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La rappresentazione del progetto La pianta -...

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101 La rappresentazione dell’architettura. La rappresentazione convenzionale del progetto La rappresentazione del progetto La pianta Nella rappresentazione di un oggetto architettonico, il disegno in pianta, per quanto si tratti di una astrazione, riveste un ruolo fondamentale in quanto ne mostra sinteticamente le caratteristiche spaziali e funzionali. Da un punto di vista geometrico, si opera una sezione orizzontale sull’organismo architettonico, che viene proiettato ortogonalmente sul piano orizzontale. Il piano di sezione va scelto in modo che risulti leggibile il maggior numero di informazioni. In genere la quota utile che consente di sezionare porte e finestre viene scelta ad 1,20/1,50 ml rispetto al piano di calpestio. Se l’edificio è costituito da più piani di vita, occorreranno tante piante quanti sono i piani. Se essi si trovano a quote sfalsate, sarà opportuno scegliere i piani di sezione in maniera oculata, descrivendo l’intero edificio con il minor numero di elaborati. A tale proposito è possibile, indicandolo, rappresentare livelli a quote diverse in uno stesso disegno, oppure piante di porzioni di piano. Ciò che appare sezionato sarà graficizzato con un segno di spessore almeno doppio rispetto a ciò che viene proiettato. Gli elementi sezionati possono altresì essere trattati con diverse campiture, anche in relazione alla scala di rappresentazione. Tutto ciò che si trova al di sotto del piano di sezione risulterà proiettato e disegnato con segni più sottili, il cui spessore va differenziato in base all’importanza degli elementi rappresentati. A volte può essere utile riportare in pianta anche ciò che si trova al di sopra del piano di sezione: la proiezione di questi elementi sarà disegnata con linee a tratteggio. In presenza di archi o strutture voltate se ne possono proiettare i contorni sulla pianta o disegnarne la forma ribaltata. In questo caso le linee potranno essere eseguite punteggiate. In presenza di elementi di collegamento verticale come scale o rampe, un tratto diagonale linea-punto (simbolo di sezione) li interromperà alla quota interessata dal piano di sezione orizzontale. I loro contorni, disegnati con linee tratteggiate, potranno all’occorrenza proseguire anche aldilà della linea di sezione. Per una conoscenza delle normative e delle convenzioni relative alla rappresentazione in pianta di impianti, elementi strutturali e costruttivi, si rinvia ai testi specifici citati in bibliografia. 213 Léon Krier, pianta della Pliny's villa a Lauretum. In questo elaborato il complesso architettonico ed il contesto ambientale sono rappresentati mediante lo stesso livello di analiticità, in quanto considerati una unità inscindibile 214. Pianta della cattedrale di Reims. Gli elementi verticali interessati dal piano di sezione, risultano campiti uniformemente, mentre linee sottili in proiezione definiscono l'articolazione delle volte 213 214
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La rappresentazione dell’architettura. La rappresentazione convenzionale del progetto

La rappresentazione del progetto

La pianta

Nella rappresentazione di un oggetto architettonico, ildisegno in pianta, per quanto si tratti di una astrazione,riveste un ruolo fondamentale in quanto ne mostrasinteticamente le caratteristiche spaziali e funzionali.Da un punto di vista geometrico, si opera una sezioneorizzontale sull’organismo architettonico, che vieneproiettato ortogonalmente sul piano orizzontale. Il pianodi sezione va scelto in modo che risulti leggibile ilmaggior numero di informazioni. In genere la quota utileche consente di sezionare porte e finestre viene sceltaad 1,20/1,50 ml rispetto al piano di calpestio. Sel’edificio è costituito da più piani di vita, occorrerannotante piante quanti sono i piani. Se essi si trovano aquote sfalsate, sarà opportuno scegliere i piani disezione in maniera oculata, descrivendo l’intero edificiocon il minor numero di elaborati. A tale proposito èpossibile, indicandolo, rappresentare livelli a quotediverse in uno stesso disegno, oppure piante di porzionidi piano. Ciò che appare sezionato sarà graficizzatocon un segno di spessore almeno doppio rispetto a ciòche viene proiettato. Gli elementi sezionati possonoaltresì essere trattati con diverse campiture, anche inrelazione alla scala di rappresentazione. Tutto ciò chesi trova al di sotto del piano di sezione risulteràproiettato e disegnato con segni più sottili, il cuispessore va differenziato in base all’importanza deglielementi rappresentati. A volte può essere utile riportarein pianta anche ciò che si trova al di sopra del piano disezione: la proiezione di questi elementi sarà disegnatacon linee a tratteggio. In presenza di archi o strutturevoltate se ne possono proiettare i contorni sulla piantao disegnarne la forma ribaltata. In questo caso le lineepotranno essere eseguite punteggiate. In presenza dielementi di collegamento verticale come scale o rampe,un tratto diagonale linea-punto (simbolo di sezione) liinterromperà alla quota interessata dal piano di sezioneorizzontale. I loro contorni, disegnati con lineetratteggiate, potranno all’occorrenza proseguire anchealdilà della linea di sezione. Per una conoscenza dellenormative e delle convenzioni relative allarappresentazione in pianta di impianti, elementistrutturali e costruttivi, si rinvia ai testi specifici citati inbibliografia.

213 Léon Krier, pianta della Pliny's villa a Lauretum. In questoelaborato il complesso architettonico ed il contesto ambientale sonorappresentati mediante lo stesso livello di analiticità, in quantoconsiderati una unità inscindibile214. Pianta della cattedrale di Reims. Gli elementi verticali interessatidal piano di sezione, risultano campiti uniformemente, mentre lineesottili in proiezione definiscono l'articolazione delle volte

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215. Visualizzazione dei vari piani di sezione che generano larappresentazione in pianta. In presenza di livelli di vita sfalsati, èconveniente differenziare anche i piani di sezione216. Differenti trattamenti per la definizione degli elementi interessatidal piano di sezione nella rappresentazione in pianta: contornoingrossato, campitura uniforme, tratteggi paralleli o incrociati217. Rappresentazione in pianta di porte e finestre. Un sottile arco dicerchio o una linea a 45° permette di individuare l'ingombro delleante

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218-219. Tutti gli elementi non intersecati dal piano di sezioneorizzontale, dovranno essere disegnati con spessore sottile, comenel caso di pavimentazioni e vegetazione220. Mies Van der Rohe, villa Tugendhat a Brno, Repubblica Ceca:Pianta di due livelli funzionali, con indicazione degli elementi di arredo221. Pianta di un edificio rappresentata e quotata secondo i riferimentinormativi UNI

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La sezione

Per costruire la sezione di un organismo architettonico,si opera un taglio, in questo caso con un piano verticaleed una proiezione ortogonale. Da un punto di vistagrafico, la sezione dovrà presentare un trattamentoanalogo a quello delle piante, al fine di facilitare la letturadell’intero oggetto. Il numero e la qualità delleinformazioni ricavabili dipende dalla scelta del pianosecante, che sarà unico o comunqueplanimetricamente poco articolato e che incontrerà ilmassimo numero di elementi significativi come scale,porte, finestre, cortili, ambienti voltati o dalla volumetriaarticolata. Il numero delle sezioni da elaborare varia inbasa alla complessità volumetrica dell’edificio ed ingenere non è mai inferiore a due. I prospetti collocatidietro gli elementi sezionati, saranno trattati conspessori più sottili ma ugualmente curati in quantodefiniscono le caratteristiche degli spazi interni. Latraccia dei piani di sezione va sempre indicata in pianta,mediante tratto linea-punto grosso, riportando anchela direzione di vista. La traccia, qualora facilmenteindividuabile, può interrompersi in alcuni punti per noncompromettere la leggibilità del disegno in pianta.

223. Joze Plecnik, progetto per il parlamento di Lubiana, Slovenia1947. Sezione

222. Dupérac, sezione di San Pietro a Roma secondo il progetto diMichelangelo

224. Sezione di una delle torri del castello di Pierrefonds, pubblicatanell'Encyclopédie Medievale di Viollet le Duc

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225. La rappresentazione della sezione puòavvenire anche attraverso l'uso di più piani paralleli,al fine di rendere più ricco di informazionil'elaborato. Il piano, o i piani di sezione, dovrannoin ogni caso intersecare il maggior numero dielementi significativi, come per esempio aperturee sistemi di collegamento226. Sezione di Palazzo Farnese a Roma passanteper il cortile227. Giorgio Grassi, progetto di intervento al NeuesMuseum di Berlino, sezione-prospetto con ombre228. Sezione della grotta di Palazzo Corsini alParione, in Firenze. Disegno realizzato contecniche CAD, su immagini fotografiche raddrizzate

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Il prospetto

Il prospetto, da un punto di vista strettamentegeometrico, non è altro che un particolare tipo disezione in cui il piano di sezione verticale non è secantel’oggetto, ma risulta collocato appena all’esterno di essoin posizione parallela rispetto ad una facciata, andandocosì a tagliare soltanto il piano su cui è appoggiatol’edificio. La facciata risulterà essere una proiezione,trattata graficamente con linee più o meno sottili egerarchicamente differenziate. L’unico segno forte saràla linea del terreno, o il profilo di edifici adiacentiinteressati dal piano di sezione. L’ambito di sezionepotrà essere o meno campito in vari maniere. Essendoil prospetto una proiezione ortogonale, tutti gli elementiin posizione obliqua rispetto al piano di sezionesaranno visti, e quindi disegnati, di scorcio. Questasituazione si manifesta spesso quando occorredisegnare il prospetto di una serie di edifici collocatilungo una strada non rettilinea. In questo caso si puòoptare per un unico piano di sezione, sul qualeproiettare i singoli fronti in scorcio, oppure elaborareuno “sviluppo” dei fronti, prendendo tanti piani disezione quante sono le facciate. Quest’ultimaoperazione produce una serie di prospetti restituiti invera grandezza, ma comporta una deformazione delcontesto. Il disegno del prospetto necessita diparticolare cura grafica, applicata per migliorarne laleggibilità e la valenza comunicativa. A questo propositorisulta utile l’uso di campiture, colori, textures el’indicazione delle ombre architettoniche solitamentea 45°, che in molti casi consentono un’immediatapercezione delle articolazioni volumetriche dell’oggetto,senza l’ausilio di altri elaborati.

229. Alfred Burde, progetto della facciata di un atelier di pittura, 1880.Inchiostro di china e lavis su cartone

230.Prospetto di edifici contigui lungo un fronte non rettilineo,disegnato utilizzando un solo piano di sezione, con vista in scorciodei singoli fronti (sinistra) e attraverso una serie di piani di sezioneparalleli ai singoli fronti, che risultano in vera grandezza (destra)

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232. Prospetto di un Palazzo del quartiere della Venezia a Livorno,disegno a china su lucido233. Joze Plecnik, progetto per il convento dei Gesuiti. Il piano disezione, non parallelo ai fronti, ne presuppone una visione in scorcio234. Facciata della villa Corsini nella campagna fiorentina, elaboratorestituito attraverso AUTOCAD235. Léon Krier, intervento a Berlino Tegel, 1980. Prospetto con visionein scorcio di più fronti

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La rappresentazione dell’architettura. La rappresentazione convenzionale del progetto

La planimetria

La planimetria è una proiezione ortogonale su di unpiano orizzontale, il cui scopo è in genere quello dimostrare il rapporto fra l’oggetto architettonico ed ilcontesto urbano e territoriale. I segni, il trattamento dellesuperfici, l ’uso di simboli convenzionali sonostrettamente relazionati alle finalità del disegno ed aisuoi destinatari. Le scale usate in questo tipo dirappresentazione variano moltissimo, così come variail livello di definizione grafica degli elementi. Si passada elaborati di tipo urbanistico-territoriale, dove lacomponente simbolica dei grafici è quasi esclusiva, adisegni più dettagliati che indagano l’interazionedell’oggetto architettonico col paesaggio naturale ecostruito nell’immediato intorno. In quest’ultimo tipo didisegni, dove si precisano alcuni caratteri riguardantila morfologia delle architetture e dell’ambiente, risultaparticolarmente utile l’applicazione delle ombre a 45°.È così possibile una immediata lettura dellecaratteristiche volumetriche e quindi il “peso” spazialedi tutti gli elementi che insistono in un contesto. Questotipo di elaborato, redatto solitamente in scala 1:1000,1:500 o 1:200 è detto “planivolumetrico”.

236. Christian de Portzamparc, progetto per la Cité de la Musique ala Villette, Parigi, 1984. Planivolumetria del complesso237. Adolfo Natalini, progetto per il teatro e le piazze di Rimini.Planivolumetria corredata da prospetti schematici238. Léon Krier, intervento a Berlino Tegel. L'elaborato planimetricoevidenzia il rapporto fra edificato ed ambiente naturale

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239. Rappresentazione planimetrica del giardino all'inglese diErmenonville.240. O.M. Ungers, intervento a Magdeburgo. Nella prima planimetriasono evidenziati i "pieni", nella seconda i "vuoti"241. Gian Carlo De Carlo, collegio universitario a Urbino.Rappresentazione planivolumetrica del complesso, inserito nelcontesto ambientale242. O.M.Ungers, sistemazione per piazza del Duomo a Magdeburgo

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Il progettoProgetto di edificio residenziale su lotto triangolare

243. Progetto di residenze. Pianta del piano tipo, conindicazione delle destinazioni funzionali degli ambientie degli elementi di arredo. Disegni originali in scala 1:50

244. Sezione passante attraverso il vano ascensore,disegni originali in scala 1:50

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245. Sezione che evidenzia l'articolazione degli spazi interni. Disegni originali in scala 1:50

246. Prospetto sud-est. Disegno originale in scala 1:50

247. Prospetto sud-ovest. Disegno originale in scala 1:50

248. Prospetto nord. Disegno originale in scala 1:50

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249. Dettaglio in assonometria e proiezioni ortogonali dell'attacco dellaparete ventilata. Disegno originale in scala 1:10250. Particolare della facciata. Disegno originale in scala 1:20

La rappresentazione del progetto

Nella redazione degli elaborati di progetto, si privilegiain genere una rigorosa rappresentazione in proiezioniortogonali degli organismi architettonici attraversoplanimetrie, piante, sezioni e prospetti, riservando alleviste tridimensionali il compito di chiarire il funzio-namento dei sistemi tecnologici e di offrire immaginid’insieme dell’oggetto. Di solito, gli elaborati generali,realizzati a piccola scala e riguardanti l’oggetto inseritoall’interno del proprio contesto ambientale, precedonoquelli che rappresentano il singolo edificio nelle suecaratteristiche geometriche, funzionali e tecnologiche.I particolari architettonici e costruttivi e le vistetridimensionali, completano la sequenza. Il numerodegli elaborati e la scala di rappresentazione vannosempre correlati alle dimensioni dell’oggettoarchitettonico e alle finalità del progetto.

Nelle figure da 243 a 250 alcuni estratti esemplificativi dellarappresentazione convenzionale di un progetto di architettura.

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La rappresentazione del progetto

James Stirling, Tate Gallery a Liverpool, 1988.

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La rappresentazione dell’architettura. La rappresentazione convenzionale del progetto

251. James Stirling, intervento presso la TateGallery a Londra. Localizzazione planimetricaall'interno del tessuto urbano252. Spaccato assonometrico di un ambientedella Tate Gallery253. Planimetria ambientata del complesso254. Piante ai vari livelli, con indicazione delledestinazioni funzionali dei locali255. Sezione del complesso inseritonell'ambiente

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256. Rappresentazione in sezione di unambiente, con visualizzazione degli elementidi arredo e di alcuni sistemi tecnologici257. Particolari tecnologici di alcuni elementiarchitettonici.

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