LA STRATEGIA DEL CAOS
MARISA VELASCO
Progetto editorialeGuido Pedrini
Progetto grafi coMarco PedriniPernicone Luciana
A cura diSandra Nava
Testi diSandra NavaMarisa Velasco
EditoreIkonos Srl
© Marisa Velasco
© IKONOS Srl
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LA STRATEGIA DEL CAOSMARISA VELASCO
Dall’ordinata perfezione di un’essenzialità geometrica di ritmi formali e naturali che ne hanno accompagnato precedenti passaggi a questa sorta di indagine a ritroso fra i materiali originari in cui si iscrive il procedere di ogni cosa, Marisa Velasco, cosmonau-ta anticonformista tra idealità e ragione, immagina tappe di una sperimentazione che individui varchi nascosti verso l’infi nito della conoscenza.Tra rigore professionale e passione di ricerca, rompendo consolidate certezze tecniche e concettuali, l’artista affronta le discrasie di una matericità che, risalendo le impronte del caos, possa rintracciare gli archetipi conduttori di quell’armonia segreta che muove la vita e ogni destino.A ritroso, inseguendo orme dalla parte nascosta del naturale, ricolma di tracciabilità sedimentate nel tempo e nello spazio, orizzonti universali di tutti gli elementi, sino all’incrocio misterioso con il relativo della condizione umana inesorabilmente dettata dal principio di inizio e di fi ne. E’ il tema straordinario dei vulcani, forze creatrici della natura, visti non solo nell’incon-tenibile dilagare distruttivo, ma quale atto dirompente di vita, a dar corpo ad una serie di nuovi lavori, per lo più oli su tela, ognuno quasi isola autonoma di una rappresenta-zione complessa, fl uttuante e incantata, oltre i congegni del defi nito.La materia e il suo prender forma nel ciclo naturale di appartenenza, il conseguente rapporto stesso tra arte e vita, assorbendo intensamente l’attenzione creativa dell’arti-sta, si snodano qui in pagine pittoriche di intensa introspezione etica.Affi dandosi agli strumenti fondanti della pittura, Marisa Velasco affi na materia e toni in una serie signifi cativa di “variazioni su tema” offerte in effi cace compatta performance ad una meditata fruizione.Un diario di viaggio in cui il segno sembra annullarsi nell’amalgama di materie mosse
LA STRATEGIA DEL CAOS
per incastri tonali modulati e terrosi, ora in sintesi smorzate su fi lamenti e impronte, ora in sottili venature di pietre ed acque di simile natura, da comuni vaganti molecole a saldare nuove terre, rocce, mondi.La collisione terribile tra il fuoco lavico e l’acqua degli oceani crea terra, vita, natura; la forza degli elementi solidifi ca ed esplode in incastri continui di labirinti, tunnel e colate ricolme di tutti i fattori vitali, incisi e brulicanti di sabbie, marmi, “vetri” spettacolari, sui quali indugiano ammaliati l’occhio e la mano dell’artista, in cauto ascolto di un raccon-to immenso da un ricco srotolato papiro ancora indecifrabile dove tutto è scritto coi miti e gli eroi del pensiero umano.C’è molta libertà fantastica nell’apparente promiscuità visionaria di questa miscellanea materica, talora accesa in scoppi d’energia e di fuoco o fl uttuante in misteriose ocea-niche vastità, quasi ad inseguire altre dimensionalità, quelle infi nite e sconosciute di un “oltre” che, superando il convenzionale, potrebbe non essere lontano.Il colore è sempre estremamente elegante, gestito in raffi nate bicromie nei blu, verdi e grigi di luminescenze perlacee dove il segno lavora, autorevole e colto, in raffi gurazio-ni anche suggerite da incanti letterari. Dalla fi losofi a alla letteratura, dalla poesia alla musica, la ricerca di Velasco si muove su diacronici cammini sperimentali e fondamentali verso l’essenzialità dell’appartenen-za, che hanno ispirato la maggior parte dell’avanguardia artistica del secondo do-poguerra, seguendo le orme di quel pre-pensiero arcaico che tuttora regge gli statuti universali della ricerca fi losofi co-scientifi ca.Se le visioni pittoriche dell’artista si susseguono astrattamente articolate, nella concre-tezza di reali fi sicità, è tuttavia un itinerario tutto mentale a prevalere, una panoramica dell’anima ove il progetto neppure troppo nascosto è un ricercato nuovo equilibrio tra sé e altre ipotesi di reale, parafrasando nella proiezione dell’immaginaria odissea, fonti nuove di futuro respirabile.Ipotesi tenacemente appassionatamente inseguita, là dove l’atlantide sommersa, va-gando tra oceani e fi ammeggianti lave, attende nuovi argonauti.
Sandra Nava, aprile 2013, Bergamo.
CREDO CHE QUESTE PIETRE,SEGNATE DAL TEMPO, SIANO UN SIMBOLO DELLA VITA DELLA TERRA
Sebbene la mia pittura sia fortemente impregnata degli elementi del paesaggio, tento di sganciarmi da ogni aspetto letterale. Cerco nei ricordi il materiale per
costruire con diverse tecniche la mia poesia. Ho avuto l’intenzione di attingere ai parti-colari per arrivare al silenzioso movimento delle particelle e completare la mia visione della forma defi nitiva e quieta attraverso una scrittura turgida di increspamenti, incavi e protuberanze. Il linguaggio denso e rugoso della materia lavica. I colori sono bruni, verdi, terre, bianco e blu.Isola come una vertebra appartenente a un immenso corpo geologico sommerso nell’o-ceano.
Relitti di un’isola è concettualmente un “patchwork” geologico, composto da ricordi di sensazioni ed immagini; elaborate in un processo caotico, a volte di linee evocatrici e per lo più da visioni particolareggiate delle materie e dei colori. Tento di creare una costruzione i cui mattoncini sono fatti da dettagli del paesaggio dell’isola: accumuli di minerali e metalli, vegetali mossi ed scolpiti dall’acqua e dal vento. Mutati dal fuoco magmatico e dal tempo.
Marisa Velasco, aprile 2013, Bergamo.
LA STRATEGIA DEL CAOSLe opere
INCISIONI LAVICHE (2012)cm 40 x 40 - Olio su tela
VULCANO (2011)cm 80 x 90 - Olio su tela
ISOLA IPPOCAMPO (2013)cm 100 x 100 - Olio su tela
VIAGGIATORE OCEANICO (2013)cm 50 x 50 - Olio su tela
CREPE VULCANICHE (2011)cm 50 x 50 - Olio su tela
VENATURA GRIGIA (2009)cm 40 x 40 - Olio su tela
SPENTI ARABESCHI DI CRETA (2013)cm 50 x 50 - Olio su tela
ALGHE GIALLE, ARANCIONI SULLA PIETRA GRIGIA (2011)cm 40 x 40 - Olio su tela
VENATURA ROSSA (2009)cm 40 x 40 - Olio su tela
FOGLIA CADUTA TRA LE PIETRE (2009)cm 40 x 40 - Olio su tela
CREPA VULCANICA (2011)cm 40 x 40 - Olio su tela
ALGHE COLORATE SULLA PIETRA BAGNATA (2012)cm 40 x 40 - Olio su tela
FENDITURA PLUTONICA (2011)cm 40 x 40 - Olio su tela
PIETRE SOMMERSE NEL FIUME (2012)cm 40 x 40 - Olio su tela
LA DIREZIONE DEL FUOCO (2012)cm 50 x 50 - Olio su tela
SGORGHI MAGMATICI (2011)cm 40 x 40 - Olio su tela
BOCCA MINACCIOSA (2011)cm 70 x 100 - Olio su tela
SCRITTURA LAVICA (2012)cm 50 x 70 - Olio su tela
FORME VIBRANTI (2012)cm 30 x 42 - Disegno a matita
ONDULAZIONI METAMORFICHE (2012)cm 30 x 42 - Disegno a matita
BIOGRAFIA
Marisa Velasco nasce in una regione nel sud dell’Argentina nel 1958. Si trasferi-sce a Buenos Aires dove si laurea in architettura presso l’università UNBA.
Ultimati gli studi, inizia la sua pratica nella creazione grafi ca e pittorica, collaborando con riviste della stessa facoltà di architettura.
Contemporaneamente studia danza partecipando a numerose performances con di-verse compagnie indipendenti o esibendosi da sola. Da questa esperienza nasce la passione per l’esercizio del disegno e la musica.
Per tanti anni esercita la professione di architetto, contemporaneamente segue corsi formativi presso atelier di pittura con Cristina Santander, Guillermo Roux e di disegno con Carlos Terribili.
La ricerca, fortemente segnata e condizionata dall’esperienza nella danza contempo-ranea, e l’inclinazione verso un pensiero architettonico, spingono Marisa a sintetizzare in piani e linee lo spazio pittorico, con un’intenzione di purezza e spiritualità, facendo assumere alla materia, il colore, un carattere più fi sico e sensuale.
I soggetti sono elementi essenziali della natura, logorati dal tempo, indiscutibile artefi ce della materia.
Oggi Marisa continua ostinatamente a esplorare in differenti fi loni, seguendo un’e-voluzione indeterminata, dove mantiene certi lineamenti strutturali che lentamente e intuitivamente la conducono a una sicura unità di “stile”.
Bergamo, Maggio 2013
ELENCO DI MOSTRE
2013 Mostra La strategia del Caos, Galleria Galgarte, Bergamo.
2012 Mostra Beth-Luis-Nion alla Viamoronisedici, Bergamo.
2008 Mostra collettiva nel Municipio di Saint Paul La Coste, Francia.
2007 Mostra individuale, Caversazzi, Bergamo.
2003 Mostra individuale, Istituto Dante Alighieri, sede centrale a Buenos Aires.
1999 Mostra individuale Ritratti del jazz, Casa del Habano, Buenos Aires e
Casagrande, Uruguay.
Finito di stampare presso le Offi cine IKONOS srl nell’aprile del 2013