+ All Categories
Home > Documents > La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento...

La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento...

Date post: 02-May-2015
Category:
Upload: luciana-amore
View: 226 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
31
Transcript
Page 1: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.
Page 2: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che

assicurano lo sviluppo del potenziale di ciascun studente e sostengono le famiglie nelle

relazioni con i figli.

Page 3: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Gli insegnanti e gli operatori hanno il compito di tutelare Gli insegnanti e gli operatori hanno il compito di tutelare la la salutesalute, la , la sicurezzasicurezza, l, l’’esercizio del diritto dei minori esercizio del diritto dei minori allall’’istruzione, allistruzione, all’’educazioneeducazione, alla formazione della loro , alla formazione della loro personalitàpersonalità: compito che passa attraverso il sostegno : compito che passa attraverso il sostegno al loro al loro benesserebenessere e al diritto a una e al diritto a una crescita serenacrescita serena. .

La scuola può fare moltissimo, non solo La scuola può fare moltissimo, non solo contro il contro il maltrattamento maltrattamento dei minori, ma per prevenire e dei minori, ma per prevenire e promuovere la loro tutela.promuovere la loro tutela.

Ma se fosse proprio la scuola ad avvallare Ma se fosse proprio la scuola ad avvallare condotte condotte poco tutelantipoco tutelanti? ?

Come fronteggiare i problemi (quali sono i ruoli e le Come fronteggiare i problemi (quali sono i ruoli e le procedure?) procedure?)

Page 4: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.
Page 5: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.
Page 6: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

La scuola, per la parte relativa alle proprie competenze, collabora – sia con la famiglia sia con il servizio sociale – per realizzare progetti individuali di sostegno

- al minore, per aiutarlo ad affrontare malessere personale - sofferenza - disagio - alla famiglia: poiché per la famiglia può essere molto difficile affrontare le difficoltà, occorre sostenerla come possibile

Page 7: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.
Page 8: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Il ruolo dell’insegnante

L’insegnante deve cogliere precocemente (prima che si realizzi un pregiudizio) i segnali di rischio, condividerli con i Colleghi, con le altre Figure di

sistema, il Dirigente, gli Operatori dei servizi socio-sanitari (se necessario)

Progettare e realizzare un percorso di aiuto per il minore

Page 9: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Il rischio di Pregiudizio & Il Pregiudizio

Il rischio di pregiudizio è una condizione di particolare e grave disagio e/o disadattamento che

può sfociare in:

Pregiudizio, ossia in un danno effettivo per la salute psicofisica del minore.

Page 10: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

La zona grigia

Ci sono scenari “normali”, in cui l‘insegnante percepisce il possibile sorgere di un “rischio” per il benessere dell’alunno.

Situazioni normali o a rischio?

Il malessere sofferto dal minore, che non si manifesta in modo preciso, ma che viene intuito dal docente, rappresenta la cosiddetta zona grigia che deve essere decodificata.

Page 11: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

CLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONE delle delle PROBLEMATICHEPROBLEMATICHE appartenenti alla appartenenti alla ZONA GRIGIAZONA GRIGIA

Page 12: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Scheda 1: conflittualità, aggressività, ‘bullismo’, scarsa disciplina

Alcuni indicatori del problema

Alunni con comportamenti aggressivi

Difficile gestione delle ore di lezione

Alunni isolati, emarginati

Alunni prepotenti che prevaricano fisicamente o psicologicamente i compagni

Alunni che rubano oggetti o che danneggiano luoghi e/o oggetti del contesto scolastico

Forti conflitti tra docenti e studenti

Page 13: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Scheda 2: sospetti di trascuratezza o di reati contro il minore

Indicatori di trascuratezza o maltrattamento fisico: Evidenti sintomi di maltrattamento fisico

Rivelazioni verbali o scritte di maltrattamento fisico o di abuso sessuale

Segnali di grave trascuratezza (malnutrizione, negligenza nelle cure sanitarie, esposizione a pericoli fisici)

Indicatori di maltrattamento psicologico:

Scarsa autostima, pianti improvvisi, ricerca di attenzioni particolari

Aspettative eccessive dal lato dell’adulto e/o atteggiamento di squalifica

Indicatori di possibile abuso sessuale:

Comportamenti sessualizzati con i compagni

Disegni e affermazioni che alludono ad atti sessuali

Conoscenze sessuali inadatte all’età

Page 14: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Scheda 3: Condizioni famigliari carenti

Indicatori del problema:

Igiene approssimativa o abbigliamento trascurato o troppo ricercato;

Scarsa autonomia

Difficoltà di relazione con gli adulti;

Difficoltà di comprendere e rispettare le regole di convivenza

Compiti a casa fatti con sistematica trascuratezza; Ritardi sistematici nell’arrivo a scuola;

Corredo scolastico incompleto e trascurato.

Page 15: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Scheda 4: classi e alunni fragili

Indicatori del problema: Alunni distratti e/o svogliati, che non apprendono ... con possibili conseguenze importanti che possono compromettere seriamente la crescita personale Alunni che manifestano stati ansiosi rilevanti Alunni facilmente preda di dipendenze “mentali” indotte da televisione, cellulari, videogame, ... a discapito dell’impegno scolastico

Page 16: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Le risposte della scuola: gestione interna

• Dare fondatezza ai segnali raccolti confrontandosi con i Colleghi.

• Analizzare il problema (chiarire punti critici e di forza del minore) all’interno del Team/Consiglio di classe, se necessario con altre Figure e Dirigente.Ipotizzare obiettivi di fronteggiamento/miglioramento. Progettare un piano di intervento coinvolgendo (se possibile) la Famiglia (e importante condividere). Monitorare, documentare, valutare gli esiti...ridefinire il problema...

• IL DIRIGENTE DEVE SEMPRE ESSERE INFORMATO PER ISCRITTO SULLE SITUAZIONI PIU’ IMPORTANTI

Page 17: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Le collaborazioni con altri Servizi (Serv.Tutela e/o Serv. Comunali)

• Proporre alla Famiglia di contattare i Servizi • (offrire le informazioni necessarie) • Chiedere consulenza-collaborazione dei

Servizi Sociali e Socio-Sanitari competenti. • Se l’esistenza di un reato e manifesta, vige

l’obbligo di denunciaper chi viene a conoscenza-art. 331 codice procedura penale- (rischio grave pregiudizio-pregiudizio)

Page 18: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

• CONSULENZA- COLLABORAZIONE SERVIZIO TUTELA • COME? Tramite l’invio di una scheda di segnalazione

nominale o anonima per richiesta consulenza • La segnalazione (modello T) • -e una richiesta di aiuto da parte della famiglia e/o

della scuola. • -non determina automaticamente interventi «coatti »

del servizio • CHI INVIA? IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Page 19: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

• Scheda 5. Inserimento problematico dei bambini/ragazzi stranieri di recente arrivo

• Indicatori Frequenza scolastica saltuaria o regolare • Comportamenti determinati dalla diversita culturale

(rappresentazione dei ruoli maschili e femminili; regole e abitudini alimentari; prescrizioni religiose, ...);

• Problemi di natura economica che precludono la partecipazione alla vita sociale della classe;

• Difficolta di comunicazione linguistica nelle relazioni scuola-famiglia;

• Difficolta scolastiche preesistenti.

Page 20: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

• Scheda 5. Inserimento dei bambini/ragazzi stranieri di recente arrivo

• Che cosa fare? Distinguere tra le diverse tipologie di problema

• Favorire l’ apprendimento della lingua italiana attraverso laboratori, lezioni, occasioni didatticheFare riferimento alle Linee guida per l’Accoglienza e l’Integrazione degli alunni stranieri MPI febbraio 2006 Avvalersi della collaborazione di: Mediatori linguistici e culturali, Operatori progetto “Incontriamoci ...”, Etnopsicologo

• Come? Referenti Istituto, Psicopedagosita, Collaboratrici Dirigente

Page 21: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI MINORI A SCUOLA

• Per definire il ruolo dei docenti e del personale scolastico occorre:

• - individuare i reati che si possono commettere a scuola a danno dei minori

• - individuare le situazioni o le condotte pregiudizievoli, nei confronti dei minori, che mettono a rischio l’equilibrato svilppo psico-fisico del minore

Page 22: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

I REATI CHE POSSONO COMMETTERSI A SCUOLA A DANNO DEI MINORI

• Art.571 c.p. Abuso dei mezzi di correzione• Art.572 c.p. Maltrattamenti in famiglia o verso

fanciulli• Art.582 c.p. Lesioni personali• Art.591 c.p. Abbandono di persone minori o

incapaci

Page 23: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

La nozione di ‘pubblico ufficiale’ Art.357 c.p.

• I docenti sono ‘pubblici ufficiali’ e non solo ‘incaricati di pubblico servizio’: essi rivestono, esercitano, na funzione disciplinata da norme di dirtitto pubblico, caratterizzata dalla manifestazione della volonta della Pubblica Amministrazione attraverso atti autoritativi e certificativi.

• Più controversa e la qualificazione del collaboratore scolastico quale ‘incaricato di pubblico servizio’, anch’essa tuttavia risolvibile considerando che la tutela del minore e a tutti gli effetti una finalita di pubblico interesse, prevista dalla Costituzione

Page 24: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Obbligo di denunciaArt.362 e 358 c.p.

• Coloro che hanno incarico di pubblico ufficiale o di pubblico servizio hanno l’obbligo di denunciare la notizia di reato all’Autorita giudiziaria, in presenza di reati procedibili d’ufficio (ovvero di reati in cui la legge penale non prevede come necessaria la querela di parte della persona offesa) pena la configurabilita del reato di ‘omessa denunica di reato’ (art.361)

Page 25: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

COMPETENZA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

• Poiché al Dirigente Scolastico spetta la competenza di rappresentanza legale e di relazione con l’esterno, il personale docente e in generale il personale scolastico assolvono l’obbligo di denuncia ‘riferendo’ per iscritto al dirigente la notizia di reato di cui siano venuti a conoscenza nell’esercizio delle loro funzioni.

• La segnalazione a servizi o a soggetti diversi, pur se anch’essi tenuti alla denuncia, non assolve al relativo obbligo.

Page 26: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

La segnalazione

• Segnalazione d’urgenza: per tutte le situazioni di urgenza oggettiva

• Segnalazione qualificata: sospetto abuso o sospetto pregiudizio – che richiede un approfondimento diagnostico al quale provvederanno i servizi, su incarico dell’Autorita giudiziaria

Page 27: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

I tempi della denuncia

• La denuncia deve essere fatta ‘senza ritardo’:• Art. 331 c.p. tempestivita

• Il ritardo ingiustificato viene punito perché potrebbe vanificare o aver gia vanificato l’accertamento e la repressione del reato: la tempestivita e determinante se consideriamo l’esposizione al rischio da parte del minore

Page 28: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Il dovere della scuola

• Una qualsiasi condizione o situazione che comporti o comporterebbe al minore disagio, discriminazione, sofferenza, carenza, legata al contesto famigliare o extrafamigliare, va segnalata tempestivamente: l’accertamento e la verifica del pregiudizio o del reato non competono alla scuola.

• No ad atteggiamenti ispettivi e a colloqui ‘investigativi’ col minore

Page 29: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Le condotte dei docenti pregiudizievoli dei diritti dei minori: il child abuse

scolastico• Condotte improprie:• Atteggiamenti in aula che demotivano quando non mortificano gli studenti (ad es. Il cosiddetto effetto Pigmalione)• Riprendere la classe o, peggio, un solo alunno perché disturba: il modo, in cui l’insegnante interviene, e

determinante e costitutivo del suo ruolo di educatore• A volte il docente sgrida: per correggere quanti disturbano la lezione, il docente mette in atto, in maniera spesso

inconsapevole e inintenzionale, comportamenti offensivi. • Occorre sempre tenere a mente che l’alunno e più vulnerabile, rispetto all’adulto. Ancor più rispetto all’adulto di

riferimento (l’insegnante). L’alunno ripreso in maniera non corretta dal docente (ad esempio tramite le urla, o senza motivare adeguatamente in maniera puntuale una nota, ad esempio, a puro scopo punitivo) e più facilmente soggetto a sviluppare comportamenti antisociali e a rischio, depressione, ansia, attacchi di panico.

• Una relazione eduativo-affettiva scorretta, fra docente e allievo, comporta nel minore la nascita di sentimenti di vergogna e di colpa, difficolta nelle relazioni interpersonali, bassa autostima, disturbi psicosomatici, comportamenti autolesionistici, non conservativi (suicidari)

• no a pressioni emotive, ricatti, minacce, svalutazioni, rifiuti, denigrazioni, abuso della voce accompagnato da atteggiamenti prevaricanti.

• No alla denigrazione di un alunno davanti al resto della classe• Sì al dialogo, alla spiegazione, al ragionamento, a comportamenti non adultocentrici, all’ascolto del minore• Ascoltare le ragioni dell’alunno vs sottoporlo a domande per ottenerne risposte attese

Page 30: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Abuso dei mezzi di correzione e di disciplina (art.571 c.p.)

• Prima della Convenzione di New York si riconosceva al fine educativo la possibilita di limitare il disvalore di condotte violenti o svilenti della personalita del minore

• Il nostro attuale ordinamento non consente più di subordinare la dignita e l’integrita psicofisica della persona (specie minore) a una qualche finalita educativa

• Lo ius corrigendi dai contenuti afflittivi e perseguibile d’ufficio e considerato reato

• La condotta abusiva e abusante del docente ricorre ogni volta che il mezzo viene usato per un interesse diverso da quello per cui e stato conferito (non più educativo, ad esempio, ma punitivo, volto a umiliare, riaffermare la propria autorita)

Page 31: La scuola è attenta ai bisogni e alle esigenze degli studenti nella prospettiva di un miglioramento delle condizioni, che assicurano lo sviluppo del potenziale.

Il ‘dolo’

• Il ‘dolo’ consiste nella volonta di usare il mezzo di correzione (disciplinare) nella consapevolezza che si tratta di abuso: l’insegnante deve ritenere lecito soltanto l’uso di quegli strumenti educativi che, nel rispetto della piena incolumita fisica e morale dell’alunno, gli appaiono come assolutamente indispensabili al raggiungimento della finalita educativa che si e proposto, purché le adoperi nella misura e secondo le modalita richieste.


Recommended