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LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

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F.I.S.M . 36° Seminario di studio per l’aggiornamento delle insegnanti di Scuola dell’Infanzia Siracusa, 16 novembre 2013. LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO” Percorsi laboratoriali per la competenza scientifica nella scuola dell’Infanzia Dott.ssa Lucia Barbiera. - PowerPoint PPT Presentation
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F.I.S.M. 36° Seminario di studio per l’aggiornamento delle insegnanti di Scuola dell’Infanzia Siracusa, 16 novembre 2013 LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO” Percorsi laboratoriali per la competenza scientifica nella scuola dell’Infanzia Dott.ssa Lucia Barbiera
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Page 1: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

F.I.S.M.36° Seminario di studio per l’aggiornamento

delle insegnanti di Scuola dell’Infanzia Siracusa, 16 novembre 2013

LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Percorsi laboratoriali per la competenza scientifica nella scuola dell’Infanzia

Dott.ssa Lucia Barbiera

Page 2: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Me l’hanno raccontato e l’ho dimenticatoL’ho visto e l’ho capito.

L’ho fatto e ho imparato.Confucio

Page 3: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

I docentiLa leadersphip educativa

Motivazione Preparazione Attenzione alle specificità

degli alunni Progettualità-

coordinamento pedagogico Regia pedagogica ( I.N.) Formazione continua in

servizio Lavoro collaborativo Apertura alle TIC

DOCENTE COME MEDIATORE E FACILITATORE

FATTORI DI QUALITA’Per un

AMBIENTE EDUCATIVO

di apprendimento accogliente

sicuroben organizzato

affidabilestimolante

Page 4: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA secondo le Indicazioni Nazionali

AUTONOMIARapporto consapevole con gli altri

CITTADINANZAAttenzione alle dimensioni sociali ed etiche

FINALITA’

Page 5: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

I campi di esperienza: campi del fare e dell’agire del bambino  1.    Il sé e l’altro ( le grandi domande, il senso morale, il vivere

insieme) 2.    Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute) 3.    Immagini,suoni,colori (gestualità, arte, musica,

multimedialità) 4.    I discorsi e le parole ( comunicazione, lingua, cultura) 5.    La conoscenza del mondo ( ordine, misura, spazio, tempo,

natura)

ATTRAVERSO La relazione personale significativa tra compagni e con gli adulti La valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni L’esplorazione della realtà attraverso l’esperienza diretta e la

valorizzazione della curiosità La conoscenza dei sistemi simbolico-culturali. 

Page 6: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

competenza

abilità

attitudini

conoscenze

COSA E’ UNA COMPETENZAE’ l’insieme integrato

(acquisibile in modo progressivo e graduale) di conoscenze, abilità e atteggiamenti, che, sorretto da motivazioni adeguate, consente via via di compiere, in un contesto di apprendimento (cooperativo), da soli o con altri, (nuove) esperienze conoscitive, relative a un determinato campo di sapere, dotate di senso, per raggiungere scopi diversi e di averne consapevolezza critica. Queste esperienze conoscitive, quando consolidate, possono poi essere trasferite, parzialmente o integralmente, in altri contesti, prima analoghi e più semplici, poi via via più complessi. ( Mario Ambel)

Page 7: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

La competenza scientificaIndicazioni Nazionali 2012

“ il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere, le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente definito dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’UE

( Raccomandazioni del 18 dicembre 2006).

Competenze di cittadinanza

3^ competenza

chiave

Page 8: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

3^ competenza europeaCompetenza matematica e

competenze di basein campo scientifico e tecnologico.

LA COMPETENZA MATEMATICA

…risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane.

modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale)

presentazione (formule, modelli, costrutti, grafi ci, carte).

LA COMPETENZA IN CAMPO SCIENTICO

…si riferisce alla capacità e alla disponibilità di spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati.

LA COMPETENZA IN CAMPO TECNOLOGICO

…è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai bisogni degli esseri umani.

….è la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino

Page 9: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

…..

ALLA FINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E’ RAGIONE

VOLE ATTENDE

RSI

RICONOSCERE LE PROPRIE EMOZIONI,

PAURE, SENTIMENTI…

POSITIVO RAPPORTO CON LA CORPOREITA’, I PROPRI LIMITI,

RISORSE

CURIOSITA’, VOGLIA DI

SPERIMENTARE

INTERAGIRE CON LE COSE, L’AMBIENTE E

LE PERSONE PERCEPENDONE LE

REAZIONI E CAMBIAMENTI

REGOLE DI COMPORTAM

ENTOPORSI

DOMANDE DI SENSO

SA RACCONTAR

E, DESCRIVERE

RIVELARE LE CARATTERISTICHE DI EVENTI OGGETTI

SITUAZIONI, FORMULA IPOTESI,

RICERCA SOLUZIONI

Page 10: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

NELLA SCUOLA PRIMARIATRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DEL CICLOATTEGGIAM

ENTI DI CURIOSITA’

APPROCCIO SCIENTIFICO DEI

FENOMENI IN FORMA AUTONOMA

OSSERVARE, DESCRIVERE,

FORMULARE IPOTESI, PROPRORRE E REALIZZARE

ESPERIMENTI

INDIVIDUARE SOMIGLIANZE E

DIFFERENZEFARE MISURAZIONI

INDIVIDUARE RELAZIONI SPAZIO-TEMPO

CONSAPEVOLEZZA DELLA CORPOREITA’

RISPETTARE E APPREZZARE IL

VALORE DELL’AMBIENTE

SOCIALE E NATURALE

ESPORRE IN MODO CHIARO CIO’ CHE SI

E’SPERIMENTATO UTILIZZARE IL

LINGUAGGIO SPECIFICO

Page 11: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

CAMPO DI ESPERIENZA: la conoscenza del mondo

IDENTITA’

COMPETENZ

AAUTO

NOMIA

Identita’ come capacità di essere SOGGETTO

PENSANTE, che sa fare esperienze, sa valutare limiti, potenzialità e risorse, vive l’errore come prova e non sconfitta, che sa indagare e trovare risposte

Autonomia come capacità di avere fiducia in sé, e

negli altri, di imparare ad operare scelte, assumere responsabilità.

Competenze Giocare Muoversi Manipolare

Curiosare domandare imparare a riflettere sull’esperienza

attraverso l’esplorazione l’osservazione il confronto tra proprietà, quantità,

caratteristiche, fattiEducazione permanente

Page 12: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Metodologie di insegnamento

BrainstormingCooperative learningPeer educationGioco-lavoroRICERCA-AZIONE

apprendimento basato su problemi (ABP) o problem-based learning (PBL)

Inquiry-based science education (IBSE) apprendimento per indagine

Page 13: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Il metodo dell’indagine: metodo per ‘alfabetizzazione scientifica

L’importanza del comprendere “come funziona” la scienza piuttosto che l’acquisizione di una serie di conoscenze

Non didattica trasmissiva, anche quando questa riguarda le modalità con cui sono state ottenute le “scoperte” scientifiche più note.

L’allievo è chiamato a risolvere problemi secondo i metodi propri dell’indagine scientifica.

Indagine scientifica è ritenuta importante a livello internazionale

7° Programma quadro dell’Unione Europea, “Progetto Fibonacci “

Page 14: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Com’è il bambino a cui ci rivolgiamo? I bambini giungono con il proprio piccolo

bagaglio di conoscenze , hanno iniziato a farsi domande sulla vita e sul mondo

Sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi

Osservano, interrogano la naturaElaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli

eventi, sul corpoQuesta pluralità di elementi sono

possibilità di crescita emotiva e cognitiva

Page 15: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Il laboratorio: esperienza guidataL’apprendimento avviene attraverso

l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura,il territorio

in un dimensione ludicaL’esperienza e’ la modalità

privilegiata per indagare la realtà, per conoscerla ed interpretarla.

.

Page 16: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

MARIA

MONTESSORI

 La curiosità del bambino è il vero motore dell’apprendimento

E’ necessario intervenire intenzionalmente sulla predisposizione e strutturazione dell’ambiente educativo

L’ambiente ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la crescita dei bimbi.

Page 17: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Cosa fa il docente: progetta, crea, verifica con l’osservazione Cosa fa il bambinoAiutare a pensare, a riflettereDare spiegazioniFacilitare il confronto e la

scopertaOrganizzare gli spazi e i

tempiDocumentare per lasciare

tracce, memoria e riflessione, per dare visibilità

Accogliere, valorizzare ed estendere le curiosità, le esplorazioni le proposte

Fa esperienze diretteGiocaProcede per tentativi ed

erroriSe opportunamente

guidato, approfondisce e sistematizza gli apprendimenti

Page 18: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

LA RICERCA DI ORIZZONTI DI SIGNIFICATOSCIENZE• RISPOSTA

ALLA REALTA’ IN DIVENIRE

• INDAGARE SE STESSI E IL MONDO ESTERNO

TECNOLOGIA• LA REALTA’

VIENE CONOSCIUTA, MANIPOLATA ED ORGANIZZATA IN FUNZIONE DI UN FINE

MATEMATICA• RAZION

ALIZZARE LA REALTA’ ATTRAVERSO LE PRIME OPERAZIONI LOGICHE

• MODELLIZZARE LA REALTA’

• LINGUAGGIO CON CUI SI ESPRIMONO SCIENZA E TECNOLOGIA

Page 19: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

La conoscenza del mondoOggetti, fenomeni, viventi:

Le prime esperienze della Materia Prima organizzazione fisica della realtà: qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali

Caratteristiche della luce e delle ombre

Effetti del calore

Movimento di se stessi e degli oggetti

Concetto di forza e di energia

Il proprio corpo: struttura e funzionamento

Gli organismi animali e vegetali: modello di vivente

Le trasformazioni dei viventi e non viventi

Page 20: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

La conoscenza del mondoNumero e spazio

La quantità e numerosità

Conoscenza del numero

Intuizione delle operazioni logiche

Classificazione

Ordinamento

Seriazione

Misurazione

Uso di semplici simbolizzazioneMovimento nello spazio e rappresentazione grafica

Concetto di direzione e di angoloLa modellizzazione della realtà attraverso le figure geometriche

Uso di costruzioni, materiale strutturato

Page 21: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Traguardi per lo sviluppo delle competenzeAbilità in “campo” con “La conoscenza del mondo”

RAGGRUPPARE E ORDINARE OGGETTI E MATERIALI SECONDO CRITERI CONDIVISI.

COLLOCARE LE AZIONI QUOTIDIANE NEL TEMPO DELLA GIORNATA E DELLA SETTIMANA

RIFERIRE EVENTIOSSERVARE CON ATTENZIONE IL PROPRIO

CORPO, GLI ORGANISMI VIVENTI

COGLIERE I CAMBIAMENTISI INTERESSA A MACCHINE E STRUMENTI

TECNOLOGICI, SCOPRIRNE LE FUNZIONI ED USI

HA FAMILIARITA’ CON LE STRATEGIE DEL CONTARE E DELL’OPERARE

EFFETTUARE LE PRIME MISURAZIONI

INDIVIDUARE LE POSIZIONI DI OGGETTI E PERSONE NELLO SPAZIO

Page 22: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

PROGETTO ANNUALE DI SCIENZESPERIMENTALI

Motivazione del progetto

Titolo

Finalità

Obiettivi cognitivi

Obiettivi logico-operativiObiettivi affettivo-relazionaliContenuti

Attività

Mediazione didattica

Metodologie

Fasi del progetto - organizzazione

Mezzi e strumenti-tecnologieVerifica e valutazione

Fasi del

Page 23: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Il setting scientifico:un ambiente laboratorio con

strumentario a portata di bambino

AMBIENTE STRUMENTARIO Esperienze scientifiche in un

ambiente attrezzato. La sezione con uno spazio per

le scienze attrezzato con semplici strumenti.

LABORATORIO SCIENTIFICO MOBILE con uno scatolone, magari con le ruote attrezzato di contenitori specifici alle aree sperimentabili

Organizzare i banchi con uno spazio centrale per le conversazioni e la socializzazione delle esperienze.

Materiale povero: Cotone, bottigliette di plastica, fornellino, un

pentolino, cartoncini, bicchieri, palloncini, mollette, candela, piattini, barattoli., carta cucina, gruccia. *

I prodotti delle esperienze potranno essere catalogati in SCATOLE A TEMA:

LA SCATOLA DELLA BIOLOGIA con foglie, vasetti, terriccio,

LA SCATOLA DELL’ OTTICA ( materiali legato agli esperimenti sulla luce e le ombre)

LA SCATOLA DELLA FISICA LA SCATOLA DELLA CHIMICA

IL TACCUINO DEGLI ESEPRIMENTI:

IL DIARIO DI BORDO COME BLOCCO DI FOGLI DI CARTA DA PACCO

Page 24: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Il DECALOGO DELLA BUONA ESPERIENZAL’ESPERIMENTO NON FA PAURA

1) Creare una situazione problematica o domanda focale . ( Gowin)

2) “STANARE le preconoscenze con verbalizzazione delle varie opinioni ( brainstorning)

3 ) Individuazione del campo di indagine

4) Formulazione dell’ipotesi

5) Ricercare il materiale per l’esperienza e allestire l’ambiente di apprendimento con la piena partecipazione degli alunni

6) SPERIMENTARE diretta mente con il coinvolgimento di tutti

7) Parlare, confrontare le osservazioni 8) Documentare l’esperienza nel BLOCCO DI SCIENZE O TACCUINO DELLE

ESPERIENZE

9 ) Leggere e comprendere l’esperienza

10) Formulare la legge.

LASCIATE UNA TRACCIA IN SEZIONE NELL’ANGOLO DELLE SCIENZE

Page 25: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Il laboratorio “inclusivo”

I campi di esperienza interagiscono nel laboratorio scientifico.

Il laboratorio sui QUATTRO ELEMENTI apre svariate opportunità di collegamenti con i linguaggi non verbali.

Una fiaba, un racconto, una filastrocca come ELEMENTO di INNESCO dell’INTERESSE.

Interesse dei bambiniAttivatoPotenziatoCanalizzatoEsplicitato

Page 26: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

UN PARADOSSO PER CAPIRCIRENDERE DIFFICILI LE COSE FACILI

E’ FACILERENDERE FACILI LE COSE DIFFICILI

E’ DIFFICILE….aggiungerei

E’ UN’ARTE….L’ARTE DEL MAESTRO

Page 27: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

TUTTI I FENOMENI POSSONO ESSERE OGGETTO DI ESPERIMENTI

I QUATTRO ELEMENTIARIA-ACQUA-FUOCO-TERRA

Page 28: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

ORGANIZZIAMO LA SEZIONEQUATTRO ANGOLI

QUATTRO ELEMENTI

QUATTRO COLORIQUATTRO

TACCUINI

Page 29: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

L’ARIA: c’è ma non si vede L’ARIA ESISTE--------------------ESPERIENZE DIRETTESoffio sulla mano e sul vetroL’aria ha una forza, grazie alla quale il bambino “può

vederla”.

1° step: domande stimolo ai bambiniSemplici attività di Brainstorming ( fissare su un foglio

le idee dei bambini)Chiediamo: cos’è l’aria? Quando la vediamo? La

sentiamo?

Page 30: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Un palloncino: ecco l’ariaLE PRIME

ESPERIENZE..anche per bambini di 3 anni

Gonfiare un palloncinoVedere che la maestra che

gonfia un palloncinoSentire il buffo rumore

dell’aria che esce dal palloncino

Vedere un palloncino ad elio che vola

Cercare di comprimere un palloncino

Scoppiare un palloncino

Page 31: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Basta un poco di fantasia….e l’esperimento va….giù! ( Mary Poppins)

Il palloncino a reazione - Far passare una cordicella o un filo

in una cannuccia.  - Fissare il filo a due lati della

stanza. - Gonfiare un palloncino e chiuderlo

con una molletta. - Attaccare il palloncino alla

cannuccia con due pezzetti di scotch. - Togliere la molletta che chiude

l'imboccatura del palloncino. - L'aria esce dal palloncino e lo

spinge in avanti, portandolo lungo il filo come un razzo! 

Questo è il principio per cui anche gli aerei e i razzi sono spinti in avanti da gas compressi che all'improvviso si espandono.

L'aria ha molta forza!

Page 32: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

La nostra mongolfiera: l’aria calda sale

Il concetto scientifico

FORNIRE

SPIEGAZIONI

SCIENTIFICHE

SEMPLICI

Page 33: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Il palloncino “monello” Il palloncino gonfiato dall'aria calda Infilare un palloncino sul collo di una

bottiglia vuota. Mettere la bottiglia in una ciotola o una

pentola piena di acqua calda.

L'aria contenuta nella bottiglia si riscalda. L'aria riscaldata si espande ed ha quindi

bisogno di più spazio, perciò sale verso l'alto, entra nel palloncino e lo gonfia.

Con il calore l’aria si dilata.La mongolfiera funziona nello stesso modo.

L'esperimento precedente è reversibile: - Se inseriamo del ghiaccio e facciamo

raffreddare l'acqua, il palloncino si sgonfia.Con il freddo l'aria diminuisce di volume.

Page 34: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Un po’ di chimica! Gonfiare un palloncino con l'anidride

carbonica: Occorrente bottiglia di plastica palloncino aceto bicarbonato di sodioIn una bottiglia di plastica piccola viene

messo qualche cucchiaio di aceto a cui si aggiunge del bicarbonato di sodio,.

Si infila un palloncino che comincia a gonfiarsi per lo sprigionarsi dell'anidride carbonica.

I bambini saranno veramente stupiti di questa attività penseranno a magie della maestra.

Occorre a questo punto spiegare che è avvenuta una "reazione chimica" per il contatto di due elementi.

Page 35: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

L’acqua occupa lo spazio dell’aria 5 - La candela - Porre la candela al centro di una

bacinella. - Accendere la candela. - Coprire con un vasetto di vetro. - Nel giro di qualche minuto, la

fiamma si spegnerà. La fiamma in poco tempo consuma l'ossigeno ed il gas che rimane nella bacinella è solo l'anidride carbonica, che non consente la combustione. L’acqua occupa lo spazio dell’aria.

In mancanza di ossigeno, la combustione non può avvenire.

Page 36: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

LA GIRANDOLA: Si tratta di un

esperimento semplice ma d’effetto anche estetico. Le girandole potranno ornare l’ANGOLO DELL’ARIA

I bambini realizzano girandole di carta, già sagomate dalla maestra.

Page 37: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

L’importanza della verbalizzazioneprima e dopoLa verbalizzazioneLa ripetizione

dell’esperienza accompagnata dal racconto verbale per comprendere e chiarire il concetto

La rappresentazione iconica dell’esperienza

Le fotografie per fissare la memoria

Riprese video ( se possibile)Riascoltare quanto

sperimentato

Trovare simboli condivisi per indicare la legge e/o fenomeno sperimentati

Page 38: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

L’ ACQUA Gli esperimenti con l’acqua sono tanti e tutti divertenti. Offrono spunti per

attività “multi-esperienziale”. Le prime esperienze sono ludiche e permettono al bambino di indagare le

caratteristiche percepibili con i sensi. E’ incolore, insapore, non si può afferrare, prende la forma del contenitore

come tutti i liquidi Si può far intuire che ci sono delle palline che non si vedono ma che formano

l’acqua: sono le molecole. “Modellizziamo” l’acqua come una collana le cui perle si possono muovere ma

non si staccano l’una dall’altra( IMPORTANTE USARE LA TERMINOLOGIA CORRETTA PER AVVIARE

L’ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGI SPECIFICO DELLA DISCIPLINA)

Page 39: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

LA MANO DI GHIACCIO: solidificazione

I CAMBIAMENTI DI STATO DELLA MATERIA

Page 40: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Misuriamo: MATEMATICA e SCIENZEun binomio imbattibile!

CONOSCERE IL MONDO= MISURARLO

Le prime esperienze di misura sono di grande importanza . Il bambino alla scuola dell’infanzia può e deve fare il primo incontro con il concetto di misurare.

Misurare vuol dire rendersi conto di quante volte un’unità di misura CONVENZIONALE è contenuta nel fenomeno/oggetto che voglio misurare.

MATEMATICA

Page 41: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

EVAPORAZIONE-CONDENSAZIONESi fanno le nuvole…E’ il vapore….Il vapore a contatto

con il coperchio, condensa

Piove…nel pentolino

Page 42: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

ALLARGARE GLI ORIZZONTI CONOSCITIVI….La competenza scientifica diviene “generativa”

L’esperienza del cambiamento di stato dell’acqua facilità la comprensione del ciclo dell’acqua, nel rispetto della fase cognitiva di tipo manipolativo concreto.

Si tratta di stimolare la conoscenza e di favorire la comunicazione su argomentazioni nuove e reali. L’immagine inoltre presenta parole in inglese per confermare la valenza trasversale delle esperienze scientifiche.

Si può creare il DISCO DELL’ACQUA come gioco da fare insieme con quiz a punti e premi per tutti…

VIVA LA FANTASIA

Page 43: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

I cambiamenti di stato della materia

Tutto può diventare una magia da vivere insieme: basta un pentolino e un fornello. Le maestra saranno le fatine che realizzano le nuvole da un pentolino in cui avranno messo una sostanza magica che altro non è che acqua.

Nel pentolino pioverà quando il vapore tocca il coperchio. Tutto diventa ghiaccio quando si toglie calore

Page 44: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Il galleggiamentoARCHIMEDE

Anno archimedeoFar conoscere la

figura di Archimede Intuizione del

principio di galleggiamento

Esperienze di galleggiamento

BACINELLA PIENA D’ACQUA CON PALLINA DI PLASTILINA

La pallina va a fondo, ma se viene trasformata in una conca o barchetta, galleggia.

Page 45: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Esperimenti sulla capillaritàIl fiore che sboccia

Materiale occorrente: un foglio di carta, matite colorate,

forbici, una bacinella. Descrizione dell'esperienza: si ritaglia il foglio di carta a forma

di fiore; poi,dopo aver piegato verso l'interno i "petali", si appoggia il fiore di carta sull'acqua.

Osservazione: dopo un pò di tempo si osserva che

piano piano il fiore si apre, proprio come se sbocciasse.

Conclusione: l'acqua penetra per capillarità nei

piccoli spazi che ci sono tra le fibre della carta e la gonfia, di conseguenza le piegature si distendono facendo sbocciare il fiore.

Page 46: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Acqua in

salita

Materiale occorrente: strisce di carta assorbente,

barattolo di vetro, acqua, inchiostro colorante.

Descrizione dell'esperienza: si riempie il contenitore di acqua

colorata con sali di permanganato di potassio; successivamente si immerge nell’acqua una striscia di carta.

Osservazione: dopo un pò di tempo, si osserva

che la carta si colora come l'acqua. Conclusione: l'acqua si è arrampicata attraverso

i pori della carta assorbente, che si sono comportati come se fossero dei capillari.

Page 47: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

La tensione superficiale dell’acqua

Sospeso

sull'acqua Materiale occorrente: pinzetta, ago, bicchiere con acqua,

carta assorbente, bacchetta di vetro. Descrizione dell'esperienza: si riempie il bicchiere di acqua fino

all'orlo, si appoggia su un pezzetto di carta assorbente l'ago e si adagia delicatamente il tutto sull'acqua. Con l'aiuto della bacchetta di vetro si fa andare a fondo la carta assorbente.

Osservazione: l'ago galleggia, nonostante sia di

acciaio. Conclusione: le molecole dell'acqua, in superficie,

formano una pellicola che è in grado di sostenere un corpo leggero. La forza che tiene unite le molecole si chiama tensione superficialeBolle di sapone

Page 48: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

La tensione superficiale dell’acquaBuchi nell'acqua Descrizione

dell'esperienza:·prima fase: si cosparge con

del talco la superficie dell’acqua contenuta in una bacinella; si

immerge qua e là la punta del dito, come per bucherellare l’acqua.

seconda fase: si prova, poi, a mettere sul dito una goccia di sapone liquido e si immerge il dito, sporco di sapone, in un punto vicino al bordo della bacinella.

Page 49: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

IL FUOCOL’esperienza con il

fuoco si traduce in esperienze con il CALORE e la LUCE, soprattutto con il calore e la luce del SOLE”

Si legge nelle Indicazioni nazionali: “i bambini elaborano la prima organizzazione fisica del mondo esterno attraverso attività concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delle ombre e sugli effetti del calore”.

Page 50: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

La luce e i colori: conoscere il meccanismo della rifrazione della luce.

Domande stimolo per catturare l’attenzione degli alunni sui

contenuti abbastanza complessi che regolano i meccanismi di

percezione del colore.

Registrare le loro risposteFornire l’informazione scientifica

nella maniera più consona alla loro età.

Il disco di NewtonDare notizie sui grandi

scienziati soddisfa la curiosità dei bambini.

Page 51: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

La terraGli esperimenti con

le piante

Page 52: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

  La struttura e il

funzionamento dei vegetali

Individuare il rapporto tra strutture e funzioni negli organismi osservati le condizioni

indispensabili per la vita dei vegetali

le trasformazioni ambientali di tipo stagionale

Fasi operative

Allestimento dell’ “Angolo Verde” dove collocare diversi vasi in cui seminare varie piantine ( il nome del bambino viene scritto sul vaso).

Su un calendario a muro si possono raccogliere le osservazioni della crescita delle piante.

Al termine di ogni osservazione si possono produrre disegni e fotografie delle varie parti da apporre su cartelloni.

Page 53: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

I vegetali: la terra da’ vita

Il viaggio dell’acqua dalle radici alle foglie ( I FIORI BLU)

La “Bomba fagiolo”: la forza delle piante

I terreni Omino erbosoLa clorofilla delle foglie: “La

foglia Ubriaca”La clorofilla si sviluppa con la

luce del sole ( la pianta in “castigo”)

Le foglie si muovono ( La pianta nella scatola con il foro)

La varietà di forme nelle foglie: la struttura e i cambiamenti legati alla stagione

Page 54: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Animali in classeEsperienza formativa* il ciclo vitale

difficoltà oggettive

Pesciolini rossiUccelliniTartarughineCriceto

Page 55: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

Gli elementi non viventi presenti sulla terra, insieme all’energia proveniente dal sole, sono essenziali per la sopravvivenza delle specie viventi .

Page 56: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

L’educazione non e’ ciò che il maestro da’, ma e’ un processo naturale che si svolge

spontaneamente nell’individuo; essa non si acquisisce ascoltando le parole,

ma in virtù delle esperienze effettuate nell’ambiente.

Il compito del maestro non è quello di parlare, ma di preparare e di disporre una serie di motivi, di attività culturali in un ambiente appositamente preparato.

Maria Montessori

Page 57: LA SCIENZA A “MISURA DI BAMBINO”

BibliografiaF. Pirrami, Per una didattica che parta dalle competenze, in «Linx

Magazine», 7 (2010), pp. 54-57. (?) link web linx  . F. Pirrami, Apprendimento basato su problemi e inquiry, per una

educazione scientifica contestualizzata, integrata e per tutti, in New Trends in Science and Technology Education: selected paper, a cura di L. Menabue, G. Santoro, Bologna, CLUEB, 2010, vol. 1, pp. 286-295.

F. FRABBONI, La scuola dell’infanzia, Firenze, La Nuova Italia, 1974. La scoperta del bambino, Garzanti, Milano 1950 (I edizione inglese con il titolo ‘'The discovery of child, 1948).

Montessori M. La mente del bambino. Mente assorbente, Garzanti, Milano 1952 (I edizione originale inglese con il titolo ‘'The absorbent mind, 1949).

Montessori M. Educazione per un mondo nuovo, Garzanti, Milano 1970 (I edizione inglese con il titolo ‘'Education for a new world, 1947).

Montessori M.Come educare il potenziale umano, Milano, Garzanti, 1970


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