La voce Dicembre 2017 - unitapastoralemalo.it · La perla di gran valore è nascosta profondamente....

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LA VOCE DI SANTA LIBERA2

NATALE 2017

Canonica di Malo 0445 602035 - Canonica di Molina 0445 637016don Giuseppe 339 699 1727 - don Luca 349 354 4917

don Roberto 347 769 4334 - don Emilio 335 701 1714diacono d. Alessandro 392 284 4134

Danilo Panizzon (coordinat.S.Gaetano) 371 115 9245Suore di Malo 0445 580659 - Suor Marina 338 441 3538

Suor Idelma 349 099 9357e-mail [email protected] - www.unitapastoralemalo.it

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NATALE 2017

Questa domanda che fronteggia le nostre chiese, issa-ta sulla parete dei campanili di Malo e di Molina è lo slogan del Sinodo con i Giovani che Papa Francesco ha indetto per il rinnovamento della Chiesa nel nuovo anno 2018.“Chi Cercate?” … una domanda che sfida e chiede l’impegno di una risposta.un interrogativo che mi ha portato a riflettere … Ho trovato in un libro una preghiera di un maestro indiano:

La perla di gran valore è nascosta profondamente. Come un cercatore di perle, o anima mia, tuffati, tuffati nel profondo, tuffati ancora più giù, e cerca! Forse non troverai nulla la prima volta. Come un pescatore di perle, o anima mia, senza stancarti, persisti e persisti ancora, tuffati nel profondo, sempre più giù, e cerca!

(Swami Paramananda)

La fede che cerca è un tuffo! Un tuffo dalla terra ferma o dalla barca, per immergersi totalmente nel luogo dove è possibile trovare la perla di gran valore. Ciò che permette di tuffarsi, ciò che spinge al tuffo, è unicamente il desiderio della perla. Ciò che si spera è l’incontro nelle profondità con l’oggetto del desiderio. Ce lo ricorda il Papa: siamo tutti cercatori di perle. Assetati di profondità, cerchiamo la vita in ciò che ci circonda, nelle persone che abitano i nostri spazi. Siamo in cerca di amicizia vera, di amore profondo, di una svolta radicale, di una novità sconvolgente. Continuamente in cerca di sorrisi, di una parola amica, di una spalla su cui poter poggiare il capo; di un consiglio illuminato e disinteressato, di solidità reale, di pienezza duratura. La realtà più profonda di noi dice che siamo “esseri in ricerca”. Il Sinodo con i Giovani che guida quest’anno di pastorale ne è la prova. E allora, la domanda “Chi Cercate?” trova il suo svolgimento anche in tutta la Pastorale della no-stra Unità di Malo e Molina. I passi del camminare insieme, del rinno-varsi, del condividere scelte e spiri-tualità… non sempre è così facile. La domanda chiede di tuffarci in una vita di pastorale tutta nuova…

CHI CHERCATE ?

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non possiamo restare in laguna, nel porticcio-lo, attraccati al pontile delle sicurezze…, del sempre fatto così…, questo è “nostro” e non si tocca. Chi si tuffa come ricercatore della perla preziosa deve essere innamorato sia dell’acqua e sia della speranza di trovare la perla. Chissà quanti tuffi, ma bisogna farli, altrimenti addio perla, addio unità pastorale, addio rinnova-mento per il futuro.Splendente la perla di una celebrazione unica della Messa nella Notte di Natale, o di una Pa-squa che ci vede tutti uniti; la perla di una Pentecoste che unisce adulti e giovani in un cammi-no di rinnovamento; e così le perle del perdono, del servizio, … chissà quanto profonde sono, ma forse prima o dopo ci sarà qualcuno capace di raggiungerle. Importante non perderle di vista, essere convinti che queste perle rispondono al desiderio: “Chi Cercate?”All’inizio del Vangelo secondo Giovanni ci vengono presentati due discepoli che vedono pas-sare Gesù (Gv 1, 35-39). Capiscono che quest’uomo è ciò che stavano cercando da sempre. Lo seguono. Gesù quindi si volta verso di loro. La domanda è semplice e allo stesso tempo pro-fonda: “Chi cercate?”. Ci si aspetterebbe una semplice risposta: “cerchiamo Te”. Invece i due rispondono in modo inaspettato: “Maestro, dove abiti?” I due hanno bisogno di cercare questo luogo, per poter fare un esperienza differente. Anche noi siamo convinti che è importante il luogo per fare esperienza di questa Persona. Im-portante una comunità, un gruppo, una catechesi, laboratorio… Iniziamo a capire che la fede che cerca non si preoccupa di trovare unicamente delle risposte razionali davanti a qualcosa che non è chiaro, ma si tratta di cercare un luogo, delle persone, delle occasioni per tuffarsi e fare esperienza di una relazione. Il luogo dove Lui abita va sempre cercato, in continuazione. O meglio, va sempre chiesto! Quale è Signore il luogo dove oggi posso fare esperienza viva di te? Con quali persone? In quali modalità di relazione con i miei fratelli? Ecco, siamo prossimi al Natale. Natale può essere visto come un fastidio, una occasione per spese, una noia, una ripetizione, oppure… una bellissima occasione per accogliere la domanda “Chi cercate?” e “tuffarci” nel cuore della persona amata, “tuffarci” nella comunità e scoprire la perla preziosa della visita a un anziano, del decidermi per un servizio, del ricercare un gesto di solidarietà, “tuffarci” nel mistero antico e sempre nuovo del Natale per far nascere un gesto di perdono, una occasione di solidarietà, di accoglienza… Bello lasciarci guidare dall’interrogativo “Chi cercate” e trovare in

noi forza e volontà dei cercatori di perle.A nome di don Luca, don Emilio, don Rober-to, del diacono don Alessandro e delle Suore, giunga a tutti voi, alle vostre famiglie e in modo speciale a chi è nella sofferenza fisica e spiri-tuale il nostro abbraccio e augurio di un Santo Natale.

don Giuseppe

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Tra le invocazioni contenute nelle Litanie Lauretane, “ Madre purissima” è una delle più profonde e commoventi. Riservando a Maria questo titolo, il popolo cristiano riconosce nell’umile fanciulla di Nazaret il capolavoro dell’opera di Dio, da sempre e per sempre. Essa è davvero la “ tutta bella”, libera da ogni mac-chia di peccato. TOTA PULCRA ES MARIA ET MACULA ORIGINALIS NON EST IN TE, prega la Chiesa nella festa dell’ Immacolata Concezione.Cantare la purezza di Maria significa rendersi disponibili ad ac-cogliere il dono di Dio: Lui infatti è la fonte della purezza. In un mondo dove essere cristiani diventa sempre più difficile, Maria madre purissima ci invita a riconoscere il primato di Dio nella vita dell’uomo recuperando uno sguardo buono e limpido su noi stessi, sugli altri, sul creato.L’amore stesso di Dio verso l’uomo e verso il creato infatti” nasce da uno sguardo buono” che fa vedere il bene e induce a farlo: “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona”.

Un tale sguardo permette di cogliere tutto il positivo che c’è nella realtà e conduce a considerare la sola “bellezza che salva il mondo”..... quella “dell’amore di Dio” .Invocare Maria purissima significa ritornare a fidarci di Dio, a lasciarsi guidare da Lui metten-do da parte il nostro orgoglio e la nostra autosufficienza, provando nostalgia e stupore per ogni opera buona; significa tornare a vedere il mondo con gli occhi stessi di Maria, quegli occhi da Dio amati e venerati. Significa ancora accogliere in noi il progetto originario di bene che Dio vuole attuare : Papa Benedetto lo ha ricordato in una omelia per la festa dell’ Immacolata Concezione: “l’uomo che si volge verso Dio per mezzo di Maria non diventa più piccolo, ma più grande, perchè grazie a Dio e insieme con Lui diventa grande, diventa divino, diventa veramente se stesso”. L’uomo più è vicino a Dio, più è vicino ai fratelli.

Così Maria, il fatto che sia totalmente presso Dio è la ragione per cui è anche così vicina agli uomini. Una Madre, continua il Papa, “alla quale in qualsiasi necessità chiunque può osare rivol-gersi nella propria debolezza e nel proprio peccato perchè Ella ha comprensione per tutto ed è per tutti porta aperta della bontà di Dio”. Siamo gioiosi perchè con Maria abbiamo carne di donna in cielo e con Gesù carne di Dio sulla terra per mezzo dei nostri sacerdoti.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio Santa Madre di Dio.......

continua...... Mary Ruaro

MADRE PURISSIMA

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DIO C’È - TESTIMONIANZA

DIO c’è ed è difficile affermare questo perché non Lo puoi vedere, ma la Sua presenza è talmente lumi-nosa e grande che a volte non riusciamo nemmeno a metterla a fuoco. Come alzarsi al mattino, trovare la tavola imbandita con la colazione pronta e non pensare che qualcu-no l’ha preparata per noi!Noi facciamo questo molto spesso, non ci fermiamo a pensare, talmente siamo presi dalla frenesia della

vita di tutti i giorni!! Basta un nulla per mettersi in contatto con Dio, anche un solo anelito del Cuore!Vedo i miracoli tutti i giorni: il sole che sorge al mattino, svegliarmi con accanto le persone che amo, la telefonata di un amico, un nuovo fiore nel mio giardino o un bimbo che nasce. Non ho bisogno d’altro.Dio è colui che nella malattia e nelle difficoltà ci sostiene!Dio è Colui che ci è sempre accanto.Dio è Colui che non potrà mai farci del male, castigarci, perché Lui è AMORE e non può che amare!Dio è Colui che si va a ripescare i migranti che muoiono nel Mediterraneo, quelli che le nostre navi costiere non riescono a salvare, Uno ad Uno.Dio è Colui che va a raccogliere tutte le vittime delle guerre e del terrorismo e se le prende con Sé.Dio è Colui che per nostra fortuna, tiene ancora in mano il Mondo!Dio è anche Colui e stà parlando per me che sono una sentinella che va tutte le settimane in tarda serata ad Adorare il Santissimo nella Chiesetta di San Nicola e ci arrivo magari stanca, amareggiata per qualche problema e forse anche per aver offeso LUI e che mi dice:

“GRAZIE PER ESSERE VENUTA QUESTA SERA”

F. - Una di Voi

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Quasi ogni giorno leggo una pagina dei Vangeli.Trovo che siano testi straordinari, forse ineguagliabili

per la capacità che possiedono di parlare della vita e alla vita.Non si tratta però di una lettura consolatoria:

al contrario, ti prende alla gola.

Con le parole dello scrittore Claudio Magris che interpella e si fa interpellare dalla Scrittura, con la fedeltà e la passione di un innamorato nei confronti dell’amata, invito nuovamente ognuno di noi al Van-gelo perché - come ho scritto in un’altra riflessione – “a un cristiano non basta il senso comune, il buonsenso … a ogni cristiano è chiesto di vivere la vita allaluce del Vangelo” e il Vangelo è il vero antidoto alsemplice senso comune, alla paura, alla perdita disperanza, alla perdita di umanità, alla chiusura, alrischio che purtroppo anche i cristiani corrono diuniformarsi a quel pensiero corrente che spinge adoccuparsi e preoccuparsi soltanto di sé.In questo nostro tempo di nuovi e raccapricciantimuri occorre lasciare che la Parola di Dio diventicarne in noi e muova in modo nuovo il nostro cuore,le nostre mani, i nostri occhi, i nostri gesti, in giu-stizia, in tenerezza, in misericordia, in apertura …

Diceva Bernanos: «È sorprendente come le mie idee cambiano quando prego!»: Gesù di Nazareth e il suo Vangelo rovesciano i nostri punti di vista, ci spiazzano continuamente, ci invitano ad avere il cuore grande di Dio.Di questo abbiamo bisogno, della preghiera, perché la Parola di Dio possa diventare la no-stra lingua materna, ispirare il nostro cuore, abitare dentro di noi come una persona amata, trasformare i legami sociali.

La preghiera è il punto dove la solitudine cede all’incontro,non più dell’io, non più del tu, ma del noi.

Alla fine la preghiera non trova un oggetto, ma una porta,un’apertura, una falla di luce.

Che ci fa, a sua immagine, porta attraversata, soglia varcata,preludio a un abbraccio di cui quelli della terra sono parabola e nostalgia.

(p. Ermes Ronchi)

La preghiera ci spalanca una porta … proprio come la porta del quadro di Renè Magritte

DIO MOLTIPLICA IL CUORE

René Magritte, Act de foi, 1960

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AMBITO LITURGICOMAGGIO 2015

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(L’atto di fede, 1960) che ho scelto come immagine. Una porta sfondata su un balconcino delimitato da una ringhiera che si affaccia su un cielo notturno. Oltre il balcone il cielo e un esile spicchio di luna. Devo questa scelta a Domenico Pompili, vescovo di Rieti, zona toccata dal terremoto, che quest’anno ha scritto una lettera pastorale intitolata proprio “L’atto di fede” in cui fa riferimento al quadro di Magritte annotando: “In questo attraver-sare in prima persona le macerie di un mondo da ricostruire siamo anche, noi per primi, a guardare la vita dalla prospettiva di quella porta sfondata. Pronti a quel salto non garantito che è l’atto di fede adulta. Più vicini alla verità, più capaci di sentire nelle fibre del nostro essere che si può vivere, con dignità e umanità, senza muri, ma non senza fede. Che poi è corda, legame, senso della connessione di tutto con tutto. Sapere che ogni nostro gesto, paro-la, silenzio porta inevitabilmente qualcosa nell’universo, dà forma al mondo.”

E Alessandro Cortesi, frate domenicano, commenta così il quadro di Magritte: “Nella porta sfondata è racchiuso un invito ad andare oltre, a volgere lo sguardo ad una realtà che ha di-mensioni più profonde di quella che trattiene il nostro quotidiano. Oltre ad essa c’è una oscu-rità da affrontare, ma anche la prospettiva di una luce verso cui andare. È invito a partire, a solcare la soglia per entrare in orizzonti che sembravano chiusi e che invece sono aperti oltre il reale a portata di mano. È anche invito a vivere la fede come oltrepassamento per non lasciarsi rinchiudere entro un mondo dove tutto sembra sia chiaro e spiegato entro confini determinati. L’Acte de foi può essere una immagine che fa scorgere la dimensione della fede come viaggio, come un andare oltre”.

Andare oltre senza lasciarci rinchiudere … è questo il compito della preghiera! Pregare fa accadere uno splendido miracolo: Dio ci moltiplica il cuore! Il nostro Dio entra dentro di noi e dilata le nostre pareti. Nella preghiera impariamo a lasciarci amare da Dio e imparia-mo ad amare, a diventare degli amanti. E dare e ricevere amore è la beatitudine, la vera gioia della vita. È nella preghiera che si aprono le nostre porte …

Dio aspetta qualcosa da te, Dio vuole qualcosa da te.Dio aspetta te.

Dio viene a rompere le nostre chiusureviene ad aprire le porte delle nostre vite,delle nostre visioni, dei nostri sguardi!

Dio viene ad aprire tutto ciò che ti chiude.

(Papa Francesco)

Vittorio Cappozzo

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AMBITO LITURGICO

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AMBITO LITURGICO

Una volta ho sentito raccontare da To-nino Guerra una storia su Federico Fel-lini: era abitudine del regista arrivare a ogni appuntamento un bel pezzo prima dell’orario concordato, che si trattasse di una riunione di lavoro o di un pran-zo fra amici. Arrivava sul posto e pren-deva tempo, camminando rilassato su e giù per la strada, come se niente fosse. Quando gli amici si accorgevano di lui e gli chiedevano perché non avesse suonato subito il campanello, la sua risposta era simile a quella di un fotografo: per il pia-cere dell’attesa.La nostra cultura, con il suo mito (ingenuo) dell’efficienza e dell’utilitarismo, ha cancellato ormai da tempo il valore dell’attesa. I tempi stretti cui ci adattiamo rendono l’attesa uno sper-pero, una dispersione irritante, retriva e obsoleta. Perché aspettare? Dal prêt-à-porter al fast food, dalla comunicazione in tempo reale allo sperimentalismo istantaneo degli affetti, l’attesa è diventata un peso morto, con il quale non sappiamo confrontarci, e di cui ci vogliamo libe-rare. Forse questo desiderio di istantaneità è un dissimulato riflesso difensivo, dettato dalla paura crescente che in questo mondo accelerato ,non ci sia, alla fine, niente o nessuno ad attenderci. (Josè Tolentino Mendonça, La mistica dell’istante)Ci è regalato uno splendido tempo in cui vivere, assaporare, gustare il valore, la bellezza, la serietà e la fecondità dell’attesa: il tempo di Avvento, il tempo che ci conduce pian piano al Natale.Il tempo dell’attesa è il tempo in cui riconciliarci con le nostre domande, è il tempo della ricerca, è il tempo del guardare dentro ai nostri desideri, quel filo di seta con cui è tessuta la nostra vita.Lo scrittore Albert Camus diceva che tutta la terra è stata disegnata da Dio in modo che il viso dell’uomo si sollevi, in modo che lo sguardo, la mente e il cuore domandino. Mi sembra che anche il pittore Marc Chagall con la sua Figura davanti alla volta blu, che ho scelto per meditare questo tempo di avvento, dica la stessa cosa: la grandezza dell’uomo sta nel do-mandare, l’uomo vale quanto la grandezza, la serietà delle sue domande. Sì perché l’uomo è domanda, fin da bambino. Un detto ebraico racconta che in principio Dio creò il punto di domanda e lo pose nel cuore dell’uomo … noi siamo creature di domanda e di ricerca.Lo scrittore Dino Buzzati, in un suo racconto, narra di un paese lontano dove “una legge proibisce di occuparsi delle montagne, né di parlarne e neppure di guardarle”. Tutti si adegua-no, timorosi. Esse “stanno sempre sopra la città, dalla parte del settentrione, col loro splen-dore”. Qualcuno “ha già fatto murare le finestre…per non essere tentato di vederle”. Così “le montagne non esistono più e questa è una piatta pianura, ai sensi della legge”.

ATTESA, RICERCA E DESIDERIO

Chagall - Figura davanti alla volta blu - 1910

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AMBITO LITURGICO

È un racconto che sembra una metafora della “miopia spirituale” da cui, qualche volta, siamo tentati, una miopia che non ci fa vedere oltre e che ci toglie l’audacia del saper porre le questioni, le domande essenziali. Su Dio e sulle persone che incontriamo, anche le più vicine, perché nulla è mai scontato, perché non conosciamo mai abbastanza né Dio, né le persone.Inizia il tempo dell’Avvento, quando la ricerca di Dio si muta in attesa di Dio. Di un Dio che ha sempre da nascere, sempre incamminato e sempre straniero in un mondo e un cuore di-stratti. È possibile vivere da utenti della vita e non da viventi, senza sogni e senza mistero. È possibile vivere “senza accorgersi di nulla”, senza vedere questo pianeta avvelenato e umiliato e la casa comune depredata dai nostri stili di vita insostenibili. Si può vivere senza volti: volti di popoli in guerra; volti di donne violate, comprate, vendute; di anziani in cerca di una carez-za e di considerazione; di lavoratori precari, derubati del loro futuro. Per accorgersi è necessa-rio fermarsi, in questa corsa, in questa furia di vivere che ci ha preso tutti. E poi inginocchiarsi, ascoltare come bambini e guardare come innamorati: allora ti accorgi della sofferenza che pre-me, della mano tesa, degli occhi che ti cercano e delle lacrime silenziose che vi tremano. E dei mille doni che i giorni recano, delle forze di bontà e di bellezza all’opera in ogni essere. Tempo di strade è l’avvento, quando il nome di Dio è “Colui-che-viene”, che cammina a piedi, senza clamore, nella polvere delle nostre strade, sui passi dei poveri e dei migranti, camminatore dei secoli e dei giorni. E servono grandi occhi. At-tendere è declinazione del verbo amare. Avvento: tempo per desidera¬re e attendere quel Dio che viene. Si accorgono di lui i desi¬deranti, quelli che vegliano in punta di cuore, al lume delle stelle, quelli dagli occhi profondi e trasparenti che sanno vedere quanto dolore e quanto amore, quanto Dio c’è, incamminato nel mon¬do. Anche Dio, fra le stelle, co¬me un desiderante, accende la sua lucerna e attende che io mi incammini verso casa. (padre Ermes Ronchi)Anche il nostro Dio ci attende anzi, come dice un proverbio berbero, mentre noi comincia-mo a muovere il prima passo verso di Lui, Lui ha già cominciato a correrci incontro. Chissà se in questo incontro reciproco arriveremo ad affermare e a credere ciò che diceva Alekos Panagulis ad Oriana Fallaci:Alekos credeva in Dio. Una volta io gli dissi: “Dio è un punto interrogativo” e lui mi rispose: “No, è un punto esclamativo”

Vittorio Cappozzo

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AMBITO LITURGICO

Una campanella e un canto diedero inizio all’ incontro. I protagonisti sfilarono uno dietro l’altro, vestiti di candide vesti, ignari di quello che sarebbe avvenuto dopo. Tutti si sistemarono ai loro posti in silenzio e un altro canto ter-minò l’incontro. Dimesse le candide vesti dell’innocenza e del servizio i giovani hanno assunto i panni dei ragazzi vivaci e desiderosi di divertimento.Questo è, in sintesi, il viaggio dei chierichetti di Malo alla scoperta del divertimento e dei compagni del vicariato.Domenica 15 ottobre volenterosi chierichetti della nostra parrocchia hanno partecipato al convegno vicariale dei ministranti a Isola Vicentina. Dopo la messa nel Duomo di San Pietro, alle 11 sono iniziate le attività al centro parrocchiale insieme ai chierichetti di Castelnovo. Un momento di condivi-sione delle conoscenze liturgiche con “La Ruota della Fortuna Del Ministrante”. Guardandoli da fuori, i ragazzi che giocano, sono estasiati dalla possibilità di mettere in gioco le conoscenze degli oggetti liturgici e delle date storiche. Certo per poter vincere era necessario conoscere approfonditamente e ricordare tutte le nozioni apprese durante le riunioni in sagrestia, e forse qualche lacuna da colmare c’è. Ma questo non è nulla in confronto alla gioia dei ministranti di servire l’altare del Signore. Un compito che permette di vivere l’eucarestia in modo più profondo e sentito, aiutando il sacerdote durante la messa per permettere ai fedeli di pregare meglio. Un volo sul presbiterio per passare in modo disinvolto dal tabernacolo all’altare, dal tavolino con il calice alle mani del parroco. Un servizio che non si esaurisce con la celebrazione domenicale ma che continua dopo aver dismesso la tunica ed essere tornato tra la folla dei fedeli: gli incontri del sabato, ma anche uno stato d’animo che permane e guida le azioni di tutti i giorni, la mano che si dà nelle faccende di casa, l’aiuto al fratellino in difficoltà. Essere ministranti è uno stato d’animo e un modo di vivere, senza lasciarsi fiaccare dalle difficoltà del sacrificio o farsi prendere la mano ed esagerare, sia nei vizi che nelle virtù. Ecco che il ministero del servizio all’altare è una chiamata, quando senti che Qualcuno ti chiama vicino a sé sul presbiterio. La gioia dello stare con i compagni a servire l’altare. Un impegno non da poco che richiede serietà e maturità per sapere sempre cosa fare e quando farlo e non creare scompiglio durante la celebrazione. Presenze a volte silenziose a volte

un po’ “vivaci”, i chierichetti, piccole pecorelle del gregge di Dio, per aiu-tare le altre persone ad avvicinarsi al Padre. Il loro santo protettore, San Tarciso, di cui i ministranti conoscono bene la storia, aspetta tutti i ragazzi che dopo aver celebrato la Festa del Perdono, decidono di intraprendere la strada del servizio all’altare nella parrocchia di Malo, con le braccia aperte per ac-coglierli nel suo abbraccio protettivo e avvicinarli all’amore del Padre.

I Coordinatori

UNA CHIAMATA CHE RIEMPIE DI GIOIA

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AMBITO LITURGICO

Mediante il battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio: è l’ingresso uf-ficiale nella grande famiglia della Chiesa corpo di Cristo, è il nostro primo “sì” all’amicizia con Gesù!Lo stesso Gesù dà inizio alla sua vita pubblica solo dopo aver ricevuto il Battesimo al fiume Giordano, e dopo la sua morte affida agli apostoli questa missione (Matteo 28, 19-20).

Questo ci fa capire che il sacramento del battesimo non è qualcosa di obbligatorio, ma è legato ad una scelta di fede, anche piccola, non ancora matura e perfetta ma destinata a crescere dopo aver ricevuto la grazia di Dio. Una fede che è segno del nostro impegno a vivere, nonostante le difficoltà, alla sequela di Cristo. Ma questa grazia battesimale per crescere ha bisogno dell’aiuto dei genitori e del padrino/madrina che infatti hanno proprio la responsabilità di accompagnare il bambino nel percorso della vita, riscoprendo passo dopo passo la bellezza di vivere con la gioia dell’essere figli di Dio.Quindi, la scelta del sacramento viene innanzitutto dai genitori che vivendo con fede vogliono elargire un ulteriore dono al proprio bambino. Proprio così! Il battesimo è un dono che noi genitori vogliamo fare al nostro bambino, vogliamo donargli l’amore vero, la fede in un amico sincero: Gesù.

Di seguito elenchiamo i cammini battesimali previsti l’anno 2018.Ricordiamo che:Il percorso di preparazione al Battesimo prevede:• Un primo contatto in parrocchia con il parroco• Una serata in famiglia con la presenza dei padrini e dei nonni, per i segni dell’accoglienza.• Un incontro di approfondimento sul Battesimo in S. Gaetano per genitori e padrini• La S. Messa con la celebrazione del Battesimo.• La S. Messa in Santuario per l’affido dei bambini alla Madonna• Una serata di condivisione che raggruppa i genitori di tre percorsi Battesimali.

BATTESIMI NELLA NOSTRA UNITÀ PASTORALE

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AMBITO LITURGICO

GENNAIO 2018Serata di approfondimento per genitori e padrini: giovedì 4 ore 20.30 a MolinaBattesimo Comunitario: Domenica 7 ore 10.00 a Molina Affido dei bambini alla Madonna: Domenica 25 febbraio ore 16.00 in Santuario

FEBBRAIO 2018Serata di approfondimento per genitori e padrini: giovedì 8 ore 20.30 in s. GaetanoBattesimo Comunitario: Domenica 18 ore 9.30 in DuomoAffido dei bambini alla Madonna: Domenica 25 febbraio ore 16.00 in Santuario

MARZO 2018Serata approfondimento per genitori e padrini: Giovedì 8 ore 20.30 in S. GaetanoBattesimo Comunitario: Domenica 18 ore 11.00 in DuomoAffido dei bambini alla Madonna: Domenica 27 maggio ore 16.00 in Santuario

MARZO (Notte di Pasqua)Incontro con genitori e padrini: (da concordare con le famiglie)Battesimo: notte di Pasqua di sabato 31 marzo ore 21.00 in Duomo e a MolinaAffido dei bambini alla Madonna: Domenica 27 maggio ore 16.00 in Santuario

APRILE 2018Serata di approfondimento per genitori e padrini: giovedì 19 ore 20.30 in s. GaetanoBattesimo Comunitario: Domenica 22 ore 9.30 in DuomoAffido dei bambini alla Madonna: Domenica 27 maggio ore 16.00 in Santuario

MAGGIO 2018Serata di approfondimento per genitori e padrini: giovedì 10 ore 20.30 in MolinaBattesimo Comunitario: Domenica 13 ore 10.00 a MolinaAffido dei bambini alla Madonna: Domenica 27 maggio ore 16.00 in Santuario

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AMBITO LITURGICO

GIUGNO 2018Serata di approfondimento per genitori e padrini: Giovedì 14 ore 20.30 in s. GaetanoBattesimo Comunitario: Domenica 17 ore 10.00 in DuomoAffido dei bambini alla Madonna: Domenica 29 luglio ore 16.00 in Santuario

LUGLIO 2018Serata di approfondimento per genitori e padrini: giovedì 12 ore 20.30 in s. GaetanoBattesimo Comunitario: Domenica 15 ore 10.00 in Duomo Affido dei bambini alla Madonna: Domenica 29 luglio ore 16.00 in Santuario

AGOSTO 2018 (sospesi Battesimi per impegni attività estive)

SETTEMBRE 2018Serata di approfondimento per genitori e padrini: giovedì 13 ore 20.30 a MaloBattesimo Comunitario: Domenica 16 ore 10.00 in DuomoAffido dei bambini alla Madonna: Domenica 28 ottobre ore 16.00 in Santuario

OTTOBRE 2018Serata di approfondimento per genitori e padrini: giovedì 11 ore 20.30 a MolinaBattesimo Comunitario: Domenica 14 ore 11.00 a MolinaAffido dei bambini alla Madonna: Domenica 28 ottobre ore 16.00 in Santuario

NOVEMBRE 2018Serata di approfondimento per genitori e padrini: giovedì 15 ore 20.30 in s. GaetanoBattesimo Comunitario: Domenica 18 ore 11.00 in DuomoAffido dei bambini alla Madonna: Domenica 25 novembre ore 16.00 in Santuario

DICEMBRE - sospeso

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AMBITO LITURGICO

PREGHIERA PER UN BAMBINO CHE RICEVE IL BATTESIMO

Signore, ti prego per (nome bambino):è nato unico ed irripetibile: fa’ che cresca nella consapevolezza

di essere un dono prezioso per te e per tutti noi.È nato in una famiglia felice:

fa’ che non ci siano mai né divisioni, né incomprensioni.È nato nell’amore e nella libertà: fa’ che conservi sempre

il suo cuore per amare e la sua mente per pensare.È nato pieno di voglia di vivere: fa’ che non si scoraggi mai

di fronte alle delusioni e alle amarezze della vita;È nato in una famiglia cristiana che scegliendo il Battesimo

ha messo nel suo cuore il seme della fede:fa’ che crescendo possa alimentare questo donoe confermarlo con il sacramento della Cresima,

perché possa fare le giuste scelte tra un bene e un altro bene.Signore, sii sempre il suo compagno di viaggio e la luce dei suoi passi

affinché non smarrisca mai la strada che conduce a te.Il suo splendido sorriso possa sempre brillare sul suo voltoe contagiare tutti coloro che lo amano e che gli augurano

un futuro sereno e colmo di gioia e di felicità.Amen!

Mirella Iovine

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AMBITO LITURGICO

ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

Riportiamo alcune foto di gruppo senza indicarne il riferimento di anniver-sario per stimolarne l’ intuizione e la ricerca

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“Il 3 Settembre Giuseppe e Attilia Migliorin hanno festeggiato il 60° anniversario di matrimonio attorniati dall’ affetto dei famigliari. Un grazie alla Schola Canto-rum per aver resa solenne la cerimonia e per la gradita sorpresa agli sposi con la loro presenza. “

60° DI GIUSEPPE E ATTILIA MIGLIORIN

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Ciao Luca,come stai? come va lì?Qua il tempo passa, ma il ricordo del tuo sorriso è sempre una costante.Ognuno di noi ti porta con se’ nella sua quo-tidianità, ognuno a modo suo, ma con sere-nità, sapendo che tu sei con noi e ci guardia-mo le spalle a vicenda.È molto bello rivederci ascoltando musica, sfogliando fotografie, ritornando nei nostri punti di ritrovo e cercandoti nei luoghi dove era più solito trovarti: dalla fermata dell’autobus fino alle mura di casa tua.Nonostante i bei ricordi che ci accompagnano, ci manchi Dircio.

I tuoi Amici

Il 9 agosto 1998 ti ho tenuto a Battesimo;il 13 ottobre 2012 mi hai voluta vicino a te per accompagnarti alla Cresima.Ho avuto la gioia di essere con te in questi due momenti im-portanti della tua vita.Ti ho visto crescere......Sei sempre stato uno scricciolo magro e piccolino con il tuo carattere riservato e tranquillo.Poi ad un tratto sei diventato un uomo ...... una Meraviglia di Uomo !!!!!!!Avevi tanti Amici, facevate festa assieme, eravate molto uniti, dovevate anche andare al mare insieme, per la prima volta da soli, ad agosto ......Ma tu Spirito Libero hai voluto partire prima, da solo, per un viaggio molto importante !!!!!!Hai messo le ali e hai spiccato il volo .......La tua partenza è stata talmente improvvisa che ci ha trovati impreparati per questa separazione!!!!!Sei comunque costantemente VIVO nei nostri cuori e per la tua serenità dobbiamo viverti, pensarti e parlarti quotidianamente con la gioia nel cuore!!!!!!!È un compito che ci riesce difficile, soprattutto adesso che si avvicina il Natale, ma per il tuo bene con il tempo impareremo a farlo !!!!!!Ti vogliamo tutti un Mondo di Bene !!!!!!!!!

Zia Cristina

INSIEME A LUCA DIRCETTI

UN ABBRACCIO A LUCA

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LA PREGHIERA E LA CELEBRAZIONE DELLE SS. MESSE PER I NOSTRI DEFUNTIPregare per i nostri defunti, chiedere la cele-brazione eucaristica per un nostro famigliare, per un nostro amico, è un uso invalso da tan-tissimi secoli nella chiesa che sottolinea come i cristiani siano sempre stati solerti a vivere una comunione intensa con i defunti, senza che questa si identificasse necessariamente con una sorta di magismo o di spiritismo. Nella preghiera infatti mentre si instaura un’intima relazione con Dio e ci si immedesima in un dialogo profondo che edifica e rasserena, si ha la possibilità di percepire la presenza certa di tutti coloro che il Signore in ogni caso sostiene e accompagna e dei quali non si è mai dimenti-cato, appunto le anime dei nostri cari defunti. Pregare il Signore per i nostri defunti, impetrare a Lui la grazia della purificazione e la miseri-cordia per loro, chiedergli che ci faccia avvertire la loro presenza e che essi non ci abbandonino, equivale a instaurare una relazione intima e familiare con i nostri stessi cari e vivere già nell’ora-zione stessa un rapporto di mutua comunione con loro. Vivere l’Eucarestia come partecipazione alle sofferenze di Cristo il cui sacrificio ci viene ripre-sentato all’atto della consacrazione, entrare in comunione con il Corpo e il Sangue di Cristo applicando questo stesso sacrificio ai nostri cari defunti equivale a consentire loro che la pre-detta purificazione avvenga assai più speditamente. In altri termini, la consacrazione eucari-stica, quando applicata con fede e devozione ai nostri defunti, ottiene per essi un aiuto non indifferente nell’ordine della misericordia e fa in modo che la salvezza venga raggiunta con più sollecitudine. Poche volte noi ci concentriamo sui benefici che apportiamo ai nostri defunti ogni qual volta chiediamo per loro l’applicazione di una Messa. La preghiera per i singoli nostri defunti e so-prattutto l’applicazione del sacrificio eucaristico, a condizione che vengano coltivate nella pro-fondità della fede e non dandola vinta al senso di smarrimento e di perdizione che nel dolore possono sempre prendere il sopravvento, realizzano la comunione con i nostri defunti e ci per-

mettono di esperirne la presenza certa e misteriosa e consolante sia che essi abbiano già raggiunto la gloria indefinita sia che ad essa debbano ancora accedere. Anche la preghiera rivolta ai nostri stessi defunti af-finché presentino a Dio le nostre necessità e le gra-zie di cui abbiamo bisogno costituiscono per noi il vantaggio della loro compagnia; così pure la visita al cimitero e la sosta davanti alle lapidi che racchiudono i loro sarcofagi può recare il suo frutto, purché non si traduca in mera consuetudine vacua e insignificante.

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Poche righe per annotare una grande lezione di umiltà umana.Lunedì 6 Novembre è iniziato il corso per Lettori: “Dare voce alla Parola”. Avevo già fatto il medesimo corso con gli stessi docenti qualche anno fa e c’era qual-che incertezza se avrei deciso di continuare, presumendo che forse non avrei sentito cose nuove.

La sorpresa grande è stata quella di notare tra i partecipanti il Maestro Saccardo, lettore puntuale da molti anni (quanti?) che seduto in 1° fila, ascoltava attento la “lezione”.

La sorpresa maggiore si è ripetuta il lunedì successivo. Lui era lì, puntuale al suo posto. La cosa più stupefacente però, è stata quella di vederlo fare in piedi come tutti, come *un* scolaretto diligente, gli esercizi respiratori e fonetici senza esimersi nemmeno da quello del “ridere”.Grazie “Maestro” senza di Lei sarei stata privata dell’insegnamento e dell’ESPERIENZA che molti possono insegnare ma SOLO GLI UMILI SONO MAESTRI.

Sempre si impara, finirò il corso... mai mi perderei altre lezioni di vita!

Lina S.

P.S. scrivendo ho dato prova pratica di quanto devo ancora imparare: a scolaretto si ante-pone *UNO*

Chi INSEGNA e chi è MAESTRO

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Profumo di famiglie è un laboratorio che abbiamo vissuto con le/i catechiste/i della diocesi dopo il Convegno di set-tembre sul tema della famiglia. Ci pare una cosa bella poter condividere qualche flash di questa esperienza anche la no-stra parrocchia. In questo laboratorio fa da filo rosso l’esorta-zione apostolica di papa Francesco Amoris Laetitia ha aperto una nuova bella stagione nel rapporto tra Chiesa e Famiglia. Da quando è uscita (aprile 2016) ha prodotto un effetto-va-langa, da cui non si può sfuggire; è un benefico effetto-terremoto che continuerà per lungo tempo. E’ un’onda lunga che segnerà gli anni futuri.Amoris Laetitia è una buona notizia da “cantare”. La gioia

dell’amore è giubilo per la Chiesa. E’ un capolavoro che ha bisogno di tempo e di silenzio. Non c’è niente di urlato, nulla che voglia tagliare come una spada i grandi nodi della vita quotidiana delle fa-miglie. Papa Francesco invita a non guardare la famiglia dall’al-to ma ad entrare in punta di piedi e scoprire che “OGNI CASA È UN CANDELABRO”.Suggerisce: “Varca la porta di una casa con due splendi-de lampade in mano: la lampada della Parola di Dio la lampada dell’amore che brilla”.Entra, chinati sulle differenze che trovi per cogliere i semi di bellezza e farli fiorire. Entra in questa casa con una bisaccia. Contiene le parole chiave. Sono magnifiche. Ti guideranno. La prima è la gioia. La gioia è il gigantesco segreto del cristiano. Poi parole dinamiche, di movimento perché ciò che è vivo si muove, cambia. La vita non è mai ripetitiva. La famiglia è la re-altà più dinamica che esiste: i giovani inna-morati, sposi felici, figli piccoli, adolescenti in tumulto, figli che vanno, coppie fedeli per anni, figli e nipotini che ritornano. La fami-glia sempre la stessa e sempre nuova.Tenerezza: una parola che torna più di venti volte, una vera rivoluzione della tenerezza. E poi accogliere, accompagnare…

“AMORIS LAETITIA” e PROFUMO DI FAMIGLIE

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Fermati… sentirai dei profumi. Sentirai il profumo del pino con gli aghi uniti a coppia per indicare la felicità co-niugale e la fertilità.Il profumo del limone per cantare la fedeltà nell’amore: una pianta che produce frutti tutto l’anno.Il profumo dell’arancio con il suo potere di regalare energia, buonumore ed augu-rare solarità.Il profumo di lavanda legato alla storia e alle radici familiari… Tu lascia un messaggio “il tuo ricordo è la mia unica felicità”.La menta, per dire sobrietà, temperanza, saggezza, per un amore che rimane saldo anche nelle avversità.Il sandalo che favorisce la meditazione e la preghiera con la sua azione rilassante. E poi il nardo, un olio profumato di altissimo valore. Nella Bibbia è simbolo dell’amore fedele fino a dare la vita.Il Papa in “Amoris Laetitia” continua…Via gli atteggiamenti difensivi.- Accendiamo lampade- Indichiamo strade di felicità- Realizziamo il magnifico mosaico delle diversità.

Spalanca orizzonti ampi:- via la prigione del contratto- via la misura stretta- via la coperta cortaLa Chiesa propone una sfida… accompagnare, accompagnare, accompagnare.E’ bella e lieta, imperfetta e mancante, ma la famiglia resta nucleo incandescente. E’famiglia da accompagnare, con cui camminare, a cui offrire una bussola.

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Ciao, mi chiamo Felix, un gatto felice visto il nome che mi hanno dato. Da qualche settimana poi sto diventando molto importan-te perché i bambini di questa parrocchia (mi pare siano di seconda elementare), hanno chiesto la mia amicizia e con la mia miaogioia sono entrato, non con facebook ma in di-retta nel loro meraviglioso mondo. Ci sono delle persone grandi, molto sorridenti e gentili che raccontano di me e così li potrò incontrare almeno due volte al mese.Due settimane fa, era, se non erro il 5 novembre, perché nel nostro mondo il tempo scorre con la velocità delle nostre zampe e delle nostre corse e arrampicate, dei bambini sono arrivati in flotta in una grande casa colorata, che chiamavano con il nome, Gaetano, un nome che assomiglia alla mia razza perché comincia con lo stesso suono… ga… ga… gatto.Hanno cantato con papà e mamma, poi ho potuto raccontare una delle mie avventure. La notte prima mi ero affacciato in punta di zampe (le mie sono felpate), alla finestra di una loro casa per capire che cos’è e come vive una famiglia di umani.“Come sono strani questi umani!” mi sono detto. Ho visto otto gambe sotto la tavola, il

pavimento sporco di cioccolato, un bimbetto con i baf-fi di cioccolato che assomigliava a me. C’era chi strillava, chi cercava le chiavi, chi gridava “mamma”. Sembravano tutti molto agitati… “dai che arrivo tardi al lavoro, io a scuola...”.Un uomo stava agitando un foglio dove c’erano scritti dei numeri ed era molto preoccupato (pare fossero delle bol-lette da pagare).Finalmente sono partiti tutti e l’ultimo ad uscire sbatté la porta canticchiando…. “Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due...”. Questa la so anch’io… è magnifica. Forse mi avrà visto!

Torno ai miei amici piccoli già molto simpatici ed allegri. Ascoltano la mia storia, poi un’al-tra più lunga e sono tutti là ingattonati. Come sono belli i bambini e come sono brave le signore a raccontare le storie! Dimenticavo che ci sono anche due signori: alti e belli. Fan-tastico!Pensate che qualcuna ha avuto la felice idea di trasformare il musetto dei bambini in una faccina da gatto e così con i baffi neri e il nasetto da micino sono andati in una grande casa che, mi pare, si chiami chiesa. Ora vi lascio, ma continuerò nelle prossime puntate a raccon-tarvi quello che di grande e meraviglioso sto scoprendo con i bambini.

LA FAMIGLIA

Il gatto Felix ci ha introdotto nel cammino che i bambini di seconda elementare hanno iniziato domenica 5 novembre in San Gaetano.Il percorso catechistico per loro sarà articolato con un incontro alla prima domenica del

LA FAMIGLIA RACCONTATA AI BAMBINI

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mese assieme ai loro genitori alternato da un altro con i gruppi dei bambini a ritmo quindicinale.Il tema per i bambini è “la famiglia raccontata ai bambi-ni”. E si parlerà di papà, mamme, fratelli e sorelle, coccole e carezze, momenti speciali per far scoprire loro lo scrigno di ricordi felici.I loro genitori hanno iniziato ammirando l’albero dei pro-fumi di famiglia e lasciandosi impregnare idealmente dai profumi che raccontano la famiglia: il pino, il limone, l’a-rancio, il nardo. Di mese in mese sul filo conduttore dell’e-sortazione di Papa Francesco Amoris Laetitia rivisiteremo le pazzie dell’innamoramento e gli altri passaggi di vita di una famiglia.L’appuntamento sarà ogni prima domenica del mese e pen-siamo sia un’ottima scelta partecipare anche alla Messa, dove il nostro parroco, don Giuseppe, abile cantastorie, ci aiuterà ad entrare in punta di piedi con i nostri bambini nel cuore della fede cristiana: l’Eucarestia della domenica.Un semplice gesto: il saluto e una preghiera accompagne-ranno l’impegno per tutto il mese.

L’IMPEGNO DEL MESEIl semplice gesto: il saluto

Il mattino, in famiglia, prima di uscire di casa, sarebbe bello salutarci con un bacio. Quel “ciao” non sia mai affrettato oppure, peggio, taciuto. C’è molta differenza fra chi si saluta alla veloce e chi si ferma a stringere una mano o a regalare un abbraccio.Quel saluto accompagnerà ognuno per tutta la giornata. In molti momenti, a scuola o sul lavoro, ogni ragazzo sentirò la vicinanza di mamma e papà, e loro quella dei figli.

UN SALUTO UNA PREGHIERATi saluto, Dio, resta con me.In questo nuovo mattinotrovo la mia famiglia.Ti saluto, fratello.Ti saluto, mamma.Ti saluto, papà. Ti saluto, sorella.Dio, unisci noi tuttiin una sola voce.Unisci le nostre mani in un’unica preghiera;benedici noi quando siamo lontani,benedici noi così vicini.

Sr. Idelma

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I ragazzi di quinta elementare (dello scorso anno) hanno commentato così i loro piccoli capolavori.

• Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chisogna impara a volare (Lorenzo Radin)• Ama sempre la tua famiglia, sei sicuro che tiaiuterà• La famiglia è per me una medicina, mi aiuta emi è vicina• Ogni giorno la famiglia mi dà forza e mi con-siglia (Melany)• Con la mia famiglia volo sempre alto• In volo verso il futuro con la mia famiglia (Francesco)• Con la mia famiglia stiamo facendo insieme un viaggio meraviglioso• Volare è un’esperienza bellissima. Sentirsi liberi come gli uccelli, avere l’aria per i capelli edall’alto provare il brivido di essere re di tutto• La famiglia ti è sempre vicina, non ti abbandona mai. E’ la cosa più bella che ci sia (GiorgiaPierantoni)• Volare ti fa vedere il mondo dall’alto. Un’esperienza davvero unica (Asia)• La famiglia è come un fascio di aerei che spiccano il volo, sempre più in alto• Bisogna imparare a volare con le ali del cuore, perché il cielo è dentro di noi• La famiglia quando è unita vola alto, vicino a Dio (Elia Cosaro)• L’amore fa volare le famiglie• Famiglia = volersi bene, sempre (Michael)• Volare da soli è bello, volare in famiglia è un sogno (Benedetta Altissimo)• L’essenziale è l’amore attraverso gli occhi si illumina• Aria pulita, quote più alte, l’anima cerca (Eleonora Fagnani)• Non c’è felicità senza la tua famiglia (Gloria)• Con la famiglia si vola alto (Andrea)• La famiglia è come il cuore, se si spezza non si può più chiamare famiglia• La famiglia è l’albero della vita (M. Carlotta)• L’aereo è quel motore che porta la famiglia nei sogni• La mia famiglia è speciale come le frecce tricolori (Arianna S.)• La famiglia è lo specchio con cui Dio ci guarda (Dan• Stare assieme ai nostri nonni vecchi e soli, rende felice tutta la mia famiglia• In famiglia dobbiamo volare tutti nella stessa direzione• Inizio il mio viaggio verso il mondo… io sono il pilota…• La paura non dovrà mai far smettere di sognare (Alberto)• La famiglia è come una nuvola… viaggia sempre in alto (Fabio)

FAMILY FLY (Mostra degli aerei-famiglia)

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• Nella mia famiglia ogni giorno c’è un’avventura: nuova ed emozionante• Vola sempre in alto con la fantasia (Valeria)• Quando una famiglia è unita e si vuole bene, vola sempre più in alto• Vola là, dove ti porta il vento e il cuore assieme alla tua famiglia• La famiglia è il regalo più grande che mi ha fatto Gesù (Giovanni S.)• J love my family: amo la mia famiglia come il gelato alla stracciatella, come il vento d’esta-te, come una bella passeggiata in montagna (Maurizio M.)• La mia famiglia è bella, vivace, allegra e collaborativa (Mirko Pettinà)• Tutte le famiglie volano in alto per trovare Dio e Gesù (Alice)• Famiglia è aiutarsi l’un l’altro nel momento del bisogno, è capire se una persona ha biso-gno di te, anche senza dover chiedere (Beatrice)• La mia famiglia vola alto (Beatrice)• Con la mia famiglia il viaggio nella vita è meraviglioso (Teresa)• Vola in alto senza avere mai timore, perché Gesù è sempre con te (Arianna)• Come un aereo desidero volare verso il cielo, o Dio, e raccogliere tutto la poesia del TuoAmore per farne dono alla mia famiglia e a tutti quelli che mi stanno attorno.• Credo che ognuno di noi abbia la ricetta ideale, io la mia la chiamo felicità… ma il suovero nome è famiglia!• La famiglia è lo specchio in cui Dio si guarda e vede i due miracoli più belli che ha fatto:donare la vita e l’amore• La mia famiglia è fantastica! Oltre a mamma e papà ci sono altre persone speciali chemi vogliono bene e mi insegnano a migliorare sempre, a volare in alto come questo aereo!(Giovanni B.)• La famiglia è la cosa più importante della vita. La vita è la cosa più importante del mondoe bisogna godersela finchè si può. Mai buttarla via (Gabriele Fagnani)• Io sono il pilota di questo aereo, la mia famiglia mi dà la carica facendo girare l’elica da-vanti all’aereo in modo che il mio motore possa accendersi e partire.

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L’Azione Cattolica Vicentina quest’anno fe-steggia un compleanno particolare! 150 can-deline!Ma chi è l’Azione Cattolica? Siamo un’associa-zione di laici, cristiani, a servizio della Parroc-chia e della Chiesa locale che si impegnano ad annunciare il Vangelo in diretta collaborazio-ne con i sacerdoti e proponendo percorsi che accompagnano con gradualità la crescita e la maturazione, nella fede, di ciascuno di noi, ragazzi, giovani, adulti.

Ragazzi: Pronti a partire, a trovarsi insieme il sabato pomeriggio, pronti a condividere un’espe-rienza per incontrare Gesu! “PRONTI A SCATTARE”! Questo il tema che i ragazzi dell’ACR, accompagnati dagli animatori e Don Luca, cercheremo di vivere durante l’anno!Da sabato 28 ottobre con la festa del CIAO è iniziato alla grande l’anno dell’ACR!Un cammino che continua ogni sabato dalle 15.30 alle 17.00 in San Gaetano, con la voglia di riflettere sulle immagini della nostra quotidianità e di diventare photo-sensibili alla luce di Gesù e alla sua parola!Giovani: “Chi cercate”? Questa la domanda che accompagna in questo nuovo anno pastorale gli animatori dei Gruppi Giovanissimi di Azione Cattolica e che è stata approfondita durante la giornata di formazione tenuta il 5 novembre a Campogrosso.

Cosa cerchiamo nella nostra vita ma soprattutto nel nostro servizio? Ognuno di noi nella vita è un giovane in cammino e in ricerca tra lavoro, università e impegni vari ma tutti noi, nel nostro servizio, abbiamo uno stesso focus: i ragazzi.

Quindi ci impegniamo e lavoriamo per offrire loro la possibilità di porsi delle domande, di con-frontarsi su temi importanti e attuali, fare gruppo e creare relazioni significative con i coetanei e conoscere altre realtà vicine. Tutto questo ci permetterà di crescere insieme tenendo sempre lo sguardo rivolto verso Gesù.I Gruppi giovanissimi di Azione Cattolica si ritrovano al lunedì sera per la 1° 2° 3° tappa (annate 2001-2002-2003) alle ore 20.00, e, per la IV tappa, (anno 2000) l’appuntamento è ogni venerdì,

sempre alle 20, presso il Centro Parrocchiale San Gaetano. Vi aspettiamo!

Adulti: le nostre giornate sono piene di impegni, ogni tanto fa bene ritrovarsi assieme per pregare e chiederci cosa vuole dirci Gesù. Una sera al mese, al lunedì, ci ritroviamo assieme, al Centro Parrocchiale San Ga-etano, per pregare, approfondi-re, condividere la Parola.

DOPO 150 ANNI…PRONTI A SCATTARE!

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ALZA IL VOLUME :METTITI IN DIALOGO CON DIO

DIO : Chi siete?ED: 70 Ragazzi e 25 Educatori DIO: Dove siete diretti?ED: Siamo in partenza per Colle Don Bosco in ritiro per scoprire la MISSIONE di questo santo.DIO: Ma chi vi accoglie?ED: Ci accoglieranno i Salesiani in una casa come la nostra di Tonezza ….con nostro stupo-re ci appare un luogo da SOGNO in collina, Don Bosco ci aspetta a braccia aperte.DIO: Ma cosa fate pregate, mangiate dormite e basta?ED: No, attraverso attività vogliamo far conoscere i luoghi e la vita di Don Bosco che con il gioco, l’accoglienza, il duro lavoro ha dato uno scopo alla sua vita senza mai dimenticare la preghiera di ogni sera.DIO: Ma non avete fame?ED: Adesso andiamo da mamma Margherita un ristoro che è dedicato alla mamma del Santo e poi i ragazzi non lo sanno faremo un gioco notturno: ACCHIAPPA IL SOGNO .DIO: Ma avete intenzione di farli dormire?ED: Noi vorremmo ma non dormono mai…..devi sapere che le camere non sono piccole ma ci sono due camerate grandi ,una di femmine e una per i maschi.DIO: SVEGLIAAAAAA BUONGIORNO che missione avete oggi?ED: Oggi camminata, chiacchiere e silenzi per l’incontro con TE.DIO: Dove siete? Vi sto aspettando ?ED: Qui dietro l’angolo perché arrivare fin da te non è sempre facile.DIO: Benvenuti nell’Abbazia di Vezzolano siete pronti a essere invitati a pranzo?ED: ECCOCI!! Tu ci riempi sempre gli occhi e il cuore quando siamo attorno alla tua tavola.RAG: Mai un’attimo di sosta …..zaino in spalla: Chieri stiamo arrivando?DIO: Ma a Chieri perché?ED: Oggi i ragazzi intervisteranno le persone per sapere quali sono i lori ricordi di felicità, perché proprio qui Don Bosco ha realizzato il suo desiderio.DIO: Chi avete incontrato?RAG: Tantissime persone ma mai non ci saremmo aspettati di trovarne una al nostro ritor-no così straordinaria……..è sempre in cammino ce l’hai mandato tu Fra Biagio?DON LUCA: Buongiorno a tutti siete pronti? Carichi? Via !!!RAG: Ma è vero che si va a Valdocco?ED: Andiamo a Valdocco a vedere la realizzazione del suo primo ORATORIO.DIO: Ma che luogo è?ED: E’ uno spazio che ha realizzato e pensato per noi dove giocare, studiare e condividere insomma un posto traboccante di TE.RAG: Hey Dio dove sei sparito ? Dio ci sei?DIO: Dai tornate a casa ragazzi in fretta cambiatevi, mangiate che vi aspetta una serata con ME.ED: GRAZIE DIO, Tu non puoi capire come ci siamo sentiti sollevati e abbracciati da TE in questa VEGLIA dove ognuno nella canzone, nelle immagini e nel silenzio ritrovava TE.

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Questi giorni volgevano al termine e non poteva esserci luogo migliore per concludere un cammino fatto di tante emozioni e tanti incontri un luogo, un mandato per questi ragazzi ad avere un attenzione verso il prossimo dove …..il SOGNO si è mescolato alla REALTA’ SERMIGUNA REALTA’ APPARENTEMENTE IMPOSSIBILE CHE DIVENTA OGNI GIORNO POSSIBILE CON L’AIUTO DI TANTI E DOVE SI PERCEPISCE L’INTRECCIO TRA DIO E L’UOMO E’ STATO SOGNO O E’ STATA REALTA’MISSIONE POSSIBILE : 70 RAGAZZI SENZA CELLULARI PER QUATTRO GIORNIMISSIONE POSSIBILE: GUARDARLI GIOCARE INSIEMEMISSIONE POSSIBILE: BALLARE E CANTARE TUTTI INSIEME A SQUARCIAGOLA MISSIONE IMPOSSIBILE: CHE QUESTI GIORNI NON FINISCANO MAI

EDUCATORI CRESIMANDI

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Sabato 30 settembre lo Spirito Santo ha illuminato i cuori di tredici ragazzi di Molina. Il percorso di preparazione al Sa-cramento della Confermazione che abbiamo fatto con i no-stri ragazzi è stata un’esperienza nuova, assieme agli amici di Malo e le loro catechiste e i segni che hanno accompagno i nostri ragazzi sono stati due: il gomitolo e la maglietta con il punto interrogativo. In un mondo pieno di interrogativi su cosa fare, come comportarsi, quale strada prendere, a volte è difficile scegliere la via giusta. C’è bisogno di un filo che non ci faccia perdere la strada. Il nostro gomitolo è Gesù! Se seguiamo il suo filo, anche uscire da un labirinto “è’ missione possibile”, ancora di più se qualche altro amico cammina con noi, ci sta vicino, e ci aiuta a non staccarci da quel gomitolo! Augu-riamo ai nostri ragazzi che il Sacramento della Confermazione riesca a donare loro entusiasmo e forza per affrontare il futuro con speranza e fede e possano diventare testimoni del Vangelo nella vita di tutti i giorni. Ora il loro cammino continua con il gruppo giovanissimi, esperienza gioiosa di crescita umana e cristiana. A noi catechiste il compito di pregare che lo Spirito Santo rimanga in loro e in tutti noi….allora la nostra missione sarà veramente possibile!!! Ringraziamo i nostri sacerdoti, in particolare don Luca Lunardon, don Luca Centomo e il dia-cono Alessandro per averci accompagnato e sostenuto in questo percorso di preparazione. Lo Spirito Santo aiuti la nostra Unità Pastorale ad essere unita nella fede e sia grembo di speranza e carità testimoniando ai nostri giovani l’amore di Dio per l’uomo.

Le catechiste di Molina

APRIAMO LA VELA DELLA NOSTRA VITA AL VENTO DELLO SPIRITO SANTO

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CATECHESI A MOLINA

Cari lettori, come sapete, ormai questo è il quarto anno che la nostra comunità di Molina, sta sperimen-tando la proposta diocesana che vede i catechisti/e ac-compagnatori delle famiglie nell’iniziazione cristiana dei figli. In particolare dallo scorso anno, in alcune classi ab-biamo cercato di coinvolgere i genitori che hanno dato la loro disponibilità. Oltre agli incontri mensili di catechesi con le famiglie, anche l’incontro quindicina-le rivolto solo ai ragazzi, viene animato a turno da due genitori, riuscendo così coinvolgere, nel corso dell’anno quasi tutte le famiglie. Seguendo il programma, i genitori animano le lezioni, si preparano con noi catechiste “sfo-gliando” il Vangelo, abbozzando idee, procurandosi il materiale, mettendosi in gioco con la loro fantasia, creando ogni volta un contesto e delle dinamiche mirate, al fine di incuriosire e coinvolgere i ragazzi sul tema proposto. Se pur breve, tale esperienza, ci sta confermando anche l’importanza di suscitare negli adulti un motivo di impegno e di riflessione personale sull’argomento che di volta in volta preparano e condividono con i ragazzi. Questo diventa per loro occasione di buon esempio verso i figli, di impegno e volontà di crescita cristiana in famiglia, sentendosi coinvolti a livello di educazione dei figli e di aiuto in comunità. In tal modo, come per noi catechiste, anche i genitori che accolgono la proposta, vi è la possibilità di rispondere maggiormente ad una chiamata non perseguendo disegni perso-nali ma collaborando con gli altri all’attuazione di un progetto comune. Siamo convinte che ogni persona è dotata dallo Spirito di particolari doni: non siamo fatti in serie.

La ricchezza del gruppo è proprio quella di essere composto da persone che hanno una sto-ria, una competenza, un’abilità nel gestire il gruppo dei ragazzi, una capacità comunicativa, un modo di pregare che le rende uniche agli occhi di Dio e fa del gruppo una composizione di bellezza unica in cui ciascuno spicca per le sue caratteristiche personali. Perché i ragazzi si incontrino con Gesù occorrono uomini e donne che testimonino di Lui, che siano capaci di passare agli altri la loro esperienza. Catechisti e genitori sono chiamati ad indicare Gesù ai loro ragazzi, creare le condizioni perché vogliano e possano incontrarsi con Lui. Perché non si ama se non ciò che si cono-

sce. Molte persone sono alla ricerca del senso della vita, può darsi che tra di loro, an-che tra i nostri ragazzi, ci sia-no di quelli che si lasceranno affascinare da Gesù quando parlandone testimonieremo convinti e gioiosi la nostra fede.

Elena e Laura, catechiste di 1° media di Molina.

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Non c’è due…senza Te!

Riparte anche quest’anno il nostro cammino fidanzati, un percorso rivolto a tutte le giovani coppie che desiderano ritagliarsi un po’ di tempo per prepararsi ad un nuovo viaggio.Non è necessario avere una data del matrimonio per vivere questa esperienza, ma solo voglia di mettersi in gioco, di scoprirsi, conoscersi e ricercare un NOI nuovo, più consape-vole. Sì, perché per vivere insieme e coltivare l’amore giorno dopo giorno, occorre pazienza, attenzione, consapevolezza, voglia di trasformare due strade in un’unica strada, accada quel che accada, nonostante qualsiasi sfida.Il fidanzamento è il tempo della conoscenza reciproca e della condivisione di un progetto, un cammino nel quale la coppia è chiamata a fare un bel lavoro sull’amore! “L’alleanza d’amore tra l’uomo e la donna, alleanza per la vita, non si improvvisa, non si fa da un giorno all’altro. Non c’è il matrimonio express: bisogna lavorare sull’amore, bisogna camminare“.Il matrimonio come vocazione di Dio, non è solo una relazione basata sull’attrazione e sul sentimento, ma stabilisce un’ alleanza forte e duratura, facendo due vite una sola, un autenti-co miracolo della libertà umana e della grazia di Dio. Un’alleanza così non improvvisa da un giorno all’altro. L’alleanza dell’amore dell’uomo e della donna si impara e si affina. Mi permetto di dire che è un’alleanza artigianale. Fare di due vite una vita sola, è anche quasi un mira-colo, un miracolo della libertà e del cuore, affidato alla fede”.

(parole sul fidanzamento di Papa Francesco)

Questa la proposta pensata per sostenere le coppie nel cammino del fidanzamento, consa-pevoli che crescere nell’essere coppia, nell’amore reciproco e nella capacità di aprirsi agli al-tri richiede impegno, ma anche sostegno e condivisione con chi sta facendo gli stessi passi. Buon cammino!

Le coppie guida

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Più di quaranta giovani della Comunità Abramo sono sta-ti protagonisti del Festival internazionale YouHope vissu-to lungo la costa meridionale della Spagna, tra le diocesi di Valencia, Castellón e Alicante, spinti dal forte messag-gio lanciato da Papa Francesco nell’esortazione apostolica dell’Evangelii Gaudium: “Nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore”. È proprio la gioia dell’incontro per-sonale con Cristo che muove all’annuncio della Sua Parola in tutto il mondo, perché altri possano, a loro volta, farne esperienza.Il Festival, organizzato dalla Comunità Abramo a Gandía, è stata una preziosa occasione di collaborazione tra le tre diocesi di Valencia, Castellón e Alicante, nelle quali hanno avuto luogo le iniziative proposte, con il diretto coinvol-gimento di molti giovani spagnoli. Tutti i partecipanti hanno vissuto in un clima di profonda comunione e condivisione nonostante le lingue e le culture diverse, mettendosi in gioco insieme nella missione nelle città e nelle spiagge, sperimentando la gioia di essere fratelli in Cristo.L’allegria del Vangelo ha accompagnato ogni momento di preghiera e formazione, di evangeliz-zazione di strada, visita ai poveri, agli ammalati e alle famiglie. La gioia non è mancata nemme-no durante la giornata dedicata ai tornei di pallavolo e calcio sulla spiaggia, né durante la serata di festa tra i giovani, i quali per primi hanno testimoniato di aver provato grande consolazione nel cuore per aver vissuto un’esperienza viva e profonda in Dio.La Comunità Abramo, presente dal 2013 in Spagna, a Malta, Roma e Torino, e con specifici progetti in altri Paesi europei, coinvolge ogni estate un gran numero di giovani nei Festival YouHope, una delle attività principali di evangelizzazione nata per rispondere all’invito di Papa Francesco di essere una Chiesa in uscita. Maggiori informazioni sul sito web:www.youhope.it.La Comunità Abramo, che si ritrova tutti i martedì alle ore 20.00 nella Chiesa di Molina, vi invi-ta a venirci a trovare per condividere una serata di riflessione e gioiosa Preghiera.

Invio missionario del Cardinaledi Valencia Antonio Cañizares

LA COMUNITÀ ABRAMOal Festival dei giovani a Gandía (Valencia)

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INCONTRI MATRIMONIALIWEEK END SPOSI A CRESPANO DEL GRAPPA

Dal 29 settembre al 1 ottobre si è svolto a Crespano del Grappa il w.e. sposi al quale hanno partecipato alcune coppie della nostra parrocchia. Ecco le loro testimonianze.

A fine settembre abbiamo partecipato al w.e. organizzato dalla comunità diIncontro Matrimoniale senza alcuna aspettativa. Il venerdì sera siamo arri-vati nella grande casache ci ha accolto, stanchi dal peso della settimana. Ne siamo ripartiti dome-nica felici e con il cuoregioioso. Approfondire i bisogni e le nostre paure piu’ profonde ci ha aiutato a conoscerci ancor meglio l’un l’altra. E’ stato bello e fruttuoso poter camminare un tratto del-la nostra vita con altre coppie, che come noi si son regalate un momento speciale. E’ stato un cammino di crescita per il nostro amore e proviamo ancora sentimenti di gratitudine verso le persone che ci hanno permesso di vivere questa bella esperienza.

Diego e Mary

Il W.E. che abbiamo vissuto è stata un’ottima occasione per ritagliare un po’ di tempo per noi, fuori dalle incombenze quotidiane. Siamo partiti stanchi, dopo il lavoro e l’organizzazione del w.e. per le figlie. Abbiamo però trovato un clima accogliente, con coppie che non conoscevamoe provenienti da varie provincie del Veneto. E’ stato un tempo prezioso per approfondire ildialogo di coppia e partendo da noi stessi, analizzare i bisogni che abbiamo e che ci spingonoa comportarci in un determinato modo con l’altro. E’ stato interessante comprendere come ciòche proviamo e viviamo in coppia può essere migliorato grazie ad una maggiore consapevolezza e conoscenza di noi stessi. Ognuno di noi deve principalmente comprendere cosa prova e comelo esprime all’altro, astenendosi dal giudicare la persona che gli sta accanto: facile a dirsi ma benpiù difficile da mettere in pratica! Del resto la vita di coppia è in continuo divenire, in continuoassestamento , è una crescita che si fa insieme e ognuno dei due ne è protagonista attivo.

Maristella e Claudio

Siamo convinti che fermarsi e trovare ogni tanto uno spazio da dedicare alla coppia sia impor-tante perchè altrimenti si rischia di vivere “ad occhi chiusi”. Pensiamo, magari, che tutto proceda nella normalità, che non ci sia nulla da discutere o rivedere, invece il poter riflettere su alcuni temi ci ha fatto capire che c’è sempre il bisogno o la necessità di cambiare qualcosa della nostra vita e nella nostra relazione di coppia. Il w.e. ci ha offerto l’opportunità di prendere coscienza della nostra realtà. E’ stata per noi una bella e significativa esperienza condivisa in amicizia e semplicità anche con altre coppie.

Raffaela e Renato

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Il primo corso di quest’anno è stato “ INTRODUZIONE ALLA SACRASCRITTURA – IL PENTATEUCO “,cioè i primi libri della bibbia, per gli Ebrei“ LA LEGGE “ (la Torah).La partecipazione è stata molto numerosa e interessata anche perché il professore Cesare De Santi è molto, molto preparato e documentato.Ci ha indicato di leggere altri testi che aiutano a capire meglio il contenuto dei Cin-que Libri.Il prossimo corso, che inizierà mercoledì 10 gennaio, subito dopo l’Epifania, avrà come titolo “ I SACRAMENTI “ e sarà tenuto dalla professoressa Francesca Leto. E’ una grande opportunità di formazione per i Catechisti , ma anche per i genito-ri, per conoscere meglio cosa vuol dire ricevere un Sacramento . Questo potrebbe essere loro di aiuto a seguire personalmente i loro figli nella preparazione ai vari Sacramenti.Come scrivo sempre, tutti sono invitati a partecipare, non c’e nessuna selezione di persone. I numerosi iscritti al primo corso sono venuti liberamente e sono stati accolti.

La segretaria Luisa Soliman

SCUOLA DIOCESANA DI TEOLOGIA PER LAICI

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Da anni la Caritas parrocchiale si prodiga ad aiutare le famiglie bisognevoli, non solo dal punto di vista economico ma soprattutto con la propria vicinanza morale e di sostegno nei problemi di inserimento nel lavoro, nella gestione famigliare e in quella sociale. Fra le varie opportunità create per sostenere le famiglie di Malo, spicca la nostra Associazione “mani abili e mani in pasta”, che collabora con ”gli amici del carnevale” partecipando alla ma-nifestazione che si svolgerà domenica 17.12.2017, e avrà come tema “un dono…un sorriso: porte aperte alla socialità”. Sono ben 30 le associazioni che aderiscono a questa lodevole iniziativa e ognuno esporrà i propri prodotti in gazebi che si snoderanno lungo le vie del centro, così metteranno al cor-rente la popolazione di Malo sul proprio operato. Sono cointeressati gli alunni delle scuole primarie e medie. Noi abbiamo pensato di invitare 4 classi della prima elementare che ver-ranno a visitare il nostro centro, e divise in gruppi di circa 20 bambini faremmo loro vedere e provare come si fa la pasta, si cuce, si ricama. Metteremo a disposizione il necessario per fare un lavoretto che poi porteranno ai genitori come dono per il Santo Natale. Cercheremo di far loro partecipi perché possano capire come la nostra solidarietà, il nostro interesse e la nostra disponibilità svolte in varie forme, possano aiutare chi soffre o è meno fortunato dal punto di vista economico e/o familiare. Così tutti i bambini non dovranno mai sentirsi emarginati o abbandonati ma, potranno prendere coscienza che un dono e un sorriso pos-sono aprire le porte alla loro socializzazione.

Caritas Malo

CARITAS IN PARROCCHIA

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Siamo giunti ormai a fine anno ed inevitabilmente anche per il gruppo Davide e Golia questo diventa tempo di bilanci e riflessioni in merito al tempo trascorso insieme.

Se dovessi definire questo 2017 con una parola, userei l’ag-gettivo coraggioso. Ho percepito il coraggio dei membri del gruppo nel pren-dere piccole e grandi decisioni nella propria vita. Ci vuole coraggio per stare in un gruppo scegliendo di condividere non solo i momenti sereni, ma anche quelli di fragilità. Ciascuno di noi è stato coraggioso quando si è reso disponi-bile a provare attività ed esperienze nuove, anche se a volte può essere difficile lasciare le più rassicuranti abitudini con-solidate negli anni. Tra le esperienze nuove che siamo riusciti ad organizzare, grazie alla disponibilità della Parrocchia che ci ha concesso l’uso di “Casa Sacro Cuore”, c’è stata l’uscita di due giorni a Tonezza. Per la prima volta, dopo dieci anni dalla nascita del gruppo Da-vide e Golia, abbiamo avuto il coraggio di stare insieme per un intero fine settimana e devo dire che è stata un’esperienza molto positiva. Ecco alcune testimonianze del gruppo:

“Ciao a tutti! Parliamo dell’uscita a Tonezza del Cimone organizzata dal gruppo: per la prima volta è stata un’uscita di due giorni. Siamo partiti il sabato mattina e una volta arrivati ci siamo sistemati a casa “Sacro Cuore”. Sono stati organizzati i turni in cucina e il programma della giornata. Abbiamo collaborato insieme, per la buona riuscita dell’esperienza. Dopo aver pranzato al po-meriggio abbiamo fatto una passeggiata all’ossario del Cimone. Però quando siamo arrivati era-vamo tutti avvolti da una leggera foschia, ma senza intimidirci, abbiamo proseguito il cammino e raggiunto la vetta.Questa è stata un’uscita alquanto serena, gioiosa, elettrizzante. La domenica ci hanno raggiunti altri del gruppo che non avevano potuto esserci già dal sabato. Abbiamo pranzato assieme e per finire il nostro primo week-end abbiamo ballato e cantato perché non ce ne volevamo andare e con questa carica siamo tornati a casa, ma con grande nostalgia di quei primi due giorni pas-sati insieme a Tonezza. Speriamo di poter ripetere presto questa esperienza! Moira, Luigina e Umberto”

“Un weekend a Tonezza col Davide e Golia è stata un’esperienza che è servita a conoscersi e a riconoscersi. Ho avuto la conferma di un gruppo di persone che non temono di donarsi del tempo, che provano gioia nel fare le cose assieme. Quante risate, quanti discorsi! Poi i giochi e gli scherzi che hanno animato il sabato sera dando un po’ di pepe alla sfida al titolo “Semo pi bravi noaltri”. Le giornate dal tempo atmosferico uggioso non hanno scalfito la nostra voglia di condivisione. Aggiungo una nota di gioia e meraviglia raccontando l’incontro inaspettato che il gruppo ha avuto, durante la passeggiata fino al sacrario del monte Cimone avvolto da nuvole basse che si e svelato lasciandoci sorpresi ad ammirare due camosci di vedetta al monumento. Claudia”

Vorrei concludere ringraziando tutte le persone che sostengono il nostro progetto e partecipano alle nostre attività, certa che anche il 2018 sarà un anno florido e ricco di soddisfazioni.Colgo l’occasione per augurare buone feste a tutti. Federica “Davide e Golia Malo”

IL CORAGGIO DEL DAVIDE E GOLIA

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Al Nido e alla Scuola dell’Infanzia di Molina è iniziato un nuovo anno scolastico! A settembre abbiamo accolto nuovi bambini e nuove famiglie per iniziare un viaggio assieme, un percorso che accompagni tutti, grandi e pic-coli, a crescere in un clima di relazioni positive e costruttive. Ad ottobre abbiamo portato al cinema Aurora di Malo lo spettacolo “Alice nel Paese dei rifiuti” scritto e interpretato dal Gruppo Teatro dei ge-nitori della Scuola dell’Infanzia.L’idea dello spettacolo è nata lo scorso anno, in

continuità con la progettazione educativo-didattica cen-trata sulla cura dell’ambiente. Dopo aver riflettuto tra adulti (educatori, insegnanti e genitori) su cosa significa prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo e attraverso quali azioni pratiche possia-mo realmente prenderci cura della nostra terra, abbia-mo scritto la storia di Alice. Lewis Carroll ci ha donato dei personaggi meravigliosi che, con qualche aggiustamento di nome e comporta-mento, sono stati rappresentati dalle mamme e dai papà che si sono messi in gioco per far divertire i bambini.Costumi, scenografie, musiche e divertenti dialoghi hanno coinvolto grandi e piccoli in un’ora di risate e consigli utili per vivere con più consapevolezza e rispet-to nel mondo che la natura ci ha donato!La nostra cara Alice, nativa del mondo di sopra, alla fine della storia è riuscita a convincere la disordinata e in-decorosa Regina del mondo di sotto che in un mondo

pulito, in cui i rifiuti sono divisi e differenziati, si vive meglio. L’aria è più pulita e anche il mare è pulito. L’acqua che utilizziamo per lavarci e per cucinare i nostri cibi non è più inquinata e anche i pesci nel mare vivono più felici. Sprecare la carta è un’attività inutile, oltre che dannosa. Sprecare carta significa infatti distrug-gere alberi e sperperare acqua. Gettare i rifiuti produce un enorme danno all’am-biente. Come ci suggerisce Alice, i rifiuti vanno divisi e differenziati per indirizzare ogni tipo di

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rifiuto verso il rispettivo più adatto trattamento!Alcuni rifiuti infatti possono essere recuperati e riutilizzati… anche in modo creativo!!La progettazione educativo-didatti-ca di questo nuovo anno scolastico alla Scuola dell’Infanzia parte da qui… la carta, la plastica, il vetro, e tanti altri materiali, invece di finire nel secco non riciclabile potranno essere portati a scuola per essere ri-utilizzati dai bambini in attività cre-ative!E il personaggio che condurrà i bambini in queste nuove esperienze non è più Alice, ma sarà Pinocchio!

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Associazione Sportiva DilettantisticaA.C.D. MOLINA

Una realtà ormai consolidata che conta oltre 100 iscritti al Settore Giova-nile, composto da “bambini e ragazzi” in età compresa fra i 5 e i 14 anni, è questa la nostra grande soddisfazione. Vedere tutti i giorni della setti-mana decine di ragazzini che corrono sui campi da calcio divertendosi, ci riempie di orgoglio e ci appaga dell’impegno profuso in tutti questi anni per arrivare a questo.

La grande novità di quest’anno è senza ombra di dubbio “LA SCUOLA CALCIO IN CO-MUNE” un progetto importante, realizzato con il pieno appoggio dell’Assessorato allo sport che prevede per i ragazzi più piccoli degli allenamenti supplementari assieme ai loro coetanei delle altre due società calcistiche del Comune: Malo e San Tomio.Tecnici, compagni ed esperienze diverse per garantire una preparazione globale perché in fondo il valore dello sport e’ si quello di irrobustire il corpo ma anche il carattere.

Tutte le squadre giovanili stanno ben figurando nei vari campionati che, seguendo la nostra filosofia, non analizziamo dal punto di vista della mera classifica.Per il MOLINA infatti ben figurare significa certo dimostrare un buon livello di gioco ma, soprattutto educazione, rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari.Disputiamo i campionati provinciali con le categorie PICCOLI AMICI e PRIMI CALCI (bambini dai 5 agli 8 anni), PULCINI (bambini 9-10 anni), ESORDIENTI (11-12 anni) e GIOVANISSIMI (tutti quattordicenni).

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Grandi soddisfazioni anche dalla Prima Squa-dra che per il settimo anno consecutivo milita nel campionato Regionale di seconda catego-ria, guidata dal Mister Ivan Carretta occupa i piani alti della classifica ed è composta da diversi ragazzi del paese o cresciuti calcistica-mente a Molina.A far da tramite fra settore giovanile e calcio dilettantistico è la squadra Juniores diretta da Mister Mario Castello, a Molina ormai da più di un decennio, che ha il delicato compito di preparare i giovani al “salto di categoria”.Arrivare in Prima Squadra, è questo il deside-rio dei nostri giovani atleti ed è questo anche l’obiettivo principale della Società per i prossi-mi anni, riuscire ad avere una prima squadra composta per il 70-80% da atleti di Molina o del Molina, certo non è facile per una piccola comunità come la nostra, ma ci proveremo.Vedere ogni fine settimana centinaia di persone che tifano per la propria squadra, per i loro figli, per i loro amici ci riempie di gioia e ci dà la forza per continuare e per superare le difficoltà e i momenti duri che normalmente s’incontrano nella gestione di un gruppo così numeroso. Un grazie di cuore a tutti coloro in vari modi contribuiscono al mantenimento della no-stra Associazione, dall’indiscusso nr. 1, il Presidente Vilmino Rebeschin, alla Parrocchia di Molina, al Comune, agli Sponsor, ai dirigenti, agli allenatori, ai collaboratori e ai numerosi tifosi che ci sostengono e ci seguono con grande passione.

L’A.C.D. MOLINA augura un Sereno Natale e Buone Feste a tutta la comunità.

A.C.D. MOLINA Viale Industria, 8 – 36034 MALO (VI)Telefono e Fax 0445.637683 Matricola 75933 P.IVA: 00924440241 – C.F.: 92000670247

email:[email protected]

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AMBITO SOCIALE

SOLIDARIETÀ ALPINA

MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANICOMUNITÀ DI MALO

Quest’anno siamo giunti all’Ottava edizione del torneo di calcio a 7 orga-nizzato in occasione della sagra patronale dell’8 settembre; alcuni addetti ai lavori dicono che probabilmente sarà l’ultima volta in cui troveremo Alpini e amici radunati al campo sportivo “Pascoletto” per una giornata all’insegna dell’amicizia e del divertimento.Col passare degli anni la preparazione anche di un semplice torneo di cal-cio diventa sempre più diffi cile, vedremo cosa ci riserverà il futuro ma una cosa è certa: il Gruppo Alpini non smetterà mai di promuovere e sostenere iniziative di solidarietà.Aiutati dal tempo che ci ha permesso di concludere al meglio il torneo, quest’anno abbiamo devoluto il ricavato dello stand all’A.I.S.M. (Associa-zione Italiana Sclerosi Multipla); molto emozionante è stato il calcio d’inizio dato dal nostro caro amico Alex Cazzola alla partita fi nale che si è conclusa con la vittoria ai calci di rigore di Assidardo contro San Tomio.Altro momento signifi cativo la premiazione con la consegna ad ogni squa-

dra del libro scritto dallo stesso Alex “Un gran respiro e VIA” del quale voglio riportare una delle tante frasi interessanti: “alla fi ne ricordiamoci che possiamo essere battuti ma non saremo mai scon-fi tti”. Grande Alex…Barcollo ma non mollo!!!Un ringraziamento particolare alle squadre partecipanti ma anche a tutti coloro che sono passati in questi otto anni a trovarci e a sostenere la nostra iniziativa.

Luca De Benedetti

Noi della comunità MASCI “Movimento Adulti Scuot Cattolici Italiani” di Malo vogliamo condividere un importante passo della nostra strada.Il 17 settembre scorso fi nalmente dopo sva- riate ricerche, rifl essioni, riunioni, incontri diformazione, confronti, abbiamo depositato la nostra Carta di Comunità presso la Croce Giubilare vicino al Santuario della Madon-na di Panisacco a Maglio di Sopra, Valdagno. Luogo di culto in cui nell’anno 2000 è stata eretta dal MASCI questa enorme Croce in acciaio dove ai suoi piedi, in una sorta di scrigno di metallo sono custodite le Carte di Comunità elaborate dagli oltre sessanta gruppi della nostra regione. È stato un momento molto suggestivo. Raggruppati attorno alla croce, come sopra una cimaimmaginaria, dinanzi alle guglie del Pasubio illuminato dallo splendido sole autun-nale, abbiamo ascoltato le parole con cui le diverse comunità hanno

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SAGRA DI CASE 2017, SUPERBELLO!

voluto condividere il lavoro per la stesura della propria Carta. La Carta di Comunità rappresenta il nostro impegno di “fare strada” nel CUORE (famiglia e fede), nel CREATO (natura) e nella CITTA’ (territorio in cui viviamo). Linee guida proposte dal MASCI nazionale e che ogni gruppo sviluppa e mette in atto nella realtà in cui vive.Ci auguriamo di riuscire a concretizzare i nostri buoni propositi e concludiamo riportando quanto scritto ai piedi della Croce Giubilare di Panisacco:

la strada iniziaai piedi della croce

che illumina i nostri passisulle vie del mondo.

Le orme lasciate sono luceche abbiamo creato vivendo,

e quando qualcuno, dopo di noi.ripercorrerà lo stesso cammino,

si accorgerà di esseresulla strada giusta,

insieme,mano nella mano …

Comunità MASCI Primaluna Malo

Chiusi i battenti, smontati i palchi, sistemati i magazzini, al termine di una stagione che, contrariamente che in agricoltura, necessita si di una buona preparazione del terreno e di una semina accurata ma niente pioggia, per raccogliere il massimo dei frutti. Possiamo dire che il 2017 è stato un anno di buon raccolto. La pioggia infatti quasi sempre è compagna della sagra di Case di Malo, ma capita che se si trattiene e lascia spazio al sole permette un risultato incoraggiante.

E’ andata bene, prima di tutto perché non sono successi incidenti, grazie ad un squadra di volontari ben organizzata e capace di fare fronte anche alle difficoltà e agli imprevisti.E’ andata bene perché anche quest’anno abbiamo introdotto delle novità che sono state apprezzate dagli affezionati partecipanti che ritrovano nella nostra sagra di quartiere uno spazio piccolo, “coccolo”, ma con alta qualità del cibo e ottime offerte di animazione.Le novità 2017:- La presentazione del libro “Cose di Case” di Maria Pia Sette, un romanzo avvincenteche racconta la nostra storia dal dopoguerra fino agli anni ’70, con brani letti dagli amicidell’associazione Luigi Meneghello intervallati dalle canzoni delle Cantarine Del Feo. Unmomento magico e graditissimo.- Lo spiedo della domenica. Perfetto, abbondante, gustosissimo, una “prova” con 150 por-zioni, insufficienti per la richiesta pervenuta, lo riproporremo senz’altro.

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Sono tante le persone che collaborano che si fa fatica a contarle. La sagra è anche questo, una famiglia che si allarga, un quartiere che si incontra, che comunica e sente che insie-me si sta meglio. La sagra, possiamo dire, è anche un’esperienza “curativa”.Grazie ai tanti volontari che hanno collaborato per la pesca, gli stand, la corsa, gli spetta-coli, specialmente a Mauro, Guido, Tiberio professionisti essenziali per poter certifi care le strutture e avere le autorizzazioni. Grazie ai vigili di Malo e al comando dei carabinieri che hanno assicurato presenza e con-trollo, e all’uffi cio manifestazioni per il supporto che ci ha dato nella predisposizione dei documenti che da quest’anno si è fatta tramite il portale on line, con notevole risparmio di tempo. Grazie in particolare agli sponsor che ci sostengono ogni anno con il loro prezioso contributo.

Alleghiamo alcune foto che più delle parole esprimo la bellezza della festa.

VI aspettiamo al prossimo anno, quasi certamente dal 21 al 23 settembre 2018, cioè come da tradizione alla 4° domenica del mese con molte altre novità.

Per il comitato sagra di CaseAntonio Riva

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IN NOSTRI SPONSOR

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“TRA LIMITE E SOGNO LA SPERANZA”Recital dei gruppi giovanili di Case di Malo 1997/2017

“Oh, oh, oh, vivi il momento che va!Cogli l’attimo adesso, eh, eh, eh!”

Con queste parole e’ iniziato il recital che ha visto protagonisti, vent’anni fa, i gruppi gio-vanissimi e il coro di Case di Malo.Un’idea, un progetto, nati quasi per gioco, un gruppo di animatori e un grandioso Don Enrico che hanno creduto in noi fin da su-bito.Prove, tante prove, in italiano, ma anche in tedesco. Si’ perche’ l’esibizione e’ avvenuta a Malo, a Piazzola sul Brenta, a Peuerbach (fresca di gemellaggio), e ancora a Malo.Gasati, a volte anche troppo, ognuno ha dimostrato i propri talenti ballando, recitando, cantan-do o facendo da supporter tecnico.La tensione era altissima all’inizio di ogni esibizione, ma Noi, mano nella mano, ce l’abbiamo fatta!Ci siamo ritrovati dopo vent’anni grazie a Laura che ha lanciato l’idea della Réunion, a cui tutti abbiamo risposto con entusiasmo e con tanta voglia di rivedersi. Qualche capello bianco non ha scalfito la riconfermata gioia nel ritrovarsi di nuovo, ognuno a raccontare i propri sogni realiz-zati o altri ancora da raggiungere.Grandissima emozione ricantare e riascoltare quelle canzoni con cui abbiamo animato la S.Messa a Case, nella nostra chiesa che ci ha visti assieme protagonisti anche in altre esperienzedi Comunita’.Abbiamo serenamente ricordato Alessandra che, poco dopo quest’esperienza, ci ha lasciati pre-maturamente.Poi la cena, occasione per ritrovare chi non si vedeva da qualche tempo e, in fine, riguardareassieme la registrazione della nostra prima esibizione sorridendo ed emozionandoci.A tutti lasciamo questo pensiero tratto da una delle canzoni del recital:“Credo, credo in quest’umanita’che vive nel silenzio, che ancora sa arrossire,sa abbassare gli occhi e sa scusare.Questa e’ l’umanita’ che mi fa sperare.”Grazie di cuore a tutti, perche’ siamo riusciti a rivivere in modo speciale qualcosa che avevamofatto in modo straordinario.

Rosalisa

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Anche quest’anno settembre è passato e anche la nostra sagra si è conclusa... Non possiamo che essere soddisfatti dei tre giorni di festa perchè nonostante il tempo meno favore-vole degli ultimi anni, ancora più gente è venuta ad assaggiare i nostri prelibati piatti e anche noi ab-biamo lavorato in un bel clima affiatato e sempre numerosi.Quest’anno siamo riusciti ad ottenere anche il rico-noscimento DE.CO. del nostro piatto, a conferma che gli oltre quarant’anni di esperienza nel cucinare le quaglie ai ferri ci permettono di offrire un piat-to sicuramente originale e squisito, sempre più ap-prezzato.Ringraziamo veramente tutti quelli che si sono pro-digati per la buona riuscita della sagra, da chi ci ha speso ore e giorni, a chi ci ha dedicato anche poco del suo tempo, ma sempre prezioso. Un particolare grazie lo rivolgiamo ai tanti bambini della nostra comunità, che pur senza i giochi gonfiabili (causa pioggia), loro unica attrattiva, si sono dati da fare con impegno ed entusiasmo, come gli adulti!Come ogni anno abbiamo concluso le attività con una domenica in compagnia mangiando una pa-stasciutta e coinvolgendo tutta la parrocchia!Un caro saluto a tutti ed un arrivederci per settem-bre del prossimo anno!

Il comitato festeggiamenti Molina

MOLINA IN FESTA...2017!!!

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“Ciiis” tutti sorridenti per la foto di gruppo.Non era necessaria l’esortazione del fotografo, i nostri volti esprimevano alla grande la gioia, la felicità che provavamo in quel momento.Eravamo solo a metà giornata, ma la mattinata trascorsa a preparare tutto il necessario per l’ar-rivo dei nostri “ospiti” ci ha viste indaffarate ma felici.Quando il gruppo famiglie alloggiato alla casa parrocchiale S.Cuore di Tonezza è arrivato in località Crosati presso il luogo denominato “Monumento alla concordia e alla pace” era tutto pronto: le tavole, le sedie, qualcosa da bere e da mangiare, ma soprattutto era pronto l’altare con la tovaglia e i fiori, per condividere la celebrazione della S.Messa insieme a don Giuseppe, con-siderato che era il 15 Agosto festa di S.Maria Assunta.Gli alberi maestosi, il cielo limpido e azzurro, il sole caldo, la leggera brezza dei monti rendeva quel luogo ancora più sacro e ci faceva sentire più vicini a Dio.I canti improvvisati, le preghiere dei fedeli dedicate ai bambini, ai genitori, alla natura, alla pace, il puzzle messo insieme pezzo per pezzo dai bambini durante l’omelia, tutto questo ha contribu-ito a rendere speciale questa S.MessaDopo la celebrazione un semplice ma piacevole buffet era pronto per tutti i nostri amici.Scattata la foto di rito il gruppo famiglie si è incamminato verso la casa del S.Cuore, e noipatronesse abbiamo ripreso il nostro lavoro.L’altra metà della giornata ci aspettava con tutta una serie di preparativi per il pranzo e non solo, (eravamo circa 40 persone).Quella casetta di legno al limitare del bosco, è il rifugio, la base per una domenica diversa datrascorrere in compagnia e in allegria, un modo per “staccare” dal lavorio di ogni giorno.In questo magnifico posto noi fanti e patronesse facciamo “famiglia” accogliendo i passanti che vengono a visitare questo sito storico che solo a guardarlo emana un senso di tranquillità, di amicizia, di accoglienza e soprattutto di Amore e di rispetto per quei giovani soldati che in questi monti hanno perso la vita.Il 15 Agosto di ogni anno: Appuntamento a Tonezza.I fanti e le patronesse sono pronti a trascorrere tante altre bellissime giornate da condividere con tanti amici.Ciiiiis!!! … CLIK!!!

patronesse di Malo

15 AGOSTO…

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AMBITO EVENTI

Quando Martino era ancora un militare, ebbe la visione che divenne l’episodio più narrato della sua vita e quello più usato dall’iconografia e dalla aneddotica. Si trovava alle porte della città di Amiens con i suoi soldati quando incontrò un mendicante seminudo. D’impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante. Quella notte sognò che Gesù si reca-va da lui e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso. Udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro. Il mantello miracoloso venne conservato come reliquia ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re Merovingi dei Franchi. Il termine latino per “mantello corto”, cappella, venne esteso alle persone incaricate di conservare il mantello di san Martino, i cappellani, e da questi venne applicato all’oratorio reale, che non era una chiesa, chiamato cappella.

Sabato 11 novembre, in Duomo, era presente tutta l’associazione Fanti di Malo. Alla s.Messa celebrata in occasione del loro Patrono S.Martino, Fanti e Patronesse hanno ricordato tutti i loro amici. L’evangelista Matteo, nel brano di Vangelo proclamato durante la celebrazione, dopo aver elencato alcune opere di carità, compiute in favore di persone povere, bisognose o in qualche modo sofferenti, Gesù enuncia il principio fondamentale che unisce l’amore per Dio a quello per il prossimo: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (25, 40), mostrando anche la natura della carità, evangelicamente intesa.

Tale attenzione all’altro – è bene essere onesti – non sorge sempre spontaneamente, perché il prossimo spesso può non essere simpatico e accogliente. D’altra parte, ogni resistenza può esse-re vinta quando nell’altro che ci viene incontro vediamo Cristo, e nei suoi bisogni riconoscia-mo una chiamata per noi da parte di Dio. Per questa via si può passare dal fare, di tanto in tanto, qualche buona azione, al vivere la carità nella quotidianità della nostra esistenza, perché essa è il contesto più idoneo – quello in cui Dio ci ha posti – per la nostra santificazione.

All’Associazione Fanti la riconoscenza per il generoso servizio nella comunità con la raccolta ali-menti per la Caritas, la solidarietà verso famiglie in necessità, la disponibilità e sostegno in RSA, la pulizia costante al nostro Santuario di Santa Libera, la presenza presso il cimitero Austro-un-garico di Tonezza ora nominato “Monumento alla Concordia e alla Pace” dove oltre alla normale custodia e manuten-zione ogni anno sono presenti il 15 agosto con una particolare s.Messa a ricordo.Ma a loro rivolgiamo,soprattutto, l’accoratoinvito a conservarevivo quello spirito diS.Martino che tra-sforma ogni piccologesto compiuto inun dono prezioso diamore e di fede.

11NOVEMBRE: SAN MARTINO, Patrono dell’ Ass. Fanti

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AMBITO CANTIEREMAGGIO 2015

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AMBITO EVENTI

Sempre più numerosi gli iscritti a questo turno speciale che abbiamo definito “Turno Caritas”. E’ un turno che lega profonde amicizie di persone e quanti desiderano un momento di “relax” dopo i caldi dell’estate. Infatti la fine di agosto e i primi di settembre da un po’ di tempo ci regalano giornate veramente portatrici di un clima mite che ricarica lo spirito e le energie.Ma crediamo che siano “altri” i motivi di tanto succes-so di questo turno: la prestigiosa cucina che i cuochi volontari stanno conducendo da veri professionisti del “cucchiaio”. Provate a immaginare la specialità della “zuppa di pesce in crosta di pane” … una chiccheria che anche quanti l’hanno gustata faticano a descrivere per le sue e … i dolci: ogni sera una novità in base al clima, alla temperatura, alle feste di compleanno (la Luigia!) e anche secondo le … protesi degli ospiti.Quest’anno il turno è stato privilegiato dalla presen-za costante di don Emilio Piazza. La possibilità della preghiera, della riflessione e della S.Messa quotidiana. Inoltre don Emilio, con la sua gamba lunga e il suo fisi-co da cinquantenne ha fatto da aprigita per le cammi-nate a Tonezza.Non sono mancate le bocce, i tornei di carte, giornali da commentare e cruciverba da riempire, come pure visite di “personalità” speciali: il carissimo don Luigi Schiavo (ex parroco di Malo) con l’assistenza della Margherita,

hanno onorato la casa Sacro Cuore dedicando una giornata intera a ricordare i bei tempi passati quando il conto degli anni era più facile.Per tutto il resto… fatevi raccontare dai partecipanti, oppure prendete contatto con suor Marina per le iscrizioni del prossimo anno.

TONEZZA: TURNO CARITAS

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AMBITO CANTIERE

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AMBITO CANTIERE

Come si sa il tempo passa e lascia il segno non solo sul volto delle persone ma anche sui soffi tti delle chiese, sulle punte dei campanili, sugli interni delle strutture....possiamo dire che questi edifi ci ne hanno visto di storia passare!

Nel lontano ‘400 , scrive lo storico Mantese il toponimo “Molina” sta ad indicare un ogget-to, dovrebbe derivare da un antico molino alimentato dalla roggia famosa quella dei Da Porto, su quella roggia si svolgeva tanta storia della popolazione locale, storia legata all’agricoltura, ai molini per la macina, alla follatura della lana. Il conte Francesco da Porto, scrive nel 1466, che sono state co-struite alcune case in località Molina allo scopo di ridurre a coltura questi luoghi ri-masti incolti e disabitati , ci sono già otto fa-miglie cariche di fi gli ecco perchè si richie-de di erigere una chiesa titolata al glorioso nome della Vergine Maria.

Tra il 1466 e il 1476 si può ritenere con certezza che la chiesa venne costruita e il primo par-roco fu don Giacomo fu Giovanni Tessari, in seguito ad opera di Giovanni da Porto e del conte Guardino Colleoni con la colla-borazione dei vari parroci e della po-polazione la chiesa subì modifi che ed ampliamenti fi no ad arrivare ai giorni nostri come una piccola “perla prezio-sa” da mantenere in vita, ora però il soffi tto presenta fenomeni di distac-co dello strato d’intonaco dipinto, il fenomeno di degrado è da attribuirsi ad infi ltrazioni piovose , c’è bisogno di un risanamento per arrestare il fe-nomeno disgregativo.

LA CHIESA, IL CAMPANILE E IL CENTRO GIOVANILEdi MOLINAHANNO BISOGNO DELL’ AIUTO DI TUTTI NOI

Soffi tto della Chiesa in degrado

Foto anno 1938

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AMBITO CULTURALEMAGGIO 2015

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AMBITO CANTIERE

Ma non c’è chiesa senza un bel campanile! Il campanile resta il tema architettonico principale della nostra comunità, nel 2015 è stato attuato un intervento provvisorio sulla cuspide per impedire che i distaccamenti di laterizio cadessero in continuazione con grossi rischi per i passanti e le automobili ma la previsione futura è d’intervenire sistematicamente su tutta la struttura sia per mantenere gli aspetti architettonici sia per strutturarlo a supportare eventi sismici.Proseguendo nel cammino della storia con Don Vittorino Noaro nel 1970 abbiamo la costruzione del Centro Giovanile , opera molto importante e necessaria, punto d’incontro per tutte le attività religiose, sportive, ricrea-tive ma 47 anni dopo, la sua funzionalità non è più la stessa, le norma-tive sono cambiate, si dovrà procedere nell’adeguare i servizi igienici esistenti, si dovranno sostituire alcuni serramenti rendere i locali del piano terra maggiormente utilizzabili e consolidare il piano interrato.Come già scritto sopra tutti questi edifi ci hanno visto tanti di noi , “na-scere” , crescere, fare scelte importanti per la nostra vita e hanno accolto per l’ultimo saluto chi tra noi non c’è più . Ma non sono solo questo , sono testimonianze importanti della nostra cultura , del nostro passato , sono pezzetti che costruiscono il puzzle della storia del nostro territorio; ecco

perchè l’aiuto di ognuno di noi è indispensabile per attuare questi interventi, economica-mente rilevanti per la nostra Comunità e a tal proposito a breve ci sarà una campagna di raccolta fondi per procedere con i primi lavori urgenti.Siamo fi duciosi che come Comunità riusciremo insieme a fare “cose grandi” ricordando sempre il famoso detto “tante piccole gocce fanno un mare”.

Il Centro Giovanile anno 1970

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AMBITO CULTURALE

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AMBITO CULTURALE

La sezione mista del Coro Amicanto conquista il secondo posto al 34° Concorso Polifonico Nazionale “Guido d’A-rezzo”.Grande la soddisfazione e la gioia dei nostri cantori e del direttore artistico Stefania Lanaro.Il riconoscimento è impreziosito dal prestigio di cui gode la fondazione organizzatrice, dalla qualificata giuria e dall’ alto livello delle esecuzioni proposte lo scorso 18 e 19 no-vembre dalle 10 formazioni in concorso nella sezione “cori misti”. Motivo di orgoglio anche la presentazione fatta al nostro coro: l’organizzazione dell’evento ha infatti introdotto la

“Malo della musica polifonica” ricordando Luigi Lanaro e definendolo “musicista molto noto fra gli amanti della fisarmonica” e poi citan-do “l’indimenticato Piergiorgio Righele, a cui è legato il coro dei Cantori di Santomio”. Non poteva esserci premessa più azzeccata visto che, proprio loro ‘tennero a battesimo’ il Coro Amicanto, facendo da padrini al concerto che nel 2012 diede ufficialmente avvio alla nostra attività corale.Il regolamento del concorso prevedeva l’esecu-zione di un brano del XV secolo, uno del XVIII e uno di musica contemporanea: ‘Exultate justi’ di Ludovico da Viadana, ‘The Crown of Roses’ di Peter Tchaikovsky e ‘Altissima Luce’ di Gior-gio Susana. Ha fatto da cornice a questa e a tutte le altre ottime prestazioni la splendida ambien-tazione della basilica di San Francesco, impreziosita dai meravigliosi affreschi di Piero della Francesca.I concorsi polifonici della Fondazione con le loro Giurie sempre di altissimo livello richiama-

no partecipanti da tutto il paese. Motivo di soddisfazione per il Veneto e per Vicenza che il primo posto sia stato asse-gnato al Coro Polifonico San Biagio di Montorso Vic.no e il secondo a Malo.La nostra musica polifonica ha di che essere fiera!

Coro Amicanto

AMICANTO INCANTA AREZZO

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AMBITO CULTURALE

SE IL MONDO FOSSE AL CONTRARIO

Se il mondo fosse al contrarioSarebbe più bello o più brutto?Sarebbe più buono o cattivo?Sono domande senza risposta.Risposta che non ci sarà mai.Potrebbe essere migliore o peggiore.La terra è nata cosìe così dovrà rimaneree così bisogna apprezzarla.Perché la terra non è mia tua o suaLa terra è nostrae siamo noi che dobbiamo curarla.La terra è un dono unico.La terra è speciale perché è cosìperché è nostra.Diamoci una manoe insieme proteggiamo questo dono.

IL SEME NEL CUORE

Noi tutti amiamo la terra.Allora perché tanti vogliono la guerra?

La guerra fa piangere.La pace fa sorridere.

Allora spingiamo la guerra e facciamola cadere.La pace forma un cuore.

La guerra distrugge l’amore.La pace si deve utilizzaree non gettarla nel mare.

Troviamo il seme dentro il nostro cuore,coltiviamolo e trasformiamolo in fiore.

POESIE DI SARA BOGINA -1A MEDIA

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AMBITO CULTURALE

Sempre bello vedere i Papiri di Laurea dei neo dottori appesi alla parete lungo il corridoio del San Gaetano. Segno di una comunità che cresce in cultura e vita. Ci raccontano di giovani che finalmente dopo anni di impegno e studio hanno acquisito quel riconosci-mento tanto atteso per poter accedere al mondo della professionalità. Sono il domani del nostro Paese.Comunemente i Papiri narrano tutti gli episodi più ridicoli e imbarazzanti della vita del laureato con un testo possibilmente in rima con l’aggiunta delle frasi celebri del festeggiato e mettendo in forma ironica i ringraziamenti per la pazienza dei famigliari e/o ami-ci dei gruppi che l’han dovuto sopportare nel corso degli anni.Per il Dottor CARLO BONATO è successo tutto que-sto (uno spasso la lettura del suo papiro) ma la Laurea ottenuta al Dipartimento di Neuroscienze di Rovigo, ha scatenato in lui la ricerca e l’impegno di realizzare quanto appreso e messo per iscritto nella sua tesi circa l’educazione professionale sanitaria e precisamente con lo studio, progettazione dei parchi divertimenti e la disabilità.Non ha perso tempo. Ha già partecipato a una tavola rotonda dei “parchi divertimento” a Berlino, ed è già stato interpellato dalla Direzione di Gardaland per trattare le opportune soluzioni e migliorie da applica-re secondo la sua competenza. Parlando con lui ti ac-

corgi che la sua ricerca benché quasi costan-temente guidata dal ragionamento, è pur sempre un’avventura”. Infatti lo percepisci spinto dalla curiosità e dallo stupore, guidato dalla sua intuizione e abilità e dal suo forte desiderio di conoscere e scoprire le molteplici possibilità applicative per il divertimento di tutti, anche per le persone in disabilità.Per lui e con lui abbiamo fatto festa in S.Gaetano nella serata di sabato 11 novembre; una varietà di amicizie e di parenti ( i Bona-to” sono una moltitudine) giunti persino in aereo da Napoli con il piccolo cugino Leone. Beh, se i nuovi laureati hanno e conservano lo spirito, l’entusia-smo e la voglia di futuro del dottor Carlo Bonato, abbiamo una società che sta camminando nella direzione giusta.

BONATO CARLO dal 6 novembre 2017 è il DOTTOR CARLO BONATO

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AMBITO CULTURALE

L’abbiamo scoperto il mese scorso in occasione della pulizia e riadattamento di alcune stanze nella soffitta del Duomo. Forse il titolo all’inglese ne esagera la sco-perta… qualcuno ha detto che erano solo scarabocchi, disegni da tempo perso, scempiaggini di ragazzi… però sempre un pezzetto di storia sono.Era abitudine per le Scholae cantorum del Duomo fare le prove di canto in cantoria dove è collocato il no-stro organo De Lorenzi. I “cantori veterani”, quelli che cantavano in latino e facevano vibrare le finestre del Duomo con la Secunda Pontificalis del Perosi, oppure l’armonia del Sicut Cervus di Giovanni da Palestrina … raccontano ancora oggi la severa direzione di “don Pacca” cioè don Giovanni Pesavento che al minimo er-rore di nota stonata seguiva una sostenuta carezza sul-la guancia oppure una spolverata al fondo schiena…Altri tempi. Passione. Gusto del Canto. Una delle po-che attività in paese oltre alla Banda e al Calcio. Fatto sta che tra una prova e l’altra necessarie per imparare la propria parte di canto c’era sempre il gruppetto che si ritirava in queste stanze limitrofe per chiacchierare, mormorare, fumare, “sniffare” tabacco, ecc. Qualcuno, più artistico, ha pensato bene di lasciare sulle pareti la sua firma, un disegno, una caricatura… e così sono nati i GRAFFITI in DUOMO. Un segno di quei tempi, la creatività del pensiero del momento. Ne abbiamo conservato il ricordo in alcune immagini che riportiamo in questa Voce di Santa Libera. Pur-troppo, l’abbandono da anni dell’uso delle stanze, la trasformazione in un disordinato deposito, l’esercito di colombi che le hanno trasformate in loro dimora, lo strato di guano … hanno imposto una radicale boni-fica e disinfestazione con lavaggio e tinteggiatura delle pareti.Ne abbiamo conservato un documento fotografico per dare la possibilità in chi conosce o si riconosce in questi “writing” di raccontare la propria storia… Sa-rebbe interessante nel prossimo numero di Santa Libe-ra riportare qualche storia di questi autori e della loro esperienza nella Schola di canto del Duomo. Attendia-mo con fiducia.

WRITING IN DUOMO

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AMBITO CULTURALE

Il burraco è un gioco che negli ultimi anni si è creato una popolarità in tutto il mondo. Si gioca con le carte da scala quaranta e in parte ci assomiglia come meto-do di applicazione, anche se è più semplice ed acces-sibile a tutti. Sicuramente, dopo averlo imparato nelle regoli fondamentali, ci vuole anche qualche accortez-za per migliorare la tecnica e percepire nel modo mi-gliore le varie opportunità che può off rirti l’esecuzione del gioco. A malo, presso il bar ex bocciodromo, tutti i giovedì sera, un gruppo di persone, creatosi con il passa parola, si riunisce per giocare a Burraco. Non è

una compagnia iscritta a qualche organizzazione o ente uffi ciale, ma soltanto degli amici che vogliono divertirsi perché amano questo gioco e nello stesso tempo trascorrono una serata in compagnia in forma cordiale e socializzante. Se volete partecipare anche voi con la massima serenità, sapete dove trovarci: tutti i giovedì alle ore 20.00 presso il Bar ex boccio-dromo di Malo. Un caro saluto e arrivederci.

“Il gruppo serate burraco”

IL BURRACO! MA COS’È?

RICONOSCIMENTOAL CENTRO MEDICO LA SANTE’ DI MALOPER IL SOSTEGNO NELLA FORMAZIONEDI INFERMIERI E OSTETRICHE IN AFRICA.

Il Centro medico La Santé di Malo, martedì 12 dicembre 2017alla presenza del Dott. Carlino dagli Orti, Ginecologo del Cen-tro Medico e di numerosi pazienti del Centro che hanno contri-buito al raggiungimento di questo traguardo, è stato insignito di un speciale riconoscimento dal Direttore del Centro CUAMM Don Dante per aver destinato 15 borse di studio per la forma-zione di infermiere e ostetriche in Africa.La presenza di numerose persone ha fatto corona e onore all’impegno che il Centro Medico ha testimoniato a favore dell’Africa. Ma credo che il miglior pensiero per il Centro CUAMM e per quanti collaborano alla loro missione viene direttamente dalle parole di Papa Francesco che così si è espresso nell’udien-za a loro concessa nel maggio del 2016: ““Avete scelto i Paesi più poveri dell’Africa, quelli sub-sahariani, e le aree più dimenticate, “l’ul-

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AMBITO CULTURALE

FOTO STORICHE OFFERTE DA MAURIZIO ROMAGNA

timo miglio” dei sistemi sanitari. Sono le periferie geografiche nelle quali il Signore vi manda ad essere buoni samaritani, ad uscire incontro al povero Lazzaro, attraversando la “porta” che conduce dal primo al terzo mondo. Questa è la vostra “porta santa”! Voi operate tra le fasce più vulnerabili della popolazione: le mamme, per assicurare loro un parto sicuro e dignitoso, e i bambini, specie neonati. In Africa, troppe mamme muoiono durante il parto e troppi bambi-ni non superano il primo mese di vita a causa della malnutrizione e delle grandi endemie. Vi incoraggio a rimanere in mezzo a questa umanità ferita e dolente: è Gesù. La vostra opera di misericordia è la cura del malato, secondo il motto evangelico «Guarite gli infermi» (Mt 10, 8). Possiate essere espressione della Chiesa madre, che si china sui più deboli e se ne prende cura”.

Un grazie al Centro Medico LA SANTE’ per questa testimonianza nel territorio.

CUAMM (Collegio Universitario Aspiran-ti Medici Missionari) = Organizzazione Italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane, presenti a fianco di medici e infermieri locali in Ango-la, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania e Uganda.

Il San Gaetano “vecchio” costruito da Mons. Giovanardi; il campanile che nella parete bianca, conserva e indica i segni della chiesa madre abbattuta per far posto al Duomo.

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AMBITO CULTURALE

FOTO STORICA “DONNE DELLE PESSE”

LAVORI DI VENDEMMIA NEL BROLO DELLA CANONICA(al poggiolo della canonica la presenza di Mons. Oreste Bartolomei).

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AMBITO ANAGRAFE

CON IL BATTESIMO SONO RINATI ALLA GRAZIA DI DIO

1. DE COL MARCELLO di Matteo e Cappellazzo Maria Laura2. CORTESE ISABELLA di Renato e Comparin Katia3. LAIN LEONARDO di Bruno e Pegoraro Laura4. LUCCARDA SERENA di Mirko e Casara Laura5. PEGORARO NICOLO di Gianni e Ceola Marta6. ROCCOBERTON DANIEL di Eros e De Vicari Cristina7. DANI GIACOMO di Nicola e Cazzola Chiara8. BATTAGGIA GIACOMO di Luca e Cazzola Claudia9. BELLE’ LEONARDO di Enrico e Trolio Giulia10. BELLORO GIACOMO di Enrico e Sartori Francesca11. BERLATO GIACOMO di Denis e De Franceschi Giada12. FONTANA MARIAROSY di Alessandro e Marana Stefania13. MARCHESINI GAIA di Guido e Coriele Lara14. MARI GIACOMO di Marco e Abalotti Chiara15. PERUZZO KEVIN di Andrea e Attianese Maria16. PIETRIBIASI GABRIELE di Fabio e Marchioro Rebecca17. SAGGIN MATTEO di Mirko e Martinello Marina18. SOLA ISABEL di Manuel e Cazzola Michela19. ZIMERLE MIRIAM di Luca e Mazzanti Romina Lia20. GASPARIN JOEL di Giorgio e Panozzo Corinna21. CASARA CELESTE di Marco e Ferro Daniela22. ZANON MANUEL di Marco e Molon Paola

ANAGRAFE PARROCCHIALE

SECONDO PELLEGRINAGGIO A FATIMA E SANTIAGO

Viste le numerose richieste pervenute in parrocchia, si sta organizzando un secondo pellegrinaggio a Fatima e Santiago di Com-postela dal 30 aprile al 4 maggio 2018, (di-sponibilità 30 posti).Ci sarà modo di visitare Lisbona, Coimbra, il Portogallo e riservare tempo per la preghiera a Fatima e al Santuario di Compostela.Le iscrizioni si raccolgono in canonica.

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AMBITO ANAGRAFE

23. DALLA FINA LUCIA di Lorenzo e Gazzolla Bianca24. DALLA RIVA TERESA di Luca e Bergozza Francesca25. DE BENEDETTI GIOSUE’ di Luca e Sella Anna26. PEREZ ALICIA di Ambrosio e Rolando Valentina27. SCARPINATO VIOLA di Diego e Faggion Stefania28. DA RODDA FRANCESCO ALBERTO di Mark e Dalla Cà Maria Luisa29. PIZZOLATO CRYSTAL di Daniele e Brunello Milena30. BENETTI ELETTRA di Luca e Spiller Erica31. BORTOLOSO DIEGO di Cristiano e Mondin Marta32. CAPPELLARI TOMMASO PAOLO di Jonny e Zordan Anna33. MARZARO FRANCESCO di Matteo e Canova Valentina34. PACE AURORA di Enrico e Mattiello Marta35. PIAZZA AGATA di David e Brunello Tania36. ZARANTONELLO EMMA di Luca e Poletto Martina37. RIGHELE TANYA di Marco e Serav Righele38. GRAIZZARO NICOLO’ di Andrea e Zaltron Alice39. FAGGION ARIA di Davide e Pellizzari Valentina40. DALLA COSTA VITTORIA di Andrea e Andrighetto Alessandra41. VANZO RICCARDO di Luigi e Coffele Ketti42. COLLAREDA JACOPO di Loris e Dalle Molle Ilaria43. ASSIRELLI LUDOVICA di Alberto e Macidi Giulia44. BERTOLDO MARTINA di Matteo e Marcante Federica45. CRUCITTI GRETA di Luca e Lorenzi Martina46. GUZZONATO ANDREA di Carlo e Dellai Sara47. MANDRESSI MARGHERITA di Stefano e Dal Balcon Francesca48. MIOLATO ILARIA ESPERANZA di Michele e Kocha Violeta49. MUNARETTO ASHLEY di Marco e Briata Jessica50. PIANEGONDA EDOARDO di Davide e Bolfe Ilaria51. RONZANI GIOIA di Fabio e Bortoli Federica52. SABATINO PIETRO di Catello e Berengan Ketty53. SPILLER MATILDE di Fabio e Abalotti Marta54. SUPPA CRISTIAN di Giuseppe e Munari Giulia55. FARINEA GINEVRA di Simone e Giordan Paola56. GASPARI GARCIA SAMUELE di Fernando e Garcia Mercedes Sorangel57. MANTIERO MADDALENA LUCIA di Federico e Graziani Valentina58. MELOCCO RYHANNA

MARAROSA TANIA di Ludovic e Ania Amalia59. PIERANTONI GIORGIA di Luca e Creazzo Michela60. ROMAN MATTIA di Mirco e Fabris Federica

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AMBITO ANAGRAFE

DI MOLINA

1. ASPRI LUIS CARLOS di Michel e Djuric Marta2. ASPRI NICOLAS DAVID di Michel e Djuric Marta3. CAZZOLA EMMA di Nicola e Ongaro Alessia4. SANSON LEONARDO di Igor e Hernandez Osmery5. RELA TOMMASO di Paolo e Farina Katy6. DE FRANCESCHI ISAIA di Mauro e Meda Valentina7. CORIELE PIETRO

MARIA ROBERTO SEVERINO di Alessandro e Gonzo Elisa8. AMBROSI GIADA di Francesco e Bertoldo Nicoletta9. CORTESE ALEX di Loris e Colarossi Maria Elena10. CROCCO BIANCA di Matteo e Casarotto Clara11. FORTUNA MATILDE di Diego e Revrenna Federica12. MONDIN GINEVRA di Alessandro e Zambon Giulia13. PENDIN ASHLEY di Alessandro e Christiaan Willmot A.Y.14. PIAZZA EMMA di Nicola e Meneguzzo Martina 15. RONDON PENELOPE di Roberto e Penzo Annalisa16. VOLPICELLI VIVIAN di Natale e Lopardi Adriana

SPOSATI NEL SIGNORE

1. GASPARIN GIORGIO - PANOZZO CORINNA dal 8 aprile2. PINTON DAVIDE - MORETTI MARTINA dal 22 aprile3. ROMARE VALERIO - DEGANELLO MARA dal 29 aprile4. CAZZOLA PAOLO - TAGLIAFERRO CLAUDIA dal 29 aprile5. ZANON MARCO - MOLON PAOLA dal 6 maggio6. ZAUPA FABIO - BAROZZI STELLA dal 2 giugno7. SOLDA’ MICHELE - TANASA IRINA dal 3 giugno8. PELLIZZARI DARIO - FACCI PAOLA dal 10 giugno9. COCCO MIRKO - MARCHIORO ANNA dal 17 giugno10. MATTIELLO MATTEO - MANFRIN MARTA dal 23 giugno11. CERATO LUCA - EBERLE GIADA dal 24 giugno12. RONZANI LUCA - NARDO ELEONORA dal 24 giugno13. TONIOLO RUDY M. - TAGLIAPIETRA ALESSIA dal 1 luglio14. RONDON STEFANO - SARTORI CHIARA dal 8 luglio15. BUSSETTA PAOLO - BEDIN NADIA dal 29 luglio16. TECCHIO ALBERTO - DE ZEN LISA dal 2 settembre17. AGOSTI LORENZO - COLLAREDA LISA dal 8 settembre18. ZANCONATO MARCO - STEFANI MAGDA MARIA dal 9 settembre19. CORIELE MATTEO L. - MARCANTE LISA dal 16 settembre20. MANO FABIO - TOMASI CHIARA dal 23 settembre21. COLLAREDA LORIS - DALLE MOLLE ILARIA dal 30 settembre

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AMBITO ANAGRAFE

22. AGRO’ MATTEO - BERLATO ELENA dal 1 ottobre23. BENGELSDORFF CARL W.A. - RUARO CRISTINA dal 7 ottobre24. ANZOLIN NICOLA - MEDA PRISCA dal 7 ottobre

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1. GRAZIANI ANDREA - ANZOLIN MARTA dal 10 giugno2. NICHELE ENZO - BERNARDELLE ANNA dal 26 agosto3. GNATA ANDREA - BERNARDI MARIANGELA dal 9 settembre

1. ANZOLIN ALESSANDRO2. BECCARO MATTEO3. BEGHIN REBECCA4. BERTO MARIA5. BERTOLDO ELENA6. BICEGO LEONARDO7. BONATTI MADDALENA8. BRUNELLO JOHNNY9. BURGATO CRISTIAN10. BYKOI GHISLAINE SOLANGE11. CADALDINI SAMUEL12. CAMPANA LUCA13. CAROLLO MARCO14. CAZZOLA ANGELA15. CAZZOLA GIOVANNI16. CEOLA CRISTIAN17. COATTO SAMUEL18. COLBACCHINI SARA19. CORTIANA ILARIA20. COSARO GIOIA21. DAL BALCON AURORA22. DAL LAGO GIOIA23. DAL MEDICO AURORA24. DALL’IGNA DAISY25. DALL’OLMO MARIANNA26. DE ALMEIDA PIETRO27. DE MARCHI SOFIA28. DE MARCHI SOFIA29. DE PAIX MATILDE30. DE TONI REBECCA31. DEGANELLO SARA

HANNO INCONTRATO GESÙ NELL’EUCARESTIA

32. DI GUIDA MICHELA33. DULMIERI AGATA34. EBERLE NOEMI35. FABRELLO GIOELE36. FACCIO ANDREA GUENDALINA37. GIACOMELLO ALICE38. GIACOMELLO DAVIDE39. GNOATO ASIA40. GOBBI SARA41. GONZO TOMMASO42. GRAFFEO EMANUEL43. GROLLA SAMUEL44. GROTTO CHIARA45. GUERRIERO ERIKA46. LAIN EMY47. LAPO NICOLA48. LISSA DAL PRA’ ANDREA49. MALGARIN NICOLA50. MANEA TOBIA51. MARCHESANO MICHELA52. MARCHIORO FEDERICA53. MARIOTTO VALERIA54. MAROLLA MIRIAM55. MAZZAGATTI ALESSANDRO56. MENEGHELLO FILIPPO57. MENEGHELLO LUDOVICA58. MENEGHELLO MATTEO59. MONDIN TOMMASO60. MONTE NICHOLAS61. MUNARETTO ANITA62. PADOVAN GIULIA

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AMBITO ANAGRAFE

63. PANIZZON ALESSANDRO64. PEGORARO MARTINA65. PELIZZARI LORENZO66. PELLEGRINI ANNA67. PENZO NOEMI68. PEREDO SANCHEZ MARJORIE69. PERON ELIA70. PEROSA MARIA71. PETTINA’ DELIA72. PIAZZA AURORA73. PIERANTONI SARA74. PIZZOLATO DENIS75. PIZZOLATO GIORGIA76. PORNARO ANNA77. PREDEBON GRETA SVEVA78. RAMIN OLEG FILIPPO79. RIGADELLO DANIEL80. RIGHELE CAMILLA81. RIVA FILIPPO MARIA82. RUBBO DANIEL83. SARTORI MATTEO84. SIMONETTI SHARON85. SMIDERLE CHIARA86. SMIDERLE NICOLA87. SPAGNOLI LINDA88. SPAGNOLO M. VITTORIA89. SPANEVELLO ANGELA90. STELLA PIETRO91. URBANI ANNA92. VERONA NICOLA

93. ZAMBON FRANCESCO94. ZANELLA TOMMASO95. ZANOVELLO GIORGIA96. ZARANTONELLOANNACHIARA97. ZARANTONELLO STEFANIA98. ZATTRA ANNA99. ZIROLDI LUCA

DI MOLINA

1. AMATORI GIULIA2. BALASSO GIOELE3. BARBIERI TOMMASO4. BEDIN LUCIA5. BERNARDELE DAVIDE6. CATTELAN AURORA7. CENTOMO LORENZO8. CENZATO LETIZIA9. CHETTA PIETRO NICOLO’10. DALLE FUSINE GIORGIA11. GASPARIN EMMA12. MANEA ANGELICA13. NICOLINI SAMUELE14. NORBIATO DAVIDE15. PERCA PATRICK MICHELE16. REVRENNA GIULIA17. STERLE MELISSA18. TAGLIAPIETRA IRENE19. ZANELLA FILIPPO

1. ADARKWAAH WILLARD SARPONG2. ADDONDI ANGELA3. ALEXA VANESSA ALEXANDRA4. ALTISSIMO VALENTINA5. ASSIRELLI ALESSANDRO6. BENGELSDORFF CHRISTIAN CARL W.7. BERLATO CAMILLA8. BERLATO MICHELA9. BERTONI RACHELE10. BONATO MARTINA

11. BONFIGLIO CRISTOFORO12. BRUSATERRA MARIA13. CAMPANA LEONARDO

TOMMASO14. CANALE MARCO15. CANNARELLA NICOLA16. CAPPOZZO MATTEO17. CARBONARA SOFIA18. CARI MARIA ENGEL19. CAZZOLA SIMONE

HANNO RICEVUTO IL DONO DELLO SPIRITO SANTO

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AMBITO ANAGRAFE

20. CAZZOLA TOBIA21. CENSI TOMMASO22. CERVO FRANCESCO23. COGO CHIARA24. COGO NICOLE25. COLBACCHINI MARTINA26. CONTRO EMMA27. COSARO SIMONE28. DADDA SIMONE29. RACWAL DADDA ARMAND30. DALLA RIVA LORIS31. DALLA VECCHIA CHIARA32. DALLE FUSINE PAOLA33. DALL’IGNA SARA34. DE MARCHI GIORGIA35. DE TOMI GIOVANNI EMANUELE36. DE ZEN GAIA37. DE ZEN GAIA38. DE ZEN GIULIO39. DE ZEN VANESSA40. EBERLE DAVIDE41. FABRIS MARGHERITA42. FERRACIN GIORGIA43. FILIPPI ARIANNA44. FIN DANIELE45. GUIOTTO GIOSUE’46. LAIN TERESA47. LORENZATO ANNA CHIARA48. LORENZATO PIETRO49. MADDALENA LORENZO50. MADDALENA NICOLA51. MANTIERO NICOLO’52. MANZARDO GIORGIA53. MARCHIORO GABRIELE54. MARZANO CHIARA55. MAULE LUCIA56. MENEGHELLO TOMMASO57. MORESCO LORENZO58. MUZZOLON FILIPPO59. NOVELLO MARTA60. ODELANTI ANDREA61. PAMATO NICOLA62. PANIZZON RICCARDO

63. PARAFINA LUCA64. PARLATO NICOLE SASHA65. PELLIZZARO LEONARDO66. PERBELLINI LARA67. PERIPOLI ALESSIA68. PIAZZA DANIELE69. PLAZZER SABRINA70. POGGETTA GEREMIA71. PONTONI RICCARDO72. QUESADA AGUSTIN73. RADIN ANNA74. RANDON ELISABETTA75. RAMPON TOMMASO76. RAPPO VALENTINA77. ROSO ALBERTO78. ROSSATO LEONARDO79. ROSSI VALENTINA80. SANSON ANDREA81. SANTACATTERINA GIULIA82. SARTORI LEONARDO83. SBALCHIERO ANNA84. SCHIZZAROTTO CARLO85. SELIMI ALEKSANDRA86. SELIMI LUCA87. SPAGNOLI MELISSA88. STEFANI MARTINA89. STORTI GIOVANNI BATTISTA90. TESCARI MICHELLE91. TOMA SARA92. VANZO MATTIA93. ZAGHETTO ELLEN94. ZAMBON LUCREZIA95. ZAMBON GIULIA96. ZANELLA ANDREA97. ZANELLA LAURA98. ZATTERA FILIPPO99. ZATTRA GIULIDI MOLINA

1. BERLAFFA ANDREA2. DALLA VECCHIA GIULIO3. GASPARINI DARIO4. LORENZIN CHIARA

MAGGIO 2015

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AMBITO ANAGRAFE

5. SERESIN MARIANNA6. BERTO MATTIA7. TOSTO MICHELE8. OSELE MIRIAM9. CARBONARA NICOLA10. NICOLI MARIA LUCIA11. PEGORARO GAIA12. LOLATO SARAH EMILY13. SAVIO GRETA

1. BAIO GIORGIO GIUSEPPE di anni 842. GUGLIELMI FRANCESCO 873. FOCHESATO ALDO 874. MANDORLO ANGELICA 825. POGETTA GIUSEPPE 816. RAMPON MARCELLINA 867. PIZZOLATO CECILIA 948. DALLE RIVE GASTONE 919. FIOCCA TERESA 8910. COCCO MARCELLO 8011. DANIELI CARLINA 8812. REBOA MARIA CECILIA 8713. CARLOTTO MIRELLA 6114. MAROBIN FRANCO ANGELO 6715. ZAMBON IRMA 7616. PIZZOLATO FRANCESCO 8617. BONATO ANTONIETTA 8418. MURARO STELLA AURORA 8119. CORIELE GIANATTILIO 6920. GANDERLE BENIAMINO 8821. LAPO GIUSEPPE 7822. NICOLI SERGIO 7623. DAL MAISTRO STELLA 8524. TODESCHIN GIOVANNA 8425. MANTIERO GIUSEPPE 8326. MANEA GIUSEPPE 8627. CORIELE GIUSEPPE 9228. SELLA MARINO GIUSEPPE 9129. BERGOZZA ARCISO MARIO 7130. MADDALENA MARIA 8131. CARBONARA ANTONIO DAMIANO 7132. FRANCO MARIA 80

RIPOSANO IN CRISTO IN ATTESA DELLA RISURREZIONE

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AMBITO ANAGRAFE

33. FANCON REMEDIO 8534. PERNIGOTTO CECILIA LUIGIA 8135. ZOCCHE ANNA 8936. SANSON GIUSEPPE 7737. CASARA GISELDA 8738. DALLA VECCHIA BERTILLO ANTONIO 7539. BARCAROLO FRANCESCO 6940. ANTONIAZZI MATILDE 8441. CAVEDON MADDALENA 7642. COSARO M. LUISA LODOVICA 6443. VENZO OTTORINA 8544. PRANOVI NORINA 8845. GUGLIELMI DOMENICO 8446. TENIN GIUSEPPINA 7747. SANSON ERMENEGILDO 8648. GRENDELE ADOLFO 7649. ZANCONATO REGINA 6950. PIETRIBIASI NORMA 7751. LAPO PIETRO 8652. MADDALENA GABRIELLA 6653. DIRCETTI LUCA 1954. PANIZZON EGIDIO 7955. MARTINI PULCHERIA 9156. MARCHESINI SIMONE 1957. SACCARDO LIVIA 7558. BEDIN LUIGINA 8059. LAPPO SILVANO 7960. BATTISTELLA LORENZO 3761. CARBONARA RENATO 8462. VOLPIANA ANGELINA 8263. ZANINI CATERINA 8364. ZOLIN BEATRICE LOUISE 5665. ZOCCHIO LIDIA 9266. BOSCHETTI GIORGIO 6567. SARTORI LUCIA 9468. BRESSAN CESIRA 8969. LAIN MARIO 8170. BELLOMI RENATA 5271. PERUZZO GILDA ANTONIETTA 9372. SETTE DOMENICO 9073. DALL’IGNA ALDO 8174. ZILIO ROSALINA 9675. DAL SOGLIO BRUNA 81

MAGGIO 2015

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AMBITO ANAGRAFE

76. CAROTTA ADA 8677. FESTA GIUSEPPE 9478. MARCHIORO MARIA ERNESTA 9179. VIDALE MARGHERITA 8880. BAIO GIANCARLO 8381. ELVIERI AGOSTINO 8182. POIER FRANCESCO 8583. MORO CARLO 90

DI MOLINA

1. BRUNELLO ENI 962. REBESCHIN GIUSEPPINA ANTONIA 863. PIASENTE MARIA 984. SUDIRO ZELIA 695. SOLIMAN FIRMINO 966. SOLIMAN MARCELLO 957. MARZAROTTO MARIA 868. LOVISETTO GIUSEPPE 869. MORO ALDO 74

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