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la rivista per tutti gli appassionati del Bello e del...

Date post: 16-Feb-2019
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KYOSS marzo 2011 - MENSILE N. 109 POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, NE/PD - EURO 7,00 la rivista per tutti gli appassionati del Bello e del Buongusto musica ARTE TEATRO spettacolo DESIGN sport TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI auto natur marzo 2011 risvegli Karim Rashid Alberto Erseghe Cortina Winter Polo 2011 turisti per caso, turisti per scelta il giro del mondo fai da te il Sentiero del Silenzio Room 126 portfolio arte design architettura interior design moda libri e letture green e natura sapori storie su ruote salute vivere glamour arte musica teatro quisquilie
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“Non dar retta ai tuoi occhi e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto e scopri quello che conosci già” – Richard Bach, Il Gabbiano Jonathan Livingston

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rivista mensile

merzo 2011anno 11 numero 109

Editore, Art Director eDirettore Responsabile:Simone [email protected]

Responsabile di Redazione: Eva [email protected]

Progetto Grafico:Simone Pavan - Nicoletta Rigon

Redazione: Silvia Aufiero - Roberta CozzaAndrea Danzo - Stefano DanzoAlessio Farina - Alessandra Plichero Michele Amadio - Elena PràValentina Vignaga - Stefania PorraGelindo Pretto - Nicoletta Ugolin

Edito da: KYOSS CONCEPTAgenzia di Pubblicità e MarketingVia Vecchia Ferriera, 2236100 VicenzaTel. 0444 [email protected]

Iscrizione al Tribunaledi Vicenza n° 1002 - 28/05/01numero del Repertorio del ROC 19214.

Stampa:Papergraf SpaPiazzola Sul Brenta - Padova - Italy

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Comincia la primavera.La stagione più attesa forse, che ci riscalda dopo il lungo grigiore invernale e ci proietta verso la calda estate. Quella in cui rifiorisce la vita e si risveglia un po’ tutto dal letargo, anche la nostra voglia di uscire e di stare in giro all’aria aperta. Ci sembrerà lentamente di guadagnare più tempo per la nostra vita. Uno squarcio d’azzurro irromperà presto nel cielo, togliendo le nuvole bigie, splenderà di nuovo il sole. A passeggio nel parco ammirando le bellezze della natura: le aiuole e gli alberi pieni di nuovi fiori. E una rondine: non c’è che invidiarla…beata lei che lì dall’alto vede tutti i colori della primavera •

risvegli portfolio

7 • AlbertoErseghe

18 • Cortina WinterPolo 2011

vivereglamour

interviste rubriche appuntamenti

10 • turisti per caso,turisti per scelta

23 • il Sentierodel Silenzio, Porta della Memoria

27 • Room 126

82 • arte

84 • teatro

86 • musica

88 • da non perdere

72 • greenpercorsi floreali marzolini

76 • sapori vicentinitempo di quaresima

74 • salutesmile!

46 • corrispondenticosa succede in città

52 • libriè primavera

42 • modadiario di viaggio

69 • interiorla più amata…

12 • il giro del mondofai da te

61 • Karim Rashid

KYOSS | MARZO 2011 | 9

ALTAVILLAVICENTINA-SS11Loc.TavernelleTel.0444.370756 - www.bissonauto.it

Kyoss intervista Alberto Erseghe, uno dei più ri-nomati e conosciuti architetti vicentini. Tra archi-tettura e luce, Erseghe si è sempre mosso tra gli spazi e gli edifici vicentini e non solo, rendendosi riconoscibile nel suo stile. La Sua architettura è molto riconoscibile. A chi si ispira? Da ragazzo, a Vicenza, mi piaceva osservare i fasci di luce intensa tra le navate delle chiese o la luce più flebile che si infiltrava nelle cripte, e quella più decisa che ridisegnava sul pavimento dei portici di città la geometria dei pilastri e delle colonne. La radiosità dei cortili e degli ambien-ti con le grandi finestre inondate dal sole mi ha sempre rallegrato. In seguito per il censimento delle case rurali della valle dell’Agno eseguito per la Soprintendenza dei Beni Architettonici di Verona, ho fotografato siti e architetture cercando di fermare la luce che modella e trasforma gli spazi costruiti, divide il volume delle stanze, disegna linee di sezione così taglienti da diventare pura astrazione e ri-schiara il buio delle soffitte con strane ombre ge-ometriche in movimento. Manipolare la luce è cosa che mi coinvolge.

si progetta solo ciò che si conosce

intervista con l’architetto Alberto Erseghe

la radiositàdei cortili e

degli ambienticon le grandi

finestre inondatedal sole miha sempre

rallegrato• Allestimento mostra “L’Universo Urbano”, Palazzo Leoni Montanari - Vicenza - 1990.

• Disegno preparatori ed immagine della scala di sicurezza per la mostra.

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zionalmente e dal modo in cui ci mettiamo in relazione con il mondo. Poi, c’è solo tanto lavoro da fare.Perché fa le finestre sottili e lunghe?Non sono “finestre” ma solo “pertugi”, artificio per dilatare gli spazi interni e far passare luce e aria. La luce e gli spazi dilatati fanno bene al vivere, rendono la vita più libera e leggera. Le finestre sono altra cosa e nelle mie case ci sono e sono tutte rispettose della normativa. Quali sono i progetti più belli che ha eseguito e le realizzazioni che Le piacciono di più?I progetti che un architetto esegue sono tutti im-portanti, non c’è gerarchia di valore, non ha sen-so negarli o nasconderli, anche se talvolta non ci hanno gratificato; non ho mai pensato che esi-sta una progettazione per il necessario ed una per i “bagni di folla”, né una grande o una pic-cola architettura; poiché si progetta solo quello che conosciamo, ogni volta che tracciamo una

linea, nel bene e nel male, questa diviene no-stra esperienza aggiunta: se nella mia vita non progetterò mai un grattacielo, potrò mai essere chiamato architetto? Quali sono i Suoi ultimi progetti?Il restauro di una palazzina fine ‘800 a Milano, una villa e la riqualificazione di un complesso edilizio a Valdagno, l’allestimento di una mostra a Napoli e di un’altra in cantiere a Vicenza. Per il futuro, visti i tempi, meglio sperare e navigare a vista.Come possono le nuove tecnologie, energie, materiali influire sul futuro dell’architettura stessa? Quanto importanti sono queste cose per Lei?L’architettura da sempre si è incontrata e scon-trata con le nuove tecnologie, energie, materiali, ma anche con le esigenze sociali, culturali ed economiche in evoluzione.L’approccio al progetto architettonico non è

• Centro Civico Rozzano (Milano) riutilizzo di edifici agricoli ottocenteschi: Disegno preparatorio della fontana. • Struttura in ferro e vetro foto di Michele Slaviero; Pianta del corpo aggiunto

• Appunti per il progettodi un sagrato a Rozano (MI) - 1995. • Studio per una villa in campagna - 1980.

• Allestimento mostra “I segni del ‘900” a PalazzoLeoni Montanari - 2004 - foto di Paolo Mazzo

• Ristrutturazione di edificio industriale a Vicenza - 2002. Interni foto di Pino Guidolotti

Sempre l’architettura si è fondata sul rapporto con la luce, in tal senso non ho inventato nulla, quello che è importante è sperimentare questo atteggiamento ma mettendo in gioco il proprio vissuto. E in questo non posso che essere debi-tore a tutta l’architettura vista. Gli stili vanno e vengono, sicuramente ci influenzano, ma quello che deve restare in noi è il suo senso profondo. L’obiettivo del mio lavoro è trasmettere ciò che sta dentro e non fuori di me e che magari mi angustia…mi perseguita. La luce è per me una fissazione? Forse sì.Come progetta le Sue case e gli allestimenti: da dove parte? All’inizio scatta sempre una prima “impressio-ne”. Non è necessario né importante sapere da dove parte o dove arriva. L’horror vacui del foglio bianco non mi appartiene. L’ “impressione” è uno stato emotivo ma deriva dalla combinazione di ciò che conosciamo ra-

• Alberto Erseghe (Valdagno 1941), laureato in architettura presso

l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, all’attività professiona-

le di progettazione edilizia, con qualche sconfinamento nell’urba-nistica (piani particolareggiati con carattere architettonico) sviluppa-

ta nell’area veneta e lombarda, affianca una notevole attività di

progettazione per l’allestimento di mostre importanti sui beni culturali.

All’interno dell’impegno profes-sionale oltre che aver pubblicato

saggi e articoli sull’opera degli architetti Francesco Bonfanti e

Carlo Scarpa, ha partecipato a numerosi concorsi d’architettura.

molto diverso da un tempo, cambiano solo gli aspetti fenomenologici. Non possiamo che pren-derne atto e porci in modo critico; l’architettura è tale perché ha sempre interpretato le nuove esigenze.Rinunciare ad una lettura critica del tecnologi-co rischia di giustificare l’idea che la tecnologia tout-court possa garantire di per sé la risposta formale, ma ciò significa rifugiarsi in un limbo che protegge tutti da tutto: oltre che essere un concetto deviante resta una pratica pericolo-sa, e talvolta dannosa, per la costruzione futura dell’architettura.Cos’è per Lei l’architettura?È cercare di consegnare, a chi vive in uno spa-zio da me inventato, luce e aria intese come un altro spazio che transita veloce tra i muri; il resto riguarda le risposte funzionali alle quali non ci si può sottrarre •

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turisti per caso, turisti per scelta

È stata un’edizione di grande successo, puntata soprattutto al business, la 31esima edizione della Bit, la Borsa internazionale del turismo che per quattro giorni, dal 17 al 20 febbraio, ha anima-to gli spazi di fiera Milano, mettendo in mostra l’Italia, con il suo territorio e patrimonio, accan-to a mete esotiche e a località del panorama internazionale. Bit dei record, questa, 130 Paesi presenti, mai avuta un’affluenza così alta, no-tevolmente in controtendenza. Effettivamente, secondo i dati resi noti da UNWTO, l’Organizza-zione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, pare che un miglioramento degli arrivi turistici internazionali nel 2010 ci sia stato, con una cre-scita del 7% in più rispetto al 2009, anno quest’ul-timo dove maggiormente si sono rilevati gli effetti negativi della crisi economica. Un incremento che ha interessato la totalità delle destinazioni turistiche, ma che evidenzia una ripresa a più ve-locità, dei Paesi emergenti, sorpassando di ben tre punti percentuali i Paesi economicamente sviluppati con mercati turistici ormai consolidati. Tra quest’ultimi vi è anche l’Italia che secondo gli indicatori di variazione, calcolati dall’Osser-vatorio Nazionale del Turismo sulla base dei dati rilevati da Istat, Banca d’Italia e Unioncamere-Isnart, presenta una variazione percentuale posi-tiva dei turisti stranieri pari all’1% nel periodo gen-naio/novembre 2009/2010. Interessanti i progetti che la Regione Veneto ha presentato. Il Veneto,

infatti, si conferma la prima regione turistica ita-liana e presenta un nuovo progetto per rendere la propria offerta turistica ancora più inclusiva: itinerari e servizi accessibili anche a bambini, an-ziani, persone a mobilità ridotta e diversamente abili. L’assessore al Turismo della Regione del Ve-neto Marino Finozzi ha presentato i dati definiti-vi della stagione turistica 2010, che indicano un doppio segno positivo: + 4,6% di arrivi e + 0,6% di presenze. Lo scorso anno sono arrivati nel Veneto oltre 14,5 milioni di turisti che vi hanno trascorso poco meno di 61 milioni di notti, con un forte aumento per le città d’arte (+ 9,8% degli arrivi e + 4,5% delle presenze). “Vogliamo mantenere e rafforzare questo primato - ha detto Finozzi - con un progetto specifico per rendere il nostro territo-rio accessibile anche alle persone diversamen-te abili. Vorrei dire che la disabilità non è quella delle persone, ma del territorio che non è abile ad accoglierle. Dalle spiagge alle montagne, si sta creando una coscienza comune: le strutture devono essere attrezzate per ospitare anche i vi-sitatori con handicap nella consapevolezza che la vacanza deve essere a dimensione di tutti’’. La Regione ha già cominciato a dare attuazio-ne pratica al protocollo firmato nel luglio 2010 scorso con il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani che indica nel Veneto la Regione pilota per la sperimentazione delle poli-tiche europee nel settore del turismo accessibile.

VICENZALa prima iniziativa sarà la manifestazione fieristi-ca Gitando.all, in programma a Vicenza dal 24 al 27 marzo, dove un importante spazio dedica-to al turismo per tutti e un convegno coinvolge-ranno i responsabili delle Risorse umane per una riflessione sulle opportunità di lavoro per i disa-bili nel comparto turistico. Iniziative sono in atto in tutte le Province. Dopo la realizzazione della Guida Itinerari per disabili e non solo di Dario Fa-vrin, Provincia di Vicenza, Consorzio Vicenza è e Conca d’Oro d’intesa con la Regione del Vene-to, hanno appoggiato con entusiasmo la nuova edizione in braille per non vedenti ed ipovedenti: un progetto unico nel suo genere perché, oltre agli itinerari, per la prima volta ci sono anche le cartine tipografiche in braille. Il volume è suddi-viso in tre parti: una trascrizione più dettagliata degli itinerari escursionistici, una parte “inverna-le’’ per escursioni con le ciaspole, e una la terza, sempre e solo in braille, dedicata allo sci di fondo in Altopiano di Asiago. Ci sono inoltre cinque car-tine elaborate in braille a partire dalla carta to-pografica CAI Canale del Brenta scala 1/25000 •

VENEZIAA Venezia il servizio Città per Tutti ha realizzato un kit che contiene una mappa con le informazioni pratiche per agevolare gli spostamenti delle per-sone con ridotta capacità motoria, un depliant informativo sulle iniziative per rendere la città più accessibile, una scheda informativa sul noleggio carrozzine e 12 itinerari senza barriere. A Padova, la maggior parte del patrimonio culturale e arti-stico è accessibile anche a chi ha delle difficoltà motorie. All’interno di Sant’Antonio è presen-te un plastico tattile per dare alle persone con problemi di vista il maggior ausilio possibile per scoprire l’arte della Basilica del Santo. All’interno dell’Orto botanico - il più antico Orto botanico universitario del mondo tuttora esistente - viene inoltre approntato ogni anno, con la bella sta-gione, un itinerario studiato espressamente per i non vedenti e gli ipovedenti •

Borsa del Turismo 2011 • il Veneto tra turismoaccessibile ed innovazionedi Nicoletta Ugolin

ROVIGOLa Provincia di Rovigo ha sviluppato azioni di comunicazione volte a divulgare le informazioni relative all’accessibilità dei servizi turistici nel Po-lesine. All’interno del progetto Pandion Haliaetus, promosso dal Distretto Ittico della provincia di Rovigo in collaborazione con la Regione Veneto per la valorizzazione del pesca turismo e il turi-smo fluviale in Polesine, è stata presentata un’im-barcazione con caratteristiche uniche, che con-sente anche ai diversamente abili di praticare il turismo fluviale •

il Veneto presenta un nuovo progetto per rendere la propria offerta turistica ancora più inclusiva: itinerari e servizi accessibili anche a bambini,anziani, persone a mobilità ridotta e diversamente abili

ECOTURISMOTurismo sostenibile ed ecoturismo, realizzato dal-la fondazione Univerde e Ipr-marketing. È emer-so che negli italiani cresce la voglia di natura: 8 italiani su 10 dichiarano di avere una coscienza ecologica e di scegliere le mete di vacanza in base alle caratteristiche naturali e paesaggisti-che, ma anche in base agli standard ecologici. Gli aspetti che più allarmano gli ecoturisti sono difatti la cattiva gestione del turismo, i danni all’ambiente e la cementificazione selvaggia.

TREVISOMolte le strutture ricettive in provincia di Trevi-so, dal B&B, all’agriturismo, all’hotel, che si sono attrezzate per poter accogliere nel migliore dei modi turisti con problemi motori. A tal proposito quindi, il Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso ha ritenuto opportuno dedicare un’ap-posita sezione ai diversamente abili nel nuovo sito www.marcatreviso.it, dove si possono trovare non solo possibilità per la notte, ma anche ottimi ristoranti attrezzati dove poter gustare le specia-lità trevigiane •

Per questo i turisti ecologici preferiscono strutture ricettive che usano fonti rinnovabili, ristoranti con menù biologici e hotel che attuano l’eco-pulizia, caratteristiche per cui si è disposti anche a pa-gare qualcosa in più. Le mete preferite sono la natura e le bellezze paesaggistiche incontami-nate per il 59% degli italiani, poi la cultura, l’arte e la storia. Le motivazioni sono nella conoscenza e nell’esplorazione, nell’arricchimento culturale, nello svago e nel divertimento •

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di Elena Prà

le dritte per trasformare un sogno in un viaggio low cost

il giro del mondo fai da te

Torna la voglia di viaggiare: a dispetto di crisi, incertezze politiche, disastri naturali, più di un eu-ropeo su due (51%) partirà per le vacanze, se-condo l’ultimo sondaggio TripAdvisor sui travel trend 2011. Una percentuale più che raddoppia-ta rispetto all’anno scorso (25%); crescono sia i viaggi a corto raggio (26%, contro il 19 del 2010), sia quelli verso mete lontane (42%, contro il 31 lo scorso anno). Il desiderio della vita? Il giro del mondo. Su internet si moltiplicano blog di appas-sionati, che si scambiano suggerimenti e dritte. E il sogno è ormai alla portata di tutti. I tempi, poi, sembrano un optional; tanto i biglietti aerei – è su questo punto che, alla fine, convergono pareri e consigli – sono validi per un anno. L’importante è cogliere l’occasione.CONSIGLI DI UN GIRAMONDOTutte le informazioni per il giro del mondo sono concentrate nel sito specializzatissimo, aperto pochi mesi fa da Matteo Pennacchi, grande viaggiatore con all’attivo tre giri del mondo. Per-fetto per il giromondista fai da te, www.igiridel-mondo.it, in italiano e inglese, fondamentale per chiarirsi le idee. Contiene tantissime indicazioni per costruirsi un itinerario su misura, dai mezzi di trasporto all’alloggio, ai dettagli pratici, come i visti, i permessi di lavoro, le assicurazioni sanitarie. E naturalmente le risposte alle domande chiave: come, quando, dove e perché partire.

IN AEREOÈ l’aereo il mezzo più indicato: veloce (per cir-cumnavigare il globo, senza mai toccar terra, bastano 40 ore) e flessibile. A contrastare il fai da te, sono arrivate le alleanze fra compagnie ae-ree, e le loro tariffe Rtw - Round the World hanno prezzi interessanti e pochi vincoli. Il viaggio deve iniziare e terminare nello stesso Paese e gene-ralmente è misurato in miglia aeree (1 miglio = 1.852 metri). La più attenta al giro del mondo sembra essere Star Alliance: oltre 21.000 voli gior-nalieri verso 1.160 aeroporti in 181 paesi.COME FUNZIONASi può partire da 18 aeroporti in Italia sceglien-do tra un minimo di tre e un massimo di 15 soste intermedie di almeno 24 ore. Da poco più di un anno, selezionando la sezione Booking e clic-cando sull’icona Book & Fly, il giro del mondo si organizza e acquista online: scelte tappe e voli, si ottiene la tariffa finale, compresi tasse e sovrap-prezzi. Ci sono tre fasce tariffarie, stabilite a seconda delle distanze e delle classi di viaggio: 29.000 miglia (da 2.804 euro), 34.000 (da 3.395 euro) o 39.000 miglia (da 3.954 euro); c’è anche una tariffa economy speciale, da 2384 euro per un massimo di 26.000 miglia, che concede da tre a cinque scali, da acquistare sette giorni prima della partenza.

CIRCLE FAREChi vuole ampliare viaggio e soggiorno in un continente, o una specifica area geografica, può abbinare al biglietto Rtw uno dei dieci Re-gional Pass (Africa, Asia, Brasile, Cina, Europa, Giappone, Medio Oriente, Nord America, Sud Pacifico e Thailandia) o una Circle Fare. Sono tre tariffe speciali: Circle Asia (per Sudest asiati-co, Asia settentrionale e Pacifico sudoccidenta-le), Circle North Asia (Giappone, Corea e Cina continentale, con Hong Kong e Macao) e Circle Pacific (Asia, Asia australe, costa pacifica del Ca-nada e Stati Uniti), che consentono di viaggiare con un itinerario circolare personalizzato fra le destinazioni dell’Oceano Pacifico. RISPARMIA SUI CONTINENTIQuello che caratterizza l’alleanza Oneworld è il fatto che il biglietto viene calcolato in base alla classe e al numero dei continenti visitati: da tre a sei (compreso quello di origine; America del Nord e del Sud sono considerati due diversi con-tinenti). Così si riduce il prezzo complessivo, che risulta sempre inferiore a quella che sarebbe la somma del costo delle singole tratte. Per esem-pio, per volare in economica in tre continenti (Eu-ropa, Nord America, Australia - Nuova Zelanda), con un itinerario che tocca Milano, New York, Dallas, San Francisco, Wellington, Queenstown, Sydney, Milano, il costo parte da 2.110 euro.

ITINERARI SU MISURAAlcune idee GoASia: Da Oriente a Occidente fino alla Grande Mela (Hong Kong, Perth, Sydney, Los Angeles, San Francisco, New York, in 16 gior-ni) da 3.110 euro; Samurai, canguri e ghirlande (Tokyo, Kyoto, Nara, Osaka, Cairns, Ayers Rock, Kings Canyon, Alice Springs, Adelaide, Kangaroo Island, Darwin, Sydney, Papeete, Fakarava, in 32 giorni), da 7.500 euro; Natura selvaggia e sug-gestioni della modernità (Città del Capo, Kruger Mpumalanga, Karongwe Private Game Reserve, Sydney, Ayers Rock, Matamanoa, Tokyo, San Fran-cisco, Los Angeles, in 36 giorni), da 9.950 euro. Sempre con partenza e ritorno in Italia, alberghi, trasferimenti a terra.L’UNIONE FA LA FORZAAnche il consorzio Quality Group, che dal 1999 riunisce sette operatori specializzati in diverse aree geografiche, con più di 100 mete in pro-grammazione (Mistral, Il Diamante, Patagonia World, Brasil World, Australia World, America World, Europa World, www.qualitygroup.it), co-struisce, su richiesta, itinerari su misura. Pechino, Tokyo, Honolulu, Los Angeles e New York, in 18 giorni, con voli interni e intercontinentali, transfer e hotel quattro stelle, parte da 4.500 euro.MAREPer gli appassionati velisti, diventa operativa in questi giorni la pagina dedicata ai giri del mon-

do in barca di Sailing the Web, archivio di schede tecniche di barche a vela disponibili per charter e noleggio (www.sailingtheweb.net). Un viaggio di tutto riposo? In nave: Costa ha rispolverato l’esperienza delle crociere intorno al mondo ma-turata negli anni Settanta e ora, dopo più di 30 anni, torna con un itinerario di 100 giorni a bordo della nuova Costa Deliziosa (www.costacrocie-re.it/B2C/I/Info/crociera-giro-del-mondo.html).AVVENTURA IN CARGOUn’esperienza da grandi viaggiatori. Alcune navi transoceaniche hanno cabine passeggeri, ma sono poche, ed è il caso di prenotare con largo anticipo. Lo specialista è Grimaldi Lines (www.gri-maldi-freightercruises.com) che, seppur non ha in programma un vero e proprio giro del mondo, lo rende possibile grazie alle tante rotte coperte dalle sue navi. In 58 giorni si fa un itinerario circolare dall’Eur-pa al Sud America: Amburgo, Tilbury, Anversa, Le Havre, Dakar, Conakry (Guinea), Freetown (Sierra Leone), Salvador de Bahia, Vitória, Rio de Janeiro, Santos, Zárate (Argentina), Buenos Aires, Monte-video, Paranaguá, Santos, Rio de Janeiro, Dakar (Senegal), Emden (Germania), Amburgo (da 2.652 euro in cabina interna doppia). Dall’Italia si arriva ad Anversa con altre crociere cargo di Grimaldi Lines in partenza da Salerno o Savona (9/14 giorni, da 583/677 euro) •

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Creazioni sartoriali che si distinguono, da sem-pre. Mariages, l’atelier degli sposi, è apprezza-to e riconosciuto da quasi quarant’anni come il punto di riferimento per i vestiti da cerimonia più prestigiosi. L’atelier ha proposto per la prima volta un’immagine di sposa moderna e squisi-tamente attuale, coniugando lo stile unico con tessuti esclusivi e riconosciute abilità sartoriali di alta moda. Tradizione e modernità, ricercatezza e semplici-tà, glamour ed originalità: Mariages é un luogo dove sognare e progettare lo stile del giorno più bello. Le creazioni sartoriali di Mariages si distin-guono per l’eleganza nello stile, il design ed i ma-teriali, l’attenzione al dettaglio e la personalizza-zione dell’abito. Tutto per far sentire ogni sposa unica e speciale. Da poco Mariages ha presentato al pubblico un nuovo showroom completamente rinnovato, dove gli abiti sono ancora più in evidenza. Salta subito all’occhio la vasta scelta di modelli, tessuti e colori, non solo per la sposa ma anche per lo sposo. Mariages, infatti, si dedica molto anche all’uomo ed al suo stile nel giorno più bello ed è esclusivista di Javier Arnaiz e Pignatelli Cerimo-

nia. E, siccome il giorno del matrimonio è una festa per tutti, Mariages non dimentica gli invita-ti e propone anche ad essi le migliori creazioni sartoriali ed abiti importanti e raffinati di tutti i tipi. Il servizio offerto è impeccabile: professionalità nella guida e scelta dell’abito, servizio post-ven-dita di ottima qualità per la messa a punto del capo su misura; il tutto unito alle altissime capa-cità sartoriali date dall’esperienza di Mariages. L’anno prossimo, infatti, l’atelier festeggia i qua-rant’anni dalla sua fondazione, dal lontano 1972, quando era un semplice negozio di scampoli e tessuti. Nello stile di Mariages tutto è improntato alla modernità, alla ricerca del gusto, alla libertà di scegliere. La collezione 2011 propone abiti libe-ri, effervescenti, desiderabili. Gli abiti si svuotano di strutture rigide e s’inondano di leggerezze nuove: un’immersione totale nella freschezza di un’eleganza giovane e sofisticata che incontra l’esigenza di standard elevati di qualità e tecni-che d’ultima generazione. Tessuti che sottoline-ano un temperamento moderno e grintoso per spose che vogliono farsi ricordare per la loro ori-ginalità ed eleganza. Per spose decise, che ama-

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no osare nei dettagli o nei colori, che scelgono di essere assolute protagoniste del giorno più bello della loro vita.L’abito deve vivere ed identificarsi nella contem-poraneità di chi lo indossa. Armonia, innovazione e personalità ispirano l’idea per una sposa attua-le, perfetta e spontanea: una sposa romantica o una sposa originale, l’importante è che ogni pic-colo particolare dell’abito parlerà agli altri degli sposi, di come sono e di ciò che amano. Mariages oggi guarda al futuro e cura i clienti non solo nel suo showroom ma anche al di fuori: è di domenica 27 febbraio la partecipazione in grande stile dell’atelier e le sue creazioni al Wed-ding Lab organizzato ai Castelli di Giulietta e Ro-meo. Nella splendida cornice dei Castelli Maria-ges ha incontrato gli sposi e ha mostrato ancora una volta il suo stile, riconoscibile nell’eleganza e vastità di scelta per tutti. Perchè Mariages è uno splendido mondo pieno di stoffe preziose e colori avvolgenti. È un viag-gio attraverso delicate tonalità tradizionali degli abiti da sposa e sposo e di numerosi abiti da ce-rimonia splendidi e unici in ogni dettaglio, che vestono con eleganza e charme •

Mariages è apprezzato e riconosciuto da quarant’anni come il punto di riferimento per i vestiti da cerimonia più prestigiosi

tradizione e modernità, ricercatezza e semplicità, glamour ed originalità: Mariages é un luogo dove sognare e progettare lo stile del giorno più bello

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Jauretche, Agustin Martines) e Hotel de La Poste (capitani Fabio Acampora e Gif Turati a turno, Paolo Sant’Ambrogio, Juan Ruis Guinazu, Tito Ruiz Guinazu) un torneo all’americana di due cukker tutti contro tutti. Ha prevalso Julius Baer che ha conquistato il terzo posto, poi U.S. Polo Assn. al quarto e Hotel de La Poste al quinto.Ma la finale della Cortina Winter Polo Audi Gold Cup ha avuto un prologo davvero speciale con la partita di esibizione di Venerdì 25, delle Polo Ladies che sono state protagoniste del primo incontro mondiale femminile su neve. Grande pubblico per una giornata dove condizioni me-teo davvero ideali hanno favorito l’organizzazio-ne, ed esaltato il già speciale contesto del lago ghiacciato di Misurina, di un avvenimento sporti-vo che non ha eguali nel mondo.La prima Polo Ladies’ Cup on Snow si è conclusa, domenica 27, con l’esibizione di Ruinart Ladies’ Polo Team (Emma Tomlinson, Tamara Vestey, Va-lerie Fraychinaud, capitano Chantal d’Acqua-rone) e Le Noir Ladies’ Polo Team (Eva Bruehl capitano, Ginevra D’Orazio, Iris Hadrat) con tre giocatrici in campo per squadra (in Ruinart si sono alternanate Chantal d’ Acquarone e Va-lerie Fraychinaud) con il punteggio di 6 a 5 per Ruinart.La 22ma edizione della Cortina Winter Polo Audi Gold Cup, nel suo insieme, ha offerto un’organiz-zazione attenta ad ogni particolare permetten-do alle cinque squadre di disputare sette giorni di partite agonisticamente notevoli nelle migliori condizioni con un fondo perfetto e le zone per il pubblico di grande visibilità e in totale sicurezza; e la grande novità mondiale di una partita su neve disputata dai due Ladies’ Polo Team. La pri-ma tappa dell’Audi Polo Gold Cup Circuit 2011, anche quest’anno ha chiuso in bellezza e ha “passato la palla” ad un torneo che è un’assolu-ta novità: polo on the beach a Forte dei Marmi •

Il polo, sport d’èlite, ha rinnovato il suo appun-tamento con il lago ghiacciato di Misurina con una settimana, dal 20 al 27 febbraio, di spetta-colo sportivo di grande livello. La Cortina Win-ter Polo Audi Gold Cup è unanimemente rico-nosciuta come l’evento più atteso dell’inverno ampezzano e la notorietà del torneo ha ormai da anni attraversato i nostri confini. A Cortina, il Polo su neve si gioca da ben ventidue anni e nel panorama internazionale l’evento è considerato al top della categoria. Ma quest’anno c’è stata un’importante novità: la Ladies Cup. Due squa-dre femminili hanno disputato altrettante partite, dando vita al primo torneo su neve “in rosa”.Campo di gioco ottimo, e cinque polo teams agguerriti. Il primo fischio, dell’arbitro internazio-nale Federico Martelli, è stato domenica 20 alle ore 13, l’ultimo domenica 27 per la finale rosa della Polo Ladies’ Cup on Snow, novità 2011. La finale open si è tenuta sabato 26 con una splen-dida giornata di sole. Complessivamente sette squadre, cinque open e due femminili, per sette giornate di gare con tante iniziative di contorno come lo spettacolare coursing dei jack russell.Il polo team Audi, agli ordini del capitano Luca D’Orazio, con Matt Perry, Alejandro Diaz Alberti e Julio Coria, si è aggiudicato la vittoria della Corti-na Winter Polo on Snow. Le ottime condizioni me-teo di sabato 26 hanno permesso lo svolgimento di un match durato solo 49 minuti in condizioni tecniche ideali sul lago ghiacciato e favorito l’afflusso di numerosissimo pubblico. La vittoria del team Audi sull’avversario Audemars Piguet è stata davvero schiacciante con il punteggio di 5 a 1 1⁄2. L’assegnazione del terzo, quarto e quinto posto è stata effettuata facendo disputare a Julius Baer (capitano Alessando Pastorino, Gonza-lo Bernal, Dario Musso, Cristian Bernal), U.S. Polo Assn. (Albrecht Bach, Manuel Cereceda, Pablo

giocando a polo sul lago ghiacciato di Misurina

Cortina Winter Polo • Audi Gold Cup 2011

a Cortina, il Polo su neve si gioca da ben ventidue anni e nel panorama internazionale l’eventoè considerato al topdella categoria

di Anna Chiara Brighenti

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il Sentiero del Silenzio,Porta della Memoria

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di Eva Dallari

La pace e la tranquillità del luogo non lascia tra-sparire la tragedia della Guerra che novant’anni fa seminò morte e distruzione in tutto l’Altopiano di Asiago, lasciando a testimonianza pascoli e boschi, segnati dalle trincee e dai crateri delle granate, ferite non ancora completamente ri-marginate.Ecco la location del “Sentiero del Silenzio - Porta della Memoria”, che si trova in località Campo-muletto di Gallio, a fianco della strada che con-duce al Monte Ortigara. Come risaputo, il luogo è stato, nel corso della Grande Guerra, il passaggio, o la porta, che con-duceva ai campi di battaglia collocati nel mar-gine settentrionale delle montagne. Il sentiero, ideato dall’architetto Diego Morlin di Bassano del Grappa, si sviluppa ai margini di una conca prativa, protetto dal bosco, ed è marcato dalla presenza di dieci installazioni d’arte con-temporanea, che invitano il visitatore alla rifles-sione e alla preghiera, meditando sugli eventi che in quei verdi boschi hanno visto migliaia di uomini perdere la vita. Opere d’arte contemporanea di forte impatto, realizzate in marmo, bronzo, legno, pietra, accia-io, fatte per durare nel tempo e che invitano alla pace nel ricordo di una popolazione che non in-tende dimenticare eventi pur lontani nel tempo. Il progetto è nato proprio per questo: per valoriz-zare un’area di straordinario interesse storico ed ambientale, che si mostra in tutta la sua bellezza, con estesi boschi di conifere, pascoli solcati da sentieri e radure ove sono presenti massi di pie-

tra calcarea biancastra, levigata e modellata dall’acqua e dal vento. Il Sentiero si inserisce in punta di piedi in un am-biente montano di particolare bellezza. Un per-corso già esistente intorno a Campomuletto costituisce la traccia lungo la quale sono state posizionate dieci opere d’arte contemporanea, collocate rispettando la morfologia del luogo e gli elementi emergenti che in esso si trovano, ric-chi di messaggi.Ogni installazione è accompagnata da uno scritto o una poesia. L’intervento è stato il meno invasivo possibile, pertanto, sono stati ridotti al minimo i movimenti di terra distruttivi del cotico erboso: non sono stati tagliati alberi e lo sposta-mento dei sassi presenti è stato limitato allo stret-to necessario.Le installazioni presentano ed esprimono dieci diversi temi che si possono riassumere con i titoli dati: la pace ritrovata, la pietà, la speranza, lette-re di testimoni, eserciti, fiore vivo, labirinto nero, gli immortali, frutti gloriosi. La pace e la tranquillità del luogo non lasciano in alcun modo trasparire la tragedia della Gran-de Guerra, che novant’anni fa seminò morte e distruzione in tutto l’Altopiano. Tuttavia, l’occhio attento del visitatore può scorgere tra gli abeti e nelle piccole valli i segni della Guerra: postazioni, caverne, ricoveri, trincee, ex cimiteri. “Il sentiero del Silenzio - Porta della Memoria” trae le sue ori-gini dalla forza che il luogo emana •

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a Gallio un sentiero marcato dalla presenzadi dieci installazioni d’arte contemporanea •progettato dall’architetto Diego Morlin di Bassano •per una passeggiata nell’arte, con la nostra storia

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Vergilius presenta Anthalia • il nuovo centro specializzato nel dimagrimento a due passi da Vicenza

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Vergilius è una struttura polifunzionale situata ai piedi dei colli di Creazzo, di fianco al Golf Club Vicenza. Cinque minuti per raggiungere la strut-tura dal centro di Vicenza o dall’uscita dell’au-tostrada Vicenza Ovest; parcheggio comodo e sempre disponibile, verde all’orizzonte e il silenzio di un luogo dove si pratica il golf.Appena si entra si viene rapiti dal design e dalla pulizia delle linee e degli spazi, dai giochi di luce e dal senso di quiete che regala l’organizzazione delle varie aree, dove gli ospiti possono aggirar-si indisturbati. Costruito secondo i principi della “bioarchitettura”, Vergilius si caratterizza per l’architettura a metà tra il contemporaneo oc-cidentale e lo zen. Luci soffuse e profumi speziati, materiali caldi e naturali e musiche soft accom-pagnano l’ospite nel suo viaggio verso il relax.

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Lo Sparty è un party in Spa, uno fra i nostri servizi più richiesti. È possibile affittare il Thermarium per festeggiare: compleanni, addio al nubilato o al celibato e altre ricorrenze, o solo per stare assie-me in compagnia. Durante il giorno, o ancor meglio la sera, l’area Spa-Relax è tutta a disposizione del gruppo di persone: musica, cibo e drink light, trattamenti personalizzati. È un modo diverso e molto piace-vole e rilassante di passare una serata.Quali novità proponete quest’anno?La grande novità del 2011 è l’apertura del centro di Dimagrimento Anthalia.Specializzato nel dimagrimento e modellamento del corpo dove potrai trovare professionisti del settore, medici e operatori qualificati.

Cosa si può fare al centro benessere?L’ingresso al Thermarium comprende l’uso della sauna, tepidarium e calidarium, cascata d’ac-qua fredda, grande vasca idromassaggio con cromoterapia, seduta kneipp, area relax con co-modi lettini, tisaneria e frutta fresca. Kit-Spa con accappatoio, spugna, ciabattine e costume monouso. D’estate è inclusa anche la piscina esterna. il centro è aperto tutti i giorni: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 21, il sabato la domenica dalle 9.30 alle 20. Il Thermarium apre lunedì e gio-vedì alle13, gli altri giorni dalle 9/9.30.Si può accedere anche se non si pernotta in hotel?Tutti possono usufruire dei trattamenti del centro benessere, telefonando e prenotando l’ingresso

o il servizio desiderato.Cosa proponete nel vostro centro?Vari servizi come Thermarium, rituali hammam, piscina, trattamenti estetici viso e corpo manuali e con macchinari all’avanguardia, massaggi e solarium. Abbiamo anche due sale fitness. Il tutto tramite abbonamenti, pacchetti e card perso-nalizzate.Si può affittare la Piscina per feste private?La nostra struttura permette di poter accogliere svariate tipologie di richieste: è possibile affitta-re la piscina per feste, matrimoni, compleanni. Si può affittare tutta oppure riservare anche solo una parte, di giorno e di sera, con musica, servizio bar e ristorazione.A proposito di feste, cos’è lo Sparty?

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Boulevard San German, 22_ Paris.

Certe domeniche a Parigi ci si sveglia pigri, come il cielo delle giornate di febbraio... fermo, grigio. A svegliarmi sono la luce che filtra attraverso le pesanti tende della stanza e il rumore della città.

Mi alzo e mi avvicino alla finestra, sposto le tende, osservo la città. È nuvoloso, ma non piove. Accendo la musica e mi preparo un té. Prendo una rivista a caso, lancio un altro sguardo fuori e torno a letto. Ho deciso di dedicare tutta la domenica al relax, sola con la musica e le mie riviste.

Di tanto in tanto mi alzo, mangio un po’ di frutta, un altro té e poi torno a sfogliare i miei magazines de mode. La moda francese è diversa da quella italiana. È molto più femminile, sofisticata, ricca di dettagli originali, con tessuti eleganti. Probabilmente la media delle ragazze parigine non si cura nel vestire come le italiane, ma quando lo fanno sanno esprimere una raffinatezza ed un’eleganza unica.

Nel pomeriggio mi viene voglia di fare un giro in uno di quegli stupendi atelier di Saint-Germain-des-Prés... o forse è meglio una passeggiata nei più eleganti Champs-Élysées...A fine serata torno stanca in camera, accendo la musica.

Una doccia calda, mi metto comoda...…bonne nuit.

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Tuta in seta_ Pollini

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Maglia in seta:: Jean Paul GaultierCappellino di lana:: H&MCalze:: CalzedoniaFoulard di seta:: Stefanel

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Abito di raso:: YokkoCollana di Perle:: Nimei

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Baby Doll: Victoria’s Secret

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LOST IN FASHION | A CURA DI GELINDO PRETTO

diario di viaggio

“La mia casa continuerà a viaggiaresu due gambe e i miei sogni

non avranno frontiere”- Ernesto Che Guevara -

Mancano poche ore alla partenza, finalmente il mio sogno si realizza. Ho sempre desiderato par-tire, senza una meta ben precisa, con un’idea in testa…vivere l’avventura. Preparo con cura il mio sacco. Poche cose indispensabili. I miei “chinos”: due camicie, due magliette, gilet, field jacket, foulard e macchina fotografica. Ho sem-pre riconosciuto e amato l’inconfondibile gusto dello stile kaki che ritrovo ogni qual volta rivedo alcuni dei miei film preferiti: I diari della moto-cicletta, La mia africa, Il paziente inglese, sono solo alcuni titoli ma fanno crescere dentro di me l’adrenalina, per quel senso di libertà, di avven-tura. Posseggo ancora una vecchia sahariana, in gabardine tre fili contro le punture di zanza-

ra, della Willy’s & Geiger americana, ditta spe-cializzata nell’abbigliamento tecnico da safari. Ha creato i modelli per Clark Gable e il mitico generale Mc Cartur. È una giacca sportiva, in cotone color kaki, lunga, con spalline e tasche a soffietto applicate, cintura in vita. Questa for-tunata giacca-camicia prende il nome dal de-serto africano del Sahara, ma le sue origini non sono chiarissime. C’è chi sostiene fosse la giacca utilizzata per la caccia grossa in savana, sport molto in voga nei primi del ‘900. Altri affermano che faceva parte della divisa degli ufficiali in-glesi di guarnigione nelle colonie. Sembra che la sua popolarità si debba ad un certo Ray Brown, aviatore canadese, passato alla storia per aver

abbattuto l’eroe dell’aviazione tedesca, il baro-ne Rosso. Ma il suo testimonial più prestigioso è di certo Ernest Hemingway, che si faceva con-fezionare da Abercrombie & Fitch un modello di sahariana con una tasca in più per riporre gli in-separabili occhiali, era il modello 476. Da sempre giornalisti, foto reporter, ricercatori e viaggiatori hanno utilizzato e fatto diventare una vera divisa il “kaki style”. Termine derivato dalla lingua Urdu che significa polveroso, color polvere. I materiali usati sono il gabardine e il popeline di cotone che si caratterizzano per la particolare resisten-za. Ispirato alla tradizione militare americana degli anni ‘40 ‘50 ’60, lo stile kaki è caratterizzato da capi come sahariane, field jackets, pantalo-

ni cargo e “chinos” diventati leggenda perché avevano come straordinari testimonial gli artisti e gli intellettuali come Cary Grant, che non partiva mai per un viaggio senza averne infilato un paio nella sua valigia di cuoio invecchiato. Lo stesso John Kennedy che li portava immancabilmen-te con camicia botton down perché li trovava ancora più eleganti. Uno stile, un modo di essere, una interpretazione adatta all’uomo e alla don-na di oggi pratico e funzionale, elegante e al tempo stesso informale, adatto sia in città che nei viaggi. Vorrei stare ancora qui a raccontarvi qualcosa ma il mio viaggio mi attende e …come dice Steinbeck: “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone” •

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LOST IN FASHION | A CURA DI GELINDO PRETTO

Chinos

Hamilton khakiÈ tempo di fare!Sono passati 15 anni da quando incuriosito da un orologio esposto su una vetrina di uno store americano sono entrato ed ho acquistato un Hamilton khaki in dotazione alle forze armate U.S.A durante la guerra del Vietnam. Cassa in titanio e carica manuale con il classico cinturi-no di pelle e canvas. Un piccolo gioiello ancora oggi sul mio polso. La Hamilton Watch Company è stata fondata a Lancaster, in Pennsylvania nel 1892. L’ineguagliabile precisione ed affidabilità degli orologi ferroviari Hamilton ha segnato l’ini-zio di un lungo viaggio verso il successo nella mi-surazione dei tempi. Fornitrice ufficiale dell’eser-cito americano negli anni ‘30 l’Hamilton watch diventa l’orologio ufficiale delle compagnie aeree statunitensi. Durante la seconda guerra mondiale il cronografo marino è il primo orologio ad essere prodotto con metodi di produzione moderna . Negli anni ‘50 nasce il Ventura, il primo

orologio elettrico azionato da batterie. Siamo nel 1970 e nasce il primo orologio digitale by Ha-milton. Negli anni ‘80 e ‘90 ritornano i classici Ha-milton, gli orologi che hanno fatto la storia. Oggi troviamo due collezioni, la linea “city” e la linea “khaki” che comprende gli orologi militari Ha-milton dalla lunga e forte tradizione. Hamilton ha creato assieme all’attore Harrison Ford ,che fa parte da 18 anni della Conservation Internatio-nal, associazione no profit, una collezione di oro-logi: la Hamilton Khaki Conservation Collection. Grazie ai fondi raccolti contribuisce e sostiene la Team Eart che si propone di proteggere il nostro pianeta e si concentra su 5 obiettivi centrali: cli-ma, rifiuti, acqua, cibo e salute •

Il “chinos” si propone oggi più che mai come icona della moda maschile e femminile. Il “chi-no’s” è un pantalone unico nato dall’esigenza militare di avere un capo funzionale resistente e confortevole diventato negli anni un must del-la moda informale di gran classe. La storia del “chinos” inizia a Cuba durante la guerra ispa-no-americana del 1898 dove per adattarsi alle condizioni climatiche tropicali viene introdotto un tessuto di cotone particolare di color kaki. Il nome “chinos” deriva dal termine anglosassone “chino”e riporta proprio alla Cina a cui l’esercito americano ricorreva per l’approvigionamento dei pantaloni color kaki destinati alle truppe di stanza nel Pacifico. È stato il marchio Avirex, for-nitore ufficiale dell’American Tactical Air Com-mand e consulente dell’Air Force per lo studio e lo sviluppo dei capi militari, a far conoscere i chinos in Europa.Viene realizzato in diversi mate-riali , ma il più famoso è il gabardine di cotone che lo rende praticamente indistruttibile. Il chinos ha mantenuto le stesse caratteristiche nel cor-so degli anni, come i fianchi regolari, la gamba dritta, le tasche tagliate in diagonale e il famoso taschino porta monete. Negli USA Ralph Lau-

ren, Banana Republic, Dockers, ne hanno fatto un classico che presentano in ogni collezione. I “chinos” in Italia tornano protagonisti nelle col-lezioni prim-estate 2011. L’azienda torinese PT01 in occasione del 150 dell’Unità d’Italia presenta un’edizione speciale di questo pantalone. “Capital chino” trae ispirazione dai pantalo-ni del passato, viene realizzato in Batavia tinto filo doppio ritorto tessuta su antichi telai che le conferisce un alspetto old style, interni in cotone grezzo color granata e bottoni in corno incisi e in-vecchiati artigianalmente. Dettagli per un capo unico a tiratura limitata. Tommy Hilfinger con il progetto “color my chino” propone il suo pant in 21 varianti. Il brand di ab-bigliamento Met, famoso per i capi in denim, ha lanciato l’inedita linea “chino & friends”. Vengo-no create nuove contaminazioni fra i colori tra-dizionali dei chino, il verde, il kaki, il marrone e la tela jeans. Pulizia dei lavaggi, look vintage e par-ticolari tecniche di tintura e finissaggi innovativi per dare nuova immagine ad un pantalone che ha fatto la storia •

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cosa succede in città risvegli?

Giorgia Ricondaredattricea Venezia

Vaporetto mattutino. C’è chi fa jogging ai Giar-dini nella speranza di recuperare la forma perdu-ta, c’è chi ripone nella borsa guanti e cappello, c’è chi cerca di catturare i primi raggi di sole passeggiando lungo le Zattere e chi fa colazione stando all’aperto: è primavera e anche Venezia sembra risvegliarsi.Anche gli itinerari dei turisti subiscono le loro va-riazioni. Meglio un’escursione in barca a vela o un museo? Le possibilità si moltiplicano. Certa-mente si può godere del verde della città. Oltre

Martina UderzoGraphic Designer vicentinaa Berlino

ai giardini pubblici si devono aggiungere i nu-merosi giardini privati che impreziosiscono case e ville della laguna. E questo non solo nel centro storico. Vale anche la pena recarsi nelle spiagge del territorio, al Lido di Venezia o a Cavallino-Tre-porti, per passeggiare lungo la banchina e am-mirare gli splendidi tramonti sul mare. Ma non è finita. Si può visitare Venezia sulla sella di una bicicletta. E questo è solo uno dei tanti modi di ammirare i luoghi nascosti della Laguna o vedere in una nuova prospettiva i più celebri •

È bella Berlino in primavera, tempo di risvegli, dei locali all’aperto, dei grill nei parchi e delle dome-niche di sole nei mercatini. Ma che la primavera stia per arrivare quest´anno lo dice solo il calendario: indosso ancora due strati di lana come a dicembre e il termome-tro sul davanzale della finestra segna sempre “meno dieci”. Ci sono comunque alcuni segnali che dovreb-

bero suggerire la bella stagione: le giornate si al-lungano, i primi germogli spuntano verdi sui rami, il sole splende almeno una volta alla settimana e i tedeschi escono a fare jogging per strada, i più temerari si vedono addirittura passeggiare con il cono gelato in mano! Segno che, nonostante meteorologicamente la primavera stenti ad ar-rivare, quanto meno le abitudini quotidiane ad essa legata sono pronte per ricominciare •

CORRISPONdENTI dAL MONdO I A CURA DI SIMONE PAVAN

Marzo è il mese della primavera ma nel 2011 sono tanti gli appuntamenti che si susseguono nel corso del mese. I primi giorni è ancora Car-nevale, l’ 8 è la festa della Donna e il 17 festeg-giamo il 150 anni dell’Unità d’Italia. Un modo per avere un assaggio dei festeggiamenti è essere presenti all’ inagurazione, durante il periodo di carnevale (a Palazzo Loredan a partire da Gio-vedì 3 marzo), della Mostra fotografica “L’acqua e la luce” dedicata all’Unità d’Italia •

l’acqua e la luce

Un tempo dimora estiva delle più facoltose fa-miglie veneziane, le Ville Venete si susseguono lungo il Naviglio del Brenta immerse nel verde. Le più importanti sono: Villa Pisani, Barchessa Val-marana e Villa Foscari conosciuta come la “Mal-contenta”; è possibile ammirarle, a partire da Marzo e con partenza da Padova o da Venezia a giorni alterni, in una mini crociera giornaliera a bordo de “Il Burchiello” •

Un tempo Venezia era circondata dal verde, le <<piazze>> della città erano destinate alla col-tivazione o al pascolo degli animali; ed è per questo che ancora oggi le chiamiamo campi. Rimangono tuttavia alcune zone verdi che per-mettono di godere al massimo dell’ arrivo della primavera. Fra i tanti giardini, alcuni pubblici e al-cuni privati, alcuni nascosti e alcuni segreti, vi è la panoramica e accessibile Pineta di Sant’ Elena sul prolungamento ad est della città •

il Burchiello

giardini

tempo di Primavera

da Venezia82 km a est di Kyoss

da Berlino1075 km a nord-est di Kyoss

Frühling

I parchi sono una delle cose più belle di Berlino: tanti e ben curati, rinfrescati dalle fontane e ac-cessoriati di campi da badminton, tennis e tavoli da ping pong. Oasi di pace dove trascorrere interi pomeriggi in compagnia della famiglia o dove darsi appun-tamento con gli amici.Anche se in questo periodo recarsi al parco può essere un azzardo, nei giorni di bel tempo Friedri-chshain è una delle mete preferite dai berlinesi: pieno fino all’inverosimile di bambini, di vecchiet-ti non ce n’è nemmeno per sbaglio! •

Volkspark Friedrichshain, Prenzlauer Berg

La Spargelzeit è la “stagione dell’asparago”, pe-riodo dell’anno che dura fino a giugno e in cui nella dieta tedesca si accantonano gli insaccati, i sottaceti e le patate dal pasto di ogni giorno per variare finalmente con una verdura di sta-gione autoctona ricca di vitamine e sali minerali. Non appena dalla terra cominciano a fare ca-polino le testoline pallide pallide degli asparagi, la città intera urla di gioia la notizia: nei merca-ti si fanno strada i banchetti dei contadini delle campagne limitrofe, nei supermercati esplode la moda del bene amato mazzetto e i menù di tut-ti i ristoranti riportano a gran voce zuppe, primi, secondi piatti e contorni a base esclusivamente di questa primizia in tutte le variazioni possibili: bianchi e grossi, violacei e belli oppure verdi e sottili, meglio ancora se ancompagnata da ul-tra-saporite maionesi o creme di yogurt •

Spargelzeit

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KYOSS | MARZO 2011 | 5150 | KYOSS | MARZO 2011

Leonardo PavanCapo CommissarioM/N Diamond Princess

La leggenda vuole che il principe malay Sang Nila Utama scoprì le spiagge di Singapore dopo diverse peripezie per mare e che venne salvato dal Merlion (pron. “merlàion”), un animale mito-logico con corpo di pesce e testa di leone. Origi-nalmente sita alla foce del fiume Singapore, do-vette essere spostata di 120 metri nel 2002, con l’uso di gru e di una chiatta, perchè la topografia di Singapore era nel frattempo cambiata. Infatti la città si è espansa e si sta tuttora espandendo, rubando terra al mare, con un progetto di ‘re-claimed land’ che le ha fatto guadagnare 120 chilometri quadrati in 40 anni. Singapore è una capitale finanziaria a livello

mondiale e uno dei cinque porti più importanti al mondo per traffico cargo, in costante rivali-tà con Hong Kong. I suoi abitanti sono sempre impegnati e indaffarati, tant’è che la leggenda urbana vuole che a Singapore nessuno goda di vacanze, se non per qualche giorno all’anno. Tre sono i grattacieli più alti di Singapore e uno dei tre, lo United Overseas Bank Plaza One, an-novera una terrazza panoramica aperta anche di sera con una lounge simpatica e non troppo affollata. L’ingresso è gratuito e non c’è bisogno di consumare. E se proprio non avete problemi di vertigini, potrete anche stare in piedi su una grata sospesa a 280 metri •

da Singaporedall’altra parte del mondo...

Spring Time

Marina Bay è un avveniristico complesso aperto sin dallo scorso aprile, ma inaugurato solo il mese scorso: comprende un casinò su 4 piani che si collega all’hotel attraverso un centro commer-ciale. Il Marina Bay Sands Hotel and Resort, ca-ratterizzato dalle sue 3 torri, è diventato famoso per la sua piscina sospesa che si getta dal 57° piano. Di fronte alle tre torri, si apre il fior di loto dell’ArtScience Museum: i dieci petali del fior di loto ospitano una galleria ciascuno ed ogni estremità è finestrata per lasciar filtrare la luce naturale. L’acqua piovana viene raccolta e utiliz-zata per il gioco d’acqua alto 35 metri nel cuore della struttura •

Marina Bay Sands www.rugbyworldcup.com

Per chi è interessato alle viste mozzafiato e senza ostacoli, uno tra i tre grattacieli più alti di Singa-pore, il One Raffles Place, annovera una terraz-za panoramica aperta anche di sera con una lounge simpatica e non troppo affollata. L’ingres-so è gratuito e non c’è bisogno di consumare. E se proprio non avete problemi di vertigini, potre-te anche stare in piedi su di una grata sospesa a 282 metri. Al 62° piano, c’è il ristorante Stellar at 1-Altitude, atmosfera chic senza essere pre-tenzioso, con la cucina completamente a vista e con un menu molto internazionale e di qualità; non c’è bisogno di dire che dal proprio tavolo si può godere una vista spettacolare •

vertiginiwww.oue.com.sg/one-raffles-place

Cucina Malay, Indiana e Cinese convivono nelle diverse parti della città, e i loro sapori si combi-nano nella singolare cucina Peranakan. Tutte le specialità di queste cucine si possono assaggiare nei food centers, che sono dei ristoranti all’aper-to molto spartani, ma che devono rispettare i ri-gidi canoni igienici singaporesi. Nei ristoranti più alla moda, invece, gli stessi piatti vengono rivisi-tati da famosi chef e fusi con piatti delle cucine occidentali. Di ristoranti ce ne sono una miriade - alcune guide ne hanno contati oltre 5000 - e decisamente per tutte le tasche, ambientati in case rimaste ancora intatte dal periodo colonia-le o in cima ai grattacieli della Downtown Core •

i Food Centerswww.foodshow.co.nz

CORRISPONdENTI dAL MONdO I A CURA DI SIMONE PAVAN

cosa succede in città risvegli?

Anna Chiara Brighentiarchitettoa Cortina

Amo l’arte in tutte le sue espressioni e non posso non pensare che “la Primavera” è il tema di mol-te composizioni di diverse discipline artistiche: nella scultura la Primavera è una statua allego-rica di Benedetto Antelami, nella pittura è un fa-mosissimo quadro di Sandro Botticelli, nella musi-ca è uno dei movimenti delle Quattro stagioni di

Antonio Vivaldi e nella poesia vi vorrei ricordare “Primavera brilla nell’aria” di Giacomo Leopar-di: “Primavera d’intorno/Brilla nell’aria, e per li campi esulta/sì che a mirarla intenerisce il core/Odi greggi belar, muggire armenti/gli altri augelli, contenti, a gara insieme/per lo libero ciel fan mil-le giri/pur festeggiando il loro tempo migliore” •

da Cortina118 km a sud-ovest di Kyoss

Primavera tempo di risvegli

Cinema e commedia saranno protagonisti, dal 23 al 26 marzo a Cortina d’Ampezzo, con il me-glio del cortometraggio e, per la prima volta, i Nastri d’Argento dedicati agli autori, ai prota-gonisti, ai produttori più giovani. Quattro giorni di proiezioni, incontri, dibattiti, workshop e un pizzi-co di glamour. Nato alla fine degli anni Novanta da un’idea di Maddalena Mayneri, Cortiname-traggio ha portato per la prima volta a Cortina d’Ampezzo il vento del cinema in corto, quel cinema più attento al linguaggio dei giovani filmmaker e dei protagonisti della nuova gene-razione, al quale sono aperti ormai sempre di più anche i grandi festival di tutto il mondo •

Cortinametraggiowww.cortinametraggio.it

La mostra, che ha inaugurato la stagione inver-nale ampezzana, resterà aperta sino al 25 aprile negli spazi museali al piano terra e al piano pri-mo della Ciasa de ra Regoles in Corso Italia.Racconta la nascita e l’evoluzione dello sci mo-derno in Ampezzo e sulle Alpi. Il nucleo principale della mostra è costituito da una collezione pri-vata unica nel suo genere: oltre 500 pezzi storici tra sci in legno e non, attacchi e accessori. Sono esposti, inoltre, cimeli, medaglie, libri, tessere degli impianti, sci, scarponi, fotografie e filmati d’epo-ca provenienti da altre collezioni. Il tutto, per rac-contare un fremito, quello dello sci che, pur cam-biando le tecnologie, non conosce tempo •

La grande discesa www.musei.regole.it

Ha aperto i battenti sabato 5 febbraio la pista nera più verticale del Dolomiti Superski: “Vertical Staunies” sul Monte Cristallo a Cortina d’Ampez-zo. La Forcella Staunies è raggiungibile da Rio Gere a 6 km dal centro di Cortina. Dapprima si sale con la seggiovia Rio Gere-Staunies fino a quota 3.000 metri da dove parte questa discesa, il cui tracciato scende lungo una stretta gola tra paesaggi mozzafiato. La pendenza massima è nel primo tratto di discesa che precipita per 900 metri di dislivello con una punta del 64%, ed è il tratto più pendente di tutto il Dolomiti Superski! La pista Staunies e relativo impianto erano stati realizzati in occasione delle Olimpiadi del 1956 •

Vertical Staunieswww.cortinacube.it

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tecnologia si incontrano in un perfetto equilibrio.

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hanno scelto per la loro cucina la collezione Vega

di Arthesi. “I toni caldi del pavimento in legno e

del soffitto con travi a vista hanno fatto propendere

per una soluzione essenziale e leggera” afferma la

padrona di casa.

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è la primavera!

“Io non voglio che mi ricordiate/ Nel trionfo,ma

nella mia sera/ Nelle cose che dissi tremando/ In ciò

che suonai con paura”

La figura di Kiyoaki, personaggio ultrasensibile a causa di una raffinata quanto ingannevole edu-cazione, si staglia in primo piano; Honda, l’ami-co, è invece sordo al richiamo dei sentimenti e proteso esclusivamente verso la vita attiva. Della nevrotica incertezza di Kiyoaki è vittima l’enig-matica e splendida Satoko, che spegnerà il suo amore disperato chiudendosi in clausura. Altri personaggi complementari sono indispensabili per comprendere un Giappone dove retaggio storico, valore morale della tradizione, riti seco-lari, primato religioso svolgono una funzione de-terminante sulla sorte esistenziale del singolo non meno che della comunità •

Yukio MishimaEditore Bompiani

Prezzo 12 euro

neve di primavera

pre ogni equilibrio e lascerà un segno indelebile nella vita di tutti. In questo romanzo Lina Mona-co racconta una storia struggente che affronta temi universali: l’amore, la maternità, la malattia, la morte. Sullo sfondo, l’avvicendarsi delle sta-gioni e il risveglio della natura accompagnano e sostengono il travaglio e la rinascita interiore dei protagonisti. Anche attraverso un sacrificio la primavera porta rigenerazione e nuova vita •

Sara ama il mare, la primavera, la vita. Il suo cuore palpita al ritmo impetuoso delle onde che si rin-corrono e si abbracciano all’infinito. Dall’incon-tro con Luca, un giovane che abbandona una vita sregolata per stare insieme a lei, nasce un amore profondo e da questo amore una nuova vita: Sara aspetta un figlio. Una gioia infinita av-volge l’esistenza dei due giovani ma una notizia sconvolgente turba la quiete famigliare, costrin-gendo Sara a una scelta che spezzerà per sem-

Lina MonacoEditore Galaad Edizioni

Prezzo 10 euro

primavera

Peter e Phil sono giovani artisti, condividono un’infanzia ebraica nei quartieri del Bronx, la passione per la musica, Tolkien, le canzoni di Bras-sens e gli scooter. Partono così per un viaggio in scooter da New York alla California che li vede osservatori stupiti e ironici di un paesaggio che appartiene ormai al mito. In uno dei suoi pochi testi autobiografici, Peter Beagle, allievo di Wal-lace Stegner e compagno di strada di autori come Larry McMurtry e Ken Kesey, svela tutto il suo umorismo jewish, la sua capacità affabulato-ria e la passione per la musica, da sempre la sua seconda attività. Un mix esplosivo e caustico di avventure e gag •

Peter S. Beagle Editore Mattioli Prezzo 18 euro

una lunga strada da fare • New York/San Francisco •

Primavera 1963le BeatriciUna dantesca Beatrice dei nostri tempi, un’ado-lescente crudele, una presidentessa che si nutre dei propri operai in esubero, una suora ironica-mente ninfomane, una donna che vive d’atte-sa, un’anziana signora incattivita dall’età, una vecchietta sognatrice e una licantropa: sono queste le otto protagoniste della raccolta di mo-nologhi. Otto donne, otto metafore perfette dei giorni che viviamo, di questi tempi crudeli, pre-gni di solitudine, carnivori. Benni ritrae con la sua penna queste otto figure con un’ironia amara, spiazzante aggiungendo, tra un capitolo e l’altro ballate che l’autore ha raccolto e scritto nell’ar-co degli ultimi 10 anni e che sono perfettamente in linea con questa raccolta che non fa sconti a ciò che siamo. Un continuum di irose contu-melie, invettive, spasmi amorosi, bamboleggia-menti, sproloqui, pomposo sentenziare, ammic-canti confidenze, vaneggiamenti sessuali, sussurri sognanti, impettite deliberazioni. Uno “spartito” di voci, un’opera unica, fra teatro e racconto. Prima di essere un libro, “Le Beatrici” è stato uno spettacolo teatrale portato al Teatro dell’Ar-chivolto di Genova e la capacità descrittiva dell’autore, riga dopo riga, è in grado di farcelo rigustare. La raccolta si chiude con una canzo-ne che Benni scrisse per De Andrè prima, come afferma lo stesso scrittore, che lui “decidesse di suonare altrove” •

Stefano BenniEditore Feltrinelli

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LEGGENdO SU... RISVEGLI | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS

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l’eleganza dell’accoglienza

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La casa è stata pensata per le esigenze di una coppia che passa molte ore della giornata fuori casa e che ama, una volta fatto ritorno, trovare un ambiente accogliente e riposante. Una casa capace di essere un elegante “contenitore” da poter vivere con gli amici: ecco quindi il motivo della zona giorno aperta con vista sulla cucina. Una casa dove vivono sensazioni preziose. Una sinfonia di forme eleganti e ricercate che rac-chiudono un raffinato equilibrio tra modernità e design. Linee decise negli elementi: una forte e originale personalità nata dall’incontro tra l’ac-curato design e la cura del particolare.

L’area pranzo ed il soggiorno sono fusi in un uni-co ambiente attrezzato con una cantina a vista, un impianto di diffusione sonora che copre tutta la zona giorno.La luce è garantita da delle luci modulabili che creano e mettono a disposizione dei proprietari diversi “scenari”. Fanno la sua comparsa, in maniera non invasiva ma ben inseriti nell’ambiente così chiaro e bian-co, anche un grande televisore e due proietto-ri. Questi ultimi sono posizionati uno nell’area tv, adibito ad home-teatre, mentre l’altro è collega-to al computer, che retro-proietta immagini, foto,

video, dvd sulla parete in cristallo che divide la zona cottura dallo studio. Una casa simbolo di convivialità che ha però al suo interno anche luoghi più raccolti, intimi e riservati. È questo il caso dello studio, che si trova alle spalle della cucina, o dei due bagni, attrezzati entrambi con apparecchi per cromoterapia.Il bagno più grande, collegato direttamente alla camera padronale per costituire un nucleo indi-pendente all’interno dell’appartamento, è at-trezzato con sauna e vasca idromassaggio. Coerente con questo spirito la scelta di realiz-zare tutti i mobili, gli armadi e le porte secondo

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un disegno unitario, che renda “difficile” a chi non frequenta la casa con consuetudine, capi-re cosa possa celarsi al di là del pannello che si trova di fronte.Spazi quasi austeri, ma volutamente sobri perchè in divenire, capaci di creare atmosfere esclusive, in rilassante armonia con chi le vive. Le grandi superfici bianche delle pareti sono pronte ad accogliere le opere d’arte di cui i pa-droni di casa sono esperti e cultori, ma senza un progetto predeterminato.I muri infatti sono come un orizzonte aperto alla loro curiosità, alle nuove esperienze che il prossi-

mo viaggio, farà loro incrociare. Ed è per questo che si potrà riempire quando e come i padroni di casa vorranno, senza limiti di spazio.Una casa che nasce da un progetto che inter-preta la casa contemporanea nella sua essenza più moderna ed allo stesso tempo semplice, sen-za sovrastrutture di sorta.Un rifugio accogliente, capace di rallentare il rit-mo delle giornate frenetiche, pronto a regalarci una serata conviviale o a farci gustare in solitu-dine un brano musicale, pronto a raccogliere nel tempo lo stratificarsi delle nostre esperienze •

NEL dESIGN | RUBRICA PUBBLIREDAZIONALE A CURA DI KYOSS - IN COLLABORAZIONE CON NICOLA BUSATO ARCHITETTO

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versatilità, colori fluo, ironia • l’eccentrica creatività di un designer cosmopolita

Karim Rashid

Karim Rashid (18 settembre 1960) è un designer industriale canadese. È uno dei creatori di cultu-ra del nostro tempo per la versatilità del suo trat-to distintivo che spazia dai prodotti, alla moda, all’arredamento per arrivare all’arte e anche alla musica. Un mondo ampio che si traduce materializzando una creatività assolutamente inimitabile: ha disegnato oltre duemila pezzi tra i più disparati.

di Simone Pavan

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dESIGNER | KARIM RASHID

www.karimrashid.com

Dagli occhiali da vista ai televisori, si è occupato di moda, illuminazione, interior design, arte: tutto segnato dal suo stile inconfondibile, colorato e divertenteNato al Cairo da padre egiziano e madre ingle-se, cresciuto in Canada, ha ricevuto una laurea in Design Industriale presso la Carleton University di Ottawa (Canada) nel 1982 e terminato i suoi studi post-universitari in Italia. Karim ora risiede a New York dove gestisce uno studio privato di design. Il suo lavoro è nelle col-lezioni permanenti in quattordici musei in tutto il mondo, tra cui il Museum of Modern Art di New

York e San Francisco. Rashid è stato professore associato di Disegno Industriale per dieci anni ed è ora partecipante attivo presso università e conferenze a livello mondiale.Un designer eccentrico e brillante, un crea-tivo globale. La sua ambizione? Cambiare il mondo. Naturalmente attraverso i suoi oggetti, disseminati in tutti i continenti. Si è conquistato una posizione da leader in molti campi: design di prodotto, interior design, moda, arredamen-to, illuminazione e arte. Impossibile citare tutte le collaborazioni e le aziende con cui lavora. Nomi stellari che vanno da Alessi, Georg Jensen,

Estée Lauder, Cappellini, Umbra, Prada, Miyake, Method, Horm, Kenzo, Magis, Giorgio Armani, Fo-scarini, Sony, Coca-Cola, Unilever. Si è occupato dell’interior design di spazi quali il ristorante Mori-moto a Philadelphia e l’hotel Semiramis ad Ate-ne, vincitore dell’European Hotel Design Award.Il suo approccio al progetto riguarda la sfera emozionale. Le sue creazioni, accessibili e de-mocratiche, devono essere in grado di offrire esperienze estetiche, poetiche, sensoriali. In una parola devono essere sensuali.Le forme morbide e i colori fluo sono la costante creativa del designer, per un risultato dal sapore

contemporaneo e leggero, divertente: “Il colore è la chiave fondamentale del mio lavoro, porta gioia e energia, è simbolo di positività. Un mondo senza colori sarebbe triste. Come se fosse senza parole, senza sapore. Io uso i colori perché dan-no un senso, e sono una forza comunicativa ed espressiva senza pari. Il rosa è il mio colore prefe-rito. Lo uso moltissimo nel mio lavoro, anche per dare un segnale a un mondo – quello di designer e architetti, ma non solo – ancora pesantemente dominato dagli uomini. Vorrei cercare di rendere i maschi più femminili, aiutarli a ritrovare la loro parte più tenera”.

Non è un pensiero frivolo, quello di Karim Rashid. Anche se raccontato con toni leggeri e affabili, la sua è una filosofia concretamente impegna-ta: “Il mio lavoro è dedicato a fare vivere meglio gli uomini, a rendere la loro esistenza più piace-vole. Voglio parlare dello spirito del mio tempo. Per questo uso il computer con lo stesso spirito con cui in passato si utilizzavano le macchine manuali. Il senso estetico di una civiltà si esprime con i mezzi che le appartengono”. “Voglio cambiare il mondo” è il titolo di un suo libro, e non si stanca di ripetere che con il suo lavoro lui vuole migliorare la vita dell’uomo •

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Una committenza dinamica e attenta alle esi-genze di mercato ha riunito un team di profes-sionisti per formare una Squadra Tecnica che ha ideato il progetto Quadria.L’immobile viene realizzato con il concetto del recupero edilizio, ovvero nell’ambito di una sem-pre maggiore sensibilità verso l’ambiente.La scelta è ricaduta sul “trasformare” e “recupe-rare” il patrimonio edilizio esistente, senza andare ad intaccare nuove aree verdi, cercando di re-alizzare un immobile con altissime qualità di effi-cienza energetica.Il luogo prescelto per tale iniziativa immobiliare si trova tra il quartiere di Santa Bertilla e le antiche mura storiche della città di Vicenza, e piu preci-samente in via Sisemol angolo via Manara.

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CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’EDIFICIOSecondo quanto previsto dalle più recenti nor-mative in merito (D.M. 14 gennaio 2008 – “Nuo-ve norme tecniche sulle costruzioni”), l’edificio è stato verificato e progettato per resistere alle azioni sismiche indicate dalla normativa per la zona di Vicenza. La struttura di elevazione verrà eseguita in pilastri ed elementi verticali portan-ti di cemento armato con tamponamento in laterizio alveolare. In base all’analisi dei carichi previsti è stata scelta una fondazione del tipo a platea in calcestruzzo dello spessore di cm. 45 opportunamente armata. Anche le murature del vano scala e dell’ascensore saranno realizzate incemento armato.

ISOLAMENTO TERMICOll tamponamento perimetrale sarà composto, da una muratura in laterizio da 30 cm di spes-sore dall’isolamento termico, oltre all’intonaco ed alla finitura esterna per uno spessore totale di circa 44 cm. L’isolamento termico delle pareti perimetrali sarà realizzato mediante l’utilizzo del sistema “a cappotto”: tale soluzione è quella che meglio si presta alla eliminazione dei pon-ti termici. Detto isolamento sarà costituito da pannelli di polistirolo stagionato densità EPS 120 kg./mq spessore cm 12 incollati alla parete con collante a base cementizia monocomponente e fissaggio meccanico dei pannelli con speciali chiodi di plastica con testa a fungo, completi di tasselli ad espansione.

ISOLAMENTO ACUSTICOLa massa delle murature esterne sarà più che sufficiente per garantire un adeguato isolamen-to acustico dai rumori esterni. Mentre per il ru-more da calpestio trasmesso dai solai, è isolata non solo la pavimentazione, ma anche il rac-cordo tra solaio e tramezzi interni. Quest’ultimo sarà realizzato con SUBMASTER sp. 6 mm (gom-ma stirolica scanalata) particolarmente adatta allo scopo. L’isolamento acustico dei solai sarà realizzato come segue: stesura di cemento cel-lulare di spessore sufficiente al livellamento delle tubazioni; posa di un materassino anticalpestio idoneo a soddisfare i requisiti di isolamento acu-stico previsti dalla legge. Le tubazioni di scarico comprese nell’edificio saranno rivestite da ma-teriale fonoassorbente tipo Polyflex “NORUMOR” .

IMPIANTO DI RISCALDAMENTOL’impianto di produzione del calore sarà del tipocentralizzato con caldaia a condensazione ad altissimo rendimento della ditta Viessmann. Il mi-croclima interno sarà controllato da 2 tipologie di impianti:• impianto di riscaldamento costituito da pan-nelli radianti a pavimento comprensivo di siste-ma di bilanciamento zone con flussostati di rego-lazione e regolazione automatica su due zone; i pannelli saranno di tipo piano spessore 3 cm;• impianto di raffrescamento del tipo a split (solapredisposizione). L’indipendenza di funziona-mento di ogni appartamento sarà garantita da un sofisticato sistema di contabilizzazione dei consumi di calore e di acqua calda con elet-trovalvole di intercettazione. L’impianto è com-pletato da scaldasalviette in ogni bagno, con serpentina elettrica supplementare e regolabile con valvola termostatica.

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EFFICIENZA E QUALITÀL’efficienza si può sintetizzare in aspetti importan-ti quali: termica – acustica – tecnologica.L’edificio è stato progettato seguendo il pro-tocollo di Casaclima, l’ente certificatore della Provincia di Bolzano per il contenimento dei consumi energetici dell’involucro edilizio. Obiet-tivo ottenuto è la certificazione in Classe A. Ciò significa che l’edificio consumerà 30 KWh/mq per anno di superficie riscaldata (contro i 110-120 KWh/mq/anno tradizionali). La performance è altrettanto importante durante il periodo esti-vo, in quanto l’isolamento dell’edificio è altret-tanto efficiente per la protezione contro il caldo. In questo caso, oltre all’isolante diventa impor-tante la massa dell’edificio costituita dalla strut-tura in c.a., dal tamponamento in laterizio alve-olare e dalla rifodera interna, elementi costitutivi dell’edificio tali da garantire lo sfasamento termi-co ideale. A fine lavori l’intero processo di costru-zione sarà sottoposto al controllo dell’Agenzia CasaClima di Bolzano la quale, dopo i necessari accertamenti, provvederà ad emettere il Certifi-cato Energetico di competenza.

IMPIANTO ELETTRICOLe unità abitative saranno dotate di impianto domotico base della ditta Vimar modello By Me, comprendente chiusura automatica motoriz-zata a comando singolo e centralizzato delle tapparelle, impianto Tv satellitare, videocitofono con monitor a colori da incasso. Frutti e Placche della ditta Vimar serie “Plana”.

CORPI ILLUMINANTI ESTERNIL’ingresso e l’area antistante sarà illuminata con luci Led ad incasso a pavimento con funzione crepuscolare, il vano scale prevede corpi illumi-nanti a led con temporizzatore e led marcapia-no posti nei pianerottoli. L’illuminazione esterna verrà realizzata con due circuiti. Il primo con lam-pade led a muro segnapasso con funzione cre-puscolare, la secondo con lampioncini perime-trali a led attivabili con interruttore o rilevatore dipresenza temporizzato.

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INTERIOR | RUBRICA PUBBLIREDAZIONALE A CURA DI ANDREA E STEFANO DANZO

Non solo dal punto di vista gastronomico, la cuci-na è il luogo dove il gusto personale può essere celebrato, a seconda dell’umore del momen-to. La creatività ricopre un ruolo fondamentale, anche nella progettazione e nella disposizione dell’arredo - indipendentemente dallo spazio disponibile. Chi considera la cucina come il ful-cro della casa, ricerca ispirazione e idee tra gli aspetti di funzionalità ed estetica. La cucina è uno spazio da vivere a 360 gradi: dove non solo si cucina ma anche si pranza, si sta con la famiglia, si ricevono gli amici. Tanto che sempre più spesso la cucina è parte integrante del soggiorno, su cui si affaccia o addirittura con cui si fonde. Va quindi arredata in modo sapien-te e senza risparmiare troppo. Infatti la cucina è prima di tutto un ambiente tecnico e sottoposto a forti sollecitazioni. Ognuno di noi ha in mente il

proprio ideale di cucina, per gusto estetico, per funzionalità e per esigenze. Single e giovani cop-pie prediligeranno soluzioni con un piano cottu-ra, cassetti multi-funzione, cantina per vini sotto al frigorifero.La numerosa famiglia che abita una casa in campagna non potrà rinunciare ad un ampio congelatore, vasca doppia nel lavello e una cucina che permetta agevolmente le cotture di più pietanze contemporaneamente. Rispetto al passato, tuttavia, in cucina di fa molto più che cucinare: si guarda la televisione, leggiamo, con-sultiamo internet attraverso il computer, conver-siamo con amici e familiari. Le cucine di oggi devono essere in grado di con-sentire tutto questo. Il desiderio di chi le proget-ta è quello di riuscire a soddisfare le esigenze e i desideri di tutti. La cucina non è da tempo una

cucina su misura: gli elettrodomestici sono sem-pre più tecnologicamente avanzati lasciando al tavolo il ruolo di protagonista. Non ci sono più statici e compatti insiemi di mobili, ora la cuci-na si trasforma e quegli stessi mobili si spostano innanzitutto dalla parete: sono dette penisole o cucina ad isola. I frigoriferi hanno una dignità personale che ne fa dei protagonisti per forme e colori. I materiali hanno influito sull’estetica delle cucine e pro-vengono dai contesti più improbabili: l’alluminio intrecciato presente nella pavimentazione delle cabine degli aerei; sempre dall’industria aero-nautica proviene il carburo di silicio con il qua-le vengono rivestiti forni; materiali plastici molto flessibili permettono di avere ante dalle forme prima impensate. Anche forma e disposizione della cucina sono

nuove e impensate: una volta tutto dipendeva dagli attacchi di acqua e luce, oggi la composi-zione non è più così rigida. La stessa ergonomia in cucina è una pura utopia: l’ergonomia è sta-tica, in cucina invece siamo continuamente in movimento. Negli anni, infatti, la cucina si è in un qualche modo globalizzata e professionalizzata anche laddove chi la utilizza non è propriamen-te uno chef. I nostri gusti sono sempre più condizionati da quello che conosciamo fuori dalle mura di casa, e in casa abbiamo bisogno di efficienza e razio-nalità. Ecco perché si assiste al fenomeno per cui sempre più comune è rinvenire attrezzi e strutture altamente tecniche (persino professionali) all’in-terno delle cucine domestiche. Insomma, un am-biente che cresce e cambia con noi, che per questo va curato e ben progettato •

la cucina è il luogo dove il gusto personale può essere celebrato, a seconda dell’umore del momento

• Andrea e Stefano Danzo

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GIARDINERIA DRAGOVia Cà Toalda, 5 - 36015 Schio (Vi)Tel. 0445 67.32.50 - [email protected]

PERCORSI FLOREALI | RUBRICA PUBBLIREDAZIONALE A CURA DI KYOSS IN COLLABORAZIONE CON GIARDINERIA DRAGO

Per sostenere le orchidee in questo periodo ba-sta aggiungere all’acqua delle annaffiature del fertilizzante completo che aiuti la pianta nel suo risveglio vegetativo. Bisogna quindi smuovere il terreno in modo da ammorbidirlo e aerarlo e in seguito distribuire l’acqua in modo che tutta la terra si inumidisca.

in casafertilizzante per le orchidee

Marzo è il momento migliore per portare a casa un ficus benjamino: questa pianta si sviluppa in primavera e, trapiantandola ora, ha tutto il tem-po per acclimatarsi nel migliore dei modi. È ne-cessario fornirle una buona illuminazione, ma mai sole diretto; inoltre bisogna evitarle gli spifferi e garantirle un terreno umido. Un buon fertilizzante fogliare potrà supportare lo sviluppo.

è ora del Ficus BenjaminoSe notiamo che le radici cominciano a fuo-riuscire dal foro di drenaggio del vaso significa che è tempo di travasare la pianta in un vaso più grande. Prepariamo il nuovo vaso con cura, assicurandoci un buono strato di ghiaia sul fon-do e utilizzando un terriccio di buona qualità. Se invece conserviamo la pianta nello stesso vaso, sostituiamo la parte di terra con un nuovo terric-cio e provvediamo a una corretta concimazio-ne che restituisca alla pianta gli elementi nutritivi necessari.

rinvasiamo le piante

In attesa che arrivino i primi caldi il nostro balco-ne può rinascere dal grigiore invernale con al-cuni fiori precoci, quali crochi, giacinti e primule che, accostati a piacere, in piccoli vasi colorati, possono trasformare il nostro terrazzo in un’esplo-sione di colore. Questi fiori precoci non hanno bisogno di molte attenzioni: si inizia ponendo sul fondo del vasetto uno strato di ghiaia per il dre-naggio e poi si inserisce la zolla. Innaffiare rego-larmente ma sempre con moderazione.

Se desideriamo abbellire una rete di recinzione o arricchire una siepe già esistente, marzo è il momento giusto per seminare la campanella rampicante. Questa pianta si sviluppa molto ve-locemente ed è in grado di regalarci fiori colora-tissimo per molti mesi.È importante che la pianta abbia un buon sup-porto a cui potersi attaccare.

viola, viola... e viola

campanelle

Entro la fine di marzo conviene predisporre il ter-razzo all’arrivo della nuova stagione controllan-do tutti i vasi, gettando la terra ormai sfruttata e predisponendo ad hoc il sistema di irrigazione a goccia se necessario. Ma non solo: prima di riprendere l’attività di giardinaggio con estre-mo vigore è necessario controllare gli attrezzi a disposizione ed eventualmente acquistarne di nuovi.

Prima della ripresa vegetativa le piante aromati-che vanno potate, cimandole ed limando i ramo in eccesso e quelli mal orientati. Questo ne favo-rirà lo sviluppo e indurrà la produzione di nuovi getti.

tutto in ordine

piante officinali

Non appena la temperatura non scende al di sotto dei 4-5 gradi i gerani possono essere rin-vasati con terriccio nuovo e potati di tutti i rami vecchi o secchi al fine di stimolare la ripresa ve-getativa. La potatura e l’ invasatura assicurano un’ottima ripresa del geranio.

Prima che la pianta si risvegli è necessario effet-tuare la potatura per correggerne la forma e in-durre lo sviluppo di nuovi rami.Inoltre, dopo il riposo invernale, le rose hanno bi-sogno di una buona concimazione per poterci regalare una bella fioritura. Facciamolo subito dopo la potatura, usando un concime specifico e annaffiamo prima e dopo la concimazione.

in terrazzo

in giardino

Gerani

potiamo i rosai

• Grande Design: Il nostro design è basato su forme semplici, minimaliste, che esaltate dalla grande dimensione del vaso, portano armonia e struttura in una stanza. Sono elementi di arredo al pari di qualsiasi altro mobile.

• Grande effetto: Un nostro vaso non passa mai inosservato, porta armonia nella stanza, nell’uf-ficio o nell’area di reception. Ovunque venga posizionato, diventa un elemento di arredo di-stintivo ed emozionante.

Attenzione. Un Vaso Drago non va mai messo so-pra un mobile ma casomai al suo posto...

www.vaseriadrago.com

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da ranocchio a principe azzurro

I denti sono da sempre una parte anatomica di fondamentale importanza nella vita dell’uomo. Possedere denti forti, o meglio ancora un buon apparato masticatorio, offriva ai nostri antenati primitivi vantaggi selettivi: li favoriva nella gara per la sopravvivenza. Con il diffondersi di un’alimentazione ricca di cibi molli e precotti, e della possibilità di prevenirne la caduta o di compensarne la perdita con l’ap-plicazione di protesi, essi hanno perso molta par-te dell’importanza masticatoria che avevano nel passato. Nella società moderna il loro valore riguarda piuttosto la percezione di bellezza: la piacevolezza espressa da un volto che mostra una bella chiostra di denti esposti nell’atto del sorriso attrae d’istinto. Tutti desiderano un bel sorriso, perchè esso influ-isce nella percezione di sè, giocando di conse-guenza un ruolo significativo nelle relazioni inter-personali. È conosciuta l’importanza che assume il sorriso nelle dinamiche relazionali: quando una persona si sente e si vede bella interagisce posi-tivamente con la società. Non è nemmeno una rarità conservare per tutta la vita dei denti belli e sani: è sufficiente iniziare a prendersene cura fin da piccolissimi. Uno dei requisiti indispensabi-li per un’odontoiatria preventiva è l’assistenza odontoiatrica dei bambini. La profilassi - ovvero la prevenzione individuale - è un valore fonda-

mentale per la salute dei denti.“Sorridi che la vita ti sorride non è solo un motto, ma è anche uno stile di vita – spiega il dottor Alessandro Lam-preda – per questo un sorriso perfetto è impor-tante. Mentre una volta un bambino con i denti storti era considerato simpatico, oggi l’ortodon-zia è ritenuta fondamentale. L’ortodonzia, infatti, è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi, della prevenzione e della corre-zione delle malocclusioni, siano esse causate esclusivamente da irregolarità di posizione dei denti o associate ad anomalie dello sviluppo dei mascellari. L’obiettivo è quello di costruire, ripristi-nare o mantenere la corretta occlusione denta-le, l’equilibrio funzionale e l’armonia estetica del complesso cranio-facciale”. Una dentatura irre-golare possono causare al paziente sostanzial-mente tre tipi di problemi: problemi psicologici, legati all’estetica dentofacciale; problemi fun-zionali: limitazione nei movimenti della mandibo-la, disturbi delle articolazioni temporo-mandibo-lari, disagio nella masticazione, nella fonazione e nella deglutizione; maggiore predisposizione ai traumi dentali ed ai problemi parodontali; usura delle superfici dentali. “Il campo dell’odontoiatria infantile - prosegue il dottor Lampreda - è di fondamentale importan-za per seguire e curare, fin dai primi passi, il cor-retto sviluppo dell’apparato dentale nei giovani.

SALUTE! | RUBRICA PUBBLIREDAZIONALE A CURA DI KYOSS IN COLLABORAZIONE CON MEDICA GROUP

• Alessandro Lampreda, medico dietologo e mesoterapista,

competente in medicina del lavoro e presidente del

Poliambulatorio Medica Group.

MEDICA GROUP srlVia L. Da Vinci, 4136075 Montecchio MaggioreTel. 0444 694 518Fax 0444 602 676

Proposte di marzo:

denti sani Lo Studio Odontoiatrico di Medica Group è spe-cializzato in odontoiatria, fornendo un servizio medico a 360 gradi dal bambino all’adulto in ogni settore dell’odontoiatria. Trattamenti mirati per l’infanzia e i migliori specialisti del settore sono a vostra disposizione per risolvere ogni problema odontoiatrico. L’Ambulatorio Denti-stico e Odontoiatrico nasce dall’idea di poter offrire ai pazienti, in un’unica struttura, i migliori trattamenti possibili in ognuna delle branche della medicina odontostomatologica. Un’equipe di odontoiatri esperti e competenti nel loro settore di specializzazione è al vostro servizio per differenti tipologie di intervento, sia per gli adulti che per i bambini e gli anziani.Seria professionalità, aggiornamento continuo, cortesia e disponibilità. Contattare Medica Group per scoprire tutti i servizi odontoiatrici •

sorridi che la vita ti sorride non è solo un motto, ma è anche uno stile di vita

è conosciuta l’importanza che assume il sorriso nelle dinamiche relazionali

Un’attenta profilassi e l’intervento tempestivo sono in grado di garantire ai piccoli pazienti una dentatura sempre sana e forte”. L’attenzione ai denti non è solo estetica ma an-che ai disturbi che gli eventuali problemi ai denti possono dare, come spiega il dottor Lampreda: “Dei denti non in asse possono causare disturbi notevoli non solo alla bocca, ma possono essere anche essere generalizzati e riguardare mal di schiena, cefalea, problemi motori e di deambu-lazione”. Per fortuna oggi la tecnica fa miracoli: “La figura dell’ortodontista, specializzato nella messa in re-gola della postura dei denti, è particolarmente importante in fase di crescita e sviluppo. È oppor-tuno fare eseguire fin da piccoli una vista odon-toiatrica che evidenti gli eventuali difetti della bocca del bimbo, per poter così svolgere le azioni di aggiustamento durante l’adolescenza, per avere risultati stabili e soddisfacenti nell’età adulta”. I pazienti che più frequentemente intraprendo-no il trattamento ortodontico sono in età pedia-trica o adolescenziale, ma in questi ultimi anni sta aumentando progressivamente il numero dei pazienti adulti che decidono di intraprendere la terapia. Come dire: un buon modo per assicu-rarsi una dentatura che da ranocchio trasforma in…principe azzurro! •

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La Quaresima, come evidenzia l’etimologia la-tina, segna i giorni che passano dalla fine del Carnevale alla Pasqua di Risurrezione. Quaranta è il numero che ricorre sistematicamente nella storia biblica e la Quaresima è dedicata dai Cri-stiani all’emulazione dei quaranta giorni di digiu-no, Passione e morte di Cristo. Sin dal Medioevo, però, l’obbligo maggiormente sentito era l’asti-nenza dai cibi più golosi. Il volgo impersonava la Quaresima con una vecchia donna ossuta e vestita di nero, che faceva gran contrasto con la figura del grosso e rubicondo Carnevale. Per costringere ad osservare il digiuno era proibi-to ai carnaioli “salvo al sabato dopo Vespro” di vendere carne “sotto pena di multa”. Addirittura durante il regno di Carlo Magno (VIII secolo) la trasgressione di mangiare carne era punita con la pena di morte. Viola è il colore che identifica i paramenti sacri della Quaresima ed è per questo motivo che il colore viola è visto dai più scaramantici come un segno di privazioni. Esempio ne sono tutt’oggi gli artisti, che in esso identificano il drappo viola del tempo di Quaresima, apposto sulla porta dei teatri per segnalarne la chiusura obbligata. In Quaresima era imperativo mangiare di magro, la lista di cosa portare in tavola non lasciava

Quaresima e “mangiar di magro”

Quante volte abbiamo sentito raccontare dai nostri nonni: “Ai me tempi... quatro fete de polen-ta brustolà e un sardeon picà via in meso o sora la tola... ma solo pociare! Parchè, finìa la polen-ta, la mama fasea sparire el sardeon che, co’ na scaldadina e do giosse de oio, el giovava anco-ra. E vanti cussì più che se podèa...”. EI sardeon o scopeton (Sardina pilchardus) deve ai Veneti l’onore di possedere un nome proprio. In italiano tale nome non ce l’ha, a meno che non lo si voglia chiamare sardina del Nord Atlan-tico. Nella cucina povera dei Veneti di terrafer-ma, assieme a renga (Aringa Clupea harengus) e bacalà (Stoccafisso Gadus morrhua) costituiva il cibo che accompagnava frequentemente la polenta sia “calda” che “brustolà”. Nel Vicentino, scopeton e renga sono spesso stati oggetto di grande confusione, spesso sono stati scambiati l’uno per l’altra, grazie anche al trattamento di salatura ed affumicatura che li rende alquanto simili. È comune credenza addirittura che l’uno sia il maschio dell’ altra. Una nota a pag. 317 del libro del prof. Terenzio Sartore di Marano Vicenti-no nel libro “Civiltà rurale di una valle veneta la Val Leogra”, dice: “La differenza fra renga e sco-peton non è mai stata conosciuta nella nostra terra, nè l’abbiamo trovata precisata in alcun vocabolario dialettale o in altra opera di carat-tere locale. Lo scopeton è stato ed è creduto comunemente il maschio della renga, nonostan-te sia ben più piccolo. Apparirà strano a molti sapere, come è appar-so inaspettato per noi trovare, dopo laboriose indagini, che gli scopetoni sono le comuni sar-delle atlantiche, scelte tra le più grosse, salate e conservate come le aringhe e che sono in ge-nere importate con il nome di English Pilchard, dai Paesi che si affacciano sul Mare del Nord. Le renghe, da parte loro, si distinguono in renghe da late (le più tenere) e renghe da uvi (quelle con le uova)”.

Poenta e Scòpeton

SAPORI | A CURA DI KYOSS

Anche se per ragioni di approvvigionamento (e per difficoltà di distinguerne il sapore) spesso si spacciano le renghe, opportunamente ripulite delle uova, per scopettoni: lo scambio non è am-missibile. Con il nome salacca o saracca, infine, si definivano i pesci della famiglia dei Clupeidi, a cui appartiene la renga, famiglia di pesci di scarso pregio e, per lo più, conservati sotto sale ed affumicati. Renga e scopeton, non essendo pesci che si conservano a lungo, fin dal XII° se-colo vengono essiccati con sale ed affumicati, dopo essere stati sventrati e, talvolta, decapita-ti. Ci sono anche altri metodi di conservazione più recenti, compresa la surgelazione. Il Paese di maggior produzione è, come per il baccalà, la Norvegia, dalla quale si riforniscono i maggiori grossisti e distributori italiani. La ricetta antica è quanto di più francescano si possa immaginare e mette in chiara evidenza l’estrema semplicità dell’ambiente in cui veniva usualmente preparata. El sardeon va ripulito del-le pinne e delle squame il più possibile e posto sulla griglia, a brace non troppo forte. Dopo la cottura, va sventrato e liberato della lisca, diviso in filetti, messo in un piatto fondo o in una cas-seruola (e, secondo alcuni, cosparso di prezze-molo tritato). Quindi va condito con olio d’oliva abbondante e lasciato per qualche ora (anche per qualche giorno) a riposare, per ammorbidirsi ed insaporire l’olio. Sarà infine servito con polen-ta brustolà (per consentire di “pociare”). Nelle moderne ricette ci si sbizzarrisce con non poche “variazioni sul tema”. Per ammorbidire il pesce secco e per alleggerirne la salatura, prima di passarlo sulla griglia, c’è chi lo mette a bagno in acqua fredda, chi lo immerge per 5-7 minuti in acqua bollente e chi addirittura lo lascia immer-so nel latte per un’intera notte. È certo però che un tempo, data la penuria del sale da cucina, i nostri vecchi si guardavano bene dall’alleggerir-ne la salatura con bagni d’acqua •

Si chiamerebbe Maranelo, ma la sua fama ha ben presto varcato gli stretti confini della zona d’origine dalla quale ha preso il nome, Marano Vicentino. E, facendo strada, ha acquisito una “elle” in più, trasformandosi da termine dialet-tale a denominazione di quella che gli esperti considerano la pannocchia dalla quale si ricava la miglior farina di mais per la preparazione del-la polenta, il Maranello. Di Marano era Antonio Fioretti, un agricoltore quantomeno curioso ed intraprendente che, nel 1890 decise di incro-ciare nel suo podere due varietà di mais locali, Pignoletto d’Oro e Nostrano, nella speranza di adattare al meglio la pianta alle terre ghiaiose del Leogra, coniugando la qualità del primo alla resa del secondo. Si rivelò una felice intuizione e, dopo un’opera di selezione durata ben vent’an-ni, nacque il nuovo granoturco che, come detto, dalla pianura padana conquistò le tavole di tut-to il mondo. Nel 1940 il grano Marano ottenne il marchio governativo dallo Stato e ancor oggi è custodito nella banca del germoplasma dell’Isti-tuto di Genetica e Sperimentazione Agraria Strampelli di Lonigo. In quegli anni la coltivazione

Marano: da una pannocchia di successo la regina delle polente

grande scelta. Oltre alla peccaminosa carne, si doveva rinunciare al lardo, allo strutto, ai grassi animali. I latticini per lo più non erano permes-si, come i rossi delle uova da sostituire con “li soli bianchi”. “Esci tu, porco ghiottone, entra tu sarda salata” disponeva la morale corrente. Restavano perciò: pane comune, polenta, ortaggi, minestroni, zup-pe di magro fatte di sole erbe, farinate di fagioli bianchi e pasta. Anche se le rinunce culinarie erano tante, ci si consolava con le variazioni dei cosiddetti ravioli di magro, dai tortelloni emiliani a base di erbe, fino ai sardi culingionis. In Quaresima era am-messo il pesce fresco o salato, seccato, affumi-cato e marinato. Vero companatico della povera gente, emble-ma della tristezza del periodo, era l’umilissima aringa o saracca; arida e secca, ma forte di sapore e di odore, stuzzicante, stringata, econo-mica. Doveva, come dice Bertolt Brecht: “solita-mente bastarne una sola per tutta la famiglia, sia che toccasse affumicata o ravvivata ai ferri.” Addirittura nelle case più povere la tenevano appesa penzoloni ai legni del soffitto, ad altezza d’uomo, per sfregarla sopra il pane perchè que-sto prendesse un po’ di sapore •

del Marano si diffuse in gran parte del nord Italia, tanto da essere una delle varietà più utilizzate, ma, dal secondo dopoguerra, con la graduale scomparsa della polenta dalle tavole, il prodotto conobbe una forte crisi, che divenne poi tracollo con l’affermarsi dei mais ibridi che, pur perdendo in qualità, garantivano una resa molto più eleva-ta. Di questa farina originale oggi se ne produce una quantità molto limitata: si tratta di un cosid-detto prodotto di nicchia, apprezzato soprattut-to dai cultori della buona cucina e dai ristoratori che si impegnano a far conoscere e valorizzare i sapori veri della nostra tradizione. Esiste un Con-sorzio di Tutela Mais Marano che si propone, oltre a salvaguardare la qualità del prodotto, di otte-nere il riconoscimento comunitario dell’Indica-zione Geografica Protetta (Igp). Dalle pannoc-chie di piccola taglia di questo mais, i cui chicchi sono ricchi di glutine – diversamente da altri co-muni mais che contengono più amidi -, si ricava una farina ideale per la polenta, che risulta di un colore giallo intenso, screziato da caratteristiche pagliuzze marroni, e dall’inconfondibile gradevo-lissimo sapore •

nel Vicentino, da semprescopetòn e renga

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APPUNTAMENTI E CURIOSITà | A CURA DI MICHELE AMADIO

Grappa e caffè

Asparagi e Vespaiolo

Enoturismo tra le vigne

Consumatore medio cercasi Si intitola “Cercasi Mario, il consumatore medio”: è l’ultima iniziativa del Consorzio di Tutela Vini Colli Berici DOC che a partire dal prossimo 25 marzo realizzerà un vero e proprio casting, con tanto di video-interviste pubblicate online, per comporre una giuria popolare. Dovrà giudicare il Tai Rosso e gli altri vini prodotti sui Colli Berici nel concorso “Le Vigne del Palladio” che si terrà il prossimo giugno a Vicenza. Le prime selezioni ini-zieranno a Lonigo, in occasione della 525° Fiera Agricola, dal 25 al 28 marzo •

Info: Tel. 0444 896598 www.vividoc.it

Tra cantine e vigne per il piacere di vista e pala-to. Escursioni bucoliche che avranno oggi come punto di partenza il nuovo maneggio dell’azien-da Agricola Le Pignole, che verrà inaugurato in gran festa domenica 20 marzo a Brendola. Per tutto il giorno gare di equitazione western, degu-stazioni di toro allo spiedo, vino e musica country. Il nuovo maneggio, che avrà sede in via Monti Comunili 2 a Brendola, sarà anche centro ippico attrezzato con pensione per i cavalli •

Info: Tel. 0444 405440 www.lepignole.com

L’Asparago Bianco si trova nell’area di Bassano. La stagione degli asparagi bianchi prende uf-ficialmente il via il 19 marzo, buoni secondo la tradizione da San Giuseppe a Sant’Antonio, il 13 giugno. E proprio il 19 marzo al museo civico di Bassano ci sarà il battesimo della 31^ edizione di “A tavola con l’asparago bianco di Bassano - asparagi e vespaiolo”, rassegna che celebra il sodalizio tra il nobile ortaggio bassanese e il Vespaiolo DOC Breganze. Per l’occasione sarà presentato il calendario di serate che da marzo a giugno coinvolgerà 22 ristoranti della zona •

Info: Tel. 0445 300595 www.stradadeltorcolato.it

Grappa e caffè è un tipico abbinamento vene-to. E caffè e grappa saranno protagonisti di una serata organizzata dalla Distilleria F.lli Brunello con Caffè Sabana. Lunedì 14 marzo alle 20:30 alla Trattoria Culata di Montegalda saranno pro-sposti in degustazione cinque caffè, di cui i tre monoorigine indiano, mexicano ed hounduras, abbinati ad altrettante grappe monovitigno e una invecchiata. Per concludere assaggi di bac-calà mantecato, culatello e buon vino. Serata in collaborazione con Slow food Vicentino, Anag, Ais Veneto •

Info: Tel. 0444 737253www.grappabrunello.it

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La vicenda del Principe di Danimarca e della sua amata Ofelia viene ricostruita in un esperimento teatrale di Steven Berkoff. Sono trentanove brevi monologhi che esplorano i meandri della relazio-ne fra i due personaggi che Shakespeare sugge-

risce solamente.Ne esce un linguaggio carnale temperato con la tenerezza e l’ironia che si svolge fra immagini di amore cortese, desiderio sessuale e premoni-zioni della futura tragedia.

BOXOFFICE PER I SINGOLI BIGLIETTIBiglietteria del Teatro Viale Mazzini, 39 - VicenzaTel: 0444.324442 - Fax: 0444.236336Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 18.30; martedì, giovedì e sabato anche dalle 11.00 alle 13.30On-line: www.tcvi.it (pagamento solo con carta di credito).Sportelli della Banca Popolare di Vicenza

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Concertistica

LUNEDÌ 28 MARZO 2011 ORE 20:30

KREMER, BUNIATISHVILI, dIRVANAUSKAITEGidon Kremer violinoKatia Buniatishvili pianoforteGiedre dirvanauskaite violoncello

Prokof’ev Sonata op.80 in fa min.Gubaidulina Erfreue Dich per violino e violoncelloCajkovskij Trio op. 50

GIOVEDÌ 14 APRILE 2011 ORE 20:30

ORCHESTRE dES CHAMPS-ÉLYSÉESPhilippe Herreweghe direttoreThomas zehetmair violino

SchumannConcerto in re magg. per violino e orchestraSinfonia n. 2 in do magg. op.61

Laura Cherici sopranoAntonio Ballista pianoforte

Cosa c’azzecca la musica dei Beatles, di Stevie Wonder, di Al Jarreau, di Kate Bush e di Annie Lennox con il repertorio “colto”, con la musica cosiddetta classica? Antonio Ballista stupisce ancora il pubblico con le sue intelligenti trasgres-sioni musicali accompagnato dalla piacevole complicità del soprano Laura Cherici.

MARTEDÌ 22 MARZO 2011 ORE 20.30

ROCKLIED:Il Classico nel Pop

VENERDÌ 1 APRILE 2011 ore 21SABATO 2 APRILE 2011 ore 21

coreografie diJules Perrot, Jean Coralli, Marius Petipadirezione artistica di Kostantin Tatchkinmusica di Adolphe Charles AdamPrima nazionale ed esclusiva regionale

Il Saint Petersburg Ballet Theater, una delle più importanti formazioni di balletto classico di tutta la Russia, ritorna a Vicenza per chiudere la stagione con un grande classico del repertorio del balletto, l’eterea e romantica Giselle.

GISELLESaint Petersburg Ballet Theater (Russia)

partner

soci fondatori

COMUNE DI VICENZA

FONDAZIONE

per la cultura

sponsor

L’AMORE SEGRETO DI OFELIAdi Steven Berkoff

per la rassegna “LUOGHI DEL CONTEMPORANEO”

Compagnia Balletto Civileideazione scrittura fisica e messa in scena di Michela Lucenti e Maurizio Camilli

SABATO16 APRILE 2011 ORE 21.00

SABATO 26 MARZO 2011 ORE 21DOMENICA 27 MARZO 2011 ORE 16

con Arturo Brachettiregia di Serge denoncourtproduzione Murciano IniziativeJust Pour Rire France

La frase magica del titolo dello spettacolo evo-ca il momento in cui l’artefice del cinema crea il sogno, ed è lo slogan con cui il trasformista Brachetti accompagna il pubblico in un sorpren-dente viaggio nell’universo del cinema.

CIAK SI GIRA!

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APPUNTAMENTI CON L’ARTE | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS

“I colori dell’anima” di Ada Massignani Trussardofino a sabato 12 marzoIl Crogiolo, Piazza delle Erbe, 19 - VicenzaSecondo antiche cosmogonie pare che alcuni Dei forgiarono il mondo emanando fasci di luce ed onde radianti energia cromatica e pare che quelle pietre divine vengano raccolte nell’Anima in ciascuno di noi •Info: 0444 327160

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

Emilio Vedova 1961 & 1984 fino al 30 aprile Spazio espositivo Fondazione Vedova - Venezia Un’ulteriore rivisitazione dell’opera dell’artista esposta facendo nuovamente ricorso alla macchina espositiva ideata da Renzo Piano, il cui progetto per il Magazzino è stato presentato al Padiglione Italia della Biennale Architettura • Info: [email protected]

l’incanto dell’oro biancofino al 27 Marzo Fondazione Querini Stampalia - VeneziaSono circa duecento i pezzi realizzati dalle maggiori manifatture europee di porcellane, appartenenti al Museo Marton di Samobor in Croazia e in mostra nelle sale del museo •Info: [email protected]

Giorgione a Grimani fino al 20 marzoPalazzo Grimani Ramo Grimani - VeneziaEsposizione delle più celebri opere di Giorgione: La Vecchia (1506), La Nuda (1508) e soprattutto il suo capolavoro più noto, ammirato e ancora oggi di significato controverso, La Tempesta (1507-08) •Info: [email protected]

negAttivo Personale fino a mercoledì 13 marzo - ore 18.30C.so Fogazzaro, Galleria S. Lorenzo 6 - Vicenza Di Andrea Paletto. I conturbanti personaggi e le fantascientifiche atmosfere generate dal fervido immaginario dell’autore, noto per la natura singolare della sua ricerca artistica •Info: 346 3720260

Suchende fino a mercoledì 30 marzoBasilica Palladiana, Piazza dei Signori - Vicenza “Suchende” ricercatore - mostra di opere Raku. In una doppia personale gli artisti: Sokìe Lina Zenere modellano la materia guidati da una sorte di alchimia interna che si coniuga con l’alchimia esterna: espressione dell’energia universale •Info: 0444 660344www.soki.it

nouveau Réalisme anni 1960-2010fino a domenica 13 marzoMuseo Casabianca, Largo Morandi, 1 - Malo La mostra vede come protagonisti i seguenti artisti e personaggi del mondo dell’arte: Arman, César, Christo, Deschamps, De Saint Phalle, Dufrêne, Hains, Klein, Restany, Rotella, Spoerri, Strano, Villeglé •Info: 0444 602474www.museocasabianca.com

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Lunedì chiuso | 15,30-19,30Mar-Ven 8,30-12,30 | 15,30-19,30Sabato 8,30-13,00 | 14,00-19,30Domenica 9,30-13,00 | 14,00-19,30

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APPUNTAMENTI CON LA MUSICA | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS

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VicenzAcustica 2011sabato 19 marzo - ore 21Teatro Comunale Città di VicenzaJim Hurst, chitarra – Stati Uniti Martino Coppo, mandolino e bouzouki, – Italia Balen Lopez de Munain, chitarra - Paesi Baschi (Spagna). Nuovo appuntamento per vicenzAcustica, Chitarre in concerto, la serata dedicata alle sei corde organizzata da Roberto Dalla Vecchia che chiama a Vicenza artisti di fama internazionale a duettare assieme sul palco più prestigioso

Caparezzasabato 19 marzo -ore 21Gran Teatro GEOX - Padova Pensatore libero in musica, viaggiatore attraverso parole semplici e complesse, Caparezza si muove alla visionaria ricerca di nuove strade. Il tour segue l’uscita del nuovo album, il cui titolo ancora non è stato annunciato •Info: www.zedlive.com

Dalla De Gregari sabato 26 marzo - ore 21.30Zoppas Arena - Conegliano A 30 anni da Banana Republic tornano assieme sul palco due artisti che hanno scritto pagine indimenticabili della storia della musica italiana. Un concerto che evoca atmosfere indimenticabili •Info: zedlive.com

concertosabato 26 marzo - ore 21Teatro San Marco - VicenzaConcerto con Mario Incudine e il suo Gruppo e Premiazioni Compagnie. I profumi e i colori del Mediterraneo in uno spettacolo che fonde musica, teatro, cultura •Info: 0444 324907

la fisarmonicasabato 12 marzo - ore 17Sala San Domenico del Conservatorio - Vicenza L’arte della Fuga e della Fisarmonica. Concerto a cura degli allievi del Conservatorio di Vicenza. Ingresso libero •Info: 0444 507551

The Magical Mystery Band venerdì 18 marzo - ore 21.30Sabotage Bar, Via dell’Industria 12/T - Vicenza Dal 2003 (a 40 anni esatti dalla pubblicazione del primo LP del Fab Four) i The Magical Mystery Band è uno delle cover band dei Beatles grazie alla loro tecnica, vena reinterpretativa e presenza scenica •Info: 392 [email protected]

Tommy Emmanuelsabato 26 marzo - ore 21.15Gran Teatro GEOX - Padova Lo straordinario chitarrista australiano torna a Padova con un nuovo entusiasmante progetto:accompagnato dalla sua Band, formata anche dai suoi musicisti storici, intratterrà il pubblico con i brani più belli del suo repertorio •Info: www.zedlive.com

Hot Bow Trio domenica 27 marzo - ore 17Auditorium - Altavilla Vicentina Appuntamento firmato Veneto Jazz. Le suggestioni di un’epoca si condensano nella silhouette dell’orchestra rétro e in un organico acustico in cui sono protagonisti il violino e la tradizionale chitarra manouche •Info: 347 [email protected]

Elisagiovedì 31 marzo - ore 21Teatro Goldoni - Venezia Prosegue il successo del suo ultimo progetto discografico “Ivy”, che si sdoppia nella nuova sorprendente tournée “Ivy I & II”. Il tour giocherà su due degli elementi primari della natura: “acqua” e “fuoco” •Info: www.zedlive.com

Stayer+Megadethlunedì 4 aprile - ore 21Gran Teatro GEOX - Padova Un concerto semplicemente devastante: il Gran Teatro GEOX ospiterà una delle due date italiane dell’European Carnage 2011, che vedrà sullo stesso palco Slayer e Megadeth. Parliamo di due fra le thrash metal band più importanti del mondo •Info: www.zedlive.com

della città. Dalla Vecchia suonerà assieme al flatpicker americano Jim Hurst, al mandolinista genovese Martino Coppo, e al chitarrista basco Balen Lopez de Munain. Grande novità, questa edizione di vicenzAcustica segnerà il debutto del nuovo disco di Roberto Dalla Vecchia “Hand In Hand”•Info: www.robertodallavecchia.com

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APPUNTAMENTI CON IL TEATRO | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS

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Chico - Matijevic - I am 1984sabato 19 marzo - ore 21Teatro Astra, Contrà Barche, 53 - Vicenza Prima Regionale Premio speciale della giuria internazionale del festival Infant di Novi Sad. Sguardi multipli sulla realtà contemporanea si incontrano nel viaggio di I am 1984. Un’avventura che parte dalla Jugoslavia, per raggiungere molto altro •Info: 0444 323725www.teatroastra.it

la casetta dei desideri domenica 13 marzo - ore 17Teatro Spazio Bixio, Via Mameli 4 - Vicenza Ispirato alla fiaba dei Fratelli Grimm “Hansel e Gretel”. Al pianoforte: Elena Rossi e Paola Guiotto •Info: 0444 [email protected]

il malato immaginariosabato 12 marzo - ore 21Il Teatrino Bertesina, Vicenza Argante, credendo di aver poco tempo da vivere cerca di dare in sposa la figlia Angelica al figlio di un noto medico, assicurandosi le cure gratis. Non tiene in considerazione, però, che la figlia è già innamorata di Cleante... •Info: 0444 511645

Ale &Franzmercoledì 16 marzo - ore 21 Gran Teatro GEOX - Padova Il duo comico milanese, formatosi nel 1992, propone uno spettacolo surreale, costruito attorno a dieci incontri, a volte scontri, altre volte attese. Dieci fasi della vita, su cui ridere, sorridere, ma anche riflettere •Info: www.zedlive.com

Dora, un caso d’isteria!sabato 19 marzo - ore 21Teatro Spazio Bixio, Via Mameli 4 - Vicenza Commedia ispirata al caso reale del Dr. Sigmund Freud “Il caso Dora” di Pablo Silva. Il testo racconta, con un fantasioso cambio di personaggi, il celebre primo incontro tra l’isterica più famosa e il suo dottore, l’inventore della psicoanalisi, Sigmund Freud •Info: 0444 [email protected]

Otello sabato 19 marzo - ore 20.45Teatro Gioia di Caldogno, - Caldogno A Otello, generale “moro” al servizio della Repubblica veneta, è stato affidato il compito di comandare l’esercito veneziano contro i Turchi nell’isola di Cipro, supportato dal luogotenente Cassio… •Info: 340 0572206

Toc Toc sabato 19 marzo - ore 21Teatro S.Lazzaro, Via P.L. da Palestrina - Vicenza Fred, Vincent, Blanche, Marie, Lili e Bob hanno in comune la frequentazione, un’ora alla settimana, del dottor Stern, noto psichiatra esperto nella cura dei tic più strani e difficili da curare...•Info: 0444 962136

Chico e Matijevic domenica 20 marzo - ore 19.30AB23, Chiesa dei SS Ambrogio e Bellino - Vicenza Stefania Portinari incontra Giuseppe Chico e Barbara Matijevic. Barbara Matijevic: vive tra Zagabria, Parigi e Bruxelles dove collabora puntualmente con artisti quali Boris Charmatz, Joris Lacoste. Giusepe Chico: vive tra Parigi e Zagabria •Info: 0444 323725www.teatroastra.it

Twist sabato 26 marzo - ore 21Il Teatrino Bertesina, Vicenza Roy Lewis, uomo d’affari, sposato, tre figli con una doppia vita. Possiede un cottage nella campagna inglese e si trova con una donna in incontri clandestini, ma non amorosi. La donna è sua madre, alla quale non ha mai detto che si è sposato molti anni fa. Ma un giorno i nodi arrivano al pettine… •Info: 0444 511645

altro da me sabato 26 marzo - ore 21Teatro Spazio Bixio, Via Mameli - VicenzaCompagnia Blu. Spettacolo di danza contemporanea. Con Stefania Cagnazzo, Lara Cerato, Francesca Molon, Cinzia Paoletta, Lucia Parisi, Mara Pegoraro e Alessandro Bevilacqua. Regia di Annalisa Bannino •Info: 0444 322525

Slava’s Snowshowmercoledì 30 marzo - ore 21Gran Teatro GEOX - Padova Che cos’è Slava’s Snowshow? La sala e il palcoscenico diventano un grande unico spazio interattivo dove il russo Slava, insieme ai suoi clown, dà vita ad uno show sulla neve spettacolare e magico •Info: www.zedlive.com

We will rock yougiovedì 7 aprile - ore 21Gran Teatro GEOX - Padova La “rock opera” con i successi dei Queen, che ha venduto oltre 10 milioni di biglietti in tutto il mondo. Sarà uno degli appuntamenti più attesi della stagione •Info: www.zedlive.com

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AGRITURISMO LA BORINAvia Borina 209 - San Bonifacio (VR)

Tel. 045 6183153

DOMENICA 18 MARZOLA MUSICA DI ALTISSIMA CLASSE

DEI MAGNETOFONO

Un trio che dà prova di una profon-da conoscenza del linguaggio jaz-zistico e del beat made in Italy, per un piacevole viaggio nel suono e nelle emozioni di grandi artisti della scena cantautorale italiana.

Un ambient melodico consigliato per una serata intima, per un jet set attento… un concerto acustico di spessore per ricordare in chiave jazz i nostri fantastici anni Sessanta italiani.

Voce: Alan BedinPiano: Emmanuele Gardin

Contrabbasso: Marco Penzo

Montebello

San Bonifacio

LA BORINA

APPUNTAMENTI dA NON PERdERE | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS

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donne nel cuore martedì 15 marzo - ore 20.30Via Ticino, 13 - Altavilla Vicentina “Donna nel cuore delle donne”. Il femminile nel sentiero della consapevolezza. Il progetto intende rivolgersi alle donne e proporre loro un laboratorio, uno spazio dove è possibile ri-contattare, rafforzare e manifestare il proprio femminile profondo • Info: 347 3300847 [email protected]

il Simbolismo nella letteratura lunedì 14 marzo - ore 16Biblioteca Internazionale “La Vigna” - VicenzaLa Prof.ssa Anisa Baba Bressan illustrerà il Simbolismo da C. Baudelaire a G. Pascoli. Ingresso libero •Info: 333 50318961

facciamo Filòmercoledì 16 marzo - ore 10Villa Tacchi, Viale della Pace 91 - Vicenza Momenti d’incontro in cui mamme e giovani si ritroveranno per riscoprire la vecchia tradizione del filò... tramandare le arti del fare a maglia, del cucito ed uncinetto il tutto bevendo del buon the e chiacchierando in un’atmosfera familiare • Info: 0444 [email protected]

il giro del mondo di Antonio Pigafetta lunedì 14 marzo - ore 15.30Circoscrizione 7, Via Vaccari 107 - Vicenza Relatore: prof. Gianni Giolo. Ingresso libero •Info: 0444 569223

viaggio nel magico mondo del collezionismo mercoledì 16 marzo - ore 10Centro Culturale “Proti” - Vicenza Argomenti base di filatelia e numismatica. Ai partecipanti omaggio di una cartolina affrancata con annullo speciale. Ingresso libero •Info: 0444 222713

corso di dizione e lettura espressiva giovedì 17 marzo - ore 20Associaz. Corso Fogazzaro 50/b - VicenzaIl corso prevede uno studio sulla voce con degli esercizi specifici su dizione e lettura espressiva. Finalità: correggere i difetti più frequenti e rendere la comunicazione in pubblico più disinvolta. A cura di Fabio Festival •Info: 345 [email protected] www.lamaggiore.org

Fausto de Stefanigiovedì 17 marzo - ore 20.30Teatro Modernissimo, Via Broli - Noventa Fausto de Stefani: lungo i sentieri dell’armoniaUno dei più grandi alpinisti esistenti, ma anche nauralista, fotografo e impegnato in progetti umanitari, Fausto De Stefani racconterà se stesso e le proprie esperienze di vita •Info: 345 2523710 [email protected] www.cainoventa.it

Stravicenzadomenica 20 marzo - dalle ore 10Campo Marzo - Vicenza Gara podistica di corsa su strada con i tradizionali percorsi di 10 km per gli agonisti e di 2, 4 e 10 km per i partecipanti alla non competitiva •Info: 0444 920549www.stravicenza.it

viaggio sciamanicosabato 19 marzo - ore 14.30Centro Liberazione Corporea - Arcugnano Durante questo incontro si impara la pratica del viaggio sciamanico. Guidati dal ritmo del tamburo, i partecipanti sperimentano il cambiamento dello stato di coscienza ed imparano a viaggiare, come gli sciamani •Info: 0444 340040

Route 66 giovedì 17 marzo - ore 21Salone Autoscuola “La Pace” - Vicenza Massimo Melis, Giulia Tedesco. Gli Usa da Est a Ovest. Ingresso libero •Info: 0444 543867

Privategiovedì 24 marzo - ore 20.45Centro culturale San Paolo - Vicenza Film di Saverio Costanzo. Docente di letteratura inglese in Palestina, Mohammed vive con la moglie e i cinque figli in una casa situata tra un villaggio palestinese e un insediamento israeliano. L’abitazione finisce per subire gli attacchi incrociati delle parti in lotta, diventando un sito altamente strategico… •Info: 0444 304209 - [email protected]

“Galileo in lingua pavana”mercoledì 23 - ore 16Aula francescana di S. Lorenzo - Vicenza Da “Il dialogo di Cecco dei Ronchiti”. Theama Teatro - Aristide Genovese. Ingresso libero •Info: 0444 542884 [email protected]

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c’è chi va dicendoche facciamopoche copie...

...si è verokyoss va a ruba

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