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La situazione del credito in Italia: crisi e cambiamenti di regole
Prof. Lorenzo Gai
6 Maggio 2017
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Agenda
─ La domanda di credito delle imprese
─ L’offerta di credito per le imprese
─ Le condizioni di accesso al credito
─ I tassi di interesse
─ La qualità del credito
─ Le politiche monetarie della BCE
─ Le politiche di vigilanza sulle banche
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Domanda di credito delle imprese -
• Nel corso del 2016 la domanda di prestiti proveniente dalle imprese ha
confermato i segnali di recupero mostrati durante l’anno precedente.
• I segnali espansivi hanno interessato tutte le aree del Paese.
Fonte: Banca d’Italia, Regional Bank lending survey, dicembre 2016
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Domanda di credito delle imprese -
• È cresciuta la domanda sia per investimenti in capitale fisso, sia per
investimenti in capitale circolante, sia per la ristrutturazione del debito.
• Particolarmente rilevante, in tutte le aree del Paese è l’espansione della
domanda necessaria a fronteggiare gli investimenti in capitale circolante.
Fonte: Banca d’Italia, Regional Bank lending survey, dicembre 2016
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Domanda di credito delle imprese -
- Distinguendo la domanda di credito per settore di attività economica, è possibile
evidenziare come la domanda di finanziamenti durante lo scorso anno sia stata
sostenuta dalle richieste provenienti dai comparti della manifattura e dei servizi.
Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Domanda di credito delle imprese -
‒ L’andamento della domanda è risultato leggermente differenziato in funzione
della dimensione della banca: gli intermediari medio-grandi hanno registrato
una crescita consistente in tutte le aree del Paese. Solamente nelle regioni del
Nord Est la domanda è risultata più vivace per le banche di piccola dimensione.
Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Offerta di credito per le imprese -
• Dai dati di marzo 2017, emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in
crescita su base annua del +1,4%, in accelerazione rispetto al +1% del
mese precedente, rafforzando il miglioramento della dinamica
complessiva del totale dei prestiti in essere.
• Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi a febbraio 2017, si conferma la
ripresa del mercato dei mutui, inizialmente colta con l’impennata dei nuovi
mutui.
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Offerta di credito per le imprese -
Fonte: ABI, Monthly Outlook, aprile 2017
Gli impieghi delle banche in Italia
(escluso il mercato interbancario)
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Offerta di credito per le imprese -
Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016
• Le condizioni di accesso al credito sono state caratterizzate negli ultimi
semestri da un graduale processo di distensione.
• Tutte le aree del Paese mostrano un allentamento delle condizioni
praticate alle imprese.
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Le condizioni di accesso al credito -
• Dell’allentamento delle condizioni di offerta hanno beneficiato le imprese
manifatturiere e dei servizi. Permane invece un orientamento prudente nei
confronti delle imprese delle costruzioni, soprattutto nel Nord Est.
Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Le condizioni di accesso al credito -
• L’allentamento nelle condizioni di accesso al credito è stato più deciso tra le
banche grandi e medie, rispetto alle realtà di minori dimensioni.
• Le banche piccole del Sud evidenziano un lieve irrigidimento delle condizioni di
accesso al credito.
Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Le condizioni di accesso al credito -
• Alla complessiva distensione delle politiche di offerta nelle banche grandi ha
contribuito soprattutto il calo del costo della provvista, grazie all’atteggiamento
espansivo della politica monetaria della BCE.
Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016
L’offerta di credito alle imprese per determinante
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Le condizioni di accesso al credito -
• Il miglioramento delle condizioni sui prestiti si è tradotto soprattutto in una
riduzione degli spread applicati alla media dei finanziamenti e in un’espansione
delle quantità offerte. Le banche minori hanno però agito con maggior cautela
sulle posizioni più rischiose.
• Non si allentano le condizioni sulle richieste di garanzie sui prestiti alla clientela.
Fonte: Regional Bank Lending Survey, dicembre 2016
L’offerta di credito alle imprese per modalità di restrizione
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - I tassi di interesse -
• A marzo 2017, i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela
risultano assestati su livelli molto bassi: secondo dati ABI, il tasso medio
sul totale dei prestiti è pari al 2,82%, minimo storico (2,85% il mese
precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007).
• Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è
risultato pari a 1,56%. Era 1,49% il mese precedente, quando aveva
raggiunto il minimo storico (5,48% a fine 2007).
• Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è
attestato al 2,13%, (2,16% a febbraio 2017, 2,02% a dicembre 2016
minimo storico e 5,72% a fine 2007).
• Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a
tasso fisso.
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - I tassi di interesse -
Tassi di interesse bancari applicati in Italia sui prestiti
in euro alle società non finanziarie (in %)
Fonte: ABI; Monthly Outlook, aprile 2017
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - La qualità del credito -
• Secondo i dati pubblicati
dall’ABI, le sofferenze nette
(cioè al netto delle svalutazioni
già effettuate dalle banche con
proprie risorse) a febbraio 2017
si sono ridotte a 77 miliardi di
euro (il valore più basso da
maggio 2014), in forte
diminuzione rispetto al dato di
dicembre 2016 (86,8 miliardi).
• Rispetto al picco di 89 miliardi
toccato a novembre 2015 si
registra una riduzione delle
sofferenze nette di oltre il 13%.
• Il rapporto sofferenze nette su
impieghi totali si è ridotto al
4,41% a febbraio 2017 (era il
4,89% a fine 2016 e lo 0,86%
prima della crisi). Fonte: ABI, Monthly Outlook, aprile 2017
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Le politiche monetarie della BCE
‒ Disponibilità e condizioni del credito sono fortemente condizionate dalle politiche monetarie adottate dalla Banca Centrale Europea.
‒ In generale, l'obiettivo principale della politica monetaria dell'Eurosistema è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Esso viene conseguito tramite una serie di operazioni atte a produrre un livello dei tassi di interesse a breve termine considerato coerente con la stabilità dei prezzi:
‒ Operazioni di politica monetaria;‒ Riserva obbligatoria.
‒ Le operazioni di finanziamento debbono essere effettuate a fronte di adeguate garanzie fornite dalle controparti sotto forma di trasferimenti di proprietà ovvero di pegno.
‒ Le forme di garanzie accettate dalla BCE condizionano la struttura degli attivi delle banche.
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Le politiche monetarie della BCE
Ruolo sempre più rilevante della BCE come liquidity provider.
2011: istituito programma di Long Term Refinancing Operations a tre anni
(LTRO 3y).
La BCE si è impegnata a offrire alle banche linee di liquidità per 36 mesi al
tasso dell’1% e ha ampliato il novero di titoli accettati in garanzia.
• La liquidità richiesta alla BCE è stata impiegata soprattutto nell’acquisto di
titoli di Stato (e in depositi presso la stessa BCE). Una porzione di questi
prestiti è stata inoltre utilizzata dalle banche per riacquistare/rimborsare le
proprie obbligazioni e ristrutturare il proprio capitale in vista
dell’applicazione dei più severi requisiti dell’European Banking Authority
(EBA), che impongono un consolidamento del sistema creditizio europeo
• Mancata soluzione del problema del credit crunch in Europa.
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Le politiche monetarie della BCE
• A giugno 2014 la BCE ha promosso un programma di rifinanziamento
definito Targeted Long Term Refinancing Operation (TLTRO), di durata
biennale e cadenza trimestrale.
• Il 10 marzo 2016 il Consiglio Direttivo della BCE ha annunciato una
seconda serie di operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine
(TLTRO-II).
• Attraverso le aste TLTRO-II la BCE assegna liquidità a quattro anni a tasso
zero, che scende addirittura a -0,4% se le banche centreranno il target
previsto di crescita degli impieghi.
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Prof. Lorenzo Gai Documento riservato- Vietata la diffusioneMishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.
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Stato patrimoniale semplificato di una banca centrale
• La conduzione della politica monetaria da parte della banca centrale
coinvolge decisioni che influenzano il suo stato patrimoniale, vale a
dire il possesso di attività e passività. In questa sede esamineremo il
seguente stato patrimoniale semplificato.
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Le politiche monetarie della BCE
• Nell’ultima asta di marzo 2017 la BCE ha assegnato
complessivamente 233,47 miliardi a 474 banche.
• Più di un quarto della liquidità assegnata è andata alle
principali banche italiane (62,8 miliardi)
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Andamento delle aste TLTRO – II (dati in miliardi di euro)
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Le politiche monetarie della BCE
• Gennaio 2015: Quantitative Easing (QE) approvato dal
governatore Mario Draghi.
• Il piano prevede l’acquisto di titoli privati e pubblici per
un ammontare pari a 60 miliardi di euro mensili,
mediante l’emissione di nuova moneta.
• Potenziali effetti:
– deprezzamento della valuta, a vantaggio delle esportazioni
europee;
– ulteriore contrazione dei tassi di interesse sui titoli di Stato
europei e, conseguentemente, degli altri titoli obbligazionari,
nonché, in via indiretta, dei tassi sui prestiti;
– incremento dell’inflazione;
– aumento dell’attività economica.
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Le politiche di vigilanza sulle banche
• Sistema Europeo Autorità di Vigilanza Finanziaria
– Autorità delle Assicurazioni e Pensioni (EIOPA)
– Autorità Strumenti Finanziari e Mercati (ESMA)
– Autorità Bancaria Europea (EBA)
– Comitato Europeo per Rischio Sistemico (ESRB)
• EBA (Compiti):
– Armonizzazione della regolamentazione in tutta l’UE
– Armonizzazione Prassi Vigilanza nell’UE (mediatore);
– Conduzione degli Stress test
• UNIONE BANCARIA EUROPEA (Stati membri EUM e Paesi
no-Euro aderenti su base volontaria)
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L’Unione Bancaria Europea
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SSM
SRM
EU
BANKING
UNION
CDGS
L’Unione Bancaria Europea è
basata sui seguenti tre pilastri:
• A Single Supervisory
Mechanism (SSM)
• A Single Resolution
Mechanism (SMR)
• A common system for
deposit protection
(CDGS)
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Banche significant (SB)
(circa 130 gruppi / 13 Italiani)
Banche less significant (LSB)
(tutte le altre: n. 3.000 circa)
i) Attività superiori a 30 miliardi di EUR;
ii) Rapporto tra attività e PIL dello Stato ospitante superiore del 20% (con almeno 5 mld attivi)
iii)Qualificazione definita dalla autorità nazionale competente e confermata da BCE
iv)Richiesta/ottenimento di assistenza finanziaria pubblica
v) Decisione BCE per gruppi con significative attività transfrontaliere
IL MECCANISMO UNICO DI VIGILANZA (SSM)
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• Compiti di Vigilanza della BCE
– Verifica rispetto requisiti prudenziali (obblighi quantitativi;
governo aziendale; informativa mercato)
– Valutazione periodica (SREP)
– Svolgimento Stress Test
– Interventi di vigilanza (compreso piani risanamento)
– Compiti in materia di vigilanza macroprudenziale
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IL MECCANISMO UNICO DI VIGILANZA (SSM)
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Cosa fare in caso di crisi
irreversibile di una banca?
Liquidazione secondo le procedure
concorsuali applicabili?
Risoluzione?
IL MECCANISMO UNICO DI RISOLUZIONE (SMR)
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Funzione
strumento
Strumenti
• Verificatesi le condizioni di cui all’art. 32 BRRD
•L’autorità di risoluzione adotta uno schema operativo sulla base del piano di risoluzione stabilito ex-ante
Schema di risoluzione
Separazione attività
Funzionale all’applicazion
e altri strumenti
Vendita attività o ramo di attività
d’impresa
Quando non trasferito
all’ente ponte o per le parti non trasferite
Ente ponte
Per la tutela delle funzioni critiche non
immediatamente trasferibili
Bail-in
Per la copertura delle perdite e la ricapitalizzazione
ente ponte o soggetto in risoluzione
Ristrutturazione strategico-organizzativa
Piano di riorganizzazione
IL MECCANISMO UNICO DI RISOLUZIONE (SMR)
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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale - Fonti -
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- ABI, Monthly Outlook, aprile 2017
- Banca d’Italia, Economie regionali, dicembre 2016
- BCE, The Euro Area Bank Lending Survey, ottobre 2016
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Contatti
Prof. Lorenzo Gai
Ordinario di Economia degli Intermediari FinanziariUniversità degli Studi di Firenze