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LA VALUTAZIONE DI SISTEMA
La normativa. La coerenza documentale indotta dalla normativa.
Termini essenziali di riferimento: il superamento dell'insuccesso scolastico ,
l'organizzazione scolastica, la trasparenza con utenza e stakeholders, il
consolidamento dell‘ innovazione. Dall’intervento sulle priorità (PdM)alla valutazione
dei processi scolastici attraverso un sistema di valutazione integrato.
Obiettivi strategici del PdM e azioni di miglioramento
LA VALUTAZIONE DIDATTICA
Normativa di riferimento. Valutazione disciplinare e delle competenze. Valutazione
predittiva, formativa, sommativa, certificativa. Misurazione e valutazione. Gli
indicatori per la valutazione. L’autovalutazione e l’autoefficacia. La valutazione
condivisa
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Didattiche:Osservare, valutare in maniera formativa
Organizzative:Partecipare alla gestione della scuola
Professionali: eticaFormazione continua
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invalsiautovalutazione
interna
docenti
apprendimenti
dirigenti
Istituto
esterna
PROGETTI
percorsi
personale
studenti
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personale
Apprendimenti
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Prot. 7904 del 1 settembre 2015: predisposizione del PdM
LEGGE del 13 luglio 2015, n. 107 La Buona Scuola
Prot. 1738 del 2 marzo 2015 - Orientamenti per l'elaborazione del Rapporto di Autovalutazione
C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 .
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017
DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione
……
LA RECENTE NORMATIVA SNV
Perché la valutazione della scuola?
Lo richiede la norma (L59/97, DPR 80/2013, L107/2015);
Evidenzia le forze e le debolezze dell’IS;
Aiuta all’orientamento su obiettivi chiari e condivisi
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Obiettivi della valutazione di sistema
miglioramento organizzativo e della didattica
analisi della concreta vita scolastica
sviluppo dei fattori strategici di successo dell’IS
Valutare per sanzionare,
classificare?!!
VALUTARE PER CONOSCERE,VALORIZZARE, PROMUOVERE, FORMARE…
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Monia Berghella
EVALUATION
Valutazione globale rispetto ad una prospettiva concreta di
miglioramento sostenuta da specifiche strategie, sulla base dei fattori strategici
individuati. Predittiva, formativa, sommativa
+ASSESSMENT
verifica della corrispondenza di ciò che si sta valutando ad uno standard
di riferimento (CHECK LISTS, QUESTIONARI, INVALSI).
Misurazioni, indicatori, parametri.
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Termini essenziali di riferimento…
il superamento dell'insuccesso scolastico, in quanto limite alla
formazione ed al mantenimento delle risorse del Paese, considerato sia
nelle sue manifestazioni patologiche (ripetenze ed abbandoni) sia nelle
forme di latenza (deficit formativi, bisogni ignorati, dispersione
strisciante);
il recupero di funzionalità dell'organizzazione scolastica da un lato
con il superamento delle situazioni di disagio strutturale, dall'altro con
la definizione di standard di qualità del servizio;
la trasparenza nel rapporto tra società civile e istituzione tenendo
conto, nei processi di governo delle scuole, anche dell'apprezzamento
da parte dell'utenza;
il consolidamento dell‘ innovazione strutturale;
la qualificazione della spesa pubblica per l'educazione.
Damiano Previtalihttp://www.ustservizibs.it/sito/wp-content/uploads/2014/02/IL-SISTEMA-DI-VALUTAZIONE-IN-ITALIA-2013.pdf
FINALITA’ DEL SNV
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DALL’INTERVENTO SULLE PRIORITA’
AL SISTEMA DI VALUTAZIONE INTEGRATO
VALUTAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA DEI PROCESSI
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Fonte: D. Cristanini materiali del convegno Aicq «Il sistema nazionale di
valutazione delle scuole: minaccia o risorsa?» www.aicqer.it
NEOASSUNTI 4 MAGGIO 2016 Berghella MoniaFonte: D. Cristanini materiali del convegno Aicq «Il sistema nazionale di valutazione delle scuole:
minaccia o risorsa?»
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Monia Berghella
La trasparenza con utenza e stakeholders …
CHI SONO: …IN PRATICA
I committenti stato
Il personale interno all’organizzazione
alunni, colleghi,personale ausiliario, ata…
Gli stakeholder in senso stretto (azionisti, portatori di interesse)
genitori, enti locali, società…
Le unità produttive a valle alunni, genitori, ordine di scuola successivo
tutte le componenti «interessate» al buon funzionamento dell’organizzazione
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La coerenza documentale…Dalle
priorità emerse dal
RAV…
…l’atto di indirizzo del
Dirigente Scolastico
L’individuazione degli obiettivi
strategici nel PdM
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RAV
PRIORITÀ: riduzione della percentuale di studenti promossi con la media del 6
TRAGUARDO: ridurre del 10% …..
OBIETTIVO DI PROCESSO: potenziare le competenze …
A T T O D I I N D I R I Z Z O
PDM/ PTOF
Azione 1:
Formazione docenti su competenze di cittadinanza …………
Azione 2:
Interventi sugli studenti: classi aperte per gruppi di livello eterogeneo …
Azione 3:
Interventi sugli studenti: peer education….
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PdM Scuole AICQ AMICO - PUNTEGGI DI INTENSITA' SU 10 CRITERI DI QUALITA'
1=poca intensità 2=media
intensità 3=forte intensità
1 ASPETTI INNOVATIV
I RISPETTO AL PASSATO
(Rispetto alla propria
storia e/o a standard raggiunti
e/o a trend pluriennali
)
2 COEREN
ZA RAV/PDM
3 ELEMEN
TI METODOLOGICI
DEL TQM (Analisi di
processo e/o PDCA
e/o condivisione e/o
benchmarking e/o leadershi
p e/o governance e/o
...)
4 INDICAT
ORI DI MONITORAGGIO
E VALUTAZIONE
5 INDICI/M
ISURE DI MONITORAGGIO
E VALUTAZIONE
6 AZIONI CON
INTERVENTI DIRETTI
SUGLI ALUNNI (CORSI
DI RECUPERO, PEER
EDUCATION, CLASSI
APERTE..)
7 AZIONI DI
FORMAZIONE DEL PERSON
ALE
8 INDICAZI
ONI DEL FABBISOGNO
PROFESSIONALE E FINANZI
ARIO
9 INDICAZION
I DI FABBISOGNO
INFRASTRUTTURE E ATTREZZAT
URE
10 ALTRO
TOT. N1
TOT. N.2
TOT N.3
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PARTE ORGANIZZATIVA PRIORITA’
OBIETTIVO
AZIONE
RESPONSABILE DELL’AZIONE
DOCUMENTI IN ENTRATA ATTIVITA’ SVOLTE CHI E’ COINVOLTO TEMPI DOCUMENTI IN
USCITA
CHI UTILIZZA I
DATI
VALUTAZIONE
EFFICACIA
INTERVENTO
(min 1 max 5)
MONITORAGGIO DELL’AZIONE
PARTE
DIDATTICA/OPERATIVA
INDICATORI/
domande guida
INDICATORI AD HOC
conformità
L’intervento è stato svolto e secondo
quanto programmato?
percorso
E’ stata fatta una
valutazione
iniziale delle
competenze degli
alunni relative
all’obiettivo
dell’intervento?
percorso
Sono stati svolti
monitoraggi in
itinere e finali?
efficacia
Gli obiettivi
prefissato sono
stati raggiunti?
Impatto
L’attività svolta
ha dimostrato
ricadute positive
sulla autoefficacia
degli studenti
coinvolti/sulla
comunità
scolastica?
efficienza
Gli interventi
svolti hanno
utilizzato le
risorse
predisposte?
INDICI Si /no/in parte Si /no/in parte Si /no/in parte % del
raggiungimento
degli obiettivi
% miglioramento
dei risultati
scolastici oppure
Percezione
positiva/negativa
dell’attività
Più risorse/
come stabilito/
meno risorse del
previsto
SOGLIE Almeno il …%
SUGGERIMENTI PER IL MIGLIORAMENTO______________________________________________________________________________________________________
FIRMA RESPONSABILE AZIONE FIRMA DOCENTE/I CHE FANNO L’ATTIVITA’ DATA
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Parole calde
Coerenza con RAV
Azioni innovative
Progettualità comune
Indicatori
Documentazione
Fruibilità delle esperienze didattiche
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Il carattere innovativo dell’azione progettuale.
L’azione progettuale è innovativa perchè…
E’ una best practice che si inserisce nella prassi organizzativa della scuola
Si basa su metodologie didattiche innovative utilizzate in team
E’ un’attività in condivisione
Formazione/ricerca/azione
Punta all’abbassamento del rapporto numerico tra docente e alunno..
Orienta le pratiche scolastiche sugli stessi obiettivi
Sperimenta innovazioni…
Valutazione come?
Invalsi (la via italiana alla qualità); Caf (la via europea alla Qualità) Iso (modelli internazionali), percorsi in Rete, supporto di enti, associazioni… (L59/97, DPR 80/2013),
Auto/etero analisi secondo modelli d’eccellenza (CAF/ Invalsi VM) Condivisione in direzione degli obiettivi strategici …
Le scuole imparano a gestire l’organizzazione attraverso la gestione dei suoi processi secondo
modelli di qualità e di eccellenza
La gestione virtuosa di un processo ha una ricaduta positiva sui processi e le attività ad esso collegati
Un percorso di miglioramento sul 20% dell’organizzazione ha una ricaduta sull’80% dei
risultati (Pareto)
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Il contributo degli strumenti della qualità: i principi ---
- condivisione, lavoro di squadra, scuola comunità-.
Gli otto principi della qualitàOrientamento al clienteLeadershipCoinvolgimento del personaleApproccio basato sui processiApproccio sistemico alla gestioneMiglioramento continuoDecisioni basate su dati di fattoRapporto di reciproco beneficio con i fornitori
Valorizzare il
contributo di tutti
Ragionare per cause e
non per colpe
Valorizzare tutte le risorse
umane e materiali
Controllo degli steps
che portano al risultato
Uso degli indicatori
PDCA
Adjust
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PLAN Definire l’obiettivo e il progetto –documentare situazione di partenza –analizzare il problema – pianificare le azioni da realizzare
DO Realizzare le azioni chesono state
pianificate
CHECK Verificare i risultati e confrontarli con gli obiettivi
ACT Obiettivo raggiunto: standardizzare la proceduraObiettivo non raggiunto: analizzare le varie e fasi per individuare le criticità su cui intervenire
LA LOGICA DEL PDCA
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MONITORAGGIO
Punti di misura in ingresso, in itinere, in
uscita attraverso l’utilizzo degli indicatori
INDICATORI, MONITORAGGIO, TABELLE.
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INDICE Rapporto, talora espresso percentualmente, oppure differenza fra i valori numerici di due grandezze, o fra dati, condizioni, fenomeni espressi numericamente e posti in relazione
INDICATORE:MISURA INDICATIVA E SINTETICA IN
GRADO DI RAPPRESENTARE FENOMENI COMPLESSI E DI RIASSUMERNE
L’ANDAMENTO
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Misura ciò che è misurabile. Ciò che non è misurabile, rendilo tale
(Galileo Galilei)
Non tutto ciò che può essere misurato conta e non tutto ciò che conta può essere misurato (Albert Einstein)
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La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione
docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia
didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione
trasparente e tempestiva […] La valutazione ha per oggetto il processo di
apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.
La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso
l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al
successo formativo. Fonte: Dpr 122/09, art. 1, cc. 2-3.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei
processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Fonte: Indicazioni
nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM
254/2012)
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competenze
valutazione
Insegnamento Apprendimento
PARTO DAL CURRICOLO
PROGRAMMAZIONE
PROGETTAZIONEPOF
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Nerino Arcangeli materiali AICQ
AMICO RAV
30
Il piacere di essere EDUCATORIVivere
con i ragazzi
significa
reinventare me stesso
ogni giorno
nella piacevole ri-sperimentazione
del desiderio di ricostruire
i significati
del mio esistere…
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La valutazione è un processo che è mosso da obiettivi di conoscenza
VALUTAZIONE SOMMATIVA O VALUTAZIONE DELL’ APPRENDIMENTO
LA VALUTAZIONE FORMATIVA O VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO
(L’ AUTOVALUTAZIONE) O VALUTAZIONE COME APPRENDIMENTO
Le modalità di valutazione devono essere coerenti e allineate alle modalità di insegnamento.
La valutazione dell’apprendimento
Avviene quando gli insegnanti utilizzano evidenze dell’apprendimento dello studente per esprimere giudizi sul successo dello studente nei confronti di obiettivi e standard
La valutazione per l’ apprendimento
ha una funzione di miglioramento.
deve essere uno strumento di grande valore e potenzialità educativi
dovrebbe promuovere un processi di autovalutazione (cioè essere responsabilizzante), accrescere la stima di sé e essere motivante.
Restituisce informazioni sul processo di insegnamento
La valutazione come apprendimento
Si verifica quando gli studenti riflettono e monitorano il proprio progresso per trarre informazioni su obiettivi successivi di apprendimento.
«Valutare e valutazioni» Mario Comoglio
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“Quando il cuoco assaggia la minestra, questa è valutazione
formativa; quando il cliente assaggia la
minestra, questa è valutazione sommativa”.
(Robert Stake, citato in Lorna Earl (2003). Assessment as learning.
Thousand Oaks, CA: Corwin Press, p. 24
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LIMITI DELLA VALUTAZIONE TRADIZIONALE
1. Si dimostra più preoccupata di essere precisa e attendibile dimenticando che, per il progresso scolastico è meno importante la precisione quanto offrire indicazioni su come il lavoro può migliorare.
2. Sebbene sostengano di essere interessati all’apprendimento significativo e profondo, numerosi insegnanti adottano un tipo di valutazione o propongono compiti di verifica che incoraggiano e spingono verso l’apprendimento mnemonico e superficiale.
3. I metodi di valutazione di solito utilizzati non sono condivisi tra gli stessi insegnanti
4. Nella pratica ordinaria emerge la tendenza a ricercare più la quantità che la qualità dei lavori, a concentrarsi più sul voto che sui consigli per migliorare o a trascurare la funzione principale del voto riguardo all’apprendimento
5. Nelle valutazioni gli insegnanti e gli studenti spesso fanno confronti che stimolano più atteggiamenti di competizione e pensieri di stima di sé (essere privi o dotati di abilità) che riflessioni su ciò che si è fatto, su come si è fatto e su come migliorare.
6. I giudizi (voti) svolgono una funzione più sociale o burocratica (redigere il registro di classe, raccogliere informazioni da comunicare ai genitori) che promozionale dell’apprendimento
7. Gli insegnanti sono molto attendibili nei giudizi di successo dei loro studenti, ma molto meno riguardo alle difficoltà o ai bisogni di apprendimento che gli studenti manifestano
«Valutare e valutazioni» Mario Comoglio
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Sette elementi essenziali di una valutazione formativa1. Creare in classe una cultura di apprendimento.
(STIMOLARE DISCUSSIONI, RISPETTO, CLIMA POSITIVO, INCORAGGIAMENTO, ORIENTARE ALL’APPRENDIMENTO E NON ALLA PRESTAZIONE)
2. Chiarificare e condividere le finalità dell’apprendimento all’inizio di ogni unità di apprendimento e di ogni lezione.
3. Coinvolgere gli studenti in una autovalutazione: far riflettere sul proprio apprendimento, monitorare ciò che sanno e comprendono.
(STRATEGIE DI AUTOVALUTAZIONE)
4. Fornire un feedback immediato, chiaro, descrittivo, fondato su criteri
(SCAFFOLDING).
5. Stabilire il “punto raggiunto e del progresso successivo”: entro un obiettivo ampio, disporre di una sequenza di obiettivi intermedi per poter definire la posizione del progresso.
6. Fare domande opportune e significative.
(STRATEGIE DI GESTIONE DELLA CLASSE: CONVERSAZIONE COLLETTIVA, FOCUS GROUP, I SEI CAPPELLI PER PENSARE…)
7. Accrescere la stima di sé dello studente in cui si parla di successo scolastico.
«Valutare e valutazioni» Mario Comoglio
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Per condividere: I miei «Sette elementi essenziali» per una buona lezione!!!
1. Cerco di creare in classe un clima positivo: se stiamo bene se ci divertiamo, apprendiamo meglio.
2. Costruiamo insieme le regole che ci servono a stare bene gli uni con gli altri.
3. Promuovo la costruzione della relazione con ogni studente e con il gruppo classe, identificazione del gruppo classe e il mantenimento del contatto anche dopo lezione
4. Coinvolgo gli studenti nell’ autovalutazione e nella valutazione del processo di insegnamento/apprendimento: valutazioni collettive ed incrociate dei compiti in classe e analisi della gaussiana. Lettura e commento dei lavori altrui, lavori a coppie etero/omogenee di livello.
5. Utilizzo diverse metodologie didattiche e strumenti, spiegandone ai ragazzi le regole : conversazione collettiva, lezione dialogata, focus group, analisi delle cause, cerniera, rispecchiamento, alcune tecniche del cooperative learning (jig saw puzzle, gruppi di lavoro…), lezioni capovolte, lezioni frontali con sussidi digitali, serpentone, zoppo galletto, interrogazioni partecipate…
6. Occhio all’ambiente di apprendimento (spazi, prossemica, propps…)
7. Imparo insieme a loro…
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PER SINTETIZZARE…È importante che i criteri di valutazione siano trasparenti e gli
studenti siano in grado di avere una visione chiara degli obiettivi del lavoro e di ciò che significa portarlo bene a termine.
Gli studenti devono essere educati ad atteggiamenti e ad abilità di collaborazione sia perché questi sono un valore intrinseco sia
perché la valutazione tra compagni aiuta a sviluppare l’obiettività richiesta per una autovalutazione oggettiva.
Gli studenti devono essere incoraggiati ad avere in mente gli obiettivi del lavoro e a valutare il loro progresso verso questi
obiettivi mano a mano che avanzano verso di essi. Essi saranno capaci di guidare il proprio lavoro e diventare studenti
autoregolati e indipendenti.
«Valutare e valutazioni» Mario Comoglio
NEOASSUNTI 4 MAGGIO 2016 Berghella Monia
LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO (SOMMATIVA)
ricorrere a compiti che:
• manifestino un senso di proprietà e una propria decisione
• possano dimostrare le capacità degli studenti
• coinvolgano gli studenti in problemi importanti, significativi e di valore
• siano cognitivamente sfidanti
• richiedano agli studenti di produrre e non di riprodurre conoscenze
• richiedano una comprensione profonda di idee importanti e significative
• siano connessi al mondo degli studenti e parti del curricolo
• siano rispettosi delle differenze tra gli studenti
• richiedano una comprensione profonda di idee importanti e significative
• consentano di valutare abilità complesse e consentano agli studenti di dimostrare il loro successo in una varietà di modi.
• Possano essere usate per valutare sia il processo che il prodotto di un compito di valutazione
• Gli studenti possano fare qualcosa di fronte a un pubblico (ad esempio, risolvere, danzare, suonare, recitare,…)o creare un prodotto (un gioco, un modello, un sito web, comporre un pezzo musicale e suonarlo davanti ad un pubblico)
COMPITI AUTENTICI?...
«Valutare e valutazioni» Mario Comoglio
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Riassumendo: le pratiche del processo valutativo sono una parte integrante del processo di insegnamento e
apprendimento
L’insegnante progetta pratiche di valutazione che riflettono tutto l’ampio arco di obiettivi di apprendimento del programma
Si assicura che gli studenti ricevano feedback frequenti e costruttivi a sostegno del loro apprendimento successivo
Rende espliciti i criteri di valutazione
Utilizza pratiche di valutazione che incoraggiano la riflessione e l’autovalutazione
«Valutare e valutazioni» Mario Comoglio
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IL SETTING D’AULA
dialogo
partecipazione
sperimentazionecondivisione
progettualità
operatività
confronto
storytelling
benessere empatia
movimento
spontaneità
plasticità
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gruppo interazione coesione
interdipendenza
integrazione
Gruppo di lavoro
negoziazione
FAVORIRE IL LAVORO DI GRUPPO…
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Competenza= «comprovata capacità di usare
conoscenze, abilità, capacità personali sociali e
metodologiche in situazione di lavoro o di studio e
nello sviluppo professionale e personale.»
(07/09/2006)
E’ descritta in termini di responsabilità e autonomia.
Essa deve essere sensata, cioè orientata da valoriLa competenza si manifesta quando uno studente è in grado di…
non si valuta su una singola prestazione…
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COMPETENZE DI CITTADINANZA
l’individuo
Costruisce se stesso
Si relaziona con gli altri
Interagisce con la realtà
• Imparare ad
Imparare
• Progettare
• Comunicare
• Collaborare e
partecipare
• Agire in modo
autonomo e
responsabile
• Risolvere problemi
• Individuare collegamenti
e relazioni
• Acquisire ed interpretare
l’informazioni
Competenze chiave di cittadinanza
da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoriaD.M. N. 139 22 AGOSTO 2007
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si tratta di accertare
non ciò che lo studente sa,
ma ciò che sa fare con ciò
che sa.
(wiggins, 1993)
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Seconda parte: suddivisione in 2 gruppi Gruppo di lavoro 1“Registro di monitoraggio di un’azione didattica per il miglioramento” FINALITÀ DEL LABORATORIO:
• riflettere sugli elementi che caratterizzano una buona azione formativa; • individuare la connessione tra l’azione in sé e i processi organizzativi della scuola; • orientarsi sugli strumenti del monitoraggio: indicatori , indici, soglie;• acquisire maggiore padronanza sulla valutazione di micro processi/ attività MODALITA’ DI LAVOROUn coordinatore per gruppo 1) Si individua un’ attività e in simulata si attua il monitoraggio2) Per l’individuazione dell’attività: giro di parole sulla domanda: SEI STATO COINVOLTO IN QUALCHE AZIONE DI MIGLIORAMENTO NELLA SCUOLA DOVE STAI LAVORANDO? SEI IN GRADO DI DESCRIVERLA SECONDO LO SCHEMA DATO?I docenti raccontano la propria esperienza (Il coordinatore prende appunti)3) Completamento di uno o più registri di monitoraggioCONCLUSIONI IN PLENARIA
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PARTE ORGANIZZATIVA PRIORITA’ 2 Aumentare il l ivello medio degli apprendimenti al termine della secondaria di primo grado
OBIETTIVO Passaggio dal 62% di promossi nel 2013 dopo il primo anno della scuola secondaria di secondo grado, al 72% nel corso del triennio
AZIONE Percorsi didattici con piccoli gruppi di alunni (priorità 1 obiettivo 5)Risultato atteso: accrescimento delle competenze di volta in volta definite nella fase di progetto. Documenti: Prove di verifica predittive e sommative degli alunni
RESPONSABILE DELL’AZIONE coordinatore di dipartimento
DOCUMENTI IN ENTRATA
Progetto FIS, ….
ATTIVITA’ SVOLTE CHI E’ COINVOLTO TEMPI DOCUMENTI IN
USCITA
CHI UTILIZZA I
DATI
VALUTAZIONE
EFFICACIA
INTERVENTO
(min 1 max 5)
MONITORAGGIO DELL’AZIONE
PARTE
DIDATTICA/OPERATIVA
INDICATORI/
domande guida
INDICATORI AD HOC
conformità
L’intervento è stato svolto e secondo
quanto programmato?
percorso
E’ stata fatta una
valutazione
iniziale delle
competenze degli
alunni relative
all’obiettivo
dell’intervento?
percorso
Sono stati svolti
monitoraggi in
itinere e finali?
efficacia
Gli obiettivi
prefissato sono
stati raggiunti?
Impatto
L’attività svolta
ha dimostrato
ricadute positive
sulla autoefficacia
degli studenti
coinvolti/sulla
comunità
scolastica?
efficienza
Gli interventi
svolti hanno
utilizzato le
risorse
predisposte?
INDICI Si /no/in parte Si /no/in parte Si /no/in parte % del
raggiungimento
degli obiettivi
% miglioramento
dei risultati
scolastici oppure
Percezione
positiva/negativa
dell’attività
Più risorse/
come stabilito/
meno risorse del
previsto
SOGLIE Almeno il …%
SUGGERIMENTI PER IL MIGLIORAMENTO______________________________________________________________________________________________________
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Gruppo di lavoro 2 focus group e costruzione di una attività per la valutazione sulla base della competenza imparare ad imparare»
FINALITÀ DEL LABORATORIO: • riflessione, confronto, condivisione dei significati, costruzione in maniera condivisa del
risultato, acquisizione di maggiore padronanza sulla competenza imparare ad imparare. Conoscenza e confronto in verticale.
MODALITA’ DI LAVOROUn coordinatore per gruppo 1) Si individua un traguardo delle N.I. su cui lavorare (es. Lettura: Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruire un’interpretazione, collaborando con compagni ed insegnanti)2) Giro di parole sulla domanda: RICORDI UNA ATTIVITA' CHE HAI SVOLTO/ CONOSCIUTO IN QUESTO AMBITO E CHE SI E' RIVELATA EFFICACE? DESCRIVILA BREVEMENTEI docenti dei diversi ordini di scuola raccontano la propria esperienza (l’osservatore prende appunti)3) Si individuano le metodologie utilizzate in un’ attivita' che l'hanno resa efficace, i passi principali, i materiali, il setting d'aula. Si suggeriscono eventuali miglioramenti4) Si confronta cio' che emerge rispetto alle Evidenze relative alla competenza imparare ad imparareCONCLUSIONI IN PLENARIA
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Ci vediamo dopo i lavori di gruppo…
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http://www.istruzionevenezia.it/public/allegati_news/aprile_2011/Terzo%20incontro%20_%20Progettare%20e%20valutare%20per%20competenze.pdfhttp://www.piazzadellecompetenze.net/primoCicloIstruzione/CurricoloPrimoCicloIndicazioni2012.pdfwww.usrlazio.it/_Valutare_e_certificare_Cerini.AAVV Rapporto di autovalutazione (RAV) e miglioramento, Maggioli ed. marzo 2015Franca Da Re, La didattica per competenze, Pearson, 2013, http://www.pearson.it/ladidatticapercompetenze
Materiali AICQ EDUCATION ER www.aicqer.it
Essere docenti in Emilia Romagna tecnodid editrice, ed 2013 e 2016Leggi e normative http://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/all2_dm139new.pdfRaccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente [Gazzetta ufficiale L 394 del 30.12.2006, pag. 10].http://www.indicazioninazionali.it/documenti_Indicazioni_nazionali/indicazioni_nazionali_infanzia_primo_ciclo.pdfhttp://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/all1_dm139new.pdfhttp://www.istruzione.it/comunicati/focus170215.html (modello certificazione competenze)http://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/all1_dm139new.pdf (assi culturali)http://www.stefanibentegodi.gov.it/attachments/article/74/014%20-%20UDA%20ESEMPI%20CITTADINANZA.pdf
Bibliografia e sitografia- Mario Comoglio, http://www.ruffini.org/documenti/Valutare-Valutazione.pdfLa valutazione autentica
www.apprendimentocooperativo.it/img/valutaz_autentica.pdf- Roberto Trinchero, Competenze trasversalihttp://www.apprendimentocooperativo.it/img/competenze_trasversali.pdf
NEOASSUNTI 4 MAGGIO 2016 Berghella Monia
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l’utilizzo degli indicatori1 - l’indicatore deve rappresentare un fenomeno rilevante e che ci interessa tenere sotto controllo2 – l’indicatore deve verificare che nel processo si sia effettivamente creato “valore aggiunto”
“Un dato diventa un’informazione quando è capace di modificare la probabilità delle decisioni”
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Acronimo delle caratteristiche di un buon indicatore M isurabile rilevabile in modo riproducibile e accurato I mportante pertinente ad un problema frequente o con forti conseguenze sulle parti interessate o sui costi S emplice chiaro, comprensibile U tilizzabile preferibilmente accompagnato da valori soglia o standard R isolvibile relativo ad un problema per cui si può fare qualcosa con le risorse disponibili A ccettabile da chi deve rilevarlo e da chi deve applicarlo D iscriminante capace di distinguere tra realtà diverse e di mettere in luce i cambiamenti nel tempo O ttenibile rilevabile con costi e tempi accettabili C ompleto rilevabile e rilevato in tutti gli eventi /tutti i soggetti in cui lo si deve rilevare
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Come condividere?
Convergenza sulle azioni di miglioramento realizzabili… aspetto documentale…tutto ciò che è espresso
nei punti precedenti e seguentiConfronto attraverso la narrazione… delle
attività in essere nella scuola, delle caratteristiche degli allievi e degli ambienti, di ciò che si vorrebbe/potrebbe realizzare …