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L'AFRICA NELLE NAZIONI UNITE E NEGLI ISTITUTI SPECIALIZZATI

Date post: 20-Jan-2017
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L'AFRICA NELLE NAZIONI UNITE E NEGLI ISTITUTI SPECIALIZZATI Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 13, No. 3 (MAGGIO - GIUGNO 1958), pp. 152-153 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756944 . Accessed: 14/06/2014 18:30 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 185.44.77.62 on Sat, 14 Jun 2014 18:30:46 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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L'AFRICA NELLE NAZIONI UNITE E NEGLI ISTITUTI SPECIALIZZATISource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 13, No. 3 (MAGGIO - GIUGNO 1958), pp. 152-153Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756944 .

Accessed: 14/06/2014 18:30

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

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Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

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L'AFRICA NELLE NAZIONI UNITE E NEGLI ISTITUTI SPECIALIZZATI

1. - II mercoledì 26 marzo hanno avuto termine alla sede centrale delle Nazioni Unite a New York i lavori della 21a sessione del Con- siglio di amministrazione fiduciaria. Durante questi lavori, presieduti dal guatemalteco E. A. Catalan, so- no stati esaminati in particolare la situazione ed i progressi com- piuti nei territori in a. f . del Ruan- da Urundi sotto amministrazione belga, del Cameroun sotto ammini- strazione del Regno Unito, del Ca- meroun amministrato dalla Fran- cia, e del Tanganyika sotto ammi- nistrazione britannica, sulla base dei rapporti annuali per il 1956 re- datti dalle potenze amministratrici dei quattro territori in questione. Il Consiglio di tutela avrebbe do- vuto egualmente esaminare la si- tuazione nel territorio del Togo amministrato dalla Francia, ma, in vista delle elezioni che avrebbero dovuto tenersi un mese dopo, e cioè il 27 aprile, ha preferito ri- mandare Tesarne allá sua sessione estiva. Lo studio della situazione dei quattro territori nel campo po- litico, economico, sociale e dell'edu- cazione ha costituito la parte più importante di questa sessione.

Per quanto concerne i territori in a. f. fieli' Africa Orientale (So- malia, Tanganyika e Ruanda Urun- di) tre rapporti distinti erano stati redatti dalla missione di visita in- viata dal Consiglio di a. f . per stu- diare sul luogo la situazione di questi territori nel 1957. Come è stato riferito nella precedente ras- segna, l'esame dei rapporti delle missioni di visita concernenti ir To- go e la Somalia (doc. T/1344), è stato rinviato alla seconda sessio- ne estiva del Consiglio. Durante questa sessione saranno pure esa- minati gli effetti della Comunità economica europea, lo sviluppo del- l'economia rurale ed i mezzi di studio e di formazione.

Il Consiglio di a. f . ha dovuto egualmente occuparsi di 2.277 pe- tizioni relative ai diversi territori in amministrazione fiduciaria in Africa. Sono stati nominati mem- bri del Comitato permanente delle petizioni il Belgio, l'Australia, la Cina, la Francia, l' India e l' Unio- ne Sovietica. Inoltre il Consiglio di tutela, nella sua seduta conclusiva, ha stabilito che una nuova missio- ne di visita dovrà recarsi quest'an- no nei territori in amministrazio- ne fiduciaria dell'Africa Occidenta- le, in particolare del Cameroun francese e britannico.

2. - I risultati dei lavori, quali sono emersi nelle conclusioni e nelle raccomandazioni finali appro- vate, si possono considerare un'ul- teriore conferma dell'indirizzo del- la politica ONU nei territori afri- cani in favore di un'accelerazione

sempre più rapida dello sviluppo politico sociale ed economico di questi territori in funzione del lo- ro prossimo accesso all'indipenden- za totale.

Per quanto concerne il Ruanda Urundi (Belgio) il Consiglio si è felicitato per le importanti realiz- zazioni compiute nei diversi setto- ri, durante il periodo considerato. In particolare il Consiglio ha pre- so atto dei progressi politici che sono stati realizzati nel corso de- gli ultimi anni, e ha notato come l'ambiente tradizionale si venga adattando sempre più rapidamente alle idee ed alle istituzioni demo- cratiche moderne. Inoltre, a segui- to di quanto è formulato nel rap- porto della missione di visita, il Consiglio ha rivolto raccomanda- zioni a che le prossime riforme si orientino progressivamente ver- so una maggiore utilizzazione di elezioni a suffragio universale, maggiore responsabilità nelle ma- ni delle autorità locali, accom- pagnata da una progressiva inte- grazione dell'amministrazione euro- pea ed indigena. In particolare ha raccomandato all'Autorità ammini- strante di favorire una crescente rappresentazione della popolazione autoctona al Consiglio generale, al quale dovranno al più presto es- sere accordati poteri legislativi qua- le premessa alla sua funzione fina- le e permanente di organo legisla- tivo del Territorio: è stata inoltre suggerita la creazione di una de- legazione del Consiglio generale con poteri legislativi presso l'ammini- strazione. -

Dopo aver espresso all'Autorità amministrativa il suo plauso per l'impulso allo sviluppo economico, principalmente favorito nel quadro del piano decennale di sviluppo del Territorio, il Consiglio ha adottato diverse raccomandazioni relative al- le finanze pubbliche, all'agricoltura ed industria, commercio, e partico- larmente si è soffermato sulla ne- cessità di condurre un'efficace azio- ne contro la discriminazione raz- ziale.

Il contenuto delle raccomanda- zioni del Cons^lio, in merito al Cameroun (Br.) è particolarmente rivolto ai problemi politico-istitu- zionali secondo l'indirizzo ricevuto dalla Conferenza costituzionale di Londra del maggio-giugno 1957. A tal proposito, per quanto concerne le riforme programmate alla Con- ferenza suddetta, il Consiglio ha deciso di procedere al loro esame successivamente alla presentazione del rapporto oggetto della prossi- ma missione di visiti nel 1958 sul- la situazione di questo territorio. Inoltre il Consiglio si è espresso sulla situazione locale nel senso di rendere sempre più efficace l'evolu-

zione del sistema democratico d'am- ministrazione tra le due parti, la settentrionale e la meridionale, del Territorio. L'adottata sopressione del censo elettorale nel regolamen- to per le elezioni alla Camera del Cameroun meridionale, e l'accodata estensione del voto all'elettorato femminile ed alla loro candidatu- ra, hanno indirizzato il Consiglio nell'adottare un'ulteriore raccoman- dazione, in vista di estendere la stessa procedura di voto alla parte settentrionale del Territorio. Parti- colare interesse è la constatazione, da parte del Consiglio, della neces- sità di creare una stampa indige- na, ed all'uopo sono state formu- late raccomandazioni a che siano concesse tutte quelle facilitazioni che possano favorire il sorgere e diffondersi dell'attività giornalistica.

Il Cameroun sotto amministra- zione francese è stato egualmente oggetto di ampio studio, in consi- derazione dell'alto grado di svilup- po istituzionale raggiunto: il Con- siglio di a. f., dopo aver preso atto delle importanti riforme politiche recentemente messe in atto, e cioè l'elezione a suffragio universale del- l'Assemblea legislativa (1956), la promulgazione (aprile 1957) di un nuovo Statuto, e l'attribuzione del- la quasi totalità dei poteri d'am- ministrazione interna al Governo camerounese, ha adottato alcune raccomandazioni nel senso d'invi- tare l'autorità amministrativa ad accogliere con favore ulteriori ri- chieste di trasferimento di poteri che l'Assemblea legislativa del Ca- meroun potrà rivolgerle; nello Sta- tuto stesso, infatti, tale richiesta è costituzionalmente prevista. Il buon uso dell'esercizio dei poteri attri- buiti con il nuovo Statuto all'As- semblea ed al Governo cameroune- se, è stato oggetto di ampie consi- derazioni da parte del Consiglio, il quale ne ha formalmente preso co- noscenza prevedendo ormai prossi- mo l'ottenimento della completa autonomia. Lo spunto a tali con- siderazioni è stato, peraltro, forni- to anche dalle dichiarazioni della stessa delegazione francese secon- do cui il Cameroun potrà in bre- vissimo tempo determinare in pie- no accordo con l'autorità ammini- strante un «calendrier raisonna- ble» che condurrà il territorio al- l'uscita definitiva dal regime di tu- tela. Il Consiglio ha avuto inoltre occasione di riaffermare quanto è stato oggetto di una sua raccoman- dazione nel corso della 19a sessio- ne, in merito alla creazione, nel quadro dell'insegnamento universi- tario, di una Università nel Terri- torio.

3. - Buona parte del dibattito al Consiglio di tutela, nel corso di

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questa sessione come in quella pre- cedente, si è concentrato sulla co- siddetta politica multirazziale se- guita dall'autorità amministratrice nel territorio sotto tutela del Tan- ganyika, affidato al Regno Unito.

Il fondamento di questa politica adottata dall'autorità amministra- trice, riposa in un sistema di ripar- tizione e rappresentazione multiraz- ziale nelle più importanti istitu- zioni amministrative e governative, che permette una rappresentazione paritaria, ovvero un equilibrio nu- merico tra i rappresentanti africa- ni, asiatici ed europei. (Il Tan- ganyika, il territorio sotto tutela più esteso, raccoglie una popolazio- ne di 8 milioni di africani: vi di- morano inoltre diverse comunità di emigranti, suddivisi in 77.000 asia- tici, originari dell' India e del Pa- kistan, un numero di europei infe- riore a 20.000, 19.000 arabi e 7.000 tra persone provenienti da altre regioni).

Dal rapporto della missione di visita delle Nazioni Unite, il Con- siglio ha potuto essere edotto dei rapidi progressi conseguiti nel cam- po politico anche in questo territo- rio, in vista dell'obiettivo finale, e cioè il raggiungimento dell'indipen- denza. Nel medesimo rapporto, da- to l'atteggiamento ancora permea- to di sfiducia da parte di queste popolazioni verso un concreto pro- gredire dell'evoluzione politica del territorio, e in particolare verso il sistema di rappresentazione multi- razziale fondato sul principio di pa- rità delle razze, è contenuto un in- vito a che l'autorità amministra- trice intensifichi la diffusione e la conoscenza in tutte le parti del Territorio, in termini i più com- prensibili, del pieno significato dei suoi principi e dei suoi scopi nel campo politico-istituzionale. In que- sto senso è stata formulata una raccomandazione da parte del Con- siglio.

Nel corso dei lavori della 21a ses- sione, particolare studio è stato de- dicato al meccanismo elettorale per le elezioni dei membri del Consi- glio legislativo. Tale organo, che attualmente è composto di 34 mem- bri da parte legislativa, 11 membri africani, 11 membri asiatici e 11 membri europei, sarà eletto, per la prima volta nella storia del Terri- torio, attraverso liste elettorali co- muni. In ogni circoscrizione, ogni elettore, qualsiasi sia la razza, sarà chiamato a votare per un europeo, un asiatico e un africano: i tre eletti rappresenteranno congiunta- mente questa circoscrizione. Le ele- zioni avranno luogo in due volte: la prima che permetterà l'elezione dei rappresentanti di cinque circo- scrizioni, è prevista per il settem- bre prossimo. Le elezioni dei rap- presentanti delle altre circoscrizio- ni avranno luogo nel settembre del 1959. Tenuto conto delle osserva- zioni contenute nel rapporto della Missione di visita in merito all'esi- stenza nel Territorio di una non

trascurabile percentuale di opposi- zione al sistema attuale di rappre- sentazione paritaria, il Consiglio ha preso atto delle assicurazioni for- nite dall'autorità amministratrice per una revisione del sistema di rappresentazione, così come è pre- visto nel mandato della Commis- sione costituzionale che sarà creata dopo le elezioni del 1959, in seno al Consiglio legislativo, con la spe- cifica funzione di curare lo svilup- po costituzionale del Territorio. Analogamente, raccomandazioni del Consiglio sono state rivolte all'au- torità amministratrice nel senso di procedere ad una revisione delle condizioni richieste per ottenere il diritto di voto, al fine di giungere nel più breve tempo possibile alla formula del suffragio universale.

Sempre nel quadro dei lavori del Consiglio, sono state oggetto di esa- me, le condizioni economiche, sani- tarie, sindacali, e dell'insegnamen- to primario e secondario raggiunte in questi tenitori, e numerose rac- comandazioni sono state adottate in merito.

4. - II 14 aprile si è inaugurata la 9a sessione del Comitato per le informazioni dai territori non auto- nomi. Quest'anno, il Comitato è composto dai seguenti membri: Australia, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Regno Uni- to, Stati Uniti, Brasile, Ceylon, Ci- ña, Guatemala, India e Venezuela. Oggetto di esame, le condizioni so- ciali di circa 100 milioni di perso- ne sparse in tutti i territori non autonomi attualmente affidati alle potenze amministratrici sotto la su- pervisione delle Nazioni Unite. In particolare quest'anno il Comitato si propone di esaminare gli aspetti sociali dell'urbanesimo, i problemi di salute pubblica, le tendenze de- mografiche, i problemi della delin- quenza giovanile, le misure di as- sistenza sociale, ed i rapporti inter- razziali.

5. - Nel settore delle attività eco- nomiche : in marzo ed in aprile il Presidente della Banca internazio- nale per la ricostruzione e lo svi- luppo, Eugene Black, ha intrapreso il preannunciato viaggio nel Congo, Unione sudafricana, nella Federa- zione della Rhodesia, in Kenya, Uganda, Tanganyika e nel Sudan, allo scopo di incontrarsi con diri- genti e responsabili dei vari paesi per esaminare con loro le possi- bilità di sviluppo dei vari territori.

Per quanto riguarda l'attività del Fondo monetario internazionale, è da segnalare l'acquisto che 1' Unio- ne sudafricana ha compiuto alla fine di aprile di 25 milioni di dol- lari presso il Fondo stesso, mon- tante che equivale alla propria sot- toscrizione presso il Fondo. Un ac- cordo inoltre l'autorizza nei pros- simi 12 mesi all'ottenimento di al- tri 25 milioni di dollari, sia in pro- pria divisa che in oro.

Ad Accra (Ghana) si è svolta il 28 di aprile una riunione di tutti

i paesi in qualche modo interessati alla regione africana. Veniva così deciso, a seguito della decisione adottata dalla FAO nel novembre scorso, di creare in quella stessa città un ufficio regionale della FAO. Erano presenti i delegati di dieci nazioni, e cioè: Belgio, Francia, Ghana, Liberia, Marocco, Portogal- lo, Spagna, Tunisia, Unione sudafri- cana e Regno Unito.

Il Consiglio economico e sociale, durante la sua 25a sessione, ha adottato martedì 29 aprile all'una- nimità una risoluzione con la qua- le esso stabilisce una commissione economica per l'Africa, al fine di facilitare un'azione concertata in vista dello sviluppo economico del- l'Africa, non escludendone gli aspet- ti sociali, allo scopo di innalzare il livello dell'attività economica ed il livello generale di vita nel Ter- ritorio, e di mantenere e rinforzare inoltre i rapporti economici dei paesi e territori africani, sia tra loro che con gli altri paesi del mondo. Secondo la risoluzione po- tranno far parte della Commissio- ne: il Belgio, la Spagna, l'Etiopia, la Francia, il Ghana, l'Italia, la Liberia, la Libia, il Marocco, il Por- togallo, la Repubblica Araba Uni- ta, il Regno Unito, il Sudan, la Tunisia, , 1' Unione sudafricana, men- tre come membri associati saran- no: il Gambia, il Kenya e Zan- zibar, la Federazione della Nige- ria, dell' Uganda, la Sierra Leone, il Protettorato della Somalia e quel- lo del Tanganyika. Prima della fi- ne del 1958 è prevista la prima ses- sione della nuova Commissione, la cui sede è stata stabilita ad Addis Abeba.

6. - Sulla via dell'accessione dei paesi sotto amministrazione fidu- ciaria verso l'indipendenza sono da segnalarsi le elezioni tenute il 27 aprile u. s. nel Togo in ammini- strazione francese, sotto il control- lo di una commissione di osserva- tori delle Nazioni Unite. I risultati sono stati proclamati il 28 aprile, ed i 46 seggi in ballottaggio sono stati così ripartiti: 29 al Comitato dell'Unità Togolese; 10 all'Unione dei capi e delle popolazioni del Nord; 3 al Partito Togolese del Progresso; e 4 ad indipendenti.

7. - Per quanto riguarda i rap- porti con l' UNESCO, è da segna- lare l'entrata a far parte dell'Or- ganizzazione delle Nazioni Unite per la scienza, la cultura e l'edu- cazione, del nuovo Stato di Gha- na: il Ghana è stato ammesso I'll aprile.

Cinque borsisti africani sono da alcuni mesi a New York, alle Na- zioni Unite, nel quadro dei pro- grammi di assistenza tecnica, al fine di acquistare una pratica par- ticolare in vari campl.

(a cura della Società Italiana per l'Or- ganizzazione Internazionale)

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