+ All Categories
Home > Documents > La Voce dell'Jonio n. 14/2012

La Voce dell'Jonio n. 14/2012

Date post: 23-Mar-2016
Category:
Upload: la-voce-delljonio-periodico
View: 222 times
Download: 1 times
Share this document with a friend
Description:
La Voce dell'Jonio numero 14 del 16-09-2012
8
Anno LIV - N. 14 Spedizione in a.p. 45% Autorizz. Dir. Prov. P.T. CT. www.vdj.it - [email protected] 1,00 Domenica, 16 settembre 2012 LA VOCE Jonio dell’ Periodico cattolico fondato da Orazio Vecchio Il frate missionario che portò la Bibbia in Cina RIAPREILTEATRODIVIAALESSI Acireale:tornal’Opera conipupidiE.Macrì Dario Liotta a pag. 3 CEFALONIA Giovanni Vecchio E’ morto a Linera Antonino Corvaia era sopravvissuto alla strage del ‘43 2 DIOCESI 5 Privitera e Costarelli Convegno catechistico “Dal Battesimo, porta della fede, alla vita cristiana” ACIREALE La soddisfazione e gli auspici del “Forum permanente” sui risultati del recente incontro svoltosi a Palermo Terme:riprendeildialogoComune-Regione-SviluppoItalia Il “Forum permanente sulle Terme di Acireale” – informa un comunicato stampa - prende atto con soddisfazione degli esiti dell’incontro a Palermo tra l’As- sessore all’Economia Gaetano Armao, i vertici di Sviluppo Italia Sicilia e la delegazione della Città di Acireale formata dal Sindaco Antonino Garozzo, dal Presiden- te del Consiglio comunale To- ruccio Di Maria e dal Presidente della VI Commissione consiliare permanente Antonio Riolo. Tali esiti sono stati resi noti attraver- so diversi comunicati stampa sia della Presidenza della Regione che dell’Ufficio Stampa del Sin- daco. Il Forum apprezza la ripresa del dialogo fra Regione Siciliana e Comune di Acireale che tanto la classe politica locale quanto la società civile auspicavano da tempo, da quando il Consiglio comunale di Acireale aveva for- malmente deliberato all’unani- mità, il 1 febbraio del 2011, la costituzione di una tavolo di con- fronto permanente. Il Forum pro- mosso dal Lions Club di Acireale, coordinamento di ventiquattro associazioni e gruppi di impegno operanti nel territorio, stabilmen- te collegato con il “Forum Terme di Sciacca, quo vadis?” di cui ha stimolato la formazione all’inizio dell’anno, continuerà la propria attività di informazione, studio, sensibilizzazione resa alla socie- tà civile da ben quindici mesi e si preoccuperà di monitorare ancor più attentamente l’evoluzione delle due procedure in atto. Da un lato – si sottolinea nel- la nosta stampa -, la privatizza- zione, ovvero l’affidamento della gestione ai privati come previsto dalla legge regionale n.11 del 2010, del quale si intravedo- no, attraverso le comunicazioni rese ieri dall’Assessore Armao, i primi passi formali nonostante l’esistenza di numerose criticità strutturali, finanziarie, organizza- tive e societarie evidenziate nello studio dell’advisor Sviluppo Italia Sicilia. In tal senso, la redazione del bando non potrà non tener conto di tali criticità nonchè delle indicazioni che potranno emer- gere dalla comunità locale, dopo un’attenta disamina dello studio dell’advisor regionale. (continua a pag. 2) ACIREALE 8 Il giovane manager Gianfranco Castro tra i premiati 2012 con l’”Aci e Galatea” PadreAllegrasaràBeato Leonardo Sorrentino Cartoleria Acireale, Via Cavour 39 cartoleria articoli per ufficio prodotti professionali disegno e pittura fotocopie gadget regali Sconti su: quaderni, diari, zaini e borse delle MIGLIORI MARCHE I n città si respira aria di elezioni : a breve il rinnovo del consiglio regiona- le, all’orizzonte si profilano le elezioni comunali. Consiglieri comunali in carica, aspi- ranti tali, assessori, sono già all’opera, presenti in ogni angolo della città, dispo- nibili ad ascoltare tutti ed a promettere di tutto. Tutto ciò presenta qualcosa di tragico e di grottesco insieme. Pensare che la po- litica, l’arte più nobile di amministrare la città, la giustizia, la libertà quindi la democrazia, sia diventata strumento per promettere anche l’impossibile pur di ga- rantirsi un comodo scranno in consiglio comunale, è davvero avvilente. E’ scoraggiante notare come gran parte della gente stia al gioco e baratta i diritti ad avere servizi, con i favori, sentendosi addirittura gratificata e quindi ricono- scente per l’attenzione ricevuta. Anziché pretendere dai nostri rappre- sentanti all’amministrazione comunale, provinciale, regionale o nazionale, serie- tà, onestà, competenza e quindi politiche di sviluppo, di assistenza, di rigore eco- nomico, di giustizia sociale, si preferisce accontentare l’amico, o ci si illude delle solite promesse che si rinnovano di elezio- ne in elezione o, semplicemente, si vota senza criterio, tanto sono tutti uguali.. Acireale, città di nobile storia, di gran- de tradizione culturale, di enormi poten- zialità per le sue ricchezze ambientali, monumentali, artigianali, commerciali, culturali, è ridotta al fallimento proprio perché gran parte dei nostri rappresen- tanti politici non possiede spessore uma- no, morale, civile, culturale, per affronta- re la complessità dei problemi e proporre vie nuove per lo sviluppo della comunità. Ben altri politici ha bisogno Acireale per utilizzare le grandi risorse esistenti e promuovere finalmente lo sviluppo del- la città nel pieno rispetto del territorio già violentato da una cementificazione selvaggia, senza criteri urbanistici, rilan- ciando un’economia sostenibile, di lungo periodo, duratura, investendo sulle Ter- me come patrimonio Pubblico, quindi sul turismo, l’artigianato, magari le uni- versità ( la facoltà di architettura poteva insediarsi in Acireale con un indotto eco- nomico che, da solo, avrebbe risollevato l’economia della città). Acireale deve tornare ad essere attraen- te, vivibile, viva, ordinata, pulita, salva- guardata, valorizzata, ben amministra- ta. Occorrono uomini nuovi, di provata serietà e competenza. Magari provenienti dal mondo delle professioni, dell’azienda o dell’università, dove hanno dimostrato di saperci fare con onestà ed intrapren- denza. E’ un sogno? No! ; è maturità civica. Il cambiamento passa dalla scelta libera e consapevole di ogni cittadino. Orazio Maltese Verso le elezioni La politica del favore D opo tanti anni di attesa, le Chiese di Sicilia e l’intero Ordine francescano possono esulta- re per l’ormai prossima beatificazio- ne del Venerabile fra Gabriele Maria Allegra, figlio prediletto della Pro- vincia dei Frati Minori di Sicilia. La solenne cerimonia avrà luo- go sabato 29 settembre, alle ore 10, nella Cattedrale di Acireale e sarà presieduta dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazio- ne delle Cause dei Santi e rappre- sentante di papa Benedetto XVI. Saranno presenti il cardinale Paolo Romeo, presidente della conferenza episcopale siciliana, il cardinale John Tong Hon, vescovo di Honk Kong, i vescovi dell’I1sola, nonché sacerdo- ti, religiosi e fedeli provenienti dalle diocesi di Sicilia e da S.Giovanni La Punta (Catania), paese nativo di fra Allegra. La figura del nuovo Beato, eleva- to da Benedetto XVI agli onori degli altari, si caratterizza per i tre gran- di amori della sua vita: la Chiesa, l’Ordine dei Frati Minori e l’impe- gno apostolico di evangelizzatore in Cina, dove nel corso della sua lunga esperienza di vita missionaria tra- dusse la Bibbia in lingua cinese. Per la sua opera infaticabile Giovanni Paolo II lo ha indicato come “uomo In festa la Diocesi acese, la Provincia francescana di Sicilia e tutta la Chiesa. La solenne cerimonia sabato 29 settembre nella Cattedrale di Acireale Il“SanGirolamo dell’Oriente” del dialogo tra Cristo e la Cina”. La celebrazione che sarà preceduta da un triduo di preparazione in tutte le chiese e conventi francescani di Sici- lia e nella Chiesa Madre di S.Giovanni La Punta. Nel programma dei festeg- giamenti per la beatificazione sono previsti altri appuntamenti: venerdì 28 settembre, veglia di preghiera con i giovani nella piazza Duomo di Aci- reale; domenica 30, alle ore 10, cele- brazione eucaristica di ringraziamen- to nella Cattedrale di Acireale; alle ore 18,30 celebrazione eucaristica di ringraziamento nella chiesa madre di S.Giovanni La Punta. Guido Leonardi
Transcript
Page 1: La Voce dell'Jonio n. 14/2012

Anno LIV - N. 14

Spedizione in a.p. 45% Autorizz. Dir. Prov. P.T. CT.

www.vdj.it - [email protected]� 1,00

Domenica, 16 settembre 2012

LA VOCEJoniodell’Periodico cattolico fondato da Orazio Vecchio

�Il frate missionario che portò la Bibbia in Cina

RiapRe�il�teatRo�di�via�alessi�

acireale:�torna�l’opera�con�i�pupi�di�e.�Macrì

Dario Liotta a pag. 3

Cefalonia

Giovanni Vecchio

E’ morto a LineraAntonino Corvaiaera sopravvissuto

alla strage del ‘43

2

dioCesi

5Privitera e Costarelli

Convegno catechistico“Dal Battesimo,porta della fede,

alla vita cristiana”

aCiReale� La soddisfazione e gli auspici del “Forum permanente” sui risultati del recente incontro svoltosi a Palermo

terme:�riprende�il�dialogo�Comune-Regione-sviluppo�italiaIl “Forum permanente sulle

Terme di Acireale” – informa un comunicato stampa - prende atto con soddisfazione degli esiti dell’incontro a Palermo tra l’As-sessore all’Economia Gaetano Armao, i vertici di Sviluppo Italia Sicilia e la delegazione della Città di Acireale formata dal Sindaco Antonino Garozzo, dal Presiden-te del Consiglio comunale To-ruccio Di Maria e dal Presidente della VI Commissione consiliare permanente Antonio Riolo. Tali esiti sono stati resi noti attraver-so diversi comunicati stampa sia della Presidenza della Regione che dell’Ufficio Stampa del Sin-daco.

Il Forum apprezza la ripresa del dialogo fra Regione Siciliana e Comune di Acireale che tanto la classe politica locale quanto la società civile auspicavano da tempo, da quando il Consiglio comunale di Acireale aveva for-malmente deliberato all’unani-mità, il 1 febbraio del 2011, la costituzione di una tavolo di con-fronto permanente. Il Forum pro-mosso dal Lions Club di Acireale, coordinamento di ventiquattro associazioni e gruppi di impegno operanti nel territorio, stabilmen-te collegato con il “Forum Terme di Sciacca, quo vadis?” di cui ha stimolato la formazione all’inizio dell’anno, continuerà la propria

attività di informazione, studio, sensibilizzazione resa alla socie-tà civile da ben quindici mesi e si preoccuperà di monitorare ancor più attentamente l’evoluzione delle due procedure in atto.

Da un lato – si sottolinea nel-la nosta stampa -, la privatizza-

zione, ovvero l’affidamento della gestione ai privati come previsto dalla legge regionale n.11 del 2010, del quale si intravedo-no, attraverso le comunicazioni rese ieri dall’Assessore Armao, i primi passi formali nonostante l’esistenza di numerose criticità strutturali, finanziarie, organizza-tive e societarie evidenziate nello studio dell’advisor Sviluppo Italia Sicilia. In tal senso, la redazione del bando non potrà non tener conto di tali criticità nonchè delle indicazioni che potranno emer-gere dalla comunità locale, dopo un’attenta disamina dello studio dell’advisor regionale.

(continua a pag. 2)

aCiReale

8

Il giovane managerGianfranco Castro

tra i premiati 2012 con l’”Aci e Galatea”

padre�allegra�sarà�Beato

Leonardo Sorrentino

CartoleriaAcireale, Via Cavour 39

cartoleria

articoli per ufficio

prodotti professionali

disegno e pittura

fotocopie

gadget regali

Sconti su:quaderni, diari,

zaini e borsedelle MIGLIORI MARCHE

In città si respira aria di elezioni : a breve il rinnovo del consiglio regiona-le, all’orizzonte si profilano le elezioni

comunali.Consiglieri comunali in carica, aspi-

ranti tali, assessori, sono già all’opera, presenti in ogni angolo della città, dispo-nibili ad ascoltare tutti ed a promettere di tutto.

Tutto ciò presenta qualcosa di tragico e di grottesco insieme. Pensare che la po-litica, l’arte più nobile di amministrare la città, la giustizia, la libertà quindi la democrazia, sia diventata strumento per promettere anche l’impossibile pur di ga-rantirsi un comodo scranno in consiglio comunale, è davvero avvilente.

E’ scoraggiante notare come gran parte della gente stia al gioco e baratta i diritti ad avere servizi, con i favori, sentendosi addirittura gratificata e quindi ricono-scente per l’attenzione ricevuta.

Anziché pretendere dai nostri rappre-sentanti all’amministrazione comunale, provinciale, regionale o nazionale, serie-tà, onestà, competenza e quindi politiche di sviluppo, di assistenza, di rigore eco-nomico, di giustizia sociale, si preferisce accontentare l’amico, o ci si illude delle solite promesse che si rinnovano di elezio-ne in elezione o, semplicemente, si vota senza criterio, tanto sono tutti uguali..

Acireale, città di nobile storia, di gran-de tradizione culturale, di enormi poten-zialità per le sue ricchezze ambientali, monumentali, artigianali, commerciali, culturali, è ridotta al fallimento proprio perché gran parte dei nostri rappresen-tanti politici non possiede spessore uma-no, morale, civile, culturale, per affronta-re la complessità dei problemi e proporre vie nuove per lo sviluppo della comunità.

Ben altri politici ha bisogno Acireale per utilizzare le grandi risorse esistenti e promuovere finalmente lo sviluppo del-la città nel pieno rispetto del territorio già violentato da una cementificazione selvaggia, senza criteri urbanistici, rilan-ciando un’economia sostenibile, di lungo periodo, duratura, investendo sulle Ter-me come patrimonio Pubblico, quindi sul turismo, l’artigianato, magari le uni-versità ( la facoltà di architettura poteva insediarsi in Acireale con un indotto eco-nomico che, da solo, avrebbe risollevato l’economia della città).

Acireale deve tornare ad essere attraen-te, vivibile, viva, ordinata, pulita, salva-guardata, valorizzata, ben amministra-ta. Occorrono uomini nuovi, di provata serietà e competenza. Magari provenienti dal mondo delle professioni, dell’azienda o dell’università, dove hanno dimostrato di saperci fare con onestà ed intrapren-denza.

E’ un sogno? No! ; è maturità civica. Il cambiamento passa dalla scelta libera e consapevole di ogni cittadino.

Orazio Maltese

Verso le elezioniLa politicadel favore

Dopo tanti anni di attesa, le Chiese di Sicilia e l’intero

Ordine francescano possono esulta-re per l’ormai prossima beatificazio-ne del Venerabile fra Gabriele Maria Allegra, figlio prediletto della Pro-vincia dei Frati Minori di Sicilia.

La solenne cerimonia avrà luo-go sabato 29 settembre, alle ore 10, nella Cattedrale di Acireale e sarà presieduta dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazio-ne delle Cause dei Santi e rappre-sentante di papa Benedetto XVI. Saranno presenti il cardinale Paolo Romeo, presidente della conferenza episcopale siciliana, il cardinale John

Tong Hon, vescovo di Honk Kong, i vescovi dell’I1sola, nonché sacerdo-ti, religiosi e fedeli provenienti dalle diocesi di Sicilia e da S.Giovanni La Punta (Catania), paese nativo di fra Allegra.

La figura del nuovo Beato, eleva-to da Benedetto XVI agli onori degli altari, si caratterizza per i tre gran-di amori della sua vita: la Chiesa, l’Ordine dei Frati Minori e l’impe-gno apostolico di evangelizzatore in Cina, dove nel corso della sua lunga esperienza di vita missionaria tra-dusse la Bibbia in lingua cinese. Per la sua opera infaticabile Giovanni Paolo II lo ha indicato come “uomo

In festala Diocesi

acese,la Provincia francescanadi Sicilia e tutta la Chiesa.

La solennecerimoniasabato 29settembre

nella Cattedraledi Acireale

il�“san�Girolamo�dell’oriente”

del dialogo tra Cristo e la Cina”. La celebrazione che sarà preceduta da un triduo di preparazione in tutte le chiese e conventi francescani di Sici-lia e nella Chiesa Madre di S.Giovanni La Punta. Nel programma dei festeg-giamenti per la beatificazione sono previsti altri appuntamenti: venerdì 28 settembre, veglia di preghiera con i giovani nella piazza Duomo di Aci-reale; domenica 30, alle ore 10, cele-brazione eucaristica di ringraziamen-to nella Cattedrale di Acireale; alle ore 18,30 celebrazione eucaristica di ringraziamento nella chiesa madre di S.Giovanni La Punta.

Guido Leonardi

Page 2: La Voce dell'Jonio n. 14/2012

� 16 settembre 2012 In Seconda Joniodell’

Santa Venerina Morto Antonino Corvaia, testimone e protagonista dei tragici fatti del ‘43-’44

era sopravvissuto a CefaloniaNato il 26 dicembre 1907 da Rosario Allegra e Giovanna Gugliel-

mino, primo di otto figli, fra Gabriele – all’anagrafe registrato col nome di Giovanni Stefano – a undici anni entrò nel Collegio Serafico di Acireale e a sedici iniziò il noviziato a Bronte, prendendo il nome di Gabriele Maria. A 19 anni, nel settembre 1926, venne inviato al-l’Istituto “Antonianum” di Roma per proseguire gli studi di teologia e per iniziare quelli di missiologia. Ordinato sacerdote il 20 luglio 1930, l’anno seguente partì per la Cina. Nel 1932 iniziò da solo la traduzione della Bibbia. Nel 1945 fondò a Pechino lo Studio Biblico Francescano, che fu poi costretto a trasferire ad Hong Kong. Insieme ad alcuni collaboratori continuò l’immane impresa della traduzio-ne, che venne completata il 2 agosto 1961 e di cui, nel 1968, ne fu stampata un’edizione popolare in un solo volume. Quando, nel 1975, pubblicò il Dizionario Biblico in cinese, la sua fama di studioso era universalmente riconosciuta. Egli non fu solo uomo colto ed erudito, ma visse ed operò sempre da apostolo della Parola; fedele alla voca-zione francescana, esercitò il suo proficuo ministero specialmente tra gli ammalati e i bisognosi. Straordinaria, anche se silenziosa e na-scosta, fu la sua opera di contatto ecumenico con le altre confessioni cristiane presenti nel territorio cinese. L’umiltà e il sorriso erano i suoi segni distintivi. La simpatia, la delicatezza, unita al fascino per la sua smisurata ed insieme umile cultura biblica, lo fecero diventare un sicuro punto di riferimento per tutti i cristiani che erano alla ri-cerca della verità e si impegnavano a testimoniarla con operosità.

Fra Gabriele morì il 26 gennaio 1976 ad Hong Kong, acclamato col titolo di “S. Girolamo dell’Oriente”. Nel 1984 si è aperto il processo di beatificazione, la cui fase diocesana si è conclusa positivamente nel 1994 con il riconoscimento delle sue virtù eroiche e la proclamazione a “Venerabile”. Dal 1986 le sue spoglie mortali riposano nella chiesa del Convento di San Biagio di Acireale, dove furono traslate da Hong Kong. Il 23 aprile 2002 Giovanni Paolo II ha riconosciuto il miracolo attribuito all’intercessione di Fra Gabriele, firmando il decreto che ha aperto le porte alla sua beatificazione.

Guido Leonardi

riCordo della figlia

Maria Toscano, donna di preghiera e grande fede

la Beatificazione di padre allegradalla prima

riprende il dialogo sulle terme acesi

Lo scorso 16 agosto, all’età di 90 anni, è morto Antonino Corvaia, uno dei pochissi-mi superstiti della tragedia che si consumò nell’isola greca di Cefalonia a seguito del-l’armistizio con le forze anglo-americane, firmato a Cassibile il 3 settembre 1943. I soldati italiani rimasero senza disposizioni precise in balia dei tedeschi, fino al giorno prima cobelligeranti. Alla richiesta dei te-deschi di consegnare le armi, il generale Gandin, comandante della Divisione Ac-qui, dopo ampie consultazioni nel corso di una settimana per la ricerca di un compro-messo, sentiti i soldati, si rifiutò di cedere le armi e ci fu il massacro: 9406 morti. Oltre 1300 caddero durante gli accaniti combat-timenti che si svilupparono in tutta l’isola, oltre 5000 vennero passati per le armi o fu-cilati dopo la resa, altri 3000, fatti prigionie-ri, scomparvero in mare a bordo di tre navi che urtarono delle mine.

In 11.700 furono costretti dalla sorte a trasformarsi in guerrieri per tener fede ad

un giuramento: chiamati a scegliere tra la vita e l’onore, scelsero l’onore sacrificando la vita. Antonino Corvaia si salvò per mi-racolo attaccato a una tavola dopo la disin-tegrazione, causata da una mina, della nave su cui era stato costretto ad imbarcarsi come prigioniero. In mare aperto vide mo-rire tanti suoi compagni. Infine fu rimor-chiato da una nave in transito, fu rinchiuso in un campo di concentramento di Atene e successivamente fu portato da Patrasso a Belgrado in Jugoslavia. Da qui, dopo il bombardamento degli Americani che pro-vocò circa 700 morti, i tedeschi condussero i prigionieri a Segni Marittimo (vicino Fiu-me) e poi a Mitrovitza in Macedonia, dove una colonna di bulgari li liberò dai tedeschi. Ma non finì lì, Corvaia e i suoi compagni di sventura nel maggio del 1944 furono tra-sportati a Divra e a Skopie, dove vennero costretti a lavorare come schiavi alla co-struzione di una linea ferrata; da magiare un po’ di granturco e bucce di fagioli.

Infine Corvaia giunse a Bercico in Mon-tenegro, dove gli fu imposto ancora una volta di lavorare con pochissimo cibo. Ri-tornò a casa soltanto alla fine del 1946, ma non trovò più suo padre e sua madre, morti durante il periodo di guerra. Rimasto orfa-no, fu ospitato dalla zia e, per qualche tem-po, dal fratello. Era originario di Macchia di Giarre, ma, dopo essersi sposato, nel 1948 andò ad abitare a Linera, nel comune di Santa Venerina, dove è vissuto fino alla morte, consolato dalla presenza dei figli. Tantissimi i riconoscimenti ricevuti, a co-minciare da quello della Presidenza della Repubblica, altrettante le testimonianze che lo stesso Corvaia ha portato nelle scuole e negli incontri pubblici. La sua scomparsa ha destato commozione in chi lo conosceva e lo considerava un amico sincero, sempre pronto a raccontare le atroci sofferenze subite e, soprattutto, i momenti tragici sul-l’isola di Cefalonia.

Giovanni Vecchio

Donna di elette virtù morali e madre esemplare per i propri figli, Maria Tosca-no, da sempre profondamente impegnata

nel servizio alla Chie-sa, ha fatto ritorno alla casa del Padre Celeste lo scorso 12 agosto quando, munita dei conforti religiosi, si è spenta dopo lunga malattia, accettata con cristia-na rassegnazione.

Se la sofferenza l’aveva particolar-mente debilitata, è pur vero che la

sua scomparsa è stata quasi un placido adagiarsi nelle braccia misericordiose del Signore che, possiamo esserne certi, l’ha accolta in Paradiso in virtù dei suoi

meriti, conseguiti con una vita spesa in-teramente alla luce degli insegnamenti evangelici.

Di lei si ricorda particolarmente il diuturno impegno nell’amata comunità parrocchiale ‘Maria Ss. Immacolata’ di Cannizzaro, ove per 25 lunghi anni, al fianco del compianto parroco sac. Car-melo Barbagallo, ella ha offerto il proprio zelante servizio quale propagandista e presidente parrocchiale di Azione Catto-lica. In quella stessa parrocchia, ha voluto celebrare poi il matrimonio.

Ha lasciato il servizio attivo in quella parrocchia per la sua famiglia, dove è sta-ta madre e moglie affettuosa, riservando comunque la sua assidua vicinanza a fa-miliari, parenti ed amici.

Da sempre, ma ancor più negli ultimi anni della sua vita, la preghiera è stata il porto sicuro al quale ella si è ancorata, as-

solutamente fiduciosa nella misericordia del Signore; il grande esempio di dispo-nibilità che ella ha dato, sempre con un largo ed accogliente sorriso sulle labbra, ha fatto sì che non poche persone, nel tempo, abbiano beneficiato e fatto tesoro della bontà dei suoi insegnamenti, tanto da costituire un modello di vita cristiana ed umana da custodire e diffondere .

La sua dipartita dalla scena di questo mondo non poteva certo passare inosser-vata; parenti, amici e conoscenti hanno voluto rendere omaggio alla sua memoria e, mentre il suo corpo dorme il sonno dei giusti, la sua anima eletta gode, ormai, gli eterni gaudi del cielo, avendo conseguito quella ricompensa che la bontà del suo essere e del suo agire le hanno fatto di certo ampiamente meritare.

la figliaCarmelita Faro

Dall’altro lato, la liquidazione tuttora in corso, la cui gestione desta qualche preoccupazione sia per le modalità di conduzione (poichè non è ancora chiaro se è ispirata alla logica della continuità aziendale o a quella dello scioglimento della SpA), sia per la modesta informativa resa ai cosiddetti “pubblici esterni”, dato che il bilancio al 31 dicembre 2011 non è stato ancora approvato e lo stato di alcuni contenziosi in atto non è ancora ben definito. L’ufficializzazione delle dimissioni di uno dei due co-liquidatori aggrava ulteriormente il quadro di riferimento entro il quale la stessa procedura liquidazione si colloca. Il Forum auspica che, fin dal prossimo incontro che si stabilirà fra la Regione Siciliana e il Comune di Acireale, tali aspetti delicati che interessano tanto il profilo aziendale (la liquidazione della società di gestione) quanto la salvaguardia e valoriz-zazione del sito termale (attraverso la privatizzazione) siano adeguata-mente affrontati ed analizzati dalle competenti autorità regionali.

O F F E R T E P E R I N O S T R I S AC E R D O T I . U N S O S T E G N O A M O LT I P E R I L B E N E D I T U T T I .

C H I E S A C A T T O L I C A - C . E . I . C o n f e r e n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a

I SACERDOTI AIUTANO TUTTI.AIUTA TUTTI I SACERDOTI.Ogni giorno 38.000 sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità,

conforto e speranza. Per continuare la loro missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto:

di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento

Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose,

che possono contare così sulla generosità di tutti.

Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità:

Conto corrente postale n° 57803009Carte di credito: circuito CartaSi chiamandoil numero verde 800.82.50.00o via internet www.insiemeaisacerdoti.itBonifico bancario presso le principali banche italianeDirettamente presso l’Istituto Sostentamento Clero della tua diocesi.

L’offerta è deducibile:

Per mag gior i informazioni consul ta i l s i to : w w w. ins iemeaisacerdot i . i t

Per chi vuole, le offerte versatea favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpefe delle relative addizionali.

Page 3: La Voce dell'Jonio n. 14/2012

16 settembre 2012 �CulturaJoniodell’

AcireAle Riaprirà quanto prima, grazie alla cooperativa “Macrì”, il teatro di via Alessi in pieno centro storico

Nuova stagione di pupi e pupari

Si intitola “Ordini religiosi passati e presenti a Randazzo” ed è stato pubblicato lo scorso giu-gno, il libro del sacerdote don Santino Spartà. Nato a Randazzo e residente a Roma, don San-tino è laureato in Teologia e Lettere ed è un noto giornalista e storico. Le sue numerose attività lo portano a viaggiare spesso per il mondo ma il cuore lo lega indissolubilmente a Randazzo tan-to da dedicare quest’opera alla cittadina. Il libro vuole essere però, oltre che un omaggio alla sua città natale, un inno alla cultura e alla verità.

Spiega, infatti, don Santino nella sua intro-duzione, facendo parlare personaggi illustri del passato, da Erodoto a Machiavelli, da Tacito a Senofonte, quali sono i requisiti essenziali per uno storico e quali gli strumenti di cui non può fare a meno di servirsi. Troppo spesso a suo pa-rere vengono usati da quelli che si professano storici, copia e incolla vari, senza andare a verifi-care alla fonte le notizie che vengono passate per certe. Proprio per regalare ai Randazzesi uno strumento grazie al quale conoscere la propria storia, il sacerdote ha scritto questo libro scorre-vole e ricco di contenuti. Per usare le parole del sacertote “questo libro vuole essere un dono ai Randazzesi , un modo per restituire loro la vera storia di Randazzo”.

Nel libro, prima di addentrarsi in modo par-ticolare nelle vicende dell’ordine religioso preso in esame legate al paese di Randazzo, lo storico fornisce, di volta in volta, attraverso una piace-vole e breve premessa,le conoscenze basilari sul-la nascita e sulla storia dell’ordine stesso. Il libro è scorrevole e lo stile, pur essendo frutto di una mano esperta, è giovane e fresco per cui la lettu-ra dell’opera non solo non stanca ma anzi risul-ta decisamente piacevole. In poche parole dopo aver finito la lettura non ci resta che sperare che presto don Santino possa regalarci un altro pic-colo gioiello come questo.

Annamaria Distefano

“Dopo la paura la speranza”editoriali di riccardi su “Fc”

Andrea Riccardi, docente universitario di Storia contemporanea, noto per aver fondato la Comunità di Sant’Egidio, attuale ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, ha riunito nel volume “Dopo la paura la speranza” (Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2012, pp. 120), gli editoriali pubblicati su “Famiglia Cristiana” dal 2010 al 2012, con i quali, partendo dall’attua-lità, talora tragica e in ogni caso meritevole di attenzione, sviluppa con linguaggio lineare del-le riflessioni sulle nostre paure e sulla solitudine accentuata dalla crisi delle forme comunitarie e sociali.

”La cultura quotidiana della paura – scrive Riccardi – ha indotto un clima di declino che si respira nelle nostre società”. Trattando temi “cal-di” come la crisi della politica, le diseguaglianze tra Nord e Sud, la questione giovanile, i fenome-ni migratori, i massacri di cristiani, il terrorismo islamico, le cosiddette “primavere mediterra-nee”, la questione dei rom e tante altre, l’Auto-re li affronta alla luce del messaggio evangelico e dell’impegno per la pace di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI , nello “spirito di Assisi” che si augura possa soffiare sempre più forte. Di fronte alle difficoltà che innescano paura, bisogna ritor-nare al messaggio di papa Wojtila: “Non abbiate paura!”. In questo grido “vi è racchiusa una spe-ranza, provata dalle grandi crisi del Novecento”.

La parte finale del libro invita a “ritessere una cultura della speranza”, da coltivare ogni giorno nel mondo complesso in cui ci troviamo a vivere alimentando un clima di simpatia con gli altri e con la vita. La globalizzazione ha trasformato la società in profondità e continua ad indurre fe-nomeni di spaesamento “perché gli orientamenti di ieri si sono invecchiati e quelli di domani non sono ancora chiariti”.

In questo periodo di transumanza cambiano le mentalità, ma occorrono dei punti di riferi-mento e “il legame con la famiglia resta decisi-vo per tanti italiani, giovani e meno giovani”. Il mondo cristiano italiano, che non ha rinuncia-to alla speranza, è chiamato a svolgere un ruolo importante. “La speranza è esigente, laboriosa, paziente, e anche capace di far emergere il me-glio da noi stessi e dagli altri. Per questo, dopo la paura, è il tempo della speranza”.

Giovanni Vecchio

Sta per iniziare ad Acireale la stagione dei pupi siciliani; dal 16 settembre, per mano della cooperativa Macrì, riapriranno i battenti dell’antico teatro sito in via Alessi, intitolato alla memo-ria del cavaliere Emanuele Ma-crì, grande maestro “puparo”.

A riprendere in mano il ban-dolo della matassa è un amico fraterno del Macrì, il dott. Vin-cenzo Abate, che in passato aiu-tò la compagnia a risolvere vari problemi. “Il nostro teatro è in-teso come essenza di un’ampia tradizione storica, scolpita nella memoria cittadina ed arricchita dall’enorme contributo apporta-to da personaggi come Pennisi e Macrì – afferma il dott. Abate durante un’intervista – abili nel-l’offrire al pubblico innovazioni sceniche ed evoluzioni narrative di grandissimo spessore.” Ed an-cora: “vogliamo riproporre agli spettatori le rappresentazioni

tradizionali, accostando idee d’avanguardia sempre nel ri-spetto di quella linea guida sol-cata dal compianto maestro”.

La prospettiva della coopera-tiva, già rodata da anni di tour-nee internazionali, è di riaccen-dere quell’interesse popolare che sembra essersi assopito, rilanciando gli appuntamenti domenicali ed aprendo le porte

anche alle scuole.

La storia che verrà proposta è quella dei paladini di Francia che tradizional-mente si sud-divide in tre-centotrenta puntate; i biglietti o gli abbonamen-

ti sono prenotabili contattando lo 095/606272 o mandando una mail all’indirizzo [email protected].

Ma la novità più importan-te sta nella prossima apertura (febbraio 2013) della scuola per manovratori di pupi siciliani, coordinata e seguita dai profes-sionisti della stessa cooperativa.

“Il progetto è molto ambizioso

– afferma il dott. Abate - e ser-ve a dar nuova linfa ad uno dei comparti teatrali più impegnati-vi”; il manovratore (detto anche “puparo”), oltre a faticare fisi-camente per governare il pupo, deve essere abile a trasmettere carisma ed espressioni ai mo-vimenti del pupo donandogli un’anima ed una personalità quasi umana; lo spettatore deve immergersi completamente nella trama della storia narrata, deve quasi dimenticarsi di star guardando un’opera dei pupi.

L’avvento dei giovani ed il coinvolgimento culturale, sono punti fondamentali per la so-pravvivenza di una delle più antiche maestranze siciliane, radicata nella città barocca da diversi secoli ed entrata prepo-tentemente nella tradizione e nell’educazione sociale dei no-stri predecessori.

Dario Liotta

“BioeticA e culturA” Saggi originali e approndimenti nella rivista fondta da don Salvatore Privitera

Questione femminile dalla giusta luce

“ordini religiosi a randazzo”ultima “perla” di don Spartà

libri

cAtANiA Seconda edizione alle “Ciminiere”

Si tiene in questi giorni al centro fieristico Le Ciminiere di Catania la seconda edizione di Etna Comics, Festival interna-zionale del fumetto, cinema d’animazione, gioco e videogioco.

Dopo il grande successo dello scorso anno, l’iniziativa patro-cinata dalla Provincia di Catania, dal Comune di Catania e dal rinomato Lucca Comics & Games torna con grandi sorprese.

Dal 14 al 16 settembre il ricco calendario di Etna Comics offre una lunga serie di appuntamenti per il vero appassionato di fumetti, ma anche solo per chi da questo mondo è incu-riosito. Quest’anno oltre alle aree espositive, alle mostre, ai numerosi workshops, il festival ospita musicisti, doppiatori, autori di fumetti, disegnatori e scrittori di livello nazionale e internazionale.

Tra i nomi di rilievo di questa edizione la famosissima Cri-stina D’Avena, la voce più amata delle sigle dei cartoni animati.Tante emozioni da vivere per chi è stato bambino tra gli anni Ottanta e Novanta: sul palco con Cristina D’Avena anche Enzo Draghi, voce cantata di Mirko dei Bee Hive in Kiss Me Licia (cartone popolarissimo in quegli anni) e interprete di nume-rosissime sigle di cartoni: tra le più conosciute ricordiamo “Lupin, l’incorreggibile Lupin”, “I cinque Samurai”, “Rombi di tuono e cieli di fuoco per i Biocombat”, “Una spada per Lady Oscar”, “Street Sharks”, “Quattro pinne all’orizzonte”, “Sulle Ali dei Dragon Flyz”ed “Evviva Zorro”. Grande attesa anche per la voce maschile delle sigle TV di Dragonball, dei Pokemon e Diabolik, Giorgio Vanni, che presenterà durante l’ultima serata il suo ultimo album “Time Machine – da Goldrake a Goku”.

Per chi ama l’arte del disegno e per chi ha apprezzato il manifesto ufficiale di Etna Comics 2012 è aperta ai visitatori del Festival la mostra personale di Paolo Cossi, conosciuto nell’ambiente come “folletto del fumetto” e vincitore del premio Albertarelli come miglior disegnatore nel 2004. Tra gli altri nomi illustri presenti al festival, anche il fumettista inglese David Lloyd, conosciuto soprattutto per aver illustrato V for Vendetta e aver ideato la maschera di Anonymus.

Valeria Anfuso

ecco ‘etna comics’cAtANiA Torna “Sicilia Festival”, finale il 26 gennaio

Dopo i consensi ottenuti nella prima edizione, il “Sicilia festival” si ripropone quest’anno l’obiettivo di lanciare nuovi talenti siciliani nel panorama musica-le e dello spettacolo. Organizzatrice dell’evento è l’associazione musicale e culturale “Kyria production”. Il festival prevede due sezioni: junior dai 4 ai 14 anni e senior dai 15 in su. Per iscriversi bisogna scegliere un brano musicale, noto o inedito, e collegarsi al sito www. siciliafestival.it

Le audizioni del concorso si svol-geranno nel parco commerciale del “Centro Sicilia” di Catania nei giorni 22 e 23 settembre, e nei giorni 29 e 30 settembre saranno effettuate le selezioni dei partecipanti a cura di una giuria, tutta siciliana, costituita da Alessandra Alessi (cantante), Ferdinando Sparacino (vocalist e vocal), Enea (cantautore e musicista), Francesco Ferro (cantautore), Ettore Tortorici (conduttore televisivo), Simona Pulvirenti (giornalista). La finale si disputerà il 26 gennaio 2013 al teatro Abc di Catania e sarà presentata da Salvo La Rosa, con la partecipazione di Roberta Curatolo. Una giuria composta da esperti professionisti del settore, tra cui Grazia Di Michele e Mogol, decre-terà i vincitori delle due categorie, che verranno premiati con la somma di mille euro ciascuno. Testimonial del festival, il giocatore del Catania Calcio Nicola Legrottaglie.

Salvo Cifalinò

rassegna di talenti

Direttore responsabileGiuseppe Vecchio

EditoreAssociazione La Voce dell’Jonio

Via Mons. Genuardi, 1495024 Acireale

Iscrizione Tribunale Catania n. 220 del 5/4/1958Iscrizione al ROC

(Registro operatori della comunicazione) n° 22076

RedazioneVia Mons. Genuardi 16, 95024Acireale - Ct (casella post. 174)tel 095601992 - fax 095606182www.vdj.it - [email protected]

[email protected] da Litocon srlContrada Torre Allegra

95121 Catania - tel 095291862Abbonamento annuoOrdinario euro 20,00

Extra 35,00 - Speciale 50,00 Sostenitore 100,00

Conto Corrente Postale7313800 intestato a

Associazione La Voce dell’JonioVia Genuardi, 1495024 Acireale

Membro FISC - Federazione Italiana Settimanali Cattolici

Joniodell’

La storia ci dice che la questio-ne femminile si è risolta con la conquista di molti diritti per trop-po tempo negati: il diritto di voto, la possibilità di ottenere tipologie di lavoro prima solo maschili, una maggiore consapevolezza di se stesse e la difesa delle preroga-tive di genere. Tutto ciò si è sedi-mentato nel tempo, producendo terreno fertile per la creazioni di leggi che tutelassero la donna e la sua posizione nella società.

Ma ci sono state anche nume-rose idee che hanno capovolto il significato della vera ricerca dell’emancipazione femminile e della tutela della donna. Assi-stiamo, spesse volte, a un vero e proprio braccio di ferro virtuale tra l’androceo e il gineceo della società perdendo di vista lo spi-rito della lotta vera, quella dei diritti. Alle volte sembra che solo

tralasciando il ruolo di madre e la propria femminilità, la donna possa affrancarsi da quel ruolo “debole” che spezzoni maschilisti di società vogliono attribuirgli. Mascherarsi e giocare un ruolo di caratterista, di comparsa che parodia l’uomo, non basta e non deve essere accettato dall’attuale società.

L’uomo e la donna camminano a fianco e il contributo femmini-le deve concretizzarsi con pari opportunità e non solo fittizie. Nell’ambito della bioetica lo stu-dio del ruolo della donna, dei suoi diritti, delle sue aspirazioni, appare cocente in quanto essere umano che deve compiere delle scelte che coinvolgono la sua es-senza morale e con la quale deve confrontarsi. In particolare è de-dicato alle donne il primo volume 2012 del semestrale “Bioetica e

Cultura”, fondato da don Salvatore Privitera e diretto da Giuseppe Vec-chio, edito dal-l’Istituto Siciliano di Bioetica.

Di fatto, esiste, nell’odierno conte-sto sociale, un’ine-ludibile pluralità di valori. Ma ogni posizione morale deve vivere quella necessaria tensio-ne verso la ricerca del vero superando una preoccu-pante aporia valoriale. Si potreb-be sostenere che, talora, l’affama-ta ricerca di risposte su cosa sia una vita bioeticamente interpre-tata può giungere a dimensioni puramente decisionistiche con il rischio di strumentalizzare la

moralità, ribal-tando l’oggetto della vita morale: il bene (ciò che deve essere sem-pre fatto e quello verso cui ogni es-sere umano deve sempre tendere in maniera im-parziale). Esiste la necessità di decli-nare la storia del-le donne e la loro vita al femminile, includendo le

sane differenze di genere con le attitudini e le diversità che gli appartengono. Una attenta let-tura dei diversi contributi potrà favorire una sana riflessione sul mondo, forse ancora incantato, delle donne.

Maria Grazia Condomitti

Page 4: La Voce dell'Jonio n. 14/2012

FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici via Aurelia, 468 - 00165 Roma Tel. 06 6638491 - Fax 06 6640339

...186 testateper un milione di copie in tutta Italia

Questa è la nostra forza...ABRUZZO

BASILICATA

CALABRIA

CAMPANIA

EMILIA ROMAGNA

MARCHE

PIEMONTE

SICILIA

TOSCANA

TRIVENETO

UMBRIA

VALLE D’AOSTA

LOMBARDIA

LIGURIA

LAZIO

PUGLIA

SARDEGNA

sFederazione Italiana Settimanali Cattolici

I GIORNALIITALIANI ALL’ESTERO

MOLISE

Page 5: La Voce dell'Jonio n. 14/2012

16 settembre 2012 5Chiesa e SocietàJoniodell’

Interviste: famiglie aperte alla fedepoco disponibili alla testimonianza

dIocesI Il convegno catechistico, aperto ad Acireale e concluso a Vena, apre l’Anno pastorale 2012-2013

Per una catechesi più incisiva

Nel solco di una consolidata, pluriennale tradizione, anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con il Convegno catechistico diocesano. Giunto alla trenta-novesima edizione, con l’organizzazione curata dai re-sponsabili dell’Ufficio catechistico della Diocesi, esso si è articolato in una ‘full immersion’ di due giorni di lavo-ro e riflessioni, sulla tematica “Dal Battesimo, porta del-la fede, alla vita cristiana”, rivolto in maniera particolare a genitori di bambini di età non superiore ai sei anni. Al fine di comprendere, in linea generale, quali siano gli orientamenti emersi a conclusione dei lavori, abbiamo voluto dare voce a coloro i quali, relatori e partecipanti, hanno vissuto questa esperienza di fede. Conclusi i la-vori con la solenne concelebrazione eucaristica, presie-duta presso il santuario di Vena dal vescovo mons. Ra-spanti, ecco la testimonianza di don Giovanni Marino, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano:

I lavori di questa edizione del Convegno catechi-stico vertevano sul tema: dal Battesimo, porta della fede, alla vita cristiana’. Alla vigilia dell’indizione di un ‘anno della fede’ da parte di Sua Santità Benedet-to XVI, si è trattato di una coincidenza voluta? E in che misura è ancora vissuto nelle famiglie il valore della fede?

“Certamente la coincidenza non può dirsi casuale, ma

la nostra diocesi vanta una grandissima tradizione nella crescita della fede, nonostante essa, non poche volte, si sia trasformata in manifestazioni che, pur, con aspetto esteriore, trovano alla base un forte appoggio nella fede autenticamente vissuta”.

Di seguito, riportiamo la testimonianza di due cate-chiste (Sr. Loredana Vullo e Mariella Benincasa):

Le famiglie della comunità parrocchiale si dimo-strano ancora propense ad educare i propri figli alla fede?

‘Si, le famiglie sono ancora propense, pur non dimo-strandosi pronte ad essere i primi testimoni cui è de-mandato di inculcare tali valori, in quanto distratte da altri obiettivi’.

In un mondo in cui i veri valori della vita sembra-no sempre più cedere il posto a cose effimere, in che modo la vostra comunità parrocchiale si propone di affrontare la problematica dell’annuncio evangeli-co?

‘La comunità parrocchiale si propone di educare i fanciulli con la narrazione del messaggio evangelico, fa-cendo in modo che la vita dei catechisti sia realmente formata a ciò. Non c’è, infatti, educazione senza forma-zione’.

Nando Costarelli

Assemblea a Roma nel 50° del Concilio

Chiesa di tutti Chiesa dei poveri

Il Convegno catechistico dio-cesano, giunto alla 39° edizione, è il tradizione appuntamento che apre l’anno pastorale. A parteci-parvi, nei giorni 5-6-7 settembre, sono stati circa 300 tra sacerdoti, catechisti e operatori pastorali provenienti da tutte le parrocchie: un gruppo relativamente piccolo, se pensiamo che i laici e i religiosi impegnati quotidianamente nella catechesi sono più di un migliaio. Il Convegno è stato organizzato dall’Ufficio catechistico, l’organo pastorale con cui il Vescovo, capo della comunità e maestro della dottrina, dirige e presiede tutte le attività catechistiche della Diocesi.

Volendo incrementare il cam-mino di rinnovamento della prassi che, dietro lo stimolo dell’Ufficio diocesano, vede impegnate le no-stre parrocchie da diversi anni, il Convegno 2012 ha voluto ribadire la necessità di rendere sempre più viva ed esperienziale la trasmis-sione della fede. Per far questo ha affidato le relazioni a Mons. Valentino Bulgarelli, direttore del-l’Ufficio catechistico di Bologna, e a Mons. Paolo Sartor, Responsabi-le del servizio per il catecumenato nazionale e di Milano.

Il primo ha dato una lettura catechetica degli Orientamenti del decennio “Educare alla vita buona del Vangelo” e ha ricordato ai partecipanti che “la catechesi, primo atto educativo della Chie-sa nell’ambito della sua missione evangelizzatrice, accompagna la crescita del cristiano dall’infanzia all’età adulta e ha come sua spe-cifica finalità non solo di trasmet-

tere i contenuti della fede, ma di educare la ‘mentalità di fede’, di iniziare alla vita ecclesiale, di in-tegrare fede e vita. Per questo la catechesi sostiene in modo con-tinuativo la vita dei cristiani e in particolare gli adulti, perché siano educatori e testimoni per le nuove generazioni” (n. 39). Nell’altra re-lazione Mons. Sartor ha illustrato un’applicazione di questa integra-

zione vita-fede che coinvolge so-prattutto gli adulti, presentando un itinerario catechistico per ge-nitori con bambini da 0 a 6 anni: una “fetta” di vita troppo spesso trascurata e che invece andrebbe sostenuta con la forza della fede che scaturisce dal battesimo, vera partenza dell’iniziazione cristiana. Non a caso il titolo del Convegno è stato: “Dal battesimo, porta della

fede, alla vita cristiana”.L’ultimo giorno del Convegno

si è svolto presso il Santuario di Vena. Ai piedi della Madre di Dio si sono radunati moltissimi cate-chisti che durante la concelebra-zione eucaristica presieduta dal Vescovo hanno ricevuto il man-dato di invio per il nuovo anno pastorale.

don Alfio Privitera

Si svolge in questi giorni, a Roma, l’Assem-blea nazionale ‘Chiesa di tutti, Chiesa dei po-veri’. Il convegno è convocato per sabato 15 settembre presso l’auditorium dell’Istituto Massimo (Eur), nella ricorrenza del 50° anni-versario dell’apertura dei lavori del Concilio Ecumenico Vaticano II. Il Concilio, infatti, fu aperto da Papa Giovanni XXIII in data 11 ottobre 1962 e, proprio per celebrare l’im-portante ricorrenza, Papa Benedetto XVI ha indetto un ‘anno della fede’, che si aprirà pro-prio l’11 ottobre 2012.

Nella consapevolezza dei promotori del-l’Assemblea nazionale è ben presente il fatto che fare memoria degli eventi non significhi tanto riandare indietro nel tempo quanto, piuttosto, comprendere più a fondo il mes-saggio per maturare precisi impegni per il futuro.

L’Assemblea si propone di cogliere la ven-tata di novità che il Concilio portò alla Chie-sa, secondo il progetto che ne aveva ispirato la convocazione. Non a caso, poi, è stata scelta la data di settembre, poiché proprio in questo periodo ricorre l’anniversario della diffusione del messaggio radiofonico con cui il ‘Papa buono’ aveva chiaramente evocato la Chiesa proprio come ‘Chiesa di tutti e, parti-colarmente, Chiesa dei poveri’.

Dopo un pensiero iniziale sulla ‘Mater Ec-clesia’, l’incontro si articolerà in tre momenti:La memoria di ciò che la Chiesa ed il mondo erano in epoca antecedente alla convocazio-ne del Concilio;Il discernimento tra le diverse ermeneutiche del Concilio;Le prospettive fu-ture, nelle forme di continuo aggiornamento dell’annuncio, della preghiera e delle forme delle strutture ecclesiali.

N. C.

MES

SAG

GIO

PUB

BLIC

ITARI

O C

ON

FINA

LITÀ

PRO

MO

ZIO

NALE

. LE

COND

IZIO

NI E

CONO

MIC

HE E

CO

NTRA

TTUA

LI S

ONO

DET

TAG

LIAT

E NE

L “F

OG

LIO

INFO

RMAT

IVO

” DI C

REVA

L TI

ME

DEPO

SIT

DISP

ONI

BILE

PRE

SSO

TUT

TI

I NO

STRI

OPE

RATO

RI D

I SPO

RTEL

LO E

SUL

SIT

O W

WW

.CRE

VAL.

IT S

EZIO

NE “T

RASP

AREN

ZA”.

Il tuo valore cresce nel tempo.

Con CrevalTimeDeposit, il deposito in euro del Gruppo Creval, custodiamo per te una somma di denaro per un periodo concordato ad un tassofisso. Alla scadenza, avrai il 100% del capitale e gli interessi maturati nel periodo. Il deposito è garantito dal Fondo Interbancario. www.creval.it

Page 6: La Voce dell'Jonio n. 14/2012

6 16 settembre 2012 Chiesa e Società Joniodell’

L’Ordo Virginum, può definirsi “una sorpresa dello Spirito Santo”, rinato al-l’indomani del Concilio Vaticano II.

L’Ordine delle Vergini della Chiesa acese riunisce e collega tutte le donne che nella nostra Chiesa Diocesana sono

state consacrate con rito solenne, da parte del ve-scovo in una forma che privilegia:

• la testimonianza della verginità per il Si-gnore e il suo Regno

• nella e per la Chiesa Diocesana

• in dipendenza dal Vescovo

• rimanendo nel po-polo di Dio, in una vita immersa nelle modalità ordinarie del vivere.

La consacrazione è definitiva e pubblica. Il Rito, celebrato dal ve-scovo, risale ai primi secoli della cristianità: pur contenendo le stes-se valenze espresse nella tradizione religiosa dai ‘voti’, privilegia l’aspetto ‘passivo’ e ‘consacrato-rio’ della dedicazione

totale. All’Ordo Virginum della Diocesi di Acireale appartengono attualmente 5 consacrate, che vivono ‘stili’ voca-zionali piuttosto diversificati, ma so-stanzialmente accomunati dallo stesso “carisma”.

Nella tradizione della Chiesa ogni

dono o carisma, affidato in modo per-manente, assume il volto di ministero. Nel caso dell’Ordo Virginum, questo ministero, consegnato e vissuto me-diante il rito di consacrazione, è profe-zia in una dimensione escatologica.

Nella Chiesa locale la Vergine Consa-crata rappresenta «l’esistenza cristiana come unione sponsale fra il Cristo e la Chiesa, che è fondamento sia della Ver-ginità Consacrata che del Sacramento del Matrimonio» (premesse- rito). Così la Vergine Consacrata è icona della Chiesa locale «presente nel mondo e tuttavia pellegrina» (cf. SC2).

Ogni consacrata si pone al cuore della propria Diocesi con la funzione specifica di tessere i fili per costruire la comunione fra ogni realtà ecclesia-le, aiutando anche gli altri a diventare degli appassionati dell’unità, in quanto appassionati della Chiesa.

Man mano che il cuore si allarga getta ponti verso le altre realtà che in-crociano il cammino. È stato così che dall’ambito della Diocesi ci si è aperte a una sorta di comunione con altre Chie-se sorelle.

Frutto di questo cuore dilatato è il Convegno nazionale che ogni anno vie-ne organizzato dal collegamento per l’Ordo virginum delle Diocesi che sono in Italia..

L’Incontro nazionale di quest’anno, è stato ospitato dalla Diocesi di Maza-ra del Vallo. I destinatari dell’incontro sono stati: le consacrate, le giovani in formazione, le simpatizzanti, i vescovi e i sacerdoti delegati per l’Ordo virgi-

num.“Voi invece siete stirpe eletta” (1 Pt

2,9). Ordo virginum: annuncio di ca-rità”, questo è il tema offerto ai parte-cipanti, in continuità ed a conclusione della riflessione avviata sui tria munera: in cammino con Cristo, Profeta, Sacer-dote e Re. Camminare dietro a Cristo significa camminare nella carità (Veri-tatis Splendor, 19) per cui si rifletterà su come vivere la regalità con fecondità e pienezza nella Chiesa “poiché bene essa si ricorda di dover raccogliere con quel Re, al quale sono state date in ere-dità le genti e nella cui città portano i loro doni e offerte” (Lumen Gentium 13,b).

Il percorso tematico proposto, sarà sviluppato a partire dalla riflessione liturgica, biblica e infine morale per rendere attuale, nell’oggi concreto della storia, l’invito della Chiesa ad imitare Cristo, il modello perfetto.

Tutto l’itinerario dell’incontro ha ac-compagnato le partecipanti verso la necessità di una testimonianza che ha assunto un respiro universale. La chia-mata alla vita evangelica: il carattere re-gale della missione cristiana è, quindi, la riflessione che le ha viste impegnate nel cogliere come “lo Spirito Santo… ri-genera a nuova vita i credenti in Cristo, li aggrega simultaneamente nell’unico Popolo di Dio, che è «stirpe eletta, sa-cerdozio regale, nazione sacra, popo-lo di redenti»“(Ad Gentes 15,a). (info: www.ordovirginum.it; www.ordovirgi-numsicily.blogspot.com/;)

Antonella Brischetto

mazara del vallo� Anche le consacrate della Diocesi di Acireale al recente intenso incontro nazionale

o�rdo virginum: annuncio di carità

Corso Avulss per volontari sociosanitariL’Associazione di volonta-

riato A.V.U.L.S.S. di Acireale, che opera in ambito ospeda-liero e sociosanitario, offrendo conforto, ascolto ed attenzio-ne ai malati , organizza il XII corso base per i soci ed i nuovi iscritti, che si svolgerà dal 05 ottobre al 5 dicembre presso la sala convegni - IRMA - mes-sa a disposizione con grande sensibilità dal dott. Giovanni Tringali.

Il corso sarà tenuto da diver-

si specialisti che affronteranno molti temi di grande attualità ed interesse : dallo spirito soli-dale e democratico della Costi-tuzione, all’analisi dei bisogni dell’individuo e della comunità, agli aspetti psicologici dei pa-zienti affetti da gravi patologie, al disagio dei giovani.Il corso è aperto a tutti ed ha la durata di 46 ore. Esso offre, a chi vuole, la possibilità di inserirsi nell’as-sociazione per svolgere attività di volontariato associato .

Lo scopo del corso è di for-nire ai partecipanti le cono-scenze elementari in campo socio-sanitario indispensabili per una relazione di aiuto che sia efficace ed efficiente, con-tribuendo a creare un clima di fiducia ed ascolto particolar-mente apprezzato da chi si tro-va in situazione di bisogno e di difficoltà. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Cettina Coco

E fu Europa unita! Sen-za dubbio una conquista per i cittadini del Vecchio continente. Ma se questo debba, o possa, essere considerato il lasciapas-sare perché qualcuno si senta più bravo e voglia imporre agli altri part-ner il proprio pensiero, il proprio stile di vita, allora bisogna ammettere che quella conquista è stata il più grosso errore, un passo falso, per l’Italia e per gli italiani.

È quello che sta succedendo in questo periodo in poli-tica, in economia, e, per ultimo, in bioetica. Modi diversi di pensare, di agire, di credere. Solo qualche giorno fa la Corte europea dei diritti umani ha bocciato la legge italia-na sulla fecondazione assistita perché incoerente e perché viola l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti del-l’uomo.

Ma andiamo per ordine. La vicenda riguarda una cop-pia italiana di portatori sani di mucoviscidosi che vole-vano ricorrere alla fecondazione assistita ed alla diagnosi prenatale che la legge italiana non consente.

Da qui il ricorso dei coniugi con la conclusione che la Corte europea ha rilevato «la incoerenza del sistema legi-slativo italiano che, da una parte, priva i cittadini dell’ac-cesso alla diagnosi genetica pre-impianto e, dall’altra par-te, li autorizza ad una interruzione di gravidanza se il feto risulta afflitto da quella stessa patologia».

La magnanimità della Corte di Strasburgo, frutto di una cultura liberista totalmente diversa dalla nostra, si basa su un errore interpretativo della legge 194 nascondendo

tendenze all’«eugenetica liberale» come affermato dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che, in un proprio documento così scrive “La legge 40 è stata pensata e proposta con un intento chiaro: per-mettere alle coppie sterili di potere ottenere una gra-vidanza ponendo al centro non soltanto l’interesse del-la coppia, ma anche il valo-re dell’embrione umano, di

quel ‘figlio’ desiderato per cui si accedeva a questa tecnica stessa. Per questo motivo si era vietata la selezione degli embrioni. La Corte europea dei diritti dell’uomo afferma ora che il divieto di selezione degli embrioni, stabilito dalla legge 40, sarebbe in contrasto con la legge 194 che con-sentirebbe l’«aborto terapeutico». In realtà, le legge 194 consente l’aborto di un feto affetto da patologia non per-ché malato, ma perché la madre dichiara che la gravidanza metterebbe a repentaglio la sua salute”.

È bene precisare, comunque, che, come fa notare Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita, “neppure la legge 194, almeno a parole, consente l’aborto eugenetico perché l’Ivg è permessa in presenza di un pericolo serio e grave per la madre e la diagnosi prenatale è funzionale an-che ad un intervento risanatore sul bambino malato. Do-lorosamente si coglie una consonanza con le leggi naziste che pretendevano di stabilire chi aveva diritto a vivere e chi no”. Ci auguriamo vivamente che il governo propon-ga ricorso avverso questa decisione come chiaramente ha fatto intendere il ministro della salute Balduzzi.

Leonardo Sorrentino

La solennità di San Michele Ar-cangelo, compatrono di Acireale, è per l’omonima comunità parroc-chiale un appuntamento molto atte-so. La festa di quest’anno è inserita nelle celebrazioni per il 90° anniver-sario di istituzione della parrocchia; particolarmente ricco è, infatti, il programma dei festeggiamenti, cu-rato dall’arciprete-parroco, sac. can. Venerando Licciardello, di concerto con la ‘Congregazione’ che zela il culto in onore dell’Arcangelo e con il Consiglio Pastorale parrocchiale.

Con l’annullo postale ed una con-ferenza di cui saranno relatori il sac. can. Gaetano Pulvirenti, Roberto Paternostro ed il giornalista Anto-nio Trovato, la novità di quest’anno è, il 28 settembre (vigilia della festa), l’inaugurazione del nuovo fercolo, voluto dalla Congregazione e dal compianto arciprete-parroco, sac. Orazio Adamantino.

Domenica 23 settembre, con una conferenza (relatori la dott.ssa Agata Blanco ed il sig. Saro Bella), sarà inaugurata, dopo i restauri, la settecentesca tela di Sant’Apollonia, compatrona della comunità parroc-chiale; il dipinto è di Giacinto Plata-nìa. Il Triduo di preparazione (25, 26 e 27 settembre) sarà predicato dal sac. Sebastiano Battiato, vicario parrocchiale della comunità di ‘San-

ta Maria’ in Randazzo. La giornata della festa (29 settembre) coincide-rà con la data della beatificazione di Padre Gabriele Allegra O.F.M., rito che si celebrerà in Cattedrale.

La festa’esterna’ è stata posticipa-ta a domenica 30 settembre. L’itine-rario del giro del fercolo è stato que-st’anno allargato oltre i confini del quartiere, fino a piazza Duomo, at-traverso via Collegio Pennisi, Piazza San Biagio (con sosta dinanzi alla omonima chiesa per l’omaggio flo-reale alla reliquie di Padre Allegra), via San Biagio, via San Carlo, piazza San Domenico e via Cavour ed in-gresso in Cattedrale per la solenne celebrazione eucaristica, al termine della quale il venerato simulacro sarà accolto in piazza Duomo, con sparo di fuochi artificiali ed omag-gio floreale del sindaco, avv. Nino Garozzo.

A conclusione dei festeggia-menti, dopo il giro per le vie della parrocchia, il rientro in chiesa; da quest’anno, il venerato simulacro rimarrà esposto sull’altare maggiore fino al 2 ottobre, festa degli Angeli Custodi; la celebrazione eucaristica conclusiva dei festeggiamenti sarà quest’anno presieduta dal sac. can. Alfredo D’Anna, parroco in Santa Tecla ed economo del Seminario.

Nando Costarelli

“Quel giorno che baciaila mano al card. Martini”

Avevo otto anni e un cap-potto azzurro il pomerig-gio in cui i miei genitori mi portarono in Duomo per baciare la mano del cardi-nale Carlo Maria Martini; la chiesa era pienissima e quell’episodio della mia in-fanzia, non so perché, ma lo ricordo con precisione … la linea interminabile di fedeli, le sue mani, il grande anel-lo che baciai, la potenza di quell’uomo cui tutti rende-vamo omaggio … ma forse la potenza di quest’uomo, il suo ruolo nella storia della chiesa non erano ancora così espliciti, oggi si …

Sono passati venticinque anni e il duomo è ancora più pieno di gente che vuole ren-dere l’estremo saluto ad un uomo illuminato che sapeva toccare il cuore e il cervello di credenti e non credenti, di umili e potenti, di giovani e anziani … persone alle quali sapeva par-lare, con cortesia, gentilezza e decisione.

Non mancava mai di visitare i carcerati, a lui si arresero le brigate rosse consegnando le armi nella curia di Milano, a lui che era un uomo del dialogo.

Scompare una personalità tra le più eminenti della Chiesa e dei giorni nostri in genere, un bi-blista famoso a livello internazionale, staccato da-gli studi dei testi sacri per guidare la diocesi più grande del mondo, appunto quella di Milano.

Ma sapeva superare i confini della diocesi, fino a poche settimane fa rispondeva alle lettere dei let-tori del Corriere della sera e lo faceva sempre mo-strando la perenne attualità dei testi sacri e della bibbia, era diventato un’autorità morale anche per il mondo laico, un esempio per molti vescovi ita-liani e non solo che ne imitavano già lo stile pa-storale.

Lascia un’eredità importante, l’apertura ver-so i reali problemi del mondo contemporaneo e l’amore per i testi sacri, per la verità senza tempo che portano dentro, speriamo che molti sappiano coglierla e attuarla.

Alessandra Distefano

testimonianza

Parro�cchie Doppia celebrazione a San Michele

Si festeggia il Santo patronoe il 90° della parrocchia

FamiGlia e viTa Sulla sentenza della Corte europea

L’uomo non decida sulla vita

Page 7: La Voce dell'Jonio n. 14/2012

16 settembre 2012 �Chiesa e SocietàJoniodell’

L’11 ottobre 2012 si aprirà l’anno della fede, indetto da Benedetto XVI con la Let-tera Apostolica “La porta della fede” (11 ottobre 2011), in concomitanza con il cin-quantesimo anniversario del Concilio Va-ticano II (1962) e il ventesimo del Catechi-smo della Chiesa Cattolica (1992). In una società dove spesso si vive come se Dio non esistesse, l’anno della fede è un invito rivol-to ad ogni credente che desidera incontrare Dio per saziare il desiderio di trascendenza e riscoprire in Cristo l’amore nella sua mas-sima manifestazione. «Dio è amore» (1 Gv 4,16), e pren-dendo in prestito le parole di S.Agostino, ogni cristiano dovrebbe riconoscere che il «cuore è inquieto finché non riposa» in Lui. Il Papa propone un programma che coin-volge tutti i cristiani e li esorta a dare vita ad una nuova evangelizzazione. In questo cammino sono invitati ad una presenza significativa le associazioni e i movimenti, chiamati a collaborare, con ancora più entusiasmo, alla crescita della Chiesa. In questa cornice si inserisce il con-vegno organizzato dall’Associazione Cristo Nuova Spe-ranza, in occasione del decimo anno dalla fondazione.

“La trasmissione della fede: una sfida della Chiesa del Terzo Millennio” è la tematica che si affronterà il 22 settembre prossimo, nella chiesa San Benedetto di Aci-reale, alle ore 17. Relatrice d’eccezione, la teologa Cettina Militello, voce incisiva e illustre del panorama teologico

nazionale. Docente presso la Pontificia Fa-coltà Teologica “Marianum” e il Pontificio Istituto Teologico Liturgico di Roma; presi-dente della Sirt (Società italiana per la ricer-ca teologica) e direttrice dell’Istituto “Co-stanza Scelfo” per i problemi dei laici e delle donne nella Chiesa. Numerosissime le sue pubblicazioni, più di 200 articoli scientifici e decine di testi. Una presenza competente, ma allo stesso tempo la testimonianza di una delle prime donne laureate in teologia, dopo l’apertura alle donne delle facoltà teo-

logiche nel postconcilio. Il Convegno si aprirà con i saluti di mons. Antonino

Raspanti, Vescovo di Acireale, che darà inizio ai lavori. Si continuerà con una introduzione curata dalla dott.ssa Anna Rosaria Gioeni, e infine si lascerà spazio alla relazione principale e al dibattito. Il convegno è solo la prima tappa di un percorso che proseguirà con due in-contri formativi: il 6 ottobre, con la relazione dal titolo “Volontariato tra fede e speranza”, relatore avv. Gabriele Sorace - responsabile della formazione del Csve (Cen-tro servizi per il volontariato etneo) e il 20 ottobre con il tema “Famiglia e trasmissione della fede: difficoltà, stru-menti, utopie”, relatrice la dott.ssa Anna Rosaria Gioeni. I due incontri inizieranno alle 18 e si terranno nel salone parrocchiale di S. Tecla.

G. T.

diocesi Convegno il 22 settembre, presente mons. Raspanti, relatori Cettina Militello e Gabriele Sorace

La trasmissione della fede

Aci S. Filippo: chiude la Casa delle Suore dell’ImmacolataLa Messa di congedo dalle suore

dell’Immacolata Regina Pacis si è appena conclusa. Tentiamo di ap-partarci in sagrestia per fare una sintesi del periodo, così intenso e fruttuoso, della loro missione qui, ad Aci San Filippo, ma ci rendiamo subito conto che “la missione” sarà impossibile. E’ un continuo via vai di persone che abbracciano, baciano, tergono lacrime, stringono le loro mani, si raccomandano nella pre-ghiera. La frase ricorrente è “nonti-scordardime”.

Padre Alessandro ci interrompe continuamente: ”Chiedete se nei momenti forti possono mandare qualcuna, qualcuna che conoscia-mo, però! – dice con concitazione, rivolgendosi a suor Anna. -Chie-dete se a Pasqua potete tornare … solo per un po’”. Non si rassegna, il prevosto parroco. Ha celebrato una Messa di congedo emozionante ed emozionato e, con voce sempre roca, ha tracciato una sintesi di que-sti ultimi diciotto anni di missione. Ha ricordato,nella sua omelia, che le suore sono state presenti nel no-stro territorio dal ’94, data di inizio della missione; che nel ’95 erano già attive nel servizio pastorale e si oc-

c u p a v a n o del Grest, dei centri di ascolto e della forma-zione delle catechiste; che dal ’99 in poi han-no operato a tempo pieno occupandosi anche dei giovani, degli anziani e dei malati; e che, infine, il 25 marzo del 2000, la loro azione si è resa ancora più sta-bile con l’apertura di una sede fissa ad Aci san Filippo. Suor Maria, la veterana del gruppo, ci racconta che, a parte qualche iniziale proble-ma di comprensione del dialetto, si è sentita subito come a casa.” Ricor-do l’inizio dell’Azione cattolica, era-vamo appena in tre, ma con tanta voglia di fare; ricordo le numerose visite alle famiglie e le volte in cui mi è capitato di essere stata lasciata sull’uscio; ricordo le domande della gente sofferente, bisognosa di rispo-ste. Sono stati anni belli…”

Cosa ti porterai? le chiedo. “Non per bontà mia,- precisa suor Maria- siamo diventati tutti una cosa sola. E alla gente sofferente, vorrei dire: bi-

sogna diventare consapevoli che la sofferenza non è un castigo, ma un percorso. Fa’ che diventi amor il do-lore… dice una bella canzone d’of-fertorio, che a me piace tanto”. E gli occhi le luccicano di commozione.

Cosa ti porterai? chiedo anche a suor Anna. “Il calore, la semplici-tà e il sorriso della gente. Dopo 12 anni torniamo a casa Madre. Dillo chiaramente che la causa è stata la carenza di vocazioni. Noi vi porte-remo per sempre nel nostro cuore”.

Maria, Renata, Giuliana, Anna, Maria Giulia, Carla,Piera, Fiorange-la, Barbara, Leonarda, Clara: suore con “un chiodo, un sasso, un croci-fisso e un campanello”. Questa è sta-ta la loro missione, come indicava il Beato Pianzola, fondatore del loro ordine.

Maria Grazia Patanè

acireaLe Convegno Agesci e Ufficio diocesano Migranti

Ma quant’è bello lavorare ... a colori!Il tema dell’immigrazione e delle possibilità di lavoro

e di inserimento offerte agli extracomunitari dal territo-rio acese è stato messo a fuoco nel corso di una interes-sante manifestazione, svoltasi domenica 9 settembre nel chiostro dell’ex liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acirea-le, su iniziativa della zona Galatea dell’Agesci e dell’Uffi-cio diocesano per la Pastorale dei Migranti. “Lavoriamo a colori”, il titolo emblematico dato dagli organizzatori, vuole sicuramente essere un invito rivolto a chi può for-nire una opportunità di lavoro agli immigrati. L’incon-tro-dibattito è stato aperto da un video preparato dal clan del gruppo scout Acireale 6, nel quale è stata pre-sentata la situazione locale attraverso le testimonianze dei rappresentanti di enti e istituzioni che lavorano per l’accoglienza (tra cui anche il sindaco di Acireale), attra-verso le interviste a commercianti ed esercenti presso cui lavorano alcuni immigrati e, soprattutto, attraverso le testimonianze degli stessi extracomunitari presenti nella nostra città.

Numerosi gli ospiti intervenuti, introdotti da don Marcello Zappalà (direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Migranti) e da Sara Scudero (componente del comi-tato di Zona dell’Agesci): a partire da Mimmo Palermo (funzionario regionale già dirigente dell’Ufficio di Col-locamento della provincia di Catania), dal direttore della ditta “Faro Piante”, azienda che accoglie e impiega per-sonale extracomunitario, per arrivare alle testimonian-ze dirette di Alpha, un giovane arrivato dalla Guinea in gommone che lavora da tre anni proprio nei vivai Faro, e di Ousmane, musicista senegalese ormai ben inserito nel contesto catanese (uno dei componenti del gruppo “African Nguewel” che ha animato la serata). Presen-

te anche Valeria Gallitto per il CO.P.E. (Cooperazione Paesi Emergenti), l’organismo onlus di volontariato che, collegato con il Ministero degli Esteri, gestisce alcune attività di servizio civile internazionale in Tanzanìa e in Perù ed è l’ente per il quale sta prestando il suo servizio in Tanzanìa anche il nostro Ciccio De Maria. In chiusu-ra un altro video proposto dall’ARCI, mentre i momenti conviviali sono stata rappresentati dalla degustazione di piatti tipici albanesi e dalle musiche del complesso mu-sicale senegalese “African Nguewel Group”, i cui ritmi hanno coinvolto i presenti in un clima di gioiosa e con-tagiosa allegria.

C’erano anche gli stand dell’associazione “Libera”, del-l’Arci, di AltroMercato, dell’iniziativa “Un canestro per l’Africa” e del CO.P.E. Era presente spiritualmente pure Ciccio De Maria, perché la mostra fotografica sull’Afri-ca comprendeva anche più di 50 foto mandate da lui. “La pace è un seme”, aveva detto un anno fa in questo stesso luogo, parlando dell’Africa, suor Eugenia Travier-so, la suora scout missionaria in Congo, e questo seme è stato sicuramente raccolto da Ciccio.

Nino De Maria

Ciofs a Trecastagni: laboratoriodi creatività e professionalità

La parrocchia “Maria SS. del Rosario” di Cosentini, nel Comune di Santa Venerina, ha vissuto intensamente due ricorrenze dall’alto valore spiri-tuale: lo scorso 28 agosto è sta-to celebrato il 30° anniversario della costruzione della Grotta di Lourdes con una santa mes-sa nei locali attigui alla chiesa,

a cui ha fatto seguito una fiac-colata nella piazza antistante l’edificio sacro; il 29 agosto è stata la volta del 50° anniver-sario (1962-2002) della morte di Don Vito Rocca, indimen-ticato primo parroco di quella parrocchia. In tale occasione è stato distribuito gratuitamente il volume curato da Don Gio-vanni Mammino “Padre Don Vito”. Dopo la premessa dell’at-tuale parroco di Cosentini don Fabrizio Subba, don Mammino propone un profilo biografi-co di Don Vito soffermandosi sull’attività pastorale in un pe-riodo lungo durante il quale il “sacerdote di santa vita” (come è stato definito) dovette affron-tare tante emergenze e lo fece con grande solerzia ed umiltà, sempre vicino alla “sua” gente.

Il volume si avvale anche del-le testimonianze di don Rosario Ragaglia, di cui viene riportato l’elogio funebre del 31 agosto 1962, dell’ing. Michele Grasso e del dott. Antonino Arcidia-cono. Un’appendice fotografica arricchisce il libro, che merita di essere letto perché fornisce uno “spaccato” d’epoca e con-sente di riscoprire la genuinità dell’impegno sacerdotale di don Vito.Un messa è stata celebrata nel cimitero di Santa Venerina e per l’occasione è stata risiste-mata la tomba, integrato l’epi-taffio mancante di alcune lette-re e apposta una nuova foto.

G. V.

Nel santuario di Santa Maria delle Grazie, di recente sono stati apportati degli arti-stici mutamenti nell’abside. Lo scultore acese Angelo Trovato con tocco di maestro ha brillantemente eseguito delle opere, che danno un tono nuovo alla chiesa. Le sue sculture sono in legno di tiglio, rivesti-to di foglie in argento “meccato”, secondo una sua definizione: “con tale tecnica, la gomma lacca dà un colore dorato all’ar-gento”. Il bel quadro della Madonna delle Gra-zie, riportato all’antico splendore, è ora sormontato da un grazioso baldacchino, nel cui centro è scolpita la “M” di Maria, mentre al di sotto del quadro si profila un ampio, suggestivo arco con dodici stelle, raffiguranti, come asserisce il parroco don Stefano Presti, “le dodici tribù d’Israele; in centro la M”. Risaltano sulle lesene in marmo bicolore, due gigli scolpiti, “sim-boleggianti purezza e santità di Maria”. A sinistra e a destra dell’altare maggiore, si fronteggiano due porte dello stesso stile architettonico: quella “finta” è stata rive-stita da un pannello in legno foderato di damasco, somigliante al damasco della sedia del celebrante lì posta; al centro del pannello, la significativa, bella scultura della colomba, con sette raggi, “simbolo dello Spirito Santo e dei suoi doni.” Angelo Trovato inoltre ha restaurato cin-que pregevoli quadri provenienti dall’anti-ca chiesetta di Santa Maria delle Grazie, di autori ignoti, ridando gli originali colori; due adornano l’abside: molto interessanti, sia il quadro di san Giovanni Nepomuceno, con Budapest e il Danubio sullo sfondo, al di sopra della porta “finta”; sia quello di fronte, la “Fuga in Egitto”, con la sacra Famiglia attorniata da angeli. Nei tre qua-dri della navata, in calce, si leggono brevi citazioni latine di sermoni di san Bernar-do. Aggiunge don Stefano:”furono dipinti in onore di Maria, bella come l’aurora e invitta contro il Male. Per il 60° di sacer-dozio di padre Salvatore Messina, ricevetti da lui una cospicua offerta, che servì per il restauro dell’affresco murale della Ma-donna delle Grazie nell’antica chiesetta. Ancora degni di rilievo sono due antichi quadri posti vicino la porta d’ingresso, og-getto di una tesi di laurea, ma purtroppo non restaurati”.

Anna Bella

si fa più bella la chiesadi s. Maria delle Grazie

Cettina Militello

Cosentini, 30° della Grottae librosu don Rocca

Un momento della celebrazione

‘Economia Sostenibile’. E’ questo il nome del progetto avviato nei locali del collegio Immacolata e promosso dal centro italiano Opere Femminili Salesiane – Formazione professionale ( CIOFS-FP ). Il progetto attraverso azio-ni formative, educative e cooperative si propone di sostenere e promuovere l’originalità e la creatività dei giovani al fine dell’inserimento lavorativo e dello sviluppo di iniziative imprenditoriali. Lo storico laboratorio dove le nostre nonne, mamme, zie hanno imparato l’arte del ricamo si è trasformato in un ‘luogo di lavoro e punto vendita’ che mira a rilanciare la cultura della profes-sionalità nel settore artigianale anche attraverso la valorizzazione di quelle persone che hanno acquisito queste competenze nel corso degli anni e che oggi possono rappresentare una rispo-sta per le nuove generazioni.

“Il laboratorio è aperto all’originali-tà delle persone che lo costituiranno – afferma suor Mariella Lo Turco, pre-sidente del Ciofs-Fp Sicilia - , non ha un fondo speculativo ma alla base di tutto c’è un’etica professionale determinata dalla trasparenza e dalla tracciabilità dei costi. In un contesto sociale in cui l’attivita lavorativa è decisamente criti-ca – continua la religiosa – si intende

formare la nuova generazione ai lavori artigianali, potenziandone l’abilità e la creatività per un suo inserimento occu-pazionale”.

I manufatti realizzati con l’applica-zione di tecniche manuali, tradizionali ed innovative potranno essere venduti direttamente da chi li ha prodotti che usufruirà del ricavato reinvestendolo nell’attività e creando così un circolo virtuoso di credito e consumo. Il labo-ratorio sarà luogo d’incontro, di creati-vità e di professionalità dove la cultura del lavoro passa attraverso i princìpi di cooperazione e di reciprocità e non attraverso l’indipendenza, per attuare sinergie che permettano di lavorare per un bene comune. La logica del ‘bene co-mune’ in fondo è proprio quella di avere ‘non un tutto’ bensì ‘una parte’, condivi-sa per superare gli individualismi.

Caterina Maria Torrisi

Gli intervenuti al dibattito Donne impegnate nel laboratorio

Page 8: La Voce dell'Jonio n. 14/2012

Joniodell’8 16 settembre 2012 Cronaca

acireale “Aci e Galatea” anche a un giovane manager affermatosi a Milano

Premio a Gianfranco Castro

ritorno al passato L’iniziativa nata a San Michele si è trasferita in piazza Duomo e trova nuovi consensi

Acireale: è di nuovo tempo di barattoLa “Fiera acese dell’antico Baratto” è un

mercato dell’antiquariato, progetto speri-mentale proposto ed organizzato dall’asso-ciazione “Città Domani” e patrocinato dal comune di Acireale ed ha aperto battenti il 25 agosto; questa sarà riproposta ogni sa-bato fino alla fine di ottobre, dalle 18:00 in poi, presso il centralissima piazza Duomo.

Abbiamo raccolto le impressioni del-l’assessore al patrimonio e allo sviluppo economico del comune di Acireale Mario Pavone che non ha nascosto la sua soddi-sfazione: “La Fiera acese dell’antico Barat-

to è stata organizzata per dare spazio ad un settore commerciale di chiara matrice storico/culturale che richiama ogni sabato sempre più persone. – continua ancora l’assessore - L’amministrazione ha voluto scommettere su questo progetto, cercando di creare uno spazio dedicato agli amanti dell’antiquariato che sia anche svago per passanti e turisti”, creando un importante veicolo d’interesse in chiave di valorizza-zione del centro storico.

Visto il riscontro positivo, la scommessa fatta dall’amministrazione comunale si può

dire vinta e le possibilità che la fiera veda continuare la sua attività anche dopo la fine di ottobre, sembra essere molto quotata; ovviamente, andando incontro alla stagio-ne invernale, sarà cercata una location più adatta alle esigenze stagionali per offrire ai frequentatori un maggiore confort. Ad avallare tali idee c’è il sempre crescente numero di espositori che si dimostrano di volta in volta più professionali e coinvolti in questo progetto commerciale, volto a col-mare un vuoto che in città persiste da anni.

D. L.

Puntuale come ogni anno, per la 47a edizione, sobrio ed elegante, in una veste nuova ma nello stesso tempo conso-lidata dalla formula vincente, il Premio Aci e Galatea, il ricono-scimento che Acireale tributa ai siciliani è andato in scena come sempre il 10 agosto, nel-la notte delle stelle. E di stelle negli anni, grazie alla kermesse organizzata dall’energico Turi Consoli, se ne sono susseguite davvero tante,.

A cominciare dal giovane Gianfranco Castro, nostro ap-prezzato collaboratore, ammi-nistratore delegato di Perfume Holdingm importante holding internazionale di prodotti co-smetici. Castro, dopo gli studi all’università Cattolica di Mi-lano e a quella di Cambridge, dopo la laurea è subito entrato nel gotha delle aziende mul-tinazionali del settore beau-

Quelli della Terza B ‘72 all’”Amari”Il clima goliardico è una peculiarità della classe 3 B del Liceo Classico”Amari” di Giarre, -maturatasi nel 1972, - secondo unanimi attestazioni. La classe, all’avanguardia nei tempi ro-venti della contestazione giovanile, s’è ritrovata insieme per la festa del 40°, per rinnovare l’ardente spirito di solidarietà: radu-no in un suggestivo locale di Linguaglossa. Dell’allegra tavo-

lata facevano parte tre docenti: il prof di religione, arcivescovo Pio Vittorio Vigo; prof. d’italiano e latino, Anna Bella; prof. di greco, Casimiro Nicolosi, con la moglie, prof. Luisa Consoli. .Simbolicamente presente tutta la classe con la carica di ottimi-smo, imperniato su ideali di libertà, giustizia, verità; per motivi vari, alcuni ex alunni assenti. Riportiamo i nomi degli studenti del 72, con la loro attuale qua-lifica di esperti professionisti: giornalista RAI Nino Amante; dott. Angela Arcidiacono; giudice Ezia Barbarino; Tina Cal-cagno Papa, casalinga; funzionario Gaetano Fabozzi, residen-te con la famiglia in Svizzera; prof. Bianca Maria Lombardo, docente nell’ateneo catanese; Gaetano Pulvirenti, impiegato postale; dott. in medicina Salvatore Sgroi; dott. Rosamaria Vec-chio, sindaco di Linguaglossa; infermiera Maria Grazia Zenari. Ciascuno è accompagnato dal coniuge.

Giulia Fanales

Condoglianze per il rag. Pappalardo

E’ deceduto il 19 agosto scorso, al-l’età di 74 anni, Giovanni Pappalardo. Originario di Santa Venerina, aveva esercitato per molti anni la professio-ne di ragioniere commercialista e di consulente tributario, prima a Santa Venerina e successivamente ad Aci-reale, dove risiedeva. La redazione de

“La Voce dell’Jonio” porge sentite condoglianze ai familiari e, in particolare, al cognato Nino De Maria, nostro valido colla-boratore.

UNIONE EUROPEA

da giugno a dicembre in tutta la Provincia di Cataniaun programma ricco di emozioni

etnafest2012catania

etnafest2012

concerti alleCiminiere

8 settembreLe Ciminiere www.etnafest2012.it

programma completo su:

4 Premio alla Carriera Vladimir Ashkenazy

5 V. Ashkenazy incontra gli allievi dell’Acc. Pianistica

7 D. Cabassi & T. Larionova 15 Alessandro Mazzamuto

SETTEMBRE alle Ciminiere di Catania

della Provincia di Catania

2012FESTIVAL DELLA

LEGALITÀ Dalla Chiesa, 30 anni dopoLe Ciminiere - Catania 3 set.

Mostra fotogra�ca

9 Chiesa San Nicolò La Rena Tantum Ergo

23 Teatro Massimo Bellini Premio “Bellini d’Oro”

Bellini in Provincia - SETTEMBRE

18 Salzburgher Solisten

La tradizione rugbystica nasce nella città delle cento campane ad ottobre dello scorso anno, ritagliandosi uno spazio nel campo sportivo comunale di Santa Tecla.

Si inizia con una scuola Rugby per under 12 riscuotendo un enorme successo di adesioni, tali da disorientare gli stessi orga-nizzatori, tanto da decidere di lanciare da subito la scuola rugby. Il Rugby è di per sè una fucina di valori, un contenitore variega-to di mistiche tradizioni sportive e rigidi canoni educativi volti a forgiare caratteri maturi e sempre pronti a qualsiasi situazione, dentro e fuori dal campo di gioco.

Inizia così un’avventura entusiasmante, fatta di crescita ed amicizia, di sacrifici e soddisfazioni, di ostacoli e burocrazia; alla fine della stagione agonistica, i piccoli leoni granata, han-no formato due for-mazioni (una under 11 ed una under 12) molto competitive ed incarnato tutti gli insegnamenti che gli educatori/allenatori (Massimo Nicotra, Lorenzo Scandurra, Federico dell’Aria e Giuseppe Frosoni) han-no cercato di impartire loro. “La voglia di stare insieme e l’amore verso questa disciplina sportiva vanno oltre ogni risultato – di-chiara il presidente Luca Monteleone – ci danno la forza di an-dare avanti e cercare di coinvolgere sempre più ragazzi.

“Gli scambi multiculturali vissuti in questa stagione dall’A.S.D. Acireale Rugby – afferma il pedagogista Massimo Nicotra – ar-ricchiscono la crescita di ogni essere umano, ancor di più quella di un bambino”.

La stagione agonistica 2011/2012 si conclude nel modo meno atteso, quasi a completare una favola; le due formazioni si piaz-zano seconda (U11) e terza (U12) alle finali nazionali disputate nel complesso sportivo Acqua Acetosa di Roma. L’orgoglio e la soddisfazione per il lavoro svolto coinvolge tutti ed epiloga in una grande festa. Così si inizia a guardare al futuro, si pensa ad implementare lo staff tecnico coinvolgendo le scuole del com-prensorio (come già fatto mesi fa con la Giovanni XXIII di Aci Platani). Si pensa a formare una “prima squadra” che possa dar seguito alla scuola Rugby ed alla fine di giugno i sogni diventa-no realtà: viene varata la squadra senior che giocherà il prossimo campionato di serie C. Ma non tutto fila liscio ed il più grosso in-ghippo sta nella negazione degli spazi pubblici, che costringe gli atleti ad allenarsi in diverse strutture dell’hinterland acese, finen-do per doversi accasare in quel di Nicolosi… E la scuola Rugby per bambini?.

Dario Liotta

acireale Dopo un anno l’Asd rilancia

Esplode il rugby

ty, quali Procter & Gamble, L’Oreal e Bain, distinguendosi per le doti di leadership.

Il premio è andato anche all’Associazione Italiana As-sistenza Spastici di Acireale, ad Azzurra Srl, titolare delle modernissime palestre Al-tair, all’acese d.o.c. Gaetano Gravagno, storico e scrittore,

alla professoressa Sarah Zap-pulla Muscarà per la ricerca e la valorizzazione dell’opera degli intellettuali siciliani, alla giornalista Elvira Terranova, autrice dell’azione di soccorso ai naufraghi di Lampedusa, alla ricercatrice acese Ilenia Battiato, autrice di importanti pubblicazioni scientifiche in

materia di fisica, inge-gneria e fluidodinamica, a Salvatore Scalia per l’at-tività di scrittore e gior-nalista ed al musicista acese Antonello Tonna, per la ventennale attività ricca di successi sui più importanti palcoscenici internazionali.

Nel cielo della notte di san Lorenzo, hanno bril-lato le stelle degli attori Andrea Tidona, polie-drico istrione di sicilia-nità ed il giovane collega

Alessio Vassallo che ha scelto di trascorrere ad Acireale il giorno del suo ventinovesimo compleanno. A completare il quadro di una serata condotta magistralmente da Anna Pa-vone e Maurizio Caruso, sotto l’attenta regia del patròn Turi Consoli e della sua squadra, la consegna del premio alla sicilianità allo scomparso Lu-cio Dalla in mano al sindaco di Milo Giuseppe Messina ed i riconoscimenti al giovanis-simo attore acese Giampaolo Stella ed all’aviatore Claudio Italiano autore del primato di volo dalla Sicilia al Piemonte su aeromobile da lui progettato e costruito.

Insomma, a margine di qualche polemica e privo della direzione artistica degli ultimi 18 anni, il Premio Aci e Galatea non ha deluso le aspettative.

Leonardo Sorrentino

Gianfranco Castroritira

il premioAci e Galatea


Recommended