La residenzialitLa residenzialitàà per anziani in per anziani in ToscanaToscana
Sara MadrigaliSara MadrigaliRegione ToscanaRegione Toscana
Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione SocialeDirezione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione SocialeSettore ResidenzialitSettore Residenzialitàà Territoriale, Cure Intermedie e Protezione Territoriale, Cure Intermedie e Protezione
SocialeSociale
Arezzo, 28 giugno 2012 Arezzo, 28 giugno 2012 –– Firenze, 3 luglio 2012 Firenze, 3 luglio 2012 -- Pisa, 12 luglio 2012Pisa, 12 luglio 2012
Delib. G.R. 26.04.2004, n. 402“Azioni per la riqualificazione del processo assistenziale a favore delle persone anziane non autosufficienti in attuazione del P.S.R. 2002/2004 di cui alla delib. C.R.T. n.60/2002 e rideterminazione della quota capitaria sanitaria nelle R.S.A.”L.R. 3.08.2004, n. 43Riordino e trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB). Norme sulle aziende pubbliche di servizi alla persona. Disposizioni particolari per la IPAB “Istituto degli Innocenti di Firenze”.L.R. 25.02.2005, n. 41“Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale.” (in particolare artt. 20, 21, 22, 62)Delib. G.R. 25.03.2008, n. 231“Regolamento di attuazione dell'art. 62 della legge regionale 24 febbraio 2005 n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale) - Nuova approvazione.”L.R. 28/12/2009, n. 82“Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato”Delib. G.R. 23.02.2010, n. 206“Regolamento di attuazione della L.R. 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato). Approvazione.”L.R. 20.09.2010, n. 49“Modifiche alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato).”
La normativa di riferimentoLa normativa di riferimento
In In particolareparticolare……
La Delibera 402 del 26/04/2004 Azioni per la riqualificazione del processo assistenziale a favore delle persone anziane non autosufficienti in attuazione del P.S.R. 2002/2004 di cui alla delib. C.R.T n. 60/2002 e rideterminazione della quota capitaria sanitaria nelle R.S.A.
Allegato 1.B.
Strutture Residenziali per persone anziane non autosufficienti Indicazioni e parametri per l’articolazione “ modulare” dei servizi
Principi generali per la identificazione e l’attivazione di “moduli” ad attività assistenziale differenziata all’interno delle RSA
Definizione delle Definizione delle ““modularitmodularità”à” assistenzialiassistenziali
1) Non autosufficienza stabilizzata, tipologia base(conforme alla del. 311/98 del C.R.T.)2) Disabilità prevalentemente di natura motoria( Es. esiti di ictus, malattia di Parkinson, fratture )3) Disabilità prevalentemente di natura cognitivo-comportamentale( Es. persone con demenza)4) Stati vegetativi persistenti con parametri vitali stabilizzati e pazienti
terminali
Specificando: caratteristiche utenza
modalità di accesso
durata del ricovero
prestazioni
Regolamento 15/RRegolamento 15/R del. GRT 231 del 25/03/2008 – DPGR 26/03/2008
Allegato A – Struttura residenziale per persone anziane non autosufficienti (Residenza Sanitaria Assistenziale)
DEFINISCE: Tipo di strutturaTipo di strutturaUtenti accoltiUtenti accoltiEtEtàà di ammissionedi ammissioneCapacitCapacitàà ricettiva massimaricettiva massimaRequisiti minimi strutturaliRequisiti minimi strutturaliRequisiti minimi organizzativiRequisiti minimi organizzativiRequisiti minimi professionali Requisiti minimi professionali DISTINGUENDO PER DISTINGUENDO PER
TIPOLOGIA DI MODULO TIPOLOGIA DI MODULO ASSISTENZIALEASSISTENZIALE
Regolamento 15/RRegolamento 15/R del. GRT 231 del 25/03/2008 – DPGR 26/03/2008
Allegato A – Struttura semiresidenziale per persone anziane
DEFINISCE: Tipo di strutturaTipo di strutturaUtenti accoltiUtenti accoltiEtEtàà di ammissionedi ammissioneCapacitCapacitàà ricettiva massimaricettiva massimaRequisiti minimi strutturali Requisiti minimi strutturali (struttura autonoma (struttura autonoma –– struttura struttura
inserita in altra residenza)inserita in altra residenza)Requisiti minimi organizzativiRequisiti minimi organizzativiRequisiti minimi professionali Requisiti minimi professionali DISTINGUENDO TRA DISTINGUENDO TRA
STRUTTURA PER STRUTTURA PER AUTOSUFFICIENTIAUTOSUFFICIENTI E E STRUTTURA PER STRUTTURA PER NON NON AUTOSUFFICIENTIAUTOSUFFICIENTI
di fatto non esiste un riferimento normativo di fatto non esiste un riferimento normativo ai requisiti specifici per il CDA;ai requisiti specifici per il CDA;
ll’’unico riferimento unico riferimento èè la Del. CRT 311/98 che la Del. CRT 311/98 che per il calcolo della quota sanitaria del CD indica per il calcolo della quota sanitaria del CD indica come riferimento: come riferimento:
calcolo del 60% del totale del costo giornaliero in RSA calcolo del 60% del totale del costo giornaliero in RSA per utente relativo alle predette prestazioni con per utente relativo alle predette prestazioni con incremento del 10%incremento del 10% per i Centri Diurni che per i Centri Diurni che assicurano assistenza a persone anziane con gravi assicurano assistenza a persone anziane con gravi disturbi comportamentali associati alla malattia di disturbi comportamentali associati alla malattia di Alzheimer e comunque colpite da gravi stati demenziali.Alzheimer e comunque colpite da gravi stati demenziali.
Caratteristiche utenza: si tratta di soggetti con decadimento cognitivo medio-grave, conseguente a sindrome demenziale, con prevalenza di problemi attinenti i disturbi del comportamento, come agitazione, aggressività, wandering. Sono soggetti che necessitano di una sorveglianza più stretta, sia per i rischi di fuga che per le cadute. In tali pazienti possono coesistere altre patologie, spesso intercorrenti, ma il problema prevalente è dato dal decadimento cognitivo e dallo stato di dipendenza;
modalità di accesso: valutazione della demenza da parte delle Unità Valutative Alzheimer (UVA) e presa in carico dal nucleo valutativo multidimensionale territoriale per un inquadramento sia sanitario che sociale della situazione, secondo le specifiche disposizioni sul percorso assistenziale della persona affetta da demenza.
durata del ricovero: secondo il piano assistenziale individuale, in cui devono essere indicate obbligatoriamente le valutazioni periodiche da effettuarsi sugli obiettivi posti dal piano stesso e comunque non oltre il terzo mese di permanenza in struttura.
Utenti Modulo specialistico RSA (Del.GRT 402/2004 e Regolamento 15/R)
Tipologia dell’utenzaIl Centro Diurno è rivolto prevalentemente a persone anziane affette da sindromi demenziali con elevato decadimento, accompagnato anche da disturbi comportamentali, per le quali sia possibile definire e attivare un programma di “cura” con l’obiettivo del miglioramento delle condizioni di vita dell’assistito e dei suoi familiari.Finalità e strategiePerseguire l’obiettivo di un adeguato programma individualizzato di assistenza per modificare la storia naturale della malattia, per ridurre i sintomi dei processi degenerativi cognitivi, funzionali e comportamentali, per migliorare le abilità relazionali e sociali.L’accesso e la presa in carico…valutazione multidimensionale della situazione di bisogno, a livello distrettuale, accompagnata eventualmente dalla diagnosi differenziale da parte della UVA.
Utenti CDA (Del.GRT 402/2004)
Ovvero:
58 Residenze Sociali Assistite 1.485 p.l.
9 Comunità Alloggio Protette 119 p.l.
22 Centri Residenziali 773 p.l.
306 RSA (di cui 136 “miste”) 13.769 p.l.
…per un totale di 395 strutture residenziali 16.146 p.l.
Strutture per tipologia
15% 2%
6%
77%Residenza Sociale AssistitaComunità Alloggio ProtettaCentro ResidenzialeR.S.A.
R.S.A Presenti sul territorio toscano al 31/12/2011
01020304050607080
1 Mass
a Carr
ara2 L
ucca
3 Pist
oia
4 Prat
o
5 Pisa
6 Livo
rno
7 Sien
a8 A
rezzo
9 Gross
eto10
Firenz
e11
Empo
li12
Viar
eggio
Aziende UU.SS.LL.
Ovvero:
N. Strutture per titolare attività10%
17%
9%
24%
39%
1%
ComuneAz. USLASPPrivato Sociale e ONLUSPrivatoSdS
Comune Az. USL ASP Privato Sociale e ONLUS Privato SdS TOTALE31 51 28 74 118 4 306
Distribuzione RSA sul territorio per titolare attività
511
82
117
14
26
9 10 10
1
16
6 815 13
17 1711
7
64
4
14
0
10
20
30
40
50
60
70
1 Massa
Carra
ra2 L
ucca3 P
istoia
4 Pra
to
5 Pisa
6 Livo
rno
7 Siena
8 Arezzo
9 Grosse
to10
Firenze
11 Em
poli12
Viareggio
Aziende UUSSLL
Pubbliche Private
Posti letto in RSA
15%
85% p.l. RSA autop.l. RSA non auto
Posti letto per non autosufficienti
83%
17%
p.l. RSA non auto conv.
p.l. RSA non auto non conv.
Az. USL TOT. p.l. RSA p.l. RSA non autop.l. RSA non auto
CONVENZIONATI
1 Massa Carrara 869 720 265
2 Lucca 564 469 378
3 Pistoia 714 638 386
4 Prato 731 684 554
5 Pisa 988 869 791
6 Livorno 1.075 847 640
7 Siena 1.522 1.190 930
8 Arezzo 1.209 1.009 833
9 Grosseto 752 625 607
10 Firenze 4.207 3.667 3.469
11 Empoli 651 519 498
12 Viareggio 487 459 357
13.769 11.696 9.708
% p.l. RSA non auto conv. su popolazione ultra 65enne
0,00,51,01,52,02,53,03,54,04,5
Lunig
iana
Apuan
e
Valle d
el Serc
hio
Piana d
i Luc
caPist
oiese
Valdini
evole
Prates
e
Alta Val
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eraPisa
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Bassa
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ina
Val di
Cornia
ElbaLiv
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e
Alta Val
d'Elsa
Val di
Chiana
Amiata V
al d'O
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Val di
Chiana
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Colline
Meta
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Amiata G
rosse
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Grosse
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Fioren
tina
Nord-O
vest
Sud-E
stMug
ello
Empoles
e
Valdarn
o Inf.
Versilia
MEDIA REGIO
NALE
Az. USL
p.l. RSA non auto
UTILIZZATI PER
RICOVERI
TEMPORANEI
1 Massa Carrara 0
2 Lucca 62
3 Pistoia 63
4 Prato 60
5 Pisa 14
6 Livorno 54
7 Siena 23
8 Arezzo 73
9 Grosseto 33
10 Firenze 9
11 Empoli 88
12 Viareggio 15
494
n. posti moduli specialistici
9.56489%
931%
9229%
1101%
mod. base
mod. 2
mod. 3
mod. 4
Nello specifico:n. posti
moduli
specialistici
Az. USL mod. base mod. 2 mod. 3 mod. 4
1 Massa Carrara 478 0 16 24
2 Lucca 435 20 25 10
3 Pistoia 591 4 16 12
4 Prato 554 10 8 0
5 Pisa 662 28 101 16
6 Livorno 667 0 44 10
7 Siena 909 0 18 4
8 Arezzo 537 4 54 13
9 Grosseto 573 0 30 4
10 Firenze 3.145 8 516 1
11 Empoli 552 15 58 4
12 Viareggio 461 4 36 12
9.564 93 922 110
% p.l. Mod. 3 su popolazione ultra 65enne
0,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
0,70
Lunig
iana
Apuan
e
Valle d
el Serch
io
Piana d
i Luc
caPist
oiese
Valdini
evole
Prates
e
Alta V
al di
Cecina
Valdera
Pisana
Bassa
Val
di Cecin
a
Val di C
ornia
ElbaLiv
ornese
Alta V
al d'E
lsa
Val di C
hiana
Amiata Val d'O
rcia
Senes
eCase
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Valtiberi
naVald
arno
Val di C
hiana
Aretina
Colline M
etallif
ere
Colline A
lbegna
Amiata Gros
setan
a
Grosseta
naFior
entina
Nord-Ove
stSud
-Est
Mugello
Empoles
e
Valdarn
o Inf.
Versilia
MEDIA REGIO
NALE
Az. USLn. Strutture
con
modulo 3
1 Massa Carrara 1
2 Lucca 2
3 Pistoia 2
4 Prato 1
5 Pisa 12
6 Livorno 5
7 Siena 3
8 Arezzo 7
9 Grosseto 3
10 Firenze 35
11 Empoli 4
12 Viareggio 4
79
Strutture con p.l. mod. 3 su totale RSA
0
10
20
30
40
50
60
70
80
1 Mas
sa Ca
rrara
2 Luc
ca
3 Pist
oia
4 Pra
to
5 Pisa
6 Livo
rno
7 Sien
a
8 Are
zzo
9 Gro
sseto
10 Fi
renz
e
11 Em
poli
12 V
iareg
gio
n. Strutture con modulo 3
4,8% 11,8% 12,5% 5,9%
50,0% 20,8%9,7%
18,9%
18,8%
47,3%
28,6% 26,7%
Percentuale strutture con mod. 3
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
1 Mas
sa C
arrara
2 Luc
ca
3 Pist
oia
4 Prat
o
5 Pisa
6 Livo
rno
7 Sien
a8 A
rezzo
9 Gross
eto10
Firenz
e11
Empoli
12 Viar
eggio
R.T.
LL’’Autorizzazione al funzionamentoAutorizzazione al funzionamento
Tipologia
residenza
prima del
DPCM
22/12/1989
prima della
Del.
CRT 228 del
15/07/1998
prima della
Del. GRT 402
del 26/04/2004
prima del
Regolamento
15/R
approvato
con DPGR del
26/03/2008
dopo
il
Regolamento
15/R
approvato
con
DPGR del
26/03/2008 n.p.
Totale
complessivo
C.A.P. 3 4 2 9Centro
Residenziale 8 4 4 6 22
R.A. 3 17 19 13 2 4 58
R.S.A. 2 13 57 47 45 8 172
R.S.A./R.A. 1 16 34 42 38 3 134Totale
complessivo 6 54 117 110 91 17 395
Autorizzazione al funzionamento2% 14%
29%
28%
23%
4%
prima del DPCM 22/12/1989
prima della Del. CRT 228 del 15/07/1998
prima della Del. GRT 402 del 26/04/2004
prima del Regolamento 15/R approv ato con DPGR del 26/03/2008
dopo il Regolamento 15/R approv ato con DPGR del 26/03/2008
n.p.
Autorizzazione al funzionamento - R.S.A.
213
5747 45
81
16
3442 38
30
102030405060
prima delDPCM
22/12/1989
prima dellaDel. CRT 228
del 15/07/1998
prima dellaDel. GRT 402
del 26/04/2004
prima delRegolamento
15/Rapprov ato
con DPGR del26/03/2008
dopo ilRegolamento
15/Rapprov ato
con DPGR del26/03/2008
n.p.
R.S.A.R.S.A./R.A.
RSA
partecipanti
Prog. MeS
Survey CDA
e mod 3 ‐
ARS
Qualità,
Equità
e
Sicurezza
in
RSA ‐
ARS
Totale
RSA
per Asl
media
strutture
partecipanti
Asl
1 4 6 3 21 4 21%
Asl
2 6 3 6 17 5 29%
Asl
3 4 2 3 16 3 19%
Asl
4 3 0 1 17 1 8%
Asl
5 8 9 9 24 9 36%
Asl
6 4 4 1 24 3 13%
Asl
7 8 4 9 31 7 23%
Asl
8 8 7 8 37 8 21%
Asl
9 2 2 4 16 3 17%
Asl
10 11 17 11 74 13 18%
Asl
11 10 5 10 14 8 60%
Asl
12 3 4 4 15 4 24%
71 63 69 306 67 22%
I Progetti in corsoI Progetti in corso
I Progetti in corsoI Progetti in corso
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Asl 1 Asl 2 Asl 3 Asl 4 Asl 5 Asl 6 Asl 7 Asl 8 Asl 9 Asl 10 Asl 11 Asl 12
RSA partecipanti Prog. MeS
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Asl 1 Asl 2 Asl 3 Asl 4 Asl 5 Asl 6 Asl 7 Asl 8 Asl 9 Asl 10 Asl 11 Asl 12
Survey CDA e mod 3 ‐ ARS
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Asl 1 Asl 2 Asl 3 Asl 4 Asl 5 Asl 6 Asl 7 Asl 8 Asl 9 Asl 10 Asl 11 Asl 12
Qualità, Equità e Sicurezza in RSA ‐ ARS
Grazie per l’attenzione !