F.I.S.M.36° Seminario di studio per l’aggiornamento
delle insegnanti di Scuola dell’Infanzia Siracusa, 16 novembre 2013
LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”
Percorsi laboratoriali per la competenza scientifica nella scuola dell’Infanzia
Dott.ssa Lucia Barbiera
Me l’hanno raccontato e l’ho dimenticatoL’ho visto e l’ho capito.
L’ho fatto e ho imparato.Confucio
I docentiLa leadersphip educativa
Motivazione Preparazione Attenzione alle specificità
degli alunni Progettualità-
coordinamento pedagogico Regia pedagogica ( I.N.) Formazione continua in
servizio Lavoro collaborativo Apertura alle TIC
DOCENTE COME MEDIATORE E FACILITATORE
FATTORI DI QUALITA’Per un
AMBIENTE EDUCATIVO
di apprendimento accogliente
sicuroben organizzato
affidabilestimolante
FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA secondo le Indicazioni Nazionali
AUTONOMIARapporto consapevole con gli altri
CITTADINANZAAttenzione alle dimensioni sociali ed etiche
FINALITA’
I campi di esperienza: campi del fare e dell’agire del bambino 1. Il sé e l’altro ( le grandi domande, il senso morale, il vivere
insieme) 2. Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute) 3. Immagini,suoni,colori (gestualità, arte, musica,
multimedialità) 4. I discorsi e le parole ( comunicazione, lingua, cultura) 5. La conoscenza del mondo ( ordine, misura, spazio, tempo,
natura)
ATTRAVERSO La relazione personale significativa tra compagni e con gli adulti La valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni L’esplorazione della realtà attraverso l’esperienza diretta e la
valorizzazione della curiosità La conoscenza dei sistemi simbolico-culturali.
competenza
abilità
attitudini
conoscenze
COSA E’ UNA COMPETENZAE’ l’insieme integrato
(acquisibile in modo progressivo e graduale) di conoscenze, abilità e atteggiamenti, che, sorretto da motivazioni adeguate, consente via via di compiere, in un contesto di apprendimento (cooperativo), da soli o con altri, (nuove) esperienze conoscitive, relative a un determinato campo di sapere, dotate di senso, per raggiungere scopi diversi e di averne consapevolezza critica. Queste esperienze conoscitive, quando consolidate, possono poi essere trasferite, parzialmente o integralmente, in altri contesti, prima analoghi e più semplici, poi via via più complessi. ( Mario Ambel)
La competenza scientificaIndicazioni Nazionali 2012
“ il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere, le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente definito dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’UE
( Raccomandazioni del 18 dicembre 2006).
Competenze di cittadinanza
3^ competenza
chiave
3^ competenza europeaCompetenza matematica e
competenze di basein campo scientifico e tecnologico.
LA COMPETENZA MATEMATICA
…risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane.
modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale)
presentazione (formule, modelli, costrutti, grafi ci, carte).
LA COMPETENZA IN CAMPO SCIENTICO
…si riferisce alla capacità e alla disponibilità di spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati.
LA COMPETENZA IN CAMPO TECNOLOGICO
…è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai bisogni degli esseri umani.
….è la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino
…..
ALLA FINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E’ RAGIONE
VOLE ATTENDE
RSI
RICONOSCERE LE PROPRIE EMOZIONI,
PAURE, SENTIMENTI…
POSITIVO RAPPORTO CON LA CORPOREITA’, I PROPRI LIMITI,
RISORSE
CURIOSITA’, VOGLIA DI
SPERIMENTARE
INTERAGIRE CON LE COSE, L’AMBIENTE E
LE PERSONE PERCEPENDONE LE
REAZIONI E CAMBIAMENTI
REGOLE DI COMPORTAM
ENTOPORSI
DOMANDE DI SENSO
SA RACCONTAR
E, DESCRIVERE
RIVELARE LE CARATTERISTICHE DI EVENTI OGGETTI
SITUAZIONI, FORMULA IPOTESI,
RICERCA SOLUZIONI
NELLA SCUOLA PRIMARIATRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DEL CICLOATTEGGIAM
ENTI DI CURIOSITA’
APPROCCIO SCIENTIFICO DEI
FENOMENI IN FORMA AUTONOMA
OSSERVARE, DESCRIVERE,
FORMULARE IPOTESI, PROPRORRE E REALIZZARE
ESPERIMENTI
INDIVIDUARE SOMIGLIANZE E
DIFFERENZEFARE MISURAZIONI
INDIVIDUARE RELAZIONI SPAZIO-TEMPO
CONSAPEVOLEZZA DELLA CORPOREITA’
RISPETTARE E APPREZZARE IL
VALORE DELL’AMBIENTE
SOCIALE E NATURALE
ESPORRE IN MODO CHIARO CIO’ CHE SI
E’SPERIMENTATO UTILIZZARE IL
LINGUAGGIO SPECIFICO
CAMPO DI ESPERIENZA: la conoscenza del mondo
IDENTITA’
COMPETENZ
AAUTO
NOMIA
Identita’ come capacità di essere SOGGETTO
PENSANTE, che sa fare esperienze, sa valutare limiti, potenzialità e risorse, vive l’errore come prova e non sconfitta, che sa indagare e trovare risposte
Autonomia come capacità di avere fiducia in sé, e
negli altri, di imparare ad operare scelte, assumere responsabilità.
Competenze Giocare Muoversi Manipolare
Curiosare domandare imparare a riflettere sull’esperienza
attraverso l’esplorazione l’osservazione il confronto tra proprietà, quantità,
caratteristiche, fattiEducazione permanente
Metodologie di insegnamento
BrainstormingCooperative learningPeer educationGioco-lavoroRICERCA-AZIONE
apprendimento basato su problemi (ABP) o problem-based learning (PBL)
Inquiry-based science education (IBSE) apprendimento per indagine
Il metodo dell’indagine: metodo per ‘alfabetizzazione scientifica
L’importanza del comprendere “come funziona” la scienza piuttosto che l’acquisizione di una serie di conoscenze
Non didattica trasmissiva, anche quando questa riguarda le modalità con cui sono state ottenute le “scoperte” scientifiche più note.
L’allievo è chiamato a risolvere problemi secondo i metodi propri dell’indagine scientifica.
Indagine scientifica è ritenuta importante a livello internazionale
7° Programma quadro dell’Unione Europea, “Progetto Fibonacci “
Com’è il bambino a cui ci rivolgiamo? I bambini giungono con il proprio piccolo
bagaglio di conoscenze , hanno iniziato a farsi domande sulla vita e sul mondo
Sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi
Osservano, interrogano la naturaElaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli
eventi, sul corpoQuesta pluralità di elementi sono
possibilità di crescita emotiva e cognitiva
Il laboratorio: esperienza guidataL’apprendimento avviene attraverso
l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura,il territorio
in un dimensione ludicaL’esperienza e’ la modalità
privilegiata per indagare la realtà, per conoscerla ed interpretarla.
.
MARIA
MONTESSORI
La curiosità del bambino è il vero motore dell’apprendimento
E’ necessario intervenire intenzionalmente sulla predisposizione e strutturazione dell’ambiente educativo
L’ambiente ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la crescita dei bimbi.
Cosa fa il docente: progetta, crea, verifica con l’osservazione Cosa fa il bambinoAiutare a pensare, a riflettereDare spiegazioniFacilitare il confronto e la
scopertaOrganizzare gli spazi e i
tempiDocumentare per lasciare
tracce, memoria e riflessione, per dare visibilità
Accogliere, valorizzare ed estendere le curiosità, le esplorazioni le proposte
Fa esperienze diretteGiocaProcede per tentativi ed
erroriSe opportunamente
guidato, approfondisce e sistematizza gli apprendimenti
LA RICERCA DI ORIZZONTI DI SIGNIFICATOSCIENZE• RISPOSTA
ALLA REALTA’ IN DIVENIRE
• INDAGARE SE STESSI E IL MONDO ESTERNO
TECNOLOGIA• LA REALTA’
VIENE CONOSCIUTA, MANIPOLATA ED ORGANIZZATA IN FUNZIONE DI UN FINE
MATEMATICA• RAZION
ALIZZARE LA REALTA’ ATTRAVERSO LE PRIME OPERAZIONI LOGICHE
• MODELLIZZARE LA REALTA’
• LINGUAGGIO CON CUI SI ESPRIMONO SCIENZA E TECNOLOGIA
La conoscenza del mondoOggetti, fenomeni, viventi:
Le prime esperienze della Materia Prima organizzazione fisica della realtà: qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali
Caratteristiche della luce e delle ombre
Effetti del calore
Movimento di se stessi e degli oggetti
Concetto di forza e di energia
Il proprio corpo: struttura e funzionamento
Gli organismi animali e vegetali: modello di vivente
Le trasformazioni dei viventi e non viventi
La conoscenza del mondoNumero e spazio
La quantità e numerosità
Conoscenza del numero
Intuizione delle operazioni logiche
Classificazione
Ordinamento
Seriazione
Misurazione
Uso di semplici simbolizzazioneMovimento nello spazio e rappresentazione grafica
Concetto di direzione e di angoloLa modellizzazione della realtà attraverso le figure geometriche
Uso di costruzioni, materiale strutturato
Traguardi per lo sviluppo delle competenzeAbilità in “campo” con “La conoscenza del mondo”
RAGGRUPPARE E ORDINARE OGGETTI E MATERIALI SECONDO CRITERI CONDIVISI.
COLLOCARE LE AZIONI QUOTIDIANE NEL TEMPO DELLA GIORNATA E DELLA SETTIMANA
RIFERIRE EVENTIOSSERVARE CON ATTENZIONE IL PROPRIO
CORPO, GLI ORGANISMI VIVENTI
COGLIERE I CAMBIAMENTISI INTERESSA A MACCHINE E STRUMENTI
TECNOLOGICI, SCOPRIRNE LE FUNZIONI ED USI
HA FAMILIARITA’ CON LE STRATEGIE DEL CONTARE E DELL’OPERARE
EFFETTUARE LE PRIME MISURAZIONI
INDIVIDUARE LE POSIZIONI DI OGGETTI E PERSONE NELLO SPAZIO
PROGETTO ANNUALE DI SCIENZESPERIMENTALI
Motivazione del progetto
Titolo
Finalità
Obiettivi cognitivi
Obiettivi logico-operativiObiettivi affettivo-relazionaliContenuti
Attività
Mediazione didattica
Metodologie
Fasi del progetto - organizzazione
Mezzi e strumenti-tecnologieVerifica e valutazione
Fasi del
Il setting scientifico:un ambiente laboratorio con
strumentario a portata di bambino
AMBIENTE STRUMENTARIO Esperienze scientifiche in un
ambiente attrezzato. La sezione con uno spazio per
le scienze attrezzato con semplici strumenti.
LABORATORIO SCIENTIFICO MOBILE con uno scatolone, magari con le ruote attrezzato di contenitori specifici alle aree sperimentabili
Organizzare i banchi con uno spazio centrale per le conversazioni e la socializzazione delle esperienze.
Materiale povero: Cotone, bottigliette di plastica, fornellino, un
pentolino, cartoncini, bicchieri, palloncini, mollette, candela, piattini, barattoli., carta cucina, gruccia. *
I prodotti delle esperienze potranno essere catalogati in SCATOLE A TEMA:
LA SCATOLA DELLA BIOLOGIA con foglie, vasetti, terriccio,
LA SCATOLA DELL’ OTTICA ( materiali legato agli esperimenti sulla luce e le ombre)
LA SCATOLA DELLA FISICA LA SCATOLA DELLA CHIMICA
IL TACCUINO DEGLI ESEPRIMENTI:
IL DIARIO DI BORDO COME BLOCCO DI FOGLI DI CARTA DA PACCO
Il DECALOGO DELLA BUONA ESPERIENZAL’ESPERIMENTO NON FA PAURA
1) Creare una situazione problematica o domanda focale . ( Gowin)
2) “STANARE le preconoscenze con verbalizzazione delle varie opinioni ( brainstorning)
3 ) Individuazione del campo di indagine
4) Formulazione dell’ipotesi
5) Ricercare il materiale per l’esperienza e allestire l’ambiente di apprendimento con la piena partecipazione degli alunni
6) SPERIMENTARE diretta mente con il coinvolgimento di tutti
7) Parlare, confrontare le osservazioni 8) Documentare l’esperienza nel BLOCCO DI SCIENZE O TACCUINO DELLE
ESPERIENZE
9 ) Leggere e comprendere l’esperienza
10) Formulare la legge.
LASCIATE UNA TRACCIA IN SEZIONE NELL’ANGOLO DELLE SCIENZE
Il laboratorio “inclusivo”
I campi di esperienza interagiscono nel laboratorio scientifico.
Il laboratorio sui QUATTRO ELEMENTI apre svariate opportunità di collegamenti con i linguaggi non verbali.
Una fiaba, un racconto, una filastrocca come ELEMENTO di INNESCO dell’INTERESSE.
Interesse dei bambiniAttivatoPotenziatoCanalizzatoEsplicitato
UN PARADOSSO PER CAPIRCIRENDERE DIFFICILI LE COSE FACILI
E’ FACILERENDERE FACILI LE COSE DIFFICILI
E’ DIFFICILE….aggiungerei
E’ UN’ARTE….L’ARTE DEL MAESTRO
TUTTI I FENOMENI POSSONO ESSERE OGGETTO DI ESPERIMENTI
I QUATTRO ELEMENTIARIA-ACQUA-FUOCO-TERRA
ORGANIZZIAMO LA SEZIONEQUATTRO ANGOLI
QUATTRO ELEMENTI
QUATTRO COLORIQUATTRO
TACCUINI
L’ARIA: c’è ma non si vede L’ARIA ESISTE--------------------ESPERIENZE DIRETTESoffio sulla mano e sul vetroL’aria ha una forza, grazie alla quale il bambino “può
vederla”.
1° step: domande stimolo ai bambiniSemplici attività di Brainstorming ( fissare su un foglio
le idee dei bambini)Chiediamo: cos’è l’aria? Quando la vediamo? La
sentiamo?
Un palloncino: ecco l’ariaLE PRIME
ESPERIENZE..anche per bambini di 3 anni
Gonfiare un palloncinoVedere che la maestra che
gonfia un palloncinoSentire il buffo rumore
dell’aria che esce dal palloncino
Vedere un palloncino ad elio che vola
Cercare di comprimere un palloncino
Scoppiare un palloncino
Basta un poco di fantasia….e l’esperimento va….giù! ( Mary Poppins)
Il palloncino a reazione - Far passare una cordicella o un filo
in una cannuccia. - Fissare il filo a due lati della
stanza. - Gonfiare un palloncino e chiuderlo
con una molletta. - Attaccare il palloncino alla
cannuccia con due pezzetti di scotch. - Togliere la molletta che chiude
l'imboccatura del palloncino. - L'aria esce dal palloncino e lo
spinge in avanti, portandolo lungo il filo come un razzo!
Questo è il principio per cui anche gli aerei e i razzi sono spinti in avanti da gas compressi che all'improvviso si espandono.
L'aria ha molta forza!
La nostra mongolfiera: l’aria calda sale
Il concetto scientifico
FORNIRE
SPIEGAZIONI
SCIENTIFICHE
SEMPLICI
Il palloncino “monello” Il palloncino gonfiato dall'aria calda Infilare un palloncino sul collo di una
bottiglia vuota. Mettere la bottiglia in una ciotola o una
pentola piena di acqua calda.
L'aria contenuta nella bottiglia si riscalda. L'aria riscaldata si espande ed ha quindi
bisogno di più spazio, perciò sale verso l'alto, entra nel palloncino e lo gonfia.
Con il calore l’aria si dilata.La mongolfiera funziona nello stesso modo.
L'esperimento precedente è reversibile: - Se inseriamo del ghiaccio e facciamo
raffreddare l'acqua, il palloncino si sgonfia.Con il freddo l'aria diminuisce di volume.
Un po’ di chimica! Gonfiare un palloncino con l'anidride
carbonica: Occorrente bottiglia di plastica palloncino aceto bicarbonato di sodioIn una bottiglia di plastica piccola viene
messo qualche cucchiaio di aceto a cui si aggiunge del bicarbonato di sodio,.
Si infila un palloncino che comincia a gonfiarsi per lo sprigionarsi dell'anidride carbonica.
I bambini saranno veramente stupiti di questa attività penseranno a magie della maestra.
Occorre a questo punto spiegare che è avvenuta una "reazione chimica" per il contatto di due elementi.
L’acqua occupa lo spazio dell’aria 5 - La candela - Porre la candela al centro di una
bacinella. - Accendere la candela. - Coprire con un vasetto di vetro. - Nel giro di qualche minuto, la
fiamma si spegnerà. La fiamma in poco tempo consuma l'ossigeno ed il gas che rimane nella bacinella è solo l'anidride carbonica, che non consente la combustione. L’acqua occupa lo spazio dell’aria.
In mancanza di ossigeno, la combustione non può avvenire.
LA GIRANDOLA: Si tratta di un
esperimento semplice ma d’effetto anche estetico. Le girandole potranno ornare l’ANGOLO DELL’ARIA
I bambini realizzano girandole di carta, già sagomate dalla maestra.
L’importanza della verbalizzazioneprima e dopoLa verbalizzazioneLa ripetizione
dell’esperienza accompagnata dal racconto verbale per comprendere e chiarire il concetto
La rappresentazione iconica dell’esperienza
Le fotografie per fissare la memoria
Riprese video ( se possibile)Riascoltare quanto
sperimentato
Trovare simboli condivisi per indicare la legge e/o fenomeno sperimentati
L’ ACQUA Gli esperimenti con l’acqua sono tanti e tutti divertenti. Offrono spunti per
attività “multi-esperienziale”. Le prime esperienze sono ludiche e permettono al bambino di indagare le
caratteristiche percepibili con i sensi. E’ incolore, insapore, non si può afferrare, prende la forma del contenitore
come tutti i liquidi Si può far intuire che ci sono delle palline che non si vedono ma che formano
l’acqua: sono le molecole. “Modellizziamo” l’acqua come una collana le cui perle si possono muovere ma
non si staccano l’una dall’altra( IMPORTANTE USARE LA TERMINOLOGIA CORRETTA PER AVVIARE
L’ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGI SPECIFICO DELLA DISCIPLINA)
LA MANO DI GHIACCIO: solidificazione
I CAMBIAMENTI DI STATO DELLA MATERIA
Misuriamo: MATEMATICA e SCIENZEun binomio imbattibile!
CONOSCERE IL MONDO= MISURARLO
Le prime esperienze di misura sono di grande importanza . Il bambino alla scuola dell’infanzia può e deve fare il primo incontro con il concetto di misurare.
Misurare vuol dire rendersi conto di quante volte un’unità di misura CONVENZIONALE è contenuta nel fenomeno/oggetto che voglio misurare.
MATEMATICA
EVAPORAZIONE-CONDENSAZIONESi fanno le nuvole…E’ il vapore….Il vapore a contatto
con il coperchio, condensa
Piove…nel pentolino
ALLARGARE GLI ORIZZONTI CONOSCITIVI….La competenza scientifica diviene “generativa”
L’esperienza del cambiamento di stato dell’acqua facilità la comprensione del ciclo dell’acqua, nel rispetto della fase cognitiva di tipo manipolativo concreto.
Si tratta di stimolare la conoscenza e di favorire la comunicazione su argomentazioni nuove e reali. L’immagine inoltre presenta parole in inglese per confermare la valenza trasversale delle esperienze scientifiche.
Si può creare il DISCO DELL’ACQUA come gioco da fare insieme con quiz a punti e premi per tutti…
VIVA LA FANTASIA
I cambiamenti di stato della materia
Tutto può diventare una magia da vivere insieme: basta un pentolino e un fornello. Le maestra saranno le fatine che realizzano le nuvole da un pentolino in cui avranno messo una sostanza magica che altro non è che acqua.
Nel pentolino pioverà quando il vapore tocca il coperchio. Tutto diventa ghiaccio quando si toglie calore
Il galleggiamentoARCHIMEDE
Anno archimedeoFar conoscere la
figura di Archimede Intuizione del
principio di galleggiamento
Esperienze di galleggiamento
BACINELLA PIENA D’ACQUA CON PALLINA DI PLASTILINA
La pallina va a fondo, ma se viene trasformata in una conca o barchetta, galleggia.
Esperimenti sulla capillaritàIl fiore che sboccia
Materiale occorrente: un foglio di carta, matite colorate,
forbici, una bacinella. Descrizione dell'esperienza: si ritaglia il foglio di carta a forma
di fiore; poi,dopo aver piegato verso l'interno i "petali", si appoggia il fiore di carta sull'acqua.
Osservazione: dopo un pò di tempo si osserva che
piano piano il fiore si apre, proprio come se sbocciasse.
Conclusione: l'acqua penetra per capillarità nei
piccoli spazi che ci sono tra le fibre della carta e la gonfia, di conseguenza le piegature si distendono facendo sbocciare il fiore.
Acqua in
salita
Materiale occorrente: strisce di carta assorbente,
barattolo di vetro, acqua, inchiostro colorante.
Descrizione dell'esperienza: si riempie il contenitore di acqua
colorata con sali di permanganato di potassio; successivamente si immerge nell’acqua una striscia di carta.
Osservazione: dopo un pò di tempo, si osserva
che la carta si colora come l'acqua. Conclusione: l'acqua si è arrampicata attraverso
i pori della carta assorbente, che si sono comportati come se fossero dei capillari.
La tensione superficiale dell’acqua
Sospeso
sull'acqua Materiale occorrente: pinzetta, ago, bicchiere con acqua,
carta assorbente, bacchetta di vetro. Descrizione dell'esperienza: si riempie il bicchiere di acqua fino
all'orlo, si appoggia su un pezzetto di carta assorbente l'ago e si adagia delicatamente il tutto sull'acqua. Con l'aiuto della bacchetta di vetro si fa andare a fondo la carta assorbente.
Osservazione: l'ago galleggia, nonostante sia di
acciaio. Conclusione: le molecole dell'acqua, in superficie,
formano una pellicola che è in grado di sostenere un corpo leggero. La forza che tiene unite le molecole si chiama tensione superficialeBolle di sapone
La tensione superficiale dell’acquaBuchi nell'acqua Descrizione
dell'esperienza:·prima fase: si cosparge con
del talco la superficie dell’acqua contenuta in una bacinella; si
immerge qua e là la punta del dito, come per bucherellare l’acqua.
seconda fase: si prova, poi, a mettere sul dito una goccia di sapone liquido e si immerge il dito, sporco di sapone, in un punto vicino al bordo della bacinella.
IL FUOCOL’esperienza con il
fuoco si traduce in esperienze con il CALORE e la LUCE, soprattutto con il calore e la luce del SOLE”
Si legge nelle Indicazioni nazionali: “i bambini elaborano la prima organizzazione fisica del mondo esterno attraverso attività concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delle ombre e sugli effetti del calore”.
La luce e i colori: conoscere il meccanismo della rifrazione della luce.
Domande stimolo per catturare l’attenzione degli alunni sui
contenuti abbastanza complessi che regolano i meccanismi di
percezione del colore.
Registrare le loro risposteFornire l’informazione scientifica
nella maniera più consona alla loro età.
Il disco di NewtonDare notizie sui grandi
scienziati soddisfa la curiosità dei bambini.
La terraGli esperimenti con
le piante
La struttura e il
funzionamento dei vegetali
Individuare il rapporto tra strutture e funzioni negli organismi osservati le condizioni
indispensabili per la vita dei vegetali
le trasformazioni ambientali di tipo stagionale
Fasi operative
Allestimento dell’ “Angolo Verde” dove collocare diversi vasi in cui seminare varie piantine ( il nome del bambino viene scritto sul vaso).
Su un calendario a muro si possono raccogliere le osservazioni della crescita delle piante.
Al termine di ogni osservazione si possono produrre disegni e fotografie delle varie parti da apporre su cartelloni.
I vegetali: la terra da’ vita
Il viaggio dell’acqua dalle radici alle foglie ( I FIORI BLU)
La “Bomba fagiolo”: la forza delle piante
I terreni Omino erbosoLa clorofilla delle foglie: “La
foglia Ubriaca”La clorofilla si sviluppa con la
luce del sole ( la pianta in “castigo”)
Le foglie si muovono ( La pianta nella scatola con il foro)
La varietà di forme nelle foglie: la struttura e i cambiamenti legati alla stagione
Animali in classeEsperienza formativa* il ciclo vitale
difficoltà oggettive
Pesciolini rossiUccelliniTartarughineCriceto
Gli elementi non viventi presenti sulla terra, insieme all’energia proveniente dal sole, sono essenziali per la sopravvivenza delle specie viventi .
L’educazione non e’ ciò che il maestro da’, ma e’ un processo naturale che si svolge
spontaneamente nell’individuo; essa non si acquisisce ascoltando le parole,
ma in virtù delle esperienze effettuate nell’ambiente.
Il compito del maestro non è quello di parlare, ma di preparare e di disporre una serie di motivi, di attività culturali in un ambiente appositamente preparato.
Maria Montessori
BibliografiaF. Pirrami, Per una didattica che parta dalle competenze, in «Linx
Magazine», 7 (2010), pp. 54-57. (?) link web linx . F. Pirrami, Apprendimento basato su problemi e inquiry, per una
educazione scientifica contestualizzata, integrata e per tutti, in New Trends in Science and Technology Education: selected paper, a cura di L. Menabue, G. Santoro, Bologna, CLUEB, 2010, vol. 1, pp. 286-295.
F. FRABBONI, La scuola dell’infanzia, Firenze, La Nuova Italia, 1974. La scoperta del bambino, Garzanti, Milano 1950 (I edizione inglese con il titolo ‘'The discovery of child, 1948).
Montessori M. La mente del bambino. Mente assorbente, Garzanti, Milano 1952 (I edizione originale inglese con il titolo ‘'The absorbent mind, 1949).
Montessori M. Educazione per un mondo nuovo, Garzanti, Milano 1970 (I edizione inglese con il titolo ‘'Education for a new world, 1947).
Montessori M.Come educare il potenziale umano, Milano, Garzanti, 1970