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La sociologia come approccio alla lettura della società
Lezione 1
Tre domande sulla sociologia
• 1 domanda “cos’è”
• 2 domanda “a cosa serve”
• 3 domanda “quando nasce”
2
?
2
Che cos’è la sociologia?
“Ecco dunque un ordine di fatti che presentano caratteri molto specifici: essi consistono in un modo di agire, di pensare, e di sentire esterni all’individuo e dotati di un potere di coercizione in virtù del quale si impongono ad esso. […]
Essi costituiscono una nuova specie e ad essi soltanto deve essere data e riservata la qualifica di sociali. […]: essi sono quindi il dominio proprio della sociologia.”
E. Durkheim, Le regole del metodo sociologico, Ed. or 1895, tradid. Edizioni di Comunità, Milano 1963
3
Che cos’è la sociologia?
“La sociologia […] deve designare una scienza la quale si propone di intendere in virtù di un procedimento interpretativo l’agire sociale, e quindi di spiegarlo causalmente nel suo corso e nei suoi effetti…”
M. Weber, Economia e società, ed. or. 1920, ed it. Edizioni di Comunità, Milano 1968 vol. I p. 40
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3
Che cos’è la sociologia?
“La sociologia è un modo di studiare gli esseri umani. Essa sipropone di scoprire perché questi ultimi si comportano inuna certa maniera, si riuniscono in gruppi, si combattononelle guerre, pregano, si sposano, votano. In altre parole,tutto ciò che avviene quando gli esseri umani interagiscono.I sintesi, la sociologia può essere definita come lo studioscientifico della società, delle sue istituzioni e dei rapportisociali”
N.J. Smelser, Manuale di sociologia, Il Mulino, 1991
5
Che cos’è la sociologia?
“La SOCIOLOGIA è quella disciplina che studia con metodo scientifico lediverse forme di vita umana associata, allo scopo di costruire un sapereteorico, razionale e sistematico sulla “società”.
L’ambito di interessi della sociologia è molto vasto: dagli incontri casualiper strada ai processi sociali globali.
Quanto consideriamo naturale, inevitabile, buono o vero può anche nonessere tale e le caratteristiche “date” della nostra esistenza sonofortemente influenzate da fattori storici e sociali. Questo èl’insegnamento fondamentale della sociologia”
A. Giddens, Manuale di sociologia
6
4
Che cos’è la sociologia?
La sociologia ha “Il compito irritante di comprendere il legametra «la struttura e l’agire»” trovando una risposta che superi lacontrapposizione tra:
chi ritiene che “ gli individui [siano] «materialeindeterminato» che viene unilateralmente modellato dallasocietà, le cui proprietà olistiche hanno il completo monopoliodella causalità” chi ritiene che la società sia la “semplice conseguenza
dell’aggregazione delle attività degli individui, sui quali èincapace di reagire. Le persone monopolizzano dunque ilpotere causale, che opera in una sola direzione, verso l’alto”
M. Archer, La morfogenesi della società, ed or 1985, F. Angeli,Milano, 1997, pp.11-14
7
L’uomo ha l’ultima parola
8
Crimini e
misfatti –
Woody Allen,
1989
https://www.youtube.com/watch?v=qQaEkcmbMFc
5
9
Per tutta la vita siamo messi di fronte a decisioni angosciose, a
scelte morali.
Alcune di esse importantissime, la maggior parte meno
importanti.
E noi siamo determinati dalle scelte che abbiamo fatto, siamo in
effetti la somma totale delle nostre scelte.
Gli avvenimenti si snodano così imprevedibilmente, così
ingiustamente. La felicità umana non sembra fosse inclusa nel
disegno della creazione, siamo solo noi, con la nostra capacità
di amare, che diamo significato all’universo indifferente. Eppure
la maggior parte degli esseri umani sembra avere la forza di
insistere e perfino di trovare gioia nelle cose semplici: nel loro
lavoro, nella loro famiglia e nella speranza che le generazioni
future possano capire di più.
Crimini e misfatti – Woody Allen, 1989
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La causalità è complessa
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«Si dice che il minimo battito
d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra
parte del mondo» (“The butterfly effect”, 2004)
L'effetto farfalla nell'attrattore di Lorenz
(Mr. Nobody) https://www.youtube.com/watch?v=vmMAo7nxM2w(Il curioso caso di Benjamin Button) https://www.youtube.com/watch?v=umpjx846zWM
Sociologia e senso comune
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Il «senso comune»
• Pensiero in cui siamo immersi nel quotidiano
• Pensiero dell’«ovvio»: funziona come una sorta di automatismo che preserva ciascuno dal dover continuamente risolvere problemi che si sono già presentati e che già hanno trovato una risposta soddisfacente
• Pensare «come al solito», tiene i dubbi fuori dalla porta, significa dare per scontate le tipizzazioni di cui facciamo uso
• Funziona come un sistema condiviso di credenze
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Senso comune versus Sociologia
• senso comune e cultura generale sono necessari, ma nonsufficienti a “vedere” la società
• la sociologia vede le relazioni sociali, mentre le altre discipline vedono individui e cose (oggetti e strutture materializzate)
14
8
La sociologia
• vede la società come:
• inseparabile dai soggetti-agenti umani
• intrinsecamente modificabile
• condizione per le azioni e condizionatadai risultati delle azioni
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La sociologia come “scienza”
9
Schutz 1899 - 1959
Marx1818 - 1883
Simmel1858 - 1918
Toennies1855 - 1936
Weber1864 - 1920
Durkheim1858 - 1917
Pareto1848 - 1923
Mead1863 - 1931
Parsons 1902 – 1979
Merton1910 - 2003
Markuse1898 - 1979
Horkeimer e Adorno 1903-69
Garfinkel1917 - 2011
Dahrendorf1929 - 2009
Goffman1922 - 1982
Berger 1929 Luckmann 1927
Beck; Giddens; Baumann;Bourdieu; Archer; Donati; etc.
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Il metodo scientifico
• Formulare ipotesi
• Raccogliere i dati
• Confrontare l’ipotesi iniziale con i dati raccolti (analisi)
18
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Ipotesi e teorie
• Ipotesi
• Enunciati che suggeriscono la correlazione tra fenomeni (eg. appartenenza a una classe sociale e atteggiamento politico)
• Teorie
• Enunciati che contengono una serie di ipotesi interrelate (eg. Gli interessi di classe esercitano una forte influenza sugli atteggiamenti delle persone nei confronti del mondo)
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La struttura della teoria sociologica
• Sistematicità
• Spiega in modo logico e coerente la vita sociale
• Aiuta a capire il comportamento e il funzionamento della società
• Teoria deduttiva (regolarità)
• vs. Teoria induttiva (creatività)
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11
Che cos’è la sociologia?Per rispondere bisogna tenere in considerazione:
• Concezione antropologica
quale idea di essere umano sottende allo studio del sociale?
• Approccio analitico
monodimensionale vs. multidimensionale; conflittuale vs. consensuale; micro vs. macro; altro…]
• Rapporto individuo-società
quanto il nostro agire è libero vs. condizionato/determinato da strutture esterne?
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Che cos’è la sociologia?
• La sociologia è la scienza delle relazioni, la scienza che studia la società e le relazioni sociali
P. Donati, Sociologia. Un’introduzione allo studio della società, Cedam, Padova, 2010, p. IX
• La prospettiva relazionale com-prende quanti più possibili aspetti della realtà
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Quindi…
La sociologia è
• Modalità specifica di “leggere” il suo oggetto, la società (il sociale)
• La sociologia è la scienza della società
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13
La sociologia è
• Una disciplina che intende la società come:
• realtà sui generis
• realtà peculiarmente umana
• realtà culturale
25
La sociologia è
• Una disciplina che intende la società come:
• intreccio di componenti soggettive ed oggettive, naturali e sopra-naturali, umane e non specifiche dell’umano
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14
A cosa serve la sociologia?
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A cosa serve la sociologia?
La sociologia ha numerose implicazioni pratiche per la nostra vita:
- consapevolezza delle differenze culturali;
- ricadute sul nostro modo di pensare\agire;
- programmazione e valutazione delle politiche;
- sviluppo del welfare state;
- autocomprensione (di Sé e della propria collettività);
- “grammatica” fondamentale delle altre scienze sociali
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15
Chi è il sociologo?Il lavoro del sociologo
dipende dall’
immaginazione sociologica
(Charles Wright Mills 1959)
ossia:
la capacità di riflettere
su se stessi liberi dalle
abitudini familiari della vita
quotidiana, al fine di guardare
la realtà con occhi diversi
29
Chi è il sociologo?
il sociologo è colui che riesce a liberarsi dai condizionamenti della situazione personale collocando le cose in un contesto più vasto, rivelando anche il
senso contro-intuitivo
dei fenomeni collettivi
(R.K. Merton)
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16
Che cos’è la società?Lezione 2
Che cos’è la società?
• Una società (dal latino societas, derivante dal sostantivo socius cioè "compagno, amico, alleato”) è un insieme di individui dotati di diversi livelli di autonomia, relazione ed organizzazione che, variamente aggregandosi, interagiscono al fine di perseguire uno o più obiettivi comuni
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17
Società (o sistema societario)
• Contesto costituito da tutte le relazioni sociali rilevanti per i soggetti sociali (individuali o corporati) se e in quanto essi si considerano come reciprocamente appartenenti a tale ambito di relazioni
• Formazione relazionale di tipo societario
• Varia lungo continuum micro-macro
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La sociologia è la scienza della società
• Che cos’è la società?
• Come se ne può fare scienza?
La definizione di società che noi diamo è conseguenza del nostro modo di osservarla, descriverla e interpretarla
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18
Il concetto di società è complesso e polivalente
La nozione di “società”
• Polivalente ogni epoca storica l’ha intesa a suo modo e questi significati si sono sovrapposti e stratificati nel corso dei secoli e delle tradizioni culturali
• Complessa nel passaggio dalla tradizione alla contemporaneità gli scambi diventano più complessi
36
19
Polivalente: perché?
Prima della modernità
• Nel pensiero tradizionale la società è più che altro una visione del mondo (cosmos), un tutto che comprende e sovrasta ogni cosa
• Nell’antica Grecia si usa il termine polis (città-stato, con regime di governo e regole comuni di vita)
• Nella cultura latina nasce il termine societas, da socius
(aspetti contrattuali e associativi)
38
20
• Nel Medioevo con Tommaso d’Aquino e la Scolastica riemerge la visione aristotelica
La società viene vista come una totalità organica di genere proprio costituita da elementi (parti) e relazioni naturali fra di essi, aventi funzioni precise e coordinate al bene comune, in cui si realizza il fine ultimo dell’uomo
39
Quindi nel pensiero pre-moderno
•Società come entità organica e naturalistica
(fino al Rinascimento)
40
21
Con l’inizio dell’età moderna
• Nel Sei-Settecento nuova visione di tipo contrattualistico (simile a cultura latina).
Thomas Hobbes: società = costruzione artificiale
Gli individui pre-esistono alla società e vivono in una condizione di homo homini lupus
La società nasce nel momento in cui si mettono d’accordo per cedere a un terzo (lo Stato) il potere di usare la forza per stabilire ordine e sicurezza sociale
41
• Nel Settecento nasce la «società civile»
(insieme di persone impegnate in attività economiche, né clero né aristocrazia)
La società è intesa come mercato
(ambito delle relazioni di produzione, commercio e consumo verso il «capitalismo» moderno)
Società industriale (Adam Ferguson, Henri de Saint-Simon, Auguste Comte)
42
22
Pensiero moderno
•Società non coincide più con il «tutto sociale», ma diventa una sfera specifica di relazioni fra individui e gruppi che operano e contrattano, che vivono di propri rapporti sociali
•Relazioni «civili» versus autorità e potere politico (laico e religioso)
43
La prima modernità
• Da Hobbes (1588-1679) a Marx (1818-1883)
GRANDI NARRAZIONI* della/sulla società:
la società moderna nasce come modo di descriversi e di proiettarsi al di là della natura come dato immodificabile
• (Cfr. anche «metanarrazione») è un'idea astratta che si ritiene essere una spiegazione onnicomprensiva dell'esperienza storica o della conoscenza; è uno schema narrativo culturale totalizzante o globale che ordina e spiega la conoscenza e l'esperienza
• Es. il Cristianesimo, il Marxismo, etc.
44
23
Nella prima modernità, la sociologia
A. Si adatta alla moda di pensare la società per grandi narrazioni
MA
B. Al contempo, come disciplina scientifica, inizia a de-costruire queste grandi narrazioni
45
Si sviluppano due linee direttrici per la semantica della società
A. nozione di società sempre più complessa
B. differenziazione delle semantiche della società
46
24
Differenziazione
• Processo attraverso il quale le forme sociali si suddividono in unità distinte sia sul piano dell’identità, sia sul piano della struttura e della funzione
• Come processo si osservano meccanismi generativi e criteri distintivi (es. nella modernità distinzioni binarie e principio funzionale)
• Differenziazione primaria della società come sistema globale vs. ulteriori differenziazioni in sotto-sistemi
47
A. società sempre più complessa
• contingenza
(costruzione artificiale, non più vincolata a esigenze naturalistiche e deterministiche)
• differenziazione
(al suo interno; tra interno ed esterno)
• sfide di integrazione tra le parti48
25
• La modernità apre quindi una nuova logica per la relazione sociale: la relazione sociale deve trovare al suo interno le forze, le risorse, i mezzi, le operazioni per darsi una sua stabilità o capacità evolutiva (mentre in precedenza la stabilizzazione avveniva in buona misura ricorrendo a fattori esterni, eg. la religione, le tradizioni culturali, etc.)
49
B. differenziazione delle semantiche della società
cioè i modi di intendere ciò che «fa» («costituisce») società
• società politica ≠ società economica• società globale ≠ società locale• società della cultura ≠ società
dell’informazione• società della tecnica ≠ società dell’umano50
26
• Emerge una qualità del sociale come realtà di genere proprio, sempre più differenziato rispetto ad altri tipi di realtà
• Il sociale in senso specifico è la relazione che intercorre tra i soggetti in quanto agiscono riferendosi gli uni agli altri «in un certo modo»
51
Ricapitolando: nel pensiero moderno• Società come costruzione artificiale (Hobbes)
• Società come sfera specifica di individui e gruppi che operano e contrattano (Società Civile)
• Società come realtà di genere proprio, caratterizzata dalle relazioni dei soggetti nello spazio-tempo
52
27
Il punto di arrivo odierno
• Società ≠ grande narrazione
• Società = relazioni sociali in contesti determinati, cioè nelle configurazioni concrete (forme sociali) che le relazioni fra soggetti-agenti vengono ad assumere in un determinato spazio-tempo
La relazione sociale diviene l’atomo della società
53
La società nell’approccio relazionale
La società:
è il contesto costituito da tutte le relazioni sociali rilevanti per i soggetti (individuali o collettivi) se e in quanto essi si considerano
reciprocamente appartenenti a tale ambito di relazioni
54
28
Oltre il dibattito “olismo” versus “individualismo
metodologico”
Se…
• Nel pensiero moderno la relazione sociale diviene l’atomo della società (cf. lez. 5 – che cos’è la società?) abbiamo bisogno di una sociologia che ci consenta di «vedere» le relazioni sociali
• Le due grandi tradizioni sociologiche (olismo e individualismo metodologico) sono in grado di «vedere» le relazioni sociali?
• Abbiamo bisogno di un nuovo paradigma per le scienze sociali?
56
29
Di cosa parliamo quando parliamo di
“olismo” /“individualismo”?
E. Durkheim e la prospettiva olista
“Ecco dunque un ordine di fatti che presentano caratteri molto specifici: essi consistono in un modo di agire, di pensare, e di sentire esterni all’individuo e dotati di un potere di coercizione in virtù del quale si impongono ad esso. […]
Essi costituiscono una nuova specie e ad essi soltanto deve essere data e riservata la qualifica di sociali. […]: essi sono quindi il dominio proprio della sociologia.”
E. Durkheim, Le regole del metodo sociologico, Ed. or 1895, trad id. Edizioni di Comunità, Milano 1963
58
30
M. Weber e la prospettiva individualista
“La sociologia […] deve designare una scienza la quale si propone di intendere in virtù di un procedimento interpretativo l’agire sociale, e quindi di spiegarlo causalmente nel suo corso e nei suoi effetti…”
M. Weber, Economia e società, ed. or. 1920, ed it. Edizioni di Comunità, Milano 1968 vol. I p. 40
59
Durkheim vs. Weber
• dominio della sociologia: fatti esterni all’individuo e dotati di un potere di coercizione in virtù del quale si impongono ad esso
• sociologia: una scienza la quale si propone di intendere in virtù di un procedimento interpretativo l’agire sociale (senso soggettivo), e quindi di spiegarlo causalmente nel suo corso e nei suoi effetti
60
31
Individualismo
(agency)
«sia per la sociologia nel senso
attuale, che per la storia, l’oggetto
di cognizione è l’insieme dei
significati soggettivi dell’azione»
Olismo (struttura)
«la prima e fondamentale regola è: guardare i fatti sociali come cose»
Emile Durkheim
1858-1917
Max Weber
1864-1920
La società nasce dal convergere
verso scopi comuni che danno
origine a una coscienza collettivaLa società tende a cristallizzarsi
in strutture coercitive (es:
capitalismo)61
La querelle “olismo / individualismo”
Individualismo
comprendere
condizionare
approccio psicologico
tutto dipende da scelte individuali
Olismospiegare
essere condizionati
approccio fisico
le scelte individuali non sono mai libere
62
32
Emile Durkheim (1858-1917)
Max Weber(1864-1920)
approcci a confronto
Olismo versus individualismo
• Due approcci diversi, due modi diversi di fare ricerca sociale
• Durkheim Il suicidio. Studio di sociologia (1897)
• Weber la ricerca storiografica sul capitalismo (“L'etica protestante e lo spirito del capitalismo” del 1904-5) e sullo sviluppo urbano
64
33
Tornando alle domande iniziali…
• Le due grandi tradizioni sociologiche (olismo e
individualismo metodologico) sono in grado di «vedere» le
relazioni sociali?
NO
65
Olismo metodologico
relazione come
espressione ed effetto
di strutture sociali,
di status-ruoli, di una totalità,
di un sistema sociale globale
66
34
Individualismo metodologico
relazione sociale
come proiezione, riflesso o prodotto
dei singoli attori,
generalmente individui,
e delle loro azioni
67
La sociologia contemporanea
• NON può più utilizzare la distinzione binaria «individuo» / «collettivo»,
perché
• Individuo e collettivo non necessariamente si oppongono in modo da escludersi reciprocamente
• La distinzione «individuo/collettivo» è una relazione di tipo et…
et… (e non aut… aut…)
68
35
Il fatto sociale
• I fatti sociali non sono dovuti necessariamente solo a individui o entità collettive sono piuttosto un modo di relazionarsi fra gli individui in una realtà collettiva che presenta certi vincoli e certe opportunità che essi contribuiscono a modificare
69
Tornando alle domande iniziali…
• Abbiamo bisogno di un nuovo paradigma per le scienze sociali?
SÌ
70
36
Sociologia relazionale oltre
individualismo e olismo
71
Sociologia relazionale oltreindividualismo e olismo
La società
è fatta di individui
o è qualcosa che ha una sua autonomia
indipendente dagli individui?
72
37
La relazione sociale nell’approccio
relazionaleLezione 3
73
Pensiero classico
• Non essendovi il concetto specifico di «sociale» (assorbito in quello di «politico»), è improprio parlare di relazione sociale
• Relazione come ens sui generis
74
38
Pensiero moderno• Il concetto di relazione è applicato alla sfera del pensiero politico e sociale
• Diversi modi di intendere la relazione (norma soggettiva a priori, sostanza, materialismo e idealismo…)
• Svolta relazionale:passaggio da un «pensiero entitativo» (irrelato), ad uno che
osserva e ragiona riflessivamente «per relazioni»
implica l’uso di uno strumento ad hoc, un sistema relazionale di osservazione
75
Tre semantiche dell’identità e della
relazione
39
Codice simbolico classico
• l’identità è intesa come sostanza, e dunque come una realtà che non ha bisogno di relazionarsi ad altro da sé.
• Vale qui il principio di non contraddizione [A=A], il quale stabilisce una sorta di equazione immediata (l’identità di ogni cosa è in-mediata, cioè esiste senza mediazioni)
77
Codice simbolico moderno
• l’identità è definita processualmente e il processo di acquisizione dell’identità si caratterizza attraverso la negazione: A è definito come la negazione di tutto ciò che non è A[A=-(-A)].
• In questo codice l’identità si stabilisce come negazione del proprio opposto o del diverso, o comunque di ciò che è esterno a se stesso (cioè il non-A)
78
40
Codice simbolico post-moderno
• l’identità è definita attraverso e con la relazione, ma non per negazione dialettica, bensì per relazionamento ad una alterità. L’identità di A è la relazione che intercorre fra A e ciò che A non è (l’altro da A) [A=r (A, –A)].
• Semantica di articolazione relazionale, ovvero di integrazione-differenziazione, appartenenza-distinzione
79
La relazione nelle semantiche dell’identità
Semantica classica
Semantica moderna
Semantica post-moderna
monistica dualistica relazionale
A = A A = -(-A) A = r (A, -A)
80
41
Le “scoperte” moderne sulla relazione sociale
• ogni operazione di distinzione (es. tra soggetto ed oggetto) crea il problema del relazionamento ogni distinzione è una relazione sociale
• la società genera, distrugge, riorganizza le relazioni sociali secondo distinzioni-guida nei diversi sotto-sistemi sociali
81
Nella modernità
• nelle relazioni intersoggettive e generalizzate, la relazione sociale è, in primo luogo, la referenza di un soggetto ad un altro soggetto mediata dalla società (ovvero dalla cultura, stili di vita, interessi e identità) a cui i soggetti in relazione appartengono.
• la società offre ciò che è necessario per operare la mediazione (valori, simboli, regole, risorse strumentali), la relazione può assumere modalità assai variabili.
82
42
Nella dopo-modernità
• la relazione sociale è più di una referenza, simbolica e intenzionale
• essa implica anche uno «scambiare qualcosa», un’azione reciproca in cui qualcosa passa da ego ad alter e viceversa, il che genera un qualche legame reciproco
83
La relazione è
• la “cellula” del tessuto sociale (analogia)
• la relazionalità è ciò che caratterizza il genere di realtà
specifica del sociale (rispetto ad altri ordini di realtà)
84
43
La relazione sociale nell’approccio relazionale è
• la realtà immateriale (che sta nello spazio-tempo) dell’interumano, ossia ciò che sta fra i soggetti agenti, e che - come tale - "costituisce” il loro orientarsi e agire reciproco per distinzione da ciò che sta nei singoli attori -individuali o collettivi - considerati come poli o termini della relazione
85
Le semantiche fondamentali della
relazione sociale
86
44
Semantica• Parte della linguistica che studia il significato dei segni linguistici;
scienza dell’interpretazione dei segni e dei simboli
• È il materiale storico-culturale, il deposito di significati di una società
(Luhmann)
• Rende possibile (nella comunicazione, processo di autopoiesi dei
sist.sociali) la differenziazione funzionale della società attraverso il
processo di riduzione della complessità
• È il riferimento di senso per operare la selezione tra le possibilità
• Mostra il carattere convenzionale e contingente della selezione
operata ed è premessa per il cambiamento (funzionale)
87
Dentro la relazione sociale:
tre semantiche1. Referenziale
2. Strutturale
3. Generativa
88
45
1. La semantica referenziale
• Relazione sociale come re-fero, riferire qualcosa a qualcos’altro entro un quadro di significati simbolici più o meno condiviso
• Re-fero quadro di riferimenti simbolici condivisi, immettono il legame nella storia, annodandolo ad altri legami che lo rendono significativo
89
2. La semantica strutturale
• Relazione sociale come re-ligo, legame, connessione, vincolo, condizionamento reciproco, struttura, vincolo/risorsa
90
46
Proiezione della relazione sociale sullo
schema AGIL
91
92
OBIETTIVIOBIETTIVI
GG
MEZZIMEZZI
AA
VALORI DI BASEVALORI DI BASE
LLNORMENORME
II
RELAZIONE SOCIALERELAZIONE SOCIALE
47
93
refe
rore
fero
religoreligo
3. La semantica generativa
• relazione sociale come effetto non spiegabile in base alle proprietà delle componenti
94
48
La realtà di genere proprio della relazione sociale
• La relazione sociale è la realtà sui generis costituita dall’effetto emergente di azioni che si orientano simbolicamente l’una all’altra reciprocamente (refero) e si connettono strutturalmente (religo)
95
La relazione sociale è
una realtà sui generis,
il fatto sociale emergente di azioni reciproche
che combinano elementi
soggettivi ed oggettivi, interni ed esterni,
nel tempo
96
49
Che cos’è un fatto sociale?
il fatto sociale non sta
né negli individui né nelle strutture,
né in una loro mescolanza,
ma nella loro relazione
97
Nella sociologia relazionale
• la relazione è ciò che sta all’inizio
98
50
In sintesi
• La relazione sociale è quella referenza – simbolica e intenzionale – che connette i soggetti sociali in quanto attualizza o genera un legame fra loro, ossia in quanto esprime la loro «azione reciproca» (la quale consiste nell’influenza che i termini della relazione hanno l’uno sull’altro e nell’effetto di reciprocità emergente tra essi).
• «Stare (essere) in relazione» può avere un significato statico o dinamico, può voler dire trovarsi in un contesto (senso morfostatico) oppure in una inter-azione generativa (senso morfogenetico).
99
In sintesi
• Relazione sociale come contesto (matrice contestuale), situazione di riferimenti simbolici e connessioni strutturali osservate nel campo di indagine
• Relazione sociale come interazione (effetto emergente in/da una dinamica interattiva).
100
51
La relazione sociale
• Esiste solo nel tempo: tempo relazionale o registro storico (che non è tempo interattivo né tempo a-storico)
101
I codici temporali della relazione sociale
• Codice relazionale o storico relazionale
• Codice interattivo
• Codice simbolico o a-temporale simbolico
102
52
Quindi
La relazione fa da base alla interazione
e l’interazione esprime, attualizza, riempie la relazione
103
La società come rete di relazioni
Lezione 4
104
53
La società in un approccio relazionale e morfogenetico
è dunque• una configurazione di relazioni che emergono attraverso processi in cui possiamo
analiticamente ed empiricamente distinguere tre fasi temporali (Archer 1997, 2003):
1. le forme socio-culturali e strutturali preesistenti all’ingresso degli individui;
2. le azioni dei soggetti-agenti che si muovono in relazione fra loro condizionati da queste forme;
3. i risultati di tali inter-azioni, che possono riattualizzare oppure modificare le strutture socio-culturali di partenza.
• nel caso della riproduzione si parla di morfostasi, nel caso di genesi di nuove forme si parla di morfogenesi.
105
Morfogenesi - Morfostasi
• La morfogenesi consiste di quei processi che modificano le forme sociali
• La morfostasi consiste di quei processi che riproducono le forme sociali preesistenti.
• La struttura e l’agire si condizionano a vicenda ma non si determinano mai in toto
106
54
Società (o sistema societario)
• Contesto costituito da tutte le relazioni sociali rilevanti per i soggetti sociali (individuali o corporati) se e in quanto essi si considerano come reciprocamente appartenenti a tale ambito di relazioni
• Formazione relazionale di tipo societario
• Varia lungo continuum micro-macro
107
Sociale
• Aggettivo che indica la realtà sui generis che esiste-fra gli individui
• Tale realtà consiste delle relazioni che esistono tra soggetti sociali
• Il termine indica relazioni concrete tra soggetti, in quanto essi si orientano e comunicano reciprocamente
• Indichiamo anche ogni oggetto o realtà se e in quanto la sua concreta esistenza e configurazione presuppone un contesto di relazioni sociali che la valorizzano come entità relazionale
108
55
Soggetto sociale (1/2)
• Titolare dell’azione sociale, in quanto centro di imputazione della relativa libertà e responsabilità
• Individuale o collettivo
• Agente / attore
(distinzione analitica e temporale)
• Agente e attore sono esseri sociali, diversi dalla persona umana in senso trascendente (Sé interiore)
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Soggetto sociale (2/2)
• Agente: quando osserviamo il soggetto nella spontaneità della sua azione prima di ogni considerazione di ruolo
• Attore: quando osserviamo il soggetto nelle azioni che mette in atto in quanto occupa determinati ruoli sociali
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Sistema sociale
• Insieme non casuale di status (posizioni) e ruoli(complesso di aspettative normative legate a una posizione), strutturato in base a uno o più criteri ordinativi.
• Le unità del sistema sociale (status /ruoli) sono in relazione fra loro secondo determinati codici culturali e formano organizzazioni dotate di una certa stabilità nel tempo (istituzioni sociali)
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una configurazione di relazioni che emergono attraverso processi in cui possiamo
analiticamente ed empiricamente distinguere tre fasi temporali (Archer 1997):
1. le forme socio-culturali e strutturali preesistenti all’ingresso degli individui
2. le azioni dei soggetti-agenti che si muovono in relazione fra loro condizionati da queste forme
3. i risultati di tali inter-azioni, che possono riattualizzare oppure modificare le strutture socio-culturali di partenza.
Nel caso della riproduzione si parla di morfostasi, nel caso di genesi di nuove forme
si parla di morfogenesi.
una configurazione di relazioni che emergono attraverso processi in cui possiamo
analiticamente ed empiricamente distinguere tre fasi temporali (Archer 1997):
1. le forme socio-culturali e strutturali preesistenti all’ingresso degli individui
2. le azioni dei soggetti-agenti che si muovono in relazione fra loro condizionati da queste forme
3. i risultati di tali inter-azioni, che possono riattualizzare oppure modificare le strutture socio-culturali di partenza.
Nel caso della riproduzione si parla di morfostasi, nel caso di genesi di nuove forme
si parla di morfogenesi.
La società è dunque…La società è dunque…
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C’è una relazione fra le relazioni
C’è una relazione fra le relazioni
la rete non è la relazione fra la rete non è la relazione fra individui, ma fra relazioni
ciò che accade tra due nodi della ciò che accade tra due nodi della rete influenza le relazioni fra gli
altri nodi, adiacenti o distanti
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La definizione sociologica della
rete sociale
La definizione sociologica della
rete sociale
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PersonePersone StruttureStrutture
Agenti Attori Istituzioni
Reti informali
Reti informali
Reti formalizzate
Reti formalizzate
La rete sociale è un insieme La rete sociale è un insieme relazionato di relazioni sociali che
si intersecano nei
nodinodi
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AABB
strutture socio-culturali in cui
è inserito A
strutture socio-culturali in cui
è inserito A
strutture socio-culturali in cui
è inserito B
strutture socio-culturali in cui
è inserito B
relazione A-B
relazione A-B
effetto emergente
effetto emergente
L’osservazione relazionale in sociologia