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La riflessione sull’IRC in ottica · La testimonianza è un dialogo a due voci sullo stretto...

Date post: 25-Jun-2020
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TESTIMONIANZA Alessandra Albini Micaela Filippini La riflessione sull’IRC in ottica interculturale in un processo di formazione professionale e interdisciplinare Bienno 2015
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TESTIMONIANZA

Alessandra

Albini

Micaela

Filippini

La riflessione sull’IRC in ottica

interculturale in un processo di

formazione professionale e

interdisciplinare

Bienno 2015

La testimonianza è un dialogo a due voci sullo stretto legame che unisce l’IRC e l’intercultura seguendo il percorso

di un filo che collega il singolo al plurale, l’individuale al collettivo, la nostra scuola alla vita dei bambini. Si vuole

andare oltre un “multiculturalismo superficiale” per puntare sul valore incondizionato di una persona.

A partire dall'esperienza formativa del master in "Dialogo interreligioso" e dagli stages che le docenti hanno

vissuto in prima persona, si presenterà la testimonianza di come i principi guida dell'intercultura sono stati studiati

nei loro aspetti pedagogici, normativi e sociologici per poter coinvolgere l'IRC in un percorso didattico che, in via

sperimentale, si armonizzi al progetto pedagogico-educativo della scuola (POF).

Si proporranno anche delle considerazioni, scaturite da un lavoro di formazione vissuto all’interno dell’istituto

comprensivo di Manerbio presso cui lavorano, sulla revisione del curricolo e su come si aprono delle potenzialità

per accogliere l’ottica interculturale nell’IRC, tenendo conto dell’importanza di una trasversalità con le altre

discipline, attraverso degli esempi concreti. La riflessione interculturale, proposta per l’IRC, è a fondamento di un

nuovo curricolo disciplinare, che ci pone di fronte ad un “dialogo” di ciascuna disciplina su se stessa. Ci s’interroga

su come l’IRC può giocare un ruolo fondamentale per cercare di far ritrovare all’istituzione educativa e ai docenti

un orientamento, una nuova strada da percorrere, un cammino comune verso l’inclusione per ri-localizzare i propri

mondi di riferimento.

Alla luce di un laboratorio formativo rivolto agli insegnanti di IRC della zona bassa centro della Diocesi di Brescia,

si farà anche accenno alle riflessioni emerse sull'IRC e sul suo valore interculturale, sulla presa di consapevolezza

che le indicazioni nazionali per la costruzione dei curricoli danno un contributo alla formazione di persone capaci di

dialogo tra l’identità e l’alterità, di rispetto verso la diversità, sia essa culturale che religiosa, di relazione per una

nuova umanità. Il modo in cui la scuola può inserire anche l’IRC in una prospettiva interculturale passa attraverso i

saperi, i contenuti scolastici, le competenze e soprattutto l’azione degli insegnanti che sono il vero motore ideale e

morale dell’istituzione e gli interlocutori ai quali la scuola si affida per dialogare con la comunità.

ESPERIENZA

master in “Dialogo interreligioso. Spiritualità e modernità”

Il master «dei pianeti/mondi lontani»

Un sacco di domande e discussioni sulla

Freccia Bianca:

Chi siamo?

Quali sono le nostre esperienze di vita?

Chi sono i nostri «maestri»?

Bauman, Luhman, Berger Prof.ssa Vanna Iori

Perché ci siamo iscritte?

Cosa pensiamo di trovare/scoprire?

A cosa ci serve?

Cosa ne facciamo?

Chi coinvolgiamo?

Le intuizioni del master cosa ci siamo «portate a casa»

Snodi: Intrecci di preparazioni per una prospettiva di lavoro comune

Contaminazione cognitiva (il proprio modo di vedere il mondo non è l’unico)

L’interdipendenza (capacità di chiedere aiuto)

Piste da aprire (siamo arrivati fin qui, ora

tocca a voi) Dalla teoria alla pratica

Dai contenuti alle relazioni

cosa mi ha portato il

master? Qual è il

guadagno formativo?

Non è una questione di contenuti, ma di ottica con cui guardare i contenuti, “sono entrata con aspettative sui contenuti e sono uscita avendo cambiato sguardo”

E’ una questione di metodo di lavoro da portare avanti insieme (insegnante di IRC e insegnante curricolare), ”utilizzare il sapere e non riprodurre il sapere”

L’aspetto religioso serve per una comprensione dell’attualità-realtà (presente); serve per decostruire, analizzare, vedere degli stereotipi in modo diverso e quindi sviluppare un pensiero critico, capace di entrare in dialogo anche con persone di posizione differente

Uno sguardo sul mondo

Lo stage del master viviamo in un territorio: guardiamoci un po’ attorno!

Lo stage del master viviamo in un territorio: conosciamo qualcuno!

"Sono contento di aver avuto una delusione che è molto meglio di non aver avuto niente!"

D

O

V

E

C

H

I

S

O

N

O

Lo stage del master viviamo in un territorio: condividiamo qualcosa!

COME?

Il dovere del ri-posizionamento dentro le contraddizioni

COSA?

I valori concreti della vita, le esperienze reali, fra i coetanei, stando vicino alle

persone.

CON CHI?

Incontrare persone e non simulacri

Stage: mettiamo delle basi attraverso uno studio

trovare i fondamenti per mettere

fondamenta ad un progetto

Percorso interdisciplinare da attuare nella scuola

Stage: è

fondamentale il dialogo!

dialogo come……

metodo

strategia strumento

risorsa stile educativo

“La Chiesa deve creare una nuova capacità di dialogo con la società,

imparare a fare ponti laddove c’è l’abitudine a creare muri. Voi fate ponti

per favore! E col dialogo, fate ponti” (Papa Francesco agli scout 13

giugno 2015)

Poco per volta, ma tutti insieme

Dialogo come esperienza: il cammino

Film “Sei vie per Santiago”

pellegrini che affrontano il viaggio verso Santiago, ognuno con le proprie ragioni, motivazioni e aspettative. Tutti affrontano il cammino dotati solo di uno zaino, un paio di stivali e, soprattutto, una mente libera e aperta.

“le conversazioni e il dialogo vissuti nel cammino, sono stati un’esperienza spirituale” dice Tomans, uno dei pellegrini

“le atmosfere, i paesaggi del Cammino, ….. il pellegrino ha la sensazione di dialogare con Dio” dice la regista Lydia B. Smith

stage : normativa come punto fermo

Non fare i rivoluzionari ma partire/arrivare alla normativa.

Non solo belle idee date dall’entusiasmo, ma anche la possibilità data dalla normativa

Documenti ecclesiali,

scolastici,

europei

Consente la messa in

opera e regolamenta un

progetto in cantiere

NO

Quale normativa può

legittimare un

progetto ?

Documenti ecclesiali

Normativa scolastica

Documenti europei

Ricaduta nella pratica Stage master: le 2 parti sono complementari, una la premessa

dell’altra.

Non si può fare irc interculturale senza tener presente

il territorio e la scuola in cui si vive.

Non basta la pedagogia da sola, serve la sociologia

per fare irc interculturale

bisogna essere complete, bisogna unire i punti di vista.

Due sguardi e background diversi che ci uniscono

nella stessa esperienza del master

Contaminazione cognitiva

ESPERIENZA

curricolo IRC presso l’IC di Manerbio: c’è

“contaminazione” con le altre materie?

Esperienza: formazione sul curricolo

e la sua revisione in chiave verticale che ha coinvolto tutto l’Ic Manerbio

La revisione del curricolo che ha favorito

un lavoro di rielaborazione

della materia dell’IRC per trovare delle aperture

all’intercultura, degli spazi di confronto

partendo dal curricolo si è messo mano alle parti che lo compongono: contenuti e saperi, finalità e obiettivi, strumenti e metodologie, competenze

Per fare una revisione interculturale si devono applicare delle

operazioni mentali: interrogarsi, riflettere, ascoltare, ricercare,

analizzare, interpretare, comparare, mettere in relazione,

sintetizzare, schematizzare (vedi costruzione mappe di studio

magari utili per valutare le competenze perché costruisci

compiti autentici/in situazione)

(ci sono esperti che ci stanno lavorando

per revisionarlo dal punto di vista

interculturale insieme alle altre discipline,

dove si sono collegati obiettivi e si mostra

un’apertura attraverso le operazioni

mentali fondamentali per un lavoro

interculturale)

è interessante un confronto con

altre scuole sulla revisione dei

curricolo per vedere modalità

diverse e “sguardi” diversi

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

- DISCORSI E PAROLE

- SE’ E L’ALTRO

- CONOSCENZA DEL MONDO

- SUONI E IMMAGINI

- CORPO E MOVIMENTO

AREA LINGUISTICO –ARTISTICO-

ESPRESSIVA

(italiano, arte e immagine, musica, storia e

geografia, cittadinanza)

Scienze, motoria

INTERDIPENDENZA DEI SAPERI: QUALE POSTO OCCUPA L’IRC ?

A COSA SI PUO’ COLLEGARE?

Campi di esperienza Materie/discipline

Approfondire lo studio del curricolo per trovare come sviluppare dei metodi interculturali,

es. metodo comparativo

tra le religioni

tra le preghiere

utilizzare mediatori didattici diversi

strutturare compiti attivi, dove esercitare esperienza e risolvere problemi

IRC

C’è un collegamento tra IRC e le disposizioni della

mente/competenze per la vita

UNO SGUARDO AD INTRA NEL CURRICOLO IRC.

Cos’è che consente un’apertura interculturale?

DIMENSIONE TEOLOGICA

Es. riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio

DIMENSIONE DELL’ INCULTURAZIONE

Es. individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio) per rilevare come la fede sia stata interpretata e

comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.

DIMENSIONE DELLA CONTESTUALIZZAZIONE

Es. riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica e metterli a

confronto con quelli delle altre confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino

ecumenico

DIMENSIONE DEL MISTERO DELLA VITA

Es. scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle

principali religioni non cristiane

IRC

Il curricolo di IRC il punto di vista di chi lo vive indirettamente

(le solite questioni, le critiche e i luoghi comuni)

Cosa pensano gli

insegnanti di IRC dei

docenti «prevalenti»

Cosa pensano gli

insegnanti prevalenti

dei docenti di IRC

Il curricolo di IRC il punto di vista di chi lo vive indirettamente

(passiamo oltre le solite questioni, le critiche e i luoghi comuni)

Centralità dell’alunno (cambiamento dell’approccio educativo dell’insegnamento)

Sguardo verticale Il percorso scolastico è un segmento di un progetto di

vita. Abbiamo a che fare con persone che stanno

sviluppando un progetto di vita.

Sguardo orizzontale Territorio, famiglia, oratorio, associazioni…

Dialogo con il contesto di vita, coinvolgimento del

sociale.

L’IRC non può non fare i conti con chi ha

davanti nella sua complessità.

L’IRC non può non fare i conti con il sociale.

Lanciare un appello alla società a favore di una

cultura inclusiva.

Il curricolo di IRC all’ interno di un progetto di vita e di buone pratiche di sistema

Non laicizzare i contenuti disciplinari dell’IRC ma

vivere pratiche d’insegnamento inclusive della diversità culturale e religiosa

PROGETTO DI VITA e l’IRC • Dargli competenze utili per la vita

• Attenzione! No buonismo, atteggiamento caritatevole,

burocratismo, irrigidimento rispetto alle regole.

• Pericoli/rischi: crollo psicologico, rinuncia a una

progettualità condivisa

Dalle BUONE PRATICHE alle

BUONE PRATICHE DI SISTEMA •L’IRC deve dare il suo contributo per costruire comunità

•Inserirsi in una progettualità condivisa, capacità di far evolvere

il contesto

•Costruire nuove relazioni utili al sociale.

Il curricolo di IRC è realmente interculturale? Come facciamo a saperlo?

VIVERE l’INCLUSIONE nella DIVERSITÁ

La materia (IRC) può avvicinarti agli altri?

Le attività proposte agganciano la motivazione

degli alunni?

L’approccio è anche di tipo laboratoriale?

Le attività sono trasversali alle discipline?

Coordinazione dell’apprendimento

Tutte le discipline hanno la stessa rilevanza?

Le attività sono mirate alla promozione di

competenze?

A cosa mi serve nella vita quello che mi stai

insegnando?

Dalla tua lezione cosa mi porto a casa?

«Una buona idea

uno slancio che ci porti verso l’alto»

Il curricolo di IRC «contaminato» da altre materie

Una piccola sperimentazione

Una contaminazione

Programmata

Una contaminazione

Indotta

Attività sperimentate dall’ins. di IRC

In modo trasversale coinvolte tante discipline

che hanno sviluppato ed approfondito, attraverso i linguaggi disciplinari, i primi articoli (musica, patto educativo, italiano, arte, geografia, IRC, storia, tecnologia, laboratorio)

Finalità: competenze esistenziali legate alle relazioni “Interagisce con gli altri nel rispetto di idee e culture diverse. Si pone in situazione di ascolto attivo riconoscendo e rispettando i punti di vista diversi dal proprio” e alla convivenza civile “Assume comportamenti rispettosi delle cose, degli ambienti e delle altre persone anche nel linguaggio” oltre gli obiettivi specifici per IRC legati alla Chiesa, al suo sviluppo e alla sua struttura “comprendere la Chiesa come popolo di Dio nel mondo (avvenimenti, persone e strutture)

LA COSTITUZIONE

RACCONTATA

AI BAMBINI

Art. 1

Musica: inno di Mameli

Laboratorio: simulazione

di un’elezione Art. 2

Patto educativo:

ricerca di regole

di convivenza

civile

Art. 3

Italiano: discussione sul

concetto di uguaglianza

e diversità. Produzione

di un testo

Art. 4

Arte: visione e ed analisi del quadro IL

QUARTO STATO

di Pellizza da Volpedo. Rielaborazione

personale del quadro.

Art. 5-6

Geografia: puzzle

dell’Italia e ricerca dei

dialetti in base alla

zona geografica

Art. 7-8

IRC: libertà di culto e patti

lateranensi

Art. 9 Scienze: Conoscenza dei parchi

italiani; formazione di squadre di

pulizia del giardino della scuola

Art. 11

Storia: conoscenza di

alcuni eventi

importanti quali la

prima guerra

mondiale

Musica: canzoni

come La guerra di

Piero, La leggenda

sul Piave

Arte: quadro di

Picasso “La

Guernica”

Art. 12

Italiano: filastrocca

partendo dai

significati dei colori

della bandiera

Arte: Realizzazione

di una bandiera

dell’Italia.

In particolare, IRC si è interessata agli art. 7 e 8

A partire dall’anniversario dell’editto di

Costantino, discussione sul concetto di

libertà religiosa. Ricerca degli stati che

la esprimono e approfondimento del

documento costituzionale.

Confronto con il cammino della Chiesa

e l’impegno di persone che vedono

nella libertà religiosa una via alla

convivenza pacifica.

Scoperto il valore e l’importanza del dialogo

interpersonale per il raggiungimento della pace ,

a partire dall’incontro tra Papa Francesco e

Napolitano, ricostruzione storica degli incontri tra le

istituzioni fino ad arrivare ai Patti Lateranensi , al

significato di questo evento con le relative

conseguenze nella vita scolastica.

Attraverso informazioni sullo Stato del Vaticano e

della organizzazione ecclesiastica, si realizza un

giornalino che parla di Papa Francesco in occasione

del suo primo anniversario di pontificato.

PROGETTO TRASVERSALE:

SEGNI E TRACCE… CITTADINI ALL’ ORIZZONTE

Dai segni del tempo alle tracce dei cittadini che crescono”

IRC A. A.

OBIETTIVI 1.Conoscere le origini e lo sviluppo del Cristianesimo e delle altre grandi religioni 2. Scoprire l’importanza del dialogo e della pace quali valori posti alla base del rispetto di ogni credo religioso

OBIETTIVI Saper cogliere l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale, scoprirne la ricchezza e apprezzare il valore del dialogo interreligioso per sviluppare un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.

PERCORSO:

Dalla conoscenza delle grandi religioni raccogliendo informazioni insieme

ad interrogarsi, collettivamente, su alcuni fattori/ indicatori presenti in ciascuna religione

alla costruzione, in gruppi (IRC ed AA), di carte d’identità relative alle diverse religioni trattate

alla condivisione delle conoscenze attraverso la presentazione del materiale prodotto

ad un confronto insieme per interrogarsi su alcuni snodi: Possono le religioni dialogare? Che cosa le unisce, in cosa possono trovarsi d’accordo? Quali principi o valori comuni(es. rispetto dell’altro, giustizia, pace…)? È possibile individuare una REGOLA D’ORO? (rispetto dell’altro)

ad un confronto con il decalogo della pace di Assisi per un impegno di convivenza pacifica (comunitario e personale)

Competenze per la vita e disposizioni della mente attivate

pensare in modo flessibile

fare domande e porre problemi

pensare in modo interdipendente

Il curricolo di IRC «contaminato» da altre materie in un laboratorio di italiano L2

Dalla guerra tra Sparta e Atene…

…all’aiuto di Dio

Dio abita dove lo si lascia entrare

Il curricolo di IRC

«contaminato» da altre materie in un laboratorio di italiano L2

Materie coinvolte:

STORIA, ITALIANO, ARTE/TEATRO, GEOGRAFIA, IRC

Obiettivi dell’IRC

• riconoscere il valore del silenzio come «luogo» di incontro con se stessi, con

l’altro, con Dio

• scoprire l’esistenza ragionevole di valori, come la pace, che appartengono agli

altri uomini di tutte le religioni

• rafforzare il rispetto reciproco tra diverse espressioni di fede.

Il curricolo di IRC

«contaminato» da altre materie in un laboratorio di italiano L2

Materie coinvolte:

STORIA, ITALIANO, ARTE/TEATRO, GEOGRAFIA, IRC

Competenza per la vita/disposizione della mente

(educabili, trascendenti e pervasive)

• Ascoltare con comprensione ed empatia

• Pensare in modo flessibile

• Applicare la conoscenza pregressa a nuove situazioni

• Pensare in modo interdipendente

• riconoscere il valore del silenzio come «luogo» di incontro con se stessi, con

l’altro, con Dio

• scoprire l’esistenza ragionevole di valori, come la pace, che appartengono

agli altri uomini di tutte le religioni

• rafforzare il rispetto reciproco tra diverse espressioni di fede.

Ricaduta nella pratica

PROVARE anche con un collega

interessato, anche per un argomento, ma

poi andare avanti perché non sia

un’esperienza limitata

Approcci di intercultura

nell’IRC:

a partire dall’insegnante che è preparato ed esperto o impreparato a livello contenutistico, ma sa farlo a livello umano educativo perché c’è una sensibilità interiore

partire dalla classe: se è multietnica, se è complessa con presenza di BES, DSA….;

a partire dalla strutturazione della disciplina: revisione del curricolo vedere dentro la materia per scoprire che l’IRC è un punto di vista diverso e che contempla al suo interno altri punti di vista (dialogo ad intra)

a partire dalla coordinazione di un apprendimento: le mie attività proposte sono trasversali ad altre? Tutte le discipline hanno la stessa importanza? (dialogo ad extra)

a partire dagli strumenti didattici (i testi scolastici sono interculturali?)

a partire dai programmi ministeriali (presentano temi /contenuti/questioni che riguardano le altre culture? Propongono dei confronti?)

IRC

ESPERIENZA

Laboratorio formativo di macrozona con IDRC della

zona bassa-centro

“L’IRC in rapporto all’intercultura”

punti di forza del laboratorio:

Argomento scelto per interesse da parte degli insegnanti

Presa di coscienza che nella riflessione pedagogica,

la quale ispira le nuove indicazioni, la dimensione interculturale è tra quelle fondanti rispetto ai nuovi paradigmi educativi.

Snodo formazione continua (revisione del proprio operato alla luce della nuova situazione scolastica)

La disciplina passa attraverso voi

insegnanti, non state fermi nella

formazione!

Conoscenza di nuove/altre

esperienze tra insegnanti di diversi

ordini e gradi di scuola,

anche tra specialisti e titolari.

Contaminazione cognitiva e

condivisione di competenze

(è interculturale lo scambio di idee)

il confronto ed il dialogo

produce conoscenze!

Riflessioni

DALLA PRATICA ALLA TEORIA?

Chi ha fatto dell’intercultura un’esperienza

Partire dalle conoscenze spontanee, esplicitare il risultato in termini di conoscenza scientifica

Concetto trasferibile e universale (vedi transcultura, vedi nelle esperienze trasversali la generalizzazione)

Non solo scambio arricchente, ma costruttivo della novità

Il confronto genera conoscenze contenutistiche,

ma anche produce un sapere

Nel confronto l’esperienza si purifica,

si eleva ad una concettualizzazione

NUOVE CATEGORIE CONCETTUALI I concetti creano relazioni, legami, ponti

educativi e didattici, intrecci, «sguardi».

Laboratorio IDRC l’IRC passa attraverso voi

DOCENTE cosa vuoi dai tuoi alunni?

• Nel momento della contraddizione cosa ti auguri per i tuoi alunni? Che

siano uomini seri o che se la cavino in qualche modo?

• Hai fiducia in loro? Speri in loro? Se sì come gliela trasmetti nella tua

disciplina?

Laboratorio IDRC l’IRC passa attraverso voi, che non siete soli

Voi GRUPPO DOCENTI (tutte le materie)

Gli date strumenti e metodi culturali

• per affrontare/raccontare la complessità,

• per fare domande e ascoltare,

• per aprire lo sguardo (far cadere le difese personali e culturali)

• per leggere le esperienze, quello che stanno vivendo, il mondo intorno a loro e

saperlo interpretare (dargli un senso, ridurne la complessità)

• per essere miti, fiduciosi, esposti al dialogo (gli altri non si possono possedere)

• per dargli un futuro

(permetterne la nascita)

Laboratorio IDRC l’IRC passa attraverso voi, che non siete soli , vivete in un territorio

RETE DI EDUCATORI

(Docenti IRC, referenti intercultura, CTI2 Manerbio, CVM Ancona,

CEM Mondialità, Ufficio Esu…)

L’intercultura passa per la conoscenza reciproca delle persone, nuove

relazioni (connessioni)

Il laboratorio è servito a creare un sapere comune in una comunità

scientifica tra pari

Produzione di sapere condiviso in équipe (cooperazione)

Scambio reciproco e confronto professionale

Piccola rete di contatti da mantenere

Capacità di far evolvere il contesto

Laboratorio IDRC: molte risorse…dove? l’IRC passa attraverso voi, che non siete soli , vivete in un territorio che ha molte risorse

Risorse del

territorio

rete

Gruppo docenti

docente

Buone pratiche

di sistema

Costruire una

comunità

La scuola riduce le

distanze dalla

società grazie

all’attualizzazione

e disposizione

all’umanizzazione

dell’IRC.

Laboratorio IDRC: molte risorse…chiavi di lettura

Snodo tra il dentro e fuori la scuola

Costruttori di ponti

Gancio per un patto educativo territoriale

Interlocutori per la scuola con i nuovi luoghi del dialogo (strutture di plausibilità)

Grazie per

l’attenzione!

Ricaduta nella pratica

Una buona idea di Nicolò Fabi

Sono un orfano di acqua e di cielo

un frutto che da terra guarda il ramo

orfano di origine e di storia

e di una chiara traiettoria.

Sono orfano di valide occasioni

del palpitare di un'idea con grandi ali

di cibo sano e sane discussioni

delle storie, degli anziani, cordoni ombelicali.

Orfano di tempo e silenzio

Dell'illusione e della sua disillusione

Di uno slancio che ci porti verso l'alto

Di una cometa da seguire, un maestro d'ascoltare

Di ogni mia giornata che è passata

Vissuta, buttata e mai restituita

Orfano della morte, e quindi della vita

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Sono orfano di pomeriggi al sole, delle mattine senza

giustificazione

Del nero di lavagne e di vinile, di lenzuola sui balconi

Di voci nel cortile

Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia

all'uguaglianza

Di una democrazia che non sia un paravento

Di onore e dignità, misura e sobrietà

E di una terra che è soltanto calpestata

Comprata, sfruttata, usata e poi svilita

Orfano di una casa, di un'Italia che è sparita

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Una buona idea

Una buona idea

Una buona idea


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