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LA ROBIOLA Di ROCCAVERANO - e-coop.it · nati molto di moda cd é una delle mode da segui-re...

Date post: 23-Feb-2019
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Wmkntd Con la carta socio Coop ogni giorno un mondo di vantaggi °Quale Consumo' come consuetudine sospende la pubblicazione per ii periodo estivo. Ai lettori un arrivederci a settembre. Estate tuttifrutti Tanti sapori, tanti colori, tanti gusti. Ogni estate ci riser- va il piacere del rin- novarsi della natura che aiuta la nostra salute. Tanti modi di mangiare frutta. Carla Barzanò alle pagine 4 e 5 Novità nel piatto L'internazionaliz- zazione dei mercati alimentari pone dei seri problemi econo- mici alle produzioni nazionali. Luciano q idero a pagina 7 L'ospite invisibile Si chiama Radon il gas presente in tut- te le case, invisibile e inavvertito. Potrebbe essere no- civo. Come ricono- scerlo, misurarlo e combatterlo. Raffaella Galli a pagina 11 Lunga vita agli italiani Nel XX secolo l'età media degli italiani si è notevolmente allungata: da 45 a 75 anni, 81 per le donne. Cura della salute e sviluppo e- conomico tra le cau- se più importanti. Giovanni Padovani alle pagine 12 e 13 Succhi di frutta Coop Pagina 2 Cinema in casa Pagina 6 Biotech il convegno Pagina 9 Salute e benessere alle terme Pagina 10 -' 111 1911Let ae.~. 4 g íki~ Viaggi con Bonolatours Pagina 15 111F- 7 11 79111 "(Y11 r otp l NITC UNKNgleu~ 1C U r N UNKN 11 11 UNKN UNKN UNKN . a 0 1 UNKI\L„,_ 111111r STND UNKN :111, STND UNKN in lJNKN jEUNKR, i STND UNKN UNKN UNK 4 111 quali on sono segni cabalistici ma in- dicatori della presenza o meno negli alimenti di organismi genetica- mente modificati. A tutela della nostra r salute Coop Italia si serve adesso di una macchina che rileva le manipolazioni operate nei cibi. Alle pagine 8 e 9 Anno 19-N.6 giugno/luglio 2000 Periodico di Coop Lombardia
Transcript

Wmkntd

Con la cartasocio Coop ogni giornoun mondo di vantaggi °Quale Consumo' come consuetudine

sospende la pubblicazione per ii periodo estivo.Ai lettori un arrivederci a settembre.

Estatetuttifrutti

Tanti sapori, tanticolori, tanti gusti.Ogni estate ci riser-va il piacere del rin-novarsi della naturache aiuta la nostrasalute. Tanti modi dimangiare frutta.

Carla Barzanòalle pagine 4 e 5

Novitànel piatto

L'internazionaliz-zazione dei mercatialimentari pone deiseri problemi econo-mici alle produzioninazionali.Luciano q idero

a pagina 7

L'ospiteinvisibile

Si chiama Radon ilgas presente in tut-te le case, invisibilee inavvertito.Potrebbe essere no-civo. Come ricono-scerlo, misurarlo ecombatterlo.

Raffaella Gallia pagina 11

Lunga vitaagli italiani

Nel XX secolo l'etàmedia degli italianisi è notevolmenteallungata: da 45 a75 anni, 81 per ledonne. Cura dellasalute e sviluppo e-conomico tra le cau-se più importanti.Giovanni Padovanialle pagine 12 e 13

Succhidi fruttaCoopPagina 2

Cinemain casaPagina 6

Biotechil convegno

Pagina 9

Salute

e benesserealle terme

Pagina 10

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Pagina 15

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4111 quali

on sono segnicabalistici ma in-

dicatori della presenzao meno negli alimentidi organismi genetica-mente modificati.

A tutela della nostrar salute Coop Italiasi serve adesso di unamacchina che rileva lemanipolazioni operatenei cibi. Alle pagine 8 e 9

Anno 19-N.6 giugno/luglio 2000Periodico di Coop Lombardia

di Arino Somenzi

I succhi di frutta sono tor-nati molto di moda cd éuna delle mode da segui-re perché propone bevan-de sane, leggere, frescheal gusto e dissetanti, im-portante è non pensare disostituire con queste leporzioni giornaliere difrutta, ma piuttosto di in-tegrarle. Gli studi e le ri-cerche rivolte ad unasana alimentazione dan-no ampio spazio alla pro-senza quotidiana, costan-te e ricca di frutta e ver-dura fresche, per garan-tire la copertura delfabbisogno vitaminico.La tendenza diffusa ai-l'uso di alternative qualigli integratori non èsopportata da nessundato scientifico proprioperché è dimostrato chequando l'alimentazione èvariata ed equilibratanon c'è necessità, normal-mente, di integrazionifarmacologiche, anche seun eventuale sovra-dosaggio vitaminica, nonprolungato nel tempo,non costituisce un proble-ma. Quello che emergedagli studi più recenti èche il nostro fisico assor-be meglio e con maggiorprofitto quelle vitaminepresenti naturalmentenell'alimento e quelleeventualmente aggiunte,ma dello stesso tipo e inquantità bilanciate. L'ef-ficacia del processo di as-similazione non dipendedalla natura delle vitami-ne, naturali o di sintesi,ma dall'ambiente ali-mentare in cui sono con-tenute. Le vitamine non

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hanno ruolo energetica,ma compiti di controllo suoperazioni fondamentali,sono elementi biodinami-ci, mettono in moto i pro-cessi biologici. Tutti glistudi, e gli addetti ai la-vori, danno indicazione diattenersi alle dosi consi-gliate dall'istituto nazio-nale di ricerca per gli ali-menti e la nutrizione,Inran, nella razione gior-naliera, Rda.La scelta di Con] è propriosu questa linea e i due nuo-vi succhi di frutta liquidivitaminizzati contengonopacchetti di vitamine giànaturalmente presentinei frutti, e tra questenessuna il cui accumulopossa avere effetti nega-tivi, garantiscono l'equi-librio tra le diverse pre-senze e tengono conto de-gli apporti consigliati daInran.Al misto di arancia, carota elimone, é aggiunta una mi-scela, che possiamo defini-re andossidativa, compostada provitamina A, vitami-na C ed E che danno, uni-

te a quelle già presentinaturalmente nel prodot-to, una copertura del 43per cento delle dosi gior-naliere consigliate (Rda).Il secondo prodotto, ana-nas, arancia, carota e limo-ne, contiene una miscelaformata dalle vitamine C,E, B6, Bl, oltre a acidopantotenico, provitaminaA. acido felice e biotina,che nell'insieme copre,per ogni 100 g, il 15 percento del fabbisogno gior-naliero, con una punta del35 per cento per la vitami-na C.L'offerta Coni) diventamolto vasta: succhi densigraditi ai bambini, prepa-rati coti succo e polpa difrutta nei gusti classici dipera, pesca e albicocca enei misti mela, carota e li-mone, pesca e mango;succhi liquidi ormai cono-sciuti e apprezzati, aran-cia, pompelmo, tropicale eananas; e i due nuovi mi-sti e vitaminizzati; tutti conle garanzie di qualità esalubrità dei prodotti amarchio Coop.

a,.2514surni?, Prodotto Coop Celiachia

Succhi di frutta Senza glutineVitamine in bevande fresche e dissetanti I prodotti dietetici per i celiaci sono molto

costosi, perciò Coop offre l'opportunità diacquistarli a un prezzo più accessibile

di Fabio Fogacci

"Non posso mangiare la torta perché mifa male". "Quel piatto di pastasciutta melo sogno anche di notte!". "Mhhh! Il pro-fumò di quei biscotti!". E via così, giova-ni e giovanissimi, anziani e meno anzia-ni, in Italia almeno 30 mila (con un'inci-denza superiore a un caso ogni millenati). Accomunati da un unico "perver-so" destino: un'intolleranza alimentare dalnome ostile, celiachia o enteropatia daglutine, malattia che determina in per-sone geneticamente predisposte un dan-no intestinale permanente provocato daun tipo di proteina del frumento - legliadine - e da altre a questa correlate.Ma se per una persona adulta rinunciaread un piatto è cosa tutto sommato ac-cettabile, immaginatevi cosa significhi perun ragazzo privarsi di pasta, pane, bi-scotti, torte e via dicendo. Alimenti proi-biti, intocca bili. Per tutta la vita.L'unica terapia possibile è l'esclusionedel glutine dalla dieta quotidiana, perchéuna quantità di gliadine appena superio-re ai 10 mg al giorno (quantità massimatollerata, che corrisponde a circa 250 mgdi farina!) può causare lesioni permanentialla mucosa intestinale. La vendita deglialimenti dietetici alternativi, i senzaglutine, è appannaggio delle farmacie cheesercitano, nei fatti, una sorta di esclu-siva che contribuisce a far sì che il co-sto finale di questi prodotti sia molto altoper i pazienti. Solo per fare un esempio,una confezione di cracker senza glutineda 150 g costa mediamente 15.600 lire,vale a dire 104 mila lire al kg contro lecirca 7 mila di quelli "normali"... II medi-co di famiglia, una volta che un centroospedaliero ha certificato che il pazien-te è affetto da celiachia e l'As1 compe-tente ha rilasciato l'autorizzazione, rila-scia una ricetta - il cui controvalore siaggira mediamente attorno alle 100 mila

lire - da "spendere" in farmacia. Si tratta,purtroppo, di un contributo del tutto in-sufficiente a coprire anche il fabbisognomensile minimo di queste persone.

UNA DIETA CORRETTAIl ruolo della dieta priva di glutine è tutta-via fondamentale per prevenire alcunemalattie associate (diabete insulino-di-pendente, dermatite erpetiforme,nefropatia, epilessia e calcificazioniendocraniche...) e le complicanze lega-te all'assorbimento continuo di glutine(dalla risposta immunologica contro l'in-testino stesso - che viene identificatocome il bersaglio primario dai sistemi didifesa dell'organismo - alle lesioniulcerative della mucosa, dai linfomi - ca-ratterizzati da febbre e crisi doloroseaddominali - alta perdita delle funzioni didifesa dalle infezioni gravi, alt infertilità eall'aumento di aborti spontanei).I celiaci chiedono di essere messi in con-dizione di seguire nel miglior modo pos-sibile una dieta corretta, indispensabileper limitare te manifestazioni cliniche del-la malattia e non andare incontro acomplicanze anche gravi: e dunque di-sponibilità garantita di prodotti sicuri, fa-cilmente identificabili e, soprattutto, ac-cessibili, ovvero a prezzi equi. La farma-cia non può essere perciò l'unica alter-nativa. In quest'ottica Pfasmon ha con-cesso il marchio Free Aglut in esclusivaa Coop per la fomitura di pasta (penne espaghetti), pastina (micron), farina, fettetostate e biscotti senza glutine ad unprezzo inferiore di circa il 10 per cento aquello praticato dalle farmacie. I prodottidietetici senza glutine Free Aglut, i sen-za glutine sono già disponbibili sugli scaf-fali di super e ipermercati con insegnaCoop. Le ricette rilasciate dal medico peri prodotti senza glutine non sono"apendibili" nei punti di vendita Coq),mentre continuano ad essere valide pergli acquisti in farmacia.

Slow Food Arcigola

LA ROBIOLA Di ROCCAVERANOdi Paolo Di Croce

Cominciamo il nostroviaggio nel mondo dellepiccole produzioni agro-alimentari di qualità arischio di estinzione, la-sciando la Langa albeseper inerpicarci su collinepiù selvagge, Ira viti sem-pre piú rare, noccioleti,querce e valloni a stra-piombo, fino a raggiunge-re i settecento metri diRoccaverano, uno dei pa-esi più sperduti dell'AltaLanga astigiana. E quiche si produce Ia robioladi Roccaverano, l'unicoformaggio caprino italia-no autorizzato a fregiar-si della Dop, a testimo-nianza della sua origineantichissima e l'unicocaprino storico italianolavorato come gli chèvresfrancesi e capace di con-frontarsi senza difficoltàcon i cugini d'Oltralpe.Una robiola straordinariaper gusto delicato esuadente e i profumi dierbe e di fiori, diversi dapascolo a pascolo. In que-sta minuscola zona del

Piemonte lo producono damille anni con il latte diuna rara razza autoctona,la capra di Roccaverano.Il disciplinare, approvatonel /979, individua comearea di produzione il ter-ritorio di diciotto comunidell'Alta Unga a cavallotra la provincia Eli Asti equella di Alessandria: unterritorio impervio, scar-samente abitato, ma an-cora ricco dí pascoli. Maproprio il disciplinare,anziché valorizzarlo, haCreato i problemi più gra-vi, Innazitutto perchénon fa cenno alla razza dautilizzare, ma soprattut-to perché consente di uti-lizzare 1'85 per cento dilatte vaccino e la parte ri-manente indifferente-mente di latte caprino oovino. Insomma é possi-bile produrre un caprinostorico senza una gocciadi latte di capra: un veroe proprio paradosso. Il ri-sultato è stata la progres-siva riduzione del nume-ra di allevatori e casari:soltanto alcuni, testarda-mente, hanno continua-

to a produrre robiolecome si faceva cento annifa (lavorando esclusiva-mente latte crudo di ca-pra). Il Presidio SlowFood (nato grazie alla col-laborazione della "Comu-nità Montana LangaAstigiana" e della "Comu-nità Montana Alta ValleOrba, Erro, Bormida diSpigno") da un lato vuoleaiutare questi pochi pro-duttori rimasti perchécontinuino a produrre ilRoccaverano classico, dal-l'altro vuole promuoverecampagne di educazioneal gusto perché i consu-matori siano in grado diriconoscere la qualità, di-stinguendo i formaggiartigianali da quelli indu-striali.Un ottimo lavoro in questadirezione é già stato rea-lizzato dall'Arbiora diCessole (tel. 0144/850000), che ha riunito ipochi casari rimasti (unadozzina) e si è impegnatoa raccogliere e a com-mercializzare il Roccave-rano "classico" (garanten-do un ricavo maggiore ai

produttori)Il Presidio sta inoltre la-vorando per favorire lasuddivisione dell'attualedisciplinare del Rocca-

verano in due sottodeno-minazioni: l'attuale Dop"robiola di Roccaverano"da una parte e dall'altrala Doc "Roccaverano

Classico", che dovrebbetutelare il formaggio pro-dotto in modo tradiziona-le, ovvero solo con lattecaprino non pastorizzato,

Filo Diretto

Giornali alla CoopPenso che la vendita di quotidiani e stampe nei supermer-cati uccida le edicole e tutti i piccoli editori {vedi ad esem-pio "Il Manifesto', "Avveni re' e mollissimi settimanali emensili) che hanno problemi di distribuzione. Speravo chela Coop, da sempre attenta in questo campo (ad esempionon uccidere i piccoli fornitori) non usufruisse di questapossibilità. Oggi purtroppo sono stato smentito. Non com-prerò mai stampa nei supermercati ed inviterò tutti quelliche conosco a non farlo per r suddetti motivi.

Enzo CedeiBrescia

Nel merito delle sue osservazioni, non possiamo •si-merci dal considerare il ruolo fondamentale che la co-operazione di consumo vuole esercitare sulla scena eco-nomica e sociale, ma dobbiamo rispondere soprattuttocon gli argomenti che derivano dall'essere operatoricommerciali:• Lo spirito della sperimentazione sui prodotti edito-riali è volto ad incentivare la lettura di quotidiani eperiodici, che purtroppo nel nostro Paese si colloca adun livello fra i più bassi in Europa.* Proprio in coerenza con lo spirito suddetto, lasperimentazione prevista dal Governo non "apre" soloalla grande distribuzione organizzata, ma anche astrutture atipiche rispetto ai prodotti editoriali: tabac-cherie, distributori di carburanti, bar, negozi specia-lizzati.* Per non creare squilibri, è vietato operare qualsivogliaattività promozionale sui prodotti editoriali periodici.* Per non penalizzare gli edicolanti, è prevista l'esten-sione delle merceologie vendibili nelle edicole: libri,gadgets, prodotti musicali e video, giochi; opportunitàche peraltro i giornalai già da tempo utilizzano.* Le case editrici devono riservare le identiche condi-zioni economiche e di servizio a tutti i distributori fi-nali, siano essi edicolanti o gestori di supermercati.* La sperimentazione avrà una durata limitata a di-dotto mesi; dopo i primi nove mesi le parti interessateverificheranno i risultati; dai primi dati forniti si de-duce che si stia conseguendo il risultato atteso: non untravaso di vendite, ma un'espansione del mercato del-la lettura.* Della commissione paritetica che assisterà iI Gover-no nell'esame dei dati, faranno parte anche esponentidelle organizzazioni sindacali dei rivenditori e distri-butori.• Per garantire un'informazione a più voci, la presen-za di più testate (anche se non tutte) per ciascun argo-mento non è una facoltà ma un vincolo per il distribu-tore; tuttavia questo non comporta automaticamentel'obbligo della presenza di tutte le testate; la responsa-bilità su questo tema non appartiene al distributorefinale, cioè all'esercente, edicolante o gestore di super-mercato.* Nei limiti del possibile (ed in qualche caso è già avve-nuto) Coop Lombardia, tramite il settore commercialenon alimentari, può farsi interprete presso il fornitoreper estendere il numero di testate che trattino qualcheparticolare argomento, consapevole però che non spet-ta a noi "stilare l'elenco dei titoli".Nel merito più generale e "stimolante . della sua solle-citazione, non possiamo per owi motivi affrontare unadiscussione che investe una sfera personale più cheaziendale; ci permettiamo però di sottoporle alcune ri-flessioni, ovviamente discutibili e opinabili:* L'interesse prioritario che muove Coop é la tuteladei consumatori, pertanto un'iniziativa volta ad ele-vare l'abitudine alla lettura non può non trovarci di-sponibili.* Analogo atteggiamento abbiamo tenuto anni fa quan-do abbiamo introdotto nei nostri punti di vendita i li-bri; ci sembra che l'obiettivo di "un libro in ogni carrel-lo della spesa' sia lodevole e non deprecabile; a questoproposito ci permettiamo di farle notare che lo scontodel 20 per cento sul prezzo di copertina indica chiara-mente che lo scopo della scelta non è il lucro.• Quando sono nati i primi supermercati, all'inizio de-gli anni '50, e Coop si è rapidamente strutturata per

essere fra i migliori gestori di questa forma innovativadi distribuzione, i negozianti ne hanno indubbiamen-te sofferto; lo scopo comunque era e rimane quello direndere più razionale ed economica la rete distributi-va, che ancora non é perfettamente allineata a quellaeuropea.* Il movimento cooperativo si è comunque preoccu-pato di non abbandonare i commercianti al proprio de-stino, ma ha stimolato nuove forme di asso-ciazionismo, contribuendo a mutare l'atteggiamento el'immagine di una categoria spesso osservata con so-spetto, e a farle acquisire una mentalità orientata alservizio oltre che al profitto.

Fulvio Bella Walter ColomboResponsabile Responsabile No FoodAttiv ità Sociali canale supermercati

WWW.COOPLINK.IT /L PORTALE LEGACOOPE operativo il portate dl Legaci:top: il primo per'information Communicelion Technology (len. Oltre alle millecooperative italiane giù associate attraverso Cooptecnicai alweb potranno accedere tutte te cooperative che vogliono es-sere protagoniste e partecipare alto sviluppo dell'economia delMuro. Cooptecnical attualmente - per estendere. vatorizzare Erendere più efficace il principio antico delta rnutualita in un mar-calo nuovo - è impegnala nell'ampliamento e nelladifferenziazione della gamma dei servizi di intermediazione of-ferti: dalla sola telefonia all'insieme dettici (software e prodottiper la gestione delle conoscenze e dei sistemi di comunicazio-ne aziendali, Internet, e-business, e-core merce, ecc.); dallasemplice aggregazione della domanda ai servizi di assistenzae dl consulenza fa distanza e on field) per la diagnosi deilebbisogni informalivi e comunicativi, per la pianificazione dlinterventi di adeguamento tecnologico, per la scella di soluzionitecnologiche, contenuti ed applicativi mirali alle specifiche esi•genie aziendali, fino al supporlo per la realizzazione ed anima•zione di servizi, sai e spazi web per l'Infomedlazione, te-broke rape e, in prospettiva, il commercio elettronico.

JORDIRECUT: IL NUOVO SITO DEL LAVORORecapita gratuitamente le offerte di lavoro nella casella e-maildai propri iscritti. Sottoscrivendo il servizio, con un click sullaCome page di jobdirecl.it si potranno ricevere te proposte diLavoro rimanendo assolutamente anonimi. L'idea e di un giova•ne imprenditore, Massimo Rosa, che già due anni la avevarealizzalo un sistema per "incrociare' domande e offerte dilavoro. Con jobdirectft. l'obiettivo é quello di snellire la ricerca dilavoro. Gli oltre 50.000 iscritti attuali e le 70 epponunils di lavoroselezionate settimanalmente, confermano l'interesse per l'ini-ziativa. Per iscriversi a www.jobdired,ri e cominciare a riceve-re subito le proposte di lavoro bastano pochi secondi e, inseguito, tutto sarà recapitalo comodamente nella casella e-maildell'utente, che potrà così visienare lumi linea le proposte.

POSTE: IL FRANCOBOLLO ELETTRONICOE arrivato il -francobollo elettronico". Grazie ad un accordotra Poste ilatiane e la società americana Pltney Sowes, leadernel settore delle nuove tecnologie postali, è stato Introdottonel nostre paese un nuovo sistema grazie al quale chiunque,purché dotato di un computer collegato ad Internet e di unastampante, potrà affrancare le proprie lettere, come avvienecon le macchine affrancatrici da tempo utilizzate dalle azien-de. ft pagamento sarà elfettuato con addebito su conto cor-rente postale o con carta di credito, e il servizio sarà offertoallo stesso costo della normale affrancatura. Si tratta del pri-mo progetto di "francobollo elettronico' realizzato in Europa.Poste italiane lo distribuirà via Internet attraverso la controlla-ta Posle.com; la prima lese del programma di lancio è già inCorso e tra breve sarà estesa anche su scala nazionale.

PASTA FRESCA A RISCHIO?Un altro prodotto tipico dellatradizione alimentare delBelpaese, la pasta fresca in tut-te le sue varianti, è messo a ri-schio dalle normative UE e dal-l'applicazione che ne fa il gover-no italiano.E quanto lamentano i Verdi eConfartigianato rispetto allanormativa UE e alla bozza di re-golamento del ministero dell'In-dustria italiano, che estendonoanche alla pasta fresca vendutasfasa e consumata entro 2/3giorni il limite massimo del 30per cento di umidità previsto perla pasta industriale, confeziona-ta e venduta sottovuoto o in con-fezioni sterilizzate. L'applicazio-ne di questa nonna renderebbepraticamente impossibile la pro-duzione di gnocchi per cui i li-velli di umidità sono del 60 percento e dei ravioli, in cui la ri-cotta usata nei ripieni supera il70 per cento. A rischio quindi isapori tipici della tradizione ita-liana, ma anche la sopravviven-za delle piccole aziende e coope-rative artigianali che produco-no prodotti freschi.Ivano Spalanzani, presidente diConfartigianato, denuncia che:"In questo modo si ignorano e sisnaturano le caratteristicheorganolettiche e di consumo delprodotto artigianale e si finisceper mettere in crisi i 3.200 produt-tori con quasi 10mila addetti delsettore".Sotto accusa le norme europeeche non rispertano la tipicità deisingoli Paesi. E lo stesso ministroper le politiche comunitarie, Pa-trizia Tnia, ad assicurare le cate-gorie produttive che in futuro ver-ranno coinvolte maggiormente

Notizie dall'Unione Europea

nell'elaborazione dei provvedi-menti con i quali sono recepite ledirettive comunitarie."Bruxelles - aggiunge il mini-stro - deve capire la nostra diver-sità basata anche sul modello del-le piccole e medie imprese e del-le cooperative".

PARMESAN O PARMIGIANO?Se "Parmesaa" vi sembra solo unnome più simpatico per definireil nostro parmigiano reggiano,non dovete farvi trarre in ingan-no: si tratta di un prodotto com-pletamente diverso che per sa-pore e gusto non ha niente a chefare con il nostra parmigianoreggiano. Il prodotto è vendutoin confezioni con bandiera italia-na e didascalia con scritto'perfect italiano" non solo inEuropa ma anche in Australia eNuova Zelanda, danneggiando ilconsumatore e il marchio del for-maggi() più famoso d'Italia.La denuncia dell'ambiguità delnome del surrogato è partita daiVerdi e dal Consorzio di tuteladel Parmigiano Reggiano, ma ilcaso ha subito interessato anchela Regione Emilia Romagna, chevuole difendere l'attività e la sta-bilità economica di 600 aziende

DEPORTATISI', LA MEMORIA DELL'ORROREL'elenco integrale dei nomi degli oltre ottomila deportati che mo-rirono nel lager austriaco di Maulbausen come primo tassello diun lavoro che porterà alla pubblicazione dei nomi di tutti iquarantamila italiani morti nei campi di sterminio nazisti. a lavorodi ricostruzione Monca, curato dall'Associziene nazionale exdeportati politici nel campi nazisti {Aned) potrà essere visibilesul sito •..,-,,deportarift il sito, realizzato circa due anni la, él'indirizzo europeo più frequentato tra quelli che trattano delladeportazione nei lager nazisti con una altissima Percenluale dilettori dell' estero (supenori al 50 per cento dei 50 mila contattimensili). Dopo l'Italia, infatti, tra i paesi che guidano la classificadel più assidui frequentatori del sito figurano la Svizzera, laGermania e l'Austria. Costruito esclusivamente con il lavorovolontario di un piccolo nude° di sostenitori e ospitata gratuita-mente de Agora', Il sito si articola In circa quattromila paginenelle quali si trovano anche le schede dei principali campinazisli, una vastissima bibtiogralia della deportazione {con ol•tre ottocento titoli), numerose schede cinematografiche. Daqualche tempo è stata inaugurala una nuova sezione, dedicataalle tesi di laurea sui campi di concentramento lascisti in Italia.

PENSIONI: INPS, ESTRATTO CONTO ON LINEEntro un arino tuta i lavoratori iscritti all'Inps potranno °calcoliate online la propria posizione assicurativa e simulare il calcolo dellapropria pensione futura. Lo scenario e stato disegnato dal diretto-re generale dell'Istituto Fabio Trizzino, nel corso della conferenzastampa state elezioni del comitato di gestione dei contributi deiparasulyordinali, annunciando la partenza della sperimentazione.In pratica, attraverso l'attribuzione di un codice {pini segreto, allavoratore sera possibile consultare la propria situazione attra-verso il proprio computer senza dover raggiungere gli sportellidell'istituto e scegliere quando ritirarsi senza affidarsi a un consu-lente.Loperazione comincerà proprio dai lavoratori parasubordinati,I primi che potranno collegarsi con la banca dell dell'inps per cono-scere la propria situazione.

Lif170 NEL WEB PER L'INVENTORE DI WIN ZIPInternet ha un nuovo eroe, morto alcolizzato in un motel ameri-cano e ora beatificato In rete dal popolo del web, che arriva adefinirlo "uno dei miti del XX secolo Sconosciuto ai più nelmondo "tradizionale", l'esperto di software Phillip W. Satz, 37.anni, era invece già in vita una celebrità nel ciberspazio, so-prattutto per la sua creatura più importante: Phalp, un program-ma per la compressione dei dati che ha favorito enormementelo sviluppo di Internet. I file tiri sono ancora oggi uno dei pilastridella rete, grazie alla possibilità di comprimere in poco spazioanche documenti enormi. Katz non si era arricchito con il suoprogramma, scegliendo di distribuirlo gratuitamente sulla rete.Una filosofia di vita che gli ere valsa molte simpatie da vivo eche ora, da morto, spinge molti su Internet a farne un eroepositivo da contrapporre at "cattivo" Bill Gates.

di trasformazione e di 8.000aziende agricole. Ancora una vol-ta sóno sott'accusa le norme del-la Commissione Europea. Infat-ti "Parmesan" è la traduzione diParmigiano, una denominazio-ne di origine protetta che è sta-ta registrata nel giugno 1996.Traduzioni e sinonimi possonoessere usati solo per i prodottidi denominazione protetta, maun regolamento comunitariostabilisce che la denominazionesi applica solo dopo un periodotransitorio di 5 anni.Fino ai 2002 quindi il nome"Parmesan" potrà essere utiliz-zato anche da chi 110n ha nientea che fare con il Parmigianoreggiano, con gravi danni a pro-duttori e consumatori e facendoperdere credibilità al sistemadelle denominazioni di origineprotetta. Per risolvere la situa-zione si propone l'istituzione diun "registro internazionale deiprodotti tipici" in modo che nonsia più possibile copiare e sna-turare i nostri prodotti, dal gra-na alla mozzarella.

QUOTE LATTE DA RIFARENuovo allarme alla Commissioneeuropea per i primi dati, perve-nuti a fine aprile, sulla produzio-ne di latte dei singoli Paesi mem-bri. Dalle prime stime risulta chequasi tutti i Paesi, con la solaesclusione di Francia e Irlanda,hanno superato le quote fissatedall'UE. -L'Italia supera di oltre 500.000tonnellate la quota a lei assegna-ta per la campagna 1999-2000.Intanto la Commissione Europeaha varato gli ultimi aggiornamen-ti sulle quote di latte che ognipaese potrà produrre.

a cura di Andrea Pertegaton

a cura di Giulia Lauletta-

PRODOTTI ESTIVI DALLA A ALLA ZALBICOCCHE

Leggermente lassativee diuretiche, riminera-rizzanti, grazie all'ele-vato contenuto di ca-roteni contribuiscono amantenere la pelle ela-stica e a proteggerladalle radiazioni solari .

Sono una buona fonte difibre solubili e di potas-sio. Quattro frutti for-niscono 60-70 calorie.FRAGOLE

Grazie all'eleitata con-centrazione di vitaminaC rappresentano unadelle alternative estiveagli agrumi. Proprioper questa peculiaritàfavoriscono l'assorbi-mento del ferro e han-no un effetto disintossi-cante. L'alto contenuto

dí acido salicilico le ren-de antiinfiaminatorie macontroindicate in caso diallergie a questa sostanza.15 frutti di media grandez-za forniscono circa 60-70calorie.

FRUTTI DI BOSCO

Ricchi, come le fragole, divitamina C. contengonoanche antociani, principiattivi che miglioranol'elasticità dei tessuti eprevengono la formazionedei radicali liberi. Alcu-ne delle loro proprietà va-riano a seconda dei pro-dotti. I mirtilli, per esem-pio, sono astringenti, tan-to che dal succo sì rica-vano alcuni rimedi utilicontro la diarrea dei bam-bini. More e lamponi, vi-ceversa, hanno un effet-to leggermente lasSativo.Sono comunque pococalorici.

FICHISono frutti piuttosto e-nergetici per via dell'ele-vato contenuto di zucche-

rimri. Forniscono inoltre di-versi minerali fra cui po-tassio, ferro e magnesioe una buona dose di fibreche li rendono degli otti-mi regolarizzatori intesti-nali in caso di stipsi. Unaporzione da 3 frutti hacirca 100 calorie.

Diuretico, antipertensi-vo, contribuisce a riequ i li-brace l'organismo nellegiornate più calde, preve-nendo i colpi di calore. Einoltre una buona fontedi caroteni e di vitaminaC, sostanze che lo rendo-no un ingrediente idealeper proteggere la pelle neiperiodi di esposizione aisole. Due fette (300g) for-niscono circa 80 calorie.

CILIEGIEDiuretiche e lassative fa-voriscono l'eliminazionedelle scorie azotate e han-no un effetto antiiper-tensivo, più marcato nel-le amarene. Tre mancia-te abbondanti, pari a cir-ca 30 frutti, fornisconocirca 100 calorie.

COCOMERORicchissimo di acqua e dipotassio è particolarmen-te dissetante ma è forseuno dei frutti estivi menovitaminici.Una grossafetta non supera le 50calorie. In caso di proble-mi digestivi è preferibilenon consumarlo a finepasto ma come spuntino_

PESCHE

Molto digeribili, disse-tanti e leggermente las-sative. Quelle giallesono una buona fonte dicaroteni. Le pesche no-ci contengono più zuc-chero delle altre. Le ca-lorie per I frutto da 150g sono fra le 45 e le 60.

UVA

Diuretica e lassativa,insieme ai fichi è unodei frutti più zuccheri-ni dell'estate e di con-seguenza ha un discre-to valore energetico(100 calorie per ungrappolo medio). Con-tiene diversi principiattivi fra cui i 'lavano-idi, antiossidanti eantiinfiammatori.

o Alimentazione & salute

Estate festa diCon il caldo aumenta il desiderio di ingredienti freschi, dissetanti e le due q tre porzioni abiiprodotti di stagione sono particolarmente accattivanti. Ecco i suggerimenti per approfittare1

di Cada Barzadi

Sui suoi. pregi dieteticinon ci sono dubbi. Nellalista degli ingredienti pro-tettivi la frutta è secoli-da .solo agli ortaggi, concui ha in comune diversesostanze che favorisconola prevenzione delle ma-lattie degenerative.Non a caso le maggioriautorità internazionali diricerca sul cancro racco-mandano di consumarlaalmeno 2 o 3 volte al gioi-no. Rispetto alla verduraè più zuccherina e e-nergetica, il che può rap-presentare uno svantag-gio soprattutto per chi haproblemi di linea. Gli zuc-cheri di cui è ricca infat-ti danno energia di pron-ta utilizzazione, che ven-gono ntetabolizzati conrapidità; proprio per que-sto saziano meno dei

Al naturale, o sotto formadi macedonia, la frutta èuno spuntino che dissetae aiuta a attenuare1,:appefito.E ottima per concludere

i pasti, visto che forniscemeno calorie e grassi diqualsiasi altro dessert equindi non appesantiscela digestione. Non do-vrebbe inoltre mai man-

care fra gli ingredienti del-la prima colazione, even-tualmente mescolata alloyogurt e ai fiocchi di cere-ali.Come antipasto, insieme

alle verdure, si presta perinsolite ricette agro-dolcirinfrescanti particolar-mente adatte per l'estate.II melone, per esempio,oltre a sposarsi a meravi-

glia con prosciutto e sala-me, è gradevole sotto for-ma dí minestra fredda,frullato e insaporito conun pizzico di sale e barbadi finocchio. Anguria e uvasi abbinano bene con insa-late verdi amare o piccan-ti. come nicola e cicoria.La frutta infine è unabase squisita per prepa-rare gelati, sorbetti, com-poste e altre specialitàdolci. Llimportante è sce-glierla matura al puntogiusto, valutando, oltreall'aspetto, consistenza eprofumo, che spesso sonoindici più attendibili.Grandi dimensioni e (or-ina regolare non testimo-niano la qualità, anzi, érisaputo che i frutti pic-coli sono frequentementei più saporiti.Meglio preferire i prodot-ti locali, alternando ilpiù possibile le diversevarietà, poiché ogni pro-dotto contiene principiattivi differenti e ugual-mente importanti. Senzadimenticare che comun-que la frutta non può so-stituire la verdura: secon-do Ie ultime ricerche que-st'ultima ha una funzio-ne protettiva e regolarizzatrice dell'assorbimento ancora maggiore.

carboidrati complessi pre-senti, per esempio, neicereali e possono favorirepiù facilmente l'innalza-mento della glicemia.C'è però da dire che nelcaso della frutta la quan-tità di zuccheri sempliciper porzione è relativa-mente modesta, e consu-mandone piccole quanti-tè alla volta, difficilmen-te si provocano sbalzi de-gli zuccheri nel sangue;anche perché la frutta for-nisce una buona quantitàdi fibre solubili, che ne ral-lentano l'assorbimentonell'intestino. (n più ha unelevato contenuto di so-stanze antiossidanti, fracui la vitamina C e icaroteni, ed è ricca di po-tassio. minerale che aiutaa mantenere l'equilibrio diliquidi dell'organismo e aregolare la pressione.Fra tutti gli ingredientidolci quindi non c'è dub-bio che è l'ultimo a cui ri-nunciare in caso disovrappeso.Fino a un chilo di fruttaal giorno, pari a 400-500calorie, è una quantitàche in estate, soprattut-to se si passano diverseore ali' aria aperta e si faattività fisica, ci si puòpermettere senza proble-mi.

Meglio i prodottilocali e di stagione

Patate novelle dall'Egitto. Fagiolini dal Kenya. Fra-gole e pomodori dalle serre spagnole. Ormai, alme-no a tavola, l'inverno non esiste più. Chi lo desiderapuò trovare prodotti estivi tutto l'anno. Laliberalizzazione incoutrollata del commercio di pro-dotti agricoli é certo un vantaggio per le multina-zionali che organizzano gli scambi ma non per iproduttori locali.Lo sfruttamento intensivo dei terreni, necessarioper ottenere le grandi quantità di ortofrutticoli chevengono esportati, provoca infatti un impoverimentodel terreno che, con il tempo, puO diventare sterile.Il risultato è che le popolazioni locali rischiano diperdere la loro fonte di guadagno e di non avereneppure più la possibilità di coltivare gli ingredien-ti necessari per la sopravvivenza.Per questo motivo nei paesi tropicali alcuni produt-tori hanno iniziato con successo coltivazioni ecolo-giche che limitano la produttività a breve scaden-za ma ne assicurano il mantenimento sui lunghitempi. Banane e caffè, per esempio, vengano colti- -vati insieme ai legumi, che rigenerano naturalmen-te il contenuto di azoto del terreno prevenendonel'impoverimento. La globalizzazione dei consumiresta tuttavia problematica.In Cile, dove negli ultimi anni si e diffuso il consu-mo di patate fritte, le centinaia di varietà di tuberilocali sono state sostituite quasi completamente daun'unica qualità di patate che arriva dall'Olanda.Lo stesso destino hanno subito il riso glutinosotailandese, soppiantato dal quella a chicco lungoproveniente dagli Stati Uniti e molti altri prodottiagricoli. Nei Paesi in via di sviluppo la modernizza-zione della cucina all'insegna dei modelli occiden-tali ha provocato nella maggioranza dei casi un de-cadimento delle risorse locali e il peggioramentodella qualità dell'alimentazione. Occorre rinunciarealle delizie esotiche e ai prodotti coloniali:Che ormaifanno parte delle nostre abitudini quotidiane?.. Cer-to vale la pena di esaminare-ci:m -più altenZioner:lediverse proposte del mercato. Se alcuni di Onestiingredienti sono insostituibili altri possono esseretranquillamente rimpiazzati dai prodotti indigeni.E il caso, per esempio, di frutta e verdura. Raramen-te é necessario consumare quelle che vengono da lon-tano: nella maggioranza dei casi l'offerta locale bastaampiamente a soddisfare le nostre esigenze senzamortificare il palato. Anzi: un recente studio condot-to dall'Università di Monaco ha mostrato che le so-stanze aromatiche di ortaggi e frutta sono più con-centrate e gradevoli al gusto se i prodotti vengonocoltivati con pochi fertilizzanti, e consumati poco dopola raccolta, senza subire lunghi trasporti eimmagazzinaggi. E un vantaggio anche per la salute.Diversi degli aromi contenuti nei vegetali infatti, intutto più di 10.000 sostanze diverse, sembrano pos-sedere proprietà protettive nei confronti delle malat-tie degenerative simili, se non superiori, a quelle del-le vitamine.

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Alimentazione & salute :•:401€sugno E

frutti e di colori.li di frutta raddoppiano facilmente, tanto più che l'offerta cresce in modo esponenziale e iisieme, ci sono proposte per piatti che possono sembrare esotici ma sono mediterranei

Frutta condita con olio e saleFrutta condita con olioe sale. Sembra una stra-vaganza culinaria un po'voluta ma in realtà nella •tradizione mediterranea cisono diverse ricette di que-sto genere assai appetitose,come la famosa insalata diarance e finocchi siciliana,ottima per l'inverno. Eccotre ricette da provare congli ingredienti estivi.

Zuppadi meloneIngredienti per 4 persone:1 melone Cantalupo algiusto punto di matti-razione, una manciata dibarba di finocchio selva-fico, il succo di I limone,1 peperoncino verde pri-vato dei semi, I cipolla diTronca, 1 piccolo pepero-ne rosso, 4 fette di panecasereccio, 3 cucchiai diolio, sale q.b.Tagliate a dadini il melo-ne e mettetelo nel frulla-tore con la cipolla, il pe-peroncino e metà dellabarba di finocchio.Unite sale quanto basta,1 cucchiaio abbondantedi olio e frullate.Lasciate riposare in frigo-ri fero per almenoun'oretta.Appena prima si servireunite il succo di limone.Distribuite la zuppa in 4fondine, spolverizzatelacon iI finocchio selvaticoe portatela in tavola concrostini di pane legger-mente insaporiti di olio,e ií peperone rosso taglia-to a striscioline sottili daaggiungere a piacere.Una versione insolita delgaspacho spagnolo da ser-vire con un buon bicchie-re di vino bianco, salamee grana, nelle giornatepiù calde.Calorie 207, proteine g4.86. grassi g 8.27, car-boidrati g 25.79.

Insalatadi anguriaIngredienti per una deci-na di persone. Metà dìuna piccola anguria. benmatura (circa 2 kg) e giàrinfrescata in frigorifero,1 pesca gialla, 1 cetriolo,2 mazzetti di rucola, 2forrnaggelle primo sale. 4cucchiai di olio extra ver-gine d'oliva, il succo di 2limoni. sale q.b. Conl'aiuto di un coltello affi-lato prelevate la polpa dianguria facendo attenzio-ne di non raggiungere laparte più chiara. I: inter-no dell'involucro deve ri-manere rosato. Eliminatei semi e riducete a cubettila polpa. Mettetela in un'insalatiera. Unite il ce-triolo spelato e tagliato afettine sottili, la pesca eil formaggio a dadini. larucola, ben lavata e ridot-ta a striscioline.

Condite con un'emulsionedi olio, succo di limone esale. Mescolate e mettetel'insalata nell'involucro dianguria precedentementepreparato.Coprite con una pellicolatrasparente e lasciate ripo-sare, in frigorifero, peruna mezz'ora prima di ser-vire.Can abbondante panecasereccio fa da piatto uni-co per una giornata inspiaggia. Se desiderateporzioni più ridotte limita-tevi a usare una fetta dianguria e preparate l'insa-lata in una terrina.Calorie 155, proteine g4.61, grassi g 7.1, carbo-idrati g 16.59.

Poco ingombrante e faci-le da trasportare, la frut-ta secca è un ingredienteideale come spuntino perchi fa sport e ama lescampagnate al sacco.Fra le mura domestichepuò servire per addolcirein modo naturale dolci emiscele di cereali per laprima colazione e per pre-parare deliziose composteche sostituiscono la mar-mellata.Ma attenzione: il suo valo-re nutritivo è diverso daquello della frutta fresca.Rispetto a quest'ultima,infatti, contiene moltameno acqua, ii che signifi-ca che ha una concentra-zione decisamente supe-riore di calorie.Tanto per fare un esempioun etto di albicocche fre-sche ne fornisce 28 controle 274 calorie della stessaquantità essiccata.La frutta secca è comun-que povera di grassi men-tre contiene un'elevataquantità di zuccheri (fra i50 e i 70 g per etto, a se-conda dei frutti) ed è unabuona fonte di alcuni mi-nerali, fra cui il potassioe il ferro. Non mancanoinoltre vitamine conte la E,che si trova soprattutto inprugne e uva passa, e la A,di cui sono molto ricche lealbicocche.A queste sostanze c'è poida aggiungere un buoncontenuto di fibra, che fadella frutta secca un utileregolatore dell'intestinoper chi ha problemi distipsi e, fra l'altro, aiuta aregolare l'assorbimentodegli zuccheri presenti,rilasciati con più graduali-tà rispetto a quelli conte-nuti in altri cibi dolci, Pervalorizzare queste pro-prietà è raccomandabileaccompagnare gli spunti-ni a base di frutta seccacon abbondanti quantità diliquidi, accorgimento che,

Insalata digamberi e pescheingredienti per 4 persone:quattro manciate dilattughino, 3 albicocche e2 pesche gialle mature esode, 500 g di gamberifreschi o surgelati, 4 cuc-chiai di olio extra vergi-ne d'oliva, il succo di 1limone, 4 cucchiai di vinobianco secco, sale q.b.Lavate l'insalata, asciu-gatela bene e distribuite-la su 4 piatti, formandouna sorta di tappeto ver-de. Disponete quindi suipiatti, a cerchio, le albi-cocche e le pesche a letti-ne, lasciando uno spaziovuoto al centro. Cuoceterapidamente i gamberet-

oltretutto, previene sete edisidratazione durante lepasseggiate.Un altro consiglio: megliopreferire la frutta che none conservata con anidridesolforosa (E 220) poiché

ti a vapore. Lasciateliìntiepidire e sgusciateli.Poneteli nel mezzo deipiatti.Preparate un'emulsionecon l'olio, il succo dí limo-ne, il vino bianco, un piz-zico di sale e irrorate conil condimento le insalate.Servitele subito. Buonocome antipasto o come se-condo. Al posto dei gam-beretti potete usare an-che pesce magro (peresempio merluzzo) cotto avapore, sminuzzato conla lama del ,coltello einsaporito con succo dilimone e erba cipollina.Calorie 245, proteine g11.41, grassi g 13.49.carboidrati g 13.62

questo conservante puòscatenare allergie.Non ci sono particolariproblemi invece per l'aci-do sorbito (E 202), usatosoprattutto per mele eagrumi. -

La frutta protegge, disin-tossica, ma putroppo c'èun rovescio della meda-glia. Soprattutto alcunecategorie di frutti, comele fragole, vengono trai-.tate abbondantementecon fitofarmaci.Ha avuto recentementemolta risonanza il rap-porto di una autorevolerivista di consumatoristatunitense che ha de-nunciato iÌ pericolo di su-perare la soglia di rischio,soprattutto per i bambi-ni.Le nostre autorità sani-tarie hanno in propositoun atteggiamento tran-quillizzante. Ma visto che

diverse catene di super-mercati, compresa laCoop, offrono ortaggi efrutta ricavati da coltiva-zioni che prevedono unuso controllato di pesticididi sintesi (lotta integra-ta) o la loro abolizione to-tale a favore di rimediantiparassitari meno tos-sici (agricoltura biologi-ca), vale la pena sicura-mente di preferire questiprodotti, a costo di spen-dere qualcosa di più.Un altro accorgimentoimportante è lavare accu-ratamente la frulla conacqua tiepida prima delconsumo, eventualmentecon l'aiuto di una spazzo-

la. Il bicarbonato aiutama non è un antidoto con-tro tutte le sostanze in-desiderabili.In caso di incertezze me-glio, quando possibile, eli-minare la pelle. E veroche contiene alcuni com-posti utili, come le fibree i flavonoidi, ma nellapolpa restano comunquenumerosi principi nutri-tivi benefici, che si con-servano meglio se la pre-parazione viene fatta di-rettamente prima delconsumo, evitando di la-sciare a lungo la fruttaall'aria e alla luce unavolta tagliata.

Essiccata: tanta energia

QUELLA BIOLOGICA É MEGLIO

E venneil Dolby

La disponibilità cli sup-porti analogici e digita-li con segnale sonorocon decodifica DolbySurround, Dolby ProLogic Surround e DolbyDigital AC3 e Thx hareso possibile la cre-scita incontrastata delfenomeno hometheatre.

• ' Dolby Surround -Nato nei primi anni '80,costituisce la versionedomestica del sistemaper uso cinematografi-co Dolby Stereo. Laprincipale limitazionedi questo tipo dìdecodifica sonora è lascarsa separazione trai canali.

Dolby Pro Logic eDigital - Apparso nel1992, è stato il primosistema di codificamulticanale digitale. Sitratta di un sistemache, nella sua versionepiù completa a sei ca-nali, grazie alla com-pressione AC3, per-mette la separazionedel suono e degli effet-ti sonori su cinque dif-ferenti altoparlanti, piùun segnale sonoro de-stinato alle basse fre-quenze e quindi ad unsubwoofer.*Thx - Insieme di spe-cifiche sviluppate per lariproduzione di colonnesonore multicanale conprestazioni di alto livello.

qua le Cinema in casa

Un posto in prima filaPer rivivere in casa le sensazioni offerte da un film o da uno spettacolo: è necessario unsistema home theatre e un tv colar con Io schermo panoramico, Una guida all'acquisto

di Fabrizio Alessandri

Volete rivivere nell'am-biente di casa le sensazio-ni visive e sonore di unasala cinematografica o diun concerto di musicache vi ha particolarmen-te coinvolto?Allora non c'è che passa-re all'home theatre. Ov-vero acquistare una seriedi componenti - o integra-re quelli che già possede-te - per ottenere un im-patto il più entusiasman-te possibile di quanto sìvede e per ricreare unapressoché reale sensazio-ne di "avvolgimento sono-ro". Cosa serve? Un tele-visore con lo schermo pa-noramico (16;9) e un im-pianto barile theatre, masi può aggiungere unDvd. Chi già possiede unimpianto HiFi, capacedella massima fedeltà nel-la riproduzione dei suoni- ma che poco ha da spar-tire con il sistema hometheatre, assai meno "ca-tegorico" nella riproduzio-ne dei suoni -, potrà co-munque avvalersi del-l'impianto ricorrendo al-l'integrazione di un am-plificatore audio-video e di3 o 4 diffusori in più.I componenti fondamen-tali di un sistema hometheatre sono due: un sin-toamplificatore, un set didiffusori:

Sintoamplificatore.Scelta ideale per chi cer-ca il minimo ingombro ela massima facilità di in-stallazione e impiego, in-clude in un solo prodottouna sezione preamplifica-trice dotata di lutti i ne-cessari ingressi audio evideo; un decodificatone(generalmente del tipoDolby Prologic, ma at-tualmente sono già dota-li di decodifica DolbyDigital AC3); gli stadi fi-nali di potenza per i varicanali home theatre (idue frontali, il centrale,uno o due surround e ilsubwoofer) e un sinto-nizzatore radio.I parametri di scelta? Leprestazioni della sezioneamplificatrice, e quindila massima potenza diuscita: la codifica sonoraintegrata o non (DolbyPrologic. Dolby DigitalAC3, Thx) quindi la pos-sibilità di decodificare lasorgente sonora esterna edi dividerla su differentidiffusori; le connessioni(In e Out) che garantisco-no la maggior flessibilitàdi utilizzo dell'apparec-chio.Diffusori. Per ricrearele sensazioni tipiche del-lo spettacolo cinemato-grafico è necessario ag-giungere alla solita cop-pia di diffusori frontali unsistema centrale di alto-parlanti, adibito alla ri-produzione dei dialoghi edi altri effetti provenien-ti dal centro della scena,e una coppia di altopar-lanti surround, da collacare posteriormente allazona d'ascolto, per ripro-durre gli effetti ambien-tali e per aggiungere unaterza dimensione alla sce-na sonora, Raccomanda-to é anche l'impiego di unsubwoofer, adibito alla ri-produzione degli effettisonori di bassissima fre-quenza che aumentanonotevolmente il coinvolgi-mento nell'azione confe-rendole una fisicità taleda creare l'illusione chesi stia svolgendo attornoa noi. Se per i canali fron-tali destro e sinistro puòessere utilizzato un tra-dizionale sistema di alto-parlanti stereo, il canalecentrale richiede l'impie-go di prodotti più specifi-ci (le loro dimensioni sisviluppano in larghezzaper essere dislocali soprao sotto lo schermo).Per i canali posteriori sipotranno scegliere alto-parlanti non particolar-mente dotati di estremi dibanda e quindi di dimen-sioni contenute. Il sub-woofer home theatre, si-curamente raccomanda-to se si vuole sfruttare almassimo una sorgentesonora Dolby Digital AC3o Thx per le ragionisopramenzionate, è simi-le per caratteristiche tec-niche e costruttive ai sub-woofer per l'HiFi dome-stica. Unico neo della pre-senza di un subwoofer, èla poca possibilità di iso-

lare la stanza dalle bassefrequenze e quindi unprobabile, intenso... "co-involginiento dei vicini'.Chi vuole inserire in unacamera un sistema hometheatre completo devefare i conti con la dispo-sizione del Tv color e deimobili esistenti. Bisognainoltre studiare bene ilsistema prima di fare ibuchi nella parete per fis-sare i diffusori e pensarea come nascondere gliantiestetici cavi di colle-gamento. Il punto diascolto animale è al cen-tro di un ideale cerchio co-stituito dallo schermo edai diffusori (la posizionedel subwoofer non è vin-colante in quanto le bas-se frequenze sommo bidi-rezionali), La presenza incommercio di lettori Dvdcon decoder Dolby DigitalAC3, può eludere l'acqui-sto di un amplificatore; inquesto caso é sufficientel'acquisto di un set di dif-fusori amplificati r on

di Michela Bianchi

Disneyland è il mondo dìoggi, in quello che ha dipeggiore e di migliore:l'esperienza del vuota edella libertà.

Marc Augé

Se i Musei vaticani atti-rano poco più di tre mi-lioni di persone all'anno,il parco di Gardaland puòcontare, secondo una ri-cerca di Sociornetrica, sudue milioni e 800 mila vi-sitatori, e conquista il se-condo posto trai luoghipiir frequentati della no-stra penisola, superando,con notevole scarto, ilColasse°, gli scavi diPompei e la Galleria de-gli Uffizi dì Firenze, percitare alcune delle prin-cipali attrazioni cultura-li italiane.D'altra parte, in Francia,Euro Disney conta 12milioni e seicentomila

decoder Dolby Digital in-tegrato nel subwoofer, incommercio a prezzi pièche accessibili, La più im-portante innovazione tec-nologica nel video dall'ap-parizione delle trasmis-sioni a colori è rappresen-tata dal lancio dei nuovicinescopi a formato pano-ramico, i cosiddettischermi 16:9. Tale misu-ra rappresenta il rappor-to dimensionale tra lar-ghezza e altezza dell'im-magine, che per i televi-sori tradizionali è pari a4:3 mentre per i nuoviapparecchi é di 16:9. Glischermi panoramici(widescreen) permettonouna visione più ampia ecoinvolgente che riprodu-ce in parte gli effetti diimmersione che si prova-no al cinema, La dispo-nibilità di trasmissioninel formato panoramico16:9 è ancora molto limi-tata, ma tutte le nuovetecnologie su base digita-le - il Dvd e le trasrnis-

presenze, più del doppiodel Louvre (cinque milio-ni), e Ia Germania, chenon ha i richiamidisneyani, vede comun-que i luoghi dedicati altoisir occupare i primiposti nella classifica delgradimento: i parchi co-siddetti tentatici attiranopiù del doppio dei visita-tori di musei e luoghid'arte. Si sbaglia dunquead insistere, nell'offertaturistica, su propostesquisitamente culturali?Sono i parchi di diverti-mento, dalla musica in-cessante e dai mille ba-za• le mete preferite deInuovo turista europeo einternazionale? Di certoDisnevland, per il fatto diessere spettacolo di tuttele finzioni, rappreSenta,come dice Marc Augé. laquintessenza del moder-no turismo: ciò che an-diamo a visitare non esi-ste, Ma, al di là di (piesta

suoni via satellite digitali- propongono film nelnuovo formato.I nuovi televisori a forma-to panoramico sono dota-ti di selettori automaticie manuali del formatodell'immagine, per adat-tarsi anche alla visione ditrasmissioni in formatotradizionale senza le di-storsioni derivanti dallediverse dimensioni fisi-che del cinescopio (effettodi schiacciamento). Laparte "attiva" dello scher-mo viene ridotta (su unTv 28" 16:9, la dimensio-ne dell'immagine in for-mato 4:3 è pari circa aquella di un Tv 21" tra-dizionale; su un Tv 32"16;9, la visione in forma-to 4:3 é circa delle dimen-sioni di un 28" tradizio-nale) e sulle fasce latera-li dello schermo appaionodue bande nere. 1 nuovitelevisori offrono comun-que sofisticate funzioni dizoom che permettono diadattare e personalizzare

considerazione che meri-terebbe un approfondi-mento maggiore, i daticitati obbligano ad altreriflessioni. Innanzituttoa considerare le finalitàdel museo, ciel luogo d'ar-te; e le aspettative di chiva a visitarli, specie delpubblico più giovane,Come e con quali obbietti-vi, per esempio, si inseri-sce questo percorso cultu-rale in una gita scolasti-ca? Pochi mesi fa a Lon-dra si é tenuto un conve-gno di più giorni, su que-sto terna, promosso pro-prio da un noto museo, ilVittoria and Albert: a chisi rivolge il museo e perche cosa? Da quelle saleche espongono patrimoniprovenienti da moltepliciaree culturali, e proprionegli stessi giorni, è ar-rivata una prima rispo-sta. : nella sezione dedica-ta all'arte indiana si ècelebrata una festa reti-

l'immagine tradizionalefino ad utilizzare buonaparte dello schermo ridu-cendo te distorsioni.Gli apparecchi con scher-mo panoramico offronoprestazioni audio e videosuperiori ai modelli tra-dizionali e sono dotati ditutte le funzioni che fa-cilitano e completanol'utilizzo del televisore.Fra le prestazioni più dif-fuse si possono ricorda-re: scansione video a 100Hz che elimina qualsiasisfarfallio dell'immagine epermette una rappresen-tazione perfetta dei colo-ri e dei dettagli; funzionidigitali di scansione/ottimizzazione dell'im-magine, che aggiunti allascansione 100 Hz permet-tono una rappresentazio-ne ottimizzata di ogniparticolare dell'immagi-ne, del colore e del con-trasto luminoso; picturein picture (Pio), possibi-lità di vedere due canalicontemporaneamente tra-mite la visualizzazione diuna finestra schermo didimensioni ridotte: fun-zioni audio conte la pre-senza di decoder DolbyPro I..ogic o Dolbye di più altroparlanti in-tegrati, permettono l'a-scolto di audio eccellente,dopo che il suono del tele-visore in uscita dal pic-colo altoparlante incorpo-rato è stato per annil'anello debole della cate-na HiFi; collegamentispeciali come prese S-Vhso Vga per connettere l'ap-parecchio rispettivamen-te a strumenti informa-tici o fonti video di eleva-ta qualità dotati di taliconnessioni (Dvd, vide-ocamere, laser disc).

giosa india con rappresen-tazioni di racconti tradi-zionali recitate da bam-bini, richiamando unnumero straordinario dipersone. Un esempio diincontro-spettacolo appa-rentemente "non mit-scale", che collega l'espo-sizione con leparole e igesti della realtà e sug-gerisce, tra l'altro, possi-bili percorsi intercultu-rali. E che potrebbe ri-spondere a quel bisognodi libertà e di fantasia (dicui paria Augé) che il vi-sitatore-turista ha l'illu-sione di soddisfare tra lefinzioni spettacolari di unparco, Finzioni create perriprodurre eternamentese stesse. la forza poeti-ca ed evocativa del realeè ciò che offre al ragazzo,come all'adulto, la possi-bilità di immaginare, di'andare oltre: di guarda-re il diverso, il possibile,iI cambiamento.

Destini incrociati

DISNEYLAND O MUSEO?

Fiere quale

LE NOVITÀ NEL PIATTOGli effetti dell'internazionalizzazione dei mercati alimentari, se ci forniscono prodottifreschi in ogni stagione, pongono seri problemi economici alle produzioni nazionali

di Luciano Didem

Il Cibus di Parma è lapiù importante Fiera ita-liana del

po settore alimen-

tare, e ci si va per "tene-re d'occhio" le novità, os-servandole dal punto divista dei consumatori.Qualche anno fa fecero lalora apparizione i prodot-ti "light" ("leggeri", in al-tre parole portatori di po-che calorie), una rispostaalla diffusa tendenza al-l'obesità. Poi comparveroi prodotti "che ci fannobene" (cosi possiamo tra-durre il termine inglese"functional foods"), dallaparticolare composizionein acidi grassi, inultivita-minici, integratori. ecc;un po' come negli StatiUniti, dove in praticaogni alimento è "arricchi-to", formulato, migliora-to. E se è vero che alme-no in parte "siamo quelloche mangiamo", vediamocosa ci porta in tavolal'edizione 2000.

GLOBALIZZAZIONEAGROAUMENTARECon questo termine inten-diamo l'integrazione trale economie del pianeta,ciò che riguarda ancheragroalimentare, dallematerie prime ai prodot-ti trasformati.L; internazionalizzazionedei mercati alimentariprovoca effetti in tantedirezioni, alcune moltovantaggiose per l'Italia,per esempio la crescentediffusione della dieta me-diterranea, e infatti lapasta e la pizza sono or-mai presenti ovunque nelmondo, Ma qualche effet-to di questo fenomeno èdestinato a preoccuparciun po', o almeno a met-terci "sul chi vive": ci ri-feriamo alla tendenza adimportare generi alimen-tari che fino a ieri eranoil vanto della produzionenazionale, per esempio ilvino e i prodotti orto-frutticoli. Sulle nostretavole possiamo trovare,già oggi, delle pere cheprovengono dall'Argenti-na e nel prossimo futurodel vino dal Cile: comespiegare questo fenome-no? Nel comparto orto-frutticolo, la spiegazionepuò consistere nella "con-trostagionaIità": in alcu-ni periodi dell'anno il pro-dotto manca, ed è quindinaturale importarlo daaltri continenti. Ma que-sto comincia ad accaderetutto l'anno, e allora laspiegazione è più sempli-ce e piú strettamente eco-nomica: dobbiamo aspet-tarci una possibile "inva-sione" di prodotti dai pa-esi "del sud del inondo",forti di un argomento fon-damentale, il prezzo. Ve-dremo quindi sempre piùspesso prodotti "simili" ainostri, anche dal punto divista qualitativo, ma aprezzi molto competitivi,e per l'agricoltura italia-na è un po'- un segnaled'allarme. Da paesi lon-

tani arrivano nuovi pro-dotti e modelli di consu-mo: qualche anno fa ci fuil momento della carne distruzzo, ora fa la sua ap-parizione la carne di can-guro proveniente dall'Au-stralia.E in corso da tempo il di-battito "carne si, carneno", dovuto alla crescitadel filone "vegetariano",ma il discorso si estendeal problema se sia giustoe necessario consumareprodotti provenienti daanimali essenzialmenteselvatici, lontani da noianche dal punto di vistaculturale. Almeno finora.

L'INFORMAZIONEE I CONSUMATORIL'industria alimentareha compreso che "fareinformazione" non è soloun dovere, ma può esse-re fonte di vantaggi com-merciali e d'immagine. Eregistriamo con soddisfa-zione, dal punto di vista

Le formedel commerciosolidaleTonino Perna, Fair Tra-de, La oda etica al mer-cato mondiale, BollatiBoringhieri editore,l92pag., 24.000 lire.

In mezzo a tutto quelloche è successo nel mon-do, crollo del comunismo,globalizzazione, la scon-fitta dello sviluppo per ipaesi poveri, la crisi delletigri asiatiche, ecc., c'è unvuoto rappresentato dallamancanza di prospettivereali per una ripresa du-revole.Sono in tanti a chiedersisu quali basi si potrà co-struire il nuovo sviluppoe Tonino Perna li cita neicapitoli che precedono lastoria del Fair Trade, ilcommercio equo e solida-le. "Nei 1959 a Kerkrade,una piccola città olande-se, nasceva una fondazio-

dei consumatori, la diffu-sione di messaggi semprepiù precisi, per esempioper quanto riguarda pro-cessi produttivi. La qua-lità è la caratteristicaprincipale d'ogni prodot-to, da parecchio tempo.ma oggi se ne parla intermini dí "certificazio-ne": non si tratta più del-la qualità "autoprocla-mata" dal produttore, madi un processo che è sta-to verificato (certificato)da un Ente esterno al-l'azienda, e codificato se-condo nonne internazio-nali. Oggi sono molti iprodotti che portano l'in-dicazione che la certifi-razione è avvenuta inbase a norme che hannouna sigla particolare, peresempio UNI 150 9000.Naturalmente si trattadi terminologie e questio-ni per gli addetti ai lavo-ri, ma i consumatori nepossono dedurre l'impe-gno nella qualità lungo

ne chiamata SOS Wer-eldhandel, promossa daun gruppo di giovani delPartito Cattolico Olande-se.Il mondo degli emar-ginati, sfruttati, impoveri-ti lanciava un SOS che ve-niva raccolto da quel pic-colo gruppo di giovanidotati solo di tanta buonavolontà.La prima iniziativa dell'as-sociazione fu quella dilanciare una campagnaper la raccolta di latte inpolvere a favore delle po-polazioni povere della Si-

tutto il processo produt-tivo. Più facile da capireè il messaggio relativoalla "tracciabilità", comea dire il percorso comple-to, dal campo al consumo.

RISPOSTARASSICURANTEE una questione che ri-guarda in particolare ilsettore delle carni, il cheé comprensibile perché lazootecnia doveva necessa-riamente dare una rispo-sta rassicurante dopo ilcaso della "mucca pazza"dei 1996 e del "pollo alladiossina' dell'anno scor-so. Tracciabilità significadisporre dei dati per sa-pere da dove proviene ilprodotto: il lotto, l'anima-le, al limite la singola bi-stecca; i consumatori nonpossono che apprezzareun sistema di produzione(e controllo) pensato nelloro interesse, e auspi-carne l'applicazione inogni comparto dell'agro-

cilia". Avevano sentitoDanilo Dolci descrivereibisogni del Sud italiano. Eda questa iniziativa, dallacostatazione delle iniquitànello scambio delle mercitra il Nord e il Sud delmondo che nel 1967 que-sti stessi olandesi inco-minciarono a provare unanuova forma di commer-cio. Dopo le necessarieesperienze, nella primave-ra del 1969 aprivano aBrekelen, nel sud del-l'Olanda, il primo "worldshop". Due anni dopo cen'erano già 120 in tutti iPaesi Bassi e si avviarono"filiali' in Germania, Au-stria, Svizzera, Belgio. Nel1994, erano 3.500 le Botte-ghe del mondo presenti in14 paesi europei, con60.000 volontari impegna-ti e con 4.000 addetti. Nelperiodo 1984-94 la cresci-ta è stata in media del 20per cento annuo."Una performance chepoche grandi imprese forprofit possono vantare"dice Perna.Poi si sono affiancate in

alimentare. Aumental'interesSe verso l'originedel prodotto: le grandimarche naturalmentenon hanno bisogno di ri-ferimenti "localistici", mamolte piccole e medie im-prese possono giocare lacarta "dell'origine" delprodotto. 1.a provenienzada una determinata re-gione o area del paese, oda una città ben notacome luogo di produzione,diventano argomenti per"fare immagine", per ac-quisire credibilità agliocchi dei consumatori. Inun mondo sempre più glo-balizzato sapere la prove-nienza di ciò che mangia-mo può diventare un fat-tore di scelta molto im-portante. Come si suoledire, "mangia preferibil-mente quello che sai pro-nunciare". Si diffonde la"voglia di natura", nel sen-so dell'esigenza manife-stata dai consumatori neiconfronti della sicurezza

Svizzera le due coopera-tive, Coop e Migros. Ilsuccesso del caffè equo esolidale in Svizzera e sta-to e continua ad esserenotevolissimo con punteche sfiorano il 10 per zen=to del mercato.In Italia si è poi costitui-ta l'Associazione FairTrade e Coop é entratacome socio. Il libro non lodice, ma recentementeanche altri supermerca-ti italiani incominciano avendere prodotti del com-mercio equo e solidale.Si raggiungeranno volu-mi significativi?Ovviamente l'Autore nonlo sa, ma lo spera. Lan-cia anche una proposta:perché non estendere ilrapporto di commercioequo anche ai prodottiindustriali provenienti dapaesi dell'Est o asiatici?In parte il problema è sta-to affrontato, ma sottol'aspetto etico.Con il pallone garantitosenza lavoro minorile, siè avviata un'altra strada,convergente con la prima.

di ciò che ,mangiano. Esempre più "visibile" il fe-nomeno del biologico, siaal Cibus sia al Macfrut, laFiera del compartoortofrutticolo che si tienenello stesso periodo aCesena.Si possono notare dueaspetti importanti: cre-sce il numero delle picco-le imprese biologiche pre-senti con prodotti tipici e"di specialità", e di gran-di aziende che dedicano albiologico una nuova at-tenzione, e in attesa di"fare business" mostranoun'indubbia capacità diosservare Ie esigenze deiconsumatori, qualifican-do cosi la propria imma-gine.

IL SERVIZIOPRIMA DI TUTTOLa produzione alimenta-re più attenta ha decisodi giocare con forza lacarta "della comodità"nell'uso dei prodotti ali-mentari adottando pro-cessi che permettono unafreschezza sempre di pii["a lunga conservazione",senza perdere nulla dellecaratteristiche organo-lettiche originarie. Si notauna maggiore attenzioneai bisogni più immediatidei consumatori, comequello di "spendere il giu-sto per il prodotto giusto".Negli anni Novanta ci fuun periodo nel quale viera la tendenza alle"grandi confezioni", ov-viamente pensate per ilconsumo familiare ad unprezzo vantaggioso, mal'evoluzione del Paese, alivello demografico ed eco-nornico, ha fatto capirealla produzione che oltreai grandi consumi occor-reva guardare anche aquelli "piccoli".Piccoli ma numerosi,tanti quanti sono i"single" italiani, in ognifascia d'età: e, infatti, co-minciano ad affacciarsisul mercato le confezioni"monouso", che perrnetto-no un rapido impiego,senza ulteriori problemidi conservazione (peresempio il brodo in brik,salumi, formaggi, pro-dotti da forno).Si estende anche il mer-cato dei surgelati "elabo-rar: non più soltanto pe-sce o verdure, ma semprepiù spesso piatti pronti,prodotti gastronomiciqualificati, della cucinaitaliana e internazionale,da realizzare a casa, infretta e gustosi.E anche così che l'indu-stria alimentare pensa dicontrastare la tendenzaal "mangiare fuori casa",la cui crescita sta spo-stando in modo significa-tivo il baricentro dei con-sumi alimentari. Come sivede, l'innovazione è unanecessità e un'opportuni-tà nello stessa tempo, e inbuona parte siamo noiconsumatori il "motore"del cambiamento.

"Letture" a cura di Ugo Pinferi -

PRO CONTRO

Autodifesa della pianta. ingestione di quantitàminor uso di prodotti maggiori di residui eroi-chi m icI cidi poiché la resistenza

della coltura indurrebbead un loro uso anche vi-cino alla raccolta.Rafforzamento di batteri,virus ed insetti_ Trasmis-sione della resistenzaagli antibiotici che vengo-no utilizzati come mar-catori in alcune varietà dipiante.

Tecnologie sicure e mo'- Effetti a lungo termineto controllate non conosciuti verso la

salute e ancor più versol'ambiente.Studi non Indipendentiperché portati avanti dal-le multinazionali checommercialfzzano i pro-dotti. Rischio di aumen-to dei fenomeni allergici

Sviluppo industriale e Monopolio industrialetecnologico

Sfruttamento di territoriimproduttivi

Difesa di specie invia d'estinzione

Sfruttamento dei Paesidel Terzo Mondo

Rischi per la biodiversità

Aumento delle rese Supremazia di alcuneagricole industrie sull'agricoltura

Interazione tra regni noncomunicanti in natura

Amplification 18aprfam

1 0"-2

0 2 4 6 8 10 14 18 20 24 28 30 34 38 40 44 ae so

ci csfiL,_,no Tecnologie

La macchina sccSi chiama Abi Prism 7700 ed è in grado di riconoscere il DNA modificato nei campioni di c

pianeta. Impossibile sta-di Giofia Lauleffa bilire per il momento an-

Dagli anni ottanta la che come reagirà Porga-biogenetica cerca di cre- nismo umano a cibi con-are organismi genetica- tenenti DNA inesistentimente modificati (ogni) in natura. Per questopertravare specie sempre Coop ha deciso di garan-piú resistenti ai parassi- tire ai consumatori che iti, al clima, alla siccità. suoi prodotti non conten-Vengono immessi in na- gono soia e mais, la cuitura nuovi organismi vi- vendita e produzione èventi in cui sono stati in- consentita in Europa. Pertradotti geni estranei garantire che i propri pro-tratti da altri vegetali, dotti non contengono ebatteri o animali per es- non derivano da ognisere più resistenti. E di Coop Italia ha avviato unnuovo sembra che le ma- progetto che a regimegnifiche soffi e progres- controllerà 100.000 etta-sive dell'umanità al rnuo- ri di leguminose e cerea-vano per sconfiggere i li- li, 450.000 capi di bestia-miti della natura e mi- me, un milione e mezzogliorare le condizioni di quintali di frutta e ver-dell'uomo. Le potenzialità durar milioni di confezio-di sviluppo sembrano in- ni di prodotti quali biscot-finite se si pensa che la ti, gelati, merendine, oliotirannia della natura pos- di semi. L'investimentosa essere sconfitta, so- complessivo previsto è diprattutto nei paesi del ter- oltre 20 miliardi. Lobiet-zo mondo, condannati tivo di Coop è di control-alla miseria da condizio- lare direttamente nei pro-ni ambientali proibitive. pri laboratori ( prodotti aMa se le potenzialità marchio e a questo fine èaperte da organismi stato acquistato uno stru-geneticamente modifica- mento di grande precisio-ti potrebbero essere infi- ne per quantificare lanite, infiniti potrebbero presenza di DNA geneti-essere anche i danni pro- carpente modificato neglivotati dall'immissione in alimenti.natura di specie inesi-stenti e dalle interazioni LA CERTIFICAZIONEtra regni naturali finora COOPtenuti distinti. Impossibi- Per garantire l'assenza dile stabilire come reggi- cibi geneticamente modi-ranno le colture tradizio- grati dai propri prodotti,nati messe a contatto con Coop inizialmente ha ri-specie più forti e aggres- chiesto ai fornitori di cer-sive clic potrebbero lificare autonomamentesoppiantarle mettendo a l'assenza di ogni dal lororischio la biodiversità del prodotto. Ma nell'aprile

Il dibattito sugli OGM

le più sofisticate tecnichedi analisi, può non emer-gere se le farine contengo-no o meno DNA modifica-ti artificialmente, perchéla cottura ne distrugge letracce. "Sapere che unprodotto non contieneogm - dice ancora Mauri-zio Zucchi - é una garan-zia per il consumatore, masapere che non sono nem-meno state utilizzatesementi o mangimi mani-polati offre rassicurazionianche nei confronti del-l'ambiente".lin importante punto dachiarire riguardo alla pe-ricolosità d'immettere innatura organismi tran-sgenici è infatti se la loromaggiore resistenza puòportare alla scomparsa dialtre specie, compromet-tendo la biodiversità delpianeta. Per questo Coopha scelto di compiere leanalisi su tutti i componen-ti da cui i prodotti deriva-no: sementi, mangimi eCO sì via.Solo in questo modo sipuò dichiarare con certez-za al consumatore che unalimento non solo noncontiene ogni ma anchenon deriva da ogni.Stabilita l'importanza diattuare controlli su tuttii componenenti che por-

I998 si è fatto un ulterio- damcnto delle curve di tana alla realizzazione dire passo avanti deciden- amplificazione. un prodotto Coop e statodo di modificare il pro- Dopo un periodo di inter- avviato un programmagramma dei controlli in sa sperimentazione, oggi per coinvolgere glidue punti. Maurizio la macchina funziona a prenditori agricoli, coloroZucchi, direttore Quali- pieno ritmo per analizza- che devono decidere cosatà, ci spiega il nuovo pro- re campioni di prodotti coltivare. Già dall'ottobregramma: "Abbiamo deci- finiti, semi e mangimi 1999 sono stati attuatiso dì non affidarci più solo provenienti dagli stabili- accordi can le organizza-alle analisi dei fornitori menti e dai consorzi rioni agricole Confa-per stabilire se un prodot- agrari utilizzati per i pro- gricoltura, Coldiretti eto è Ogni free, ma di at- dotti Coop e"Prodotti con Anca per attuare proget-tuare noi i contraili sui amore" Coop. ti comuni.campioni'. Dopo una fase Uobiettivo è di individua-in cui i controlli erano DAL SEME re metodi di controllo, si-effettuati in laboratori AL BISCOTTO sterni di garanzie per i con-esterni è stato deciso di Controllare la filiera ali- sumatori e di rintrac-predisporre un settore di mentare, cioè ogni singo- ciabilità di filiere alimenta-biologia molecolare nel io alimento utilizzato per ri non ogni.laboratorio Coop Italia, realizzare il prodotto fini- Accordi dello stesso tipodotandolo delle più sofisti- to, è fondamentale per stanno coinvolgendo dittetate tecnologie presenti passare da una dichiara- di sementi (per garantiresul mercato, in modo da rione di prodotta "non un approvvigionamento dipoter eseguire analisi di contenente Ogni' a quel- sementi tradizionali,migliaia di campioni ogni la di "non derivanti da mangiinifici e consorzianno. Inoltre si é deciso Ogni". agrari) affinché tenganodi controllare non solo i Alcune trasformazioni dei separate le produzioniprodotti destinati all'ali- cibi, come la cottura, pos- transgeniche rispetto amentazione umana, ma sona eliminare le tracce di quelle destinate alla Coop,anche i mangimi per gli organismi geneticamente allevatori e macelli perchéanimali che forniscono le modificali presenti nei vari garantiscano che gli ani-carni Coop. componenti. mali si siano nutriti di

Ad esempio analizzando mangimi esenti da ogni.IL CONTROLLO una merendina, anche con I fornitori di prodotti ali-DEGLI OGMIl metodo analitico per iIcontrollo degli Ogni sibasa sul principio del-l'amplificazione genica:singoli frammenti diDNA - tra i quali quellitransgenici - vengonomoltiplicati fino a rag-giungere un numero chene consente la rilevazio-ne. Lo strumento AbiPrism 7700, acquistatoall'inizio dell'anno, con-sente l'amplificazione delDNA presente e la suarilevazione in tempo rea-le, per mezzo di una sofi-sticata tecnologia di let-tura al laser, controllatada un software che per-mette di visualizzare l'an- Diogrommachampffficascione del geni modficcrii preserdi In campionid orrrnerriicootenerliìsoiaemels

mentari a marchio Coophanno condiviso il proget-to Coop di approvvigionar-si di ingredienti e additivi,come la lecitina di soia ol'amido di mais, pressosubfornitori qualificati econtrollati. La scelta dieseguire le analisi nel la-boratorio interno median-te Prism 7700 è statadettata dall'esigenza direndere più sicuri i con-trolli della filiera alimenta-re e non delegare ad altrila garanzia di assenza diagm nel prodotto.Maurizio Zucchi spiega:"L'attenzione ai controllisugli Ogm è una peculia-rità di Coop rispetto adaltri distributori. Noi nonci limitiamo ad accettarele garanzie fornite daiproduttori in base alle loroanalisi, ma attuiamo con-trolli sui prodotti a mar-chio Coop autonomamen-te, grazie ad una stru-mentazione scientificad'avanguardia".

UN IMPEGNOINTERNAZIONALEUna tecnologia analiticacosi sofisticata richiedeun lavora di cooperazionecon gli altri enti e labo-ratori che la utilizzano. Illaboratorio Qualità Coop.diretto dal dottor MartinoBarbanera, esegue i con-trolli e partecipa alle at-tività della comunitàscientifica internazionalenel campo delle ricerchesugli ogni.Coop ritiene, infatti, chesiano insufficienti i con-trolli sui cibi e la stan-dardizzazione dei metodidi analisi e delle etichet-te con cui informare iconsumatori. Per dareun contributo a colmarequeste carenze i labora-tori Coop Italia partecipa-no a progetti di ricercacomuni ad altri enti na-zionali ed internazionali.All'interno dell'Urti (EnteNazionale Italiano diUnificazione) e del Cen(Comitato Europeo diNormalizzazione] si sonocostituiti gruppi di ricer-ca sui cibi transgenici cuipartecipa il laboratorioqualità di Caop Italia.L'obiettivo comune è diindividuare metodologiedi ricerca e di regolamen-tazione omogenee.

LA TUTELADELLA SALUTE

di Cesare Mainardi

Guatela, ma la ricerca scientifica deveandare avanti. Rigore, perché i consu-matori devono essere tutelati. Pruden-za e rispetto delle regole sono la lineada seguire nel settore agroalimentare: è.quanto è emerso dal partecipalissimoconvegno di Cremona "Dal seme alla ta-vola" organizzata a palazzo Trecch i dal-la Provincia di Cremona e Coq) Lom-bardia venerdì 12 maggio. Ai lavori hapartecipato anche Roberto Serrarli, sot-tosegretario del Ministero delle Politicheagricole, che ha sostenuto che la ricer-ca e lo sviluppo delle biotecnologie de-vono essere controllate da rigidi proto-colli, e nello stesso tempo non dovreb-bero essere condizionate dalle multina-zionali, troppo interessate al profitto.Sono intervenuti, nella mattinata, il Sin-daco di Cremona Paolo Bodini, GianCarlo Corada, Presidente della Provin-cia di Cremona, Silvano Ambrosett, Pre-sidente di Coop Lombardia.Hanno inoltre svolto le loro relazioniFrancesco Mauro (coordinatore Divisio-ne Biotecnologie e Agricoltura Enea ecomponente del Comitato NazionaleBiosicurezza e Biotecnologie) che hasostenuto come non tutto ciò che e

biotecnologia è negativo, che la ricer-ca scientifica ha migliorato la qualitàdel prodotti alimentari e delle specieanimali. Sulla stessa linea si è espres-so Adriano Marocco (docente della Cat-tolica di Piacenza) che ha rilevato chel'ingegneria genetica non è il frutto diesperimenti di scienziati folli e quindile biotecnologie non vanno demo-nizzate. Gianni Tamino (componentedel Comitato Nazionale Biosicurezzae Biotecnologia) ha sottolineato comete coltivazioni transgeniche siano an-cora sperimentali e non sia ancora per-messa la loro commercializzazione.Ma l'Europa importa vegetali transge-nici che finiscono non solo nei prodottiche arrivano in tavola (che sarannosegnalati in base all'obbligo di indica-zione sulle etichette) ma anche neimangimi che alimentando animali, po-trebbero finire indirettamente nei no-stri piatti. I rischi che potrebbero verifi-carsi sono: allergie, resistenza agli an-tibiotici, collegamenti presunti con al-cuni tumori, non conoscenza degli ef-fetti negativi nel lungo periodo. Nel po-meriggio si sono susseguiti gli inter-venti delle categorie interessate e dialcune aziende: Gianni Cavinato, se-gretario generale Associazione Con-sumatori; Leonardo Vingiani, direttoreAssobiotec; Mario Maestroni, vice-presidente nazionale Confagricoltura;Ettore Pedroni, vicepresidente nazio-nale Coltivatori Diretti; MassimoBelletti, presidente aggiunto CiA; Vin-cenzo Vi2/01i, presidente nazionaleAssociazione Italiana Agricoltura Bio-logica; Gianluca Casadio, ufficiomarketing Apofruit; Alessandra Lameri,Lameri SpA; Renata Pascarelli, CoopItalia; Andrea Ladina, Consigliere Pro-vinciale di Cremona.Ha concluso i lavori FrancescoGiubelli, assessore della Provincia diCremona all'Agricoltura e Alimentazio-ne. In conclusione si può affermare cheil convegno ha contribuito a fare chia-rezza su un argomento estremamen-te delicato per la salute di tutti.

Tecnologie 9

va OGMD. li suo impiego in tutte le analisi di Coop Italia

Usi e vantaggi dell'Abi PrismA colloquio col direttore del

Laboratorio Qualità Martino BarbaneraIl dottor Martino Barba-nera dirige il laboratoriodi Coop Italia che si oc-cupa dei controlli sullaqualità degli alimentiCoup e ha scelto personal-mente l'Abi Prism 7700per la sua precisione eaffidabilità. Coop Italia hascelto di fare un notevoleinvestimento nello stru-mento, oltre 200 milioni,perché è quanto di piùavanzato esista neI cam-po delle analisi genetiche.Martino Barbanera cispiega le caratteristicheche rendono l'AN Prism7700 lo strumento piùadatto per compiere ricer-che sul DNA transgenico.

Esattamente qual è ilprincipio di funziona-mento dello strumen-to?

metodo si sviluppa at-traverso varie fasi: siestrae il DNA dai campio-ni da controllare, si prepa-rano le miscele di reazio-ne contenenti Ie sandegenetiche complementarial DNA che si vuole am-plificare, si inseriscono lemicroprovefte contenentitali miscele nello strumen-to precedentemente predi-sposto per eseguire l'am-plificazione.Nel caso dell'analisi degliOGM, per esempio, nellamiscela di reazione sonopresenti sonde specfficheper il DNA transgenicomarcate con molecole

flunrogeniche: se é pre-sente DNA modificato sisviluppa nella micropro-vetta fluorescenza cheviene letta dal sistemaattico aI laser in temporeale. La quantità di fluo-rescenza è proporzionalealla quantità di DNAtransgenico presente nelcampione.

Quali applicazionipossiede lo strumen-to?Lo strumento si può uti-lizzare per eseguire ana-lisi basate sul DNA. Peril momento in Coop lostiamo applicando allaricerca di DNA modifica-ti, quindi utilizziamocampioni di prodotti fini-ti, semi o mangimi chepotrebbero contenere soiao mais transgenici. Tut-tavia lo strumento hamolte altre potenzialità,anzi nacque per essereutilizzato in campo clini-co nelle ricerche invirologia. In seguito l'AbiPrism venne sempre piùusato nel campo alimen-tare per ricerche sumicrorganismi patogeni eOGNI. Noi Io stiamo uti-lizzando per le ricerchesugli ogm e anche per lericerche dei microrga-nismi patogeni.

Quindi questo stru-mento permette un'a-nalisi più precisa chein passato...

Gli strumentiti che utilizza-vamo in precedenza per-mettevano analisi soloqualitative, che ci diceva-no la presenza o l'assen-za del DNA modificatoche volevamo cercare, manon in che quantità fossepresente. La nuova stru-mentazione permette in-vece di definire anche inquali quantità il DNAtransgenico è presentenel campione.Questa caratteristica èmolto utile soprattuttoadesso che le normativeeuropee hanno fissato lasoglia massima di tolle-ranza ogm dell'i per cen-to. Per questo sempre piùlaboratori si stanno at-trezzando cofi-questo tipodi strumentazione.

Quali sono gli altrivantaggi dell'ABIPRISM?I vantaggi sono quelli de-scritti nel principio difunzionamento; si puòaggiungere che lo stru-mento è estremamenteaffidabile e permette didare risposte in tempimolto rapidi.

Come sta andando lagestione di un macchi-nario dalla tecnologiacosi sofisticala?Da quando lo strumentoé arrivato, abbiamo svol-to prove ed esperimentimirati all'ottimizzazionedell'analisi. Adesso abbia-

mo iniziato le analisi dicampioni provenienti daifornitori e stanno dandoottimi risultati.Comunque bisogna sotto-

lineare che vista Ia com-plessità dello strumentoe dei processi di analisisugli ()gin, il nostro labo-ratorio coopera con altri

enti, pubblici e privati, cheusano la stessa tecnologiae sono impegnati nelle ri-cerche sui cibi transge-nici.

La filosofia Coon -IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONEDagli anni '80 l'ingegne-ria genetica è stata sem-pre più utilizzata nellaricerca agronomica alfine di trovare nuove va-rietà di piante più produt-tive e più resistenti diquelle tradizionali.Gli ogni sono organismiviventi il cui patrimoniogenetico é stato modifica-to introducendo segmen-ti di DNA tratti da altrivegetali, batteri o anima-li. Al momento sano sta-te realizzate solo piantetransgeniche ma sistanno già studiandopesci geneticamente mo-dificati.La normativa europea haconsentito l'importazionee la coltivazione di soia emais transgenici, mal'Italia ne ha vietato lacoltivazione sul propriosuolo e ammesso solol'impor tazione. Tuttaviala constatazione che allostata attuale delle ricer-che non si possono darerisposte certe sulle conse-guenze che l'introduzionedi organismi genetica-mente modificati hannosull'uomo e sull'ambienteha portato Coop ha deci-

dere, dal gennaio 1998, difornire la garanzia di as-senza di organismigeneticamente modificatinei prodotti del suo mar-chio. Le ricerche sulleconseguenze dell'introdu-zione di alimenti gene-ticamente modificati arri-veranno a dare rispostecerte solo tra qualcheanno dopo un periodo diosservazione sufficiente-mente lungo sugli studiepidemiologici e ambientali. Inoltre le norme at-tualmente in vigorenon offrono un livello diinformazione sufficienteai consumatori. Le eti-chette permettono di in-dividuare solo cibi checontengono mais (3 soiageneticamente modifica-te, ma ignorano comple-tamente quegli alimentiper cui sono stati utiliz-zati vegetali transgenicidi cui la cottura (od altratecnologia) ha fatto per-dere le tracce (cibi deri-vanti da ogni). Nessunanorma stabilisce sistemidi etichettatura chiaraper prodotti e filiere ali-mentari completamenteprivi di geni artificiali.

Anche i controlli ufficialiappaiono carenti perchénon è stato ancora stabi-lito un protocollo ufficia-le per la determinazionequantitativa di ogni.Viste queste carenze nor-mative, Coop si appella adun "principio di precauzio-ne" in base al quale ven-gano sospese le coltivazio-ni in pieno campo di pian-te transgeniche e sianoprevisti controlli più ap-profonditi.Coop auspica che sia isti-tuita una Commissionescientifica a livella euro-peo che porti avanti le ri-cerche sugli Ogm e sullenormative necessarie af-finché il consumatore siasufficientemente in for.mato da poter prenderedecisioni consapevoli.Coop ha quindi deciso digarantire autonomamen-te che i prodotti del suomarchio non contenganoogni e sta attuando unacampagna di informazio-ne in proposito. Inoltre èimpegnata in un proget-to di controllo di tutte lefiliere produttive, per ga-rantire fin dal campol'assenza di Ogni;

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NORME UE SUGLI 0CGennaio 1998. La Commissione Europea autorizzai Paesi membri ad importare e coltivare soia e maisgeneticamente modificati.

Italia vieta la coltivazione sul proprio territorio diqualsiasi varietà di piante ogm, ma autorizza lacommercializzazione di soia e mais transgenici.

Settembre 1998. Entra in vigore il regolamento euro-peo che impone di segnalare nell'etichetta la pre-senza nel cibo di dna modificati (prodotti contenentiogm). Restano esclusi i prodotti in cui le trasforma-zioni come la cottura hanno distrutto le tracce diogm (prodotti derivanti da Ogm).

Gennaio 2000. Due regolamenti comunitari obbliga-no ad etichettare anche gli additivi e gli aromi e fis-sano la soglia massima dell'i % di contaminazionedi ogni delle partite.

CHE COSA CHIEDE COOPChe siano studiate etichette adeguate peri prodottiderivanti da Ogm, già a partire dal campo.

Che venga istituita una Commissione scientifica eu-ropea che effettui autonomi controlli sui dossier del-le case produttrici di ogni e che attui un sistema dimonitoraggio nella fase di coltivazione e nelle suc-cessive attività di trasformazione.

Che sia tutelata la biodiversità. L'Europa deve investi-re risorse nelle banche della bio diversità e favorirneil mantenimento soprattutto in parchi e aree protette.

Per ridare bellezza adun vecc hio armadio ba-sta la tecnica giustaA volte, nel solaio dellanonna, si possono sco-pdre dei veri e propri te-sori. Basta cercare bene.Spesso si nascondonosotto la superficie consu-mata di un'Ara epoca. Ilrestauro di un armadio inlegno massiccio è oggipiù facile che mai.La potenza di un utensi-le elettrico specifico perla levigatura e la rimozio-ne di vecchie vernici ren-de oggi possibile quelloche un tempo richiedevagravosi lavori manuali ol'Impiego di inquinantiprodotti chimici.La svernicialura di gran-di superfici piane, comequelle di porte o pareti, èl'ideale campo di impie-go di una levigatrice anastro. -Un nastro abrasivo con-tinuo garantisce il mas-simo della velocità e otti-mi risultati. Utilizzate la

levigatrice a nastro semprein diagonale e fatela scor-rere sul legno nel sensodelle venature.In questo modo viene am-pliata la passata e la le-vigatura procede rapida-mente.Per guidare senza far fatical'utensile, si consiglia l'im-piego di un'impugnaturasupplementare. Levigareprima con un foglio abrasi-vo di grana grossa e ripete-re successivamente l'ope-razione con un foglio di gra-na più fine.

Evitare irregolaritàe striatureLavorando con una levi-gatrice a nastro ad alta ve-locità, occorre un po' di let-to". Guidate quindi la le-vigatrice senza esercitarepressioni, il suo peso è piùche sufficiente.Per levigare superfici im-piallacciate occorre proce-dere con molta cautela.Con una levigatrice dotatadi regolazione elettronica

questo non è un problema,poiché essa consente dl Ini-ziare in modo lento e poi di"dare gas" al momento giu-sto. Per una maggiore pre-cisione, utilizzare l'appositotelaio, che impedisce qual-siasi inclinazione involonta-ria dell'utensile. In questomodo verranno evitate irre-golarità, ottenendo unalevigatura particolarmenteuniforme.

Ang oli e spigoliGiunti al momento in cuitutte le superfici sono statelevigate, la levigatrice a na-stro incontra i suoi limiti tec-nici. E quindi il momento diutilizzare una levigatrice adelta. La piastra triangola-re è ideate per arrivare intutti gli angoli e sugli spigo-li. In questo modo è possi-bile levigare fino all'ultimoangolo e con il massimodella precisione, soprattut-to se la levigatrice è dotatadi regolazione elettronica edi regolazione del numerodi giri, preimpostabili In

fbnzione del materiale.Con il suo speciale design,la levigatrice a delta non ri-solve soltanto i problemi dilevigatura nei punti critici,ma offre anche una ma-neggevolezza siraordinaria.

E per finire...Una volta che avete re-cuperato il legno nella suabellezza originaria, èconsigliabile un trattamen-to protettivo della superficie,Esistono a riguardo diver-se possibilità: applicazionee successiva lucidalura diuna cera, una Triplice appli-cazione di olio di lino oun'unica mano di olio di linoche viene successivamen-te lucidata con cera. Peruna superficie particolar-mente bella, applicate unamano di cera d'api. Dopoun breve periodo di attesa,lucidate il legno con un fo-glio lucidante nella direzio-ne della venatura. II mobiledella nonna è pronto!

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VACANZE CON CURE TERMALILe vacanze sano sempre più un'esigenzaper recuperare al meglio le nostre capaci-tà. Spesso basta rompere con la routinequolidiana per sentirsi meglio, vedere gen-te fuori dagli schemi, concedersi quei mo-menti di relax che i rilmi ordinari ci impedi-scono.Facciamo un piccolo sforzo in più: consen-tiamo che altri si prendano cura di noi, delnostro benessere psicofisico, mettendo Inconto qualche ora passata alle terme.Le proposte di Riminiterme inseriscononella vacanza al mare, in un ambiente natu-rale che già evoca la vita all'aria aperta, ibagni di mare, l'ombrellone e il lettino, pro-grammi specifici per rimettersi in forma,ricaricare le proprie energie, ridare smaltoalle nostre performance.Se poi abbiamo esigenze particolari di pre-venzione dei disagi che ci disturbano nellastagione invernale, un passaggio alle termeé certamente una efficace polizza preventi-

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Per eliminare il radon in ma-niera Sistemalica, quando laconcennazione supera note-volmente te soglie, si può in-stallare un pozzo radon di rac-colta da collocarsi nel pianopiù basso dell'edificio.tl pozzo ragno è costituito prin-cipalmente da mattoni non ce-mentati, ceri del larghi fori chedanno le possibilità ai gas radondi entrare nel pozzo che deveessere coperto da una lastra dlcemento mentre attorno ad

esso va posta della ghiaia gros-solana. Cosi il gas tenderà natu-ralmente a convogliarsi nel poz-zo, al quale sarti collegato un si-stema evacuante, costituito da untubo e da una pompa aspiranteche canalizzeranno il gas, portan-dolo preferibilmente sul lena e lon-tano comunque da porte e fine-Slre.Un sistema analogo può essereapplicato al solaio mediante raspi-razione effettuala da un estrattoree di un sistema di tubazioni che

prelevano II gas sotto il solaio&lesso il quale dovrà, owiamen-te, essere isolato adegualamen-te.Un altro sistema di grande effi-cacia prevede la ventilazionetra il suolo e 3 piano dell'edifi-cio grazie ad un'intercapedine:la cavità sarà provvista di foriai fine di permettere una venti-lazione naturale e In altri casiforzata mediante l'uso dientratier.Queste è attualmente il siste-ma più utilizzato in abitazioni direcenle costruzione.É possibile inoltre eliminare ilgas che proviene dai materialida costruzione cosliluenti gliedifici, utilizzando l'aspirazionedirettamente dalle pareti che,preventivamente, sono state iso-late all'interno, di made tale cheil radon sia obbligato a passarenelle tubature.11 pieno di connessione Ira so•Iato e parale verticale in un pun-to critico, per quanto riguarda il.passaggio del gas.Per intervenire efficacemente épossibile ulilizzare degli appo-siti battiscopa che consentonodi aspirare il gas, creando comevia preferenziale di deflusso ilbattiscopa stesso. I n questo mo-do è possibile capitare radonpropno nei punti di fuoriuscita:anche in questo caso, delle tu-bazioni Impermeabili lo convo-gliano al di fuori del tetto.

Le depresso rizzazione attivadel vespaio (tecnica atliva);la diversa concentrazione delradon nelle abitazioni può di-pendere anche dalla dilleren-za di pressione Ira il suolo egli ambienti stessi e, in questocaso, è possibile diminuire laquantità di radon in ingressomodificando te condiztoni dipressione.Un opportuno drenaggio costi-tuito da pietrame permette tacaptazione del gas, mentre il Sueallontanamento é affidalo a con-doni d'aspirazione locale.La sezione del sottosuolo(Monica attiva): in alcuni edifi-ci si provveda al drenaggio alfine di allontanare te acque dalterreno e quando questa tuba-zione (perforata) forma unanello continuo, à possibilesfruttarla per far allontanare ilradon.Applicando un estrattore alpozzetto di raccolta posto lon-.tano dall'abitazione, si creauna depressione che permet-te l'estrazione del gas: si ot-tiene in taluni casi una riduzio-ne del 55%.

La tecnica della parete ven-tilata (Igienica attiva o passiva].Quando esiste un'interCe-pedine fra i muri interni edinterni ed esterni, i movimen-ti convenivi naturali o torsolipermettono l'allontanamentodel gas evitando quindi l'in-grassa nell'abitazione. Inter-venti più semplici mia ugual-mente efficaci possono esse-re; la realizzazione di unapresa d'arie esterne, la Sigilla-tine di lutti gli interstizi attor-no alte condona tecnologi-Che, la non perlorazione deisolaio con apparecchi da il-luminazione ad incasso o bo-tole, fa sigillatura delle fine-stre, la sigillatine della portad'accesso del piano interralo.

Le illustrazioni sono siategentilmente concesse da: .Geox,Rocca di . Papa-RomaSito Geme

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ilReAllOn

Ambiente

QUELL'OSPITE INDESIDERATOÈ presente in quasi tutte le case. Non si vede, non si sente ma si teme possa nuocere

• alla salute. E il Radon, un gas generato dal terreno. Come riconoscerlo e come misurarlodi Raffaella Galli

Dopo il fumo di sigarettaè ritenuto il secondo re-sponsabile di tumore aipolmoni. E un gas la cuipresenza non è rilevabilecon i sensi perché è inco-lore, inodore e insapore.Non reagisce chimica-mente con altri elementichimici ma è radioattivoe questa è la ragione del-la sua pericolosità. Sichiama radon ed è statoinserito dall'Oms, me-diante l'Airc, la Commis-sione Internazionale perla Ricerca sul Cancro, frale 75 sostanze fino adoggi considerate cancero-gene per l'uomo, insiemeal benzene e al fumo disigaretta.La presenza di radon nel-l'aria é dovuta alla suacontinua generazione da

parte di rocce contenentiuranio, in particolarequelle di origine vulcani-ca come lave, tufi, pomo-lane e alcuni graniti; inquantità minore si trovaanche in altri tipi di roc-cia, infatti l'uranio é pre-sente ovunque nella cro-sta terrestre, sebbene inconcentrazioni differenti.E proprio dall'uranio chesi genera il radon me-diante decadimento radio-attivo. E il radon, a suavolta radioattivo, si tra-sforma spontaneamenteín altri elementi elettri-camente carichi che sifissano alle polveri pre-senti nell'aria e, se ina-late, si depositano sullasuperficie delle vie respi-ratorie.Dalla disintegrazione delradon si liberano ancheparticelle alfa, cioè radia-zioni in grado di danneg-giare il DNA delle cellulefino a causare la mortedella cellula stessa o, in al-cuni casi, una modificazio-ne genetica che può dareorigine a un processotumorale.Già nel 1500 si era con-statata un'elevata morta-lità per malattie polmo-nari, tra alcuni lavorato-

ri delle miniere d'argentodella regione di Schne-eberg in Sassonia; tutta-via, solo agli inizi del900, dopo la scoperta delradar,, si ipotizzo una re-lazione tra l'elevata con-centrazione di questo gasmisurata nelle miniere el'incidenza della malat-tia, ormai riconosciutacome cancro ai polmoni.Le più accurate misura-zioni compiute in seguitoe i primi esperimenti suanimali confermarono,sul finire degli anni '50,questa ipotesi e nel 1967negli Stati Uniti si adot-tarono le prime misureper limitare i rischi per iminatori.Tenuto conto che il radonè un gas estremamentevolatile che si disperdemolto rapidamente al-l'aria aperta, ma che ne-

gli edifici chiusi si arco-mula e può raggiungereanche notevoli concentra-zioni, negli ultimi ven-t'anni si è cominciato amisurare anche il livellodi radon presente nelleabitazioni. Le indagini fi-nora compiute hanno per-messo di individuare learee più a rischio e han-no segnalato che le espo-sizioni alle radiazioni, inalcuni casi, sono confron-tabili con quelle delle mi-niere! Nella maggior par-te delle abitazioni, fortu-natamente, le concentra-zioni di gas sono media-mente basse, tuttavianon bisogna dimenticareche Vespa sizione é costan-te. E risaputo che anchel'assorbimento di bassedosi di radiazioni può pro-vocare tumori ma valu-tare il rischio e definireun valore limite non ècosa facile. In Italia cisono circa 30.000 mortil'anno per cancro al pol-mone: stabilire quanti diquesti casi siano attri-buibili al radon è moltocomplicato soprattuttoperché tra il fumo di si-garetta e l'esposizione alradon esiste un effettosinergico (cioè l'effetto to-

tale delle due esposizioniè maggiore della sommadei due effetti).Un recente studio effet-tuato negli Stati Unitidal National Academy ofSience ha dimostrato checirca il 10 per cento deitumori polmonari èimputabile al radon e lastessa stima è stata fat-ta in Francia.Probabilmente solo i ri-sultati degli studi in cor-so potranno, fra qualche

-anno, fornire prove sicu-re sugli effetti che l'espo-sizione al radon in am-bienti chiusi ha sulle per-sone.AI momento, sulla base

.delle informazioni raccol-te, è legittimo ritenere cheesista una relazione traconcentrazione di radonnell'aria e probabilità dicontrarre un tumore alpolmone; per questo mo-tivo la maggior parte deipaesi industrializzati haemesso delle raccomanda-zioni che stabiliscono i cri-teri per la protezione del-la popolazione control'esposizione al radon nel-le abitazioni. In Italia man-ca una normativa mentrela Commissione della Co-munità Europea ha dispo-sto la Raccontandazion,.Euratom 143/90 per risol-vere il problema negliambienti domestici e unadirettiva (Euratom 96129)per gli ambienti di 'lavo-ro alla quale anche l'Ita-lia si deve conformare.Grazie agli studi finoraeffettuati è stato possibi-le comprendere in chemodo il radon entra neinostri edifici e come puòessere eliminato.Naturalmente la primacausa della presenza diradon in una casa è lanatura geologica del suo-lo su cui è stata costrui-ta; abbiamo già detto chei suoli di natura vulcani-ca rappresentano le areepiù a rischio, sebbene nonsia una regola.Da! suolo il gas raggiungel'interno delle abitazioniattraverso fessure e picco-li fori, che si formano coltempo, nei pavimenti del-le cantine e dei piani se-minterrati; attraverso leaperture attorno alle tuba-zioni idrauliche o ai cavielettrici.Se i materiali da costruzio-ne sono radioattivi (adesempio il tufo), anche imuri possono emettereradon.Non solo per inalazionema anche per ingestionedi acqua contaminata ilgas arriva all'uomo poi-ché è abbastanza solubi-le e dalla roccia può pas-sare nella falda acquifera.In realtà i fattori che pos-sono condizionare la pre-senza del gas nell'abitazio-ne sono numerosi, perfinole condizioni atmosferichepossono influire. Per que-sti motivi c'è un solo modoper conoscere il livello dicontaminazione della pro-pria casa: misurarlo. Lamisura del radon si effet-tua mediante un semplicedispositivo delle dimensio-

ni dí una scatola di fiam-miferi, contenente una pel-licola sensibile alle radia-zioni alfa, che va espostonell'ambiente da misurareper un periodo sufficiente-mente lungo (almeno tremesi) in modo da poterdedurre, con buona ap-prossimazione, un valoremedio annuale. Laddovesi registrino livelli moltoalti si dovranno adottare ipiù opportuni provvedi-menti correttivi. L'accorgi-mento più semplice emeno costoso consiste nelventilare gli ambienti perfavorire la dispersione del

gas, aprendo più volte algiorno porte e finestreoppure con l'ausilio di unventilatore.Quando la concentrazionedi radon è molto elevata,però, la ventilazione nonbasta.Con un materiale poli-merico impermeabile alradon è utile sigillare tut-te le fessure presenti nelmoro che costituiscono lepossibili vie di ingresso.Se alla base dell'edificio èpresente un vespaio puòessere che vi si accumuliil radon per poi diffonde-re verso i piani superio-

ri. In questo caso bisognafavorire la dispersione delgas aumentando il nume-ro delle bocchette di aera-zione o, eventualmente,applicando dei ventilatori.Nel caso di edifici di nuo-va costruzione adottaremisure preventive è piúsemplice e comporta unaspesa contenuta. In alter-nativa al vespaio si posso-no predisporre uno o piùpozzetti di raccolta comu-nicanti con l'esterno edeventualmente dotati diuna pompa per aspirare ilradon e convogliarlo al-l'esterno.

2001 99,000 49.000 148.000

CRESCITA DELLA POPOLAZIONE ANZIANANEL COMUNE DI MILANO

Popolazione al di sopra dei 75 anni

2006 111.000 58.000 169.000

2010 121.000 64.000

185.000

LA CLASSIFICA PER SESSODELLAVITA MEDIA

ISTAT: penano 1990-1995,1

MASCHI FIWIE

Marche 76,32 Marche 82,23

Basilicata 75,69 Trentino A.Adige 81,83

Umbria 75,69 Umbria 81,79

Toscana 75,44 Veneto 81,64

Abruzzo-Molise 75,41

Puglia 75,27

Emilia-Rom. 75,16

Calabria 75,12

Sicilia 74,50

Trentino-A.Adige 74,41

Lazio 74,34

Sardegna 74,33

Veneto 74,30

Liguria 74,27

Piemonte 74,18

Friuli -V.Giulia 73,68

Lombardia 73,62

Campania 73,39

81,64

Toscana 81,57

Abruzzo-Molise 81,26

Sardegna

81,07

Lombardia

51.03

Friuli-V.Giulia

80,99

Liguria

50,93

Piemonte

80,78

Puglia

80,72

Lazio

80,63

Basilicata

80.53

Calabria

80,50

Sicilia

79,50

Campania

79,16

Fonte: 414 Elaborazione delle tavole di rnonarilàper sesso e regione, 1990-19951

Medicina

La lunga vita degIn tutti i paesi occidentali, Italia compresa, nel ventesimo secolo l'età media si è straordinariarr

di Giovanni Padovani

Da sempre l'elisir di lun-ga vita e la possibilità dispostare in avanti il limi-te naturale dell'esistenzaè una speranza irriduci-bile dell'uomo e l'oggettodi innumerevoli miti: daqualche decennio, però,questo è anche un ragio-nevqle progetto scientifi-co. E possibile allungareancora la 'vita media'degli uomini? E modifica-re i meccanismi biologiciche portano a poco a pocoal deterioramento dellavita? Il secolo appena tra-scorso ha fornito a que-sto proposito molte e si-gnificative risposte.Nel 1901, infatti, gli ita rliani vivevano in media45 anni, attualmente lacosiddetta 'attesa dí vitaalla nascita' è di 75 anniper gli uomini e di 81 perle donne. In misura simi-le ma raramente superio-re (l'Italia è oggi uno deipaesi più longevi del mon-do), la vita media si è al-lungata nel corso del se-colo in tutti i paesi ricchi.Ma questo innegabileboom della vecchiaia(vedi, per quanto riguar-da l'Italia, la tabella nel-la pagina a lato) va inter-pretato correttamente.Paradossalmente infattiquello che è cambiato nel-l'ultimo periodo della sto-ria non e tanto il numerodegli ultraottantenni odei centenari ma quellodelle persone che muoio-no in giovane età.

SALUTE E SVIWPPOECONOMICO"Il nostro paese in parti-

colare", spiega SabrinaPrati, ricercatrice all'I-stat di Roma. "E passatoin un tempo relativa-mente breve dalla situa-zione tipica delle aree pre-industriali a quella dellearee mondiali più avan-zate. Questo vuoi direche fino agli anni '50 laprima causa di morte inItalia erano le infezioni,dalla poliomielite alla dif-terite, dalla tubercolosialla sifilide. Queste ma-lattie provocavano deces-si molto precoci. Poi, nel-la seconda metà del seco-lo, la diffusione del benes-sere e dell'igiene, le vac-cinazioni di massa e l'in-venzione di farmaci po-tenti come gli antibioticihanno progressivamenteridotto la diffusione e lapericolosità delle malattieinfettive. Oggi si muoremolto di più a causa dimalattie come l'infarto,l'ictus e i tumori: questepatologie, invece, colpisco-no in età avanzata e per-mettono di conseguenzauna maggiore longevità".Se si vuole essere piú pre-cisi bisogna aggiungereche iI prolungamento del-la vita inedia é dovuto,più che alle invenzionimediche, al progresso so-cio-economico e alla sta-bilirsi in tutti i paesi indu-

ga di quella degli uomi-ni: in Italia la differenzatra i due sessi é oggi di 6anni circa a favore delledonne.Ma all'inizio del secolo, ein genere nelle societàcontadine, non c'eranodifferenze tra i due sessi:il vantaggio delle donnesi manifesta parallela-mente all'industrializza-zione. Cosi é avvenuto intutto l'occidente'. Qualifattori spiegano questodato? Il fatto é che nellesocietà evolute gli uomi-ni bevono più delle donnee hanno cominciato a fu-mare prima: Ie loro abi-tudini, cioè, li espongonomaggiormente alle ma-lattie che vengono defini-te 'da civiltà' (tumori, in-farto, diabete, obesità ec-etera).E soprattutto per questomotivo, oltre che per alcu-ne difese specifiche con-tro l'invecchiamento (gliormoni femminili), che ledonne vivono più a lungodei maschi.

REGIONIE VITA MEDIAAnche le differenze regio-nali della vita media (veditabella qui a fianco) con-fermano l'importanzadello stile di vita. In Italia imaschi che vivono più altuigo abitano nel meridio-ne, mentre quelli delle re-gioni settentrionali (Lom-bardia, Veneto, Friuli, Pie-monte e Liguria) hannouna vita più breve.Il Nord-Italia infatti è lazona dove le caratte-ristcihe negative dell'indu-strializzazione (fumo disigaretta e inquinamentosia atmosferico che degliambienti di lavora) sonomaggiori e dove sono piùdiffusi, di conseguenza, idanni che hanno provoca-to,Al conb:ario le donne del-le regioni centro- meridio-nali (e in particolare quel-le della Sicilia, della Ca-

labria, della Basilicata, delLazio e delle Pugile) han-no minori speranze di vitadi quelle che abitano nel-le regioni del Nord. Osser-va la Prati: "In molte zonedel meridione processodi modernizzazione nonha ancora cancellato alcu-ni svantaggi "storici"- cioèpresenti da moltissimianni - della condizionefemminile: per esempiouna maggiore esposizionealle malattie respiratoriecome la bronchite cronicae una maggiore vulnerabi-lità, nei confronti di quan-to si verifica nel resto del-la penisola, di fronte allemalattie cardiache.Questo spiega perché lavita é più corta che altro-ve".Nella classifica regiona-le della longevità fannoeccezione soltanto Mar-che e Umbria da una par-te e Campania dall'altra,rispettivamente ai primie all'ultimo posto perambedue i sessi.

COSA ACCADRAIN FUTUROMa secondo gli studiosidi statistica sanitaria nonè un caso e non è.neppu-re il risultato di chissàquale predisposizion e in-nata.li fatto é che alcuni datipositivi (l'incidenza rela-tivamente bassa di tumo-ri e di malattie del cuo-re) e di alcuni dati nega-tivi (alta incidenza di in-farto e di disturbi respi-ratori) influenzano inqueste regioni io stato disalute e la sopravviven-za sia degli uomini chedelle donne.Cosa prevedere per l'im-mediato futuro?Secondo gli esperti di

biostatistica, nei paesi oc-cidentali, Italia compresa,l'esistenza continuerà adallungarsi anche nei pros-simi anni - sia pure con unritmo di accrescimentopiù lento di quello che èstato registrato finora -perché è prevedibile un ul-teriore miglioramento siadelle condizioni socio-eco-nomiche sia delle terapiemediche."Ma dal punto di vista sa-nitario", osserva il pro-fessor Carlo Verga ni, tito-lare della Cattedra di ge-riatria e gerontologia del-l'Università di Milano,"oggi il problema principa-le non è tanto quello di ag-giungere altri anni alla no-stra vita quanto di influirepositivamente su quelliche sono già disponibilinella terza età.Il primo obiettivo da rag-giungere, cioè, é di elimi-nare o attenuare gran par-te dei disturbi che afflig-gono attualmente gli an-ziani".Questo, d'altra parte, èl'unico traguardo che giàè alla nostra portata. Ag-giungere altri decennialla nostra vita, infatti,sarà possibile soltantoattraverso manipolazionigenetiche che richiede-ranno, se tutto va bene,molti altri anni.Vivere qualche anno dipiù e prima ancora trascor-rere una vecchiaia conmeno acciacchi dipende,invece, dallo stile di vitache ognuno decide di as-sumere fin dagli anni del-la giovinezza e nello stes-so tempo da una maggio-re organizzazione dell'as-sistenza, sociale e medica,agli anziani.

strializzati. nel corso delXX secolo, di condizioni divita (a cominciare dall'ali-mentazione), di lavoro eigieniche migliori che inpassato, consentendo per-ciò una-migliore sopravvi-venza. Anche gli effettipositivi delle vaccinazionie degli antibiotici, cioèdelle pratiche medicheche secondo tutti gli studihanno maggiormente in-fluenzato la durata dellavita media, vanno i n terpre-

tati in questo senso: mol-te infelioni (per esempiola tubercolosi) erano già indeclino, infatti, quandol'uso degli antibiotici hacominciato a diffondersi.La conferma dell'impor-tanza dello stile di vitasulla lunghezza della vitaviene dall'analisi delledifferenze per sesso e perregione. "Nei paesi indu-strializzati", spiega anco-ra la dottoressa Prati, lavita delle donne è più lun

Scienza e longevitàI l settore della scienza medica più im-

pegnato nello studio di interventi utilia spostare in avanti it confine della vitaé quello della biologia molecolare.[obiettivo fondamentale è di capire qualisono i meccanismi 'naturali' che a pocoa poco logorano le capacità funzionalidelle cellule del corpo: se queste rea-zioni chimiche fossero note, si potreb-be pensare a interventi 'medici' in gra-do di modificarle. [esempio più effica-ce è quello dei trapianti. In questo caso,però, i chirurgi sostituiscono soltantoalcuni organi che hanno persoirrimediabilmente le loro capacità vitali(il rene, il cuore, il fegato): per prolun-gare la vita, invece, occorre contrasta-re l'invecchiamento simultaneo di mi-liardi di cellule del corpo.

i tratta di un'impresa molto più dif-t.) ficile anche se teoricamente nonimpossibile. Alle fine del 1999, peresempio, in uno dei laboratori dell'isti-tuto Europeo di Oncologia di Milano, dicui è Direttore scientifico Umberto Ve-ronesi, un noto studioso italiano, ildottor Peli icci, intervenendo sul DNA deitopi è riuscito a prolungare la vita diquesti roditori fino a 50 mesi: quasi ildoppio rispetto ai 30-35 mesi della loroesistenza fisiologica.

i tratta di un risultato sensaziana-k—, le, ottenuto in modo abbastanzasemplice: cioè -inserendo" nel patrimo-nio genetica degli animali un "gene" cheritarda la cosiddetta 'ossidazionecellulare', uno dei processi che anchenell'uomo è causa di un progressivo de-terioramento delle funzioni vitali. Ma nonè detto che quanto è stato ottenuto neiroditori possa essere trasferito nell'uo-mo: lo studio sperimentale effettuato a

Milano e i suoi risultati hanno sempli-cemente confermato una delle piste piùnote della ricerca anti-invecchiamento.

ualche mese dopo un gruppo dik.,.2‹ ricercatori americani dello ScrippsResearch Institute di La Jolla, in Ca-lifornia, ha annunciato di aver passatoal setaccio circa 6000 'geni' del nostroDNA (in ogni essere umano ve ne sonoquasi 100.000) scoprendo che l'invec-

chiamento e la morte vengono provo-cate dal guasto di alcuni di loro (sareb-bero almeno una ventina), quelli chesono deputati alla moltiplicazionecellulare, cioè a rimpiazzare le cellule"vecchie" con quelle "nuove"..b a serietà di questo studio è stata

- sottolineata dal fatto che è statopubblicato su Science, una delle rivi-ste scientifiche più prestigiose e auto-revoli del mondo. Questa ricerca con-ferma che un farmaco oppure un in-tervento di `terapia genica che in qual-che modo riescano a sostituire l'attivi-tà dei geni difettosi (perora siamo lon-tani da questo risultato) in futuro po-trebbe funzionare. In realtà le scopertenel campo dei processi di invecchia-mento delle cellule del corpo si susse-guono in tutto il mondo con grande ra-pidità.

er alcune malattie legate all'etàcome il morbo di Alzheimer e altri

disturbi neurologici, oppure l'osteoporosie le malattie delle articolazioni, comel'artrosi — queste scoperte potrebberoportare tra qualche anno a rimedi piùefficaci di quelli finora disponibili.Questo potrebbe essere il primo passodi una nuova strategia medica control'invecchiamento, una specie di 'giovi-nezza farm acolog ica'.

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li italianiante elevata. Perché e con quali prospettive?

Medicina

L'assistenza degli anzianiQuello degli anziani biso-gnosi è il versante nega-tivo del problema dellaterza età, il terreno su cuisi sono registrate finorapiù sconfitte che vittorie.Quantitativamente è unproblema di dimensionienormi.Per quanto riguarda Mila-no, per esempio, si calco-la che il 33% circa degliuhrasessantenni che abi-tano nel territorio comu-nale, cioè altre 30.000 per-sone, vivano in solitudine

tratta in prevalenza didonne): e che quasi il 36%delle pensioni erogate incittà siano a livelli minimi,mediamente pensioni so-ciali oppure di invalidità ci-vile.Le due condizioni, solitu-dine e povertà, spesso sisommano tra loro, crean-do nella fascia più anzianadella popolazione una al•tissima concentrazione didisagio e emarginazione.E una situazione che si ve-rifica soprattutto nellegrandi città, dove la vita è

più costosa che altrove edove, nello stesso tempo,è meno facile il sostegnoda parte di parenti, amicio vicini di casa.La tabella relativa alla po-polazione anziana di Mila-no, mette in evidenza d'al-tra parte come i problemidegli anziani siano desti-

età" (nel 2010gli over-75 potrebbero es-sere in cirta oltre 80.000)significa infine che au-menteranno, oltre ai pro-blemi della povertà e del-la solitudine, anche quellisanitari.Quasi sempre, infatti, lepersone di una certa età la-mentano nello stesso tem-po più di una patologiacronica: una società "piùvecchia" di quella attualeappare per questo motivoinevitabilmente destinataa fornire assistenza medi-

ca, oltre che sociale, par-ticolarmente intensa.Queste osservazioni si ri-flettano puntualmentesulle strutture pubblicheche vengono utilizzatetradizionalmente per ve-nire incontro alle esigen-ze degli anziani bisogno-si: ci riferiamo soprattutto

delle cosid-dette RSA oResidenze Sa-nitarie Assi-stenziali.A Milano glianziani rico-

verati nelle RSA sono at-tualmente 4500: i postimancanti sono circa 200ma il problema vero è checosi come sono le RSAco-munali non soltanto sonotroppa care fla retta non èmai inferiore a 3 milioni almese) ma forniscono unservizio inadeguato rispet-to a ciò di cui gli anzianihanno bisogno.Tutti gli studi internazio-nali effettuati su questoargomento hanno sottoli-neato che in molti casi

l'Ospedale o il Ricoveroper anziani aggravano, in-vece che risolvere, il di•sagio fisico e psicologicodegli anziani, rendendolialla fine più dipendentidagli altri.Molto più utili sembranoi progetti che sono fonda•ti sull'aiuto a casa, sul-l'eventuale 'affidamento'dell'anziano a famiglie di-sponibili oppure su "mi-nialloggi" dove diversepersone convivono traloro: ma le esperienze diquesto tipo, diffuse in al-tri paesi europei già daqualche anno, stentano apartire in Italia.In definitiva, Il reperi-menta da parte dell'entepubblico di maggiori ri-sorse finanziarie da desti-nare alla terza età in sta-to di bisogno e l'elabora-zione di modelli di inter-vento più efficaci di quel-li tradizionali sono unadegli obiettivi prioritariper uno welfare che vo-glia stare realmente alpasso con í tempi.

nati ad aggra-varsi nei Aiuto a casa,prossimianni. rapido affidamenti eincrementodella "quarta minialloggi

Coop Cronache

IL BESTIARIO DI LEONARDOUn successo l'inaugurazione al Centro conunercialeMetropoli di Navate Milanese a Milano della mostrasul Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Un succes-so che si è tradotto sino al 13 maggio nellenumerosissime prenotazioni di scolaresche, gruppi disoci e clienti per le visite guidate alla mostra. Unplus di cultura, bellezza, storia che gli operatori diCoop e Metropoli sono stati in grado di offrire in modoinnovativo ai consumatori.Il Codice Atlantico di Leonado da Vinci paradossalmenteè uno dei suoi inanoè,critti più famosi ma allo stesso tem-po poco conosciuto. E un codice "artificiale" formatoda centinaia di fogli sparsi che sul finire del '50010 scul-tore Pompeo Leoni riunì in album. Scopo della mostra

Opera

Spettacoli e discussioni(r.b.)ll Comitato soci di Opera-Mozzano ha voluto, conuna propria giornata, essere protagonista dell'avviooperativo del nuovo Centro Opera, avvenuto lo scorso5 aprile. Clowns, trampolieri, musicisti, mangiafuoco,ciclisti acrobatici e giocoleri, per l'intera giornata digiovedì 7, hanno intrattenuto le migliaia di soci eclienti che si sono recati al Centro Coop operese.L'azione di sensibilizzazione sull'attività sociale Coopè stata al centro di altre iniziative, concordate anchecon l'Amministrazione comunale: dal 9 al 19 maggio,nel negozio Coop, le "prove pratiche di spesa" conl'Euro, organizzate per gli alunni delle scuole di tuttoil circondario: iI 9 giugno, sulla balconata del Centrogli Swingers, Big Band musicale, Musica e Chiac-chiere, Salotto al Centro e discussione su "Adolescen-za ed agonismo e il ruolo dello sport nell'età evolutive.con !a collaborazione delle società sportive di Opera edel circondario. Nei primi giorni di giugno, poi, il trioitaliano di chitarra classica, nella cornice splendidadell'abbazia di Mirasole, eseguirà un concerto, orga-nizzato sempre dai soci Coop, d'intesa con l'assesso-rato alla Cultura.

Sesto San Giovanni - MI

I ragazzi di Bucarest

(m.r.I.) Lo spettacolo di clown organizzato presso IoSpazio arte di Sesto San Giovanni dai ragazzi diBucarest ha raccolto gli innumerevoli applausi, le risae gli sguardi affascinati di un centinaio di bambinisestesi. Un pomeriggio all'insegna della solidarietà ver-so chi ha vissuto la guerra ma è 'stati) in grado di acqui-sire nuove professionalità e ricominciare una vita ri-partendo da zero e ricominciando a lottare per affer-mare la propria voglia di vivere.

Navate Milanese

Luoghi e saporiIl Comitato soci di Novate Milanese propone una se-rie di piacevoli appuntamenti: sabato 10 e domenica11 giugno. Treviso e la Marca Trevigiana. Visita alladetta ricca di monumenti, canali suggestivi e tipicheosterie; pernottamento in albergo e cena con menu tipi-co. Visita domenicale nella provincia con sosta ad Asoloe a Bassano del Grappa. Pranzo in ristorante. Costo £

é stato quindi seguire le vicende di questo manoscrittoma anche riscoprire il personaggio di Leonardo: il suomodo di lavorare, la varietà sterminata dei suoi interes-si e in particolar modo l'uomo, curioso di tutto. affasci-nato da mille interessi diversi che Io hanno reso scritto-re, scultore, scienziato, grande pittore.Leonardo continuerà ad essere presente nei prossimimesi con il primo concorso sugli animali fantasticidescritti dal grande genio nel '500, rivolto a tutti i ragaz-zi tra gli 11 e i 20 anni.Alcuni animali fantastici? La Fortezza, ad esempioM leone mai teme, anzi con forte animo combatte confiera la battaglia contea la moltitudine de' cacciatori,sempre cercando di colpire chi l'offese" o 11 Basilisco"Questo nasce nella provincia cirenaica e non è mag-giore che 12 dita e ha in capo una macchia bianca asimilitudine di diadema.Col fischio caccia ogni serpente.Ha similitudine di serpe, ma non si muove con toture(in modo sinuoso), anzi ma ritto dal mezzo innanzi.Dicesi che uno di questi, essendo morto con un'aste(una lancia) da uno che era a cavallo, che '1 suo vele-no discorrendo su per l'aste, e non che l'orno ma ilcavallo mori. Guasta le biade e non solamente quelleche tocca, ma quelle dove soffia. Secca l'erbe, spezza isassi".Cimentatevi tutti, provate a raffigurarli o a renderliprotagonisti di un vostro saggio, racconto, pensiero opoesia.Segreteria informativa: Maria Rosaria Lacelli, Settore

260.000 a persona. Domenica 18 giugno, Aosta e i suoicastelli. Visita della città e dei suoi monumenti, pranzoCon degustazione di specialità valdostane, visita al ca-stello di Fenis. Costo £ 75.000 a persona. Per informa-zioni e iscrizioni rivolgersi all'Ufficio Soci Coop Lom-bardia di Novate Milanese nel centro commerciale Me-tropoli tel. 02/39003249.

Brescia - Lodi

Domeniche senza auto(ah.) Le domeniche senz'auto, volute dal Ministro del-l'Ambiente, hanno offerto a Coop l'opportunità di mo-strare il proprio, continuo impegno ambientale (in par-ticolare rivolto ai bambini). A Brescia, in due localitàcittadine inibite al traffico, iI Centro sociale ed il Comi-tato Soci hanno organizzato due laboratori di Riciclaread Arte che ben si inserivano nello spirito della giorna•ta del 9 aprile. Negli stessi luoghi gli attori del Teatrodel Telaio hanno intrattenuto i bimbi presenti con rap-presentazioni adatte ai piccoli spettatori che, in talmodo, sono stati attivi nel corso dei laboratori e passividurante gli spettacoli. A Lodi i clowns di Divertilandia,invitati dal Comitato soci d'intesa con l'Assessorato al-l'Ambiente del Comune, hanno stupito grandi e picci-ni con le loro gags ed i giochi di prestigio, nel mentreconfezionavano palloncini zoomorfi per i più piccini.

Brescia

Architettura biologica(aó.) Presso l'Istituto per geometri N. Tartaglia di Bre-scia é ormai terminato il Corso di ArchitetturaBioecologica, seguito dal professor Loda, per il qualeverranno assegnati ai frequentatori gli attestati difrequenza Coop. Nel frattempo, il 23 marzo, è statoavviato il Corso teorico-pratico di Economia Cooperati-va che, dopo la sedimentazione dei concetti acquisitidurante Ia prima fase del corso, nell'autunno prossimocostituiranno una impresa cooperativa simulata e la fa-ranno vivere ed operare concretamente.

Intolleranze alimentari(r.b.) Sono in corso una serie di contatti con un gruppodi studio e di ricerca, composto da medici, dietologi edietiste degli Spedali Civili della città, che sta appro-fondendo le tematiche legate ad alcune, diffuseintolleranze alimentari. Disfunzioni, queste, che inte-ressano fasce non piccole di popolazione e che provoca-no malesseri nei pazienti ed ingenti spese, sia di dena-ro pubblico che individuate, per la loro prevenzione ecura. Tra le più diffuse vi sono la celiachia (intolleran-za al glutine), quella al lattosio e le allergie alimentari (aiconservanti, coloranti, esaltatori di sapidità. addensantiecc.). Obiettivo della collaborazione con Ie strutture diCoop Lombardia presenti a Brescia, è quello di renderei nostri punti vendita "Amici" di questi pazienti e di indi-viduare modalità di riconoscimento immediato della pro-duZione a marchio Coop adatta per questi soggetti. II la-voro si sta sviluppando d'intesa con Coop Italia e con ilnostro settore commerciale.

Besozzo

Precedenza ai rospi(La) "Attenzione passaggio rospi!". E proprio questo loslogan che i bambini della scuola elementare "G.Mazzini" in collaborazione con il supermercato Coopdi Besozzo hanno voluto adottare per la loro singolare

Soci e Consumatori tel. 02/895.93.349; e- mali:mariaro sarialacel I i lombardia.coop,i tGli appuntamenti a Metropoli? La premiazione e lamostra degli elaborati dei partecipanti al concorso eun grande evento per la premiazione. "Quale Consu-mo" e il sito www.cooplombardia.it vi segnalerà i luo-ghi e i tempi. Restate con noi, restate con Leonardo!

Coop Newsiniziativa nata per la salvaguardia del passaggio di que-sti simpatici anfibi sulla strada provinciale. Dato che nonesiste una segnaletica ufficiale, saranno proprio i bam-bini a costruirne una. Con pannelli molto colorati invite-ranno gli automobilisti a moderare la velocità in prossi-mità del laghetto di Ronco cli Olginasio, dove i bambinihanno potuto osservare da vicino questi innocui animalinel loro habitat naturale.

Legnano

Tutti a casa della Pimpa

Bambini della scuola materna statale "Rodavi" diCanegrate e della scuola materna statale "Collodi" diLegnano durante il percorso didattico "A casa dellaPimpa" tenutosi lo scorso 2 maggio presso il super-mercato Coop Lombardia in via l'esciti a legnano.

Milano-Brescia-Lodi-Voghera-Pavia

Fine anno scolastico con Coop(r.b.) 1 cicli di animazione- organizzati d'intesa conCoop Lombardia da numerose scuole stanno giungen-do all'epilogo. Per tradizione consolidata Coop parte-cipa alle feste di fine anno scolastico proponendo, d'in-tesa con le Direzioni didattiche e le Presidenze, mo-menti culturali di natura diversa. I ragazzi, assistitidagli animatori Coop, hanno avuto l'opportunità digodere, o addirittura di dar vita, a spettacoli teatralicome a Pavia dove, presso Teatro Fraschini, gli alun-ni della elementare De Amicis hanno realizzato unlaboratorio di prosa che ha concluso la fase di appren-dimento organizzata con il Buratto di Milano. Nellagalleria del Centro di viale Canipari poi, a conclusio-ne delle lezioni tenute con l'apporto della cooperativaPandora, è stato allestito un ulteriore momento ludicocon la presentazione degli elaborati da loro creati. ABrescia, la consegna del Parco Coop di Fiero ha regi-strato grande successo con grande partecipazione digente, adulti e bambini. A Voghera e Lodi durante laconsegna degli attestati di frequenza agli allievi deiCorsi Coop di Economia Cooperativa, AgricolturaBiocompatibile e Bioarchitettura si sono tenute alcu-ne perforrnances jazzistiche del Sunny Dixie Quartet.Gradite anche le ripetizioni della riduzione in prosade "I danni del Tabacco", tratti dall'omonima novella diA. Cekov, interpretata da C. Murabito.

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