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La scuola è aperta a tutti. - icgramscicampalto.it · Protocollo accoglienza alunni con ... La...

Date post: 16-Feb-2019
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Istituto Comprensivo"A. Gramsci" Via Passo, 3G - 30173 Campalto - Venezia tel 041/903701 - fax 041/903927 e-mail [email protected] La scuola è aperta a tutti. (Articolo 34 della Costituzione Italiana) Protocollo accoglienza alunni con Disabilità, DSA e BES Accoglienza come riconoscimento della normale diversità Accogliere è riconoscere le persone nella loro completezza, prendere atto dei valori di cui esse sono portatrici e condividere i percorsi del loro sviluppo, operando per la crescita delle loro funzionalità. In particolare accogliere gli alunni disabili, con DSA e con BES si significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, insieme e alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna. La scuola è accogliente quando si organizza in modo da consentire ad ogni persona di esprimere al meglio le proprie potenzialità, allo scopo di realizzare il suo “progetto di vita”. È costruita su misura dei singoli alunni: consente cioè ad ogni persona, non solo al disabile, di procedere secondo i suoi ritmi e i suoi stili di apprendimento muovendo dai suoi livelli di sviluppo. L’accoglienza quindi deve essere un’opportunità offerta all’alunno per conoscere meglio se stesso, le sue potenzialità, gli altri, l’ambiente scolastico e le regole per la migliore convivenza.
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Istituto Comprensivo"A. Gramsci"

Via Passo, 3G - 30173 Campalto - Venezia

tel 041/903701 - fax 041/903927 e-mail [email protected]

La scuola è aperta a tutti. (Articolo 34 della Costituzione Italiana)

Protocollo accoglienza alunni con Disabilità, DSA e BES

Accoglienza come riconoscimento della normale diversità

Accogliere è riconoscere le persone nella loro completezza, prendere atto dei valori di cui esse sono portatrici e condividere i percorsi del

loro sviluppo, operando per la crescita delle loro funzionalità. In particolare accogliere gli alunni disabili, con DSA e con BES si significa fare in

modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, insieme e alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna.

La scuola è accogliente quando si organizza in modo da consentire ad ogni persona di esprimere al meglio le proprie potenzialità, allo scopo di

realizzare il suo “progetto di vita”. È costruita su misura dei singoli alunni: consente cioè ad ogni persona, non solo al disabile, di procedere

secondo i suoi ritmi e i suoi stili di apprendimento muovendo dai suoi livelli di sviluppo. L’accoglienza quindi deve essere un’opportunità offerta

all’alunno per conoscere meglio se stesso, le sue potenzialità, gli altri, l’ambiente scolastico e le regole per la migliore convivenza.

Il perché di questo documento

Il Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce dall’esigenza di definire pratiche condivise, all’interno del nostro Istituto, in

tema di inclusione degli alunni con Disabilità, DSA E BES. È stato redatto dai membri della Commissione inclusione e successivamente deliberato

dal Collegio Docenti e annesso al POF. Nel documento vengono fissati criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un

inserimento degli alunni diversamente abili; definisce i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica;

traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento.

Il presente Protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto verrà integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esigenze,

delle esperienze e delle risorse. L’adozione del presente Protocollo di Accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative.

Attraverso le indicazioni contenute nel protocollo, l' Istituto si propone di definire pratiche condivise all’interno delle scuole di carattere:

- amministrativo e burocratico (documentazione necessaria)

- comunicativo e relazionale (prima conoscenza)

- educativo/didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe pedagogica e didattica)

- sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio quali Comune, Municipalità, ASL, Enti e Associazioni )

Facilitare l’inserimento nella scuola dell’infanzia e primaria degli alunni disabili, supportandoli e sostenendoli nella fase di

adattamento al nuovo ambiente. Favorire un clima di accoglienza nelle scuole che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena inclusione e

sviluppi in particolare le abilità sociali e comunicative di ogni alunno

Le finalità e gli obiettivi dell’inclusione Il nostro Istituto si pone come finalità prioritaria quella di un' inclusione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in grado di

assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini di scuola e in quello indispensabile tra il mondo della scuola e quello sociale inteso nel senso

più ampio e pertanto mirato anche all'inserimento lavorativo. La nostra scuola pone tra le sue priorità:

Finalizzare tutta l'attività educativa, formativa e riabilitativa ad un "progetto di vita" che tenga conto del ruolo attivo che l'individuo dovrà svolgere

all'interno della società

Rendere le famiglie più consapevoli e quindi orientarle verso progetti realistici sul futuro dei propri figli

Offrire agli alunni diversamente abili la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità

Favorire l' inclusione di tutti gli alunni attraverso percorsi comuni o individualizzati che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento

Elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, inclusione, orientamento.

Organizzare l'attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità nell'articolazione delle sezioni e delle classi, anche aperte, in

relazione alla programmazione scolastica individualizzata.

Il nostro Istituto incarica una Figura Strumentale ai Bisogni Educativi Speciali che:

Propone occasioni di formazione (incontri, corsi,) sulle problematiche scolastiche, pedagogiche e didattiche legate alla

presenza di alunni con DSA/BES.

Informa sulle procedure per la diagnosi e la certificazione in caso di sospetto DSA/BES.

Suggerisce materiali specifici di approfondimento sui DSA/BES.

Attiva gruppi di lavoro sulla didattica, in particolare sulle metodologie compensative e sulla didattica inclusiva.

Convoca la commissione “bisogni educativi speciali” composta dai docenti di sostegno e curricolari, coordinata dalla

Funzione Strumentale.

Le AZIONI per l’inclusione scolastica degli alunni con Disabilità

TEMPI AZIONI

ISCRIZIONE Viene effettuata entro il mese di

Gennaio La famiglia presenta la domanda di iscrizione dell'alunno alla scuola entro i termini

stabiliti dalla normativa. Con l'occasione i genitori possono visitare la scuola.

Inoltre la famiglia dovrà, entro breve tempo, far pervenire la documentazione

attestante la certificazione e la relativa diagnosi funzionale.

ACCOGLIENZA Tra Gennaio e Marzo Incontro con i genitori, per individuare eventuali necessità o accogliere indicazioni

di carattere specifico.

Tra Marzo e Maggio Incontro con gli operatori delle Asl competenti per territorio per le indicazioni

medico terapeutiche e assistenziali a favore degli alunni

Tra Aprile e Maggio Incontro con gli insegnanti dell'ordine di scuola precedente al fine di acquisire

informazioni sull'alunno e sull'azione educativa svolta. Organizzazione di attività di

scambio e conoscenza dei bambini e dell'ambiente.

CONDIVISIONE Settembre (incontri di

programmazione prima dell'inizio

delle lezioni)

Presentazione del caso a tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe

INSERIMENTO Dalla prima settimana di scuola, per

circa 1 mese

Nel corso della prima settimana di scuola vengono predisposte una serie di attività,

rivolte a tutte le classi prime, finalizzate all'inserimento nella nuova scuola.

Successivamente vengono messe in atto le fasi del progetto accoglienza

predisposto.

INCLUSIONE

PARTECIPAZIONE

Da Ottobre in poi, fino al termine

dell'anno scolastico

Vengono messe in atto tutte le attività per l' inclusione dell'alunno all'interno della

classe secondo le indicazioni del PEI

IL PASSAGGIO degli alunni da un ordine di scuola all'altro

PERSONE COINVOLTE TEMPI PREVISTI

SCAMBIO INFORMAZIONI

SULL'ALUNNO

Commissione inclusione, docenti,

educatori scuola infanzia, genitori

Marzo-aprile

CONOSCENZA Insegnanti curricolari, docenti di Marzo-aprile-maggio

DELL'AMBIENTE

SCOLASTICO

sostegno ed educatori della scuola

dell'infanzia

CONSAPEVOLEZZA E

CONDIVISIONE

Insegnanti dell'equipe pedagogica e

didattica, operatori, collaboratori

scolastici, genitori,

neuropsichiatria/psicologo

Settembre

COSTRUZIONE RAPPORTI INTERPERSONALI

Insegnanti curricolari, docente di

sostegno, educatore comunale,

collaboratori scolastici, operatore socio

educativo assistenziale

Settembre-ottobre

PARTECIPAZIONE ED

INCLUSIONE

Insegnanti curricolari e docenti di

sostegno

Novembre-dicembre

RUOLI E COMPITI del personale e dei gruppi di lavoro

COMPITI

DIRIGENTE SCOLASTICO Coordina tutte le attività. Provvede all'assegnazione degli insegnanti di sostegno.

DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE

Controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita, coordina i docenti del gruppo di Sostegno,

promuove l'attivazione di progetti e laboratori specifici. Coordina le attività della scuola in collegamento con Enti

territoriali, Enti di formazione, scuole, ASL e famiglie.

INSEGNANTI DI SOSTEGNO

Sono docenti contitolari di classe e svolgono il ruolo di mediatori dei contenuti programmatici, relazionali e didattici.

Curano gli aspetti metodologici e didattici e partecipano alla programmazione e alla valutazione. Mantengono rapporti con

famiglia, esperti ASL, operatori comunali.

INSEGNANTI CURRICOLARI

Sono corresponsabili del processo di inclusione scolastica. Programmano le azioni necessarie per accogliere in modo

adeguato l'alunno nel gruppo classe favorendone l' inclusione. Partecipano alla stesura della documentazione specifica (PDF- PEI) e concorrono alla verifica e alla valutazione collegiale del Piano Educativo Individualizzato.

PERSONALE AUSILIARIO Su richiesta degli insegnanti può accompagnare l'alunno negli spostamenti interni all'edificio scolastico e assistere l'alunno

relativamente ai bisogni primari.

LA FAMIGLIA E’ corresponsabile del processo di inclusione scolastica

Ruoli e compiti dei gruppi di lavoro

Gruppo GLI (Gruppo di lavoro per l’Inclusività) È composto dal dirigente scolastico, dagli insegnanti di sostegno, dalla Funzione strumentale, dai rappresentanti dei genitori e quando necessario dagli operatori dei Servizi Sociali e Socio Sanitari, dal personale ATA, dagli operatori addetti all’assistenza. E' un gruppo di studio e di lavoro composto dall'insieme di quelle figure che operano nell'Istituto e nelle strutture del territorio ad esse collegate, che sono direttamente interessate nella gestione dei casi di alunni disabili.

Si riunisce ad inizio e a fine anno e ogni qualvolta si presenti la necessità di convocarlo

COMMISSIONE INCLUSIONE È composta dai docenti di sostegno e dalla Funzione Strumentale.

Si riunisce periodicamente per:

- conoscere, condividere e predisporre i materiali necessari alle richieste di personale di sostegno in

organico di diritto, degli educatori comunali e del personale per l'assistenza di base;

- predisporre e condividere le relazioni per le richieste del personale di sostegno in deroga;

- ipotizzare e proporre al dirigente Scolastico la ripartizione delle risorse nell'organico dell' Istituto,

sulla base di criteri che la Commissione si preoccuperà di diffondere;

- proporre ipotesi di acquisti di materiali, sussidi e testi;

- incontrare le famiglie delle alunne e degli alunni con disabilità su temi inerenti le iniziative di

inclusione di interesse generale da attuarsi nell' Istituto.

La Documentazione per il processo di inclusione

DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO

DIAGNOSI FUNZIONALE Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione di

possibile evoluzione dell'alunno certificato

Operatori ASL o specialisti privati con

opportuna vidimazione dell'ASL

All'atto della prima segnalazione deve essere

aggiornata ad ogni passaggio da un ordine

all'altro di scuola

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

Indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell'alunno,

le possibilità di recupero, le capacità possedute da sollecitare

e progressivamente rafforzare. Devono essere evidenziate le

aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo,

educativo-didattico e socio-affettivo in base alle linee guida

degli accordi di programma

Operatori socio-sanitari, docenti

curricolari, docente di sostegno,

genitori dell'alunno (art. 12, commi

5° e 6°della L.104/92).

Viene aggiornato alla fine della Scuola d'infanzia,

Primaria, Secondaria di I° grado e di II° grado

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

E il documento nel quale vengono descritti gli interventi

integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l'alunno; mira

ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune mediante l'assunzione concreta di

responsabilità da parte delle diverse componenti firmatarie.

Deve essere valutato in itinere ed eventualmente modificato

Operatori sanitari, insegnanti

curricolari, docente di sostegno,

operatori degli Enti locali e genitori

dell'alunno.

Formulato entro i primi tre mesi di ogni anno

scolastico

PROGRAMMAZIONE

DIDATTICA

PERSONALIZZATA

Insegnanti della classe Formulato entro i primi tre mesi di ogni anno

scolastico

(parte integrante del PEI) Vengono descritti gli interventi

didattici integrati che si realizzano in classe fissando obiettivi

e competenze.

VERIFICA IN ITINERE

Riscontro delle attività programmate nel PEI con eventuali

modifiche

Insegnanti di sostegno e curricolari Da svolgere a metà e a fine anno scolastico

Alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA)

I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell'apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento

intellettivo adeguato all'età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l'abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell'abilità

interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).

Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno matrice evolutiva e si mostrano

come un'atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati.

Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può

raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti.

Si distinguono:

- la dislessia evolutiva che è un disturbo settoriale dell'abilità di lettura;

- la disortografia che è la difficoltà a rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto;

- la disgrafia che è la difficoltà a produrre una grafia decifrabile;

- la discalculia che è il deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo. La presenza di una o più fragilità si evince dalla diagnosi

redatta dallo specialista.

La scuola attiverà il Protocollo previsto per alunni con disturbi specifici di apprendimento ogni qualvolta entrerà in possesso della suddetta

diagnosi. In particolare perseguirà,come indicato dalla legge 170/10, le seguenti finalità:

- garantire il diritto all'istruzione e i necessari supporti;

- favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell'apprendimento agevolandone la piena integrazione sociale e culturale;

- ridurre i disagi formativi ed emozionali;

- adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;

- preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA;

- favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;

- incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione;

Fasi accoglienza alunni con disturbi d'apprendimento (DSA)

Screening - Si effettua nelle classi prime e seconde della scuola Primaria nel mese di gennaio – febbraio e ad aprile – maggio.

Segnalazione - I bambini sono segnalati per difficoltà scolastiche ad iniziare dal I° quadrimestre della classe I^ della scuola Primaria, ma

anche negli anni successivi.

Conoscenza ed

accoglienza - Certificazione DSA: presa d'atto a settembre -Incontro con i genitori -Osservazione dello studente -Inserimento nella

classe

Elaborazione del

percorso didattico

personalizzato (PDP)

Esso è costituito di una parte generale redatta dalle insegnanti di classe, e di una parte specifica di programmazione delle

singole discipline.

Il piano per la parte disciplinare è allegato alle programmazioni disciplinari dei docenti.

Questo documento deve essere steso entro i primi tre mesi di scuola.

FASI DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Segnalazione I bambini con difficoltà di apprendimento o con problemi di

comportamento vengono individuati dal consiglio di classe o del team e

per loro viene predisposto un PDP (Piano Didattico Personalizzato) e

successivamente informate le famiglie, le quali possono sottoscrivere il

documento. Il documento sarà redatto entro i primi 3 mesi dell’inizio

dell’anno scolastico.

Conoscenza ed accoglienza Vengono invitati i genitori a recarsi da uno specialista, di loro scelta per

una valutazione. Se i genitori non dovessero essere d’accordo di

portare il figlio/a da uno specialista, i docenti possono comunque

redigere il PDP, pur senza il loro consenso.

Elaborazione del percorso didattico personalizzato Il documento ha una parte generale dove vengono inseriti i dati relativi

all’alunno e di una parte con le specifiche discipline. Il piano per la

parte disciplinare fa riferimento alle programmazioni dei docenti.

Gli alunni con bisogni educativi speciali presentano “una richiesta di speciale attenzione” per una varietà di ragioni: disabilità, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, svantaggio sociale e culturale, difficoltà derivanti dalla non – conoscenza della lingua e della cultura italiana perché appartenenti a culture diverse, disturbo dell’attenzione e dell’iperattività.

Per garantire il diritto allo studio l’Istituto, in ragione disponibili, mette in atto specifiche azioni rivolte a studenti, docenti e

genitori.

In particolare per gli studenti prevede:

Un PDP (Piano Didattico Personalizzato), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di

intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

Per i docenti prevede:

La stesura del PDP, poiché è compito del consiglio di classe o del team dei docenti indicare in quali altri casi sia

opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o

dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale e inclusiva di tutti gli alunni.

FASI DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI

Inclusione alunni stranieri

TEMPI AZIONI

ISCRIZIONE Qualsiasi momento dell’anno scolastico I genitori iscrivono il figlio/a nella nuova scuola

in qualsiasi momento dell’anno, presentando

la documentazione di una precedente

frequenza della scuola di provenienza

INSERIMENTO Appena avvenuta l’iscrizione Il bambino/a viene iscritto/a nella classe,

rispettando la sua età anagrafica

ACCOGLIENZA Il primo giorno di scuola I docenti organizzano insieme agli alunni un

momento di accoglienza per il ragazzo/a

straniero/a

INCLUSIONE E PARTECIPAZIONE Tutto l’anno L’alunno/a parteciperà a tutte le attività della

classe. La scuola, da subito, si attiverà per

affiancare il mediatore scolastico e

successivamente il facilitatore scolastico.

I docenti di classe redigeranno un PEP (Piano

educativo Personalizzato), con validità di 2

anni

La normativa in vigore a cui la scuola fa riferimento è la seguente:

DPR n. 394 art. 45 e 46 del 31/8/1999 iscrizione scolastica

DPR n. 122 del 2009 del 22/6/2009 valutazione scolastica 1° e 2° ciclo

Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri: Febbraio 2014

Gli alunni stranieri neo arrivati, non italofoni, o di recente immigrazione (ovvero arrivati in Italia da un anno solare,

quindi anche per alunni con breve percorso scolastico in Italia), hanno diritto ad avere un PEP (Piano Educativo

Personalizzato), redatto dai docenti di classe, che fissa degli obiettivi minimi per i primi 2 anni di frequenza scolastica.

Le finalità del PEP sono: l’apprendimento della lingua italiana, il recupero e la valorizzazione delle conoscenze e delle

competenze pregresse, l’inserimento nel contesto sociale.

Per gli alunni stranieri sono previsti corsi di alfabetizzazione, recupero e consolidamento, peer to peer, tutoring,

mediazione e facilitazione linguistica.

La valutazione è riferita ai contenuti programmati e agli obiettivi minimi indicati; consente l’ammissione all’anno

successivo o all’esame anche senza il raggiungimento degli obiettivi minimi, se questo è ascrivibile alla ancora

insufficiente competenza nella lingua italiana.

La Scuola istituisce una Figura Strumentale ai bisogni educativi speciali, la quale coordina una commissione di docenti, che si

occupa degli alunni stranieri.

Quando le risorse finanziarie lo consentono, vengono attuati i corsi L2 di alfabetizzazione culturale rivolti ad alunni stranieri

neo arrivati e non. Si attiva per avere dal Servizio Immigrazione del Comune di Venezia i mediatori e i facilitatori scolastici.

L’istituto fa parte della Rete ISII (Istituzioni Scolastiche per l’Integrazione Interculturale), costituita da Scuole appartenenti alla

Provincia di Venezia per la realizzazione di interventi e sinergie finalizzati all’Integrazione Interculturale degli alunni stranieri

ed extracomunitari.

Inoltre viene dato spazio alla formazione dei docenti: essa rappresenta una strada obbligata per costruire e confermare le

competenze professionali in grado di raccogliere le istanze socio – culturali del territorio.

Quadro normativo di riferimento

Art. 3 cost., principio di uguaglianza;

Art. 34 cost., diritto ai gradi più alti dell'istruzione per capaci e meritevoli;

l. 15/3/97, n. 59, art. 21, autonomia;

D.P.R. 8/3/1999 n. 275, art. 4;

l.118/1971;

l. 517/1977;

l. 104/1992;

l. 297/1994 (testo unico);

DPR n. 394 art. 45 e 46 del 31/8/1999 iscrizione scolastica per alunni stranieri

l. 328/2000;

l. 296/06;

l.18/2009, integrazione scolastica;

l. 59/1997 d.p.r. 275/1999 diritto allo studio;

D.P.R. 275/1999;

D.P.R. del 24 febbraio 1994;

dpcm 185/2006 compiti asl;

d.m.141/1999;

D.P..R. 81/09 integrazione scolastica - piano di studi personalizzato

l. 59/1997 autonomia scolastica;

DPR n. 122 del 2009 del 22/6/2009 valutazione scolastica 1° e 2° ciclo

l. 170/2010 per gli alunni con DSA

DM 5669 del 12 luglio 2011 e allegate Linee guida M.I.U.R. per alunni con DSA

D.M. 27/12/2012 sui BES

C.M. 08/03/2013 sui BES

(Nota prot. N. 2563 del 22 Novembre 2013) alunni con BES

19/02/2014 Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri


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