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La situazione del credito in Italia: crisi e cambiamenti ... · ripresa del mercato dei mutui,...

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Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione 1 La situazione del credito in Italia: crisi e cambiamenti di regole Prof. Lorenzo Gai 6 Maggio 2017
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Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione1

La situazione del credito in Italia: crisi e cambiamenti di regole

Prof. Lorenzo Gai

6 Maggio 2017

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione2

Agenda

─ La domanda di credito delle imprese

─ L’offerta di credito per le imprese

─ Le condizioni di accesso al credito

─ I tassi di interesse

─ La qualità del credito

─ Le politiche monetarie della BCE

─ Le politiche di vigilanza sulle banche

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione3

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione4

L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Domanda di credito delle imprese -

• Nel corso del 2016 la domanda di prestiti proveniente dalle imprese ha

confermato i segnali di recupero mostrati durante l’anno precedente.

• I segnali espansivi hanno interessato tutte le aree del Paese.

Fonte: Banca d’Italia, Regional Bank lending survey, dicembre 2016

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione5

L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Domanda di credito delle imprese -

• È cresciuta la domanda sia per investimenti in capitale fisso, sia per

investimenti in capitale circolante, sia per la ristrutturazione del debito.

• Particolarmente rilevante, in tutte le aree del Paese è l’espansione della

domanda necessaria a fronteggiare gli investimenti in capitale circolante.

Fonte: Banca d’Italia, Regional Bank lending survey, dicembre 2016

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione6

L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Domanda di credito delle imprese -

- Distinguendo la domanda di credito per settore di attività economica, è possibile

evidenziare come la domanda di finanziamenti durante lo scorso anno sia stata

sostenuta dalle richieste provenienti dai comparti della manifattura e dei servizi.

Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione7

L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Domanda di credito delle imprese -

‒ L’andamento della domanda è risultato leggermente differenziato in funzione

della dimensione della banca: gli intermediari medio-grandi hanno registrato

una crescita consistente in tutte le aree del Paese. Solamente nelle regioni del

Nord Est la domanda è risultata più vivace per le banche di piccola dimensione.

Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Offerta di credito per le imprese -

• Dai dati di marzo 2017, emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in

crescita su base annua del +1,4%, in accelerazione rispetto al +1% del

mese precedente, rafforzando il miglioramento della dinamica

complessiva del totale dei prestiti in essere.

• Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi a febbraio 2017, si conferma la

ripresa del mercato dei mutui, inizialmente colta con l’impennata dei nuovi

mutui.

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione9

L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Offerta di credito per le imprese -

Fonte: ABI, Monthly Outlook, aprile 2017

Gli impieghi delle banche in Italia

(escluso il mercato interbancario)

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Offerta di credito per le imprese -

Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016

• Le condizioni di accesso al credito sono state caratterizzate negli ultimi

semestri da un graduale processo di distensione.

• Tutte le aree del Paese mostrano un allentamento delle condizioni

praticate alle imprese.

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Le condizioni di accesso al credito -

• Dell’allentamento delle condizioni di offerta hanno beneficiato le imprese

manifatturiere e dei servizi. Permane invece un orientamento prudente nei

confronti delle imprese delle costruzioni, soprattutto nel Nord Est.

Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Le condizioni di accesso al credito -

• L’allentamento nelle condizioni di accesso al credito è stato più deciso tra le

banche grandi e medie, rispetto alle realtà di minori dimensioni.

• Le banche piccole del Sud evidenziano un lieve irrigidimento delle condizioni di

accesso al credito.

Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Le condizioni di accesso al credito -

• Alla complessiva distensione delle politiche di offerta nelle banche grandi ha

contribuito soprattutto il calo del costo della provvista, grazie all’atteggiamento

espansivo della politica monetaria della BCE.

Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016

L’offerta di credito alle imprese per determinante

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Le condizioni di accesso al credito -

• Il miglioramento delle condizioni sui prestiti si è tradotto soprattutto in una

riduzione degli spread applicati alla media dei finanziamenti e in un’espansione

delle quantità offerte. Le banche minori hanno però agito con maggior cautela

sulle posizioni più rischiose.

• Non si allentano le condizioni sulle richieste di garanzie sui prestiti alla clientela.

Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016

L’offerta di credito alle imprese per modalità di restrizione

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - I tassi di interesse -

• A marzo 2017, i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela

risultano assestati su livelli molto bassi: secondo dati ABI, il tasso medio

sul totale dei prestiti è pari al 2,82%, minimo storico (2,85% il mese

precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007).

• Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è

risultato pari a 1,56%. Era 1,49% il mese precedente, quando aveva

raggiunto il minimo storico (5,48% a fine 2007).

• Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è

attestato al 2,13%, (2,16% a febbraio 2017, 2,02% a dicembre 2016

minimo storico e 5,72% a fine 2007).

• Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a

tasso fisso.

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - I tassi di interesse -

Tassi di interesse bancari applicati in Italia sui prestiti

in euro alle società non finanziarie (in %)

Fonte: ABI; Monthly Outlook, aprile 2017

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - La qualità del credito -

• Secondo i dati pubblicati

dall’ABI, le sofferenze nette

(cioè al netto delle svalutazioni

già effettuate dalle banche con

proprie risorse) a febbraio 2017

si sono ridotte a 77 miliardi di

euro (il valore più basso da

maggio 2014), in forte

diminuzione rispetto al dato di

dicembre 2016 (86,8 miliardi).

• Rispetto al picco di 89 miliardi

toccato a novembre 2015 si

registra una riduzione delle

sofferenze nette di oltre il 13%.

• Il rapporto sofferenze nette su

impieghi totali si è ridotto al

4,41% a febbraio 2017 (era il

4,89% a fine 2016 e lo 0,86%

prima della crisi). Fonte: ABI, Monthly Outlook, aprile 2017

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Le politiche monetarie della BCE

‒ Disponibilità e condizioni del credito sono fortemente condizionate dalle politiche monetarie adottate dalla Banca Centrale Europea.

‒ In generale, l'obiettivo principale della politica monetaria dell'Eurosistema è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Esso viene conseguito tramite una serie di operazioni atte a produrre un livello dei tassi di interesse a breve termine considerato coerente con la stabilità dei prezzi:

‒ Operazioni di politica monetaria;‒ Riserva obbligatoria.

‒ Le operazioni di finanziamento debbono essere effettuate a fronte di adeguate garanzie fornite dalle controparti sotto forma di trasferimenti di proprietà ovvero di pegno.

‒ Le forme di garanzie accettate dalla BCE condizionano la struttura degli attivi delle banche.

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Le politiche monetarie della BCE

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Le politiche monetarie della BCE

Ruolo sempre più rilevante della BCE come liquidity provider.

2011: istituito programma di Long Term Refinancing Operations a tre anni

(LTRO 3y).

La BCE si è impegnata a offrire alle banche linee di liquidità per 36 mesi al

tasso dell’1% e ha ampliato il novero di titoli accettati in garanzia.

• La liquidità richiesta alla BCE è stata impiegata soprattutto nell’acquisto di

titoli di Stato (e in depositi presso la stessa BCE). Una porzione di questi

prestiti è stata inoltre utilizzata dalle banche per riacquistare/rimborsare le

proprie obbligazioni e ristrutturare il proprio capitale in vista

dell’applicazione dei più severi requisiti dell’European Banking Authority

(EBA), che impongono un consolidamento del sistema creditizio europeo

• Mancata soluzione del problema del credit crunch in Europa.

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Prof. Lorenzo Gai Documento riservato- Vietata la diffusione

Le politiche monetarie della BCE

• A giugno 2014 la BCE ha promosso un programma di rifinanziamento

definito Targeted Long Term Refinancing Operation (TLTRO), di durata

biennale e cadenza trimestrale.

• Il 10 marzo 2016 il Consiglio Direttivo della BCE ha annunciato una

seconda serie di operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine

(TLTRO-II).

• Attraverso le aste TLTRO-II la BCE assegna liquidità a quattro anni a tasso

zero, che scende addirittura a -0,4% se le banche centreranno il target

previsto di crescita degli impieghi.

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Prof. Lorenzo Gai Documento riservato- Vietata la diffusione

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato- Vietata la diffusioneMishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.

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Stato patrimoniale semplificato di una banca centrale

• La conduzione della politica monetaria da parte della banca centrale

coinvolge decisioni che influenzano il suo stato patrimoniale, vale a

dire il possesso di attività e passività. In questa sede esamineremo il

seguente stato patrimoniale semplificato.

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato- Vietata la diffusione

Le politiche monetarie della BCE

• Nell’ultima asta di marzo 2017 la BCE ha assegnato

complessivamente 233,47 miliardi a 474 banche.

• Più di un quarto della liquidità assegnata è andata alle

principali banche italiane (62,8 miliardi)

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Andamento delle aste TLTRO – II (dati in miliardi di euro)

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato- Vietata la diffusione

Le politiche monetarie della BCE

• Gennaio 2015: Quantitative Easing (QE) approvato dal

governatore Mario Draghi.

• Il piano prevede l’acquisto di titoli privati e pubblici per

un ammontare pari a 60 miliardi di euro mensili,

mediante l’emissione di nuova moneta.

• Potenziali effetti:

– deprezzamento della valuta, a vantaggio delle esportazioni

europee;

– ulteriore contrazione dei tassi di interesse sui titoli di Stato

europei e, conseguentemente, degli altri titoli obbligazionari,

nonché, in via indiretta, dei tassi sui prestiti;

– incremento dell’inflazione;

– aumento dell’attività economica.

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Le politiche monetarie della BCE

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Le politiche monetarie della BCE

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Le politiche di vigilanza sulle banche

• Sistema Europeo Autorità di Vigilanza Finanziaria

– Autorità delle Assicurazioni e Pensioni (EIOPA)

– Autorità Strumenti Finanziari e Mercati (ESMA)

– Autorità Bancaria Europea (EBA)

– Comitato Europeo per Rischio Sistemico (ESRB)

• EBA (Compiti):

– Armonizzazione della regolamentazione in tutta l’UE

– Armonizzazione Prassi Vigilanza nell’UE (mediatore);

– Conduzione degli Stress test

• UNIONE BANCARIA EUROPEA (Stati membri EUM e Paesi

no-Euro aderenti su base volontaria)

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L’Unione Bancaria Europea

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SSM

SRM

EU

BANKING

UNION

CDGS

L’Unione Bancaria Europea è

basata sui seguenti tre pilastri:

• A Single Supervisory

Mechanism (SSM)

• A Single Resolution

Mechanism (SMR)

• A common system for

deposit protection

(CDGS)

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato- Vietata la diffusione30

Banche significant (SB)

(circa 130 gruppi / 13 Italiani)

Banche less significant (LSB)

(tutte le altre: n. 3.000 circa)

i) Attività superiori a 30 miliardi di EUR;

ii) Rapporto tra attività e PIL dello Stato ospitante superiore del 20% (con almeno 5 mld attivi)

iii)Qualificazione definita dalla autorità nazionale competente e confermata da BCE

iv)Richiesta/ottenimento di assistenza finanziaria pubblica

v) Decisione BCE per gruppi con significative attività transfrontaliere

IL MECCANISMO UNICO DI VIGILANZA (SSM)

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato- Vietata la diffusione

• Compiti di Vigilanza della BCE

– Verifica rispetto requisiti prudenziali (obblighi quantitativi;

governo aziendale; informativa mercato)

– Valutazione periodica (SREP)

– Svolgimento Stress Test

– Interventi di vigilanza (compreso piani risanamento)

– Compiti in materia di vigilanza macroprudenziale

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IL MECCANISMO UNICO DI VIGILANZA (SSM)

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Cosa fare in caso di crisi

irreversibile di una banca?

Liquidazione secondo le procedure

concorsuali applicabili?

Risoluzione?

IL MECCANISMO UNICO DI RISOLUZIONE (SMR)

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Funzione

strumento

Strumenti

• Verificatesi le condizioni di cui all’art. 32 BRRD

•L’autorità di risoluzione adotta uno schema operativo sulla base del piano di risoluzione stabilito ex-ante

Schema di risoluzione

Separazione attività

Funzionale all’applicazion

e altri strumenti

Vendita attività o ramo di attività

d’impresa

Quando non trasferito

all’ente ponte o per le parti non trasferite

Ente ponte

Per la tutela delle funzioni critiche non

immediatamente trasferibili

Bail-in

Per la copertura delle perdite e la ricapitalizzazione

ente ponte o soggetto in risoluzione

Ristrutturazione strategico-organizzativa

Piano di riorganizzazione

IL MECCANISMO UNICO DI RISOLUZIONE (SMR)

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato- Vietata la diffusione34

Il bail-in

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Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione

L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Fonti -

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- ABI, Monthly Outlook, aprile 2017

- Banca d’Italia, Economie regionali, dicembre 2016

- BCE, The Euro Area Bank Lending Survey, ottobre 2016

Prof. Lorenzo Gai Documento riservato - Vietata la diffusione37

Contatti

Prof. Lorenzo Gai

Ordinario di Economia degli Intermediari FinanziariUniversità degli Studi di Firenze

[email protected]


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