20.Verrà valutata, solo per situa-zioni specifiche con carattere diurgenza ed emergenza, la possi-bilità di attivare i colloqui singo-li, nel rispetto delle disposizioniorganizzative e delle norme igie-niche previste dai DPCM. È pos-sibile eventualmente anchemandare una mail [email protected]. È sempre at-tivo 24 ore su 24 anche il nume-ro telefonico 1522 – NUMEROVERDE NAZIONALE ANTI–VIOLENZA E STALKING.

Pontey zona rossa

In relazione a una incidenzamaggiore di casi positivi al co-ronavirus, soprattutto nella po-polazione anziana, il presiden-te della Regione Valle d'AostaRenzo Testolin ha disposto,con ordinanza, il “divieto di al-lontanamento dal comune diPontey "da parte di tutti gli indi-vidui presenti sul territorio. Ilprovvedimento stabilisce, dallamezzanotte di domenica 22marzo, il divieto di accesso,consentendo il rientro al domi-cilio o alla residenza per chi almomento dell'entrata in vigoredell'ordinanza si trovi fuori dalterritorio comunale. L'accessoall'area è consentito attraversoun unico varco, pedonale e au-tomobilistico, che sarà apposi-tamente presidiato dalle forzedell'ordine. Il Comune di Pon-tey ha provveduto a comunica-re, attraverso una nota recapi-tata a domicilio a 360 famiglie,per raggiungere così tutti gli800 abitanti presenti sul territo-rio, le indicazioni e le informa-zioni in merito al servizio diconsegna e di fornitura di ge-neri alimentari, così come all’u-tilizzo degli appositi servizi.L’Amministrazione comunale,in collaborazione con i volonta-ri della Croce Rossa, ha attivatouna procedura per garantire laconsegna di derrate alimentari,farmaci e altri generi di neces-sità alla popolazione.

Restate a casa

Il Presidente della Regione hainvitato nuovamente tutti i val-dostani al rispetto delle regole,restando a casa. Infine, si ricordache i numeri telefonici per l’e-mergenza COVID–19 sono:• il numero verde 800 122 121,riservato solo ai residenti in Valled’Aosta e risponde a tutti i quesi-ti NON SANITARI;• 112 per l’emergenza sanita-

ria;• 1500, il numero di pubblica

utilità;• 0165–544508 per il Servizio diascolto e supporto psicologico(dal lunedì al venerdì dalle ore 9alle 12 e dalle ore 14 alle 17). Siprecisa che coloro che rientranodall’estero devono, in ogni caso,contattare il Dipartimento diPrevenzione dell’Azienda USLdella Valle d’Aosta ai numeri0165–774611 o 0165–774612,oppure via mail all’indirizzo [email protected]

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10 Giovedì 26 marzo 2020 In primo piano

Nella sessione straor-dinaria e urgente,

convocata lunedì 23 marzoil Consiglio Valle ha appro-vato all'unanimità la pro-posta di legge, presentatadai Consiglieri regionaliPierluigi Marquis, Jean Ba-rocco, Jean Claude Daudrye Erik Lavevaz, relativa alleprime misure regionali ur-genti di sostegno per fami-glie, lavoratori e impreseconnesse all'emergenzaepidemiologica da CO-VID–19. Come previsto daldecreto del Presidente delConsiglio n. 12 del 19 mar-zo, l'adunanza si è svoltacon la partecipazione deiConsiglieri in modalità te-lematica, mediante colle-gamento in videoconfe-renza e con presenza. Levotazioni sono state effet-tuate per appello nomina-le. Il Presidente della se-conda Commissione, rela-tore del provvedimento,ha illustrato anche i 5emendamenti depositatiin Aula, tutti accolti: è statostralciato l'articolo riguar-dante l'anticipazione deltrattamento di integrazio-ne salariale in quanto supe-rato dal decreto "Cura Ita-lia"; è stato inserito un arti-colo (4bis) che, per poten-ziare la didattica a distanza,autorizza le scuole ad ac-quistare e a mettere a di-sposizione in comodatod'uso degli studenti meno

abbienti dispositivi digitaliindividuali (impegnando250 mila euro); i criteri perla concessione delle garan-zie presso i Confidi e perl'erogazione dei contributiper le abitazioni in locazio-ne sono definiti dalla Giun-

ta previo parere della Com-missione consiliare com-petente; per il 2020, il ter-mine per il pagamento del-la tassa di concessione re-gionale per l'esercizio ve-natorio è prorogato al 31maggio 2020. Il Presidente

Marquis, nel ringraziare iConsiglieri per il lavorosvolto con grande spiritocostruttivo, adeguato aitempi di questa emergen-za, ha evidenziato che que-sto clima politico va raffor-zato anche in vista delle

prossime misure che do-vranno impegnare ulterio-ri risorse, superando ogniforma di individualismo afavore della comunità val-dostana. Con il testo ap-provato in Aula lo stanzia-mento previsto è di 3 milio-ni 950 mila euro.Oltre alle disposizioni in-trodotte con gli emenda-menti, le misure urgentiprevedono la sospensioneper un anno del pagamen-to delle rate dei mutui age-volati, per un ammontarepotenziale di circa 48 mi-lioni di euro, previsti da al-cune leggi regionali, suistanza dei beneficiari. Alfine di sostenere il rilanciodel sistema produttivo re-gionale, è prevista la costi-tuzione di un fondo rischiregionale presso i Consorzidi garanzia fidi, per la dura-ta di quarantotto mesi, chegarantisca la concessione

di garanzie fideiussorie afavore dell’accesso alla li-quidità (per circa 15–20milioni di euro) a piccole emedie imprese e ai liberiprofessionisti. Altre dispo-sizioni riguardano lo sbloc-co del contributo affitti el’autorizzazione alla Giun-ta regionale, sentita laCommissione competen-te, ad approvare, con pro-pria deliberazione, i criterie le modalità, anche proce-dimentali, per la conces-sione e l’erogazione deicontributi.Il testo prevede, infine, ilrinvio delle elezioni comu-nali a una domenica com-presa tra il 15 settembre e il1° novembre 2020, in con-siderazione del fatto chenon sussistono le condizio-ni di sicurezza, sotto il pro-filo del rischio sanitario,per il loro svolgimento nelprimo semestre dell’anno.

Consiglio regionale - Per fronteggiare gli effetti negativi da COVID–19

Approvate prime misure di sostegno per famiglie,

lavoratori e imprese

Punto di Fuga *Scrivete al Corriere della Valle, Via Xavier de Maistre, 23 - 11100 Aosta

e-mail: [email protected]

Riceviamo e pubblichiamo:l’intervento del Gruppo Partite IVAIl Consiglio Valle si è riunitoquesta mattina è ha approvatodelle disposizioni per comincia-re a operare nel tentativo ditamponare una situazione chedi giorno in giorno sta sfuggen-do di mano dal punto di vistaeconomico.Non entro nel merito delle con-dizioni di emergenza sanitaria,ritengo però che le disposizionidi chiusura delle attività e delRESTARE A CASA sia necessa-rio e forse l'unico modo che ab-biamo per contenere questamalattia che uccide i cittadini.

Non posso fare a meno di valu-tare invece l'approccio econo-mico a questa calamità che hacolpito il nostro mondo.

Innanzitutto, che cosa è una partita IVAImmaginando l'amministrazio-ne come una macchina, la parti-ta iva è un qualunque cittadinoche recandosi presso la cameradi commercio e chiedendo diaprire una attività imprendito-riale, decide di scendere da talemacchina e di cominciare aspingerla. La somma della spin-ta di ogni partita iva si chiamaProdotto interno Lordo, cheviene tassato in varie forme econsegnato nelle mani di chiquella macchina la guida, l'am-ministrazione. L'amministra-zione riceve questi fondi e deci-de come utilizzarli, molti di que-sti fondi servono a pagare sti-pendi del suo apparato interno(dal medico all'infermiere, dalpoliziotto al dirigente della par-tecipata, dal dipendente regio-nale al dipendente comunale,

dal politico all'usciere...)Questa macchina negli ultimitrenta anni è diventata semprepiù grande e la crisi economicache ha interessato il mondo in-tero dal 2008 ha reso la spintadelle imprese sempre più pe-sante. Per fare fronte a questosforzo, l'imprenditore deve tro-vare soluzioni che molto spessosi traducono in un indebita-mento personale e un rischio diimpresa maggiore.Questo discorso vale per tutte lepartite iva, indipendentementeche facciano parte di confedera-zioni come Confcommercio,Confindustria, Confartigianatoo meno, tutte.L'arresto del sistema produttivoNel momento stesso in cui, peresigenze sanitarie ASSOLUTE,si chiede al paese di fermarsi, leimprese sono di fronte a dueproblematiche importanti.La prima è immediata e concer-ne la liquidità di sopravvivenzadella partita iva e della famigliache sfama.Immaginate il gestore di un baro di un ristorante che, senza al-cun introito dovrà comunquefar fronte alle spese vive. Mentreil dipendente della macchinaamministrativa riceverà lo sti-pendio o parte di esso il 27 delmese, 5 milioni e mezzo di parti-te iva in italia, di cui 11'000 soloin valle d'Aosta non avrannoNESSUN INTROITO.IL 27 del mese successivo saran-no i dipendenti delle attività im-prenditoriali, sottoposti a inevi-tabili licenziamenti, a subire lastessa sorte.L'importo necessario a farefronte a questa prima fase, perla sola valle d'Aosta è di 85 milio-ni di Euro, necessari non solo adaiutare le imprese a rimanere in

piedi, e quindi continuare aspingere, ma anche a non finiresegnalati in CRIF o abbattere ilproprio Rating.Senza questi fondi, la condizio-ne successiva sarà che pochissi-mi o addirittura nessuno spin-gerà piu quella macchina, e chiè sopra vedrà cancellati i privile-gi e sicurezze che ha sempre da-to per scontato.La seconda problematica perl'imprenditore riguarda l'e-ventuale ripartenza: spingereuna macchina a fatica, ma inmovimento, necessita di unosforzo; fare ripartire una mac-china ferma necessita uno sfor-zo maggiore.Per questo è necessario che lePartite IVA non arrivino a quelmomento indebitate ulterior-mente da finanziamenti chehanno dovuto sottoscrivere perpassare la prima fase.

Il consiglio regionale del 23 Marzo 2020Questa mattina il consiglio re-gionale della valle d'Aosta hacercato di intervenire con unprimo approccio. Un approcciotroppo timido per la situazioneche stiamo vivendo. Abbiamo bisogno, per la so-pravvivenza di tutti i valdosta-ni, di un intervento più deci-so, più concreto.Un po' come i finanziamenti alCasinò, dove qualcuno si pren-de la responsabilità di aiutarel'intera valle d'Aosta e ci mette lafaccia e il coraggio.Abbiamo bisogno che qualcu-no scenda da quella macchinae ci aiuti a spingere, anche ri-nunciando a parte del pro-prio stipendio.Abbiamo bisogno che, comeavete deciso quali erano le atti-

vità da fermare perché non ne-cessarie, allo stesso modo deci-diate. all'interno dell'ammini-strazione pubblica, quali sono isettori non indispensabili a cuiridurre stipendi, compensi, in-dennità di bilinguismo e im-mettere il tutto in un fondoperduto a favore delle impreseferme.Avete sospeso i mutui, è vero,ma li avete sospesi anche a chiforse non aveva necessità.Avete previsto un accordo conconfidi, quanti iscritti ha Confi-di? e Valfidi perche no?Forse non si è capito il proble-ma, le imprese stavano agoniz-zando prima del coronavirus estanno morendo adesso. Nessuna partita Iva equivale anessun reddito, per nessuno.Non ci interessa se in ConsiglioRegionale della Valle d'Aosta so-no in 18 contro 17 o in 35 con-tro 0, le misure necessarie DE-VONO ESSERE MESSE INCAMPO AL PIU' PRESTO.

Le richieste che facciamo al consiglio regionale sono le seguenti:

–La sospensione immediata eper 180 giorni dalla cessazionedelle misure di contenimentodel Coronavirus:– delle imposte dirette, indiret-te, tributi addizionali regionali ecomunali, ritenute sul lavoro di-pendente ed autonomo,– contributi autonomi e dipen-denti, Iva, gestione separata ecasse nazionali professionali,nonché il pagamento dei cosid-detti avvisi bonari;– Sospensione della trasmissio-ne degli adempimenti fiscali;– La sospensione degli ac-conti 2020;

– Sospensione pagamento Imuper gli immobili destinati alle at-tività produttive;– Il rinvio del deposito bilancioanno 2019;– La sospensione della riscossio-ne per i carichi affidati all’Agen-zia delle Entrate riscossione;– La sospensione delle rate rela-tive ad ogni tipo di rateizzazioneivi comprese le rottamazioni;– La sospensione temporaneadella riscossione del diritto ca-merale e delle altre imposte dicompetenza della Camera diCommercio;– La disapplicazione di ognimeccanismo accertativo auto-matico (modelli Isa/Reddito-metro) per l’anno di impo-sta2020;– Sospensione dei termini pergli atti di carattere civile, ammi-nistrativo e tributario;– Sospensione di tutte le proce-dure concorsuali ed esecutive;– Sospensione procedura se-gnalazione sofferenze bancariee finanziarie (p.e. CAI, CRIF);

InoltreTenendo presente la devastantesituazione economica che stacolpendo la quasi totalità dellaparte produttiva della regione enella fattispecie tutti i possessoridi una Partita IVA,Chiediamola creazione immediata di unfondo perduto a sostegno dellespese vive che tali attività do-vranno comunque sostenerenonostante l'interruzione im-posta per motivi sanitari dalleautorità vigenti. Tale fondo nonpotrà essere inferiore ai 85 mi-lioni di Euro.

Gruppo Regionale ufficiale della valle d'Aosta

PARTITE IVA insieme per Cambiare

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11Economia e Lavoro Giovedì 26 marzo 2020

Proponiamo questasettimana l’intervi-

sta a Nicola Rosset, Presi-dente della ChambreValdôtaine.

Presidente sotto la regiadella Chambre si è creatoun tavolo per dialogarecon la Regione...Credo che mai come inquesto momento sia statonecessario unire e lavorareassieme. Tutti i compartidel mondo economico sisono uniti per poter dareun aiuto all’amministra-zione regionale affinché sipotesse confrontare conun fronte unico, anche seè chiaro che ci sono rap-presentazioni dei proble-mi differenti.

Come avete lavorato equali sono state le prime ri-chieste...I problemi mutano di gior-no in giorno. Noi abbiamoperciò fatto subito un pri-mo sondaggio con le asso-ciazioni di categoria percapire le prime necessitàdi tipo economico ovvia-mente in stretto contattocon i Confidi e con la Fi-naosta. Il primo problemada affrontare era dare li-quidità alle aziende e nonsi poteva fare nella manie-ra tradizionale. Noi do-vremmo dare della liqui-dità affinché per qualchemese, spero non troppi,non si debba pensare a re-

stituire questo denaro maall’emergenza sanitaria.Le imprese poi hanno fat-to emergere con tempisti-che diverse quanto fosseimportante l’estensionedegli ammortizzatori so-ciali alle piccole imprese.

C'è l'emergenza sanitariae pure quella economica. L'amministrazione regio-nale come sta affrontandol’emergenza economica?Ci tengo a precisare cheanche per il settore econo-mico la prima emergenzaè quella sanitaria. Nonpossiamo non compren-dere che prima di tutto vamesso a posto l’aspetto sa-nitario e poi si potrà af-frontare anche quelle eco-nomica. Va sottolineatoche oggi (data dell’intervi-sta ndr) siamo al 20 marzoe allora non sentivamo ilproblema come lo avver-tiamo oggi. Abbiamo pro-babilmente tutti insiemesottovalutato partendodalle categorie economi-che questo problema che

oggi ci cade addosso pe-santemente. Credo che ilGoverno regionale debbaavere da noi gli strumentiper poter capire comemuoversi. È però anche ve-ro che il governo regiona-le si confronta con una si-tuazione che si delinea inmodo differente. È perciòfondamentale avere chia-ro che ciò che ci troviamodi fronte sarà una marato-na non una corsa.

L'azione del Governo ita-liano le pare sufficiente-mente efficace?Tutti abbiamo visto unaconfusione sul fronte dellacomunicazione. Prima l’e-pidemia sembrava grave,poi si è attenuata e poi si èdi nuovo accentuata. Sonostate fatte circolare docu-menti e bozze di decretiprima del tempo attraver-so internet con tutto quel-lo che ne è seguito. Io cre-do che il Governo deveavere la forza, la lucidità difarci capire che si va in unadirezione, prima sanitaria

e poi economica, di salva-guardia del Paese. È anchevero che però ogni giornocambia la prospettiva enon ci siamo mai trovati difronte ad un simile evento.

L'impressione è che l'e-mergenza avrà vari step al-l'interno dei quali si dovràcapire cosa cambia o puòcambiare per i settori pro-duttivi?La priorità è sanitaria. Percui dobbiamo seguire tut-to ciò che ci viene dettodalla Protezione civile edall’Istituto Superiore diSanità. Sotto il profilo eco-nomico occorre seguire ilmetodo sanitario. E cioèprima di tutto far sì che leimprese che prima di que-sta crisi non erano in diffi-coltà, o per lo meno aveva-no difficoltà di tipo ordina-rio, rimangano fuori dalcontagio economico. Inmodo che queste quandosarà tutto finito possano ri-partire subito.

I comparti viaggiano a ve-locità differenti...Turismo e commerciohanno avuto una ricadutaimmediata. Altre che noipensavamo che sarebbe-ro state colpite lo sonostate ma molto più veloce-mente di quanto aveva-mo ipotizzato. Il turismoha pagato duramente inquanto è stato colpito co-me un aereo nel momen-to del decollo. Però poi cisono state aziende chiuseper via di un contagio.Giustamente lo ribadisco.Però abbiamo capito chenon verrà risparmiatonessuno. Con l’aggravan-te che il nostro compartoeconomico è fatto di pic-colissime aziende.

L'Europa si è presentatamolto scomposta....Credo che al di là dellesimpatie che si possonoavere per l’Europa è chia-ro che l’Unione europea siè mossa male. Per una vol-ta abbiamo percepito ilproblema prima degli altristati che all’inizio ci hannoquasi snobbato, mentreoggi stanno facendo quel-lo che abbiamo fatto noi,magari anche loro arrivan-do in ritardo. L’Europa de-ve cambiare atteggiamen-to. Un nemico come quel-lo che stiamo affrontandoci ha dimostrato che difronte ad una Europa uni-ta le frontiere sono sempli-cemente delle cicatrici del-la storia.

Quale road map si può di-segnare ora?È una situazione nuova.Fondamentale è affronta-re questa pandemia attra-verso gli strumenti che cisono consentiti dal punto

di vista sanitario e far cre-scere la solidarietà fra noie fra le aziende che perme è necessaria. Una pun-tualizzazione. Evitare il

contagio economico del-le aziende che andavanobene significa comunquenon lasciare indietro nes-suno. Occorre farsi ritro-vare pronti ad una ripar-tenza. Quello che sta acca-dendo cambierà tutto ilnostro modo di vivere percui ci potrebbe anche es-sere la riscoperta di luo-ghi puri, sani, belli e lamontagna potrebbe di-ventare un valore aggiun-to importante tale da per-metterci una ripartenzaveloce.

Camera di Commercio - Intervista al Presidente Nicola Rosset

Non bisogna lasciareindietro nessuno

In qualità di operatori del compartotessile da più di 15 anni, Ideart Sign

Solutions non poteva esimersi dal metter-si in prima linea per contribuire in manie-ra fattiva in questa emergenza. StefanoFontanelle, titolare dell’azienda ha accol-to immediatamente la sfida di cimentarsiin questa produzione: «Devo ammettereche nei primi giorni in cui mi sono trova-to a dover equipaggiare l’azienda per farfronte ai DPCM emanati, avendo 5 validicollaboratori ho principalmente pensatoalla loro sicurezza, ho ripensato ai turni ealle modalità di "non contatto" che potes-sero permetterci di non bloccare comple-tamente la produzione. Riflettendo poi almomento storico che stiamo attraversan-do, ho pensato a come avrei potuto con-vogliare le nostre risorse, i nostri macchi-nari e tutta la nostra conoscenza su lavo-razioni di tessuti che potessero essere utilia chi sta in prima linea quotidianamenteed ha l’assoluta necessità di farlo in com-pleta sicurezza». Grazie ad un fornito-re/produttore è stato possibile mettere apunto un modello di mascherina sempli-ce ma efficiente, costituito di un materia-le TNT idrorepellente ed una geometriache permette una produzione giornalie-ra molto elevata. «Unire le forze è quelloche, da sempre, reputo fondamentaleper raggiungere un risultato” – ammetteFontanelle – “non ho quindi potuto esi-

mermi. Acquisendo il materiale già lavo-rato al 70% da sapienti mani, è sufficienteper noi procedere con una finitura perpoi confezionare il prodotto e renderloutilizzabile». In questi giorni l’imprendi-tore ha ricevuto decine di telefonate daparte di collaboratrici con cui aveva già, oha in corso, delle collaborazioni con l’o-biettivo di manifestare la propria disponi-bilità di mettersi all’opera immediata-mente. Fontanelle, a fronte di questa am-pia disponibilità, si è detto sollevato «que-sta è una cosa super! Sapere di poter di-sporre di così tanta mano d'opera mi rin-cuora anche perché, oltre alle mascheri-ne, ci sono anche i camici ed è quindi ne-cessario mettere in gioco più forze e co-noscenze possibili. Tutto questo non sarebbe possibile senon ci fosse stato il supporto e la caricamotivazionale da parte di ConfindustriaValle d'Aosta che, ancor prima di noi for-se, ha creduto nel progetto e ci supporta,anche in questo caso ahimè, nel comples-so mondo burocratico». Il messaggio chel’azienda tiene molto a trasmettere ediffondere è il seguente: «usiamo e con-vogliamo le forze per un prodotto cheserva realmente, con l’utilizzo di tessuticorretti, in modo che le ore di lavoro "in-vestite" non siano vane e con la speranzadi poter tornare il più velocemente possi-bile alla normalità».

IDEART convertela propria produzione

LA LETTERA

Un imprenditore scrive a ConfcommercioProponiamo questo testo, senza riportarne l’autore come esem-pio della situazione di molte realtà commerciali fortementepreoccupate per il loro futuro.

Buongiorno, (....) avrei bisogno cortesemente di infor-mazioni per quanto riguarda la categoria a cui appar-tengo. Sono un piccolo imprenditore (ditta individua-le) ho un bar tavola calda in (...) il locale è situato sullepiste da sci nel comprensorio (...). Gli impianti sonostati chiusi 8/03/2020 per il COVID–19 ovviamenteho trovato giusto. La salute prima di tutto.In questo momento mi sono messo in autoisolamentoper proteggere la salute dei miei figli e non solo, pur-troppo stando da solo continuo a pensare a come faròad affrontare questa situazione oserei dire drammaticaper quanto riguarda il lato economico. Avendo chiusocosi presto ho seri problemi nell'arrivare ad affrontarei prossimi mesi fino a nuova apertura. In questa zonapurtroppo la stagione invernale è la stagione più im-portante ed in estate (se apriremo) non aiuterà moltoil bilancio. L'estate più che altro serve per una questio-ne di immagine. Quindi mi domando come faccio apagare l'affitto da marzo in poi? Tra poco dovrò pagaregli ultimi stipendi, le ultime forniture, ho sentito e cer-co di seguire tutti i TG per poter capire il più possibilema sinceramente non si capisce niente. Non è moltochiaro. Per esempio i 600,00� una tantum a cosa mi ser-vono? Non me ne faccio niente. Lo dico con rispetto:solo l'affitto mi costa più di 4000,00 � al mese. Se abbia-mo chiuso a marzo e a quanto ho sentito alcune spesesaranno rinviate a fine maggio, per me non cambianulla. Ero chiuso a marzo e lo sarò a maggio. Nella vitasono sempre stato ottimista, ma in questo momentocredo di perdere entusiasmo e fede in tutto quello cheho lottato e creduto. Ho bisogno di capire cosa miaspetta e se c’è una soluzione per poter tenere in piediciò che ho in questo momento. La situazione è davverograve. Vi chiederei di aiutarmi a capire. Cordiali saluti

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12 Giovedì 26 marzo 2020 Professioni

Proponiamo l’intervistaal restauratore di mobi-

li antichi Michel Pellu.

Da quanto tempo svolgequesta professione?Come professionista–arti-giano da 15 anni. Però l’hosempre fatto perché avevogià un parente che svolge-va questo mestiere e lo se-guivo passo passo quandoero più giovane. È una tra-dizione di famiglia. Già ilmio bisnonno faceva il re-stauratore. Il mio laborato-rio si trova a Sarre dove re-stauro i mobili. Agisco an-che esternamente inquanto mi dedico al recu-pero di portoni di chiese odi vecchi edifici.

Esistono delle associazionidi settore?Non esiste nessuna asso-ciazione.

Come si diventa restau-ratore?Certo. Ho fatto alcuni cor-si, anche fuori valle, perapprofondire alcune tec-niche di restauro. Inoltremio zio è stato un po’ ilmio maestro che mi ha in-

segnato le tecniche classi-che del restauro. Si trattadi una professione chenon va confusa con il fale-gname che costruisce ilmobile non lo recupera. Èun po’ la stessa differenzache c’è tra carrozzieri emeccanici. Entrambi lavo-rano sulla vettura, ma fan-no lavori differenti. Il fale-gname lavora sul legnonuovo e il restauratore suquello antico. Noi recupe-riamo e ridiamo vita ad og-getti antichi cercando ilpiù possibile di mantenereil vissuto dell’oggetto nonandando a modificare ilpezzo.

Avete problematiche moltodifferenti da affrontare…Ogni pezzo che restauro

ha la sua storia e va lavora-to in modo diverso. Nel re-stauro c’è sempre da impa-rare. Va studiato per capi-re perché è fatto in unacerta maniera, perché de-

vo riparare un particolarepiuttosto che un altro. Pos-so dire che mi formo an-che attraverso gli oggettiche restauro. Bisogna usa-re testa e mani per non fa-

re danni.

Quali sono le principaliproblematiche che affron-ta la professione?Faccio un esempio. Se de-

vo restaurare un vecchioportone devo capire conche tipo di essenza è statocostruito: castagno, pino,noce, abete. O anche se unmobile è stato trattato ini-zialmente con la cera ocon la gommalacca. Per-ché un mobile d’epoca de-ve essere trattato con glistessi trattamenti utilizzati100 – 200 anni fa. La gom-malacca è un trattamentoimportato dai francesi trail 1700 e il 1800, cioè unatecnica di verniciatura atampone. Non è facile ca-pirlo, ma con alcuni accor-gimenti ce la si fa.

Mestieri - Intervista a Michel Pellu di Sarre

Come si diventarestauratori

Le imprese hanno bisogno di inter-venti straordinari. Per Confcom-

mercio il DL “Cura Italia” non può basta-re. Di qui l’invito ad unirsi «alla più gran-de manifestazione collettiva a sostegno diimprenditori, aziende e territori. A soste-gno del futuro del Paese». #IO SONO IM-PRESA è lo slogan di Confcommercio,che ha avviato una campagna di sensibi-lizzazione nei confronti dei legislatori edegli amministratori sulla necessità diguardare oltre l’emergenza di oggi. Allacampagna ha aderito anche Confcom-mercio VdA che invita le imprese valdo-stane ad essere parte attiva nella grandemanifestazione virtuale.«Le misure assunte dal Governo – spiegaGraziano Dominidiato, presidente diConfcommercio VdA – sono insufficienti;la grave emergenza economica in cui ver-sano le imprese non ha trovato lo spazioadeguato nel decreto legge e per questomotivo, insieme alle Confcommercio didiversi territori, rivolgiamo un grande ap-pello collettivo raggiungibile all’indirizzowww.iosonoimpresa.it”, unendosi a noi af-finché la voce delle imprese possa arrivarea tutte le istituzioni forte e chiara». L’o-biettivo come spiega Adriano Valieri, Di-rettore Generale di Confcommercio VdAè «far arrivare la voce delle imprese a tuttele Istituzioni con la richiesta di nuove e si-gnificative misure di sostegno da subito.

L’emergenza economica deve essere af-frontata con la stessa serietà con cui vieneaffrontata l’emergenza sanitaria».Per Confcommercio la guerra al Covid–19 si combatte su due campi: quello pri-mario della sanità, per la tutela della salutepubblica, che in questo momento ha lapriorità assoluta e quello economico, perla tutela della salute delle imprese e deltessuto economico italiano.Come evidenzia Giuseppe Sagaria, Vicepresidente vicario di ConfcommercioVdA e presidente Ascom Aosta «la soprav-vivenza delle piccole e medie imprese, checostituiscono la spina dorsale della Valled’Aosta e dei negozi di vicinato che rap-presentano il punto di riferimento per tut-ta una comunità, è nelle mani dei politiciche forse non hanno contezza che il ri-schio della chiusura minaccia centinaia diimprese, botteghe, negozi, pubblici eser-cizi e ambulanti».Dieci le richieste fatte e ritenute urgentied indifferibili:– Il bonus di 600 euro una tantum è unamisura talmente insufficiente da risultareinesistente: occorrono almeno 1.000 europer un periodo minimo di 3 mesi– Va introdotta per il 2020 una flat tax pertutte le aziende dei settori maggiormentecolpiti e per tutte quelle sotto i 2 milioni dieuro di fatturato– Iva e contributi del mese di marzo, aprile

e maggio non vanno prorogati, ma vannocancellati e va abolito il limite dei2.000.000 di euro– Non ci devono essere limitazioni all’uti-lizzo della Cassa Integrazione in Deroga– Tutti i settori commerciali vanno ricom-presi nelle misure di sostegno– Vanno sospesi tutti i tributi locali– Vanno sospese per almeno 3 mesi le bol-

lette di tutte le utenze– Locazioni commerciali: credito di impo-sta al 100% per almeno 3 mesi e tassazionezero per i proprietari se riducono il cano-ne di più del 50%– Tutti i professionisti devono beneficiaredegli aiuti– Azzeramento delle commissioni banca-rie su operazioni di anticipo fatture.

Il lavoro agile (o smart working)

Il lavoro agile di natura emergenziale tro-va nelle norme emanate di recente a se-guito dell’emergenza sanitaria. Il decretospecifica che la modalità di lavoro agile(già disciplinata nel 2017) può essere ap-plicata, per la durata dello stato di emer-genza, dai datori di lavoro a ogni rappor-to di lavoro subordinato, nel rispetto deiprincipi dettati dalle precedenti disposi-zioni, anche in assenza degli accordi indi-viduali ivi previsti; gli obblighi di informa-tiva sulla sicurezza sul lavoro sono assoltiin via telematica, anche ricorrendo alla

documentazione resa disponibile sul sitodell'Istituto nazionale assicurazioneinfortuni sul lavoro. Come già sintetizzatonell’Approfondimento di FondazioneStudi Consulenti del Lavoro del 5 marzoscorso, per potere legittimamente avviarela prestazione di lavoro agile in modalitàemergenziale sarà, dunque, necessario:a) fornire in modalità telematica (e–

mail, PEC, etc.), al dipendente e ai rap-presentanti dei lavoratori per la sicurezza,l’informativa sulla sicurezza;b) depositare la comunicazione obbli-gatoria sul portale entro 5 giorni dall’av-vio della prestazione di lavoro agile, in-tesa quale trasformazione del rapportodi lavoro.

Si segnala anche che il governo ha pro-mosso, attraverso specifica piattaforma,una iniziativa di solidarietà ‘digitale’ se-condo la quale numerosi provider di te-lefonia, servizi informatici e formazioneIT mettono a disposizione connessioniinternet, webinar, piattaforme di call con-ference e altri strumenti, in modo gratui-to, per agevolare la promozione del lavo-ro agile e della formazione in remoto.Il datore di lavoro depositerà, in seguitoagli ultimi aggiornamenti del portale,esclusivamente un elenco massivo, cheattesti i dati anagrafici e assicurativi deilavoratori coinvolti dal lavoro agile. Dalmomento che la nuova norma specificache le disposizioni in esame sono effica-

ci fino alla fine del prossimo luglio (datadi conclusione dello stato di emergenzaproclamato il 31.1.2020), in attesa dieventuali ulteriori aggiornamenti nor-mativo e/o di prassi, tale data potrà esse-re considerata l’ultima utile da indicarecome fine di validità del lavoro agile. Vaaltresì rilevato che, una volta portata atermine, la procedura di deposito nonproduce alcuna ricevuta, costringendogli operatori a procurarsi una immaginedella pagina web, priva di qualsiasi valo-re effettivo.Pur ricorrendo le condizioni emergen-ziali riconosciute, vanno rispettati iprincìpi fondamentali di tutela e l'adem-pimento degli obblighi connessi.

Il lavoro: istruzioni per l’uso a cura dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro

Appello di Confcommercio: solo con l’impresa ci sara Ripresa

SCUOLA

In questo grave momento diemergenza sanitaria a causadel COVID–19, che ha imposto lasospensione dell’attività didatticain tutte le scuole di ogni ordine egrado almeno fino al 3 aprile 2020con le inevitabili implicazioni intermini di rallentamento dei per-corsi formativi e di istruzione, le se-greterie regionali dei sindacatiscuola FLC CGIL, CISL SCUOLA,

SAVT ECOLE e SNALS, hannochiesto all’amministrazione regio-nale scolastica di annullare le provelinguistiche regionali di francese edi intervenire presso il Ministerodell’Istruzione affinché si provvedaall’annullamento delle prove IN-VALSI. Le organizzazioni sindacalisottolineano che, nella speranza diriavviare la normale attività didatti-ca, vi saranno altre indispensabili

attività e azioni di recupero che gliinsegnanti dovranno mettere prio-ritariamente in atto. In questo qua-dro FLC CGIL, CISL SCUOLA,SAVT ECOLE e SNALS ringrazia-no tutti gli insegnanti, gli educatoridi Convitto e i dirigenti scolasticiper l’impegno profuso ogni giornoper realizzare forme di didattica adistanza, spesso utilizzando stru-menti propri per risolvere difficoltàtecniche e organizzative, con l’in-tenzione di colmare il vuoto creatodalla situazione di emergenza.

Annullare prove francese e Invalsi

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13Agricoltura Giovedì 26 marzo 2020

Ezio Mossoni

Spesa come in guerra:+80% farina, +47%latte, + 50% uova, e au-menta del 17 % il caffè ma-cinato e del 59 % la pastadi semola.Le Farine sono al primoposto, tra i cinque prodottialimentari che hanno avu-to il maggiore incrementodi vendite nell’ultimo me-se, con un più 83%, con unvero e proprio boom di pa-ne, pasta e dolci fatti in ca-sa tanto da rendere quasiintrovabile, nei supermer-cati, il lievito. A pari meritocon la farina i legumi sec-chi, seguiti dalla carne inscatola (+82%), dai fagioliconservati (+72%) e dallievito di birra (+70%) cheevidenzia un ritorno in cu-cina degli italiani costrettia rimanere tra le mura do-mestiche. Spesa di guerra,quindi, con un aumentodegli acquisti del 50% perle uova e del 47% per il lat-te Uht ma sale addiritturadel 59% la pasta di semola,del 17% il caffè macinato edel 9% l’acqua. È quantoemerge da una analisi diColdiretti – Ixe su come so-no cambiati gli acquisti ali-mentari degli italiani concrescite generalizzate epicchi che riguardano i be-ni primari come durantel’ultimo conflitto mondia-le, secondo i dati IRI relati-vi all’ultima settimana, ri-levata dall’8 al 15 marzo.Con l’emergenza si torna acomprare soprattutto pro-dotti di base con la tenden-za, ad accumulare prodot-ti a lunga conservazione

come Grana Padano e Par-migiano (+38%), tonnosott’olio (+34%) e salumi(+22%). Il risultato è chein quattro famiglie su dieci(38%) sono state ammas-sate scorte di prodotti ali-mentari e bevande per il ti-more ingiustificato di nontrovali più disponibili sugliscaffali, con un comporta-mento irrazionale che, ol-tre a costringere a perico-lose file, mette sotto pres-

sione il lavoro di oltre tremilioni di italiani ai quali èstato richiesto di continua-re ad operare nella filieraalimentare, dalle campa-gne all’industrie fino aitrasporti, ai negozi e ai su-permercati, per garantirecontinuità alle forniture dicibo e bevande alla popo-lazione.

Nasce l’alleanzasalva spesaMade in Italy

Per affrontare l’emergen-za Coronavirus nasce l’al-leanza salva spesa Made inItaly con agricoltori, indu-strie alimentari e distribu-zione commerciale che siimpegnano a garantire re-golarità delle forniture ali-mentari agli italiani e acombattere qualsiasi for-ma di speculazione sul ci-bo dai campi alle tavole.Lo ha reso noto EttorePrandini il presidente del-la Coldiretti che ha pro-mosso l’iniziativa insiemea Filiera Italia con l’adesio-ne di Conad, Coop, Au-chan, Bennet, Cadoro,Carrefour, Decò, Despar,Esselunga, Famila, Iper,Italmark, Metro, Gabrielli,Tigre, Oasi, Pam, Panora-ma, Penny, Prix, Selex, Su-perconti, Unes, e Vegè. Lafiliera allargata dai campiagli scaffali vale 538 miliar-

di di euro pari al 25% delPil e offre lavoro a 3,6 mi-lioni di persone impegna-te a garantire quotidiana-mente le forniture alimen-tari attraverso 740milaaziende agricole, 70milaindustrie alimentari e230mila punti vendita inItalia. Per questi motivi lafiliera agroalimentare ri-volge un appello ai cittadi-ni affinché preferiscano,in questi momenti diemergenza, la catena pro-duttiva, logistica e distribu-tiva nazionale che riesce agarantire i beni necessariper tutte le famiglie italia-ne. Non a caso si moltipli-cano le adesioni alla mobi-litazione #MangioItalianoper invitare alla responsa-bilità e a sostenere la pro-duzione nazionale privile-giando il Made in Italy neiconsumi.

Speculazioni sulprezzo del latte

Con l’emergenza c’è chicome in guerra approfittadella situazione di diffi-coltà e arriva addirittura aspeculare sui generi ali-mentari di prima necessitàcome il latte. È quanto de-nuncia Coldiretti nel se-gnalare insostenibili ri-chieste di riduzione delprezzo pagato agli alleva-tori proprio mentre i su-permercati vengono presi

d’assalto e nelle stalle sicontinua a mungere pergarantire le produzioni e irifornimenti nelle dispen-se degli italiani. Con i citta-dini in fila proprio per ac-quistare gli alimenti basedella dieta, il pretesto dellachiusura di bar e ristorantiper disdire al ribasso unila-teralmente i contratti èinaccettabile in un mo-mento in cui il Paese ha bi-sogno del latte italiano.C’è purtroppo chi cerca disfruttare il proprio poterecontrattuale per pagareprezzi stracciati alimentideperibili come latte, lacui produzione non può’essere fermata nelle stalle.Una manovra vergognosadi chi, violando anche ilprincipio base della solida-rietà nazionale nei mo-menti di crisi, tenta diriempirsi le tasche appro-fittando delle difficoltà delPaese.

Un miliardo di piante e fiori appassiti

L’emergenza Coronavirussta mettendo in ginocchiouno dei settori più belli eamati del made in Italy,quello del florovivaismocon un miliardo di fiori epiante che nell’ultimo me-se sono appassiti e andatidistrutti con il divieto dellecerimonie come i battesi-mi, matrimoni,, lauree efunerali ma anche per ilblocco della mobilità.Niente fiori per gli inna-morati, per la mamma,per i propri cari nei cimite-ri che in molti casi restanochiusi, come i mercati set-timanali, i fioristi e i centrigiardinaggio. E in diffi-coltà sono anche per leesportazioni con i blocchial confine ed in dogana ditanti paesi, UE ed extra–UE, i ritardi e le difficoltàdel trasporto su gomma.Un vero disastro per un

settore dove sono impe-gnate 27.000 imprese unafiliera che occupa oltre200.000 persone.

Coldiretti Aosta

soddisfatta

della mediazione

REGOLAMENTATI

GLI ABBRUCIAMENTI

AGRICOLI

L’Assessorato dell’Am-biente, Risorse naturali eCorpo forestale, comuni-ca che sono regolamenta-te le abbruciature dei resi-dui vegetali e sono limitatealle sole buone praticheagricole, indispensabiliper la stessa produttivitàagricola e comunque nelrispetto della vigente nor-mativa. Sono vietati gli ab-bruciamenti nelle zone ur-banizzate (per qualsiasiquantità di materiale orga-nico, come ad esempiosfalci) effettuati nelle areeverdi private pertinenti aldomicilio (giardini, orti,ecc.). Si fa inoltre presenteche, poiché ai sensi delD.lgs. 152/2006, gli abbru-ciamenti di residui vegeta-li prodotti da giardini eparchi sono considerati ri-fiuti, e alla luce delle restri-zioni imposte negli sposta-menti dal DPCM dell’11marzo 2020, è vietato effet-tuare abbruciamenti finoalla permanenza in vigoredi tale decreto, considera-to che tali attività non rien-trano tra quelle considera-te come indispensabili.Coldiretti Valle d'Aostraha espresso soddisfazioneper la decisione dell'Asses-sorato tramite il Presiden-te Alessio Nicoletta e il Di-rettore Elio Gasco, "acco-gliamo con favore" si leggein una nota della Associa-zione "la deroga che salva-guarda le esigenze delleaziende agricole e legatealle buone prassi agricoleo a obblighi fitosanitari".Anche Coldiretti invita,inoltre, la popolazione aseguire le disposizioni del-le autorità restando a casa,tutelando la salute propriae degli altri.

Proroga per le domandePAC 2020

La Commissione Europeaha accettato la richiestadel Mipaaf di proroga deltermine di presentazionedella domanda PAC 2020.Alla data originaria del 15maggio si aggiunge unmese, con la nuova sca-denza fissata al 15 giugno.Vista la grave emergenzasanitaria che il nostro Pae-se sta attraversando laCommissione ha assicura-to la più ampia disponibi-lità ad esaminare anche lealtre richieste dell'Italiasui tempi di liquidazionedegli aiuti relativi alla cam-pagna 2019, sulla rimodu-lazione dei programmi dipromozione, sulla proro-ga delle scadenza delle Or-ganizzazioni Comuni diMercato (OCM) del vino,dell'ortofrutta e, infine,sulla rendicontazione deiprogrammi di svilupporurale.

Consumi - Farine cresciute più dell’80%

Spesa come in guerra

AREV/2

Servizio sostituzione allevatori

L’associazione degli allevatori della Valled’Aosta sta tentando di allestire un servizio disostituzione per gli allevatori che si trovassero nellasituazione di non poter svolgere la loro attività acausa di provvedimenti restrittivi in conseguenza diordinanze dell’Autorità competente. La sollecita-zione è rivolta a chiunque si senta in grado di svol-gere l’attività di cura degli animali anche per breviperiodi. Gli interessati sono pregati di contattare iseguenti numeri telefonici: 0165/34510 –3389246920.

AREV/1

Visto il momento, anche gli allevatori sono preoc-cupati per il perdurare del blocco delle attività ele difficoltà di mercato continuano ad aumentare, ineffetti non si riescono a vendere i capretti e gli agnelli.Il comparto produttivo della ristorazione a seguito delnecessario blocco delle attività ha dovuto disdire leconsuete prenotazioni del periodo. L’associazione Al-levatori, ed in particolar modo la Sezione Ovi Caprinadell’AREV invita i consumatori ad acquistare prodottidel territorio e a contattare per prenotare il prodottopresso le macellerie e gli allevatori che hanno un pun-to vendita L’invito è rivolto in modo particolare anche alle macel-lerie e i reparti specializzati della grande distribuzionedel territorio Valdostano a proporre ai propri consu-matori l’utilizzo di carni di origine ValdostanaL’Associazione ricorda a tale scopo che nell’ambitodelle proprie attività gestisce un disciplinare di etichet-tatura finalizzato a garantire il consumatore, quindicome già avviene nel comparto delle carni bovine an-che per le carni di ovini e di caprini certifica tramite ilmarchio “AREV Carne Valdostana” l’origine delle car-ni di animali nati e allevati in valle d’Aosta specifican-done la razza. Info: WWW.carnevaldostana.arev.it.

Appello ai consumatori perché acquistino carne valdostana

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14 Giovedì 26 marzo 2020 Vita della Chiesa

Fabio Zavattaro

Alla pandemia del vi-rus Papa Francesco

chiede di rispondere conla pandemia della pre-ghiera, “con l’universalitàdella preghiera, della com-passione, della tenerezza”.Sono giorni di prova, affer-ma all’Angelus, per la ter-za volta recitato non alla fi-nestra dello studio, ma dasolo, nella biblioteca priva-ta del Palazzo Apostolico.Francesco propone ai capidelle chiese e ai leader e aicristiani delle varie confes-sioni un duplice flash mobdella preghiera: la recitadel Padre nostro alle 12 dimercoledì 25 marzo, “nelgiorno in cui molti cristia-ni ricordano l’annuncioalla Vergine Maria dell’In-carnazione del Verbo”.Quindi, venerdì 27 marzoalla 18 davanti a una piazzasan Pietro vuota, preghie-ra, adorazione del Santissi-mo Sacramento, benedi-zione Urbi et Orbi, cioè al-la città e al mondo, e l’in-dulgenza plenaria. La for-za della preghiera per direla vicinanza alle personesole e provate, ai medici, aquanti lavorano negliospedali; vicinanza alle au-torità, ai poliziotti, ai solda-ti.Vicinanza all’uomo con-creto, come nel Vangelo didomenica, dove leggiamoche Gesù vide un uomo;non un cieco dalla nascita,non un malato, non unproblema, ma unuomo.Prima la donna sa-maritana al pozzo di Sicar,la sete dell’acqua che è sco-perta di un incontro checambia la vita. Poi, il ciecoche riacquista la vista: la lu-ce che rischiara le nostretenebre. Alla radice c’è uncontrasto tra l’apertura diun incontro che va ben ol-tre le nostre capacità di in-tendere i rapporti e, ap-punto, la piccolezza deinostri orizzonti, anche re-ligiosi. Gesù, alla donnache al pozzo di Giacobbe èandata a prendere l’ac-qua, non dice ho sete, mala coinvolge con quel suo“dammi da bere”. Così nelVangelo di questa domeni-ca all’uomo nato cieco fauna cosa analoga: dopoavergli ridato la vista, pas-satemi l’espressione, “fisi-ca”, gli chiede di “credere”nel “figlio dell’uomo” perriacquistare la vista e vede-re veramente. Ecco il con-trasto che Giovanni mettein primo piano: un ciecoche è diventato vedente –che ha creduto nel Signo-re – e “coloro che vedono”diventati ciechi.Gesù è la“luce del mondo, la luceche rischiara le nostre te-nebre”, ricorda il Papa.Daun lato i farisei dubbiosi;dall’altro il cieco, il quale,“tra la diffidenza e l’ostilitàdi quanti lo circondano elo interrogano increduli”,compie “un itinerario chelo porta gradualmente ascoprire l’identità di coluiche gli ha aperto gli occhie a confessare la fede inlui”.Con la luce della fede,afferma Papa Francesco,l’uomo che era cieco “sco-pre la sua nuova identità.

Egli ormai è una “nuovacreatura”, in grado di ve-dere in una nuova luce lasua vita e il mondo che locirconda, perché “è entra-to in comunione con Cri-sto, è entrato in un’altra di-

mensione. Non è più unmendicante emarginatodalla comunità; non è piùschiavo della cecità e delpregiudizio”. Il raccontodel quarto Vangelo è me-tafora “del percorso di li-

berazione dal peccato acui siamo chiamati”, affer-ma Papa Francesco. Il pec-cato “è come un velo scuroche copre il nostro viso e ciimpedisce di vedere chia-ramente noi stessi e il

mondo; il perdono del Si-gnore toglie questa coltredi ombra e di tenebra e ciridona nuova luce”.Il tem-po della Quaresima, cheviviamo nelle nostre casenella preoccupazione di

un futuro che non siamocapaci di vedere, è, per ilPapa, il “tempo opportu-no e prezioso per avvici-narci al Signore, chieden-do la sua misericordia, nel-le diverse forme che la ma-dre chiesa ci propone”. Ilcieco che vede è immagi-ne di ogni battezzato “cheimmerso nella Grazia è sta-to strappato dalle tenebree posto nella luce della fe-de”. Ma per il vescovo diRoma, “non basta riceverela luce, occorre diventareluce. Ognuno di noi èchiamato ad accogliere laluce divina per manifestar-la con tutta la propria vi-ta”.Anche noi, commenta-va Papa Benedetto XVI,nel suo penultimo Ange-lus prima di annunciare almondo la sua rinuncia,“siamo nati ciechi” a causadel peccato originale diAdamo, ma nel battesimo“siamo stati illuminati dal-la grazia di Cristo. Il pecca-to aveva ferito l’umanitàdestinandola all’oscuritàdella morte, ma in Cristorisplende la novità della vi-ta e la meta alla quale sia-mo chiamati”; in lui “rice-viamo la forza per vincereil male e operare il bene”.

La domenica del Papa - Rispondere con la pandemia della preghiera

Riacquistare la vita

In una recente lettera ai suoi sacer-doti mons. Marcello Semeraro, ve-scovo di Albano,affronta il tema della“Comunione spirituale” cioè la preghie-ra mediante la quale il fedele può espri-mere il desiderio di unirsi e di ricevereGesù–Eucaristia senza effettuare mate-rialmente la Comunione sacramentale.Il testo è impegnativo ma può rivelarsiutile per chi vuole approfondire.

Nel linguaggio comune l’espres-sione «comunione spirituale» in-dica l’unione del fedele con Cri-sto attuata mediante il desideriodi ricevere il sacramento dell’Eu-caristia. Questa nozione deriva di-rettamente dal magistero delConcilio di Trento il quale, nel suo«Decreto sul sacramento dell’Eu-caristia» così riprende una ormaitradizionale dottrina sulle tre pos-sibili forme di comunicare:“Quanto all’uso poi, i nostri padridistinsero giustamente e saggia-mente tre modi di ricevere questosanto sacramento. Insegnarono,infatti, che alcuni lo ricevono solosacramentalmente, come i pecca-tori; altri solo spiritualmente, e so-no quelli che mangiando quel pa-ne celeste solo con un atto di desi-derio, per la fede viva, «che operaper mezzo della carità» (Gal 5,6),ne traggono frutto e vantaggio; iterzi lo ricevono sacramentalmen-te e insieme spiritualmente, e so-no coloro che prima si esaminanoe si preparano in modo da acco-starsi rivestiti dell’abito nuziale aquesta mensa divina”. Dal testoapprendiamo subito che non sitratta affatto di un’innovazione.Alle origini c’è senz’altro sant’A-gostino il quale, nel commento alvangelo secondo Giovanni, sotto-linea l’importanza del desiderioche il cristiano deve avere del «pa-ne disceso dal cielo». Scrive, infat-ti: “Quando nostro Signore GesùCristo […] affermò di essere lui ilpane disceso dal cielo, i Giudei co-minciarono a mormorare dicen-do: «Ma non è costui Gesù, il figliodi Giuseppe, del quale conoscia-mo il padre e la madre? Come può

dire dunque: Sono disceso dal cie-lo?». Essi erano lontani da quel pa-ne celeste, ed erano incapaci disentirne la fame. Avevano la boccadel cuore malata; avevano le orec-chie aperte ma erano sordi, vede-vano ma erano ciechi”. Infatti,questo pane richiede la famedell’uomo interiore. Sarà, tutta-via, san Tommaso d’Aquino a of-frircene la descrizione più precisa:L’effetto di un sacramento […]può essere ottenuto da uno che ri-ceve il sacramento col desiderio,anche senza riceverlo di fatto. Co-me quindi alcuni ricevono il batte-simo di desiderio per il desideriodi esso prima di essere battezzaticon l’acqua, così pure alcuni si ci-bano spiritualmente dell’Eucari-stia prima di riceverla sacramen-talmente. I teologi riprenderannoe svilupperanno questa dottrina,che poi avrà a Trento la sua cano-nizzazione. Anche gli autori spiri-tuali vi faranno molto spesso rife-rimento. Ricorderò anzitutto l’I-mitazione di Cristo: Se uno è trat-tenuto da ragioni valide, ma avràla buona volontà e la devota inten-zione di comunicarsi, costui nonmancherà dei frutti del Sacra-mento. Giacché ognuno che ab-bia spirito di devozione può, inogni giorno e in ogni ora, darsi sa-lutarmente, senza che alcuno glie-lo impedisca, alla comunione spi-rituale con Cristo […]. Questo in-visibile ristoro dell’anima, che è lacomunione spirituale, si ha ognivolta che uno medita con devozio-ne il mistero dell’incarnazione edella passione di Cristo, accen-dendosi di amore per lui.

Ricordo, poi, sant’Alfonso M. deLiguori, vero apostolo della comu-nione spirituale. Eccone due for-mule: 1. Gesù mio, ti credo presente nelSS. Sacramento. Ti amo sopraogni cosa e ti desidero nell’animamia. Giacché ora non posso rice-verti sacramentalmente, vieni al-meno spiritualmente nel mio cuo-re. Come già venuto io ti abbrac-

cio, e tutto mi unisco a te. Non per-mettere che io mi abbia mai a sepa-rare da te.2. Credo, mio Gesù, veramentepresente nel Sacramento. Ti amocon tutto il cuore, e perché ti amo,mi pento di averti offeso. Vieniall’anima mia – che ti desidera – Tiabbraccio, amor mio, e totalmentemi dono a te; non permetterech’io abbia mai a separarmi da te.

I principi teologici su cui poggia laprassi della comunione spiritualesono sostanzialmente due. Anzi-tutto la fede nella presenza reale diCristo nell’Eucaristia come sor-gente di vita, d’amore e di unità. Èun punto qualificante della dottri-na cattolica: quella eucaristica nonè una presenza statica, bensì vivifi-cante e unificante. Irradianteamore! Da qui il secondo elemen-to fondante la prassi della comu-nione spirituale, ossia il desiderio.È un principio antropologico cheil desiderio giunga a supplire all’at-to. Nella prospettiva della teologiaspirituale, poi, il desiderio è l’e-spressione dell’attrazione che Dioesercita per noi verso di sé, Lui cheè il bene supremo sommamenteamabile; siccome, però, qui sullaterra Dio non può mai essere com-pletamente posseduto, il desiderioè anche ciò che in noi stimola eprovoca la ricerca di una semprepiù intima unione con Dio. (…) Ildesiderio, dunque, è orientamen-to e tensione. San Tommaso, anzi,è anticipatore di per se stesso. (...).Dall’insegnamento di san Tom-maso e dalla formulazione dellepreghiere formulate dasant’Alfonso ci è adesso facile rica-vare gli elementi che compongo-no l’atto di comunione spirituale.Si tratta anzitutto di un desiderio.(…) L’Eucaristia è misericordia di-vina per noi. Per questa ragione lacomunione spirituale è un deside-rio ispirato dalla carità. Un testomedievale attribuito a san Bernar-do spiegava che dell’Eucaristia sene nutre solo spiritualmente «quelfedele che è membro della Chiesa

e persevera nella carità». L’atto dicomunione spirituale scaturisceda una fede viva e richiede lo statodi grazia; è un atto efficace per ilpeccatore che, convertito dai suoipeccati, torna a Dio con tutto ilcuore. Se poi si considerano gli ef-fetti che sono realizzati nel disce-polo di Gesù dalla comunione spi-rituale, sant’Alfonso spiegava chesono simili a quelli della comunio-ne eucaristica: crescita della graziasantificante, dell’amore per il Si-gnore e i fratelli, vivo senso dellaChiesa … E questo avviene perchéil credente nell’atto di comunionespirituale vuole aprirsi totalmentea Dio nell’accoglienza della suamisericordia senza limiti. (...) Abuon titolo, allora, san Pietro Fa-vre, che fu uno dei primi compa-gni di Ignazio di Loyola ed è statocanonizzato da Francesco il 17 di-cembre 2013, suggeriva anche alsacerdote di fare quotidianamen-te la comunione spirituale essen-do questa la preparazione più effi-cace per lo stesso sacramento delCorpo del Signore (…). Se è così,la pratica della comunione spiri-tuale non è un qualcosa di riserva-to ai tempi di emergenza e neppu-re agli «altri» fedeli, a quelli chenon possono accedere al sacra-mento dell’Eucaristia. È, invece,molto opportuna anche a noi sa-cerdoti, né sarebbe male mandar-ne a memoria la formula. Nellesue Visite al SS. Sacramentosant’Alfonso suggeriva altre aspira-zioni, come: – Ti credo, Gesù, nel SS. Sacra-mento, t’amo e ti desidero. Vienial cuore mio. Io t’abbraccio, nonallontanarti più da me.– Absorbeat, quaeso, Domine IesuChriste, mentem meam ignita etmelliflua vis amoris tui, ut amoreamoris tui moriar, qui amore amo-ris mei dignatus es mori. S. France-sco– O amore non amato, amore nonconosciuto. S. Maria MaddalenadÈ Pazzi– O sposo mio, quando a te mi ra-pirai? S. Pietro d’Alcantara.

Comunione spirituale: di cosa si tratta?

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15Attualità Giovedì 26 marzo 2020

Edda Crosa

Il corona virus si staespandendo in tuttoil mondo. Ma come stan-no vivendo questa situa-zione alcuni valdostaniche risiedono e lavoranoall’estero? Lo abbiamochiesto a Ketty Linty, cheha lasciato la Valle nel2009 e dopo alcune espe-rienze sempre presso laCommissione Europeaadesso è una funzionariain distacco presso l’Uffi-cio Europeo di Sostegnoper l’Asilo Politico (EA-SO) a Malta, dove si occu-pa di gestione di risorseumane, e a Matteo Limo-net, che lavora a Bruxellesdal 2007 e da sette anni sioccupa delle procedurelegate all’adozione degliatti legislativi presso la Di-rezione ‘Reti di comuni-cazione, contenuti e tec-nologie’ (DG CON-NECT) della Commissio-ne Europea. Le dichiara-zioni sono state rese a tito-lo personale e non rap-presentano una posizioneufficiale delle Istituzionipresso le quali lavorano.

Come avete vissuto que-

sta situazione dall'este-ro? Avete avuto la perce-zione della gravità dellasituazione?Inizialmente, abbiamo

sottovalutato la serietàdella situazione, pensan-do che le misure adottatefossero eccessive; dopoqualche giorno, con l’au-

mentare dei contagi e iprimi decessi, abbiamocompreso la gravità dellastessa e l’adeguatezza deiprovvedimenti presi. Se-

guire l’evolversi della si-tuazione a distanza è sta-to ed è molto difficile.

Entrambi lavorate per leIstituzioni Europee; pen-sate che l’Unione Euro-pea avrebbe potuto faredi più all'inizio? Qualimisure sono state preseda parte della Commis-sione Europea? Cosapensate della decisionedi sospendere il Patto distabilità? In realtà, l’Unione Euro-pea è scesa immediata-mente in campo. L’Agen-zia europea per la pre-venzione e il controllodelle malattie (ECDC)già a gennaio, al manife-starsi dei primi casi in Ci-na, ha allertato gli StatiMembri e ha in seguitoemanato linee guida sumisure di prevenzione erischio da infezione (nonvincolanti). Inoltre, nelmomento in cui l’epide-mia ha assunto una di-mensione europea, laCommissione si è fatta ca-rico del coordinamentodell’emergenza, compa-tibilmente con le compe-tenze e i poteri di cui di-spone. La Commissioneha inoltre predispostomisure atte a rafforzare isettori della sanità pub-blica e attenuare l’impat-to socio–economiconell’UE. Ad esempio: so-no stati eliminati i vincoliall’esportazione di mate-riale sanitario all’internodel mercato unico euro-peo; è stato ottenuto chegli operatori nel campodelle telecomunicazionidecongestionassero la re-te, liberando del 30% labanda utile ai servizi sani-tari, telelavoro, ecc. Chivolesse conoscere l’insie-me dei provvedimenti,può leggerli su:https://ec.europa.eu/italy/news/20200317_covid_19_risposta_europa_itPer quanto riguarda lasospensione del Patto distabilità, riteniamo chel’attivazione della clauso-la di salvaguardia sia unamisura indispensabileper fronteggiare l’emer-genza. Tuttavia, questonon sarà privo di conse-guenze a medio–lungotermine. Ad emergenzafinita, sarà fondamentaleadottare misure per ri-lanciare la produttività,l’occupazione e favoriregli investimenti.

Il corona virus sta dila-gando in tutto il mondo,come vivono quest'espe-rienza i vostri colleghistranieri anche loro lon-tani dal paese d'origine?Inizialmente, la percezio-ne e l’atteggiamento deinostri colleghi rispec-chiavano le diverse situa-zioni dei propri Paesi d’o-rigine. Spesso ci si è scon-trati con l’indifferenza e

una manifesta sottovalu-tazione del rischio. Orache l’emergenza è mon-diale, l’atteggiamento ditutti è cambiato. Alle re-strizioni imposte alla vitaquotidiana di chi vive elavora lontano da casa, siaggiunge la preoccupa-zione per i cari lontani.

Quali sono i provvedi-menti adottati dal Belgioe Malta? Ci sono iniziati-ve positive o comporta-menti positivi da segnala-re? Lavorate già in moda-lità smart working?Il Belgio ha messo in attomisure simili a quelle ita-liane, seppur meno strin-genti. A Malta, invece,dove per fortuna non siregistra nessun decesso,sono state chiuse le scuo-le, ma non sono state im-poste restrizioni alla li-bertà personale, se nonin caso di quarantena.Quest’ultima è stata im-posta anche a tutti i viag-giatori in arrivo sull’isoladalla settimana scorsa, si-no allo stop agli arriviscattato il 21 marzo scor-so. Alcuni supermercatibelgi danno la priorità al-le persone anziane, alpersonale sanitario e alleforze di polizia per gli ac-quisti in alcune fasce ora-rie, alcuni hotel maltesihanno messo a disposi-zione le loro struttureper gli operatori sanitari.Le Istituzioni Europeehanno anticipato i prov-vedimenti dei diversi Pae-si, imponendo il telelavo-ro a tutto il personale(salvo coloro che occupa-no funzioni cruciali perla gestione della crisi) sindal 16 marzo scorso, persalvaguardare la salutedel personale e ridurre almassimo il contagio.

Secondo voi a Malta eBruxelles e in generalegli altri paesi hanno ca-pito la gravità della pan-demia? Ormai la gravità dellapandemia è chiara a tutti.La differenza sta nell’ap-proccio e nella scala valo-riale. Se, in molti casi, è ildiritto alla salute dei cit-tadini a prevalere, in al-tri, è ancora il mercato adettare le regole.

La Valle d'Aosta è statacolpita pesantemente, vipesa essere all'estero, sie-te preoccupati?Indipendentemente dal-la preoccupazione gene-rale per la pandemia, ilfatto di essere distantiamplifica la preoccupa-zione e il dispiacere. En-trambi abbiamo le nostrefamiglie e i nostri amicipiù cari in Valle d’Aosta.Non poter essere accantoai propri affetti e non po-terli raggiungere in casodi necessità, ci rattristamolto.

Malta e Bruxelles - L’esperienza di Ketty Linty e Matteo Limonet

Valdostani all’estero

Nel rispetto delletempistiche previ-

ste dal progetto approvatononostante il periodo didifficoltà, il bando di avviodi un Partenariato per l’in-novazione finalizzato allarealizzazione di soluzioniinnovative di mobilità so-stenibile nell’EspaceMont–Blanc è stato pub-blicato sul sito della Cen-trale Unica di Committen-za per la Regione Valled’Aosta*.La gara, che mette a dispo-sizione poco meno di unmilione di euro in favoredi progetti innovativi, rap-presenta un unicum per ilterritorio valdostano e unararità per quello naziona-le. Dall’entrata in vigoredella direttiva europea del2014 che ha introdotto nelCodice dei Contratti laprevisione dei Partenariatiper l’Innovazione, in Italiane sono stati avviati solotredici.Committente della proce-dura, frutto del progetto dicooperazione transfronta-liera Italia–Francia Alcotra“Percorsi Itineranti intor-no al Monte Bianco–Itiné-rance”, è l’Unité des com-munes valdôtainesGrand–Combin (capofiladel progetto) affiancata,lato valdostano, dalleUnité Grand –Paradis eValdigne Mont–Blanc edalla Chambre valdôtainedes entreprises et des acti-vités libérales. Il partena-riato d’oltralpe è costituitodalle Communautés desCommunes Pays du

Mont–Blanc et Vallée deChamonix Mont–Blancper la Francia e dal cantonValais e dal Centre des Re-cherches Energétiques etMunicipales di Martignyper la Svizzera. L’Innova-zione è l’obiettivo del pro-getto “Itinérance”, appro-vato a giugno 2018 nel-l’ambito di una strategiaterritoriale integrata piùampia (PITER Parcours),ma ne è anche il mezzo. IlPartenariato per l’Innova-zione è, infatti, una recen-te formula di partenariatopubblico–privato che con-sente all’ente pubblico diricercare sul mercato solu-zioni non ancora esistentie di cofinanziarne la ricer-ca e lo sviluppo ottenendoil diritto alla fruizione del

prodotto innovativo cheperò può essere commer-cializzato dall’impresa chelo ha ideato. Questo per-mette alla committenza dirisolvere una necessitàcomplessa individuandouna soluzione che partadagli obbiettivi da rag-giungere limitando l’inve-stimento e, alle imprese,di sviluppare e testare l’in-novazione applicata, fi-nanziandone una parte eammortizzandone un’al-tra con i ricavi della com-mercializzazione. Una di-namica di crescita e svilup-po virtuosa per entrambele parti.“In un momento di diffi-coltà come questo, la garadi PPI assume un significa-to ancora più importante –

spiega il Presidente JöelCreton – perché dà alle im-prese duramente messe al-la prova una prospettiva” econclude “Speriamo tuttiche l’emergenza sanitariafinisca presto e che l’eco-nomia riprenda a cresce-re. La ricerca, elementocardine di questo proget-to, si presta a essere portataavanti proprio in momentidi rallentamento dellaproduzione. Speriamoche le imprese possano in-terpretare nel modo giu-sto questa possibilità”.Il bando prevede una fasepreliminare di ricerca e svi-luppo di 60 giorni all’esitodella quale verranno sele-zionati al massimo tre ope-ratori. La fase successiva,svolta mediante lo stru-mento del dialogo compe-titivo con ciascuno degliOperatori selezionati siconcluderà con la stipuladel contratto di PPI con ilsoggetto che individueràla soluzione innovativameglio rispondente agliobiettivi ed alle attese delpartenariato.

Per info:Unité des communes valdôtaines Grand CombinSettore sviluppo locale e progetti europeiMara Ghidinelli +39 3357070255Fulvio Bovet +39 3407985442

*https://inva.i–faber.com/ten-dering/tenders/000787–2020/view/detail/1

Pubblicato bando internazionale:un milione di euro per una

mobilità innovativa e sostenibile

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Il decreto

cura Italia

L’Osservatorio dei ContiPubblici commenta il de-creto cura Italia volto ad at-tenuare l’impatto sanita-rio ed economico delloshock da coronavirus. Su-perata la crisi sanitaria ser-viranno altre misureespansive di finanza pub-blica, preferibilmente sullato degli investimenti, eriforme strutturali. L’im-patto vero sull’economia esul deficit pubblico è di 20miliardi, infatti i 25 miliar-di costituiscono il saldonetto da finanziare, che in-clude alcune voci che nonhanno un impatto imme-diato sulla attività econo-mica. Il primo gruppo diinterventi comprendeazioni considerate diretta-mente espansive, perchéaumentano la spesa pub-blica rispetto alla situazio-ne pre–shock: spese sani-tarie (2,8 miliardi) e speseper assunzioni di persona-le e acquisti di diverso ge-nere (0,5 miliardi). Il se-condo gruppo compren-de azioni volte ad attenua-re l’impatto dello shock:trasferimenti a famiglie e,soprattutto, a imprese at-traverso un potenziamen-to della cassa integrazionee altre forme di compensa-zione per le perdite di red-dito quali i congedi retri-buiti e indennità (9 miliar-di); garanzie al credito esostegni alla liquidità delleimprese (6 miliardi); sussi-

di al settore dell’aviazione(0,7 miliardi indirizzati adAlitalia e Air Italy); postici-pi del rimborso di prestitierogati dallo Stato a entilocali e regioni (0,3 miliar-di); posticipi di scadenzefiscali, tipicamente di po-chi mesi e quindi non talida avere effetti sul deficitdell’anno in corso, a menodi ulteriori proroghe in fu-turo. Sono interventi ap-propriati, ma difficilmen-te potranno contribuire auna ripresa dell’attivitàeconomica, in quanto lacrisi avrà un effetto depres-sivo sul Pil e ripartire saràdifficile. È quindi auspica-bile una “fase due”, chedovrebbe includere prov-

vedimenti espansivi.L’OCP ritiene che dovreb-bero essere introdotte mi-sure di elevata qualità eche, in particolare: sianoad alto impatto sulla do-manda aggregata (“ad alto

moltiplicatore”), infatti itagli di tasse correrebberoil rischio di essere in buo-na parte risparmiati, a me-no di non essere riservatiagli strati più deboli dellapopolazione; aumentino

l’efficienza economica nellungo periodo; abbianoun effetto temporaneoper non appesantire gliandamenti di lungo termi-ne dei conti pubblici italia-ni, che saranno appesanti-ti dall’accumulazione diulteriore debito in questafase. Aumenti permanentidella spesa (per esempioin campo pensionistico)sono quindi da evitare. Pi-lastro portante dovrannoessere gli investimentipubblici a partire dalla ra-pida riapertura dei cantie-ri in corso, accompagnatida riforme per facilitarel’investimento privato,quali la semplificazioneburocratica, un migliora-mento dei servizi offertidalla pubblica ammini-strazione, una giustizia ci-vile e amministrativa piùrapida ed efficiente. Iltutto sarà possibile se lecondizioni di finanzia-mento sul mercato dei ti-toli di stato resterannoaccettabili, quindi sononecessari interventi da

parte delle istituzioni eu-ropee, come annunciatoda BCE il 18 marzo.

AZIENDA USL

Modalità per ritirare i farmaci

L’ Azienda Usl comunica che sono cambiate lemodalità per richiedere e ritirare i farmaci, in

farmacia. L’obiettivo è quello di evitare che gli utenti sirechino dal proprio medico di famiglia per farsi pre-scrivere le medicine.Il medico potrà inviare il numero della ricetta (NRE,Numero della Ricetta Elettronica) al proprio assistitoattraverso modalità diverse: via e–mail, via SMS, viaWhattsapp, a voce con il telefono, tramite il FascicoloSanitario Elettronico:

1. Il Medico di famiglia invierà al proprio assistito, inalternativa al promemoria cartaceo, una e–mail conte-nente la ricetta elettronica e il Numero (NRE) per il ri-tiro dei farmaci in farmacia. Nella e–mail potrà essercisia la ricetta completa con il numero NRE, sia un codi-ce a barre (barcode).Non c’è bisogno di stampare la ricetta: l’assistito potràfarla vedere al farmacista dal proprio smartphone o ta-blet. Il farmacista rileverà il barcode con un appositolettore oppure inserirà manualmente il numero NREsul proprio computer.

2. L’assistito può richiedere al medico l’invio del nu-mero NRE, via SMS. Con questa modalità il farmacistainserirà manualmente i dati indicati nel messaggi.

3. Via Whattsapp: il medico invierà all’assistito la fo-tografia del numero NRE.

4. L’assistito può telefonare al proprio medico, chegli comunicherà a voce il numero della ricetta NRE. Asua volta, l’assistito dirà il numero al farmacista.

5. Si ricorda, infine, che le ricette elettroniche posso-no essere inviate dal medico all’assistito mediante il Fa-scicolo Sanitario Elettronico FSE, per chi lo ha attivato.

In tutti i casi, è richiesta la tessera sanitaria TEAM, cheriporta il Codice fiscale dell’assistito.

Osservatorio conti pubblici a cura di Edda Crosa

16 Giovedì 26 marzo 2020 Attualità

Pilastro

portante

dovranno

essere

gli

investimenti

pubblici

a partire

dalla rapida

riapertura

dei cantieri

in corso

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17Attualità Giovedì 26 marzo 2020

Jessica Cavallero

Un appello all’u-nione e alla soli-

darietà, allora come og-gi, è arrivato dalla politi-ca valdostana nel giornoin cui si ricorda il rogodel Traforo del MonteBianco. L'incendio del tunnel,il 24 marzo 1999, causòla morte di trentanovepersone e la chiusuradel collegamento con laFrancia per tre anni.Nel ventunesimo anni-versario della tragedia“il ricordo – ha dichia-rato il Presidente dellaRegione Renzo Testolin– rimane vivo e deve re-stare vivo nella comu-nità valdostana, per ri-spetto delle vittime diquel giorno e delle lorofamiglie”. La solidarietà e il soste-gno reciproco accomu-nano quelle tristi giorna-te ai difficili momentiche si stanno vivendo. “Ivaldostani – ha aggiuntoTestolin – dimostraronoancora una volta, quelgrande spirito di solida-rietà che ha sempre con-traddistinto e unito lanostra comunità nei mo-

menti difficili. Sentimen-ti questi – ha concluso ilPresidente – che sono si-curo potranno contri-buire, anzi saranno de-terminanti e potrannoaiutarci tutti a superareanche il difficile periodoche stiamo affrontando”.Il Consiglio Valle nel ri-cordo delle vittime haespresso vicinanza e af-fetto ai famigliari. “Oggi – ha dichiarato laPresidente dell'Assem-blea regionale, Emily Ri-ni – stiamo vivendo un'al-tra delle pagine più dolo-rose della nostra storia:così come nel 1999, i va-lori di solidarietà e co-munità avevano portato ivaldostani e le istituzionia reagire insieme, ancheora abbiamo bisognodella stessa solidarietà,della stessa coesione percombattere un'emergen-za che potrà essere supe-

rata solo grazie alla colla-borazione di tutti. Tutti insieme ce la fare-mo”. “Vicinanza alle fa-miglie che persero i pro-pri cari” l’ha espressaanche il sindaco diCourmayeur, StefanoMiserocchi: “La memo-ria di quei giorni è fortecosì come le sensazioniche accompagnarono imesi successivi, nel cor-so dei quali la Valled’Aosta dimostrò gran-de unione e collabora-zione attraverso atti disolidarietà e con quellospirito di rinascita chedeve accompagnare mo-menti così difficili. Og-gi, proprio come allora –ha aggiunto il sindaco –le Istituzioni, a tutti i li-velli, stanno facendo re-te per porre in essere so-luzioni che permettano,nel più breve tempo pos-sibile, di tornare alla

normalità e di essere vi-cini a coloro che stannoattraversando momentidifficili e dolorosi. A fa-

re la differenza sarà an-che questa volta quellospirito di solidarietà e divicinanza che i Valdosta-

ni hanno dimostrato al-lora e che sappiamo es-sere forte e presente an-che oggi”.

21° Anniversario del rogo del Traforo del Monte Bianco

Rinviodelle elezioni comunali

Le elezioni comunali sono staterinviate a una domenica compre-sa tra il 15 settembre e il 1° no-vembre 2020, in considerazionedel fatto che non sussistono lecondizioni di sicurezza, sotto ilprofilo del rischio sanitario, per illoro svolgimento nel primo se-mestre dell’anno.

Elezioni regionali rinviate a data da destinarsi

Firmato dal Presidente della Re-gione il Decreto di rinvio dellaconvocazione dei comizi eletto-rali per il rinnovo del Consiglioregionale: “Nel quadro delle ini-ziative attivate dalla Presidenzadella Regione – si legge in un co-municato da piazza Deffeyes –,nell’ambito di un percorso di op-portuno confronto istituzionaleavviato con lo Stato, il Presidentedella Regione ha preventiva-mente comunicato al Ministrodell’Interno, Luciana Lamorge-se, come la situazione emergen-ziale in atto dovesse imporre didecretare immediatamente la re-voca del procedimento elettora-le. Procedimento che, quindi,non potrà concludersi nei termi-ni previsti, anche in conformitàcon la delibera del Consiglio deiMinistri del 31 gennaio 2020,con la quale è stato dichiarato,per 6 mesi dalla data del provve-dimento, lo stato di emergenzain conseguenza del rischio sani-tario connesso all’insorgenza dipatologie derivanti da agenti vi-rali trasmissibili”.La nuova convocazione dei co-mizi elettorali per il rinnovo delConsiglio regionale sarà, dun-que, stabilita con un successivodecreto del Presidente della Re-gione, da emettersi entro il 31 lu-glio del 2020.

Emergenza sanitaria: intervengono le opposizioni

Sull’emergenza sanitaria le op-posizioni iniziano a farsi sentire.La Lega esprime in una notapreoccupazione sulla gestionedella crisi. «Come è possibile – silegge – che il Governo regionale,che invitava i turisti a venire inValle d’Aosta quando nelle Re-gioni limitrofe la gente già inizia-va a morire, si sia fatto trovare co-sì impreparato? Come è possibileche, con circa due settimane ditempo a disposizione, non si siariusciti a ordinare il materiale ne-cessario per tutelare la sicurezzadei nostri operatori sanitari? Co-me è possibile che non venga ese-guito nessun tampone sui medicie infermieri impegnati in primalinea (tampone che in altri ospe-dali viene fatto ogni 72 ore), tra-sformando così l’ospedale in unapotenziale bomba a orologeria?Nelle microstrutture e nelle RSAqual è la situazione e quali sonole misure preventive e di sicurez-za messe in atto? Per quale ragio-ne, visto che era prevedibile chel’ospedale di Torino non sarebbestato in grado di sostenere i no-stri tamponi, è stato acquistatoun solo estrattore per effettuarele analisi tanto che aumentanoesponenzialmente i tempi di at-tesa? Perché non è ancora statomesso in piedi un coordinamen-to ospedale territorio tanto chesia i medici di medicina generaleche i pediatri lamentano di nonessere informati su quali sono iloro assistiti positivi o in isola-mento? Infine, come è possibileche singole persone o azienderiescano a recuperare e distribui-re DPI, quando il Direttore sani-tario dice che non ci sono o chenon riescono a recuperarli?» «La Valle d’Aosta – conclude lanota – è la prima Regione, in rap-porto alla popolazione, per nu-mero di contagiati superando co-

sì la Lombardia e molti medici einfermieri sono positivi o amma-lati. A questo punto riteniamo sianecessaria ed urgente la nominadi un Commissario con pieni po-teri che prenda in mano la gestio-ne totale dell’emergenza. Altri-menti il nostro sistema sanitario,se non adeguatamente organiz-zato, non potrà reggere i numeriche si stanno facendo ogni gior-no sempre più alti e preoccupan-ti». Una proposta ribadita conforza dai coordinamenti regio-nali di Forza Italia e di Fratelli d'I-talia e il gruppo PnV–Area Civi-ca–Front Valdôtain. «Una pro-posta, quella del commissariostraordinario, – si legge in unanota – da noi avanzata l'11 marzoscorso e che ci felicitiamo che og-gi abbia trovato la condivisione dialtre forze politiche, consci delfatto che questo sia il momentodella proposta e non della pole-mica. Siamo però già in granderitardo perché i numeri dei con-tagiati sono ormai in crescitaesponenziale e le dotazioni tecni-che e i dispositivi di protezioneindividuale non stanno arrivan-do nella nostra regione. Per que-sto la nomina di un commissariostraordinario con poteri decisio-nali forti avrebbe potuto (e po-trebbe ancora) ovviare all'attualesituazione di stallo venutasi acreare con il Dipartimento dellaProtezione Civile nazionale, atti-vando tutti quei canali di approv-vigionamento di camici, masche-rine e di ulteriori dotazioni tecni-che per l'esecuzione dei tamponirimasti fino a oggi del tutto ine-splorati, così come le reti interre-gionali di collaborazione medi-co–sanitaria». ADU attraverso Daria Pulz inConsiglio regionale ha espresso«particolare soddisfazione per lasensibilità dimostrata rispetto al-la nostra richiesta di arrivarequanto prima alla concessione eall’erogazione dei contributi peril sostegno alle abitazioni in loca-zione, provvedimento che coin-

volge circa 2000 famiglie valdo-stane, nonché per la sospensionedei mutui Finaosta. Dovrannocertamente seguire presto deglialtri interventi, sia a livello nazio-nale che locale. Auspichiamoche con le prossime misure si evi-denzino reali possibilità di con-cretizzare la nostra richiesta direddito di quarantena. Chiedia-mo a tal proposito che il consi-glio e il governo regionali si fac-ciano parte attiva presso lo statoper un ampliamento immediatodel reddito di cittadinanza, inmodo da raggiungere tutti colo-ro che sono esclusi dagli ammor-tizzatori sociali, semplificando leprocedure e i criteri di accessoper rendere immediata l’eroga-zione». Il Gruppo consiliare delMovimento 5 Stelle, in conside-razione dell'avvenuto rinvio del-le elezioni regionali, sottolineacome «l'accorpamento nella solafigura del Presidente Testolin diuna decina di deleghe, se potevaavere un significato per un breveperiodo in cui traghettare la Re-gione verso nuove elezioni, oggidiventa improponibile per ga-rantire la gestione di una situa-zione emergenziale imprevedi-bile ma destinata a durare fino al-la stagione autunnale». Pertantoil Gruppo Consiliare propone «ilreintegro della Giunta con figureche sarebbe opportuno fosserotecniche con l'individuazione al-meno di un Assessore alle Finan-ze, in una situazione in cui la ge-stione delle risorse economicheé particolarmente delicata. Inol-tre sarebbe auspicabile anche lascelta di specifiche figure al Turi-smo, all'Agricoltura e alle Operepubbliche, settori che, ancorchécolpiti dall'emergenza, non pos-sono essere lasciati in stand–byper un periodo così lungo».

Nuova Giunta? C’è vuoto normativo

All'invito formulato, martedì

24 marzo, da alcuni gruppiconsiliari riguardo alla convo-cazione di una Conferenzadei Capigruppo per decideredi un Consiglio straordinarioper l'elezione di una nuovaGiunta regionale o il reinte-gro di quella attuale, il Presi-dente del Consiglio Valle ri-sponde: «Non è così semplicecome vogliono farla passare.»«La legge regionale 21 del2007 (quella sulla forma digoverno) non fa riferimentoad uno scenario successivo ai90 giorni dalla firma del de-creto di scioglimento antici-pato del Consiglio regionale– aggiunge la PresidenteEmily Rini –: ho chiesto, datempo, al Presidente dellaRegione di avviare una inter-locuzione congiunta con loStato riguardo sia allo sposta-mento della data delle elezio-ni – cosa che il Presidente Te-stolin ha sostenuto di averfatto –, sia alla possibilità direintegrare la Giunta connuovi Assessori in questi mesidi emergenza sanitaria. Sia-mo tutti autonomisti, ma lalegge va rispettata: di frontead un vuoto normativo è im-portante avere una garanziaai più alti livelli per non cor-rere il rischio di vederci com-missariare per gravi violazio-ni di legge. Non appena avre-mo un quadro chiaro, saràmia premura convocare unaConferenza dei Capigrupposulla tematica.»«Tuttavia, ritengo che primadi occuparci dei posti apicali –conclude la Presidente delConsiglio – sarebbe meglioche ognuno apportasse idee eproposte per far fronte all’e-mergenza sanitaria. Così co-me sarebbe opportuno che iConsiglieri fossero maggior-mente informati sull'anda-mento della situazione da par-te di chi ha in capo la gestionedell'emergenza».

L’osservatore: la settimana politica in Valle d’Aosta a cura di Tommaso Zorzi

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18 Giovedì 26 marzo 2020 Pubblicità

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19Speciale Giovedì 26 marzo 2020

La Direzione strategi-ca dell’AziendaUSL della Valle D’Aosta in-tende fare un appello alleaziende e ai privati cittadi-ni affinché donino i dispo-sitivi di protezione indivi-duale (DPI) eventualmen-te in loro possesso, se nonutilizzati.

«La Protezione civile sta di-stribuendo, a livello nazio-nale, DPI utili ma purtrop-po in misura ancora nonsufficiente a coprire il fab-bisogno della nostra Re-gione – spiega Angelo Mi-chele Pescarmona, Com-missario USL – e i DPI at-tualmente a disposizionedei nostri magazzini e del-le strutture che si occupa-no dell’approvvigiona-

mento sono in via di esau-rimento, nonostante le ge-nerose donazioni in termi-ni di presidi e di risorse.Pertanto, chiediamo a tut-ti coloro che ne siano inpossesso, la disponibilità afornire all’USL i DPI chenon stiano utilizzando, invia di estrema urgenza. In-tendo ringraziare, a nomedella Direzione strategica,del coordinamento Co-vid–19 e, soprattutto, daparte del nostro personale

sanitario “in prima linea”,tutti coloro che vorrannoaiutarci in questo difficilemomento”.

Destinatari della richiestadi donazione sono le far-macie, gli studi dentistici,gli ambulatori veterinari,le strutture sanitarie accre-ditate e convenzionatecon l’USL, parrucchieri/estetisti, aziende e profes-sionisti, privati cittadini.

Nello specifico, i DPI chepossono essere donati so-no: Guanti, Mascherinetipo FFP2 ed FFP3, Ma-scherine chirurgiche, Vi-siere facciali, Occhiali diprotezione, Calzari, Cuf-fie copricapo, Tute DPI diIII categoria (tipo 3–4–5–6) – monouso, non riuti-lizzabili, con cappuccio ezip – con certificazione dirischio chimico e infetti-vo e Camici DPI di III ca-tegoria – monouso e nonriutilizzabili – con certifi-cazione di rischio chimi-co e infettivo

Per le donazioni dei DPI èpossibile rivolgersi ai se-guenti recapiti telefoniciche fanno riferimento almagazzino economaledell’USL Valle d’Aosta: 393/9348376 0165/231519

Si ricorda, inoltre, chel’impegno del nostroospedale può essere soste-nuto anche attraverso do-nazioni in denaro, benimobili e immobili. Le do-nazioni in denaro sono fi-nalizzate all’acquisizionedi attrezzature, beni e ser-vizi e alla realizzazione di

specifiche iniziative perl’effettuazione delle atti-vità sanitarie di cura e di as-sistenza.

Il C.C. bancario a favoredell’Azienda Usl: Banca Unicredit spa –IBAN IT 12 F 02008 01210000103793253

CAUSALE: sostegnoemergenza Coronavirus,seguito da nome e cogno-me, indirizzo mail o reca-pito telefonico e codice fi-scale del soggetto che ef-fettua la donazione.

Tutte le informazioni sul sitoww.ausl.vda.it

Come sostenereil nostro ospedale

In un momento cosìdelicato per la nostracomunità, i due LionsClub Aosta Host e AostaMont Blanc, guidati dalledue presidenti Gaya Pasto-re e Giorgia Baratta, han-no creduto fondamentaleunire gli sforzi per aderireal fondo #andràtuttobe-neVdA per l’emergenzaCoronavirus in Valle d’Ao-sta promosso da Fondazio-ne comunitaria della Valled’Aosta, in qualità di sociaderenti, insieme a YouthBank, CSV – Coordina-mento Solidarietà Valled’Aosta, la Caritas Diocesa-na e il Forum del Terzo set-tore. La somma di 10.000 euro, fondi pro-pri derivanti da risparmi avuti dai dueclub per la sospensione delle attività giàorganizzate per l’insorgere dell’emer-genza CODIV–19, rappresenta un contri-buto a questa raccolta di risorse per il so-stegno di iniziative volte a mitigare gli ef-fetti collaterali prodotti dall’emergenzaCovid–19, favorendo l’acquisto più rapi-do possibile di materiale e dispositivi sani-tari necessari, ma soprattutto supportan-do gli enti e le organizzazioni impegnatein prima linea nella gestione e nel conte-nimento dell’impatto e sostenendo ilprogressivo ritorno alla normalità di tuttii cittadini, e in particolare delle persone edelle famiglie più fragili.I due club sono partners della Fondazio-ne comunitaria della Valle d’Aosta, a cuiriconoscono la grande capacità di unirele forze per realizzare progetti concreti eduraturi.«In un momento in cui si sonofortunatamente moltiplicate le iniziativedi raccolta fondi e di materiale sanitarioper questa emergenza sanitaria che staduramente colpendo la nostra comunità

– dichiarano le due Presidenti – abbiamointuito che solo unendo le forze dei dueclub lions nel progetto della Fondazionecomunitaria della Valle d’Aosta è possibi-le fare la differenza ed essere incisivi, siain questo momento in cui le difficoltà so-no principalmente nel reperimento dimateriale per gli operatori sanitari, siaper il futuro, quando dopo l’onda dell’e-mozione dovuta all’emergenza, si dovràriflettere sul come aiutare in manieraconcreta e pragmatica le famiglie e lepersone in difficoltà economiche e assi-stenziali».Sia Pastore che Baratta e i soci da loro rap-presentati si augurano «che questo no-stro piccolo gesto sia di esempio e incita-mento anche per altri sodalizi benefici, esoprattutto per i singoli, ad unirsi nel do-no per aiutare, conferendo forza a questoimpegno corale».Sulla pagina del sito della Fondazionecomunitaria della Valle d’Aosta htt-ps://www.fondazionevda.it/andra–tut-to–bene–vda/ è possibile reperire tuttele informazioni per effettuare la dona-zione.

L’impegno dei Lions

In relazione alle numerose iniziativedi solidarietà nei confronti dell’A-zienda Usl e dell’ospedale Parini, checomprendono anche la realizzazione ela successiva donazione di mascherine ecamici, è necessario puntualizzare che lenormative nazionale ed europea sui di-spositivi di prote-zione individuale(DPI) richiedonocaratteristichespecifiche e omo-logazioni obbli-gatorie.L’assenza di tali re-quisiti non garan-tisce l’adeguataprotezione al per-sonale sanitario epuò avere conse-guenze dal puntodi vista assicurati-vo per gli operato-ri che, utilzzando

materiali non testati, non approvati, nongarantiti e non certificati, dovessero incor-rere in un “infortunio biologico”.L’acquisizione dei DPI eventualmenterealizzati da aziende, ditte e soggetti terzisarà comunque presa in considerazione eper tali azioni di generosità e solidarietàl’Usl ringrazia sentitamente.

■ Lions Doveri Baratta Pastore Ciccarelli

Realizzazione e donazione PMI:

necessarie autorizzazionie omologazioni

PROTEZIONE CIVILE

Sul sito le modalità su come donare

Sul sito regionale www.regione.vda.it sono dispo-nibili tutte le informazioni e le modalità per so-stenere, attraverso donazioni, il Sistema di Protezionecivile regionale per far fronte all’emergenza Covid–19,in Valle d’Aosta. I titolari di donazioni potranno bene-ficiare delle agevolazioni fiscali, come previsto dall'art.66 del decreto–legge n. 18 del 17/03/2020. Non appe-na possibile, l’Amministrazione regionale provvederàa rendere pubblica l'entità delle donazioni.

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20 Giovedì 26 marzo 2020 Pubblicità

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Da una richiestainformale di so-

stegno agli operatori sa-nitari impegnati nei re-parti covid –19 che nonhanno tempo spessoneanche per mangiare,un gruppo di personefidate unite ad associa-zioni conosciute comeL’unione RegionaleCuochi, alcuni compo-nenti dell’Aido Valled’Aosta ed altri privaticittadini hanno creatoun account paypal:[email protected]. Si trattadi una raccolta fondi traconoscenti e amici persostenere i nostri Medi-ci, infermieri e persona-le sanitario valdostano.L’obiettivo è quello direcapitare cibo e bibitenella sale di riposo e ri-storo all’Ospedale Pari-ni e al Beauregard! Persostenere e rinfrancaretutti loro in questo mo-mento difficile, che af-

frontano turni lunghis-simi senza sosta.Non ènecessario versare cifreconsiderevoli, tutti icontributi anche i piùpiccoli sono preziosi, ladonazione è accettatasolo tramite paypal.L’importo raccolto ser-virà per il servizio di tra-sporto e fornitura dellematerie prime per larealizzazione di pizze,focacce, torte e bibite.La preparazione deglialimenti sarà svolta daDoldo Demetrio diSaint-Vincent con la suaazienda e sarà tutto re-golarmente scontrinatoe registrato.

Tutti i pagamenti ai for-nitori saranno effettuatidallo stesso conto pay-pal cosi da avere unarendicontazione sem-plice e chiara sullo stes-so conto dove arrivanole offerte.Il responsabi-ledell’iniziativa è Billia

Piero a cui si possonochiedere informazionie chiarimenti al nume-ro Tel 3488586078”.Laconsegna dei cibi sarà

fatta direttamente dainfermieri e medici cheentrano in turno inospedale per evitarepossibili contaminazio-ni e nel rispetto deiDPCM diramati in que-sti giorni.

Il versamento puo’ essereeffettuato sul conto [email protected] indicando nome, co-gnome e causale “sostenia-mo i nostri medici”.

Iniziativa Unione Cuochi-AIDO

21Speciale Giovedì 26 marzo 2020

Valentina Praz

“Erano in tanti quelli che hannoaccolto il nostro invito e puntua-

li, alle 11 di venerdì 20 marzo, si sono af-facciati alle finestre e nei balconi che dan-no sull'ampio cortile interno al fabbrica-to e, alzando il volume delle radio a retiunificate e sventolando le bandiere trico-lore, hanno cantato l'inno di Mameli.Non sono mancati un momento di racco-glimento per chi non c'è più e l'applausoper coloro che stanno aiutando i malatinegli ospedali e a chi sta lavorando, pro-fessionisti e volontari” ha spiegato lo psi-cologo Stefano Ghidoni coordinatoredell’iniziativa. L’iniziativa è nata nell'ambito del Proget-to di accompagnamento sociale Contrat-to di Quartiere Cogne, promosso dal Co-mune di Aosta a favore delle famiglie tra-sferitesi nei mesi scorsi dai vecchi ‘gratta-cieli’ alle nuove accoglienti residenze.Una parte di inquilini riunitisi nel Grup-

po denominato ‘Tanteidee”, affiancatoda Stefano Ghidoni, psicologo consulen-te dell'Amministrazione comunale, ha in-vitato tutti gli abitanti del complesso apartecipare al flash mob di venerdì 20marzo. “Si è trattato di un'occasione perparlarsi dai balconi, condividere, soste-nersi e darsi il prossimo appuntamento.Anche in questi difficili giorni nei quali lesevere regole obbligano a vedersi di sfug-gita, da lontano e, quasi, a non parlarsinemmeno, il gruppo dei creativi ha volu-to “essere vicino” alle famiglie e agli anzia-ni del condominio consegnando a ciascu-no il vademecum di rassicurazioni psico-logiche per mitigare la paura e stare piùsereni” ha illustrato Ghidoni. Ghidoni è a disposizione per l'ascolto e ilsostegno psicologico agli inquilini delContratto di Quartiere Cogne, che perce-pissero senso di solitudine, tristezza, ti-more per lo sconosciuto evolversi deglieventi, contattandolo all'indirizzo mail:[email protected]

Quartiere Cogne:flash mob per esserevicini alle famiglie

Intesa Sanpaolo mette a disposizionedella Protezione civile la propriapiattaforma digitale di crowdfunding for-funding.it per avviare una raccolta fonditra cittadini e imprese che intendanocontribuire al superamento della difficilesituazione di emergenza sanitaria in cui sitrova il Paese. L’iniziativa è inserita nelProtocollo di collaborazione che il Grup-po ha siglato con il Dipartimento dellaProtezione Civile presso la Presidenza delConsiglio dei Ministri e con il Commissa-rio Straordinario per il contenimento e ilcontrasto dell’emergenza epidemiologi-ca COVID–19, l’accordo con il quale ilGruppo ha regolato la propria donazio-ne di 100 milioni di euro.I fondi raccolti verranno usati, secondo lepriorità indicate dal Commissario Straor-dinario e dalla Protezione civile, per lestesse finalità ed ambiti di intervento suiquali la Banca si è impegnata a contribui-re. Le donazioni saranno messe diretta-mente a disposizione del CommissarioStraordinario e della Protezione Civile esi aggiungeranno al fondo dei 100 milio-ni donato dalla Banca. Saranno quindiutilizzati per il rafforzamento strutturalepermanente del servizio sanitario e deglienti attualmente chiamati a gestire l’e-mergenza, con la creazione in via priori-taria di nuovi posti letto di terapia intensi-va. Sono inoltre previste le seguenti ulte-riori finalità: incremento dei posti di tera-pia sub–intensiva; implementazione del-le attrezzature, apparecchiature, stru-menti e materiali medicali; predisposizio-ne di nuove strutture, anche tempora-nee, d’emergenza sanitaria; e altre neces-sità medico–sanitarie di carattere tempo-

raneo legate alla gestione dell’emergen-za.Il Commissario Straordinario e il Diparti-mento della Protezione Civile si impe-gnano a fornire puntuale rendicontazio-ne a Intesa Sanpaolo che potrà effettuareverifiche sulla destinazione delle somme.Forfunding.it è la piattaforma di crowd-funding di Intesa Sanpaolo dedicata a or-ganizzazioni non governative, ad associa-zioni non profit e a fondazioni che voglio-no avviare un progetto di raccolta fondicoinvolgendo un'ampia comunità di do-natori attivi. In tre anni di attività, forfun-ding.it ha ospitato oltre 170 progetti nonprofit di 150 enti del terzo settore, racco-gliendo 25 mila donazioni. Intesa San-paolo non trattiene commissioni sulle do-nazioni, quindi ogni euro viene intera-mente versato alla Protezione Civile. Laraccolta scade il 31 luglio 2020, con possi-bilità di proroga. Forfunding.it garanti-sce sicurezza e trasparenza, i punti di for-za offerti da una grande banca italiana.La donazione può avvenire tramite carteprepagate, di debito internazionale e dicredito, bonifico e My bank ed è garantitadall’infrastruttura tecnologica IntesaSanpaolo. La piattaforma offre una ren-dicontazione pubblica sia rispetto all’an-damento della raccolta, sia sul successivoutilizzo del denaro. La donazione può es-sere effettuata in modo completamenteanonimo o dichiarato, con la possibilitàdi commentare il progetto e promuover-lo presso la propria rete di contatti con unappello personalizzato, diventandone te-stimonial. Anche le aziende possono con-tribuire con una donazione o una spon-sorizzazione.

Piattaforma crowfounding

di Intesa Sanpaolo

ALPINI

Avviata raccolta

La Sezione Valdostana dell'A.N.A. apre una rac-colta fondi tra i valdostani e le Associazioni locali

da devolvere al Personale Sanitario del Parini e delBeauregard che sono in prima linea con turni massa-cranti di lavoro e che spesso non raggiungono la fami-glia per paura di infettare i propri cari. IBAN. IT 80 V 08 587 O1212000120103501 BancaBCC Valdostana – Causale Virus.

IL GRAZIE DELL’USL ALL’ADAVA

Operatori sanitari ospitati negli alberghi

L’Azienda Usl comunica che, al momento,sono circa 20 gli operatori sanitari allog-

giati presso le strutture alberghiere messe a di-sposizione dell’ADAVA, Associazione degli Al-bergatori ed imprese turistiche della Valle d’Ao-sta, per il personale impegnato nella gestione di-retta dei pazienti affetti da Covid–19. Pertanto, ilCoordinamento emergenza Covid–19 intenderingraziare ADAVA e gli albergatori che si sonoresi disponibili, per la solerte risposta all’esigen-za di mettere in sicurezza gli operatori Usl e, in-direttamente, i loro famigliari.

ANPI MONT ROSE

Devoluti 600 euro della Festa della Liberazione

La sezione A.N.P.I. MONT ROSE ha devoluto al-l'Azienda U.S.L. della Valle d'Aosta, per il soste-

gno concreto all'emergenza Coronavirus, la somma di� 600 euro destinata nel bilancio della sezione alla Festadella Liberazione, che quest'anno – vista la situazione– non potrà svolgersi come di consueto.

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22 Giovedì 26 marzo 2020 Pubblicità

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23Le pagine della Domenica Giovedì 26 marzo 2020

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, coluiche tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà al-la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio vengaglorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era mala-to, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamodi nuovo in Giudea!».Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Mar-ta, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesùle disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurre-zione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi credein me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno.Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio,colui che viene nel mondo».Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete po-sto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allorai Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha apertogli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: erauna grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Glirispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quat-tro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?».Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazieperché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per lagente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo,gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati conbende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo anda-re».Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto,credettero in lui.

29 MARZO 2020

V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)

Nutriti dalla Parola

Riferimenti biblici:Colore Liturgico: ViolaPrima Lettura: Ez 37,12-14Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete. Salmo: Sal 129;Il Signore è bontà e misericordia.Seconda Lettura: Rm 8,8-11Lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù daimorti, abita in voi. Acclamazione al vangelo: Lode e onore a te, SignoreGesù! Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,chi crede in me non morirà in eterno. Lode e onore a te,Signore Gesù!Vangelo: Gv 11,1-45Io sono la risurrezione e la vita

Convertire… andare

JEUDI 26 MARSOn fête ce jour-làSainte Larissamartyre chrétienne, morte en Crimée vers 375. La-rissa et ses compagnes étaient réunies sous une tente pour célébrerl’Eucharistie quand le roi goth Athanaric apporta une idole et enjoi-gnit au groupe de chrétiens de venir l'adorer. Certains acceptèrent etfurent épargnés, mais Larissa et vingt–six autres personnes refusè-rent. Le roi condamna Larissa et les vingt–six autres personnes quirefusèrent à périr brulées vives sur un bûcher. Plus tard, la veuve d'unautre roi goth, Gaatha, rassembla les reliques des martyrs et les em-porta en Syrie avant d'être martyrisée à son tour. Larissa ne figureplus au martyrologue romain mais reste vénérée par les chrétiensgrecs et russes. Saint Ludger né vers 744 près d’Utrecht est un missionnaire chré-tien, fondateur des abbayes de Werden et de Helmstedt. Abbé deWerden, il fut le premier évêque de Münster. Les plus anciennesdonnées sur l'apostolat du missionnaire et réformateur frison nousviennent de son hagiographie, puis des archives de l'abbaye de Wer-den, plus tardives, et enfin des historiens de l'église du Moyen Âge etde la Renaissance, qui cependant n'apportent aucun élément nou-veau par rapport aux sources précédentes. Ses parents étaient deschrétiens issus d'une famille de notables du pays. Destiné très jeuneà la vocation religieuse, il fréquente le séminaire à la cathédrale d'U-trecht (la collégiale Saint–Martin). Là, le missionnaire Grégoire d’U-trecht lui inculque les sept arts libéraux. Pour compléter sa forma-tion, il voyage à York, où il est ordonné diacre. Hormis un bref séjourà Utrecht, il demeure en Angleterre. Les conflits entre Angles et Fri-sons le forcent ensuite à retrouver la collégiale Saint–Martin d'Utre-cht, qu'il ne quittera qu’avec la mort de Grégoire. En souvenir de saformation à Utrecht, Ludger rédigera par la suite une biographie deson maître. Il commence l'évangélisation de la Frise. À peine or-donné prêtre à Cologne, il poursuit sa mission plus à l'est, mais doits'enfuir lors du soulèvement des Saxons. Il entreprend alors un pèle-rinage à Rome et au Mont–Cassin. De retour en Frise, Charlemagnele nomme chef de la mission d'évangélisation de la moyenne–Frise etlui confie l’abbaye Saint–Pierre de Lothusa. Son action, qui instituedès 793 des chanoines à Münster, se perpétue par la création d'unemission permanente dans cette ville et la mise en place d'un réseaude paroisses très organisé. C'est vers l'an 800 que, sur des terres acqui-ses à Werden en 799, il parvint enfin à fonder son propre monastère.Le nouvel évêque passa les dernières années de sa vie à parcourir sondiocèse. Ludger mourut lors de l'un de ces voyages, le 26 mars 809 àBillerback. Son corps fut ramené dans sa cathédrale de Münster, afinqu'il y soit embaumé. Un mois plus tard, ses cendres étaient amenéesà Werden où il fut inhumé dans la crypte de l’église Saint–Ludgerprès du maître autel, comme il l'avait souhaité. Ludger est cité pourla première fois comme saint–patron de l'abbaye de Werden. Les mi-racles qui lui sont attribués sont rapportés dans le livret de Münstercomposé par les premiers prêtres de cette église vers 1170.

Dictons du jour— Pour la sainte Larissa, souvent de bonnes nouvelles tu auras

L’événement— 26 mars 1962: Massacre de la rue d’Isly à Alger. — 26 mars 1995: entrée en vigueur des accords de Schengen

Giovedì 26 marzo

Giovedì della IV settimana di Quaresima — Es 32,7-14 Sal 105 Gv 5,31-47: Vi è già

chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.

Venerdì 27 marzo

Venerdì della IV settimana di Quaresima — Sap 2,1.12-22 Sal 33 Gv 7,1-2.10.25-

30: Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la sua ora.

Sabato 28 marzo

Sabato della IV settimana di Quaresima — Ger 11,18-20 Sal 7 Gv 7,40-53: Il Cristo

viene forse dalla Galilea?

Domenica 29 marzo

V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A) — Ez 37,12-14 Sal 129 Rm 8,8-11

Gv 11,1-45: Io sono la risurrezione e la vita

Lunedì 30 marzo

Lunedì della V settimana di Quaresima (Anno A) — Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62

Sal 22 Gv 8,1-11: Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.

Martedì 31 marzo

Martedì della V settimana di Quaresima — Nm 21,4-9 Sal 101 Gv 8,21-30: Avrete

innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono.

Mercoledì 1° aprile

Mercoledì della V settimana di Quaresima — Dn 3,14-20.46-50.91-92.95 Dn 3,52-

56 Gv 8,31-42: Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.

LE LETTURE DELLA SETTIMANA

Fratel MichaelDavide Semeraro

Ormai i profumi della Pasqua si fannosempre più vicini tanto da sentirli

dentro di noi e attorno a noi e, con Gesù,oggi siamo a Betania, un luogo amato per-ché pieno di segni e ricordi profondamentesegnati dai vari gradi e dalle diverse espres-sioni dell’amore. Il lungo capitolo di Gio-vanni ne sigilla solennemente la prima par-te aprendo, ormai, ai giorni della Passione edella Risurrezione. Il testo si apre con duenote profondamente affettive: la memoriaanticipata del gesto di Maria «che cosparsedi profumo il Signore e gli asciugò i piedicon i suoi capelli» e l’evocazione di Lazzaro,misteriosamente e disperatamente malato,che viene ricordato a Gesù come «colui chetu ami» (Gv 11, 2-3). Al cuore del drammadella terribile perdita di un fratello e di unamico, si staglia la figura di Marta cui, il Si-gnore Gesù, fa percorrere un cammino an-cora più arduo di quello fatto vivere alla Sa-maritana. Se a quest’ultima il Signore Gesùsi rivela come il Messia e il Salvatore, sulbordo del pozzo di Giacobbe, in cui si riflet-tono e si riconoscono i loro due volti, perMarta si tratta del baratro spaventevole del-la morte - e della morte che tocca da vicino- tanto da farne sentire il morso nel puntopiù sensibile dell’anima.Si conclude quasi il nostro itinerario quare-simale che, come ogni anno, ci rende spiri-tualmente dei piccoli catecumeni che risco-prono le sorgenti della grazia battesimale.Se siamo come Marta, abbiamo bisogno dipassare dalla pretesa su Gesù: «se tu fossistato qui, mio fratello non sarebbe morto»(11, 21), ad un modo nuovo di intendere econfessare non solo Gesù, ma anche di vive-re in relazione al proprio fratello. Di GesùMarta arriverà finalmente a dire: «io credoche tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui cheviene nel mondo» (11, 27). Se siamo in la-crime come Maria, ci è chiesto di fare unpiccolo pezzo di strada per passare daun’eccessiva concentrazione sui nostri sen-

timenti per purificarli e unificarli con quellidi Cristo. Le sorelle di Lazzaro, il quale nondice una sola parola né prima né dopo lamorte, dovranno imparare a rispettare unanuova identità profonda che è racchiusanella parola con cui il Signore Gesù sigillala sua chiamata alla vita, quasi contro la vo-lontà di Marta, che sembra ormai essersirassegnata alla sua morte: «Liberatelo e la-sciatelo andare» (11, 44). A chi sono rivoltequeste parole? E se fossero proprio rivolte aqueste due sorelle le cui parole e le cui la-crime sembrano soffocare Lazzaro nellamorte, forse come lo era stato in vita?Diverso, molto diverso, è il modo di amaredi Gesù! Diverso, molto diverso è il modo difarsi amare di Lazzaro… magnificamenteunico! Potremmo dire, riprendendo la po-tentissima immagine del salmo responsoria-le, che il loro amore non solo viene «dalprofondo» (Sal 129, 1) ma si gioca nelle piùmisteriose profondità del cuore, di cui nes-suno – solo il «Padre» (Gv 11, 41) – può es-sere autentico e sommamente discreto testi-mone. La promessa del profeta Ezechielenon solo si compie, ma si realizza piena-mente: «rivivrete, vi farò riposare» (Ez 37,14). L’esortazione dell’apostolo diventa pernoi una vera consolazione anche quandotutti i conforti sembrano dissolti: «darà la vi-ta anche ai vostri corpi mortali» (Rm 8, 11).Anche per noi è l’invito a convertire la no-stra vita per farla uscire da tutto ciò che laimprigiona nelle bende della morte e impa-rare ad amare profondamente tanto da di-ventare veramente capaci di andare e lascia-re andare verso la vita.

Signore, chiamaci fuori dal sepolcro nel quale rin-chiudiamo il nostro cuore per paura della vita, tal-volta così spaventevole. Gesù, ripeti per noi le paroleche hai rivolto a Lazzaro, chiedi per noi libertà pienadi vivere e di poter andare. Donaci il coraggio di ri-sponderti, di liberare il cuore e di lasciare che vada,dove tu ci chiami, dove i fratelli ci attendono, dovel’amore sarà per noi casa, meta, pasqua per sempre.Kyrie eleison!

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24 Giovedì 26 marzo 2020 Le pagine della Domenica

Così dice il Signore Dio: “Ecco, ioapro i vostri sepolcri, vi faccio

uscire dalle vostre tombe, o popolomio…”. Queste parole della prima let-tura tratta dal libro del profeta Ezechie-le ci ricordano che possiamo esseremorti interiormente anche se biologi-camente siamo vivi! Siamo morti den-tro quando per esempio siamo prigio-nieri del nostro io che ci tiene chiusi innoi stessi, come in un sepolcro, e la vitadiventa stagnante, come una casa dovenon si aprono mai le finestre e si senteodore di chiuso, di muffa; come unatomba dove il cadavere marcisce e ciòche va in putrefazione è la nostra ani-ma. Per non essere prigionieri di noistessi occorre aprirci e in questo ci aiutalo Spirito Santo, proprio come ci ricor-da la prima lettura: “Farò entrare in voiil mio spirito e rivivrete”. Impariamo adinvocare ogni giorno lo Spirito Santo,fin dal mattino e più volte nella giorna-ta, perché Lui ci aiuta ad aprirci a Dio,agli altri ed alla vita. Siamo morti inte-riormente quando teniamo i problemidentro di noi, pensiamo di risolverli dasoli e lasciamo che i pesi della vita, delleresponsabilità e delle relazioni faticosesi accumulino e tutto diventa pesantecome un macigno. Invochiamo alloralo Spirito Santo perché ci doni il corag-gio per andare a fare due chiacchierecon qualcuno o meglio ancora per con-fessarci senza accampare scuse o conti-nuare a rimandare; facendo così svuo-tiamo il sacco, ci sfoghiamo e questo al-leggerisce cuore e mente, affidando aDio ciò che ci pesa ed allo stesso temporiconoscendo i motivi per ringraziare.Siamo morti dentro quando non met-tiamo più entusiasmo e fantasia in ciòche facciamo, ci trasciniamo, ci faccia-mo prendere dalla pigrizia, dalla noia,facciamo le cose giusto per farle, alloraoccorre ricorrere allo Spirito e chieder-gli di sospingerci e di farci ripartire congrinta. Siamo dei sepolcri quando acausa di fatiche relazionali non sappia-

mo aprirci al chiarimento ed al perdo-no chiudendoci nel mutismo, covandorancore, rabbia e vendetta. Invochiamolo Spirito Santo perché ci faccia scopri-re che dialogare, perdonare fa bene anoi e agli altri. Siamo morti viventiquando non usiamo bene il nostro tem-po, lo usiamo rincorrendo cose inutili,vuote; quando assumiamo comporta-menti scorretti, sappiamo che sbaglia-mo, ma non facciamo nulla per cambia-re, allora occorre invocare lo Spiritoperché ci doni il desiderio di convertir-ci per tornare ad una vita più saporita epiù bella. Ci sentiamo morti quandonon sappiamo quale scelta fare, quan-do siamo in preda a pensieri di paura,angoscia e allora occorre bussare alloSpirito Santo e domandargli di ispirar-ci e di donarci pace. Sentiamo la mortedentro quando ci ammaliamo noi ouna persona cara, quando si affaccia-

no le tenebre del lutto; lì abbiamo lasensazione che la pietra del sepolcro siposi sulla nostra testa e tutto sprofondinel buio. Quante persone, soprattuttodi questi tempi, si riconoscono nelleparole che alcuni rivolgono a Gesùquando giunge alla tomba di Lazzaro:“Lui, che ha aperto gli occhi al cieco,non poteva anche far sì che costui nonmorisse?”. Perché Dio permette che lagente muoia? Quando questa doman-da ci tormenta e ci pesa nel cuore invo-chiamo lo Spirito Santo perché ci aiutia scoprire che Dio non esiste per evi-tarci la morte, ma per dare una rispo-sta ad essa. Sì, Gesù resuscita il suo ami-co ma non dimentichiamoci che Laz-zaro morirà comunque qualche tem-po dopo, non sappiamo quando… Dionon ci evita la morte ma ci dice che Luiè con noi sempre e anche nell’istantedella nostra morte sarà lì per accompa-

gnarci nel suo Regno dove risorgere-mo e vivremo per l’eternità. Sepolto vi-vo (1854) è un quadro del belga Antoi-ne Wiertz (1806–1865), conservato alMusée Wiertz a Ixelles. L’artista amavacomporre opere allegoriche forte-mente influenzate dal romanticismo edal suo amore per Rubens e Raffaello.Un monaco che si credeva morto di co-lera, come indicato sul coperchio del-la bara, si risveglia e si ritrova in un se-polcro insieme a cadaveri e teschi.Possiamo essere seppelliti, chiusi inun sepolcro ancor prima di essere bio-logicamente morti e questo capita tut-te le volte che in diversi modi ci chiu-diamo a Dio, alla vera vita, agli altri, al-la speranza; per uscirne non bastanole nostre sole forze ma per sollevare ilcoperchio della cassa, della pietra delsepolcro dobbiamo chiedere aiuto al-lo Spirito di Dio.

Letture d’arte: Sepolto vivo, 1854 a cura di don Paolo Quattrone

Perché Lazzaro

viene fuori?

“Lazzaro vieni fuori”. ELazzaro ubbidisce. Ma senon avesse detto il nomedi Lazzaro, ma solo “vienifuori” cosa sarebbe succes-so? Sarebbe successo cherisorgevano tutti, perchéGesù è il vivente e quel gri-do avrebbe risvegliatoquanti giacevano nell’om-bra di morte (a Marta ave-va appunto detto: “Io sonola risurrezione e la vita”).Ma il segno che voleva edoveva dare riguardava lapersona di Lazzaro e quin-di disse il suo nome. E quando alla fine dei tem-pi, anche i nostri corpi ri-sorgeranno per ritrovareognuno la nostra identità,penso che saremo chiama-ti col nostro nome. “Wilmavieni fuori”! E verremofuori per davvero, non so-lo temporaneamente co-me Lazzaro, ma per nonrientrare mai più nei no-stri vari sepolcri. Quella sìche sarà vera risurrezione,come quella di Gesù.

• La suprema soglia …

Le forze della natura han-no una certa potenza, maDio ha l’onnipotenza equando la mette in atto,non c’è forza che tenga, né

potenza che Gli resista. Lastessa potenza del malignoo della morte che fa tantoscalpore, non può che ar-retrare davanti all’onnipo-tenza di DIO.Lazzaro era dunque mor-to da quattro giorni, anziera addirittura già nel se-polcro, il che vuol dire cheera morto e stramorto,

non si trattava certo dimorte apparente, tantoper intenderci. Il suo cada-vere puzzava già, quindiera avvenuta la morte clini-ca, cioè l’arresto delle fun-zioni vitali e la morte filo-sofica (separazione dell’a-nima e del corpo nel qualeera già iniziato il processodi decomposizione, non

essendo più animatodall’anima). Ma c’è un ter-zo tipo di morte che – co-me diceva Padre Molinié –non poteva essersi verifica-to in Lazzaro, cioè la mor-te teologica, ossia il giudi-zio particolare. Se Lazzaroha potuto essere risuscita-to è perché non aveva an-cora varcato la suprema so-glia del giudizio divino,perché da lì nessuno tornaindietro.Una volta giudicati da Dio,si è confermati per semprenello stato di grazia (Para-diso), o di disgrazia (infer-no) o di purificazione in-termedia (purgatorio)corrispettivo alle operecompiute in vita. In altreparole, Lazzaro aveva var-cato l’ultima soglia, cioè lamorte, ma non la soglia su-prema, cioè il giudizio, enon era ancora entrato nelsuo destino fissato per l’e-ternità.

• La morte mollò la presa …

Gesù arriva dunque a Be-tania e le sorelle di Lazza-ro, prima Marta e poi Ma-ria, gli dicono entrambe:”Signore se tu fossi statoqui, mio fratello non sa-rebbe morto”. Commo-vente questa certezza delledue sorelle, che la sola pre-

senza di Gesù, avrebbe im-pedito la morte del fratel-lo. È come se Gli dicessero:”Se fossi stato presente, Tuche sei la vita, la morte nonavrebbe osato avvicinarsi”.Gesù allora si commosseprofondamente e scoppiòin pianto. Bellissimo que-sto tratto della sensibilitàdi Gesù che piange per laperdita del suo amico. Laperdita di una persona ca-ra è sempre un fatto moltodoloroso, piangere nondenota assolutamentemancanza di fede, ma solodolore dovuto al distacco.Non siamo esseri disincar-nati, se non lo fu Gesù –che sapeva benissimo cheavrebbe ridato la vita a Laz-zaro, eppure pianse – nonpossiamo pretendere diesserlo noi.Intanto Gesù, ancoraprofondamente commos-so, si recò al sepolcro e do-po aver alzato gli occhi alcielo e pregato il Padre,gridò a gran voce “Lazzarovieni fuori!”. E Lazzaro ob-bedì! O meglio: la morteudendo il vivente, mollò lapresa e scomparve!

• Di cosa moriremo?

Stupendo miracolo che cirivela che Gesù è la vita del-la nostra vita. Quante vol-te, anche noi, siamo passa-

ti da morte a vita, risorgen-do dai nostri peccati. Se,per la vita del corpo, siamotutti, in un modo o nell’al-tro, condannati a morte,(Santa Teresina a chi lechiedeva “di cosa morire-te” rispondeva sicura “ mo-rirò di morte!”) per la vitadell’anima siamo tutti de-stinati a risorgere ad ognimomento grazie alla Suagrazia.

Domande1) Cosa mandarono a direa Gesù?2) Chi glielo mandò adire?3) Cosa fece e cosa disseGesù?

Pensieri sulla Parola a cura di Wilma Chasseur

Pensiero

della settimana

Quale impero

dobbiamo

conquistare?

“Non esiste dominio piùgrande di quello che siesercita su sé stessi” ( B.Gracian) Ecco l’imperoda conquistare, ma co-me lo si conquista? Conle rinunce. Ecco a cosaserve la Quaresima.

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25Vita della parrocchia Giovedì 26 marzo 2020

Papa Francesco ha in-vitato tutti a fermar-

ci a mezzogiorno per pre-gare il Padre nostro.Invitati a ripartire dall’abcdella vita.Come se dovessimo torna-re sul banco del primogiorno di scuola di primaelementare, per impararei fondamentali del vivere inostri giorni.Provo a ripercorrere letappe del Padre nostro.

“Padre nostro”

Due parole sole poste afondamento del vivere.“Padre”: la mia vita è unastoria di affetti. Si confer-mo. È stato così ed è anco-ra così. E allora mi fermoalla prima parola di questapreghiera e dico: “Grazie”.“Nostro”: e qui già inciam-po. Perché porto il peso diun ingombrante “io”, chesovente pretende di preva-lere sul tu e sul noi. Anzi avolte prende le distanze di-cendo “voi”, creando di-stanze e barriere.Da questa pandemia im-paro che siamo tutti sullastessa barca. Se prima pro-vavo vergogna per quellenavi che dovevano passaresettimane perché i portierano chiusi, ora, ricono-sco amaramente che lapandemia ha messo ancheme su quelle navi. Siamotutti senza porto sicuro, re-spinti.Faccio uno sforzo per con-tinuare la preghiera delPadre nostro. La secondaparola mi ha già fatto in-

ciampare e cadere. Provoa rialzarmi ed affrontare leparole che seguono comealtre possibili parole di in-ciampo.

“Che sei nei cieli”

Ahi. Ecco, lo sapevo. Dinuovo ho inciampato. Ep-pure sono quattro paroleinoffensive. Già, quasi hoil torcicollo. Un dolorecervicale dovuto all’abitu-dine di guardare solo interra. Se alzo la testa versoil cielo sento le ossa delcollo che fanno crac–crac.Forse è un movimentoche faccio raramente eper questo mi risulta cosìdifficile da farlo le primevolte. Eppure, alzando gliocchi al cielo mi sembra direspirare già meglio. Alzogli occhi verso il cielo e re-spiro meglio. Le rughe in-torno agli occhi si disten-dono in un sorriso. Devofarlo più spesso.

“Sia santificatoil tuo nome”

Cinque parole che sem-brano un masso grandedieci–cento volte la mia

piccola statura. Questa vol-ta non inciampo… ci vadoa sbattere contro e mi fac-cio male.Mi viene in mente una do-manda che circola in que-sti giorni. La stessa do-manda che una larva diuomo si poneva nel cam-po di concentramento diAuschwitz, mentre era co-stretto ad assistere insie-me agli altri internati al-l’impiccagione di un ra-gazzino: “Dov’è Dio?” – sichiedeva.Oggi questa domanda ri-torna: “Dov’è Dio?, men-tre vediamo le bare cari-cate sui camion militari?E mentre uomini e don-ne muoiono soli, senza ilconforto di una manoche con tenerezza stringala loro?Faccio fatica a continuarela preghiera. Ho difficoltàa dire “Sia santificato il tuonome”. E allora sto zitto.Prendo fiato. Faccio silen-zio. Torno indietro, allafrase di prima “che sei neicieli”. Alzo lo sguardo. For-se… sto sbagliando la do-manda. Non devo chieder-mi “Dove sei Dio?”, ma“Chi sei Dio?”. Non pre-

tendo una risposta imme-diata. So che forse, cam-biando la domanda in“Chi sei Dio?” posso anda-re avanti con la preghiera.

“Venga il tuo regno”

E qui entro nella nebbiafitta. Avanzo a tentoni. Ur-to a destra e a sinistra. Stra-scico i piedi. Metto le brac-cia avanti per trovare con-fini consolanti. Non riescoa disfarmi dell’idea che hofin da bambino, che il “re-gno” lo vedrò dopo la mor-te. Mi viene in mente co-me padre Alberto Maggitraduce “regno”: lui chia-ma “regno” la “società al-ternativa” di cui Gesù diNazareth ha posto le basi.Se dico “venga la società al-ternativa che Gesù ha so-gnato”, sento che la neb-bia intorno a me inizia a di-radarsi.Questa pandemia almenoquesto mi ha insegnato:dovremo rifondare il no-stro stare insieme. Noncon qualche piccola rifor-ma da sacrestia, ma trovareinsieme un modo “alterna-tivo” di vivere insieme, piùumano.

“Sia fatta la tua volontà, come in cielo e così interra”

Se prima avevo l’impres-sione di essere avvolto dal-la nebbia fitta, ora mi sem-bra di essere nel buio piùtotale. Ho paura di pro-nunciare queste parole. Ese Dio mi stesse chiedendodi rinunciare ai mie affettipiù cari? Così mi hannodetto da sempre. Devi farela volontà di Dio, anche senon ti piace. No. Non rie-sco ad andare avanti con ilPadre nostro! Un Dio cosìve lo lascio. Non so che far-mene. Provo a tornare in-dietro. Alle parole “che seinei cieli”. Alzo gli occhiverso l’azzurro.E ritorna la domanda:“Chi sei Dio?”.Questa preghiera del Pa-dre nostro assomiglia adun gioco dell’oca: “tornaindietro di quattro casel-le”. Già, la domanda “Chisei Dio?”. E se questa do-manda ne provocasseun’altra?E se dovessi chiedermi“Uomo, dove sei?”. “Dovesono io?”.Dov’è finita l’umanità? Inche vicolo cieco è andata acacciarsi? “Uomo, chi seidiventato?”.Forse questa pandemia èl’alba di una nuova uma-nità, più consapevole diciò che può essere e diven-tare. L’alba non è ancora ilpieno giorno. Ma mi famettere in piedi. Devoriacquistare la statura eret-ta, cribbio !

“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”

Queste parole mi ricorda-no il panico di chi va al su-permercato a fare scorte diviveri. Come se all’improv-viso ci fossimo accorti chel’essenziale ogni giorno èavere un tozzo di pane damangiare. Non nascondoche il timore di non averesufficienti scorte sia venutaanche a me. “Non preoc-cupatevi per quel chemangerete e quello che in-dosserete… ad ogni gior-no basta la sua pena”. Que-ste parole di Gesù mi rin-cuorano.Quanta vita ho sprecatoaggiungendo ansietà aigiorni invece che allegge-rirli? Quante cianfrusaglieingombranti ho accumu-lato in casa e nella vita !?Dicendo queste paroledel Padre nostro mi sen-to ridimensionato rispet-to alle mie aspettativegiornaliere.A questo serve pregare?

“Rimetti a noi i nostri debi-ti, come noi li rimettiamoai nostri debitori”

I dadi del gioco dell’oca so-no imprevedibili. A questeparole del Padre nostro ri-torno alla casella di parten-za. Non me la sento di direcon leggerezza il “comenoi li rimettiamo”. Eppu-re, dall’altra parte, di fron-te a me, c’è una personache chiede che gli vengaabbuonato un debito.Come succede a me. Sonoin debito con la vita.E non mi basta una vita perpareggiare i conti.“E non ci abbandonarenella tentazione, ma libe-raci dal male”.Il torcicollo sembra pun-gere meno. A forza di farel’esercizio di alzare la testaal cielo, il movimento resti-tuisce alla normalità un ge-sto quasi dimenticato.Mi viene in mente la fotodel satellite che da quandoè scoppiata la pandemia ri-trae una terra più pulita emeno inquinata. Ed anchela vignetta di Mauro Bianiche riporta il dialogo tradue colombi in volo. L’u-no dice: “Hai fatto caso?Loro stanno male e noistiamo meglio”. L’altro co-lombo risponde: “Mi di-spiace. Non possiamo tro-vare un accordo?”.Lo dobbiamo trovare sì.Noi non possiamo viveresenza Madre Terra. La na-tura avrebbe solo da gua-dagnarci se si estinguesseuna piccola e recente spe-cie, che si è comportata dapadrona e non come fa-cente parte.La tentazione più grande èsempre quella di essere

“io” la misura di tutto.Non ho mai faticato così adire il Padre nostro. Forsenon l’ho mai detto davve-ro. Forse il segreto di que-sta preghiera sta in questacorsa ad ostacoli tra paro-le che sono come pietreche fanno inciampare erialzare di nuovo, passan-do dalla nebbia e dal buioal sereno.Forse sto imparando apregare.Sono solo all'abc…Nello stesso tempo, devore–imparare a vivere. Sì, al-la mia non più verde età,devo re–imparare a vivere.Come se tante certezze sistessero ribaltando.Se non sapessi che il Padrenostro l’ha inventato Gesùdi Nazareth direi che èuna preghiera laica.E se Gesù l’avesse inventa-ta come esempio di pre-ghiera laica? Come pre-ghiera al di sopra di ogniforma di religione? E sefosse per questo che l’han-no messo in croce, perchétoglieva Dio dalle mani deireligiosi?E se il Padre nostro nonfosse una preghiera, maun tentativo di esserepiù umani, così comel’ha spiegato Gesù diNazareth?Comunque sia, non so seoggi riuscirò ad arrivarealla fine del Padre no-stro, ma proverò, in que-sto 25 marzo, a mezzo-giorno ad affacciarmi al-la finestra e a dire in si-lenzio, anche inciam-pando, il Padre nostro…

Geremia Momo

(nome social

di don Michele Giachino,

parroco di Brusson)

Religiosità a cura di Cesare Cossavella

■ Gignod- Condemine. A ricordo del caro amico François

25 marzo - Preparandomi a pregare con il Papa

Padre nostro: un modoper essere più umani

Forse

il segreto

di questa

preghiera

sta in questa

corsa

ad ostacoli

tra parole

che sono

come pietre

che fanno

inciampare

e rialzare

di nuovo

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26 Giovedì 26 marzo 2020 Pubblicità

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Silenzio

Caduto è il silenzio: stradenon più rumoreggianti;parcheggi vuoti; aree verdinon più ravvivate da vocisquillanti di bimbi; bar nonpiù luoghi di incontro; ora-torio senza il vociare alle-gro dei ragazzi: È una tri-stezza; sale la malinconia.Come cappa nera il silen-zio raggiunge ogni strada,ogni sentiero.Dalla finestra lo sguardoscende sulla “piana”. C’èancora un po’ di movimen-to; ma di quanto è sceso! Siva solo al lavoro o fare ac-quisti e poi … la porta di ca-sa si richiude dietro a te. Lastrada che collega la “pia-na” al monte e si dirama,come albero della vita, perraggiungere ogni villaggio,ogni casa, è silenziosa e tri-ste. Non più canto alla vita,ma solo scia di asfalto mutae solitaria.

La porta

Il collegamento tra vita dicasa e di società rimane in-terrotto. Sembrano mondidiversi, accomunati dallaapprensione per il doma-

ni. In casa ci si stringe nel-l’affetto e nella speranza;fuori, è un muoversi stacca-to e veloce per rientrare, alpiù presto, nel luogo sicu-ro della famiglia.Neppure il portone dellachiesa si apre per le funzio-ni della comunità; è am-mutolito. Eppure là c’è lasorgente della Vita! Eglitrova pur sempre il sentie-ro di ogni cuore. E nel si-lenzio si ode maggiormen-te la sua voce. Lui, espertodella prova, parla ad ognu-no di coraggio. Lui che èvenuto a portare il semedella fraternità ci incaricadi farlo germinare e cre-scere a cominciare da ognifamiglia. Lui che ha volutoconoscere anche la provadella disperazione, ci parladi speranza. Ci invita aguardare fuori dalla fine-stra; ammirare le primeturgide gemme, i primi ti-midi fiori nell’aiuola da-vanti a casa. Ci raccoman-da di non sprecare questigiorni ma di trasformarliin crescita di amore fami-liare; di progettazione di

nuove e migliori relazionisociali; di sguardo più lim-pido e speranzoso su quel-lo che potrà e dovrà essereil mondo di domani: aiuo-la di fraternità e non più,come spesso è accaduto,campo di scontro tra va-nità e riflessione, prepo-

tenza e bontà, egoismo eaccoglienza.

Sogno

Egli è sorgente di progetti;è culla di un mondo diver-so. Ad una condizione:chel’uomo si rivolga a Dio tor-

nando ad aprirsi a Lui perritrovare veramente se stes-so. Uno sguardo nuovo ènecessario rivolgere a chi cista vicino. Come il presen-te fa cadere mille illusioni eci richiama a scuoterci daun sonno ananestizzante,così Lui, dolcemente ma vi-gorosamente, ci affida uncompito, a misura di ognu-no, per costruire un siste-ma di vita diverso, vicinopiù che sia possibile, al Suoprogetto di una umanitànuova, quella per la qualeha donato la sua Vita.

Il becco

Un colpo di becco contro ilvetro … un piccione si alzain volo … lo seguo con losguardo … fa un ampio gi-ro sul Cimitero sottostante.Quel giardino dalle millecroci fotografie e lumini,mi pare ora si metta a parla-re. Il luogo, a prima vista, dimorte mi pare rompa il si-lenzio e mi ricordi comeogni Ospite del Dormito-rio mi parli del suo viaggio

terreno seminato di gioiapagata con tanta fatica e,talora, grande sofferenza.Eppure una voce paregiungermi più diretta e for-te: “Noi siamo nella gioia.Non abbiate paura di rico-noscervi e sostenervi dafratelli e sorelle. Usate sem-pre gli strumenti validi del-la comprensione, acco-glienza, perdono. Cammi-nate insieme sulla via dellavita e troverete, come noi,la Vita”.

Le campane

Uno scampanio scendeora dal campanile. Sono le19: è l’ora dell’Angelus. Èla voce di una Madre chemi invita dolcemente allalode e fiducia in Dio. Vera-mente può ricordarceloLei, donna dalla multifor-me esperienza umana eporta del cuore di Dio!Il canto delle campanesembra ripeterci: “È sera;domani sorgerà un gior-no radioso come Pasquase il tuo cuore avrà fiduciain te, nel fratello prossimoe in Dio” !

don Elio Vittaz

parroco di Saint-Christophe

Silenzio e vita

27Vita della Diocesi Giovedì 26 marzo 2020

17–27 agosto 1994 –Quarto soggiorno estivo in Valle d’Aosta

«Non v’è dubbio che seguire Cristo non è un’impresa facile»

Una caduta causa a GiovanniPaolo II la rottura del femore e ilPontefice rinvia di un mese il pe-riodo di riposo già programma-to nella nostra diocesi. Il suo ri-torno in Valle è atteso e le vocidiffuse di un Papa stanco e ac-ciaccato vengono in parte smen-tite dai fatti: durante il soggiornoa Les Combes, alla meditazione,alla preghiera e al lavoro in pre-parazione del viaggio nell’ex Ju-goslavia, intercala passeggiate ebrevi escursioni. La vacanza gliridona gradualmente vigore e si-curezza. L’atteso e unico incon-tro con i fedeli avviene a Cogne,domenica 21 agosto; in uno sce-nario da favola, il Pontefice cele-bra la Santa Messa e recita l’An-gelus. Ad accoglierlo nella loca-lità ai piedi del Gran Paradiso,Mons, Ovidio Lari, il parrocodon Corrado Bagnod, diversi Ve-scovi, più di settanta sacerdoti,autorità comunali, regionali epoco meno di trenta mila fedeli.«“Benedirò il Signore in ognitempo, sulla mia bocca semprela sua lode” (Sal 33,2). Questeparole ben esprimono il nostrostupore e la nostra lode al Crea-tore, di fronte al magnifico sce-nario delle montagne che ci cir-condano. La celebrazione del-l’Eucaristia in una località cosìsuggestiva parla della maestà edella bontà del Signore. Essa co-stituisce per tutti un pressante in-vito ad accogliere la parola diDio, poc’anzi proclamata, perconformare ad essa la nostraquotidianità». Dopo aver com-mentato il brano evangelico diSan Giovanni, il Papa prosegue:«L’accoglienza della fede portacon sé riflessi immediati nelcomportamento morale del cre-

dente: non v’è dubbio che segui-re Cristo non è impresa facile.L’etica cristiana indica infattiuna strada ardua, invita ad entra-re per la porta stretta, l’unicaperò che conduce alla vera vita». Dopo aver citato la lettera agliEfesini, proposta dalla liturgiadella ventunesima domenica deltempo ordinario, Giovanni Pao-lo II continua: «Essa illustra, adesempio, quale deve essere ilmodo di comportarsi dei cristia-ni nel campo specifico della fa-miglia. L’apostolo Paolo sottoli-nea l’amore reciproco tra mari-to e moglie, uniti non da unasemplice promessa di fedeltà,ma da un vincolo indissolubileelevato a sacramento, segno del-l’unione di Cristo con la suaChiesa. Addita poi come idealedella vita familiare la ricerca del-la reciproca edificazione spiri-tuale e la santificazione, sì che lafamiglia possa risplendere come“chiesa domestica”. Si tratta cer-

to di un ideale alto e difficile cherichiede una continua rispostadi fede illuminata, profonda econvinta. Uno sforzo da rinnova-re ogni giorno. […] Viene spon-taneo sottolineare questa esi-gente vocazione cristiana a se-guire il Vangelo, considerandola vita di Sant’Orso, patrono del-la chiesa parrocchiale di Cogne.Zelante e mansueto sacerdote diAosta, Sant’Orso visse nell’otta-vo secolo e perfezionò l’opera dievangelizzazione intrapresa inqueste valli da San Besso, soldatodella legione Tebea, martirizza-to sui monti circostanti […] E sidovrebbe forse aggiungere an-cora un’altra persona collegatacon la Valle d’Aosta, con la cittàdi Aosta. È Sant’Anselmo, gran-de teologo, grande dottore dellaChiesa. Rimane memorabile lasua opera in cui egli si chiede:“Cur Deus homo?” (ndr. PerchéIddio si è fatto uomo?). Così ab-biamo da un soldato romano

San Besso, attraverso un missio-nario Sant’Orso, un grande teo-logo e Dottore della ChiesaSant’Anselmo: questi tre gradi,quasi tre tappe che ci dicono tan-to in questa giornata splendida,quando ci incontriamo qui sullaporta del Gran Paradiso. Tutti lo-ro ci hanno veramente, in mododiverso, mostrato la porta del Pa-radiso, hanno saputo attraversa-re questa porta. Non solamente,essi hanno saputo portare con séi valdostani dei vari secoli».Dopo aver commentato un bra-no di Papa Paolo VI (Insegna-menti, XI (1973) p. 94), Giovan-ni Paolo II prosegue: «Questoluogo incantevole conserva poiil ricordo di un giovane creden-te del nostro secolo, Pier Gior-gio Frassati, che ho avuto lagioia di proclamare “Beato” il20 maggio 1990. Egli era solitofrequentare Cogne. Esploravacon ardimento le vette che lefanno corona e aveva fatto di

ogni scalata sulle montagne, unitinerario che accompagnavaquello ascetico e spirituale, unascuola di preghiera e di adora-zione, un impegno di disciplinaed elevazione. […] Come SanBesso e Sant’Orso, il Beato PierGiorgio ha saputo unire al ge-neroso servizio al Signore e aifratelli l’ammirazione per l’ar-monia del creato. Attraversoquesta ammirazione del creato,l’ammirazione di Dio stesso; at-traverso l’ammirazione del visi-bile, l’ammirazione dell’invisi-bile. Sia questo coetaneo, qua-si, Pier Giorgio; sia egli di esem-pio, a quanti vi abitano e a colo-ro che si recano in montagnanel periodo di meritato riposo.Specialmente per i giovani, gio-vani per i giovani. Davanti a cosìstraordinario spettacolo dellanatura viene spontaneo elevareil cuore verso il cielo. Come ilgiovane Frassati amava spessofare». (5)

Verso il centenario della nascita di Giovanni Paolo II a cura di Ezio Berard

■ La Chiesa di Saint-Christophe

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Mi sono svegliato co-me il solito. Ho

sentito gli aggiornamentidel TG.Ho spento la TV. Per nonessere travolto dal fiume diparole. Soprattutto daquelle che mostrano pen-sieri piccoli–piccoli. A sen-tire certe parole mi vienein mente un’immaginedei Promessi sposi. Quan-do Renzo va da Azzecca-garbugli, per ottenerequalche dritta legale. Pernon presentarsi a manivuote porta in dono quat-tro capponi che tiene stret-ti per le zampe, a testa ingiù e, visto che è piuttostoagitato, durante il cammi-no gesticola facendo bal-lonzolare in modo indeco-roso le teste degli animali iquali, da parte loro, ne ap-profittano per beccarsi avicenda. Per questo hospento la TV. Non fa beneal morale vedere quattrocapponi che si beccanocon la testa in giù.Poi faccio le solite cose:spalanco la finestra, unpo’ per cambiare aria eun po’ per vedere il miopaese ed abbracciarlo vir-tualmente.Vedo solo tetti. Tetti cometanti scatoloni chiusi. Cer-co di ricordare i volti di chici abita in quegli scatolonichiusi. Tante storie. Tanterisorse. Tanto coraggio.Qualche camino fuma. Lapiazza è vuota. La fontana,con un sacchetto di nylone dei guanti dimenticati lì.Accanto alla fontana la ba-checa con il percorso cheporta a Salomon. Stop alleescursioni.Appena più a destra unlampione appena spento:

il ciclo della luce riprende.Meno male. Più in bassol’edificio del Municipiocon le finestre buie. Perora lo vedo, perché gli al-beri sono ancora spogli.Ufficialmente la primave-ra è già iniziata. Madre Ter-ra ci insegna che tutto sem-pre ricomincia. Appenasopra, l’ex–asilo, con ilprato: anch’esso vuoto.Nessun bambino. Anchecatechismo è sospeso. A si-nistra una gru ferma an-

ch’essa. Mi fa pensare aquelle tante persone a ca-sa, con il lavoro sospeso.Già, il lavoro che dà di-gnità alle persone.Quasi nascosti dietrol’impalcatura della gru, itetti della Clinica. Corag-gio ragazzi. Spero di in-contrarvi presto mentre ilgiovedì godete del giornodi uscita.In fondo spuntano le chio-me di alberi, più alte deitetti delle case. La Natura è

sempre una spanna più inalto delle costruzioni uma-ne. Vorrà insegnarci qual-cosa?Dietro alle chiome spuntail piccolo campanile dellacappella di Sant’Antonio(nella foto): lo festeggere-mo il 13 giugno? Ogni tan-to mi viene la voglia irre-frenabile di andare avantiveloce con la storia di que-sti tempi, come quandocon il videoregistratore simanda avanti veloce la pel-

licola. Penso ai tanti mes-saggi “Andrà tutto bene”.Sono gli spazi ampi ad atti-rare la mia attenzione: e ilmio sguardo si sposta aiprati di Prae. E qui la men-te torna indietro a quei po-meriggi della domenicatrascorsi ad assistere allepartite di Tsan. Sport edamicizia. Sport e aggrega-zione. Sport e socialità.Sport e quattro risateQuanto ci mancate!Sui tetti sporgono le an-

tenne. Simbolo di una tec-nologia che almeno per-mette di non rimanere iso-lati e di far circolare idee,affetti, amicizie, contatti.Il tutto oggi è avvolto nellanebbia.E allora sento il bisogno diascoltare e di dire parolepositive. Sento il dovere diaver pensieri positivi. Re-spiro a pieni polmoni e ri-chiudo la finestra.Penso positivo.Buona giornata.

Geremia Momo

(Nome social

di don Michele Giachino,

parroco di Brusson)

Nella nebbia...28 Giovedì 26 marzo 2020 Vita della parrocchia

1. Padre nostro.Tu non sei una proprietà privata.Tu sei Padre di ogni individuo, Tu sei Padre buono di chi ti invocae di chi ti disprezza. Tu sei Padre del ricco e del misero, Tu sei Padre ricco di misericordia. Non è la paternità dell'uomo che fonda laTua, invece è la Tua che crea gratuitamen-te la nostra paternità e maternità. Rendici fratelli, o Padre nostro!Allontana da noi l'indifferenza, l'egocen-trismo, l'invidia, la superbia, o Padre no-stro.Infondi in noi lo spirito di carità, diumiltà, di umanità, di compassione, di at-tenzione, Padre nostro!

2. Che sei nei cieli. Non sei lontano da noi. Non sei indifferente al nostro grido.I cieli sono l'Oceano del tuo amore perciascuno di noi. I cieli sono la tua dimora, ma sei presenteovunque. Nei nostri cuori stanno i tuoi cieli. Dai tuoi cieli tu mandi la pioggia e il sole anoi, tuoi figli, buoni e cattivi.Tu sei nei cieli, ma più vicino a ciascu-no di noi. Tu sei infinitamente lontanoe infinitamente vicino a noi, o Padrenostro. Vieni presto in nostro aiuto!

3. Sia santificato il tuo nome. Che il nostro cuore, la nostra mente, lenostre labbra santifichino il tuo nomesanto ogni instante della nostra vita.Nella gioia, sia santificato il tuo nome.Nel dolore, sia santificato il tuo nome.

Nella fatica, sia santificato il tuo nome.Nel riposo, sia santificato il tuo nome.Nell'angoscia, sia santificato il tuo nome.Nella serenità, sia santificato il tuo nome.Nella malattia, sia santificato il tuo nome.Nella salute, sia santificato il tuo nome.

4. Venga il tuo regno, o Padre nostro!Siamo in cammino verso il tuo regno d'a-more.Siamo in attesa del tuo regno di giustizia. Il nostro cuore anela al tuo regno di pacee di concordia.Rendici, o Padre nostro, in questo tempotenebroso, gli strumenti del tuo amore,della tua giustizia e della tua pace, nell'at-tesa della venuta del tuo regno.

5. Sia fatta la tua volontà come in cielocosì in terra. Che cosa vuoi dai tuoi figli Padre nostro?Che ci comportiamo da figli, non da stra-nieri. Che siamo liberi e non schiavi, perché tusei il Padre nostro.La tua volontà non è tirannica, ma com-prensibile e paziente.Che la nostra volontà, il nostro io, lasci tut-to lo spazio a te, Dio, Padre nostro!Che la tua volontà presieda e orienti la nostra, per la tua immensa gloria.

6. Dacci oggi, o Padre buono, il nostropane quotidiano.Dacci oggi il pane del frumento, che è ilfrutto della terra che hai creata e del no-stro lavoro, per la salute del nostro corpo,per essere al tuo servizio e al servizio delfratello nel bisogno.Non ti chiediamo il pane di domani, ma il

pane quotidiano, perché a ogni giornobasta la sua pena.Dacci oggi il nostro pane quotidiano, per-ché sei Eterno, sempre presente, e cono-sci i nostri bisogni profondi.Dacci oggi la fame del pane eucaristico efa’ che diventiamo anche noi il pane spez-zato per i nostri fratelli.Dacci oggi il pane della tua Parola, che dàil senso al pane materiale. La tua Parola è via, vita e verità. Dacci oggi il pane della virtù, il pane dellafedeltà alla nostra vocazione, il pane dellapazienza, della fiducia, della sopportazio-ne, della prudenza in questo tempo buio,in questo tempo della prova, in questotempo della paura e dell’angoscia.

7. Padre nostro, rimetti a noi i nostridebiti.Non guardare i nostri peccati!Se tieni conto delle nostre colpe, chi po-trà sussister?Presso di te è il perdono.Presso di te è la misericordia, per chi ti in-voca con un cuore sincero.Padre nostro, siamo debitori, ma figlituoi. Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori.Senza te, non possiamo perdonare comeTu ci perdoni.Con Te, tutto è possibile.Padre nostro, rendi l'impossibile in noipossibile per te. Così possiamo perdonare le colpe degli altri, come lo faiper noi.

8. Padre nostro, non abbandonarci allatentazione.La vita umana è miseria e tentazione.

Nessuno è al riparo della tentazione.Il Maligno, che non ha risparmiato il tuoFiglio amato, ci circonda da tutte le parti.In questo tempo della tempesta, non la-sciarci vincere dalla tentazione della di-sperazione!Suscita in noi le nuove energie dellacreatività, per edificare la cultura del-l'amicizia contro la tentazione dell'iso-lamento, della solidarietà contro la ten-tazione dell'individualismo, della pre-ghiera contro la tendenza all'accidia,dell'impegno contro la tentazione del-la pigrizia.

9. Padre nostro, liberaci dal male.Nella tua divina provvidenza, tutto con-corre al bene per colui che crede in Te.Liberaci dal Coronavirus, che affligge l'u-manità! Liberaci dal panico, che questo male stacreando, per non dimenticarti!Liberaci dal male, che non dipende danoi! In particolare, quello che supera lenostre forze e quello che abbiamo creato,quando ti abbiamo abbandonato.Liberaci dal male dell'intolleranza, dell'i-gnoranza e dell'intransigenza! Che questa malattia, con il tuo santo aiu-to, sia l'occasione della consapevolezzadella nostra insufficienza, per aprirci a Te,o Dio, Sommo Bene!Senza di te, non possiamo fare nulla di va-lido e di stabile.Ascolta la nostra supplica, o Padre nostro!Sia fatta la tua volontà!

10. Amen.Don Ferdinand Nindorera

Viceparroco Saint-Martin de Corléans

Padre nostro nel tempo del Coronavirus

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29Associazioni e movimenti Giovedì 26 marzo 2020

C.F.

Se le misure straordi-narie per la preven-zione del contagio da Co-vid–19 impediscono disvolgere i consueti in-contri dei gruppi, le gior-nate di formazione, cosìcome le riunioni di pro-grammazione, le attivitàdell’Azione Cattolicanon si fermano.Come ci ha ricordato ilConsiglio nazionale, in unmessaggio rivolto a tutti isoci, “non sono le agendepiene di incontri a farel’associazione. Ciò che dàforma all’AC è la qualitàdelle relazioni umane e lacapacità di mettersi sem-pre a servizio della nostraChiesa e della nostra so-cietà. Di stare dentro il no-stro tempo, qualunque si-tuazione esso ci chiami avivere. Viviamo anchequesti giorni difficili consperanza: la speranza cri-stiana per cui sappiamoche il Signore non ci ab-bandona, e anche i mo-menti più impegnativipossono generare impre-viste esperienze di bene”.Forti di questa consapevo-lezza, ci stiamo ingegnan-do per proseguire il no-stro impegno su due diver-si fronti. Da un lato, infat-ti, dopo l’Assemblea dio-cesana di febbraio, che haeletto il nuovo Consigliodiocesano, era necessarioprovvedere alla propostadi una terna di nomi al Ve-scovo, perché potesse sce-gliere il Presidente dioce-sano, e successivamenteeleggere la nuova Presi-

denza per permettere allevarie articolazioni dell’As-sociazione di essere nuo-vamente operative nelprogettare e realizzare le

proprie attività. Per fortu-na siamo riusciti a compie-re il primo passaggio pri-ma che le restrizioni si fa-cessero più severe, e il Ve-

scovo ha confermato RitaDianin come Presidentediocesano per il triennio2020–2023. Per non rima-nere troppo a lungo privi

delle figure di coordina-mento, abbiamo quindiriunito per la prima voltail Consiglio diocesano viaSkype: anche se solo sotto

forma di “quadratini” su-gli schermi dei nostri ri-spettivi computer, è statobello potersi vedere, e gra-zie alla sapiente modera-zione del segretario, che“dirigeva il traffico” dellecomunicazioni, siamo an-che riusciti a confrontarcisu come provare a rispon-dere ad alcune delle sfideche questa situazione diemergenza ci pone, comecristiani e come membridi AC. Sono quindi statieletti vice presidenti per ilsettore adulti Anna Pao-letti e Chiara Frezet, per ilsettore giovani BeatriceDel Col e Letizia Treves,per l’ACR responsabileCorinne Hugonin e viceresponsabile BeatricePellegrino. Sono inoltrestati confermati FrancoFoglia come amministra-tore e Silvio Albini comesegretario.Dall’altro lato ci siamo ap-punto chiesti come conti-nuare ad essere vicini ainostri aderenti e simpatiz-zanti e come proseguirel’impegno nelle nostre co-munità, a dispetto dellerestrizioni che ci impedi-scono di incontrarci dipersona. Un primo esperi-mento è stato il pomerig-gio di spiritualità propo-sto dal settore adulti loscorso 15 marzo, in occa-sione nel quale ci siamodati un appuntamentoideale alle 15 per medita-re, ognuno dalla propriacasa, su alcuni brani delprofeta Isaia grazie alla ri-flessione inviataci dal no-stro assistente don Nicola.Anche alcuni gruppi stan-no sperimentando moda-lità di incontro online,sfruttando diverse piat-taforme che consentonodi partecipare a videochia-mate condivise tra più per-sone. A partire dal 23 mar-zo, inoltre, pubblichiamosul nostro blog,https://acaosta.word-press.com/, e sulla nostrapagina Facebook (AcAo-sta) un breve pensiero didon Nicola ispirato alleletture del giorno. Stiamoinoltre pensando ad unsussidio per accompagna-re la Settimana Santa e adaltre possibili iniziative,anche a supporto di chi sista spendendo più diretta-mente per curare i malatie garantire assistenza allefasce più deboli della po-polazione. Anche gli edu-catori dei gruppi ACR egiovanissimi si stanno atti-vando per mantenere icontatti con i ragazzi, an-che attraverso la propostadi giochi e attività, e tuttistiamo riscoprendo il valo-re di un messaggio o diuna telefonata, del sempli-ce ribadire “io tengo a te,mi interessa sapere comestai”. Senza dimenticare lasofferenza di quanti sonopiù direttamente colpitidall’attuale pandemia,cerchiamo allora di co-gliere e coltivare questigermogli di bene, per-ché il dolore di questigiorni non ci faccia chiu-dere nella paura, ma ciapra a relazioni più uma-ne e più vere.

Azione Cattolica - Riunito via Skype il Consiglio diocesano

Rita Dianin confermata Presidente

All'età di 85 anni,Carlo Casini, Presi-

dente emerito e fondato-re del Movimento per laVita Italiano, è tornato al-la casa del Padre.Casini ha fatto della sua vi-ta una missione in difesadella vita e della dignità diogni essere umano, dalconcepimento alla mortenaturale, professandocon appassionata coeren-za e fede profonda il Van-gelo della Vita. È stato uo-mo davvero speciale, diuna onestà incredibile, diuna bontà e disponibilitàcommoventi. La sua opera lo portò inpiù occasioni in Valle persostenere il Movimentoper la Vita di Aosta: adesempio, in una delle pri-me conferenze all’ex Ci-nema Corso, e ancora al-l'inaugurazione della Cul-la per la Vita, il 6 gennaio1993, presso il Conventodelle Suore di San Giusep-pe. Resta impresso diquella circostanza il suodiscorso d'apertura sullacentralità dell'accoglien-za dei bambini 'esposti'come cartina di tornasoledel grado di civiltà di unasocietà. Da ricordare poiil sostegno umano e pro-

fessionale offerto, in qua-lità di ex magistrato delTribunale di Firenze, perfar archiviare un’indagi-ne della Procura di Aostaper 'istigazione all'abban-dono di minore’. Il rico-noscimento della reale in-tenzione del Movimentoper la Vita, cioè di soppe-rire ad una 'omissione disoccorso' da parte delleistituzioni nei confronti dineonati gettati nei casso-netti, consentì, negli annisuccessivi, l'apertura diben 53 'cullÈ in Italia.Competenza e umanitàdimostrate anche nell’af-frontare le tante situazio-ni delicate incontrate perassistere mamme in diffi-coltà per una gravidanzaimprevista. Carlo Casini è stato unpresidente vicino allerealtà locali del Movimen-to, come era nel suo carat-tere. Verso la Valle D’Ao-sta, però, nutriva una sim-patia particolare, dovutaalla sua passione per lamontagna. In occasionedelle Assemblee e deiConvegni annuali nazio-nali non mancava mai unsaluto e la condivisionedei ricordi delle innume-revoli vacanze trascorse in

Valle, ad Antagnod o aCourmayeur, e a un me-morabile Tour del MonteBianco di sette giorni, fat-to con la moglie e i 5 figlipiccoli. Una famiglia nu-merosa che gli è stata alfianco sempre durante lamalattia, instancabil-mente: al suo capezzalefino all’ultimo anche lafiglia Marina, bioeticista,che ne ha raccolto il testi-mone nell'impegno allaguida del Movimento,del quale è presidentenazionale.

Anche se il cuore è pienodi dolore, più forte è lacertezza che Carlo Casinisarà accolto in cielo dalleschiere degli angeli per letante vite che è riuscito asalvare con il suo impe-gno per la vita dei più de-boli e indifesi: i bambininon ancora nati. Ad atten-derlo lassù, anche gli ami-ci santi, Giovanni Paolo IIe Madre Teresa di Calcut-ta, cui fu caro e che ebbecari fra i difensori della vi-ta. Preghiamo che tengacari anche noi, e ci aiuti

ancora nel essere fedeli al-la promessa che lui stessoha ispirato e nutrito, e cheserbiamo in cuore congioia più forte del pianto.L’ultimo ricordo persona-le risale all’ultimo Conve-gno Nazionale cui ha par-tecipato a Bibione, nel2016. Proprio in quella se-de ha consegnato al Cen-tro di Aiuto alla Vita di Ao-sta una targa per celebra-re i 35 anni di attività inValle.

Maria Rosa Rosso

e Flaviano Tagliaferri

Il movimento per la Vita di Aostaricorda Carlo Casini

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Massimo Salvadori

Inostri ritmi, le nostreabitudini, la nostra“pseudo normalità”, l’inte-ra nostra vita sembranopersi, cancellati da qualco-sa di invisibile che ci co-stringe a stare “reclusi” incasa, con le forze dell’ordi-ne che controllano chi èfuori casa, come in periodiben peggiori che il bel Pae-se ha vissuto e che oggi al-bergano solo in alcuni libridi storia e nella memoriadei nostri anziani nonniche hanno vissuto le atro-cità della guerra. E così citroviamo chiusi in casa.Con la nostra famiglia sene abbiamo una. Con lapossibilità di uscire soloper fare la spesa, sport main solitaria, per i bisognidei nostri amici a quattrozampe o, per alcuni setto-ri, per andare al lavoro.Non avendo quindi piùmille impegni che ci han-no portato fino a ieri a cor-rere da un posto all’altro

come se non ci fosse un do-mani, ci siamo ritrovaticon un’immensa quantitàdi tempo libero. Libero sifa per dire, perché non po-tendo uscire di casa... Chiha la fortuna di avere unacasa con il giardino, puòuscire ad assaporare i raggidel sole che, con l’avvici-narsi della primavera, di-ventano di giorno in gior-no più caldi. Ma chi vive inun condominio, magari inun mono o bilocale? E nonbisogna dimenticare chesiamo tempestati di mes-saggi dalla tv, dai social, dainternet, dai giornali, sullacriticità della situazione,con un aggiornamento in

tempo reale sul numerodei contagiati e dei morti.Un clima da vero e proprioterrorismo psicologico.Onore al merito ai sanitaried alla Protezione Civileche stanno cercando di ge-stire al meglio questa, or-mai definita ufficialmente,PANDEMIA. Una parolache spaventa e terrorizza.Anche a fronte del fattoche i sanitari e l’intero si-stema sono al collasso per-ché senza sufficienti risor-se. Ma affrontiamo un ar-gomento in particolare: ivalori. E tra questi, forse ilpiù importante: la fami-glia. La famiglia che si tro-va improvvisamente riuni-

ta, senza impegni. Tutti in-sieme, tutto il giorno. Eper giorni e giorni. Siamoancora in grado di “affron-tare” tutto questo? Di soli-to, ad un certo punto, piaz-ziamo i bambini davanti al-la tv o al computer così sia-mo più liberi di fare cose.Ma se questo lo facciamoquando arriviamo a casala sera e il tempo che pas-siamo con i nostri figli èminimo, adesso che ab-biamo tutta la giornata,cosa succederà? Impazzi-remo, o riscopriremo ilvalore vero della fami-glia? L’importanza e il va-lore del tempo passato in-sieme. A fare cose insie-

me. Anche solo a parlare.Oppure a giocare, a ride-re, a stare insieme perdavvero. Questo potreb-be davvero essere il latopositivo di questa pande-mia, la riscoperta della fa-miglia, dello stare insieme,dell’affrontare insieme iproblemi trovandone il la-to positivo. In un periododove anche Dio è diventa-to social e le messe vengo-no trasmesse in strea-ming, la famiglia ha lapossibilità di riconquista-re posizioni e tornare adessere al primo posto nel-la scala dei nostri valori.Abbiamo la possibilità divivere la giornata senza

correre, affannarci, conmille pensieri per milleproblemi, che poi, spesso,problemi non sono. Pur vi-vendo un’emergenza, cer-chiamo di vivere questomomento riscoprendo lafamiglia. La nostra fami-glia. Viviamo questi mo-menti insieme e riscopria-moci genitori e figli. Gio-chiamo. Pianifichiamo levacanze, il futuro. E quan-do tutto questo sarà finito,ci scopriremo persone mi-gliori e, forse, torneremo amettere le cose e le situa-zioni al loro giusto livellonella nostra scala dei valoricollocandole in base allaloro reale importanza.

-Margherita Barsimi

Da quando era sta-ta fondata, nel

2001, l’Associazione diVolontariato “Insieme”non aveva mai vissuto lasensazione d’impotenzae d’inadeguatezza che,assieme alla pandemiadi Corona virus, è scesaimprovvisamente nell’a-nimo dei volontari. Daun giorno all’altro han-no dovuto rinunciare atutti gli impegni in ca-lendario, dal laborato-rio di pittura e bricolagedel mercoledì pomerig-gio, alle animazioni nel-le micro – comunità perAnziani, e soprattutto aisostegni individuali allepersone presso le fami-glie. Se questa è la situa-zione dei singoli, permerito della PresidenteManuela Yoccoz, l’”in-sieme” del nome si statrasformando, ognigiorno di più, da unsemplice slogan, in unvalore aggiunto che ve-de, in concreto, la colla-borazione, ovviamentetramite i social, con co-loro che hanno la possi-bilità di operare sul cam-po. In che modo? Divul-gando e amplificando leiniziative che sono as-sunte da specifiche asso-ciazioni di volontariatoe diffondendo, attraver-so la rete e i gruppi WA,gli aggiornamenti d’in-teresse generale. Per es-sere, comunque, vicinaai soci, la Presidente, pe-riodicamente, si collegatelefonicamente conciascuno di essi, per rac-cogliere eventuali esi-genze particolari da sot-toporre a chi le possaprendere in carico, maanche soltanto per uno

scambio di parole ed’impressioni. Ci sonopoi alcuni soci, che s’im-provvisano cantanti emusici, per inviare aglialtri le registrazioni del-le loro performance; lamaggior parte, invece, silimita allo scambio di vi-deo che girano in rete eche hanno lo scopo didonare il senso del“gruppo”, di compensa-re, in altre parole, la si-tuazione d’isolamentoforzato. Tramite il Diret-tivo, sono state diffuse atutti i soci, e ognuno diessi si è fatto carico dicomunicarle agli even-tuali interessati, le noti-zie delle iniziative piùinteressanti di sostegnoalla popolazione. Peresempio, quella assuntadall’Ordine degli psico-logi valdostani, che incento si sono messi a di-sposizione di tutti colo-ro che ne richiedesserol’assistenza, telefonan-do al numero telefonico0165/544508. Sono sta-ti resi noti i numeri ditelefono degli esercizicommerciali che si sonoresi disponibili a porta-re a casa i generi ali-mentari a coloro chenon sono in grado diuscire ( Negozio “LeMille Bontà” in centro aPont–Saint–Martin e ilCarrefour express di viaNazionale per Carema).Allo stesso modo è statainoltrata l’informazio-ne riguardante i Volon-tari del Soccorso Mont–Rose, che si sono resi di-sponibili per eventualiconsegne a domiciliodella spesa o di altre ne-cessità a favore di perso-ne anziane o affette dapatologie croniche o al-tre fragilità, tali da im-pedire le pur ecceziona-

li uscite da casa. Il servi-zio sarà reso solo in se-guito a esplicita richie-sta telefonica dell’inte-ressato, che può metter-si in contatto con il nu-mero 3488212066, mache non dovrà assoluta-mente accettare di apri-re ad altri sedicenti vo-lontari, che si dovesseropresentare senza esserestati contattati. Indub-biamente, anche lo spi-rito solidaristico ha avu-to modo di riflettere sul-la propria natura basa-ta, sino a questo mo-mento, sullo slancio em-patico nei confronti dichi ha bisogno: il conta-gio, divenuto molto pre-sto pandemia, rappre-senta nell’esperienzadell’individuo singolo,e dei popoli nel loro in-sieme, un fatto del tuttoeccezionale: bloccati incasa, siamo tutti “biso-gnosi”, ma nello stessotempo, dobbiamo“chiuderci e isolarci”,perché siamo tutti po-tenziali untori! La con-siderazione che vienespontanea è come, forseper la prima volta nellastoria dell’uomo, nessu-no, in nessun luogo,possa ritenersi “immu-ne”: chiunque senta ilbisogno di aiutare l’al-tro, deve frenare l’im-pulso e chiedersi quantaresponsabilità sociale ilsuo gesto “altruistico”possa avere. Non era mai successo,s’è detto: in questegiornate di forzato “riti-ro” avremo tutti mododi ripensare il legamesempre più stretto conil quale ricchi e poveridel mondo, positivi enegativi, sono uniti inun comune destino difragilità.

Riceviamo e pubblichiamo - L’importanza e il valore del tempo passato in famiglia

Riflessioni sulla convivenza forzata

30 Giovedì 26 marzo 2020 Cultura e società

M. B.

Tra poco più di unmese, tu entrerai a

far parte della nostra fa-miglia: dopo due cuginee una sorellina, sarai ilnumero Quattro! Per teè già stata preparata unacameretta che ti acco-glierà quando, dal Re-parto Maternità, arrive-rai nella casa di famiglia;il tuo primo guardaroba,già sistemato nei cassetti,aspetta solo di prendereforma e movimento dallatua nuova vita. Tu porte-rai un nome importante,nientemeno che quellodel Patrono di Verona!Se l’emergenza sarà fini-

ta, come tutti noi speria-mo, arriveremo in comi-tiva per festeggiare, com-mossi, la puerpera e, sor-ridenti e trepidanti, perconoscere il Futuro! Seinvece, nel frattempo, lerosee speranze dovesse-ro essersi trasformate ingrigie realtà e l’emergen-za si fosse ulteriormentedilatata, la tua nascita sa-rebbe “blindata”, com’èla nostra esistenza inquesto periodo. Tu pro-babilmente saresti porta-to in una camera sterile,lontano dalla mamma, iltuo papà e la tua sorelli-na dovrebbero spiarti at-traverso un vetro… Tuttigli altri, nonni, zii, cugi-

ni, si dovrebbero accon-tentare di conoscerti at-traverso una foto allegataad un messaggio WA:“Tutto bene, è nato… epesa…”. In ogni caso, sifarà festa! Niente e nes-suno può impedire dirallegrarci di fronte allapuledrina Jolie che, nelprato a fianco della no-stra casa, sta iniziando, auna settimana dalla na-scita, a trotterellare alfianco di mamma Lady,mentre il padre Fulmine,dietro ad una pretesa in-differenza, non si allon-tana mai da loro, osser-vandole protettivo di sot-tecchi. Allo stesso modo,non si può non gioire difronte allo schiudersidelle gemme e dei boc-cioli che paiono non su-bire contagi di sorta! Eallora, come potremmo,a ragion veduta, nonesultare di fronte alla no-tizia della tua nascita?Noi nonni, che rappre-sentiamo la Storia, ti rac-conteremo che la vita èmeravigliosa, con i suoilutti e le sue tragedie,perché dopo una finec’è sempre un nuovoprincipio. Con l’epide-mia del 1918, la tua trisa-vola, a Venezia, era mor-ta assieme al più piccolodei suoi tre figli, ma dauna delle due orfane, sa-rebbe nata tua nonna, al-la quale sarebbe statoimposto il suo nome,Margherita. A lei è statoinsegnato a voler benealla nonna che non ave-va mai conosciuto, per-ché il suo sacrificio d’a-more aveva permesso adaltri di crescere, di viveree di amare. Ti aspettiamotutti con ansia, l’emer-genza finirà e tu sarai te-stimone di come la Vita èpiù forte della Morte.

Lettera a un bimbo in arrivo

Difficilesolidarietà

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31Tempo libero Giovedì 26 marzo 2020

KAMISADO2 giocatori,15 minuti (ed. Oliphan-te)Un classico della se-zione giochi astratti diAosta Iacta Est è Kami-sado, capace di resistereal passare del tempograzie a un regolamen-to semplicissimo e a unabella profondità. I duegiocatori si sfidano suuna plancia a quadri co-

lorati: sui due lati ci so-no due serie di torri, an-che queste con i coloridelle caselle. A turno, igiocatori spostano unadelle proprie torri: il co-lore sul quale queste sifermano indica qualetorre dovrà muoverel'avversario.

Il gioco continua così,finché uno dei giocato-ri riesce a portare unapropria torre sul latoopposto. Convicente eaffascinante.

PAPERBACK2–5 gioca-tori, 45 minuti (ed. MSedizioni)Per diventarescrittori servono le paro-le, certo, ma ancora pri-ma sono utili le lettere: eguadagnarsi quelle mi-gliori è il centro di Pa-perback, che fa sfidareda 2 a 5 giocatori nellacostruzione di parolesempre più lunghe epreziose. Sfruttando ilmeccanismo del deck-building (un mazzo che

si arricchisce poco a po-co di nuove carte), i gio-catori compongono del-le parole usando dellecarte–lettera che hannoin mano: risultati mi-gliori danno carte anco-ra migliori da usarementre la partita va

avanti, con un occhio al-la scelta delle lettere eun altro ai punti vittoriache a un certo punto co-minciano a scappare via.

POUR UNE POIGNÉEDE MEEPLE2–4 gioca-tori, 30 minuti (ed. Su-per Meeple)Questo tito-lo ci porta nel selvaggioWest, con un velocepiazzamento lavoratori.Nel vostro turno poteteprendere il controllo diuna manciata di mee-ples, pedine colorate, eposizionarli lungo lapolverosa strada dellacittà. Ogni meeple hauna diversa abilità co-me: catturare i fuorileg-

ge, cercare l'oro, co-struire attività commer-ciali, combattere duellidi strada e organizzarefughe esplosive. Il giococontinua, tra un duelloe l'altro fino al raggiun-gimento di una delle trecondizioni di fine parti-ta: il giocatore con piùpunti è il vincitore.

Aostagioca a cura dell’associazione Aosta Iacta Est

Luca Distasi

La generazione cheha frequentato la

scuola superiore durantegli anni Settanta si ricor-derà quasi sicuramente ditutta una serie di tomi(ben nove volumi) dedi-cati alla “Storia della lette-ratura italiana”; non al-trettanto immediata restainvece l’associazione traquesta opera e la prove-nienza del suo autore,Natalino Sapegno. Egliinfatti nacque nel 1901 adAosta, in un’abitazionenei pressi di Porta Praeto-ria oggi evidenziata dauna targa commemorati-va: le parole “Sommo cri-tico letterario, uomo libe-ro, maestro di generazio-ni” riassumono alla perfe-zione la sua carriera pro-fessionale, fin da subitoorientata allo studio e alladivulgazione del patrimo-nio letterario italiano. Sa-pegno frequentò infatti ilLiceo Classico di Aosta

negli stessi anni di Federi-co Chabod, per poi con-cludere gli studi pressol’Università di Torino nel1921; la sua tesi di laureasu Iacopone da Todi simeritò appena cinque an-ni più tardi la pubblica-zione. La formazione ac-cademica di Sapegnosubì una forte influenzada parte di BenedettoCroce, arricchendosi inseguito del confrontocon Piero Gobetti, scritto-re antifascista morto ingiovanissima età mentreprogettava l’esilio volon-tario in Francia. Il suo tra-sferimento in Emilia–Ro-magna a metà degli anniVenti fu caratterizzato daun periodo di intensa ri-cerca storico–letteraria,focalizzata sulle opere involgare del Trecento. Do-po una breve puntata aPalermo, ereditò la catte-dra romana di VittorioRossi, tra i principali pro-fessori italiani a cavallotra XIX e XX secolo. La

sua missione di insegna-mento proseguì fino al1976, senza interruzioni

nemmeno nel periodobellico, che tuttavia lo se-gnò in parte: nel secondodopoguerra tentò la com-plicata via della concilia-zione tra la visione marxi-sta della storia elaboratada Gramsci e le teorie piùtradizionaliste di Croce.Al di fuori dell’universitàsi distinse per le numero-se pubblicazioni di analisie critica letteraria, che glivalsero la nomina in senoall’Accademia dei lincei;a lui si devono perfino al-cune voci dell’Enciclope-dia Treccani. Si spense al-la soglia dei novant’anninella capitale, conservan-do tuttavia un fortissimolegame con la sua regioned’origine, al punto tale dadonare la sua ricca biblio-teca personale alla Valled’Aosta. In suo onore e alfine di trasmettere la suaopera, è stata istituita laFondazione Sapegno,che ha sede nella Tour del’Archet di Morgex: unastruttura del X secolo,perfetta per ospitare lamemoria di chi ha fattoproprio del Medioevol’oggetto di un’intera vitadi studi.

Curiosità: Natalino Sapegno

Stella Cæli extirpavit

Un bellissimo canto gre-goriano alla Madonna èstato riscoperto e diffusosu molti siti cattolici inquesti tempi di epidemia.Si tratta dell’antifona ma-riana Stella Cæli extirpa-vit, nota anche come DeBeata Virgine Maria tem-pore pestis, adottata nei se-coli nelle cerimonie con-tro il dilagare della peste. Le circostanze leggenda-rie della composizionedell’antifona sono riporta-te nel libro Affetti scambie-voli fra la Vergine Santissi-ma e i suoi devoti del gesui-ta napoletano TommasoAuriemma (1614–1671).In esso si narra che «Nellapestilenza che fu in Coim-bra l’anno 1317 stavanocon grandissimo timore leSuore del Monistero disanta Chiara per esser la lo-ro stanza vicina all’infezio-ne e poco discosta; standodunque in pensiero di fug-gire sentono bussar la por-ta, v’accorrono e trovanoun pellegrino che dalle fat-tezze fu giudicato esserestato san Bartolomeo, daesso sono consolate edesortate a recitare spessoalla Madre di Dio quel cheera scritto in una carta chediede loro e si partì. Ellenorecitarono ogni giorno incoro e privatamentequell’Antifona, né furonotocche dal morbo benchéper tutto bruciasse quel-l’incendio».Ecco qui di seguito il testo(anonimo) della preghie-ra scritta sulla carta cheSan Bartolomeo avrebbeconsegnato alle suore:

La Stella del Cielo, che diè latteal Signore,distrusse la peste della morte,che fu introdotta al mondo dalprogenitore degli uomini.Si degni ora la medesima Stel-la placare il cielo,che irato contro la terradistrugge i popoli con la crude-le piaga di morte.O pietosissima Stella del mare,Tu ne scampa dalla peste.Sii propizia alle nostre preghie-re, o Signora,perché il tuo Figliuolo,che nulla a Te nega, ti onora.O Gesù, salva noi,pei quali ti prega la Verginetua Madre.

La musica gregoriana chevenne adattata a questeparole è di origine incer-ta. Essa è fresca e genuinae di grande presa. DaCoimbra questa antifonasi è diffusa velocementein tutto l’occidente. La sicantava generalmente intempi di epidemia, segui-ta da antifone e preghierea San Rocco e San Seba-stiano, i due principalisanti intercessori in tempidi contagio.Per ascoltare: cercareStella caeli (oppure coe-li) extirpavit gregorianosu Youtub o altri servizi distreaming oppure inqua-drare col telefonino il se-guente QR:

Il suono della parolaa cura di Renzo Poser

Buonumore a cura di don Candido Montini

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32 Giovedì 26 marzo 2020 Terza pagina

Paola Borgnino

Come per tutte lecategorie, quella

del mondo del teatro edello spettacolo, sta su-bendo la situazione distasi dovuta a questa tra-gica pandemia, ci sonoperò idee di streaminggratuito e materiale reso.Si è fatto tanto per colti-vare e tenere viva l'ideache lo spettacolo teatralesia un modo per pensare,per divertirsi, per eserci-tare lo spirito critico con-dividendo le emozioni. Ora con i teatri chiusi inmolti si stanno mobili-tando per poter renderefruibile il teatro anchevirtualmente. Qualcuno,come il Teatro PubblicoLigure, sta sperimentan-do una comunicazionevirtuale, dai testi contem-poranei a quelli classici,come le novelle del De-cameron raccontate daTullio Solenghi. Comelui molti altri stanno pro-ponendo questo tipo difruizione.

«Lo spettacolo dal vivo –dichiarano d’Elia e Mai-fredi del Teatro PubblicoLigure – è, più delle altrearti, incontro, scambio,partecipazione, atto poe-tico che unisce, avvicinae annulla le distanze. Edè proprio nella sua conti-nua tensione verso il con-tatto umano che sta lasua forza vitale e rigene-ratrice. È dunque soprat-tutto in questo momentodi crisi che la natura stes-sa dell’atto teatrale e delnostro essere uomini diteatro che ci spinge a tro-vare nuove soluzioni,nuovi percorsi che non siarrendano, e anzi ci spin-gano a reagire, creandonuove forme di incontro,nuovi luoghi e nuove oc-casioni. Per restare viviculturalmente e spiri-tualmente. Per non som-mare al danno economi-co, che inevitabilmenteci troviamo a fronteggia-re, un più grave dannoculturale»

Si registrano in questesettimane migliaia di vi-sualizzazioni, anche se laTV pubblicizza maggior-mente i concerti dei can-tanti (più o meno famo-si) piuttosto che le piècesteatrali. La risposta dellagente è confortante, cosìcome, da parte di chi fateatro, la volontà di tene-re una fiammella accesa.Fare teatro non è soltan-to (per quanto si rivendi-chino tutti gli aspetti le-

gati alla professionalità)un fattore economico,ma è bisogno artistico,espressivo, comunicati-vo, identità personale ecollettiva che si costrui-sce e definisce quotidia-namente chi lo abita. Perfar fronte a questa mo-mentanea perdita, allaluce di quello che per ilavoratori a tempo pienodel settore culturale è unfermo a tutti gli effetti, al-lora sono sorte fin da su-bito delle iniziative alter-native al normale proces-so di produzione / frui-zione di ogni evento cul-turale. Utilizziamo que-sto termine più ampioproprio per registrarequanto il fenomeno nonabbia riguardato soltan-to il settore dello spetta-colo dal vivo, ma anchequello più propriamentemusicale, quello cinema-tografico e museale.

«Non possiamo prevede-re il futuro, ma possiamoesaminare cos'è successodopo le altre epidemiedel passato ai teatri. Do-po la grande peste diLondra nel 1666, chediede un duro colpo alGlobe, rinato da pocodalle sue ceneri e a tantialtri ritrovi teatrali, lagente – spiegano d’Elia eMaifredi – tornò ad affol-larsi intorno ai palcosce-nici con una voglia riat-tizzata dall'astinenza, co-me accadeva dopo ogniQuaresima. SecondoBoccaccio, ai tempi dellapeste che devastò tuttaEuropa e anche Firenzenel 1348, dieci giovani siconfinarono in SantaMaria Novella. In quella“quarantena” si incorni-cia il Decameron. In-somma, si spera che lepersone siano in qual-che modo “in astinenza”quando tutto sarà torna-to alla normalità. Non bi-sogna però dimenticareche l'industria dellospettacolo sarà in ginoc-chio ed avrà bisogno disostegno. Parlare di al-beri (ovvero di cultura,in genere, di spettacolidal vivo nel nostro caso )come faceva capire Bre-cht in un verso di “A co-loro che verranno”, non

è delitto. Lo è pensareche domani, passata latempesta, non sarà ne-cessario ricostruire».

Gli autori del passatohanno fatto riferimenti aconnessioni fra teatro edepidemie, o che metafo-ricamente parlano dellapeste per il teatro. Anto-nin Artaud, nel 1938 ne“Il teatro e il suo doppio”esprime il suo concettodi teatro come malattia.Artaud parla della peste– e del teatro – come diuna immensa forza di-struttrice e rigeneratrice,in grado di sconvolgeregli ordini prestabiliti, di-struggere le convinzionie le false credenze degliuomini, di far crollare lemaschere, di mettere, in-fine, l’uomo a nudo da-vanti a se stesso. Così fa-cendo, la peste, come ilteatro, permette all’uo-mo di cogliere piena-mente la verità del suoessere, svelandone i con-flitti e le contraddizionipiù profonde. La malat-tia, in senso lato, ha la ca-pacità di mettere in luceuno squilibrio nell’uo-mo e costituisce il puntodi partenza verso la gua-rigione. Dunque, la Pe-ste contiene già in sé il se-me della liberazione/guarigione dell’uomo.Auguriamoci che alla fi-ne di questa epidemia, ilteatro sia ancora più vi-vo, più forte.

È possibile rintracciarequesta simbologia dellaPeste – nella accezioneartaudiana del termine −nelle opere teatrali diJean–Paul Sartre e AlbertCamus: Les Mouches (Lemosche, 1942) e Caligula(Caligola, 1944). Orestee Caligula sono la perso-nificazione della Pesteche agisce – o perlomenotenta di agire – sulle co-scienze degli uomini. Loscopo dei due personag-gi è quello di insegnareagli uomini la consapevo-lezza della loro Libertà,stravolgendo l’ordine –umano e divino− prece-dentemente stabilito at-traverso l’azione violen-ta, l’irruzione metaforicadell’epidemia. Si tratta di

una “concezione epide-mica della presa di co-scienza” contenuta nelledue pièces, in quantoOreste e Caligula voglio-no metaforicamente in-fettare gli uomini – gliuni sottomessi alla tiran-nia fisica e morale del reÉgysthe, gli altri all'in-consapevolezza dell'as-surdità della vita− instil-lando loro la coscienzadella Libertà, essi inten-dono agire sulla colletti-vità, come la pestilenza.

Viene alla mente anche ilDecameron in questigiorni letto da notevoliattori teatrali.

Boccaccio comincia la

stesura del suo capolavo-ro, il Decameron, a po-chissima distanza dallagrave epidemia di pesteche devastò l’Europa nelTrecento, intorno al1349 quindi, e conti-nuando il lavoro di scrit-tura e revisione fino al1353. La cornice vienepresentata subito all’ini-zio dell’opera: un grup-po di giovani,sette ragaz-ze (Pampinea, Fiammet-ta, Filomena, Lauretta,Neifile ed Elissa) e tre ra-gazzi (Panfilo, Filostratoe Dioneo) si incontranoa Firenze, nella chiesa diSanta Maria Novella,mentre la città è devasta-ta dalla terribile peste del’48.Per sfuggire alla ma-

lattia e per dimenticarela sofferenza e la desola-zione che regna a Firen-ze, i dieci ragazzi decido-no di abbandonare lacittà e di trasferirsi, unmercoledì mattina, incampagna, in una villacircondata dalla natura,luoghi ameni, e da unapace incontrastata. Pertenere lontano ogni cat-tivo pensiero e ogni catti-va notizia che potrebbegiungere dall’esterno, igiovani decidono che, aturno, racconterannoognuno una novella perintrattenersi e rifletteresul significato di ogni sto-ria. A decidere il tema acui ogni novella dovrà ri-spondere sarà il re o la re-gina della giornata: ognigiorno verrà eletto ungiovane del gruppo chearbitrerà i racconti.Forse anche noi do-vremmo per quanto pos-sibile, oltre a non propa-gare assolutamente ilcontagio, cercare anchedi creare, nell'isolamen-to, una qualche forma dinarrazione.

Spettacolo - Tante le proposte di pièces in streaming

Il Teatro della crisi

Il y a a cura di Alessandro Celi

Le ACLI e la svolta a sinistra

Tre articoli sono dedicati alla crisi chestava contrapponendo la CEI e leACLI. Nel giugno 1969 le AssociazioniCristiane dei Lavoratori Italiani aveva-no tenuto il loro congresso a Torino,dove i delegati avevano optato, a gran-dissima maggioranza, per la fine delcollateralismo con la Democrazia Cri-stiana, dando libertà di voto ai propriaderenti. A seguito di questa e di suc-cessive scelte della direzione dell’asso-

ciazione, il cardinale Poma, a nomedella CEI, aveva inviato ai dirigenti del-le ACLI una lettera, con la quale sichiedeva una chiara presa di posizionerispetto alla fedeltà nei confronti dellaChiesa e della sua dottrina. Il vero mo-tivo della contesa riguardava, infatti,l’assunzione – da parte dell’associazio-ne – del marxismo come criterio dianalisi della realtà sociale ed economi-ca, con un’esplicita presa di posizionecontro il capitalismo e in favore dell’u-nità sindacale.

L’expression du jour par Rollande Mazollier

“ Montrer patte blanche ”

Donner un signe de reconnaissance, uneautorisation pour pouvoir entrer dans unlieu ou participer à une assemblée

Le mot patte viendrait de l'illyrien, grou-pe de langues parlées par un peuple qui,dans l’Antiquité, vivait dans une zone si-tuée entre la côte dalmate ( en Croatie ac-tuelle ) et les régions côtières de l’Alba-

nie. C’est Jean de la Fontaine qui a popu-larisé cette expression dans " Le loup, lachévre et le chevreau " (la patte blanche,c'est celle que le chevreau, laissé seul à lamaison par sa mère, demande au visiteur( le loup ) de montrer s'il veut se faire ou-vrir. Celui–ci, avec ses pattes noires ou gri-ses, s'en trouve fort marri. Certains si-tuent l'origine de cette expression dans leconte " Le loup et les 7 chevreaux " desfrères Grimm.

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33Cultura e società Giovedì 26 marzo 2020

Roberta Ferrarese

Ireati ai danni di gat-ti, cani e altre specie

sono in aumento, tantoche non c’è giorno chesu giornali e TV non nevengano riportati maca-bri casi. Eppure, le nor-mative ci sono: la leggen.189 del 2004 disciplinail maltrattamento e l’uc-cisione degli animali,prevedendo multe e car-cere a seconda della gra-vità delle violenze com-messe. Al fine di contra-stare la cattiveria umananegli ultimi hanno co-minciato a diffondersi,su tutto il territorio na-zionale, parecchie asso-ciazioni animaliste. Nellanostra regione è nata,nel 1987, l’A.Va.P.A. On-lus (Association Valdô-taine pour la Protectiondes Animaux) su iniziati-va di semplici cittadiniche riconoscono agli ani-mali, in quanto esseri vi-venti senzienti, tutta unaserie di diritti che vannotutelati e rispettati. L’im-pegno dell’associazionesi concretizza in molte-plici attività e la lotta alrandagismo, il soccorso

degli animali abbando-nati, le campagne per lasterilizzazione dei gattiche vivono in strada nesono solo alcuni esempi.Dal 1989 i volontari sifanno anche carico della

difficile gestione del Ca-nile/Gattile Regionale,curando gli animali ospi-tati e gestendo i percorsidi adozione dei più for-tunati tra essi. Anche nel-la nostra regione, infatti,

sono tanti, troppi i casi diabbandoni, violenze,abusi e sevizie: questavergognosa realtà nascedal fatto che, purtroppo,l’animale è spesso vistocome oggetto di cui si

può disporre a propriopiacimento.Nel tentativo di sanarequesta mentalità perver-sa frutto dell’ignoranza, ivolontari dell’associazio-ne dedicano parecchiedelle loro energie allasensibilizzazione dei cit-tadini sul tema del rispet-to degli animali e le nuo-ve generazioni sono leprime a essere coinvolte.Sono molti, infatti, i corsiorganizzati dai volontaridell’AVAPA nelle scuoleproprio perché i bambinisono istintivamente at-tratti dagli animali, parla-no il loro stesso linguag-gio emotivo: trasmettereai più piccoli una corret-ta visione dell’animale èun approccio che puòaiutare a creare una ge-

nerazione di adulti con-sapevoli, rispettosi dellavita in tutte le sue molte-plici forme. Veniamo oraal delicato tema dell’ado-zione. Troppo spessomolti di noi decidono dicomprare o adottare unanimale da compagniacon in testa l’idea che es-so sia un regalo “carino esfizioso”, proprio comepotrebbe esserlo una bor-setta firmata, di cui sba-razzarsi senza troppi pen-sieri quando non serve onon piace più. L’adozio-ne di un animale è unacosa seria: si tratta di unessere vivente senziente enon di un semplice og-getto inanimato. Viverecon un animale significaprendersi cura dell’altro,senza “se” e senza ”ma”,imparare a conoscere ilsuo modo di comunicaree rispettare le sue esigen-ze, anche se diverse dallenostre. L’adozione è “persempre” e, quindi, primadi effettuare questa scel-ta, bisogna essere consa-pevoli dell’impegno cheessa comporta. Tutto sicomplica ancor più se lascelta ricade su uno degliospiti delle canile/gatti-le comunale: molte vol-te, chi decide di adottareun cane o un gatto ospitedi strutture pubblichepensa, erroneamente,che si tratti di soggettisenza problemi ma larealtà è differente. Glianimali dei canili/gattili,spesso, hanno alle lorospalle storie tristi di mal-trattamento che pesanosul loro profilo biografi-co. Permanere a lungoin queste strutture, inol-tre, peggiora la loro in-dole, tanto che gli indivi-dui rimasti lì troppo tem-po risultano poco idoneiall’adozione. Nel tentati-vo di incrementare l’a-dottabilità degli ospiti efavorire il necessarioturn over delle strutture,negli ultimi anni, i vo-lontari dell’ AVAPA si so-no impegnati, attraversol’aiuto di personaleesperto, non solo ad of-frire rifugio agli animaliabbandonati ma, conuna serie di percorsieducativi e rieducativi, amigliorare anche le loroqualità relazionali ecomportamentali.

Volontariato - L’associazione è attiva dal 1987

L’AVAPA dalla partedegli animali

Isocial network e i media cibombardano pressoché

ogni giorno di immagini dianimali maltrattati o abbando-nati: una triste condizione cheriguarda in particolare anima-li a noi vicini, come cani e gat-ti, ma che non risparmia gli al-tri, come, ad esempio, quelliospitati nei circhi e negli zoo.L’A.VA.P.A. ONLUS è un’asso-ciazione che ha come obiettivoprincipale la protezione deglianimali a qualsiasi specie essiappartengano. Ne fanno partepersone che non semplice-mente “amano” gli animali: ivolontari credono nel rispettodella Vita e considerano ogniessere senziente degno di ave-re dei diritti che devono essererispettati e tutelati. Parliamoora con Laura Verdura, Presi-dente dell’Associazione, che cifarà conoscere più da vicino illoro lavoro:

Qual è l’idea di fondo dell’A-VAPA? Perché è stata fondata? L’ A.VA.P.A. è un’ associazionenata per proteggere tutti glianimali, diffondere la cono-scenza delle caratteristicheetologiche di ciascuna specie epromuovere il rispetto versoogni essere vivente. Negli ulti-mi 12 anni essa è stata ancheincaricata, attraverso una Con-venzione con la Regione, dellagestione del Canile/GattileRegionale.

Attualmente, quanti sono i vo-

lontari dell’associazione? Attualmente i volontari impe-gnati sia nelle attività con i ca-ni che in quelle di organizza-zione di eventi sono circa unatrentina.

Negli ultimi tempi ci sono sta-te variazioni nel numero deglianimali ospitati nel canile/gattile? Per quanto concerne i cani, ilnumero si è ridotto dai circa180/190 dei primi anni di ge-stione ad una media di 100 ne-gli ultimi due anni. Anche peri gatti il numero è notevolmen-te diminuito dal 2015, anno incui l’Amministrazione Regio-nale ha assegnato ai Comuni la“presa in carico” dei gatti diterritorio, di cui fino a quelmomento si occupava il Cani-le/Gattile. Al momento nelGattile regionale sono presen-ti circa 50 ospiti.

In che modo, con quali iniziati-ve cercate di sensibilizzare icittadini al rispetto e alla salva-guardia degli animali? Effettuando un lavoro di divul-gazione continua attraverso icolloqui con gli avventori dellastruttura, gli interventi sui me-dia, gli incontri teorici e prati-ci (con la presenza dei cani)nelle scuole, l’organizzazionedi conferenze, tavoli di discus-sione ed eventi.

Quali progetti avete per il fu-turo?

Di crescere come numero divolontari, sensibilizzando so-prattutto i giovani.

Info: https://www.avapaon-lus.com

5 domande a Laura Verdura

■ Banchetto AVAPA 2020

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Chiara Genisio,

direttore Agd

e vicepresidente Fisc

Sottosegretario AndreaMartella, a fine 2019, co-me titolare della delegagovernativa all’Editoria,ha partecipato a Roma alcongresso dei settimanalicattolici italiani (Fisc), inquell’occasione li ha defi-niti “una realtà significati-va” che “rappresentano osono la testimonianza diun’editoria di prossi-mità”. Vale ancora oggiquesto giudizio?Ricordo perfettamente e,oggi più che mai, vedoconferme della straordi-naria funzione di testimo-nianza dei giornali cattoli-ci. In questa emergenzasta emergendo con forzauna domanda di buonainformazione da parte deicittadini e la vostra realtàcostituisce un segmentoprezioso di quella reteinformativa che sta ac-compagnando gli italianiin questi giorni difficilicon il valore della prossi-mità e la ricchezza del plu-ralismo. Voci importantiche fanno sentire tantepersone meno sole.

L’emergenza ha invasoanche le redazioni dei set-timanali diocesani, l’im-pegno è massimo per ga-rantire un servizio pun-tuale, sia con i giornali dicarta che con le edizionionline e via social. Ma perarrivare ai lettori e agli ab-

bonati serve che la filieradalla tipografia, alle edi-cole e alla consegna po-stale possa funzionare. Siriuscirà a mantenere atti-vo tutto questo?È stato un impegno as-sunto dal governo conconvinzione, fin dall’ini-zio dell’emergenza. Intutti i Dpcm che si sonosusseguiti, le attività dellafiliera dell'informazionesono state preservate dal-le restrizioni. La stampa èsempre un bene pubblicoessenziale, a maggior ra-gione in circostanzeemergenziali. Mentre per

necessità si restringonogli spazi di movimentodei cittadini, è la stampaad offrire margini di veralibertà.

Numerose testate dioce-sane stanno offrendo gra-tuitamente l’edizione di-gitale, come valuta questascelta?Sono scelte molto apprez-zabili che denotano at-tenzione verso i cittadini,proprio per le ragioni pri-ma richiamate. Vedo chetantissime testate stannoadottando iniziative peravvicinare i lettori, anche

con politiche di fortescontistica. È cresciuta ladomanda di informazio-ne ed è bene che i prodot-ti editoriali rispondanocon professionalità e qua-lità a questa sfida. Notocon piacere che questosta accadendo ed è unaspetto importante an-che per il contrasto allefake news.

L’informazione oggi piùche mai è un bene pubbli-co, lo ha ribadito più vol-te. Che cosa sta mettendoin campo il governo persalvaguardare questo“bene”? Ci sono interven-ti diretti per la stampa lo-cale come i settimanalidiocesani?Prima di questa emergen-za, con la legge di bilancioabbiamo messo in sicurez-za il settore fino al 2022,sterilizzando i tagli previstiin passato; abbiamo stan-ziato 20 mln di euro per lapromozione della letturanelle scuole di ogni ordi-ne e grado, comprese leparitarie; abbiamo proro-gato le agevolazioni posta-li per la spedizione deigiornali; abbiamo dato so-

stegno alle edicole. Anchecon il DL Cura Italia ab-biamo dato un segnale diattenzione al settore con ilraddoppio del credito diimposta per le edicole el’estensione del beneficioanche ai distributori cheraggiungono i piccoli co-muni. Abbiamo rivisto ilcredito di imposta per leimprese che investono inpubblicità sui giornali, in-dirizzandolo al 30% del-l'investimento complessi-vo e non più sulla parte in-crementale. Stiamo lavo-rando per migliorare ulte-riormente le misure a so-stegno dell’intera filiera.

Prima del coronavirus leiera impegnato in unariforma completa del set-tore informativo, unariforma 5.0. L’esperienzache stiamo vivendo inquesto periodo cambierài programmi di rinnova-mento del settore?Non vi è dubbio che que-sta emergenza provo-cherà dei cambiamenti.Lo sta già facendo. Peròle ragioni di una riformache io ho chiamato Edito-ria 5.0 rimangono tutte e

nonostante l’oggettivorallentamento impostodall’emergenza stiamocontinuando a lavorarci.Quando questa emergen-za finirà dovremo farcitrovare pronti a rilanciarequesto settore che è stra-tegico per la qualità stessadella nostra democrazia.

Da tanti viene ribadito ilruolo indispensabile deigiornalisti delle grandi te-state, si parla meno del la-voro prezioso di chi ope-ra nelle realtà locali. Lo ri-leva anche lei? Come sipuò intervenire?Il lavoro della e nellainformazione è preziosis-simo ovunque. Io vedoche il professionista del-l’informazione anche a li-vello locale esprime unvalore aggiunto ed è pun-to di riferimento per i let-tori e le comunità a cui sirivolge con il proprio la-voro. Il recupero della au-torevolezza della stampache sta accompagnandoquesta emergenza sarà in-dubbiamente utile ancheper valorizzare questosegmento della filiera ademergenza finita.

Editoria - Intervista al Sottosegretario Andrea Martella

Fondamentale il ruolo delle testate diocesane

34 Giovedì 26 marzo 2020 Cultura e società

Ti regalo una poesia a cura dedCircolo del cardo

Il Circolo del Cardo,come ha già fatto in

occasione delle scorseedizioni di Les Mots e poiancora al Museo archeo-logico, all’interno diPlaisirs de culture, vuolequi donare ai lettori delCorriere le ultime pro-

duzioni dei suoi autoriper far conoscere il valo-re liberatorio e consola-torio della poesia.In un momento in cuitutta la nostra comunitàè esposta all’attacco diuna forza subdola e sco-nosciuta e si trova impre-

parata a contrastarla, do-nando POESIA i soci delCardo desiderano rega-lare parole di leggerezza

e riflessione.Chissà se la poesia dandoforma al nascosto e almeraviglioso, che è den-

tro di noi, potrà rivitaliz-zare la speranza e diven-tare antidoto al male chesembra travolgerci in

modo cieco e spietato?Serenella Brunello

Presidente del Circolo Lettera-

rio del Cardo

Risveglio

Il risveglio è un necessario progettodi ordine geofisico,

é linfatica rinascita della Terra,che riaccende nuova esaltazionee ravviva il vitale principio.

L’agognato tepore primaverilerinnova i colori della speranza,

riposiziona i nidi,istiga la tenacia cicoriaa trapanare l’asfalto

e permetteil transitare lieve di acarisui tronchi addolciti di risorgivo plasma.

Il risveglio sboccia sempre generoso ardiree come il mattutino schiudersi

delle cigliaporta con sé il ripetersidi un nuovo prodigio.

Attilia Henriet

Mudras

Sigilli in fiorePrimavera archetipaColgon gli occhi

Risveglio

Schiudo palpebre

Carezzando la guanciaDel nuovo giornoChe mi abbraccia.

Un’onda di luceMi stiracchia le celluleMentre un sorrisoMi pettina i capelli

Rosalia Dematteis

Risveglio

In silenzio spio, della Natura, il risveglio,perfin di notte veglio...

Aspetto Primavera inghirlandatad' odorosi fiori,

dal tepore ridestatanei giovanili ardori.S'attardano le trinedi pungenti brine,

le nebbie stendono ancora un velo,a far lattiginoso il cielo.

Continua d'Inverno la morte,ma un Crocus Primavera annuncia,

nel gelo ancor forte,che, a rimaner, non rinuncia.Tiepido raggio di sole avanza,

riporta vita,infonde Speranza

laddove sembrava perita.Anche i rami, ora nudi,torneranno ombrosi,

ospiteranno merli, ora muti,tra quelli stecchi tornati frondosi.I raggi di sole si faran ardenti,

stuzzicheranno i cuori,come aghi pungenti,

risvegliando dolci languori.Quel Risveglio non mi appartiene,Primavera, più per man mi tiene,

langue d'Amor il mio fuoco,brevi scintille a durar poco.

Le stelle intonano corinel pallido chiaror lunare,resuscitano trascorsi amori,quando passo era danzare,

nell'abbraccio ardentedi cuore e mente...

Rosella Ricciardi

Un cactus fiorì

Lungo un sentiero ombrosocol mio cucciolo per mano

camminai e camminai.Fra acqua e cielo

brillio di pallido fuocosu foglie scintillanti

di iridescente pioggia.Fra ombre e lucichiazze di neve

di sogni cristallizzatie pozzanghere cangianti

di desideri annegati. Volgevano le stagionisulla ruota del tempo.Per mano a me stessa

e al mio sentirecercavo la mia strada.

Dove vadocosa sarò?

Fruscio di dolci frondee suoni lievi nel buio.Strette di mani umanesguardi di occhi limpidicome acqua di sorgente

schiusero radure di sconosciuta pace.

Allora mi preparai a splenderee danzai nell'aria pura.

Lontano...un cactus fiorì.

Carmen Venturella

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35Cultura e società Giovedì 26 marzo 2020

Scientifico Berard

In Via Crétier il Liceo ScientificoE.Bérard ha momentaneamente lasua sede, nell’attesa della ristruttura-zione dell’edificio in Via Conseil desCommis. Entriamo con Luca,laprof.ssa Daniela Valleise e Eleonorache aveva le idee chiarissime già cin-que anni fa. Avrebbe voluto fare l’a-strofisica, amava le materie scientifi-che e la scelta verso questo indirizzo èstata facile. “Grazie a questo percorso ho capitoche cosa significhi fare ricerca”. Ai ra-gazzi vengono infatti consigliati alcu-ni stage durante la carriera scolastica,in questo caso all’Osservatorio astro-nomico della Regione autonomadella Valle d’Aosta Eleonora ha lavo-rato sugli esopianeti al fianco dei ri-cercatori. “L’anno scorso ho ancheavuto l’enorme e meravigliosa possi-bilità di andare una settimana alCERN di Ginevra”. Ogni anno il Li-ceo propone ad alcuni studenti espe-rienze altamente formative, una del-le collaborazioni più importanti ècon l’Organizzazione europea per laricerca nucleare che, oltre a rappre-sentare per i docenti un luogo di ag-giornamento, è mèta di visite con in-tere classi. Luca del biennio barrerebbe di nuo-vo la x sul Bérard, sottolineando chel’impegno di ore dedicate ai libri ènotevole e che per questo ci va consa-pevolezza! “Il passaggio dalle Scuolemedie alle superiori è impattante,ma è una sfida da accogliere. Ci vo-gliono impegno, curiosità e moltavolontà” aggiunge Eleonora. Questoindirizzo richiede ai ragazzi di posse-dere delle competenze di base soli-de, con un’autonomia nell’organiz-zazione. Ovvio però che nei primi

due anni gli alunni sono accompa-gnati dai professori per acquisire ilmetodo migliore e affrontare sere-namente l’intero ciclo. Le Terze Me-die possono scegliere tra l’indirizzo“Fisica” e “Scienze”. La differenza stanelle ore di laboratorio dedicate alledue materie nei primi due anni. Dalterzo le due specificità si unisconoconvogliando in un percorso unico.“La doppia possibilità diversifica l’of-ferta formativa e ci spinge a fare atti-vità di laboratorio, due ore a settima-na per entrambi gli studi” aggiungela docente.Non solo con materie scientifiche elezioni frontali, il Liceo forma perso-ne che sappiano muoversi nel mon-do del lavoro e dell’università. L’al-ternanza scuola–lavoro con i proget-ti, ad esempio, di Impresa in azioneha costruito competenze diverse.Inoltre ne “La notte dei ricercatori”la scuola apre le porte alla città, unprogetto in cui i ragazzi presentano espiegano la chimica, la fisica e la bio-logia, attraverso esperimenti e prove

concrete. “È un’esperienza interes-sante, è un modo per farci conoscereed è una prima attività di orienta-mento” specifica Valleise. I diplomati conoscono la realtà nellasua complessità, sono in grado di ri-solvere quesiti, hanno delle compe-tenze matematiche che consentonoloro di entrare in ogni corso di laureascientifico, ma non solo. La formazio-ne non lascia indietro l’ambito uma-nistico–filosofico grazie alle letteratu-ra latina, francese, inglese e italiana,la filosofia e la storia. Le ore di mate-matica passano da 5 nel biennio a 4settimanali nel triennio, chimica e fi-sica occupano ciascuna 3 moduli,stessa quantità per latino, inglese e fi-losofia. Conclude Eleonora con unpo’ di nostalgia verso gli anni liceali:“Ho avuto la possibilità di sviluppareil mio spirito critico, di affrontare unproblema di qualsiasi tipo, andandoper ordine, analizzandolo e ricercan-do multiple soluzioni. Questo Liceosviluppa competenze che ci consen-tono di creare il nostro pensiero”.

Orientamento&Scuola a cura di Fabiola Megna

BALCONE CROLLATO AD AOSTA

Non cedimento strutturale ma incidente

In merito al distacco di parte di un balcone dalprimo piano di un'abitazione in via Croce di

Città verificatosi lunedì 23 marzo il Comune diAosta precisa che non si tratta di un cedimentostrutturale della muratura, ma di un sinistro pro-vocato da un camion refrigerato addetto alla con-segna dei “freschi”. Il sinistro è stato rilevato dallaPolizia Locale, e l'area è stata transennata, purnon presentando, a un primo rilievo, il rischio diulteriori cedimenti.

PROTEZIONE CIVILE

Dove fare la spesa

La Protezione civile della Valle d’Aosta ha for-nito, attraverso una nota esplicativa inviata ai

Sindaci, le precisazioni necessarie per la correttaapplicazione del provvedimento sul territorio val-dostano. In particolare, considerato che alcuni Co-muni della Valle d’Aosta, per loro dimensione oconfigurazione morfologica, non dispongono diesercizi di vendita di generi alimentari e di beni diprima necessità, nonché di supermercati, è consen-tito alle persone che risiedono presso questi Comu-ni lo spostamento presso il Comune confinante alfine dell'approvvigionamento di tali beni o, se an-che quest'ultimo Comune non dispone di tali eser-cizi, presso il Comune più vicino o più facilmenteraggiungibile.La Protezione civile sottolinea che, in ogni caso, talispostamenti devono essere contenuti e correlatiall’indicazione che limitare gli spostamenti signifi-ca contenere il virus. Ulteriore indicazione: provve-dere alla spesa per più giornate, sempre nell’otticadi una migliore gestione del contrasto alla diffusio-ne epidemiologica.

Via Xavier de Maistre n. 23 - 11100 AOSTA - Telefono: 0165-44575- Fax: 0165-365709

e-mail: [email protected]

L’Informazione Nazionalea cura della Redazione Nazionale de InBlu

Buongiorno InBlu rassegna stampa (dal lunedì al sabato) dalle 7.05 - InBlu Notizie (dal lunedì al venerdì) alle 13.00 e alle 18.00 - Gr Flash (dal lunedì al venerdì)ogni ora, dalle 7.00 alle 19.00 - Gr Flash (il sabato) alle 7.00, 9.00, 11.00, 13.00 e 18.00 - Radio giornale di Radio Vaticana alle 8.00

Le frequenze di Raido Proposta in BluCourmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - St-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - St-Vincent 107.4 - Bassa valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle Gr. S. Bernardo 107.6 - Champor-

cher 90.6 - Valgrisenche 88.00 - Cogne 102.7 - Fontainemore 107.6 - - Donnas e Pont-St-Martin 103.6 - In streaming sul sito: www.radiopropostainblu.it

GIOVEDI VENERDI SABATO DOMENICA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI6.35 PRIMA DI TUTTO

6.40 Rotazione musicale

7.05 Oggi in edicola

7.20 Rotazione Musicale

09.05 MONDO MIGRANTE

a cura di Paola Borgnino

e Giulio Gasperini

9.35 L’ABC DEL BENESSERE

a cura di Paola Borgnino

e Daniele Vallet

10.35 IMPRONTA ECOLOGICA

in collaborazione

con A.I.C.A.

11.05 PIAZZA INBLU

12.05 MEZZOGIORNO CON

12.36 Rotazione musicale

17.00 #HASHTAG

a cura di Fabiola Megna

19.00 Rotazione musicale

6.35 PRIMA DI TUTTO

6.40 Rotazione musicale

7.05 Oggi in edicola

7.20 Rotazione Musicale

8.35 RASSEGNA

STAMPA LOCALEa cura di Paola Borgnino

09.05 IL GIARDINODELLA SAUVAGETTEa cura di Paola Borgnino

e Cristina Faoro

09.35 LA VALLE D’AOSTA SPORTIVAa cura di Paola Borgnino

e Davide Pellegrino

10.05 IMPRESA VDAa cura di Fabrizio Favre

10.35 Rotazione Musicale

11.05 PIAZZA INBLU

12.05 MEZZOGIORNO CON

12.36 Rotazione musicale

17.00 #HASHTAGa cura di Fabiola Megna

19.05 LETTURE D’ARTEa cura di don PaoloQuattrone

19.15 Rotazione musicale

6.35 PRIMA DI TUTTO

6.40 Rotazione musicale

9.05 INBLU L’ECONOMIA

10.00 Rotazione musicale

12.05 MEZZOGIORNO CON

12.35 Rotazione musicale

6.35 PRIMA DI TUTTO

6.40 Rotazione Musicale

9.30 DIRETTA MESSA

QUINTA DOMENICA

DI QUARESIMA

dalla Cappella

del Seminario

11.00 LETTURE D’ARTE

a cura di don Paolo

Quattrone

11.10 Rotazione musicale

12.05 MEZZOGIORNO CON

12.35 Rotazione musicale

6.35 PRIMA DI TUTTO

6.40 Rotazione musicale

7.05 Oggi in edicola

8.35 RASSEGNA

STAMPA LOCALE

a cura di Paola Borgnino

9.05 NUTRIZIONE

E BENESSERE

CON SERENITÀ

a cura di Paola Borgnino

e Caterina Ciancamerla

10.05 TAM TAM

a cura di Paola Borgnino

10.35 GRANDANGOLO

a cura di Fabrizio Favre

11.05 PIAZZA INBLU

12.05 MEZZOGIORNO CON

12.36 Rotazione musicale

17.00 #HASHTAG

a cura di Fabiola Megna

19.00 Rotazione musicale

6.35 PRIMA DI TUTTO

6.40 Rotazione musicale

7.05 Oggi in edicola

8.35 RASSEGNA

STAMPA LOCALE

a cura di Paola Borgnino

09.05 MAMMA COACH

IN DIRETTA

a cura di Paola Borgnino

e Miryam Florio

10.05 LO SAPEVI CHE

a cura di Libera VdA

10.35 PROPOSTE CINEMA

in collaborazione

con l’Associazione Culturale

Frame Division e con

Film Commission

Vallée d’Aoste

11.05 PIAZZA INBLU

12.05 MEZZOGIORNO CON

12.36 Rotazione musicale

17.00 #HASHTAG

a cura di Fabiola Megna

19.00 Rotazione musicale

6.35 PRIMA DI TUTTO

6.40 Rotazione musicale

7.05 Oggi in edicola

8.35 RASSEGNA STAMPA LOCALE

a cura di Paola Borgnino

09.05 IL MONDO

NEL BICCHIERE

a cura di Paola Borgnino

e l’A.I.S. Valle d’Aosta

09.35 I LIBRI DEL MERCOLEDI

a cura di Paola Borgnino

e Paola Zoppi

10.35 PROPOSTE MUSICA

a cura di Ettore Danna

11.05 PIAZZA INBLU

12.05 MEZZOGIORNO CON

12.36 Rotazione musicale

16.00 #HASHTAG

a cura di Fabiola Megna

17.30 DIRETTA QUINTA STAZIONEQUARESIMALE

dalla Cappella

del Seminario

19.15 Rotazione musicale

Radio Proposta InBlu

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36 Giovedì 26 marzo 2020 Cultura e società

Lontano da casa

Non è facile affrontare un mo-mento come questo. Non è faci-le per nessuno. Ma, per un perio-do di tempo che ancora non èdato sapere, ognuno è nelle pro-prie scarpe. O nei propri mocas-sini, come dicevano quei primiti-vi di Nativi Americani conosciuticome Sioux.Lo è con la spada di Damocle diun contagio ancora difficile daarginare, senza cure ufficiali,che miete vittime senza alcunaombra di dubbio. Io sto affron-tando questa quarantena, chepotrebbe diventare un'ottante-na, con il disagio di tutti, aggra-vato, dal punto di vista psicologi-co, dall'essere lontano da casamia in Valle.Mi sono sempre sentito a disagiodavanti le atmosfere create dacerti scrittori e dai film che se netraevano. Penso ad esempio aStephen King che riusciva ad in-quietarmi non poco con quegliscenari da mondi paralleli in cuificcava i suoi lettori. Sarà per ciòche nonl'ho mai amato.Il motivo per la lontananza, tut-tavia, è più che valido, con geni-tori anziani in quel di Genova,uno disabile, che accudisco fa-cendo la spola Aosta–Genova.Ma l'ultima volta che sceso in ter-ra Ligure, sono rimasto incastra-to. E l'ultimo decreto lo sottoli-nea vieppiù.La questione è semplice: non siesce perché non si deve uscire.Ma non solo. L'assistenza medi-ca casalinga, che ero riuscito adottenere fra gennaio e febbraio,è sospesa. Ufficiosamente sospe-sa, perché ufficialmente conti-nua. Ma i medici e gli infermieriche salivano una volta alla setti-mana, pare abbiano casi più ur-

genti (non intervengono per lapandemia).Per contro qualunque tipo dicooperazione che possano da-re per via telematica, è pratica-ta. Ma è ovvio che in quei casi,senza contatto col paziente chenecessita di essere regolarmen-te controllato, ci si addentra inpratiche essenzialmente ammi-nistrative. La sanità è un osso fin troppoeroso e, sempre per restare nelpersonale, ho una figlia radio-loga che lavora all'OspedaleGalliera, al Pronto Soccorso.Non la vedo da due mesi. Soche va a lavorare regolarmente,

ma raramente ci sentiamo. Sel'orologio avesse 32 ore proba-bilmente, lei come tutto il restodel personale in Italia, riusci-rebbe a fare 32 ore. Il risultato è che ad oggi sono100 i componenti amministrati-vi e sanitari a casa per controllo e60 quelli positivi. È una prima li-nea che non mancherà di cam-biare molti di noi, a prescinderedall'età più giovane o più matu-ra. Così l'animo è diviso fra l'an-sia per la Valle ed il dispiacere dinon essere a casa mia, la preoc-cupazione per mia figlia, la piùesposta, quella per i miei genito-ri e per i conoscenti e gli amici.

Quindi ci si fa forza di evadere. Silegge, si prepara il menu comeuna mensa scolastica, si va a farela spesa il meno possibile, manon si può fare a meno di tessereuna fitta rete di comunicazionefra medici, asl, ospedali e farma-cie. Mantenendole, oltretutto. Eanche con Aosta, perché in fon-do anche io ho una salute da sal-vaguardare, se tutto va bene, e cela metto tutta perché bene vada. Ecco perché dico, ciascuno ènelle sue scarpe. Chi non ha l'in-combenza filiale, probabilmen-te ha un'attività commerciale o apatita IVA. Di quelle che per for-za di cose in questi tempi deve

chiudere. Senza sapere fino aquando. Con il contatore “usci-te” che continua a girare (prova-te a ritardare una rata di qualsiasicosa, o un anticipo sulle impostee poi vedrete che ridere), e quel-lo “entrate” chiuso. La banca d'affari JP Morgan haeffettuato uno studio secondocui la liquidità delle aziende po-trebbe iniziare a calare dopo 15giorni, a seconda del paese e del-l'attività, a 27 raggiungerà unpunto di minima che se supera-to entro 100 giorni comporteràil fallimento o la chiusura dell'at-tività. Ecco lo scenario che si stapresentando in un caso comemolti che riguarda un cittadinogiocoforza lontano da casa. Mi è mancato appendere allamia finestra un drappo biancoed una luce accesa, come quelladella speranza, anche se ho sop-perito qui, dove mi trovo. È una notte lunga, ma la notte èsempre seguita dall'alba, perquanto possa essere lunga ebuia, pertanto ci si armi di santapazienza, si affrontino le diffi-coltà una per volta, come fececon gli Etruschi Muzio Scevola,si viva con la speranza nel cuoree la forza di andare avanti per-ché mai come in questi momen-ti ci si deve aiutare, se vogliamoessere da Dio aiutati. E soprat-tutto cercare di aiutare il prossi-mo, non sfidando i divieti, masfidando il sentimento correnteche ha sostituito il senso di co-munità con quello dell'indivi-dualismo sfrenato. Era Roberto d'Agostino che, ne-gli anni 80 in un programma delsolito Renzo Arbore, si propone-va come uomo della moda, inau-gurando il periodo dell'edoni-smo reaganiano. Ebbene. Ci aveva azzeccato in pieno!

Ippogrifo a cura di Maurizio Moscatelli

Biodiversità e Coronavirus

Come avviene per molti virus della famiglia dei Coro-navirus, si ritiene che il Covid–19 si sia inizialmente svi-luppato all’interno di organismi animali, per poi muta-re al punto tale da rendere possibile il contagio dell’uo-mo. L’individuazione certa della specie animale che hacostituito il vettore del patogeno non è ancora avvenu-ta, anche se vi sono degli indiziati principali, tra cui i pi-pistrelli; non si esclude nemmeno che vi sia stato più diun passaggio, ad esempio coinvolgendo il pangolino,mammifero insettivoro con il corpo ricoperto da sca-glie. Non è un caso che si tratti di una specie particolar-mente a rischio estinzione: un recente report del WWFha messo in luce come la riduzione della biodiversitàpossa aumentare il numero e la forza degli agenti viraliche trovano nell’uomo un bersaglio facile. In primoluogo, l’abbattimento indiscriminato delle foreste met-te inevitabilmente alcuni habitat isolati in comunica-zione con il resto del mondo. All’interno di essi, pato-geni come il Coronavirus non hanno mai smesso di svi-lupparsi e diffondersi, rimanendo tuttavia confinati efinendo addirittura per estinguersi spontaneamenteuna volta esauriti gli esemplari che possono ospitarlidal punto di vista biologico. In aggiunta, la tradizioneculinaria dell’aree rurali di paesi come la Cina (ma nonsolo) prevede anche il ricorso a carni di animali nor-malmente non associate al consumo umano; se si con-sidera che spesso, nelle stesse aree, mancano efficaci si-stemi di conservazione degli alimenti, la macellazionefinisce per essere svolta direttamente sul luogo di ven-dita, in condizioni igieniche precarie. Questi due feno-meni che si verificano in parallelo sono diretta conse-guenza della crescente fame di risorse che il genereumano sazia a spese del pianeta Terra. Porre un frenoall’effetto serra conseguente all’inquinamento signifi-ca anche ristabilire l’equilibrio all’interno di molti eco-sistemi critici, riducendo la probabilità di diffusione dinuove epidemie di questo tipo.

Cambiamenti climaticia cura di Luca Distasi

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37Attualità Giovedì 26 marzo 2020

Nel sito Internet co-munale www.co-

mune.aosta.it, nella se-zione “Nuovo coronavi-rus” accessibile dalla ho-mepage, è stato pubbli-cato il primo elenco diesercizi che effettuano laconsegna a domicilio digeneri alimentari e pro-dotti del settore “food”,considerati beni di pri-maria importanza. L'ini-ziativa, realizzata in colla-borazione con Confcom-mercio della Valle d'Ao-sta, ha l'obiettivo di ren-dere noti gli esercizi cheeffettuano, o sono dispo-nibili a effettuare, anco-

ra consegne a domiciliodei loro prodotti nel ter-ritorio di Aosta, comeprevisto dalla normativa,fornendo un'informazio-ne utile ai cittadini chesono costretti nelle loroabitazioni a causa dell'e-

mergenza dovuta alla dif-fusione del coronavirus,e contribuendo, in talmodo, a limitare gli spo-stamenti per l'acquisto digeneri alimentari. Per ilmomento la possibilitàdi essere segnalati nell'e-

lenco riguarda solo gliesercizi che effettuano laconsegna a domicilio digeneri alimentari e pro-dotti del settore “food”,considerati beni di pri-maria importanza, indi-pendentemente dall'a-

desione alla Confcom-mercio. Ovviamente chiorganizza l'attività diconsegna a domicilio – lostesso esercente o unacd. piattaforma – dovràevitare che al momentodella consegna ci siano

contatti personali a di-stanza inferiore a un me-tro. Nei prossimi giorniverrà diffuso un ulterioreelenco con le altre atti-vità che, a seguito degliapprofondimenti effet-tuati in relazione a quan-to previsto dalla discipli-na introdotta dal DPCM11 marzo 2020, pur nonrientrando nell'allegato1 (generi alimentari e diprima necessità) e chesono quindi tempora-neamente chiusi al pub-blico, possono prosegui-re le vendite, senza ria-pertura dei locali, effet-tuando consegne a do-micilio dei loro prodotti.In tal caso, però, per farsì che tale forma di servi-zio sia consentita, occor-rerà che, come specifica-to dal documento inter-pretativo prodotto daCelva e Suel “Approfon-dimenti per le consegnea domicilio, non di ge-neri alimentari e di pri-ma necessità” (consulta-bile all'indirizzowww.celva.it/it/covid–2019, sezione “Focus te-matici”), “l’ordine vengaricevuto a mezzo telefo-no o posta elettronica opiattaforma telematica, eche il pagamento sia ef-fettuato anticipatamentein modalità elettronica,onde procedere alla solasemplice consegna neipressi del domicilio (nel-la cassetta della corri-spondenza dell'abitazio-ne, dell'ufficio o dell'a-zienda, al piano o in altroluogo, presso il medesi-mo indirizzo, indicatodal destinatario o dallapersona abilitata al riti-ro), previo accertamentodella presenza dei sog-getti interessati e senzaulteriori contatti con glistessi per raccolta di fir-me o pagamenti, in lineacon quanto previstodall’art. 108 “Misure ur-genti per lo svolgimentodel servizio postale” deldecreto legge 17 marzo2020, n. 18, per la conse-gna di corrispondenza(raccomandata e assicu-rata) e di pacchi”. Per se-gnalare il servizio di con-segna a domicilio è suffi-ciente inviare una mailagli indirizzi [email protected] oppure [email protected] oppure un messag-gio tramite l'app What-sApp al numero 366–594.2478 ovvero un mes-saggio tramite le pagineFacebook di Confcom-mercio VdAhttps://www.facebook.com/confcommerciovda/ o delComune di Aosta htt-ps://www.facebook.com/ComunediAosta, segnalandoil nome dell'esercizio, laspecializzazione, l'indi-rizzo e un recapito te-lefonico. L'elenco delleattività verrà aggiornatopuntualmente una o duevolte alla settimana e saràaccessibile sul sito diConfcommercio VdAwww.ascomvda.it e suquello comunale, oltreche sulle rispettive pagi-ne Facebook.

Aosta - Iniziativa in collaborazione con Confcommercio

Generi alimentari:chi consegna a domicilio

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“Si ha sempre pauradi ciò che non si conosce”

“Si ha sempre paura di ciò chenon si conosce”, così parla Osho,maestro spirituale indiano. Sipotrebbe definire il coronavirus,dapprima preso sottogamba daipiù, ma ora temuto in modoesponenziale, un vero e propriotrauma collettivo. La persistenteincertezza circa l’evolversi dellasituazione è accompagnata daun senso di impotenza, in ag-giunta alla precarietà ed alla li-mitazione delle proprie libertà.Dinnanzi ad una malattia infetti-va sconosciuta tra le reazioni piùcomuni della popolazione vipossono essere la negazione, unmeccanismo auto–protettivo dicui la mente umana dispone perproteggersi rifiutando senti-menti troppi sgradevoli e dolo-rosi, oppure l’ansia, una persi-stente paura che non può esseredominata e può sfociare in veri e

propri attacchi di panico. L’an-sia può essere controllata anchea tavola, vediamo in che modo.Gli alimenti utili sono quelli ingrado di riequilibrare il sistemanervoso. Ci sono quattro ammi-noacidi importanti per questodisturbo: l’Istidina, che promuo-ve un effetto calmante e rilassan-te a livello mentale, il Triptofa-no, precursore della serotonina,di cui le persone ansiose sonospesso carenti, la Glicina che agi-sce a livello del midollo spinalecontrollando l’alterazione mo-toria a cui vanno incontro le per-sone ansiose, la Taurina, con ilMagnesio e la Vitamina B6, svol-gono un'azione complementaree sinergica fondamentale nelcontrollo dell'ansia. Istidina, Triptofano e Glicina so-no contenuti nelle proteine diorigine animale e vegetale, conuna percentuale maggiore nellasoia. La taurina è un amminoaci-do che l’organismo è in grado disintetizzare da sé. Altrettanto im-portanti sono le vitamine del

gruppo B contenute nei cerealiintegrali e nel lievito di birra. So-no da ridurre caffè, thè e bevan-de stimolanti. È possibile inter-venire mediante il ricorso ad al-cuni rimedi naturali, che posso-no essere utili nell‘alleviare i sin-

tomi delle manifestazioni piùacute o nel diradare le stesse nelcorso del tempo. Molto utili sa-ranno Camomilla e Melissa checalmano irritabilità e tensionenervosa, attraverso il rilassamen-to della muscolatura. Tiglio e

Biancospino nelle forme deigemmoderivati, rispettivamenteTilia tomentosa e Crataegusoxyacantha, sono rimedi efficaciper rilassare le persone moltonervose, nelle quali riduconol'emotività, negli stati di agitazio-ne, angoscia e in caso d’insonniadi anziani e bambini. La Passiflo-ra, le cui parti aeree svolgonoun'azione sedativa del sistemanervoso centrale con effetti tran-quillanti e ansiolitici. L’Avena èparticolarmente raccomandataper lottare contro gli stati di an-sietà, stress, nervosismo e agita-zione. Contiene un alcaloide, lagramina, che è responsabile del-la sua azione sedativa, particolar-mente interessante in caso di in-sonnia e per gli iperemotivi. An-che la floriterapia interviene sul-le differenti forme degli statid'ansia, derivate da momentitransitori difficili come quelloche stiamo vivendo. Nei mo-menti di ansia acuta il Rescue Re-medy attenua immediatamentei fastidi maggiori.

38 Giovedì 26 marzo 2020 Salute

Valentina Praz

Causa l'emergenzacorona virus, Nico-

le Perronet, mercoledì 18marzo, è diventata la pri-ma laureata in Valle d'Ao-sta che ha discusso la tesivia web. La neo dottores-sa, che ha studiato pressol'Università di Torino, si èlaureata con la votazionedi 110 lode e dignità distampa discutendo unatesi dal titolo "Riclassifica-zione dei polipi con di-splasia di alto grado dellacasistica dell'ospedaleUmberto Parini di Aostain base alla classificazionedi Vienna rivisitata". Nico-le ha dovuto rinunciarealla classica cerimonia da-vanti al pubblico ma nonsi è scoraggiata. Anzi,quando ha ricevuto la co-municazione che avrebbedovuto discutere la sua te-si via web, si è attrezzata.Grazie al papà GermanoPerronet, che lavora inun’azienda specializzatain innovazioni tecnologi-che a Pont–Saint–Martin,ha installato una doppia

connessione internet per-ché: “Mi spaventava l’ideache cadesse la linea, fattoche nella nostra zona suc-cede abitualmente”. E co-sì, direttamente dal salot-to di casa, seguita dallasua relatrice di TorinoPaola Cassoni, ha discussola tesi. Il collegamentocon i professori dell'ospe-dale Molinette di Torino(ciascun isolato nel pro-prio ufficio) è avvenutoattraverso il programma"Webex" (programma si-mile a Skype). Con suagrande sorpresa, ancheRoberta Patetta, UbaldoFamiliari e tutti gli altrimedici e tecnici del repar-to di Anatomia patologicadell’Ospedale Parini di

Aosta, che l’hanno segui-ta durante i due anni distudio, hanno trovato iltempo di collegarsi. Gra-zie alla tecnologia ancheamici e parenti hanno po-tuto assistere alla discus-sione e incoraggiare econgratularsi con NicolePerrone prima e dopo laseduta di laurea. “Era vi-deocollegato anche miofratello Marco che lavoracome ricercatore al MaxPlanck Institute in Ger-mania” spiega felice laneo dottoressa.

Le idee per il futuro: “Vorrei diventare medico di famiglia in Valle”Ora Nicole è dottoressa inMedicina e Chirurgia atutti gli effetti perché ilGoverno ha decretato, aseguito dell’emergenzada Coronavirus, che i me-dici sono abilitati con il so-lo titolo accademico, sen-za l’esame di Stato cheavrebbe dovuto sostenerea luglio. “In realtà devoancora svolgere tre mesidi tirocinio che consenti-ranno di chiarirmi le ideesul futuro. Vorrei diventa-re medico di famiglia e ri-manere in Valle d’Aosta,ma mi interesserebbe an-che specializzarmi nelcampo della mia tesi e la-vorare all’ospedale Parinidi Aosta nel reparto diAnatomia patologica, do-ve ho svolto ricerche perdue anni».

Per ora #iorestoacasaOra, in attesa che finiscal’emergenza, seguo le di-

sposizioni governative re-stando a casa. Nel frattem-po cercherò di capire me-glio quale specializzazio-ne vorrei fare in futuro.In questo periodo ho fat-to qualche brindisi vir-tuale e ho ricevuto mol-tissimi messaggi di con-gratulazioni, mentre i fe-steggiamenti sono riman-dati, spero al più prestopossibile” ha così conclu-so la neo dottoressa Nico-le Perronet.

83 gli aspiranti dottori dell’Università della Valle d’AostaDa mercoledì 25 marzosi discutono presso l’U-niversità della Valled’Aosta le tesi online. In

questa sessione di laureaprimaverile (dal 25 mar-zo al 7 aprile) saranno 83gli aspiranti dottori chediscuteranno le loro tesidi laurea su una piat-taforma online Messa adisposizione dall’Ate-neo. I primi laureandi adutilizzare le nuove mo-dalità saranno gli stu-denti del corso di laureain Scienze dell’econo-mia e della gestioneaziendale e poi nel po-meriggio quelli dellalaurea magistrale in Eco-nomia e politiche delterritorio e dell’impresa.Amici, familiari e paren-ti potranno assistere allaseduta di laurea sul webdalla propria residenza.

L’università della ValleD’Aosta, nonostante ilperiodo di emergenzasanitaria, non si è ferma-ta e oltre alla didattica haattivato anche le laureein modalità online.«Univda è impegnata almassimo per garantire atutti gli studenti di poterproseguire il loro per-corso formativo, com-prese le sedute di laurea. Tutto questo è possibilegrazie alla disponibilità ealla competenza dei do-centi e dei colleghi deiservizi informatici dell’A-teneo che stanno lavo-rando con grande dedi-zione» ha spiegato la Ret-trice Prof.ssa MariagraziaMonaci.

Medicina - Laureata con 110 e lode e dignità di stampa

Nicole Perronet prima laureata in Valle via web

FONDAZIONE CRT

La Valle avrà la sua prima ambulanza di biocontenimento

Grazie al contributo straordina-rio di Fondazione CRT, laValle

d’Aosta avrà la sua prima ambulanza dibiocontenimento per fronteggiare l’e-mergenza sanitaria legata al Coronavi-rus. All’autoambulanza, richiesta dallaRegione Autonoma Valle d’Aosta, siaggiungeranno mezzi per la Protezio-ne civile,materiali urgenti e attrezzatu-re destinati all’ospedale regionale. “Questo primo pacchetto di aiuti con-creti della Fondazione CRT è fruttodell'ascolto e della condivisione con laRegione Piemonte, l'unità di Crisi del-la Protezione civile, il mondo del vo-lontariato organizzato, con cui abbia-mo unito le forze per affrontare la piùgrave crisi sanitaria di questo millen-nio", dichiarano il Presidente di Fon-dazione CRT Giovanni Quaglia e il Se-gretario Generale di Fondazione CRTMassimo Lapucci.

Complessivamente, la FondazioneCRT ha destinato finora 3 milioni dieuro per far entrare in servizio in Pie-monte e Valle d'Aosta 17 nuove ambu-lanze, di cui 3 di biocontenimento e 2automediche per le centrali operativedel 118 regionale e per il servizio dimaxi emergenza, oltre a 30 mezzi perla Protezione civile. Le risorse dellaFondazione CRT saranno destinateanche all’acquisto e fornitura di mate-riali urgenti e attrezzature da destinareagli ospedali, in particolare ventilatoripolmonari, letti per la terapia intensi-va, mascherine. Per favorire l'arrivo sulterritorio di materiali di difficile repe-ribilità in Italia, Fondazione CRT hamesso a frutto anche il proprio capita-le di relazioni internazionali, attivandocorridoi filantropici aperti, in partico-lare, in Europa e con il mondo dellefondazioni cinesi.

Benessere e natura: Il consiglio del farmacistaa cura di Caterina Tubère della Farmacia Dott. Nicola, Aosta

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39La pagina dei lettori Giovedì 26 marzo 2020

Nei giorni scorsi è man-cato Domenico Buda-

ci. Il suo cuore (grande) nonha retto. Nato a Mammola(RC) nel 1945, è stato professo-re di lettere in diverse scuole su-periori valdostane. Giornali-sta pubblicista, è stato direttoredella rivista culturale "La Ta-ble ronde" e collaboratore delsettimanale diocesano "Cor-riere della Valle". Ha pubbli-cato le opere "Don Mazzolari.Uomo della misericordia, deilontani e della pace (1890–1959)", "Tutto è grazia"(l'ultima intervista di Adria-na Zarri) e "Frammenti di lu-ce" (la raccolta di tutti gli ar-ticoli scritti nella rubrica "Illucernario", tradizionale ap-

puntamento sul "Corriere del-la Valle" per diversi anni). Vo-gliamo ricordarlo proprio conuno dei suoi scritti. Ne abbia-mo scelto uno dove raccontadel suo lavoro su don PrimoMazzolari, figura da lui stu-diata e ammirata.

Una serata

da ricordare

“Perché qualcheduno, ve-dete, ha la coscienza ascompartimenti, come ilportafoglio. Qui c’è la co-scienza commerciarle, cheè quasi mai onesta. Qui c’èla coscienza della vita fami-liare, che non è mai fedeleo poche volte fedele. Qui

c’è la coscienza della do-menica che potrebbe tro-vare la voglia o la forza divarcare la porta della Chie-sa. Qui c’è la coscienza po-litica che ad un certo mo-mento dice alla religione:non disturbare. Io ne hosoltanto una di coscienza emi auguro che i miei amicine abbaiano soltanto unaperché la persona umana èuna” (Dai discorsi di donPrimo Mazzolari). Sonostato invitato dalla fonda-zione don Primo Mazzola-ri (insieme al vicepresiden-te del Consiglio regionaleLanièce e ad altri amici), aCicognara a presentare ilmio lavoro svolto su quello

straordinario prete dellabassa padana. È stata unaserata indimenticabile cheha messo in evidenza labontà e il senso profondodi accoglienza dei cicogna-resi. Ero veramente com-mosso, al di là di ogni miaaspettativa! Segno eviden-te che in questa società c’èun sentire comune che vaal di là del tempo, della lon-tananza e delle diversità diesperienze. Questa, fosrse,è l’esperienza della comu-nione profonda… Di que-sto ringrazio di cuore ilmio Signore. Per questooggi voglio riportare il re-soconto della serata scrittosul giornale locale La Pro-

vincia l’11 marzo 2007 daltitolo Cicognara riscopredon Primo. “Dobbiamo te-nere viva la memoria didon Primo – ha affermatoil parroco don Gino Assen-si – perché qui non ha scrit-to molto, ma il suo pensie-ro è stato in gestazione frale grandi difficoltà incon-trate nel suo incarico. Cico-gnara è molto cambiata daallora, forse non le diffi-coltà di fare il parroco…L’autore ha utilizzato la pa-rabola del figliol prodigoper indicare la misericor-dia di Dio che don Primoha sempre sottolineato pertutta la sua vita. Una rela-zione appassionata, a trattivibrante e molto applaudi-ta al termine. Ha letto alcu-ni brani del libro, diviso insette parti (146 pagine) ecorredato da interventi di

altri pensatori pacifisti, ita-liani e stranieri. Poi è statoil momento delle testimo-nianze dei cicognaresi.“Amava molto questo pae-se e la sua gente – ha ricor-dato una signora – e conmia madre da piccola loandavo a trovare a Bozzolo.Nelle prediche parlava diPinocchio e della DivinaCommedia per spiegare laParola di Dio. “Toccante ilfinale quando don Giusep-pe Giussani, presidentedella Fondazione, ha lettodiverse preghiere di donPrimo: il «cuore» della suaesistenza”. A tutti gli amiciche in questo lavoro (pen-so in particolare a don Ch-ristille e don Michele) misono stati vicini e mi hannoincoraggiato,vada il miopiù sentito e sincero rin-graziamento.

Venerdì scorso, alle 8,30 ci halasciato, all’età di 93 anni, Fer-

nanda Favre, residente nella Frazio-ne di Champlong Rosaire a Ville-neuve, dopo una vita di duro lavoroe dedicata interamente alla famiglia.«Finché eravamo tutti uniti in fami-glia – ricordano i figli Teresio e Virgi-lio – era sua premura alla sera primadel riposo farci recitare le preghiere.A maggio fino a qualche decinad'anni fa era lei che recitava il rosa-rio, nella chiesetta del nostro villag-

gio. Ha sempre cercato di aiutare lagente della nostra piccola comunità,facendo anche da infermiera. Comefigli ci ha fatto crescere nell'onestà enel rispetto del prossimo». Fernan-da era da tempo malata di cuore, mal’amore dei figli – che quotidiana-mente la accudivano – l’ha accompa-gnata in tutti questi anni, assicuran-dole il conforto e l’affetto che meri-tava. Ora proseguirà la recita del suorosario in cielo a fianco dei suoi cariche l’hanno preceduta.

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19 marzo

Antonio Lotto, 94 anni.

Ines Maria Nanni ved. Nullo, 84 anni.

Prof. Domenico Budaci, 75 anni.

20 marzo

Fernanda Favre ved. Petigat, 93 anni.

21 marzo

Cav. Giovannino Rosati, 92 anni.

Nella Tognolo ved. Ferrari

22 marzo

Antonio Melillo, 91 anni.

Giuseppe Timpano, 67 anni.

Luigina Blanc, 77 anni.

Calogera Guasto ved. Nugara, 87 anni.

Ultimo saluto

il Mercatino

Fernanda Favre: una vita dedicata alla famiglia

Il nostro ricordodi Domenico Budaci

Èstata sempre una persona impegnata in tante atti-vità e, pur nella sua riservatezza, partecipava con

dedizione, con precisione, con generosità, offrendo so-luzioni e aiuti. Da ragazzine ci conoscevamo di vista co-me Parrocchiane di Sant’Orso, poi, passati alcuni decen-ni ci siamo ritrovate molto adulte a Saint–Etienne: quiabbiamo ripreso i nostri colloqui amichevoli con il desi-derio di… fare qualcosa a livello parrocchiale. Data lanostra età abbiamo pensato con l’aiuto di altri volontaridi dedicare un po’ di tempo alle persone avanti negli an-ni. E allora, ecco, è nato il gruppo soprannominato “An-ziani sì… ma sempre giovani”. Emilia era la segretaria ela cassiera del gruppo, provvedendo a certi acquisti ne-cessari alle piccole merende e… suggerendo anchequalche attività da realizzare, ad es. brevi passeggiate pergustare la gioia di una piccola “uscita”, tanto per ritrovar-ci in amicizia godendo di qualche giornata bella. E cosìsono trascorsi gli anni.Non abbiamo però dimenticato la gioia di pregare insie-me, soprattutto per le vocazioni sacerdotali.E tu, cara Emilia, eri presente con noi e per noi sempredisponibile.Grazie di cuore a nome di tutto il gruppo!

Maria

In ricordo diEmilia Rigollet

Page 40: La preghiera del Vescovo - Proseguono le Messe quaresimali … · 2020-04-01 · in latino. “Uniamo le nostre voci di supplica al Signo-re in questi giorni di sofferenza, mentre

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