L’equilibrio finanziario
della banca
(parte II)
Corso di Economia
delle Aziende di Credito
Prof. Umberto Filotto
a.a. 2013/2014
Liquidity stress test : utilizzato per verificare l’impatto di condizioni di scenario particolarmente sfavorevoli
Liquidity stress test:
gli approcci
(judgement based)
Si basa su eventi accaduti in passato alla banca, agli altri
intermediari finanziari e/o ai mercati
Usa informazioni storiche per effettuare una stima ragionevole
degli shock, basata sua adeguate ipotesi di distribuzione
Si fonda su ipotesi e congetture formulate dal top management
Scenario analysis : definire le caratteristiche di scenario e quelle dei fattori di rischio.
Liquidity stress test:
gli scenari
Le difficoltà della banca sul fronte della liquidità non sono
riconducibili a fattori interni aziendali, ma a problemi insiti nel
mercato finanziario
I problemi di liquidità derivano da cause specifiche della singola
banca
I problemi dipendono sia dal primo che dal secondo scenario
Liquidity gap a confronto
Resti, Sironi (2008), Rischio e valore nelle banche
Esempio di liquidity stress test
CONTINGENCY FUNDING PLANS
contenere il rischio di liquidità, attivando nuove fonti di finanziamento, utilizzando sia attività finanziarie idonee (da dare in garanzia) che passività potenziali (attivando linee di credito preventivamente negoziate)
La gestione della liquidità
Sistemi di Early warning: indicatori di attenzione che in caso di superamento di determinate soglie predefinite individuano l’inizio di una crisi di liquidità
Il piano di azione: deve costituire un menu di opzioni a seconda della gravità e del tipo di crisi
Mantenere una scorta di mezzi di pagamento adeguata a far fronte a situazioni eventuali di eccedenza temporanee delle uscite di cassa rispetto alle entrate
Le riserve di liquidità
Riserve di liquidità
Riserva obbligatoria
Riserve libere
seconda linea
prima linea
La riserva obbligatoria è la riserva imposta dalla BCE che le banche devono
detenere presso le banche centrali nazionali.
Le riserve di prima linea (o liquidità primaria) sono costituite da moneta legale in
cassa, crediti esigibili a vista, altre attività esigibili presso la BCE.
Le riserve di seconda linea (o liquidità secondaria) sono tutte le altre attività
finanziarie idonee a generare liquidità perché in scadenza o cedibili.
POLITICHE DI RACCOLTA E DI IMPIEGO
interdipendenza fra equilibrio finanziario e politiche di
raccolta/impiego, in particolare con riferimento a orizzonti periodali non immediati
La gestione della liquidità
CONTINGENCY FUNDING PLANS
contenere il rischio di liquidità, attivando nuove fonti di finanziamento, utilizzando sia attività finanziarie idonee (da dare in garanzia) che passività potenziali (attivando linee di credito preventivamente negoziate)
Politiche commerciali, di prezzo e di prodotto mirate a contenere lo sviluppo degli
impieghi e a favorire l’espansione della raccolta
Dal punto di vista della raccolta può decidersi:
1) di segmentare-diversificare la clientela;
2) fidelizzare la clientela;
3) accendere nuove passività;
4) agire sul territorio .
Politiche di raccolta e impiego
Dal punto di vista degli impieghi può decidersi:
1) di contenere lo sviluppo degli impieghi;
2) di ridurre l’esposizione al rischio.
POLITICHE DI RACCOLTA E DI IMPIEGO interdipendenza fra equilibrio finanziario e politiche di raccolta/impiego, in particolare con riferimento a orizzonti periodali non immediatis
La gestione della liquidità
CONTINGENCY FUNDING PLANS
contenere il rischio di liquidità, attivando nuove fonti di finanziamento, utilizzando sia attività finanziarie idonee (da dare in garanzia) che passività potenziali (attivando linee di credito preventivamente negoziate)
CESSIONE CREDITI (VENDITA O CARTOLARIZZAZIONE)
La cartolarizzazione
La banca acquisisce le attività e le finanzia fino alla loro estinzione; implicitamente acquisisce quindi anche i rischi e li gestisce fino a scadenza.
Nuove prospettive di gestione
dell’equilibrio finanziario
La banca acquisisce le attività e le vende, trasferendo quindi anche rischi impliciti nelle stesse.
FATTORI O CIRCOSTANZE
Liquidity Coverage Ratio (LCR) 1° gennaio 2015
Net Stable Funding Ratio (NSFR) 1° gennaio 2018
Basilea III
indicatori per il monitoraggio
del rischio di liquidità
Indicatore di breve termine
Indicatore di medio-lungo termine o strutturale
Liquidity Coverage Ratio (LCR)
Ratio 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
LCR Periodo di osservazione 60% 70% 80% 90% 100%
Le banche devono avere liquidità sufficiente a fronteggiare
una possibile crisi molto acuta della durata di un mese.
Al numeratore: poste altamente liquidabili, ossia convertibili in cash in brevissimo
tempo (moneta legale, riserve, titoli di stato, titoli garantiti).
Al denominatore: differenza tra uscite di cassa attese ed entrate di cassa attese.
Declassamento significativo del rating della banca
Ritiro dei depositi e difficoltà di raccolta
Chiusura del mercato interbancario
Incremento della volatilità dei mercati
Necessità di reperire nuove fonti di finanziamento
Liquidity Coverage Ratio (LCR)
LO SCENARIO IPOTIZZATO
Net Stable Funding Ratio (NSFR)
Ratio 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
NSFR - Periodo di osservazione ?
Le banche devono avere fonti di finanziamento stabili in
grado di finanziare le attività meno liquide per almeno un
anno.
Al numeratore: risorse finanziarie a disposizione (capitale, azioni privilegiate,
depositi stabili, passività di lungo termine).
Al denominatore: cassa, titoli liquidi, azioni quotate.
Declino della profittabilità o della solvibilità
Downgrade del rating
Danno di reputazione e perdita di affidabilità
LO SCENARIO IPOTIZZATO
Net Stable Funding Ratio (NSFR)
Sebbene dal punto di vista economico e legale la banca sia
un’impresa unitaria, analizzando la reale struttura organizzativa
ed operativa si osserva che essa è un’azienda “divisa”, ossia
formata da una pluralità di unità produttive localizzate nel
territorio, denominate filiali.
Ogni filiale, riproducendo in piccolo l’attività bancaria
complessiva, è caratterizzata da un proprio stato patrimoniale e
conto economico.
Gestione dell’equilibrio
finanziario con una rete di filiali