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Date post: 22-Jul-2020
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La Pulce 2014 La Pulce Giornalino di informazione e azione missionaria Marzo EDITORIALE La scorsa notte al Dolby theater di L.A si è svolta l'86esima cerimonia di consegna degli Academy awards. Trattandosi dell'evento cinematografico più rilevante dell'anno erano presenti tutte le celebrità che ci fanno AND THE OSCAR GOES TO… Trattandosi dell evento cinematografico più rilevante dell anno, erano presenti tutte le celebrità che ci fanno compagnia sul grande schermo, tuttavia accanto allo sfarzo dovuto all'occasione, non sono mancati pensieri a tutte quelle vite spezzate, a quel sentimento di odio incondizionato che regna nell'animo umano. Due ringraziamenti in particolare mi hanno fatto riflettere su quanto possa essere comune il pensiero di fratellanza e carità anche con personalità a noi distanti anni luce; Jared Leto, statuetta di miglior attore non protagonista, rivolge un pensiero al popolo ucraino in piena guerra civile, e al venezuela. Lupita nyong'o, giovanissima attrice di colore, vincitrice del medesimo premio di Leto, fa riferimento alla propria estrazione sociale mandando un augurio ai bambini di ogni paese, invitandoli a superare i propri limiti, i pregiudizi e perseguire i propri sogni. È stata la cerimonia della realtà riletta in chiave cinematografica, tra le candidat r anch p llicol ch rig ardano da vicino la nostra associa ion q ali "12 anni schiavo" l' pop a candidature anche pellicole che riguardano da vicino la nostra associazione, quali "12 anni schiavo", l'epopea di un uomo afro-americano ridotto ingiustamente a schiavo che pur vivendo un inferno in terra, riuscirà a mantenere la propria forza d'animo, "Captain Phillips" che racconta di un attacco dei tristemente conosciuti pirati somali, i quali terrorizzano quotidianamente le coste del continente africano ed infine "Mandela: long walk t o freedom" che celebra l'omonimo mito. Per quanto possa essere un mondo così lontano, anche i divi di Hollywood ricordano la gente dimenticata, può essere considerato finto buonismo o semplicemente parole a scopo di lucro, ma per una volta proviamo ad andare al di là dell'apparenza, credere nell'umanità delle parole rivolte ai più deboli considerando esclusivamente l'uomo o la donna, dietro la figura patinata, dei rotocalchi,del grande e piccolo schermo. Edoardo Scaburri [email protected] Proverbi dal mondo… “E li ii d i l tt di ti di di fl tti “E vanno gli uomini ad ammirare le ve tte dei monti, ed i grandi flutti del mare, ed il lungo corso dei fiumi, e l'immensità dell'Oceano, ed il volgere degli astri... e si dimenticano di se medesimi.” Sant'Agostino
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La Pulce 201

4 La PulceGiornalino di informazione e azione missionaria

Mar

zo

EDITORIALE

La scorsa notte al Dolby theater di L.A si è svolta l'86esima cerimonia di consegna degli Academy awards.

Trattandosi dell'evento cinematografico più rilevante dell'anno erano presenti tutte le celebrità che ci fanno

AND THE OSCAR GOES TO…

Trattandosi dell evento cinematografico più rilevante dell anno, erano presenti tutte le celebrità che ci fanno

compagnia sul grande schermo, tuttavia accanto allo sfarzo dovuto all'occasione, non sono mancati pensieri

a tutte quelle vite spezzate, a quel sentimento di odio incondizionato che regna nell'animo umano. Due

ringraziamenti in particolare mi hanno fatto riflettere su quanto possa essere comune il pensiero di

fratellanza e carità anche con personalità a noi distanti anni luce; Jared Leto, statuetta di miglior attore non

protagonista, rivolge un pensiero al popolo ucraino in piena guerra civile, e al venezuela. Lupita nyong'o,

giovanissima attrice di colore, vincitrice del medesimo premio di Leto, fa riferimento alla propria estrazione

sociale mandando un augurio ai bambini di ogni paese, invitandoli a superare i propri limiti, i pregiudizi e

perseguire i propri sogni. È stata la cerimonia della realtà riletta in chiave cinematografica, tra le

candidat r anch p llicol ch rig ardano da vicino la nostra associa ion q ali "12 anni schiavo" l' pop acandidature anche pellicole che riguardano da vicino la nostra associazione, quali "12 anni schiavo", l'epopea

di un uomo afro-americano ridotto ingiustamente a schiavo che pur vivendo un inferno in terra, riuscirà a

mantenere la propria forza d'animo, "Captain Phillips" che racconta di un attacco dei tristemente conosciuti

pirati somali, i quali terrorizzano quotidianamente le coste del continente africano ed infine "Mandela: long

walk to freedom" che celebra l'omonimo mito. Per quanto possa essere un mondo così lontano, anche i diviq p

di Hollywood ricordano la gente dimenticata, può essere considerato finto buonismo o semplicemente

parole a scopo di lucro, ma per una volta proviamo ad andare al di là dell'apparenza, credere nell'umanità

delle parole rivolte ai più deboli considerando esclusivamente l'uomo o la donna, dietro la figura patinata, dei

rotocalchi,del grande e piccolo schermo.

Edoardo Scaburri

[email protected]

Proverbi dal mondo…“E li i i d i l tt d i ti d i di fl tti“E vanno gli uomini ad ammirare le vette dei monti, ed i grandi flutti del mare, ed il lungo corso dei fiumi, e l'immensità dell'Oceano, ed il

volgere degli astri... e si dimenticano di se medesimi.”

Sant'Agostino

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Si rischia la guerra tra Russia ed Ucraina? Quali sono le ragioni che hanno portato Vladimir Putin a

RUSSIA-UCRAINA: CONFLITTO IMMINENTE?ATTUALITA’

decidere per l’invasione della Crimea? Tutto inizia, ovviamente, con gli scontri di Kiev (capitale dell’Ucraina)

che hanno portato al rovesciamento il Presidente Viktor Yanukovich (amico di Putin) fuggito proprio in

Russia e all'insediamento di un nuovo governo, con il nuovo Presidente ad interim (per ora) Oleksandr

Turchynov braccio destro della leader dell’opposizione Yulia Tymoshenko scarcerata di recente.

L CLa questione Crimea.

La Crimea è una penisola, appartenente all'Ucraina, posta sulla costa settentrionale del Mar Nero. Fu una

provincia della Federazione russa che russa si è sempre sentita. Fino a che, nel 1954, Krushev la regalò

all'Ucraina in occasione del trecentesimo anniversario del trattato di pace tra le due nazioni (leggenda

vuole che il presidente dell'Urss fosse ubriaco quando prese questa decisione) Una decisione che non èvuole che il presidente dell Urss fosse ubriaco quando prese questa decisione). Una decisione che non è

mai piaciuta agli abitanti della Crimea, che si sentono russi. L'insofferenza della Crimea nei confronti del

governo che si è instaurato a Kiev ha portato Putin a prendere la decisione di invadere la repubblica

autonoma, con il beneplacito di una larga parte della popolazione. Un'invasione che non ha dovuto

nemmeno superare le frontiere, dal momento che Putin ha utilizzato i quindicimila uomini della basep q

navale russa di Sebastopoli (città Ucraina nel territorio della penisola di Crimea).

Rischio mondiale?

Secondo Yulia Tymoshenko, occupando la Crimea la Russia

non ha “dichiarato guerra” soltanto all'Ucraina, ma anche a

Usa e Gran Bretagna. La Tymoshenko ha ricordato infatti

come Washington e Londra abbiano sottoscritto insieme a

Mosca un accordo a garanzia dell'integrita' territoriale

ucraina in cambio della sua rinuncia agli armamenti

l i h P ti è f tt t l d l f ttnucleari e che Putin è perfettamente consapevole del fatto

che, dichiarando guerra all’Ucraina, la dichiara, come

scritto sopra, agli Stati Uniti e al Regno Unito.

Al di la di questioni politiche e militari, ci auguriamo che il

buon senso e la diplomazia prevalgano Uno scontro chebuon senso e la diplomazia prevalgano. Uno scontro che

interesserebbe anche Europa e America potrebbe portare

gravi conseguenze su un mondo già provato da svariati

fattori negativi. Nulla è stato ancora intrapreso…. è anche

una nostra problematica, per il nostro futuro, per le nuove

generazioni…. per un Mondo migliore!

Cortesi Cristian

[email protected]

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I pareri riguardo le prospettive di crescita dell’Africa Sub sahariana sono contrastanti. C’è chi

tt li it d l PIL i li t d ll di i i di it ( h q i d

L’AFRICA E IL BOOM ECONOMICODAL MONDO…

ALTRO!

sottolinea una crescita del PIL e un miglioramento delle condizioni di vita (che comunque non riguarda

tutti i paesi nello stesso modo), e chi invece evidenzia la fragilità del sistema e l’incapacità politica di

fare le riforme necessarie. Nonostante la crisi, il PIL della regione cresce di circa il 5% dal 2000, i

paesi senza petrolio hanno avuto in media una crescita del 4% tra il 1998 e il 2008. L’intera regione

tti i 50 ili di di d ll i l’ L tà di è i l (di i l’1% l’ ) t il 2005 ilattira oggi 50 miliardi di dollari l’anno. La povertà media è in calo (di circa l’1% l’anno) e tra il 2005 e il

2008 la popolazione che vive con meno di 1,25$ è calata dal 52% al 48%. Si vedono miglioramenti

anche per quanto riguarda l’educazione e la sanità: le iscrizioni alle scuole secondarie sono aumentate

del 50% e negli ultimi dieci anni l’aspettativa di vita è aumentata di circa il 10%. Diversi elementi positivi

d t d d t lt l tquindi, ma nascosta dai dati c’è una realtà più complicata.

Secondo i pessimisti la crescita è stata alimentata dalle

esportazioni, aumentate per il basso prezzo delle merci, ma

non può sostenersi a lungo senza riforme che gli stati non

d d f I lt tsembrano in grado di fare. Inoltre spesso non porta a una

riduzione della povertà (ciò è evidente in Burkina Faso, in

Mozambico, in Tanzania) e alcuni stati, come la Repubblica

Centrafrica e il Burundi, non riescono a crescere come gli

l P d l l h laltri. Per quanto riguarda l’instabilità è vero che alcuni scontri

sono finiti ma il caos politico resta enorme, tanto che circa un terzo dei paesi sub sahariani è coinvolto

in conflitti. Altri fattori da considerare sono la diffusissima corruzione, le infrastrutture decadenti e il

pessimo lavoro pubblico. Gli elementi che hanno spinto verso la crescita sono diversi, tra questi una

certa spinta verso la democrazia ha obbligato i politici a interessarsi minimamente ai bisogni della

popolazione, e un aumento della popolazione ha aumentato la forza lavoro. Un ruolo essenziale ha avuto

anche la tecnologia, in particolare la diffusione del cellulare. Gli africani sono un popolo

tradizionalmente rurale ma gli abitanti in città sono in continua crescita, stime dicono che nel 2033 la

maggioranza della popolazione sarà urbana. Tuttavia i collegamenti con il resto del mondo sono ancora

scarsi e c’è una incapacità politica di trasformare la crescita in progresso nella lotta alla povertà

(anche gli stati che sono cresciuti di più non hanno investito in welfare). La disuguaglianza permane e

le liberalizzazioni hanno spesso reso i ricchi ancora più ricchi e i poveri ancora più poveri. Le imprese

devono affrontare infrastrutture pessime (che alzano il costo del trasporto), la diffusissima

corruzione e una matassa difficilmente scioglibile di leggi spesso fatte per interessi di gruppi politici.

Da considerare è anche la mancanza di acqua e elettricità. I governi fissano un prezzo minore di

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quello di produzione, ma la distribuzione è affidata a società che chiedono sussidi statali e svolgono il

l l i i t Q t h f tt ì h d l 2000 l t l d ll bit i i

L’AFRICA E IL BOOM ECONOMICODAL MONDO…

ALTRO!

lavoro a loro piacimento. Questo ha fatto sì che dal 2000 la percentuale delle abitazioni con accesso

all’acqua è diminuita in quasi tutti i centri urbani. La gran parte di africani lavora in fattorie o attività

famigliari dove l’educazione è bassa. Per questo più che creare posti di lavoro qualificato sarebbe

importante migliorare la capacità produttiva di queste attività, ma aumentare la capacità della forza

l è diffi il L’Af i h il iù b l di it l l d h d i è i titlavoro è difficile. L’Africa ha il più basso valore di capitale umano al mondo e anche dove si è investito

si vedono pochi miglioramenti (nel Sud Africa, nonostante gli interventi sulla scuola, solo 2 ragazzi su 5

completa la scuola secondaria). Senza contare che le risorse spesso non arrivano dove sono state

assegnate (in Uganda solo il 13% dei fondi alle scuole primarie arriva a destinazione) e quando

d i l t i ti l i i di lità d t (i U d l il 20%succede i lavoratori sono spesso assenti e svolgono servizi di qualità scadente (in Uganda solo il 20%

del tempo di lezione viene usato per insegnare, in Tanzania solo l’11% dei professori ha le qualità per

esserlo). E per la sanità è ancora peggio (i medici pubblici del Senegal dedicano in media ai pazienti 39

minuti al giorno) .… Insomma è difficile essere ottimisti ma

d l l lsegni di miglioramento ci sono, la crescita, la maggiore

attenzione della politica alla popolazione, un migliore processo

di decisione politica, la tecnologia. In particolare i collegamenti

telefonici hanno notevolmente cambiato l’Africa: ora le notizie e

l f l l f lle informazioni possono circolare velocemente, è facile capire

cosa pensano gli altri e l’aggregazione per le mobilitazioni

collettive ha meno costi. Gli stessi politici possono avere un

contatto più facile con la popolazione. Gli ostacoli sono molti e difficili ma non impossibili da superare.

l ll ll lLa differenza tra l’essere pessimisti o ottimisti sta nella diversa fiducia sulla possibilità di cambiamenti

politici. In ogni caso oggi si può dire che “Credere in un futuro migliore per l’Africa richiede un

generoso ottimismo, ma non un salto di fede”.

Finazzi MatteoFinazzi Matteo

[email protected]

Tratto dall’articolo: Shantayanan, D. & Wolfang F. (2013). African’s Economic Boom. Foreign Affairs. (May-June 2013).

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MISSIONE…

QUARESIMA IN AZIONE!

PUNTIAMO SU DIO!Nella concretezza dei giorni per vivere la fede

“Ah si… quest’anno mi metto d’impegno, farò Quaresima! Mi metterò a regime alimentare, magari

con questa scusa butto giù qualche chilo di troppo, se potrò farò a meno del pc e se non farò

troppa fatica rinuncerò a quel vizio di cui non posso fare a meno… non farò come lo scorso annopp q d p

che non sono durato nemmeno un paio di settimane, troppo lunghi 40 giorni…!”

La Quaresima è il tempo che ci aiuta a ricordare chi siamo, è un tempo d’impegno da vivere con

serietà Per alcuni questo tempo liturgico si vive come un occasione in cui si può fare una buonaserietà. Per alcuni questo tempo liturgico si vive come un occasione in cui si può fare una buona

dieta e prendere così due piccioni con una fava; ma questo va bene solo se ciò ci fa perdere peso

(di certo non nella fisicità del termine) davanti a Dio ed a vivere il digiuno con valore spirituale che

porti ad alleggerire il fardello di pensieri e abbellire il cuore in questo tempo della nostra vita in cui

prevale la parola “crisi” E’ un periodo in cui noi giovani stiamo sperimentando in modo duro gliprevale la parola crisi . E un periodo in cui, noi giovani, stiamo sperimentando in modo duro gli

effetti della crisi economica, la mancanza di lavoro, le prospettive di un futuro incerto e che soffoca

a tratti la speranza e il desiderio di vedere realizzati i nostri sogni. E’ un tempo dove politicamente

và in scena ripetutamente la farsa carnevalesca e dove lo spettacolo o l’effetto ha più importanza

tt l d ll t ll t d ll T tt f drispetto ai problemi della gente, alla verità delle cose. Tutti noi poi, in fondo, percepiamo un

appannamento sui valori, quelli che contano veramente, che fortificano e fanno crescere; viviamo

con difficoltà lo stare in mezzo alle persone, proviamo apatia nelle relazioni, abbiamo paura

dell’altro… Sono questi alcuni dei veri deserti della vita, che ci lasciano senza risposte, spaventati, in

attesa di un cambio di rotta e di un’urgente “resurrezione”. Occorre però saper accettare anche

queste tappe della vita e in questo tempo dobbiamo essere capaci di accogliere la Quaresima, senza

confinarla in semplici o faticose rinunce, ma lasciare spazio al silenzio e all’ascolto interiore

cercando di frenare un po’ la corsa del tempo e l’affollamento della mente e del cuore, disposto

troppo spesso a vendersi a buon mercato a ciò che offre il mondo. La Quaresima è di sua natura

un "tempo di conversione", un invito forte a riprendere in mano il timone della propria vita cristiana

per orientarla verso la Parola di Dio. “Puntare su Dio”. Sì, ecco la chiave, la strada, il vero impegno

quaresimale: “Puntare su Dio” non su di noi e sulle nostre rinunce. La Quaresima allora và vissutaq

come una possibilità per poter cambiare, per fare pulizia nella nostra vita, per ritrovare un cuore

puro. Vivere la grazia di sapienza per centrare la nostra vita su valori forti ed obiettivi alti, senza

lasciarsi ingannare da miraggi allettanti ma vuoti.

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MISSIONE…

QUARESIMA IN AZIONE!

PUNTIAMO SU DIO!Nella concretezza dei giorni per vivere la fede

“Camminiamo verso la Pasqua, assaporando il buon sapore di una vita donata cercando di

condividere il dono della fraternità che aiuta a superare le differenze e accompagna l’incontro con

chi è nuovo o viene da lontano, con chi fa fatica, con chi soffre, con chi è solo. Scuotiamo di dosso lad d d

pigrizia, lasciamo che l’unica cosa che possa andare in crisi sia la nostra tranquillità, andiamo oltre

il nostro privato orticello e apriamoci ai problemi del mondo, fino ad assumere sulle nostre fragili

spalle il peso della fame nel mondo, il peso della miseria di molti popoli della terra, il peso della

violazione della giustizia e della frantumazione della pace fra le nazioniviolazione della giustizia e della frantumazione della pace fra le nazioni.

S. Giovanni Crisostomo scriveva: "Vuoi onorare il Corpo di Cristo? Non tollerare che egli sia ignudo.

Dopo averlo onorato qui in Chiesa, non permettere che fuori muoia di freddo perché non ha di che

cosa vestirsi… Il Corpo di Cristo che sta sull'altare non ha bisogno di mantelli, ma di un cuore puro;

q ll h st f ri inv h bis gn di r "quello che sta fuori, invece, ha bisogno di cura".

Viviamo la Quaresima nella preghiera, anche distante dai grandi eventi, con ‘i mezzi poveri’ e con

gesti semplici. Buon cammino di Quaresima!

T A dToigo Andrea

[email protected]

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LA RICERCA DELL’UOMO NELLA SCULTURA DI GIACOMETTIARTE…

NEL MONDO

Scultore celebre per le sue esili e filiformi figure umane, Alberto Giacometti nasce il 10 ottobre 1901 a

Borgonovo (Svizzera). Dopo aver frequentato la scuola d’arte e mestieri di Ginevra si trasferisce a

Parigi per seguire i corsi di scultura e successivamente a Roma per studiare i grandi maestri del

passato. Durante i suoi studi si appassiona all'opera di Tintoretto e di Giotto che gli ispirano l'idea di

realizzare un'arte primitiva. In questo periodo è forte il suo interesse nei confronti dell'antropologia, in

Giacometti nella

sua incessante ricerca non poteva trascurare il nascente Surrealismo, e infatti condivide con alcuni

suoi connazionali residenti nella capitale francese le simpatie per questo movimento. Dal 1927

comincia dunque ad esporre al Salon des Tuileries le sue prime sculture surrealiste. Il successo

questo simile a molti suoi contemporanei, sperimentando in parte il metodo cubista.

finalmente bussa alla sua porta, dandogli l'occasione di entrare in un giro più prestigioso che gli

permette di venire a contatto con personalità straordinarie artistiche come Mirò e Picasso. Ma

Giacometti avverte anche l'esigenza di tornare sul tema della "rassomiglianza assoluta" e si concentra

nello studio della testa, partendo dallo sguardo, sede del pensiero. Cerca anche di disegnare figure

intere, nel tentativo di cogliere l'identità dei singoli esseri umani con un solo colpo d'occhio. I suoi lavori

tendono a portare alla luce l’essenza concettuale delle cose con forte funzionamento simbolico: le

figure umane sono allungate e con strutture lineari geometriche in una sorta di ingabbiatura ferrosa

che non rende identificabili i suoi personaggi, tipico dell’arte surrealista. Gli ultimi anni sono all'insegna

di un'attività frenetica e di un susseguirsi di grandi mostre in tutta Europa. Una sua scultura in

bronzo, "L'homme qui marche I" (L'uomo che cammina), è stata venduta all'inizio del mese di febbraio

2010 all'asta da Sotheby's per circa 75 milioni di euro: è il prezzo più alto mai pagato al mondo per

un'opera d'arte.Prestifilippo Nancy

[email protected]

Curiosità dal mondo…Un uomo di Londra ha attraversato l’Atlantico a remi per chiedere alla sua amata di sposarlo. Harry

Martin-Dreyer ha sfidato 3.000 miglia di oceano, tra onde, tempeste, squali e temperature tropicali,

assieme al compagno di viaggio Alex Brand. I due si sono cimentati nell’impresa dell’attraversamento

a remi per raccogliere fondi per la ricerca sulla leucemia (hanno raccolto circa 125 mila euro), ma

per Harry il viaggio aveva anche (e soprattutto) un altro significato speciale, dato dall’anello che

portava con sé in una bustina impermeabile. Il suo compagno di viaggio ha saputo dell’idea solo

quando erano già in mezzo all’oceano.S,E. [email protected]

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MUSICA…NEL MONDO

Il banjo è un cordofono di origini africane, già popolare tra i neri americani durante la Guerra di

THE FIVE STRING “BANJO”

secessione americana nella sua versione a cinque corde e da allora largamente usato nella musica

tradizionale nordamericana. Alcuni studiosi fanno risalire le origini del banjo nella sua forma attuale

attorno alla prima metà dell'Ottocento, quando lo strumento assunse la sua forma attuale di cassa

armonica costruita come un tamburo, con un meccanismo per regolare la tensione della pelle (e non

più ricavata da una zucca essiccata con una pelle inchiodata), dotata di un manico con quattro corde

lunghe e una più corta, suonata dal pollice, usata come bordone acuto. Lo stesso nome "banjo"

potrebbe essere una corruzione di bandore o pandura, uno strumento musicale del tipo della chitarra,

oppure deriva da bania ,uno strumento primitivo similare. Il banjo a quattro corde ha goduto di una

grandissima popolarità nel jazz degli anni venti e trenta del secolo scorso grazie alla sua sonorità che

ne consentiva una maggiore udibilità rispetto alla chitarra, la quale pure fu il primo strumento usato a

New Orleans. Conosciuto già dal Presidente Thomas Jefferson, che addirittura gli dedicò una pagina

nel suo “ Notes on the State of Virginia “ del 1776, acquistò una crescente popolarità’ intorno al

1840. Fu la diffusione di un genere artistico a metà

tra musica e spettacolo interpretativo, The Minstrels, a

imporlo al grande pubblico per la sua facilità di

espressione e il suono assolutamente giocoso. E qui

entra in scena un personaggio fondamentale per la

storia della musica Americana: Stephen Foster,

considerato dai più come il vero padre della musica

Americana moderna. Il Banjo Americano assunse via

via caratteristiche sempre differenti, a seconda

dell’evoluzione della società e delle sue scelte artistico –

musicali: la cassa divenne di legno, particolarmente di

acero o di ebano, mentre il manico era di noce.

Le corde divennero metalliche ma fu mantenuta la pelle, possibilmente di capra o di

vitello. La tastiera non esisteva e fino a dopo la Guerra di Secessione del 1867 il Banjo ne fu privo.

Solo successivamente, intorno agli anni ’20, quando il Jazz lo adottò come strumento di espressione,

gliene fu data una di ebano. Sul fenomeno delle 5 corde si parla molto e con poca precisione. Si diceg p p p

che inizialmente le corde fossero 4 e che solo in seguito, intorno al 1830, venne aggiunta la famosa

quinta corda che dà rilievo e sostanza al suono del piccolo banjo: si tratta infatti di una particolarità

tipica di questo strumento, per cui accanto alla quarta corda, ma con una tonalità molto più alta

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THE FIVE STRING “BANJO”MUSICA…

NEL MONDO

venne apposta una corda solista, in grado da sola di oscurare col suo suono vibrante anche

strumenti musicali maggiormente complessi. Il banjo a 5 corde ( The five-string banjo) è comunque

invenzione nera e la sua paternità si fa risalire ancora ad uno schiavo delle piantagioni, un certo Joe

Sweeney, costruttore e suonatore di banjo, di cui spesso parlano le cronache locali.

Lo si descrive come un omone grosso ma dalle mani di

velluto e dalle incredibili capacità artigianali, che intagliava

il legno, lavorava l’argento e si recava spesso nelle

fattorie vicine per aggiungere la famosa quinta corda dip gg g q

sua invenzione ai banjo degli estimatori del settore. Negli

anni ’30 l’interesse per il banjo si spense e tutti gli occhi

si spostarono verso gli stati del sudTexas, Louisiana e

Oklahoma, dove esplodeva lo swing che si poteva suonarep g p

solo con vere orchestre. Per un po’il banjo rimase

relegato nel Texas, dove imperversava un fenomeno

musicale molto eterogeneo, la fusione dello stile Western

con lo Swing, ma poi venne spogliato della famosa quintag p p g q

corda che ne aveva caratterizzato la fortuna al fine di

ottenere un suono più morbido, e infine soppiantato dal

pianoforte, dal contrabbasso e dall’esercito di fiati.

Toigo Diego

[email protected]

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IL MONDO FUORI PORTAIL MONDO…

FUORI PORTA

Cari amici e lettori, eccoci arrivati al secondo articolo della neonata rubrica “Il mondo...fuori porta”.

Nella prima uscita ho voluto parlarvi dell'iniziativa del “Mese della Pace” che si svolge ogni anno nel

Paese di Bolgare. Con l'articolo di oggi gioco sicuramente in casa, perché vi parlerò di alcune delle

iniziative che Punto di Fraternità Bergamo ha in cantiere e che si svolgeranno nel mese di Marzo. Nei

mesi appena trascorsi, la Repubblica Centro Africana è stata scossa dalla guerra civile; una guerra

giocata su un territorio già devastato dalla povertà e dalla fame. Le diverse fazioni si scontrano come

dei feroci giocatori di scacchi che muovono le proprie mosse verso l'avversario. La strategia è di

arrecare il danno maggiore, e per arrivare allo “scacco matto” non si esita a sacrificare qualche

pedina.... eppure quelle pedine hanno delle storie... Sono le storie di civili morti, dei bambini feriti e dei

villaggi depredati, incendiati, di missionari costretti alla fuga nella foresta...le storie della desolazione

che rimane dopo il passaggio dei Ribelli, che come cavallette fanno piazza pulita lasciando solo e

soltanto il NULLA. Anche la Missione Ngaoundaye, che noi sosteniamo è stata depredata, così come

tutte le Missioni vicine... Noi volontari conosciamo questa terribile storia, abbiamo letto le testimonianze

dei Frati e dei Laici che le hanno vissute...abbiamo visto le foto... Le foto, le testimonianze....le abbiamo

raccolte, abbiamo deciso che si deve sapere,che non si può lasciare che anche questa guerra

rimanga uno scontro fantasma e che le storie non vengano raccontate. Nasce così, guardando quelle

foto e leggendo quelle testimonianze, l'idea della Mostra Fotografica per far conoscere “L'Africa che

c'è, l'Africa che non vorremmo”. Sia ben chiaro, non si tratta di scatti di professionisti, dove gli

elementi sono ben equilibrati, i colori saggiamente disposti sullo sfondo e la luce studiata. Sono “istanti

rubati” dalle scene quotidiane, spesso immortalati con il telefonino, qualche volta un poco sgranate.

Eppure i soggetti ripresi, gli istanti fissati parlano da soli e raccontano la guerra.

La guerra....non la vogliamo spettacolizzare ma solo far

conoscere.

Il reportage fotografico “Vite Negate” sarà allestito nella Chiesa

del Buon Consiglio, gentilmente concessa dalla Parrocchia, a

Grumello del Monte e sarà aperta al pubblico dal 15 al 30

marzo 2014 tutte le sere e nel weekend anche durante gli

orari della messa.

Vi invito a venire, osservare e conoscere.

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IL MONDO FUORI PORTAIL MONDO…

FUORI PORTA

Nel mese appena iniziato prende avvio anche un'altra delle iniziative pensate da noi volontari di Punto

di Fraternità. Si tratta del progetto “Prendi il largo....”, un cammino rivolto ad un pubblico di giovani e

ragazzi come noi per affrontare, discutere e confrontarsi insieme, esporre i propri pensieri e

prendere così il largo salpando verso nuovi orizzonti. Il cammino prevede quattro incontri che si

svolgeranno un sabato sera di ogni mese, dalle 19:00 alle 22:00. Ogni serata prevede un momento

iniziale di cena condivisa e in un secondo momento verrà affrontato il tema proposto per la serata.

Per il primo incontro, previsto per il 22 marzo l'idea è di “prendere il largo” sul tema della

tossicodipendenza, grazie alla testimonianza di fede di un ragazzo ex tossicodipendente.

I successivi incontri si terranno il 12 aprile, il 10 maggio e il 14 giugno.

Anche per questa iniziativa non mi resta che invitarvi a venire, ascoltare, condividere e conoscere!

Rapis Elena

Elena Rapis [email protected]

Page 12: La PulceLa Pulcenuke.cmcapp.org/Portals/0/03 Pulce_Marzo.pdf · pirati somali, i quali terrorizzano quotidianamente le coste del continente africano ed infine "Mandela: long walk

LIBRO

IL CONTE DI MONTECRISTO di Alexandre Dumas

Il nome di questo capolavoro è noto a molti, tuttavia sono molti di meno coloro che lohanno letto. Più che una recensione questo è un invito a immergersi completamente nellalettura di un romanzo che non deluderà le vostre aspettative. La trama è tanto avvincentequanto intrecciata, sarebbe impossibile condensarla in due righe, quindi mi limito aprendere un altra recensione che mi auguro sia uno stimolo alla lettura del libro.

“Classico. Questa semplice e spesso usurata parola descrive un romanzo che ha saputovincere la sfida del tempo, che continua a vendere copie, a stuzzicare la fantasia dimigliaia di lettori, rimanendo, nonostante siano trascorsi anche secoli dalla suapubblicazione, attuale, moderno e godibile. Tutte queste caratteristiche appartengonoappieno al "Conte di Montecristo", una delle più celebri opere di Dumas.”

Belotti [email protected]

FILM

AMISTAD (USA 1997)

Fil h t tt l t i l t d t ll tà d l 1800 h hFilm che tratta la storia realmente accaduta nella metà del 1800, che ha comesfondo i tumulti dello schiavismo e delle lotte per l'abolizionismo. Un gruppo di schiavineri a bordo della nave “Amistad”, in rotta verso l'America, riesce a ribellarsiall'equipaggio spagnolo e tenta di ritornare in Africa, ma viene fermato e catturato dauna nave americana. Il processo è tuttavia meno scontato di quello che sembra,infatti si scopre che i neri non erano nati schiavi ma furono portati via dalla lorop tri i i lib ri q i di i tr tt di ti t i i dipatria come uomini liberi, quindi si tratta di ammutinamento e assassinio o dirapimento? Il regista Steven Spielberg riesce a trasformare la vicenda in unavvincente dramma giudiziario alla Grisham, dove grazie a un cast di grandi attori leparole e i discorsi sono sapientemente pesati, mai banali e carichi di emozioni.

Belotti Alessandroa belotti13@campus unimib [email protected]

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A questo numero hanno collaborato:Edoardo Scaburri, Matteo Finazzi, Cristian Cortesi,

Andrea Toigo, Nancy Prestifilippo, Elena rapis, Alessandro Belotti

Foto: tratte dal web

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