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8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05
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Vandalismo: il degrado
La Voce di Rioneroa Voce di RioneroBollettino riservato ai soci e simpatizzanti Azione CattolicaMensile - Agosto 2005 Anno Domini 1 - Numero 5
Santi Mariano e Giacomo, Sant Antonio e Sant Emidio
Feste Patronali: i Santiper non dimenticare la Santint delle feste patronali
http://www.lavocedirionero.tk
SALUTE
BENESSERE
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Feste Patronali
Vandalismo
Politica e Morale
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STORICO
Diario di
Guerra
Epatite
virale
pag 13-14pag 10pag 11pag 1-2-3-4
Siamo ormai giunti alla vigilia delle feste
patronali. Il comitato feste ci propone,
giustamente, cinque giorni gioiosi di
svago per allietare al meglio le nostre
vacanze. Come Azione Cattolica, tuttavia,
ci sembrava doveroso ricordare che i
giorni festivi non sono solo ed esclusiva-
mente un momento di divertimento e
svago, ma soprattutto religioso e
spirituale. Con la viva collaborazione delnostro Parroco Don Rosario, pertanto,
riproponiamo di seguito le vite e i trascorsi
dei nostri beneamati Santi Patroni, percor-
rendone le tappe salienti e, ove necessa-
rio, ponendo un giusto confronto tra
tradizione e storia. Le domande alle quali
abbiamo cercato di rispondere sono
poche, ma significative: chi furono, cosa
fecero, ma soprattutto perch vennero
proclamati santi. E chiaro, infatti, che per
molti anni si sono date per scontate
nozioni storiche demandate oralmenteperdendo la veridicit dei fatti storica-
mente accertati.
Dove andremo a finire?, la
domanda sorge spontanea.
Sono finiti i tempi in cui per
divertirsi bastava una chiacchi-
erata o una semplice pizza con
gli amici; adesso queste
piccolezze non ci soddisfano
pi, oggi per rallegrarsi
bisogna ubriacarsi (che non
dico faccia male una volta ogni
tanto, ma tutti i giorni), incen-
diare piante nel bel mezzo della
piazza o secchioni
dellimmondizia davanti le
nostre abitazioni, rompere vasi
e auto, svegliare le persone
che dormono con sassi e calci
sul portone di casa Ragazzi
ma siamo impazziti? Io non
sono n un moralista n [...]
di STEFANO ANDREANO
CONTINUA A PAG. 2,3
SANTI PATRONI EPATITE V IRALE I S L A M
a cura dellAzione Cattolica del DOTT. CARMINE TOLVE di LUBER
CONTINUA A PAG. 2,3,4,5
Un viaggio attraverso le vite dei nostri Santi
Patroni per poter comprendere meglio chi
furono e quale messaggio vollero lasciarci.
PAG. 1,2,3,4 PAG. 10 PAG. 5
Milioni-miliardi di abitanti del pianeta sono
colpiti da virus pi o meno aggressivi.
Quando le condizioni igienico-ambientali
sono precarie, linfettivit del virus cresce.
Nessuna voce ufficiale da parte delle
massime autorit Islamiche si mai fatta
ascoltare, nessuna voce ufficiale ha mai
condannato gli shahid.
IN EVIDENZA
di DON ROSARIO DAMBROSIO
L OP IN IONE
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...] un oratore, pertanto non mi
sembra il caso di fare la predica, in
quanto sono sicuro che tutti noi
abbiamo un minimo dintelligenza
per capire che non cos che si va
avanti; non si pu girare di notte
come pazzi in preda a crisi
nervose, urlando al mondo la
nostra rabbia in maniera del tutto
inadeguata. Figuriamoci che
altro giorno sentendo al telegior-
nale la notizia deglincendiari a
Roma sono rimasto abbastanza
sorpreso, pi tardi per ho capito
che non siamo poi cos lontani
dalle loro bravate, considerando
tuttavia che Roma ha circa
3milioni di abitanti e che noi siamo
appena 1.300, il mio primo
pensiero stato:-Beh, forse
vogliamo entrare nel guinnes!-.
Probabilmente non ci rendiamo
conto che cadiamo in un para-
dosso enorme: noi che distrug-
giamo il nostro paese. In
questestate (io e altri molto pi
grandi di me non ne ricordiamo
una peggiore) abbiamo raggiunto
e oltrepassato di parecchio il limite,
ricordo che tre o quattro anni fa
Rionero era pieno di villeggianti
che volevano respirare laria di
montagna, che volevano svagarsi,
o pi semplicemente riposarsi, ma
adesso non si vede un turista che
non abbia parenti da visitare, tutto
La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit
2
A) Notizie tratte dalla
radizione
Quanto alle loro origini mentre S.
Mariano proveniva dalla Numidia
Algeria), S. Giacomo invece, nacque
nella Galizia (Spagna).
Siamo nel III secolo
e queste terre
facevano parte
d e l l I m p e r o
Romano, per cui la
loro conoscenza e la
loro amicizia si
concretizz una
volta che vennero in Italia a prestare il
servizio militare. Terminato il servizio
militare decisero di rimanere in Italia ed
illuminati dalla grazia del Signore
vollero in un primo momento intrapren-
dere la vita ecclesiastica in quanto gli
Atti dei martiri li descrivono :
Giacomo era Diacono mentre Mariano
fu soltanto Lettore. In seguito decisero
di seguire la loro vita pi sul piano della
contemplazione che sul piano
dellazione, ed qui che la tradizione li
presenta vissuti nei pressi di Rionero
Sannitico nel bosco che prese il loro
nome, trovata una grotta la scelsero
come loro dimora, nutrendosi di erbe e
radici selvatiche, ed occupando le loro
giornate nella contemplazione, nella
preghiera e nella penitenza. Intorno a
questa grotta la piet dei fedeli costru
una piccola Cappella che costituisce
tuttora il celebre santuari di S. Mariano
e Giacomo, meta di pellegrini. Quanto
alla fontana miracolosa che sorge
nella parte sottostante la Chiesa, la
tradizione e la leggenda la fanno
risalire ad una visita che la madre di
Mariano fece in questa zona, dopo
varie peripezie; avendo richiesto da
bere Mariano inginocchiatosi invoc
acqua dal Signore e fu cos che da una
roccia vicina cominci a scaturire
acqua fresca e salutare, per cui tuttora
utilizzata con fede ottiene dal Signoregrazie e guarigioni da svariati mali non
sempre documentati e registrati. Dopo
qualche tempo passato nel bosco la
madre di Mariano
accompagnata dal
figlio torn nella sua
terra dorigine, la
Numidia.Mariano
ancora per qualche
tempo stette a
Rionero con lamico
Giacomo condu
cendo vita da anacoreta preparandosi
alla loro eroica testimonianza che
manifestarono col martirio. Ispirati dal
Signore lasciarono questa terra e
fecero ritorno in Africa presso Mugnae
(Muguas) localit dei sobborghi di Cirta
(citt romana detta in seguito Costan-
tina), prendendo alloggio in una villa.
B) Notizie tratte dalla storia.
(Cfr. Passio SS. Mariani et Jacobi)
Le notizie riguardanti il martirio dei due
santi sa di eroico e di commovente,
questi particolari sono stati raccontati
da un loro compagno di sventura che,
arrestato insieme con Mariano e
Giacomo, li segu da vicino negli ultimi
giorni di vita e, come testimone
oculare, pot fornire particolari della
massima attendibilit intorno al periodo
immediatamente precedente il martirio.
Questo anonimo scrittore riferisce che
mentre Mariano e Giacomo abitavano
in questo sobborgo di Cirta, sopraggi-
unsero due vescovi Agapio e Secon-
dino, i quali edificarono con il loro
eroismo tutti i presenti, suscitando nel
loro cuore lamore al martirio.
Due giorni dopo la partenza di costoro,
una perquisizione nel casolare di cam-
pagna, come se si trattasse di un noto
covo della fede, provoc larresto
dellautore ignoto di questi fatti. Vienecondotto a Cirta, dove Mariano e
Giacomo lo seguono per incoraggiarlo.
Nella citt, entrambi, interrogati a loro
volta, confessano di essere [...]
L O P I N I O N E
Agosto 05gosto 05
Santi Mariano e GiacomoNotizie tratte dalla tradizione e dalla storia
di Don Rosario DAmbrosio
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit
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Agosto 05gosto 05
per colpa di queste stupide mega-
lomanie, e questo non lo dico o
penso io, ma le persone che
venivano qui in vacanza. Nessuno
di noi (membri dellA.C.) immagina
minimamente chi possano essere i
responsabile di queste azioni
colme di ignoranza, ma vorremmo
dare dei consigli o perlomeno
invitare, in primo luogo le autorit a
vigilare pi frequentemente e
soprattutto pi severamente di
notte, visto che sono stati spesi pi
di 1milione di euro (soldi dello
Stato, quindi nostri) per la costruzi-
one della nuova caserma, ma con
pi forza unesortazione la
facciamo ai genitori in generale,
ma in particolar modo a quelli che
hanno figli che rientrano molto
tardi, quella di controllare e perch
no anche di parlare con i propri
ragazzi, perch posso benissimo
immaginare che nessun padre
pensa il figlio capace di questi atti
brutali, tuttavia per il bene del
paese, della comunit meglio
accertarsi. Non riesco a immagin-
are i motivi che spingono al compi-
mento di queste azioni, forse prob-
lemi che non si riesce a risolvere;
in tal caso un piccolo suggeri-
mento che posso dare quello di
parlare di questi problemi, con
amici, anche con noi perch lA.C. nata anche per questo, per
aiutare chi in difficolt, piccola
che essa possa essere.
L O P I N I O N E
e cos sono condotti in carcere. Un
ufficiale di polizia, affiancato da un
centurione e dai magistrati locali,
sottopone Mariano alla tortura
dellambio, ritenendo che dicesse il
falso quando si proclam semplice
Lettore e cos viene appeso per i pollici,
con un peso legato ai piedi: il suo corpo
sar straziato ma non vinto. Giacomo,
pieno di forza, aveva spontaneamente
riconosciuto la sua condizione di
Diacono, il che lo faceva cadere sotto i
colpi delleditto dellimperatore romano
Valeriano (253-260) che comminava la
morte soltanto alle gerarchie ecclesias-
tiche. Tutti insieme furono mandati con
il verbale del processo a Lambesi,
dove risiedeva il legato imperiale. Nel
pretorio i martiri ripeterono la loro
confessione e furono rinchiusi in
carcere in attesa di essere decapitati. A
questo punto la Passio riferisce che
Mariano vide in sogno il vescovo
Agapio, il quale aveva gi subito il
martirio, lieto tra i convitati di unagape
fraterna, ed un bambino annunzi che
Mariano e Giacomo il giorno dopo li
avrebbero raggiunti nel banchetto
celeste, sogno che si realizz puntual-
mente.
Durante la permanenza in carcere
molti subirono il martirio anche cristiani
comuni, furono decapitati sullalto di
una rupe, a strapiombo del torrente che
attraversava Lambesi (oggi Ain-
Drinn. ed i tronchi dei loro corpi furono
precipitati in acqua. La madre di
Mariano esult quando vide il figlio
avviarsi al martirio per la fede.
Circa la data del martirio le fonti
storiche non sono concordi in quanto,
mentre il martirologio Geronimiano ed il
Calendario cartaginese parlano del 6
Maggio, il martirologio Romano colloca
il martirio al 30 Aprile del 259.
Le reliquie sono custodite nella catte-
drale di Gubbio.
Sant Antonio di Padova (1188 oppure
1195 1231)
Nativo di Lisbona nel Portogallo da
Martino de Bolhues e da Maria Teresa
Taveira, ambedue di ricca e nobile
famiglia. Prima di indossare il saio
francescano nel 1215 (?) era entrato
fra i Canonici Regolari di santAgostino,
nel monastero di san Vincenzo de
fora, presso la citt di Lisbona. Pass
poi nel monastero agostiniano di
Santa Croce in Coimbra, dove con
probabilit venne ordinato sacerdote.
Nel 1220 fu colpito dalla semplicit e
dallumilt dei primi francescani la cui
vita gli parve lattuazione pi fedele del
Vangelo e quando giunsero in Porto-
gallo le reliquie dei cinque francescani
martirizzati in Marocco, chiese
anchegli di entrare nellOrdine dei
mendicanti e di andare missionario nel
Marocco. Giunto alla costa africana, si
ammal e venne rimbarcato. Fu
costretto da un naufragio a sbarcare in
Sicilia e visse qualche tempo in un
convento di Messina, nascondendo la
sua grande dottrina sotto il saio
dellumilt, lui profondo conoscitore
delle Sacre Scritture. Il suo superiore lo
condusse nel 1221, al capitolo di
Assisi, dove partecip al Capitolo
generale delle Stuoie, presieduto da
Frate Elia e sincontr con san Fran-
cesco, il quale sembra che non ebbe il
presentimento del suo eccezionale
talento. Di l fu inviato nel piccolo
eremo di san Paolo, vicino a Forl
vivendo nella preghiera e penitenza e
nascondendo la sua dottrina e la sua
cultura tra le pentole, finch in occa-
sione duna ordinazione sacerdotale [..]
di STEFANO ANDREANO
SantAntonio di Padova
1188 oppure 1195 - 1231
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SantEmidio vescovo e martire
44 anni dal 259
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tenne unomelia che rivel la sua
cultura e la sua santit. Fu destinato
subito alla predicazione, percorrendo i
vari paesi dellItalia settentrionale,
debellando eresie, riformando i
costumi e pacificando fazioni., a tal
punto da meritare lappellativo di Mar-
tello degli eretici. In seguito nel 1224
San Francesco che lo chiamava
confidenzialmente il mio Vescovo, col
celebre biglietto lo autorizz ad
nsegnare ai frati la sacra teologia nel
convento bolognese di S. Maria della
Pugliola. In veste di custode comp
una lunga missione in Francia, inseg-
nando a Montpellier, a Tolosa e predi-
cando in varie citt francesi contro
eretici, albigesi e catari. Dopo la
Pasqua del 1227 torn in Italia ed al
Capitolo generale di Assisi, venne
nominato Ministro della provincia
dellEmilia, ufficio che ricopr fino
allanno precedente la sua morte.
Dopo la sua predicazione contro
avarizia e lusura, a Verona affront
nutilmente il celebre tiranno Ezzellino
da Romano, per ottenere la liberazione
del conte Riccardo di San Bonifacio.
Lanno successivo 1228, si rec a
Roma per questioni dellOrdine presso
a Curia e predic alla presenza del
papa Gregorio IX il quale ammirato
dalla sua singolare conoscenza della
Sacra Scrittura, lo salut Arca del
Testamento. Ritorn di l a Padova
citt dove svolse e lasci i pi impor-
tanti ricordi della sua attivit apostolica.
Qui predic la quaresima nel 1231 con
straordinario successo. Una ventina di
giorni prima della sua morte si ritir
nella solitudine di Camposampiero,
vivendo da eremita, facendosi costru-
re una cameretta di frasche su un alto
noce, da cui predicava alle folle.
Aggravatosi di idropisia di cui soffriva
da tempo, si fece ricondurre a Padova
ma dovette fermarsi per via nel piccolo
convento dellArcella. Mor dopo aver
ricevuto il santo viatico con lUnzione
degli Infermi, e dopo aver recitato con i
confratelli un inno alla Vergine Maria
ed i salmi penitenziali. Spir dicendo:
Vedo il mio Signore. Era il 13 Giugno
del 1231 ed aveva appena trentasei
anni. Le sue reliquie sono conservate
nella basilica di Padova la cui prima
pietra venne posta lanno successivo
nel 1232 quando il papa Gregorio IX
nella cattedrale di Spoleto lo ascrisse
nellalbo dei Santi invocandolo gi
come dottore della Chiesa.Nel 1946 il
papa Pio XII lo proclam Dottore della
Chiesa universale. Oper moltissimi
prodigi in vita e dopo morto, al tal punto
da essere chiamato il santo dei mira-
coli per antonomasia. Alcuni miracoli
furono immortalati anche dallarte, ma
il valore storico di tutti questi stato
messo in dubbio da vari critici moderni
perch la loro attestazione si trova in
fonti piuttosto tardive rispetto allepoca
della sua esistenza.
SantAntonio di Padova
segue da pag. 3
S. Emidio vescovo e martire del 303
(44 anni dal 259)
Le poche notizie che abbiamo riguar-
dante questo santo compatrono
risalgono intorno al XI secolo. Treviri
fu la citt natale, la stessa patria anche
di S. Ambrogio vescovo di Milano, che
visse poco dopo S. Emidio (339-397).
Dopo il suo Battesimo, abbandon la
sua patria per sottrarsi anche alla
persecuzione dei suoi genitori. Giunto
a Milano insieme ai compagni Eupalo,
Germano e Valentino, fu ordinato
sacerdote dal vescovo S. Materno.
And in pellegrinaggio a Roma e fu
consacrato vescovo dal papa Marcello
e fu assegnato alla diocesi dAscoli
Piceno. Collabor nella conversione di
molti pagani di quella citt, tra cui Poli-
sia, la figlia del prefetto dAscoli
Piceno. Il suo martirio avvenne per
decapitazione nel 303 durante la
persecuzione dellimperatore romano
Diocleziano. I suoi resti sono conser-
vati nella cripta della cattedrale
dAscoli, entro unurna romana su cui
furono incise le parole latine: Con altri
compagni, Emidio riposa qui. Queste
le brevi notizie storiche riferiteci dalla
Passio composta nel secolo XI o nel
XII da un falsario, che prese il nome di
Valentino e si spacci per discepolo
del santo e compagno di Eupalo e
Germano. Dopo lo spaventoso terre-
moto del 1703, in cui Ascoli rimase
illesa, si cerc, anche con lautorit
dellarcivescovo di Treviri, di estendere
il culto di S. Emidio a tutta la Chiesa.
Questo tentativo, per, non riusc,
tuttavia spontaneamente moltissime
citt dellItalia centro-meridionale intro-
dussero la festa del santo nella loro
diocesi e lo elessero compatrono. In
questo tempo si diffuse la nuova
iconografia che lo avrebbe rappresen-
tato in atto di sostenere un muro
barcollante sotto limpeto di scosse
telluriche. Ecco perch invocato dal
popolo cristiano come [...]
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit
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Ricordi di Joedi Joe Di Franco
Agosto 05g o s to 0 5
protettore contro i terremoti.
In Ascoli Piceno la sua festa ci celebra il 5 Agosto
mentre in altre diocesi dove venerato, si celebra
qualche giorno pi tardi. Lultima ricognizione delle
reliquie stata eseguita dal vescovo Morgante il 2
Luglio del 1959. Il 4 Giugno 1462, il papa Pio II in un
suo breve scritto ricorda il gran concorso di forestieri
a detta festa, sia per la profonda devozione al santosia per i numerosi e quasi quotidiani miracoli che
avvenivano sulla sua tomba. Ora cos un miracolo?
Avvengono anche oggi i miracoli? Bisogna dire
prima di tutto che il miracolo un segno che Dio
rivolge alluomo per un fine religioso, servendosi del
fatto prodigioso come di uno strumento per dare
alluomo un segnale della Sua presenza e della Sua
azione. Dio, infatti, usa la natura materiale, nel mira-
colo, come strumento della Sua intenzione di
salvezza. Il santo che compie miracoli, li compiecome strumento, come ministro dellintenzione
salvatrice di Dio. In altri termini Dio non interviene
per contraddire le leggi naturali che Egli ha creato,
n tanto meno per correggere la natura, ma Dio
interviene per dare alla natura un potere pi grande,
superiore alle sue forze, e quindi per elevarla e
perfezionarla, facendone uno strumento di grazia e
di salvezza. La rivelazione cristiana afferma che alla
fine della storia umana non solo lumanit redenta
parteciper con lo spirito e con il corpo alla gloria di
Dio, ma tutta la natura sar liberata dalla corruzione
e sar trasformata per partecipare anchessa alla
gloria dei figli di Dio (Rom. 8,19). Ecco perch il
miracolo sempre e solo, un segno religioso,
propriamente cristiano, giacch unanticipazione
del Regno di Dio, che Cristo ha portato nel mondo e
che avr la sua pienezza alla fine dei tempi. Per
questo motivo avviene il miracolo, anzi pu avvenire
solo in un contesto religioso, tanto che, se mancasse
tale contesto non sarebbe un miracolo ma un fatto
anormale. La situazione religiosa data dalla
preghiera, dalla santit, dalla fiducia umile nella
misericordia e nella bont di Dio. Quanto alla fede
legata al miracolo, va detto che la fede non il
risultato delle prove che la ragione umana pu
portare per dimostrare che si pu e si deve, con
ragione, fidarsi di Cristo. Si tratta non di ragioni che
costringono ma che convincono, cosicch di fronte
ad esse la libert umana resta intatta. Dobbiamo
allora fidarci di Dio perch Lui cinvita a farlo appog-
giando la nostra vita alla sua persona.
(tutti gli articoli redatti sui santi sono stati a cura del nostro parroco)
di Don Rosario DAmbrosio
Mi e' stato immensamente gradito
l'articolo di Benito, fondamenta del
paese; forse io lo assecondo,
daltronde, come emigrante mi
ritengo di essere il primo. Riportare
alle menti le cose accadute
cinquanta anni fa sono memorabili.
Benito parla della Pisciarella, della
Fonte di Mezzo, della Fonte
Biccchiera. In questa zona ci sono
cresciuto. Fortunatamente, durante
la mia ultima visita nell'occasione
dellinaugurazione del Monumento
a don Antonio e l'Emigrante, ho
fotografato e compassato tutto
l'area. Ho notato che la Fonte di
Mezzo e' irriconoscibile. La vege-
tazione ha coperto I viattoli che una
volta venivano battuti dai contadini
e il bestiame. Quanti possono
ricordare la distesa gi sotto la
Vanicola, i terreni di Stefano, terreni
pi vicini al paese che avevano
alberi fruttiferi! Aveva una pianta di
"sovari" forse l'unica in paese,
nonch alcuni alberi di lecene
(prugne). Ricordo che noi bambini
eravamo come volatili rapaci su
quegli alberi fruttiferi. Mentre ci
arrampicavamo una donna anziana
, cognata di Stefano, appariva sul
promontorio della Vanicola
gridando ad alta voce, con la
speranza che noi ce ne andassimo;
qualcuno dei pi grandi diceva:
finch quella donna arriver da
sopra alla Vanicola noi arriveremo a
" r coll d Giorg . Beni! e pure
Salvatore, varrecurdate quande
faceste la cundutura d l'acqua
ando' z trova mo'? Vorreste raccon-
tare come quel progetto venne
realizzato e i volontari? Dopo
cinquanta anni i tubi si sono arrug-
giniti, bisogna fare unaltro
progetto. Evidentemente il Comune
non ne prende parte, forse i volon-
tari come una volta non se ne
trovano, il fontanino in piazza non
funziona (almeno quando io sono
stato l) dove un turista potrebbe
dissetarsi? Chiss se nel futuro
qualche amministrazione comunale
se ne interesser di riportare al
centro del paese un sgorgorio di
acqua "Pura"! Se ne perde tanta gi
alla fonte dellAmmalato Caro
Benito, le righe del tuo articolo
hanno toccato il mio animo, hanno
toccato il mio sentimento di trenta
anni fa, quando quasi fresco
dall'emigrazione, poi legato al
paese e a don Antonio, mia madre
ritorn a vivere a Rionero. Era
l'anno Santo 1975 quando ritornai
con la mia famiglia. In quei tempi
ancora pensavo di tornare a vivere
in Patria. Ecco quando realizzai che
l'Italia non era pi per me.
L'inflazione aveva superato il
mondo intero. Il tasso d'interesse
era tra 20-25% . Ritornato in
America, nel frattempo esisteva un
Programma Radio italiano dove
ogni persona poteva scrivere sul
loro paese. Colsi questa opportu-
nit per scrivere sul mio amato
paese; forse la mia storia e' stata la
pi commuovente. Mentre che io
scrivevo coinvolgevo la mia amica
(decessa) Lilia Di Vincenzo, spinsi
anche a lei scrivere la sua storia, la
quale alcuni anni fa e stata pubbli-
cata su Rionero Oggi. La mia storia
e stata presentata nelloccasione
della festa dellEmigrante nel 1987.
Colgo loccasione del La Voce di
Rionero che la pubblicher. Ferdi-
nando descriveva bene i miei
sentimenti nostalgici che ha capito
in quel poco di tempo che siamo
stati assieme.
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Agosto 05gosto 05
Il mio paese e Rionero sannitico,
sorge s delle colline al lato orientale
dellAppennino, ed e lultimo paesello
dellAlto Molise, si trova sulla strada
Nazionale numero 17 a 1052 metri sul
livello del marte. Il paese si dedica
sopratutto allagricoltura e alla pastor-
izia.
Durante la mia infanzia ricordo che il
paese era differente. Allalba si senti-
vano I contadini chiacchierare mentre
scendevano nei loro campi. Passando
davanti alle loro case si annusava
lodore della polenta che le massaie
ben presto avevano preparato con
tanto amore.
Le campagne erano piene di gente di
tutte le et. I giovanotti e le signorine
si sentivano cantare da una contrada
ad unaltra, ed i canti degli uccelli sem-
bravano che accordassero in coro
soavemente proprio come un canto
dusignolo.
A primavera i prati diventavano molto
pittoreschi, ricchi di margheritine ed
altri fiori variopinti. Ammirandoli da
lontano sembravano tante coperte
ricamate, ognuna differente dalle altre.
Le campane, quando suonano
insieme hanno un accordo glorioso. Il
sagrestano (Paoluccio) per molti anni
le ha suonate a suo modo professio-
nale. I giorni festivi inizia Rionero con il
suono del mattutino, e, le tre note
insieme trasmettono onde gioconde,
melodiche, cosi meravigliose che
fanno risvegliare il sangue nelle vene e
far venire la pelle doca. Come il
suono si sparge per tutto il cielo cosi i
pensieri del popolo si allietano verso la
giornata che sta per iniziare.
E passato oltre un decennio che sono
emigrato. Intanto, intanto, rientrando al
paese, oltrepassando la catena
dellAppennino, le colline che incoro-
nano il paese, lantico campanile con
la sua chiesa, risento un po di fanci-
ullezza, un po di giovent di vecchi
ricordi che non torneranno pi.
Quando visito la chiesa da un punto
particolare rivedo il mio passato.
Ricordo che l ho ricevuto tutti i Sacra-
menti, l ho sempre assistito alle
funzioni religiose.. . E tutti questi cari
ricordi non vengono soddisfatti se non
si raccontano con il Buon Curato, che
con il suo sorriso benevole da a tutti il
ben venuto.
Naturalmente vedo facce nuove e
quelle che non tanto riconosco. E un
gran piacere conoscere altra gente, ed
e entusiasmante indovinare chi siano,
mi sento essere circondato dalla
letizia.
Oh paese mio sei di una particolare
importanza per me. Custodisci nel tuo
agglomerato gruppo di case anche
quella di una vecchierella a me tanto
cara: Mia Madre. S paese mio, una
vecchietta che ha deciso di ritornare a
vivere con te con la speranza di essere
pi felice.
Sente delle macchine arrivare, sa che
il figlio sta per arrivare e si
ringiovanisce un po. Una macchina
porter questo suo figlio al paese dove
lei lo ha data alla luce. E va ad aspet-
tarlo al margine della strada, l lo
riabbraccer allungo per dar sfogo a
tutta la sua ansia .
Riguardando intorno, oh! Le cose sono
cambiate. Le ginestre e cespugli
hanno chiusi i sentieri che una volta
portavano I contadini nei loro campi.
Solo la selvaggina ne e oltremodo
felice di questo.
Attraversando il paese vedo tanti
vecchietti che non conosco pi. Sono
seduti davanti alle loro case e si
godono gli ultimi raggi caldi del sole
che sta per tramontare. Anche questi
vecchi sembrano accettare incredibil-
mente i nuovi cambiamenti del paese.
Noto che parecchi restauri sono stati
compiuti per i danni che la disastrosa
Guerra ti fece subire, le ferite per se
ne vedono ancora.
Qualcosa non e cambiato, la tua aria e
le tue acque sono ancora il simbolo
della purezza e della salute. Chiunque
ha ti ha visitato ne e testimone.
Il mio soggiorno con te sta per finire,
devo ritornare, dovr lasciarti Paese
Mio! Sono arrivato cosi ansioso, devo
lasciarti con il cuore pieno di tristezza.
Dovr lasciare con te tutti i miei cari,
sperando i cieli di poter tornar di nuovo
e provare questa felicit. Mi dispiace
tanto caro paese per essere andato
altrove in cerca di fortuna, la vita a
volte scherza con noi ed il nostro
destino sembra divertirsi con i nostri
cuori. Ora sono in un grande paese ed
e mio dovere curarlo, amarlo, quasi
come amo te, perch qui ho trovato un
modo di vivere, una vita senza molte
preoccupazioni, una e forse lunica
preoccupazione sar sempre quella di
poterti rivedere al pi presto: caro
paese mio. Perdonatemi! Ma questa
lettera e servita a sfogarmi, sperando
anche che un giorno i miei figli
potranno ricordarsi di te.
Grazie paese mio, non sarai mai
dimenticato, perch sei stato tu che mi
ha dato la vita.
Paese mio
di Joe Di Franco
8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit
7
di LUBER
Agosto 05gosto 05
Islam: moderato o estremista? si assister inevitabilmente ad uno scontro di civilt
Dopo lennesimo atto di barbarie
perpetrato dai terroristi in Egitto, si
leggono dichiarazioni di condannaprovenienti dagli ambienti Islamici cos
detti moderati.
Alcuni chiedono di non definire questi
atti come operati dal terrorismo
islamico, dichiarando che la religione
Islamica condanna
questo tipo di
violenza e che il
credo dellIslam si
basa sulla fratel-
lanza tra i popoli e
sullamore verso
luomo. Sar anche
vero, ma altret-
tanto vero che il
fondamenta l ismo
viene insegnato in
molte scuole Coran-
iche e divulgato da
molti Himam che
predicano nelle moschee. A questo
punto come dovremmo definirlo?
Teniamo presente che sono solo le
comunit religiose islamiche che
vivono allestero a prendere posizione
ufficiale contro questi atti di barbarie,
c da chiedersi quanto sia vera disso-
ciazione o quanto, invece, sia motivo di
convenienza. Nessuna voce ufficiale
da parte delle massime autorit Islami-
che si mai fatta ascoltare, nessuna
voce ufficiale ha mai condannato gli
shahid (kamikaze), che vengono
considerati addirittura martiri,nessuna voce ufficiale ha mai preso
provvedimenti contro quegli Himam
che nelle moschee predicano odio e
violenza.
E non dimentichiamo che ci sono paesiislamici dove vietata, per legge, qual-
siasi tipo di religione al di fuori di quella
Islamica e dove sono previste pene
severissime per i trasgressori, anche
pene capitali.
E evidente che
questi terroristi
godono di una vasta
rete di fiancheggia-
tori nei paesi da
dove provengono e
nelle stesse comu-
nit in cui vivono,
anche allestero.
Non possibile che
nessuno
abbia mai visto niente, non si sia
accorto mai di niente; questi individui
trasportano ingenti quantit di esplo-sivi, attrezzano auto bomba e
quantaltro, con preparativi e pianifica-
zioni che durano mesi e nessuno ha
mai visto niente? Si mai accorto di
niente? Nessuna denuncia mai
pervenuta alle autorit da un islamico
nei confronti di un altro islamico; segno
di una tacita complicit.
Non esiste lIslam moderato, lIslam
Islam e basta; la sua peculiarit nel
fatto che allinterno di esso proliferano
numerosi movimenti autonomi che
interpretano il Corano secondo i fini
che si prefiggono di perseguire senza
alcun controllo e senza nessuna regola
da parte di unautorit suprema che, di
fatto, non esiste. Cos struttu-
rato lIslam finisce col diven-
tare unanarchia dove ognuno
fa come gli pare senza
controllo ne regole e
godendo di una sorta di
immunit religiosa.
Finch il popolo
mussulmano non
prender coscienza
di ci e non si distan-
zier da questi
profeti del male,
denunciandoli e
isolandoli, si assis-
ter inevitabilmente
ad uno scontro dicivilt.
8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit
8
Agosto 05gosto 05
Nel Corriere della Sera di sabato 13
agosto Giovanni Sartori affronta la
questione della distinzione tra politica
e morale. Loccasione nasce dalle
ultime vicende che hanno coinvolto il
governatore della banca dItalia Fazio ;
ma aldil dei fatti di cronaca, lanalisi
ben strutturata della questione, pu
essere utile per una riflessione.
Lo scrittore dopo un preambolo, che
mette in rilievo la separazione tra
politica, economia e morale, distingue
le persone morali dagli amorali e dagli
immorali. Le persone morali sono tali
in tutto: anche in politica ed economia.
Le persone amorali non promuovono
il bene ma neanche si dedicano al
male, anche perch sono fermate nel
malfare da freni interiorizzati. Invece le
persone immorali ridono dei cretini
che credono nei valori e non sono
fermate da nulla (o soltanto dal
pericolo di finire in prigione). Per i primi
non vero che il fine giustifica i mezzi;
per i secondi il fine pu giustificarequalche mezzo scorretto, ma non tutti.
Per le persone immorali il fine di far
soldi e di conquistare potere giustifica
qualsiasi mezzo: non ce scrupolo, non
ce coscienza che li fermi. Da qui in poi
larticolo torna ai fatti di cronaca e la
vita personale dellautore, ma spero
che siate daccordo con me
nellapprezzare la lucidit dellanalisi
da cui partita la mia volont di ripro-
porvela.
Farei il semplice copiato se per non
aggiungessi qualche considerazione
personale.
E radicata nella natura delluomo la
volont di arrivare: chi non desidera
una macchina bella, una bella casa,
una vacanza in un posto
favoloso,oppure ancora di far carriera,
raggiungere un ruolo di prestigio in
unazienda importante? Tutte aspira-zioni personali che se conquistate
onestamente non creano problemi
nella coscienza di un uomo;
lambizione da lodare non certo da
condannare. Il problema si complica
nella politica, proprio con riferimento a
quei mezzi di cui Sartori ci parla. Dico
si complica e non cambia perch
personalmente credo nella onest
della maggior parte dei politici,
altrimenti non potrei vivere in una
societ civile. Mi per difficile non
riconoscere che in politica, anche per
le influenza che leconomia ha su di
essa, vi siano pi occasioni di varcare
la linea dellonest ( appalti pubblici
falsati , scalate in borsa non control-
late) e loccasione, si sa, fa luomo
ladro.
Quello che aggiungerei, pero, che ci
deve essere una certa predisposizione
a varcare la soglia. Per le persone
perbene, come le abbiamo definite
prima morali, il passo molto lungo.
Per gli amorali si riduce e per gli
immorali la soglia semplicemente non
esiste. Se si volesse calare la rifles-
sione in un modello matematico,
oserei dire che la lunghezza del passo inversamente proporzionale alla
malsana ambizione, definendo tale la
voglia di arrivare ad ogni costo.
Si propone oggi tanto la riscoperta dei
valori: ma questi ci sono da sempre e
non serve riscoprirli, ma solo
SEGURLI. Chi ha intenzione di
guadagnare tanto ma bene, deve farlo
con il sudore della fronte, senza calpe-
stare gli altri. Chi si impegna in politica
deve farlo con la sola voglia di aiutare
la societ; chiaro migliorer anche la
propria immagine, ma sar una
conseguenza non un fine. Se poi a
migliorare sar anche, o peggio, solo il
proprio portafogli, tutti gli affanni a
cercare plausibili giustificazioni non
potranno che miseramente scadere
nel paradosso.
"Come nella vita nessun momento e
fine a se stesso, cosi ogni azione non
e mai finita, nessuna palla e mai
perduta e ogni situazione puo sempre
avere un seguito"
Dato che il sottoscritto uno dei fieri
fondatori di questa testata giornalistica
e dato che il livello di suddetto
giornale, visto lo spessore "impeg-
nato" degli articoli, da ritenersi
abbastanza elevato (grazie ragazzi..)
posso prendermi la libert di farvi
partecipe (anche se magari non lo
legger nessuno) di quello che tutti i
nobili sportivi definiscono come "l'arte
sportiva per eccellenza":il RUGBY.
Lo sport ha, nemmeno a dirlo, origini
britanniche (gli inglesi sono un popolo
maledettamente intelligente) quando,
in un paesino, un intero paese si sfid
in una sottospecie di rissa consensi-
ente per raccogliere ma sopratutto
avere l'onore di riconsegnare un
fazzoletto ad una gentil donzella,(sempre loro... ma d'altra parte lo
disse anche Dio:"Vabbeh che sono
onnipotente ma su Adamo.... da una
costola non potevo fare miracoli.....).
Non mi soffermer sulle regole sem-
plicemente perch sono cos lunghe e
complesse che non basterebbero 500
pagine e nemmeno i professionisti
possono dire di conoscerle a fondo (
mi capitato di giocare una partita
dove mi stato fischiato un fallo in
base ad una regola che non
conosceva neppure il mio allenatore
ex Top 10 della Conad L'Aquila....) vi
basti sapere che un semplice rimbalzo
della palla ovale tra le mani del gioca-
tore provoca il maledetto "in avanti",
fallo con il quale il gioco si interrompe
e la palla va alla squadra avversaria.
Vorrei farvi conoscere il rugby come
filosofia di vita. Tante e tante righesono state scritte su questo sport e su
ci che rappresenta: difficolt tecnica,
perfezione stilistica e sopratutto
SPORTIVITA'.. [...]di FABRIZIO TOLVE
Politica e Moraledi FABRIZIO TOLVE
il Rugbydi VINCENZO DAMICO
8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05
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La Voce di Rioneroa Voce d i RioneroOPINIONE
9
di VINCENZO DAMICO
Agosto 05gosto 05
il Nobil Sport"Come nella vita nessun momento e fine a se stesso, cosi ogni azione non e mai finita,
nessuna palla e mai perduta e ogni situazione puo sempre avere un seguito"
[..] termine che, osservanodo i nostri
"sport" nazionali, ormai in
disuso:vedere risse, doping, giocatori
scimmie dai quali i ragazzini prendono
esempio.. CHE DEGRADO..
Disse Sagan, scrittore francese:"Amo il
rugby non perch violento ma perch
intelligente" e qualcuno come
Giroux, un giornalista, generalizzava
vedendo il Rugby come esempio dicivilt:"Otto giocatori forti e attivi, due
leggere e furbi, quattro rapidi e un
ultimo modello di flemma e di sangue
freddo. Una squadra di rugby e la
proporzione ideale fra gli uomini."
Quando il mediano di mischia,(lo ricon-
osci.. piccolo ma dallo sguardo intelli-
gente) ti passa la palla, il vedere gli
avversari che non pensano ad altro che
strapparti il "tesoro" dalle mani ti fapensare che da sempre gli uomini
hanno giocato a battersi, il rugby
consente loro di farlo nel rispetto delle
regole. E un gioco duro e questa e la
sua virtu principale.
al seguito elencher altre citazioni
famose che ci danno una visione "sim-
patica" anche di cose che possono
sembrare banali per molti sportivi ( o
presunti tali)...DOCCIA. Gioco a rugby perche la
doccia fredda la fanno solo gli uomini
veri, perche un giorno o laltro sara
anche calda, perche io sono furbo e a
ogni allenamento cinque minuti prima
della fine minvento un leggero infor-
tunio e rientro negli spogliatoi e faccio
subito la doccia e cosi ce ancora
lacqua calda, perche se ci fosse la
vasca farei un bel bagno caldo altro-che, perche a giocare a rugby non
guadagno una lira in compenso rispar-
mio sulla doccia, perche la doccia
scozzese e prima lacqua e poi la birra,
perche dinverno fuori fa cosi freddo
che se poi lacqua della doccia e gelida
neanche te ne accorgi, perche ce un
mio amico che si
chiama Pigliafreddo,
perche la societa non
ci passa niente ma
almeno potrebbe
passarci loshampoo,(ricordi di
spogliatoio...) perche
da quando gioco non
ho ancora comprato lo
shampoo, perche di
shampoo ne faccio
fuori uno ad
allenamento, perche
quello fa lo shampoo anche se e pelato
da almeno dieci anni, perche una voltaho portato la bottiglietta di shampoo
vuota e lho riempita io con un liquido
che sembrava shampoo alla camomilla
e poi lho data a tutti gli scrocconi.
PIANO. Gioco a rugby perche in tutte
le lingue tranne litaliano giocare e
suonare si dice nello stesso modo,
perche' se in italiano giocare e suonare
non si dice nello stesso modo un
motivo ci sara e sul campo si vedeeccome, perche il mio allenatore dice
che il rugby e come un pianoforte ma
anche come un fortepiano e non
abbiamo ancora capito cosa mai vorra
dire pero nel suo genere suona bene,
perche sara per via dei tasti bianchi e
neri o per via dei pedali o per via dello
spartito, perche se giocato bene il
rugby e fior di musica, perche in Fran-
cia dicono che a rugby ce chi suona ilpiano e chi lo sposta. PALLONE
OVALE. Per non essere banale come
quello del calcio. Dicono che cosi sia
imprevedibile come una donna, o
alticcio come dopo un boccale di birra.
Li riconosci al volo, i rugbisti. vuoi
sapere in che ruolo giocano???.
Collo taurino? Pilone..... Bisogno di
affetto ? Tallonatore... Orecchie acavolfiore? Seconda linea...(Dio mio
come fa male strisciare con le orecchie
sul fango gelato. indovinato il mio
ruolo?? :-).... Gente che ti lascia un
caffe gia pagato al bar? Terza ala.
....Una quercia dove appoggiarsi per
fare un pisolino, leggere La Gazzetta
dello Sport e baciare la morosa ?
Terza centro.... Due occhi da furbetto ?
Mediano di mischia..... Il proprietario diuna spider ? Mediano di apertura....
Culo basso ? Trequarti centro.... Culo
alto? Trequarti ala.... Uno cui affidare i
bambini da portare allasilo?
Estremo.....
E poi vi do l'ultima chicca, questa
firmata Vincenzo D'Amico, una sem-
plice proporzione: RUGBY:
CALCIO=JAZZ: DISCOTECA
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PATITE A
E di origine alimentare e/o legata a condizioni igieniche precarie.
Quando le condizioni igienico-ambientali sono precarie, linfettivit del virus cresce e la trasmissione da persona a persona avviene preva-
entemente per via oro (bocca)-fecale. Nei paesi in via di sviluppo ci sono epidemie cicliche, dovute a cibo ed acqua inquinata, che colpiscono
oprattutto i bambini. Daltronde si stima che circa il 30% della popolazione statunitense abbia contratto un infezione da epatite a.
Lincubazione va dai 15 ai 50 giorni ( in media 30 giorni ).
La malattia pu essere lieve ( 1-2 settimane con guarigione completa ) o, pi raramente, durare parecchi mesi fino ad un anno ( nel 15%
ei casi ); rarissimi i casi di epatite fulminante, con distruzione massiva del fegato.
I sintomi sono febbre elevata, malessere generale, nausea e vomito, dolori addominali, seguiti dopo qualche giorno da ittero ( colorito giallas-
o della cute e delle congiuntive ).
Nelle forme a decorso prolungato la terapia utile a base di cortisone.
Esistono due vaccini ormai validati e consigliabili per le popolazioni e per gli individui a rischio ( comunit-ambienti di vita con alti tassi di
asi di epatite a ). Quando c la possibilit di trasmissione in corso di epidemia ai soggetti non vaccinati possono essere somministrate con
fficacia le immunoglobuline entro le due settimane dallesposizione.
In caso di epidemia particolare attenzione deve essere riservata al ridurre-eliminare la contaminazione fecale di alimenti ed acqua.
PATITE E o NON A NON B
Anche qui la via di trasmissione oro-fecale, lincubazione di 15-60 giorni, presenta un decorso clinico simile allepatite a e come la a non
ronicizza mai. Fanno eccezione le donne in gravidanza che, per un meccanismo oggi sconosciuto, presentano una mortalit elevata. Il serba-
oio principale del virus e lo troviamo in Asia ed in Africa.
PATITE B
In Italia la lotta alle epatiti ha mostrato la sua efficacia con lintroduzione da circa 15 anni della vaccinazione obbligatoria per legge per
eonati e pre-adolescenti e la conseguente riduzione abbattimento dei nuovi casi.
Questo virus si trasmette per via ematica, per via sessuale e materno-fetale.
Lincubazione di 45-180 giorni ( in media 60-90 giorni ).
Meno del 10% dei bambini e circa il 40% degli adulti sviluppa un ittero ed i sintomi sfumati possono essere febbre, dolori addominali, nausea
vomito.
Anche il virus b pu causare una forma fulminante con distruzione massiva del fegato.
Sempre pi, in Italia, osserviamo le sequele di vecchie infezioni che nuovi casi e, come per lepatite c, osserviamo tumori del fegato in
azienti cronici ( il periodo di latenza di circa 20 anni ).
Il rischio di cronicizzazione inversamente proporzionale allet ( pi si piccoli pi si rischia ) ed favorita nei soggetti immunodepressi.lobalmente il 15-20% dei pazienti con epatite b cronica attiva muore precocemente per cirrosi o tumore del fegato.
Nel mondo la diffusione ubiquitaria e l OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanit ) stima che circa due miliardi di persone siano state
sposte al virus.
Si comprende la validit della scelta di Sanit Pubblica nel nostro Paese con la vaccinazione obbligatoria ( si stima che la protezione con
attuale calendario vaccinale possa durare almeno 15 anni ).
La terapia delle forme acute non specifica; nelle croniche ( la clinica , gli esami di laboratorio e la biopsia epatica dopo 6 mesi dallesordio
ei primi sintomi portano alla diagnosi ) si utilizza linterferone ed un antivirale ( lamivudina ). I soggetti che hanno cronicizzato sono potenzial-
mente infetti e leducazione sanitaria, mirata a loro e a chi li circonda, pu ridurre la circolazione del virus.
PATITE DELTA
Lepatite pu essere grave ed sempre legata allepatite B. Anche lepatite delta pu progredire verso la cronicizzazione ed diffusa in
utto il mondo( si stima che circa 10 milioni di persone siano interessate al livello planetario). In Italia sono segnalate zone endemiche nel sud
alia, naturalmente in zone ad alta incidenza di epatite b.
incubazione di circa 2-8 settimane e la prevenzione sovrapponibile a quella dellepatite B.
La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerosalute & benessere
100
MALATTIE VIRAL I
EPATITE VIRALEMilioni-miliardi di abitanti del pianeta sono colpiti da virus pi o meno aggressivi.
del DOTT CARMINE TOLVE
(nel prossimo numero: Epatite C- AIDS)
Agosto 05gosto 05
8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05
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La Voce di Rioneroa Voce d i RioneroARCHIVIO STORICO
111
11/11/43
126 batterie dartiglieria di montagna piazzate nei dintorni e nel
centro del paese fanno fuoco notte giorno contro il nemico
appostato tra le montagne delle Mainardi e dentro la galleria di S.
Ilario.
Siamo ormai in prima linea di guerra.
I tiri della artiglieria tedesca, di tanto in tanto, si fanno sentire col-
pendo precisi obiettivi e ferendo soldati e civili.
27/11/43
Proiettili nemici colpiscono una casa nel centro abitato, ucci-
dendo quattro soldati.
Nuovo panico nel paese. Molti cittadini lasciano le loro case e
fanno ritorno nelle frazioni ospitati da buoni e generosi villici.
8/12/43
Festa dellImmacolata
Dopo la celebrazione della Santa messa i fedeli si ritirano in
fretta nelle loro case per paura di qualche cannoneggiamento.
Sono le nove, il nemico infatti apre il fuoco su Rionero.
I cittadini corrono agli improvvisati ricoveri.
Nessuna vittima.
24/12/43
Natale di Guerra
Mi viene consentito dal comando inglese di celebrare la messa di
mezzanotte.
Numeroso popolo e molti soldati affollano il tempio.
Il presepe composto con cura da alcuni giovani viene illuminato
da una lampada a batteria gentilmente istallata da un soldato
inglese.
I pallidi riflessi di quella luce illuminano Ges bambino che pare
pianga sulle rovine del nostro paese.
Diario di Guerra Natale di Guerra
una donna, come castellana medievale,
vive oramai nei sogni perenni del cavaliere:
armato per la pace,
incapace di nuocere.
Da tempo ha spezzato le lancie
e distrutti gli orribili arnesi, ora ama.
Poche parole per descrivere le giornate di
guerra, bisogna avere la massima attenzi-
one per sfuggire alla morte , ma nella preca-
riet della vita si rafforza la fede e con essa
la capacit di superare ogni brutalit.
La serenit del presepio rende sorda la
gente al tuono dei cannoni.
Da un sacerdote e da un medico in defini-
tiva lo stesso messaggio che in questi giorni
Benedetto XVI grida al mondo:
lasciamoci impregnare dal sentimento
dellamore, lasciamoci guidare da esso.
U n a D o n n a
del DOTT. GIUSEPPE FIORITTO
di Don Antonio Fioritto
Agosto 05gosto 05
del NICOLA DEL CIOTTO
chirurgo in Ortona
R e c e n s i o n e
8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05
12/14
La Voce di Rioneroa Voce d i RioneroOPINIONI
122
di VINCENZO DAMICO
Agosto 05gosto 05
Vizi e Stravizi
il 9 luglio a Pistoia, nel bel mezzo di un
concerto blues di un certo B.BKING
(inchino prego..) ho assistito,
staccando per un secondo gli occhi dalpalco, a scene che definirei a dir poco
vomitevoli: gruppetti di ragazzi dalle
pupille dilatate e dalle espressioni
perse che,minimamente consapevoli
non tanto di quale musicista avessero
davanti (non proprio Le Vibrazioni..)
quanto della loro collocazione
geografica, si passavano continu-
amente canne e canne guardando nel
vuoto. Placando per un attimo il mio
istinto omicida verso simili personaggi
che, a mio parere, nella costituzione
dei diritti dell' uomo non dovrebbero
rientrare vuoi per il loro fallimento in
quanto ragazzi (piccole perdite) vuoi
perch, cosa ben pi grave, il loro
fumo disturbava tantissimissimo me,
mi sono messo a riflettere; qualcuno
nello scorso numero diceva che tutti
meritano rispetto, spesso per qual-
cuno dimentica che il rispetto ancheuna cosa reciproca e che, se monodi-
rezionale, inceppa con l'ideale di
giustizia. Da che mondo mondo il
fumatore non considerato infame
perch si uccide con le sue mani ma
perch spesso, troppo spesso, uccide
chi malauguratamente e forzatamente
gli sta intorno. Prima della legge
antifumo applicata dal ministro Sirchia
(santificabile solo per questo..) quanti
e quanti morti abbiamo dovuto
piangere (anche nel nostro paese) per
tumori causati da fumo passivo??
Quale grado di immorale incivilt pu
spingere le persone a fumare in un
luogo pubblico incuranti del danno che
apportano agli altri?? Ve lo dico io: la
consapevolezza di non riuscire a liber-
arsi di una cosa che fa male a causa di
una personalit debole e la voglia di
"coinvolgere " in quel male distruttivo
chi gli sta intorno. Ecco perch OGNI
FUMATORE DEVE SENTIRSI PAR-
TECIPE E CORRESPONSABILE DI
PIU' OMICIDI.
Capita sempre pi spesso di vedere
ragazzini con la sigaretta o la canna in
mano. L'adolescenza un'et in cui la
personalit cerca ancora la propriastrada e per farlo spesso e volentieri
ricalca orme di qualcuno che quelle
strade le ha gi percorse e ancora pi
spesso ci si accontenta di avventurarsi
per il sentiero pi semplice. Cerchiamo
di capire il perch ci avvenga:
premetto che in tutta la vita l'unico
fumo da me inalato stato quello di
qualche succulento arrosto e che
quindi l'analisi di questa notte una
mia personale opinione (ma sapeste
quante volte le mie personali opinioni
hanno coinciso con la verit, scomoda
spesso..)
Mettiamoci nei panni di un adoles-
cente debole: tutti i suoi compagni
(deboli.. lo so che un aggettivo duro
e che tutti i fumatori nel leggerlo
penseranno:"Non sono debole, una
mia scelta, non l'ho fatto per sembrare
diverso, lo faccio perch mi piace epoi..smetto quando voglio.. sicura-
mente!) ) hanno iniziato ormai da
tempo a fumare perch sono convinti
che con una sigaretta tra le dita ci si
possa atteggiare da grandi ( questo
vero se si considerano i grandi imbe-
cillli).. il ragazzino che non ha le forze
di staccarsi da quel branco e magari
formarne uno nuovo e migliore si piega
e prende i primi tiri pensando :"Tanto
smetto quando voglio"; Mai frase fu pi
banale e insensata.(o s? quelle sull'
uguaglianza economica sono pi o
meno allo stesso livello di comicit..)
gradualmente la nicotina si impos-
sessa del pargolo e da l alla Canna il
passo breve. Chiaramente non tutti i
fumatori si drogano ma anche vero
che non esiste al mondo un non fuma-
tore che si accanni! E' vero che difficil-
mentente si muore di overdose di
marijuana ma pur vero che una
persona sotto droghe (come una
persona sotto alcol) rappresenta un
grave pericolo per la societ: questa
gentaglia (..permettetemi il termine...)
dopo aver fatto i propri porci comodi,
spesso si mette al volante e guida; il
problema non il piangere la loropiccola perdita quanto le altre vittime
INNOCENTI che sempre pi spesso
provoca sulla strada. Ecco come le
frasi lenoniane del vogliamoci bene e
di pace e amore verso tutti (ricordiamo
che i Beatles erano fieri del loro uso di
droghe..ricordate Lucy in the Sky whit
Diamonds? Sicuramente no cmq
L..S..D..) vengono a ridursi a un
cumulo di parole vuote se aggiung-
iamo anche il fatto che, la giustizia
italiana, politicizzata ai massimi livelli,
pur di screditare i governi di turno
rimette in libert i peggiori criminali che
le forze dell' ordine riescano a cattut-
are e noi comuni cittadini ne paghiamo
le conseguenze. Nel prossimo numero
cercher di spiegare (con le mie
modeste conoscenze di medicina) in
che modo il fumo faccia danni al nostro
organismo. A proposito di medicina: ilvedere sempre pi spesso medici che
fumano (per non dire che si droghino e
bevano) degradande, quasi da ritirar
loro l'abilitazione alla professione.
NON tutti i fumatori fortunatamente
muoiono di fumo ma in un fumatore il
rischio di ammalarsi di cancro 20
volte superiore a quello di un non
tabagista e un medico che non si pone
di questi problemi e da per primo il
cattivo esempio, a mio modesto
parere, paventa una ignorante superfi-
cialit e non dovrebbe nemmeno
avere l'onore (perch secondo me
curare la gente un onore) di prescriv-
ere supposte agli anziani, con tutto il
rispetto per i non pi giovani (quasi
tutti, non quei quattro "cronisti" sotto il
campanile.. :-)
P.S. Ultimamente sopra la torre cam-
panaria si osservano dei massi
abbastanza instabili.Bah, speriamo
bene..
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero 133
Agosto 05gosto 05
film del mese H i t c h - L u i s i c h e c a p i s c e l e d o n n e
l a r e c e n s i o n e
Will Smith, dopo "Io, robot" si cimenta in
una commedia romantica, ricoprendo il
ruolo di Alex Hitchens, per gli amici Hitch,
consulente galante, che capisce le donne e
consiglia agli uomini come conquistarle, lo
fa credendo nell'amore vero e condan-
nando le scappatelle. Una brutta esper-
ienza ai tempi dell'universit, l'ha portato
per a rifuggire i sentimenti e a non
mettere in pratica i suoi stessi consigli, fino
a quando una giornalista di tabloid in
carriera, Sara (Eva Mendes- Training day)
anch'essa disillusa dall'amore, non
conquister il suo cuore. Una regia (Andy
Tennant- Tutta colpa dell'amore) inesis-
tente per la solita commedia romantica,
infarcita degli immancabili elementi carat-
teristici del genere: assistiamo a gags, a
volte un po' scontate, a volte divertenti,
ambientate, come sempre pi spesso
accade nelle commedie e come pare
preferire Tennant, a New York, con attori
dalle facce simpatiche e personaggi buffi e
teneroni, assolutamente politically correct.
Per gli amanti del genere non sar certo
una delusione, non mancano risate,
romanticismo e il solito lieto fine, si pu
scorgere anche una velata riflessione
sull'amore e sull'incomunicabilit tra uomo
e donna, dovuta alle troppe delusioni.
Lestate giunta ormai a termine (chi lha vista?)e come
di consueto da oltre un secolo, ritorna il grande e tanto atteso
campionato di calcio(evento gradito per gli
appassionati.un po meno per le donne!!!).Dopo i vari
acquisti che hanno visto protagoniste le principali compagini
di serie A siamo pronti ad ammirare Gilardino nelle file rosso-
nere, Veira tra quelle bianconere e Figo in veste
neroazzurro.Anche a Rionero dovevano esserci grandi
rivoluzioni..si parlava di una fusioneche avrebbe visto
coinvolte le squadre del nostro paese:la Futura e la
Polisportiva.Il progetto prevedeva di riunire le due compagini
sotto un unico nome, con un solo presidente dove i calciatori
potevano disputare in egual modo il campionato di promozi-
one e quello di terza categoria.Questo piano stato trascu-
rato tanto da non essere portato a termine.In conclusione
tutto rimasto come prima.La Polisportiva iscritta al Campio-
nato Provinciale di 3 Categoria che avr inizio il 18 settem-
bre e la Futura al Campionato Regionale di Promozione ai
nastri di partenza il 4 settembre.Intanto iniziata la Coppa
Italia dilettanti regionale;la compagine del mister Di
Geronimo stata inserita nel gruppo 3 con Frosolone,
Roccasicura e Olimpia Agnonese.Mentre la Polisportiva
dellormai noto mister Iacobucci (Can)sar impegnata da
domenica prossima nella dodicesima edizione della Molise
Cup.
A G O S T O N E L P A L L O N E
Caos nel mondo del calcio rionerese.Da una possibile fusione tutto rimasto come prima.
di ARISTOTELES
Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la stesura, nonch la pubblicazione del presente.Nel numero di oggi hanno scritto (in ordine cronologico) : stefano andreano, don rosario dambrosio, joe di franco, luber,
fabrizio tolve, vincenzo damico, carmine tolve, giuseppe fioritto, aristoteles.
Segnalaci le tue opinioni, riflessioni, allindirizzo email: [email protected]
Per le questioni che interessano lAzione Cattolica, rivolgiti ai nostri aderenti presenti sul luogo
Per qualsiasi altra informazione inerente questo opuscolo rivolgersi a : [email protected]
sport & spettacolo
Titolo originale: Hitch
Nazione: U.S.A.
Anno: 2005
Genere: Commedia
Durata: 115'Regia: Andy Tennant
Sito ufficiale: www.sonypictures.com
Sito italiano: www.sonypictures.it
Cast: Will Smith, Eva Mendes, Kevin James, Amber Valletta, Michael Rapaport
Produzione: Columbia Pictures Corporation, Overbrook Entertainment
Distribuzione: Columbia Tristar
8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_05
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerosport & spettacolo
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Festeggiamenti in onore dei Santi Patroni
Rionero Sannitico (IS) 24, 25, 26, 27 e 28 agosto 2005Con il patrocinio del Comune di Rionero Sannitico
Mercoled 24 agosto 2005 San Bartolomeo Apostolo - anti-vigilia Feste Patronali
Ore 21.00 LAssociazione Culturale LARETE presenta:
SSU MATREMONIE NEN ZARA FA commedia in 3 atti di Giampaolo DUva
Gioved 25 agosto 2005 vigilia Feste Patronali
Ore 13.30 Passaggio del 2 tour mountain-bike della Transumanza
DallAbruzzo per il Molise fino in Puglia Sosta e ristoro a Rionero Sannitico
Ore 21.00 Esibizione del gruppo etnico musicale RI MORSI (pizziche tarante e tammurriate)
A seguire (ore 22.30) il meglio del liscio e dei balli latino-americani con i ROLLER PLAY
Venerd 26 agosto 2005 S. EMIDIO Vescovo e Martire
Ore 8.30 Giro bandistico per le vie del paese
Ore 9.00 Santa Messa
Ore 11.00 Santa Messa seguita dalla processione con la statua del Santo
Ore 21.00 Esibizione musicale: OTRE NEOETHNIC GROUP
A seguire (ore 22.30) serata di liscio
Sabato 27 agosto 2005 S. ANTONIO di Padova
Ore 8.30 Giro bandistico per le vie del paese
Ore 9.00 Santa MessaOre 11.00 Santa Messa seguita dalla processione con la statua del Santo
Ore 15.00 Gara di tiro con larco
Ore 17.00 Presentazione del libro Il Molise dentro di me di Antonella Ritucci
Dalle 15.00 alle 19.00 presso la sala Parrocchiale: elezioni della rinnovata Azione Cattolica
Ore 21.30 PAOLO DALESSIO in concerto
(vincitore di 2 edizioni dei Raccomandati su RAIUNO)
Domenica 28 agosto 2005 S.S. martiri MARIANO E GIACOMO
Ore 8.00 Sparo di mortaretti
Ore 8.30 Giro bandistico per le vie del paeseOre 9.00 Santa Messa
Ore 11.00 Santa Messa seguita dalla solenne processione dei Santi Patroni
Ore 15.00 Giochi popolari a cura dellAzione Cattolica di Rionero
Ore 21.00 GHOST in concerto
Ore 23.30 Estrazioni premi della lotteria (1 premio: CITROEN C2)
Ore 24.00 Fuochi pirotecnici. Chiusura dei festeggiamenti
Durante le serate sar in funzione uno stand gastronomico.
Le processioni saranno accompagnate dal complesso bandistico di Colli al Volturno
IL COMITATO FESTE