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LABORATORIO di lettura guidata -  · “L’Epistemologia Genetica” (J. Piaget) 01/03/2016 Prima...

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Laboratorio di lettura guidata del testo “L’Epistemologia Genetica” (J. Piaget) 01/03/2016 Prima e seconda lezione 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO LABORATORIO di lettura guidata EPISTEMOLOGIA GENETICA di Jean Piaget A.A. 2016-17 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO INTRODUZIONE p. 53
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Laboratoriodiletturaguidatadeltesto“L’EpistemologiaGenetica”(J.Piaget)

01/03/2016

Primaesecondalezione 1

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

LABORATORIO di lettura guidata

EPISTEMOLOGIA GENETICAdi Jean Piaget

A.A. 2016-17

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

INTRODUZIONE

p. 53

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

EPISTEMOLOGIE “CLASSICHE”

La conoscenza risiede incaratteri preesistentidell’oggetto

Empirismo tradizionale/moderno

La conoscenza risiede in strutture preformate del soggetto

Innatismo

Considerano la conoscenza come un FATTO

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EPISTEMOLOGIA GENETICAConsidera la conoscenza come

ELABORAZIONE ovvero come un PROCESSO DINAMICO

Estratto da Psychologie et èpistémologie(1970)

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Quale PROCESSO?

La conoscenza nasce dalla interazione vicendevole tra soggetto e oggetto

1) la conoscenza è in perenne evoluzione

È una continua costruzione - è in crescita

2) una persona “costruisce” la sua conoscenza in quanto prende parte attiva al

processo di conoscenza

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GENETICA = GENESI, SVILUPPO delle conoscenze

“Come crescono le conoscenze?”

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Necessità di risalire alla genesi

1) esistenza una costruzione indefinita

2) necessità di conoscere tutte o il maggior numero possibile di fasi

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Qual è stata l’intuizione di Piaget?studiare i cambiamenti evolutivi/di sviluppo nel processo di conoscenza

Da dove viene questa intuizione?

Fu prima di tutto un naturalista à zoologo e biologo

La conoscenza ha radici BIOLOGICHE – ORGANICHE

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Il progetto della epistemologia genetica è costruire una“epistemologia biologica” che si fondi sulla nozionedi sviluppo e determini i meccanismi dei processi concui le varie forme di conoscenza si costituiscono

Rapporto tra biologia e conoscenza è il pernometodologico di ogni indagine sulla natura deiprocessi cognitivi

il problema della conoscenza è nel cuore stesso delproblema della natura e quindi della vita

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Lezione 2: 28 febbraio

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Struttura del testo

CAPITOLO I: PSICOGENESI DELLE CONOSCENZE

Da un punto di vista epistemologico

CAPITOLO II: RADICI BIOLOGICHE DELLA CONOSCENZA

rapporto fra le regolazioni organiche e i processi cognitivi

CAPITOLO III: RITORNO AI PROBLEMI EPISTEMOLOGICI CLASSICI

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CAPITOLO I

PSICOGENESI DELLE CONOSCENZE

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Epistemologie moderne

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Postulati comuni a tutte le epistemologie:

1)UN SOGGETTO CONSAPEVOLE DELLE PROPRIE CAPACITA’ COGNITIVE

2)OGGETTO

3)STRUMENTI DI SCAMBIO O DI CONQUISTAche determinano il passaggio che conduce dal soggetto agli oggetti o viceversa

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conoscenza come un PROCESSO

STRUMENTO DI SCAMBIO

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STRUMENTO DI SCAMBIO

Considera la conoscenza come un PROCESSO

La conoscenza nasce dalla interazione vicendevole tra soggetto e oggetto tramite

l’AZIONE

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Lo sviluppo cognitivo avviene quindi attraversol'evolversi di strutture interne che si costruiscononell'interazione con l'ambiente, per mezzo di processiconoscitivi realizzati attivamente

Nel corso dello sviluppo si verificano modificazionistrutturali così rilevanti da contrassegnare dei veri epropri STADI

Gli stadi sono connessi secondo due principi:

necessità logica (nessuno stadio può essere saltato e ciascuno stadio ne segue uno più primitivo)

universalità (la sequenza è la stessa per tutti i bambini).

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Stadio senso-motorio 0-2 anni

Totale assenza di coscienza del proprio io

alla nascita c’è un’assenza di un confine tra mondo interno ed esterno (indifferenziazione completa)

I° FASE

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Se…

Solo le azioni instaurano l’unico tipo di scambio possibile trasoggetto e oggetti

Le azioni senso-motorie sono centrate sul corpo del bambino come sefosse il centro del mondo = EGOCENTRISMO RADICALE

CENTRAZIONE

ovvero

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Mancanza coordinazione tra le azioni

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Dai 18 ai 24 mesi avviene una “RIVOLUZIONE

COPERNICANA”

II° FASE

Inizia la funzione semiotica(consiste essenzialmente nellacapacità di rappresentare unsignificato per mezzo di unsignificante) e dell’intelligenzarappresentativa

Progressiva coordinazione delle azioni

Decentrazione delle azioni rispetto al proprio corpo àesso stesso diventa un oggetto

p. 63

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Grazie alla progressiva coordinazione delle azioni

si ha una coordinazione degli spostamenti degli oggetti

Genera come risultato le prime esperienze di

permanenza degli oggetti

p. 64

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La coordinazione delle azioni del soggettoè contemporaneamente l’origine

sia delle differenziazioni tra soggetto e oggetti, sia della decentrazione sul piano degli atti materiali

MA

Questa coordinazione solleva un problema epistemologico

p. 64

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ASSIMILAZIONE = si incorpora nelle proprie strutture un elemento esterno e si trasformano i dati esterni in funzione delle strutture interne

Come avviene lo sviluppo cognitivo?

I° elemento

p. 65

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• “Già prima della formazione del linguaggio, di cui alcune scuole, come ilpositivismo logico, hanno sovrastimato l’importanza rispetto alla strutturazionedelle conoscenze, si vede dunque che le conoscenze si costruiscono sul pianodell’azione stessa con le loro bipolarità logico-matematica e fisica fintanto che,grazie alle coordinazioni nascenti tra le azioni, il soggetto e gli oggetticominciano a differenziarsi affinando i loro strumenti di scambio. Ma leconoscenze restano ancora di natura materiale, poiché costituite dalle azioni, edè ancora necessaria una lunga evoluzione prima che siano interiorizzate comeoperazioni.”

• “Dalle azioni elementari iniziali, non coordinate tra loro e pertanto nemmenosufficienti per assicurare una differenziazione stabile tra il soggetto e gli oggetti,alle coordinazioni con differenziazioni, si è pertanto compiuto un grandeprogresso sufficiente per assicurare l’esistenza dei primi strumenti diinterazione cognitiva. Ma questi sono ancora situati solamente su un solo emedesimo piano: quello dell’azione effettiva e attuale, ovvero non riflessa in unsistema concettualizzato. Gli schemi dell’intelligenza senso-motoria non sono,infatti, ancora concetti, poiché non possono essere manipolati da un pensiero esi attivano solo nel momento del loro utilizzo pratico e materiale, senza alcunaconoscenza della loro esistenza in quanto schemi, per la mancanza di strumentisemiotici che li designino e permettano di prenderne coscienza.”

p. 68

Gli schemi dell’intelligenza senso-motoria non sono ancora concetti poiché:

1) Non possono essere manipolati dal pensiero

1) Si attivano solo nel momento del loro utilizzo pratico


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