TORINO ■ IIIMARTEDÌ 17 APRILE 2012
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Il caso
SUL SITOSu torino.repubblica.itimmagini eservizi sulleprotestedi ieri al Cto ein Comune
SARA STRIPPOLI
UN GIORNATA intera di pro-testa e una battaglia per oravinta per gli specializzandi di
medicina, che a Torino, in tarda se-rata, annunciano la nascita dell’as-sociazione Amsut, (associazionemedici specializzandi Università diTorino), una sigla con cui affronta-re d’ora in avanti i tanti problemi deigiovani medici del Piemonte, chevanno ben oltre quelli della tassa-zione annullata nel pomeriggio dal-la commissione finanze della Ca-mera. Ieri mattina, sulla scia delle
manifestazioni in programma intutta Italia, duecento ragazzi in ca-mice bianco - sono 1300 a Torino -hanno accolto alle otto il ministrodella Salute Renato Balduzzi conun’occupazione pacifica della sala,un contraddittorio efficace e moltitemi caldi, che spaziano dalla te-muta tassazione degli stipendi allafuga dei cervelli all’estero e, non ul-timo, i carichi di lavoro in una re-gione soggetta al piano di rientro,
che consente soltanto una sostitu-zione del 50 per cento dei mediciche vanno in pensione. «Basta falsepromesse su giovani, ricerca e for-mazione», la scritta sullo striscionesrotolato davanti al titolare del di-castero della sanità. «Siamo dispo-nibili ad un incontro», la rispostadel ministro, il quale però si guada-gna qualche rumoroso borbottioquando invita tutti a «stringere lacinghia» in un momento difficile.
Disponibile ad un incontro è an-che il presidente Roberto Cota, in-tervenuto al convegno organizzatodal sindacato medici Cimo e dedi-cato all’emergenza e subito prontoa comunicare la sua intenzione diricevere una delegazione in piazzaCastello. Una disponibilità ribaditaanche nel pomeriggio, quando glianimi si sono calmati dopo la noti-zia positiva: «Siamo pronti ad ascol-tare i problemi degli specializzandi
piemontesi a prescindere da quellilegati alla decisione del governo»,ha fatto sapere Cota. «L’Associazio-ne nasce proprio per affrontare letematiche dei giovani medici a 360gradi», dice il portavoce degli spe-cializzandi Luca Savant, il qualesottolinea che la protesta torinesenon è stata organizzata da alcunsindacato ma si è formata sponta-nea sui social network.
Dopo il blitz con il ministro Bal-duzzi al Cto, la protesta è prosegui-ta nell’aula magna delle Molinette,dove i giovani medici sono tornatianche nel pomeriggio per com-mentare le notizie e scegliere seproseguire con la protesta. Per que-sta mattina era in programma uncorteo in piazza Carlo Felice, poiannullato dopo la conferma delladecisione della commissione fi-nanze. Per il proseguimento dellosciopero si attende fino a tarda serala decisione delle due sigle naziona-li Federspecializzandi e GiovaniMedici. Da Monaco, dov’è impe-gnato per un congresso, arriva la so-lidarietà del preside di medicinaEzio Ghigo: «Sono consapevole deidisagi degli specializzandi, ma an-che peggiori sono le condizioni deiborsisti. Viviamo in un contesto incui diventa difficilissimo motivareanche il più appassionato dei ragaz-zi che vogliono fare un dottorato diricerca».
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RIVOLTAL’assalto deiprecarial municipiobloccatodalle forzedell’ordine
Gli specializzandi prendono di mira il ministro Balduzzi in un convegno al Cto
I giovani medici vincono la lottacontro la tassa sulla borsa di studio
Il piano natospontaneamentesui social networkCota: “Pronto adincontrare i ragazzi”
ma volevamo avere soluzioni so-stenibili». E così si torna in piaz-za: «Andiamo avanti — urla Clau-dia Piola della Cgil ai microfoni —non ci sono state date ancora lerisposte che volevamo». Prossi-mo appuntamento? Lo sciopero.
L’ira degli specializzandi sul ministroL’esasperazione dei giovani medici èesplosaalCtodoveBalduzzi eraospitedi unconvegno: contratti non rispettatie le scarse tutele i principali motivi della protesta che continua oggi con un corteo che attraverserà il centro
LETIZIA TORTELLO
Più controlli, per combatte-re gli abusivi. E' quantochiedono al Comune e agliorgani competenti qualiAsl, Nas, polizia e carabinie-ri le imprese del compartobenessere minacciate dallacrisi che sta facendo regi-strare una diminuzione del-la clientela - anche del 15% -nei centri estetici e degli ac-conciatori. E messe in crocedal cosiddetto «sommerso»,
la realtà di chi lavora in neroin casa o direttamente daiclienti, sottraendosi a qualun-que controllo fiscale e igieni-co-sanitario.La categoria di estetisti e
acconciatori si è riunita ieri inun convegno organizzato dal-le maggiori sigle associative(Confartigianato, Cna, Casar-tigiani Piemonte), per fare ilpunto su una situazione sem-pre più fuori controllo.»Calcoliamo che un opera-
tore su due è un abusivo»,spiega Giuseppe Sciarrino,presidente provinciale CnaBenessere. Numeri importan-ti, «una tendenza che va com-battuta con forza, perché ri-schia di strozzare chi esercitacon le carte in regola, pagan-do le tasse», continua. Perquesto, si invocano a gran vo-
ce «maggiori verifiche dei cer-tificati di idoneità professiona-le e dei requisiti igienico-sani-tari dei locali e delle attrezza-ture», aggiunge Stefania Baio-lini, presidente regionale delleestetiste di Confartigianato.Non è tutto. I nemici di
estetisti e acconciatori nonsono solo coloro che lavoranoall'oscuro del fisco. Sono an-che i molti centri di massaggie pratiche relax, aperti negliultimi anni.Il bersaglio numero uno
sono gli operatori cinesi,«che hanno approfittato diun vuoto normativo per apri-re i negozi, ma che ora, perfortuna, dovranno adeguarsi,assumendo un'estetista ga-rante del loro lavoro, comeha previsto la Regione», pun-tualizza Elsa Forte, presiden-
te del Cepec (Confederazioneeuropea di estetica). Qualsia-si tipo d'intervento sul corpoumano può causare danni al-la salute e pertanto «deve es-sere eseguito esclusivamenteda personale competente»,prosegue Sciarrino.Se il percorso professiona-
le per diventare estetista ètracciato (3 anni come lavo-
rante e 5 come apprendista, eancora 300 ore di specializza-zione, oppure 1800 ore di cor-so base più 900 aggiuntive),perché non vale altrettantoper gli altri operatori? Il rego-lamento comunale taglia la te-sta al toro e impone un'esteti-sta in ogni centro, per i cinesidue, viste le aperture prolun-gate fino a 80 ore a settimana
dei loro esercizi. Gli orientalihanno pochi mesi per ade-guarsi, i controlli dovrebberoscattare a settembre (anchese molti sono già in atto). Maalle modifiche normative nonci stanno e annunciano batta-glie legali: «I nostri massagginon hanno nulla a che fare conl'estetica, né c'è pericolo chesiano dannosi. Faremo ricor-so al Tar contro il regolamen-to del Comune», dicono uniti.La loro proposta è di pensareinsieme alle istituzioni a per-corsi di certificazione alterna-tivi per il loro tipo di massag-gio, Tuinà. Ma il punto di con-trasto con gli estetisti riguar-da anche le tariffe, ribassatenegli negozi dei cinesi. «Sì al li-beromercato, ma nell'alveo dinorme uguali per tutti», sen-tenziano gli operatori di Cna.
MARCO ACCOSSATO
ANDREA CIATTAGLIA
«Basta false promesse sui gio-vani, giù le mani dalle borse».Quando ilministro della Salu-te, Renato Balduzzi, entra al-le 8,30 nell’aula magna delCto, ospite del convegno sul-l’emergenza 118 promosso ie-ri dalla Cimo («Quale medicoe quale modello organizzati-vo?»), centinaia di specializ-zandi sollevano striscioni chesintetizzano tutta la loro rab-bia. Da sempre sono trattaticome figli di un diominore ne-gli ospedali, sebbene il lorosupporto sia fondamentale inogni reparto di qualunquestruttura. La goccia che hafatto traboccare il vaso è latassazione sulle borse di stu-dio, equiparate a stipendi didipendenti. E per dimostrar-lo, per far capire che «non sipuò andare avanti così» e co-sa sarebbe senzadi loro, ieri eoggi hanno proclamato a To-rino come nel resto d’Italiauno sciopero. Non importa se
in serata la Commissione Fi-nanze della Camera ha fattodietrofront su quella tassazio-ne. La protesta prosegue: og-gi aTorino un corteo parte al-le 9 da Porta Nuova e arrive-rà al Rettorato di via Verdipassando sotto la sede dellaRegione inpiazzaCastello.Il ministro conosce bene il
problema, perché il caso-spe-cializzandi si trascina da anni,governo dopo governo. E ben-ché i giovani medici in forma-zione abbiano ottenuto nel2007 almeno il diritto allama-ternitàealle ferie, gli altri dirit-ti restanoper loroametà.«Non faccio promesse», di-
ceBalduzzi davanti alle loro ri-chieste. Ma oggi, negli ufficidelministero aRoma, sarà ac-coltaunadelegazionedi giova-nimedicipercercareunastra-da possibile. Altro incontro è
previsto anche con il presidentedellaRegione,RobertoCota.La situazione è presto de-
scritta. Da uno stipendio chenon raggiunge i 2000 euro glispecializzandinesborsano1400di tasse universitarie l’anno, ol-tre 500 tra Ordine ed Enpam,più l’assicurazione che li coprein caso di colpa grave. «La que-stione economica non è peròl’unico nodo critico - spieganoduranteun’assembleanelpome-riggio -: non vogliamo passareper giovani viziati che pensanosolo ai soldi. C’è da ridiscuterecon laRegionee l’Università tut-ta la partita dei nostri contrattidi lavoro, le cui condizioni nonsono rispettate e variano a se-
conda delle scuole di specialità.E poi del nostro status di medi-ci, che in certi casi è senza tute-le, a frontedi una responsabilitàpienaverso ipazienti».Per questo, nonostante
l’apertura del governo alle lororichieste e le buone notizie arri-vate poche ore dopo da Roma -cioè la cancellazionedella tassa-zione sulle borsedi studio - i gio-vanimedici hanno scelto di con-fermare lo stato di agitazioneancheperoggi.Un incontro«fuori program-
ma» quello di ieri traministro especializzandi al Cto.Occasionetroppo importante, davanti aBalduzzi, poter contestare cla-morosamente il decreto che
equiparava i redditi da borsa distudio a quelli da lavoro dipen-dente e prevedeva la tassazionedi quanto eccedeva gli 11 mila e500 euro l’anno. Il ripensamen-to stemperaperò soltantopartedella tensione, e lascia aperta lasostanzadelproblema: «Gli spe-cializzandi - è il nododi unaque-stione annosa - continuano a es-sere trattati nei doveri come la-voratori dipendenti e nei diritticomemedici in formazione».Tra ipunti sollevatidagli spe-
cializzandi c’è unaltronododel-la Sanità in crisi: il blocco delturnover. Perché anche la ca-renzadipersonale si riflette sul-lamoledi lavoroaffidata loro.
«Signor ministro, cerco ognigiorno una ragione per nonandare via dall’Italia...»: ladottoressa Giulia Mineo ha27 anni, laurea in Medicina a23, specializzanda nel repar-to di Anestesia e Rianimazio-ne diretto dal professor Mar-coRanieri alleMolinette.E’ uno dei giovani medici
che la nuova tassazione sul-l’Irpef voleva trattare comeun lavoratore dipendente, eche ieri mattina - di fronte alministro della Salute, RenatoBalduzzi - ha fatto sentire lapropria voce.«Sono andata via dalla Si-
cilia perché la mia regionenon mi offriva niente, perchélà la Sanità è una delle più di-sastrose, e perché la stessaUniversità e i miei professorimi hanno spinta a venire alNord. E ora che sono qui, chelavoro in un reparto di eccel-lenza, il desiderio sarebbe diandarmene di nuovo, ma dal-l’Italia», racconta.Continuano a essere «so-
spesi» tra l’essere studenti el’essere dipendenti gli oltre 5mila specializzandi italiani -1100 aTorino dislocati in ottosedi (Molinette, Cto, Sant’Anna, San Luigi, Oftalmico,Mauriziano, Amedeo Savoiae San Giovanni Bosco) - che ilnostro Paese fa lavorare «ildoppio delle ore previste dalcontratto, a fare straordinarinon pagati, a non avere la tre-dicesima, a fare il lavoro de-gli amministrativi che spette-rebbe ad altri, a pagare an-che le tasse universitarie, adare soldi a Inps, Enpam, Or-dine dei medici e assicurazio-ni», si legge sul volantino di-stribuito ieri davanti al Cto e
a tutti gli ospedali d’Italia.«Da noi a Medicina - dice
sempre la dottoressa Mineo -ci sono le tasse universitariepiù alte, al punto che ho cono-sciuto colleghi costretti a fare icamerieri la sera per potersimantenere gli studi». All’este-ro, la situazione è diversa:«Molti ragazzi avviati alla spe-cialità sono messi in ben altrecondizioni: a loro vengono da-te molte responsabilità, mavengono garantite anche benaltre offerte formative. In ITa-lia, gli specializzandi i nchirur-gia dovrebbero fare un certonumero di ore, «ma questo -sottolinea ancora la dottoressaMineo - non avviene dappertut-to, e in ITalia lì’adeguamentoalle norme europee è soltantosulla carta».Come la sua storia ce ne so-
no molte altre. anche la dotto-ressa Francesca Prieri, sua col-lega specializzanda in aneste-sia e Rianimazione alle Moli-nette condivide la stessa prote-sta e la medesima preoccupa-zione. «Se no navessi legami fa-miliari chemi costringono a re-stare - scuote la testa GiuliaMIneo - me ne sarei già andatadall’Italia». [M. ACC.]
LA POLEMICA LA CATEGORIA SUL PIEDE DI GUERRA
La rivolta di estetiste e acconciatori“Basta abusivi, ci vuole il diploma”
Clienti in calo con la crisiArendereferoce lapolemicadi
estetistieacconciatoricontroipresuntiabusiviè
soprattuttoil fattochelacrisiha fattocalare la
clientelaanchedel15percento
I massaggiatoricinesi nel mirinoche replicano«Norme ingiuste»
La storia
“Mi chiedo ogni giornoperché resto in Italiaa farmi trattare così”
Giulia Mineo, anestesista
In serata la Camera
cancella la proposta
di tassare
le borse di studio
«Nonc’è solo il problemaeconomico»Centinaia di specializzandi sollevano striscioni nell’aula magna del Cto all’arrivo
del ministro Balduzzi. La tassa sulle borse di studio sarà cancellata in serata dalla Camera
52 Cronaca di Torino LA STAMPA
MARTEDÌ 17 APRILE 2012
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TORINOtorino.repubblica.it
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MARTEDÌ 17 APRILE 2012
AO
TO
a cura di Provinciadi Torino e Arpa Piemonte
Estremi del mesedal 1753 al 2012
Limite pioggia/neve oggi
Società Meteorologica Italiana - www.nimbus.it diretta da Luca Mercalli - Elaborazione grafica: Centimetri.it
La temporanea rimonta dell’alta pressione garantisce una parentesi soleggiata, ma di breve durata. Stamattina poco nuvoloso per locali addensamenti su pianure e colline; velature in giornata e passaggio a cielo più nuvoloso dal tardo pomeriggio dal Torinese al Verbano con primi rovesci in serata e nevicate sui rilievi oltre i 1500 metri. Temperature in aumento, massime sui 17-19 gradi.
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Temperature (C˚) Umidità relativa
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90% 66%
Alle 8Alle14
NordSud
1500-
OGGI DOMANIPrevisioni Qualità dell’aria Precipitazioni
Max. IeriMin.Torino TorinoUna perturbazione porta un nuovo peggioramento del tempo. Molto nuvoloso al mattino con piogge moderate o forti tra Canavese, Bassa Valle d’Aosta, Biellese, Novarese e Verbano, con neve fin verso i 1000 metri; precipitazioni più irregolari altrove in attenuazione ovunque nel pomeriggio con qualche schiarita sul Piemonte meridionale. Temperature in calo. Ancora instabile giovedì.
TO
AO
Previsioni
Ieri fino alle 19
Totale del mese
Media del mesedal 1802 al 2012
Aprile più piovoso
1,8 mm
100,0 mm
92 mm
1918 - 430 mm04/04/1790 Min.09/04/2011 Max.
-3.333.5
La manifestazione delle maestre davanti al Comune
Il rettore Pelizzetti
La protesta contro i licenziamenti a giugno. Fassino: “Lavoriamo per una soluzione”
L’ira delle maestre precarieIn 400 assediano il municipio
Il caso
S’incatena alla villa Rossignolo“Da quattro mesi senza salario”
Andrea Beltratti
L’operaio incatenatosi
STEFANO PAROLA
ÈARRIVATO di buon mat-tino, ha tirato fuori unaseggiola, si è seduto, si è
passato attorno al torace unalunga catena e con un grossolucchetto l’ha legata al cancel-lo della casa dietro di lui.
SEGUE A PAGINA XV
Il retroscena
SFUMA il sogno del pro-rettore Sergio Roda didiventare il numero
uno dell’Università. Colpadel nuovo statuto entrato invigore sabato, che prorogaPelizzetti fino al 2013. Datache esclude Roda dalla cor-sa alla successione per unaquestione anagrafica.
IL SERVIZIO A PAGINA VI
«NON mi sono accor-ta di quel cerottoantidolorifico che
stava uccidendo il mio bambi-no». Parla Anna, la madre diFederico, 3 anni e mezzo: «E’una cosa tremenda cercare disvegliare il proprio figlio e nonvederlo neppure muovere».
DI BLASI IN NAZIONALE E A PAGINA V
Università, sfumail sogno di RodaNon sarà rettorecolpa dello statuto
Il presidente del Consiglio di gestione e la competizione con Milano
Beltratti e i dubbidi Torino su Intesa“La banca c’è”
Il personaggio
CLARA CAROLI
UNA vecchia contessasquinternata e un po’a corto di soldi si reca
in un palazzo in abbandono,dove forse ha abitato in pas-sato o forse è stata ospite. Equi, attorniata da una segre-taria sopra le righe, una fe-dele cameriera, da un pre-sunto figlio vacuo e maliar-do e da una vecchia stufa, siabbandona a un deliziosogioco di ricordi che, ironicoed elegante, chiama in causala capacità di sentirsi vivi aldi là delle ombre del passato.
SEGUE A PAGINA XIX
Valeri: “Io, contessaal teatro Carignano”
Il caso
S’inaugura venerdì, venderà a prezzi scontati mobili e arredi di 80 grande marchi italiani
A Santhià il primo outlet del design
SI CHIAMA “WelcHomeSanthià”, aprirà ve-nerdì a pochi metri dal-
lo svincolo santhiatese dellaTorino-Milano: su una su-perficie di 13 mila metri qua-drati, in 40 negozi monomar-ca e un “mall” multibrand,ospiterà il primo outlet italia-no del design. Vi si potrannocomprare mobili d’autore,cucine, casalinghi, comple-menti d’arredo, lampade fir-mate di ottanta tra le migliorimarche italiane con scontitra il 30 e il 70 per cento.
CRAVERO A PAGINA IX
Dagli archivi di Ivrea un ineditoche con altri 650 si vedrà sul web
Quando i Tavianicon Lucio Dallafecero per l’Eniun piccolo gioiellodel film d’impresaMASSIMO NOVELLIA PAGINA XVII
A Riyadh la missione d’esordiodella filiera “Exclusive brands”
Costumi, bijouxtessuti e profumi:il Piemontedel lusso sbarcain Arabia SauditaMARIACHIARA GIACOSAA PAGINA XIV
A PAGINA II
Appello di sindaco e arcivescovoIn città 40 mila alloggi liberi
“Affittatele case vuoteai più poveri”SERVIZIO A PAGINA VII
Previsti quindici euro in piùper ogni veicolo in circolazione
La Provinciaaumenta la tassasulle polizze autoGIACOSA A PAGINA VIII
Il piccolo è rimasto gravemente intossicato dalla morfina: rischia danni cerebrali
Bimbo in coma per un cerottoLa madre: pensavo all’influenza
PIEMONTE ECONOMIA
PIER PAOLO LUCIANOA PAGINA XI
Il gruppo
Qui la Banca deiterritori e il centrocontabile: migliaiadi posti qualificati
La città
Può crescere ancora senon disperde la vitalitàdi questi annie investe sui talenti
CRONACATORINO ■ VIMARTEDÌ 17 APRILE 2012
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Guidare l’università, sfuma il sogno di RodaIl prorettore tradito dal nuovo statuto in vigore da sabato: proroga per PelizzettiSTEFANO PAROLA
LA CAMPAGNA elettoraleera già iniziata subito do-po l’inaugurazione del-
l’anno accademico e i candida-ti avevano già scaldato i motori.Invece dal ministero dell’Istru-zione è arrivato uno stop inatte-so: il rettore dell’Università EzioPelizzetti sarà prorogato nellasua carica fino al prossimo annoaccademico e il nome del suosuccessore non sarà noto primadel 2013. Un piccolo colpo discena, che tra le sue conseguen-ze ha quella di mettere fuori dai
giochi l’attuale prorettore Ser-gio Roda per limiti d’età.
Le cause del rinvio delle ele-zioni ruotano tutte attorno alnuovo statuto. L’ateneo l’avevaapprovato il 30 settembre, poi ilministero ha sollevato alcuni ri-lievi. Così il senato accademicoe il consiglio d’amministrazio-ne dell’Università hanno dovu-to dare un nuovo via libera loscorso 5 marzo. Questa voltatutto è filato liscio, infatti la car-ta che regola il funzionamentodell’ente accademico è stata
pubblicata in Gazzetta ufficialevenerdì e da sabato è entrata uf-ficialmente in vigore.
Dunque Pelizzetti, la cui cari-ca di rettore sarebbe scaduta amaggio, resterà in sella fino allafine dell’anno accademico, os-sia a fine settembre. E non solo.Perché il nuovo statuto prevedeche il regolamento per l’elezio-ne del nuovo rettore venga as-sunto dal nuovo senato accade-mico. Dunque, prima di sceglie-re il “magnifico” occorrerà eleg-gere l’assemblea (presumibil-
mente all’inizio dell’estate), sti-lare il nuovo regolamento (a ini-zio autunno) e poi partire con lacampagna elettorale. Dunque,fino a inizio 2013 niente rettore.
La nuova tempistica ha cam-biato le carte in tavola per la sfi-da alla successione. Perché ilprorettore Sergio Roda, uno deiquattro “papabili”, non sarebbepiù candidabile: la legge preve-de che la carica di rettore duri seianni, a settembre il docente distoria ne compirà 64 e dunquenon riuscirà a completare il
mandato prima di aver compiu-to i 70 anni, anno in cui scatta ilcosiddetto “collocamento a ri-poso”.
Quindi la sfida è destinata adiventare una corsa a tre, conprotagonisti il giurista Gianma-ria Ajani, lo storico VincenzoFerrone e l’ordinaria di dirittopubblico Annamaria Poggi.Tutti e tre hanno iniziato daqualche settimana la campa-gna per l’elezione e ora si trova-no a dover sostenere una lun-ghissima corsa. Che, si mormo-
ra in ateneo, per qualcuno po-trebbe essere sfiancante. Ancheperché sulla strada di alcunicandidati si profila un primo te-st: nei prossimi due o tre mesi sisvolgeranno le elezioni che de-creteranno i direttori dei dipar-timenti di ricerca dell’ateneo.Sarà un modo per capire se ilconsenso attorno a determinatinomi è ampio oppure no. Senzacontare che queste prime tor-nate elettorali indicheranno ungruppo nutrito di membri delsenato accademico, che a livel-lo di decisioni peseranno parec-chio.
Ad aspirare a ruolo di rettorepotrebbe poi esserci anche EzioGhigo, il preside della facoltà dimedicina. Che però finora si èsempre detto non interessatoalla massima carica dell’ateneo.Ma sono in molti a scommette-re che il suo ruolo sarà determi-nante nella scelta del futuro“magnifico”, non tanto in quan-to protagonista di primo pianoquanto piuttosto come ago del-la bilancia della competizioneelettorale.
Le elezioni siterranno solodopo la nominadel SenatoAccademico
Si profila una corsaa tre fra Ajani,Poggi e Ferrone conGhigo nel ruolo diago della bilancia
Da sinistra: il prorettore Sergio Roda e il rettore Ezio Pelizzetti
I papabili
AJANIPreside diGiurisprudenzaGianmariaAjani hainsegnatoanchea Wuhan eBerkeley.Esperto didiritto cinese
POGGIEx preside diScienze dellaformazione,AnnamariaPoggi guidaanche laFondazioneper la ScuoladellaCompagnia
FERRONEProfessoredi StoriaModerna,VincenzoFerrone guidala fondazioneFirpo e cura lacollana StoriaModerna perLaterza
In corteo per dire «no» all’Ir-pef sulle borse di studio. An-che a Novara oltre duecentogiovani medici e ricercatoridell’università Avogadro han-
no manifestato contro il nuovo de-creto legge che colpisce chi lavoranei laboratori, gli iscritti ai corsi didottorato nell’ateneo e gli specializ-zandi, cioè i medici che seguono icorsi e al contempo lavorano inospedale. «La tassa è unamazzata –dice una di loro Ilaria Betella -. Ab-biamo i doveri di studenti e di lavo-ratori ma non siamo trattati comedipendenti. Scioperiamo perchéverremmoancora più penalizzati».In piazza Garibaldi striscioni e co-
ri di protesta, poi la lunga schiera dicamici bianchi si è spostata in mar-cia verso piazza Duomo. Ileana Fu-sco, dottorando inMedicinamoleco-lare: «Abbiamoavuto la notizia ve-nerdì pomeriggio.Se lo avessimo sa-puto prima avrem-mo coinvolto an-che gli studenti: citassano sul nulla,non è giusto».Dopo la laurea
in Medicina, il pe-riodo di specializ-zazione può dura-re cinque o sei an-ni. Al terzo è LucaPortigliotti: «La-voro in ospedale260 ore al mese enel frattempo stu-dio. L’impegno ènotevole, ma co-me lavoratori nonabbiamo alcun di-ritto: niente men-sa, straordinari emalattia». Per i ri-cercatori una pos-sibilità è trasferirsi all’estero: «Cer-velli in fuga? Sì grazie!» scrivono inuno striscione. «Ma non è facile –precisa la dottoranda in Biotecnolo-gie Benedetta Luciano -. Dobbiamolavorare e partecipare a seminari,eppure il nostro stipendio è mille eu-ro al mese. Dicono che i ricercatorisono fondamentali: non si direbbe».Al termine del
dottorato si puòdiventare asse-gnisti di ricerca,come Nadia Ba-rizzone: «I nostricontratti duranosei mesi o un anno, viviamo nellaprecarietà. Il rinnovo dipende dalladisponibilità economica del labora-torio: il mio scadrà tra qualche me-se, ancora non so se verrà rinnova-to. Lavoro dieci ore al giorno e gua-dagno 1200 euro al mese. Ma ci so-no ragazzi che hanno borse di stu-
dio di 600 euro». Secondo il rettoredell’università Paolo Garbarino, il di-battito è complesso: «A tutti si chie-de un sacrificio ma è anche necessa-rio incoraggiare i giovani ad entrarenel mondo del lavoro. La verità è chese ci fosse più partecipazione nellacontribuzione fiscale, limitando l’eva-sione, il problema non si porrebbe».
Lo sciopero pro-seguirà anche oggi:alle 10 i novaresimanifesteranno aMilano con i colle-ghi della Statale.Edo Stellin, del co-
mitato organizzatore, si scusa per i di-sagi che potranno subire i pazienti delMaggiore: «L’assenza degli specializ-zandi dai reparti pesa sull’attività diambulatori e sale operatorie».
Fotogallery
www.lastampa.it/novara
Medici e ricercatori in piazza“Tassati inmodo ingiusto”
ReportageFILIPPO MASSARA
NOVARA
Coinvolgeremonella protesta
gli studentiNe va anche
del loro futuro
Ileana Fusco
Ci ripetonoche i ricercatori
sono davverofondamentali
Non si direbbe
Benedetta Luciano
Sono precarialavoro dieci ore
tutti i giornie guadagno1200 euro
Nadia Barizzone
NovaraIl Comune richiedele auto confiscateI Le auto della Polizia mu-nicipale sono vecchie e così ilComune chiede l’assegnazio-ne dei veicoli che vengonoconfiscati. La possibilità èprevista dal Codice dellastrada e la Giunta ha delibe-rato di sfruttare l’opportuni-tà offerta dalla legge per«svecchiare» il parco-mezzidei vigili urbani. [B. C.]
NovaraVolontari della notteInizia il corsoI I «Volontari della notte»di Novara organizzano uncorso per chi vuole prestareaiuto nell’assistere i ricovera-ti durante le notti di degenzain ospedale. Il corso si terràin tre date, il 20, 24 e 27 apri-le, alle 21 nella sala riunionidella parrocchia di San Fran-cesco alla Rizzottaglia. Chifosse interessato può contat-tare Tiziana Fallarini o Giu-seppe Calgaro al numero347.2757649. [M. BEN. ]
NovaraIl Comune aderiscea «Porta la sporta»I Il Comune di Novarapartecipa alla settimana na-zionale «Porta la sporta»che si concluderà il 22 apri-le. L’amministrazione comu-nale invita i cittadini servir-si di borse riutilizzabili pergli acquisti e cercando di ri-durre il peso degli imballag-gi e dell’usa e getta quandosi acquista. [B. C.]
NovaraUn nuovo giardinoin via CefaloniaIUna nuova area verdesarà realizzata in via Cefalo-nia all’angolo della stradaprivata Torgano: la Giuntacomunale ha approvato ilprogetto definitivo dei lavo-ri. La spesa prevista è 170mila euro. [B. C.]
NovaraTecnologia e filosofiStasera un incontroI E’ dedicato a «La tecno-logia e i tecnologi» l’incontrodi stasera per la rassegna«La tecnica: liberati o domi-nati?» a cura della Fondazio-ne Faraggiana. L’appunta-mento è alle 18 nella salettadi via Bescapè 12, con relato-re il filosofoMassimoDeber-nardi. Ingresso libero e aper-to a tutti. [B. C.]
In breve
Si chiedonosacrifici a tutti
ma i giovanidevono essere
incoraggiati
Paolo Garbarino
Hannodetto
LA PROTESTA DEI DUECENTO
«L’imposta va a colpireborse di studio e assegnida mille euro al mese»
Slogan, striscioni e cori di protestaIl corteodi ricercatoriemedicièpartito
dallastazioneesièconclusoinpiazzaDuomo
MARTEDÌ 17 APRILE 2012 Novara Città 49LA STAMPA
NO